Università degli Studi di Perugia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Dottorato in Fisica XIX ciclo Effetti nucleari sull’interazione particella-nucleo ad alta energia Dottoranda Isabella Marchino Nuclei come micro-rivelatori di effetti di QCD Esperimenti di alte energie ( DESY (HERMES), CERN, JLAB, FERMILAB) 1) Trasparenza di colore 2) Adronizzazione Trasparenza di colore N c0 (3q) c1 (3q qq ) c2 (3q g ) Previsione della QCD: la configurazione a 3q ha dimensioni minori di quelle del nucleone e propagandosi nel mezzo interagisce debolmente rispetto a un nucleone Adronizzazione Processo generale per cui un gran numero di adroni viene prodotto nelle interazioni ad alte energie. Manifestazione del confinamento Il nucleo è costituito da un insieme di centri diffusori (nucleoni) ed agisce come un filtro per i prodotti dell’adronizzazione Le particelle prodotte per adronizzazione si propagano nel mezzo adronico e re-interagiscono con i nucleoni Occorre conoscere gli effetti del mezzo nucleare RA N d aA Ad aN RA 1 N 1 No effetti del mezzo nucleare “little bang” t e m p o 1 Si effetti del mezzo nucleare •Effetto EMC t e m p e r a t u r a RHIC fasci di ioni pesanti ( E = 100GeV/nucleone) •Effetto Cronin Lo studio dell’interazione particella–nucleo è fondamentale per la comprensione della diffusione nucleo-nucleo ad alte energie (RHIC) e quindi per studiare eventuali segnali della formazione di un nuovo stato della materia (QGP) Sezione d’urto totale neutrone-nucleo nella Teoria di Glauber i opt bn ik iqbn 4 Teorema ottico: tot F00 q e 1 d 2bn ImF00 (0) k 2 e in cui lo sfasamento ottico è: e con: i opt bn 1 b A n sj j 1 0 r1 ,, rA 2dr j 2 A A 0 r1 ,, rA rj ri , rj rk j 1 dove i j k i , j è la contrazione a due corpi: 2 1 1 r1 r2 r , r r , r 1 2 1 2 2 1 rj 0 r1 ,, rA dr1 drA 2 2 r1 , r2 0 r1 ,, rA dr3 drA Matrice densità ad un corpo Matrice densità a due corpi 0 Fino ad ora tutti hanno trascurato questi termini di 2 2 A A 0 r1 ,, rA rj ri , rj rk j 1 k i , j i j si ottiene per lo sfasamento ottico : e i opt bn exp A dr1 r1 bn s1 la sezione d’urto totale neutrone-nucleo assume la forma nA totGlau ber 2 Re 1 e i opt d b bn 2 n Effetti nucleari: “shadowing” o “effetto ombra” Con la teoria di Glauber c’è un buon accordo fra dati sperimentali e calcoli teorici, ma ancora non soddisfacente totNA A 0.7 totNN NA tot Glauber Dati sperimentali da P. V. Murthy et el. , Nucl. Phys., B92, 269 (1975); J. Engler et al. Phys. Lett. B31, 669(1970); E.F.Parker et al. Phys.Rev.B31,246(1970); Babaev et al. Phys. Lett. B51, 501 (1974) T.P. McCorriston ,Ph.D.thesis, University of Michigan, unpublished (FERMI LAB) Quale fenomeno occorre prendere in considerazione? Un altro effetto nucleare: “ inelastic shadowing” n 1 N* p p n A n 2 n A-2 A nA nA tot tot nA in Glauber nA in 2 1i T b d 2 4 e 2 dM x dtdM 2 x t 0 S q L , z 2 2 d b P. V. Murthy et al., Nucl. Phys. B92, 269(1975) nA tot nA tot nA tot Glauber nA tot Glauber nA in Rivisitando il calcolo alla luce delle recenti conoscenze: •Valori dei raggi nucleari utilizzati maggiori del 5% rispetto a quelli sperimentali 1/ 2 2 raggio quadratico medio r Murthy sperimenta le 12 C 2.55 0.10 fm 2.31 0.01 fm 208 Pb 5.62 0.09 fm 5.43 0.07 fm • Densità nucleari note con più accuratezza •Parametri aggiornati di diffusione NN S.Eidelman et al.,Particle Data Group, Phys. Lett.. B592, 1(2004) l’accordo fra dati sperimentali e calcoli teorici viene a mancare nA tot nA tot nA totGlauber nA tot Glauber nA in Rinnovato interesse al problema in relazione a collisioni di ioni pesanti ultrarelativistici (RHIC) Lo studio dell’interazione particella–nucleo è fondamentale per la comprensione di collisione di ioni pesanti soprattutto se gli effetti nucleari diventano rilevanti al crescere dell’energia Qual è l’origine di questa discrepanza? A 2 A r r , r r i j k 0 r1 ,, rA j i j k i , j j 1 Consideriamo per la prima volta il secondo termine dello sviluppo di cioè gli effetti delle correlazioni a due corpi 0 2 1 1 r1 r2 r , r r , r 1 2 1 2 lo sfasamento ottico assume la forma : dr1dr2 r1 , r2 bn s1 bn s2 2 i opt bn exp A dr1 r1 bn s1 A e 1 dr1 r1 bn s1 Come calcolare ? 2 Si risolve l’equazione di Schrödinger per un potenziale realistico ˆ H0 r1 ,..., rA E0 0 r1 ,..., rA A Hˆ j 1 pˆ 2j 2M n Vˆ Potenziale di interazione nucleone-nucleone 0 Fˆ 0 Operatore di correlazione Fˆ Sˆ fˆij Sˆ f ( n ) rij Oˆ ij( n ) i j i j Vˆ vˆ(ij ) v( n ) rij Oˆij( n ) 8 i j i j n Determinante di Slater n Funzioni di correlazione calcolo della sezione d’urto totale in cui si calcolano gli operatori densità ad un corpo e a due corpi e quindi la correlazione a due corpi, 2 1 1 r1 r2 r , r r , r 1 2 1 2 M.Alvioli, C.Ciofi degliAtti, H.Morita nucl-th/0506054 Phys.Rev. (in press) valutati su funzioni d’onda correlate Risultati dei calcoli della sezione d’urto mean field Risultati dei calcoli della sezione d’urto per i nuclei pesanti M.Alvioli, C.Ciofi degli Atti, I.Marchino, H.Morita, e-print:nucl-th/0510079 Conclusioni •Considerando effetti nucleari quali lo shadowing elastico, anelastico e le correlazioni NN nello studio della sezione d’urto totale neutrone-nucleo si ottiene un ottimo accordo fra dati sperimentali e calcoli teorici • La sezione d’urto neutrone-nucleo è un test molto severo per lo studio degli effetti nucleari in quanto esistono dati sperimentali estremamente precisi Prossimo obiettivo Considerare i termini successivi dello sviluppo di cioè le correlazioni a piu’ corpi 0 2