busta Vetro e alluminio da riciclare Pagina Pagina L'uovo l'agnello e la colomba Una coop ai tempi del Jurassico Primo piatto In Pagine 4#0 •• • 6 LA GRANDE FESTA DEL SOCIO leAnno 16 - N. 5. Marzo 1997 d i Coop Lombardia = r1',.ire• DAL 10 AL 29 MARZO '97 4/5 Pagina 7 Alle pagine lì e9 UNICAZIoht I CONSUMATORI DICONO CHE... Un indagine Abacus rivela quello che soci e clienti pensano su partecipazione, attività culturali e "Quale Consumo" di Maree Maggi Se ricevete puntualmente almeno 8 numeri l'anno di "Quale Consumo". Se dedicate alla sua lettura almeno tre quarti d'ora. Se ne leggete tutte le pagine o quasi. Se, infine, nella vostra pagella il nostro mensile si guadagna la promozione con un buon "otto". Ebbene, se vi riconoscete in questa descrizione siete il prototipo del lettore medio di "Quale Consumo", così come emerge dalla ricerca Abacus su "Attività sociali e comunicazione" conclusa nello scorso mese di dicembre. Una ricerca importante, dai risultati per molti aspetti positivamente inattesi, che ha concluso un biennio di indagine a tappeto sulla complessità dei nostri rapporti con i Soci e con la società, un biennio aperto nel 1995 con la prima ricerca sui "Servizi al Socio" (i rapporti economici e di convenienza), che si è concluso con questo secondo rapporto sulle attività culturali, sull'educazione, sulla partecipazione, sulla comunicazione. Anche in questo caso, come un anno fa, sono state intervistate oltre 1.300 persone, equamente divise fra non Soci, Soci e Soci prestatori, in 10 punti vendita che rappresentano - nel loro insieme - uno spaccato attendibile della nostra rete di vendita e della nostra presenza territoriale. Una ricerca realizzata non solo e non tanto per stretto amor di conoscenza, ma per capire quanto siamo in grado di aderire ad una larga parte di bisogni sociali indirizzati nei nostri confronti, e su quali terreni introdurre eventuali correttivi. I risultati, tutti ampiamenSegue a pagina 3 Articoli in pp. 12 e 13 MILLE SOCI AL MESE NEL NUOVO SUPERSTORE In soli tre mesi, a partire cioè dal 4 dicembre quando è stato inaugurato (vedi le Foto qui sotto), sono già oltre tremila i nuovi soci iscritti presso il superstore di Muggiti. Un successo straordinario che pre- mia la volontà di sviluppo di Coop Lombardia e riconferma chiaramente, al di là di ogni ragionevole dubbio, il radicamento della nostra presenza su questo territorio e la fiducia che i consumatori ci continuano a dimostrare. Il nostro impegno resta quello di continuare, nonostante si cerchi di creare un clima pretestuosamente ostile alla grande distribuzione, a crescere per poter allargare la base dei nostri soci e costruì- re negli anni un impresa a forte caratterizzazione sociale che sappia svolgere dovunque il proprio ruolo a favore dei consumatori in termini di convenienza, qualità e tutela della salute. • 0;',•; AVVISO IMPORTANTE PER I SOCI PRESTATORI LATTE COOP MELE GOLDEN COOP Ricordiamo che le recenti disposizioni della Parzialmente scremato "Prodotti con Amore" - 75/80 Banca d'Italia hanno stabilite che il rapporto di prestito sociale deve essere regolamentato da un apposito contratto. Tutti i Soci prestatori, anche coloro che già possiedono un libretto di deposito, devono firmare il contratto. Invitiamo pertanto tutti i Soci prestatori, che non avessero ancora provveduto, a recarsi presso iI proprio ufficio Soci per firmare il contratto muniti di un documento d'identità e dei codice fiscale. Due confezioni da 6 litri al prezzo di una Borsa da 6 kg. Sconto ai soci 50 per cento PRODOTTO COOP / 1 LE MINESTRE IN BUSTA Conservabili, igienicarnente più sicure, facili da trasportare, garantiscono praticità e qualità. Le minestre pronte in busta sono ottenute dalla miscela di diversi ingredienti di provenienza vegetale e/o animale essiccati e/o liofilizzati, paste di semola, riso, con o senza esaltatori di sapidità, sale, spezie e aromi. Si ritiene utile prima di entrare nel merito del prodotto a marchio Coop dare qualche elemento di comparazione tra prodotti liofilizzati e prodotti essiccati. Questi prodotti sono il risultato di una lavorazione industriale che mira alla riduzione del contenuto di acqua mediante i principi di evaporazione (riduzione del contenuto di acqua con passaggio dalla forma liquida a quella vapore) per gli essiccati e sublimazione (riduzione del contenuto di acqua con passaggio della forma solida a quella vapore) per i liofilizzati. I vantaggi di questi prodotti sono: - maggiore conservabilità , - maggiore sicurezza igienico sanitaria per la riduzione di un elemento indispensabile per la crescita dei microrganismi: l'acqua, oltre che una riduzione della contami- nazione microbica iniziale per effetto dei trattamenti termici cui sono sottoposti. Buon mantenimento delle caratteristiche organolettiche del prodotto iniziale. Riduzione del peso e degli ingombri. Ma le differenze tra prodotti essiccati e liofilizzati sono molto accentuate. Le referenze attualmente presenti si possono suddividere in 4 raggruppamenti: Base riso: funghi, milanese (zafferano), verdure, pomodoro, carciofi e asparagi. Creme: funghi, asparagi, piselli e cipolle. Minestroni: verdure, zuppa d'orzo e legumi, pasta e fagioli e minestrina. Paste: verdure, funghi e broccoli. Per valutare quali scelte di materie prime è stata effettuata riteniamo sia utile prima di tutto definire gli obiettivi principali di Coop dal punto di vista qualitativo. - Quelli istituzionali: assenza di coloranti e conservanti tecnologicamente non indispensabili. Eper quanto necessario: - Il prodotto per caratteristiche organolettiche e di presentazione doveva essere il più simile al prodotto da fresco. - Il contenuto in esaltatori di sapidità (glutammato monosodico) dove- Essiccati Liofill i rudi QUALITÀ COOP Disidratazione per evaporazione Disidratazione per sublimazione previo congelamento Umidità residua fino al 15 per cento Umidità residua inferiore al 5 per cento I prodotti solidi presentano un aspetto fibroso e grinzoso, forma originale modificata (maggiore consistenza al dente) Aspetto finemente spugnoso, stessa forma originaria, prodotto fregile ( minore consistenza al dente) Caratteri organolettici dopo reidratazione talora alterati Caratteri organolettici dOpo reidratazione simili al naturale Possibile depauperaMento in comporienti termolabili a causa delle alte temperature (vitamine e componenti aromatici) Scarsi cambiamenti nella composizione chimica e nelle proprietà biologiche Tendenza delle sostanze solubili a migrare in superficie durante l'evaporazione, con formazione di croste, reidratazione più lenta. Nessuna migrazione, nessuna formazione di croste, reidratazione veloce va essere contenuto al minimo indispensabile. - Dovevano avere un contenuto in sale non elevato. - Dovevano avere un contenuto di ingredienti qualificanti adeguato. Con queste caratteristiche di partenza la progettazione successiva ha dovuto tenere conto dei vincoli che ci venivano dalle diverse caratteristiche tra liofilizzati ed essiccati. Il risultato è stato quello di avere un mix dello stesso ingrediente liofilizzato ( per garantire profumi e valori chimici idonei) ed essiccato (per avere una consistenza al dente adeguata) e nella ricetta complessiva una scelta adeguata di ingredienti ed aromi.per sopperire ad un uso limitato di glutammato di sodio e sale. Quindi ogni ricetta è stata progettata a se senza avere una caratterizzazione di fondo comune tra piatti così diversi. I controlli sono garantiti da fornitore attraverso una selezione rigorosa dei produttori di materia prima e un controllo delle merci con valutazione iniziale delle caratteristiche organolettiche. Coop verifica la rispondenza di tali attività e conformità dei prodotti attraverso verifiche ispettive ed analisi ai requisiti dei suoi capitolati. quelle relative alla porzione dopo cottura. Riteniamo che quest'ultima sia importante in quanto questi prodotti hanno un contenuto di acqua bassa e difficilmente per il consumatore potrebbe correlare il dato nutrizionale a quello del prodotto fresco. Ricordiamo che 100 grammi di funghi essiccati corrispondono a circa 850 grammi di prodotto fresco. LE INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Sulla confezione sono riportate le informazioni nutrizionali per 100 grammi di prodotto e PROSAVE150P/2 ARRIVANO LE MERENDINE QUALITÀ COOP Da febbraio in vendita in tutta la rete Coop. Scrupolosa selezione dei fornitori, alta qualità e nessun conservante, per un prodotto adatto a tutte le età. Rappresentano, da sempre, uno dei consumi preferiti dai giovanissimi, per i quali si è creato un mercato straordinariamente ampio, ma sono apprezzate,come snack, anche dal pubblico adulto. Sono comunemente chiamate merendine. Stuzzicanti, pratiche, facili da consumare, rappresentano, nel variegato settore dei prodotti da forno,un segmento molto importante che i tecnici sono soliti suddividere, con precisione e pignoleria tutta scientifica, in cinque categorie. 1) I colati ( cui appartengono plumcake e i tortini) 2) Le crostatine 3) I lievitati (pandorini e bomboloni) 4) Pan di spagna (farciti e ricoperti) 5) Sfogliate (croissant, saccottini,treccine etc...) L'appartenenza all'una o all'altra specie è deter- minata da diversi fattori. Il tempo di lievitazione,i grassi utilizzati,le percentuali di farcitura ed infine la presenza o meno di conservanti. Risolto il problema dell'appartenenza ad una famiglia piuttosto che ad un'altra restano comunque, per il consumatore, un alimento ghiotto ed invitante al quale frequentemente si fa ricorso ma il cui consumo, soprattutto tra i più piccoli, va moderato per evitare che non diventi, come talvolta accade, un sostitutivo dei pasti. Da pochissimo tempo (Febbraio) e dopo una lunga selezione di fornitori più che affidabili anche Coop vanta una presenza nel settore delle merendine che, lo ricordiamo, proprio per il largo consumo nelle fasce più giovani, necessita di alti livelli di qualità e di bilanciamento nutrizionale. Coop ha scelto, per esordire in una realtà così difficile e già molto affollata, di puntare su una serie di prodotti che sono caratterizzati dalla tradizionale filosofia di marchio e cioè: non utilizzo, se non strettamente indispensabile,di additivi e/o conservanti, utilizzo di grassi di qualità superiore e materie prime di elevata genuinità. Ecco dunque al banco di prova dei consumatori per ognuna delle categorie indicate dai tecnici i seguenti prodotti coop: Colati: plumcake allo yogurt e tortino di carote e mandorle Crostatine: al cacao e all'albicocca Lievitati: pandorino e bombolone al cacao Pan di Spagna: con crema al cacao,ai cereali con crema di yogurt magro e confettura d'albicocca, ricoperto e farcito con crema al latte magro. Sfogliate: treccina con yogurt e sfogliatina al- vono essere rispettati per produrre a nostro marchio. Grazie a questa filosofia le merendine oggi commercializzate da Coop, garantiscono la massima tranquillità in termini di qu alità delle materie prime e di controlli sulla fase di produzione oltre, caratteristica del nostro prodotto, all'as- LA PRODUZIONE ED I CONTROLLI Coop ha voluto definire capitolati di produzione molto severi garantendosi una serie puntuale e meticolosa di controlli, predefiniti e chiaramente specificati. Vale la pena ricordare che questi capitolati definiscono con i produttori gli standard di qualità e di sicurezza che de- senza di conservanti. In un settore dove, fatto questo abbastanza preoccupante, la legislazione èpraticamente assente l'arrivo del prodotz to Coop offre adesso ai consumatori standard di qualità e di sicurezza certamente più elevati. 2 ITINERARI ENOLOG A FILO DIRETTO VERMENTINO LIGURE PRODOTTI BIOLOGICI Sono un socio Coop e desidero segnalare con vivo rincrescimento, che il supermercato di viale Monza angolo via Pitagora, presso cui mi servo, ha stranamente ritirato di recente il prodotto di pasta biologica "Italnatura", che peraltro e presente "inquasi tutti gli altri supermercati Coop Italia. E' veramente inconcepibile come la Coop Lombardia, o per lo menò il citato supermercato, non segua la linea dei prodotti biologici (per quanto riguarda la pasta) che è la politica della Coop in quasi tutti i punti vendita. Poiché conosco le Coop dell'Emilia (Coop Estense, Emilia - Veneto ecc.) e del Piemonte (zona dell'Ossola), debbo esprimere il mio totale disaccordo e delusione per la linea intrapresa dalla Coop Lombardia o nello specifico I prodotti biologici, godono certamen, te di una crescente popolarità tra nuove fasce di consumatori ed il loro consumo conquista progressivamente fette di mercato sempre più ampie. Nonostante questo innegabile dato di fatto, la loro vendibilità,all'interno del mercato rappresentato dalla grande distribuzione, permane ancora molto limitata ed a questo risultato contribuisce in modo preponderante un prezzo ancora elevato rispetto ai prodotti più tradizionali. Coop, che, inutile dirlo, ha a cuore lo sviluppo di un mercato alimentare dove la salute del consumatore sia adeguatamente tutelata,proprio per questo, da oltre vent'anni produce a proprio marchio prodotti che osservano scrupolosi capitolati di qualità, di garanzia e di controllo. Per quanto riguarda la commercializzazione dei prodotti cosidetti biologici,che hanno una deperibilità media più alta di quelli tradizionali, essi vengono ruotati nei nostri punti vendita e tenuti sotto stretta osservazione per verificare il livello di gradimento rag- Un vino e i suoi dintorni da quel supermercato, linea che contrasta la politica del prodotto biologico intrapresa dalle varie Coop. D'altra parte non posso andare alla ricerca dei prodotti 'Italrzatura" nei vari supermercati di Milano, perché quello di via Pitagora è il più vicino alla zona dove abito. Daniele Pagai Milano giunto presso il pubblico. Nel caso da Lei citato abbiamo verificato che le scarse vendite della pasta aumentavano di molto il rischio di presentare un prodotto al limite della data di scadenza. Ecco perchè abbiamo scelto di togliere la pasta "Italnature" dall'assortimento del supermercato di via Pitagora. Questo non significa assolutamente che la pasta sia stata tolta da tutta la rete di vendita. A poche centinaia di metri dal supermercato di via Pitagora, presso il superstore Coop di Sesto San Giovanni di Viale Italia, Lei potrà verificare la presenza in assortimento del prodotto e quindi acquistarlo. La sua lettera ci offre comunque l'occasione per affrontare il tema dei prodotti biologici e del ruolo che in esso Coop intende giocare. Per questo motivo intendiamo prossimamente ritornare con un servizio ed un articolo in modo tale da poter offrire risposte ed informazioni più esaurienti a tutti coloro che, come Lei, sono interessate allo sviluppo di questo importante segmento di mercato DALLA PRIMA I CONSUMATORI DICONO CHE... 3 q. ..CI« !n-n... i _ quale u e' S ASSEMB LIE i SIAMO I LEADER 5 E PA RATE ITALIANI ...MICA DI UNA POLITICA . • "f... 4›. . "-, ..-" • - -,..z. ' • "..." ' ni- .:. i.,.t.-.?,, . . , 4'4, 4 Io , ....4.›..... 3 Dourc o malvoisie à gros grains, che ben presto trovò sulle aspre colline di Liguria l'habitat ideale. Cambiò nome, divenne Vermentino e si diffuse soprattutto tre il XV e il XVIII secolo, fino a divenire presente - in purezza e in uvaggio su quasi tutte le tavole liguri. Oggi il Vermentino in purezza è previsto sia dalla doc Riviera Ligure di Ponente, che risale al 1988, sia da quella Colli di Luni, il cui disciplinare è stato istituito nel 1989 in riferimento a una zona che comprende quattordici comuni in provincia di La Spezia e tre in provincia di Massa. Il Vermentino prodotto nella riviera di Ponente può inoltre fregiarsi di ulteriori sottodenominazioni: Riviera dei Fiori, Albenga o Albenganese, Finale o Finalese. La resa massima di uva non deve Provate, ad esempio, i vini di Anfossi a Bastia d'Albenga (via Paccini, 39, te1.0182/200024), della Tenuta Giuncheo a Campobasso (località Giuncheo, tel. 0184/ 288639), dì Maria Donata Bianchi di Diano Castello (via delle Torri, 16, tel. 0183/498233), di Antonio Perrino di Dolceacqua (via Monsignor Laura, 1, tel. 0184/ 206267), della Cascina delle Terre Rosse di Finale Ligure (via Manie, 3, tel. 019/698782), Colle dei Bardellini di Imperia (via Fontanarosa, 12, tel. 0183/21370). Dove andare. Una vi- Giga Gallareto (Slow Food Arcigola) I OGGI/DOMANI IN AlTESA • e‘,, !1„avo '-'''''.-,.-",,• • --`40O ^-4ti '; ,,:n • - ..,,,. .4'41/1 mor , z. e .-- 44rig 0 .,i i if f-2 e. cAr o'arogir orn te positivi, ci pongono paradossalmente in qualche imbarazzo. Credo che qualunque ricerca di questa portata debba essere commissionata, quanto meno per onestà intellettuale, sulla base della convinzione che si possa lavorare meglio, che si debbano cogliere le critiche risultanti come fattori positivi per la maturazione delle nostre attività. Ora, il paradosso risiede proprio in questo: il forte apprezzamento che ne emerge, e che naturalmente ci gratifica, non deve tuttavia fermare lo sforzo per lo sviluppo, la ricerca, l'innovazione nel nostro complesso di comportamenti che ci identificano come impresa sociale, come attore economico attento e coerente nella destinazione qualitativa del profitto. Se considerazioni critiche emergono solo in misura minima, non per Eppure questo simbolo dell'enologia regionale non è ligure, ma ... spagnolo. Dalla Spagna, infatti, a partire dal XIV secolo, furono importate in Corsica e nel sud della Francia alcune piante di un vitigno chiamato malvoisie sita alle cantine può . inoltre dimostrarsi ottima occasione per conoscere angoli incontaminati e suggestivi della Liguria interna, magari cogliendo l'occasione per una "fuga" dalle spiagge troppo affollate della riviera: dalle ripide viuzze di Cervo ai bordi senza tempo di Apricele, Baiardo e Dolceacqua, dalle vestigia romane e medioevali di Albenga ai giardini di Villa Hanbury, dai nuclei storici di Sanremo e Ventimiglia alle frazioncine collinari di Diano Marina, immerse negli uliveti. Dove dormire? Noi vi consigliamo l'Hotel Term inus Bordighera ( Bordighera, corso Italia, 21 tel. 0184/2612800), oppure due splendide aziende agrituristiche: la di Imperida (Oneglia, via Diano Calderina, 284, tel. 0183/273855), dove si vende anche un ottimo olio, e Terre Bianche di Dolceacqua (località Arcagna, tel. 0184/31230), nota per il suo vino. Per il pranzo o la cena consigliamo l'Osteria del Portico di Castel Vittorio (via Umberto I, 6, tel. 0184/ 241352), il Magiargè di Bordighera (via della Loggia, 6 tel. 0184/ 262946), il Terme di Pigna (località Madonna Assunta, tel. 0184/ 241046). Ottimo olio extravergine a prezzi contenuti (oltre a uno riuscito Rossese) presso Mandino Cane di Dolceacqua (via Roma, 21, tel. 0184/206120). Hp •” " -7" "•-z. btki•ga -e. piscialandrea. essere, in ogni caso, superiore a 110 quintali per ettaro. Il profumo delicato, con sfumature che abbracciano fiori, erbe, frutti, resine boschive, guidano l'amatore smaliziato nella valutazione della provenienza; un corpo privo di architetture complesse, ma ben adeguato alla vivace personalità del vino, insieme alla gradevolezza gustativa, hanno conquistato al Vermentino affezionati palati. Per chi non è esperto del settore, consigliamo alcuni prodotti del Ponente Ligure che hanno fatto della qualità il loro biglietto da visita. MA nopeume RAPAMI/ARO ,,.....„ .,..., A LIMIffa.... yin e s ••••n r,,fte O . _2 4 00 Popolarissimo in tutta la Liguria, il Vermentino è un bianco brioso, allegro, invitante, che dimostra il suo buon carattere con il pesce, non disdegna minestre e trofie al pesto ed è ideale come aperitivo, così come con i piatti tipici della cucina ligure, dalla sardenaira alla questo dobbiamo sentirci autorizzati a non ricercare margini di miglioramento, a trascurare cioè la considerazione elementare che questi giudizi - espressi qui ed ora - hanno necessità di essere continuamente alimentati per seguire il cammino dell'evoluzione sociale, mantenendo nel tempo lo stesso livello di aderenza alle aspettative che sono rivolte verso Coop Lombardia. Il nostro "patto sociale" con i consumatori, i Soci, le istituzioni pubbliche qualifica la nostra identità e la nostra coerenza con la missione che dichiariamo a tutti loro. E' un rapporto fatto di attenzione e di rispetto, che proprio per questo non può concedersi routine, superficialità, distrazione. Marco Maggi Ultimi mesi per franchi, marchi, lire, pesetas, dracme, fiorini, corone e altre splendide monete storiche che hanno brillato per secoli, facendo sognare e dannare generazioni di europei. Fra un paio d'anni o poco più arriverà l'euro. Nelle tasche di 350 milioni di cittadini della Comunità frusceranno preziosi rotolinì di nuovissime banconote. E, si dice, diventeremo tutti un po' più ricchi. Contenti? Per il futuro forse, ma adesso proprio no. Con l'eccezione degli olandesi che in maggioranza vedono rosa, tedeschi, belgi, francesi e italiani sono depressi. I pessimisti sono tre su quattro. Il "Barometro europeo dei consumi" è una ricerca sistematica che l'Istituto Ipsos conduce ogni quattro mesi su un campione multinazionale di 6.000 persone. E' una sorta di termometro degli stati d'animo dei consumatori. Secondo i dati anticipati da un quotidiano, anche gli inglesi non sono di cattivo umore: usciti da una depressione durata una quindicina d'anni, sono "ottimisti al 53%". Frustratissimi gli italiani che affermano di desiderare fare acquisti, ma di non averne i mezzi. Tuttavia alla domanda "Se guadagnaste il 10% in più, cosa fareste?" I nostri connazionali, insieme a tedeschi e belgi, rispondono che "li metterebbero da parte, risparmierebbero". Conciati male gli spagnoli che ammettono sconsolati di "non aver voglia di spendere." Ma quanti soldi ci vogliono per considerarsi ricchi? Gli americani ci hanno fatto su il loro sondaggio e hanno accertato che nel loro Paese 500.000 dollari, cioè circa 750 milioni di lire, rappresentano secondo la valutazione dei più, la porta d'ingresso della ricchezza. Dal canto suo Datamedia, una società di ricerche sociali, ha intervistato un campioncino di italiani. Cosa farebbero se vincessero alla lotteria? Il 21,6% comprerebbe la casa, ma il 14,6 smetterebbe di lavorare. Altri comprerebbero "l'auto dei sogni". Ma non sono pochi, il 12,5%, quelli che "scapperebbero dall'Italia". Buon viaggio. CIBI E SALUTE LA TAVOLA DI Uova, simbolo della vitalità e della fertilità; paste e torte ripiene, che riprendono il tema del misterioso contenuto delle uova; agnello e capretto, reminiscenze dell' arcaica tradizione sacrificale giudaico - cristiana. Sono gli ingredienti rituali della tavola di Pasqua, festa della rinascita primaverile celebrata anche prima dell'epoca cristiana per sancire il ritorno della bella stagione. di Carla Barzanò L'abbondanza è sempre stata considerata di buon auspicio. Ma c'è da tenere presente che una volta gli eccessi festivi seguivano un austero periodo quaresimale ed erano seguiti da una quotidianità relativamente morigerata. Illimitatezza e grande varietà degli ingredienti rendono necessaria una maggiore attenzione, per fare in modo che i ricchi abbinamenti pasquali non si sovrappongano ad altri eccessi rovinando la festa con inutili sensi di colpa o indesiderabili strascichi per la salute. AGNELLO Da noi se ne consumano meno di due chili all'anno pro - capite, in Grecia quasi 15, in Inghilterra e Irlanda più di 7, e quasi 6 kg in Francia. Una differenza dovuta al fatto che in questi paesi, più ricchi di pascoli, la carne ovina viene utilizzata durante tutto l'anno e si macellano agnelli di 3 - 4 mesi ( i cosiddetti agnelloni, il cui peso supera i 14 15 kg) o addirittura di oltre 6 mesi ( per esempio i castrati, macellati fra i 18 e 30 mesi quando hanno raggiunto un peso di oltre 40 kg) che avendo una discreta quantità di carne non sono eccessivamente costosi. In Italia invece l'allevamento di ovini è destinato prevalentemente alla produzione di latticini. Il consumo di carne stagionale, comprende principalmente animali che si nutrono esclusivamente di latte, come l'abbacchio abruzzese e laziale, di soli 20 - 30 giorni, che non supera i 10 kg di peso. Questa tradizione è legata in parte all'esigenza di eliminare i capi di bestiame di sesso maschile, che rischierebbero di competere con quelli femminili, produttori di latte, nell'utilizzazione delle risorse alimentari disponibili. lie carni giovanissime sono molto tenere e delicate di gusto, ma non offrono vantaggi nutritivi, contengono infatti più grassi e meno proteine degli agnelli adulti e pesanti, che potrebbero ottimamente sostituire l'abbacchio nel pranzo festivo. La carne di agnello, come del resto quella di capretto, è una delle più digeribili, specialmente se cucinata semplicemente, con pochi condimenti, al forno o ai ferri, e cotta non troppo a lungo. ha il pregio di essere ben tollerabile anche da chi ha problemi dì allergie, inoltre i grassi presenti sono distribuiti specialmente al- Menù pasquale Le uova non devono mancare, almeno per decorare la tavola, che andrebbe allestita senza risparmio di tempo, come si confa ad un'occasione festiva. Pane di diverse qualità, ottimo vino, frutta fresca di stagione, sono un complemento indispensabile per qualsiasi menù. Le portate dovrebbero essere numerose, per offrire ai commensali piacevoli sorprese sensoriali. E' meglio prevedere porzioni ridotte di primi e secondi e alternare questi piatti più sostanziosi a verdure, in modo da non arrivare già sazi a metà pasto. Ottime le insalatine di stagione, particolarmente dolci e tenere, che si prestano sia come antipasto che come contorno e la frutta. agli asparagi' Ingredienti per 4 persone: 280 g di tagliolini all'uovo, 500 g di asparagi nostrani, 1 cipolla, 1 ciuffo di basilico, 3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, 2 noci di burro, sale q.b. ( Mondate gli asparagi eliminando con l'aiuto del pela carote la parte fibrosa. esterna. Lavateli e riduceteli a fettine, lasciando intera la punta. tritate' la cipolla, fatela stufare delicatamente in un cucchiaio di olio quindi aggiungete gli asparagi a fettine, due cucchiai d'acqua e coprite, Dopo due o tre minuti aggiungete le cime degli asparagi, salate e terminate la cottura. Devono restare croccanti. Unite infine l'olio restante, il burro, parte del basilico spezzato con le mani. Aggiustate di sale. Cuocete molto al dente la pasta, scolatela e aggiungetela agli asparagi con un pale' di cucchiai della sua acqua di cottura. Fate saltare in padella per un mi- : nuto. Distribuite su piatti preriscaldati, cospargete con il formaggio, guarnite con una fogliolina di basilico e servite immediatamente, Calorie 388 Proteine g 148 Grassi g 128 Carboidrati g 49 ti Ingredienti per 4 persone: circa 1 kg di agnello , 2 noci di burro, 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, 2 cucchiai di pan grattato, I spicchio d'aglio, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, sale e pepe q.b. Per il contorno 300 g di insalatina mista, 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, succo di limone q.b. l Fatevi tagliare dal macellaio l'agnello, compresa la coscia, a pezzi regolari. Cospargeteli con sale e pepe. Metteteli in una teglia, irrorateli con filo d'olio, unite alcuni fiocchetti di burro, e cuocete, a 180 gradi, per ventina di minuti. Intanto mescolate in una ciotola il pan grattato con il prezzemolo e l'aglio tritati. Spolverizzate con il composta l'agnello e cuocete per altri venti minuti in modo che si formi una crosta dorata. Lascia riposare 10 minuti prima di servire. - Accompagnate con l'insalatina condita all'ultimo momento. Calorie 328 Proteine g 27,9 Grassi g 18,5 Carboidrati g 7,3 Ingredienti per 4 - 6 persone: „400 g di fragole, 2 pere, 3 cucchiai di succo di limone, zucchero a velo q.b . Per la crema: 2 tuorli d'uovo, 40 g di zucchero, 1 cucchiaio di marsala. I .cucchiaio di panna, 8 lingue di gatto. vate le fragole, eliminate il picciolo, fatele asciugare su carta assorben- . Sbucciate le pere, riducetele a fettine e bagnatele con il succo di limoperché non scuriscano. Per preparare la crema montate, con l'aiuto della frusta, i tuorli d'uovo con lo zucchero finché diventano spumosi e fianchi. Aggiungete il marsala, la panna e mescolate bene. isponete la frutta in una teglia rotonda di diametro di circa 26 centinetri, coprite con la crema, cospargete con zucchero a velo e infornate, a 250 gradi, per 15 minuti. Servite la frutta tiepida o fredda decorando con le lingue di gatto Calorie 237 Proteine g 4,3 Grassi g 9 Carboidrati g 31,7 4 PASQUA l'esterno, quindi facilmente eliminabili. C'è poi da aggiungere che la giovane età degli animali diminuisce i rischi sanitari legati all'eventuale utilizzazione di sostanze farmacologiche. Diversi buoni motivi per utilizzarla come carne "alternativa" anche al di fuori delle occasioni pasquali. IL RITO DELL'UOVO Ingredienti di base di pozioni miracolose per combattere ogni tipo di debolezza nella tradizione popolare, le uova sono in effetti gli ingredienti che forniscono proteine più complete e facilmente utilizzabili della nostra dieta. Inoltre contengono vitamine, minerali e altri principi attivi. Quanto all'elevato contenuto di colesterolo del tuorlo, sembra essere meno temibile di quel che si crede: lecitine e fosfolipidi presenti paiono infatti favorire la sua utilizzazione da parte del nostro organismo. Certo, visto il loro elevato potenziale nutritivo, le uova andrebbero considerate un' alternativa ad altri ingredienti animali cui non si dovrebbero sovrapporre. Tanto per fare un esempio paste ripiene, sformati, budini, e cosi via sarebbero da abbinare solo a semplici cereali, frutta e verdura. Ma non è il caso di risparmiare sulle uova proprio a Pasqua. Anzi. Vale la pena di scegliere quelle di migliore qualità, provenienti da galline allevate a terra, nonostante il costo magore. Ovviamente devono essere il più fresche possibile (controllare la data di deposizione sulla confezione) perché solo in questo caso forniscono il meglio delle loro prestazioni culinarie. DOLCEZZE PASQUALI Fra la vasta gamma di ricche specialità, diverse da regione a regione, le uniche che accomuna- MC no gli italiani da nord a sud sono uova di cioccolato e colomba. Le prime sono un' invenzione moderna, diffusa in tutta Europa. Il loro aspetto più accattivante, specialmente per i bambini, è la sorpresa. Il cioccolato con cui sono confezionate è di solito di ottima qualità ma la sottigliezza può renderlo talvolta meno stimolante dal punto di vista gustativo di quello in tavoletta. Sotto l'aspetto nutritivo ha le stesse caratteristiche: elevato contenuto digrassi e zuccheri (più elevati nel cioccolato al latte) e presenza di alcuni principi attivi dal- n aS le proprietà stimolanti per il sistema nervoso, in grado di stimolare il tono dell'umore, ...E LA COLOMBA Per non correre il rischio che i più piccoli si lascino prendere la mano alla ricerca di sorprese è consigli abile aggiungere alle classiche uova di cioccolato anche le uova di carta colorate (molto usate in nord Europa) che fra l'altro hanno il pregio di poter essere riempite con regali di proprio gradimento. Quanto alla colomba le sue origini sono invece molto antiche e sembrano avere radici in Lombardia, patria del panettone, che ricorda nell'ira- pasto soffice, molto lievitato, ricco di burro e di uova. A differenza di quest'ultimo non contiene uva passa ma una maggiore quantità di canditi, inoltre è coperta da una glassa e da mandorle intere. La presenza fra gli ingredienti di grassi vegetali di cocco o palma o idrogenati ( vedi margarine) non è indice di migliore qualità nutritiva: si tratta di condimenti che contengono più grassi saturi del burro. Sconsigliabili le colombe farcite, più caloriche e difficilmente digeribili della versione classica. naie Vegetariano Ingredienti per 4 persone: 4 manciate di soncino, 4 manciate di l attughino, 2-4 carote, 4 uova di quaglia (in alternativa 2 uova normali), 2-3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, I cucchiaino di senape in grani, sale e succo di limone q.b. Lavate e mondate la verdura. Asciugate l'insalata, riducete a rondelle le carote, mescolate il tutto in un'insalatiera. Condite con un'emulsione di olio, succo di limone e sale, unite la senape in grani e mescolate nuovamente. Decorate con le uova sode e servite. Calorie 164 Proteine g 5,2 Grassi g 13,2 Carboidrati g 4,5 Ingredienti per 4 - 6 persone: per la pasta 200 g di farina, uova, I pizzico di sale (200 g per la pasta fresca, in un'unico pezzo, fatta preparare dal vostro pastaio di fiducia). Per il ripieno: 600 g di spinaci, 200 g di ricotta romana, 4 cucchiai di grana grattugiato, 40 g di burro, 1 cucchiaio di salvia fresca tritata, sale e noce moscata q.b. Se non l'avete acquistata già pronta preparate la pasta impastando la farina con le uova, il pizzico di sale, se necessario acqua tiepida. Tirate la sfoglia con il mattarello in modo da ricavare un rettangolo di circa cm 20 per 25. Cuocete a vapore gli spinaci, ben lavati, strizzateli accuratamente e tritateli. Metteteli in una terrina, unite la noce moscata, la ricotta, 2 cucchiai di grana, sale quanto basta e mescolate. Distribuite il composto sulla sfoglia, lasciando libero un bordo di circa 1 centimetro tutt'intorno. Arrotolate la sfoglia dí pasta su se stessa e avvolgetela con cura in un foglio di carta da forno. Legatelo con lo spago da cucina. Portate a ebollizione abbondante acqua in una pentola lunga (come quella per il pesce). salate e immergetevi il rotolo a fette. Disponete in una pirofila, cospargete con burro appena sciolto, la salvia, il grana rimasto e infornate, a 200 gradi, per una ventina di minuti. Servite subito. Calorie 361 Proteine g 15,8 Grassi g 17,6 Carboidrati g 30,8 1•111111,-- gt Ingredienti per 4 persone: 4 carciofi romani, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 4 cucchiai di grana, 1 spicchio d'aglio, una manciata di mollica di pane, 2 - 3 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, I cipolla, sale q.b. Per i piselli, 2 tazze di pisolini freschi, qualche fogliolina di maggiorana, 2 cucchiai di olio extra vergine d'oliva, I cipollotto, sale q.b. Mondate con cura i carciofi eliminando tutte le foglie dure e la peluria interna. Togliete ai gambi la parte fibrosa e teneteli da parte. Lavate e immergete il tutto in acqua e limone. In una ciotola mescolate la mollica di pane, precedentemente inumidita, con il formaggio grana, l'aglio e il prezzemolo tritati, sale q.b. e un cucchiaio di olio. Riempite con il composto i carciofi. In una casseruola fate stufare con due cucchiai di olio la cipolla e i gambi di carciofo tritati grossolanamente. Disponetevi i carciofi, ben ritti, ' bicchiere di acqua, salate, coprite perfettamente e lasciate cuocere circa 20-25 minuti finché i carciofi sono , teneri. Intanto fate stufare i pisellini con il cipollotto tritato, l'olio, la i maggiorana e pochissima acqua. Servite insieme ai carciofi su piatti sin' goli preriscaldati. Calorie 235 Proteine g 7,9 Grassi g 15,4 Carboidrati g 14,3 5 Quindicinale di Coop Lombardia /1-15 febbraio www.cooplornbardia.it qegeuoploinbardiait Comitato Regionale Lombardo Comitato di redazione Antonio 13ertolini, Sergio Ferrarlo, Marco Maigfi, Enrico Misl iavaeca, e Ugo proferì Daniele , ,n Giorgio Vana Dirottare responsabile Adolfo Scalpelli Segreteria di redazione Andrea Periagata Editrice Coop Lombardi,. Viale ramagnota 75 20142 Milano Tal, 021895931 Impianti e stampa Sr 'il Abbonamenti per i non soci L 20.000 per i soci gratuito 1??Tel. 02 97211.1 Autorizzazione del Trii>. di Milano n'. 144 del 14 aprile 1982 Tiratura 183.000 copie Associato alla Unione Stampa Periodi. Italiana La carta di Quale Consumo salva gli alberi e non inquina l'aria quando viene prodotta. E' carta ecologica ECOLOGIA VETRO E ALLUMINIO CHE VALGONO ORO di Raffaella Galli E' il terzo elemento più abbondante in natura ma è stato isolato puro solo nel 1827 e in breve tempa è diventato un metallo indispensabile per l'uomo. E' l'alluminio. Leggero, infrangibile e resistente alla corrosione, questo materiale ha trovato impiego in tutte le attività dell'uomo, dalle pentole ai microchips, dalla nautica ai veivoli spaziali. Le sue naturali proprietà ne fanno un materiale indiscutibilmente utile per la confezione e la conservazione degli alimenti: protegge dalla luce, dall'aria, dall'umidità e dai microrganismi; non altera nel tempo la qualità e il gusto dei prodotti contenuti; in quanto leggero permette di contenere i costi di trasporto. Queste sono solo le principali ragioni che fanno dell'alluminio un materiale ideale per l'imballaggio di alimenti e medicinali. Il minerale che presenta la maggiore concentrazione di alluminio è la bauxite, dalla quale viene estratto mediante un processo di elettrolisi. Ricavare alluminio dalla bauxite comporta un consumo notevole di energia (KW per chilogrammo ottenuto) che, sebbene negli ultimi anni sia stato ridotto del 30 per cento, resta comunque molto elevato. Per ridurre il costo energetico della produzione di alluminio c'è un sistema efficace: il riciclo. La produzione di alluminio secondario, cioè ottenuto dalla fusione di manufatti usati (ad esempio, lattine vuote), consente di risparmiare fino al 95 per cento dell'energia richiesta per produrlo partendo dalla materia prima (solo 0,8 KW per Kg di prodotto). I vantaggi sono innumerevoli poiché il processo di riciclo può essere ripetuto all infinito, riutilizzando manufatti già riciclati, senza alterare la qualità del materiale. Per questo motivo il riciclo dell'alluminio è una fonte di materiale prima, oltre che di risparmio energetico. L' ALLUMINIO "SECONDARIO". In Italia le prime operazioni di riciclaggio hanno avuto inizio nel 1981 quando, su iniziativa del WWF sono state effettuate le prime raccolte di lattine vuote. Qualche anno più tardi si è costituito il Consorzio volontario Rail, formato da produttori di alluminio che credono nella utilità ambientale, oltre che economica, del suo recupera. In collaborazione con associazioni pubbliche, di commercianti e ambientaliste, il consorzio promuove le attività di riciclaggio e i programmi di sensibilizzazione e informazione rivolti ai cittadini. La Legge 475/88 ha stabilito che la raccolta differenziata di contenitori e imballaggi deve essere effettuata obbligatoriamente dai Comuni, in collaborazione con i consorzi obbligatori per le successive operazioni di riciclaggio. Con queste finalità è nato nel 1990 il Consorzio obbligatorio Coala. Oggi l'Italia è il più grande produttore europeo di alluminio secondario con una quota annua di produzione del 70 per cento rispetto a quello primario. Questi risultati più che soddisfacenti sono dovuti all'importante contributo che tutte le regioni ita- Il metallo, isolato puro nel 1827, è il prodotto principe per le confezioni alimentari. I successi della raccolta del vetro e il riciclo dei due "rifiuti". liane hanno dato alla raccolta differenziata del metallo. L'andamento, sempre positivo, del prezzo dell'alluminio in forma di rottame (1786 lire al kg nel '95) permette di coprire tutti i costi relativi alla sua raccolta e recupero, oltre a garantire il sostentamento di numerose associazioni ambientaliste e di volontariato. Non bisogna dimenticare, poi che il suo riciclo significa sottrarre una significativa quantità di confortanti si stanno ottenendo sul fronte della raccolta differenziata del vetro e del suo riciclo. Grazie ad una sempre più cosciente cultura del recupero, in Italia sono state dislocate oltre 81.000 campane di raccolta che hanno assicurato un risparmio economico di 63 miliardi di lire. Avviata in via sperimentale nel 1976, la raccolta differenziata del vetro negli ultimi anni ha registrato una significa- Nella foto, frammenti di vetro frantumato. In alto il controllo delle bottiglie rese. rifiuti destinata alla discarica a all'incenerimento e alleggerire il lavoro dei servizi pubblici. LA RACCOLTA DEL VETRO. Risultati altrettanto tiva crescita. Si è passati da una quantità pro capite di 8,6 kg/anno del 1990 a 11,2 kg del 1994. Una ricca fonte di rottame di vetro è rappresentata dalla raccolta effettuata presso gli esercizi pubblici, i centri di ristorazione, le comunità e i settori del commercio. Tuttavia, è ancora necessario acquistare una quota di rottame all'estero per far fronte al fabbisogno dell'industria vetraria nazionale. Il Consorzio Nazionale Obbligatorio sta lavorando per potenziare le forme di intervento e migliorare i risultati della raccolta. Una particolare attenzione deve essere rivolta alle esigenze degli utenti e alla loro situazione territoriale. Partendo dal principio che la collaborazione dei cittadini è maggiore quando sono minori le distanze di conferimento, sono stati conseguiti importanti risultati con la "raccolta mista" vetro e lattine. A Milano, nel 1995, l'Amsa ha avviato la raccolta mista di vetro e lattine di alluminio, attraverso le campane "miste" e le installazioni poste all'interno dei condomini, raccogliendo 9 tonnellate di materiale. I contenitori a vetro,però, a parte la possibilità di essere riciclati, offrono un altro importante vantaggio ambientale: possono essere riutilizzati tali e quali, previa lavatura e sterilizzazione e il sistema del "vuoto a rendere" si sostituisce alla raccolta differenziata. I vantaggi sono particolarmente evidenti dal punto di vista del consumo di energia primaria, principale fattore di im- patto ambientale per la produzione dei contenitori. VETRO... A RENDERE Riutilizzando IO volte una bottiglia, infatti, il consumo energetico per litro di bevanda si riduce di circa il 60 per cento. Il sistema di vuoto a rendere attualmente consente di riutilizzare il 10 - 12 per cento dei contenitori per liquidi alimentari sottoposti a cauzione, una quantità significativa ma non sufficiente, soprattutto in vista degli obiettivi minimi previsti dalla nuova normativa in materia di rifiuti. Secondo Italgrob, la Federazione italiana dei grossisti di liquidi alimentari, un importante passo in avanti potrebbe essere fatto estendendo il sistema del vuoto a rendere nei locali pubblici di ristorazione e ritrovo, quali bar, ristoranti, mense, ecc. Con questo sistema, lo stesso distributore che consegna le bevande potrebbe raccogliere i contenitori vuoti e restituirli alla fabbrica produttrice per il riutilizzo. Sotto tutti i punti di vista la soluzione del "vuoto a rendere” dimostra la sua superiorità ambientale rispetto alle altre tecniche di smaltimento tradizionale e anche rispetto al ricieleggici_ Perché una bottiglia vuota non vuol dire rifiuto. "LETTURE" A CURA DI UGO PINFERI CREMA. CON LA FERROVIA E L'INDUSTRIA u ERNI( ELE enwridahvireit CREMA Na Me° Aa.Vv. La ferrovia e le attività economiche a Crema nel tempo, Tipolito Uggè Crema . 494 pagine. Come autori di questo documentatissimo libro si presentano il Gruppo Antropologico Cremasco, il Comitato Soci Crema Coop Lombardia, gli Amici del Presepe dei Sabbioni - Crema. Ma dietro a queste sigle c'è stato il lavoro di Giovanni Alghisio, Giovanni Carioni, Marco Costi, Alfredo Galmozzi, Antonio Guerini Rocco, Giuseppe Mancuso, Anna Maria Piantelli, la collaborazione di archivi , biblioteche della Curia e della Stazione ferroviaria di Crema, la messa a disposizione di documenti, informazioni e fotografie da parte di 63 cittadini citati e ringraziati nel libro. Un lavoro corale da parte di una città che si interroga sul suo futuro guardando al passato segnato da una ricca tradizione agricola, integratasi con l'industria tessile, con la meccanica applicata a questi due settori, con l'industria alimentare e chimica, per arrivare poi alle macchine per scrivere. Fa da filo conduttore la ferrovia e la sua evoluzione. Non sono trascurate attività minori, del commercio e dell'artigianato. Spicca tra tutte l'eccelsa qualità degli organi musicali della Tamburini, unica tra le industrie documentate che esista ancora a Crema. C'è anche la storia della cooperazione che oggi è rappresentata dal moderno Ipercoop, inaugurato alcuni anni fa, è oggi un'immagine del successo della grande distribuzione. Di questa bella città lombarda ci fece impressione che i cartelli stradali indicassero Milano, Pavia, Piacenza, Cremona, Brescia e Bergamo, tutte a 40 chilometri! La speranza è che una posizione così baricentrica, che oggi rappresenta solo un'opportunità per i pendolari, possa in futuro tornare ad essere motivo di nuovi insediamenti produttivi. STUDIARE LA TECNOLOGIA ALIMENTARE Sul n° 3/96 della rivista "Alimentazione & Consumi" edita dalla Provincia di Milano un dettagliatissimo articolo di Attilia Garlaschi e Isabella Germondari elenca le possibilità di studio per chi intenda lavorare nell'alimentazione. Sono riportati tutti i corsi, il titolo che conferiscono, gli indirizzi e i telefoni. Si va dai corsi per "aiuto cuoco", per "cuoco", Per "gastronomo", per p a ni fi catore-pasticciere", per "sahuniere-macellaio", per "operatore sala bar' per ragazzi e ragazze che abbiano terminato la scuola media. In genere sono corsi di due anni, in un caso di tre anni dopo la scuola media. Per chi vuole un diploma di "economo dietista" o di "perito. „in tecnologie alimentari ci sono due istituti tecnici che forniscono un titolo di scuola media superiore cinque anni dopo la scuola media). Per chi ha finito le superiori ci sono diplomi universitari: in "Tecnologie alimentari" e in "Dietologia e dietetica applicata". C'è invece un corso di laurea in "Scienze e tecnologie alimentari" e un corso post-laurea in "Scienza dell'alimentazione". . Se desiderate approfondire: Provincia di Milano, Ufficio Alimenti e 'FUN-la del Consumato • ' ik'ke — gki STORIA SETTE SECOLI FA JURASSIC COOP di Ugo Pinferi Proprio nella regione dei monti Giùra, che hanno dato il nome al periodo giurassico, c'è un'esperienza cooperativa che, probabilmente risale alla preistoria, e può vantare documenti del 1200. La regione dei monti Giùra (Jura in francese) è un esteso territorio al confine tra Francia e Svizzera. Le città di riferimento sono Besaneon, in Francia, e Delémont, in Svizzera. Qui la nascita delle Alpi ha segnato il paesaggio in maniera singolare. ALTIPIANI E FORESTE La crosta terrestre è stata spinta in alto e si è spaccata secondo linee parallele. Si sono create così delle valli parallele con pareti verticali. Questa geografia particolare ha creato problemi ai fiumi della regione. Il Doubs, bellissimo fiume famoso per le sue trote e i suoi temoli, è stato costretto a scavare dei passaggi per una valle all'altra parallela. Questo fiume porta nel nome il suo comportamento dubbioso: in linea d'aria la sua sorgente è a soli 90 chilometri dalla confluenza con la Saène, dove finisce il suo corso. Ma ci mette ben 430 chilometri per arrivarci ! Al di sopra delle pareti verticali delle valli ci sono estesi altipiani, in parte ancora ricoperti da foreste. Il lavoro dell'uomo ha liberato dei pascoli, ma non così estesi da consentire la costituzione di grandi proprietà. In un clima che vede un inverno lungo e freddissimo (la regione è considerata la Siberia francese) il formaggio costituiva l'unico modo per immagazzinare la grande produzione di latte del periodo estivo. E per durare nel tempo i formaggi dovevano essere di grandi dimensoni. L'esperienza portò a forme di largo diametro, quasi un metro, e di un peso che può raggiungere i 50 chilogrammi Nei testi più antichi il formaggio locale è chiama- Sui monti della catena franco - svizzera a partire dal 1200 i pastori delle valli si unirono per produrre formaggi e vino. di sei documenti che 1264 al 1288 dove si fa riferimento ad anni precedenti e su parla di "fructières". Con questo termine si identificano una serie di attività agricole comuni: pascoli, foreste, latterie, ma anche vigne. Altri documenti, del 1185 e del 1205, parlano dei diritti esercitati da conventi religiosi: in genere pretendevano come tassa la produzione di formaggio di un giorno . Questo fa pensare che non ci fossero meriti o diritti particolari da parte dei religiosi nella produzione. Probabilmente clero e nobili trovarono qui già sviluppata la produzione in forma associata e l'imposta di 1/365° risulta più l'affermazione di un principio che non la divisione dei frutti tra proprietario e coltivatore. transitare da Anche il vino è prodotto, oltre che da privati, da cooperative che anche in questo caso si chiamano "tructières". Tra i prodotti da conservare in quei lunghi inverni c'è la carne di bue leggermente affumicata, chiamata "brasi". Una leggera affumicatura è dedicata anche a prosciutti, pancette, e ai salami di Marteau, particolarmente rinomati. vanno dal to "vachelin". Nell'ottocento si chiamò "gruyère". Dalla vicina regione svizzera di Gruyère arrivavano infatti dei cas ari che lavoravano stagionalmente nel Giura. Gli agricoltori locali disponendo di poca superficie potevano allevare singolarmente solo un numero limitato di mucche da latte. Ma per produrre una forma di quelle dimensioni sono necessari 500 litri. E allora per produrre il formaggio si misero insieme costituendo delle “fruitières", associazioni cooperative che vantano documenti ufficiali a partire dal 1264. La lavorazione del latte e la stagionatura del formaggio (la sua fruttificarione, secondo l'espressione locale) non potevano che avvenire metten- Il giueh è il se- condo periodo dell'era mesozoica, tra il triassico e il cretaceo (da 180 a 130 milioni di anni fa), a cui si fa corrispondere l'inizio dell'orogenesi alpina. Rocce tipiche sonq calcari e scisti bituminosi. Flora: gimnosperme (felci, conifere). Fauna: ammoniti, lamellibranchi, rettili marini (ittiosauri) e terrestri (dinosauri), mammiferi (monotremi e marsupiali), e primi uccelli cioè (Archaeopterix). ( da La Nuova Enciclo- pedia Universale Garzanti). do assieme le risorse, convogliando il formaggio in una latteria comune, affidando la lavorazione ad un casaro pada tutti i soci. Questee antiche cooperative per il formaggio sono ancora oggi operanti dopo più di sette secoli.Il formaggio locale si chiama oggi "Comté" e la sua produzione è regolamentata da un severo disciplinare. La denominazione attuale si deve ad una disputa commerciale e legale insorta negli anni '30: gli svizzeri non volevano che si chiamasse "gruyère", rivendicando questo nome esclusivamente per il formaggio svizzero. E allora si misero al lavoro gli storici. E dal British Museum saltò fuori una raccolta di atti di Hugues 1° di Chalon-Arlay. Si tratta Quest IN TUTTE LE ALPI La produzione di formaggio nelle regioni alpine è documentata da Plinio, Varrone, Strabone, Columella, e sono autori che precedono la nascita di Cristo. Insomma siamo di fronte ad un'attività, quella casearia che si perde nella notte dei tempi. Ma la storia pretende documenti. E' certo che da sempre si è prodotto formaggio, e altrettanto certo è che nelle zone alpine si è puntato a forme di grandi dimensioni. E la storia del "Comté" non è dissimile dalla "Fontina" valdostana o dal 'Latteria" friulano. C'è qui in particolare la conferma che l'esperienza cooperativa appartiene alla storia dell'umanità. CONSUMATORI/DOMANDE E RISPOSTE DALLA GUIDA DELL' UNIONE EUROPEA CONTRAITI: ATTENZIONE ALLE CLAUSOLE ABUSIVE 7 Dal l' gennaio 1995, grazie ad una legislazione comunitaria progressista, nessuna clausola abusiva vincolerà più consumatore, senza che ne sia pregiudicata la validità del contratto. Il consumatore non sarà così più disarmato davanti ai fornitori che inseriscono in un contratto condizioni non eque. Ma che cos'è esattamente una clausola abusiva? Ad esempio supponga di noleggiare un'autovettura durante le vacanze e che il contratto precisi che la società non è responsabile in caso d'incidente causato da un difetto inerente all'auto- vettura. Ciò vuoi dire che se i freni non funzionano bene, e lei va a sbattere contro un muro, tutti i danni sono suoi. Questa è una clausola chiaramente abusiva. Un altro esempio è quello di un contratto che contenga una clausola che permette al commerciante di modificarne unilateralmente le disposizioni; oppure un contratto di assicurazione con una clausola di rinnovo contraria da parte dell'assicurato con un anticipo di sei mesi. Allora, se nel mio. contratto figura una clausola di questo tipo, non è valida? Se nel suo contratto fi- gura mia clausola che le sembra abusiva, lei ha il diritto di contestarla o semplicemente di non rispettarla. Se il commerciante in causa non è d'accordo, occorrerà rivolgersi al giudice, che deciderà se si tratta di una clausola abusiva secondo i criteri della legislazione comunitaria. E se si tratta di una clausola abusiva, il contratto è annullato? Se nel suo contratto esiste effettivamente una clausola abusiva, tale clausola non può in alcun modo vincolarla. Peraltro, l'annullamento riguarda soltanto l'eventuale clausola abusiva, mentre le altre clausole resteranno valide. Certo, ma il problema dei contratti è che spesso sono scritti in modo da capirci poco o niente. Non è quindi facile interpretare una clausola contrattuale. E' vero, ed è per tale motivo che la legislazione comunitaria prevede che la redazione delle clausole dovrà essere chiara e comprensibile. Se la clausola non è chiara chieda consiglio ad un'associazione di consumatori o ad altri organismi in grado di darle ulteriori informazioni, Caparra e acconti: stia attento al significato delle parole quando sottoscrive un contratto in una lingua che non è la sua. Talvolta il significato è ambiguo anche nella stessa lingua. In Francia, qualsiasi versamento da lei effettuato sarà considerato come caparra, salvo se l'ordinazione specifica tratta di un acconto. In Belgio, è il contrario. Se la nozione di "caparra " non è chiaramente indicata, qualsiasi versamento sarà considerato un acconto. Eppure la differenza è grande. Si parla di "caparra" quando il consumatore può rinunciare al suo acquisto e all'importo della somma che ha versato il venditore. Il venditore può a sua volta rinunciare alla vendita, ma deve rimborsare al consumatore il doppio della somma ricevuta. L'acconto rappresenta una parte del prezzo totale da pagare e permette al consumatore di concretare il suo impegno. Se il consumatore desidera rinunciare all'acquisto, il venditore può chiedergli un'indennità superiore all'importo dell'acconto. Contratto: un contratto non è necessariamente un foglio sul quale figuri la dicitura 'contratto". Un contratto può anche assumere la fonna di un'ordinazione, una lettera, un preventivo, ecc. INSIEME LA GRANDE FESTA DEL SOCIO LOOP "La Coop sei tu" è uno slogan che afferma un diritto: ci rivolgiamo a tutti, nessuno è escluso dalle nostre opportunità di qualità e servizi, cerchiamo di rispondere ai problemi ed ai bisogni che, via via, si presentano nella vita sociale. Questo significa, per esempio, garantire la convenienza, qualità e salubrità dei prodotti, anche attraverso il nostro marchio, a tutti i consumatori: un impegno quotidiano sul quale investiamo in risorse ed in credibilità. Ma significa anche affrontare gli aspetti congiunturali con azio- o o • ni concrete, diffuse, ripetibili a misura della loro necessità. Dal 10 al 29 marzo vogliamo fare ancora di più. Ai Soci, e a coloro che lo diventano, riserviamo una campagna speciale, innovativa nella meccanica e nelle opportunità offerte. In queste pagine trovate quanto mettiamo a vostra disposizione per salire di un gradino nella "scala" dei servizi al Socio Coop. Nessuno è escluso, tutti hanno diritto ad un vantaggio. Chi è cliente e diventa Socio; chi è gia Socio e apre un libretto di deposito; chi è già depo- C'è una festa alla Coop dedicata ai soci (e a coloro che vogliono diventarlo) sitante e diventa titolare della carta Unicard; chi, infine, Socio "fedelissimo", ha già salito tutti questi gradini e riceve, per questo, ulteriori opportunità. Vogliamo quindi premiare la fedeltà del Socio alla Cooperativa, la fedeltà già dimostrata e quella che verrà in futuro. Per questo, se riceveremo il vostro gradimento su questa impostazione, intendiamo ripetere periodicamente questo tipo di campagna: un gradino salito oggi apre la possibilità di salirne un altro domani, sempre a condizioni di forte convenienza. e a Vantaggi e omaggi per tutti. Un'occasione unica per scoprire che diventare socio, socio prestatore, titolare Unicard, conviene davvero. IL TUO PRIMO VANTAGGIO È UN BUONO ACQUISTO DEL VALORE DI LIRE 0110 %W A‘IV.I 't A g55:5511011515 .T3555133l.q ------- per i soci EI SE APRIRAI UN LIBRETTO DI DEPOSITO A RISPARMIO AVRAI IN OMAGGIO UN BUONO ACQUISTO DEL VALORE DI LIRE 20.000 SE ACQUISTERAI LA CARTA DI CREDITO UNICARD AVRAI IN OMAGGIO UN BUONO ACQUISTO DEL VALORE DI LIRE 30.000 goaffla. scsinoc uidelm, per i soci prestatori titolari di Unicard f. ENTRO IL 31 MAGGIO 1997 AVRAI IN OMAGGIO UN BUONO DEL VALORE DI LIRE 100.000 (DA UTILIZZARE SULL'ACQUISTO DEL VIAGGIO) 9 L'UMANISTA I GRANDI DELLA CUCINA ITALIANA / 2 Qualche tempo fa la COOD pubblicò due volumetti che furono di 'i-fusi nei negozi. Il titolo era "I grandi della cucina italiana". Ovviamente questo lavoro, curato da Enrico Medail, non è più disponibile da allora. Pensiamo di fare cosa gradita i lettori pubblicandolo a puntate su "Quale Consumo". Secondo la moda del ficando un capro su un tempo di latinizzare tutaltare pagano. Ovviato, Piadena, borgo del mente, i benpensanti Cremonese, era divenuguardavano con sospetto Platina, da cui il nome to a tali riunioni, sintod'arte d'un curiosissimo mo di una preoccupanpersonaggio suo cittadite rilassatezza di costuno il cui vero nome era mi. Queste assemblee Bartolomeo Sacchi. per uomini soli suscitaCostui aveva preso l'av- ' vano inoltre inquietudivio come uomo d'armi, ne nelle alte sfere, e però, poco versato nelmolti accademici furono l'arte della battaglia, era imprigionati con l'accudivenuto precettore dei sa di idolatria, empietà figli di Ludovico Gonzae, piuttosto genericaga. Protetto da questa mente, di congiura. In grande famiglia si traSpagna sarebbe bastato sferì nel 1457 a Firenze molto meno per spedire per perfezionarsi in grequalcuno al rogo, ma co e vi rimase cinque alla pontificia il timore anni, amico, consigliere di uno scandalo che e commensale di Cosimo coinvolgesse personaggi e Pietro De' Medici. Diin vista fece finire la venuto cardinale Francosa alla chetichella, il cesco Gonzaga, il Sacchi che non toglie che il va a Roma al suo seguiPlatina, secondo il coto in qualità di segretastume del tempo, non rio. Sotto il pontificato di subisse qualche spiacePio II viene nominato vole interrogatorio con abbreviatore, un incaritortura, in cui non oppoco poco faticoso e molto se certo ferrea resistenben remunerato che, forza. Dopo qualche anno se per questi motivi, viebuio, il Platina ritorna ne abrogato dal succesin auge sotto Sisto IV sivo pontefice, Paolo II. della Rovere vivendo Il Platina, ritenendosi molto comodamente trattato ingiustamente, quale direttore della Biscrive al pontefice una blioteca Vaticana. Nella lettera piuttosto minacquale biblioteca esiste ciosa e larvatamente ancor oggi un dipinto di ricattatoria, dalla quale Melozzo da Forlì, in cui lo scrivente, anziché la il nostro personaggio reintegrazione nell'incaappare in abito canonirico, ricava quattro mesi cale, genuflesso dinanzi di prigione dura, e ci saal pontefice, in attesa di rebbe rimasto anche di ricevere la benedizione. più se il suo protettore, In piedi, dietro di lui, sta cardinale Gonzaga, non Giuliano della Rovere, il avesse indotto Paolo II futuro Giulio II. Il a una certa misericor- Platina ha scritto molto: dia. Ma le disavventure De principe, De vera del Platina non sono fi- nobilitate, De falso et nite. Pur molto introdot- vero tono, De vita Ch•ito nell'ambiente religio- sti, tutte opere di assoso, si iscrive a una piut- luta devozione e ortotosto equivoca Accadedossia, quasi a volersi far perdonare un passamia romana, i cui membri accendevano candeto non proprio immacole e lumini all'effige di lato. Ma l'opera che gli Platone e ne celebravaprocurerà un posto nella storia è il De honesta no il giorno natalizio con festini e baccanali, sacrivoluptate et valetudine Nell'illustrazione, un mercante intento a pesare Io zucchero Il cardinale Trevisan BARTOLOMI 4.1../ • ' • rr Chl** .< kAI—el 41, a4,1, , • • i Melozzo da Forgi (1438 - 1494). Cerimonia di nomina o bibioltecorio valicano del Platino. libro fondamentale nell'evolversi della gastronomia europea. un altro capitoletto ala sorbola, ala cornola, mo Monsignore Ciamancora ci si preoccupa, al persico". bellano e Patriarca di oltre che dei cibi, di Per l'olio e il miele si rifà Aquileia.11 manoscritto, come e dove debba essea Plinio, proponendoli oggi conservato presso re preparata la tavola, come medicamentosi DE HONESTA la Libreria del Congresdurante le varie stagioper molti mali del corpo. so di Washington, è reVOLUPTATE Trattando delle uova, ne datto in volgare, non già Viene pubblicato per la ni, per un completo godimento della natura sottolinea il potere di nel latino usato dal prima volta probabilcircostante e con una legare qualsiasi cibo e le Platina, ma le 250 ricetmente a Roma nel 1474 appropriata disposizioconsiglia come antipasto te contenutevi sono o, come affermano altri, ne delle suppellettili neadatto a preparare lo identiche a quelle del De a Venezia l'anno succescessarie. Si cerca insomstomaco ai cibi successi- honesta voluptate. In sivo. Sicuramente l'edima la sfumatura eleganvi. Accanto all'aceto, seguito a tale scoperta, zione più documentata e te, il nitore delle tovaglie come condimento viene una frase contenuta nelcerta viene data alle e la bellezza di piatti, proposto l'agresto, a l'opera del Platina assustampe nel 1481, a Civiposate e bicchieri. Come base di succo d'uva acerme nuovo significato: "O dale del Friuli, trovanora ideale per consumaba. voi immortali dei", esclado poi molti editori dire i pasti viene indicato Dopo i primi cinque cama questi nel corso di sposti a ripubblicare e a il mezzogiorno. Viene pitoli, l'autore cambia una ricetta di bianco tradurre l'opera sia in registro: altri cinque di anche riproposta una mangiare, "quale cuoco lingua francese sia in saggia e antica norma ricette pratiche che com- può competere con il mio lingua tedesca. secondo la quale bisogna prendono il meglio delamico Martino di Como, Non è solo un libro di mangiare per vivere e la cucina italiana del cui devo gran parte di cucina; è un completo non vivere per mangiatempo,d alle torte al forciò che vado qui scrivenmanuale del come afre; ciò non toglie che non maggio, tanto apprezzado?". frontare serenamente, sia permesso di godere te dagli antichi romani, Se il manoscritto consersaggiamente e igienicadella buona tavola e di agli stufati di ispirazio- vato negli Stati Uniti sia mente la vita. Inizia con avere buoni gusti. ne saracena e all indigestato davvero redatto una prefezione colma di Commiste a consigli di na pasta. Questo curio- prima del De honesta allusioni giustificatorie, carattere igienico sono so mutamento dell'opevoluptate è una questiosuffragate da classici le notizie relative a vara del Platina fu chiari- ne tuttora aperta, ma il greci e latini, intese a rie qualità di vegetali, to solo negli anni trendebito del Platina verso concordare una specie di dalle more ai fichi, ai ta, quando venne alla Martino, per quanto rineoepicureismo con le meloni, ai cocomeri, ai luce un ricettario mano- guarda le ricette, semdirettive della religione cetrioli, "ali peri, ali scritto del XV secolo, bra ormai indiscutibile. cristiana. pomi, ala uva, ali pomi composto dal rispettabiIl bibliotecario vaticano In un primo capitolo si granati, i agli cotogni, le Maestro Martino, già non era un cuoco, ed evidanno consigli circa la cuoco del Reverendissidentemente avvertiva sistemazione della casa, - ali dattili, ale nespole, quindi suggerimenti per fare dello sport al fine di rendere sciolte e sane le membra: un pò di gioco alla palla, un pò di tiro con l arco e la -balestra, cacciare, passeggiare e così via.... Un breve capitolo è poi dedicato alla scelta del cuoco: dovrà conoscere l'arte sua per una lunga esperienza, essere pulito, esperto nel lessare, nell'arrostire e nel friggere, giusto nella salatura. Non sia "goloso e pappatore", intento a contentare il proprio gusto prima di quello dei Tipica sistemazione della sala da banchetto quattrocentesca, con la tavolata sistemata a suoi signori e padroni. lato della credenza, simbolo di ricchezza. In 10 A TAVOLA O SACCHI "IL PLATINA" Cominciò come uomo d'armi, poi al servizio di papi e cardinali. Scrisse opere di devozione, ma il libro che lo fa ricordare è dedicato alla gastronomia. L'incontro con Martino da Como no cardinale che divenne patriarca di Aquleia nel 1439 e ciambellano papale l'anno successivo. Mantenne tali cariche per la durata di cinque pontificati, e, all'epoca della sua morte, avvenuta nel 1465, esercitava un tale potere che Paolo II non osò, per parecchi anni, nominare successori al potente cardinale. Il patriarca doveva essere un signore in grado di fare la felicità di qualsiasi cuoco. Era soprannominato cardinai Lucullo, spendeva per il cibo 20 ducati al giorno (più di un milione di lire odierne), e si diceva di luí che "dimentico delle proprie origi- un certo imbarazzo nell'applicare il proprio sapere a un argomento così poco elevato come le cibarie, tant'è che nell'introduzione alla sua opera si affretta a chiarire di averle scritte per "aiutare l'uomo bennato che desideri mantenersi in salute e nutrirsi in maniera decorosa, più che per chi va in cerca di piaceri e stravaganze". MARTINO E IL CARDINALE Di Martino sappiamo solo, come riferisce il Platina, che era nativo di Corno. Molto di più conosciamo sul suo padrone, Ludovico Trevisan, un ricco e monda- L11571.0 P1 A.P.TE COCIN AMA COMPOSTO PIALO IGP,F610 M AISTA-0 MA71-71140 COVO 01,1M. DI i -sA.vzit....1mnits MONS ./ GNOP. CA.r.101t-IEN GO • • ' FT rfterwa AACnA PI AO2:11117,..• P , eencirr g ," eLttt 1,4 .41,44e.dkr. ..454.re zier." • ín•r el•••••• u•Le. ed•• •alg f'v4.4.1,2 to.•-••- re ard,r,4e er i. to.z. -mrtityper (.44,14 • ..t.orro le cAgrene turo. • ba •g, ..yr, r...rnr 2, ty..... ...narror •••• fararcrg ' o dir r".251,-.4 3-artget • • - er:ir . te a - tt.ent dr Tre" f1.71Z 1.14 01, S., T dt dr., " e . A4-70 11,4420 l .11Ahrrl4r hr tn.t. diti «tu. 1~4 ▪ • Ly.elson rr C013 In tdc••• d..r. Ag TA 44.4 fip pOrnm fr; 6071, ..r . .. fidret .47.41trP.01, 1.1, n iw•rour 4roprco li.L.r. eLa C.,r that, g. • drfirr rrnalt. h•td:t Lanice, ',.a.rté. /erre %1 410,170110: r erildt /1/4 Itkp ▪ ,gm, r tbt irta utts :Opon, t /met. C.I•net 1 e ..• planai , Ler*, Prima pagina del manoscritto quattrocentesco di Mostro Martino. libreria del Congresso, Washington ni, era montato in boria tale da essere il primo prelato che abbia osato allevare cani e cavalli, dare feste licenziose e banchetti più splendidi di quelli con soni al suo rango, e restituire ai romani, che erano scesi tanto in basso, un più civile stile di vita", In realtà, apparteneva a quel genere di principi della Chiesa ai quali i successivi pontefici tentarono, tuttavia senza molto successo, di mettere un freno, ma, per fortuna di Ludovico, i suoi superiori desideravano riportare Roma agli antichi fasti, soppiantando Firenze e Venezia, che godevano allora di una posizione di predominio. Nella qualità di ciambellano, Ludovico aveva alle proprie dipendenze circa 600 persone, di cui la metà erano probabilmente domestici privati. Sua era la responsabilità di organizzare i banchetti e i ricevimenti ufficiali, che si tenevano sovente all'aperto. A quei tempi, i ricchi prelati non erano secondi a nessuno: cucinare per un cardinale equivaleva a farlo per un principe, e Martino deve aver sovrinteso a molti lussuosi banchetti. Tuttavia, la sua è una cucina senza pretese, almeno secondo il metro delle tavole antiche e medievali, e più vicina a quella di uso nella dimora di un mercante. Lo stile di Firenze, città che mantenne il predominio artistico fino alla metà del XV secolo, era improntato a semplicità, e, al pari di ogni altro, anche Martino ne subì profondamente l'influenza. Nel 1457, il più famoso manoscritto romano sull'arte culinaria, quello già citato da Apicio, fu acquistato dal Vaticano. Non v'è dubbio che il Platina conoscesse tale opera dal momento che suddivise la propria seguendo lo stesso classico sistema di dieci capitoli, e può darsi che Martino, grazie a resoconti orali, abbia potuto farsi una chiara immagine della cucina dell'antica Roma. Tuttavia, la vera cucina italiana rinascimentale, quale risulta dalle ricette di Martino, è ben diversa dai rozzi piatti dell'antichità e persino del Medioevo. Martino riserba scarso spazio ai sorpassati semolini e polentine, dando la preferenza a manicaretti ben più sostan- ziosi, contenenti pezzi di carne o interi volatili in salsa, antenati dei ragù francesi. Di solito, le verdure sono cotte intere, per essere poi affettate e servite sia cosparse di formaggio sia fritte. Ormai sta scomparendo la vecchia tendenza a camuffare le vivande, speziandole con generosità o mischiandole indiscriminatamente. Martino si sforza di dare risalto al sapore proprio di ogni ingrediente, dosando con attenzione condimenti e tempi di cottura e badando alla consistenza delle singole vivande. Le ricette di Martino comprendono anche molti piatti a base di brodo di carne, ispessito con uova, pangrattato o mandorle. Infatti, in epoca rinascimentale le minestre ,acquistano sempre maggiore importanza; spesso si tratta di portate sostanziose, molto simili agli odierni stufati e destinate a conoscere un favore crescente soprattutto in Francia. Martino era particolarmente interessato alla cucina araba, fiorita durante il Medioevo. Nell'illustrazione, scena di fabbricazione delle botti, De ogricultura volgari, silografia. Biblioteca nazionale Marciano, Venezia. L'Italia, e soprattutto Venezia, era stata a lungo la strada obbligata percorsa da crociati e mercanti di spezie diretti in Oriente, e gli studiosi italiani avevano numerosi trattati arabi sugli alimenti e la medicina. L'abitudine di Martino di cospargere di zucchero e spezie i propri piatti risponde a uno stile culinario tipicamente arabo, e parecchie delle sue salse aromatizzate con uvetta, prugne e uva fresca sono anch'esse di derivazione orientale. L'uso di semi di anice, riso, datteri, melograni e arance amare può esser fatto risalire alla lunga occupazione araba della Sicilia e della Spagna e la canna da zucchero, la cui coltura fu introdotta prima a Cipro e più tardi in Sicilia, permise agli arabi di indulgere al loro amore per i dolciumi, passione trasmessa agli italiani. Martino è uno dei primi cuochi a far propria l'usanza tipicamente orientale di impiegare zucchero in abbondanza per piatti che sono già specificamente dolci, piuttosto che servirsene, secondo la prassi medievale, come di un condimento affine al sale. Le ricette di Martino vennero riprodotte anche nell'Epulario, un testo italiano di cucina che segue con varianti minime quello del cuoco comasco. Fatto oggetto di molte traduzioni, l'Epulario fu pubblicato fra l'altro in inglese, e veniva ristampatOancora alla metà del XVII secolo, sicché l'Europa subì l'influenza di Martino per almeno duecento e più anni. LE RICETTE DI MAESTRO MARTINO 11 Risolto e coratella Involtini di vitello Frittelle all'antica Menestra de coratelle Per fare polpette di carne de vitello Frictelle piene di vento Lavate la coratella e lessatela per 15 minuti in acqua salata. Scolatela e tagliatela a dadini Tritate finemente la cipolla e mettetela in casseruola a rosolare nel burro; unite la coratella e lasciatela insaporire per qualche minuto. Versate il brodo, portate a ebollizione e mettere il riso. Salate, pepate e lasciate cuocere per 15 minuti circa. Togliete dal fuoco e aggiungete il prezzemolo tritato, mescolando bene. Servite immediatamente con a parte il parmigiano grattugiato. Battete le scaloppine perché diventino il più sottili possibile. Cospargetele di sale e di semi di finocchio pestati. Impastate il burro con il prezzemolo, la maggiorana, una presa di noce moscata e una di pepe. Spalmate il composto sulle fettine di carne coprendole fino ai bordi. Arrotolatele e legatele con filo da cucina, quindi infilzatele su degli spiedini. Cuocetele sulla griglia, bagnandole ogni tanto con il loro sugo, finché diventino di un bel colore dorato. Servite immediatamente. Preparate la farina a fontana e al centro ponete lo zucchero, lo strutto, un pizzico di sale e il lievito sciolto in mezzo bicchiere d'acqua tiepida. Impastate bene il tutto fino a ottenere una consistenza simile a quella della sfoglia. Fate una palla e lasciatela riposare per almeno un'ora in luogo tiepido. Trascorso questo tempo, stendete la pasta con il mattarello dandole uno spessore massimo di 1 / 2 cm, quindi tagliatela a piccoli rombi. Friggete le frit• telle in abbondante olio bollente e, quando ben gonfie e dorate da entrambe le parti, scolatele e mettetele ad asciugare su carta assorbente. Servite caldissime, cosparse di zucchero a velo. Ingredienti per 4 persone: 200 g di coratella di vitello, 150 g di riso, 1 litro e ° di brodo di carne, I cipollina, 20 g di burro, I cucchiaio di prezzemolo tritato, parmigiano grattugiato, sale, pepe Rispetto all'originale abbiamo sostituito la mollica di pane con il riso, il che ha reso questa minestra del tutto simile a una tradizionale preparazione lombarda, sicura discendente della preparazione di Martino Ingredienti per 4 persone: 600 g di scaloppine di vitello, 100 g di burro, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 1 cucchiaio di maggiorana, 1 cucchiaino di semi di finocchio pestati noce moscata, sale, pepe. Le polpette di Martino sono in realtà degli involtini e sí ritrovano in molti manuali di cucina; in Inghilterra sono chiamati olive di vitello e in Francia olive senza testa. Come unica variante abbiamo sostituito lo strutto della ricetta originale con del burro. Ingredienti per 4 persone: 200 g di farina, 50 g di zucchero, 25 g di lievito dí birra, 25 g di strutto, olio per friggere zucchero a velo, sale. Si tratta delle frittelle più semplici e di più vecchia data, progenitrici dei vari "galanr, "cenci", "crostoli", "chiacchiere" ecc. Abbiamo soltanto aggiunto il lievito per fare in modo che si gonfino meglio. ABACUS COMUNICARE IN COOPERATIVA di Marco Maggi Quando in un rapporto si ricerca la partecipazione, il coinvolgimento paritario, lo scambio a mutuo vantaggio, allora nel modo di concepire la comunicazione è assai più importante, per molti aspetti, il saper ascoltare piuttosto che non il saper dire. Quando progettiamo una Assemblea di bilancio, piuttosto che una serie di incontri sull'educazione al consumo o altro ancora, partiamo da una serie di domande alle quali la risposta nonpuò essere nostra: "sarà utile'?""sarà i nteressante?""sarà coerente?". La risposta non può essere nostra perchè l'unico soggetto autorizzato ad esprimerla è il socio-con- sumatore, colui al quale spetta l'ultima parola sulla capacità di una impresa sociale di essere veramente "diversa". E allora ascoltiamolo, il socio-consumatore. Facciamolo periodicamente, a fondo, senza reticenze, sapendo che è preferibile conoscere in anticipo qualche elemento critico piuttosto che trovarsi in ritardo a gestirne gli effetti. Come sempre, prevenire è meglio di curare. Questa ricerca Abacus si proponeva di andare a fondo in un materia delicata, complessa, difficile da interpretare a priori e a tavolino perchè risente in modo determinante dei bisogni ed anche degli "umori" sociali. Credevamo, in tutta franchezza, che sarebbe emersa dai risultati una visibilità sociale di Una ricerca fa il punto su tutto quanto abbiamo fatto per parlare ai soci di partecipazione, attività sociali e informazione aziendale Coop non particolarmente brillante, e comunque largamente perfettibile. Non sufficiente, in ogni caso, a sorreggere, accompagnare, legittimare la dimensione ormai raggiunta dalla nostra Cooperativa. Gli oltre 1.300 intervistati dicono invece che la nostra identità di attore sociale è visibile, chiara e soprattutto importante e condivisa. Dicono cioè 'che di Cooperazione c'è un gran bisogno, nella partecipazione, nell'educazione, nell'informazione, e che la Cooperazione è all'altezza delle loro aspettative. Un giudizio troppo lusinghiero da non accendere subito un dubbio che è anche un impegno di lavoro: sapremo mantenerlo? Assemblee di bilancio e dei Soci prestatori Si tratta del momento più importante nell'anno per parlarsi direttamente, "vis a vis". Sono, nel caso del bilancio, un atto dovuto, che non deve però scadere nel semplice adempimento burocratico; nel caso dei prestatori, sono un atto di trasparenza in più che proponiamo ai Soci finanziatori. Il loro livello di conoscenza è altissimo (97% degli intervistati), il mezzo più efficace per la loro convocazione è ritenuta la lettera "Poste!" (86%), e più in generale il 97% afferma che Coop Lombardia compie uno sforzo sufficiente per convocare i propri Soci. Il livello di soddisfazione di quanti vi partecipano è molto elevato (il 43% è "molto soddisfatto", il 51% "abbastanza soddisfatto"). Lo sforzo di miglioramento della comunicazione compiuto nel 1996 (la videocassetta con meno cifre clan ro e più concetti) sembra tuttavia riuscito a metà: il 58% non ha notato differenze di rilievo rispetto al passato, contro il 33% costituito da quanti, al contrario, giudicano l'innovazione come completa, interessante, informativa. Chi non partecipa alle Assemblee lo fa per mancanza di tempo (36%) o per mancanza di interesse (20%) dovuto probabilmente al fatto che i dati di bilancio vengono comunque fatti conoscere in anticipo attraverso "Quale consumo". Da tenere presente, a questo proposito, che ben il 31% di quanti non frequentano le Assemblee afferma che non parteciperebbe in alcun caso, esprimendo una sorta di "renitenza" di principio dai toni almeno apprentemente ultimativi. 1„-~ molto (43,4 %) abbastanza (50,9 %) sensibile per il 41,7 % ffirgr 13 ? i sufficienti per il 72,2 % 4i,;-4,1‘04 L'ultima considerazione espressa sopra vale, e non potrebbe essere altrimenti, anche in questo caso: i Soci vedono ed apprezzano, ma fra i non Soci i dati positivi si dimezzano, qualunque sia il filone interessato. Educazione al consumo, educazione ambientale, attività culturali, promozione sportiva e del tempo libero: pur con livelli diversi, si tratta di investimenti sociali conosciuti e giudicati favorevolmente, specie fra i Soci. In particolare (ma questo vale per tutti) un vero e proprio plebiscito riguarda l'opportunità che una impresa della grande distribuzione si impegni su questi terreni: oltre il 98% de- gli intervistati sostiene che la nostra scelta è giusta ed utile. Le priorità che ci vengono indicate corrispondono, nella sostanza, a quanto stiamo facendo da anni: l'educazione al consumo è al primo posto nelle aspettative nel 52,591 dei casi, l'edubazione ambientale nel 37,8%. Da ultimo, non per importanza, il giudizio sulla nostra capacità di organizzazione e realizzazione pratica: un 8,5 su 10 davvero impegnativo da mantenere, e tuttavia indispensabile se consideriamo che qualunque iniziativa, anche la più giusta ed utile, perde nettamente di efficacia se mal organizzata o mal gestita. II modo di lavorare e di intessere rapporti è adeguato e positivo. Questo livello di visibilità, tuttavia, diminuisce drasticamente presso i non soci, che faticano a comprendere questa particolarità, a vederla in azione, ad apprezzarne i risultati. sociale di Coop, risorsa "sommersa"? Sembra proprio di no, o meglio è vero a metà. Oltre il 50% dei Soci intervistati è al corrente dell'esistenza dei Comitati e ne conosce in modo attendibile i filoni di attività; non solo, ma il 78% sostiene che il loro sufficiente per il 97 % 'conoscenza: 64, 9 % 'opportunità: 98,6 °/0 'giudizio medio: 8,5 su 10 ; *educazione al consumo: 52,5 % *educazione ambientale: 37,8 % 'visibilità per il 43,5 % *giudizio sul lavoro: positivo per il 78,5 °/0 •11~1~11~1t. LAVORATORI COOP LOMBARDIA 4 UN CONTRIBUTO PER L'UNICEF di Valentino Ballabio L'Unicef, importante e benemerita organizzazione internazionale impegnata da 50 anni a combattere la fame, la malattia, la violenza e lo sfruttamento perpretati contro l'infanzia in vaste zone povere del mondo, ha lanciato il "progetto lavoro". Il lavoro minorile infatti interessa milioni di bambini in tutto il mondo. Secondo l'Oil (Organizzazione internazio- nale del lavoro) sono tra 100 e 200 milioni i bambini che lavorano, nella maggior parte dei casi nell'illegalità e in condizioni di semi - schiavitù. Questi bambini, spesso costretti a mantenere la famiglia, lavorano in luoghi malsani, senza alcuna tutela, senza speranza per il loro futuro. L'Unicef, in collegamento con le organizzazioni non governative locali, interviene con due tipi di azione: da un lato programmi di aiuto economico alle famiglie che rendano meno necessario il ricorso al lavoro dei più piccoli, dall'altro interventi a favore dei bambini che lavorano, per tutelarli, anche legalmente, e garantire loro posibilità di scuola e istruzione professionale. .Per queste ragioni una serie di organizzazioni rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro (fra le quali Cgil - Cisl - Uil e la Lega delle C oop erativ e), insieme all'Unicef, hanno promosso il "progetto lavoro" per raccogliere il corrispettivo di un'ora di lavoro sottoscritta dai lavoratori e un analogo contri- buto versato dalle imprese stesse. Il denaro raccolto è destinato a realizzare interventi concreti in Bangladesh, Nepal e Pakistan. La Direzione del personale e l'Ufficio Pubbliche relazioni hanno pertanto raccolto l'appello, attivandosi per pubblicizzare l'iniziativa e facilitare la raccolta fra i dipendenti. Naturalmente non è mancato il generoso contributo dei lavoratori di Coop Lombardia che, sottoscri- vendo trattenute volontarie sulle proprie buste - paga, hanno consentito il versamento, intestato a "Progetto lavoro Unicef" c/c postale 745000, di 10.017.000 di lire. A loro il ringraziamento della nostra Cooperativa, ed all'Unicef l'augurio per un pieno successo dell 'iniziativa che, per quanto impari rispetto alla gravità del problema, riveste in ogni caso un elevato valore solidale e umanitario. 12 ABACUS / 2 "QUALE CONSUMO" MI PIACE, BENCHÉ... nano il fegato e lo stomaco. Tanto, che ci possiamo fare? Lei è un egoista, un indifferente e un qualunquista. di Andrea Zizola Si fermi lei! Chi, io? Sì, certo, proprio lei. E perché? E' inutile che faccia finta di niente, l'ho vista mentre leggeva "Quale Consumo". Non passa inosservato sa. Non serve a niente appartarsi nella più isolata panchina del parco. Che male c'è? Come che male c'è? Il mondo va a rotoli; i morti per fame aumentano continuamente; il tasso di natalità in Italia è ai minimi storici; poveri pazzi scatenati lanciano sassi dai cavalcavia delle autostrade; l'Italia rischia di non entrare nell'Unione monetaria europea, e lei, dico lei, ha la sfrontatezza di leggere "Quale Consumo ? Mi dispiace, ma dovrò pur mangiare anch' io Ma cosa vuol dire!!, lei sragiona! Certo che no. Lei conosce l' Abacus? Tutti sanno che cos'è. E' un istituto di sondaggi, quello che alle elezioni ci dice sempre come andrà a finire prima che vengano aperte le urne, che a volte sbaglia e a volte l'azzecca, come tutti. Ma che c'entra? C'entra, c'entra. Ma lei lo sa che secondo l'Abacus, che ha intervistato oltre 800 soci il tema più interessante trattato in "Quale Consumo" è proprio l' educazione alimentare e l'informazione sui prodotti? Vede, secondo me è molto più importante avere una alimentazione equilibrata che conoscere le beghe della nostra politica e i mali del mondo che, tra 1' altro, impediscono la digestione, incattiviscono, rovi- Mi definisca pure come le pare. Ma lei che si interessa tanto di politica e economia, si rende conto di quanta carta viene sprecata ogni giorno per stampare i "suoi" giornali, quelli che sono sempre pronti a combattere battaglie ambientaliste in nome di un futuro più verde? La contraddizione è insanabile, mio caro. La battaglia migliore che potrebbero condurre per il bene dell' umanità è quella di sospendere le pubblicazioni. Come se "Quale Consumo" fosse fatto d'arial. Non faccia ironie inutili. E' uno dei pochi giornali che stampano su carta riciclata. Lo ammetterò, non è proprio riciclata al 100 per cento, ma è già un passo avanti. Certamente meglio cosi che non come fanno tutti quei giornali che, come delle vecchie donnicciuole, hanno bisogno di imbellettarsi con carta nuova, quando non addirittura patinata, per vendere il proprio corpo ai lettori. Per non parlare dei gadgets che vengono regalati, Meretrici! E sa qual è la cosa più sorprendente? Che l ,Abacus ha mostrato che la carta riciclata è molto apprezzata e non impoverisce il giornale. Inoltre, lo sanno ancora in pochi purtroppo, e nemmeno lei immagino: 'Quale Consumo" è anche su Internet; è proiettato a diventare un giornale on-line, con buona pace degli alberi. Tutte chiacchiere, almeno gli altri giornali vengono letti con un po' di attenzione. Scommetto che, a parte lei, che mi sembra un po' un fanatico - non è che per caso lavora per loro? - appena tutti gli altri soci ri- Ritratto del socio lettore - * Riceve tempestivamente il giornale. * Non richiede la copia se non la riceve. * La maggior parte legge per 1 ora il giornale, segue più di 1/2 ora, segue meno di 1/2 ora, segue solo pochi minuti. * Più della metà lo legge tutto o quasi tutto, il 17 per cento lo sfoglia semplicemente, altrettanti ne leggono circa la metà. * Anche se riciclata la carta è più che accettabile, la carta riciclata è una giusta scelta ecologica, contano I contenuti, non la carta. * Il formato va bene così. * Il numero di pagine ideale non è indicato. * La caratteristica più gradita è I' assenza di pubblicità, segue la periodicità mensile. ' Voto complessivo 7,92. Le tematiche più interessanti: educazione alimentare, problemi del consumatore, ecologia ed ambiente, problemi sociali. * Attività comitati soci interessano il 10,2 per cento. * Per il 61 per cento il giornale va bene così com' è e non e è bisogno di cambiamenti: il 2,5 per cento vuole cambiare impaginazione, il 2,1 per cento maggiori informazioni sulla qualità del prodotto. * Il 3 per cento vorrebbe più spazio alla educazione alimentare ma anche qui per il 60 per cento i temi trattati vanno bene così. * Circa il 14 per cento sa che "Quale Consumo" è su Internet. cevono il giornale, la prima cosa che fanno è gettarlo nel cestino, e senza nemmeno fare la raccolta differenziata! Certo, qualcuno farà anche così, ma si tratta di una sparuta minoranza. LAbacus ha mostrato che molti dei lettori di "Quale Consumo" dedicano un'ora alla lettura del giornale e che quasi altrettanti Io leggono per almeno mezz'ora. Più della metà degli intervistati, inoltre, ha af. fermato di leggerlo tutto o quasi tutto. Mi scusi sa, ma lei quanto dedica alla lettura del suo quotidiano preferito? Anche se dedicassi solo 2 minuti al giorno, in un mese sarebbe un'ora, proprio lo stesso tempo che il lettore attento dedica a "Quale Consumo"! Francamente mi sembra un po' pochino per un mensile!! Lei è un sofista. Sappia pero' che il voto medio dato al giornale dai suoi lettori è stato di 7,92 su un massimo di dieci. Può dire quel che vuole, ma è un ottimo risultato. Cer- to, vi sono delle parti che sembrano non suscitare un grande interesse, come quelle delle attività dei "comitati soci", ma nel complesso oltre il 60 per cento dei lettori ha detto che il giornale non deve essere cambiato e che va bene così com'è. Sarà, ma lo stesso fatto che il giornale non abbia un editore indipendente gli fa perdere credibilità. Come potrebbe scrivere criticamente dei prodotti e delle attività delle cooperative? INTESA COOP/REPLASTIC 13 strazioni locali e ai con sumatori. Ciò che impedisce un ampio sviluppo della raccolta differenziata è, spesso, la mancanza di informazioni sui vantaggi economici ed ambientali ad essa connessi. Attraverso l'impegno comune, si punterà a sviluppare iniziative, che coinvolgeranno le amministrazioni locali, finalizzate a migliorare la gestione del servizio dei rifiuti solidi urbani, evitando, nella misura del possibile, l'utilizzo indiscrinninato delle discariche, favorendo il recupero e la valorizzazione dei rifiuti. Nell'ambito dell'iniziativa è stato previsto anche un manuale tecnico - divulgativo dal COMUNICATO Al SOCI SE RICEVETE PIÙ DI UNA COPIA DI "QUALE CONSUMO" "Quale Consumo" é uno strumento di comunicazione stampato oggi in oltre 180.000 copie. Questa lusinghiera tiratura comporta, come è facile immaginare, costi e difficoltà non secondarie di gestione, di trasoprto, di recapito. Sono certamente ancora molte le famiglie di soci che ricevono più di una copia del giornale. Per evitare sprechi, per consentirci di investire meglio le risorse riservate al nostro periodico chiediamo a tutti i soci che ancora oggi ricevono più di una copia del giornale di compilare la scheda qui sotto riprodotta e consegnarla all'Ufficio soci del proprio supermercato. Basta un solo nominativo per nucleo famigliare per ricevere "Quale Consumo". Senta innanzitutto è uno dei pochissimi giornali che non hanno pubblicità, e questo fatto è stato molto apprezzato dai lettori; in secondo luogo I' editore è immediatamente riconoscibile; in terzo luogo: ma lei ha una pur vaga idea di chi siano gli editori dei giornali che leí chiama "seri" e quali pressioni esercitino per pubblicare alcune notizie r e commenti pretestuosi e DA COMPLIARE E RITORNARE ALL'UFFICIO cestinare tutti gli altri?? SOCI OPRIO SUPERMERCATO No, mio caro, non sì inganni. Lo legga pure in tutta serenità, e vedrà che ce socio anche la sua digestione ne trarrà vantaggio. IM111~~1~11111111E1 Il presidente delle cooperative di consumatori Coop G. Luca Cerrina Feroni ed il presidente Replastic (Consorzio obbligatorio nazionale per il riciclaggio dei contenitori in plastica per liquidi) Giuseppe Turrin (nella foto) hanno firmato un protocollo per la promozione della raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggi. L'obiettivo è quello di incentivare iniziative di formazione e di sensibilizzazione rivolte alle arruniiii- Dialogo semi serio con il lettore - tipo del nostro giornale così come emerge dall'indagine Abacus titolo "La raccolta differenziata: istruzioni per l'uso" che Coop distribuirà ai suoi soci impegnati attivamente in iniziative sul territorio. Si tratta di una sorta di vademecum operativo che contiene informazioni sulle raccolte differen.ziate e i vantaggi che ne derivano, sugli aspetti normativi ed economici e sulle nuove tecniche di raccolta che giocheranno un ruolo importante nello sviluppo futuro del settore. ome gnome Indirizzo C.A.P.. Comune Nella mia famiglia, Oltre a me, ci sono al iscritti alla Coop che ricevono "Quale Cons Nome, Cognome o codice socio D'ora in avanti il giornale verrà inviato ad un solo socio per famiglia L ime e Cognome n COOP CRONACHE COMO:YEATRO D'ANIMAZIONE PITTURA A CREMONA Volendo portare all'interno della scuola messaggi importanti legati alla difesa dell'ambiente, ed alla salute fisica e mentale dei ragazzi, il comitato soci ha pensato di utilizzare uno strumento nuovo per affrontare questi argomenti ed ha scelto il Teatro d'animazione, ed in particolare i burattini. Ci siamo perciò affidati all'esperienza di chi il "Burattinaio" lo fa di professione, Dario Tognocchi, ed abbiamo pensato ad un progetto didattico rivolto al primo ciclo elementare, che si articolasse in tre fasi fondamentali, e che coprisse lo spazio di un anno scolastico. Partendo da una storia, scritta da uno dei componenti della nostra sezione soci, abbiamo dato inizio alla prima fase di progettazione, coinvolgendo il "Teatro dei Burattini di Como" e le insegnanti del primo ciclo della scuola elementare di via Brambilla. Con loro è stata stilata la programmazione didattica, che ha preso il via a febbraio e che si concluderà a dicembre del 1998 con la rappresentazione di uno spettacolo realizzato dagli stessi ragazzi che hanno contribuito a curarne la costruzione e la messa in scena.Lo spettacolo rappresenta la seconda fase del progetto didattico. La terza e conclusiva sarà invece la realizzazione di un libro-diario in cui verranno raccontate passo passo le esperienze e le riflessioni, sia dei ragazzi che di tutte le persone coinvolte nel progetto : insegnanti, genitori ed animatori, nonché dei responsabili della nostra sezione Soci, partner convinti dell'iniziativa. E quando diciamo partner intendiamo un coinvolgimento concreto ed attivo negli Organizzato dal Centro Sociale Coop di Cremona in collaborazione col Teatroscuola, la Provincia di Cremona, l'Assessorato alla Pubblica Istruzione ed il Provveditorato agli Studi è in corso di svolgimento il Concorso: "Un pennello per amico", concorso di pittura sul tema:" I cinque sensi". Il concorso è riservato alle cinque classi elementari e medie inferiori che hanno aderito al progetto "Atelier", organizzato dall'Assessorato alla Istruzione della Provincia e sponsorizzato da Coop Lombardia, in occasione della mostra "Immagini del Sentire - I cinque sensi nell'Arte". Hanno già preparato o stanno preparando le loro opere 4.500 allievi delle scuole interessate. La Giuria è composta da docenti del Liceo Artistico di Crema. Il comitato d'onore del Concorso è così composto: Paola Orini - Assessore Cultura e Pubblica Istruzione Provinciale, Luciano C aon Vicesindaco ed Assessore alla Pubblica Istruzione Anna Grimaldi Provveditore agli Studi , Maria Luisa Camini Preside del Liceo Artistico Statale di Crema, Elia Ruggeri - Ispettore scolastico della Scuola Elementare,Giuseppe Rocchetta - Preside delle Scuole Medie fuori Provincia, Mario Lodipedagogista, Franco Feroldi - funzionario della Provincia di Cremona, Marco Maggi - Direttore Settore Soci e Consumatori di Coop Lombardia. Cesare Mainardi interventi di animazione e nell'apporto di contenuti educativi. A dicembre, in occasione delle Feste di Natale, lo spettacolo sarà presentato dai ragazzi, con l'ausilio di animatori ed insegnanti, e di qualche mamma o papà coinvolti durante tutto il percorso, ai genitori ed agli altri alunni della scuola. Rosalia Giordano Vice Presidente Comitato Soci Como COOP CREMA CREMONA BRESCIA SETTIMANA DELLA SOLIDARIETÀ "ARBOtà ARBOLE" LINGUAGGI TV E COMUNICAZIONE FAMILIARE F. Ervin - direttore Ipercoop di Crema, G. Carioni presidente Comitato soci di Crema, consegnano a suor Letizia, direttore della casa di accoglienza, il ricavato della raccolta fondi e del contributo di Ipercoop per la settimana della solidarietà alla casa dell'accoglienza per ragazze in difficoltà. dfor, CONCERTO ALLA CASALBERGO CON GU "AMICI DELLA URICA" Teatro, scuola ed ecologia è il trittico che caratterizza il nuovo laboratorio espressivo, cominciato il 24 gennaio alla scuola elementare Capra-Plasio. “Arbole Arbolè" si propone di utilizzare il linguaggio teatrale come esperienza didattica, nell'ambito del progetto Teatro Scuola, da anni incoraggiato dall'Amministrazione provinciale. Negli incontri, che hanno avuto cadenza settimanale e si sono conclusi giovedì 20 febbraio, si sono affrontati i seguenti temi: la miniatura del bosco, ossia il processo che porta dal seme all'albero; gli aspetti simbolici e fantastici che da sempre accompagnano l'albero e la presenza nella poesia italiana e straniera del '900. "Arbolè Arbolè" vuole favorire il rapporto fra la scuola e il territorio, inteso non solo come patrimonio naturalistico, ma anche come realtà sociale. E nuovo progetto, realizzato in collaborazione con Coop Lombardia, Comune e Aem e con il patrocinato della Provincia, integra un'altra iniziativa in corso di svolgimento: "Magicoparco". Quanto si concretizza nel corso degli incontri contribuisce alla realizzazione di mostre, animazioni, feste di fine anno scolastico. Il tutto confluirà poi nella "Giornata dell'infanzia'. L'organizzazione di feste o la possibilità di andare alla scoperta degli spazi verdi cittadini permette di integrare il mondo della scuola con quello degli adulti per costruire una città a misura dei piccoli. MUGGIA! APERTURA IN ALLEGRIA Nella foto gli artisti che hanno partecipato alla nona edizione del concerto, a Crema. CREMONA RONaM.1131 COOPERATIVA Si è svolto presso l'Istituto Professionale per il Turismo ed il Commercio "Einaudi" un corso di Economia Cooperativa promosso dal Centro Sociale Coop Lombardia di Cremona. Relatori dei quattro incontri sono stati: Ugo Pinferi, Marco Maggi, Elvira Cossu e Gianfranco Piseri. I temi trattati sono stati: la Storia del Movimento Cooperativo, lo sviluppo dell'impresa cooperativa, le caratteristiche amministrative della stessa, la costituzione di una cooperativa. Al Corso hanno partecipato 50 tra ragazzi e ragazze che alla conclusione hanno visitato l'Ipercoop ed il Centro Commerciale di Crema. Per celebrare l'apertura del nuovo superstore di Muggiò il Settore soci, d'intesa con il Comitato soci, ha organizzato tre iniziative; l'esposizione della mostra "Buon Compleanno Coop" e il concerto dell'orchestra "The Swingers" e, nella galleria del Centro commerciale e negli spazi attigui, l'esibizione di clowns, imbonitori e mangiafuoco. Ciascun evento è stato seguito con entusiasmo dai frequentatori del nuovo punto vendita di Coop Lombardia. Il concerto degli Swingers ha suscitato vivo apprezzamento negli oltre 200 spettatori presenti nel cinema della parrocchia muggiorese. Renato Bandera Giovedì 13 Marzo, dalle ore 9.30 alle ore 18.00 a Brescia, presso Magna dell'Università cattolica, si terrà un Convegno sul tema,molto attuale, del governo familiare del mezzo televisivo. Il titolo dell'iniziativa è "Linguaggi televisivi e comunicazione familiare". La giornata di lavoro vedrà la presenza di esperti di comunicazione di livello nazionale. Coop Lombardia riprende cosi la riflessione sugli effetti indotti dai mezzi di comunicazione iniziata anni fa con la campagna "Non rompiamogli le favole". Essendo l'Università cattolica un agente di formazione, la partecipazione al convegno da diritto, per gli insegnanti, al riconoscimento dell' autoaggiornamento con permesso riconosciuto dal provveditorato. I soci Coop sono invitati a presenziare. R. B.- FESTIVAL DI CANTI GOSPEL Nei giorni 14 - 21 - 30 marzo si terrà presso il cinema Sereno (al Villaggio Sereno Trav. XII, 158, Brescia), il primo Festival di canti Gospel, la musica religiosa afro-americana. Il Gospel nella cultura americana, è un fatto di costume molto comune, mentre per il pubblico europeo diventa un'occasione del tutto particolare per entrare in contatto con una civiltà lontana. E' un' occasione da non perdere, sopratutto per i Soci di Coop Lombardia che da anni attraverso le animazioni del ciclo "Tutti nello stesso piatto, educano alla m ul ticulturalità. Il programma: venerdì 14 marzo ore 21.00, Tammy McCann & The Voices of Glory (Chicago, Usa); venerdì 21 marzo ore 21.00, The Brotherhood Gospel Singer (South Carolina, Usa); domenica 30 marzo ore 21.00, Robin Brown (Georgia, Usa). Ingresso per i soci Coop lire 10.000 per concerto. PESCHIERA BORROMEO ROGOREDO- BAREGGIO - 211~11~ "NORD E SUD DEL MONDO" E' già in corso di attuazione il programma di attività dei 1997 dei Comitati soci di Peschiera Borromeo - Rogoredo. Nei mesi di gennaio gli allievi della 4/B, 4/C e della 4/A della scuola elementare "Bettola" di Peschiera Borromeo, e quelli delle classi 3/D e 2/B della scuola media "San Francesco" di Rogoredo hanno partecipato al corso organizzato da Coop Lombardia sui temi del rapporto Nord e Sud del mondo che si sono conclusi con la visita ai supermercati di Peschiera e di Rogoredo. L'attività nelle scuole proseguirà con i corsi sul problema degli imballaggi organizzati in collaborazione con la Provincia di Milano. Il comitato soci di Bareggio ha coinvolto la scuola media di Vittuone (2/B), la media di Sedriano (2/B) e la scuola media di Bareggio (2/H) 14 Atiagg Per maggiori informazioni rivolgetevi ozi Ipermercato Coop AVVERTENZA vostro Supermercisto o Invitiamo comunque i gentili Soci a voler Le quote si intendono espresse in migliaio di lire, non includono la quoto di iscrizione, le tasse di imbarco/sbarco ed oltre particolarità relative al proDrornma specifico. Tali quote sono sempre relative a sistemazione in camera o due letti. Condizioni generali come da catalogo o volantino di riferimento verificare l'esattezza delle quote e delle date presso l'Ufficio Soci e Consumatori Organizzazione Bfrr-N OLATOURS VIAGGI E VACANZE tecnico Agreio PONTI DI PRIMAVERA BUDAPEST 5 giorni ±111r eàt 2: --4:111 VIENNA 5 giorni Hotel 5 AS periferico - Visite - Accompagnaltore Hotel ***M" Visite - Accompagnatore 4549 dal 23 al 27 aprile daI 23 al 27 aprile 45,9 dal 30 aprile al 4 maggio PRAGA 5 giorni Hotel *"/"" - Visite - Accompagnatore 2750 TUNISIA - Nerbo IINEMM dal 7 al 21 aprile 4549 dal 23 al 27 aprile 4649 dal 30 aprile al 4 maggio 45,9 daI 30 aprile aI 4 maggio Hotel Tunisian Village *** Volo speciale - Pensione completa - Bevande Accompagnatore 4995 SOGGIORNI E TOUR PRIMAVERA / ESTATE PALINURO o Hotel Ficocella*** Pensione completa- 5 1 6 giorni 900 4920 dal 13 giugno al 28 giugno PALINURO 16 giorni dal 20 giugno al 5 luglio 21.060 Villaggio Stella deI sud - Pensione completaBevande - Accompagnatore ROMAGNA n Igea marina dal 31 maggio al 14 giugno ISCHIA Fori° Hotel Zi Carmela 5 " - Pensione completa Bevande - Accompagnatore 44 160 RE511:1:OV, .760 Hotel Diplomatic 4 "- Pensione completa - Bevande - Accompagnatore SILVI MARINA 41.640 Hotel Gabbiano "" - Pensione completa Bevande - Accompagnatore dal 16 aI 31 maggio 11i dal 14 al 28 giugno 16 giorni dal 6 al 21 giugno Bevande - Accompagnatore dal 30 maggio al 14 giugno 2 PALINURO -tif4,_ ,23, ~ME Hotel Cirillo *'*- Pensione completa - Bevande - Accompagnatore CRETA 8/151jii:erni Hotel Minoa Palace "" Pensione completa Bevande - Accompagnatore dal 4 all' 11 maggio dal 4 al 18 maggio 4960 21360 11111=11 Ghazala Garden Village *"*Voli speciali Pensione Completa -Formula club - Animazione dal 12 al 26 maggio W0 Hotel Guadalupe Sol - Pensione completa Bevande - Accompagnatore dal 5 al 12 aprile 21 ..,60 dal 24 al 31 maggio TURCHIA Tour più soggiorno LONDRA dal 23 al 26 maggio 4920 Hotel '"" sup. - Mezza pensione - Visita guidata della città ed escursione Oxford/Stratford - Accompagnatore TOUR ANDALUSIA 7 1115MTIFINF Granada - Cordova - Siviglia - Ronda - Torremohnos dal 25 maggio al I giugno - Mezza pensione - Visite - Assistenza 2 1.210 CROCIERE MEDITERRANEO SCONTO Al SOCI 12 % m/n The Azur - dal 24 al 28 aprile 5 giorni da Spagna e Isole Baleari Uno panoramico del Villeggio Stelle del Sud di Poi inuro MAR ROSSO Sharrn El 51-Feikh MAIORCA - ma gedd Hotel Nello foto, l'esterne del Sun Club in Turchia 41 650 dal 28 aprile al 3 maggio 6 giorni da4 Spagna, Corsica e Isole Baleari 920 Ankara - Cappadocia - Pammukkale -Efeso dal 26 maggio al 9 giugno Volo speciale - Pensione completa Visite - Assistenza 41340 EGITTO Nilo e Hurgado dal 19 maggio al 2 giugno m/n *m Hotel **** -Pensione completa Assistenza 21.555 TOUR PORTOGALLO Lisbona - Nazare - Coimbra - Porto - Fatima - Estoril - ~dal 3 al 10 maggio Hotel ***i"" Pensione completa -Voli speciali -4 Visite -Assistenza 4.50 Tratta bene i tuoi interessi, diventa Socio prestatore. Nonostante le difficoltà che il nostro Paese sta attraversando, Coop Lombardia chiude il 1996 con un risultato economico che migliora quello, già decisamente positivo, registrato l'anno precedente. Ciò grazie anche al sostegno degli ormai 50.000 Soci prestatori ed alla coerenza delle scelte gestionali e di sviluppo, che hanno contribuito a consolidare il patrimonio permettendo di assolvere al meglio al proprio ruolo istituzionale. Abbiamo quindi potuto garantire ai Socí prestatori un livello di remunerazione dei depositi molto conveniente rispetto agli andamenti dei mercati finanziari, confermando la gratuità del servizio e migliorando le condizioni economiche praticate in confronto ad altre forme di risparmio. Ai primi 5 milioni In un contesto economico in continua variazione, che ha visto una ulteriore, recente contrazione del tasso di sconto fissato dalla Banca d'Italia, anche Coop Lombardia è oggi costretta a rivedere il tasso di interesse sui depositi sociali. iI Consiglio di Amministrazione, dopo un attento esame della situazione corrente, ha deciso di contenere al minimo la variazione della remunerazione, ritardandone la decorrenza rispetto alla costante discesa del mercato, così da confermare il nostro impegno di salvaguardia del potere d'acquisto, nei confronti del livello inflattivo. L'adeguamento deciso andrà pertanto in vigore dal 1° febbraio 1997. 5 00% LORDO 4,37% NETTO LORDO Da 5 a 5,50% Oltre 20 milioni 4,81% NETTO LORDO 6 5 50% NETTO 5,69% 20 milioni Comunicazione riservata ai soci. Lombardia 16