ATTUALITA’ 7 Commercio Oggi Registrazione al Tribunale di Verona n. 458 del 12 aprile 1979 Anno 25° n. 7 settembre 2007 Mensile della Confesercenti di Verona Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DR VERONA 6 In Motor City entrano i tre dell’opa selvaggia: Gnutti, Fiorani, Consorte. La storia di una nuova speculazione ATTUALITA’ SOMMARIO 8 5 Quanto vale il t arocco? DIRETTORE RESPONSABILE Daniele Pagliarini PUBBLICITA’ Ufficio Commerciale Confesercenti Verona tel. 045 8624031 EDITORE Ce. Se. Con. Srl DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Via Albere, 132 - 37137 Verona. Tel. 045 8624011 [email protected] IN REDAZIONE Alessandro Torluccio, Claudia Andreatta. HANNO COLLABORATO Luca Corradi, Giorgia Pradolin, Luca Mazzara, Caterina Ugoli, Roberto Moscarella. Impaginazione e grafica a cura di Confesercenti Verona FOTO Archivio Confesercenti STAMPA Grafiche Aurora Via della Scienza, 21 37139 Verona 6 Motor City: asfalto e centri commerciali 8 L’abusivismo si sposta sul Garda La piaga degli abusivi si apre sul Garda. Dopo l’effetto Tosi su Verona, il problema si sposta sul Benaco 10 Ex-cartiere, qual è la situazione? 12 Elio Mosele, da Rettore a PERSONAGGIO Elio Mosele racconta la sua Provincia presidente provinciale 16 Il turismo veronese si apre all’est 12 18 Il caro-libri 20 Il Governo prep ara un nuovo piano sulla sicurezza 23 Formazione: cambia la GIALLOBLU scadenza dei libretti sanit ari 24 News diecirighe 28 Tre veronesi per la C2 20 Il calcio veronese è in crisi? A guardare più in giù del solito non si direbbe.. EDIT ORIALE di Silvano Meneguzzo QUANTO VALE IL TAROCCO? ommercio abusivo. Da sempre una piaga per il nostro settore. A Verona, finalmente possiamo dire, si è deciso di usare la linea dura, sia con i venditori che con gli acquirenti, generando una sorta di paura generalizzata che ha allontanato dal centro questi venditori di tarocchi. Ma il problema, seppur in parte risolto grazie all’intervento massiccio delle forze dell’ordine, rimane per altre zone della provincia, dove si è spostato questo commercio dopo il giro di vite del sindaco Tosi. La soluzione, dunque, appare ancora lontana, specialmente finchè ci saranno organizzazioni alla base che sfruttano questi “schiavi” per i loro fini. Immigrati spesso senza permesso di soggiorno, costrtti gioco forza ad entrare nell’illegalità per sopravvivere e sottostando a vere e proprie mafie che li manovrano come tanti burattini. Quello che serve è un’alternativa. Un’alternativa all’illegalità, che possa dare opportunità anceh a chi non ne ha. Occorre poi fermare l’ingresso in Italia di queste merci contraffatte, fatte passare troppo facilmente da dogane colabrodo. 200 miliardi di dollari il giro d’affari del falso. Una cifra che deve far riflettere, non solo la giunta veronese, che qualcosa ha fatto, ma tutto il sistema, per trovare delle strategie efficaci e combattere quella che per noi è e rimane una piaga. Vale la pena rischiare per avere un falso? Una patacca di scarsissima qualità con appuntato un marchio famoso? Anche l’acquirente dovrebbe fare la sua parte, eprseguendo la qualità e non soltanto l’apparenza del prodotto. Passino i turisti stranieri, ignari di quanto accade, ma gli italiani no. Quindi quanto vale il tarocco? Per le organizzazioni mafiose 200 miliardi di dollari, per il venditore 10 euro al giorno, per l’acquirente poco più di 5 euro. Detto questo, val la pena finanziare chi delinque sfruttando il più debole? C Silvano Meneguzzo Presidente Confesercenti Verona 5 MOT OR CITY: ASFALT O E CENTRI COMMERCIALI ltre quattro milioni di metri cubi di cemento stanno per invadere la bassa veronese. Questo il dato più significativo del progetto "Motor City", avviato dalla Regione Veneto per creare nella zona tra Vigasio e Trevenzuolo un autodromo con annessi un parco divertimenti, una zona industriale e un centro commerciale definito dai promotori dell'iniziativa "fra i primi in Europa", secondo noi il più grande del continente data la sua estensione prevista in circa 4 milioni di metri quadrati! La struttura, nel suo complesso, sarà faraonica e devastante, ed andrà ad insediarsi su un'area da sempre dedicata all'agricoltura e allo sviluppo di un prodotto tipicamente veronese molto importante come il riso Vialone Nano, nonostante le parole di O 6 Stefano Campoccia, presidente di Autodromo Veneto Spa, la società pubblico-privata creata ad hoc come titolare di Motor City: "Il progetto consente di riqualificare un'area che dal punto di vista economico certamente non rappresenta la punta di diamante del territorio veronese". Quello che preoccupa più di tutto è l'impatto che una struttura del genere avrà sulla zona, a partire da quel centro commerciale di dimensioni spropositate che andrà a colpire la già difficile situazione del commercio su quella zona. Per non parlare, poi, della viabilità e dell'inquinamento che essa porterà non solo sulla zona di Motor City, ma su tutta l'area del basso veronese, andando ad incidere anche sulle colture agricole dei paesi circostanti. "L'autodromo non è che il pretesto per avviare una speculazione immobiliare imponente, dando in mano ai soliti palazzinari un territorio che andrebbe preservato con cura", ha dichiarato Fabrizio Tonini, direttore di Confesercenti Verona. A conferma degli interessi che stanno alla base di questo "mostro a quattro teste", c'è l'entrata in gioco di alcuni nomi famosi sulla scena economico-penale italiana: Enrico Gnutti, Giampiero Fiorani e Giovanni Consorte, i primi due, associati alla destra berlusconiana, coinvolti nella scalata ad Antonveneta, il terzo, legato alla sinistra di Fassino e Prodi, attraverso la compagnia di assicurazioni Unipol ha dato l'assalto alla Bnl. L'arrivo dei nuovi soci in Autodromo Veneto è avvenuta nel luglio 2004, quando le società Earchimede SpA e Draco SpA, individuate quali società realizzatrici, sottoscrivono un contratto preliminare per rilevare una quota del capitale sociale pari al 48%. I tre dell'Opa selvaggia sono titolari all'85% della Earchimede, la holding finanziaria che stando alle intercettazioni della scorsa estate è servita per coprire le scalate a Bnl e Antonveneta. Quello di Motor City è un affare da oltre 108 milioni di euro, un ecomostro di asfalto e cemento capace di contenere fino a 100 mila spettatori che sarà affiancato da questo centro commerciale, costruito in deroga alle leggi regionali sulle aree commerciali grazie all'intercessione del forzista governatore del Veneto Giancarlo Galan. La proposta di costruire l'autodromo del Veneto fu avanzata alcuni anni fa da due consiglieri regionali, Tiziano Zigiotto (Fi) e Paolo Scaravello (An). Nel 1999 i sindaci di Vigasio (7mila abitanti) e Trevenzuolo (3mila) a Sud di Verona hanno ottenuto la benedizione di Galan che fece approvare una legge ad hoc con lo scopo di attirare decine di migliaia di persone ogni fine settimana perchè ammirino il circuito, lungo 5,3 km. Ma tutto ciò per la Regione non era sufficiente; un autodromo in mezzo alla campagna poteva apparire come la classica cattedrale nel deserto; così nel 2004 la giunta Galan ha ridisegnato i confini del progetto aggiungendoci 2 km quadrati di superfice edificabili al 70%. Cifre a sei zeri che hanno messo subito d'accordo Gnutti, Fiorani e Consorte, che al contrario di quanto sta avvenendo a livello nazionale, in questo grande business del mattone all'ombra dell'Arena si ritrovano uniti e con le spalle ben coperte dal momento che la società Autodromo Veneto srl, con sede a Mestre, possiede anche capitali della Regione. L'altra questione calda è quella della viabilità. "Il polo multifunzionale potrà rappresentare una presenza positiva nel territorio solo se vi sarà un sistema viabilistico in grado di sopportare il traffico ingente che verrà a generarsi - appunta Elio Mosele, presidente della Provincia di Verona -, quella è una zona in cui l'infrastrutture viabilistiche odierne già faticano a sostenere il traffico attuale. Nel calare nuovi vo casello sulla autostrada A22 Modena-Brennero nei pressi di Nogarole Rocca, con prolungamento della Tibre (strada TirrenoBrennero) o con innesto più a Nord, e infine un collegamento ad hoc da sud, dalla strada Mediana. I lavori dureranno circa 10 anni, scanditi Nel faraonico progetto in tre fasi. Prima fase: viavoluto dalla giunta Galan bilità e opere di urbanizzazione, autodromo, attinella campagna veronese, vità commerciali (entro 3entrano in scena i “tre 5 anni). Seconda fase: dell’opa selvaggia”: parco tematico, strutture ricettive e ristorative, conGnutti, Consorte e Fiorani. cessionarie automobilistiStoria dell’ennesima che, spazi espositivi ed attività complementari speculazione immobiliare (entro 4-7 anni). Terza fase: polo tecnologico e residenze di servizio per gli addetti (7-10 anni). progetti non bisogna prescindere dal "Restiamo in attesa di nuovi sviluppreservare la libertà di circolazione pi - prosegue Fabrizio Tonini - ma dei cittadini". I promotori privati di non possiamo che essere fortemente Motor City hanno dichiarato inequi- preoccupati della questione". vocabilmente d'essere disponibili a finanziare tutte le opere pubbliche, comprese quelle di viabilità, necessarie a supportare il progetto. La Provincia aveva imbastito degli incontri con i Comuni dell'area per riflettere sulle migliori opzioni di viabilità in vista di Motor City, ma il tavolo ha recentemente avuto una battuta d'arresto, causa le difficoltà nella concertazione delle varie voci. "Stiamo effettuando colloqui con i singoli sindaci - chiarisce Mosele -, in attesa che il tavolo riprenda il confronto". Gli interventi viabilistici al momento più Giancarlo eclatanti fra quelli in Galan previsione: un nuo7 ATTUALITA’ LA GUERRA ALL’ABUSIVISMO SI SPOSTA SUL GARDA di Daniele Pagliarini i allarga a macchia d'olio il commercio abusivo a Verona. Dopo le ordinanze del sindaco di Verona Flavio Tosi e il giro di vite voluto dallo stesso primo cittadino contro questa piaga del centro storico, i commercianti di merce contraffatta hanno pensato bene di accasarsi in un altro comune, quello di Garda, anche questo a forte economia turistica e con un passaggio non indifferente di cittadini tedeschi, avventori inconsapevoli di questi oggetti taroccati. A denunciare il fatto, Paolo Bissoli, presidente provinciale dell'Anva, Associazione Nazionale Venditori Ambulanti: "Il problema non si è S 8 risolto, si è semplicemente spostato, nascondendolo agli occhi della città e mettendolo in vetrina sul Garda, dove decine di abusivi proseguono nelle loro azioni a scapito degli operatori onesti che devono affrontare questa concorrenza sleale". Sulle rive benacensi già qualche comune si è mosso per fermare le vendite, come ad esempio Peschiera, dove due cittadini senegalesi sono stati fermati e denunciati alla fine del mese di agosto. Proprio il comune del sindaco leghista Umberto Chincarini, sta attuando lo stesso piano del suo collega veronese, allargando i controlli di polizia locale anche alla sera. Insomma, Verona sempre più nella mora dell'abusivismo commerciale, ma l'inasprimento dei controlli e le sempre più numerose denunce, anche per gli avventori, servirà ad arginare il problema? La questione da affrontare rimane sempre la stessa: il venditore non è che l'ultimo anello della catena, quello più debole e che subisce le conseguenze dell'atto delittuoso. Alla base esistono vere e proprie mafie, spesso controllate da italiani, i quali importano merce contraffatta dalla Cina e assoldano extracomunitari senza permesso di soggiorno per avviarli alla vendita in cambio di pochi euro. È il caso di Rimini, dove pochi giorni fa la locale squadra mobile ha scoperto diversi depositi, alcuni dei quali anche a Bologna, che contenevano merce con marchi contraffatti. In totale sono stati sequestrati all'incirca diecimila prodotti, per lo più capi d'abbigliamento e merce di pelletteria, per un valore di diverse migliaia di euro. A Roma, invece, dove questo tipo di commercio è ormai diffuso su vasta scala, una trentina di venditori ambulanti ha atteso, con i manganelli e le bombolette spray in mano, l'arrivo dei vigili urbani che svolgono i controlli contro il commercio illegale, li ha circondati e picchiati selvaggiamente. Dietro a questo business, denunciano gli esperti, ci sono la camorra e la mafia cinese. I dati parlano chiaro. La contraffazione di merci e il mercato illegale che ne consente la distribuzione ha assunto le dimensioni di una vera e propria attività imprenditoriale in grado di abbracciare i più disparati settori merceologici.Si stima che negli ultimi 12 anni (1993-2005 ) il numero di prodotti falsificati sia aumentato del 1.850% e che esso rappresenti una quota tra il 7 e il 9% sull'intero commercio mondiale. Una ricerca dell'OCSE (Organizzazione per la Via Mazzini Cooperazione e lo Sviluppo Economico) diffusa nella primavera 2007 calcola in un valore di 200 miliardi di dollari i soli prodotti contraffatti che hanno attraversato qualche frontiera doganale, tra la 2006 stimato in 7 miliardi di euro. Ad essi va aggiunta l'evasione dell'Iva e delle imposte da parte dei produttori, per altri 1,5 miliardi. Sempre 2006 la sola Guardia di Finanza ha sequestrato 89 milioni di pezzi, ai quali andrebbero aggiunte le operazioni delle Polizie locali. Nello stesso anno in tutti gli altri paesi europei La questione è sempre messi assieme ne sono la stessa: il venditore non stati sequestrati 75 milioni. Si passa dal 5% è che l’ultimo anello dell'industria degli orodella catena, quello più logi, al 6% dell'industria farmaceutica (con incidebole. Dietro vere e denze pressoché nulle proprie organizzazioni nei paesi occidentali e superiori al 50% in quelmalavitose sempre più li in via di sviluppo), al spesso guidate da italiani 10% della profumeria, al 20% di tessile, moda e abbigliamento, al 25% dell'audiovideo, al 35% del software. ( fonte produzione e il consumo. Tenendo Indicam ). Un dato molto preoccuconto anche di quelli realizzati e pante è anche il forte aumento consumati all'interno della stessa delle contraffazioni dei medicinali Unione Europea, il totale potrebbe nel mondo e l'Europa non è immuraddoppiare o più. L'Italia è tra i ne a questo fenomeno. Gli uffici primi paesi al mondo per contraf- doganali dell'Unione Europea fazione, con un giro d'affari nel hanno stimato che circa il 10% degli oggetti falsi fermati alle frontiere sono medicinali. "A Verona il fenomeno si sta allargando - ha commentato Silvano Meneguzzo, presidente di Confesercenti Verona - ma grazie al lavoro continuo delle forze dell'ordine i controlli sono sempre più efficaci. Ora ci aspettiamo che anche nei paesi del Garda, dove il fenomeno si è spostato, ci sia una collaborazione tra associazioni, operatori, comuni e forze di polizia per arginare il fenomeno anche qui". Gli operatori di Confesercenti, da parte loro, hanno avviato già da tempo un rapporto di collaborazione con gli enti locali, segnalando tempestivamente fenomeni di questo tipo: "Da parte nostra non ci può che essere il pieno appoggio a qualsiasi iniziativa mirata a debellare il fenomeno ha concluso Meneguzzo - auspicando che in futuro ci sia una concertazione a livello sovracomunale che possa far desistere queste organizzazioni malavitose nei loro loschi affari". 9 STRETTA FINALE PER IL CENTRO COMMERCIALE ALLE EX-CARTIERE di Daniele Pagliarini e ne parla da anni. Le ex-cartiere di Verona cosa diventeranno? Quando verranno abbattute? Quando vedrà la luce quel progetto su cui la precedente giunta Zanotto molto aveva lavorato? Ebbene, a tutte queste domande arrivano piccole risposte, piccoli passi in avanti che di anno in anno modificano la situazione, ma forse stavolta è la volta buona. La giunta comunale ha infatti accolto parte delle osservazioni alla variante urbanistica di Verona Sud, cioè il progetto, elaborato dall'architetto Bruno Gabrielli con l'Ufficio di Piano del Comune, che trasformerà la porzione di città che va dal casello autostradale di Verona Sud a Porta Nuova. Lì verranno costruiti nuovi edifici e realizzati parchi o recuperate aree dismesse della Zai come le ex Officine Adige, l'ex Foro Boario, le ex Cartiere Verona e gli ex Magazzini generali, l'ex mercato ortofrutticolo (futuro polo finanzia- S 10 rio) e lo scalo ferroviario. A produrre le osservazioni sono stati cittadini, associazioni, categorie economiche e ai progetti di recupero. Sulle ex-cartiere si è fatta un po' di chiarezza: ci saranno appartamenti in piccole palazzine, luoghi per sport e multisale cinematografiche. Quello che più interessa è la parte commerciaIl Comune potrebbe le, che è stata ridotta dagli iniziali 15 mila a 10 mila concedere alla proprietà metri quadrati. "Un passo un ulteriore aumento di avanti importante se verrà mantenuto - ha dichiarato volumetria nel caso la Fabrizio Tonini, direttore stessa società si di Confesercenti Verona resta comunque da valutaaccollasse alcune re quale sarà l'impatto di opere viabilistiche. questa grande superficie sul commercio di tutta la Si torna al do ut des zona, limitrofa al centro storico". Tra i proprietari che svilupperanno il progetto c'è ancora lui, il titoprofessionali, circoscrizioni e gli stes- lare del gruppo Famila, quel si proprietari di aree industriali, com- Brendolan che a Verona detiene già la merciali e degli immobili interessati maggior parte della grande distribu- zione. La società proprietaria dei terreni ha pronta una relazione, che presenterà al Comune nei prossimi giorni, in cui spiega come la parte commerciale prevista alle ex Cartiere sia di dimensioni inferiori a quanto si aspetta la Giunta comunale. Ciò che il Comune ha sempre temuto, però, quando saranno recuperate le ex Cartiere, è l'eccesso di traffico attorno al futuro centro commerciale. Il piano Gabrielli prevede di costruire una rotonda vicino all'ingresso, eliminando il cavalcavia di viale Piave. Per la società proprietaria questa soluzione è sufficiente per smaltire il traffico. Negli ultimi giorni si stanno infittendo gli incontri tra i titolari dello spazio e amministrazione comunale. Il nodo da sciogliere resta sempre quello della viabilità. Il Comune pretenderebbe che Brendolan e soci si facciano carico di costruire alcune opere attorno al complesso, tra cui un sottopasso che colleghi l'area a Viale Piave e a Verona Sud. In questo caso pare che la giunta Tosi potrebbe anche aumentare la volumetria da costruire: "Siamo di fronte al solito problema per cui i facoltosi possono permettersi di scendere a patti con le amministrazioni ed ottenere agevolazioni alle quali i piccoli non possono accedere. Ribadisco il concetto: una struttura troppo grande a così poca distanza dal centro rischia seriamente di mettere in crisi i negozi di vicinato di tutta l'area", ha dichiarato Silvano Meneguzzo, presidente di Confesercenti Verona. Un punto appare ancora poco chiaro: se Verona è stata a lungo una delle città più inquinate d'Italia con l'attuale volume di automobili in circolazione, portare altro traffico in Basso Acquar quanto gioverà all'aria che si respirerà? ATTUALITA’ Una parte parte del Piano Gabrielli ELIO MOSELE: DALL’UNIVERSITA’ ALLA PROVINCIA “Amministrare un ente territoriale significa anche andare oltre il segno politico” di Caterina Ugoli letto Presidente della provincia alle elezioni del 2004, dopo un lunga carriera universitaria che l'ha visto oltre che docente anche rettore dell'Università di Verona, direttore dell'Istituto di Lingue e Letterature straniere, direttore della biblioteca "Frinzi" e preside della facoltà di Lingue e Letterature straniere, Elio Mosele ha ancora molti progetti da realizzare prima della fine del suo mandato all'insegna della collaborazione tra le principali istituzioni politiche. Dunque Presidente Mosele, alla luce dei risultati delle elezioni amministrative si può fare un bilancio tra passato e futuro? Pensa che il nuovo sindaco Flavio Tosi possa essere una ventata di novità per Verona? Innanzitutto amministrare una Provincia significa anche sposare il principio dell'andare oltre il segno politico, anzi molti interventi importanti sono stati decisi dalla Provincia proprio per Comuni che avevano amministrazioni di segno contrario. Anche con il Comune di Verona ho cercato, nei limiti del possibile, di attuare una politica di collaborazione sui temi di grande rilevanza. Ora credo che i problemi possano essere visti in un'ottica diversa, ma non tanto perché c'è un'amministrazione di destra piuttosto che sinistra, ma perché si condivide l'ottica dell'utilità che cambia a seconda delle persone e dei Comuni. Con l'attuale ammini- E 12 I Palazzi Scaligeri, sede della Provincia Provincia strazione, dunque, ho la sensazione che ci sia maggior accordo almeno nella filosofia delle decisioni da prendere. Una "politica di collaborazione" significa "segnare" dei risultati ma anche mediare le divergenze. Quali sono stati i punti cruciali della collaborazione con l'amministrazione Zanotto? Con l'ex sindaco Zanotto abbiamo raggiunto senza dubbio delle mete significative e l'accordo di cui vado più orgoglioso è stato quello dell'integrazione tra le due società di trasporti, APT e AMT, che ha dato vita ad ATV dopo un percorso di lunga analisi e approfondimenti. Siamo anche giunti abbastanza vicino all'adesione della Provincia alla Fondazione Arena, anche se ancora non abbiamo raggiunto un accordo. Ma è un passo che ritengo indispensabile perchè abbiamo l'esigenza di essere considerati un ente pubblico territoriale come lo sono i Comuni e le Regioni, e come già succede a Milano piuttosto che a Venezia. Al momento siamo in paziente attesa della decisione che il consiglio dovrebbe prendere. In altri ambiti però c'è stato qualche scontro. Si tratta soprattutto della designazione di presidenti di enti come il Consorzio Zai o l'Aereoporto. Ma anche in termini di viabilità abbiamo dovuto cercare di appianare i contrasti dovuti ad una diversa percezione su come ottimizzare la circolazione a Verona. Mi riferisco alla costruzione della circonvallazione a Nord di Verona che potrebbe risolvere il problema del traffico di cui soffre la zona di Veronetta, Teatro Romano e Borgo Venezia, in cui ci auguriamo che venga al più presto realizzata un'opera risolutiva. Anche la destinazione dell'area di San Giacomo ha visto però delle divergenze con la precedente amministrazione? Sì l'area di San Giacomo è stato un grande tormentone per l'amministrazione provinciale che non ha visto confermare i propri diritti sanciti con il sindaco di Verona nel 2003. Mentre con l'attuale sindaco Flavio Tosi ci sono già degli accordi in merito? Con l'attuale sindaco abbiamo stipulato un accordo secondo cui la provincia può rinunciare all'edificabilità di fronte ad un'offerta congrua al valore reale dell'area, non a quello presunto. Entro tempi rapidi verrà fissato un incontro con l'amministrazione per valutare l'offerta da cui la Provincia possa trarre quei fondi che ha destinato a sostegno dell'opera, dal momento che l'esigenza di realizzare questo scambio si pone anche in termini finanziari. E sono già in cantiere altri progetti in collaborazione con il sindaco Tosi? A questo proposito immediatamente dopo le elezioni ho visto risolvere un altro problema che da tempo avevo sul tavolo. Mi riferisco al parco scientifico Star, in merito al quale i piani industriali finora redatti non hanno sortito gli effetti sperati. Ora c'è la necessità di un terzo aumento di capitale e si pensa alla realizzazione di una nuova società di tipo consortile. Ma per quanto mi riguarda non sono completamente d'accordo e rilancerò la possibilità di creare un unico ente al quale possano partecipare non solo organismi pubblici ma anche privati perché portino il loro apporto alla ricerca. La volontà è quella Provincia di Verona? E quali sono i "nodi" decisionali? Da un'indagine del Sole 24 è emerso che il 64% degli italiani apprezza la Provincia. Questo è un dato rilevante se peniamo a quante attività professionali, commerciali ma anche artistiche “In merito al Parco e culturali la tengono Scientifico Star, i piani viva e ne fanno un punto di riferimento. E la industriali finora redatti Provincia è sempre prenon hanno sortito gli sente in termini di collaborazione. Ma a questo effetti desiderati. Ora ci proposito noi puntiamo sarà un terzo aumento di molto sulla definizione da parte dello Stato delle capitale e auspico l’entrata funzioni fondamentali, di soggetti privati” per evitare che ci sia una sovrapposizione di ruoli. Ogni Provincia dovrebbe avere un pacchetto di funzioni fondamentali e di creare qualcosa di abbastanza tali funzioni, trasferite dalle regioduttile ma che garantisca il finan- ni, non dovrebbero essere a macchia di leopardo ma perseguire ziamento di opere e di ricerche. Dal Comune passiamo alla un'uniformità. Regione: quale ruolo riveste la Oggi con la legge delega il gover- Elio Mosele (a dx) premia Osvaldo Bevilacqua 13 no cerca di perfezionare il rapporto tra Stato, Regione e Provincia e soprattutto definisce la Provincia come organo di governo di area vasta e che ha un rapporto diretto con il territorio. In merito a questo abbiamo fatto le nostre considerazioni a livello regionale nella conferenza "Stato e Enti locali" e nell'incontro del 14 luglio a Venezia tra tutti i consigli comunali in cui si è discusso di autonomia finanziaria e federalismo delle autonomie. E tra gli obiettivi della Provincia c'è anche la tutela dell'ambiente. Da poco è stato presentato su questo tema un seminario a cura dell'assessore all'ecologia Luca Coletto e del dirigente al settore ecologia Ferdinando Cossio: quali sono i risultati raggiunti? E quali aspetti richiedono una maggior sensibilizzazione? Intanto stiamo realizzando un piano di coordinamento provinciale in accordo, una volta tanto, con Comuni e Regione e a questo proposito in giugno abbiamo avuto un incontro per confrontare i reciproci documenti delle sette province del Veneto. Insieme alla Regione cerchiamo di individuare quali sono le zone di rispetto e quelle invece da destinare all'area commerciale senza danni per il territorio. Anzi miriamo spesso al recupero di ciò che è stato deturpato nel passato. Inoltre dopo un necessario con- fronto con le nuove amministrazioni penseremo ad attuare il piano ecologico per risolvere alcune situazioni critiche come l'inceneritore di Cà del Bue, il controllo delle acque del lago e del Mincio per il quale abbiamo sottoscritto un protocollo in accordo con le Province di Mantova e Brescia per costituire un gruppo di esperti che effettui le verifiche. Mentre dal punto di vista artistico-culturale quali sono le principali opere che vedono impegnata la Provincia? Dunque, nel nostro territorio sponsorizziamo più di 1500 manifestazioni di vario tipo, dai concerti al teatro, alla danza, ai festival. Un buon risultato anche dal punto di vista del turismo? Sì, a questo proposito abbiamo fondato anche una società a capitale unico provinciale che si chiama Provincia di Verona Turismo e attraverso questa abbiamo attivato una serie di iniziative che vanno dal potenziamento dei nostri uffici di assistenza turistica, che sono stati rinnovati e aumentati alle porte di Verona, negli aeroporti e nelle stazioni, con un personale che sia affidabile nel tempo. Grazie a questo abbiamo anche raggiunto le quattro stelle di gradimento dei servizi secondo l'inchiesta del Touring Club e Verona risulta fra le prime tre città in termini di qualità dell'accoglienza. Per concludere: quali sono gli obiettivi che si pone prima della fine del suo mandato, o meglio, qual è l'aspetto che Le sta più a cuore? Molte cose sono già state realizzate a favore delle infrastrutture, della famiglia, dell'istruzione e della crescita del nostro territorio grazie ai due aeroporti, alle autostrade, alla Zai, alla Fiera: sono risultati che la pubblicazione amministrazione ha ottenuto mettendo al centro la logistica. E mi auguro ci sia la possibilità di sfruttare al meglio i vantaggi che la nostra provincia offre, per questo stiamo cercando di attivare tutte le politiche che possano attrarre al mercato veronese per proseguire un trand positivo per il commercio e l'industria. Entro breve verrà siglato un accordo con i presidenti delle province e con i presidenti del porto di La Spezia e degli interporti di La Spezia e Parma e Verona per favorire la concentrazione su Verona del traffico dei container che vengono sbarcati nei porti liguri. Ciò avverrà su strada, ma mi auguro che venga potenziata anche la linea ferroviaria che unisce la Liguria al Brennero. Inoltre siamo stati presenti nella società di progettazione per la costruzione del tunnel del Brennero. La Loggia di Fra’ Giocondo, sede della sala consiliare 14 ATTUALITA’ Una statistica elaborata in base agli accessi al sito della Provincia conferma l’inversione di tendenza delle presenze IL TURISMO VERONESE SI APRE ALL’EST on solo tedeschi, americani, inglesi, spagnoli e francesi. Il turismo veronese cresce nell'interesse dei paesi dell'Europa dell'Est e lo dimostrano gli accessi del portale www.tourism.verona.it. Secondo l'analisi statistica del periodo dal 21 luglio 2006 al 19 agosto 2007 i navigatori dell'Est sono stati 8008 in tredici mesi. Gli Ungheresi si sono classificati al 9° posto (0,56%) tra tutte le nazionalità che accedono al sito del turismo scaligero, battendo in percentuale numerica i navigatori austriaci (0,43%), finlandesi (0,42%) e svedesi (0,35%). La Slovenia si classifica al 13° posto, al 14° la Repubblica Ceca e al 16° la Polonia. La Provincia di Verona Turismo ha preparato, tra le pubblicazioni di quest'estate, un novità che funge da ulteriore invito ai turisti dell'Est Europa. Un opuscolo guida della città con le traduzioni in 5 diverse N 16 lingue. Già disponibile negli uffici Iat, questo pieghevole contiene numerosi cenni storici ed un breve itinerario con varie tappe e fotografie di Verona. La novità sta proprio nella quinta traduzione, oltre al convenzionale inglese, francese, tedesco e spagnolo, quest'anno si è voluto dar spazio anche alla lingua Russa, per meglio accogliere ed incoraggiare questi crescenti visitatori. Le stime dei dati web dimostrano un'attenzione crescente di questi paesi al turismo veronese e alle attrazioni che esso propone. Interesse che arriva in risposta al lavoro che la Provincia di Verona Turismo Srl sta effettuando con i suoi 21 uffici Iat (Informazione e accoglienza turistica) e le varie iniziative volte alla scoperta e alla promozione turistica del territorio. Sul podio della classifica ci sono gli utenti Italiani al primo posto (72,2%), i tedeschi al secondo (4,32%), al terzo quelli americani (3,5%) seguiti dagli spagnoli che si aggiudicano il quarto posto (3%). Il Vicepresidente della provincia e Assessore al Turismo e Allo Sport Antonio Pastorello dichiara: "Non dobbiamo in alcun modo trascurare i nostri turisti "fedelissimi" ma è giusto allargare l'accoglienza ai visitatori "new entry" dell'Est Europa. Nazionalità che iniziano ad apprezzarci grazie al costante impegno da parte di chi opera nel turismo. I dati emersi dalle statistiche sono un'ulteriore spinta a proseguire con la promozione del territorio. La stagione estiva è stata ottimale ma fermarci ai risultati raggiunti sarebbe limitativo. Prevedo ulteriori aumenti per l'anno prossimo, i turisti apprezzano le nostre località e iniziative, ma apprezzano anche chi lavora con impegno in questo settore per offrire il massimo del servizio e della qualità". CARO LIBRI: “RIVEDERE L’ORGANIZZAZIONE DEL MERCAT O LIBRARIO” l SIL (Sindacato Italiano Librai e Cartolibrari della Confesercenti) prende atto con soddisfazione del fatto che finalmente, quest’anno, al riproporsi puntuale del tema caro-libri, il Ministero della Pubblica Istruzione abbia riconosciuto l'esistenza del problema. “D’altra parte – spiega il presidente Alessandro Seghezzi – il nostro sindacato si batte da anni affinché il problema venga finalmente affrontato con una riflessione seria ed a 360 gradi. Aspetti che incidono tutti in maniera determinante – aggiunge – sulla situazione creatasi e denunciata in questi giorni dalle associazioni dei consumatori, ma ancor prima ed in tempi non sospetti dal nostro sindacato”. “E’ infatti limitante nella maniera e negli scopi da perseguire affrontare il tema fermandosi alla verifica degli incrementi dei prezzi anno su anno o all’esistenza di “cartelli” tra gli editori. Le vere ragioni dell’attuale situazione – sottolinea Seghezzi – sono a nostro avviso da ricercarsi nell’assoluta inadeguatezza dell’attuale sistema distributivo con troppi soggetti che, a livelli intermedi, intervengono nella commercializzazione dei libri di testo finendo, oltre che generare moltiplicazioni di costi, anche per travalicare in modo lecito e/o illecito le competenze di altri soggetti della filiera”. “Le soluzioni proposte o suggerite dal Ministero della Pubblica Istruzione (vendita attraverso PosteItaliane e noleggio) non riescono a calmierare il mercato perché non incidono sull'essenza del problema, lo stesso dicasi per ogni altro tentativo di commercia- I 18 lizzazione del testo scolastico. La vendita dei libri attraverso canali diversi da quello librario, l'abusivismo commerciale, l'abuso di posizione dominante da parte di soggetti della filiera sono tutti ostacoli ad un reale contenimento della spesa”. “Dal nostro punto di vista di librai, poi, tale riflessione diventa ancor più urgente in quanto, rappresentando l'ultimo anello della filiera distributiva (quello più vicino al consumatore finale), la figura del libraio viene sempre più spesso indicata come responsabile dell'alto prezzo dei libri di testo. Dimenticando che non solo i librai non hanno alcuna voce in capitolo nella fissazione del prezzo di vendita del bene ma, ad esempio, nemmeno godono della libertà di servirsi dal fornitore economicamente più vantaggioso. E ciò a discapito del consumatore finale”. “Il SIL – conclude il presidente del sindacato – ribadisce ancor oggi la propria completa disponibilità a mettere a disposizione la propria esperienze, le proprie proposte e tutta la documentazione di quanto fin d’ora espresso e presentato nelle varie sedi (Ministero, rapporti con editori ed agenti e loro associazioni, esposti alla Guardia di Finanza, relazioni sulla situazione del mercato librario scolastico) affinché questa sia davvero l’occasione per una svolta in un settore tanto problematico”. ARRIVA UN NUOVO PIANO SULLA SICUREZZA Il Governo al lavoro per affrontare l’emergenza criminalità diffusa. Ecco i dettagli del decreto legge avavetri, graffiti, rifiuti, danni, falsi, pattuglie, casellario, arresti. Sono numerose le misure del governo riepilogate nei giorni scorsi dal quotidiano "Repubblica". Sarà un complesso disegno di legge quello che sarà costruito a palazzo Chigi dal premier Romano Prodi e da tre ministri, Clemente Mastella per la Giustizia, Giuliano Amato per l'Interno, Arturo Parisi per la Difesa, riuniti per affrontare una delle emergenze più allarmanti dell'estate, quella della sicurezza urbana, della criminalità diffusa e di quella organizzata. Custodia cautelare obbligatoria, anche per "presunta pericolosità e sufficienti indizi", per chi è sospettato di aver commesso rapine e furti di particolare violenza; processi accelerati se le prove per chi è stato arrestato sono schiaccianti; stretta sull'affidamento in L 20 prova se il crimine commesso ricade nella fascia rossa del grave o gravissimo allarme sociale. Ma anche un codice nazionale unico, fondato su un solido, realistico e inappuntabile fondamento giuridico, cui tutti i sindaci, pur nella loro libertà e autonomia, debbano attenersi per arginare la criminalità urbana, una sorta di cornice comune che eviti un'Italia a macchie di leopardo in cui il lavavetri di turno, cacciato da una città, si rifugi in quella vicina dove i divieti sono inesistenti. E ancora: regole nuove sul sequestro e la confisca dei patrimoni mafiosi che marcino in piena autonomia, sganciate dal processo e dalle sue (almeno fino a oggi) ineliminabili lungaggini. Infine 30mila uomini attualmente in esubero nelle Forze armate (il calcolo è dello Stato maggiore della Difesa) che potrebbero essere utilizzati per la sicu- rezza. Misure più severe sulla prostituzione e contro chi guida ubriaco. Sono le numerose misure, anticipate oggi dal quotidiano Repubblica che saranno parte del complesso disegno di legge che oggi sarà costruito a palazzo Chigi dal premier Romano Prodi e da tre ministri, Clemente Mastella per la Giustizia, Giuliano Amato per l'Interno, Arturo Parisi per la Difesa, riuniti dalle 17 per affrontare una delle emergenze più allarmanti dell'estate, quella della sicurezza urbana, della criminalità diffusa e di quella organizzata. Accantonata l'ipotesi di utilizzare l'Esercito nelle regioni ad alta densità mafiosa, Parisi ragionerà con Amato dei 30mila uomini che, eccedenti nel nuovo modello di difesa, potrebbero affiancare le forze dell'ordine. Amato, ancora ieri sera, lavorava personalmente al decalogo da affidare ai sinda- ci: un quadro normativo certo da usare per successive iniziative autonome, ma tale da evitare gli effetti della vicenda lavavetri che svelato un doppio rischio: la migrazione delle attività illecite da un comune più rigoroso a uno più permissivo e la debolezza della scelta normativa, tant'è che al ministero si cerca un articolo del codice penale che, più del 650, giustifichi l'allontanamento dei lavavetri. Ma è sul ministero della Giustizia che incombe il compito più delicato: garantire che i criminali, scrive Repubblica, siano essi rapinatori o autori di estorsioni, finiscano subito in galera, ci restino senza ottenere permessi, subiscano un processo rapido, e scontino una pena definitiva certa. Il Guardasigilli Clemente Mastella ne ha parlato a Telese, durante la festa dell'Udeur, con Amato. E ieri diceva: "Ho dato ai miei esperti dell'ufficio legislativo gli input per costruire un pacchetto che metta insieme rigore ma anche garanzie". Mastella, dopo le lamentele di Amato per i rapinatori arrestati che tornano subito in libertà, chiede una stretta sulla custodia cautelare e misure che garantiscano la certezza della pena. Ma anche, sul versante di mafia, camorra e 'ndrangheta, regole che colpiscano i portafogli dei boss e una revisione definitiva del 41bis senza cedimenti a chi vorrebbe attenuare l'attuale carcere duro. È un progetto ambizioso in cui Mastella, da cattolico e moderato, vorrebbe coniugare rigore e garanzie. "Il Ministro Amato vada avanti con decisione nella lotta all'illegalità. Questa sacrosanta battaglia è cruciale e le scelte del Ministro sono condivise con convinzione dalla Confesercenti da sempre schierata per la sicurezza e la legalità".Così Marco Venturi, Presidente della Confesercenti commenta le prese di posizione del Ministro dell'Interno. "Guai a lasciare Amato solo in questo suo impegno di civiltà ed è grave che esponenti della sinistra radicale si attardino in un giustificazionismo assurdo invece di stare senza esitazioni con gli onesti visto che l'illegalità si contrappone sempre ad ogni progresso civile". ''Ed è importante - prosegue Venturi che anche settori del centro-destra abbiano mostrato in questa occasione attenzione alle parole di Amato pur rimanendo critici nei confronti di Governo e maggioranza". "Comunque sia il Governo vada avanti, non ci si fermi per nessuna ragione. Si deve capire che con un falso buonismo continuano a rimetterci solo tanti cittadini onesti, dalle famiglie agli anziani, dai commercianti agli altri imprenditori la cui rabbia cresce ogni giorno mentre si disgrega pericolosamente la convivenza civile". "Certo per la lotta alla criminalità senza aggettivi ci vogliono atti concreti e risorse adeguate. Ed allora avanziamo una proposta: i beni confiscati e le partite finanziarie illegali scoperte provenienti soprattutto dal taglieggiamento dei commercianti e delle altre piccole e medie imprese vengano utilizzati tutti per incrementare l'azione di contrasto e per favorire lo sviluppo dei sistemi di allarme e di blindatura, necessari per impedire rapine ed omicidi a danno degli imprenditori". LE MISURE DEL GOVERNO Lavavetri Il Viminale studia nuove norme contro lavavetri e parcheggiatori abusivi per garantire liberta' e sicurezza nella circolazione. Saranno condannati a fare lavori socialmente utili Graf fiti Sara' previsto uno specifico reato contravvenzionale per chi detiene, senza una sufficiente motivazione, bombolette spray, ma verranno tutelati i "graffiti d'autore". Rifiuti Verra' messo a punto un divieto specifico che blocchi l'abbandono dei rifiuti nelle aree urbane. L'intervento e' mirato soprattutto a colpire chi getta in strada bottiglie e lattine. Danni Non si interverra' piu' soltanto in caso di denuncia, ma con un intervento obbligatorio d'ufficio contro chi danneggia parti significative del territorio urbano. Falsi La guerra alle griffe contraffatte passa per una procedura semplificata per garantire la confisca amministrativa dell'oggetto sequestrato e la sua successiva distruzione. Pattuglie Per garantire il rispetto del vademecum urbano messo a punto dal Viminale saranno istituite, per la prima volta, pattuglie miste tra Polizia di Stato e polizia municipale. Casellario Per assicurare una immediata riconoscibilita' degli autori di delitti seriali saranno ristrutturati il casellario giudiziario e il registro dei carichi pendenti. Arr esti In caso di rapine e furti violenti la custodia cautelare sara' obbligatoria, ma decisa da un organo collegiale. Accelerato il processo. Negato il patteggiamento in appello. 21 CORSI SOSTITUTIVI DEL LIBRETT O SANITARIO: CAMBIA LA SCADENZA di Claudia Andreatta assa da due a tre anni la durata di validità dei percorsi formativi sostitutivi del libretto sanitario. Così ha deciso la Regione Veneto con decreto n. 388 del 09.08.2007, a firma del Dirigente Unità di Progetto Sanità Animale ed Igiene Alimentare, che varia la data di scadenza dei persorsi formativi sostitutivi dei libretti sanitari - portandola a 3 anni anziché 2 come da precedente provvedimento (decreto n. 438 del 24.11.2004). Chi ha quindi frequentato a partire da ottobre 2005 questi nuovi percorsi in enti accreditati alla formazione, potrà rinnovare la propria idoneità il prossimo anno. I corsi, indispensabili per qualsiasi operatore che manipoli sostanze alimentari, hanno sostituito il vecchio sistema dei libretti sanitari già dal 2005. Le procedure per adempiere a quanto previsto dalla Legge Regionale sono espletate attraverso la partecipazione con esito favorevole ad un percorso formativo/informativo di tre P ore, dove vengono trattati argomenti come igiene della persona (igiene delle mani, abbigliamento, consapevolezza del proprio stato di salute), malattie trasmissibili dagli alimenti e sanificazione. L'inosservanza degli obblighi dettati dal presente provvedimento è punita con le sanzioni previste dagli articoli 14 e 15 della legge 30 aprile 1962, n. 283 (le stesse che erano previste anche per l'inosservanza degli obblighi sul vecchio libretto di idoneità sanitaria) con multe fino a 250 euro e la chiusura dell'esercizio fino a 7 giorni. Circa 4000 persone da ottobre 2005 hanno svolto il loro percorso formativo nella nostra sede Confesercenti che continua ad organizzare questi corsi con cadenza quindicinale in orario diurno e serale. Il prezzo del corso è di 36 euro iva inclusa per partecipante. La Confesercenti di Verona rimane a disposizione per ogni altra eventuale chiarificazione in merito contattando la sede di Via Albere 132 allo 045 8624011. CORSI IN PARTENZA AGENTI E RAPPRESENTANTI DI COMMERCIO Stanno per chiudersi le iscrizioni al corso abilitante al Ruolo per Agenti e Rappresentanti di commercio in partenza la prima settimana di ottobre. Il corso si terrà nella sede dell'associazione di categoria in via Albere 132 a Verona, con orari serali. ULTIMI POSTI PER IL CORSO REC Ultimi posti per il corso di somministrazione e vendita di bevande alimentari in partenza il 24 settembre, indispensabile a chi intenda aprire un'attività di bar e ristorazione. Il corso si terrà nella sede dell'associazione di categoria in via Albere 132 a Verona, con orari serali. AGENTI IMMOBILIARI Partirà il 1° ottobre il corso per agenti d'affari in mediazione del settore immobiliare. A dsposizione ci sono ancora pochi posti e le lezioni si terranno nella sede dell'associazione di categoria. Per informazioni ed iscrizioni: Confesercenti Verona 045.862.40.11 www.confesercenti-vr.it 23 NEWS DIECI RIGHE FAMIGLIE: IL 13,1% IN POVER TA’ Secondo gli ultimi dati Istat, relativi al 2005, le famiglie in condizione di poverta' relativa sono 2 milioni 585 mila, pari all'11,1% delle famiglie residenti in Italia. Si tratta complessivamente di 7 milioni e 577 mila individui, il 13,1% dell'intera popolazione. Lo rende noto l'Istat in una nota. La spesa media mensile per persona rappresenta la soglia di poverta' per una famiglia di due componenti e corrisponde a 936,58 euro al mese. Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore vengono quindi classificate come povere. Il 2,3 delle famiglie italiane afferma di trovarsi in difficolta' nell'acquisto di generi alimentari. La maggiore incidenza della poverta' si avverte nelle famiglie con piu' di due minori a carico e tra le coppie al di sopra dei 65 anni. Le difficolta' economiche sono in aumento, soprattutto tra gli anziani e in particolare al Sud, dove l'Istat ha riscontrato un ulteriore peggioramento: l'incidenza della poverta' nelle famiglie con un elevato numero di componenti e' passata infatti dal 36,4% del 2004 al 42,9%. Gli anziani piu' poveri sono nel Meridione, dove l'intensita' della poverta' raggiunge il 22,7%, rispetto al 17,5% e al 18,9% nel Nord e nel Centro. Nel Mezzogiorno risiedono i tre quarti delle famiglie che l'Istat definisce come 'sicuramente povere', corrispondenti al 5,1% del totale, con livelli di spesa mensile inferiori di oltre il 20% alla linea standard. 24 UE: AUMENTANO I RISCHI DI CRESCITA Sono aumentati i rischi al ribasso per la crescita economica dell' Eurozona nel 2008. E’ quanto afferma il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia che ha precisato anchel'inflazione e' ''fondamentalmente sotto controllo''. Almunia ha poi commentato l'attuale turbolenza dei mercati finanziari spiegando che non prevede un ''peggioramento del mercato del credito'' ne' rischi di ''ulteriori choc''. Almunia ha infine precisato che l’indipendenza della Banca centrale europea rappresenta una garanzia per la crescita dell'economia che ''i politici devono rispettare l'indipendenza della Bce''. INFLAZIONE: CONTENIMENT O AIUTA CRESCITA ECONOMICA “Positivo il dato sull’inflazione di agosto reso noto oggi dall’Istat - commenta la Confesercenti - che si mantiene ad un tasso stabile, l’1,6% e coerente con quello programmato per il 2007”. “Virtuoso è inoltre l’atteggiamento complessivo di contenimento dei prezzi, grazie anche all’azione calmieratrice della distribuzione, che fa respirare l’economia italiana e può rimettere in moto la crescita dei consumi”. “Per quanto riguarda gli aumenti sia congiunturali che tendenziali dei servizi ricettivi e di ristorazione per il periodo estivo, sono dovuti in parte ai costi maggiori sostenuti per i rinnovi contrattuali del settore turismo, già entrati in vigore a partire da luglio con le prime tranches di aumenti mensili e di una tantum, che quindi andranno stemperandosi già nei prossimi mesi”. PREZZI: “GOVERNO CONTROLLI A PAR TIRE DA PRODUZIONE” "Mi sembra giusto che il governo freni l'attuale allarmismo sui prezzi'. Lo afferma il presidente regionale di Confesercenti Toscana Massimo Vivoli. Tutti gli anni al rientro dalle vacanze si riapre questo capitolo, sottolinea l'esponente Confesercenti. 'In questi giorni - dice Vivoli - pero' c'e' una novita': sul banco degli accusati non c'e' il settore del commercio tradizionalmente additato come il responsabile unico degli aumenti'. 'I generi freschi di prima necessita' ( carne, frutta, e verdura) - aggiunge - sono sostanzialmente fermi'. La situazione climatica ha favorito in tutto il Paese buoni raccolti e le stesse organizzazioni agricole lo confermano. 'Ma le segnalazioni che ci pervengono dal mondo della produzione e della trasformazione parlano di aumenti dei listini di alcuni prodotti sull'onda delle notizie di un forte aumento del prezzo delle farine sui mercati internazionali. Le nostre categorie, hanno pochi strumenti per contrastare eventuali speculazioni e comunque faranno la loro parte anche in considerazione della difficile congiuntura, ma gli altri'?. Secondo Vivoli le rassicurazioni non sono sufficienti, ne servono proteste simboliche preventive: 'Occorre subito, come si e' fatto d'estate quando aumentavano i carburanti convocare un tavolo con tutte le categorie economiche per affrontare congiuntamente la dinamica dei prezzi a cominciare dalla ricaduta che su questi potrebbero avere non solo un aumento delle materie prime ma anche le tariffe dei servizi, le utenze, il costo dei trasporti, e soprattutto gli affitti che sfuggono ad ogni logica di mercato'. 25 PLANET: LA COOPERATIVA AL SER VIZIO DELL’IMPRESA di Alessandro Torluccio lanet è la cooperativa con sede a Verona che giornalmente gestisce flussi di lavoro e di manodopera, garantendo la presenza di quest’ultima direttamente sul posto di lavoro attraverso un sistema di traspori interno. Planet è presente in questo settore da alcuni anni e mette a disposizione il personale adatto ad ogni tipo di esigenza. Attraverso le varie esperienze accumulate, ha unito capacità ed organizzazioen per poter affrontare con serietà e prontezza le varie richieste che vengono fatte per la buona riuscita di uno spettacolo. La cooperativa ha seguito molti eventi dei grandi della musica italiana e straniera (come il recente concerto di Vasco Rossi del 19 settembre allo stadio Bentegodi), supportando le produzioni dal montaggio allo smontaggio di ogni tipo P di struttura che veniva proposta. Oltre Verona, città spettatrice di molteplici manifestazioni durante tutto l’arco dell’anno, la cooperativa ha raggiunto diverse città, tra cui Padova, Bologna, Bolzano, Vicenza, Venezia e altre ancora. La selezione della forza lavoro, attraverso test e accertamento di documentazioni, permette di selezionare e formare professionalità di qualsiasi genere. Personale qualificato con formazione specifica, regolarmente assunto dalla Planet. Questo sistema di formazione preliminare consente di offrire un potenziale di lavoratori sempre pronto a soddisfare le esigenze del cliente, anche quelle straordinarie e senza preavviso. La consapevolezza dell’azienda rispetto alle difficoltà di inserimento della forza lavoro nelle imprese, ha fatto maturare nella filosofia di Planet in perseguimento di elasticità e adattabilità al cliente, dandogli modo di avere personale in prova allos copo di poterne meglio valutare le potenzialità. I settori operativi sono quelli classici del mercato: personale per logistica, stoccaggio e immagazzinamento, quello per le catene produttive standardizzate e per lavorazioni e distribuzione alimentare. Punto di forza di Planet è l’allestimento di strutture per eventi mediatici e pubblicitari di qualsiasi genere. “La passione che riversiamo in questo lavoro è come quella di un cantante quando, salito sul suo palco, riesce a soddisfare il suo pubblico” ha commentato Mario Rossi, Informazione Pubblicitaria Pubblicitaria 23 TRE VERONESI PER LA C2 di Luca Corradi on ci sono solo la buona partenza del Chievo in serie B e quella ben peggiore dell'Hellas in C a far notizia in questo inizio della stagione calcistica veronese. Scendendo di un paio di gradini, infatti, ci imbattiamo in una serie D che conta quest'anno ben tre formazioni della nostra città. Sambonifacese, Virtus Borgo Venezia e Domegliara, quest'ultima promossa a giugno dopo il vittorioso spareggio coi padovani del Noventa, sono le società scaligere che si giocheranno, assieme alle altre diciassette del girone, il passaggio dal più alto livello dei Dilettanti a quello più basso dei Professionisti, la C2. La Sambonifacese, nata nel 1921 e giunta al massimo splendore nella serie C unica dell'immediato secondo dopoguerra (fonte: www.sambonifacese.it), è al quinto campionato consecutivo in serie D. Inseriti nella Coppa Italia di N 28 serie C, i rossoblù del presidente Gianluigi Pedrollo sono usciti al primo turno, impegnati nello stesso girone dell'Hellas Verona: lo smo (e il gol, l'1 a 0 firmato Porcino) della Sambo, il cui sogno si è però infranto dopo il contestato rigore che ha dato all'Hellas il pareggio e il via libera per il 3 a 1 finale. "Un'esperienza assolutamente positiva per noi" Sambonifacese, Virtus e la commenta Pedrollo, al secondo anno di presineopromossa Domegliara denza - "Di certo non rappresenteranno Verona abbiamo sfigurato. Un gran premio per i nostri nel campionato di serie D. ragazzi, soprattutto per Dopo tante amarezze nel chi gioca con noi da molto tempo. Purtroppo, calcio che conta però, quella difficilmenpotrebbero arrivare dai te sarà la squadra che potremo schierare in dilettanti le soddisfazioni campionato, dato che per per la città scaligera regolamento dovremo "rischiare" giocatori più giovani, pur bravi ma per forza meno esperti, e storico derby ha visto i gialloblù questa sarà un'incognita." E ora il soccombere per oltre un'ora al campionato: dopo il secondo posto Bentegodi sotto il gioco, l'entusia- e i play-off dell'anno scorso, e dopo un mercato che l'ha vista "strappare" proprio alla Virtus il bomber brasiliano Dimas (21 gol la stagione passata), la Sambonifacese è indicata dai classici "addetti ai lavori" come la favorita del girone. Ma il numero uno rossoblù, nonostante il convincente 3-0 sull'Este alla prima giornata, non pare del tutto d'accordo: "Chi lo dice?" - sbotta "Lo dicono gli altri, io non lo so! Anche l'anno scorso in teoria avremmo dovuto essere i più forti, invece siam partiti da cani e abbiam dovuto risalire con un grande girone di ritorno, cambiando qualche giocatore e l'allenatore (quello attuale è Claudio Ottoni, N.d.A.), questo perché siam partiti praticamente a luglio. Quest'anno siamo nei tempi giusti, abbiamo allestito cum granu salis una squadra bilanciata, competitiva, con tanti bravi giovani, ma poi è il campo che parla." E nemmeno se si tratta di obiettivi Pedrollo si sbilancia: "E' sbagliato dire che il nostro obiettivo è la C2" - precisa - "Io parto per vincere tutte le partite. Poi magari se vinco in C2 non ci vado neanche! Va valutata tutta una serie di cose, lo stadio, i soldi, giocatori... Per ora i miei li vedo bene, e sono ottimista perché lo sono anche i nostri "vecchietti", come l'ex Hellas Fattori che farebbe ancora comodo a qualche squadra di città! " E le altre due veronesi? Pedrollo si conferma allergico ai pronostici, che ama sovvertire: "Riguardo la Virtus" - dice - "dicono sia difficile ripetersi, magari invece farà ancora meglio. Io non ne ho idea: se ascolto Fresco sembra che lui ogni volta prenda i migliori...io gli ricordo una cosa che faceva Moratti senior: avendo possibilità toglieva agli altri i buoni giocatori, magari anche per farli stare in panchina! Il Domegliara nel derby alla prima giornata (vinto 1 a 0 sul campo della Virtus, N.d.A.) mi è sembrato più squadra, più quadrato. Ma per valutarle entrambe ci vorrà almeno un mese, quando avranno giocato con le squadre più esperte." La Virtus del presidente e allenatore Luigi Fresco, una sorta di Arsene Wenger dei dilettanti vero- GIALLOBLU Il derby Vir tus-Domegliara (Elle Err e foto Montorio Vr) nesi (è alla guida tecnica della prima squadra dal 1981!), è chiamata a ripetere l'exploit della stagione scorsa in cui, da matricola promossa per la prima volta in serie D, concluse con un entusiasmante terzo posto che le valse la partecipazione ai play-off. La società di Borgo Venezia, nata anch'essa nel 1921, è partita però con il piede sbagliato, eliminata al primo turno di Coppa Italia dal Montichiari e sconfitta in casa nell'esordio di campionato dallo stesso Domegliara: "Siamo partiti male" - ammette il Direttore Sportivo, Adriano Zuppini - "Già dobbiamo fare i conti con parecchi infortuni, e inoltre abbiamo perso due pezzi importanti (oltre a Dimas è stato ceduto anche Simone Gironi, vero e proprio uomo-record della Virtus con 445 presenze e172 gol, N.d.A.; fonte: www.usvirtusbv.it). Daremo spazio ai nostri giovani e più avanti vedremo se sarà il caso o meno di tornare sul mercato." Obiettivi? "Una salvezza tranquilla" - spiega il diesse rossoblù - "e valorizzare i nostri talenti più giovani: il loro livello tecnico è alto, la vera sfida è quella di vedere se sono all'altezza della categoria per carattere, mentalità e cattiveria agonistica." Difficile ripetersi? Zuppini non è così pessimista: "Direi che i presupposti psicologici sono praticamente gli stessi dell'anno scorso" - dice - "nel senso che non dobbiamo pensare all'alta classifica ma solo alla salvezza. L'obiettivo quindi è lo stesso, fare più punti possibile all'andata e raggiungere la quota di sicurezza. Poi vedremo se ci sarà spazio per qualcosa in più. Devo dire che, attacco escluso, la squadra è più forte dell'anno scorso." Riguardo le altre due veronesi, infine, Zuppini ha le idee chiare: "La Sambo è uno squadrone" afferma - "è attrezzata per vincere il campionato o comunque per farne uno a sé stante insieme all'Itala. Il Domegliara ha l'entu29 siasmo della matricola e il valore aggiunto di un'economia ben assestata grazie al padre-padrone Paiola: sarà un anno di transizione e di consolidamento, poi in poche stagioni arriveranno in alto." E a proposito di quello che storicamente è il primo sodalizio di Sant'Ambrogio di Valpolicella (fondato nel 1927), il Domegliara del presidente Claudio Paiola è partito davvero bene: "Buona la prima" - commenta la società rossonera attraverso il suo addetto stampa Saverio Guette - "La bella vittoria con la Virtus ci ha fatto superare lo scotto del noviziato e dell'emozione per il debutto. Abbiamo passato anche il turno di Coppa col Castellana. Questo ci fa molto piacere e ci conforta perché dimostra che la squadra ha assimilato in poco tempo i carichi di lavoro e le istruzioni dello staff tecnico." L'obiettivo è da matricola? "Sì" continua Guette - "dovremo calarci nel nuovo campionato in punta di piedi, ma senza farceli pestare! Dovremo unire la giusta umiltà alla giusta ambizione. Possiamo avere solo obiettivi a breve termine, perché il calcio è come la vita e non si sa mai cosa può riservarti anche nel futuro più prossimo. Quindi cerchiamo di raggiungere questa salvezza e poi vedere e capire anche quali sono le nostre potenzialità e i nostri limiti." La squadra, allenata dall'ex calciatore professionista Paolo Vanoli, con il salto in serie D ha già superato il miglior risultato storico della società rossonera, l'undicesimo posto nella Promozione Interregionale del 1953 (fonte: www.domegliaracalcio.it). Ma che anno sarà per il Domegliara? "Se Coppa Italia, Hellas Ver ona-Sambonifacese: Arma marcato str etto da Sibilano (Foto Studio Novelli) 30 da un lato" - spiega Guette - "i programmi a lungo termine lasciano il tempo che trovano, dall'altro è anche vero che l'entusiasmo, da solo, ha il fiato corto: ecco perché la società ha programmato al meglio questo salto di campionato attraverso la collaborazione tra la presidenza e lo staff tecnico. Ok l'entusiasmo, la passione e l'umiltà, ma anche obiettivi precisi e chiari: prima la salvezza, poi vedremo dove si potrà arrivare. " Infine, le veronesi: "E' un girone interessante" - non si sbilancia l'a.s. - "anche sotto il profilo del campanile. Tra l'altro a noi è toccato subito il derby. E' una stagione da sfruttare per mettersi in evidenza davanti ad una platea sempre più importante quale è quella del calcio dilettantistico, che rappresenta anche le fondamenta per il calcio di livello superiore.".