ATTUALITA’
7
Commercio Oggi
Registrazione al Tribunale di
Verona n. 458 del 12 aprile
1979 Anno 25° n. 7
settembre 2007 Mensile della
Confesercenti di Verona
Spedizione in abbonamento
postale D.L. 353/2003 (conv.
in L 27/02/2004 n. 46) art. 1,
comma 1, DR VERONA
6
In Motor City entrano i tre
dell’opa selvaggia: Gnutti,
Fiorani, Consorte. La storia
di una nuova speculazione
ATTUALITA’
SOMMARIO
8
5 Quanto vale il t arocco?
DIRETTORE RESPONSABILE
Daniele Pagliarini
PUBBLICITA’
Ufficio Commerciale
Confesercenti Verona
tel. 045 8624031
EDITORE
Ce. Se. Con. Srl
DIREZIONE, REDAZIONE E
AMMINISTRAZIONE
Via Albere, 132 - 37137
Verona. Tel. 045 8624011
[email protected]
IN REDAZIONE
Alessandro Torluccio,
Claudia Andreatta.
HANNO COLLABORATO
Luca Corradi, Giorgia
Pradolin, Luca Mazzara,
Caterina Ugoli, Roberto
Moscarella.
Impaginazione e grafica a
cura di Confesercenti Verona
FOTO
Archivio Confesercenti
STAMPA
Grafiche Aurora
Via della Scienza, 21
37139 Verona
6 Motor City: asfalto e centri
commerciali
8 L’abusivismo si sposta sul
Garda
La piaga degli abusivi si
apre sul Garda. Dopo
l’effetto Tosi su Verona,
il problema si sposta
sul Benaco
10 Ex-cartiere, qual è la
situazione?
12 Elio Mosele, da Rettore a
PERSONAGGIO
Elio Mosele racconta la
sua Provincia
presidente provinciale
16 Il turismo veronese si apre
all’est
12
18 Il caro-libri
20 Il Governo prep ara un
nuovo piano sulla sicurezza
23 Formazione: cambia la
GIALLOBLU
scadenza dei libretti sanit ari
24 News diecirighe
28 Tre veronesi per la C2
20
Il calcio veronese è in
crisi? A guardare più in
giù del solito non si
direbbe..
EDIT ORIALE
di Silvano Meneguzzo
QUANTO VALE IL TAROCCO?
ommercio abusivo. Da sempre
una piaga per il nostro settore. A
Verona, finalmente possiamo dire,
si è deciso di usare la linea dura,
sia con i venditori che con gli
acquirenti, generando una sorta di
paura generalizzata che ha allontanato dal centro questi venditori di tarocchi.
Ma il problema, seppur in parte risolto grazie all’intervento massiccio delle forze dell’ordine, rimane per
altre zone della provincia, dove si è spostato questo
commercio dopo il giro di vite del sindaco Tosi.
La soluzione, dunque, appare ancora lontana, specialmente finchè ci saranno organizzazioni alla base che
sfruttano questi “schiavi” per i loro fini.
Immigrati spesso senza permesso di soggiorno, costrtti gioco forza ad entrare nell’illegalità per sopravvivere e sottostando a vere e proprie mafie che li manovrano come tanti burattini. Quello che serve è un’alternativa. Un’alternativa all’illegalità, che possa dare
opportunità anceh a chi non ne ha.
Occorre poi fermare l’ingresso in Italia di queste merci
contraffatte, fatte passare troppo facilmente da dogane
colabrodo. 200 miliardi di dollari il giro d’affari del
falso. Una cifra che deve far riflettere, non solo la
giunta veronese, che qualcosa ha fatto, ma tutto il
sistema, per trovare delle strategie efficaci e combattere quella che per noi è e rimane una piaga. Vale la pena
rischiare per avere un falso? Una patacca di scarsissima qualità con appuntato un marchio famoso? Anche
l’acquirente dovrebbe fare la sua parte, eprseguendo la
qualità e non soltanto l’apparenza del prodotto.
Passino i turisti stranieri, ignari di quanto accade, ma
gli italiani no.
Quindi quanto vale il tarocco? Per le organizzazioni
mafiose 200 miliardi di dollari, per il venditore 10 euro
al giorno, per l’acquirente poco più di 5 euro. Detto
questo, val la pena finanziare chi delinque sfruttando il
più debole?
C
Silvano Meneguzzo
Presidente Confesercenti Verona
5
MOT OR CITY: ASFALT O
E CENTRI COMMERCIALI
ltre quattro milioni di metri
cubi di cemento stanno per
invadere la bassa veronese.
Questo il dato più significativo del
progetto "Motor City", avviato dalla
Regione Veneto per creare nella
zona tra Vigasio e Trevenzuolo un
autodromo con annessi un parco
divertimenti, una zona industriale e
un centro commerciale definito dai
promotori dell'iniziativa "fra i primi
in Europa", secondo noi il più grande del continente data la sua estensione prevista in circa 4 milioni di
metri quadrati! La struttura, nel suo
complesso, sarà faraonica e devastante, ed andrà ad insediarsi su
un'area da sempre dedicata all'agricoltura e allo sviluppo di un prodotto tipicamente veronese molto
importante come il riso Vialone
Nano, nonostante le parole di
O
6
Stefano Campoccia, presidente di
Autodromo Veneto Spa, la società
pubblico-privata creata ad hoc come
titolare di Motor City: "Il progetto
consente di riqualificare un'area che
dal punto di vista economico certamente non rappresenta la punta di
diamante del territorio veronese".
Quello che preoccupa più di tutto è
l'impatto che una struttura del genere avrà sulla zona, a partire da quel
centro commerciale di dimensioni
spropositate che andrà a colpire la
già difficile situazione del commercio su quella zona. Per non parlare,
poi, della viabilità e dell'inquinamento che essa porterà non solo
sulla zona di Motor City, ma su tutta
l'area del basso veronese, andando
ad incidere anche sulle colture agricole
dei
paesi
circostanti.
"L'autodromo non è che il pretesto
per avviare una speculazione immobiliare imponente, dando in mano ai
soliti palazzinari un territorio che
andrebbe preservato con cura", ha
dichiarato Fabrizio Tonini, direttore
di Confesercenti Verona.
A conferma degli interessi che stanno alla base di questo "mostro a
quattro teste", c'è l'entrata in gioco
di alcuni nomi famosi sulla scena
economico-penale italiana: Enrico
Gnutti, Giampiero Fiorani e
Giovanni Consorte, i primi due,
associati alla destra berlusconiana,
coinvolti
nella
scalata
ad
Antonveneta, il terzo, legato alla
sinistra di Fassino e Prodi, attraverso la compagnia di assicurazioni
Unipol ha dato l'assalto alla Bnl.
L'arrivo dei nuovi soci in
Autodromo Veneto è avvenuta nel
luglio 2004, quando le società
Earchimede SpA e Draco SpA, individuate quali società realizzatrici,
sottoscrivono un contratto preliminare per rilevare una quota del capitale sociale pari al 48%. I tre
dell'Opa selvaggia sono titolari
all'85% della Earchimede, la holding finanziaria che stando alle
intercettazioni della scorsa estate è
servita per coprire le scalate a Bnl e
Antonveneta.
Quello di Motor City è un affare da
oltre 108 milioni di euro, un ecomostro di asfalto e cemento capace di
contenere fino a 100 mila spettatori
che sarà affiancato da questo centro
commerciale, costruito in deroga
alle leggi regionali sulle aree commerciali grazie all'intercessione del
forzista governatore del Veneto
Giancarlo Galan. La proposta di
costruire l'autodromo del Veneto fu
avanzata alcuni anni fa da due consiglieri regionali, Tiziano Zigiotto
(Fi) e Paolo Scaravello (An). Nel
1999 i sindaci di Vigasio (7mila abitanti) e Trevenzuolo (3mila) a Sud di
Verona hanno ottenuto la benedizione di Galan che fece approvare una
legge ad hoc con lo scopo di attirare
decine di migliaia di persone ogni
fine settimana perchè ammirino il
circuito, lungo 5,3 km. Ma tutto ciò
per la Regione non era sufficiente;
un autodromo in mezzo alla campagna poteva apparire come la classica
cattedrale nel deserto; così nel 2004
la giunta Galan ha ridisegnato i confini del progetto aggiungendoci 2
km quadrati di superfice edificabili
al 70%. Cifre a sei zeri che hanno
messo subito d'accordo Gnutti,
Fiorani e Consorte, che al contrario
di quanto sta avvenendo a livello
nazionale, in questo grande business
del mattone all'ombra dell'Arena si
ritrovano uniti e con le spalle ben
coperte dal momento che la società
Autodromo Veneto srl, con sede a
Mestre, possiede anche capitali della
Regione. L'altra questione calda è
quella della viabilità. "Il polo multifunzionale potrà rappresentare una
presenza positiva nel territorio solo
se vi sarà un sistema viabilistico in
grado di sopportare il traffico ingente che verrà a generarsi - appunta
Elio Mosele, presidente della
Provincia di Verona -, quella è una
zona in cui l'infrastrutture viabilistiche odierne già faticano a sostenere
il traffico attuale. Nel calare nuovi
vo casello sulla autostrada A22
Modena-Brennero nei pressi di
Nogarole Rocca, con prolungamento della Tibre (strada TirrenoBrennero) o con innesto più a Nord,
e infine un collegamento
ad hoc da sud, dalla strada
Mediana. I lavori dureranno circa 10 anni, scanditi
Nel faraonico progetto
in tre fasi. Prima fase: viavoluto dalla giunta Galan
bilità e opere di urbanizzazione, autodromo, attinella campagna veronese,
vità commerciali (entro 3entrano in scena i “tre
5 anni). Seconda fase:
dell’opa selvaggia”:
parco tematico, strutture
ricettive e ristorative, conGnutti, Consorte e Fiorani.
cessionarie automobilistiStoria dell’ennesima
che, spazi espositivi ed
attività complementari
speculazione immobiliare
(entro 4-7 anni). Terza
fase: polo tecnologico e
residenze di servizio per
gli addetti (7-10 anni).
progetti non bisogna prescindere dal "Restiamo in attesa di nuovi sviluppreservare la libertà di circolazione pi - prosegue Fabrizio Tonini - ma
dei cittadini". I promotori privati di non possiamo che essere fortemente
Motor City hanno dichiarato inequi- preoccupati della questione".
vocabilmente d'essere disponibili a
finanziare tutte le
opere
pubbliche,
comprese quelle di
viabilità, necessarie
a supportare il progetto.
La Provincia aveva
imbastito degli incontri con i Comuni
dell'area per riflettere sulle migliori
opzioni di viabilità
in vista di Motor
City, ma il tavolo ha
recentemente avuto
una battuta d'arresto,
causa le difficoltà
nella concertazione
delle varie voci.
"Stiamo effettuando
colloqui con i singoli sindaci - chiarisce
Mosele -, in attesa
che il tavolo riprenda il confronto". Gli
interventi viabilistici
al momento più
Giancarlo
eclatanti fra quelli in
Galan
previsione: un nuo7
ATTUALITA’
LA GUERRA ALL’ABUSIVISMO
SI SPOSTA SUL GARDA
di Daniele Pagliarini
i allarga a macchia d'olio il
commercio
abusivo
a
Verona. Dopo le ordinanze
del sindaco di Verona Flavio Tosi e
il giro di vite voluto dallo stesso
primo cittadino contro questa
piaga del centro storico, i commercianti di merce contraffatta hanno
pensato bene di accasarsi in un
altro comune, quello di Garda,
anche questo a forte economia
turistica e con un passaggio non
indifferente di cittadini tedeschi,
avventori inconsapevoli di questi
oggetti taroccati. A denunciare il
fatto, Paolo Bissoli, presidente
provinciale
dell'Anva,
Associazione Nazionale Venditori
Ambulanti: "Il problema non si è
S
8
risolto, si è semplicemente spostato, nascondendolo agli occhi della
città e mettendolo in vetrina sul
Garda, dove decine di abusivi proseguono nelle loro azioni a scapito
degli operatori onesti che devono
affrontare questa concorrenza sleale". Sulle rive benacensi già qualche comune si è mosso per fermare le vendite, come ad esempio
Peschiera, dove due cittadini senegalesi sono stati fermati e denunciati alla fine del mese di agosto.
Proprio il comune del sindaco
leghista Umberto Chincarini, sta
attuando lo stesso piano del suo
collega veronese, allargando i controlli di polizia locale anche alla
sera. Insomma, Verona sempre più
nella mora dell'abusivismo commerciale, ma l'inasprimento dei
controlli e le sempre più numerose
denunce, anche per gli avventori,
servirà ad arginare il problema?
La questione da affrontare rimane
sempre la stessa: il venditore non è
che l'ultimo anello della catena,
quello più debole e che subisce le
conseguenze dell'atto delittuoso.
Alla base esistono vere e proprie
mafie, spesso controllate da italiani, i quali importano merce contraffatta dalla Cina e assoldano
extracomunitari senza permesso di
soggiorno per avviarli alla vendita
in cambio di pochi euro. È il caso
di Rimini, dove pochi giorni fa la
locale squadra mobile ha scoperto
diversi depositi, alcuni dei quali
anche a Bologna, che contenevano
merce con marchi contraffatti. In
totale sono stati sequestrati all'incirca diecimila prodotti, per lo più
capi d'abbigliamento e merce di
pelletteria, per un valore di diverse migliaia di euro. A Roma, invece, dove questo tipo di commercio
è ormai diffuso su vasta scala, una
trentina di venditori ambulanti ha
atteso, con i manganelli e le bombolette spray in mano, l'arrivo dei
vigili urbani che svolgono i controlli contro il commercio illegale,
li ha circondati e picchiati selvaggiamente. Dietro a questo business, denunciano gli esperti, ci
sono la camorra e la mafia cinese.
I dati parlano chiaro. La contraffazione di merci e il mercato illegale che ne consente la distribuzione
ha assunto le dimensioni di una
vera e propria attività imprenditoriale in grado di abbracciare i più
disparati settori merceologici.Si
stima che negli ultimi 12 anni
(1993-2005 ) il numero di prodotti
falsificati sia aumentato del
1.850% e che esso rappresenti una
quota tra il 7 e il 9% sull'intero
commercio mondiale. Una ricerca
dell'OCSE (Organizzazione per la
Via Mazzini
Cooperazione e lo Sviluppo Economico) diffusa nella primavera
2007 calcola in un valore di 200
miliardi di dollari i soli prodotti
contraffatti che hanno attraversato
qualche frontiera doganale, tra la
2006 stimato in 7 miliardi di euro.
Ad essi va aggiunta l'evasione
dell'Iva e delle imposte da parte
dei produttori, per altri 1,5 miliardi. Sempre 2006 la sola Guardia di
Finanza ha sequestrato 89 milioni
di pezzi, ai quali andrebbero aggiunte le operazioni delle Polizie locali.
Nello stesso anno in tutti
gli altri paesi europei
La questione è sempre
messi assieme ne sono
la stessa: il venditore non
stati sequestrati 75
milioni. Si passa dal 5%
è che l’ultimo anello
dell'industria degli orodella catena, quello più
logi, al 6% dell'industria
farmaceutica (con incidebole. Dietro vere e
denze pressoché nulle
proprie organizzazioni
nei paesi occidentali e
superiori al 50% in quelmalavitose sempre più
li in via di sviluppo), al
spesso guidate da italiani
10% della profumeria, al
20% di tessile, moda e
abbigliamento, al 25%
dell'audiovideo, al 35%
del software. ( fonte
produzione e il consumo. Tenendo Indicam ). Un dato molto preoccuconto anche di quelli realizzati e pante è anche il forte aumento
consumati all'interno della stessa delle contraffazioni dei medicinali
Unione Europea, il totale potrebbe nel mondo e l'Europa non è immuraddoppiare o più. L'Italia è tra i ne a questo fenomeno. Gli uffici
primi paesi al mondo per contraf- doganali dell'Unione Europea
fazione, con un giro d'affari nel hanno stimato che circa il 10%
degli oggetti falsi fermati alle
frontiere sono medicinali. "A
Verona il fenomeno si sta allargando - ha commentato Silvano
Meneguzzo,
presidente
di
Confesercenti Verona - ma grazie
al lavoro continuo delle forze dell'ordine i controlli sono sempre più
efficaci. Ora ci aspettiamo che
anche nei paesi del Garda, dove il
fenomeno si è spostato, ci sia una
collaborazione tra associazioni,
operatori, comuni e forze di polizia per arginare il fenomeno anche
qui".
Gli
operatori
di
Confesercenti, da parte loro, hanno
avviato già da tempo un rapporto
di collaborazione con gli enti locali, segnalando tempestivamente
fenomeni di questo tipo: "Da parte
nostra non ci può che essere il
pieno appoggio a qualsiasi iniziativa mirata a debellare il fenomeno ha concluso Meneguzzo - auspicando che in futuro ci sia una concertazione a livello sovracomunale
che possa far desistere queste
organizzazioni malavitose nei loro
loschi affari".
9
STRETTA FINALE PER IL CENTRO
COMMERCIALE ALLE EX-CARTIERE
di Daniele Pagliarini
e ne parla da anni. Le ex-cartiere di Verona cosa diventeranno? Quando verranno abbattute? Quando vedrà la luce quel progetto su cui la precedente giunta
Zanotto molto aveva lavorato?
Ebbene, a tutte queste domande arrivano piccole risposte, piccoli passi in
avanti che di anno in anno modificano la situazione, ma forse stavolta è
la volta buona. La giunta comunale
ha infatti accolto parte delle osservazioni alla variante urbanistica di
Verona Sud, cioè il progetto, elaborato dall'architetto Bruno Gabrielli con
l'Ufficio di Piano del Comune, che
trasformerà la porzione di città che
va dal casello autostradale di Verona
Sud a Porta Nuova. Lì verranno
costruiti nuovi edifici e realizzati parchi o recuperate aree dismesse della
Zai come le ex Officine Adige, l'ex
Foro Boario, le ex Cartiere Verona e
gli ex Magazzini generali, l'ex mercato ortofrutticolo (futuro polo finanzia-
S
10
rio) e lo scalo ferroviario. A produrre
le osservazioni sono stati cittadini,
associazioni, categorie economiche e
ai progetti di recupero. Sulle ex-cartiere si è fatta un po' di chiarezza: ci
saranno appartamenti in piccole
palazzine, luoghi per sport
e multisale cinematografiche. Quello che più interessa è la parte commerciaIl Comune potrebbe
le, che è stata ridotta dagli
iniziali 15 mila a 10 mila
concedere alla proprietà
metri quadrati. "Un passo
un ulteriore aumento di
avanti importante se verrà
mantenuto - ha dichiarato
volumetria nel caso la
Fabrizio Tonini, direttore
stessa società si
di Confesercenti Verona resta comunque da valutaaccollasse alcune
re quale sarà l'impatto di
opere viabilistiche.
questa grande superficie
sul commercio di tutta la
Si torna al do ut des
zona, limitrofa al centro
storico". Tra i proprietari
che svilupperanno il progetto c'è ancora lui, il titoprofessionali, circoscrizioni e gli stes- lare del gruppo Famila, quel
si proprietari di aree industriali, com- Brendolan che a Verona detiene già la
merciali e degli immobili interessati maggior parte della grande distribu-
zione. La società proprietaria dei terreni ha pronta una relazione, che presenterà al Comune nei prossimi giorni, in cui spiega come la parte commerciale prevista alle ex Cartiere sia
di dimensioni inferiori a quanto si
aspetta la Giunta comunale. Ciò che il
Comune ha sempre temuto, però,
quando saranno recuperate le ex
Cartiere, è l'eccesso di traffico attorno
al futuro centro commerciale. Il piano
Gabrielli prevede di costruire una
rotonda vicino all'ingresso, eliminando il cavalcavia di viale Piave. Per la
società proprietaria questa soluzione è
sufficiente per smaltire il traffico.
Negli ultimi giorni si stanno infittendo gli incontri tra i titolari dello spazio
e amministrazione comunale. Il nodo
da sciogliere resta sempre quello della
viabilità. Il Comune pretenderebbe
che Brendolan e soci si facciano carico di costruire alcune opere attorno al
complesso, tra cui un sottopasso che
colleghi l'area a Viale Piave e a
Verona Sud. In questo caso pare che
la giunta Tosi potrebbe anche aumentare la volumetria da costruire:
"Siamo di fronte al solito problema
per cui i facoltosi possono permettersi di scendere a patti con le amministrazioni ed ottenere agevolazioni alle
quali i piccoli non possono accedere.
Ribadisco il concetto: una struttura
troppo grande a così poca distanza dal
centro rischia seriamente di mettere in
crisi i negozi di vicinato di tutta l'area",
ha
dichiarato
Silvano
Meneguzzo,
presidente
di
Confesercenti Verona.
Un punto appare ancora poco chiaro:
se Verona è stata a lungo una delle
città più inquinate d'Italia con l'attuale volume di automobili in circolazione, portare altro traffico in Basso
Acquar quanto gioverà all'aria che si
respirerà?
ATTUALITA’
Una parte
parte del
Piano Gabrielli
ELIO MOSELE:
DALL’UNIVERSITA’
ALLA PROVINCIA
“Amministrare un ente territoriale significa anche
andare oltre il segno politico”
di Caterina Ugoli
letto Presidente della provincia alle elezioni del
2004, dopo un lunga carriera universitaria che l'ha visto oltre
che
docente
anche
rettore
dell'Università di Verona, direttore
dell'Istituto di Lingue e Letterature
straniere, direttore della biblioteca
"Frinzi" e preside della facoltà di
Lingue e Letterature straniere, Elio
Mosele ha ancora molti progetti da
realizzare prima della fine del suo
mandato all'insegna della collaborazione tra le principali istituzioni
politiche.
Dunque Presidente Mosele, alla
luce dei risultati delle elezioni
amministrative si può fare un
bilancio tra passato e futuro?
Pensa che il nuovo sindaco Flavio
Tosi possa essere una ventata di
novità per Verona?
Innanzitutto amministrare una
Provincia significa anche sposare il
principio dell'andare oltre il segno
politico, anzi molti interventi
importanti sono stati decisi dalla
Provincia proprio per Comuni che
avevano amministrazioni di segno
contrario. Anche con il Comune di
Verona ho cercato, nei limiti del
possibile, di attuare una politica di
collaborazione sui temi di grande
rilevanza. Ora credo che i problemi
possano essere visti in un'ottica
diversa, ma non tanto perché c'è
un'amministrazione di destra piuttosto che sinistra, ma perché si
condivide l'ottica dell'utilità che
cambia a seconda delle persone e
dei Comuni. Con l'attuale ammini-
E
12
I Palazzi Scaligeri,
sede della Provincia
Provincia
strazione, dunque, ho la sensazione
che ci sia maggior accordo almeno
nella filosofia delle decisioni da
prendere.
Una "politica di collaborazione"
significa "segnare" dei risultati
ma anche mediare le divergenze.
Quali sono stati i punti cruciali
della collaborazione con l'amministrazione Zanotto?
Con l'ex sindaco Zanotto abbiamo
raggiunto senza dubbio delle mete
significative e l'accordo di cui vado
più orgoglioso è stato quello dell'integrazione tra le due società di
trasporti, APT e AMT, che ha dato
vita ad ATV dopo un percorso di
lunga analisi e approfondimenti.
Siamo anche giunti abbastanza
vicino all'adesione della Provincia
alla Fondazione Arena, anche se
ancora non abbiamo raggiunto un
accordo. Ma è un passo che ritengo
indispensabile perchè abbiamo l'esigenza di essere considerati un
ente pubblico territoriale come lo
sono i Comuni e le Regioni, e come
già succede a Milano piuttosto che
a Venezia. Al momento siamo in
paziente attesa della decisione che
il consiglio dovrebbe prendere.
In altri ambiti però c'è stato qualche scontro. Si tratta soprattutto
della designazione di presidenti di
enti come il Consorzio Zai o
l'Aereoporto. Ma anche in termini
di viabilità abbiamo dovuto cercare di appianare i contrasti dovuti
ad una diversa percezione su come
ottimizzare la circolazione a
Verona. Mi riferisco alla costruzione della circonvallazione a
Nord di Verona che potrebbe risolvere il problema del traffico di cui
soffre la zona di Veronetta, Teatro
Romano e Borgo Venezia, in cui ci
auguriamo che venga al più presto
realizzata un'opera risolutiva.
Anche la destinazione dell'area
di San Giacomo ha visto però
delle divergenze con la precedente amministrazione?
Sì l'area di San Giacomo è stato un
grande tormentone per l'amministrazione provinciale che non ha
visto confermare i propri diritti
sanciti con il sindaco di Verona nel
2003.
Mentre con l'attuale sindaco
Flavio Tosi ci sono già degli
accordi in merito?
Con l'attuale sindaco abbiamo stipulato un accordo secondo cui la
provincia può rinunciare all'edificabilità di fronte ad un'offerta congrua al valore reale dell'area, non a
quello presunto. Entro tempi rapidi
verrà fissato un incontro con l'amministrazione per valutare l'offerta
da cui la Provincia possa trarre
quei fondi che ha destinato a sostegno dell'opera, dal momento che
l'esigenza di realizzare questo
scambio si pone anche in termini
finanziari.
E sono già in cantiere altri progetti in collaborazione con il sindaco Tosi?
A questo proposito immediatamente dopo le elezioni ho visto risolvere un altro problema che da tempo
avevo sul tavolo. Mi riferisco al
parco scientifico Star, in merito al
quale i piani industriali finora
redatti non hanno sortito gli effetti
sperati. Ora c'è la necessità di un
terzo aumento di capitale e si pensa
alla realizzazione di una nuova
società di tipo consortile. Ma per
quanto mi riguarda non sono completamente d'accordo e rilancerò la
possibilità di creare un unico ente
al quale possano partecipare non
solo organismi pubblici ma anche
privati perché portino il loro apporto alla ricerca. La volontà è quella
Provincia di Verona? E quali
sono i "nodi" decisionali?
Da un'indagine del Sole 24 è emerso che il 64% degli italiani apprezza la Provincia. Questo è
un dato rilevante se
peniamo a quante attività
professionali, commerciali ma anche artistiche
“In merito al Parco
e culturali la tengono
Scientifico Star, i piani
viva e ne fanno un punto
di riferimento. E la
industriali finora redatti
Provincia è sempre prenon hanno sortito gli
sente in termini di collaborazione. Ma a questo
effetti desiderati. Ora ci
proposito noi puntiamo
sarà un terzo aumento di
molto sulla definizione
da parte dello Stato delle
capitale e auspico l’entrata
funzioni fondamentali,
di soggetti privati”
per evitare che ci sia una
sovrapposizione di ruoli.
Ogni Provincia dovrebbe
avere un pacchetto di
funzioni fondamentali e
di creare qualcosa di abbastanza tali funzioni, trasferite dalle regioduttile ma che garantisca il finan- ni, non dovrebbero essere a macchia di leopardo ma perseguire
ziamento di opere e di ricerche.
Dal Comune passiamo alla un'uniformità.
Regione: quale ruolo riveste la Oggi con la legge delega il gover-
Elio Mosele (a dx) premia
Osvaldo Bevilacqua
13
no cerca di perfezionare il rapporto
tra Stato, Regione e Provincia e
soprattutto definisce la Provincia
come organo di governo di area
vasta e che ha un rapporto diretto
con il territorio. In merito a questo
abbiamo fatto le nostre considerazioni a livello regionale nella conferenza "Stato e Enti locali" e nell'incontro del 14 luglio a Venezia
tra tutti i consigli comunali in cui si
è discusso di autonomia finanziaria
e federalismo delle autonomie.
E tra gli obiettivi della Provincia
c'è anche la tutela dell'ambiente.
Da poco è stato presentato su
questo tema un seminario a cura
dell'assessore all'ecologia Luca
Coletto e del dirigente al settore
ecologia Ferdinando Cossio:
quali sono i risultati raggiunti? E
quali aspetti richiedono una
maggior sensibilizzazione?
Intanto stiamo realizzando un
piano di coordinamento provinciale in accordo, una volta tanto, con
Comuni e Regione e a questo proposito in giugno abbiamo avuto un
incontro per confrontare i reciproci
documenti delle sette province del
Veneto. Insieme alla Regione cerchiamo di individuare quali sono le
zone di rispetto e quelle invece da
destinare all'area commerciale
senza danni per il territorio. Anzi
miriamo spesso al recupero di ciò
che è stato deturpato nel passato.
Inoltre dopo un necessario con-
fronto con le nuove amministrazioni penseremo ad attuare il piano
ecologico per risolvere alcune
situazioni critiche come l'inceneritore di Cà del Bue, il controllo
delle acque del lago e del Mincio
per il quale abbiamo sottoscritto un
protocollo in accordo con le
Province di Mantova e Brescia per
costituire un gruppo di esperti che
effettui le verifiche.
Mentre dal punto di vista artistico-culturale quali sono le principali opere che vedono impegnata
la Provincia?
Dunque, nel nostro territorio sponsorizziamo più di 1500 manifestazioni di vario tipo, dai concerti al
teatro, alla danza, ai festival.
Un buon risultato anche dal
punto di vista del turismo?
Sì, a questo proposito abbiamo
fondato anche una società a capitale unico provinciale che si chiama
Provincia di Verona Turismo e
attraverso questa abbiamo attivato
una serie di iniziative che vanno
dal potenziamento dei nostri uffici
di assistenza turistica, che sono
stati rinnovati e aumentati alle
porte di Verona, negli aeroporti e
nelle stazioni, con un personale che
sia affidabile nel tempo. Grazie a
questo abbiamo anche raggiunto le
quattro stelle di gradimento dei
servizi secondo l'inchiesta del
Touring Club e Verona risulta fra le
prime tre città in termini di qualità
dell'accoglienza.
Per concludere: quali sono gli
obiettivi che si pone prima della
fine del suo mandato, o meglio,
qual è l'aspetto che Le sta più a
cuore?
Molte cose sono già state realizzate a favore delle infrastrutture,
della famiglia, dell'istruzione e
della crescita del nostro territorio
grazie ai due aeroporti, alle autostrade, alla Zai, alla Fiera: sono
risultati che la pubblicazione
amministrazione ha ottenuto mettendo al centro la logistica. E mi
auguro ci sia la possibilità di sfruttare al meglio i vantaggi che la
nostra provincia offre, per questo
stiamo cercando di attivare tutte le
politiche che possano attrarre al
mercato veronese per proseguire
un trand positivo per il commercio
e l'industria. Entro breve verrà
siglato un accordo con i presidenti
delle province e con i presidenti
del porto di La Spezia e degli interporti di La Spezia e Parma e
Verona per favorire la concentrazione su Verona del traffico dei
container che vengono sbarcati nei
porti liguri. Ciò avverrà su strada,
ma mi auguro che venga potenziata anche la linea ferroviaria che
unisce la Liguria al Brennero.
Inoltre siamo stati presenti nella
società di progettazione per la
costruzione del tunnel del
Brennero.
La Loggia di Fra’ Giocondo,
sede della sala consiliare
14
ATTUALITA’
Una statistica elaborata in base agli accessi al sito della
Provincia conferma l’inversione di tendenza delle presenze
IL TURISMO VERONESE
SI APRE ALL’EST
on solo tedeschi, americani,
inglesi, spagnoli e francesi.
Il turismo veronese cresce
nell'interesse dei paesi dell'Europa
dell'Est e lo dimostrano gli accessi
del portale www.tourism.verona.it.
Secondo l'analisi statistica del
periodo dal 21 luglio 2006 al 19
agosto 2007 i navigatori dell'Est
sono stati 8008 in tredici mesi. Gli
Ungheresi si sono classificati al 9°
posto (0,56%) tra tutte le nazionalità che accedono al sito del turismo
scaligero, battendo in percentuale
numerica i navigatori austriaci
(0,43%), finlandesi (0,42%) e svedesi (0,35%). La Slovenia si classifica al 13° posto, al 14° la Repubblica Ceca e al 16° la Polonia. La
Provincia di Verona Turismo ha preparato, tra le pubblicazioni di quest'estate, un novità che funge da
ulteriore invito ai turisti dell'Est
Europa. Un opuscolo guida della
città con le traduzioni in 5 diverse
N
16
lingue. Già disponibile negli uffici
Iat, questo pieghevole contiene
numerosi cenni storici ed un breve
itinerario con varie tappe e fotografie di Verona. La novità sta proprio
nella quinta traduzione, oltre al convenzionale inglese, francese, tedesco e spagnolo, quest'anno si è voluto dar spazio anche alla lingua
Russa, per meglio accogliere ed
incoraggiare questi crescenti visitatori. Le stime dei dati web dimostrano un'attenzione crescente di
questi paesi al turismo veronese e
alle attrazioni che esso propone.
Interesse che arriva in risposta al
lavoro che la Provincia di Verona
Turismo Srl sta effettuando con i
suoi 21 uffici Iat (Informazione e
accoglienza turistica) e le varie iniziative volte alla scoperta e alla promozione turistica del territorio. Sul
podio della classifica ci sono gli
utenti Italiani al primo posto
(72,2%), i tedeschi al secondo
(4,32%), al terzo quelli americani
(3,5%) seguiti dagli spagnoli che si
aggiudicano il quarto posto (3%).
Il Vicepresidente della provincia e
Assessore al Turismo e Allo Sport
Antonio Pastorello dichiara: "Non
dobbiamo in alcun modo trascurare
i nostri turisti "fedelissimi" ma è
giusto allargare l'accoglienza ai
visitatori "new entry" dell'Est
Europa. Nazionalità che iniziano ad
apprezzarci grazie al costante impegno da parte di chi opera nel turismo. I dati emersi dalle statistiche
sono un'ulteriore spinta a proseguire
con la promozione del territorio. La
stagione estiva è stata ottimale ma
fermarci ai risultati raggiunti sarebbe limitativo. Prevedo ulteriori
aumenti per l'anno prossimo, i turisti apprezzano le nostre località e
iniziative, ma apprezzano anche chi
lavora con impegno in questo settore per offrire il massimo del servizio
e della qualità".
CARO LIBRI: “RIVEDERE
L’ORGANIZZAZIONE DEL
MERCAT O LIBRARIO”
l SIL (Sindacato Italiano
Librai e Cartolibrari della
Confesercenti) prende atto
con soddisfazione del fatto che
finalmente, quest’anno, al riproporsi puntuale del tema caro-libri,
il Ministero della Pubblica
Istruzione abbia riconosciuto l'esistenza del problema.
“D’altra parte – spiega il presidente Alessandro Seghezzi – il
nostro sindacato si batte da anni
affinché il problema venga finalmente affrontato con una riflessione seria ed a 360 gradi. Aspetti
che incidono tutti in maniera
determinante – aggiunge – sulla
situazione creatasi e denunciata in
questi giorni dalle associazioni
dei consumatori, ma ancor prima
ed in tempi non sospetti dal nostro
sindacato”.
“E’ infatti limitante nella maniera
e negli scopi da perseguire affrontare il tema fermandosi alla verifica degli incrementi dei prezzi
anno su anno o all’esistenza di
“cartelli” tra gli editori. Le vere
ragioni dell’attuale situazione –
sottolinea Seghezzi – sono a
nostro avviso da ricercarsi nell’assoluta inadeguatezza dell’attuale sistema distributivo con
troppi soggetti che, a livelli intermedi, intervengono nella commercializzazione dei libri di testo
finendo, oltre che generare moltiplicazioni di costi, anche per travalicare in modo lecito e/o illecito le competenze di altri soggetti
della filiera”.
“Le soluzioni proposte o suggerite dal Ministero della Pubblica
Istruzione (vendita attraverso
PosteItaliane e noleggio) non
riescono a calmierare il mercato
perché non incidono sull'essenza
del problema, lo stesso dicasi per
ogni altro tentativo di commercia-
I
18
lizzazione del testo scolastico.
La vendita dei libri attraverso
canali diversi da quello librario,
l'abusivismo commerciale, l'abuso di posizione dominante da
parte di soggetti della filiera sono
tutti ostacoli ad un reale contenimento della spesa”.
“Dal nostro punto di vista di
librai, poi, tale riflessione diventa
ancor più urgente in quanto, rappresentando l'ultimo anello della
filiera distributiva (quello più
vicino al consumatore finale), la
figura del libraio viene sempre
più spesso indicata come responsabile dell'alto prezzo dei libri di
testo. Dimenticando che non solo
i librai non hanno alcuna voce in
capitolo nella fissazione del prezzo di vendita del bene ma, ad
esempio, nemmeno godono della
libertà di servirsi dal fornitore
economicamente più vantaggioso.
E ciò a discapito del consumatore
finale”.
“Il SIL – conclude il presidente
del sindacato – ribadisce ancor
oggi la propria completa disponibilità a mettere a disposizione la
propria esperienze, le proprie proposte e tutta la documentazione di
quanto fin d’ora espresso e presentato
nelle
varie
sedi
(Ministero, rapporti con editori ed
agenti e loro associazioni, esposti
alla Guardia di Finanza, relazioni
sulla situazione del mercato librario scolastico) affinché questa sia
davvero l’occasione per una svolta in un settore tanto problematico”.
ARRIVA UN NUOVO PIANO
SULLA SICUREZZA
Il Governo al lavoro per affrontare l’emergenza
criminalità diffusa. Ecco i dettagli del decreto legge
avavetri, graffiti, rifiuti, danni,
falsi, pattuglie, casellario, arresti. Sono numerose le misure
del governo riepilogate nei giorni scorsi dal quotidiano "Repubblica". Sarà
un complesso disegno di legge quello
che sarà costruito a palazzo Chigi dal
premier Romano Prodi e da tre ministri, Clemente Mastella per la
Giustizia, Giuliano Amato per
l'Interno, Arturo Parisi per la Difesa,
riuniti per affrontare una delle emergenze più allarmanti dell'estate, quella
della sicurezza urbana, della criminalità diffusa e di quella organizzata.
Custodia cautelare obbligatoria, anche
per "presunta pericolosità e sufficienti
indizi", per chi è sospettato di aver
commesso rapine e furti di particolare
violenza; processi accelerati se le
prove per chi è stato arrestato sono
schiaccianti; stretta sull'affidamento in
L
20
prova se il crimine commesso ricade
nella fascia rossa del grave o gravissimo allarme sociale. Ma anche un codice nazionale unico, fondato su un solido, realistico e inappuntabile fondamento giuridico, cui tutti i sindaci, pur
nella loro libertà e autonomia, debbano
attenersi per arginare la criminalità
urbana, una sorta di cornice comune
che eviti un'Italia a macchie di leopardo in cui il lavavetri di turno, cacciato
da una città, si rifugi in quella vicina
dove i divieti sono inesistenti. E ancora: regole nuove sul sequestro e la confisca dei patrimoni mafiosi che marcino in piena autonomia, sganciate dal
processo e dalle sue (almeno fino a
oggi) ineliminabili lungaggini. Infine
30mila uomini attualmente in esubero
nelle Forze armate (il calcolo è dello
Stato maggiore della Difesa) che
potrebbero essere utilizzati per la sicu-
rezza. Misure più severe sulla prostituzione e contro chi guida ubriaco. Sono
le numerose misure, anticipate oggi dal
quotidiano Repubblica che saranno
parte del complesso disegno di legge
che oggi sarà costruito a palazzo Chigi
dal premier Romano Prodi e da tre
ministri, Clemente Mastella per la
Giustizia, Giuliano Amato per
l'Interno, Arturo Parisi per la Difesa,
riuniti dalle 17 per affrontare una delle
emergenze più allarmanti dell'estate,
quella della sicurezza urbana, della criminalità diffusa e di quella organizzata. Accantonata l'ipotesi di utilizzare
l'Esercito nelle regioni ad alta densità
mafiosa, Parisi ragionerà con Amato
dei 30mila uomini che, eccedenti nel
nuovo modello di difesa, potrebbero
affiancare le forze dell'ordine. Amato,
ancora ieri sera, lavorava personalmente al decalogo da affidare ai sinda-
ci: un quadro normativo certo da usare
per successive iniziative autonome, ma
tale da evitare gli effetti della vicenda
lavavetri che svelato un doppio rischio:
la migrazione delle attività illecite da
un comune più rigoroso a uno più permissivo e la debolezza della scelta normativa, tant'è che al ministero si cerca
un articolo del codice penale che, più
del 650, giustifichi l'allontanamento
dei lavavetri. Ma è sul ministero della
Giustizia che incombe il compito più
delicato: garantire che i criminali, scrive Repubblica, siano essi rapinatori o
autori di estorsioni, finiscano subito in
galera, ci restino senza ottenere permessi, subiscano un processo rapido, e
scontino una pena definitiva certa. Il
Guardasigilli Clemente Mastella ne ha
parlato a Telese, durante la festa
dell'Udeur, con Amato. E ieri diceva:
"Ho dato ai miei esperti dell'ufficio
legislativo gli input per costruire un
pacchetto che metta insieme rigore ma
anche garanzie". Mastella, dopo le
lamentele di Amato per i rapinatori
arrestati che tornano subito in libertà,
chiede una stretta sulla custodia cautelare e misure che garantiscano la certezza della pena. Ma anche, sul versante di mafia, camorra e 'ndrangheta,
regole che colpiscano i portafogli dei
boss e una revisione definitiva del
41bis senza cedimenti a chi vorrebbe
attenuare l'attuale carcere duro. È un
progetto ambizioso in cui Mastella, da
cattolico e moderato, vorrebbe coniugare rigore e garanzie.
"Il Ministro Amato vada avanti con
decisione nella lotta all'illegalità.
Questa sacrosanta battaglia è cruciale e
le scelte del Ministro sono condivise
con convinzione dalla Confesercenti
da sempre schierata per la sicurezza e
la legalità".Così Marco Venturi,
Presidente della Confesercenti commenta le prese di posizione del
Ministro dell'Interno.
"Guai a lasciare Amato solo in questo
suo impegno di civiltà ed è grave che
esponenti della sinistra radicale si
attardino in un giustificazionismo
assurdo invece di stare senza esitazioni
con gli onesti visto che l'illegalità si
contrappone sempre ad ogni progresso
civile".
''Ed è importante - prosegue Venturi che anche settori del centro-destra
abbiano mostrato in questa occasione
attenzione alle parole di Amato pur
rimanendo critici nei confronti di
Governo e maggioranza". "Comunque
sia il Governo vada avanti, non ci si
fermi per nessuna ragione. Si deve
capire che con un falso buonismo continuano a rimetterci solo tanti cittadini
onesti, dalle famiglie agli anziani, dai
commercianti agli altri imprenditori la
cui rabbia cresce ogni giorno mentre si
disgrega pericolosamente la convivenza civile". "Certo per la lotta alla criminalità senza aggettivi ci vogliono
atti concreti e risorse adeguate. Ed
allora avanziamo una proposta: i beni
confiscati e le partite finanziarie illegali scoperte provenienti soprattutto dal
taglieggiamento dei commercianti e
delle altre piccole e medie imprese
vengano utilizzati tutti per incrementare l'azione di contrasto e per favorire lo
sviluppo dei sistemi di allarme e di
blindatura, necessari per impedire rapine ed omicidi a danno degli imprenditori".
LE MISURE DEL GOVERNO
Lavavetri
Il Viminale studia nuove norme contro lavavetri e parcheggiatori abusivi
per garantire liberta' e sicurezza nella circolazione. Saranno condannati a
fare lavori socialmente utili
Graf fiti
Sara' previsto uno specifico reato contravvenzionale per chi detiene,
senza una sufficiente motivazione, bombolette spray, ma verranno tutelati
i "graffiti d'autore".
Rifiuti
Verra' messo a punto un divieto specifico che blocchi l'abbandono dei
rifiuti nelle aree urbane. L'intervento e' mirato soprattutto a colpire chi
getta in strada bottiglie e lattine.
Danni
Non si interverra' piu' soltanto in caso di denuncia, ma con un intervento
obbligatorio d'ufficio contro chi danneggia parti significative del territorio urbano.
Falsi
La guerra alle griffe contraffatte passa per una procedura semplificata per
garantire la confisca amministrativa dell'oggetto sequestrato e la sua successiva distruzione.
Pattuglie
Per garantire il rispetto del vademecum urbano messo a punto dal
Viminale saranno istituite, per la prima volta, pattuglie miste tra Polizia
di Stato e polizia municipale.
Casellario
Per assicurare una immediata riconoscibilita' degli autori di delitti seriali
saranno ristrutturati il casellario giudiziario e il registro dei carichi pendenti.
Arr esti
In caso di rapine e furti violenti la custodia cautelare sara' obbligatoria,
ma decisa da un organo collegiale. Accelerato il processo. Negato il patteggiamento in appello.
21
CORSI SOSTITUTIVI DEL
LIBRETT O SANITARIO:
CAMBIA LA SCADENZA
di Claudia Andreatta
assa da due a tre anni la durata di validità dei percorsi formativi sostitutivi del libretto
sanitario. Così ha deciso la Regione
Veneto con decreto n. 388 del
09.08.2007, a firma del Dirigente
Unità di Progetto Sanità Animale ed
Igiene Alimentare, che varia la data
di scadenza dei persorsi formativi
sostitutivi dei libretti sanitari - portandola a 3 anni anziché 2 come da
precedente provvedimento (decreto
n. 438 del 24.11.2004).
Chi ha quindi frequentato a partire
da ottobre 2005 questi nuovi percorsi in enti accreditati alla formazione,
potrà rinnovare la propria idoneità il
prossimo anno. I corsi, indispensabili per qualsiasi operatore che manipoli sostanze alimentari, hanno
sostituito il vecchio sistema dei
libretti sanitari già dal 2005. Le procedure per adempiere a quanto previsto dalla Legge Regionale sono
espletate attraverso la partecipazione con esito favorevole ad un percorso formativo/informativo di tre
P
ore, dove vengono trattati argomenti come igiene della persona (igiene
delle mani, abbigliamento, consapevolezza del proprio stato di salute),
malattie trasmissibili dagli alimenti
e sanificazione. L'inosservanza degli
obblighi dettati dal presente provvedimento è punita con le sanzioni
previste dagli articoli 14 e 15 della
legge 30 aprile 1962, n. 283 (le stesse che erano previste anche per l'inosservanza degli obblighi sul vecchio libretto di idoneità sanitaria)
con multe fino a 250 euro e la chiusura dell'esercizio fino a 7 giorni.
Circa 4000 persone da ottobre 2005
hanno svolto il loro percorso formativo nella nostra sede Confesercenti
che continua ad organizzare questi
corsi con cadenza quindicinale in
orario diurno e serale. Il prezzo del
corso è di 36 euro iva inclusa per
partecipante. La Confesercenti di
Verona rimane a disposizione per
ogni altra eventuale chiarificazione
in merito contattando la sede di Via
Albere 132 allo 045 8624011.
CORSI IN
PARTENZA
AGENTI E
RAPPRESENTANTI DI
COMMERCIO
Stanno per chiudersi le iscrizioni
al corso abilitante al Ruolo per
Agenti e Rappresentanti di commercio in partenza la prima settimana di ottobre. Il corso si terrà
nella sede dell'associazione di
categoria in via Albere 132 a
Verona, con orari serali.
ULTIMI POSTI PER IL
CORSO REC
Ultimi posti per il corso di somministrazione e vendita di bevande
alimentari in partenza il 24 settembre, indispensabile a chi intenda aprire un'attività di bar e ristorazione. Il corso si terrà nella
sede dell'associazione di categoria
in via Albere 132 a Verona, con
orari serali.
AGENTI
IMMOBILIARI
Partirà il 1° ottobre il corso per
agenti d'affari in mediazione del
settore immobiliare. A dsposizione
ci sono ancora pochi posti e le
lezioni si terranno nella sede dell'associazione di categoria.
Per informazioni ed iscrizioni:
Confesercenti Verona
045.862.40.11
www.confesercenti-vr.it
23
NEWS DIECI RIGHE
FAMIGLIE: IL 13,1%
IN POVER TA’
Secondo gli ultimi dati Istat, relativi al 2005, le
famiglie in condizione di poverta' relativa sono
2 milioni 585 mila, pari all'11,1% delle famiglie residenti in Italia. Si tratta complessivamente di 7 milioni e 577 mila individui, il
13,1% dell'intera popolazione. Lo rende noto
l'Istat in una nota. La spesa media mensile per
persona rappresenta la soglia di poverta' per
una famiglia di due componenti e corrisponde
a 936,58 euro al mese.
Le famiglie composte da due persone che
hanno una spesa media mensile pari o inferiore a tale valore vengono quindi classificate
come povere. Il 2,3 delle famiglie italiane
afferma di trovarsi in difficolta' nell'acquisto di
generi alimentari.
La maggiore incidenza della poverta' si avverte nelle famiglie con piu' di due minori a carico e tra le coppie al di sopra dei 65 anni. Le
difficolta' economiche sono in aumento,
soprattutto tra gli anziani e in particolare al
Sud, dove l'Istat ha riscontrato un ulteriore
peggioramento: l'incidenza della poverta' nelle
famiglie con un elevato numero di componenti e' passata infatti dal 36,4% del 2004 al
42,9%.
Gli anziani piu' poveri sono nel Meridione,
dove l'intensita' della poverta' raggiunge il
22,7%, rispetto al 17,5% e al 18,9% nel Nord
e nel Centro. Nel Mezzogiorno risiedono i tre
quarti delle famiglie che l'Istat definisce come
'sicuramente povere', corrispondenti al 5,1%
del totale, con livelli di spesa mensile inferiori
di oltre il 20% alla linea standard.
24
UE: AUMENTANO I
RISCHI DI CRESCITA
Sono aumentati i rischi al ribasso per la crescita
economica dell' Eurozona nel 2008. E’ quanto
afferma il commissario Ue agli affari economici e
monetari, Joaquin Almunia che ha precisato anchel'inflazione e' ''fondamentalmente sotto controllo''.
Almunia ha poi commentato l'attuale turbolenza
dei mercati finanziari spiegando che non prevede
un ''peggioramento del mercato del credito'' ne'
rischi di ''ulteriori choc''.
Almunia ha infine precisato che l’indipendenza
della Banca centrale europea rappresenta una
garanzia per la crescita dell'economia che ''i politici devono rispettare l'indipendenza della Bce''.
INFLAZIONE:
CONTENIMENT O
AIUTA CRESCITA
ECONOMICA
“Positivo il dato sull’inflazione di agosto reso noto
oggi dall’Istat - commenta la Confesercenti - che si
mantiene ad un tasso stabile, l’1,6% e coerente con
quello programmato per il 2007”.
“Virtuoso è inoltre l’atteggiamento complessivo di
contenimento dei prezzi, grazie anche all’azione
calmieratrice della distribuzione, che fa respirare
l’economia italiana e può rimettere in moto la crescita dei consumi”.
“Per quanto riguarda gli aumenti sia congiunturali
che tendenziali dei servizi ricettivi e di ristorazione
per il periodo estivo, sono dovuti in parte ai costi
maggiori sostenuti per i rinnovi contrattuali del settore turismo, già entrati in vigore a partire da luglio
con le prime tranches di aumenti mensili e di una
tantum, che quindi andranno stemperandosi già nei
prossimi mesi”.
PREZZI: “GOVERNO
CONTROLLI A PAR TIRE
DA PRODUZIONE”
"Mi sembra giusto che il governo freni l'attuale allarmismo sui
prezzi'. Lo afferma il presidente regionale di Confesercenti
Toscana Massimo Vivoli. Tutti gli anni al rientro dalle vacanze
si riapre questo capitolo, sottolinea l'esponente Confesercenti.
'In questi giorni - dice Vivoli - pero' c'e' una novita': sul banco
degli accusati non c'e' il settore del commercio tradizionalmente additato come il responsabile unico degli aumenti'. 'I generi
freschi di prima necessita' ( carne, frutta, e verdura) - aggiunge
- sono sostanzialmente fermi'. La situazione climatica ha favorito in tutto il Paese buoni raccolti e le stesse organizzazioni
agricole lo confermano. 'Ma le segnalazioni che ci pervengono
dal mondo della produzione e della trasformazione parlano di
aumenti dei listini di alcuni prodotti sull'onda delle notizie di un
forte aumento del prezzo delle farine sui mercati internazionali.
Le nostre categorie, hanno pochi strumenti per contrastare
eventuali speculazioni e comunque faranno la loro parte anche
in considerazione della difficile congiuntura, ma gli altri'?.
Secondo Vivoli le rassicurazioni non sono sufficienti, ne servono proteste simboliche preventive: 'Occorre subito, come si e'
fatto d'estate quando aumentavano i carburanti convocare un
tavolo con tutte le categorie economiche per affrontare congiuntamente la dinamica dei prezzi a cominciare dalla ricaduta
che su questi potrebbero avere non solo un aumento delle materie prime ma anche le tariffe dei servizi, le utenze, il costo dei
trasporti, e soprattutto gli affitti che sfuggono ad ogni logica di
mercato'.
25
PLANET: LA COOPERATIVA AL
SER VIZIO DELL’IMPRESA
di Alessandro Torluccio
lanet è la cooperativa
con sede a Verona
che
giornalmente
gestisce flussi di lavoro e di
manodopera, garantendo la
presenza di quest’ultima
direttamente sul posto di
lavoro attraverso un sistema
di traspori interno. Planet è
presente in questo settore
da alcuni anni e mette a disposizione il personale adatto
ad ogni tipo di esigenza.
Attraverso le varie esperienze accumulate, ha unito
capacità ed organizzazioen
per poter affrontare con
serietà e prontezza le varie
richieste che vengono fatte
per la buona riuscita di uno
spettacolo. La cooperativa
ha seguito molti eventi dei
grandi della musica italiana
e straniera (come il recente
concerto di Vasco Rossi del
19 settembre allo stadio
Bentegodi), supportando le
produzioni dal montaggio
allo smontaggio di ogni tipo
P
di struttura che veniva proposta. Oltre Verona, città
spettatrice di molteplici
manifestazioni durante tutto
l’arco dell’anno, la cooperativa ha raggiunto diverse
città, tra cui Padova,
Bologna, Bolzano, Vicenza,
Venezia e altre ancora.
La selezione della forza
lavoro, attraverso test e
accertamento di documentazioni, permette di selezionare e formare professionalità
di
qualsiasi
genere.
Personale qualificato con
formazione specifica, regolarmente assunto dalla
Planet. Questo sistema di
formazione preliminare consente di offrire un potenziale
di lavoratori sempre pronto
a soddisfare le esigenze del
cliente, anche quelle straordinarie e senza preavviso.
La consapevolezza dell’azienda rispetto alle difficoltà
di inserimento della forza
lavoro nelle imprese, ha
fatto maturare nella filosofia
di Planet in perseguimento
di elasticità e adattabilità al
cliente, dandogli modo di
avere personale in prova
allos copo di poterne meglio
valutare le potenzialità.
I settori operativi sono quelli
classici del mercato: personale per logistica, stoccaggio e immagazzinamento,
quello per le catene produttive standardizzate e per
lavorazioni e distribuzione
alimentare.
Punto di forza di Planet è
l’allestimento di strutture per
eventi mediatici e pubblicitari di qualsiasi genere.
“La passione che riversiamo
in questo lavoro è come
quella di un cantante quando, salito sul suo palco,
riesce a soddisfare il suo
pubblico” ha commentato
Mario Rossi,
Informazione Pubblicitaria
Pubblicitaria
23
TRE VERONESI PER LA C2
di Luca Corradi
on ci sono solo la buona
partenza del Chievo in
serie B e quella ben peggiore dell'Hellas in C a far notizia
in questo inizio della stagione
calcistica veronese. Scendendo di
un paio di gradini, infatti, ci
imbattiamo in una serie D che
conta quest'anno ben tre formazioni
della
nostra
città.
Sambonifacese, Virtus Borgo
Venezia e Domegliara, quest'ultima promossa a giugno dopo il
vittorioso spareggio coi padovani
del Noventa, sono le società scaligere che si giocheranno, assieme alle altre diciassette del girone, il passaggio dal più alto livello dei Dilettanti a quello più
basso dei Professionisti, la C2.
La Sambonifacese, nata nel 1921
e giunta al massimo splendore
nella serie C unica dell'immediato secondo dopoguerra (fonte:
www.sambonifacese.it), è al quinto campionato consecutivo in serie
D. Inseriti nella Coppa Italia di
N
28
serie C, i rossoblù del presidente
Gianluigi Pedrollo sono usciti al
primo turno, impegnati nello stesso girone dell'Hellas Verona: lo
smo (e il gol, l'1 a 0 firmato
Porcino) della Sambo, il cui sogno
si è però infranto dopo il contestato rigore che ha dato all'Hellas il
pareggio e il via libera
per il 3 a 1 finale.
"Un'esperienza assolutamente positiva per noi" Sambonifacese, Virtus e la
commenta Pedrollo, al
secondo anno di presineopromossa Domegliara
denza - "Di certo non
rappresenteranno Verona
abbiamo sfigurato. Un
gran premio per i nostri
nel campionato di serie D.
ragazzi, soprattutto per
Dopo tante amarezze nel
chi gioca con noi da
molto tempo. Purtroppo,
calcio che conta
però, quella difficilmenpotrebbero arrivare dai
te sarà la squadra che
potremo schierare in
dilettanti le soddisfazioni
campionato, dato che per
per la città scaligera
regolamento dovremo
"rischiare" giocatori più
giovani, pur bravi ma
per forza meno esperti, e
storico derby ha visto i gialloblù questa sarà un'incognita." E ora il
soccombere per oltre un'ora al campionato: dopo il secondo posto
Bentegodi sotto il gioco, l'entusia- e i play-off dell'anno scorso, e
dopo un mercato che l'ha vista
"strappare" proprio alla Virtus il
bomber brasiliano Dimas (21 gol
la
stagione
passata),
la
Sambonifacese è indicata dai classici "addetti ai lavori" come la
favorita del girone. Ma il numero
uno rossoblù, nonostante il convincente 3-0 sull'Este alla prima
giornata, non pare del tutto d'accordo: "Chi lo dice?" - sbotta "Lo dicono gli altri, io non lo so!
Anche l'anno scorso in teoria
avremmo dovuto essere i più forti,
invece siam partiti da cani e
abbiam dovuto risalire con un
grande girone di ritorno, cambiando qualche giocatore e l'allenatore
(quello attuale è Claudio Ottoni,
N.d.A.), questo perché siam partiti
praticamente
a
luglio.
Quest'anno siamo nei tempi giusti,
abbiamo allestito cum granu salis
una squadra bilanciata, competitiva, con tanti bravi giovani, ma poi
è il campo che parla." E nemmeno
se si tratta di obiettivi Pedrollo si
sbilancia: "E' sbagliato dire che il
nostro obiettivo è la C2" - precisa
- "Io parto per vincere tutte le partite. Poi magari se vinco in C2 non
ci vado neanche! Va valutata tutta
una serie di cose, lo stadio, i soldi,
giocatori... Per ora i miei li vedo
bene, e sono ottimista perché lo
sono anche i nostri "vecchietti",
come l'ex Hellas Fattori che farebbe ancora comodo a qualche squadra di città! "
E le altre due veronesi? Pedrollo si
conferma allergico ai pronostici,
che ama sovvertire: "Riguardo la
Virtus" - dice - "dicono sia difficile ripetersi, magari invece farà
ancora meglio. Io non ne ho idea:
se ascolto Fresco sembra che lui
ogni volta prenda i migliori...io gli
ricordo una cosa che faceva
Moratti senior: avendo possibilità
toglieva agli altri i buoni giocatori, magari anche per farli stare in
panchina! Il Domegliara nel derby
alla prima giornata (vinto 1 a 0 sul
campo della Virtus, N.d.A.) mi è
sembrato più squadra, più quadrato. Ma per valutarle entrambe ci
vorrà almeno un mese, quando
avranno giocato con le squadre
più esperte."
La Virtus del presidente e allenatore Luigi Fresco, una sorta di
Arsene Wenger dei dilettanti vero-
GIALLOBLU
Il derby Vir tus-Domegliara
(Elle Err e foto Montorio Vr)
nesi (è alla guida tecnica della
prima squadra dal 1981!), è chiamata a ripetere l'exploit della stagione scorsa in cui, da matricola
promossa per la prima volta in
serie D, concluse con un entusiasmante terzo posto che le valse la
partecipazione ai play-off. La
società di Borgo Venezia, nata
anch'essa nel 1921, è partita però
con il piede sbagliato, eliminata al
primo turno di Coppa Italia dal
Montichiari e sconfitta in casa
nell'esordio di campionato dallo
stesso Domegliara: "Siamo partiti
male" - ammette il Direttore
Sportivo, Adriano Zuppini - "Già
dobbiamo fare i conti con parecchi
infortuni, e inoltre abbiamo perso
due pezzi importanti (oltre a
Dimas è stato ceduto anche
Simone Gironi, vero e proprio
uomo-record della Virtus con 445
presenze e172 gol, N.d.A.; fonte:
www.usvirtusbv.it). Daremo spazio ai nostri giovani e più avanti
vedremo se sarà il caso o meno di
tornare sul mercato."
Obiettivi? "Una salvezza tranquilla" - spiega il diesse rossoblù - "e
valorizzare i nostri talenti più giovani: il loro livello tecnico è alto,
la vera sfida è quella di vedere se
sono all'altezza della categoria per
carattere, mentalità e cattiveria
agonistica." Difficile ripetersi?
Zuppini non è così pessimista:
"Direi che i presupposti psicologici sono praticamente gli stessi dell'anno scorso" - dice - "nel senso
che non dobbiamo pensare all'alta
classifica ma solo alla salvezza.
L'obiettivo quindi è lo stesso, fare
più punti possibile all'andata e
raggiungere la quota di sicurezza.
Poi vedremo se ci sarà spazio per
qualcosa in più. Devo dire che,
attacco escluso, la squadra è più
forte dell'anno scorso."
Riguardo le altre due veronesi,
infine, Zuppini ha le idee chiare:
"La Sambo è uno squadrone" afferma - "è attrezzata per vincere
il campionato o comunque per
farne uno a sé stante insieme
all'Itala. Il Domegliara ha l'entu29
siasmo della matricola e il valore
aggiunto di un'economia ben assestata grazie al padre-padrone
Paiola: sarà un anno di transizione
e di consolidamento, poi in poche
stagioni arriveranno in alto."
E a proposito di quello che storicamente è il primo sodalizio di
Sant'Ambrogio di Valpolicella
(fondato nel 1927), il Domegliara
del presidente Claudio Paiola è
partito davvero bene: "Buona la
prima" - commenta la società rossonera attraverso il suo addetto
stampa Saverio Guette - "La bella
vittoria con la Virtus ci ha fatto
superare lo scotto del noviziato e
dell'emozione per il debutto.
Abbiamo passato anche il turno di
Coppa col Castellana. Questo ci fa
molto piacere e ci conforta perché
dimostra che la squadra ha assimilato in poco tempo i carichi di
lavoro e le istruzioni dello staff
tecnico."
L'obiettivo è da matricola? "Sì" continua Guette - "dovremo calarci nel nuovo campionato in punta
di piedi, ma senza farceli pestare!
Dovremo unire la giusta umiltà
alla giusta ambizione. Possiamo
avere solo obiettivi a breve termine, perché il calcio è come la vita
e non si sa mai cosa può riservarti
anche nel futuro più prossimo.
Quindi cerchiamo di raggiungere
questa salvezza e poi vedere e
capire anche quali sono le nostre
potenzialità e i nostri limiti."
La squadra, allenata dall'ex calciatore professionista Paolo Vanoli,
con il salto in serie D ha già superato il miglior risultato storico
della società rossonera, l'undicesimo posto nella Promozione
Interregionale del 1953 (fonte:
www.domegliaracalcio.it). Ma che
anno sarà per il Domegliara? "Se
Coppa Italia, Hellas Ver ona-Sambonifacese: Arma
marcato str etto da Sibilano (Foto Studio Novelli)
30
da un lato" - spiega Guette - "i
programmi a lungo termine lasciano il tempo che trovano, dall'altro
è anche vero che l'entusiasmo, da
solo, ha il fiato corto: ecco perché
la società ha programmato al
meglio questo salto di campionato
attraverso la collaborazione tra la
presidenza e lo staff tecnico. Ok
l'entusiasmo, la passione e l'umiltà, ma anche obiettivi precisi e
chiari: prima la salvezza, poi
vedremo dove si potrà arrivare. "
Infine, le veronesi: "E' un girone
interessante" - non si sbilancia
l'a.s. - "anche sotto il profilo del
campanile. Tra l'altro a noi è toccato subito il derby. E' una stagione da sfruttare per mettersi in evidenza davanti ad una platea sempre più importante quale è quella
del calcio dilettantistico, che rappresenta anche le fondamenta per
il calcio di livello superiore.".
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Numero 07 - Settembre 2007