PROVINCIA REGIONALE DI CALTANISSETTA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE Seduta di 1° convocazione ORIGINALE n. 14 del 24.02.2011 _______________________________________________________________ OGGETTO: Preliminari – Problematiche relative al Consorzio Universitario di Caltanissetta. _______________________________________________________________ 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) ASCIA ALESSANDRA ELISA MANCUSO MICHELE MIRISOLA SANTO PEPE VINCENZO DELL’UOMINI DIEGO LA ROSA FRANCESCO CIRRONE CIPOLLA ALFONSO BELLANCA SALVUCCIO PIERO CAPIZZI GIANFRANCO SORCE GIUSEPPE PETRALIA GAETANO CIGNA ROBERTO SANFILIPPO SALVATORE 14) CUSUMANO ROSARIO EUGENIO 15) CANNIZZO ITALIANO FABRIZIO 16) SCARCIOTTA GIANGRANCO 17) SCORDIO ROCCO GIOVANNI 18) CACIOPPO GIOVANNI 19) LICATA GIUSEPPE LUCA 20) BONURA MARIA GRAZIA TERESA 21) ACCURSO VINCENZO 22) CASCINO VINCENZO 23)DELPOPOLO CARCIOPOLO ANTONINO 24) FERRANTE NATALE 25) D’ARMA SALVATORE ANTONIO L’anno duemilaundici il giorno Ventiquattro del mese di febbraio alle ore 16,30 in Caltanissetta e nel Palazzo della Provincia, si è riunito il Consiglio Provinciale, giusta avviso scritto a firma del Presidente del Consiglio, notificato ai Consiglieri a termini di legge, per deliberare sugli oggetti iscritti all’ordine del giorno. Assume la Presidenza il Dott.Michele Mancuso Partecipa il Segretario Generale Dott.ssa A. Liotta 1 L’anno duemilaundici il giorno ventiquattro del mese di febbraio, alle ore 16.30, il Presidente del Consiglio Dr. Michele Mancuso, invita i Consiglieri presenti in aula, a trattare l’argomento iscritto all’odg, di cui alla propria determinazione presidenziale n. 3 del 18.02.2011, che di seguito si trascrive: “Problematiche relative al Consorzio Universitario di Caltanissetta” Effettuato l’appello nominale per la verifica del numero legale risultano assenti i Consiglieri: Ascia, Bellanca, Cannizzo, Petralia, Scarciotta, Scordio. I presenti sono 19. Sono presenti in aula gli Assessori: Milano ed Insalaco, partecipa alla seduta il Vice Presidente del Consorzio Universitario Dr. Torrisi. E’ presente in aula una rappresentanza degli studenti del corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione. Il Presidente del Consiglio Dr. Michele Mancuso evidenzia come sia grave, ed inaccettabile la situazione che si è venuta a creare a Caltanissetta rispetto al corso di laurea di scienze dell’amministrazione; sottolinea che il diritto allo studio è sacro santo, e che la classe politica ha il dovere di garantirlo, inoltre, ritiene che, in tale situazione, i giovani avrebbero dovuto avere tutto l’appoggio delle istituzioni. Sottolinea che questa seduta straordinaria di Consiglio Provinciale, aperta a tutte le forze interessate, deve servire ad affrontare la questione, e, che l’argomento in discussione non deve vedere contrapposizioni politiche di parte; ritiene opportuno ed indispensabile che la classe politica intervenga per la risoluzione della problematica. Prende atto dell’assenza dei rappresentanti dell’A.S.P., e del Prof. Barone; ringrazia per la partecipazione alla seduta la rappresentanza degli studenti, ed il Dr. Torrisi - Vice Presidente del Consorzio Universitario di Caltanissetta. Il Consigliere Dell’Uomini propone di fare sedere la rappresentanza degli studenti presenti un aula, negli scanni liberi dei Consiglieri, in modo che, questi, si sentano più a loro agio nell’interloquire con il Consiglio Provinciale. Sottolinea l’importanza della tematica, e ritiene che vadano valutate tutte le possibili strategie da adottare per risolvere la questione. Il Presidente del Consiglio Mancuso è del parere che per mancanza di spazio, non può essere condivisa la proposta del Consigliere Dell’Uomini. Il Consigliere Capizzi esprime solidarietà ai paesi del nord Africa, che in questo momento stanno lottando per la libertà, e sottolinea, che l’Italia, ed in modo particolare la Sicilia, in un momento di crisi cosi delicata, è stata lasciata sola dagli altri paese comunitari ad affrontare un problema serio come quello dei rifugiati politici. Propone al Presidente del Consiglio di indire una conferenza dei capigruppo per stilare un documento, da inviare alla Regione, per fare sentire la voce della Provincia di Caltanissetta. Francesca Inserra, portavoce degli studenti di Caltanissetta, iscritti a Scienze dell’Amministrazione, informa che gli studenti nisseni stanno vivendo un gravissimo disagio sottovalutato da tutti; evidenzia che, come ogni anno, si è iniziato con qualche materia, ma ad oggi il corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione, non è ancora cominciato, anche se gli studenti iscritti al corso hanno fatto passaggio dal vecchio, al nuovo ordinamento, perché è stato detto loro che, qui a Caltanissetta, si iniziava il nuovo corso di scienze dell’amministrazione, ma, purtroppo, così non è stato; informa, inoltre, che sono stati consegnati anche i libretti, e, ad oggi, non sono stati restituiti per procedere alla convalida delle materie, con la conseguenza che, non si è neanche nelle condizioni di poter sostenere esami, pur volendoli fare, neanche a Catania, perdendo di fatto un anno accademico. Puntualizza che, alla luce di quanto accaduto, si può dire che gli studenti sono stati truffati, perché del corso di laurea, che era stato promesso per altri due anni, ad oggi non c’è traccia. Evidenzia l’assenza delle istituzioni che avrebbero dovuto tutelare gli studenti ed informa che, ad oggi, si sta solo facendo partire qualche materia per volta. Conclude il suo intervento sottolineando la situazione anomala che stanno vivendo gli studenti di Caltanissetta iscritti a Scienze dell’Amministrazione, e si augura che tutto possa avere un buon fine. Entra in aula l’Assessore del Comune di Caltanissetta D.ssa Schillaci. 2 Il Consigliere Licata esterna tutte le sue perplessità sulla utilità di questa seduta di Consiglio Provinciale, perché era gia stata fatta una seduta straordinaria per affrontare il problema “Università”, ed in particolare la questione di Scienze dell’Amministrazione a Caltanissetta; ricorda che in quella sede, è stato detto che esisteva un problema che è sostanziale più che formale, e che bisognava operare ed agire, in modo da non prendere in giro i ragazzi, ma a distanza di due anni, c’è l’esigenza ancora di affrontare il problema che riguarda il consorzio universitario di Caltanissetta. Evidenzia che parlare di Università in questo territorio, significa parlare del futuro di questa Provincia, ed uscire da una emarginazione culturale che, la stessa Provincia, subisce da anni, e se ancora oggi, se ne parla, la colpa è delle istituzioni locali e della Legge Gelmini, che in qualche modo hanno penalizzato i decentramenti universitari. Sottolinea che bisognava parlare del problema molto tempo prima, come hanno fatto le Province di Siracusa e Ragusa, per cercare di salvare il salvabile del consorzio, ma nulla è stato fatto; per questo motivo ribadisce che questa seduta di Consiglio Provinciale, oggi, non risolve nulla, ed evidenzia che il problema è politico, e in tale ottica, va affrontato come hanno fatto le altre Province. Dichiara di apprezzare il lavoro e l’impegno del Dr. Torrisi. Sottolinea che, per ciò che concerne il corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione, oggi, non è più un corso di laurea, e non lo sarà mai più, è ciò, è stato detto dal Rettore dell’Università Prof. Recca. Puntualizza che, l’unico modo per garantire agli studenti iscritti a Scienze dell’Amministrazione, la fine del corso di laurea è quello di fare le proroghe annuali, con tutti i disagi, che ciò comporta, ma, anche questa scelta non porta alla risoluzione del problema. Ricorda che, questo Consiglio Provinciale, aveva stabilito di cambiare lo statuto, perché quello che c’era non era efficace, ed andava garantito l’apertura ad altri soci, cosa che ad oggi non è stata fatta. Sottolinea che la Provincia di Caltanissetta non si è mai interessata al problema, e, per fare ciò, bisogna, prima, capire qual è il futuro del consorzio, e precisa che, quando non si investe nella cultura, è come dire che, non si vuole uscire dall’isolamento e dell’emarginazione che vive il territorio. Puntualizza che è stato un grosso errore vedere la questione universitaria come una questione prettamente nissena, e precisa che oggi, non si può che ribadire il grido di allarme già lanciato. Invita a fare in modo che tutte le istituzioni provinciali vengano coinvolte nel progetto “ Università”, e puntualizza che bisogna operare ed essere concreti, andando a modificare lo statuto, sedersi in un tavolo tecnico regionale, a cui partecipano la Provincia, i Comuni e l’ENI, in modo che si possa stabilire cosa fare, e come fare nascere il nuovo consorzio, per garantire la fine del corso di studi in scienze dell’amministrazione agli studenti di Caltanissetta. Esce dall’aula il Presidente Mancuso presiede il vice Presidente Cascino. Il Consigliere Bonura condivide quanto detto dal Consigliere Licata e sottolinea che alla luce di quanto evidenziato dagli studenti, si ha l’impressione che, a monte, c’è un deliberato che stabilisce che nulla debba crescere in questa provincia ; Sottolinea che il Presidente della Provincia On. le Federico non si è degnato, non solo di non essere in aula in un momento cosi delicato, ma neanche si preoccupa di procedere alla nomina dei rappresentanti provinciali in seno al Consiglio di amministrazione del consorzio universitario di Caltanissetta. Sottolinea che per fare un tavolo tecnico, cosi come invocato dal Consigliere Licata servono figure istituzionali capaci di essere da stimolo, per coinvolgere gli altri . Il Consigliere Ferrante ritiene che prima di andare avanti nei lavori sarebbe il caso di sentire il Dr. Torrisi, che è la persona, che meglio degli altri, conosce i fatti. Il Consigliere Capizzi ringrazia il Dr. Torrisi che sta lavorando in una situazione non del tutto ottimale, ed evidenzia che, a fronte di tanto impegno, da parte dello stesso, la politica non vuole trovare soluzioni; critica l’operato del Presidente della Provincia che, ancora non provvede a nominare i rappresentanti provinciali in sede al Consorzio Universitario, ed evidenzia che le famiglie per sostenere i propri figli all’Università debbono sostenere grossi costi e tanti sacrifici. Ritiene assurdo che in questi due anni, non si è riusciti a modificare lo statuto, perché ciò avrebbe permesso di fare entrare nel consorzio universitario altri partners, quali l’ENI ed i grossi Comuni interessati. E’ del parere che bisognerebbe utilizzare i locali del CEFPAS, per una migliore allocazione degli studenti universitari e che manca la volontà politica per affrontare con serietà la 3 questione. Puntualizza che bisogna andare alla Regione per fare sentire la propria voce, e se non si è capaci di fare ciò, sarebbe il caso di dare le dimissioni in massa ed andare a casa. Evidenzia l’assenza della deputazione nissena a fronte di una Provincia che va morendo, ed è del parere di predisporre un documento congiunto con il Comune di Caltanissetta per affrontare la questione in modo definitivo. Conclude il suo intervento criticando i corsi di tutoraggio perché non coinvolgono i ragazzi di Caltanissetta. Il Consigliere Cirrone Cipolla così si esprime: La storia del Consorzio Universitario Nisseno parte da lontano, da quel progetto avviato nel 1993 (IL PRIMO STATUTO - Il 20 settembre 1991 è la data di approvazione del primo statuto del Consorzio universitario di Caltanissetta ) che poco meno di una decina di anni dopo "deragliò" dalla traiettoria principale e che ancora oggi cerca un'identità. Altri Consorzi come quelli di Trapani (PA) e Ragusa(Ct) hanno coinvolto tutti i Comuni dei territori di riferimento e i vari rappresentanti economici e sindacali per fare sistema, cosa che da noi non è mai accaduta. Nel 2005, con il direttivo guidato da Maurizio Carta, era stato elaborato il nuovo statuto, approvato dall'assemblea nel 2006, in cui erano state recepite anche indicazioni pervenute da Provincia e Comune. ( 5 ANNI DI ATTESA) Il vero nodo del problema sembra essere la disattenzione, la mancata valutazione dell'importanza della presenza universitaria a Caltanissetta da parte della politica, che non riesce a pensare nel lungo termine con una programmazione amministrativa articolata e attenta alle vere esigenze del territorio. L'assenza più pesante, in tutto questo, è stata negli anni quella della Provincia, che non è riuscita (o non ha voluto) svolgere il proprio ruolo di coordinamento, non è stata capace di "fare sistema" e forse non ha creduto davvero nell'Università, come invece è accaduto a Ragusa a Trapani e ad Enna, dove i rispettivi governi provinciali non solo hanno investito forti risorse economiche ma hanno messo a disposizione il proprio personale. Grandi assenti, in tutta la vicenda e da sempre, le deputazioni provinciali, che non si sono mai spese per il Consorzio. Ogni anno, tramite la legge regionale n. 2 del 2002, venivano finanziati diversi Consorzi, come l'università di Enna o quella di Trapani, mentre al Consorzio universitario di Caltanissetta non è mai giunto nulla tramite quel canale di finanziamento. Se i soci non credono più nel Consorzio lo comunichino ufficialmente e se ne prenda tutti atto. Non ci si è mai rafforzati in termini di progetto di formazione né di allargamento della base consociativa e questi sono stati due grossi limiti per il Consorzio. Il consiglio direttivo, dopo la naturale decadenza nel 2008, non è più stato rinnovato e alla guida vi è oggi, dopo le dimissioni del presidente Carta, il vicepresidente facente funzioni di presidente Claudio Torrisi, ( a lui vanno le nostra gratitudini per l’impegno che continua a svolgere nonostante questo sfascio conclamato) che ha visto prorogato il suo incarico in attesa del rinnovo delle cariche statutarie. I corsi di laurea oggi – Dei quattro corsi di laurea attivi per l'anno accademico 2009/2010, Ingegneria elettrica, Scienze biologiche e uno di laurea specialistica a ciclo continuo Medicina e chirurgia (prende il via l’accademico 1995-1996, con 25 iscritti oggi sono aumentati a 50) di riferimento dell’università di Palermo e Scienze dell'amministrazione dell’Università di Catania per l’anno AA 2010/2011 sono partite le iscrizioni ai soli primi anni di Ingegneria e Medicina STOP a Scienze Biologiche e Scienze dell’Amministrazione. (Il picco di iscrizioni si registra nell'anno accademico 2007-2008, quando gli iscritti arrivano a 1.304 con l'avvio del primo anno del nuovo corso di Scienze dell'amministrazione) La disattivazione del primo anno di Scienze Biologiche e le paventate chiusure degli altri corsi di laurea comporterebbero per Caltanissetta situazioni di forte disagio per gli studenti e per le loro famiglie impossibilitate a mantenere i loro figli fuori sede, con conseguente forte lesione del diritto d'accesso alla formazione universitaria; il che significherebbe non dare a molti giovani della nostra 4 provincia la possibilità di proseguire gli studi per ragioni economiche. Una grande ingiustizia sociale considerato che alla scomparsa delle sedi universitarie decentrate, non corrisponde alcun intervento economico a sostegno delle famiglie e del diritto allo studio; non si può far cassa a spese dei più deboli. L'università avrebbe potuto costituire un importante indotto per la nostra economia, come volano per gli investimenti delle aziende nell'innovazione tecnologica, per la qualità dei servizi sanitari con la ricerca scientifica e le opportunità formative post-laurea, per l'interazione con altre realtà universitarie nel consolidamento dell'offerta formativa. Nulla di tutto questo è stato fatto. Di recente, dopo più di due anni dalla scadenza del precedente mandato, "come un fulmine a ciel sereno", l'Amministrazione comunale ha nominato due membri del C.d.A. del Consorzio Universitario, che, nel silenzio della Camera di Commercio, dell'ASP e soprattutto della Provincia, a nulla servono se non a dimostrare, per l'ennesima volta, che da parte della classe politica locale e dei rappresentanti degli enti facenti parte il Consorzio non vi è alcuna volontà condivisa di programmare interventi efficaci. Si brancola nel buio, in attesa di nuovi equilibri politici che, come ormai consuetudine, rimescolino le carte tra gli schieramenti per l'assegnazione dei posti di governo e di sottogoverno, unico vero obiettivo di chi ha il controllo del potere politico e di chi aspira a gestirne una qualche fetta. Al solito, sono i cittadini inermi chiamati a pagare il prezzo più alto, le famiglie e in esse soprattutto le giovani generazioni. Questo contesto deve farci riflettere sull'incapacità della politica di "fare sistema" e sulla volontà sottesa di chiudere l'esperienza universitaria a Caltanissetta. Oggi il problema è fare svolgere regolarmente le lezioni agli studenti di Scienze dell’ Amministrazione che hanno pagato le tasse ma non possono seguire le lezioni ne sostenere gli esami in questa prima sessione addirittura in questa assurda follia alcuni di loronon hanno neppure il libretto universitario il prof. Salvatore Aleo, docente di Diritto Penale, è l'unico docente che viene a Caltanissetta per tenere lezione agli studenti l’Università di Catania sostiene che il Consorzio nisseno è debitorio e chiedono di rinegoziare l’accordo economico precedente…insomma il cane che si morde la coda!!!! L’Assessore al Comune di Caltanissetta Dott.ssa Schillaci ringrazia il Consiglio provinciale per l’opportunità che dà di parlare anche a Caltanissetta di Università; condivide gli interventi di chi l’ha preceduta quando evidenziano l’assenza della politica e l’incapacità di fare sistema quando si affrontano questioni delicate, sottolinea, che c’è un clima particolarmente ostile alla risoluzione di qualunque problema, ed è del parere che è arrivato il momento di guardare alla politica in termini più alti, precisa che la politica è composizione di idee diverse, ma, non è detto, che la diversità, non debba essere una risorsa, perché questa implica un confronto attorno ad un tavolo su cui lavorare per realizzare l’interesse generale. Sottolinea che in questo momento si sta vivendo un estremo malessere, ma forse è arrivato il momento della svolta, perchè bisogna porre l’interesse generale innanzi a tutto, e ciò consentirebbe di uscire dall’empasse, altrimenti non si va da nessuna parte. Puntualizza che gli studenti di scienze dell’Amministrazione sono vittime di scelte già fatte, e dà merito al Prof. Torrisi, che in questi anni è riuscito a portare avanti questa macchina, consentendo agli studenti di potere studiare ed andare avanti. Evidenzia che si è di fronte ad un bivio, o lasciare tutto, o andare avanti; è del parere che bisogna insistere nei confronti di chi deve dare risposte concrete, e, auspica che le istituzioni di competenza provvedano subito a fare le nomine, per rendere il consorzio universitario di Caltanissetta funzionante. Invita tutti a riflettere su ciò che c’è da fare nell’immediato, perché se si perde quest’ultima opportunità la Provincia di Caltanissetta rimane fuori da qualunque possibilità di riscatto. Rientra in aula il Presidente Mancuso che riassume la Presidenza L’Assessore Milano premette che non condivide quanto detto dal Consigliere Licata quando afferma che questa seduta di Consiglio Provinciale non serve a nulla, perché se si parte dal presupposto che qualsiasi cosa si faccia, non serve a nulla, non si riesce a risolvere niente. 5 Apprezza quanto fatto dal Presidente Mancuso, che ha riportato all’attenzione del Consiglio la questione universitaria. Sottolinea che oggi, i problemi che ci sono, attengono a cose diverse: nello specifico, una riguarda la questione di scienze dell’Amministrazione, l’altra invece riguarda un problema generale, che è quello dell’ università. E’ del parere che bisogna smettere di cercare le responsabilità, perché se così dovesse essere, precisa che, la colpa non è dell’attuale presidente della Provincia, e della sua giunta, se oggi ci si trova in questa situazione, ma di chi non ha agito in maniera fattiva, al momento giusto, perdendo di fatto l’opportunità di consorziarsi con Enna, Evidenzia che non bisogna crearsi la convinzione che i problemi del consorzio scaturiscono dal fatto che non sono ancora nominati i rappresentanti provinciali in seno al consorzio stesso, perché il consorzio ha continuato a funzionare, ed il Vice Presidente Torrisi ha avuto la piena fiducia da parte del Sindaco di Caltanissetta, e del Presidente della Provincia, ed ha saputo gestire quelle che sono le risorse del consorzio. Sottolinea che i problemi, invece, nascono dalla scelte dell’ateneo di Catania, che ha deciso di non aderire ai decentramenti universitari, e ciò, oggi, danneggia Scienze dell’Amministrazione. Informa che la situazione di Catania, è diversa da quella di Palermo, che invece ha attuato la politica del decentramento. Per ciò che concerne i debiti che il consorzio di Caltanissetta ha nei confronti dell’ateneo catanese puntualizza, che i fatti stanno diversamente da come vengono rappresentati, ed informa che, la provincia, ha fatto un investimento sul consorzio, riconfermando l’investimento sullo stesso, e non togliendo un euro; ritiene che, ferme restando le difficoltà, che vanno comunque affrontate, perché c’è una convenzione che va onorata, qualora l’università, dovesse essere inadempiente, si potrà ricorrere anche alle vie giudiziarie. E’ del parere, che per affrontare la problematica, bisogna darsi delle scadenze, predisporre il nuovo statuto, coinvolgere altri enti, la nostra deputazione, in modo che questa, a livello regionale possa essere incisiva quando si dovrà procedere allo stanziamento di somme da iscrivere in bilancio, e solo così, si potranno avere risultati che permetterebbero di salvare il salvabile. Conclude il suo interevento, comunicando che il Presidente della Provincia ha assicurato che darà subito corso alle nomine per i rappresentanti del consorzio, Il Consigliere Dell’Uomini invita il Vice Presidente del consorzio ad essere insistente nei confronti di chi deve procedere alle nomine, e di informare il Consiglio di queste iniziative Il Dr. Torrisi Vice Presidente del Consorzio Universitario di Caltanissetta premette che per affrontare bene la questione “ università a Caltanissetta” bisogna scindere la problematica in due, perché una riguarda il corso di laurea in scienze dell’Amministrazione, l’altra, invece, attiene, alla politica del sistema regionale universitario di cui il consorzio di Caltanissetta è un cardine. Evidenzia che in questa Provincia, in questi anni, è mancato il modo di fare sistema, e, sottolinea che, per ciò che concerne Scienze dell’Amministrazione, bisogna dire che negli ultimi anni, in Italia sono state fatte delle riforme, rispetto al sistema universitario, che hanno mirato in modo incisivo al ridimensionamento del decentramento territoriale, che era stata una scelta fatta nel corso degli anni 90. Evidenzia inoltre, che la Legge Gelmini, ha imposto alle università il ridimensionamento, e ciò va fatto su basi numeriche, secondo il quale, un corso di laurea triennale non può avere meno di dodici professori incardinati per singolo corso, e senza possibilità di contestuale insegnamento in altri, precisa, che da ciò scaturiscono le numerose difficoltà gestionali che si registrano nel consorzio, e, questo, è il motivo che quest’anno non è partito il corso di laurea di scienze dell’amministrazione a Caltanissetta, e molti atenei, si sono ritrovati a dovere ridurre le loro presenze nel territorio. Sottolinea, che l’università di Catania, era una di quella che nel corso degli anni aveva lavorato per il decentramento, ma, a seguito della nuova normativa nazionale, l’ateneo non è stato più in grado di onorare gli impegni ai quali si era convenuto con la convenzione del 2006, con la Provincia di Caltanissetta. Puntualizza che, nell’accordo 2008/09 il consorzio scoprì che il corso di laurea in scienze dell’amministrazione non era più autonomo, e, ciò ha significato che l’ateneo catanese aveva disatteso quello che era l’impegno scritto in convenzione, cioè un corso autonomo a Caltanissetta. Informa che sono stati chiesti chiarimenti in merito, ma nessuno ha risposto, inoltre, evidenzia che con un consorzio non rinnovato, il vice presidente ha lavorato 6 attraverso riunioni periodiche all’interno dell’assemblea dei soci, ed in quella sede, è stato chiesto di garantire il proseguimento ordinario delle attività, per consentire agli studenti di completare il corso di studi. Puntualizza che il Prof. D’Aleo, preside del corso di laurea di Scienze dell’amministrazione, ha il dovere e l’onere di tutelare gli studenti ed il consorzio, invece, cerca ripetutamente contatti con i componenti del consorzio, per altri fini, e con conseguente millantamento; per questo motivo in Assemblea dei soci, si è convenuto di presentare memorie giudiziarie; Informa inoltre, che il Consorzio di Caltanissetta ha chiuso tutti i pregressi con l’ateneo catanese, è stato proposto, per consentire agli studenti di concludere il corso di laurea di scienze dell’amministrazione, di proseguire con attività di tutoraggio. Per ciò che concerne la questione politica universitaria in generale, sottolinea che il problema del decentramento attiene alle problematiche che sono scaturite dalla Legge Gelmini, che va a ridimensionare gli atenei; sottolinea che si ha una sensazione di indifferenza da parte del mondo politico, per tutto ciò che riguarda il problema universitario, rischiando di essere emarginati. Puntualizza che è stato un errore la scelta fatta negli anni passati di avere rapporti con diversi atenei non riuscendo a stare all’interno di uno di questi, e, la cosa ancora peggiore è, che non si è riusciti a fare sistema con altri Comuni, ma tutto è stato circoscritto alla città. Per ciò che concerne lo statuto, sottolinea la necessità di non tenere più in considerazione quello vecchio, ormai datato da un punto di vista normativo, ferma restando la possibilità di prevedere nel nuovo statuto, l’apertura ad altri soci. Informa che l’Università di Palermo sta lavorando per un ateneo “ Multifocus” che annovera i territori di Palermo, Trapani, Caltanissetta ed Agrigento “ ed il focus nisseno dovrebbe riguardare l’area sanitaria. Informa che, in un apposito tavolo tecnico, è la conferenza dei rettori, alla quale fanno parte anche il Presidente della Regione, e l’Assessore regionale delegato, che decide sulle questioni universitarie, ed è nella stessa sede, che si decide cosa fare dei consorzi, per questo motivo, sottolinea che il problema ha una dimensione regionale, e, come tale, và affrontato. Ribadisce che bisogna avere la forza di fare sistema, per far sì, che ciò diventi realtà, e non vengano disperse le risorse su più fronti, ma tutelare gli investimenti che questa Provincia ha fatto, sollecitando il necessario apporto della classe politica ad affrontare la questione a livello regionale. Il Consigliere Ferrante è del parere che vadano cercati altri atenei universitari con i quali istituire nuovi rapporti, in modo che i ragazzi iscritti a scienze dell’Amministrazione possano continuare gli studi. Condivide chi sostiene di intraprendere azioni legali nei confronti dell’ateneo catanese, perché inadempiente rispetto ad una convenzione firmata con il consorzio universitario di Caltanissetta . Propone di convocare un altro Consiglio Provinciale, o un tavolo tecnico, invitando gli altri soci del consorzio per cercare di risolvere la problematica. Il Consigliere Cusumano ricorda che questo Consiglio Provinciale approvò degli odg impartendo direttive ben precise all’Amministrazione, ma queste sono state disattese, ritiene che, se oggi ci si trova in una situazione disastrosa, ciò sia dovuto, forse, anche a questo. Puntualizza che da quanto relazionato dal Vice Presidente del Consorzio Dr. Torrisi, è evidente che non c’è più la possibilità di intervenire politicamente, perché è chiara la volontà dell’Università di Catania di volere interrompere il rapporto con Caltanissetta, relativamente al corso di laurea in scienze dell’Amministrazione. Condivide quanto detto dal Consigliere Licata, quando afferma l’inutilità di questa seduta, perché le cose che si discutono diventano lettera morta, inoltre, quando si affronta la questione università, non bisogna essere superficiali, né giocare allo scarica barile, pensando magari che i problemi li debbano risolvere gli altri, accusando possibilmente altri enti perché inadempienti nel fare le nomine. Sottolinea, invece, che bisogna chiedersi cosa ha fatto la Provincia per l’università. Evidenzia, che questa amministrazione, ha continuato a perpetrare gli stessi errori fatti dall’Amministrazione Collura, e, gli stessi, con il passare degli anni si sono ingigantiti, inoltre, evidenzia che è grave che una amministrazione in due anni non è stata capace di fare le nomine per il governo del Consorzio universitario. Accusa l’Amministrazione di disattendere tutte le direttive impartite dal Consiglio Provinciale, e sottolinea che è ancora più grave, che tute le volte che si è 7 affrontata la questione, c’è stata l’assenza totale dell’esecutivo, ed in particolare del Presidente della Provincia. Ricorda che il Consorzio universitario approvò lo statuto cinque anni fa, e lo ha trasmesso alla Provincia, che da allora non ha dato seguito, ed evidenzia che quello statuto, allora era attuale. Ricorda che, lo stesso, nella passata legislatura, in qualità di capogruppo del partito di maggioranza, si fece promotore di incontri tra il Presidente della Provincia, Prof. Filippo Collura, con l’Università di Enna, con il Comune di Gela, ed anche con l’ENI, per rilanciare l’università a Caltanissetta, ma tutto è stato inutile, perché, era evidente, com’è evidente adesso, l’intento del Presidente della Provincia di non fare decollare l’Università in Provincia di Caltanissetta, perché la questione è vista come una questione prettamente nissena, e, non come una questione provinciale, infatti quando sono state investite somme su Caltanissetta, la stessa somma, è stata investita anche a Gela, magari regalando dei soldi in modo non del tutto lecito e legittimo, organizzando corsi di tutoraggio, ai quali faceva riferimento il Dr. Torrisi, che qualcuno vorrebbe portare a Caltanissetta. Sottolinea, che a suo parere, questo, non sia il modo di affrontare la questione università, che va affrontato con serietà, e da una classe politica seria. Evidenzia che, per fare sistema, occorre un progetto chiaro, lineare e credibile, ma, invece, bisogna prendere atto che, ogni Ente, componente del consorzio ha un idea propria, per ciò che concerne l’Università in Provincia di Caltanissetta. Conclude il suo intervento, sottolineando che il sogno era quello di creare un ateneo a Caltanissetta, ma oggi, il Vice Presidente della Provincia, in aula viene a dire: “salviamo il salvabile”. Il Vice Presidente della Provincia Avv. Milano precisa che quando ha sostenuto che bisogna fare sistema, ciò, non va interpretato in senso negativo, come dire: “ salviamo il salvabile” ma, nel senso di evitare situazioni ancora peggiori, di quelle che si stanno vivendo oggi con scienze dell’Amministrazione, e cercare di portare avanti quelle politiche che assicurano l’istituzione del polo decentrato di Caltanissetta, magari allargando il consorzio ad altri soci, anche perché è notevole l’impegno economico per farvi fronte. Accusa il Consiglio Provinciale di non aver mai attenzionato, in sede di approvazione del bilancio, la problematica “Università “. Il Consigliere Cusumano evidenzia che un’amministrazione che non è in grado di farsi carico del problema università, e che continua a sperperare risorse su più tavoli, perché continua a finanziare corsi di tutoraggio, non è credibile, evidenzia inoltre, che un amministrazione che va a tagliare i fondi per i servizi sociali, i fondi per le scuole superiori, i fondi per la viabilità, per lo sviluppo economico, significa che non ha nessuno interesse; si chiede, però, come mai non sono stati toccati i fondi per la vigilanza venatoria; sottolinea che quando debbano farsi sacrifici, questi vanno ripartiti in maniera razionale e nel rispetto delle priorità e delle urgenze. Conclude il suo intervento precisando che, si può fare sistema, solo se si hanno le idee chiare e si hanno progetti. Il Presidente del Consiglio Mancuso dichiara di condividere quanto detto dal Consigliere Cusumano Il Consigliere Dell’Uomini puntualizza che per affrontare bene la questione bisogna che vengano fatte le nomine per dare un governo al Consorzio, ritiene assurdo che in questi due anni non si è riusciti a fare ciò; Esce dall’aula il Presidente Mancuso, assume la presidenza il Consigliere,Cirrone Cipolla. Il Sig. Salvatore Porsio, della rappresentanza degli studenti, ringrazia i presenti per avere riportato la questione “ università” all’attenzione del Consiglio, e sottolinea che i problemi da affrontare sono due, uno a lungo termine, che riguarda l’accordo con l’università di Palermo, e, l’altro a breve termine, che riguarda il corso di laurea di scienze dell’amministrazione, da discutere con l’Università di Catania. Puntualizza che c’è la necessità di fare squadra per ottenere risultati concreti. Sottolinea che l’Università di Catania ha colpe ben precise, perché non dà agli studenti di Caltanissetta, le stesse cose, che dà agli altri studenti. Durante l’intervento del Sig. Salvatore Porsio, esce dall’aula il Segretario Generale Dott.ssa Liotta, assiste i lavori consiliari il Vice Segretario Dott.ssa Giannone. 8 Il Consigliere Delpopolo Carciopolo ringrazia il Prof. Torrisi, e si augura che lo stesso, possa essere riconfermato all’interno del Consorzio. Evidenzia che, da quanto emerso nel corso del dibattito, si è capito che l’esperienza con l’Università di Catania si sta concludendo, e si è indirizzati ad andare verso Palermo; ritiene che i ragazzi che hanno già intrapreso il corso di laurea in Scienze dell’Amministrazione vanno aiutati a concludere il corso di laurea, ed informa, che il Presidente della Provincia On. le Federico sta lavorando a Palermo per pianificare e cercare di mantenere i corsi a Caltanissetta. Sottolinea che i corsi di laurea debbano garantire un posto di lavoro sicuro ai nostri giovani . Il Consigliere Cirrone Cipolla esauriti gli interventi all’odg, ringrazia tutti, ed informa che in una apposita riunione di conferenza di capigruppo si procederà ad una stesura di un odg per invitare l’Università di Catania a fare partire i corsi di tutoraggio per i ragazzi di scienze dell’amministrazione di Caltanissetta, e per sollecitare gli enti soci del consorzio di nominare i propri rappresentanti, inoltre, puntualizza che la conferenza dei capigruppo si farà promotrice di un incontro con il Rettore dell’Università di Catania, e gli studenti di scienze dell’amministrazione. Ringrazia tutti i partecipanti alla seduta, e dichiara chiusa la sessione. Sono le ore 20.00. 9 Letto, approvato, sottoscritto IL PRESIDENTE F.to Mancuso IL CONSIGLIERE ANZIANO F.to Pepe IL SEGRETARIO GENERALE F.to Liotta Certificato di Pubblicazione Visto l’attestato del responsabile della tenuta dell’Albo Pretorio on-line si certifica che una copia del presente atto è pubblicata all’Albo Pretorio per 15 giorni consecutivi dal 14.07.2011 al 28.07.2011. Caltanissetta lì 29.07.2011 Il Segretario Generale 10