36_43_Comunicazione 7-05-2008 12:15 Pagina 36 Partnership R A P P O R T I I N T E R P E R S O N A L I Dialogare con il cliente in farmacia: indicazioni di base per stabilire una comunicazione efficace. Francesco Fabris Consulente di marketing Per un pubblicitario di oggi la performance di Mosè, nella sua presentazione delle Tavole della Legge, sarebbe risultata non del tutto esente da critiche; Che cos’è una vendita se non la somma di un buon prodotto e di una perché la comunicazione, a livello di rapporti comunicazione che ha avuto succes- interpersonali, per essere efficace richiede so? Per lo sviluppo del fatturato e per l’applicazione di una serie di regole ormai codificate, la stessa soddisfazione della clientela è quindi opportuno conoscere i segreti di cui proponiamo di seguito un’ampia sintesi. che sono alla base di una comunicazione efficace. 36 Per farsi ben comprendere ed essere trascorsi dall’affidamento a Mosè del cessarie ma non sufficienti per otte- persuasiva, è sufficiente che una co- Decalogo, l’uomo non ha ancora ap- nere un risultato di comunicazione ga- municazione sia ripetuta più volte? plicato i Dieci comandamenti. Un pub- rantito. Nemmeno per idea. blicitario poco riguardoso si è per- E’ certo che la ripetizione di un mes- messo di criticare l’Onnipotente, di- saggio è importante (la pubblicità in- cendo che la scelta di comunicare da Le poche regole d’oro segna), ma per affermare che la fre- una postazione elevata (nel nostro ca- della comunicazione quenza della comunicazione non è ga- so il Monte Sinai) era corretta, ma che ranzia di successo vale la testimo- il testo era troppo ricco di contenuti. Che cosa ci vuole allora per comuni- nianza di tanti insegnanti e di tanti ge- Per ottenere ascolto sarebbe stato care in modo efficace? Innanzitutto, è nitori, alle prese con studenti discoli e meglio comunicare un concetto per necessario che il comunicatore si pro- con pargoli disobbedienti. Il mondo è volta. curi il massimo numero di informazio- pieno di educatori che passano la vi- E’ sufficiente allora, per essere vin- ni sull’ascoltatore, percepisca o inda- ta a sgolarsi ripetendo sempre le stes- cente, che la comunicazione sia chia- ghi sulle sue aspettative, la mentalità, se istruzioni senza ottenere risultati a- ra? Non si direbbe che sia proprio co- le motivazioni, le attitudini, il livello cul- deguati. sì: non riusciamo a pensare a nulla di turale e calibri di conseguenza la co- E’ allora sufficiente che il comunicato- più esplicito delle scritte che com- municazione. Chi ascolta, infatti, ac- re sia autorevole? Ahimè, no. Il pro- paiono sui pacchetti di sigarette che, cetterà solo suggerimenti che in qual- motore delle Tavole della Legge fu la pur minacciose, sono inadeguate a far che maniera rispondano alle proprie massima Autorità immaginabile, ma desistere i fumatori dalla loro funesta esigenze e non siano in contrasto con ciò non fu sufficiente ad assicurare il abitudine. i propri valori e credenze successo dell’iniziativa, prova ne sia Autorevolezza, chiarezza, ripetizione Occorre pure che la comunicazione che nonostante migliaia di anni siano risultano quindi essere condizioni ne- sia tecnicamente corretta e cioè che 36_43_Comunicazione 7-05-2008 12:15 Pagina 37 R A P P O R T I I N T E R P E R S O N A L I Partnership il messaggio sia ben confezionato e che l’interlocutore sia perfettamente in grado di ricevere e di capire il contenuto. Parole semplici, frasi ben costruite e concise, timbro di voce sicuro e chiaro. E’ necessario inoltre che ci sia un ponte, una relazione tra chi trasmette e chi riceve. La comunicazione è dialogo. Se chi ascolta non interviene, bisogna forzarlo a esprimersi e capire che cosa sta pensando. Mentre si comunica, insomma, è indispensabile ottenere dall’interlocutore di quando in quando il feedback, come si dice, che non è altro che il suo vissuto, il che cosa e il come sta ricevendo, pronti a rispondere alle obiezioni, a fugare i dubbi, a cercare argomenti più incisivi se non si incontra interesse. Nella comunicazione c’è infatti un punto di non ritorno, oltrepassato il quale l’interlocutore che si fosse raffreddato per noia o per incredulità non si recupera più. E’ molto utile se tra il ricevente e il tra- Le illustrazioni a corredo dell’articolo smittente si instaura un clima di coo- forniscono alcuni esempi tra i più noti perazione, di complicità. Niente con- del linguaggio del corpo (o comunicazione non verbale); il loro significato costituisce flitti tra chi manda il messaggio e chi un’utile indicazione per valutare il livello di lo riceve, che nel nostro caso sono il sintonia con il proprio interlocutore. farmacista e il suo cliente. E’ bene che si instauri una vera e propria sorta di partnership, laddove l’obiettivo co- L’azione di coprirsi la bocca con la mano è un gesto inconscio di occultamento: come tale è tipico di chi mente oppure di chi vuole contenere una espressione istintiva (è questo il caso mune è la soddisfazione del cliente; è della donna che ride nella foto in alto). opportuno, insomma, che non sia mai Toccarsi il naso con eccessiva frequenza è un gesto che rivela tensione, ed è sintomo dimenticato l’interesse della gente, per- di una discrepanza tra lo stato d’animo reale ché l’obiettivo più importante non è la e una calma apparente. In due delle tre singola vendita ma la conquista o il mantenimento di un cliente soddisfatto, che ritorni volentieri e ripeta gli acquisti. fotografie che mostrano questo gesto, l’esistenza di una situazione tale da indurre tensione è ben evidenziata dall’espressione che assumono gli interlocutori di coloro che si toccano il naso: questi ultimi, dunque, sono solo apparentemente più tranquilli. 37 36_43_Comunicazione 7-05-2008 12:15 Pagina 38 Partnership R A P P O R T I I N T E R P E R S O N A L I Importanza della comunicazione soltanto nella conoscenza dei settori efficace per creare fedeltà specialistici (un esempio per tutti: la fitoterapia). Ma se il know how di base Facciamo un passo indietro. Una vol- è ben distribuito tra i camici bianchi, ta il prevalente fattore di scelta della non possiamo dire altrettanto della ca- farmacia da parte del pubblico era la pacità di trasmettere con efficacia la prossimità. Attualmente è soltanto uno conoscenza al pubblico. O, per lo me- degli elementi presi in considerazione no, per molti ci sono ampi spazi di mi- per selezionare il punto vendita, ma glioramento. non il più rilevante. Siamo infatti al co- Accoglienza, cortesia, buona disposi- spetto di un processo di maturazione zione verso i clienti non sono merce che vede il cittadino rifiutare il ruolo di rara in farmacia, ma c’è ancora pos- consumatore o di utente passivo e mettersi alla ricerca di ottenere maggiori vantaggi. Proviamo a elencare i criteri chiave che possono influenzare la valutazione di sibilità di far di più. L’insieme di questi Le sensazioni sgradevoli provocano miosi (in alto), mentre quelle piacevoli inducono elementi ha un peso notevole nell’o- midriasi (in basso): osservare la pupilla rientare il pubblico nella sua scelta del può dunque consentire di scrutare l’umore punto vendita. Un contesto di relazio- dell’interlocutore, anche al di là di quanto questi si sforzi di mostrare. ne di spessore e di comunicazione ef- una farmacia e quindi il processo di In basso, il delicato contatto dell’indice sul ficace crea soddisfazione nel cliente e scelta, oltre alla vicinanza, che ha per- polpastrello del pollice indica la precisione conduce alla sua fidelizzazione. so, anche se non del tutto, importan- è tipico non solo di individui semplici za. Consideriamo solo i fattori più rile- e schietti, ma anche di persone affettate, vanti, senza dimenticare che ci sono del punto sottolineato. Un gesto del genere che utilizzano i gesti piccoli in modo studiato. Quando la comunicazione è troppo efficace elementi come l’ambiente, i servizi aggiuntivi e il risparmio di tempo (poca 38 coda da fare) che possono avere un La comunicazione efficace è utile allo peso, pur se in genere è minore. sviluppo del business e nello stesso I canoni di scelta prevalenti sono: tempo può essere strumento di sa- • la competenza dei farmacisti; nità. Il farmacista buon comunicatore, • l’accoglienza, la gentilezza, la di- infatti, è capace di chiarire ai propri pa- sponibilità che si riscontra; zienti quali sono i comportamenti vir- • l’assortimento; tuosi e nel contempo è in grado di • i prezzi. creare un vincolo di fiducia e di sim- Vediamo che i primi due fattori, che si patia, legame che ha una precisa va- rivelano fondamentali, sono di natura lenza sanitaria. relazionale, e quindi si posizionano nel- C’è però un pericolo: che il farmacista l’area della comunicazione. ficienti per essere un eccellente inter- possa essere tanto convincente da ar- Cerchiamo di approfondire. Per quan- mediario tra i medicinali e i pazienti, rivare a plagiare i clienti. Chiariamo il to riguarda la competenza, in prima una volta che il medico ha esaurito il concetto: non stiamo pensando al far- approssimazione si può pensare che suo compito. macista-imbonitore, che piega la vo- ogni farmacista abbia conoscenze suf- Grosse differenze ci possono essere lontà dei pazienti al proprio interesse. 36_43_Comunicazione Partnership 7-05-2008 12:20 Pagina 40 R A P P O R T I I N T E R P E R S O N A L I Per migliorare la propria comunicazione. Pensiamo a un camice bianco che abbia una tale credibilità presso il proprio Non è difficile trovare in biblioteca e in libreria testi dedicati alla comunicazione, sia di massa, sia rivolta a un uditorio, sia ‘faccia a faccia’, che è il caso più interessante per il farmacista. Mentre ci sono molti libri intelligenti e utili sul tema, a nostro avviso non esiste una vera e propria bibbia da seguire alla lettera. Di conseguenza è opportuno leggere i suggerimenti degli esperti, peraltro spesso illuminanti, con spirito critico e con l’intendimento di accettarli solo se concordano con la propria esperienza e buon senso o se superano brillantemente un test d’uso. Questo perché la comunicazione efficace ha una notevole componente situazionale. Come già detto, libri ce ne sono tanti e tra la moltitudine di testi sull’argomento ne ricordiamo alcuni, come Tecniche di comunicazione di Maurizio D’Ambra, editore De Vecchi, un classico rinnovato più volte. Dello stesso editore citiamo anche I segreti della comunicazione, di Marco Pacori. Interessante anche Comunicare con l’utente, di Massimo Franceschetti, edizione Carocci, dedicato ai comunicatori della Pubblica amministrazione. Un altro titolo: Il libretto verde della persuasione, di Jeffrey Gitomer, della Sperling & Kupfer. Si può ricavare qualche spunto anche dai testi che trattano il ‘public speaking’, come per esempio Parlare in pubblico di Carlo Andrea Brentano, De Vecchi editore, o il libro con il medesimo titolo scritto da Cesare Sansavini, edizioni Giunti. pubblico da rendere difficile ogni scambio di opinioni, proprio in ragione della sua autorevolezza, e quindi impedisca il dialogo stesso, che invece dovrebbe essere un confronto di punti di vista. Il cliente potrebbe avere problemi economici: in piena coscienza, il farmacista può consigliare un prodotto o uno strumento utile come coadiuvante nella prevenzione, senza rendersi perfettamente conto che il costo relativo possa costituire un elemento critico per il paziente che, da parte sua, prova disagio, ma non se la sente di ribattere. Per evitare tali situazioni è buona norma che il farmacista cerchi in ogni caso di calarsi nei panni del proprio interlocutore, e che faccia magari marcia indietro quando si dovesse accorgere di avere creato un problema al cliente. Oltre agli aspetti etici, un dietrofront in questo caso è anche una mossa commercialmente efficace: non bisogna mai mettere in difficoltà la clientela. Ciò che conta, lo sappiamo, non è un il perfezionamento di un acquisto isolato, ma il fatto di rappresentare con continuità il punto di riferimento sanitario per il maggior numero di persone, in modo che si rapportino con fi- La foto evidenzia bene che esiste una invisibile ‘bolla’ territoriale attorno a ciascuna persona, una zona in cui non si accettano intrusioni se non per stabilire rapporti affettivi: la sua area corrisponde all’incirca a un cerchio tracciato con il gomito mentre la mano è appoggiata all’anca. 40 36_43_Comunicazione 7-05-2008 12:29 Pagina 43 R A P P O R T I I N T E R P E R S O N A L I Partnership I gesti ampi, strumenti per amplificare i contenuti da trasmettere. La borsa L’anello La presa di precisione La mano piegata La presa di forza L’ascia Le forbici La pugnalata Il pugno all’aria L’indice alzato I palmi in fuori I palmi in dentro I palmi in su I palmi in giù I palmi di lato i gesti grandi e ampi, se eseguiti con calma, enfatizzano i concetti che si vogliono esprimere e, nel contempo, generano attenzione in chi ascolta; sono però utilizzati anche da coloro che intendono ottenere un’attenzione superiore a quella meritata. ducia e con serenità con la farmacia, migliorare la propria comunicazione Tali testi possono essere di grande aiu- certi di ottenere un totale rispetto del- deriva anche dall’esperienza. In qual- to anche a chi possiede grande faci- le proprie esigenze. che caso, cioè, comunicatori si nasce lità di rapporto e di linguaggio. e inoltre la pratica e l’esperienza sem- Dopo essersi impadronito dei fonda- pre si rivelano maestre, ma ci sono ot- mentali, il farmacista può frequentare time possibilità anche per chi non ab- qualche corso, così da fruire delle in- bia una spiccata sensibilità verso la dicazioni di esperti e poter fare eser- C’è chi possiede qualità istintive di co- comunicazione. cizi, magari con l’ausilio della teleca- municatore. Interesse verso il prossi- Non mancano prontuari che affronta- mera a circuito chiuso, in modo da ri- mo, piacere di parlare con la gente, no l’argomento (vedi riquadro alla pa- vedere il proprio comportamento. Non facilità di costruire un rapporto, paro- gina precedente), elencano i principali è mai ridicolo né esagerato lavorare la sciolta, lessico corretto. Possono errori di comunicazione e aiutano a da- per migliorare se stessi e le proprie essere doti naturali. Un valido aiuto a re una registrata ai propri messaggi. prestazioni. Diventare comunicatori efficaci ■ 43