ISTITUTO COMPRENSIVO "CENTRO STORICO MAZZINI" Largo Marincola Cattaneo, 16 – 88100 CATANZARO Tel. 0961/722031- Fax 0961/720153 C.F. 97061450793 – Cod. Mecc. CZIC85400A e.mail: [email protected]; [email protected] sito web : www.iccentrostoricomazzini.jimdo.com REGOLAMENTO D’ISTITUTO IL PRESENTE REGOLAMENTO HA COME SCOPO LA REGOLAMENTAZIONE DEI COMPORTAMENTI E DELLE PROCEDURE ATTINENTI IL FUNZIONAMENTO E LE MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI SERVIZI DA PARTE DEGLI ORGANISMI ISTITUZIONALI PREVISTI DALLA LEGGE: Delibera del Consiglio di Istituto n° ……del…….. PARTE PRIMA Gli Studenti PRINCIPI GENERALI ( art. 1 D.P.R. n° 249 del 24.06.1998 ) La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 Novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art.1 DIRITTI DELLO STUDENTE ( art. 2 D.P.R. n° 249 del 24.06.1998) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'approfondimento e valorizza le inclinazioni personali Pagina 1 degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha il diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Gli studenti hanno il diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 5. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura a alla realizzazione di attività interculturali 6. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) iniziative concrete per il recupero di situazione di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; c) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche diversamente abili; d) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; Art.2 DOVERI DELLO STUDENTE 1. Lo studente è puntuale ed assiduo alle lezioni e si assenta solo per gravi e giustificati motivi, per i quali informa la scuola. 2. Lo studente si presenta a scuola con il materiale didattico occorrente. 3. Lo studente si presenta a scuola con abbigliamento rispettoso dei compagni, degli insegnanti e dell’istituzione. Riserva la tenuta sportiva per le lezioni e le attività ginniche e sportive. 4.. Lo studente fa conoscere la scuola ai suoi genitori e li invita a partecipare alle iniziative che lo riguardano. 5. Lo studente usa un linguaggio corretto, evita ogni aggressività e le parole offensive. Sa adattare il proprio linguaggio all’interlocutore. 6. Lo studente è leale, in caso di discordie si appella ad un arbitro neutrale ed autorevole, riconosce i propri errori e si assume le sue responsabilità. 7. Lo studente rispetta il proprio corpo e lo mantiene in salute, tiene in ordine gli oggetti personali e porta a scuola solo quelli utili alla sua attività di studio. 8. Lo studente mantiene in ogni momento della vita scolastica un comportamento serio, educato e corretto. Rispetta il lavoro degli insegnanti e dei compagni. 9. Lo studente rispetta e fa rispettare i beni degli altri, il patrimonio della scuola e l’ambiente dove studia e lavora; collabora a renderlo più bello, confortevole ed accogliente. 10. Lo studente risarcisce i danni, anche involontari, causati alle persone, agli arredi ed alle attrezzature. 11. Lo studente utilizza le strutture, le attrezzature ed i servizi della scuola anche fuori dell’orario delle lezioni secondo le regole e procedure prescritte e le norme di sicurezza. 12. Lo studente informa i genitori dei risultati scolastici e delle proprie mancanze. 13. Lo studente ha il dovere di contribuire al buon funzionamento della scuola anche attraverso suggerimenti e proposte. Pagina 2 Art.3 DISPOSIZIONI GENERALI 1. VIGILANZA ALUNNI Gli alunni entrano a scuola al suono della campanella, alle ore 08,15 la Scuola Secondaria I e alle ore 8.30 la Scuola Primaria. Al personale ausiliario è affidata la sorveglianza degli alunni al loro ingresso. Il personale docente accoglie gli alunni in aula I genitori potranno accompagnare gli alunni fino al portone d’ingresso. Non è concesso l’accesso alle aule per evitare indebite interruzioni; Effettuata l’entrata degli alunni alle ore 8,30 , il portone d’ingresso deve rimanere vigilato. I docenti sono tenuti a vigilare gli alunni durante le attività didattiche, badando che siano mantenuti l’ordine e la pulizia delle aule, nonché l’integrità di quanto in esse contenute. In caso di momentaneo impedimento del docente, la vigilanza è affidata al personale ausiliario. Gli alunni vengono mandati fuori dall’aula solo per soddisfare i propri bisogni, durante l’intervallo e nei momenti in cui ne manifestino l’esigenza. Nel loro eventuale trasferimento dai locali della scuola a sedi esterne, gli alunni vengono accompagnati dal docente di turno e, se necessario, dal personale ausiliario. Il cambio degli insegnati deve essere effettuato il più rapidamente possibile. Al termine delle lezioni i docenti dell’ultima ora accompagnano ordinatamente gli allievi fino al portone di uscita. 2. RITARDI Gli alunni che giungono a scuola con un ritardo non superiore ai dieci minuti, possono accedere alle aule e chiedere di essere ammessi direttamente ai docenti; in caso di ritardo superiore l’ ammissione avverrà solo previa giustificazione scritta di uno dei genitori; Si precisa che, salvo comprovati motivi, se il numero complessivo dei ritardi è eccessivo, dopo tre ritardi consecutivi, sarà data comunicazione scritta alle famiglie e saranno irrogare le sanzioni disciplinari di cui all’art 4, comma 3 “ Sanzioni” del Regolamento. 3. OBBLIGATORIETA’ DELLA PRESENZA La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività (lavori di gruppo, visite guidate, ecc.) che vengono svolte nel contesto dei lavori scolastici, una volta accettate. La mancata presenza alle attività previste nelle ore pomeridiane va regolarmente giustificata. 4. ASSENZE Per la giustificazione delle assenze degli alunni, bisogna utilizzare l’apposito libretto, controfirmato dal Dirigente scolastico o da un suo delegato Il libretto delle assenze deve essere compilato, di volta in volta, in ogni sua parte, dal genitore (o chi ne fa le veci), la cui firma è stata depositata in Segreteria. Il controllo delle giustificazioni delle assenze, va effettuato dall’insegnante della prima ora, il quale, nel caso di due mancate giustificazioni consecutive della stessa assenza, avvisa il Dirigente scolastico. Le giustificazioni di assenze superiori a cinque giorni consecutivi vanno effettuate con certificato medico. Le assenze collettive sono ritenute ingiustificate e andranno chiarite con il Coordinatore di classe o se ripetute con il dirigente Scolastico o suo collaboratore. Pagina 3 5. PERMESSI Gli alunni possono uscire prima della fine delle lezioni per motivi seri ed eccezionali. In tali casi è necessaria la presenza fisica, esclusiva, di uno dei genitori o di chi ha depositato la firma in Segreteria, firma documentata dal libretto di giustificazione delle assenze ; dovrà compilare un’apposita richiesta di permesso di uscita anticipata . I permessi di uscita anticipata durante il prolungato devono essere autorizzati al mattino dal DS o dal Vicario. In casi eccezionali e previo riconoscimento di parentela dichiarata da parte del personale della scuola, gli alunni possono uscire con persona diversa da quella sopra indicata e a cui il genitore ha rilasciato opportuna delega. In caso di malessere improvviso, si provvederà a quanto di competenza. I genitori, impegnati in attività lavorativa durante le ore scolastiche, devono fornire alla scuola il recapito di una persona di fiducia cui rivolgersi, in caso di estrema urgenza. In caso di sciopero, assemblee sindacali, l’orario delle lezioni potrà essere ridotto, fermo restando l’anticipato avviso alle famiglie 6. INTERVALLO E’ previsto un intervallo dalle ore 10,15 alle 10,45 Scuola Primaria ; dalle 10.45 alle11.00 per la scuola Sec I°. Gli alunni si recano in bagno a gruppi di due per sesso. Nel cambio dell’ora non è permesso agli alunni di uscire dall’aula, né di affacciarsi alle finestre 7. COMPORTAMENTO Il comportamento degli alunni deve essere cordiale, vivace ed improntato al più assoluto rispetto nei confronti dei coetanei, dei docenti, del personale ausiliario ed amministrativo. All’ingresso, all’uscita e durante gli spostamenti all’interno dell’edificio, gli alunni devono osservare il silenzio per non arrecare disturbo agli operatori scolastici; Gli alunni sono tenuti a portare a scuola quanto necessario per seguire proficuamente le lezioni. E’ fatto divieto agli alunni di portare in classe oggetti di valore o somme di denaro del cui smarrimento la scuola non si fa carico. E’ fatto divieto agli alunni di introdurre a scuola qualsiasi oggetto che possa costituire fonte di disturbo o pericolo per sé o per gli altri. E’ fatto divieto agli alunni di utilizzare telefonini cellulari sia durante le lezioni che nell’intervallo, almeno di gravi ed urgenti motivi ; in tal caso l’alunno può essere autorizzato dall’insegnante, fermo restando che per comunicare con i genitori resta a disposizione il telefono fisso della segreteria. Gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria indosseranno , quotidianamente, rispettivamente il grembiule a quadretti e di colore blu. 8. CONSERVAZIONE STRUTTURE E DOTAZIONE Gli allievi devono rispettare le aree interne ed esterne all’edificio evitando di sporcarle o danneggiarle e conservarle nelle migliori condizioni possibili. Gli allievi devono mantenere l’integrità di attrezzature e sussidi e di ogni bene comune. Dei danni non accidentali arrecate alle strutture, alle attrezzature o agli arredi, rispondono disciplinarmente gli alunni ed economicamente i loro genitori, Pagina 4 Art.4 DISCIPLINA Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria ( art. 4 D.P.R. n°249 del 24.06.1998 –integrato ai sensi del DPR n. 235 del 21/11/07, ) 1. FONDAMENTI DELLO STATUTO a. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed la ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. b. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. c. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate,per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertile in attività in favore della comunità scolastica. d. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottate da un organo collegiale. e. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo per gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. f. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. g. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’ incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma h. h. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d’anno ad altra scuola. i. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. 2. a. b. c. d. e. f. g. h. i. l. MANCANZE Ritardi ripetuti non giustificati; Assenze non giustificate; Apposizione di firma falsa sul libretto delle giustifiche. Assenza dell’ intera classe; Uso del telefono cellulare in classe; Violazione delle norme di sicurezza (lanci di oggetti, uscite disordinate in presenza del docente, ressa nei bagni, fumare nei locali della scuola) Comportamento che disturba il regolare svolgimento delle lezioni; Comportamento scorretto nei confronti dei compagni e del personale; Comportamento violento nei confronti dei compagni e del personale; Danneggiamento degli arredi e delle strutture. Pagina 5 3. SANZIONI Le sanzioni disciplinari si ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. Per quanto possibile le sanzioni si ispirano al principio della riparazione del danno. La riparazione non estingue la mancanza. La responsabilità disciplinare è personale, la sanzione è pubblica. Il tipo e l'entità delle sanzioni sono determinati in relazione ai seguenti criteri: - intenzionalità del comportamento, grado di negligenza, imprudenza; - rilevanza dei doveri violati; - grado del danno o del pericolo causato; - sussistenza di circostanze aggravanti o attenuanti, con particolare riguardo al comportamento dello studente, ai precedenti disciplinari nel corso dei dodici mesi precedenti all'infrazione; - al concorso nella mancanza di più studenti in accordo tra di loro. In caso di atti o comportamenti che violano le norme del codice penale il Dirigente scolastico ha l'obbligo di provvedere tempestivamente alla denuncia della quale informa la famiglia ed il Consiglio di classe dello studente interessato. Mancanze ai Doveri dello statuto Comportamento sanzionato Scorrettezze e offese verso i componenti della comunità scolastica; turpiloquio, blasfemia Disturbo continuato durante le lezioni; mancanze plurime ai doveri di diligenza; violazioni gravi alle norme di sicurezza Ripetersi di assenze e/o ritardi non giustificati Quando scatta la Organo Sanzione sanzione competente a disporre la sanzione subito Docente e/o Ammonizione Dirigente scritta Scolastico Pubblicità del provvedimento sanzionato Annotazione nel registro di classe subito Docente e/o Dirigente Scolastico Ammonizione scritta Annotazione nel registro di classe Dopo 3 volte Docente e/o Dirigente scolastico Ammonizione scritta Danneggiamento di oggetti di proprietà della scuola o di altri subito Docente e/o Dirigente Scolastico Ammonizione scritta e risarcimento del danno Divieto di usare il cellulare durante le lezioni subito Docente e/o Dirigente scolastico Ammonizione scritta e ritiro del telefonino Annotazione nel registro di classe; comunicazione alla famiglia Annotazione nel registro di classe; comunicazione alla famiglia Annotazione nel registro di classe; comunicazione alla famiglia Pagina 6 Violazione delle norme sul divieto di fumo nei locali scolastici subito Docente/o Ammonizione personale scritta e sanzione responsabile pecuniaria di legge dell'osservanza del divieto e/o Dirigente Scolastico Annotazione nel registro di classe; comunicazione alla famiglia Sospensione da 1 a 5 gg. SANZIONI PREVISTE Recidiva dei comportamenti sanzionati con ammonizione scritta Dopo 3 ammonizioni scritte Consiglio di classe Gravi scorrettezze, offese o molestie verso i componenti della comunità scolastica Dopo 3 ammonizioni scritte Consiglio di classe Disturbo grave e continuato durante le lezioni; mancanze gravi e continuate ai doveri di diligenza e puntualità Recidiva dei comportamenti sanzionati con allontanamento dalla scuola fino a cinque giorni Violenza intenzionale, offese gravi alla dignità delle persone Presenza di reati o fatti avvenuti all'interno della scuola che possono rappresentare pericolo per l'incolumità delle persone e per il sereno funzionamento della scuola Dopo 3 ammonizioni scritte Consiglio di classe Allontanamento Comunicazione dalla scuola da 1 a alla famiglia 5 giorni ed esclusione visite guidate Sanzione immediata Consiglio di classe Allontanamento Comunicazione dalla scuola da 6 a alla famiglia 15 giorni Sanzione immediata Consiglio di classe Sanzione immediata Consiglio di classe Allontanamento dalla scuola da 6 a 15 giorni Allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a quindici giorni Pagina 7 Allontanamento dalla scuola da 1 a 5 giorni ed esclusione visite guidate Allontanamento dalla scuola da 1 a 5 giorni ed esclusione viste guidate Comunicazione alla famiglia Comunicazione alla famiglia Comunicazione alla famiglia L'organo competente deve offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni con altri provvedimenti comprendenti la collaborazione ai servizi interni alla scuola, attività di volontariato o altra attività concordata con il coordinatore della classe frequentata dallo studente e con la famiglia. Le sanzioni pecuniarie e i risarcimenti del danno non sono convertibili Non può partecipare alle visite di istruzione o ad altre attività integrative o ricreative individuate dal Consiglio di classe l’alunno che è incorso nelle seguenti sanzioni disciplinari : sospensione da scuola; numero di note disciplinari superiore a tre. E’, inoltre, escluso l’alunno che alla data di effettuazione delle visite di istruzione, ha maturato un numero di assenze pari a 1/4 dei giorni di lezioni previste fino a quella data. Sono escluse dal computo dei giorni le assenze per malattia. Il trasferimento dalla scuola , anche nel corso dell'anno per fatti gravissimi, per condanna penale ovvero per ragioni cautelari, viene deliberato dal Consiglio di classe in accordo con la famiglia, dopo aver sentito il parere dell'Autorità giudiziaria ed i servizi sociali competenti. Di ogni sanzione superiore al richiamo verbale viene data comunicazione scritta alla famiglia, all'insegnante coordinatore ed ai rappresentanti dei genitori della classe di appartenenza dello studente. Il voto relativo alla decisione disciplinare del Consiglio di classe è segreto; non è consentita l'astensione. 4. Il Consiglio di Istituto nomina al suo interno un Organo di Garanzia denominato Consiglio di Garanzia costituito dal Dirigente Scolastico, due genitori e due docenti designati alla unanimità dal Consiglio stesso. Nelle more delle Elezioni del Consiglio d’Istituto, Il consiglio di garanzia è costituito dal DS, dal Commissario ad Acta e da un docente individuato dal dirigente tra il personale della Scuola. Il Consiglio di Garanzia, che dura in carica tre anni, delibera il proprio regolamento; la funzione di segretario verbalizzante viene svolta da un assistente amministrativo. Il voto relativo ai ricorsi sottoposti al Consiglio di garanzia è segreto; non è consentita l'astensione. 5. Impugnazioni Contro le decisioni in materia disciplinare adottate dai Consigli di classe, che prevedono l’allontanamento temporaneo superiore a 5 giorni dalla comunità scolastica, ai sensi dell’art. 328, comma 4 del D.Lgs n. 297/94, è ammesso ricorso , entro 15 giorni dalla ricevuta comunicazione, all’ U.S.R. che decide in via definitiva. Contro gli altri provvedimenti disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 5(cinque) giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia interno alla scuola. Visti gli atti ed eventualmente convocate e sentite le parti, l’organo di garanzia decide in via definitiva sul ricorso presentato. Qualora l’organo non decida entro il termine indicato, la sanzione si dovrà ritenere confermata. . Pagina 8 PARTE SECONDA FUNZIONAMENTO ORGANI COLLEGIALI Al fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola, così che essa assuma il carattere di una comunità che interagisca con la più vasta comunità sociale e civile, il D. P. R. 416/74 ha istituito i seguenti OO.CC. d’Istituto: Consiglio d’Istituto, Giunta Esecutiva,Collegio Docenti, Consiglio di Classe, Consiglio d’Interclasse, Comitato di Valutazione dei Docenti. Sono previste, inoltre, Assemblee dei Genitori. Per quanto attiene alle competenze dei singoli OO.CC., valgono le disposizioni del T.U. 297/94. Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri e programma la propria attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze Art. 5 DISPOSIZIONI GENERALI La convocazione degli Organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso, di norma non inferiore a giorni cinque rispetto alla data delle riunioni, salvo motivi d’urgenza. La convocazione deve essere fatta con lettera diretta ai singoli membri dell’Organo collegiale o mediante affissione all’albo di apposito avviso. L’avviso di convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo collegiale, che dovranno essere depositati in segreteria già al momento della notifica dell’avviso di convocazione a disposizione dei componenti l’organo collegiale. Di ogni seduta dell’organo collegiale sarà redatto apposito verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario, su apposito registro a pagine numerate. Art. 6 CONSIGLIO D’ISTITUTO 1. Il Consiglio d’Istituto Centro Storico Mazzini, eletto secondo le norme vigenti, è composto da 14 membri; n° 6 docenti, n°6 genitori, n° 1 ATA e membro di diritto il Dirigente scolastico. Le riunioni sono disciplinate dalla legge e dal presente regolamento. Le attribuzioni sono regolate dall’art. 10 del T.U. 297/94. 2. La prima convocazione del Consiglio è disposta dal Dirigente Scolastico. Nella prima seduta vengono eletti il Presidente, l’eventuale Vice Presidente e i membri della Giunta Esecutiva. Per la validità della riunioni è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti in carica 3. Il Consiglio d’Istituto dura in carica 3 anni, durante i quali si provvede alla sostituzione degli eventuali membri decaduti, dimissionari o che siano risultati assenti ingiustificati a tre incontri consecutivi. È presieduto da un genitore eletto da tutti i membri del Consiglio. I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D.Lgs. 16/04/1994 n. 297 e dagli art. 2/3/4/5 del DPR 275/99 come modificato dai DPR 156/99 e 105/01, nonché, per la parte contabile, dal D.I.44/2001 Pagina 9 4. Il Presidente convoca il Consiglio d’Istituto , su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva o della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso o di sua iniziativa, ogni qualvolta se ne ravvisi la necessità . 5. La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione. 6. Le deliberazioni devono essere prese a maggioranza assoluta dai membri del Consiglio nei seguenti casi: approvazione del bilancio preventivo e consuntivo; programmazione annuale e regolamento di Istituto. In tutti gli altri casi vale la maggioranza relativa; a parità di voti prevale quello del Presidente. Quando trattasi di argomenti relativi a persone, la votazione è segreta. 7. Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, i l proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunge la maggioranza assoluta nella prima votazione, i l Presidente viene eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti è eletto il più anziano di età. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche il Vice Presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. 8. Presidente individua tra i membri dell’Organo Collegiale il segretario della seduta. E’ compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all’O.d G. nella successione in cui compaiono nell’avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell’odg sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente nella maggioranza dei suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole della maggioranza di tutti i presenti. Costituiscono eccezione , le deliberazioni del C.d.l. che devono essere adottate su proposta della G.E. L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso OdG. 9. Di ogni riunione viene redatto un verbale in cui sono riportate in sintesi le discussioni e le decisioni adottate. Le deliberazioni, invece, devono essere riportate in modo chiaro e per esteso. È facoltà di ogni consigliere far mettere a verbale le proprie dichiarazioni, proposte e osservazioni. Il verbale è approvato nella seduta successiva. 10. Le proposte dei Consiglieri di inserire argomenti all’ordine del giorno della successiva riunione del Consiglio d’Istituto devono pervenire per iscritto alla Giunta Esecutiva o al Presidente del Consiglio di Istituto con 3 giorni di anticipo o essere verbalizzate nell’ultima riunione del Consiglio. 11. Quando il Presidente è assente, presiede la riunione il Vice Presidente. In caso di assenza di entrambi presiede la riunione il consigliere-genitore più anziano d’età. Il Presidente ha Pagina 10 libero accesso agli locali della scuola per la esigenze conseguenti al suo mandato e ha diritto ad avere dalla Giunta Esecutiva e dal Dirigente Scolastico tutte le informazioni e la documentazione relative alle materie di competenza del Consiglio. 12. I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l’eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati 13. I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E’ ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale. L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo. 14. Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate,senza diritto di parola. Non è ammesso il pubblico quando siano in discussione argomenti concernenti persone. Qualora il comportamento del pubblico non consenta l’ordinato svolgimento dei lavori, il Presidente dispone la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. 15. Possono partecipare alle riunioni a titolo consultivo gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola, i rappresentanti della Provincia, del Comune, delle OO.SS., ecc…,al fine di approfondire l’esame di problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola. Essi hanno diritto di parola solo se espressamente invitati, ma non di voto. Art. 7 1. Giunta esecutiva Nella prima seduta il Consiglio di Istituto elegge, con votazione segreta la Giunta esecutiva La Giunta esecutiva ha i compiti istruttori ed esecutivi rispetto all’attività del Consiglio La Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto è così composta: - 1 docente, 1 rappresentante ATA e 2 genitori eletti tra i componenti del Consiglio di Istituto; - il Dirigente Scolastico che ne è membro di diritto e la presiede; - il Responsabile Amministrativo ne è membro di diritto e svolge le funzioni di segretario della giunta stessa. La Giunta Esecutiva viene convocata dal Presidente in tempi utili alla successiva convocazione del Consiglio di Istituto. E’ consentita la partecipazione ai lavori della giunta al Presidente del Consiglio di Istituto o, in sua assenza, al Vice Presidente Le elezioni hanno luogo a scrutinio segreto. A parità di voti è eletto il più anziano di età. Qualora membri eletti dovessero dimettersi, la Giunta non può continuare; i dimissionari sono immediatamente sostituiti mediante elezioni da parte del Consiglio. Pagina 11 2. Competenze della giunta esecutiva Predispone la relazione sul Programma annuale; Propone il Programma Annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto; Propone l’ordine del giorno del Consiglio di Istituto; Propone le modifiche al Programma annuale all'approvazione del Consiglio d'Istituto. Avendo il DPR 275/99, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, abrogato i commi 9, 10, 11 dell'art. 5 del D.Lgs 297/94, la giunta esecutiva non ha più competenze in materia di provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, essendo queste state trasferite all'Organo di Garanzia interno all'Istituto. Art. 8 PUBBLICITÀ DEGLI ATTI Le deliberazioni del Consiglio di Istituto sono immediatamente esecutive. La pubblicazione degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall’art.27 del D.P.R. 31 maggio 1974 n° 416 e successive modificazioni od integrazioni deve avvenire mediante affissione nell’apposito albo di Istituto, della copia integrale,sottoscritta ed autenticata dal Segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L’affissione all’albo avviene , entro il termine massimo di giorni otto dalla relativa seduta del consiglio e vi rimane in pubblicazione per un periodo di giorni dieci. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati, 48 ore prima della seduta, nell’ufficio di segreteria dell’Istituto, ove ha sede l’Ufficio del Presidente del Consiglio di Istituto, e sono esibiti gratuitamente ai componenti il consiglio che ne facciano richiesta. La copia della delibera da affiggere all’albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal Segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce la data di affissione. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le delibere concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato. I componenti degli organi collegiali hanno diritto al rilascio, nei tempi e nei modi stabiliti dalla normativa vigente,in carta libera,o su supporti informatici, di tutti gli atti sui quali hanno competenza, per l’esercizio del proprio ruolo Art. 9 Il Collegio Docenti è composto da tutto il personale insegnante a tempo indeterminato e determinato in servizio nell’istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico, il quale attribuisce le funzioni di Segretario ad uno dei docenti eletti fra i collaboratori. Il Collegio Docenti è convocato secondo le modalità e per le competenze previste dall’art. 7 del T.U. 297/94 e dalle norme di legge. La partecipazione dei docenti alle riunioni è obbligatoria.CD si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell’inizio delle lezioni. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. Pagina 12 Art. 10 IlConsigli di Classe, di interclasse e di sezione sono convocati dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata da un terzo dei suoi membri, escluso dal computo il Presidente. I Consigli si riuniscono almeno ogni due mesi. Le sedute possono essere congiunte a più consigli di classe, di interclasse e di intersezione;sono presieduti dal DS o da un docente,suo delegato,membro del consiglio ed è convocato, a seconda delle meterie sulle quali deve deliberare,con la presenza di tutte le componenti ovvero con la sola presenza dei docenti Il Consiglio di classe,interclasse e intersezione si insedia ad inizio anno scolastico e si riunisce secondo il Piano delle Riunioni concordato ed approvato prima dell’inizio delle lezioni. Art. 11 Il Comitato di Valutazione è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto dai membri eletti nel Collegio docenti, ai sensi dell’art. 11 del T.U. 297/94. E’ convocato dal Dirigente Scolastico a norma di legge ogni volta che se ne presenti la necessità. Le funzioni di segretario sono attribuite ad uno dei docenti membri del Comitato stesso Il Comitato di Valutazione: Provvede alla valutazione del servizio dei docenti che ne facciano richiesta Esprime un parere obbligatorio sul periodo di prova dei docenti a tempo indeterminato PARTE TERZA NORME DI COMPORTAMENTO PER LA SICUREZZA PREMESSA La scuola ha l’obbligo e la responsabilità di sorvegliare e di custodire gli alunni dal momento in cui accedono negli spazi di pertinenza dell’Istituto e di riaffidarli, al termine delle attività scolastiche, ad un familiare o a un suo delegato, che deve essere maggiorenne. Gli insegnanti hanno il dovere di vigilare sugli alunni durante tutto l’orario scolastico. I collaboratori scolastici hanno il compito di collaborare con gli insegnanti così da assicurare il miglior svolgimento organizzativo di tutti i momenti della giornata scolastica. Art. 12 1. Vigilanza alunni a. Entrata degli alunni Gli alunni entrano nell’edificio scolastico al suono della prima campanella, cinque minuti prima dell’inizio delle attività didattiche, secondo gli orari definiti per ciascun plesso, portati a conoscenza dei genitori all’inizio di ciascun anno scolastico Pagina 13 Il personale scolastico vigila in prossimità dell’ingresso e nell’atrio della scuola. In caso di assenza del docente la classe sarà affidata momentaneamente al collaboratore scolastico. Avvisato il Dirigente o il suo delegato si provvederà ad organizzare la sostituzione se non già prevista. Il personale collaboratore scolastico esplica azione di vigilanza e sorveglianza prima dell’inizio delle lezioni, in particolare fino all’arrivo di tutti gli insegnanti e fino a quando gli alunni non sono loro affidati. Nessun alunno sarà fatto entrare prima dell’orario stabilito, fatta eccezione (solo nel caso in cui venga attuato) per gli alunni della Scuola Primaria che hanno richiesto il prescuola. In occasione di attività collegiali quali elezioni OO.CC., consegna schede, ricevimento genitori, nessun minore può essere lasciato in custodia del personale collaboratore scolastico, in cortile o nei locali scolastici. La scuola non si assume responsabilità circa la vigilanza prima dell’ingresso degli alunni nell’edificio scolastico. In caso di sciopero, di assemblea o di altre situazioni non prevedibili che impediscono la normale attività didattica, agli alunni non sarà consentito l’ingresso a scuola. b. Durante lo svolgimento delle attività didattiche La vigilanza degli alunni durante le attività didattiche spetta rigorosamente ai docenti in servizio, coadiuvati dal collaboratore scolastico preposto al piano/zona che sorveglierà, oltre il corridoio e atrio di competenza, anche i bagni in modo da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. c. Tra i cambi di turno docenti delle classi E’ necessario che venga prestata particolare attenzione nei momenti del cambio di docente a fine lezione: lo spostamento degli insegnanti da un’aula all’altra deve essere effettuato il più celermente possibile. In caso di ritardo o di assenza dei docenti, i collaboratori scolastici in servizio al piano/zona sono tenuti a vigilare sugli alunni dando, nel contempo, avvisare l’ufficio di segreteria del disguido affinché vengano assunti i necessari provvedimenti. d. Durante l’intervallo, la refezione e le pause del dopo mensa. Scuola Primaria L’intervallo-ricreazione si trascorre in aula. - Durante l’intervallo gli alunni sono sorvegliate dagli insegnanti in servizio nelle classi. - Durante la ricreazione gli alunni si recheranno al bagno sotto la vigilanza dei collaboratori scolastici e dell’insegnante di classe Scuola Secondaria di Primo Grado La ricreazione viene effettuata in aula o nei corridoi antistanti le classi . Durante la ricreazione ,l’uso dei servizi igienici da parte degli alunni,verrà regolato dai collaboratori scolastici che chiameranno otto alunni ( quattro maschi e quattro femmine) per volta che potranno utilizzare solo in quel momento i distributori, per evitare accalcamenti Il personale collaboratore concorre nella vigilanza prestando particolare attenzione nella zona dei corridoi e dei servizi igienici. Gli insegnanti effettuano l’assistenza all'interno o all’esterno della classe a secondo dei casi. Si sottolinea con rigorosità che I collaboratori scolastici sono responsabili della chiusure e apertura di tutte le vie (porte, portoni …) d’accesso. Si ricorda, altresì, che tutte le porte, portoni e cancelli Pagina 14 devono essere sempre rigorosamente chiusi. Nessuna via d’ingresso deve risultare incustodita se aperta. e. Durante gli spostamenti tra aule e/o edifici Gli alunni devono essere accompagnati dai loro docenti nei trasferimenti da un’aula all’altra; tali trasferimenti possono essere fatti anche con la collaborazione del personale ausiliario. Gli spostamenti dall’aula alla palestra e ai laboratori dovranno essere effettuati in ordine e in silenzio, per non arrecare disturbo alle altre classi. Se il termine dell’ora coincide con la fine dell’orario delle lezioni, l’insegnante che ha effettuato il trasferimento accompagna la classe all’uscita della scuola. f. Alunni con disabilità La vigilanza sui minori diversamente abili, se particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di sostegno o dall’assistente ad personam assegnato dal Comune o dal docente della classe che, in caso di necessità, dovrà essere coadiuvato da un collaboratore scolastico. g. Uscita degli alunni dalla scuola Gli alunni che usciranno dalla scuola al suono della campanella e saranno accompagnati al portone dagli insegnanti che provvederanno a consegnarli ai genitori o ad un loro delegato (previo delega depositata presso la scuola). In caso di assenza del genitore l’alunno verrà affidato al collaboratore scolastico il quale dopo 10/15 minuti, accertato che i genitori non si sono presentati, avviserà la Direzione che provvederà ad avvisare i Servizi di competenza. In caso di ritardo ripetuto il Dirigente Scolastico si rivolgerà ai servizi sociali e alle autorità tutoriali. h. Durante Viaggi e Visite di Istruzione La vigilanza degli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi di istruzione dovrà essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori. Il Dirigente Scolastico provvede ad assegnare gli insegnanti nel rapporto di uno ogni quindici alunni .. In caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili, viene designato un accompagnatore fino a due alunni. i. Durante le attività extracurricolari pomeridiane. La vigilanza sugli alunni durante le attività pomeridiane extracurricolari, previste nel POF, dovrà essere costantemente assicurata dai docenti che organizzano tali attività. Gli alunni accederanno ai locali della scuola 5 minuti prima dell’inizio dell’attività e aspetteranno il docente nell’atrio, sorvegliati dal personale ATA, per essere accompagnati dal docente in aula, in laboratorio o in palestra. Per nessun motivo gli alunni dovranno rimanere nei locali scolastici privi di vigilanza. Pagina 15 2. In caso di malore o d’infortunio dell’alunno, l’insegnante presente deve avvertire tempestivamente la famiglia che deve provvedere al ritiro del figlio/a. In caso d’incidente, l’insegnante fa segnalazione immediata al Dirigente scolastico che provvederà a quanto di sua competenza 3. I genitori forniranno alla scuola, ad ogni inizio anno, il numero di telefono della sede di reperimento in caso d’urgenza. Segnaleranno per iscritto, inoltre, eventuali allergie e malattie dell’alunno/a, con i criteri da seguire durante crisi improvvisa 4. Nella scuola si pone particolare attenzione alla tutela della salute e della sicurezza degli alunni e dei lavoratori. A tal fine si adottano misure per l’informazione e la formazione, nonché attività di prevenzione per la sicurezza. In ogni scuola si effettuano annualmente prove d’evacuazione. Tutti i plessi devono essere dotati di materiale di primo soccorso 5. Per motivi di sicurezza un Collaboratore Scolastico deve essere sempre disponibile nell’edificio scolastico durante le ore di lezione e la porta d’accesso alla scuola deve essere tenuta regolarmente chiusa, purché ciò non vada a discapito della sicurezza generale, od altrimenti vigilata 6. Durante l’intervallo e tutte le attività ricreative, all’interno o all’esterno dell’edificio, sono vietati i giochi violenti, pericolosi o non ben organizzati, che possono pregiudicare l’incolumità degli alunni 7. I docenti sono tenuti a segnalare immediatamente eventuali situazioni di pericolo e sospendere attività, uso di spazi, attrezzature o materiali non idonei alla sicurezza degli alunni. Gli insegnanti devono controllare la quotidiana ed accurata pulizia dell’aula e dei laboratori in cui operano, segnalando eventuali carenze in merito al Direttore dei Servizi Generali Amministrativi. 8. È fatto divieto assoluto di fumare in qualsiasi locale scolastico e nelle pertinenze. 9. Il personale docente e non docente è tenuto a collaborare attivamente a tutte le iniziative per la prevenzione e la sicurezza della scuola, assumendo incarichi, partecipando all’attività di formazione, segnalando eventuali situazioni di rischio nell’interesse proprio e di tutta la comunità scolastica. PARTE QUARTA VISITE DIDATTICHE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Vedi allegato Pagina 16 PARTE QUINTA CRITERI GENERALI DI FUNZIONAMENTO Art. 13 FORMAZIONI DELLE CLASSI 1. Formazione delle classi nella scuola elementare e media La formazione delle classi prime tiene conto dei seguenti criteri generali: suddivisione equa tra maschi e femmine; suddivisione equa per età (1° e 2° semestre di età); parere dei docenti della Scuola materna ed elementare ,ciascuno per la propria competenza; In ciascuna classe non può essere presente, di norma, più di un alunno diversamente abile, salvo diversa decisione da parte degli organi superiori. Le richieste dei genitori saranno prese in considerazione compatibilmente con i criteri generali su indicati; 2. Alunni stranieri L’inserimento degli alunni stranieri verrà fatto in base all’ultima classe frequentata o all’età anagrafica Art. 14 PERSONALE DOCENTE 1. Il personale docente, come previsto dal Contratto Nazionale si troverà a scuola almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni 2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l’avvenuta o la mancata giustificazione. In caso di ritardo oltre 10 minuti l’orario di entrata l’alunno deve essere accompagnato o giustificato dai genitori e ammetterlo in classe. I docenti hanno l’obbligo di richiedere il certificato medico per assenze per malattia dai 5 giorni in poi. 3. Gli insegnanti di sostegno dopo 15 minuti dell’inizio delle lezioni sono tenuti a comunicare in segreteria l’eventuale assenza degli alunni disabili. In caso di assenza dell’alunno, l’insegnante di sostegno può essere utilizzato per supplenze. 4. In caso di uscita anticipata, dopo l’autorizzazione, il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l’ora in cui l’alunno è uscito e, se minorenne, la persona che è venuta a prelevarlo. I docenti, in caso di genitori separati, sono tenuti a richiedere al genitore affidatario la dichiarazione dei familiari che, in sua vece, possono prelevare il minore. Pagina 17 5. Ogni insegnante è tenuto alla compilazione giornaliera del registro di classe, riportando le assenze degli alunni, le giustificazioni, i ritardi, le uscite anticipate autorizzate, gli argomenti o le attività svolte; il registro personale deve rimanere nel cassetto personale chiuso a chiave così come i compiti in classe. 6. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli. Qualora il docente fosse costretto a lasciare momentaneamente l’aula durante la lezione dovrà affidare la classe ad un ausiliario che vigilerà sugli alunni fino al suo rientro. 7. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia di collaborazione. 8. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nell’apposito registro si intendono regolarmente notificati. 9. Il docente è obbligato alla tutela dei dati personali dell’alunno, in suo possesso. 10. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all’uscita e, nella scuola dell’infanzia e primaria, vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati. 11. I docenti devono attenersi alle disposizioni impartite dal Dirigente Scolastico e rispettare le scadenze per la consegna della documentazione di volta in volta richiesta. 12. Ogni docente è personalmente responsabile del materiale didattico che gli è stato consegnato all'inizio dell'anno e che prenderà in prestito di volta in volta dall'insegnante incaricato della custodia dei sussidi didattici 13. I comportamenti e le espressioni dovranno essere ispirate a forme consone di decoro e decenza in ogni circostanza specialmente in presenza degli alunni 14. I docenti non consentiranno a nessun alunno di uscire dalla scuola prima del termine delle lezioni, senza l’autorizzazione prevista.. 15. E' fatto obbligo a tutto il personale di garantire la presenza a Scuola attraverso la firma giornaliera da apporre su apposito registro insieme al relativo orario di entrata e di uscita 16. Eventuali assenze del personale docente e ATA , dovranno essere tempestivamente comunicate entro le ore 7:45 al fine di consentire l’immediata sostituzione e documentare l’assenza nel più breve tempo possibile. 17. I docenti che per qualsiasi motivo arriveranno in ritardo rispetto al proprio orario sono tenuti a giustificare in Presidenza Pagina 18 Art. 15 PERSONALE ATA 1. I Collaboratori Scolastici esplicano i servizi previsti dalla norma: provvedono alla pulizia quotidiana delle aule, della palestra e degli altri locali loro assegnati. 2. Effettuano il servizio di vigilanza nei locali della scuola e sugli alunni loro affidati temporaneamente in caso di necessità; provvedono all’apertura e alla chiusura dei cancelli e dell’edificio scolastico negli orari stabiliti, spostano arredi e sussidi didattici in genere, disimpegnano il servizio presso l’ufficio postale, segnalano situazioni di pericolo e la necessità di lavori di manutenzione dei locali ed effettuano servizi per gli insegnanti a supporto della didattica. 3. I Collaboratori Scolastici, in occasione di riunioni o assemblee serali autorizzate ,garantiscono l’apertura, la chiusura dei locali e la vigilanza sugli stessi per tutta la durata dei lavori. 4. I Collaboratori Scolastici non lasceranno mai sguarniti gli ingressi delle scuole e i corridoi, al fine di evitare che entrino persone estranee o che qualche alunno esca o entri a suo piacimento 5. E' fatto obbligo a tutto il personale ATA di garantire la presenza a Scuola attraverso la firma giornaliera da apporre su apposito registro insieme al relativo orario di entrata e di uscita Art. 16 FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI I servizi amministrativi garantiranno una maggiore qualità e celerità nell’espletamento degli atti attraverso: 1) Una diffusa informatizzazione; 2) L’ apertura al pubblico degli uffici di Segreteria dalle ore 11,30 alle 12.30 di tutti i giorni ; 3) Il rilascio delle certificazioni degli alunni possibilmente entro due giorni; 4) Gli atti riguardanti alunni, docenti e personale A.T.A. saranno pubblicati in distinte bacheche; Art. 17 DISPOSIZIONI VARIE 1. Nella scuola è vietata ogni forma di propaganda e di pubblicità a scopo commerciale o di partiti politici. Non è consentita la distribuzione di volantini e stampati 2. I rappresentanti eletti negli OO.CC. possono distribuire avvisi e comunicati riguardanti iniziative o problemi scolastici: in ogni caso è richiesta l’autorizzazione del Dirigente Scolastico. La scuola non è responsabile del volantinaggio o della distribuzione di materiale di qualsiasi genere effettuati al di fuori dei cancelli della scuola stessa. Pagina 19 3. La scuola non è responsabile dei beni, dei preziosi, del denaro o di qualunque oggetto personale lasciati incustoditi o dimenticati nei vari locali. 4. Il Consiglio d’Istituto delibera l’adesione ad un’assicurazione infortuni integrativa per gli alunni, insegnanti e personale ATA, individuandola secondo le procedure di legge. 5. I telefoni installati nelle scuole e affidati al personale ATA possono essere usati esclusivamente per esigenze di servizio. È vietato l’uso dei cellulari durante le attività didattiche. Sono consentite deroghe solo in casi gravi o seriamente motivati Art. 18 ASSEMBLEE SINDACALI E SCIOPERI 1. Il C.C.N.L. riconosce al personale della scuola il diritto a partecipare ad Assemblee nei luoghi di lavoro per 10 ore retribuite per ogni anno scolastico. Le Assemblee, della durata massima di 2 ore, si svolgono, di norma, all’inizio o al termine delle lezioni. Il Dirigente Scolastico, ricevuta la comunicazione di Assemblea dalle OO.SS., informa a mezzo circolare il personale, raccoglie le adesioni e quindi: - nel caso l’assemblea coinvolga solo il personale docente, sospende le attività didattiche solo nelle classi in cui i docenti hanno dichiarato di partecipare, avvertendo le famiglie . - nel caso sia coinvolto anche il personale ATA, assicurerà i servizi essenziali relativi alla vigilanza nella scuola. 2. Per quanto riguarda gli scioperi, si applicano le norme del C.C.N.L. e della legge 146/90 che regolano l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici. PARTE SESTA RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA Art. 19 1. La scuola riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative e pertanto ritiene necessaria l’integrazione formativa con la famiglia, che è la sede primaria dell’educazione degli alunni. Il rapporto educativo è regolato dal contratto formativo allegato al Piano dell’Offerta Formativa. 2. Gli incontri periodici tra insegnanti e genitori, che sono calendarizzati ad ogni inizio d’anno scolastico, hanno il duplice scopo di: a) Informare sia preventivamente che successivamente i genitori sull’attività didattica che si svolge in classe, anche per raccogliere pareri e indicazioni (Assemblee di Classe). b) Giungere ad una migliore conoscenza dell’alunno e valutare periodicamente il suo percorso scolastico . 3. Ai genitori è fatto divieto incontrarsi con i docenti all’inizio e/o durante lo svolgimento delle attività didattiche; per comunicare sull’andamento scolastico verranno utilizzate le ore di programmazione dalle 14.30 alle 16.30 di ogni martedì ( previa appuntamento) 4. I genitori non possono accedere alle classi per colloqui con gli insegnanti dopo l’inizio delle Pagina 20 lezioni. Per i casi seriamente motivati, dovrà essere richiesta l’autorizzazione del Dirigente Scolastico o del responsabile suo delegato. I colloqui con i genitori sono decisi all’inizio dell’anno scolastico e comunicati alle famiglie con congruo anticipo. 5. Per comunicazioni urgenti, inerenti il comportamento o le modalità di apprendimento degli allievi, i genitori vengono convocati per iscritto dai coordinatori di classe 6. L’uscita anticipata degli alunni dalla scuola potrà avvenire solo in presenza della richiesta scritta dei genitori o di chi ne fa le veci. Il ritiro degli alunni deve avvenire da parte di un genitore o di un suo delegato maggiorenne, provvisto di delega scritta. Nessun Collaboratore Scolastico è autorizzato ad accompagnare a casa gli alunni. L’uscita anticipata deve essere segnalata sul registro di classe, specificandone il motivo. 7. Le giustificazioni delle assenze, devono essere controllate e siglate, sull’apposito spazio del libretto o sul diario dall’insegnante della prima ora del giorno di rientro. Eventuali falsificazioni di firme possono essere punite anche con giorni di sospensione dalle lezioni. 8. L’ingresso in ritardo va giustificato dai genitori per iscritto. In caso di frequenti ritardi, l’insegnante è tenuto ad informare il Dirigente Scolastico, il quale prenderà i provvedimenti del caso. 9. Per tutte le comunicazioni fra scuola e famiglia, per la scuola secondaria di primo grado deve essere usato il libretto apposito, che viene consegnato agli alunni nei primi giorni di scuola e sul quale devono apporre le proprie firme i genitori, per la scuola primaria deve essere usato il diario. Libretto e diario vanno tenuti aggiornati e in ordine, devono essere sempre portati a scuola e vanno continuamente controllati da genitori e docenti. PARTE SETTIMA USO LOCALI SCOLASTICI E ATTREZZATURE Art. 20 1. L’utilizzo dei locali scolastici è finalizzato alla realizzazione di attività che promuovano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. E’ esclusa la concessione dei locali e delle attrezzature scolastiche a partiti politici, ad associazioni ad indirizzo politico, a liste civiche per iniziative di propaganda commerciale, attività a scopo di lucro, richieste ispirate a motivi ed interessi privati e per incontri che abbiano una valenza di tipo politico. 2. Spetta al Comune, proprietario degli edifici, disporre la concessione temporanea dei locali, previa autorizzazione del Consiglio d’Istituto.La scuola è esente da qualsiasi responsabilità civile e penale per eventuali danni o incidenti che accadano durante l’utilizzo dei locali da parte di terzi. 3. Il Consiglio d’Istituto dà il proprio assenso al Comune, previa stipulazione di apposita convenzione e nel rispetto, almeno, dei seguenti criteri: a) La durata della concessione dei locali non può essere superiore ad un anno scolastico. b) L’Ente, l’Associazione o le persone richiedenti debbono precisare: Pagina 21 - L’attività che si intende svolgere. - Il numero presumibile degli utenti. - L’orario di utilizzo. - Il nominativo della persona responsabile. - Il nominativo della persona addetta alle pulizie. - Che i partecipanti siano coperti da polizza assicurativa. - Di assumere a proprio carico le spese di pulizia. - Di assumere a proprio carico i danni che possono derivare da persone o cose. - Esonerano il Dirigente Scolastico e quindi la scuola da qualsiasi responsabilità. c) Per quanto riguarda l’uso della palestra, sono privilegiate le Federazioni Sportive e le società affiliate al C.O.N.I. presenti sul territorio. 4. Le domande per l’utilizzazione dei locali devono essere inoltrate contemporaneamente al Comune e al Dirigente Scolastico, il quale, su delega del Consiglio d’Istituto, comunica agli interessati l’accoglimento della richiesta o gli eventuali motivi ostativi della stesa. Il Consiglio d’Istituto si riserva la facoltà di revocare l’assenso, qualora non fossero rispettate le condizioni sopra elencate. PARTE OTTAVA NORME TRANSITORIE E FINALI Art. 21 1. Per tutto ciò che non è espressamente richiamato nel presente documento, si rinvia al P.O.F. 2. Il presente Regolamento ha validità pluriennale, il Consiglio d’Istituto può apportare modifiche o aggiunte alle parti che lo compongono o agli articoli, previa deliberazione a maggioranza assoluta e sentito il Collegio dei Docenti 3. Per tutto ciò che non è previsto o è omesso nel presente Regolamento, valgono le disposizioni di legge vigenti Pagina 22 PARTE NONA PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ PREMESSA I destinatari del Patto sono i Genitori, ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli. E’ per questo che le famiglie, all’inizio del percorso scolastico, si debbono impegnare a condividere con la Scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. E’ compito della Scuola, infine, instaurare una sinergia tra i soggetti che compongono la comunità scolastica, quindi anche i genitori. Scuola e Famiglia, nel rispetto dei rispettivi ruoli,condividono il loro reciproco rapporto definendo i rispettivi diritti e doveri, confrontandosi sui contenuti dello Statuto degli Studenti, del Regolamento Disciplina alunni, che detta ai ragazzi le norme del comportamento scolastico. In questa Scuola che crede fondamentale la collaborazione con le famiglie, è stato stilato il Patto Educativo di Corresponsabilità, nel quale si ricordano, in tre rispettivi Contratti, gli impegni di: Docenti Alunni Genitori Questi tre soggetti sono uniti da un obiettivo comune: EDUCARE, cioè: fatti, teorie e abilità di ragionamento rtamenti, valori, regole della convivenza democratica alle scelte future. Come ogni altro gruppo o altra organizzazione, anche la Scuola per poter sviluppare e raggiungere gli scopi per cui nasce ha bisogno di un suo Contratto sociale, cioè l’insieme di principi, regole, comportamenti che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di operare per il meglio. Il Contratto che noi proponiamo è sottoscritto innanzitutto dalla scuola, è un impegno che lega anche gli studenti e, per gli aspetti che le riguardano, le Famiglie. E’ un impegno che ci lega tutti. LA SCUOLA SI IMPEGNA A : - Difendere la sicurezza dello studente attraverso un’adeguata sorveglianza in tutte le fasi della giornata scolastica. La scuola effettua un attento controllo sulle richieste di giustificazione o di ingresso/uscita . - Controllare la frequenza alle lezioni per prevenire disagi o problemi, portando all’attenzione delle famiglie eventuali comportamenti insoliti. - Contattare la famiglia in caso di problemi relativi a puntualità, profitto, comportamento, in modo da poter intervenire insieme al primo insorgere di difficoltà. - Prevenire e controllare fenomeni di bullismo, prevaricazione, prepotenze, in collaborazione Pagina 23 con le famiglie - Tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica dello studente, allo scopo di favorire la collaborazione e risolvere insieme eventuali problemi - Garantire la qualità dell’insegnamento attraverso l’aggiornamento dei docenti - Esporre alle famiglie e agli studenti con chiarezza gli obiettivi didattici e le modalità di valutazione - Creare un clima collaborativo ed accogliente nel quale lo studente possa lavorare con serenità - Promuovere lo sviluppo personale dello studente attraverso l’offerta di opportunità extracurricolari - Sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno a piccoli gruppi - Favorire l’inserimento dello studente nella scuola attraverso un progetto Accoglienza - Sostenere lo studente durante tutto il suo percorso scolastico con azioni specifiche di Orientamento - Favorire l’arricchimento del curricolo personale dello studente attraverso corsi che consentono l’acquisizione di competenze certificate - Coordinare i carichi di lavoro e programmare le verifiche affinché lo studente sia sempre in grado di affrontare con serenità ma in modo proficuo il lavoro a casa - Raccogliere e dare risposta ai pareri e ai suggerimenti delle famiglie e degli studenti - Collaborare con lo studente alla costruzione delle competenze necessarie ad aiutarlo ad evidenziare e a valorizzare le proprie abilità e le proprie capacità. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: - Collaborare con la scuola nel far rispettare allo studente i suoi impegni - Sostenere lo studente nel suo lavoro a scuola e a casa - Assicurare la frequenza regolare e la puntualità alle lezioni - Informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica dello studente - Cercare di partecipare ai momenti di incontro e confronto che possano incidere sulla situazione scolastica dello studente - Giustificare sempre le assenze e i ritardi dello studente utilizzando l’apposito libretto - Firmare per presa visione le comunicazioni - Segnalare alla scuola eventuali disservizi - Segnalare situazioni critiche, episodi di prepotenze o di bullismo che si verificassero nelle classi o negli ambienti scolastici - Rispondere direttamente ed economicamente agli eventuali danni a cose o persone causati dai propri figli - Esprimere il proprio parere sulla scuola ed offrire eventuali suggerimenti anche attraverso la compilazione dei questionari di soddisfazione che verranno consegnati a fine anno Pagina 24 LO STUDENTE SI IMPEGNA A : - Rispettare le persone che lavorano e che frequentano la scuola, senza discriminazione alcuna - Rispettare le regole di comportamento stabilite dai vari Regolamenti - Frequentare la scuola regolarmente e con puntualità - Tenere un comportamento corretto ed adeguato all’ambiente - Eseguire i lavoro assegnati a casa e consegnarli con puntualità - Collaborare con la scuola per mantenere l’ambiente pulito ed ordinato - Segnalare situazioni critiche, episodi di prepotenze, di bullismo che si verificassero nelle classi o nella scuola - Aiutare i compagni in difficoltà - Segnalare alla scuola gli eventuali disservizi - Esprimere il proprio parere sulla scuola e offrire gli eventuali suggerimenti anche attraverso la compilazione dei questionari di soddisfazione consegnati a fine anno - Portare a scuola tutto il materiale necessario alle lezioni Catanzaro………………. Il Presidente del consiglio d’Istituto Il Presidente della Giunta Esecutiva Pagina 25 ALLEGATO Pagina 26 Pagina 27 Pagina 28 Pagina 29