PANORAMA
- 3 feb-b.raio 1985
uanieia rrernaraini, 2s anni, insegnante disoccupata, non ha la macchina e si mette in fila alla fermata
dell'autobus. Ma proprio quando sta
per salire sente un rumore sordo,
ualcuno urla: «I1terremoto...». E un
Lggi fuggi generale e nella ressa la
nipotina Claretta, 5 anni, finisce a terra e rischia di venire calpestata. Poi si
sco re che a scatenare la paura è stato i motore di un camion militare.
I1 cuore di qualcuno non regge. I1
terremoto annunciato fa due vittime:
Giuse pe Palma, 55 anni, ex-appuntato dl'ei carabinieri, muore per strada; Domenica Fantoni, ottantenne, di
Piazza al Serchio, scivola nel fango e
non si rialza più. Panico, smarrimento. Per 56 mila persone cominciano
48 ore di incubo.
aNon poteva andare diversamente» dice Ivano Nizzi, impiegato
delllAnasa Fiumalbo, un paese ai piedi dell'Abetone. ((11tono del comunicato era apocalittico e la gente si è
di Antonella Boralevi, Martella Leone, Giovanni Porzio, Gian Paolo Rossetti
spaventata,. Non era mai accaduto
prima d'ora che fosse la televisione a
Ecco l'incredibile cronaca degli effetti provocati dal primo allarme
#iL
lanciare l'allarme. A chiedere l'interpreventivo lanciato dal ministero della Protezione civile. La macchina vento della Rai per segnalare la gradello Stato si e mossa in maniera massiccia. Forse anche troppo?
vità della situazione era stato il ministro per la Protezione civile, Giuse ercoledì 23 gennaio, ore 19,59. Panorama <e sono scappato in piaz- pe Zamberletti. All'istituto naziona e
Agli stenografi della cronaca za». Maria Letizia Baldacci, 23 anni, è di geofisica in via Ruggero Bonghi, a
del Tgl arriva una velina con nel letto numero 33 del reparto di Roma, i tecnici erano già in agitaziol'intestazione del ministero della Pro- ginecologia dell'ospedale di Barga. ne da nove ore. Dopo la scossa riletezione Civile. Roberto Morrione, ca- Cinque giorni fa ha avuto un parto vata nella mattinata i monitor colleporedattore, il rimo ad averla tra le cesareo. Deve stare immobile con il gati alle stazioni di rilevamento non
mani, fa un sa to sulla sedia. Pensa catetere e la fleboclisi. Ma la notizia avevano più dato segnali.
E stata pro rio l'assenza delle conpersino a uno scherzo. Si consulta che ha appena sentito la sconvolge.
immediatamente con 3 diréffo?.erK Piànge, si alza dal letto e cerca di suete scosse i assestamento a preocsieme, dopo averla controllata, deci- uscire in cortile in camicia da notte. cupare i sismologi e a fare scattare
dono di passare la notizia. Ore 20,15. Devono intervenire le infermiere per al'allarme giallo,, penultimo stadio
Vittorio Citterich sta parlando della calmarla. Bruno Cassai, vigile urba- dell'emergenza. Dice il professor
scossa di terremoto che alle 11,10del no a Pievepelago, pensa subita alla Ffranco Barberi, sismologo del Cnr
mattimo ha colpito la media Valle del figlia di soli 15 giorni. Fuori fa fred- di Pisa: uE uno strano silenzio, idenSerchio e una parte dell'Appennino do, piove a dirotto, uscire sarebbe tico a quello che nel 1920 precedette
una pazzia. Così ha un'idea: farsi un il terremoto del decimo grado della
tosco-emiliano.
All'improvviso si interrompe. bunker in cantina. Porta giù dei sac- scala Mercallin. L'analisi dei dati for<Scusate, mi stanno passando un co- chetti di sabbia, una stufetta, e il nita dal computer, che contiene inmunicato...)). Poi comincia a leggere: fasciatoio. Poi, dopo aver sistemato la formazioni su 25 mila eventi sismici a
a11 ministro della Protezione civile, a famiglia nell'improwisato rifugio, partire dal 1500 avanti Cristo, si conseguito delle informazioni pervenu- corre in Comune a fare il proprio clude alle 5 del pomeriggio. Barberi e
il collega Paolo Scandone, entrambi
tegli dalla sezione sismica della com- dovere.
Per strada la confusione è incredi- membri della commissione Grandi
missione Grandi rischi e dall'istitut
di eofisi
i Roma, ha isposto o bile. C'è chi esce dalla propria abita- rischi della Protezione civile, decido+-Tstato
'i all'erta per alcuni comuni zione portandosi in spalla il materas- no di awertire il ministro. Zamberdelle province di Lucca e di Modena, so, chi cerca affannosamente di av- letti che è in seduta alla Camera va a
ove esiste la possibilità che si verifi- viare il motore della macchina e chi si parlare immediatamente con Bettino
chi una scossa tellurica pericolosa aggira sotto choc senza sapere dove Craxi e Arnaldo Forlani. Due ore
entro le prossime 48 ore... Le scuole andare. Comincia il grande esodo. do o si mette in moto la macchina
resteranno chiuse. La popolazione Più spaventati sono i vecchi. Ricorda- de !'emergenza.
interessata è invitata a mantenere la no il terremoto che 1'8 settembre 1920
E Zamberletti a telefonare ai recalma e a seguire le direttive delle rase al suolo una decina di paesi. fetti di Modena e di Lucca. aHo su ito
All'Abetone 3 mila turisti spariscono convocato il generale Guido Tucciautorità di Protezione civile».
In quel momento a Bagni di Lucca nel giro di poche ore. Da Bagni di nardi, che è il mio consulente per la
Luciano Carletti, 86 anni, pensionato Lucca se ne va metà della popolazio- Protezione civile* racconta a Panoradelle Ferrovie, sta bevendo tranquil- ne. Lungo la strada che costeggia il ma il prefetto di Lucca Gaudenti.
lamente il suo caffellatte serale. Ma fiume in piena per le piogge torren- usiamo riusciti a radunare in un
gli va di traverso. «Ho afferrato il ziali di questi giorni, centinaia di auto quarto d'ora il gruppo di coordinalibretto della pensione e una foto del- in colonna si dirigono verso Lucca e mento per i soccorsi e abbiamo deci-di informare i sindaci,. Le telefola mia. povera moglie» racconta a la Versilia.
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Continuazione da "Panoramatt del 3 febbraio 1985
nate, però, sono ancora
in corso quando la televisione dà l'annuncio che
scatena la paura tra la
gente. Le linee telefoniche si bloccano, intasate
dalle chiamate di parenti
e amici. <Estata la prima
difficoltà che abbiamo
dovuto affrontare, conferma Enzo Tintori, sindaco di Bagni di Lucca.
«La nostra operatività si
è paralizzata e abbiamo
dovuto ricorrere ai radioamatori che si sono
installati con le loro apparecchiature davanti a
ogni municipio collegandosi direttamente con la
prefettura. Per accogliere la gente abbiamo creato tre centri di assistenza vicino ai
campi sportivi, attrezzati per l'atterraggio degli elicotteri. E per awertire
gli abitanti delle frazioni più isolate
abbiamo mandato in giro automobili
con altoparlanti,.
La gente, intanto, si pre ara ad
affrontare la notte. La famig ia Tomrnasi - padre, madre, due figli e uno
zio si sistema alla meglio in una 500.
Sull'Ap ennino modenese, a Fiumalbo, gli s ollati portano i loro materassi nella palestra comunale. Agostino
Mazzini e Teresina Brusoni, sposati
da 55 anni, non vogliono rinunciare
alle loro abitudini e convincono i volontari della Protezione civile a scovare un letto matrimoniale. solo la
!morte ci può separare, dicono.
A Vicco e a Cucco i contadini delle
azioni isolqte si chiudono nelle baacche di lamiera dove tengono i poli. Negli accampamenti improwisati
c'è -anche
. chi partorisce. Maria
_ Pacet-
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ti, scappata per la
le quando già aveva Ie
mondo Susanna, di
sotto una tenda, aiutata solo dal marito e da ue'amica.
Si scatena la caccia alle case più
sicure. Nella Gualtieri, 75 anni, passa
la notte seduta su una sedia del nuovo
municipio di Pievepelago, ancora in
costruzione. I posti letto considerati
meno pericolosi nonsono sufficienti
e allora si ricorre ai pullman e ai
vagoni ferrbviari. Annamaria Baregi,
cuoca a Fornoli, riesce a sistemare i
familiari soltanto alle 3 del mattino
nello scompartimento di una delle
venti carrozze inviate dal prefetto di
Lucca. Qualcuno ianta la tenda in
giardino, nelle rai otte si pigiano due
e anche tre famiglie.
La tensione si allenta soltanto verso l'alba: alla luce del giorno tutto
sembra più nornale. Qualcuno ria;
pre la saracinesca, i bar si riempiono_
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suaito ai gente che cerca di esorcizzare la paura con qualche bicchiere
cJi vino. E cominciano discussioni e
polemiche. Sotto accusa è l'organizzazione dei soccorsi. <Quandosi crea
un allarme di questo genere non si
possono abbandonare i comuni a loro
stessi, sostiene Mario Molinari, consigliere comunale di Fiumalbo. <Qui
qon è arrivato niente, tutto è stato
lasciato all'iniziativa dei singoli,. E
yn parere condiviso anche dal sindaco democristiano Mauro Biondi.
~ P r ~ c l a m alo
r e stato di all'erta non
basta. Bisogna anche s iegare alle
autorità locali e ai citta ini che cosa
Id,
2
p&?ersante
dellPAppennino
cose sono andate un po' meglio.
a$j-oprio un anno fa, dice Luigi Grassi, assessore a Castelnuovo Ecavevamo
fatto un'esercitazione antisisma e
quindi non siamo stati colti di sorpresa,. Le critiche, qui, riguardano la
mobilitazione. Adriano Tintori, volontario della Croce Rossa, avrebbe
voluto un'evacuazione completa o almeno strutture in grado di fronteggiare qualsiasi emergenza: un ospedale da campo, plasma e ambulanze.
L'assistenza sanitaria è uno dei tasti
~ i dolenti.
ù
aSe fosse successo qualcosa di grave* dice il geometra Carlo
Vivarelli, infermiere volontario arse
rebbcstato un disaspoon .
I,.
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