Anno 8 - n. 3 Marzo 2014 Strumento di condivisione della Parrocchia San Martino in Villapizzone - Milano Giunse così a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. (Gv 4, 5‐6) È ricco di riferimenti il brano che racconta l’incontro di Gesù e la donna samaritana; e Sicar, nome aramaico della Sichem biblica, richiama episodi straordinari, compresa la professione di fede di Giosuè e della sua famiglia. Ma attorno a quel pozzo, che ancora esiste nella cittadina di Nablus, in Palestina, si verifica soprattutto un incontro tra due persone che desiderano: la donna, che cerca risposte per la sua vita, e Gesù, che vorrebbe aiutarla a comprendere bene chi sia. Questi due desideri origineranno una fede, cioè la libertà di vivere semplicemente nella lode al Dio della vita. Camminiamo? Verso dove? Bilancio 2013 Dignità negata Solitudine e compagnia Passi oltre l’azzardo Chiedetevi ora: cosa I salmi dei pellegrini definisce voi stessi? Questo giornalino viene stampato mensilmente per promuovere la comunicazione all’interno della Parrocchia. Ne è responsabile il Parroco attraverso il lavoro della Redazione. Ogni contributo è sempre un dono! Manda i tuoi commenti, riflessioni, foto a: Redazione Valentina Blandino Luca Diliberto Pietro Diliberto Marco Grassi Davide Piantella Andrea Raglio Matteo Raglio Gisella Villa [email protected] La Parrocchia 02.39.44.83.97 - [email protected] Apertura della chiesa Tutti i giorni: Giovedì: 7.30 - 19.00 7.30 - 20.00 18.00 9.00 18.00 10.30 02.32.72.621 Giovedì CHIUSO 19.00 18.00 Segreteria parrocchiale Tutti i giorni: 18.30 - 19.00 Da lunedì a venerdì: 9.00 - 11.00 Oratorio Patronato ACLI Lunedì: 347.77.38.981 16.30 - 18.00 L’albero Martedì: Mercoledì: Giovedì: 17.00 - 18.00 17.00 - 18.00 17.00 - 18.00 Centro di Ascolto decanale “Il melograno” [email protected] Via Duprè 19, 1° piano Tutti i giorni: Catechismo: 16.00 - 19.00 17.00 - 18.00 Mercoledì CHIUSO don Lorenzo Negri Tutti i giorni: 14.30 - 18.30 Orari Sante Messe Giorni feriali: Giovedì: Prefestiva (sabato): Giorni festivi: 8.30 Centro Parrocchiale San Martino Tel 02.39.215.888 Martedì: 10.00 - 12.00 17.00 - 19.00 Mer-Giov-Ven:17.00 - 19.00 ARCHIVIO PARROCCHIALE [email protected] don Erminio Pozzi 02.33.00.12.50 347.79.23.764 [email protected] www.smartvilla.it DEFUNTI DI FEBBRAIO Triglione Laura – anni 81 – Via E. Bianchi 6 Pietra Gian Paolo – anni 69 – Via C. Marcello 35 Spanò Bruno – anni 66 – Via B. de’ Buttinoni 2 Sidotti Gabriele – anni 75 – Via Varesina 98 Morlacchi Maria Rosa – anni 80 – Via Varesina 50 Colombo Franco – anni 87 – P.za P. Castelli 8 2 archivio parrocchiale Camminiamo? Verso dove? Sguardo dal pulpito Al ritorno dal pellegrinaggio in Terra Santa il nostro Parroco ci provoca e ci stimola… Proviamo a rispondere davvero alle domande che pone alla fine dell’articolo: possono essere un buon esercizio di Quaresima! I sedili del pullman e dell’aereo sono stati certamente protagonisti indiscussi del viaggio: anche se qualcuno si lamentava del “tanto camminare” i tragitti a piedi sono stati di pochissimi metri al giorno. Eppure un pellegrinaggio è sempre un viaggio, un itinerario, un cammino! Sì: abbiamo “camminato” tanto e non è ancora finita! L’itinerario del pellegrinaggio “classico” in Terra Santa continua: i pellegrini si trovano la domenica mattina (ancora solo per quattro domeniche!) insieme agli altri parrocchiani per condividere immagini ed esperienze, ma soprattutto per “diventare” ancora più pellegrini! Fin dall’inizio dell’anno abbiamo proposto i pellegrinaggi in Terra Santa (il prossimo è quest’estate per i più giovani) come parte di un “itinerario spirituale” per la nostra Parrocchia e per quella di Gesù Maria Giuseppe. E la parte centrale del cammino è proprio quella che stiamo compiendo ora: le cinque domeniche di quaresima e il pellegrinaggio al Sacro Monte di Varallo il 25 aprile. Ma perché tutto questo “movimento” (o “sbattimento”)?! Perché non starsene un po’ tranquilli , che “ce ne sono già abbastanza di problemi”… Certamente alcune persone avrebbero voluto venire ma non hanno potuto per problemi economici o di salute (potremmo fare i nomi!), ma sono purtroppo convinto che sono molti di più coloro che avrebbero potuto venire senza alcun problema e hanno preferito starsene tranquilli e non discostarsi troppo dalla solita vita, dalle solite cose, dai soliti orari… dalla solita poltrona davanti alla solita televisione che ti illude di vivere in tutto il mondo e invece ti rende prigioniero nelle tue quattro mura e schiavo di quello che altri pensano e vogliono farti pensare! Il pellegrino ha il coraggio di partire, di lasciare qualcosa, di aprirsi alla novità… è disposto ad incontrare qualcuno o qualcosa che potrebbe anche dare fastidio, o essere addirittura pericoloso… Il pellegrino cammina: sa che la vita è un cammino e che camminare dà vita! Il pellegrino è libero! Già: che Parrocchia siamo?! Forse sono già troppi anni che “non c’è niente di nuovo a Villapizzone”… o forse ci siamo un po’ accontentati di fare sempre le stesse cose… Possiamo dire di essere veramente una Comunità in cammino?! (a GMG forse sono più fortunati perché è il nome del loro giornalino?!) E oso aggiungere anche un’ultima domanda che mi fa venire un groppo in gola: non è che addirittura i giovani abbiano meno voglia di camminare degli anziani?! si impone la seconda domanda, perché cammina solo chi ha una meta (altrimenti non cammina, girovaga o brancola). Dunque verso dove siamo incamminati? Se davvero camminiamo non possiamo non saperlo! L’itinerario di quaresima conduce a Pasqua. Lo sanno anche i bambini (e anche i commercianti che già ci propinano uova e colombe), ma noi, lo sappiamo davvero?! Qual è la nostra Pasqua? La santa Gerusalemme da raggiungere? Qual è il desiderio che ci fa superare difficoltà e paure? Quale la speranza che sostiene le nostre fatiche? E qual è la certezza che ci rende così liberi da essere disposti a perder tutto (vita compresa) pur di “arrivare”?! Ciascuno di noi, la nostra famiglia, l’Oratorio, la Parrocchia, vive camminando o sopravvive difendendo la propria “privacy”, la voglia di “tranquillità” che ci rende ogni giorno più incapaci di aprirci al mondo e incontrare gli altri? Chi ha voglia di vivere, chi vuole essere libero, si “faccia un po’ di violenza”, si dia una bella scossa… si metta a camminare! E se lo facciamo insieme… siamo ancora più liberi!!! E Buona quaresima e… buona Pasqua! don Lorenzo sguardo dal pulpito 3 Bilancio I NOSTRI CONSIGLI Il Consiglio per gli Affari Economici informa sul bilancio dell’anno 2013. Presentiamo, come di consueto, il bilancio annuale della Parrocchia (situazione al 31.12.2013) che è stato già esposto nel dettaglio nella riunione del Consiglio Pastorale di lunedì 10 febbraio. Entro il 31 marzo verrà consegnato in Curia come tutti gli anni. Un altro anno trascorso all’insegna dell’ordinarietà: anche il 2013, come il 2012, è passato senza lavori straordinari, senza spese extra e… senza raccolte! Abbiamo sempre all’orizzonte il grande lavoro di sistemazione della chiesa che ci permetterà di utilizzare la nuova centrale termica per avere una temperatura confortevole durante le celebrazioni e nello stesso tempo di disporci nella chiesa in modo più adeguato a ciò che facciamo: ci sentiremo tutti più uniti! Quando si sbloccherà la procedura burocratica (speriamo presto!) e troveremo un’adeguata copertura finanziaria affronteremo anche questo capitolo importantissimo. Nel frattempo osserviamo com’è la situazione ordinaria. Come potete vedere dallo schema riassuntivo che pubblichiamo, anche quest’anno c’è stato un “utile” sia dalle attività della Parrocchia che da quelle dell’Oratorio, che, unitamente alle attività di tipo commerciale (bar e affitti) ci hanno permesso di accantonare (al netto delle tasse e spese varie) un po’ meno di 26mila euro (circa 9mila meno dell’anno scorso). Il bilancio è positivo, ma tende verso il basso. Considerati i tempi che corrono possiamo certamente dire anche quest’anno che la generosità della gente di Villapizzone non è venuta meno, anche considerando che a questo bilancio dovremmo aggiungere anche il “bilancio della carità” che solo il Signore conosce: ogni giorno, infatti, la Parrocchia è vicina ai bisognosi con tantissimi aiuti concreti di varia natura. Ringraziamo il Signore e tutti voi! E… speriamo anche che la tendenza torni positiva! Il CAEP (Giussani Barbara, Meazzi Andrea, Natale Giuseppe, Pennisi Giuseppe, Virivè Franco) Attività della Parrocchia entrate uscite Offerte delle Messe (feriali e festive) entrate Offerte in cassette 4.609,23 Offerte per funerali e sacramenti 8.642,00 Pellegrinaggi e tours 80.935,00 Altre offerte ed entrate 54.061,25 Metano e Gas 14.911,00 Remunerazione sacerdoti 12.060,00 13.536,61 Pellegrinaggi e tour 81.114,00 Tutte le altre spese ordinarie 35.238,68 Attività dell’Oratorio uscite 5.316,40 Energia elettrica e acqua potabile totali 178.824,49 162.176,69 entrate uscite Iscrizioni Catechismo, offerte, sovvenzioni pubbliche 13.000,58 Grest 16.888,40 Vacanze, gite e ritiri spirituali 15.880,00 Catechismo, attività, manutenzione 2.343,42 Riscaldamento 4.525,00 Grest 4.051,15 Vacanze, gite, piscina e ritiri spirituali totali 4 differenza 30.577,01 Assicurazioni entrate uscite 16.647,80 differenza 22.643,00 45.768,98 33.562,57 12.206,41 i nostri consigli 2013 Bar Centro San Martino e Oratorio entrate Incassi di entrambi i bar uscite Uscite per acquisti I NOSTRI CONSIGLI entrate uscite 29.395,83 19.320,72 totali 29.395,83 19.320,72 Gestione immobili di proprietà della Parrocchia entrate uscite entrate Affitti (e offerte per utilizzo sale) Imposte e tasse uscite 27.797,23 entrate uscite 7.841,00 TARES 4.730,50 Imposte varie 1.476,90 totali entrate Interessi su titoli e c/c uscite Spese bancarie entrate Interventi di carattere straordinario - 14.048,40 uscite differenza 581,28 entrate 581,28 uscite Spese manutenzioni e ristrutturazione 16.913,75 uscite Acquisto impianti, mobili e attrezzature 11.708,24 Oneri professionisti 28.861,59 uscite entrate Giornate diocesane (Missioni, Seminario, Oboli vari) 3.188,00 Raccolte per carità (Fondo Famiglia, Filippine, Doposcuola) 2.520,00 uscite Giornate diocesane (Missioni, Seminario, Oboli vari) 3188,00 Raccolte per carità (Fondo Famiglia, Filippine, Doposcuola) 2.520,00 5.708,00 totali 1.801,00 differenza 239,60 totali entrate differenza 14.048,40 uscite Raccolte di offerte speciali differenza 2.382,28 2.382,28 totali 10.075,11 27.797,23 IMU Banca (interessi e spese) differenza 5.708,00 -28.861,59 differenza 0,00 Per completezza rendiamo noti anche liquidità e debiti rilevati a fine anno: Cassa 1.483,37 C/c e Titoli presso Banca Credito Verzeri Crediti d’imposta (Erario), IVA a credito Totale crediti Debiti verso fornitori 194.521,29 27.459,14 3.890,94 227.354,74 2.669,58 Debito verso Regione Lombardia 18.839,66 Debito verso Parrocchia di Vaprio d’Adda 15.000,00 Altri debiti 16.105,00 Totale debiti 52.614,24 i nostri consigli 5 testimoni Dignità negata “Slaves No More” é un’associazione che si dedica alle donne vittime di sfruttamento sessuale. La sua fondatrice, suor Eugenia Bonetti ha ricevuto l’Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana in occasione della Festa internazionale della donna, l’8 Marzo 2014. I n Italia, nel 2013, ci sono stati oltre 120 “femminicidi”, tv e giornali ne hanno dato molta evidenza. Altrettanto drammatica è la tratta degli esseri umani, specialmente per lo sfruttamento sessuale. Il RAPPORTO SUL TRAFFICO DI PERSONE 2013 analizza il fenomeno su scala mondiale, e dell’Italia precisa che siamo un Paese di destinazione, di transito e di origine per donne, bambini e uomini vittime del traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo. Le vittime della tratta di persone in Italia provengono da Nigeria, Romania, Marocco, Tunisia, Moldavia, Slovacchia, Ucraina, Cina, Brasile, Perù, Colombia, Pakistan, Bangladesh, Ecuador, Polonia, Bulgaria, Egitto e India. Gli uomini vittime del traffico di esseri umani vengono sfruttati nel settore agricolo (nell’Italia meridionale) e nell’industria edilizia e dei servizi (nell’Italia settentrionale). I minori vittime del traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale in Italia provengono dalla Romania, dalla Nigeria, dal Brasile, dal Marocco e dall’Italia stessa, in particolare bambini di sesso maschile e di etnia rom e sinti, in alcuni casi nati nel territorio nazionale; minori transgender brasiliani vengono fatti entrare in Italia a scopo di sfruttamento sessuale; minori nigeriani vengono fatti entrare in Italia a scopo di sfruttamento lavorativo, tramite schiavitù per debito e coercizione attraverso rituali vudù; minori italiani di etnia rom sono costretti a mendicare o a commettere piccoli furti. Reti criminali transnazionali rome- 6 ne fanno entrare in Italia disabili per costringerli a mendicare. Uomini e donne dell’Asia centrale, che arrivano in Italia attraverso la Russia, la Turchia e la Grecia, vengono costretti al lavoro coatto. I minori non accompagnati, in prevalenza di sesso maschile e provenienti da Bangladesh, Egitto e Afghanistan, corrono il rischio di diventare vittime del traffico di esseri umani. on questo quadro nel Dicembre del 2012 suor Eugenia Bonetti, insieme a C laici, volontari e altre consorelle fonda l’associazione Slaves No More (Mai più schiave) per agire contro le violenze sulle donne e per combattere il fenomeno della tratta, lavorando in rete con altri gruppi, enti e associazioni sia in Italia che all’estero. Tra gli scopi prioritari ci sono la formazione e l’informazione, la prevenzione e la liberazione della donna emarginata e vittima di situazioni che la privano della sua dignità e legalità con progetti personalizzati sia in Italia che nei Paesi di provenienza delle donne immigrate, per tentare di restituire un futuro a giovani donne a cui è stata tolta qualsiasi prospet- S tiva di vita dignitosa. uor Eugenia, classe 1939, 24 anni trascorsi in Kenia, in Italia ora si occupa di diritti negati, sia in prima linea sia negli uffici ecclesiastici, favorendo relazioni e progetti con istituzioni e organizzazioni non governative per contrastare la tratta di esseri umani, in particolare donne e minori. Nel giorno della Festa della Donna suor Eugenia riceve dal Presidente Napolitano l’onorificenza di Ordine al Merito delle Repubblica Italiana: alla cerimonia ha voluto ricordare le circa 6000 donne accolte in questi anni, presentandosi con una giovane donna venuta in Italia con uno zio che l’ha venduta ad una rete di sfruttatori, e dopo sei anni di sostegno e recupero psicologico la ragazza è tornata dalla famiglia e ha iniziato a lasciare alle spalle il suo dramma. Ora le attenzioni sono rivolte al Brasile, dove quest’estate i Mondiali di calcio saranno l’occasione per puntare i riflettori su un Paese noto per il fenomeno dello sfruttamento di minori per fini sessuali e chiedere alle istituzioni di non far finta di niente. Marco Grassi testimoni Solitudine e compagnia QUADERNO CARITAS Sofferenza e sorriso, tristezza e gioia: sono emozioni che spesso viaggiano in coppia e che viviamo tutti. Possiamo portare un pizzico gi gioia strappando un sorriso stando vicino a chi ha più bisogno: questo é il compito di noi claun. Fare il claun, non é un cosa da eroi! O gni settimana le corsie degli ospedali pediatrici, i saloni delle case di riposo e le stanze degli hospice vengono invasi dai pagliacci. Siamo i nasi rossi dei Duturclaun Milano, un gruppo di volontari specialisti in Clownterapia. Facciamo parte di VIP Italia (Viviamo In Positivo), federazione nazionale che accoglie quasi 50 Associazioni onlus presenti in tutte le città d'Italia. Ogni mese ci prepariamo costantemente con gli “allenamenti” per sviluppare le tecniche di giocoleria, di magia, di improvvisazione, ma soprattutto per allenarci “all'ascolto” dei nostri compagni e di chi incontriamo. Così andiamo là, dove si tocca la sofferenza. "Dove più" e "dove meno" un sorriso non è scontato. "Dove più" e "dove meno" la speranza non è più di casa. Come accadde quel giorno... Una stanza all’apparenza come tutte le altre. Appena entrati sulla sinistra il solito comodino con tavolo a vassoio. A destra un grande armadio. Là, in fondo, una grande finestra che butta sul cortile interno. Lì, in mezzo alla stanza, c’era il grande letto sul quale era disteso Simone. quaderno caritas La mamma, è una donna molto schiva e ci si presenta con un sorriso, ma è nel silenzio che le sue parole trovano spazio. Il papà è un uomo stempiato, che ci accoglie subito con un sorriso e con delle parole che risuonano in me come una richiesta di aiuto: “ora che siete qui, mi aiuterete a fare sorridere Simone, mio figlio, vero?”… non dice così, usa molte altre parole gentili e divertenti, ma guardandolo negli occhi “sento” le parole che vi ho appena detto. h già, perché in quel letto c’è Simone il loro figlio. Simone, è fuori dalle coperte e se lo osservi non capisci in che modo è sdraiato, poiché le deformazioni agli arti impediscono un normale movimento. Simone non parla ma sono i suoi grandi occhi che ti interrogano in modo così profondo. Noi continuiamo il nostro servizio, in quella che con la nostra immaginazione è diventata una piscina. L’infermiera Maria entra ed inizia una medicazione, mentre Simone continua a guardarci con quegli occhi nell’infinito. La medicazione continua: togliendo i cerotti, Simone sente il dolore ed il padre tiene stretto il braccio del figlio. Mentre Maria termina la medicazione su quell’arto martoriato, noi continuiamo il servizio claun. Continuiamo il servizio in piscina. Noi continuiamo, perché siamo venuti da lontano, per poter prendere il sole nella più bella piscina di Milano. Continuiamo, perché abbiamo il naso rosso bruciato dall’insolazione ed anche noi vogliamo la protezione solare che l’infermiera spalma sulla pelle di Simone. Noi continuiamo perché siamo claun, e nella testa continuano a E risuonare le parole “non uscire dal personaggio claun! non uscire dal personaggio claun!” …altre parole, nel frattempo, escono a fiumi per vedere e “fare vedere” questa fantastica e meravigliosa spiaggia ai bordi della piscina. Simone, durante la medicazione non si lamenta: sembra che anche lui, con il suo sguardo, possa scorgere questa giornata dove il sole si tuffa nella sua stanza per fare una nuotata! alutiamo Simone lasciandogli la cartolina claun con un piccolo pensiero e le nostre firme. Stringiamo le forti mani del papà che ci ringrazia e la mamma che ci lascia con un sorriso negli occhi. Mentre esco, riesco a sentire il papà che con gioia legge la cartolina al figlio. Una volta usciti, nella mia testa mi è parso di risentire quella musica di un famoso film che identifica la battaglia dei gladiatori, ma questa volta... i gladiatori c’erano veramente, e la loro battaglia non dura qualche minuto come in gara, ma dura tutta la vita! Tutti, con la nostra presenza, il nostro essere, le nostre qualità, il nostro cuore, nella vita di tutti i giorni - tra le persone che conosciamo - possiamo fare da “ponte” tra parole e in quei posti all'apparenza scomodi. Tutti possiamo essere semplicemente umani e forse... cristiani! S Marco “Millelire” Olcelli 7 periscopio Passi oltre l’azzardo Che cosa é cambiato, da un anno ad oggi, nella realtà del gioco d’azzardo? Sentiamo la necessità di fare il punto sulle ultime iniziative legislative e prese di posizione della Chiesa, convinti che non si debba chiudere gli occhi davanti a questa piaga sociale. P roviamo a riprendere il filo di un discorso che, poco più di un anno fa, fummo tra i primi nel quartiere a segnalare come importante: il dramma del gioco d’azzardo legale. Cogliamo, ora che un po’ di tempo è passato, quanto la questione sia ancora presente nella sua gravità, per l’entità economica e sociale di tutto quello che si trascina; contemporaneamente, ci piace pensare che forse qualcosa, nella percezione comune, è un po’ cambiato, nonostante molte ambiguità che ancora contraddistinguono gli interventi legislativi su questa materia. Partiamo sintetizzando alcuni passaggi su questo livello, significativo ma a nostro parere non decisivo: in Regione Lombardia con la metà di febbraio si applicano sgravi fiscali per quanti, tra i commercianti (bar e tabaccai) decidono di disinstallare le slot machine. Vi è cioè la possibilità di avere uno sconto dell’addizionale Irap: il prelievo fiscale regionale per le imprese, fissato allo 0,92 per cento, verrà azzerato per tutti gli esercenti che faranno questa difficile scelta. Invece, sarà raddoppiato e portato all’aliquota massima (1,84 per cento) per coloro che manterranno invariata la presenza di macchinette nei loro locali. E’ un segnale importante di vicinanza a quanti hanno finalmente messo in discussione una fonte di reddito piuttosto significativa, che non è neppure molto facile abbandonare. Come ha ben segnalato il magazine Terre di mezzo, “chi rinuncia deve mettere in conto pressioni psicologiche, penali da pagare e la perdita di allettanti benefit.” Dietro questi strumenti c’è infatti un giro di affari 8 gigantesco: 400mila slot machine in Italia (una ogni 150 abitanti), 10 grandi società concessionarie di cui solo due, Lottomatica e Snai, italiane, 120mila persone che vi lavorano! nche in Parlamento, nonostante l’incertezza politica che regna in questo periodo, sono stati affrontati vari passaggi, tesi soprattutto a non regalare ancora ulteriori soldi a tutti quei gestori che, tra il 2004 e il 2007, avevano di fatto evitato una tassazione a loro carico, senza che nessuno li avesse sollecitati a mettersi in regola. Si tratta di una multa, comminata dalla Corte dei conti, da due miliardi e mezzo di euro, che si è cercato lungo lo scorso anno di recupera- A re, ma sulla quale in diverse occasioni (ad esempio, quando si è parlato di Imu) si è finito per applicare sconti davvero incomprensibili. Che sembrano, con emendamenti della fine di febbraio, definitivamente accantonati. Questa strada non appare comunque la più necessaria di fronte all’aumentare, in tutte le statistiche, del coinvolgimento massiccio di strati di popolazione, prostrati dalla crisi economica ed allettati da guadagni tanto facili quanto fasulli. È servito, e serve ancora, un gigantesco investimento educativo, uno sbilanciamento vero di realtà e istituzioni vicine alla gente. Per fortuna, questo avviene attraverso la voce della Chiesa, soprattutto là dove la questione si fa più forte e terribile. È il caso della diocesi di Pavia e del suo vescovo, monsignor Giovanni Giudici, presidente di Pax Christi italiana, che ha mobilitato le sue comunità contro il vero scandalo di un territorio che, ancora oggi, detiene il triste primato di maggior numero di macchinette per abitante. E lo scorso febbraio si è levata anche forte la voce dello stesso presidente dei vescovi italiani, monsignor Angelo Bagnasco, che ha invitato tutti a reagire: “Se si è presi dal “demone dell’azzardo” – ha scritto– è la visione antropologica e sociale che viene deformata ed è la concezione della vita che si trasforma: si entra in un vortice spirituale e morale che si autoalimenta, determina comportamenti e stili di vita rovinosi”. eagire, per noi, significa continuare a denunciare questo sporco guadagno sulla pelle dei più fragili. Intanto sommessamente registriamo che, in quartiere, almeno una sala giochi sembra essere stata chiusa. Per quanto, non lo sappiamo. Guardiamo per ora le serrande abbassate. Sperando che rimangano così. R Se vuoi approfondire: Luca Diliberto www.avvenire.it/Dossier/lazzardo_non_è_un_gioco http://magazine.terre.it/notizie/rubrica/0/articolo/ 2812/provateci-voi-a-dire-no-slot periscopio Chiedetevi ora: cosa definisce voi stessi? NOTA LA NOTIZIA! “La mia vita era nelle mie mani, esattamente come la vostra é nelle vostre mani. Siete voi il conducente delle vostre macchine, voi decidete dove portarla!” Q uesta è una delle frasi pronunciate da Lizzie Velasquez durante un’intervista fatta davanti a telecamere in diretta. Qualcuno di voi lettori si chiederà: chi è Lizzie Velasquez? Giusta e lecita domanda. Lizzie è una ragazza di Austin, Texas, ed è affetta da una rara malattia chiamata sindrome di De Barsy, una patologia genetica la cui diagnosi è ancora incerta. Questa condizione non le permette di accumulare peso, o conservare il grasso nel suo corpo, per questo è magrissima e definita da molti un mostro. Lizzie decide di diventare una motivational speaker e raccontare la sua storia al mondo per motivare le persone ad andare oltre le apparenze, a non lasciarsi etichettare da gente ignorante che “Voglio che uscendo da qui, vi chiediate cosa vi definisce, ma ricordate: IL CORAGGIO INIZIA PROPRIO DA QUI!” pretende di sapere chi siamo più di noi stessi. “Non saranno gli insulti e la mia sindrome a definire chi sono”. Lizzie è stata insultata in molti video e blog in rete, è definita ‘la donna più brutta del mondo; apparentemente può non avere un bell’aspetto, ma certamente la colpa non è sua ma della sindrome con la quale è nata. Lizzie incita il mondo a non lasciarsi etichettare dagli altri, sprona a non chiudersi in se stessi perchè esteriormente non siamo belli o non ci riteniamo all’altezza degli altri. Lizzie è riuscita a trovare in sé nota la notizia! anche dei lati positivi, se pur possono sembrare dettagli sono proprio le piccole cose positive a farci crescere l’autostima ed apprezzarci un po’ di più. Sono le nostre scelte e le nostre azioni a definire chi siamo, non il nostro aspetto fisico. Quante volte sentiamo al telegiornale di ragazzi che si suicidano per mille prese in giro ricevute? Si legge spessissimo sui quotidiani di giovani ragazzi che decidono di troncare la propria esistenza essendo vittime di bullismo. La società di oggi è fortemente impiantata sulle apparenze, e questo può risultare un problema tra i giovani; c’è chi è magro e chi è grasso, chi è alto e chi è basso, chi ha il cellulare più nuovo e chi il cellulare più vintage. Tutti questi dettagli esteriori portano a volte a essere derisi e presi di mira per cose che magari non sono nemmeno direttamente colpa nostra. “Chiedetevi ora, cosa davvero definisce voi stessi? Chi siete? Da dove venite? Quali sono le vostre origini? Cos’è che definisce chi siete come persone?” izzie ha visto tutti i video e gli insulti in rete, e tra di essi ha letto commenti davvero spietati, come ad esempio un utente on line che le chiedeva scongiurandola di suicidarsi perché era davvero troppo brutta per poter vivere... Lizzie dichiara di aver pianto tanto per quegli insulti, e di averci anche pensato all’idea di dare un taglio alla sua esistenza.. ma ha deciso di guardarsi allo specchio, alzare la testa e ripetersi che non sarà la sua malattia a fermarla! Questo è il messaggio che vuole trasmettere a tutto il mondo: “Ho usato la loro negatività per ali- L mentare il mio fuoco, per continuare ad andare avanti. Utilizzate le cose brutte che vi vengono dette per fare gradini per la salita verso i vostri piccoli e grandi successi” izzie non si è lasciata sopraffare dagli innumerevoli insulti, ma ha utilizzato tutte le cose brutte ricevute come sprone e carica verso il suo successo per- L sonale. Ci invita a prenderla come esempio per decidere di prendersi la propria vita e decidere noi stessi che farne, non devono essere gli altri a controllare la nostra vita rendendola un inferno e facendoci sentire inferiori, dobbiamo essere noi a uscire di casa con la testa alta, con una nuova prospettiva, con nuova carica per andare avanti senza essere etichettati da nessuno. Redazione Ado 9 diariagenda GRUPPO FAMIGLIA 16 Marzo TERZA ETÁ 19 Cose fatte... prossime tappe! Domenica 16 marzo, ore 16,15 Presso la Sala dell'Eremita si terrà l’incontro dal tema: “Cammino di Quaresima”: Momento di preghiera, lettura del testo Evangelico, meditazione di don Erminio, scambio nella fede. Alle ore 18,00 - Santa Messa Alle ore 19,30 - Cena comunitaria, serata in armonia e serenità Tutte le famiglie della Parrocchia sono invitate. Ecco il calendario dei prossimi incontri: Marzo Mercoledì 19 marzo, ore 15,30 Presso Centro Parrocchiale Sacro Cuore (via Bartolini 46), attraverso alcune opere d’arte, sviluppo del tema: “Arte e Spiritualità - S.Anna: la circolarità degli affetti” 20 Giovedì 20 marzo, ore 15,30 Santa Messa animata dalla Terza Età Marzo 26 Marzo 02 Aprile 10 Mercoledì 26 marzo, ore 15,00 Ritiro Decanale Spirituale di Quaresima presso “La Villa – Comunità di famiglie” di pizza Villapizzone 3. Meditazione con don Carlo Azzimonti. Mercoledì 2 aprile, ore 13,30 Pellegrinaggio Decanale pomeridiano a Sotto il Monte (nei luoghi di Papa Giovanni XXIII). Giovedì 10 aprile, ore 15,30 Catechesi condotta da Don Erminio presso la Sala dell’Eremita. Aprile VEGLIA DECANALE 24 Marzo SPORT 07 Giugno 10 Quest’anno parteciperemo alla Veglia dei Missionari Martiri organizzata presso la Parrocchia di S. Ildefonso in Piazza Damiano Chiesa. La data è sempre il 24 marzo perché è il giorno dell’assassinio di Mons. Oscar Romero. Ci troviamo alle 20,30 davanti alla nostra chiesa per andare con le macchine (segnalare la partecipazione in segreteria parrocchiale) In occasione dei 70 anni di fondazione, il Centro Sportivo Italiano promuove l’incontro di tutte le Società sportive con Papa Francesco. L’associazione sportiva dilettantistica SLV San Luigi Villapizzone organizza un viaggio a Roma andata e ritorno in pullman. La partecipazione è aperta a tutti con precedenza ai tesserati e ai loro genitori. Iscrizioni e dettagli presso la sede dell’associazione e la segreteria parrocchiale. Chiusura iscrizioni: 30 marzo, posti limitati! diariAgenda I Salmi dei pellegrini SPUNTI PER... Usciti dai campi di concentramento, scampati dai forni crematori nazisti, affidati ad imbarcazioni di fortuna, in vista del Carmelo e della costa della Palestina, noi cantavamo il Salmo 126 che sembrava essere scritto per questa circostanza”. (Nathan André Chouraqui). R osa e Pino sono una bella coppia di sposi, sono anche nonni. Hanno la mia età, sono del ‘38, la “classe di ferro”. Devono accompagnare i nipoti alla scuola e ad altri impegni lungo la settimana. La salute di Pino va’ abbastanza bene, Rosa ha alcuni problemi. Avevano un forte desiderio di partecipare al “Pellegrinaggio in Terra Santa”. Ma gli impegni e i problemi di Rosa non hanno permesso loro di prendere parte. Hanno scelto di fare pellegrinaggio “in casa”. Alcuni anni, nella catechesi della terza età, avevo commentato i Salmi, fermandomi in particolare sui “Salmi delle ascensioni”. Erano i Salmi che i pellegrini recitavano andando a Gerusalemme in occasione della Pasqua. I Salmi 120 — 134 hanno il titolo di «Cantici delle ascensioni». Erano come un libretto del pellegrino che camminava verso Gerusalemme. Questi Salmi alleggerivano la fatica della strada. Questi Salmi, anche quando sono tristi, contengono sempre una promessa nascosta di beatitudine. Rosa e Pino, lungo la Quaresima, hanno scelto di pregare i “Salmi delle ascensioni” per sentirsi in cammino verso Gerusalemme. Raccolgono nel cuore i loro famigliari, i vicini di casa, la parrocchia e la gente del quartiere. Il pellegrinaggio ha bisogno di un popolo in cammino. “Nella mia angoscia ho gridato al Signore ed egli mi ha risposto”. Sono le prime parole del Salmo 120. Anche Rosa e Pino durante la loro vita hanno gridato al Signore. Talvolta Dio appariva “sordo”. La risposta di Dio è sempre una “sorpresa”, occorre del tempo per comprenderla e accospunti per... glierla. “Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene del Signore: egli ha fatto il cielo e la terra”: pregano il Salmo 121. Renato, un amico, ha detto a Pino: «Io mi sento solo, senza aiuto. Da dove può venire un aiuto?». Rosa e Pino pregano per Renato perché possa alzare gli occhi verso Dio. Chiedono al Signore di essere loro “l’aiuto” di Dio per Renato. “Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra”. Rosa e Pino credono che Dio è il custode della nostra vita, la protegge e la chiama a risorgere quando la nostra vita “entra” nella morte. Come l’ombra della nube proteggeva i pellegrini in cammino verso Gerusalemme, Dio è la nostra ombra che rende il cammino della vita più sereno e fiducioso nonostante i “solleoni della vita”. “Chiedete pace per Gerusalemme. Per i miei fratelli e i miei amici io dirò: «Su di te sia pace!». osì prega il Salmo 122. Con le parole di questo Salmo Rosa e Pino invocano da Dio la pace per i popoli, per ogni città e villaggio della terra. Anche se tanti dicono di detestare la guerra e la violenza, queste terri- C bili sciagure sono molto diffuse nel mondo e soprattutto colpiscono i più poveri e i più indifesi. “Pace ai vicini di casa”, dicono Rosa e Pino, “pace agli abitanti di Villapizzone”. “Se il Signore non veglia sulla città, invano veglia la sentinella”. Iniziano il Salmo 124. Pregano per la città di Milano, per i suoi abitanti. Negli oratori della città, nei giardini dei quartieri incontrano ragazzi e ragazze che rendono presente il mondo, giocano insieme, frequentano le stesse scuole. Rosa e Pino chiedono al Signore di vegliare su questa gioventù. “Dal profondo a te grido, o Signore. Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere? Ma con te è il perdono: così avremo il tuo timore”. osa e Pino pregano il Salmo 130; hanno la consapevolezza di essere fragili. Gesù ci insegna che possiamo invocare il Padre anche “dal profondo del male”. Dio sa che siamo “vasi di argilla.” Presso Dio c’è il “perdono”, non la “condanna”. A questo punto Rosa e Pino dicono una decina di “Ave Maria”: “...prega per noi peccatori …” “Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia. Nell’andare, se ne va piangendo, portando la semente da gettare, ma nel ritorno, viene con gioia, portando i suoi covoni”. Rosa e Pino gustano le parole del Salmo 126. La fatica accompagna la nostra vita. Rosa e Pino hanno gettato tanti semi di bene. Hanno conosciuto il pianto: ora portano covoni di gioia. Dio ricompensa con abbondanza. Buon pellegrinaggio, Rosa e Pino! R don Erminio 11 Parole dalla terra Proposta di quaresima per tutti! 5 (4!) domeniche dalle 9,40 alle 10,15 Quand'è stata la prima volta che abbiamo toccato la terra? E l’ultima volta che l’abbiamo presa in mano? Eppure dalla terra veniamo e alla terra torneremo... La terra è abitata da Dio... Il verbo si è fatto carne... Lo Spirito santifica tutta la terra!!! Tutti gli adulti (giovani compresi!) in sala dell’Eremita Incontri di catechesi biblica con la testimonianza (con racconti e foto) dei pellegrini appena tornati dalla Terra Santa Gruppo Medie Come tutti gli anni i ragazzi di prima Media si uniscono a quello di secon‐ da e terza e si preparano insieme a loro per la Cresima e… la vita! Adolescenti e ragazzi Anche tutti i ragazzi del catechismo si troveranno (nei locali della “buca”) per prepararsi alla Settimana Santa e a Varallo! Gli adolescenti saranno particolarmente attivi nella preparazione del Pellegrinaggio! Al termine della Messa Ogni domenica alla fine della Messa verranno proiettate in chiesa alcune foto del pellegrinaggio in Terra Santa così che tutti possano vederle! Venerdì 25 aprile Tutti possono mettersi in cammino pregare (e fare penitenza!) fare silenzio e ascoltare toccare con mano la terra incontrare Gesù vivo! ...davvero tutti!!! URGONO LE ISCRIZIONI! TERRA SANTA Viaggio giovane (22 ‐ 30 agosto) Iscrizione: € 200 entro… SUBITO!!! Rompi il salvadanaio: € 400 entro il 15 giugno Il totale sarebbe € 1000 ma ci sono le offerte! Per chi può affrontare il caldo estivo e un po’ di avventura e non vuole perdersi nulla di una esperienza spirituale intensa