Anno 8 - n. 3 Marzo 2014
Strumento di condivisione della Parrocchia San Martino in Villapizzone - Milano
Giunse così a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. (Gv 4, 5‐6) È ricco di riferimenti il brano che racconta l’incontro di Gesù e la donna samaritana; e Sicar, nome aramaico della Sichem biblica, richiama episodi straordinari, compresa la professione di fede di Giosuè e della sua famiglia. Ma attorno a quel pozzo, che ancora esiste nella cittadina di Nablus, in Palestina, si verifica soprattutto un incontro tra due persone che desiderano: la donna, che cerca risposte per la sua vita, e Gesù, che vorrebbe aiutarla a comprendere bene chi sia. Questi due desideri origineranno una fede, cioè la libertà di vivere semplicemente nella lode al Dio della vita. Camminiamo? Verso dove? Bilancio 2013 Dignità negata Solitudine e compagnia Passi oltre l’azzardo Chiedetevi ora: cosa I salmi dei pellegrini definisce voi stessi? Questo giornalino viene stampato mensilmente
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della Parrocchia. Ne è responsabile il Parroco
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Apertura della chiesa
Tutti i giorni:
Giovedì:
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7.30 - 20.00
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Segreteria
parrocchiale
Tutti i giorni:
18.30 - 19.00
Da lunedì a venerdì: 9.00 - 11.00
Oratorio
Patronato ACLI
Lunedì:
347.77.38.981
16.30 - 18.00
L’albero
Martedì:
Mercoledì:
Giovedì:
17.00 - 18.00
17.00 - 18.00
17.00 - 18.00
Centro di Ascolto
decanale “Il melograno”
[email protected] Via Duprè 19, 1° piano
Tutti i giorni:
Catechismo:
16.00 - 19.00
17.00 - 18.00
Mercoledì CHIUSO
don Lorenzo Negri
Tutti i giorni: 14.30 - 18.30
Orari Sante Messe
Giorni feriali:
Giovedì:
Prefestiva (sabato):
Giorni festivi: 8.30
Centro Parrocchiale
San Martino
Tel 02.39.215.888
Martedì:
10.00 - 12.00
17.00 - 19.00
Mer-Giov-Ven:17.00 - 19.00
ARCHIVIO
PARROCCHIALE
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don Erminio Pozzi
02.33.00.12.50
347.79.23.764
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www.smartvilla.it
DEFUNTI DI FEBBRAIO
Triglione Laura – anni 81 – Via E. Bianchi 6
Pietra Gian Paolo – anni 69 – Via C. Marcello 35
Spanò Bruno – anni 66 – Via B. de’ Buttinoni 2
Sidotti Gabriele – anni 75 – Via Varesina 98
Morlacchi Maria Rosa – anni 80 – Via Varesina 50
Colombo Franco – anni 87 – P.za P. Castelli 8
2
archivio parrocchiale
Camminiamo? Verso dove?
Sguardo
dal pulpito
Al ritorno dal pellegrinaggio in Terra Santa il nostro Parroco ci provoca e ci stimola… Proviamo a rispondere
davvero alle domande che pone alla fine dell’articolo: possono essere un buon esercizio di Quaresima!
I
sedili del pullman e dell’aereo sono stati certamente protagonisti indiscussi del viaggio: anche se qualcuno si
lamentava del “tanto camminare” i tragitti a piedi sono stati di pochissimi metri al giorno. Eppure un pellegrinaggio è sempre un viaggio, un itinerario, un cammino! Sì: abbiamo “camminato” tanto e non è ancora finita!
L’itinerario del pellegrinaggio “classico” in Terra Santa continua: i pellegrini si trovano la domenica mattina
(ancora solo per quattro domeniche!) insieme agli altri parrocchiani per condividere immagini ed esperienze, ma
soprattutto per “diventare” ancora più pellegrini!
Fin dall’inizio dell’anno abbiamo proposto i pellegrinaggi in Terra Santa (il prossimo è quest’estate per i più giovani) come parte di un “itinerario spirituale” per la nostra Parrocchia e per quella di Gesù Maria Giuseppe. E la parte
centrale del cammino è proprio quella che stiamo compiendo ora: le cinque domeniche di quaresima e il pellegrinaggio al Sacro Monte di Varallo il 25 aprile.
Ma perché tutto questo “movimento” (o “sbattimento”)?! Perché non starsene un po’ tranquilli , che “ce ne sono
già abbastanza di problemi”… Certamente alcune persone avrebbero voluto venire ma non hanno potuto per problemi economici o di salute (potremmo fare i nomi!), ma sono purtroppo convinto che sono molti di più coloro
che avrebbero potuto venire senza alcun problema e hanno preferito starsene tranquilli e non discostarsi troppo
dalla solita vita, dalle solite cose, dai soliti orari… dalla solita poltrona davanti alla solita televisione che ti illude di
vivere in tutto il mondo e invece ti rende prigioniero nelle tue quattro mura e schiavo di quello che altri pensano
e vogliono farti pensare!
Il pellegrino ha il coraggio di partire, di lasciare qualcosa, di aprirsi alla novità… è disposto ad incontrare qualcuno
o qualcosa che potrebbe anche dare fastidio, o essere addirittura pericoloso… Il pellegrino cammina: sa che la vita
è un cammino e che camminare dà vita! Il pellegrino è libero!
Già: che Parrocchia siamo?! Forse sono già troppi anni che “non c’è niente di nuovo a Villapizzone”… o forse ci
siamo un po’ accontentati di fare sempre le stesse cose… Possiamo dire di essere veramente una Comunità in
cammino?! (a GMG forse sono più fortunati perché è il nome del loro giornalino?!) E oso aggiungere anche
un’ultima domanda che mi fa venire un groppo in gola: non è che addirittura i giovani abbiano meno voglia di
camminare degli anziani?!
si impone la seconda domanda, perché cammina solo chi ha una meta (altrimenti non cammina, girovaga o
brancola). Dunque verso dove siamo incamminati? Se davvero camminiamo non possiamo non saperlo!
L’itinerario di quaresima conduce a Pasqua. Lo sanno anche i bambini (e anche i commercianti che già ci
propinano uova e colombe), ma noi, lo sappiamo davvero?! Qual è la nostra Pasqua? La santa Gerusalemme da
raggiungere? Qual è il desiderio che ci fa superare difficoltà e paure? Quale la speranza che sostiene le nostre
fatiche? E qual è la certezza che ci rende così liberi da essere disposti a perder tutto (vita compresa) pur di
“arrivare”?! Ciascuno di noi, la nostra famiglia, l’Oratorio, la Parrocchia, vive camminando o sopravvive difendendo la propria “privacy”, la voglia di “tranquillità” che ci rende ogni giorno più incapaci di aprirci al mondo e incontrare gli altri?
Chi ha voglia di vivere, chi vuole essere libero, si “faccia un po’ di violenza”, si dia una bella scossa… si metta a
camminare! E se lo facciamo insieme… siamo ancora più liberi!!!
E
Buona quaresima
e… buona Pasqua!
don Lorenzo
sguardo dal pulpito
3
Bilancio
I NOSTRI
CONSIGLI
Il Consiglio per gli Affari Economici informa sul bilancio dell’anno 2013.
Presentiamo, come di consueto, il bilancio annuale della Parrocchia (situazione al 31.12.2013) che è stato già esposto nel dettaglio nella riunione del Consiglio Pastorale di lunedì 10 febbraio. Entro il 31 marzo verrà consegnato in Curia come tutti gli anni.
Un altro anno trascorso all’insegna dell’ordinarietà: anche il 2013, come il 2012, è passato senza lavori straordinari, senza spese extra e… senza raccolte! Abbiamo sempre all’orizzonte il grande lavoro di sistemazione della chiesa che ci permetterà di utilizzare la nuova centrale termica per avere una temperatura confortevole durante le
celebrazioni e nello stesso tempo di disporci nella chiesa in modo più adeguato a ciò che facciamo: ci sentiremo
tutti più uniti! Quando si sbloccherà la procedura burocratica (speriamo presto!) e troveremo un’adeguata copertura finanziaria affronteremo anche questo capitolo importantissimo.
Nel frattempo osserviamo com’è la situazione ordinaria. Come potete vedere dallo schema riassuntivo che pubblichiamo, anche quest’anno c’è stato un “utile” sia dalle attività della Parrocchia che da quelle dell’Oratorio, che,
unitamente alle attività di tipo commerciale (bar e affitti) ci hanno permesso di accantonare (al netto delle tasse e
spese varie) un po’ meno di 26mila euro (circa 9mila meno dell’anno scorso).
Il bilancio è positivo, ma tende verso il basso. Considerati i tempi che corrono possiamo certamente dire anche
quest’anno che la generosità della gente di Villapizzone non è venuta meno, anche considerando che a questo
bilancio dovremmo aggiungere anche il “bilancio della carità” che solo il Signore conosce: ogni giorno, infatti, la
Parrocchia è vicina ai bisognosi con tantissimi aiuti concreti di varia natura.
Ringraziamo il Signore e tutti voi! E… speriamo anche che la tendenza torni positiva!
Il CAEP (Giussani Barbara, Meazzi Andrea, Natale Giuseppe, Pennisi Giuseppe, Virivè Franco)
Attività della Parrocchia
entrate
uscite
Offerte delle Messe (feriali e festive)
entrate
Offerte in cassette
4.609,23
Offerte per funerali e sacramenti
8.642,00
Pellegrinaggi e tours
80.935,00
Altre offerte ed entrate
54.061,25
Metano e Gas
14.911,00
Remunerazione sacerdoti
12.060,00
13.536,61
Pellegrinaggi e tour
81.114,00
Tutte le altre spese ordinarie
35.238,68
Attività dell’Oratorio
uscite
5.316,40
Energia elettrica e acqua potabile
totali
178.824,49
162.176,69
entrate
uscite
Iscrizioni Catechismo, offerte, sovvenzioni pubbliche
13.000,58
Grest
16.888,40
Vacanze, gite e ritiri spirituali
15.880,00
Catechismo, attività, manutenzione
2.343,42
Riscaldamento
4.525,00
Grest
4.051,15
Vacanze, gite, piscina e ritiri spirituali
totali
4
differenza
30.577,01
Assicurazioni
entrate
uscite
16.647,80
differenza
22.643,00
45.768,98
33.562,57
12.206,41
i nostri consigli
2013
Bar Centro San Martino e Oratorio
entrate
Incassi di entrambi i bar
uscite
Uscite per acquisti
I NOSTRI
CONSIGLI
entrate
uscite
29.395,83
19.320,72
totali
29.395,83
19.320,72
Gestione immobili di proprietà della Parrocchia
entrate
uscite
entrate
Affitti (e offerte per utilizzo sale)
Imposte e tasse
uscite
27.797,23
entrate
uscite
7.841,00
TARES
4.730,50
Imposte varie
1.476,90
totali
entrate
Interessi su titoli e c/c
uscite
Spese bancarie
entrate
Interventi di carattere straordinario
- 14.048,40
uscite
differenza
581,28
entrate
581,28
uscite
Spese manutenzioni e ristrutturazione
16.913,75
uscite
Acquisto impianti, mobili e attrezzature
11.708,24
Oneri professionisti
28.861,59
uscite
entrate
Giornate diocesane (Missioni, Seminario, Oboli vari)
3.188,00
Raccolte per carità (Fondo Famiglia, Filippine, Doposcuola)
2.520,00
uscite
Giornate diocesane (Missioni, Seminario, Oboli vari)
3188,00
Raccolte per carità (Fondo Famiglia, Filippine, Doposcuola)
2.520,00
5.708,00
totali
1.801,00
differenza
239,60
totali
entrate
differenza
14.048,40
uscite
Raccolte di offerte speciali
differenza
2.382,28
2.382,28
totali
10.075,11
27.797,23
IMU
Banca (interessi e spese)
differenza
5.708,00
-28.861,59
differenza
0,00
Per completezza rendiamo noti anche liquidità e debiti rilevati a fine anno:
Cassa
1.483,37
C/c e Titoli presso Banca
Credito Verzeri
Crediti d’imposta (Erario), IVA a credito
Totale crediti
Debiti verso fornitori
194.521,29
27.459,14
3.890,94
227.354,74
2.669,58
Debito verso Regione Lombardia
18.839,66
Debito verso Parrocchia di Vaprio d’Adda
15.000,00
Altri debiti
16.105,00
Totale debiti
52.614,24
i nostri consigli
5
testimoni
Dignità negata
“Slaves No More” é un’associazione che si dedica alle donne vittime di sfruttamento sessuale. La sua fondatrice, suor Eugenia Bonetti ha ricevuto l’Onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana in occasione della Festa internazionale della donna, l’8 Marzo 2014.
I
n Italia, nel 2013, ci sono stati
oltre 120 “femminicidi”, tv e
giornali ne hanno dato molta
evidenza. Altrettanto drammatica
è la tratta degli esseri umani, specialmente per lo sfruttamento
sessuale.
Il RAPPORTO SUL TRAFFICO DI PERSONE 2013 analizza il fenomeno
su scala mondiale, e dell’Italia
precisa che siamo un Paese di
destinazione, di transito e di origine per donne, bambini e uomini
vittime del traffico di esseri umani
a scopo di sfruttamento sessuale
e lavorativo. Le vittime della tratta
di persone in Italia provengono
da Nigeria, Romania, Marocco,
Tunisia, Moldavia, Slovacchia,
Ucraina, Cina, Brasile, Perù, Colombia, Pakistan, Bangladesh,
Ecuador, Polonia, Bulgaria, Egitto e India.
Gli uomini vittime del traffico di
esseri umani vengono sfruttati
nel settore agricolo (nell’Italia
meridionale) e nell’industria edilizia e dei servizi (nell’Italia settentrionale). I minori vittime del
traffico di esseri umani a scopo di
sfruttamento sessuale in Italia
provengono dalla Romania, dalla
Nigeria, dal Brasile, dal Marocco
e dall’Italia stessa, in particolare
bambini di sesso maschile e di
etnia rom e sinti, in alcuni casi
nati nel territorio nazionale; minori transgender brasiliani vengono
fatti entrare in Italia a scopo di
sfruttamento sessuale; minori nigeriani vengono fatti entrare in
Italia a scopo di sfruttamento lavorativo, tramite schiavitù per
debito e coercizione attraverso
rituali vudù; minori italiani di etnia rom sono costretti a mendicare
o a commettere piccoli furti.
Reti criminali transnazionali rome-
6
ne fanno entrare in Italia disabili
per costringerli a mendicare. Uomini e donne dell’Asia centrale,
che arrivano in Italia attraverso la
Russia, la Turchia e la Grecia,
vengono costretti al lavoro coatto.
I minori non accompagnati, in
prevalenza di sesso maschile e
provenienti da Bangladesh, Egitto
e Afghanistan, corrono il rischio
di diventare vittime del traffico di
esseri umani.
on questo quadro nel Dicembre del 2012 suor Eugenia Bonetti, insieme a
C
laici, volontari e altre consorelle
fonda l’associazione Slaves No
More (Mai più schiave) per agire
contro le violenze sulle donne e
per combattere il fenomeno della
tratta, lavorando in rete con altri
gruppi, enti e associazioni sia in
Italia che all’estero. Tra gli scopi prioritari ci sono la
formazione e l’informazione, la
prevenzione e la liberazione della
donna emarginata e vittima di
situazioni che la privano della sua
dignità e legalità con progetti
personalizzati sia in Italia che nei
Paesi di provenienza delle donne
immigrate, per tentare di restituire un futuro a giovani donne a
cui è stata tolta qualsiasi prospet-
S
tiva di vita dignitosa.
uor Eugenia, classe 1939, 24
anni trascorsi in Kenia, in
Italia ora si occupa di diritti
negati, sia in prima linea sia negli
uffici ecclesiastici, favorendo relazioni e progetti con istituzioni e
organizzazioni non governative
per contrastare la tratta di esseri
umani, in particolare donne e
minori.
Nel giorno della Festa della Donna suor Eugenia riceve dal Presidente Napolitano l’onorificenza
di Ordine al Merito delle Repubblica Italiana: alla cerimonia ha
voluto ricordare le circa 6000
donne accolte in questi anni, presentandosi con una giovane donna venuta in Italia con uno zio
che l’ha venduta ad una rete di
sfruttatori, e dopo sei anni di sostegno e recupero psicologico la
ragazza è tornata dalla famiglia e
ha iniziato a lasciare alle spalle il
suo dramma.
Ora le attenzioni sono rivolte al
Brasile, dove quest’estate i Mondiali di calcio saranno l’occasione
per puntare i riflettori su un Paese
noto per il fenomeno dello sfruttamento di minori per fini sessuali
e chiedere alle istituzioni di non
far finta di niente.
Marco Grassi
testimoni
Solitudine e compagnia
QUADERNO
CARITAS
Sofferenza e sorriso, tristezza e gioia: sono emozioni che spesso viaggiano in coppia e che viviamo tutti. Possiamo portare un pizzico gi gioia strappando un sorriso stando vicino a chi ha più bisogno: questo é il compito di
noi claun. Fare il claun, non é un cosa da eroi!
O
gni settimana le corsie degli ospedali pediatrici, i
saloni delle case di riposo
e le stanze degli hospice vengono invasi dai pagliacci. Siamo i
nasi rossi dei Duturclaun Milano,
un gruppo di volontari specialisti
in Clownterapia. Facciamo parte
di VIP Italia (Viviamo In Positivo),
federazione nazionale che accoglie quasi 50 Associazioni onlus
presenti in tutte le città d'Italia.
Ogni mese ci prepariamo costantemente con gli “allenamenti” per
sviluppare le tecniche di giocoleria, di magia, di improvvisazione,
ma soprattutto per allenarci
“all'ascolto” dei nostri compagni
e di chi incontriamo. Così andiamo là, dove si tocca la sofferenza.
"Dove più" e "dove meno" un sorriso non è scontato. "Dove più" e
"dove meno" la speranza non è
più di casa. Come accadde quel
giorno...
Una stanza all’apparenza come
tutte le altre. Appena entrati sulla
sinistra il solito comodino con
tavolo a vassoio. A destra un
grande armadio.
Là, in fondo, una grande finestra
che butta sul cortile interno.
Lì, in mezzo alla stanza, c’era il
grande letto sul quale era disteso
Simone.
quaderno caritas
La mamma, è una donna molto
schiva e ci si presenta con un sorriso, ma è nel silenzio che le sue
parole trovano spazio.
Il papà è un uomo stempiato, che
ci accoglie subito con un sorriso
e con delle parole che risuonano
in me come una richiesta di aiuto: “ora che siete qui, mi aiuterete a fare sorridere Simone, mio
figlio, vero?”… non dice così, usa
molte altre parole gentili e divertenti, ma guardandolo negli occhi
“sento” le parole che vi ho appena detto.
h già, perché in quel letto
c’è Simone il loro figlio. Simone, è fuori dalle coperte
e se lo osservi non capisci in che
modo è sdraiato, poiché le deformazioni agli arti impediscono un
normale movimento. Simone non
parla ma sono i suoi grandi occhi
che ti interrogano in modo così
profondo. Noi continuiamo il nostro servizio, in quella che con la
nostra immaginazione è diventata
una piscina.
L’infermiera Maria entra ed inizia
una medicazione, mentre Simone
continua a guardarci con quegli
occhi nell’infinito. La medicazione continua: togliendo i cerotti,
Simone sente il dolore ed il padre
tiene stretto il braccio del figlio.
Mentre Maria termina la medicazione su quell’arto martoriato, noi
continuiamo il servizio claun.
Continuiamo il servizio in piscina.
Noi continuiamo, perché siamo
venuti da lontano, per poter prendere il sole nella più bella piscina
di Milano. Continuiamo, perché
abbiamo il naso rosso bruciato
dall’insolazione ed anche noi vogliamo la protezione solare che
l’infermiera spalma sulla pelle di
Simone.
Noi continuiamo perché siamo
claun, e nella testa continuano a
E
risuonare le parole “non uscire
dal personaggio claun! non uscire
dal personaggio claun!” …altre
parole, nel frattempo, escono a
fiumi per vedere e “fare vedere”
questa fantastica e meravigliosa
spiaggia ai bordi della piscina.
Simone, durante la medicazione
non si lamenta: sembra che anche lui, con il suo sguardo, possa
scorgere questa giornata dove il
sole si tuffa nella sua stanza per
fare una nuotata!
alutiamo Simone lasciandogli la cartolina claun con un
piccolo pensiero e le nostre
firme. Stringiamo le forti mani del
papà che ci ringrazia e la mamma
che ci lascia con un sorriso negli
occhi.
Mentre esco, riesco a sentire il
papà che con gioia legge la cartolina al figlio. Una volta usciti, nella
mia testa mi è parso di risentire
quella musica di un famoso film
che identifica la battaglia dei gladiatori, ma questa volta... i gladiatori c’erano veramente, e la loro
battaglia non dura qualche minuto come in gara, ma dura tutta la
vita!
Tutti, con la nostra presenza, il
nostro essere, le nostre qualità, il
nostro cuore, nella vita di tutti i
giorni - tra le persone che conosciamo - possiamo fare da
“ponte” tra parole e in quei posti
all'apparenza scomodi. Tutti possiamo essere semplicemente umani e forse... cristiani!
S
Marco “Millelire” Olcelli
7
periscopio
Passi oltre l’azzardo
Che cosa é cambiato, da un anno ad oggi, nella realtà del gioco d’azzardo? Sentiamo la necessità di fare il
punto sulle ultime iniziative legislative e prese di posizione della Chiesa, convinti che non si debba chiudere
gli occhi davanti a questa piaga sociale.
P
roviamo a riprendere il filo
di un discorso che, poco
più di un anno fa, fummo
tra i primi nel quartiere a segnalare come importante: il dramma
del gioco d’azzardo legale. Cogliamo, ora che un po’ di tempo
è passato, quanto la questione sia
ancora presente nella sua gravità,
per l’entità economica e sociale
di tutto quello che si trascina;
contemporaneamente, ci piace
pensare che forse qualcosa, nella
percezione comune, è un po’
cambiato, nonostante molte ambiguità che ancora contraddistinguono gli interventi legislativi su
questa materia. Partiamo sintetizzando alcuni passaggi su questo
livello, significativo ma a nostro
parere non decisivo: in Regione
Lombardia con la metà di febbraio si applicano sgravi fiscali per
quanti, tra i commercianti (bar e
tabaccai) decidono di disinstallare
le slot machine. Vi è cioè la possibilità di avere uno sconto
dell’addizionale Irap: il prelievo
fiscale regionale per le imprese,
fissato allo 0,92 per cento, verrà
azzerato per tutti gli esercenti
che faranno questa difficile scelta.
Invece, sarà raddoppiato e portato all’aliquota massima (1,84 per
cento) per coloro che manterranno invariata la presenza di macchinette nei loro locali.
E’ un segnale importante di vicinanza a quanti hanno finalmente
messo in discussione una fonte di
reddito piuttosto significativa, che
non è neppure molto facile abbandonare. Come ha ben segnalato il magazine Terre di mezzo,
“chi rinuncia deve mettere in
conto pressioni psicologiche, penali da pagare e la perdita di allettanti benefit.” Dietro questi strumenti c’è infatti un giro di affari
8
gigantesco: 400mila slot machine in Italia (una ogni 150 abitanti), 10 grandi società concessionarie di cui solo due, Lottomatica e
Snai, italiane, 120mila persone
che vi lavorano!
nche in Parlamento, nonostante l’incertezza politica
che regna in questo periodo, sono stati affrontati vari passaggi, tesi soprattutto a non regalare ancora ulteriori soldi a tutti
quei gestori che, tra il 2004 e il
2007, avevano di fatto evitato
una tassazione a loro carico, senza che nessuno li avesse sollecitati a mettersi in regola. Si tratta di
una multa, comminata dalla Corte dei conti, da due miliardi e
mezzo di euro, che si è cercato
lungo lo scorso anno di recupera-
A
re, ma sulla quale in diverse occasioni (ad esempio, quando si è
parlato di Imu) si è finito per applicare sconti davvero incomprensibili. Che sembrano, con
emendamenti della fine di febbraio, definitivamente accantonati.
Questa strada non appare comunque la più necessaria di fronte all’aumentare, in tutte le statistiche, del coinvolgimento massiccio di strati di popolazione,
prostrati dalla crisi economica ed
allettati da guadagni tanto facili
quanto fasulli. È servito, e serve
ancora, un gigantesco investimento educativo, uno sbilanciamento
vero di realtà e istituzioni vicine
alla gente. Per fortuna, questo
avviene attraverso la voce della
Chiesa, soprattutto là dove la
questione si fa più forte e terribile. È il caso della diocesi di Pavia
e del suo vescovo, monsignor
Giovanni Giudici, presidente di
Pax Christi italiana, che ha mobilitato le sue comunità contro il vero scandalo di un territorio che,
ancora oggi, detiene il triste primato di maggior numero di macchinette per abitante. E lo scorso
febbraio si è levata anche forte la
voce dello stesso presidente dei
vescovi italiani, monsignor Angelo Bagnasco, che ha invitato tutti
a reagire: “Se si è presi dal
“demone dell’azzardo” – ha scritto– è la visione antropologica e
sociale che viene deformata ed è
la concezione della vita che si
trasforma: si entra in un vortice
spirituale e morale che si autoalimenta, determina comportamenti
e stili di vita rovinosi”.
eagire, per noi, significa
continuare a denunciare
questo sporco guadagno
sulla pelle dei più fragili. Intanto
sommessamente registriamo che,
in quartiere, almeno una sala giochi sembra essere stata chiusa.
Per quanto, non lo sappiamo.
Guardiamo per ora le serrande
abbassate. Sperando che rimangano così.
R
Se vuoi approfondire:
Luca Diliberto
www.avvenire.it/Dossier/lazzardo_non_è_un_gioco
http://magazine.terre.it/notizie/rubrica/0/articolo/
2812/provateci-voi-a-dire-no-slot
periscopio
Chiedetevi ora:
cosa definisce voi stessi?
NOTA
LA NOTIZIA!
“La mia vita era nelle mie mani, esattamente come la vostra é nelle vostre mani. Siete voi il conducente delle
vostre macchine, voi decidete dove portarla!”
Q
uesta è una delle frasi pronunciate da Lizzie Velasquez durante un’intervista
fatta davanti a telecamere in diretta.
Qualcuno di voi lettori si chiederà: chi è Lizzie Velasquez?
Giusta e lecita domanda. Lizzie è
una ragazza di Austin, Texas, ed
è affetta da una rara malattia chiamata sindrome di De Barsy, una
patologia genetica la cui diagnosi
è ancora incerta. Questa condizione non le permette di accumulare peso, o conservare il grasso
nel suo corpo, per questo è magrissima e definita da molti un
mostro.
Lizzie decide di diventare una
motivational speaker e raccontare la sua storia al mondo per motivare le persone ad andare oltre
le apparenze, a non lasciarsi etichettare da gente ignorante che
“Voglio che uscendo da
qui, vi chiediate cosa vi
definisce, ma ricordate:
IL CORAGGIO INIZIA PROPRIO DA QUI!”
pretende di sapere chi siamo più
di noi stessi.
“Non saranno gli insulti e la mia
sindrome a definire chi sono”.
Lizzie è stata insultata in molti
video e blog in rete, è definita ‘la
donna più brutta del mondo; apparentemente può non avere un
bell’aspetto, ma certamente la
colpa non è sua ma della sindrome con la quale è nata. Lizzie
incita il mondo a non lasciarsi
etichettare dagli altri, sprona a
non chiudersi in se stessi perchè
esteriormente non siamo belli o
non ci riteniamo all’altezza degli
altri.
Lizzie è riuscita a trovare in sé
nota la notizia!
anche dei lati positivi, se pur possono sembrare dettagli sono proprio le piccole cose positive a
farci crescere l’autostima ed apprezzarci un po’ di più.
Sono le nostre scelte e le nostre
azioni a definire chi siamo, non il
nostro aspetto fisico.
Quante volte sentiamo al telegiornale di ragazzi che si suicidano per mille prese in giro ricevute? Si legge spessissimo sui quotidiani di giovani ragazzi che decidono di troncare la propria esistenza essendo vittime di bullismo. La società di oggi è fortemente impiantata sulle apparenze, e questo può risultare un problema tra i giovani; c’è chi è magro e chi è grasso, chi è alto e chi
è basso, chi ha il cellulare più
nuovo e chi il cellulare più vintage. Tutti questi dettagli esteriori
portano a volte a essere derisi e
presi di mira per cose che magari
non sono nemmeno direttamente
colpa nostra.
“Chiedetevi ora, cosa davvero
definisce voi stessi? Chi siete? Da
dove venite? Quali sono le vostre
origini? Cos’è che definisce chi
siete come persone?”
izzie ha visto tutti i video e
gli insulti in rete, e tra di essi
ha letto commenti davvero
spietati, come ad esempio un
utente on line che le chiedeva
scongiurandola di suicidarsi perché era davvero troppo brutta
per poter vivere... Lizzie dichiara
di aver pianto tanto per quegli
insulti, e di averci anche pensato
all’idea di dare un taglio alla sua
esistenza.. ma ha deciso di guardarsi allo specchio, alzare la testa
e ripetersi che non sarà la sua
malattia a fermarla!
Questo è il messaggio che vuole
trasmettere a tutto il mondo: “Ho
usato la loro negatività per ali-
L
mentare il mio fuoco, per continuare ad andare avanti. Utilizzate
le cose brutte che vi vengono
dette per fare gradini per la salita
verso i vostri piccoli e grandi successi”
izzie non si è lasciata sopraffare dagli innumerevoli insulti, ma ha utilizzato tutte le
cose brutte ricevute come sprone
e carica verso il suo successo per-
L
sonale. Ci invita a prenderla come esempio per decidere di
prendersi la propria vita e decidere noi stessi che farne, non devono essere gli altri a controllare la
nostra vita rendendola un inferno
e facendoci sentire inferiori, dobbiamo essere noi a uscire di casa
con la testa alta, con una nuova
prospettiva, con nuova carica per
andare avanti senza essere etichettati da nessuno.
Redazione Ado
9
diariagenda
GRUPPO FAMIGLIA
16
Marzo
TERZA ETÁ
19
Cose fatte...
prossime tappe!
Domenica 16 marzo, ore 16,15
Presso la Sala dell'Eremita si terrà l’incontro dal tema:
“Cammino di Quaresima”:
Momento di preghiera, lettura del testo Evangelico,
meditazione di don Erminio, scambio nella fede.
Alle ore 18,00 - Santa Messa
Alle ore 19,30 - Cena comunitaria, serata in armonia e serenità
Tutte le famiglie della Parrocchia sono invitate.
Ecco il calendario dei prossimi incontri:
Marzo
Mercoledì 19 marzo, ore 15,30
Presso Centro Parrocchiale Sacro Cuore (via Bartolini 46), attraverso alcune opere
d’arte, sviluppo del tema: “Arte e Spiritualità - S.Anna: la circolarità degli affetti”
20
Giovedì 20 marzo, ore 15,30
Santa Messa animata dalla Terza Età
Marzo
26
Marzo
02
Aprile
10
Mercoledì 26 marzo, ore 15,00
Ritiro Decanale Spirituale di Quaresima presso “La Villa – Comunità di famiglie” di
pizza Villapizzone 3. Meditazione con don Carlo Azzimonti.
Mercoledì 2 aprile, ore 13,30
Pellegrinaggio Decanale pomeridiano a Sotto il Monte (nei luoghi di Papa Giovanni
XXIII).
Giovedì 10 aprile, ore 15,30
Catechesi condotta da Don Erminio presso la Sala dell’Eremita.
Aprile
VEGLIA DECANALE
24
Marzo
SPORT
07
Giugno
10
Quest’anno parteciperemo alla Veglia dei Missionari Martiri organizzata presso la Parrocchia di S. Ildefonso in Piazza Damiano Chiesa. La data è sempre il 24 marzo perché
è il giorno dell’assassinio di Mons. Oscar Romero.
Ci troviamo alle 20,30 davanti alla nostra chiesa per andare con le macchine
(segnalare la partecipazione in segreteria parrocchiale)
In occasione dei 70 anni di fondazione, il Centro Sportivo Italiano promuove
l’incontro di tutte le Società sportive con
Papa Francesco.
L’associazione sportiva dilettantistica SLV San Luigi Villapizzone organizza un viaggio a Roma andata e ritorno in pullman.
La partecipazione è aperta a tutti con precedenza ai tesserati e ai loro genitori. Iscrizioni e dettagli presso la sede dell’associazione e la segreteria parrocchiale.
Chiusura iscrizioni: 30 marzo, posti limitati!
diariAgenda
I Salmi dei pellegrini
SPUNTI
PER...
Usciti dai campi di concentramento, scampati dai forni crematori nazisti, affidati ad imbarcazioni di fortuna,
in vista del Carmelo e della costa della Palestina, noi cantavamo il Salmo 126 che sembrava essere scritto per
questa circostanza”. (Nathan André Chouraqui).
R
osa e Pino sono una bella
coppia di sposi, sono anche
nonni. Hanno la mia età,
sono del ‘38, la “classe di ferro”.
Devono accompagnare i nipoti
alla scuola e ad altri impegni lungo la settimana. La salute di Pino
va’ abbastanza bene, Rosa ha
alcuni problemi.
Avevano un forte desiderio di
partecipare al “Pellegrinaggio in
Terra Santa”. Ma gli impegni e i
problemi di Rosa non hanno permesso loro di prendere parte.
Hanno scelto di fare pellegrinaggio “in casa”. Alcuni anni, nella
catechesi della terza età, avevo
commentato i Salmi, fermandomi
in particolare sui “Salmi delle ascensioni”.
Erano i Salmi che i pellegrini recitavano andando a Gerusalemme
in occasione della Pasqua.
I Salmi 120 — 134 hanno il titolo
di «Cantici delle ascensioni». Erano come un libretto del pellegrino che camminava verso Gerusalemme. Questi Salmi alleggerivano la fatica della strada. Questi
Salmi, anche quando sono tristi,
contengono sempre una promessa nascosta di beatitudine.
Rosa e Pino, lungo la Quaresima,
hanno scelto di pregare i “Salmi
delle ascensioni” per sentirsi in
cammino verso Gerusalemme.
Raccolgono nel cuore i loro famigliari, i vicini di casa, la parrocchia e la gente del quartiere. Il
pellegrinaggio ha bisogno di un
popolo in cammino.
“Nella mia angoscia ho gridato al
Signore ed egli mi ha risposto”.
Sono le prime parole del Salmo
120. Anche Rosa e Pino durante
la loro vita hanno gridato al Signore. Talvolta Dio appariva
“sordo”. La risposta di Dio è sempre una “sorpresa”, occorre del
tempo per comprenderla e accospunti per...
glierla.
“Alzo gli occhi verso i monti: da
dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene del Signore: egli
ha fatto il cielo e la terra”: pregano il Salmo 121.
Renato, un amico, ha detto a Pino: «Io mi sento solo, senza aiuto. Da dove può venire un aiuto?». Rosa e Pino pregano per
Renato perché possa alzare gli
occhi verso Dio. Chiedono al Signore di essere loro “l’aiuto” di
Dio per Renato.
“Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua
destra”.
Rosa e Pino credono che Dio è il
custode della nostra vita, la protegge e la chiama a risorgere
quando la nostra vita “entra” nella morte. Come l’ombra della nube proteggeva i pellegrini in cammino verso Gerusalemme, Dio è
la nostra ombra che rende il cammino della vita più sereno e fiducioso nonostante i “solleoni della
vita”.
“Chiedete pace per Gerusalemme. Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
osì prega il Salmo 122. Con
le parole di questo Salmo
Rosa e Pino invocano da
Dio la pace per i popoli, per ogni
città e villaggio della terra. Anche
se tanti dicono di detestare la
guerra e la violenza, queste terri-
C
bili sciagure sono molto diffuse
nel mondo e soprattutto colpiscono i più poveri e i più indifesi.
“Pace ai vicini di casa”, dicono
Rosa e Pino, “pace agli abitanti di
Villapizzone”.
“Se il Signore non veglia sulla città,
invano veglia la sentinella”.
Iniziano il Salmo 124. Pregano
per la città di Milano, per i suoi
abitanti. Negli oratori della città,
nei giardini dei quartieri incontrano ragazzi e ragazze che rendono presente il mondo, giocano
insieme, frequentano le stesse
scuole. Rosa e Pino chiedono al
Signore di vegliare su questa gioventù.
“Dal profondo a te grido, o Signore. Se consideri le colpe, Signore,
chi ti può resistere? Ma con te è il
perdono: così avremo il tuo timore”.
osa e Pino pregano il Salmo
130; hanno la consapevolezza di essere fragili. Gesù
ci insegna che possiamo invocare
il Padre anche “dal profondo del
male”. Dio sa che siamo “vasi di
argilla.” Presso Dio c’è il
“perdono”, non la “condanna”. A
questo punto Rosa e Pino dicono
una decina di “Ave Maria”:
“...prega per noi peccatori …”
“Chi semina nelle lacrime mieterà
nella gioia. Nell’andare, se ne va
piangendo, portando la semente
da gettare, ma nel ritorno, viene
con gioia, portando i suoi covoni”.
Rosa e Pino gustano le parole del
Salmo 126. La fatica accompagna
la nostra vita. Rosa e Pino hanno
gettato tanti semi di bene. Hanno
conosciuto il pianto: ora portano
covoni di gioia. Dio ricompensa
con abbondanza.
Buon pellegrinaggio, Rosa e Pino!
R
don Erminio
11
Parole dalla terra
Proposta di quaresima per tutti!
5 (4!) domeniche dalle 9,40 alle 10,15 Quand'è stata la prima volta che abbiamo toccato la terra? E l’ultima volta che l’abbiamo presa in mano? Eppure dalla terra veniamo e alla terra torneremo... La terra è abitata da Dio... Il verbo si è fatto carne... Lo Spirito santifica tutta la terra!!! 
 Tutti gli adulti (giovani compresi!) in sala dell’Eremita Incontri di catechesi biblica con la testimonianza (con racconti e foto) dei pellegrini appena tornati dalla Terra Santa  Gruppo Medie Come tutti gli anni i ragazzi di prima Media si uniscono a quello di secon‐
da e terza e si preparano insieme a loro per la Cresima e… la vita!  Adolescenti e ragazzi Anche tutti i ragazzi del catechismo si troveranno (nei locali della “buca”) per prepararsi alla Settimana Santa e a Varallo! Gli adolescenti saranno particolarmente attivi nella preparazione del Pellegrinaggio!  Al termine della Messa Ogni domenica alla fine della Messa verranno proiettate in chiesa alcune foto del pellegrinaggio in Terra Santa così che tutti possano vederle! Venerdì 25 aprile
Tutti possono
mettersi in cammino
 pregare (e fare penitenza!)
 fare silenzio e ascoltare
 toccare con mano la terra
 incontrare Gesù vivo!

...davvero tutti!!!
URGONO LE ISCRIZIONI!
TERRA SANTA Viaggio giovane (22 ‐ 30 agosto)  Iscrizione: € 200 entro… SUBITO!!!  Rompi il salvadanaio: € 400 entro il 15 giugno  Il totale sarebbe € 1000 ma ci sono le offerte! Per chi può affrontare il caldo estivo e un po’ di avventura e non vuole perdersi nulla di una esperienza spirituale intensa
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