SEZIONE
ROSSA
Descrizione
dettagliata
delle attività
L’angolo del tempo è molto importante nella nostra sezione. È un angolo che si costruisce nel
corso dei mesi in corrispondenza del passaggio delle stagioni, per favorire nei bambini la
consapevolezza dello scorrere del tempo e dei mutamenti che avvengono nella natura. All’inizio
dell’anno scolastico abbiamo costruito la struttura dell’angolo: i disegni dell’albero Nonò che
cambia immagine a seconda della stagione, il tempo meteorologico della giornata, l’orologio
della settimana, gli incarichi, le attività che si svolgono a scuola e i compleanni. Ogni giorno
dopo l’appello, i bambini si spostano davanti al cartellone del tempo e compilano le parti
giornaliere. Ad ogni cambio di stagione, poi, si aggiorna il disegno di Nonò. I cartelli che
riportano il nome dei mesi e delle stagioni, invece, sono stati messi alle pareti della sezione fra
i cartelloni, che via via si realizzavano, proprio per rendere visivo lo scorrere del tempo nella
progressiva costruzione di un percorso di documentazione cronologica delle esperienze
proposte e realizzate.
L’arte è stato il filo conduttore dell’intero percorso dell’anno scolastico ed è stato realizzato sia in sezione,
attraverso la presentazione di opere che riproducevano la stagione in corso, sia nel laboratorio dedicato ai
bambini di cinque anni. Il percorso legato alla stagione ci ha permesso di osservare i colori tipici
dell’autunno, dell’inverno, della primavera e dell’estate, conoscendo diverse tecniche per riprodurre i
paesaggi naturali tipici di ognuna. Il laboratorio d’arte, invece, ha permesso di fare un vero e proprio studio
di tecniche di disegno (del volto, del corpo, degli animali…) e di alcune opere di artisti, che sono stati, poi,
riprodotti dai bambini. I bambini di cinque anni, poi, hanno visitato presso il museo Arca di Vercelli una
mostra tematica sulla POP ART, sviluppando a scuola approfondimenti per conoscere questo movimento e
per rielaborare l’esperienza e riprodurre alcune opere.
A conclusione della “Settimana della scienza” i bambini hanno realizzato questa scheda
semistrutturata, in cui hanno raccontato le esperienze vissute grazie a questo percorso
dedicato agli sperimenti sull’acqua. Un lavoro del genere svolge sia la funzione di
autovalutazione dei bambini sia di verifica per noi insegnanti , rispetto a quanto ricordano e
hanno capito delle esperienze proposte , al livello di motivazione o di gradimento. Non è
importante ai fini della verifica che i bambini sappiano cosa è l’ipotesi o la verifica, come
abbiamo effettivamente chiesto nella scheda, quanto piuttosto che i bambini sappiano che il
procedimento scientifico sia caratterizzato da queste due operazioni e che possano avere
realizzato un primo approccio concreto al metodo sperimentale.
Sulla porta della sezione è stato realizzato una sorta di maxi diario del percorso legato alla
stagione. Su ogni foglio abbiamo disegnato una scatola da cui usciva il maestro che ci aveva
mandato il messaggio e il disegno delle esperienze fondamentali e più significative realizzate
dai bambini (ad esempio in questo caso l’uscita in paese e l’osservazione degli alberi che
cambiano colore, la raccolta delle foglie…). Ogni bambino, poi, alla fine del percorso hanno
verbalizzato un’autovalutazione del percorso, raccontando quello che hanno “imparato” o le
esperienze che sono piaciute di più o che sono state più coinvolgenti. La decisione di mettere
questo diario sulla porta risponde all’esigenza di rendere i genitori partecipi del percorso
realizzato dai bambini e di essere “aggiornati” sugli sviluppi e sui risultati grazie alle parole e ai
disegni dei propri figli.
Tutti gli esperimenti realizzati nel corso dell’anno scolastico sono stati rielaborati attraverso dei
cartelloni che sono stati disegnati dai bambini di cinque anni. La verbalizzazione, invece, è
stata fatta a livello di gruppo sezione, sia nella fase dell’elaborazione (la maestra trascrive le
parole dei bambini) sia nella fase della visione del cartellone finito, quando di ripercorrono le
fasi più importanti di tutto il percorso realizzato.
Per ogni stagione abbiamo realizzato un grande cartellone per illustrarne le caratteristiche
principali, i colori tipici e osservare alcune opere che riproducono paesaggi naturali, scelti in
Intenet con i bambini. Così abbiamo visto che l’autunno è caratterizzato dai colori freddi,
l’inverno dai colori freddi, la primavera dai colori brillanti e l’estati dai colori decisi e accesi.
Abbiamo scoperto che l’acquerello è ideale per realizzare un paesaggio innevato o che la
tecnica picchiettata è adatta a riprodurre le chiome variopinte degli alberi autunnali… I bambini
hanno, poi, riprodotto le opere a livello individuale.
I bambini di cinque anni hanno compiuto un percorso propedeutico alla frequenza della scuola
primaria, evitando ogni inutile anticipazionismo: hanno conosciuto le forme e i numeri; hanno
realizzato giochi fonologici e metalinguistici; hanno ascoltato racconti ed effettuato schede di
autovalutazione; hanno fatto giochi di grafismo e riprodotto greche; hanno scoperto la lingua
inglese e il mondo dell’informatica… Tutte le esperienze sono sempre presentate prima
attraverso un approccio ludico e concreto (anche grazie all’uso di materiale strutturato o di
recupero) e sono stati poi sviluppati grazie al lavoro cartaceo individuale. Spesso i nuovi
concetti sono stati presentati e rielaborati grazie a cartelloni, realizzati in lavoro di piccolo
gruppo, come quello della foto, che ritrae la costruzione del cartellone in cui si visualizzano le
quantità e le corrispondenze numeriche.
Alcuni concetti, quali quello della direzione o delle linee aperte o chiuse, non sono presentati
solo ai bambini grandi, ma anche a quelli più piccoli attraverso attività ludiche e pratiche. Nel
caso delle direzioni, ad esempio, i bambini di cinque anni hanno colorato e ritagliato le figure,
che sono servite a far giocare i bambini più piccoli.
Il secondo messaggio uscito dalla nostra scatola invitava i bambini ad osservare come stava
cambiando la natura con l’arrivo della nuova stagione. Abbiamo prima di tutto realizzato
un’osservazione diretta degli alberi del nostro giardino e abbiamo raccolto un po’ di foglie di
diverso colore; poi siamo usciti in passeggiata per vedere come i giardini e gli orti di Gambolò
stavano cambiando colore. Dopo avere realizzato un cartellone dell’esperienza a livello di
gruppo, ogni bambino a livello individuale e su carta ha rielaborato graficamente e
verbalmente l’esperienza.
I due cartelloni della foto documentano i lavori di gruppo che ci hanno permesso di conoscere
alcuni aspetti della stagione dell’autunno. Il primo cartellone ci ha permesso di illustrare la
conoscenza a livello di percezioni sensoriale relative alla nuova stagione che le nostre
osservazioni dirette hanno prodotto: i profumi, i colori, i sapori, i rumori… il secondo cartellone
ci ha consentito di “studiare” le foglie e la struttura dell’albero. I bambini hanno cercato a casa
e portato a scuola tanti tipi di foglie, diverse per forme, colori, dimensioni… con cui sono stati
fatti dei giochi di classificazione, seriazione e insiemistica e questo cartellone “fogliario” per
scoprire anche come è fatta e “funziona”.
Questo lavoro ha permesso ai bambini di vestire l’albero Nonò in modo diverso a seconda delle
stagioni. Su un foglio di carta abbiamo riprodotto e colorato il tronco e i rami di Nonò; ad ogni
stagione, poi, i bambini su fogli di acetato trasparente hanno rappresentato con diverse
tecniche i cambiamenti del maestro brontolone. In autunno la chioma è stata realizzata con un
collage di carta velina; in inverno sui rami spogli sono comparsi ricami “ghiacciati” fatti con i
brillantini; in primavera sono state dipinte foglie di verde brillante punteggiate da un collage di
fiorellini rosa; in estate fra le foglie dipinte con un verde acceso sono comparse tante ciliegie di
ciniglia. I fogli sono stati uniti da un fermacampione posto in un angolo in modo che i fogli
trasparenti possano girare ed essere posizionati sul tronco ed illustrare una stagione alla volta.
Il libretto è stato completato da una poesia sulle stagioni.
Dalla scatola sono usciti dei messaggi che sono stati l’input per il percorso didattico, che
grossomodo ha sempre corrisposto alla riflessione sulla stagione. Ogni messaggio è stato
incollato su dei cartoncini, su cui abbiamo trascritto in forma sintetica le esperienze
fondamentali che hanno originato. Pur mantenendo alcuni elementi per ogni stagione, quali
l’osservazione dei colori, della natura, la ricerca e la riproduzione delle opere d’arte… sono
state realizzate delle sostanziali differenziazioni, per offrire esperienze diverse e
progressivamente più impegnative. Ad esempio nel campo della riflessione scientifica si è
passati dalla raccolta e osservazione delle foglie dell’autunno agli esperimenti sullo stato
dell’acqua in inverno e la ricerca in Internet di filmati sulla metamorfosi delle farfalle in
primavera, che hanno permesso ai bambini di fare ipotesi e verifiche e di vedere fenomeni che
riguardano la natura, che altrimenti solo raccontati non sarebbero risultati così concreti e
comprensibili. I percorsi progettati da noi maestre, poi, hanno subito anche modifiche a causa
di simpatici imprevisti, come quando Marta ha portato un nido trovato fra i rami di un albero
della nonna… e così l’ipotizzato lavoro sulla semina ha dato via ad un lavoro di ricerca sui nidi e
sulla nascita degli uccellini.
Il gufo Lampadina nel periodo dell’inserimento ha permesso ai bambini di riflettere sul valore e
la necessità dell0’esistenza e del rispetto delle regole a scuola. Sono state individuate nel
grande gruppo le regole fondamentali per una convivenza democratica e responsabile nella
sezione dei rossi (riportate nei cartelloni “A scuola io posso “, “A scuola io non posso”…) e poi a
livello individuale è stata realizzata una rielaborazione su questa scheda.
A conclusione di ogni percorso collettivo vengono realizzate delle schede individuali su carta in
cui i bambini possono rielaborare l’esperienza. Come per altre attività, un lavoro di questo
genere permette ai bambini di realizzare prime forme di autovalutazione e a noi maestre
permette di formalizzare verifiche degli apprendimenti e della motivazione e del gradimento
della proposta. Questa scheda in particolare era finalizzata a riassumere gli esperimenti
realizzati sullo stato dell’acqua.
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