Il conto corrente conviene on line In media il conto corrente on line costa molto meno di quello tradizionale allo sportello, ma districarsi nella jungla delle tariffe bancarie non è assolutamente facile. Un'analisi sulla situazione dei costi l'ha fatta anche quest'anno il Centro di ricerca e tutela dei consumatori (Crtcu), prendendo in considerazione esclusivamente l'Indicatore sintetico di costo (Isc). Il dato è certamente indicativo ma deve poi essere mediato anche con gli eventuali interessi riconosciuti dall'istituto di credito e con le spese di apertura conto. Il Crtcu ha preso in considerazione le offerte di 16 istituti di credito operanti in ambito trentino e analizzato i costi medi sopportati nel corso di un anno da cinque diverse tipologie di utente: giovani, famiglie con bassa operatività, famiglie con operatività media, famiglie con operatività elevata, pensionati con bassa operatività e pensionati con operatività media. Conto giovani (164 operazioni all'anno). A parte un operatore specializzato nell'on line come Ing Di- rect con il suo Conto Arancio, che non addebita alcun costo ai suoi correntisti di qualsiasi età, altri istituti cercano di attirare i giovani nella propria orbita con offerte allettanti. È il caso di Unicredit: il conto Genius card giovani on line non costa nulla fino ai 27 anni di età mentre allo sportello si spendono solo 5 euro in ingresso. La Cassa rurale di Mezzocorona accetta depositi on line gratuiti da parte degli universitari tra i 19 e i 27 anni, categoria che allo sportello paga solo 22 euro. La Cassa di Risparmio di Bolzano punta sui giovanissimi delle scuole superiori, che possono gestire il loro conto corrente sia on line che allo sportello al costo di un solo euro all'anno. Nessuno sconto invece dalla Cassa Rurale di Pergine, che col conto famiglia consumatori fa pagare 111,80 euro allo sportello e 105,80 on line. Famiglie con bassa operatività (201 operazioni). Oltre a Ing Direct anche la IW Bank garantisce l'operatività gratuita del conto on line mentre Che Banca! fa pagare 12 eu_m. al Fanno. sia_allo_snortello LA NOVITÀ che in rete. Buone le condizioni praticate da Bnl Paribas per Fon line (7,15 euro) mentre allo sportello le spese per questa categoria di utente possono andare da un minimo di 31,45 euro a un massimo di 100,45. Spese elevate per chi ha il conto alla Cassa rurale di Mezzocorona: 146,90 euro allo sportello e 115,20 operando in rete. Un caso particolare è quello del Monte dei Paschi di Siena, che fa pagare salato i clienti storici col Conto Costomeno (140,70 euro allo sportello e 122,50 on line) ma cerca di attirarne di nuovi col Conto Italiano Zip Base con offerte da 10 euro per chi accredita lo stipendio e 58 euro per gli altri. Famiglie con operatività media (228 operazioni). Oltre alle solite Ing Direct, IW Bank (gratuite) e Che Banca! (24 euro) si distinguono in questa categoria per Fon line la Cassa di Risparmio di Bolzano (27 euro) e Bnl Paribas (41,05 euro) e allo sportello Poste Italiane, con il Conto Bancoposta Più a 72,74 euro e la Btb col Conto Facile a 94,80. Famiglie con operatività elevata (253 operazioni). Buona in questa sezione l'offerta Unicredit col conto Genius First che costa solo 14 euro in rete e 51 allo sportello. Spese alle stelle invece con le rurali. Alla Cassa Rurale di Mezzocorona se ne vanno 181,76 euro di spese, che scendono a 148,16 operando dal computer di casa. Alla Rurale di Pinzolo si spendono rispettivamente 159,32 e 151,82 euro, a quella di Pergine 156,90 e 147,90. Pensionati con bassa operatività (124 operazioni). Le offerte migliori sono le solite di Ing Direct, IW Bank, Che Banca!. Bnl Paribas fa spendere per Fon line solo 5,25 euro e la Cassa di Risparmio di Bolzano 13,50. Allo sportello si distinguono Poste Italiane (43,74 euro) e Btb (45,30). Pensionati con operatività media (189 operazioni). Il Genius First di Unicredit si affianca ai soliti noti con una spesa di 10 euro operando da casa e di 42 allo sportello. Spese elevate agli sportelli delle Casse rurali di Mezzocorona (149,06) e Pinzolo (142,40). Agevolazioni per le fasce deboli e le pensioni basse Da giugno In vigore II «conto di base» La novità, contenuta nel decreto salva-Italia varato lo scorso dicembre dal governo Monti, è quella del conto corrente di base, a zero spese e senza bollo, previsto per le famiglie socialmente svantaggiate, con Isee sotto i 7.500 euro. Presentato ieri dal vice ministro dell'economia Vittorio Grilli entrerà in vigore dal mese di giugno. Per chi ha un reddito sopra tale soglia le banche si sono impegnate a percepire un canone moderato che ciascuna fisserà in libera concorrenza. Il conto, fra l'altro, comprende 6 prelievi di contante allo sportello (pratica che negli ultimi anni le banche stanno scoraggiando con alti costi), prelievi ai propri bancomat illimitati, 6 bonifici eseguiti e 36 ricevuti (come l'accredito dello stipendio o pensione). Le operazioni di pagamento con carta di debito sono illimitate. L'altra tipologia del conto di base è destinata a chi percepisce pensioni fino a 1500 euro al mese. In questo caso il conto è gratis ma si paga l'imposta di bollo e le condizioni prevedono, fra l'altro, prelievi ai bancomat illimitati e pagamenti ricevuti illimitati. Mentre per i tradizionali conti correnti i rendi- menti, in termini di interessi, sono ridotti o nulli e comunque non compensano quasi mai le spese, per ottenere rendimenti dignitosi il risparmiatore deve optare per i conti di deposito, i buoni di risparmio o per i classici libretti nominativi. Sul mercato le differenze anche in questo caso sono notevoli e vanno da uno 0,05% di interessi per un libretto senza vincolo di durata fino al 4% e anche oltre, sempre lordo, per un deposito vincolato a 12 mesi. Tornando ai conti correnti, da quest'anno sono intervenute alcune novità normative. Dal primo gennaio la ritenuta sugli interessi attivi percepiti è passata dal 27 al 20% e non si paga più l'imposta di bollo se la giacenza media è inferiore ai 5.000 euro (per cifre superiori l'imposta è di 34,20 euro l'anno). Da quest'anno è cambiata anche la tassazione sulle comunicazioni periodiche alla clientela relative ai prodotti finanziari (esclusi fondi pensione e sanitari): l'imposta di bollo è progressiva e pari allo 0,10% per quest'anno e 0,15% per l'anno prossimo con un tetto minimo di 34,20 euro e uno massimo di 1.200 euro per quest'anno (dall'anno prossimo non ci sarà più tetto massimo).