Rassegna del 20/09/2012
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 20/09/2012
UNIVERSITÀ DI FIRENZE
Sole 24 Ore Sanita
Toscana
18/09/12 P. 2
Medicina integrata, summit Ue
Mariella Di Stefano
1
ALTRI ATENEI TOSCANI
Corriere Arezzo
20/09/12 P. 8
Università, è il momento di iscriversi
2
Corriere Arezzo
20/09/12 P. 8
Giovedì la prova di accesso
3
Corriere Arezzo
20/09/12 P. 8
Università di Siena al primo posto nella classifica Censis
4
Corriere Arezzo
20/09/12 P. 8
L'ufficio immatricolazioni è aperto al campus del Pionta
5
MONDO UNIVERSITARIO
Sole 24 Ore Sanita
18/09/12 P. 16
Come e perché Medicina deve cambiare
Marco Trabucchi
6
Avvenire
20/09/12 P. 20
Cattolica, morto monsignor Sergio Lanza
Enrico Lenzi
7
Liberal
20/09/12 P. 4
«Ma non dite che è tutta colpa della crisi»
Francesco Lo Dico
8
Panorama
26/09/12 P. 93
Scegli la giusta laurea
Carmelo Caruso
Repubblica
20/09/12 P. 36
Se l'accesso alla facoltà è un terno al lotto
Secolo D` Italia
20/09/12 P. 6
Mutande fuori dei pantaloni? Niente esame
Sole 24 Ore
20/09/12 P. 50
La crisi non blocca i vivai di idee
Sole 24 Ore - Guida
20/09/12 P. 50
Ornaghi si dimette da rettore Cattolica
17
Sole 24 Ore Sanita
Toscana
18/09/12 P. 2
In diretta dalla ricerca
18
Repubblica
20/09/12 P. 1
Basta specialisti fai-da-te arriva l'agopuntore doc
Repubblica
20/09/12 P. 25
"Una garanzia in più per i pazienti offriremo professionisti accreditati"
Sole 24 Ore
20/09/12 P. 2
Parametri, in arrivo le regole per le categorie «dimenticate»
Sole 24 Ore
20/09/12 P. 2
Le Casse passano il test-sostenibilità per le pensioni
24
Sole 24 Ore
20/09/12 P. 2
Sui risparmi forzosi parola all'Economia
29
10
13
14
Clara Attene
15
SANITÀ
Michele Bocci
19
22
SEGNALAZIONI
Indice Rassegna Stampa
Giorgio Costa
23
Pagina I
Primo congresso europeo sulle cure complementari a quelle ordinarie
Tra gli obiettivi creare una rete internazionale di ricercatori, clinici e
A Firenze dal 21 al 22 settembre si
terrà il5° Congresso europeo di
medicina integrata (Ecim), un
meeting internazionale su integrazione
delle medicine complementari nei sistemi sanitari, metodologia della ricerca e
della formazione. Promosso da Regione Toscana, Università di Firenze e Ordine dei medici di Firenze, azienda sanitaria di Firenze, Asl 2 Lucca insieme
all'Università Charité di Berlino - in
collaborazione con le altre Università
toscane e con il patrocinio di numerose
istituzioni nazionali e internazionali - è
un grande appuntamento internazionale
per medici, operatori sanitari e del benessere e ricercatori che vogliono confrontarsi sull'efficacia delle medicine e
pratiche complementari/non convenzionali e la loro integrazione con la medicina ufficiale. Il Congresso si terrà al
Palazzo dei Congressi mentre l'inaugurazione è prevista per il 20 settembre a
Palazzo Vecchio.
Saranno presentati circa 500 lavori
scientifici, realizzati da ricercatori di oltre 30 paesi, sui principali temi al centro del Congresso: oncologia integrata,
terapia del dolore cronico e acuto, integrazione delle medicine complementari
nei sistemi sanitari, medicina di genere,
gravidanza, parto e puerperio, Psiconeuroendocrinoimmunologia (Pnei), allergie e atopie, pediatria, salute mentale,
formazione, veterinaria integrata, modelli di ricerca in medicina complementare, valutazione costi-benefici delle medicine complementari, alimentazione/
nutrizione, dipendenze e disturbi alimentari. Gli abstract sono pubblicati su
uno speciale supplemento dell'European journal of integrative medicine, importante rivista internazionale.
Nelle due giornate si terranno semi-
Università di Firenze
nari di società scientifiche nazionali e
internazionali, come il 26° Congresso
del Gruppo internazionale di ricerca sulle sostanze infinitesimali Giri) sugli effetti biologici delle sostanze in alta diluizione, un seminario sull'ormesi organizzato dall'Università di Firenze, cui parteciperà il massimo esperto mondiale
su questo tema, Edward J. Calabrese
dell'Università del Massachusetts
(Usa), un focus su menopausa e patologie correlate promosso dalla Società Italiana di Ginecologia della Terza Età
(SIGiTE) e sui modelli di integrazione
nei servizi sanitari, organizzato dalla
Regione Emilia Romagna. Numerosi
anche i workshop: sulle tecniche di medicina tradizionale cinese, sull'agopuntura addominale e il trattamento dell'obesità con agopuntura, sull'uso del
Vischio in ambito oncologico, sulla musicoterapia e la danzaterapia.
uti
Oltre a essere il primo grande conve- di etnomedicina; saranno presenti Peter
gno internazionale di questo tipo in Ita- Fisher, direttore sanitario del Royal lonlia - è prevista la presenza di oltre 7(10 don hospital for integrated medicine
persone - Ecim si caratterizza anche per (Rlhim) e Virgilio Sacchini del Memoil fatto di non pesare in alcun modo sul rial Sloan-Kettering Cancer Center di
bilancio regionale. La quota di parteci- New York, uno dei primi ospedali che
pazione degli iscritti, insieme alle spon- ha incluso le medicine complementari
sorizzazioni, ne garantirà infatti la pie- in oncologia.
na sostenibilità. In apertura le letture
L'edizione italiana di Ecim vuole
magistrali di Gian Franco Gensini, pre- quindi contribuire a creare una rete inside della facoltà di Medicina di Firen- ternazionale di ricercatori, clinici e teraze, del medico e ricercatore inglese Ge- peuti sui temi della medicina integrata,
orge Lewith, di Aviad Haramati, docen- promuovere confronto e dialogo su effite della Georgetown University di cacia clinica, metodologia della ricerca
Washington, sui temi della medicina e della formazione e sui modelli di
integrata nella prospettiva della medici- integrazione delle medicine complena personalizzata, predittiva, preventi- mentari nei sistemi sanitari. Per inforva, partecipativi, sull'effetto placebo, mazioni:
www.ecim-congress.org;
sui percorsi formativi della medicina [email protected]
integrata. L'antropologo Antonio GuerMariella Di Stefano
ci dell'Università di Genova esporrà
Rete toscana di medicina integrata
una relazione sui temi antropologici e
Pagina 1
Giornata dipresentazione dei corsi alle matricole
in programma il prossimo 28 setterribre al Pionta
Universi
è il momento
di iscriversi
Sono aperte le immatricolazioni all'Università di Siena.
Chi sceglierà di iscriversi ai
corsi di laurea della sede di
Arezzo, valutata dal Censis
ai vertici delle classifiche di
qualità, potrà scegliere tra
nove corsi di laurea, di cui
sei triennali e tre magistrali.
In una delle più belle aree
verdi cittadine qual è il Pionta, a pochi passi dalla stazione ferroviaria, l'Ateneo ha
realizzato un campus accogliente e funzionale dove sono riuniti tutti i servizi e le
strutture per studiare.
Soggiorni all'estero, attività
nei laboratori e stage presso
aziende, enti pubblici e privati, e la particolare attenzione dei docenti, che seguono gli studenti lungo tutto il
corso di laurea, caratterizzano l'esperienza di chi studia
ad Arezzo.
Chi non avesse ancora scelto il percorso di studi in questi giorni potrà incontrare
personalmente i professori
per informazioni e consigli,
nelle date del calendario dei
colloqui di orientamento
pubblicato nel sito dell'Ateneo wwwunisi.it, o rivolgersi presso l'Ufficio immatricolazioni, all'interno del campus del Pionta in viale Cittadini.
Venerdì 28 settembre è inoltre prevista la consueta giornata dedicata alle matricole,
ma anche a chi ancora deve
iscriversi: dalle ore 10,30 i
docenti responsabili dei cor-
Altri atenei toscani
si illustreranno le caratteristiche delle tre lauree triennali - Scienze dell'educazione e della formazione, Lingue per la Comunicazione
interculturale e d'impresa,
Studi umanistici -, le linee
generali dei piani di studio e
daranno indicazioni sugli insegnamenti che potranno
essere frequentati nel primo
semestre, il cui inizio è previsto per lunedì primo ottobre.
Sarà fatto un cenno anche
alle tre lauree magistrali
biennali attivate ad Arezzo,
in Discipline letterarie, artistiche e dello spettacolo, in
Filosofia e Storia: fonti, testi e teorie e in Scienze per la
formazione e la consulenza
pedagogica nelle organizzazioni.
Al termine delle presentazioni i professori saranno a
disposizione delle matricole
e di chi ancora dovesse iscriversi per rispondere a domande e chiarire dubbi.
Per consigli "da studente a
studente" saranno presenti
anche i tutor, studenti già
iscritti che hanno il compito
di aiutare i ragazzi a inserirsi nel mondo universitario.
Alla presentazione dei corsi
seguirà, alle 11,30, una visita guidata della Biblioteca
centrale del Campus del
Pionta con la presentazione
dei vari servizi offerti agli
studenti.
Le matricole del corso di
laurea in Scienze dell'educazione e della formazione sono invitate a un ulteriore incontro, dalle ore 14, 30, sulla
stesura dei piani di studio.
iviiso ai nostri lettori Torna
da oggi sul Corriere di Arezzo il consueto appuntamento con la pagina di informazione universitaria.
Ogni giovedì potrete trovare notizie su corsi, progetti,
iniziative collaterali e interventi di docenti e collaboratori dell'Ateneo aretino. 4
Pagina realizzata
in collaborazione
con l'Universi r di Siena
1.
itttstotay)a., -,
Pagina 2
Von prelude Rt Suzione Lungi 24 settembre incontro di preparazione al test
Giovedì la prova di accesso
'AREZZO
Si svolgerà giovedì 27 settembre al
campus universitario del Monta la
prova di accesso per le matricole
dei corsi di laurea con sede ad Arezzo. Si tratta di un test obbligatorio
perle matricole ma l'eventuale risultato negativo non preclude l'iscrizione La prova, dalle ore 9 presso
il Laboratorio di informatica (pa-
lazzina Uomini), non ha contenuti
nozionistici ma mira a raccogliere
informazioni sui metodi di studio
che il singolo studente è solito utilizzare quando è impegnato nelle diverse attività, come la lettura di testi, la preparazione agli esami, la
stesura di relazioni e altro. Un incontro di preparazione al test di si
terrà il 24 settembre alle ore 10. Per
gli studenti del corso di laurea in
Lingue per la comunicazione interculturale e d'impresa il test si svolgerà nel pomeriggio alle ore 14 mentre la mattina, alle ore 9, dovranno
affrontare il test di livello delle lingue. É previsto un contributo econon-fico di 30 curo perle spese che
l'Ateneo dovrà sostenere perla realizzazione delle prove.
1
Si svolgerà
giovedì 27
settembre
al campus
universitario
del Pionta
la prova
di accesso
r le matricole
dei corsi di laurea
sede
ad Arezzo
Altri atenei toscani
Pagina 3
Quinta in quella del quotidiano '11 Sole 24 ore': Valutati didattica ricerca servii/ relazioni internazionali
Università di Siena al primo posto nella classifica Censis
AREZZO-------------------------L'Università di Siena quest'anno è al primo
posto nella classifica degli Atenei italiani stilata dal Censis. L'Ateneo si aggiudica la prima
posizione nella categoria dei medi atenei (da
10.000 a 20.000 iscritti), e con il punteggio di
103,1 risulta essere l'Ateneo con il punteggio
più alto in assoluto tra tutte le università italiane La classifica è stilata sulla base di numerosi indicatori che valutano la qualità della
didattica e della ricerca, delle strutture e dei
servizi a disposizione degli studenti, la regolarità nei tempi di laurea, i rapporti con l'estero,
l'eccellenza nel web. Ottima anche la valuta-
Tutte le facoltà sono inserite
nei primi 15 posti
della graduatoria italiana,
zinne delle facoltà, tutte nei primi 15 posti
della classifica. In un'altra classifica, pubblicata quest'anno dal Sole 24 Ore, l'Università di
Siena è quinta tra gli atenei statali italiani,
terza tra gli atenei generalisti. La classifica è
frutto dell'elaborazione fatta dal quotidiano
sui dati forniti dal ministero dell'Università,
dell'istruzione e della ricerca, basati su vari
indicatori. In particolare, l'Università di Siena mostra capacità nell'attrarre studenti con i
migliori voti di maturità, ha un alto numero
di studenti che provengono da fuori regione e
dall'estero, presenta un numero ridotto di abbandoni al secondo anno, e ha un elevato
numero di studenti che ottengono crediti nel
corso di un anno accademico e che si laureano in corso.
Per quanto riguarda la ricerca, nella classifica elaborata dal quotidiano emerge in particolare la capacità dell'Università di Siena di
attrarre fondi esterni.
4
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La Palazzina dell'Orologio La sede dell'università
Altri atenei toscani
Pagina 4
Dopo la procedura online, si ritirano qui badge e libretto
L'ufficio imrnatricoiazioill
é aperto campus del Pionta
AREZZO -------------------------------L'Ufficio immatricolazioni , ad Arezzo presso il campus universitario del Pionta in viale Cittadini, sarà
aperto fino al primo ottobre dal lunedì al venerdì
dalle 9 alle 13 e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle
16,30. Dopo la prima fase della procedura di immatricolazione che viene svolta dagli studenti online, presso questo ufficio si possono concludere la procedure
di immatricolazione, consegnare la documentazione
e ritirare il badge e il libretto.
Dal 2 ottobre al 30 ottobre, data di chiusura delle
immatricolazioni, le stesse operazioni avverranno
presso la segreteria studenti del corso di studi prescelto.
Per ulteriori informazioni si può telefonare al numero verde 800 221644 (gratuito da rete fissa) o visitare il
sito dell'Università di Siena www unisi .it, dove si può
consultare anche il calendario dei colloqui di orientamento con i docenti universitari , disponibili durante
tutto l'anno presso il campus del Pionta in viale Cittadini.
Altri atenei toscani
Pagina 5
UNIVERSITAJSSN: SCENARI FUTURI
Come e perché Medicina deve cambiare
DI MARCO TRABUCCHI *
I
1 punto iniziale di una progettazione per il futuro dell'insegnamento della medicina fondata sulle esigenze del Paese e non
sulle dinamiche di potere consiste nel delineare i contenuti e gli
obiettivi dell'impresa, in modo
da costruire ambiti concreti dove questi possano essere raggiunti. Le università, e la facoltà
di Medicina in particolare, hanno svolto il compito loro affidato, seppure muovendosi in un
quadro di riferimento non chiaro; i medici italiani sono stimati
in tutto il mondo per le capacità
cliniche e la loro cultura; d'altra
parte il sistema sanitario, benché
storicamente
sottofinanziato,
grazie alla qualità del personale
di ogni competenza ha raggiunto standard qualitativi di alto livello.
Oggi però per vari motivi vi
è la coscienza che è necessario
cambiare; ciò impone di ipotizzare nuove risposte alla domanda di formazione, assistenza e
ricerca tra loro integrate. Possibilmente in tempi rapidi!
Negli ultimi anni il progresso
culturale e scientifico ha reso delicata la funzione formativa del
personale sanitario. Infatti il progresso delle tecnologie biomediche impone una formazione di
base e continua specifica e approfondita.
Oggi il susseguirsi di innovazioni in questo campo espone
all'esigenza di capirne il significato e di prendere decisioni adeguate circa la loro adozione in
generale e nel singolo paziente.
Ciò avviene negli ospedali e
nei servizi territoriali, dove sempre più spesso viene trasferita la
funzione di cura. Peraltro gli
operatori devono sempre ragionare in termini di complessità,
perché l'evento patologico è collocato all'interno di un ambiente
che non è mai neutrale e che
esercita un'influenza continua
sulla stessa struttura biologica e
sulla clinica.
Il professionista che assiste si
trova ad affrontare nell'atto della cura un fenotipo instabile, che
deve essere conosciuto in modo
approfondito nelle diverse determinanti (genoma, numero e gravità delle malattie, storia della
persona, tipologia dei trattamenti, qualità della vita ecc.) e ac-
Mondo Universitario
compagnato nel tempo con interventi adeguati.
Questo scenario richiede una
formazione di alto livello, più
difficile rispetto al passato, che
vede la partecipazione di attori
diversi. Il problema centrale è
identificare le sedi e le modalità
di una nuova organizzazione idonea a recepire i cambiamenti necessari, integrando i contributi
delle diverse professioni.
Su questi aspetti si giocherà
la capacità della politica di indicare strade diverse dal passato,
con coraggio!
Di seguito sono schematicamente riassunte alcune caratteristiche dei processi formativi, dalle quali si possono trarre indicazioni sulle più opportune modalità operative. La complessità delle dinamiche di salute e malattia
deve corrispondere a livello organizzativo a una forte integrazione, per cui il giovane studente apprende come una situazione naturale che i servizi sanitari
non sono separati schematicamente per reparti e ambiti.
Il futuro ospedale dove si attua la didattica dovrà quindi avere rapporti dinamici molto stretti
con il territorio e al suo interno
dovrà essere incentrato sul percorso del paziente.
Quali indicazioni organizzative devono essere tratte da questo punto non è definibile a priori; è però certamente indispensabile il superamento delle attuali
rigidità.
1 contenuti complessi dell'insegnamento richiedono una forte preparazione tecnica da parte
dei docenti, unita a un'adeguata
esperienza.
Il mix può essere raggiunto
solo se questi posseggono un notevole livello qualitativo, se cioè
sono stati scelti in base alle capa-
cità e non ad alleanze più o meno di parte o ad appartenenze
politiche, e hanno subìto un processo selettivo adeguato.
Purtroppo la realtà è costellata di situazioni che non rispondono alle caratteristiche necessarie
per impartire un insegnamento
di discreto livello, indipendentemente dalla collocazione e dalla
provenienza dei docenti.
Questo aspetto è delicatissimo, sia perché possa avvenire
un'adeguata trasmissione del sapere sia per evitare che sorgano
critiche sull'adeguatezza o meno delle diverse categorie rispetto alla funzione di insegnamento. Non hanno significato divisioni aprioristiche, ma solo una
continua verifica di capacità.
Infine non si può dimenticare
l'aspetto della ricerca, legato da
una parte con l'assistenza e dall'altra con la formazione.
La ricerca seria, per essere
realmente utile, deve riguardare
tutte le professioni di aiuto all'anziano (anche se con diverse
prospettive), essere fonte di innovazione, e quindi in grado di
produrre ricadute sulla qualità
delle cure, ma anche rappresentare una scuola per gli operatori
stessi, perché attraverso i progetti di ricerca questi si allenano
all'osservazione della realtà, a
coglierne gli aspetti più critici, a
individuare i percorsi che più
facilmente possono presentare
delle criticità, a proporre risposte utili per il benessere dei cittadini.
* Università di Roma
Tor Vergata e Gruppo
di Ricerca Geriatrica di Brescia
0 RIMODJ7 NERISERVATA
üuc>a:iulc 6: kdic Ir ¡zdAiche
Pagina 6
Cattolica, morto monsignor Sergio
ROMA. Si è spento, ieri sera al
Policlinico "Agostino Gemelli" di Roma,
monsignor Sergio Lanza, assistente
ecclesiastico generale dell'Università
Cattolica del Sacro Cuore.Affetto da
tempo da disturbi respiratori, le sue
condizioni si erano aggravate negli
ultimi giorni. Proprio martedì scorso
era atteso a Sarnico,in provincia di
Bergamo, per l'annuae incontro dei
docenti di teologia e degli assistenti
spirituali dell'ateneo cattolico. Nato a
Morbegno (Sondrio) il 18 giugno 1945,
monsignor Lanza aveva compiuto gli
studi secondari e il curriculum
teologico nel Seminario di Como
ricevendo l'ordinazione sacerdotale il
22 giugno 1969. Laureato in Teologia e
in Pedagogia e licenziato in Scienze
bibliche, è -stato consultore della
Congregazione per il clero e del
Pontificio Consiglio della cultura.
Autore di numerose pubblicazioni, già
incaricato diocesano a Roma per il
Progetto culturale, era docente di
teologia pastorale alla Pontificia
Università Lateranense. II 18 marzo
2008 il Consiglio permanente della Cei
l'aveva nominato assistente
ecclesiastico generale dell'Università
Cattolica del Sacro Cuore. «Una
nomina inattesa e di cui sono grato per
la fiducia che esprime nei miei
confronti», disse nell'occasione. «In
un'università cattolica - prosegui - la
fede non vive lontana dalla cultura, dalla
ricerca, dai luoghi dell'intelligenza e
della ragione e ha un ruolo
insostituibile nella formazione delle
giovani generazioni. Oggi il punto
debole dell'università - disse ancora
monsignor Lanza che succedeva
nell'incarico a monsignor Gianni
Ambrosio attuale vescovo di Piacenza-
Bobbio - è il rischio di diventare
sempre più luogo di dispensa di
competenze, nozioni e professionalità,
cosa certamente preziosa,
dimenticando tuttavia che prima di
tutto occorre aiutare le persone a
crescere, raggiungendo quel livello in
cui le acquisizioni del sapere,
soprattutto in alcuni campi, diventano
qualcosa di buono e valido per l'uomo
e l'umanità». Obiettivo per il
raggiungimento del quale monsignor
Lama si è speso fino all'ultimo. II 7
dicembre 2011 Benedetto XVI lo aveva
nominato consultore del Pontificio
Consiglio per la promozione della
nuova evangelizzazione. La camera
ardente sarà allestita oggi nella chiesa
centrale della Facoltà di Medicina della
sede romana dell'ateneo.
Enrico Lenzi
© RIPRODUZIONE RISONATA
Dal 2008 assistente ecclesiastico
generale dell 'Ateneo, aveva 67
anni. Malato datempo,si è
spento ieri al Gemelli di Roma
Mondo Universitario
Pagina 7
« Ma non dite che è
tutta colpa della crisi»
«Questo è il nostro modello di welfare: non solo
la società, anche la politica ha finito per accettarlo»
di Francesco Lo Dico
ROMA. «Gli ultimi dati Censis non lasciano certo basiti.
I forti legami familiari che caratterizzano da sempre l'Italia e i Paesi del Mediterraneo continuano a confermare
una grande e ininterrotta continuità. E anche se pensare
che il cosiddetto fenomeno dei bamboccioni e della famiglia allargata è giornalisticamente suggestivo, la verità è
che la crisi non ha determinato chissà quale controrivoluzione dei nostri costumi. Dai primi anni del Novecento
a oggi, i nuclei familiari italiani funzionano come centri
di welfare alternativi. E semmai può essere detto che proprio in ragione di relazioni di solidarietà così forti, la nostra politica non ha mai provveduto a creare una rete di
protezione efficiente, esemplata sul modello di altre socialdemocrazie europee». Sociologo di lungo corso, professore emerito all'Alma Mater di Bologna, Marzio Barbagli ha studiato a fondo la società italiana e i suoi meccanismi di aggregazione, in un testo benemerito, uno dei
tantissimi, intitolato Fare famiglia in Italia, edito dal Mulino nel 2004.
Professore , un italiano su tre vive in
casa con i genitori , sei under 30 su
dieci restano in famiglia, e circa
metà degli under 45 hanno la famiglia a pochi passi . È la crisi che ha
prodotto tutto questo?
Dietro fenomeni così complessi, si muovono numerose concause e non è affatto
scontato, dal punto di vista scientifico,
mettere in relazione il fenomeno dei bamboccioni con il rimordere della recessione. L'Italia vive da sempre forti legami familiari innervati nella sua tradizione culturale, che nella seconda metà del Novecento è risultata decisiva per assicurare la
rinascita del Paese.
Il Censis presenta i dati sui rapporti
familiari come l'immediata conseguenza della crisi. Si può ragionevolmente supporre che i nuclei familiari abbiano costituito piccole
cooperative di welfare alternativo
per affrontare la crisi e supplire alla
latitanza dello Stato?
Mondo Universitario
Anche in questo caso non credo che la crisi abbia prodotto risultati scientificamente rilevanti. Semmai è possibile
rovesciare il ragionamento ed affermare che la stretta interdipendenza familiare, tipica di questo Paese e del tutto
alternativa ai modelli anglosassoni e americani centrati
sull'avventura individuale e sul distacco precoce dei figli
dai genitori, è la ragione principale per la quale la politica non abbia mai strutturato un sistema di welfare esaustivo ed efficiente.
La stragrande maggioranza degli italiani , spiega il
rapporto Censis, vive in casa o molto vicina a genitori e parenti . Anche questa un'attitudine consolidata nel tempo?
Proprio così. La notiziabilità necessità di mutamenti improvvisi, di segnali inequivocabili, di boom e nette inversioni di tendenza. Ma la verità è nell'analisi scientifica la
realtà muta con estrema lentezza. Non è possibile immaginare trasferimenti di massa sotto casa dei genitori all'arrivo della crisi. La vicinanza a parenti e cari è un tratto consolidato della nostra società.
Un segno di forte cambiamento , spiega il Censis,
è l'incremento di grigliate , aperitivi , sagre. Gli italiani sembrano tornare a mangiare sano e a ripiegare su prodotti locali. Anche in questo caso nessuna novità?
È difficile argomentare aumenti o impennate senza potere confrontare i numeri di oggi con quelli di ieri. Ma tutti
gli studi sembrano in realtà smentire questo trend. Sappiamo che anche gli italiani prediligono ormai da venti o
trent'anni le grandi catene commerciali per convenienza
<Ma non dite che è
tutta colpa della crisi
Pagina 8
e risparmio di tempo, e che moltissimi piccoli esercizi di
alimentari sono stati costretti a chudere, proprio come
ciascuno di noi può osservare empiricamente nella sua
zona di residenza. Sulle abitudini di acquisto degli italiani, è da notare semmai che dopo qualche difficoltà iniziale, l'e-commerce sta timidamente affacciandosi sul panorama nazionale.
Chiedo soccorso ai suoi studi storici. Che cosa accade storicamente in società che vivono prolungati
periodi di recessione? In altre parole, che cosa possiamo attenderci nel futuro?
Non esiste una sola risposta in quanto le
reazioni sono diversificate nel tempo e
nello spazio e variano in ragione di differenti modelli culturali. Per quanto riguarda l'Italia, perdurante la crisi, c'è da attendersi che i rapporti familiari si rinsaldino,
e che allo stesso tempo aumentino i conflitti generazionali e le tensioni interne.
Può verificarsi un processo di resistenza
al disagio, che sarà caratterizzato da slanci di mutua solidarietà, ma non sarà indolore. Ci saranno forti costi sociali, più facilmente appurabili, e altri meno misurabili e prevedibili come i costi psicologici.
In particolare, la generazione degli
ultratrentenni sembra vivere in questi anni un brusco risveglio: dalla sicumera edonistica degli anni 80 alla
navigazione a vista di oggi.
Chi ha abbondantemente superato i
trent'anni comprende che la realizzazione personale non è l'unica cosa che conta, proprio come aveva imparato nella società marcatamente individualista degli Eighties. E che le
ambizioni devono convivere con un forte spirito di adattamento. Non è però il totale disinganno: è solo un modo
diverso e imprevisto di declinare le proprie aspirazioni.
La crisi può aver rinsaldato la famiglia oppure no.
Ma la cosa paradossale è che lungi dal renderli più
intraprendenti, le politiche europee costringono gli
italiani a radicarsi maggiormente nel proprio tessuto d'orgine, con effetti opposti a quelli propagandati dall'Europa.
Dire che gli italiani sono attaccati alla famiglia è un segno
del passato, senza dubbio. Ma"nuovo"non equivale a meglio e "vecchio" non significa sbagliato. E va considerato
poi che il modello italiano è caratterizzato da una forte attitudine al risparmio che ci ha evitato conseguenze peggiori e che è certamente virtuoso, rispetto alle abitudini
radicate in altri Paesi. La mancanza di opportunità, di
welfare adeguato, di lavoro consono alla formazione era
e resta decisivo a mantenere in piedi il nostro modello
culturale. Non eravamo l'America prima e non possiamo
esserlo oggi, perché lo decidiamo per decreto.
Mondo Universitario
I forti legami
familiari sono segni
del passato.
Ma "vecchio" non
significa "sbagliato"
Pagina 9
ue sPßUOE Ìq
Fy,U i9l *Medicina è sempre
tra le più ambite.
Diminuiscono
gli studenti
di architettura, ma
crescono le iscrizioni
a ingegneria.
Così la crisi modifica
le scelte degli
studenti italiani.
di Carmelo Caruso
Mondo Universitario
iventeranno medici, o almeno ci
avranno provato, e forse malediranno quella richiesta di ammissione alla facoltà ritrovata negli
appunti dello scrittore Mikhail
Buigakov, diventato dottore di
frontiera e poi pentitosi. Crescono da Torino
a Palermo le matricole del camice bianco ed
è loro il meridiano che scandisce l'orologio
delle università, che ne detta i tempi, che ne
apre la stagione, che ne conferma il primato.
Insomma, se dovesse esserci un borsino
tra i corsi, prematuro s'intende, dato che
le immatricolazioni termineranno a metà
ottobre, rimarrebbe sempre medicina la
facoltà che resiste e cresce, nonostante le
tasse universitarie che aumentano, nonostante la preselezione che quest'anno ha
visto partecipare più di 70 mila candidati
per un settimo di posti disponibili.
Se non stupisce il dato di medicina, certo sorprende quello di medicina in inglese,
un corso che quest'anno ha registrato un
balzo in avanti. Prova ne sono i 1.524 iscritti
di Pavia rispetto ai 1.296 dell'anno precedente, i 1.042 di Roma La Sapienza (nel 2011
erano 292), i 288 a Roma Tor Vergata, che
lo ha attivato solo a partire da quest'anno,
e i 900 che alla Statale di Milano si sono
contesi 50 posti, vanto dei presidente Gianluca Vago, docente alla Statale di Milano:
«Un modello formativo nuovo che coniuga
Pagina 10
MÁ1 RICOLE
MEDICINA IN INGLESE
INGEGNERIA
MILANO STATALE: 900 RICHIESTE
POLITECNICO DI MILANO: 9 MILA
PER SOLI 50 POSTI
RICHIESTE (+48%)
ROMA LA SAPIENZA: 1.042 RICHIESTE
POLITECNICO DI TORINO:
(ERANO 292 NEL 2011)
COMPLETO GIÀ DA FINE GIUGNO
ARCHITETTURA
BOLOGNA (LAUREA IN SERVIZI
NAPOLI: 605 RICHIESTE (753 NEL 2011)
SOCIALI): -25,7% RISPETTO AL 2011
TRIESTE: 129 RICHIESTE (170 NEL 2011)
TORINO: 191 RICHIESTE
BOLOGNA: -24% RISPETTO AL 2011
CONTRO LE 207 DEL 2011
l'insegnamento in lingua inglese con metodi
didattici innovativi». In pratica lezioni in
inglese tenute sempre più da professori stranieri, conformandosi allo spirito americano.
«Medicina del resto concentra tecnologia e umanesimo» dice Luigi Frati, rettore
della Sapienza, «con un misto di altruismo
che poi la vita magari smonta. Senza considerare che con il numero programmato la
disoccupazione di fatto non esiste». Tuttavia, più che andare all'estero chi ha provato
medicina in inglese mira a rimanere in Italia.
Calo invece per architettura. Le domande scendono a Catania (304 contro 343), a
Trieste (129 oggi 170 l'anno precedente),
alla Federico II di Napoli (605 contro 753),
alla Sapienza, dove i candidati alla prova
sono stati 1.357 contro 2.100; discesa anche
nell'ateneo bolognese (-24,4 per cento le
domande presentate). In controtendenza il
Politecnico di Milano (oltre 6 mila iscrizioni
per 700 posti disponibili). «Meno male. In
Italia il numero di architetti è triplo rispetto
ai dati europei. Una volta era una facoltà
di moda perché si pensava di potere fare
molti mestieri, designer, architetto... Adesso
scende per via della crisi edilizia e perché
si è compreso che la richiesta di architetti
Perché leggere
questo articolo se hai
20 ANN
Mondo Universitario
SCIENZE POLITICHE
CATANIA: 304 RICHIESTE (343 NEL 2011)
non è così alta. Solo per interessi di bottega
si sono potute creare quasi 30 facoltà di
architettura, uno sproposito» commenta
sarcastico Vittorio Gregotti, maestro dell'architettura italiana.
Le ultime rilevazioni Alphatest registrano un calo in questi anni compensato dall'esplosione delle facoltà di ingegneria e dai
dati dei politecnici, che sono anche diventati
scuole delle élite orientali. Al Politecnico di
Milano sono stati quasi 9 mila i candidati
che si sono contesi i 5.702 posti disponibili,
tra questi i corsi di ingegneria aerospaziale
che segna un più 14 per cento e ingegneria
matematica (+48 per cento); eccellenze che
attraggono carovane di studenti cinesi e che
spingono al perfezionamento giovani iraniani e turchi. Su cui non ha nulla da eccepire
il rettore del Polimì, Giovanni Azzone, anzi:
«Provengono da scuole di buon livello e
sono le nostre industrie ad avere bisogno
di questi studenti stranieri». Hanno perciò
dovuto stabilire una soglia anche al Politecnico di Torino, dove il corso d'ingegneria
ha il cosiddetto numero programmato di
4.400 posti per gli studenti Ue e 600 per i
non comunitari.
Che la Cina sia vicina lo hanno capito a
Quale facoltà? Certo, molti si sono già
iscritti al corso di laurea. Però i trend delle
immatricolazioni riflettono le richieste del
mercato del lavoro. Cogliere in tempo i cambiamenti (e rettificare il tiro) potrebbe garantire
uno sbocco professionale più rapido.
Bologna: il corso di laurea in lingua e cultura
dei mercati asiatici conta 377 domande per
soli 100 posti in palio (+43,6 per cento).
E a Venezia, alla Ca' Foscari, le richieste
di iscrizione in lingue e culture dell'Asia e
dell'Africa mediorientale sono incrementate
del 38 per cento. Ma se l'obiettivo è sempre
l'eccellenza, la novità in Laguna è il collegio
internazionale che vuole sfidare la celebre
Normale di Pisa e diventare una piccola Ena
italiana: 28 posti e la possibilità di risiedere
nell'isola di San Servolo. Corsi dedicati ai
singoli studenti per arricchire la didattica
e 15 dei 28 posti con borse di studio a copertura totale, grazie a 2 milioni di euro che
sono stati finanziati dal ministero.
Sarà la crisi della politica, ma i preiscritti
a scienze politiche scendono al Nord e nell'università simbolo, Bologna, il cui corso di
laurea ha avuto solo 185 domande (-25,7%),
così come a Milano (alla Statale 231 quest'anno rispetto ai 237 dell'anno scorso) o Torino
(191 contro 207), mentre resistono al Sud.
Quanto alle discipline giuridiche, cresce di
pochissimo giurisprudenza, che però a Trento fa registrare lo stesso numero di iscritti,
mentre a Milano le richieste sono scese a
359 rispetto alle 416 di un anno fa. Drastico
il calo di Palermo: 1.486 versus 2.207.
Se l'università rimane il termometro
per leggere un territorio, quella siciliana
e meridionale resta per eccellenza la terra
degli iscritti a scienze della formazione (un
tempo magistero). Nonostante la stretta che
la regione ha deciso, il settore non subisce
mutamenti e mantiene lo stesso valore (Palermo: 2.758 contro 2.733), anzi nel caso di
Catania aumenta; stesso segno a Bari (1.096
Pagina 11
II 10 settembre gli insegnanti
di Chicago hanno scioperato per la
prima volta dopo 25 anni: il sindaco
non ha accolto le richieste
di aumenti presentate dal sindacato.
richieste per il test di preselezione), diversamente da quanto accade a Trieste, dove le
richieste per partecipare ai test scendono da
132 a 107. Specificità territoriali sono visibili
in Sardegna e all'Università di Sassari, dove
diventare infermieri è l'ambizione di oltre
2 mila giovani, 500 in più, mentre non lo
è per i napoletani della Federico II (4.136
contro 5.140). D'altronde il dato nazionale
per le professioni sanitarie è negativo: -17
per cento le iscrizioni ai test per tecnici
di radiologia e - 3 per cento per i corsi di
infermieristica.
Risaputo è il primato di Trento per sociologia, che vede aumentare le richieste da
274 a 710. Sarà il retaggio di James Joyce e
di Italo Svevo, fatto sta che Trieste rimane
la città dello scandaglio dell'inconscio, che
spinge quasi 400 studenti a misurarsi con
psicologia, con «quei buchi della mente»,
come ebbe a definirli Mario Tobino, e nello
stesso tempo ad aprire le vie linguistiche
della Mitteleuropa (767 in comunicazione
interlinguistiche). Crescita, poi, per le discipline matematiche ed economiche: le
richieste salgono a Tor Vergata, a Bologna
(con un +16,6 per cento), e si confermano
a Torino (2.455 contro 2.342)
Tengono le discipline umanistiche, per
intenderci quelle che soffrono di una crisi
di occupazione dettata dalle maglie ristrette
dell'insegnamento. Chissà, forse per l'annuncio di un nuovo concorso da parte del
ministro Francesco Profumo. In realtà non
hanno mai smesso di attrarre studenti, prova
ne sono gli iscritti a Milano di lettere (163
quest'anno, 167 nel 2011).
Nello stesso settore umanistico, il corso
di mediazione culturale alla Statale di Milano cresce vistosamente (857 adesso, 453
l'anno scorso), mentre resta stabile scienze
della comunicazione di Torino (314 oggi
331 nel 2011). Criticati per gli scarsi sbocchi
professionali che offrono, dunque, gli studi
letterari continuano ad attrarre. Forse aveva
ragione Natalia Ginzburg: «Anche le verità
umanistiche, quelle del cuore, sono valide
quanto quelle della matematica».
■
La protesta dei prof e il disastro americano
Lo sciopero dei 26 mila insegnanti di Chicago è il simbolo della crisi del modello scolastico Usa.
INSUFFICIENTI 8 SU 10
SOLO IL 20 PER CENTO
DEGLI STUDENTI
DI CHICAGO OTTIENE
RISULTATI SUFFICIENTI
i
4,1 1 1 W ' I N; I o
4 STUDENTI SU 10 NON
RIESCONO A OTTENERE
IL DIPLOMA
UNIVERSITÀ
SOLO IL 6 PER CENTO Si
La laurea è ancora uno strumento
per trovare lavoro? Discussione
Q sulla pagina Facebook di Panorama.
Mondo Universitario
LAUREA ENTRO 126 ANNI
Da modello di formazione a città
simbolo della crisi del sistema
educativo statunitense: è Chicago,
dove pochi giorni fa 26 mila
docenti sono scesi in piazza contestando il sindaco Rahm Emanuel,
accusato di essere eccessivamente duro (a un suo collaboratore ha
fatto recapitare un pesce morto).
Sul tappeto rivendicazioni
economiche e disaccordo sui
criteri di valutazione dei docenti.
Solo polemiche in vista dell'imminente elezione del presidente
e scontro fra modelli educativi
diversi? Non sembra. La crisi è
reale e lo confermano i dati diffusi
dalla Federal Reserve sull'indebitamento degli studenti Usa: negli
ultimi anni i prestiti erogati sono
cresciuti per i fuoricorso (di quasi
1.000 dollari pro capite) che non
hanno smesso di frequentare
un corso di laurea. Pessimi anche
i dati relativi a diplomati e laureati.
Secondo il «New York Times»,
solo il 20 per cento degli studenti
nelle scuole americane raggiunge
i livelli di base previsti dagli
standard nazionali. Meglio non va
per le università: ben quattro
studenti su 10 non riescono a
laurearsi e solo il 6 per cento riesce
a conseguire la laurea prima
di 26 anni. A proposito: come
si dice bamboccioní in inglese?
Pagina 12
Se l'accesso alla facoltà
è un temo al lotto
............................................................................
Arianna Di Biase
[email protected]
NONOSTANTE i miei 32 punti non
sono riuscita ad entrarenellafacoltà
diArchitetturadiFerrara. Conilmio
punteggio sarei entrata in tutte (dico tutte!!) le altre facoltà diArchitettura. La beffa: in molte facoltà diArchitettura sono disponibili posti
(circa 700) perché i concorrenti non
hanno raggiunto il punteggio minimo di 20, mai posti non sono disponibili per me solo perché ho scelto
un'altra sede. Viva il merito!!
Mondo Universitario
Pagina 13
Università It caso Cagiiari
ri
Mutande
i pantaloni?
Mente esame
Stop all 'esibizione di mutande
agli esami di Diritto penale in
Giurisprudenza a Cagliari. Lo
chiede Giovanni Cocco, ordinario di quella materia all 'università del capoluogo sardo. E lo fa
nella sua bacheca, nella sezione
avvisi del sito internet della facoltà. Chi non rispetterà la regola, avverte il professore, non
sarà esaminato . L'invito perentorio è rivolto a tutti, studenti e
studentesse. Ma che cosa si intende per esibizione di mutande? Il docente, nella sua comunicazione, scende nel dettaglio.
E parla di «pantaloni ampiamente calati ad esibire pressoche integralmente le mutande».
Commentando, tra parentesi:
«Pare che sia la penultima moda idiota».
Mondo Universitario
Pagina 14
Competitività. Bilancio del primo triennio della Regione Piemonte sull'attività dei poli di innovazione e consorzi di R&S
La crisi non blocca i vivai di idee
Il programma in corso vede 122 proposte di progetti,, pari a 82 milioni di investimenti
Clara Attene
Più 60% di imprese e centri di ricerca coinvolti, 12o milioni di finanziamenti stanziati
per 325 progetti e circa 1700 soggetti beneficiari. È la pagella
del primo' triennio di attività
dei Poli di innovazione, consorzi o associazioni temporanee
di imprese voluti dalla Regione
Piemonte con l'obiettivo di sviluppare 12 diversi domini tecnologici, dalle energie rinnovabili al tessile, nei relativi territori di riferimento. Uno scacchiere che, citando solo alcuni
esempi, vede il torinese come
area leader per la meccatronica, l'Ict e gli studi sull'idrogeno
e l'architettura sostenibile,
mentre il cuneese e l'astigiano
- il polo più "numeroso" con
376 soggetti coinvolti inTecnogranda - si concentrano sulla
vocazione per l'ambito agroalimentare. Il terzo programma,
quello attualmente in corso, è
partito con la presentazione
l'autunno scorso di 122 proposte progettuali, pari a un investimento complessivo di quasi
82 milioni. Il valore dei progetti ammessi equivale a poco più
della metà, 44 milioni, di cui
24,10 milioni saranno coperti
da fondi pubblici.
«L'esperienza dei poli di innovazione è stata finora soddisfacente - commental' assessore regionale allo Sviluppo economico, ricerca e innovazione, Massimo Giordano - ma in
futuro, data anche la consistenza dei fondi pubblici, cercheremo di premiare soprattutto chi lavora per superare
la dimensione regionale. Da
parte nostra, un altro impegno è anche quello di velocizzare sia i tempi di valutazione
dei progetti, sia l'erogazione
dei fondi, esigenza, quest'ultima, che è pressante dato an-
Mondo Universitario
che il contesto economico».
I risultati e gli obiettivi dei
poli iniziano peraltro a guardare oltre il Piemonte: c'è chi come il Mesap, il polo della meccatronica, è già avviato lungo
la strada per la formazione di
un metacluster europeo o chi,
oltre a guardare all'Europa, sta
tentando di accedere a mercati
oltreoceano, come il BioPmed,
LA MAPPA
L'area torinese si conferma
punto di riferimento
su meccatronica, Ict e studi
sull'idrogeno. Agroalimentare
nell'astigiano e nel cuneese
polo biomedicale e biotecnologico di Colleretto Giacosa. Pochi giorni fa, infatti, si è conclusa una missione in Brasile, organizzata nell'ambito del progetto BioXCluster - che raccoglie 1.350 imprese nei quattro
Paesi ed è stato finanziato
dall'Unione Europea con
75omila euro -, in cui il polo del
canavese è partner insieme
con i cluster di Monaco, Barcellona e Lione, oltre che con
l'Erai, ente per lo sviluppo regionale del Rhône-Alpes.
«Il' Brasile sarà entro il 2015
uno dei cinque più grandi mercati del settore biotecnologico
e oggi il 30% delle imprese del
settore operano specificamen-
te nell'area delle scienze umane - afferma Alberto Baldi, responsabile del business development del Biondustry Park, il
soggetto gestore del polo -.Inoltre, circa l'86% delle imprese dipende da fornitori esteri per
quanto riguarda macchinari, reagenti e servizi. Lo scopo di questo progetto che stiamo portando avanti congli'altri cluster europei è proprio quello di trovare dei partner omologhi, oltre
che in Brasile, anche negli Usa e
in Cina. Nelle tappe a San Paolo
e a Rio de Janeiro abbiamo visitato centri di ricerca e cluster,
oltre a partecipare a BioPartnering Latin America, il principale evento business to business
del settore del Sudamerièa».
Destinazione Pantelleria, invece, per "Promo", sistema sviluppato inpartnership tra il Politecnico di Torino e il polo vercellese Enermhy, specializzato nelle energie rinnovabili e
nel mini-idroelettico. «Si tratta di una tecnologia priva di impatto ambientale - spiega Roberto Isola, coordinatore tecnico del polo - in grado di sfruttare il moto ondoso per produrre
energia. Con i fondi del terzo
programma, svilupperemo un
prototipo in scala reale, con
una potenza di 6o kWh e che
sarà testato per alcuni mesi
nell'isola».
Poli di innovazione
•Incentrati su ambiti settoriali
specifici , i poli di innovazione
sono costituiti da
raggruppamenti di imprese,
organismi di ricerca e da un ente
gestore, allo scopo di costituire
coordinamento e sinergie tra i
diversi attori del processo
innovativo, dall'idea alla sua
realizzazione imprenditoriale.
® RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 15
Il quadro delle realtà
La lista dei settori di competenza, dei gestori e dei soggetti aggregati in Piemonte
Soggetti aggregati per programma
Aumento % totale
(1 ° - 3 ° anno)
Dominio tecnologico del polo
di innovazione
Gestore
Territorio di
riferimento
Agroalimentare
Tecnogranda
Astigiano e Cunese
223
307
376
69
Architettura sostenibile e idrogeno
Environment Park
Torinese
104
132
152
46
Biotecnologie e biomedicale
Bioindustry Park- Silvano Fumero
Cavanese e Vercellese
61
67
80
31
Chimica sostenibile
Consorzio Ibis
Novarese
20
26
27
35
Creatività digitale e multimedialità
Virtual reality and Multimedia Park
Torinese
43
46
62
44
Tortonese
42
52
54
29
Parco scientifico e tecnologico
Energie rinnovabili e biocombustibili della Valle Scrivia
i°
2°
3°
Energie rinnovabili e mini hydro
Enermhy- Consorzio LINIVER
Vercellese
85
94
118
39
Ict
Fondazione Torino Wireless
Torinese e Cavanese
78
118
149
91
Impiantistica, sistemi e component.
perle energie rinnovabili
Tecnop arco del lago Maggiore
Verbano - Cusio - Ossola
29
42
58
100
Meccatronica
Centro servizi industrie
Torinese
80
125
170
113
Nuovi materiali
Consorzio Proplast
Alessandrino
83
102
115
39
Tessile
Città studi
Biellese
42
55
66
, 57
890
1.166
1.427
60
Totale
Mondo Universitario
Pagina 16
UNIVERSITÀ
Ornaghi si dimette
da rettore Cattolica
Il ministro per i ,Beni e le
attività culturali Lorenzo
Ornaghihapresentato al
Consiglio di
amministrazione
dell'Università Cattolica del
Sacro Cuore le proprie
dimissioni da rettore. Lo
rende noto lo stesso ateneo.
Ornaghi ricopriva il ruolo di
rettore dal i°novembre 2002.
Mondo Universitario
Pagina 17
ASSISTENZA Al PAZIENTI CON ARTERIOPATIA
OBLITERANTE PERIFERICA : L'EFFICACIA
DEL PROGETTO «CLAUDICATIONET»
Lauret GJ, Gjsbers HJ, Hendriks EJ, Bartelink ML, de Bie RA,
Teÿink JA. The ClaudicatioNet concept design o f a national integrated care network providing active and healthy aging for patients with
intermittent claudication. Vascular Health and Risk Management
2012: 8, 495 - 503.
L'Arteriopatia obliterante periferica (Aop) è una manifestazione dell'aterosclerosi sistemica a livello degli arti inferiori,
caratterizzata da un progressivo restringimento del lume vascolare per ispessimento delle pareti dei vasi arteriosi dovuta alla
crescita delle placche aterosclerotiche. Dal punto di vista clinico i pazienti possono essere del tutto asintomatici, mentre altri
possono arrivare alla ischemia con perdita di tessuto che può
richiedere in ultima istanza l'amputazione dell'arto. La
"claudicatio intermittens" è la manifestazione clinica più lieve
di tale patologia dovuta al classico dolore alle cure durante
sforzo che scompare con il riposo. La patologia ha una mortalità del 19,2% a 5 anni dalla diagnosi, di cui il 70% per eventi
cardiovascolari. Attualmente l'assenza di fisioterapisti dedicati
alla patologia e la scarsa diffusione dei relativi programmi di
"fisioterapia supervisionata" da parte dei medici di famiglia,
non hanno consentito lo sviluppo di reti integrate di cura fisica
per i pazienti con arteriopatia obliterante periferica sintomatici
per claudicatio. Per questo motivo in Olanda è recentemente
stato istituito dal 2011 il progetto "ClaudieatioNet', il cui scopo
è stato illustrato in un recente articolo pubblicato su un'importante rivista angiologica. Il progetto è un insieme di reti di
assistenza a livello regionale e mira a migliorare la qualità delle
cure per i pazienti con claudicatio intermittente, prendendo
come modello di cura quello delle patologie croniche disegnato
dalla Who. Grazie a un database nazionale, gli operatori sanitari (medici, infermieri, fisioterapisti) possono registrare i risultati
del singolo paziente mentre il sistema ClaudicatioNet verifica
progressivamente la qualità dell'assistenza mediante modelli di
valutazione soggettiva (feedback) del paziente. Il paziente stesso può monitorare i suoi progressi e la sua aderenza alla
fisioterapia od organizzare sedute di allenamento con altri
pazienti del progetto. Il programma sta riscuotendo molto
successo in quanto permette un'interazione e una stretta collaborazione tra chirurgo vascolare, infermieri specializzati in
chirurgia vascolare, medico di famiglia, operatori sanitari di
riferimento regionale e fisioterapisti specializzati, i quali rimangono la figura cardine.
tra stato socio-economico e incidenza di diabete mellito tipo 2
nelle diverse categorie socio-economiche. Le valutazioni sono
state condotte all'inizio dello studio e in diverse fasi durante un
follow-up medio di circa 14 anni (1991-93 e 2007-2009). Circa
820 pazienti hanno sviluppato diabete mellito tipo 2, e i pazienti appartenenti alla categoria lavorativa più bassa avevano un
rischio circa 2 volte maggiore di diventare diabetici (hazard
ratio 1,86). 1 comportamenti salutari considerati, ovvero astensione da alcol e fumo, dieta e attività fisica, e un basso indice di
massa corporea, riducevano l'influenza della categoria socioeconomica sullo sviluppo del diabete mellito, con un abbassamento progressivo del rischio durante lo studio da 1,86 a
1,51volte (-33% di base), quindi a 1,48 (-36%, rilievi ripetuti
durante il follow-up) e infine a 1,41 volte (-45%, considerando
l'esposizione a lungo termine). Singolarmente, la variabile più
influente era il basso indice di massa corporea che spiegava da
solo il 20% delle diseguaglianze sociali dei diabetici.
Considerando anche i marcatori di rischio biologico, ovvero
i valori di pressione arteriosa sistolica, i livelli di trigliceridi e di
colesterolo buono o Hdl, le differenze socioeconomiche nello
sviluppare il diabete venivano ridotte del 53% (riduzione dell'hazard ratio da 1,86 a 1,35). Rimane da spiegare il restante
50% delle diseguaglianze sociali in chi sviluppa diabete, ed è
stato ipotizzato un ruolo per fattori psicosociali e stati psicologici particolari come stress cronico e depressione, traumi psicologici intrauterini o infantili o difficoltà nell'accesso all'assistenza, per cui saranno necessari ulteriori studi al riguardo.
Gian Franco Gensini (Firenze),
Giuliano Mariani (Pisa), Mauro Galeazzi (Siena)
Con la collaborazione di
Chiara Lazzeri , Roberto Tarquini,
e Claudio Picariello (Firenze)
INFLUENZA DEI FATTORI DI RISCHIO
MODIFICABILI NEI PAZIENTI
CON DIABETE MELLITO TIPO 2.
Stringhini S, Tabak AG, Akbaraly TN, Sabia S, Shipley MJ, Marmot MG, Brunner F.J. Batty GD, Bovet P, Kivimäki M. Contribution of
mod able risk factors to social inequalities in type 2 diabetes:
prospettive Whitehall Il cohort study. BMJ 2012 Aug 21; 345:
e5452.
Il diabete mellito è tra le principali cause di morbilità e
mortalità precoce a livello mondiale. Tra le motivazioni: inattività fisica, obesità, dieta inappropriata, fumo di sigaretta sono i
fattori eli rischio modificabili più rilevati nei gruppi lavorativi
socio-economicamente disagiati che sviluppano diabete.
Un recente studio di coorte prospettico pubblicato sul Sritish medical jomnal (studio Whitehall II) ha arruolato circa
7.300 lavoratori londinesi non diabetici per quantificare il contributo di comportamenti salutari, di un basso indice di massa
corporea e dei marcatori di rischio biologico all'associazione
Sanità
Pagina 18
Basta specialisti fai-da-te
arrival'agopuntore doc
MICHELE BOCCI
FIRENZE
FUORI da pregiudizi, sospetti e critiche grazie a un percorso di studi lungo tre anni
e uguale in tutta Italia. I medici che
praticano l'omeopatia, la fitoterapia e l'agopuntura cercano di
scrollarsi di dosso i colleghi improvvisati, quelli che mettono sulla porta dello studio il cartello di
specialista in una qualche medicina alternativa dopo averla approfondita appenauna settimana.
SEGUE A PAG I NA 25
Sanità
Pagina 19
Artiva 1' omeopata doc
"A scuolapertre anni
basta esperti fai-da-te"
Un corso e un elenco speciale: il via libera delle Regioni
(segue dalla prima pagina)
MICHELE BOCCI
FIRENZE
E ALLO stesso tempo vogliono dare informazioni certe
ai pazienti con l'aiuto degli
Ordini dei medici e delle Regioni.
Sono stati proprio gli assessori alla Salute , all'inizio del luglio scorso, ad approvare una proposta
destinata allo Stato - Regioni che
cambierà la formazione in discipline che da un lato fanno storcere la bocca (anche se sempre meno) a una parte della medicina
"istituzionale " e dall'altro attirano milioni di italiani , con numeri
sempre in crescita.
Il documento degli assessori
prevede una formazione di 3 anni con 400 ore di lezioni teoriche
e 100 di pratica per chi vuole esercitare omeopatia , fitoterapia e
agopuntura. Si tratta di una sorta
di specializzazione post laurea
w
(come quelle, più lunghe, in anestesia, medicina interna o chirurgia) e può essere svolta non solo
nelle facoltà di Medicina, alcune
delle quali già oggi organizzano
corsi di uno o due anni, ma anche
in altri centri pubblici o privati.
Basta che siano accreditati secondo i criteri determinati nello
stesso documento, che prevede
tra l' altro come devono essere organizzate queste scuole e quali
requisiti deve avere chi ci insegna.
Chi finisce il percorso di studi,
cheprevedeprove allafine di ogni
anno, saràinseritoin elenchi speciali degli Ordini dei medici provinciali resi pubblici perché possano essere consultabili da tutti
pazienti. Visto che non si può far
smettere di esercitare l'agopuntura al laureato in medicina che
non sa quasinulla di questa disciplina orientale, si darà ai cittadini
uno strumento per "smascherare" i professionisti improvvisati e
scegliere consapevolmente a chi
rivolgersi. Le nuove regole oltre a
questo daranno definitivamente
diritto di cittadinanza nel nostro
Paese a quelle che oggi vengono
chiamate medicine integrate.
Nel documento si spiega, ed è
fondamentale in era di spending
review,che"tale percorso formativo non prevede un aggravio di
spesa né per le Regiui né per lo
Stato, poiché i corsi sono a carico
dei singoli professionisti e la gestione dei registri/elenchi di
esperti è a carico degli Ordiniprofessionali competenti".
Potrebbe essere la volta buona
perrisolvere uno deinodi centrali dell'esercizio delle medicine integrate, a cui si rivolgono quasi 10
milioni di italiani e la più richiesta
delle quali è l'omeopatia. Negli
anni scorsi sono state presentate
diverse proposte di legge mai
prese in considerazione dal Parlamento. Ci saranno anche i medici che hanno realizzato il documento delle Regioni tra i professionisti riuniti da domani a Firenze per il primo congresso europeo di medicina integrata a svol-
gersi fuori dalla Germania, patria europea di
buona parte delle
medicine alternative. È stata scelta la
Toscana perché è
una delle Regioni
con il più alto numero di strutture sanitarie pubbliche dove si
esercitano queste discipline, con ambulatori
aperti ormai da molti anni.
Arriveranno più di mille professionisti da tutto il mondo e, cosa
inedita, si confronteranno anche
con chi esercita la cosiddetta medicina ufficiale. Sono previste
sessioni su temi come il cancro e
le malattie croniche, per approfondire come oncologi, geriatri, ortopedici e reumatologi possano collaborare con omeopati,
agopuntori o fitoterapeuti per affrontare sintomi delle patologie
ed effetti collaterali delle cure.
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Le medicine "alternative"
I pazienti
15%
Quota di popolazione
che usa le medicine
complementari
9,6%
Dei bambini e ragazzi
fino a 14 anni usa
le medicine
complementari
Chiropratica
Fitoterapia
Agopuntura
Sanità
73%
Di chi usa
queste pratiche
le integra
con la medicina
tradizionale
Pagina 20
Gli usi
13%/
contro patologie
croniche
In quanti ritengono
di aver tratto benefici
dalla cura
70,3o,
I medici che praticano
queste discipline in Italia
12.000
u .. - o E. a
Ag o untur °
7ïtotarae a
Sanità
3.000
1.000
Pagina 21
Elio Rossi, autore dellaproposta, Si aspetta 5milaiscrizioni l'anno
"Una garanzia in più peri pazienti
offriremo professionisti accreditati"
FIRENZE -Elio Rossi, omeopata, è uno dei presidenti del congresso
europeo di medicina integrata che si apre domani a Firenze. Panche
uno degli autori della proposta approvata dagli assessori alla Salute.
Come si svolge ora la formazione per omeopatia , fitoterapia e
agopuntura?
«Nelnostro settore funziona l'autoreferenzial ità. Siccome non esiste un titolo riconosciuto, si può studiare per anni
oppure appena una settimana. Tanto chi è laureato in medicina può prescrivere quello che vuole o
fare agopuntura. Se apro uno studio senza sapere
niente di omeopatia chi viene da me all'inizio non
ha strumenti per rendersene conto».
A chi serviranno i corsi?
«Dobbiamo tenere conto del fatto che solo una
parte di chi approfondisce queste materie poi eserPROMOTORE
cita esclusivamente o quasi esclusivamente quelle.
Elio Rossi è
Ci sono colleghi che magari usano la medicina ocuno degli
cidentale ma vogliono conoscere, e talvolta usare,
autori della
anche le nostre specialità. Si ritiene dunque che si
proposta
potrebbero iscrivere anche 5milamedici all'anno».
Si è p arlato molto in passato di norme nazionali nel settore. Sarà la volta buona?
«Abbiamo l'accordo di tutti gli assessori alla Salute. Adesso puntiamo al via libera dello Stato-Regioni. Lo facciamo principalmente
peripazienti, perchépossano scegliere professionisti accreditati e riconosciuti dall'Ordine dei medici. Troppe proposte di legge fino ad
oggi erano rimaste lettera morta».
(mi.bo.)
O RIPRODUZIONE RISERVATA
Sanità
Pagina 22
a.,, Vertice fra Giustizia e Ordini
Parametri, in arrivo le regole
per le categorie «dimenticate»
.
Giorgio Costa
—— Intervenire rapidamente
per colmare la lacuna legislativa per i parametri delle professioni non "coperte" dal Dm iqo
che ha regolato la determinazioni deicompensigiudízialtperalcune professioni lasciando ne
scoperte altre, come giornalisti
e attuari. È questa la richiesta
che il presidente del Cup, il comitato unitario delle professioni, e dei consulenti del lavoro,
Marina Calderone, hapresentato ieri al ministro della Giustizia, Paola Severino.
«Ringraziamo il ministro Severino - ha detto Marina Calderone - per l'attenzione che dedica agli Ordini professionali.
Quello di ieri è stato un incontro
interlocutorio che è servito per
fare il punto sullo stato di attuazione della riforma delle profes-
sioni. Una sorta di ricognizione
su tutti gli istituti della riforma,
utile a fare un bilancio complessivo delle norme entrate invigo
re e, inparticolare, abbiamo chiesto l'emanazione di un ulteriore
decreto parametri ricompreridente le professioni non inclusa
nel precedente».
Il lungo periodo di stagnazione che sta vivendo il Paese, ha
spiegato Calderone presentan
do un convegno che si tiene oggi
a Roma sulla riforma del lavoro,
rende necessaria un'accelerata
I consulenti del lavoro
chiedono certezze
sul tirocinio
esui corsi
di formazione paralleli
Dpr 137 (professioni). «La nostra richiesta - ha spiegato il presidente del Cup - è quella di un
intervento con nuovo decreto
per inserire le tabelle di quelle
professioni che non sono nel
Dmigo e sono fuori dalle tabelle
e che nonpossono vedersiapplidecisaper far ripartire l'occupa- care i parametri invia analogica,
zione. «Bisognerebbe interveni- come giornalisti, attuaci, e assire invia interpretativa sulle nor- stenti sociali. Il ministro si è detme utili ai giovani per creare rea- to disponibile a reintervenire
li opportunità di lavoro, come con un altro Dmper altre tabelle
l'apprendistato e il contratto a con previsioni specifiche». Antermine. Il periodo non è facile che peri consulenti del lavoro
pernessuno;per questo chiedia- servirà una decretazione a parte
mo di rendere quanto più facile che ora è all'esame del Consiglio
l'approccio burocratico con illa- di Stato, perché per effetto del
voro, con necessari interventi di decreto Salvaítaha il ministro visemplificazione. Se l'obiettivo gilante è quello del lavoro.
primario'è quello di creare nuoLa valutazione complessiva
va occupazione, è necessario ra- della riforma delle professioni
gionare da subito sul costo della- ha riguardato anche le materie
voro che è il primario motivo di tirocinio e formazione contiper cui i datori di lavoro non as- nua. Ad esempio, va chiarito se
sumono più».
durante ilpraticantato, è consenL'incontro di ieri aRoma è sta- tito un corso di formazione prota quindi l'o cc asione p er una pri- fessionale parallelo. Se così non
ma valutazione complessiva dei fosse, per i consulenti dei lavoro
provvedimenti emanati dal mini- si rischia di comprimere ancora
stero e governo sia in riferimen- dipiù il tempo dellapratica.
to al Dm i4o (parametri) che al
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Segnalazioni
Pagina 23
Le Casse passano
il testsostenibilith
per le pensioni
Ragionieri in difficoltà perché mancano nuovi iscritti
Ingegneri e architetti puntano sul contributivo
PAGINA A CURA DI
Antonio Criscione
Vitaliano D'Angerio
Maria Carla De Cesari
Marco lo Conte
Federica .Micardi
Matteo Prioschi
Le Casse di previdenza dei
professionisti dimostrano la sostenibilità a 5o anni. Entro il 30
settembre devono presentare bilanciin equilibrio, secondo quanto previsto dalla riforma delle
pensioni, per non incorrere nella penalizzazione del contributivo pro rata dal 2012 e nel contributo disolidarietà p er i p ensionati.Inbase all'inchiesta del Sole 24
Ore ibilanciattuariali, relativi alle Casse privatizzate, danno risultati confortanti, come si può
vedere dalle schede pubblicate
in queste pagine.
Il ministro del Lavoro, Elsa
Fornero, ha incontrato ierii presidenti della Casse proprio per fare il punto sulla sostenibilità a So
anni Durante l'incontro con il ministro, che è durato circa un'ora,
sono state sollevate alcune criticitàper lEnpam, laCassa deimedici, e per l'ente dei ragionieri.
Tuttavia, il bilancio dell'operazione, partita conil decreto legge
goi/2on, può-essere consideráto
positivo.
Per dimostrare l'equilibrio del
s aldo previdenziale a So anni- entrate per contributi e uscite per
prestazioni - molte Casse hanno
dovuto rivedere requisiti di pensionamento, aliquote contributive,base di calcolo delleprestazioni. Inarcassa ha fatto la riforma
più radicale, scegliendo ilpassaggio al metodo contributivo: una
decisione-come ha detto neimesiscorsi il pre sidentePaola Muratorio - che risponde non solo
all'esigenza di garantire la sostenibilità, ma anche di assicurare
l'equitàtra giovani e anziani.
Un caso particolare è costituito dai ragionieri: la Cassa, datem-
Segnalazioni
po, registra ingressi con il contagocce. Il fattore demografico
mette a rischio l'equilibrio dei
conti, al di là del metodo contributivoperil calcolo delleprestazioni introdotto dal 2004. Per
questo, nei prossimi giorni, verrà approvata una riforma che innalza gradualmente i requisiti
anagrafici e contributivi per la
pensione, aumenta fino al 15%
l'aliquota contributiva (entro il
2018), introduce un contributo
di solidarietà per i pensionati.
Conlariforma, il saldo previdenziale - in negativo per molti anni
- tornerà positivo verso la fine
del periodo considerato. La sollecitazione del ministro Fornero a
disegnare alleanze per evitare
che le Casse risentano di squilibri demografici è stata ribadita
ieri, anche se il ministro non ha
insistito direttamente sulla que-,
stione dei ragionieri e dei dottori commercialisti.
Ai medici il ministro ha chiesto di avviare una semplificazione del sistema, che prevede diverse gestioni: una generale e tre
speciali. «In linea conlarichìesta
del ministro - spiega il presidente dell'Enpam, Alberto Oliveti abbiamo presentato un unico bilancio e abbiamo un unico patrimonio. La differenziazione che
caratterizzailnostro ente ègiustificata dalla complessità della categoria, composta da medici privati, da convezionati con il sistema sanitario nazionale e dai dentisti». L'Enpam ha già avviato
con leriforme in corso un allineamento delle diverse gestioni:
«Abbiamo omogeneizzato i percorsi - spiega Oliveti - e stiamo
apportando gli ultimi ritocchi alla riforma presentata il 25 luglio,
che dai tecnici del Lavoro è stata
definita positiva ed efficace.Ilministro ci ha chiesto di perseguire
in modo più incisivo questa strada anche nello Statuto».
Inarcassa, la Cassa degi ingegneri e degli architetti, ha messo a punto una riforma per garantire la sostenibilità a cinquant'anni. Un intervento che
secondo Paola Muratorio non
può essere illustrato secondo
una griglia fissa in quanto complesso e con alcune particolarità. «Sono importanti i criteri di
partenza della riforma - afferma Muratorio -. Il tassodi rivalutazione adottato è il Pili Inär
cassa, che è pari al suo`monte
redditi..Si tratta déll'unico para- .
metro che garantisce stabilità
della gestione. Inoltre i coefficienti di trasformazione dei
montanti contributivi in p ensione sono calcolati per coorti per
evitare che ci sia disparità nel
calcolo della pensione per soggetti nati nello stesso anno». Il
sistema per coorti prevede l'assegnazione di coefficienti quando una leva raggiunge l'età minimapensionabile con coefficienti crescenti se si ritarda il pensionamento (perché l'aspettativa di vita si riduce). Poggiando
su questi capisaldi, Inarcassa è
in grado di garantire la sostenibilità a so anni e ha previsto un
saldo previdenziale - entrate
per contribnuti e uscite per presatzioni - negativo solo dal 2051
al 2053 per 20 milioni di euro a
fronte di un saldo totale di 1,5 miliardi. Nell'elaborare le proiezioni sono stati adottati alcuni
valori prudenziali.Il piano complessivo consente di mantenere le agevolazioni previste per i
giovani, tenuti aversare solo un
terzo dei contributi minimi per
cinque anni.
Pagina 24
26.7,12
Gli iscritti
Gli iscritti totali comprendono
anche i pensionati. Escludendo
questi ultimi sono 150.475
Gli iscritti
Gli iscritti
Gli iscritti alla cassa dei consulenti
del lavoro a fine 2011sono circa
27mila
Dal 2007 si registra un incremento
in valore assoluto, nel quinquennio,
di 9.289 nuovi iscritti
7.948
5.971
I pensionati
I pensionati
Rispetto al2010 l'incremento
dei pensionati è stato di 102
unità
Nel2011i pensionati sono
aumentati del4,69% mentre gli
iscritti sono calati dell'1,29%
I pensionati
In leggero aumento i pensionati
nel 2011 contro i 5.683 dell'anno
precedente
Alessandro
Visparelli
Presidente
4,3
: 112'3
° iardi
Patrimonio mobiliare
°
°oni
s Il patrimonio immobiliare
È il valore del patrimonio
mobiliare di Cassa forense che ha
reso i l 3,15% netto nel 2011
Il patrimonio immobiliare della
Cassa è di 123,7 milioni, rimasto
invariato rispetto a [ 2010
Investimenti finanziari
Rendimento netto del patrimonio
mobiliare (metodo time weighted).
Il patrimonio è di 3,4 miliardi
621
593
-1,71%
° °oni
Patrimonio immobiliare
tilvalore degli assetimmobiliari
degli avvocati che comprende
anche i fondi chiusi rea[ estate
°oni
Il patrimonio complessivo
Il patrimonio complessivo è di 593
milioni di cui 399 di
immobilizzazioni finanziarie
Rendimenti immobiliari
Eil rendimento netto immobiliare
a va lore di libro (patrimonio, valore
netto di 256 milioni)
L'interlocutore delle Casse . Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero
Segnalazioni
Pagina 25
Segnalazioni
La Cassa forense sta adottando
una nuova riforma per centrare
l'equilibrioa-cinquant'anntll' ,•
comitato dei delegati si è riunito
il5settembreesi riunirà ancora
oggi, 20 settembre.
ledeli bere. per la. riforma ....... _ _
saranno presentate ai ministeri
vigilanti dopo la presa d'atto
del bilancio tecnico da parte del
Comitato dei delegati che si
terrà oggi.
Per garantire la sostenibilità a 50
anni la Cassa non ha conteggiato
i rendimenti del patrimonio
dell'ente e non risultano
annualità con saldo
previdenziale negativo
Il CdA ha approvato illo
settembre statuto e regolamento
nuovi'ch'e sáranno sottopbsti atta'
definitiva approvazione'
dell'assemblea dei delegati il27
settembre. Il 28 tali documenti
saranno-inviati ai ministeri..-- . .
vigilanti. La riforma andrà a
regime dal primo giorno dell'anno
successivo a quello di
approvazione ministeriale. I
requisiti anagrafici di accesso alla
pensione di vecchiaia seguiranno
una inevitabile gradualità. Per
garantire l'equilibrio a 50 anni
non sono è stato considerato il
rendimento del patrimonio. Non si
prevedono annualità negative
La Cassa nazionale di previdenza
e assistenza dei dottori
commèrciäii tflîóìüià"ádottato '
una riforma specifica per
rispettarei regcuisiti di
sostenibilità ai 50 anni. Resta
valida la riforma definita nel
2003 e già a regime, che nel
corso degli anni è stata
aggiornata con delibere al fine di
rendere più adeguati i
trattamenti previdenziali.
La riforma entra in vigore dali
gennaio 2013esarà a regime nel
2021. Con la riforma a regime l'età
pensionabile sarà di 70 anni; il
contributo soggettivo dei 15% e il
minimo di anni contributivi
necessari perandarein pensione
sarà di 35. Le pensioni saranno
calcolate con il sistema retributivo
misto sostenibile, cioè calcolato su
tutta la vita lavorativa e con aliquota
unica di rendimento adeguata alla
speranza di vita. È possibile
aggiungere una quota "modulare" di
pensione calcolata con il sistema
contributivoe alimentata da
contributi volontari (dall'1% al 10%)
La riforma entra in vigore dal
primo giorno dell'anno successivo
a quello di approvazione
ministeriale. Perla pensione di
vecchiaia serviranno 70 annidi
età. Per la vecchiaia anticipata (ex
anzianità ) 60 anni. Il contributo
soggettivo sarà pari al 12% del
reddito professionale, calcolato su
un reddito minimo di 17.000 euro
e massimo di 95.000. Il minimo di
anni contributivi necessari per la
pensione è di 5 perla vecchiaia e
di 40 anni perla vecchiaia
anticipata (exanzianità).
L'assegno sarà calcolato con il
contributivo pro rata
L'età pensionabile è variabile. Per
chi è iscritto ante 2004 il
trattamento matura a 68 annidi
età con 33 di contributi, o con 70
anni e 25 di contributi o 61 anni e
33 di contributi. Per gli iscritti post
2004 il calcolo della pensione è di
tipo contributivo e il diritto matura
alsessantaduesimo anno purché
siano presenti almeno 5 annidi
contribuzione. Il contributo
soggettivo varia da un minimo del
12 a un massimo del100%del
reddito con tetto a circa 170mi la
euro. Ilsistema di calcolo è misto
per gli iscritti prima del 2004 e
contributivo peri successivi
Il ca lcolo a parametri ministeriali
evidenzia la non esigenza di
utilizzo dei rendimenti in
quanto , nell'arco temporale
considerato, il saldo non è mai
negativo
Pagina 26
95 419
52.38 6
Gli iscritti
Gli iscritti
Iscritti
E il numero dei farmacisti iscritti
all'Enpaf,oltre 2milain più
dell'anno precedente (78.768)
Eil numero degli iscritti a fine 2011.
Il numero più alto di geometri èin
Lombardia (a quota 14.543)
E il numero complessivo degli
iscritti all'Inpgi. Sono 34.335 i
giornalisti iscritti alla gestione
separata Inpgi 2.
25.694
2 7. 102
I pensionati
I pensionati
7.303
E il numero dei farmacisti titolari
di pensione dall'Enpaf, cifra quasi
invariata rispetto a 12010
E il numero deì pensionati. In
Lombardia sono a quota 4.894, la
cifra più alta
Pensionati
E il numero di giornalisti che
riscuotono una pensione da Inpgi
i pensionati
Questo numero riguarda i
pensionati di tutti e cinquei fondi
che fanno capo ad Enpam
1,73
12,2
80
.
•
°ardii
Patrimonio
t i(valore di portafoglio degli
asset mobiliari eimmobiliari
dett'Enpaf.I1 mattone pesa per
l'8,91% deltotale
2,
%/ ,
%
Rendimenti mobiliari
Eil rendimento netto percentuale
annuo sultotale degli impieghi
mobiliari che ammontano a1,13
miliardi
Rendimento netto 2011
° 'ardi
Impieghi patrimoniali
E la performance mobiliare; quella
immobiliare ha reso i14,39% netto
E il totale degli impieghi sia
mobiliari cheimmobiliari
Per garantire ('equilibrio a 50
anni sono state fatte delle
riforme e inviate ai ministeri
vigilanti per l'approvazione. Tali
riforme sono state deliberate ma
non sono anggi;apperative
perché non si;èárncora.conclusa.,,,
la fase di istruttoria da parte dei
ministeri. Per garantire
l'equilibrio a cinquant'anni non
sono stati usati i rendimenti del
patrimonio dell'ente e nell'arco
del periodo di tempo preso in
considerazione non sono
previste annualità negative (una
possibilità considerata
tollerabile dalla riforma
Per garantire l'equilibrio a
cinquant'anni a giugno è stata
deliberata una riforma. L'ente è
intervenuto in modo da
distribuire l'onere per
raggiungerelasostenibili,tàa
cinquant annisu tutta lapla1ea..;_
degli iscritti, pensionati
compresi.
Le delibere sono ora al vaglio dei
ministeri vigilanti in attesa della
loro approvazione.
Pergarantire l'equilibrio nel
mezzo secolo non sono stati
usati i rendimenti del patrimonio
dell'ente e nell'arco dei
cinquant'anni non sono
Fe rnero)
La riforma in attesa di
approvazione ministeriale andrà a
regime dal l ° gennaio 2013 e
prevede l'età pensionabilea 68
anni, limite che sarà rivatutatoin
base all'andamento
dell'aspettativa di vita. Il numero
minimo di anni dì contribuzione
necessario per ottenere l'assegno
e pari a trenta e la pensione viene
calcolata a prestazione definita.
Per garantire l'equilibrio a
cinquant'anni anni non sono stati
considerati i rendi menti del
patrimonio dell'ente e nell'arco
dei cinquant'anni non si verificano
annualità negative
Segnalazioni
.
Eil numero di medici e dentisti
iscritti all'ente di previdenza nel
2011.
162.430
Fausto
Amadasi
Presidente
Emilio
Croce
Presidente
1, 4 7
6G1 423
! Gli iscritti
°ardi
Patrimonio
Somma quello mobiliare (684,4
milioni) e quello immobiliare (pari
a 1,051 miliardi di curo)
+3,030,1/6
Rendimento 2011
E la performance della gestione
principale detl'Inpgi. Quella
separata ha chiuso a +6,29°/m
L'Inpgi già nel luglio 2011 ha
varato una riforma previdenziale al
fine di garantire la sostenibilità nel
lungo periodo. Tre te leve utilizzate
per raggiungere l'obiettivo:
aumento contributivo: acarico
delle aziende;lhcrémento dell'età.._:
pensionabile delle donne; sgravi
contributivi per le assunzioni a
tempoindeterminato.
°ardi
Patrimonio Enpam
Oltre i152% è investito in valori
mobiliari, poco meno del 15% a
breve mentreit 18,2% è composto
da immobili a uso di terzi
1,47%
Rendimento 2011
E il risultato di gestione del
patrimonio Enpam lo scorso anno
Pergarantire l'equilibrio a
cinquant'anni a giugnoè stata
deliberataunariformaepresentata ai ministeri vigilanti il
25 luglio- ,
, :,r,
Le delibere sono ancora a[ vaglio
dei ministeri .
previste annualità negative
Ilsaldo previdenziale perla
gestione principale è previsto
negativo da12024 a12O39 con un
valore medio tra saldo
previdenziale e patrimoni di -1,2%
Per garantire l'equilibrio a 50 anni
si utilizza solo il sa ldo
previdenziale (entrate
contributive meno uscite per le
pensioni) e non è stato preso in
considerazione il rendimento del
patrimonio dell'ente; anzi il
patrimonio èin costante crescita e
non va mai sotto la riserva legale
(pari a cinquevolte le pensioni
pagate nell'anno)
La riforma partirà nel 2014 e sarà a
regime dei 2019. Si è intervenuto
su requisiti anagrafici per l'accesso
alla pensione, cristallizzazione
temporanea dell'adeguamento
Istat peri redditi medio alti e
riduzione del coefficiente di
rivalutazione dei redditi nel calcolo
retributivo pro-rata. L'età per
andare in pensione sarà di 67 anni
per chi sceglie il calcolo pro rata e
di 70 anni per chi opta per il
retributivo. Il contributo soggettivo
sale a115% e l'integrativo al 5%. Il
sistema di calcolo per l'assegno è
misto (pro rata o retributivo) e
dipende dall'età (67 anni o7O)
L'età pensionabile degli uomini è di
65 anni, quella delle donne salirà
progressivamente da 61fino a 65
nel2021.Il contributo soggettivo
peri dipendenti è previsto nel
contratto nazionale; peri co.co.pro.
iscritti alla gestione separata è del
27%; peri liberi professionisti del
10% più 2% di integrativo. Il
sistema di calcolo nella gestione
principale è un contributivo
corretto con aliquote di
rivalutazione che diminuiscono per
i redditi più alti, mentre nella
gestione separata è un contributivo
puro con un minimo di 20 annidi
contribuzione e 66 di età
La riforma comincerà a essere
applicata dal l' gennaio 2013 e
andrà a regime nel 2018.
L'età pensionabile sarà di 68 anni,
mentre il contributo soggettivo
varierà da un minimo del19,5%a un
massimo del33%. Il numero minimo
di anni per ottenere la pensione è
pari a35 anni con minimo di 62 anni
di età, e almeno trascorsi 30 anni
dalla laurea; perchi ha 42 annidi
contributi cade il limite di età
anagrafica. L'assegno viene
calcolato con i liistema retributivo
sui redditi di tutta la vita lavorativa
(definito dal ministro Fornero un
contributivo "indiretto")
La riforma è stata approvata dai
ministeri vigilanti l'8 novembre
2011 ed:è operativa
Pagina 27
3.17
5.779
Gli iscritti
Sono i professionisti iscritti alla
Cassa dei Notariato
500
L'aumento di organico
All'organico attualmente previsto
perì notai si aggiungeranno 500
unità previste dal decreto
Liberalizzazioni
IMAf,nFfnNnM
1®397 milioni
CU l numero dei veterinari iscritti
all'Enpava fine 2011 , in leggero
rialzo rispetto allo scorso anno
6.071
7.150
Pensionati
Circa 4mila di questi soggetti sono
attivi
Pensionati
à il numero di veterinari che
percepiscono una pensione
dall'Enpav (erano 6.021 nel 2010)
.
'ardi
Patrimonio
E il valore degli asset mobiliari
eimmobiliari della Cnpr
1,6%
296 ° imi
Patrimonio Enpav
La Cassa investe il 31% del suo
portafoglio in partecipazioni, l'8%
in private equity , i 12,6% è
composto da i mmobili a reddito, il
resto è investito sui mercati
La gestione immobiliare diretta
nel2O11 prevedeva un
rendimento netto del 16,8%
Rendimento 2011
Lil risultato di gestione ottenuto
dagli assetimmobiliari lo scorso
anno.Il rendimento di quello
mobiliare è stato negativo( -2,1%
Per garantire l'equilibrio a
cinquant'anni sono state fatte una
serie di delibere.
Finora i ministeri vigilanti hanno
approvato solo la delibera che ha
previsto liaumento dell'aliquota
contributivaneliamisura ttet .,_-_ --i
40%, aumento entrato in vigore
nel luglio di quest'anno
Per garantire t'equilibrio a
cinquant'anni è stato considerato
il rendimento del patrimonio
dell'ente. nella misura dell'1%
(come stabilito dai criteri da
adottare peri bilanci tecnici
comunicati dal ministero agli enti
gestori di previdenza obbligatoria
alla fine di giugno)
La Cassa ha adottato dal2O04il
Ilvoto dell'assemblea nazionale
metodo di calcolo contributivo.
dei delegati per l'approvazione
Martedì 25Settembre l'assembleadella riforma è previsto pera- --•-=-•w=
deidelegàtiadotterà correzioni
domenica 23 settembre. Il
strutturali.
Consiglio di amministrazione del.
Con l'approvazione della riforma , si
-4 settembre I), ,a glà approvato te" S
potrà #rasme rr nlrnínisterot pl n.,., prQiitr té:ci
ifica.Ladelii$ ta"w
Lavoro anche il bilancio attuariale .
sarà presentata ai ministeri
Pergarantirei saldi èprevistoil
vigilanti prima della scadenza del
ricorso al rendimento del
30settembre, data limite posta
patrimonio : il saldo previdenziale
dall'articolo 24, comma 24 della
(entrate per contributi , uscite per
€ riforma Monti-Fornero dello
prestazioni) sarà negativo dal 2031
scorso dicembre.
epositivo dal2059.Ilsaldo di
[ Per garantire l'equilibrio a 50 anni
gestione, in cui rientrano anche!
non sono stati considerati i
rendimenti, è negativo dai 2O37,
rendimenti del patrimonio
positivo dal2O58 . Ilpatrimonioè
i. dell'ente né nell'arco temporale si
sempre positivo
verificano annualità negative
La riforma del notariato prevede il
raggiungimento dei diritto alla
pensione di vecchiaia a 75 anni.
Perla pensione di anzianità è
necessario avere almeno 67 anni
di età e aver maturato 30 annidi
esercizio effettivo . Il contributo
soggettivo elevato al 40% lo
scorso luglio non prevede ulteriori
aumenti.I requisiti minimi per
ottenere la pensionesonoquelli
previsti perla pensione dì
anzianità (67 annidi età e30 di
contribuzione). la pensione è
proporzionale agli annidi attività
ed uguale per tutti i notai a parità
di anzianità lavorativa
L'età pensiona bile viene
gradualmenteinnalzata da 65 a
68 anni e l'anzianità
contributiva viene portata da 30
a 40 anni. La gradualità è
modellata sull'anno di nascita:
in pratica , andranno in pensione
con 68 anni di età e 40 anni di
contributi i nati dall'gennaio
1963.1 nuovi iscritti dal l'
gennaio 2004 avranno un
ristorno suì montanti individuali
del contributo integrativo (1%).
Per i pensionati è previsto un
contributo di solidarietà che
oscilla tra l'i e i15% a seconda
delle fasce di reddito
9
Il rendimento immobiliare
Segnalazioni
Iscritti
.q
li patrimonio
Il patrimonio della cassa notai al
30 aprite 2010 era di 1.397 milioni
di euro
1
6.7 7
Iscritti Cnpr
Ë i l numero di ragionieri iscritti
alla Cassa nazionale di previdenza
e assistenza a favore dei ragionieri
e periti commerciali
Rendimento 2011
E il risultato netto dello scorso anno
Se le delibere saranno approvate la
riforma andrà a regime in modo
graduale da12013 fino a 12033.
L'età pensionabilesarà pari a 68
anni perla pensione di vecchiaia e
a 62 anni nel caso di vecchiaia
anticipata . Il contributo soggettivo
nel 2033 (annodi entrata a regime
della riforma) sarà pari al22%. Per
ottenere l'assegno pensionistico è
necessario aver versato contributi
peralmeno35anni . Perilcalcolo
dell'assegno si utilizza il ca lcolo
retributivo distribuito però su tutto
l'arco della vita lavorativa (non
vengono quindi considerati più
solo gli ultimi annidi attività)
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Spending rei wmTaglientrofinemese
Sui risparmi forzosi
parola all'Economia
Sulla spending review, che
obbliga le Casse private a riversare i risparmi alla Tesorieria
unica, i presidenti degli enti di
previdenzahanno tentato ditrovare un alleato nel ministro del
Lavoro, Elsa Fornero. I testimoni alla riunione di ieri riferiscono, però, che la risposta del ministro sia stata diplomatica, ma
secca. «Se fossi un politico vi
prometterei il mio impegno. Sono un tecnico evi dico che laquestione nonrientranelle mie competenze, ma in quelle del ministero dell'Economia. Mi sembra,
però, che non ci siano scappatoie di fronte alla legge», avrebbe
detto Fornero.
Aquesto punto le Casse devono attrezzarsi rispetto alla scadenza del 30 settembre, quando
in base alla legge 135/2012, dovrebbero staccare l'assegno cor-
Segnalazioni
rispondente ai risparmi del 5% siaricompreso nei costi intermesui costi intermedi rispetto alle di. Quindi, occorrebbe agire con
spese effettuate nel 2010 (si veda le forbici sui contratti in essere,
«Il Sole 24 Ore» di ieri). Le Casse con la prospettiva di subire forti
contestano l'obbligo imposto in penali per il mancato rispetto
base alla loro inclusione dei patti. C'è poi il fronte dei di:nell' elenco Istat delle pubbliche pendentiche dovrebbero-inba-amministrazioni. Sulla legittimi- se alla spending review -vedere
ttà di questa classificazione deci- ridimensionato la misura del
derà afine ottobre il Consiglio di buono pasto. In questo caso le
Stato. In ogni caso, per le Casse il Casse potrebbero essere chiaiprogramma della spending re- mate arispondere davanti algiu\view incontra ostacoli applicati- dice del lavoro, poiché il persovi non indifferenti: si tratta, pri- nale, fino a ieri, era soggetto a un
ma di tutto, di stabilire che cosa contratto privato più favorevole. Rispetto a questo quadro
complicato le Casse devono deLA PRESCRIZIONE
cidere se versare o meno i preIl decreto legge
sunti risparmi. Se ne parlerà ancora una volta all'assemblea
impone di versare
dell'Adepp, l'associazione di ca=
i tagli del 5%
tegoria, convocata per martedì
sui costi intermedi
25 settembre.
alla Tesoreria
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