TO RINO, 15 Aprile 1917. ANNO XIII. - N. 7. RIUISTA di INGEGNERIA SANITARIA e di EDILIZIA MODERNA È riser vata la proprietà letteraria ed artistica degli articoli e dei disegni pubblicati 11ella R tV!STA DI INGEGNERIA SANITARIA E DI EmuzrA . Mo DERNA. - Gli originali, pubblimti o 11011 pubblicati, non vengono restituiti agli Autori. MEMORIE ORIGINALI LE AMBULANZE CHIRURGICHE D'ARMATA DELL'ESERCITO ITALIANO Il pronto intervento chi rurgico nella cura delle ferite penetranti nella cavità addominale fu sempre, ma più nella presente guerra, considerato come di esse nziale importanza per salvare una maggior percentuale di colpiti da una quasi inevitabile Fig. I. - mo rte. A tale scopo, tanto l'esercito tedesco quanto quello franco-inglese furono largame nte pronreduti di q.mbulan ze chirurgiche, che seguono il più da vicino possibile la linea di battaglia e valgono ad app restare proryta mente i mezzi per praticare le operazioni endocavitarie, che non si potrebbero neppure tentare nei posti di medicazionf' reggimentali. Un rapporto presentato a nome della Commis- · sione Superiore consultiva del Servizio di Sanita Militare di Francia dal dott. J. R einach (Ann. d'H yg . Pub. et de M éd . L égale, aprile r9r5), propose fin da.1 primo anno della guerra, che fossero Autocarri contenenti tutto il materiale di un'Ambulanza Chirurgica in assetto di n asporto. 50 RIVISTA DI INGEGNERIA SAN ITARI A costituite delle ambulanze san itarie chiru rgiche, s u a utomobili, una per ogni Corpo d'Armata, da essere dislocate a l momento del bisog no verso la linea del fuoco , per il trattamento operato rio di urgenza dei feriti gravi. Simili ambu lan ze furono istituite pu rè da lla Germ a nia, sia s ul fronte orientale sia s u q uell o occide ntale de lle s ue o perazion i di g uerra, e m un a rece nte r iuni one dell ~ S ocietà E DI EDILIZIA MO DERNA casio ne di sperimentarle, con risultati fino ad ora non a ncora sperati, e basta all'uopo citare le relazio ni favorevolissime lette nel Congresso di C hirurgia di g uerra, tenuto a Bologna, nel ma rzo del corrente an no . In quest' ultimo C ong resso fu concorde l'opinion e di numerosi chirurg hi co nven uti nel rilevare il grande vantaggio apportato nella cura delle fe- _ _ _ __ l I ~I.; . ...\ì a i li Fig. 2. - ., a I a I pI' I 5 ]'\. i ~~ dotare l 'esucito di uni tà chirurgiche speciali, da appoggiarsi ad Ospedali da campo in posizioni ava nzate (come è detto nella descriz ione som maria unita al libretto d'istruzione per il caricamento delle Ambulanze medesime), e tali da poter essere inviate al mome nto opportuno presso il pu nto di raccolta ·dei feriti, così da evitare ad essi , per quanto possibile, il trasporto a di stanza . Ne diamo qui un a succi nta descrizione, facendo notare che esse non solo inco ntrarono il favore delle autorità chirurgiche, che come sopra si è detto, ne riconobbero i grandi vantaggi sani tari, ma pure, nei rig uardi tecnici costruttivi, quello della superiore A utorità ministeriale, che incaricò _ ____:,,i <:) .. i:: ~ ~ ~ ~ ~ Disposizio ne planimetrica generale delle Ambulanze in fun zione. Svizzera di Chirurgia se ne ebbero rapporti favorevolissimi (Conespondenz blatt fiir Schweizer Arzte, ottobre 1916). Anche pel nostro esercito furono da sei m esi circa messe in az ione cinque di queste ambulanze lungo il nostro vasto fronte di g uerra. Della utili tà di ta li ambulanze si sono dichia rati assertori i chirurghi militari, che ebbero larga oc- cientemente adatti, dal pu nto di vista sanitario, per ric::>vf rare i feriti, n on così è possibile improvvisa re degli am bienti operatori, che rispo nda no alle esige nze richieste dal delicato loro compito; poichè, come autorevolmente ammonisce il dottor Abadie (Les blessures de l'abdomen, i\fasson e C ., Parigi, 1916), la laparatomia non sarà mai prati· cabile co n. garanzia di successo senza un perso nale pratico e un locale operato rio a ciò specialme nte destinato, e questo non tanto per soddisfare a ll e esigenze de ll'asepsi, quanto per avere immediatamente « un utensil e pronto a servire » senza es itazio ni , ser.za preparazione, senza ritard i, senza inutili tensioni di spirito. ri te gravi, e specialmente addominali, de lle A mbulanze Chirurgiche; le quali, fra altro, hanno avuto il g rande merito di portare nel campo pratico la soluzione del problema del pronto intervento chi rurg ico nelle ferite addominali, dimostrandone tutta la indiscu tibile importanza. Se in tempo di guerra è, invero, abbastanza facile allestire con una certa prontezza locali suffi- Fig. 3. - Autocarro magazzino con piano inclinato smontabile. Le nostrè cinque prime Ambulanze furono allestite da una Commissione (1) , all'uopo incaricata dal Ministtro della Guerra alcuni mesi dopo lo inizio delle nostre ostilità coll'Austria, su progetti da essa stessa studiati e preparati , allo scopo di (1) L a Com missio ne per l'a lles timento de lle Ambulanzf" chirurg iche, istitui ta in Bologna dal Ministero della Guerra, risulta composta come segue: Presidente : Maggiore Conte Piero Bia nconcini , D uca di. ~ 1ignano; Commissari: Capitano Bonorni Erm ete, Ma ggiore Busi prof. Aristide, Nla gg ior e Cà labrese prof. D onato, Maggiore F ocaoci "Cav. Giu. seppe, Marcovigi ing. Giulio, Maggiore Ruata prof. Guido e C apita no Z a notti Alberto. la stessa Commissione di allestire altre due di tali A mbulanze sullo stesso tipo. Tutto il materiale di cui è costituita ciascuna Ambulanza viene all'uopo dislocato per mezzo di sei autocarri F .I.A.T. 18 B.L., a tre dei quali è a ggiunto un rimorchio. Inoltre, fanno parte del1' A mbulanza, un autocarro 15 ter. F.l. A .T . per uso del personale, e due auto-ambulanze per trasporto feriti (v. fig. 1). L'Ambulanza, quando funziona normalmente, consta di tre parti ben distinte, e cioè (v. fig. 2) : di una tenda per l'accoglimento dei feriti e per la pre- E D I ED ILIZI A MO D ER NA R IVISTA DI INGEG NE RIA SAN ITARIA parazio ne degli ope randi; della sala operatoria propriamente detta, a lla quale sono annessi l'ambiente per g li esam i rad iologici e que llo per la steriLzz~ z ion e dei ferri, be nd aggi, ecc.; e, fi nal mente, de l reparto 'p os1-operatorio p er la temporan ea degen za degl i op erati a llo rqua ndo no n si s ia in :'rado di poterl i traspo rtare in un vicin o ospedale . L 'ese rc izio è com pletato p iù particolarmen te da t re degli a u tocarri cui s i è p iù sopra acce nnato . L' a utocarro che trasp orta le medi cin e, i m edicinali, ecc ., funzion a da fa rm acia e n o n ha duopo di ulteriori illu s trazioni; il seco ndo co n tiene i grupp i elettrogen i per la p rodu zio ne dell 'ene rg ia elettri ca necessaria a ll ' illu minazion e de l!' Ambulanza ed a l gab inetto radiologico; il terzo a utocarro, infine , trasporta la calda ia e i relativ i a ccessori per g li impianti d i r iscal<lam en to e cl i d is in fezi o n a Yapo re, d i cui s i terrà parola più avan ti . Gli altri camions, sni ota ti in t u tto o in p arte (v . fig . 3), serYo no da uffi c io , n~agazz i ni, ecc . È a cco ncio qui fa r rileva re che l' A mb ulan za, cc sì come è d es( ri tta, può esse re a lleg geri ta d i qua lche s ua p a rte, ove occo rra , q ua n do, per co nd izio n i partico lari di luog o e di tem po, quelle p a rti me desime no n sia no riten u te necessarie p el reg o lare fu nz iona m en to de ll'unità . ( Continuo.). QUESTIONI TECNICO-S/lNIT /l RIE DEL GIO RNO L A C C I IA E L E TTRI CA NE LL 'USO DO MESTI C O D opo rr. o lto discu tere, no n sem pre con qu ell a in d ipen d en za d i concezio ni e co n que l d isinteresse che sarebbero desi derab ili , i tecnici pare si sia n o fin a lmente accordati s ulla co m -e n ienza dell' a p p li cazio ne d ell' elettricità, sovratu tto alla cucina. :-\ q uesto ris ultat o s i è g iunti an ch e in grazia a lle à iffic ili co ndizioni c reate da lla guerra in materi a d i combusti bili , e la ricerca d i sol uzio ni atte a far risparm iare il ca rbone nero proven ien te d a ll 'estero, ha ri po rtato a ll 'ordi ne d el g io rno lo sfru tta me n to d el nostro co m b usti bi le p iù di ffuso, il carbone b ia n co . C os ì s i sono ri cred u ti a nche i più pess imis ti . La diff usione d ella cucina elettrica non è più che u na q uestio ne d i pote n zia li tà d elle S ocietà d is t rib u trici ; il problema tecnico è risolto , come è riso lv ibile q uell o econ om ico ; g li a p p arecchi di ri:oca lda m ento h a n no raggiun to rendime n ti ele Ya tiss imi , ch e n on potran no s ub ire mi g liori e mo lto sens ib ili ; i pe rfezio na me n ti fu t u r i d ovrann o r iYolge rsi piuttosto a re n dere pratico , semp lice ed eco nom ico il sistema, e sovratutto a d a d attarl o a lle es ige nze d ei fo rni tori d i e ne rg ia. È perciò prevedib ile che, a llorchè avremo nei cen- tri ab itat i suffic ienti quantitatiYi di e nergia e che questi po trann o essere erogati in cond izion i conve n ienti per le S ocietà di s tributric i, la cucina elett r ica subi rà un rapido ed enorme svi lu ppo, dov u to a ll 'economia rea le che essa rapp resenta nell 'eserciz io, tanto in confron to colla legna e col carbon e, quanto e specia lme n te in co nfro nto col gas . p ri:.ibkma assum e perciò un a s pet to trop po interessan te per l 'eco no m ia d omestica e p ubblica pe r no n r.-!e ritare d i essere a lquan to ap p rofo nd ito . E vediamo a nzitutto in ch e o rdin e d i gran dezza si d ebba muovere il p rezzo della corre nte elett rica per soste nere la concorren za degli a ltri s is te m i . Un semp lice c onfro nto col g as ci d ice che p oichè, tenu to co nto dei re ndim en ti 'd egli ap pa1eq:hi ri sca ld ato r i e d e i ccefficie nti d i utilizzazi o ne , u n m et ro cubo di gas corrispo nde a poco pi ù di due chilowa tts, la co rre n te elettrica potrebb e pag arsi da 1. 2 a 15 cen t. il chi lowatt-ora; ed il confro n to fu fatto coi soliti apparecch i ele ttrici usati in com mercio; m odificando i sistemi d i cott urà, vedremo com e s i .. possa ve ni re a condiz io ni ancora pi ù favo revoli. n L 'esperie nza ha d imostrato ch e il consu mo ;, nnu o di energ ia elettrica pe r og ni p erso na si agg ira in torn o a ll e 250 ch ilowatt-ore ; per una fami g lia . ·di 4 a 6 person e, intorno alle 800 ch ilowatt-o re . V iceversa, cc•g li a n tichi sistemi di cucina, il ca rico elettr ico può salire a 2 ;.~ -3 chilowatts , ch e vengon o usati du rante un m in im o n um ero di o re ne l1'anno : da 300 a 400 . l\'essuna S ocietà · d is t rib utrice t ro.-e rà il s uo to rnaco nto a fo rn ire l 'e nergia agli ute n ti in q ue s te co nd izion i, perchè a nch e s ulla base d i 15 ce ntesimi per chilowatt-ora, essa ri caverebbe 1 20 lire a ll'a nno p er i 2 , 5 a 3 chi lowa tts ch e dov rebbe tenere a disposizio ne d ell ' u ten te . Bisogna pe rciò cam b ia re sistema e ri correre a ll a accumu.lazio ne de l calo re, che permette - d a un lato - d i a b bassare notevolme n te il carico e lettri co (fi no a ioo watts ed a nch e meno , per perso na ), da ll' a ltro lato di u tilizza re la corrente per un g rande nu mero di o re nell'a nn o (5000 a 6000 per la sola cucina ), co n che si rende poss ib ile la d istri buzio ne de ll'e ne rg ia non più a co n tato re, ma a « forfa it ». L 'utente pagherà cioè una q uota fissa a n nua 10 m ens ile) p er un dato cari co (per es . Yz ch ilowatt) e p otrà fa rn e u n uso co n tinu o du ra n te tutto i' a n no. Il p ro bl ema a ssu me a llora u n aspetto n uoYo, g iacch è, se le S oc ietà fo rni ra nno la corren te a for fait ad u n p rezzo equo, per es. d a lle 400 a ll e 500 l ire pe r ch ilowatt-a nn o, u na fam ig lia di 4 a 6 p erso ne p otrà fa re u n con tratto p er mezzo .chi lowatt e la s p esa si r idur rà a L. 15-20 m ens ili , ivi com pre so il ri sca ldame n to de l! 'acqua per il bagno, la toeletta, i lavaggi ed a lcune u tili a ppli oaz io ni d omesti c he , Ye n tilatori , le pu litrici, i il fe rro da stiro, ma cin ini, ecc . Infatti ne l caso pr~detto di u na fa miglia d i 4-6 persone è facil e fare il con to c he 1500 chilowatt-ore yerran no assorb ite da l bag no e dalla toeletta ; 500 chilowatt-ore dal lay·a g g io ; c irca 1000 ch ilowat tore dalla cucina . Totale 3000 ch ilowatt-ore s ulle 4380 che so no disp on ibili nel mezzo c hi lowatt-anno d el fo rfai t. Rimang o no a ncora da sfruttare 1380 chi lowa tt-ore , di cu i 400 potranno e sse re a d ib ite a lla stiratu ra, 200-300 a lla ven tilazio ne, ed il rim a ne n te alle varie ap p li cazioni sopra accen nate . A n ch e sen za queste ulti me, si perv i•e ne g ià a d u n ' u tilizzazio n e d el 75-80 per ce n to de ll' e nerg ia elettr ica disponib ile, per cui se s ulla base di u n fo rfait d i L. 400 p er ch ilowattan no il chilowatt-ore corris p onde ad un prezzo teorico di 4,5 cen tesimi c irca, col coefficie n te di utilizzazio ne p red etto il costo de l chi lowatt-ore non arr iverà ai 6 oe ntesimi. Eccoc i quin d i in eccelle nti co nd izio ni di co ncorrenza , n o n solo ne i confronti del g as, m a anch e del ca rbo ne e della legna . No n sarà in op port uno riassum ere su q ues te basi i costi d i cott ura dei varii a li ment i col gas (a 30 cent. per m . c .) e coll' elett ri c ità (a 6 ce n t. il chilowatt-ora) . co ·1~" Occorron o in media : Per scaldare r litro d "acq ua da 8° a roo0 , \Va tt-ore 120 costo col gas cent. 2,5 - coll 'elett. cent. o,8 . Per scaldare 4 tazze ài latte bollente, Wa tt-o re 70 - costo ~ol gas ce nt. 1,5 - coll'elett. cen t. 0,4. P er cuocere 1 litro d i m inestra, vVatt-ore 200 - costo col gas cent. 5 - coll'elett. cent. 1,5. P er cuocere 1 kg. à i pesce, \Vatt·o re 300 - CO$tO col gas ce nt. 7,5 - coll'elett. cent. 2. _ P er cuoce re 1 kg. ài lesso, vVatt-ore · 300 - costo col gas cent. 7,5 - coll'elctt. cent. 2. · P er cuocere 1 kg. di arrosto con salsa, Watt ·ore 800 - costo col gas cen t. r 8 - coll'elett. cen t. 6. Per cuocere 1 kg. ài legu mi ( cavolfiore), Wa tt-ore 350 - costo col gas cen t. 8,5 - coll'el ett. cent. 2,5. Per cuocere 4 costolette normal i, v\ att-ore I 50 - costo col gas cent. 5 - coll'elett. cent. 1,5 P er cuocere 6 uova crema te, \V'att·ore 50 - costo col gas cent. 1,25 - col l'ele tt. cent. 0 , 3. Pe r cuocere 6 uova sode, Watt-ore 7 5 - costo col gas cen t. I ,8 - coll'elett. cent. o, 5. ' Pe r stirare con un ferro normale, W att-ore 300 - costo col gas cent. 10 - coll'elett. cent. 2. . Q uesti so no dati m ed ii app ross im ati,-i, ch e posso no va ri a re a lq uanto a seco nda deg li a pparecch i in uso , della loro u til izzaz io ne, d ella s tag io ne, ecc ., ma che non lascia no a lcun dubbio s ull a con venienza del s istema elettrico . A favo re di q uest' ultimo sta poi ancora la poss ibi li tà di perfezi o narlo co n a p pa recchi a n t iirradia n ti 53 (thermos), s ul tipo delle « cucin e senza fuoco », mu niLe di {<_,;·nello elettr ico . A bbiamo parlato di «accum u lazione d i calore» ; q uesta si p uò ottenere media n te l 'accumulazio ne in m asse di g h isa , come ne l siste ma ing lese T hérol, op pu re in masse d'acqua . P e r la semplicità ed il m ino r costo degl i apparecch i, come p u re p er il mi g lior rendime nto , s pecie co ll 'applicazio ne dei serbatoi e d e i recip ienti a n t ii rradia nti' p referiamo l' ac<um ula zio ne in m asse Ji a cqua . Da q ua nto s iamo ven u ti dicendo si delinea d unque come de bba esser d isposto un impianto d i c ucina e lettrica, il quale d ebba r ispon de re ai requis iti seguen ti : 0 J Sfru tt::•re l 'energia elettrica del f or fait duran te il ma ggio r numero di o re nell ' a nn o, per o ttenere il m ig lio r coefficien te di utilizzaz ione . 2 ° P o rnire in qu a lun q ue mome nto il quant itativo d'acqu a calda n ecessaria pel bagno, la toeletta e la c ucina. 3° P erm ette re l'esercizio della cucina seco ndo gli us i del paese . 4° Even t ua lmente p ermettere l'a p p licazione di a ltri a ppart·cchi d'uso domes tico . U n impi a nto s iffatto dov rà c omp re nde rf': a) un serbatoio per l' acqua calda, ant iirra diante, munito di gall eg~ia n te p er l' a lime ntazio ne de ll'acq ua, e di interr utto re term o metrico de lla corre nte elett rica per ev ita re eccessive tempera ture; b) una c ucina a u to-termica (a nti irrad ia nte) pe r !a cottura (bro do, minest re, lesso, stufato, leg umi, ecc. ) ; e) un fo rne llo elettri co rapi d o pe r il fritto, il forno, il gri~ l, ecc ., e ventualm e nte m u ni to di cassa a ntiirradia nte p er 'Se rv i re d i riserva a lla c ucina au to-termi ca; d) g li appa recchi s p ecia li d'uso d o mestico, a d li bitum (ferro d a s tiro e da arriccia re, ven tilatori , b oll ito ri , termorap idi , m acin ini , tr itaca rne, s bu cciatrici, puli trici, inalatori, termofo ri , ecc.) ; e) il q ua d ro d i d ist r ibuzio ne, cogli a p parecchi d i controllo, di lim itazio ne, d i p rotezion e, ecc . e le co nd utture relative . R itorn a ndo a l caso di una fa miglia d i 4-6 pe rso ne , con un forfait d i Yz chi lowa tt-a nn o, il serbat o io d 'acqua calda potrà co n ten e re circa litri roo d 'acqua; la cuci na d a 4 a 5 lit ri . .Nul la im pedisce ch e le S cc ietà d istr ib u tr ic i a p pl ich ino un co n tat re differe nziale pe rch è l 'uten te p ossa -'- volen do -· erogare in certi mom e nti u n cari co m aggiore del .~~ .c h i l owatt d e~ f orfaii pag ando il d i p iù in base a d una tar iffa m aggiore . Così le S ocietà p otrann o applicare lim itator i d i corren te p er im pedire un a e rogazione eccessiva, in te rruttori o rari pe r im ped ire l'erogazio ne ne lle o re seral i di massimo carico RIVISTA DI 54 I NGEGNER IA SANITA RIA della rete, ed apparecchi o dispositivi adatti per im pedire frodi ed ab usi . Qua nto al cos to d i un simile impian to, si può calcolare in un migli a io di li re, escl usi gli apparecchi speciali per usi Yari di cu i al d) . Rimane un' ultima quest ione di carattere ba enerale economico : può u n imp ianto di . distri buzio ne e lettrica destinato alla applicazione escl usiva della cuci na dare un reddito industria le sufficiente? Abbiamo g ià in altra occasione dimostrato di sì, riferendoci a l caso di Torino; è facile fare una dimost razi one astra tta per un centro qualsiasi, in condizion i a naloghe. Supponendo un centro di popolazione di roo .ooo abi ta nti, ed assegnando un carico medio - · co me detto sopra - di IOO vVatts pe r abita nte, occorrerà una Centrale capace <'li di st ribui re circa ro .ooo chilowatts. La Centrale id roelettrica, la linea di trasporto ad a lta tensione, la Centrale di trasformazione a medio potenziale, le linee di alimentazione delle sottostazio ni , e le linee di distribuzi one ai centri di utilizzazione rapprese ntano ali 'ingrosso un valore di 10-12 milioni. Il costo di produzione dell'e nergia elettrica aggirandosi attualmente sui 2,75 milioni (circa 3 cm . per c hilowatt-ora), men tre l'in casso, in base a lire 500 per chilowatt-anno, ammonterebbe a 5 milioni , ne risulterebbe un utile di 2,25 milioni, pari a circa . il 20 % sul capitale. Naturalm ente le condizioni variano da caso a caso, ed un impianto non raggiun ge · la s ua piena efficie nza che in parecchi anni di esercizio. Ma intanto il problema astratto trova una soluzione favorevole . _ Notiamo poi che il complesso di ro .ooo chilowatts distribuiti , co rrispondenti ad un numero di circa 1s-20.ooo impianti, rappresenta un valore di apparecchi relativi di c irca 8 a ro milioni; il che dimostra come lo sviluppo della cucina elettrica possa dare un notevole impulso ad una importante industria specializzata. In queste brevi e sommarie note non si è voluto soendere in particolari, nè si pretende con esse di aver esaurito 1:1no studio così complesso . Si è volu to da re semplicemente un ' idea di massima sull'importante problema della cucina elettrica domest ica, la quale non è che una piccola parte del problema, il quale, data la speciale situazione del .. nostro Paese nei riguardi dell'approvvigionamen to del combustibile, ha assunto una capitale importanza e merita di essere studiato a fondo e di richiamare l' attenzion e del pubblico e dei capitalisti. Ing . ADOLFO H ESS. ED DISIÌ\' FEZ IO~ E COLL' Ai'\ ID RI DE SOLFOROSA APPA R ECCH I ECONOM I C I DI SOLFOR IZZ A ZI O:\ E L'an idride solforosa, che sernbr.av:a confinata quasi escl usivamerite nei campi della de ratizzazion~ delle navi, ha trovato un più largo impiego come di sinfettante durante la g uerra attuale . La necessità di tener presente g li ectoparassiti e le loro uova così resistenti ai comu ni agenti di trattamento, la diffi coltà di bene utilizza re il vap ore compresso sui tessuti di lana imbrattati di terri ccio o di sangu , col pericolo di gi ung ere a lla completa loro inu tilizzazi one, la indubb ia efficacia che l'anidr idesolfo rosa ad a lte dosi man ifesta verso i germi così co me verso gli ectoparassiti, ha nno fatto sì che Yeni sse l' anidride solforosa largamente app licata in questo periodo climaterico del mondo, duran te il qu ale a nche le pratiche igieniche hanno dovuto piegarsi ad impreviste necessità. Oggi è pacifico che l 'an idride solfo rosa alla concentrazioh•e dell'8 % è in 5a rado effettivamente di uccidere an che germi resistenti e di uccidene le lendini dei pidocchi. E siccome nel trattamento cl egli indumenti militari sempre si hanno di fro nte germi e lendini, così per questi abiti, il trattamento colla anidride so lforosa rappresenterà una soluzione del quesito perfettamente rispo ndente a lle esige nze della log ica e della pratica. Bisog na però tener presente che il trattamento con a nidride solforosa ha un valore pratico solam ente a condizione che r,e almente sia raggiun ta la percentu ale di anidride indicata (8 %) : poichè anche con pe rcentuali di poco' inferiori le lendini no n vengono uccise ed in tal caso cessa una delle ragioni più valide che spingono all'impiego dell'anidride. E se l'applicazione - come di solito nella pratica succede - viene eseguita in un focale con una considerevole cubatura (nel locale dovrebbero essere distes i e spiegati gli oggetti che devono subire il trattamento) bisogna esser certi che effettivamente nei diversi punti del locale è raggiunta la concentrazione indicata . La difficoltà consiste quindi nell'avere a disposizione apparecchi che realmente permettano di raggi ungere il tasso ora indicato e di ottenere una buona uniforme distribuzione. L'apparecchio Clayton permette senza dubbio di ottenere un risultato costa nte e sicuro : ma g li apparecchi Clayton sono molto costosi e per le loro· dimensioni so no assai più indicati a g nndi spazii (co me appunto sarebbero le caole dell e navi) che non P'er spazi modesti, quali di solito sono i locali destinati alla disinfezione di indumenti. Ciò che si dice dell 'apparecchio Clayton può. essere a maggior forza ripetuto per l'apparecch i0> E DI EDILIZIA MO DERNA Marot, che ha scopi e funzio ni analog hi a q uelle c.el Clayton . . I Trattati ed i giornali non ha nno mancato negh ultim i due a nni (il p eriodo di tempo nel q ua.le. attraverso l'uccisione dei pidocchi e delle lend1111 la solforazione con a n idride solforosa ha a~s~nto ui:a così nuova e così impensata estensio ne) di ta.r :enn~ di apparecchi ridotti e più o meno .semp.hc1, nei quali, senza tiraggi forzati, se~za .ve ntilat~n e senza accorg imenti tecnici complessi, si abbruc1a lo zolf~ (50-75-roo gr. per mc. di ambie~te~ ottenendosi ~na abbondante fo rmazione di an1dnde solfor~sa : Da noi sono apparsi d iversi di tali apparecchi'. i pi ù semplici dei quali sono ri~otti ad u~ a sei:nphc: pentola, con coperchio a cerniera provvisto d1 tubi , di conduzione dei vapori con modeste penetrature laterali pel' richiamo dell'aria, nella quale si po~e lo zolfo avviando la combustione con un poco di a lcool. In Germania nei primi tempi del 1915 s?n? apparsi anche tipi speciali, costituiti da sostegm cilindrici in serie, a mo' ,di canne d'organo e for~a~e come i cannelli de i becchi di Bunsen, cioè forati m basso per bene alimentare con ossigeno l~ coi:nbustione dello zolfo che in forma di bastoncino si poneva nell'interno dei tubi ora ricordati . Degli apparecchi più semplici occorre in generale diffidare. Succede spesso infatti che la combustione si faccia anche in guisa che lo zolfo, invece di oene ossidarsi cola formando compatti crostoni nei quali ogni ul~eriore combustione è impossibil~, e rendendo così nulla fa funzione dell'apparecch10 e problematica la disinfezione. . . , Bisogna quindi che gli apparecchi s1eno cosi fatti da rendere certa la combustione completa dello zolfo, ricorrendo, ove sia necessaria - ed in pratica quasi sempre sarà necessario - ad un~ ventila~ zione fo rzata . Il c he anche in apparecchi modesti <li formato e di prezzo deve essere perfettamente possibile ottenere. Se ciò non si ottiene con la combustione semplice in pentoloni metallici più_ o meno modificati nella forma è estremamente d1ffi-cile raggiungere percentuali di a nidride c~e si avvici nino anche solo al 5 % e tanto meno s1 otterrà che la diffusione del gaz si faccia in guisa da portarlo in tutti i punti dell'ambiente che siano da trattare. La conclusione pratica è che si devo no costrurre apparecchi semplici, destinati ad ambie nti di me~ie c ubature (roo-400 mc.) e così fatti da garantire 1'8 % di anidride nell'ambiente . E. B . 5S l\ECENSIONI L e proprietà e la resist<!nza del calcestruzzo e del cemento armato _ (Pr oceedings of the American S ociety of Civil Engineers - Dicembre 1916). Una Commissione speciale di tecnici ru incaricata di s tudiace nel modo più esatto possibile, le proprietà dei ca L cestruzzl e del cemento a rm a to e la Rivista americana riporta n ell'accennato numero la r~l azione che ri assume le r isultanze di tale interessante studio. Anzitutto sono ricordate le diverse applicazioni pratiche d ei calcestruzzi, sia semplici che armati, le precauzi oni da seguirsi nelle a pplicazioni stesse e gli agenti che conoorrono alla loro distruzione. In seguito poi la relazione p assa a llo studio dei vari .ar: g om enti che interessano la questione e doè : 1~ i .mat~nah che entrano n ella confezione d el C."llccstruzzo, 1 diversi cem e nti 1 i materiali di ri empime nto, la g hiaia e la sabbia, l'acqu a e le armature m eta lliche ; 2° le varie opera~io.ni che si fanri~ subire a questi m a teriali per trasformarli m calcestruzzo, la messa in opera, le proporzioni dei vari componenti, la loro m~sura, le precauzioni da seguirsi a bassa temperatura e finalmente la posa sotto acqua; 3° le forme, il modo di costruirne i giunti e il loro comportamento a lle diverse temperature; 4° le costruzioni j.n cemento propriam ente dette, sia in cemento semplice, sia in cemento armato, i d ati di ca:rico, le dimensioni dei pil.astri e delle travi, gli sforzi ÌJ!lterni ge neralmente amme<ss~, ecc. . . La Commissione si è poi anche occupata di alcuni casi specia li che possono presentarsi nella pratica e '.i?uard~ ad essi la relazione fornisce a lcuni dati numerici sugh sforzi effettivi ammissibili agli appoggi, per compressione assiale, per compressione a lla fibra estrema dovu~ allo sforzo taglien te ed agli sforzi di agona li, sul modo di ?o.lleg ame nto fra a:rma.tura e cemento e sui .moduli di ~lastic1tà. Finalmente, un'Appendice alla Re l~1on e suggerisce delle formule da usarsi di preferenza per il calcolo cl.elle '.'°struzioni in cemento armato e ricorda le formule di resistenza delle travi rettangolari, a T , delle travi rinforza.te per resistere alla compressione, delle armature e dei loro accessori. Il prosciugamento razionale ~elle torbiere (Revue industrielle de la tourbe ~ Maggio 1916).· BRONDASTOFF : S ove nte le disposizioni seguite n ella posa d ei· canali di prosciugamento delle torbiere non corrispo~ dono . a lla ~ra tica ed impediscono .o d a lmeno inceppano 1 e~traz1one dell'.1 torba. Infatti molto spesso i canali seoondari ;en~011.o d.1· odo spos t .i mm . da. fare un angolo di 6o0 ooi canali prmClpah·; I orbene la m acchina d 'estrazione, .la qua le, .dop.o a~er a vorato lungo i canali principa li, se ne scosta ~n dtrez10n e per:pend ioolare man mano proseg ue nell 'estraz10ne . del coi:n.bustibile viene necessariamente ad urtare contro i ca na h seconda:,i ~imanendo così a nresta ta nel su o lavoro. L 'A. ' tenendo conto di queste con siderazioni e del fatto che il ~rezzo di costo della torba d ipende in gran parte da lla necessità di asportare l'acqua, dice che, vo l en~o ~v.ere , dopo l 'estr.azione della torba, d el!: ~upe rfi c~ coltivab1h; è indi spensa bi le nella posa dei cain a h .eh ~ro~c1u~am ento, seguire le regole qui elencate : i cana h pnncipa h debbono essere d isposti secondo la maggio r p e nd ~nz~ d:l fondo della pa lude; la profondità d ei canali pnnc1pah deve. :sser~ ugua le a llo spessore dello strato di torba . suscettibile ? i un a pratica escavazione; i canal! ~eco ~dan devono _ve nir disposti p ~r p e:idico larrn ente ai pnncipa h e la loro p1ofondi tà d eve essere la minima possibile, essend o mo lto oonve- 56 1' l VISTA D1 INGEGNERI A SA. TITARIA niente che il prosciug amen to della to rba si effettui a ll a sur fì cie. Indicatore della densità del f umo nelle ciminiere _ (E ngineering - Dicembre 1916). li grado d i opacità del fum o che passa nel camino può essere, fino ad un certo punto, considerato come un indice del modo più o m eno comple to con cui si effettua la com bus tion e. P er l'economia del combustibile e per il buon andamento dell a calda ia , sarebbe quindi interessante che il fuochista potesse conoscere, ad ognj momento, la densità del fumo svolgentesi dal suo camino. L 'apparecch io, assai semplice ed ingegnoso, qui schem a ticamente rappresentato, permette appunto al fuoch ista di rendersi conto esatto di questo elemento, senza muoversi dal suo pos to davanti a l focolare della caldaia. li suo funz ionamento è basato sulla proprietà de l selen io di variare la propria r esis tenza elettrica a seconda del gra do m aggiore o minore di illum ina zione che esso riceve. ·l Schema di indicatore della densità del fumo. Sulle pareti d ella cirn1mera A (v. figura) sono praticate una di fronte all'altra, due fin estrette, chiuse ermeticam ente con vetri, -dietro alle quali trova nsi due scatole, F e B ; la prima contiene una lampada e lettrica G, i cui raggi, l:"esi p aralleli per mezzo della lente H, van no a colpire la scatola B: Quest'ultima racchiude l'e lemento di selenio C, avvolto su un s upporto non conduttore, D; l 'elemento C è collegato con un circuito per mezzo di un r eostato r eg0latore ed un g alva no metro L, il qua le indica ad ogni ista nte l'in tensità della corrente che passa attraverso C . Affine è non sia maj possibile un passaggio di fuliggin e attraverso i vetri delle fin estrette entro le scatole F, B, quest'ultime ricevono, media nte i tubi E ed I, dell'aria compressa .. Quando il fumo che passa nel camino A è molto denso, la qua ntità di luce ch e da F va in B ad illuminar e l'efem en.to di selenio, C, è poca, perciò la resistenza del selenio è e levata ed esso la scia passare una co;rrente di debole intensità; se invece il fum o è i:;iuttosto chia ro, su ccede il fenomeno inver so, ed il galvanometro L indica una c·o rrente più intensa,. P er comodità di pra tica, il g a lva nometro porta quattro punti di 1·iscontro, corrispond e·1ti ai fumi densi, medi, legger i e chiari. ANNO XIII. - N. 8. T o1m:o , 30 Ap ril e 1917. Rl\JISTA OTIZIE La valorizzazione dei gia cim enti . Un I stituto m in erario. _ Il Governo aveva g ià a nnunciato a lla Camera il proposi to cli eietta re nor me ecceziona li, m a cli pron ta e pratica applicazione, per la m essa in valore dei gia cimenti di combustibi le cli cui il Paese è ricchissimo e che per va rie ra gioni e· specialmente per le d iffico ltà d i o rdi ne burocra ti co che si opponevano a lle concessioni, no~ sono stati per il pa ssa to sfruttati colla sollecitudine e la i ntensità necessarie. In forza di qu este norme, che saranno raccol te e pubblica te in un prossimo decreto, sarà dato modo di in tensifi ca re i lavori ne lle miniere in esercizio e d i ri attivare i lavori in qu elle abbandona te e decadute. Lo Stato si riserva poi il diritto di procedere a ll'esecuzione in da nno ed a lla coltivazione d ir etta delle m iniere abbandonate dai concessionari. P er l'unità d ' indirizzo in questa m a teria sarà costitum un Comitato di sottosegreta ri ùe.i LL. PP. , dell 'Agrico'tura e delle Armi e munizioni. A ta le Comita to è d em ~ n dato ogni provvedimento necessa rio, non esclusi quelli relativi a i trasporti. Sa ppiamo intanto che è in corso di sti'.idio la oostituzione di un a pposito Istituto di credito per la sovvenzione d elle imprese min erarie. (Da La Rassegna dei Lavori Pubblici e delle Stra d e Fe-rrate). Un Ufficio di collocamento per gli invalidi di G·u erra. Il Comitato delle Provincie Piemontesi. per l'assistenza ai .lavoratori .mutilati in guerra ha istituito, so!to l'egida di alte perso:ialità d el commercio, dell'industria e della fi_ nanza, nonchè di ragguardevoli- sodalizi , di Torino e del .Piemonte, uri Ufficio di collocaniento per tutti i m ili tar i (ufficiali, graduati, soldati), mutilati o s torµi, che cercan ,.., occup azione, a nche se non passati in un a casa di ri ed ucazione professionale. _L 'Ufficio di collocamento è posto in T ori no, via R osmini , n. 6 ; g li interessati vi si possono riv olgere per lettera ed anche nioevere e dare sch iarimenti a voce , in tutti i g iorni non festivi dalle ore IO ·alle II ,30. L 'opera dell'Ufficio di oollo camento a favore degli In va li di di Guerra è totalmente gratui ta. di INGEGNERIA SANITARIA e di EDILIZIA MODE .R NA È riseruata Ja proprietà letteraria . ed artistica degli articoli e dei disegni pubblicati nella RIVISTA DI INGEGNERIA SANITARIA E J?I EDILIZIA MODERNA. - Gli origillali,p11bblicati o 11011 pubblicati, no11 vengono restituiti agli Autori. MEMORIE O~IGINALI LE AMBULANZE CHIRU RGI CHE D'AR MATA DELL'ESERCITO ITALIANO (Cont inua z io ne, vedi nutu . 7) E ve niamo ora alla desc rizione più dettagliata de l! ' Ambulanza. Per il ricevim e nto dei feriti e la loro prepa_razio ne, si è adottata una tenda (fig. 4) del tipo comunem~ n t':! in uso presso il nostro esercito, modifica ndola kggermente, in special modo per ciò che ri g uarda la capacità . I nfatti essa misura di spazio utilizzabile ci rca 8 me tri per 5,50, ed è suddi,·isa da un tramezzo in du e parti·, illuminate complessivamente da JO piccole finestre . Nella parte più ampia, alla quale si accede direttamente dallo esterno, s i trovano cinque barelle, sulle quali i feriti possono venir spogliati, eventualmente lavati e posti in grado di passare nella vicina sala operatoria. _ ella seconqa parte, che costituisce propriamente una saletta di medicazione, vi ha un letto e l'armadio con medicine e tutto il necessario per fasciare, ecc. Due passagg i coperti dànno accesso, da questa prima tenda , da un Iato, alla camera di dege nza, MASSIME DI GIURISPlWDENZA IN QUESTIONI DI EDlLIZI A ~ ANIT ARIA C;- Distanze legali - Muri di cinta o divisori - Vicino _ struzioni - Inapplicabilità dell'art. 571 Cod. civ. - Miiri a secco. Il proprietario di un muro divisorio o di cin ta non ha diritto a pretendere che il vicino nello edificare si sco ti tre metri, perchè l'art: 571 Cod." civ. considera la di stanza tra edificio ed edificio; ed · in ogni caso muii solidi, stabilmente i nfis~i a l suolo, e non quelli precariamente e1·etti, come i muri a secco (Corte di Appello di Catania, Luglio 2916, (D a lla R ivista tecnico -legale). STAIJILIMENTO TIPOGRAFICO G. FASANO D o~ IENICO , T ESTA - BIEl.1.A. Guente. Fig. 4. - Interno della tenda per la preparnziooe dd feriti operandi. RIVISTA DI I NGEG N ERI A SANITARI A · e dall 'a ltro, a l g ru p po di a mbie nti p iù im porta nti , d ove si effettua no J.e operaz io ni chiru rg iche . Il repa rto p ost-ope ratorio (tenda -ri coYero per g li op era ti) (fig . 5), è costit ui to a nch 'esso da una t enda, com e q uella che for ma la sala di pre parazio ne e medicazio n·e, s uffi cie nteme nte illuminata da di eci p iccole finest re, ri scaldata in modo conveni e n te, con access::> d iretto dall' este rn o per facili tare il dis impeg no dei servizi. T enuto conto del g1e nere dell ' impia nto, per cui l 'Ambula nza d eve, appe na è co ncesso, essere sg om'" b rata da i dege nti , è piccolo il num ero di do d ic i cilm en te rip iegabili, con re te metall ica e con mate rasso cli crin e animal e. Gl i a mbi(~ n t i d ove si svolge l 'ope ra priqcipal e cie l chirurg o so no còn tenuti in un a ba racca-tend a, s tudi a ta app os ita me nte, in modo d a realizzafle le mi gl ior i co ndi zioni dal punto di v ista della tecnica , compatibili colla facili tà e sveltezza di· mo ntatura e s mo ntatura. E ssa è costituita di un'ossatura in legno di pitch-pin e, leggera e robustissima, che nell o stesso te mpo se rve da sostegno ai suoi teli . Que sta tenda mi s ura circa 5 metri di la rg h e.z za pier 15 d i lun g h ezza , ed è di v isa in tre parti. r; Vl EDILIZI A M OUl..ì.h'.f\!\ o- uito provvede eo-reo-iam e nte ad ottenere la tem"' pote r op erare in cavit à . necessa ri "'a per :\[ ella cam era o peratoria (fig. 6) lo strato inte rn o di tela è d i colore bian co latteo, per cu i s i h a una eccellente diffu s io ne della lu ce, sia natu ra le ch e a rt ificiale; p rovvedo no a ll a p rima le tre am pie finestre di c u i è ricco questo im po rta nt iss im o am b ie n te ; pe r la seco nda , si ha nn o d iYe rsi g ru pp i di lampade elettriche sp osta bili in tutti i se nsi, con u na pote nzié> lità illuminante co mpl essiva di 1200 ca n dele. Iaturalmente la parete interna della sala è perfetta mente lavabile con qu alunqu e di sinfettan te, "'peratura ' 59 pida la montatu ra e s mo nta tu ra : ta nto essi q ua nto il rima nen te d e l mobili o so no in fe rro ve rniciato in bia nco a fu oco . S pecia li catini in nikelio p ossono essue int rodotti ne lle stt> ril izza tr ici pur co n te nendo le medi cazionì a ntisetti che e posson o apr irs i se nza che sia nece!"sari o il contatto d elle mani. L 'a rmame nta r io ch irurg ico è, p e r q uanto è poss ibile. completo, com e pu ò trova rs i in un o dei p iù mode rni e mi g li o ri org a ni zza ti ospeda li stab ili e non ma nca nemme no uno specia le mo to re elettri co con ma ni co fl ess ibile (trapano elettri co) pe r adatta rv i i va ri st rum enti pe rforato ri pe r le operazioni del (Cont'n11a ). c ra ni o . -, Fig. 6. - Interno della tenda per operazioni. Fig. 5. -- Interno dtlla tenda infermeria per gli operati, con vista di un letto a due piani sovrapposti. letti dispor: ~ bili di questo reparto; ma s i deve nota re, che ogni Ambulanza chirurg ica , com e si è detto, deve esse re. a ppog giata ad un O spe dale da campo. Fra un letto e l'altro intercede uno spazio di 40 cm. , e la cors ia, fra le du e file di ltetti, misura p iù di un n ~ etro e m ezzo. L e condizioni d' a mbi ente ri s ultano perciò, nonostante la provvisorietà dell'impianto, assai buone e, se si è fatta la indispensabile economia di spazio, ciò non è a detrime nto del benessere dei feriti e della facilità de l servizio . I letti sono di un tipo speciale, studiato dalla Co mmissio ne, tutti in ferro sm alta to bianco, fa- L a ce ntral e, più ampi a (5 x 7,50) (fig . 6), costi· tuisce la camera operatoria propria me nte detta ; d elle laterali, l ' una ( 2 , 50 x 5) è destinata a ll a sterilizzazio ne e l'al tra (5· x 5) ag li esami radiologi ci, e compre nde anche una piccola came ra oscura. Il tetto di questa b a racca-tenda è formato di tre s trati di tela imperm eabile, le p a reti di due s trati: in questo modo è pe rfetta mente ass icurata la difesa contro gfi agenti a tmosferic i; e lo strato d' a ria compreso fra le varie tde impedisce molto b e ne la eccessiva dispersion e del calo re, per cui l'appos ito impia n to di riscaldamento, cui accenneremo in se- ma si può inoltre ricambiare quando le esigenze dell'asepsi 10 richiedano. Il pavimento è in legno, a pannelli montati su a rmatura pure di legno e ricoperti con linoleum fi ssato da lamine di alluminio: è ricoperl'o da un tappeto impermeabile b_ianco, facilmente lavabile e disinfettabile. Le modalità di montatura del detto pavimento so no tali, che ne risulta un piano solidissimo n on soggetto ad alcuna vibrazione, il che riesce di g rande vantaggio per chi opera. N ella sala trovano posto due letti operatori del ti po corren1e usato negli ospedali, modificati solta nto leg germente per renderne più agevole e ra- QUESTIONI TECNICO-Sf\NITf\RIE DEL GIORNO L'ESPOSIZIONE PARIGI N A DELLA CITTA' RICOSTRUITA L a notizia è già stata pubblicata anche su queste medes ime colonne : a Parigi, cioè, nonostante possa il tentativo sembrare prematuro, si è organato una esposizione della Città ricostrutta, . la qu ale mostra si propone di documentare nel mod o mig liore tutto quanto concerne .Ja ricostruzion e delle città danneggiate dalla guerra (e quindi d ocumenta prima di tutto l'opera di struttiva dell a 60 RIVIS TA DI le lesioni più interessant i, i te ntat ivi di rimedii imp rovYisati e prov\·isc rii, le opere di trasformazio ne rad icale, la ricostruzi o ne pra tica e quella ideale). I limiti di tempo, e p iù a ncora le co ndizioni di luogo o di tempo, ha nn o imped ito che l 'Esposizion e ris u ltasse ciò ch e e \·ide nte me nte \·oleva essere nel pensiero dei promotori: ma la docum entazione ch P si è ugua lmente potuto mettere assieme no n cessa d i a ,·ere un s uo pecul ia re ,·alore . Sovrat utto per il momento richiamano l'atte nzio ne i tentatiYi pratici per la ri costruzi o ne prov\·isoria delle città e dei Co- Fig. 1. Tipo di casa smontabi le Gillet. muni di strutti. A lle Tu!leries si sono ,·eduti nelh mostra, limitata ma utile, tipi di abitazioni smontabili, diversame nte con ge,g- nate ed esea ui te ' che s i ~ propongon o di risolvere nel migli o r modo il problema della rapida ricost ruzione della casa a bbatt uta . L'Esposizione ha dim ostrato che s i può fa re bene an c he non rimanendo schiavi dei soliti tipi di baracche smo ntab ili. Così la (( Socié t~ A non _,·me des .-\erop la nes B orel » ha esposto col nome (( V illage France » tipi di cas in e in legno, s mo nta b ili, a serie intercamb ia bili , con d oppi e pareti a inte rca pedine d'a ri a e co n ri vestimento ign ifu go dupli ce, co n coperture in amianto, c he rappresenta q uan to <li meg-li o s in ~ ad ogg i s i è potuto osse n ·are in simile r;ateria di costruzioni . Si -tratta cli un a d ozzina di costruzioni differe nti, compres i alcuni edifi ci di carattere pubblico . Un padigli one costava (è appena necessa ri o rile Ya re ch e le Yari azioni in qu esti tempi no n hann o limite) tra 3000 e 7000 fr .. la casa ag-ricola costava fr. 4950, comprendendo, oltre ai _l;cali necessari per l'abitaz io ne, an che qualche ambiente accessorio . Però la casina a~ricola pareya eccess ivamente pi ccola . L a stessa Società aveva presentato un proge tto dettagliato pe r la costruzi one di un villaggio di 100 a bitazioni . co mprende nte l'edifi cio pel C omunè . 61 E U I EDILI Z IA MODERNA l:\GEGNERI A SAN ITARI A e la sc uola e d un a _ p iccola capp ell a . La spt sa totale, preventivata co n cu ra, e quindi n on lon tana dalla realtà politi ca, e ra di fr. 100.000, ossia fr . i o30 pe r a bi ta nte : cifra c he parrà picco la per chi sa ch e cosa in defi ni tiva costa no a nche g li edifici im provvisati pron risor i i. L a C;tsa Gillet presen ta\·a un tipo di casina smo ntabi le in leg no che s i a ll onta na a lq ua nto dai soliti tipi e che pare d eg no di atte nzione pe r l'aspetto davvero sedu cente. L a cost ruzi on e è fatta con pannelli costa nteme nte mante nu ti nell e dimen s ion i di 3_x r m . : dei ferri a U in accia io rigido, riuni ti e man tenuti con b ulloni a madre,·ite riuniscono le diverse porzio ni fo r mando u n tutto ri gid o e res i· stente (fig .. r). Il tetto è in un materia le molto s imile all'eternit: la veranda rappreSt: nta una soluzi one ottima per l 'estetica della casina, il cui prezzo di esec uzion e pratica era di fr . 7200. Colla mobilia (eseg-uita da l\'orvok) la casin a (sala da pranzo, ufficio~ camera da letto, cucin a-, sa lotto), il costo totale della casina ammobig liata è di fr. r r.800. La ditta Humphreys ha esposto un tipo di cas:i ca na de nse (la cosidetta casa tipo Mackenzi e) t utta in legno, smon tab il e co n l'aiu to di un martello e d i un cacciaùte , rimontabile in mezza g-iornata e ch e si afferma capace di durare 5 lus tri! I sep imen ti s i posso no mutare di posizione e pe r conseguenza la pianta n on è a tipo fisso. L a casina è tu tta in lar ice (fì g . 2) . _ ne i quali mutaYa no detta g li e piani, ma che con pochi sca rti , ma nte neva no ide nt ici i vantaggi e g li inco m·e nie nti . L ' E sposizione ha dimostrato un nume ro co nsid e revo le di abi taz ioni rurali trasportabili : s i d eve tra questi rico rdare il tipo di casina rurale (( San o», s ce lto ed applicato dal Comitato della sottoprefett ura di \ erdun. E ' una cas ina economica, incom- Fig. 3. - nei nostri paes i. Sgraz ia tamente l'aspetto confortevole e la bontà della veranda sono ne utrali zzati d a un a ume nto no n indiffere nte d el prezzo di costruzione . In totale quindi un a piccola ma prat1ca Esposizio ne, che ha dim ostrato come in Francia in materia di costruzioni imp rovvisate, di padiglioni smo ntabili , di baracche si sappia far b e ne anch e senza copiare pedi ssequamente i tipi stranieri. Sovra tutto è deg no di rilievo e di elogio lo sfo rzo a scegliere soluzion i che. senza offende re la rigida necessità econo mi ca, permettano di dare alla costruzion e improvv isata un aspetto gradevole. Piccola abitazione rurale (Sa110 ). b ustibile, che può essere abitata imm ediatamente -dopo la sua costruzio ne non necessitando essiccamento di muri . I diffe re nti panelli in legno sono impregnati di cuprinol (sale rameico solubile nel1'olio), che impedisce l'ammuffimento e la putrefaz io ne (fig . 3) . O tt imo è il padiglione (( Idéale économique », -cost rutto da P etitpas e Fournier, che s i monta in poche o re e che, co me grazia ed elega nza modesta, I · I t.. ~ <.,; I J manger Baracca indiana ('Btm gaiow). Fig. 5. L'Italia troppo di frequente in materia di costruzioni :improvvisate ·ha ricorso all'estero : sarebbe b e ne che si tenesse prese nte l'esempio francese e se ne traesse ragione di eccitamento a ten tare vie mi g liori dalle se rnpli cità troppo spesso battute. B . E. Fig. 2. - Casa portatile, tipo Mackmz.ie Ottimi tipi di padiglio n i hanno presentato Hamon frè res e Brcssard, specializzati in costruzioni improvvisate . Anche la Casa Haour esponeva tipi economici di baracc he non superanti il costo di fr. 50 per mq. coperto (70 fr . se le pareti erano doppie). Un gra nde numero di altre Case costruttrici esponeva t ipi varii di ed ific i smontabili e improvvisati. ~uovo Fig. 4. - Costruzione del tipo Levam1mr. è uno dei tipi meg lio riusciti di casi na improvYisata, tra quante si sono viste in ogni tempo. Buoni i tipi Levamieur (fig . 4) e i Mackenzie e per zone un po ' ca lde o a terreno umido ottimo i Bungalow (fig. 5), che non sto nano punto anche SEDILE D A LATRINA PER MUTILATI Si tratta di un nuovo sedile da la trina per mu tilati del aenere di · que llo inventato dal Dottor ' I:> Ro uq uette, cui acce nnammo ultimamente in questa Rivista (1) , e che il suo inventore denomina «La Praticissima». (1) Vedi questa Rivista , N. 6, anno 1917 . KI VISTA lJl E DI EDILIZIA MODERNA I GEGNEKIA SANiTARI. \ Questo apparecchio, che abb iamo avuto occasione di esa min are a ll 'Esposi zi one Nazionale della protesi pei mut ilati, ape rta attualmente a B olo· gna, è stato esso p ure ideato per utilizzarsi nelle latri ne co n piano a lla turca . Consiste in un'arm atura in ferro tubulare a forma di U rovesciata fis' in sata a l muro mediante quattro bracciuoli ed modo che il ce ntro del sedile risulti in co rrispon· <lenza, s 'in te nde, al foro della latri na. Tella sua parte s uperio re trovas i un a rg an ell o a fun e di acciaio, che agisce per mezzo di un volan tino, e che serve ad alzare od abbassare il sedile all'~ l tezza desiderata dall'utente . pararsi fra loro (vedi figura) quando, ad esempi o" l ' utente abbia una gamba forn ita di protesi proyvisoria o di arto artificiale, e quin di debba riman erecon detta gam ba tesa e legge rmente appoggiata a terra, sostent;ndosi, poi, col corpo ad un o dei coscia li. Da quanto ci v iene riferito, se mbra che il sedi le· del Dott. Rouqu ette, che trovasi in esperimento all'Istituto Ortopedico Ri zzoli, non corrisponda completamente all'attesa, mentre invece nell'apparecchio ora de scri tto le manchevolezze in qu ello ri le\·até no n s i Yerifi cherebbero . Questa sedia per mutilati è stata ideata dal sig nor Dome nico ì\tlagazzari , I spettore dell'Istitu to, Ortoped ico Rizzoli, e Yiene costruita nel! 'Officina I. Lanzarini Zurla di Bolog na. RECENSIONI Ma.t fo1ielle co mbustibili di segatura di legno - (Rass eg11a Mineraria ed Ingegneria Ferroviaria - Gennaio 19 17). Ai fian chi dei due montanti dell 'arm atura vi sono due aste per l 'appoggio d elle braccia, m entre ii traverso di rin fo rzo, che unisce i montanti medesimi, serve da schienale e sosti ene la scatola contenente .i rotoli di carta, la quale ha pure l 'uffìcio à i impedire il diretto contatto de ll e natiche col sedile. Questo è diviso in due parti (cosciali), che possono stare riuniti quando l'utente sia debole od a bbia il busto gessato e quindi si . trovi nella necessità di doversi poggiare co n ambo le natiche sul sedile medesimo ; mentre esse parti possono se- Tutre · le questioni riguai·danti i combustibili nella locoproba bile sostituzione al prezioso car bone , acqui stano in. ques ti momenti u n' importa nza ed un inter esse gra ndis. si mi . Non sarà quindi se nza qualche utilità riportare quL a lcune n-0 tizie intorno a lla fabbricazione di mattone lle con stgatu ra ed a ltri detri ti di legno, fabbricazione che è ora quas i esclus ivamen te praticata nelle seghe rie svedesi. I r esidui grossolani di legno vengono dapprima tr as for-· m at i in una minuta segatura, facendoli passare attr averso· d ue cilindri che li comprimono fortem ente, frantumandoli e ne l temp o stesso tog li endo loro una pa r te dell'umidità ch e essi contengono. L a polvere oosì otte nuta passa poi in un essiccatoio scalda to a va pore ed a questo uso si u t ilizza in gra n pa:r te il \·apore di scappamento dei motori :iziona nti la segheria stessa . . Per oomprim e1·e la polvere essiccata in m a tton elle s i fa uso di una m acchina a na loga a quelle che si adoperano per i conglomerati di oarbone; le m atton elle passano infine a ll 'apparecchio di carbonizzazione, il qu a le è costituito da un a serie di cilindri di lamiera, colloca ti in un forn o ed aven t i ad una delle estremità un tubo per la eliminazione dei prodotti volati li. Caricati i vari cilindri, ogn un o di essi viene chiuso con un a ppa recchio a ch iusura idraulica e si a lim enta il forno oon residui di legn o, ottenend o col ri sca lda m ento un carbone di legna, mentre i sottoprodotti dis t ill ati vengono fatt i ra ffr eddare in un serpentino e manda ti in un a conveni ente vasca. O ccorrono circa 236 kg. di legna per carbonizzar 1000 kg. di m attonelle. L'operazione si fa In grande nelle segherie di Skonsik, e dà i seguenti ri sultati : S u 8ooo tonnell ate di m a terial e trattato si ricavan o 2005 tonnellate di carb-On e di legna, 530 tonne lla te di catrame, 300 di acc-tato di calce e 45 di a lcool m etili co e di acetone. Le matton elle posseggono . un a gra nde durezza ed un a· den sità eleva ta: il catra me ricavato è molto leggero e contiene un a f"ilevante percent u a le di creosoto, è di composizione o mogen ea e serve molto bene per gli usi antisetti ci. Il peso delle maWmelle è di una tonn ell a ta per rnetrocubo, mentre la sej.:!a tu.ra per lo stesso vo lu me pesa 235 kg. • .deriva da c iò un notevole va nta gg io per il m ino r ingom bro d elle o fnci,ne ; ì,noltre il profi t to netto de ll a trasform azio ne si cal cola a l 22,5 % del capi ta le impieg a to nell 'i1~1pianto . s. 1l ricupero del èarbone e dell'ottone n elle ceneri dei fornt di fu sione - (Iron Ag" - Ottobre 1916). TAGGART: Le c eneri dei forn i di fusione degli ottoni contengon-0 ge_ ner a lmente w1a ril evante proporzione di carbone incompl eta mente bruciato, circa il 15 %, ed un a certa quantità di ra m e, 10 %, il che corrisponde ad una percentual e in zinco del .'),4 % circa . :\on è pertanto indifferente, dal punto d i vista econ omico, il ricuperare questi m ateriali, ch e a ndrebbero getta ti ,·ia insieme colla cenere, l'A. descrive il metodo migliore per rea lizzare questo ricupero. Anzitutto si fanno passare le CE'n er i in un separatore magn etico ch e trattiene i pezzi -di fer ro e di g hisa; poi i materia li c-0sì trattati si mandano ad un p r imo staccio, e di ciò che non pa ssa a ttraverso le m aglie si fa un a cernita a mano, distingu endo quattro categ orie di materiali, e cioè : ottone, carbon e, ceneri e rifiuti diversi, come legno, cord e, rottami di crogiuoli , ecc. · Le sostanze che sono passate attraverso il pri mo crivello, ve ngono setacciate a ltre tre vol te consecutive e dei rifiuti di ogni staccio si fa nn o le distinzioni già effettua te per il primo: la cernita però non è più eseguita a m a n-0, bensi m ediante un cla ssi fi ca tore idraulico. Finalmente i m ateri a li che h a,nno attraversato il crivello dalle maglie più piccole, sono m a ndati a i molin i tubul a ri a palle, i quali li r id ucono in una po lvere molto fin e che viene concentrata succe;;siva m ede su un a prima tavola sgrnssa trice, poi in un classificat01·e, e infine su u n a ta.vola si stema \ Vìlfl ey. I p rodotti di ques te successi ve concPn tra zio ni sono prosciugati , insieme coi depositi di deca n tazione de ll 'acqu a ch e ha servito al trasporto dell'ottone separat-0 durante le preced enti operazioni , poi passati ancora una ,·olta in un separatore magnetico, pesati e fin a lmen te fu si nei forni a riverbero. Un impianto del genere di quello descritto perm etterebbe, see-0ndo l'A., di ricup erare qu asi integralmente il carbone e l'ottone contenuti nella cenere ed apporterebbe notevoli vantaggi economici per qu elle grandi officine la cui produzion e g iorn ali era in ce!lere raggiungesse a lm e no 200 tonnellate. P er fonderia d'importa nza o di produzion e minore, non varrebbe la spesa di effettuare tu tte le r icordate operazioni, 'ma . il siste m a sarebbe a ncora a ppl icabile con E. opportun e semplificazioni. e Esperienze di resiste11za alla nwrcia di una uettura automobile su massicciate diverse (Transactions of Electrical Engi11eers I nstitu.t di Clev eland - Giug,1;0 1916). R E:o;Z' ELY E S cHURING : P ochi ssime e non metodiche esperienze furono fatte su un e lem en to importan t issimo per g iu dicare dell a bootà o meno di un a m assicciata strada le, e cioè sull a res istenza a lla trazione meccani ca ; uno s tudio m olto serio venne compiu to su qu esto inte r essante argomento dall' Istitu to T ecnologico cli Boston , e credia m o utile riportarne le risultanze. 11 cha.ssis de lla vettura sottoposta a lle esperi enze era m o ntato su fasce piene del diametro di 89-91 cen timetri e · de lla largh ezza di 635 millimetri, il motore era elettrico ed a limentato da un a batteria di accumul atori ed il p eso a vu ote dell a vettura u a di mezza tonnell ata. Prima oura degli esperim en tatori fu di studiare il fun-zio namento in laboratori-0, sollevando le ruote m otrici e serve ndosen e come di un organo d i trasmissione, mosso da l ··li fuori da un motore elettrico perfettamente tarato. D a l rendimento di questo m o tor e, per fettam ente noto, dall e mis ure ele ttri che fatt e colla s tessa precis ione sulla batteria di accu mu latori, gli AA. poterono dedurre le perdi te di ener gia dovute a i m ecca n ismi in terni della vettura il che permet teva lo ro di stud ia,t"n e la ma rcia su strad a co1~"le se si tratta sse di un mecca ni smo se nza attr iti, nè perdite elettriche. Rim aneva ancor a , quale perdita insE'parabile dell a m arcia su stra da , la r es istenza che la vettura incontrerebbe nell 'aria e sopra tutto nell'aria agita ta. Quest 'ultim a r esis tenza si pote ,·a a ncora eliminare a vendo cura di ripetere successivamente le prove nelle due direzioni opposte e ciò infat ti fecero i due a u tori . Qua n to a lla resistenza dovuta all'aria ca lma, gli esperimenta tori non l'elim inarono e la compresero nella r esistenza alla trazione dovuta a lla s trada. L a sua importanza però è molto ri d_otta, date specia lmente le piccole velocità, poco diverse fra di loro, a cui si eseg ui rono le varie esperi enze. Ne lle prove prelimin ari in laboratorio si ottennero i seguenti . risultati : corrispondentemente a lla prima posizione del controller, consu m o di 2000 watts con un r endime nto del 55 % ; per la seconda posizione, con sumo di 3000 watts e rendimento del 73 % ; per la terza, consumo di 3500 watts e 75 % di rendimento, e fi nalmen te per la quarta, consumo di 3700 \Ya t t:!' e oendimento -del 78 %· Durante le esperienze su strada, il oonduttore a veva cura d i manten ere il controller sempre nella stessa posizionE' : un osserva tore cronom e tra va il tempo e segnava le velocità, mentre un altro ieggeva i \'Oltaggi e l'intensità su ll a batteria . Questi eleme nti erano sufficien t i, tene ndo conto dei risultati delle esperien ze di la boratorio, p er determinare le resistenze all a trazione nei perco rsi e ffet t uati su s tra de di diversa natura. Una accurata serie di prnve ha permesso di classificare nel modo seguente, secondo il grado di preferenza, le diverse strade : 1° asfalto ; 2° pavimentazione in legno ; 3° ma_ cadam; 4° pavimentazione in mattoni; 5° pavime ntazione in granito con gi unti in cemento; 6° pavimento cli scorie; 7° g h iaia; 8° gran ito con gi unti in sabbia. Ancora una volta a ppare la superiorità dell'asfalto sugli altri sistemi di pavimentazione stradale ; ai numerosi suoi vantaggi tante vol te ripetuti, le esperienze di Boston ci p ermettono di aggiungere, scientificamente provato, quello di o pporre la minor resistenza a lle trazioni dei veicoli a uto.!. mobili. L 'industria del p·e trolio in Rumenia. L a grande impor tanza dell 'industria petrolifera Rumena è d-0v uta essenzialmente a ll a sua posizione geografica. La zona Ru men <J è il prolungamento · di qu ella Galizia na ed i centri principali sono: Nea mtzu, Bacan, Moinesti, Buze u, ed il distrett-0 di Prahova; secondo i dati del II I ° Congresso petr-0li fer-0 tenutosi a Buka r es.t . ne l 1907 la ri cch ezza di questa zona rappresenta un valore ohe sup era i 50 miliardi. Il petrolio Rum eno sembra si tr.ovi in terreni più recenti che non quelli della vicina Galizia; se ne trova perfin o nel pliocene e talvolta a nch e nel sarm atico, ma la m aggior pal"te d ei g iacimenti è data dagli affioram enti pliocen ici ; le zone di Neamtzu e d i Bacan a ppa rten g-0no però a ll'oligocene ed an 'eocene superiore. Il più antico sistem a di estrazione del pe tro lio, sistema che esiste tutt'oggi in gra zia della sua semplicità e del suo basso prezzo (li e.osto, è quello dei p ozzi a m a no. Si sca vano dei pozzi circola ri o quadrati a seconda della n atura del terreno, fin o a lla profondità di circa 50 met>ri con u n diametro di m. 1-1,50, poi si incomincia ad aerear ne il fondo m ediante g.rancfi m a ntici da fo r gia; per l 'i llumin a- RIVISTA DI INGEGNERIA SANITARIA zione si .ricorre a specchi inclinat i a -t.) 0 • Gli operai, in squadre di quattro o sei con u n capo, procedono nel loro la vo ro con un picco:1e ed un a pa la a man ico corto, cari. cando col m ateriale di escavazione .dei ca nestr i sollevati per m ezzo di un verricello. Il numero d ei pozzi è anelato man ma no diminuendo ed al vecchi o s istema si tende ora a sostituire i procediment i a sonde, si a a secco, sia iara ulici . !\e l primo caso, un lun go trapa:io, penetra ndo nel ten-eno, polve ri zza la roccia e la terra che inoo11tra, la quale poi insieme coll 'acqua introdot ta o esistente già nello strato, viene asportata per mezzo di cu ochiaie speciali foggiate a ·uso di lun ghi tubi e munite inferiormente . di 1.m a valvo la. Nei sistemi idraulici, il trapano è forato e permette il passaggio di una corrente d'acqua che riporta a lla superficie i materiali scavati. Rapido è stato l'a umento della produzione Rum en a : nel 1857 essa era di 300 tonn ell ate, nel 1882 raggiungeva già le i8.ooo tonnellate; dal i896 a l 1897 l 'aumen to è pili· sensibile a ncora (cl.a 6o mila a 110 mila tonn .) g razie al l'in troduzione dei sis temi moderni d'estrazione, e cresce a ncora sempre fino a ragg iun gere nel 191 3 la considerevo le cifra di i. 885.000 tonnellate. L a guerra Europea fermò questo continuo progresso ; infatti, m entre al mese di marzo 1914, la produzione era già di 161.213 tonn., nel rimanente periodo di tale anno non raggiun se che la modesta cifra di 1.783.947 tonn., diminuendo a ncor pili sensibilmente durante il 1915. Con tempow neamente allo aumento della produzione si è verificato l'aumento del numero e dell'impQrtanza de lle raffin erie Rumene: mentre nel 1906 la qu antità di petrolio tratta to era di i.250.000 tonn ., nel 1913 tale quantità salì a i.790. 000 tonn., subendo poi naturalme nte .anch'esso la con segue nza della guerra. I prodotti otten u ti dal raffinamento del petrolio si possono considerare in media i segue n t i : benzin a 23 ,5 "lo ; petrolio per l 'illuminaz io11e 20 "lo ; olii minera li 5 % ; residui 49 % e perdite .alla distillazione i,6 "lo· Di tutto il petrolio estrat to e raffinato, la Rwn enia non consuma che il 50 "lo ; il resto viene espo.rt.ato a ll'estero; prima della guerra tale espor taz~one avven iva attraverso i D a rda ne lli o lungo il Danubio con destin azi.one a Costa n. tino po li , in Egitto, in Fra ncia, in I nghi lterra, Au stri.aU ngh eria e Germa ni a. L a guerra modificò profondame nte tali condizion i di cose ; la chiu sura dei D ardanelli indusse la R u:nenia <. invia.re i suoi petroli negli Imperi Centrali ch e li pagava no un prezzo molto elevato. E ssendo stato proibi ta, per r agioni di Sta to, l'esportazione d el petrolio grezzo, dei r esidui e della para ffina, la Ru menia contin uò ad esportare g li olii min era li, il petrolio illuminante e la benzina con un qua ntitativo complessivo, n el i 9 15, di 154.500 tonn. p er la Germ an ia e 225.500 to nn. per l'Austria-Un. gheria. Qu asi tutta la produzione del petrol io in Rume ni a s i trova nelle m ani di ~randi Compagnie petrolifere, il cui capitale si eleva a circa 535 milioni, dei qua li 16o appartengon'o -alla Germai~ia, 75 a ll'Olanda ed il resto a capi tali sti fraJJcesi, inglesi, belgi, americani, ecc. ; i capitali ru'm eni . en. tran o solo p er un a piccol issima par te. L e prin cipali Società petrolifere sono la Steana R omana, l'Astra Romana, e la Romana Amerirana; la ·prima è un a Società comp·letam ente tedesca, che ha un 'importanza ed una estensione straordin a ria ; prima dell a g uerra impie. gava circa 4000 operai e d ispo neva di un capitale di 100 m ilioni. L 'Astra Roma na (cap. 6o milioni) è posta sotto il con. troll o della Compagn ia .angl°"ola ndese « R oyal D eutsch • Shtll C 0 » e comprende nel suo comitato d 'a nu11inistra zione dei rappresenta nti di Compagnie tedesche. L a terza gra nde Compagnia , con 29 milioni, è stata fondata nel 190-f dal gra nde trust Ameri ca no « Sta ndard OiL Company ». Vengono in segujto gruppi di min or importanza fr.an . cesi, inglesi e belg i, ma certo so no i g ruppi tedeschi q uelli che si sono .accaparrati la magg ior pa r te del! 'in d ustri a petrolifera Rum ena, ed in fa tti la Germania è la !\ az io ne che p iù maggior.mente consuma petrolio, ia nell a ma1·ina che nei motori (specialmente i " Diesel »), mentre ne l suo territorio non esi tono g iacin1enti petroliferi . Prima della g uerra, essa importava la gra nde quan ti tù di petrolio di oui necessita dagli Sta ti U n iti, dalla Ru ssia, d a ll a Galizia e dalla Rumenia; le condizioni create dalla guerra ha nno di molto aum entato l 'i mpor tazione dei petroli run1eni . Gli ultimi do lorosi avveni~ entì ha nno natu ra lmente por.. tato gra ve perturbazioni nell ' industria rum ena del petro lio, le cui riserve salivano a circa un milione e m ezzo di ton. nell a te. P a r e che una riuni one sia avven uta a Bukarest, duran te· l 'ava nzata tedesca, per discutere sull'o ppor tunità della di. struzione di tutti i pozzi petroliferi rum en i. Tale mi sura gravissima non fu ·na turalmen te presa per non r ovinare· eco nomicamente il Paese per sempre; si deci se solta nto di distruggere tutti g li impianti fatt i per le escavazioni ed il tra ttamento de l petrolio. Ed infatti giornali tedeschi h anno poi a'llnunzi ::ito ch e dura nte la .ritirata, i Rum eni a vevano colmati i pozzi e resi tutti gli impianti inservibi li per lungo tempo. Quantunque tali notizie siano da prenders i con ri ser\'a , certo è che l 'indu stria petrolifera Rumena ùeve avere subìto danni gravissimi a cui sarà lun go e difficil e mettere r ipa!'.o. E. NOTIZ I E Fnrza mol-rice prodp tta co n calori vulcanici. L 'i ng. prof. Luigi Luiggi ha fatto nell'Engineerin g un o s tudio sull e applicazioni pratiche dell a foi-za motrice pro. dotta_ con calori vulca nici, trattando specia lmente d elrim. pia nto, eseguito fin nel 1904, dalla Società boralifera di Lardere.llo. Questa Società utili zzava i ben noti sÒffi oni cli V ol terra, getti di vapore caldissimo (165 gradi circa), contenenti in sospensione acido borico, per mezzo di una macchin a a lternativa a va po1·e. co nnessa con un a din am o, la qu a le generava la corrente m.- cessaria ad ìllum in a<re parte d elle fa bbriche di borace. · U lteriori modificazioni al l ' impianto fanno si che vengono evitati i danni che i sa li contenuti ne i Yapor i .apportano a l macchinario; l'attuale install azione comprende tr€' turbogeneratori di 3000 Kilowatts ciascuno e la corrente gene. 1·ata viene tra.sportata a Volterra, Siena, C eci na, LiY01·no e Firenze . Sarebbe conveniente fare studi per a na loghi impi anti pei Campi Elisei presso Napoli , dove il uolo in certi punti è scottante già a 30 m etri di profondità. S. .STABlLIMEl'\TO TIPOG RAFICO F ASAN O G. DOMENICO, TESTA - Gerente. B IELLA .