efí
ANNO XII Num. 18.
Giovedì
A.BiTarrimErrn- NEL REGNO
cf.»
fi
L.10 anno - 5 semestre - 2 50 trimestre
Fuori Stato aumento spes.
Ifffizio - Lungarno
Mceu
Ar.
dd
àiiiiirkzi È INsraziorn
toio
Atti rludiriarl, amministrativi • avvisi particolari cent. 25 per linea o amido di linea.
Inserzioni nel corpo del giornale tiro una
per linea o spazio corrispondente: dopo la
trina del gerente cent. 60 per linea e
spazio cerrisipoadente.
GIORNALE POLITICO
Centesimi 10 il numero - Arretrato 20
I pagamenti non sono validi se non fatti
entro rice vuta firmata dal Direitore proprietarie
LA 1110111t1
2 Marzo 1876
UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI
Geeenaie ere Gaetano Frediani.
Pisa 1° marzo
PARTE UFFICIALE
••••••■■•
Il Sindaco di Pi1,
Viste le deliberazioni lei Consiglio comunale in dieta 8 luglio 1875 e 5 gennaio 1876,
Rende noto quanto appeasso:
Agli effetti della pubblica istruzione il
Comune di Pia dovrà quindi innanzi essere
considerato UOMO diviso in undici Sezioni,
cioè quattro eezioui per la parte di città e
Rette per quella di campagna.
Coloro che vorranno approfittare delle
Scuole elementari del Comune dovranno frequentare quelle che sono destinate alla Sezione nella quale dimora la respettiva famiglia.
Le undici sezioni sopra citate sono designate con le seguenti denominazioni:
CITT À
Sezione
di
sant'Antonio,
coetituita dalla
1. 4
parte di città compresa fra la strade. Vittorio Emanuele, il Lunari» Gambacorti e lo
mura. da Porta a Mare alla 13ari iera Vittorio Emanuele.
2.• Sezione di san Mart no, che comprende
la parte racchiusa fra la strada Vittorio Emanuele, il Lungarno Gableo e le mnra della
Barriera Vittorio Einaunele al Ponte alle
Figge.
3.a Sezione di san Francesco, limitata fra
la via del Borgo, via sant'Anna, il Lungarno Me liceo e le mera fra la Porta a Lucca
e Porta alle Piagge.
4.a Sezione di santa Maria, compresa fra la
via del Bergo, via eant'Anna, Lungarno Regio e le mura dalla Porta a Lucca alla Cittadella.
CAMPAGNA
5.• Sezione di Riglione, che comprende le
parrocchie di Riglione, Oratojo e Putignauo.
6.e Seziono di san Mareo alle Cappelle, che
comprende le parrocchie di san Marco alle
Cappelle, sant'Ermete e di san Giusto in
Cannicci.
'7.• Sezione di san Giovanni al Gatano.
8.a Sezione di Barbaricina, che comprende
le parrocchie di Barbaricina e Madonna deldell'Acqua.
g a Sezione di san Michele degli Scalzi,
che comprende le parrocchie di san Michele
degli Scalzi, Cisanello e Ghezzano.
10.a Sezione di santo Stefano extra rnoenia.
11.a Sezione di san Piero a Grado e Stagno.
Ad ogni sezione di città è addetta una
Scuola maschile ed una femminile di 1. 4 e 2.a
classe; ad ognuna delle sezioni di campagna,
distinte con i numeri 5, 7, 8, 9, è addetta una
Scuola unica maschile ed una Scuola unica
femminile, ed alla sezione di san Marco alle
Cappelle sono addette due Scuole maschili ed
una femminile dello stesso grado delle altre
sezioni di campagna.
A ciascuna delle ultime due sezioni di
santo Stefano, cioè, e di san Piero a Grado
è assegnata una Scuola mista secondo il disposto del Regolamento del 15 settembre 1860.
Oltre le dette Scuole ne sono istituite due
maschili di 3.a classe con sede in città da
servire per città e per campagna, delle quali
una verrà frequentata dai fanciulli che abitano nella parte del Comune posta sulla deatri dell'Arno, l'altra da quelli della parte
situata sulla sinistra. P pure istituita una
E PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE
Scuola maschile di 4.a ele.See con 80.10 in
città per l'intero Comune. E finalmente • istituita una Scuola di 3.a e 4.a classe •emminile per fanciulle di tutto il Comune. Però a seconda della deliberazione contenere è
sospesa fine al futuro anno scolastico 4876-77
I' apertura d' una delle Scuole maschili di
3.a classe, di quella Intutninile di 3.a e 4.a
eaisse, di quella mista di santo Stefano extra
moenia; e per la Scuola wabtdiile dona siezione di san Frencesco dovrà intanto servire
la Suola di mutue insegnamento di santa
Marta. - Perciò provvisoriamente nella Scuola di 3.a ciasee inaech.le che attuaitneute
viene aperta saranno ricevuti aluuni di tutto
il Comune, ed i fanciulli e fanciulle di famiglia che abitano fuori di Porta Nuova e fuori di Porta a Lucca a troppo grande distanza dalle Scuole di Berbaricina, e di san Michele. degli Scalzi, potranno eseur ricevuti
respettivamente nelle Scuole destinate per
le sezioni di città di santa Maria e san Francesco, compatibilmente al numero degli alunni ed annuiti della città stessa.
Le Scuole addette alle sezioni di città, che
8111allUO aperte a cominciare dal dì di t del
prossimo marzo, hanno sede respettivainente
uelle appreiseo
Sezione di eatit' Antonio. Scuola maschile
Via Mazzini, antico locale delle Scuole comunali maschili - Scuola femminile, Piazza
inteina della Barriera Vittorio Emanuele,
numero 1.
Sezione di san Martino. Scuola maschile,
piazzale della Fortezza, Casa dei sigg. Fratelli
Chiesa. Scuola femminile, Via delle Belle
Donne, numero 10 secondo piano.
Sezione di san Franceeco. Scuola maschile
di mutuo insegnamento a Santa Malia Scuola femminile, Via degli.Orati, nello dtetau
stablie delle Scuole Normali di san 'taglieri.
Seeione di muta Maria. Scuola Maschile, Via
santa Maria, presso l'Ospizio degli 'nuocenti.
Scuola femminile, Via santa Maria, casa
Chiesa, numero 48 secondo pie.n.o
La Scuola maschile di 3.• desse è situata
in via del Museo nello stabile degli Asili
infantili - e la Scuola maschile di 4.a classe
è poeta molla strada Vittorio Einauuele nel
locale dell'Oepizio 1i inendicite.
Per le Sezioni di campagna le scuole che
già esistevano hanno sede nelle stesse località; la seconda Scuola destinata per la sezione di san Marco ade Cappelle, è posta
provvieoriamente antico locale delle
Scuoie mutane in Via Mazzini presso la
eletteti di &un'Antonio; e per ia scuola ansia
di san Piero a tirali stira in seguito indicata la lecalita.
Plea, li 16 febbraio 1876.
M. RIZZAIII.
CONSIGLIO COMUNALE DI PISA
•■■••■•011,......■■
Sessione Straordinaria
Seduta pubblica del dì 29 gennaio 1876.
Presidenza del Sindaco cornea. avv. Mario
Rizzari.
Fatto l'appello nominale, rieultano presenti
i signori:
Chiesi, Colombini, Grassini, D' Achiardi,
Garzella, Dine Papasogli, Gioli, Fengacei,
Duranti, Automi, Meschini, Petriai, Tempteiti,
Serani.
È giustificata Paeeenza dei sigg. Di Lupo
e Do Michelis.
Il conieglier Durauta dein:P.111staed ottetinta la parola, espone al Loustglio chi se
tuese etato preeeute dela seduta tenia quale
tu comunicata la relazione fatta dalla temuta
sucio elle era 'stato da lei operato a proposito delle nenia Università, egli avrebbe
fatto alcune dichiarazioni che intende di faro
ugg. E quiudi dice che se fusa* •iesio pro.
beate avrebbe fatto platee) a ceò che dalla
Giunta era Stato fatto a pro della Facolta
legale e delle scuole di Veterinaria e di Agronomia, ma che non avrebbe potuto faro aitreitauto per ciò che aveva riguardo alla
scuola Medinina; anzi, dice egli, la parte
ultima della relazione che si ritertsce a quemia scuola avi ebbe dovuto dieappruvaria
CUL1l0 prtllieLltailit1 i fatta in modo da fare
una impressione diverea dalla realtà. Dice
però non intendere di sollevati una diecus81 "e dUPOCI 10 Consiglio, chiare le fatte ceateuicaeisali, dia coli Una YOtaZtOlie, con
una semplice acquiesceuza. ciò che ignorai
avendo approvato il fatto della Giunta, egli
intende di rispettare, come ha fatto in al re
occaeioni, la volente del Consiglio. Come
Peraltro la Giunta ha voluto garantirsi in
faccia alla opinione pubblica per le contingeuze avveuire, nel modo stesso tigli intende
gerautere la etla respuneabità di feccia
ai tuoi elettori; per il caso cha in una circostanza qualunque la pubblica opin•one
i suoi elettori gli domandassero come ha
eseguito il loro mandato in questa circostanza,
possa sempre rispondere che egli aveva sempre pensato ed operato diversamente e che
non aveva nessuna colpa negli avvenimenti
che •ifossero verificati. Queste dichiarazioni
dice di non fare con la veste di Professore,
della quale si è spogliato entrando nel Congiglio, avendo egli come Professore dato mano
in queuto lo concerne alla esecuzione del
nem° Regelamento Universitario, ma monplicemente nella sua qualità di Consigliere
comunale.
Il consiglier D'Aehiardi dice che dopo le
osservazioni del consigli« Durauti stima dovere egli pur dichiarare che non divise nè
divide con gli ,altri colleghi tutti della
Giunta il parere e i timori circa al completamente della nostra Facoltà Medica-chirurgica, esoressi nella relazione letta dal
Sindaco nella seduta del eli 5 gennaio cadente, e avrebbe desiderato che altrimenti si
provvedesse; ma mentre crede di dover ciò
dichiarare, riconosce che nel concetti che si
era fatto e si fa la Giunta dello stato delle
cose rispetto alla nostra Università non potemei da lei fare uè più, nè altrimenti.
Il consiglier Graseini dich ara pure alla
sua volta che in tutte le occasioni nelle
quali è stata sollevata la quest•one del completamente della nostra Facoltà Medico-chirurgica, ed in geuerale di tutte le Facoltà
che compongono il nostro insigne Atene°,
egli si è sempre calorosamente pronunziato
per il loro completamento; e che fino da
quando la Camera approvò l'ordine del giorno
Mancini col quale si volevano facoitizzati i
Comuni e le Provincie a completare anche
con mezzi propri i loro istituti d'istruzione,
vagheggiò sempre il completamento immediato dei singoli corsi, e non avrebbe voluto
che in questa nobile gara Pisa fosse stata
seconda a nessuna, sia perché le sue storiche
tradizioni gliene davano tutto il diritto, sia
perché le grandiose opere, già a questo riguardo compiute, la ponevano in grado di
poter meglio che ogni altra Università condurre presto ad atto il vagheggiato completamente, e consolidare vie più l' esistenza e
gt andezza della nostra Università. Mentre
però egli desidera di far note anche una
volta di più la 4UO convinzioni a questo riguardo, vuole che si sappia che egli è solidale con tutti gli altri suoi colleghi per
tuttociò che dalla Giunta è stato operato in
relazione all'Università, e alle nuove riforwie
introdotte dal presente Miuistero in questi
ultimi tempi. La Gdinta, egli dice, convinta
che in questo momento nulla potevasi ottenere per la Facoltà di medicina e chirurgia,
cercò di conseguire per le altre Facoltà e per
le altre Scuole quei vantaggi ed assegni
maggiori che per lei si potevano, e che vi
Pagamenti entieipati
Pubblicazione Giovedì e DOMet1108
Non ei assume responsabilità che per
associazioni fatte 411'nffirio del giornale.
furono dettaglietamente esposti ed enumerati
nella relazioue, che il Sindaco a nome della
Giunta vi presentava nella seduta dei dl 5
gennaio 1876. Che d'altra parte se è vero
che l'ordine del giorno Mancini poteva servire di sprone onde invocare e promuavere
il completemsnto anche della Facoltà Medicochirurgica, è altresì vero che per gli ordinamenti attuali vi sarebbe stato duoli° d' nna
legge per poter procedere al completamente
stesso, e la Ninnta non volle scagliare essa
la prima pietra del completamento immediato, sia perché certiseimatneute la vicina.
Università di Siena e la Scuola Medicochirurgica di Firenze si sarebbero mosse per
raggiungere lo stesso intento, s'a perchè in
questo momento il potere legislativo (com'è
noto) non sarebbe stato punto disposto ad accogliere e secondare le dotnan le di tutte e tre
le Città ed Istituti. Ove però alcuna delle altre
Scuole ad Università si facesse al inieiare
anche la prima pratica a questo riguordo, egii
sosterrà con tutte le forze il completamente
immediato anche della nostra Facoltà Medicochirurgica, e non dubita che i voti di questa
città che fino da temimi antichiesimo fu
sempre sede rinomatissima di sin li, non
potranno non essere che favorevolmente accolti, e non temuti in minor conto di quelli
delle altre Università.
Il Presidente dipoi invita il consiglier
Papaeogli a riferire sul Regolamento di Polizia urbana e rurale.
Il oonsiglier Chiesi vorrebbe che prima di
discutere quel Regolamento, sul quale sono
state fatte delle modificazioni, fosse nuovamente circolato perehè i Consiglieri potessero
essere informati delle modificazioni stesse.
Il consigli« Tempesti per le ragioni accennate dal consiglier Chiesi e perchè non
sono presenti molti dei Consiglieri delle frazioni, vorrebbe che questa discussione fosse
rimandata ad altra seduta.
Il relatore Papasegli osserva che la sostanza del Regolamento non è stata alterata;
che soltanto invece di checutere separatamente i due regolamenti di polizia e di polizia rurale, fu dalla Commissione creduto
conveniente di riunirli in uno solo perchè
molte delle disposizioni sono comuni alla
città ed alla campagna, e quindi fn stabilito
di fare una aggiunta soltanto delle disposizioni speciali per la campagna, lasciando
tutte lo altro nel Regolamento generale.
Il cons. D' Achiardi dal momento che il
Regolamento è tornato quasi lo stesso, non
conviene di ritardarne più &troia discussione.
Quanto alla assenza dei Consiglieri, dice che
queeto Regolamento fu posto ali'ordine del giorno dì molte precedenti sedute senza che potesse
esser mai discusso, e che nella precedente adunanza, nella quale mancò il numero legale dei
Consiglieri, fu espressamente dichiarato che
in questa seluta di seconda convocazione si
sarebbe discusso con qualunque numero dei
consiglieri; quindi non si può tener conto
dell'assenza di una parte di essi.
Interviene il cons. Nardi-Dei.
Anche il consiglier Dini osserva che quesito
affare era all'ordine del giorno della passata
adunanza, e che i Consiglieri potevano averne
presa comunicazione nella Segreteria comunale ove trovasi depositato.
Il Presidente domanda al cons. Temperati
se insiste sulla sua proposta sospensiva.
Tempesti insiste.
D'Aehiardi si oppone a tnttn queste sospensive; deplora che già ve ne siano state altre che, come quella del Bilancio preventivo,
intralciano l'amministrazione.
Il Presidente allora interrogato il Consiglio, dichiara che è approvata a gran maggioranza la proposta di discutere oggi stesso
il Regolamento.
Il Presidente stesso, invitando il relatore
a dar lettura del progetto di Regolamento,
dichiara che s'intendemmo approvati tutti
gli articoli sui quali non saranno fatte osservazioni, salvo poi a velare in complesso
l'intiero Regolamento.
Incominciata dal Relatore la lettura degli ,
articoli, sono approvati WOLIZa osservazioni
gli articoli 1.0 e 2. 4
.111, 411h
,
All'art. 3.° il cone. D'Achiardi propone
di togliere l'ultima parte relativa alla occupazione momentanea dei berrocci così formulata « e quanto ai barrocci, purché a
questi rimangano sempre attaccate le
bestie da tiro per facilitarne occorrendo
la remozione ».
La Commissione accettando tale proposta,
l'articolo 3•0 è approvato senza la citata
disposizione.
All'art 4.° il cousiglier D'Achiardi oeserva
che è sufficente eia proibito ai venditori
ambulanti di trattenersi con le loro ceste,
carretto ec. nelle localite ivi indicate, quindi
propone di sostituire la parola trattenersi
a quella di percorrere.
Dopo qualche oseervazione del relatore
viene e.ocettata questa molificazione, e l'articolo 4.0 è pure approvato.
Sono poi approvati senza oeservazione gli
articoli dal 5 al 18 inclueive.
Sull'articolo 19 muco qualche diecuseione.
le consigliere Antoni tioya che si potrebbero eccettuare dalla proibizione alcune delle
vie della città nelle quali abitano le classi
povei e, per le quali l'asciugare le biancherie
e il teuer panni tesi alle finestre é una neceseite, non avendo essi ne giardini ne cortili in cui potere asciugare i loro panni.
Garzella è pure di vesta opinione.
Replicasi dal Relatore che questa disposizione trovasi in tutti i Regolamenti
od almeno in quelli di Firenze, di Livorno,
di 'l'orino, di Milano, che sono stati presi
per uorina nella compilazione del nostro.
Fangacci trova giustissima la disposizione,
e vorrebbe fosse leniata per non incorrere
nell'inconveniente di apportare un vantaggio
a coloro che stendono i panni ed un grave
disturbo ai numerosi passanti dalle vie stesse,
come esso ha dovuto farne esperienza in
a,e.nue città in cui questa disposizione o nou
esiste, e non è osservata.
Antoni vorrebbe almeno che fosse dalla
autorità municipale destinata, una, località
nella quale la povera gente potesse asciugere i panni.
Mole:lini vorrebbe che l'articolo fosse) lasciato come è, e che piuttosto si registri uel
verbale che la Giunta municipale provvederà in quel modo che crederà iniglions
quando il Regolamento dovrà andare in
vigore.
Antoni e Garz ha accettano tale proposta,
e l'articolo 19 rimane approvato.
Gli articoli 20, 21, 22, 23, 24, 25 e 26
sono approvati senza osservazioni.
Sull'art. 27 il consiglier Moschini osserva
che sarebbe bene proibire il passaggio dei
carichi di fieno dal Borgo :stretto, polche tutti
conoscono quanto danno arrecano quei carichi
al pubblico transito in una via così stretta.
Il consiglier Dini replica che la Giunta
aveva già preparato delle disposizioni per
regolare i1 passaggio doi carichi t barrocci
entro città, e che quanto prima saranno
attivate.
Il cons. Mosehini ai dichiara soddisfatto.
Sull'art. 28 il consiglier Colombini facendo rilevare gl'inconvenienti che derivano dal
Modo di circolazione dei carrettoni destinati
per le carni macellate, i di cui conduttori
quando non sono visti dalle Guardie municipali, selendo gni carro percorrono alla carriera anche le vie più stretto della città
come its via dell'Arancio, propone che ai
coneuttori dei carrettoui siano toto le guiee
per obbligarli a rimanere tempro alla testa
del cavallo.
D'Achiardi si oppone dicendo che questo
temperamento mentre toglierebbe un grava
inconveniente ne produrrebbe forse altri non
meno gravi.
11 consiglier Marmi piuttosto non vorrebbe la disposizione di questo stesso articolo
che proibisce di guidare stando sopra al
barroecio ancorche fornito di seggiolina; non
vado perchè si debba negare di riposarsi ai
poveri barrocciai, quando essi tengono come
gli altri la seggiolinp.
Nardi-Dei replica che la ragione di questa
pribizioue è quella che stando coricati sul
barroccio non ai può guidare bue, con grave danno della sicurezze pubblica, ed inoltre
che i cavalli e carri non sono abbestanza
pronti alle chiamate del conduttore, per cui
presa la corsa è difficile fertnerli o voltarli
socon to il bisogno: orde per impedire che
vengano fatti correre, è neceseerio far camminare a piedi i conduttori.
(Continua).
--..••••••■••••••■•••••••■•-■
PARTE NON UFFICIALE
Le Corse dei barberi in questi giorni aoao
divenute la più monotona cosa del mondo,
non offrendo agli oppositori — fra i quali
iL voetro bervo -- motivo per iitrepitare contro il Municipio in generale, ed il Sindace
in particolare.
E una vera disgrazia. Nessuno si diverte
più a farsi ammaccare e calpestare, e anche
le autorità belino congiurato e fatto camarilla, per impedire che s'introducesse • si
estendesse questo gusto nei cittadini, amanti
di nuova.
*
Molti giornali han messo il grugno, e ravvolti nel mantello di cospiratori alla Madarati
Angot, si son poeti ai varco per espellere il
momento di scoprire le batterie a incenerire l' on. Venturi, il quale vuoi far le
C088 a modo suo.
li Popolo romano, come fedele dei Campidoglio, sostiene la baracca, e, ledente nella
giustizia della causa, inneggia alle previdenti
disposizioni e fa baldoria coi barberi, i
quali — dice lui — han ripristinato l'antico Carnevale di Roma.
*
Mercoledì il Corso principiò ad essere un
po' animato. In discreto numero i carri con
mascherate, molte le vetture, moltissime le
maschere. Il tempo che guardava un po' arcigno, 8i rischiarò un tantino e rispettò le
dimostrazioni popolari, sollevando però di
tanto in tanto, con qualche valica imprudente,
dei nuvoloni di polvere, che imbiancava e
faceva danno alla vista, più della farina e
dei confettami, i quali per quest'anno finirono già di regnare. Alcuni sostennero che
la polvere •eudevss più imponente lo spettacolo. Tutti i gueti son gusti, e anche questo
è uno dei mesiesiini.
*
Le Corse dei barberi vanno bene relativamente. — Si tratta di barbari, il buon pubblico applaudisce, e basta.
a* *
11 sole in questi giorni ha avuto più volte
l'emiciania, e 8i è posto una benda agli occhi, ueoprendosi di tanto in tanto per vedere
le vie della città umide per qualche schizzo
di minuta pioggia. L' apprensione ti stata
generale, tanto più che i medici si sono
rifiutati, ad onta del codice, di presentare
il loro concorso per la pronta guarigione di
un ammalato così intereseaute. Quante calde
preghiere sieno volate ai trono dell'Eterno
dIffiCII0 einunerare: furono però fervidissime e pure, porcile la guarigione durò tino
a ieri quasi radicale, ed il sole brillò nuovamente sul nostro cielo, come se nulla
fosse.
li dio del Carnevale ce lo conservi almeno
fino alle C,eneri. — Credo sia desiderio di
tutti: me ne appello al memento uomo, che
già ci è sopra.
*
Il brusio e il frastono ci levano di sentimento, ma ci si diverte. Il Corso è 'empie) popolato di vetture e di pedoni in mocto da non potersi muovere, e sera e mat.
tina, e mattiva °sera è sempre la continuazione
della solita baldoria. I terrazzi, le tiueetre, i
palchi, le inferriate, tutto ciò che può donenere in sostanza, sembra animato. Nelle
ore pomeridiane non si vedono che teete per
tutto. Spariscono le pareti, e la via e la case
sembrano plasmate di un materiale vivente.
Le carrozze e i carri il più delle volte
non possono muoversi, e devono prolungarsi
per le vie adiacenti onde procedere. Ecco
il Corso: alle 5 entrano i soldati, fanno a
stento il cordoue, e dopo ineziota percorreudo lo ecretto canale, le cui pareti minacciato di tratto in tratto di chiuderlo, i bariu men di due minuti dalla Porta del
ben in
Popo:o arrivano alla meta. Il popolo sovrano
riprende alture il potere e continua a divertirsi fin che le forze glie lo consentono, per
tornare da capo. e giorno dopo.
umiltà fa cantare ciechi e illuminati. —
Presa° le can,ne erano rappresentati, nei loro
variati costumi, dieci giornali della città
senza distinzione di colore. La Nonna dirigeva il concerto, spargendo carote e pettirossi. — Venivano subito dopo le scimmie
sull'a.bero: carro premiato tino da mercoledì,
come precursore della odierna generazione;
e il cannone Krupp, colore del tempo; e
il 1875, nell'Impero Celeste, e altri di minor
conto. Insomma, in confronto dei carnevali
precedenti, l'attuale è un carnevalone Chi
non si diverte non ne ha voglia, e i Romani
dinsoetrano, come sempre, buona disposizione
peí circenses.
*
* e
Ieri l'ingresso di .71feneghino e della Cecca,
venuti da Milano col dottor Balanzon di
Bologna, riuscì splenctidissimo. — Le vie a
le pane° lungo i passaggio del corteggio
erano gremite di gente. Il tempo favoriva
il divertimento. Giunto Meneghino ali' albergo dovè presentarsi al balcone, ove fra i
ripetuti applausi disse poche parole di ringraziamento. Si dice che Pasquino e Martorio, invitati dalla Società del Carnevale di
Milano, vadano a ricevere il contraccambio
delle ovazioni fatte alla rappresentanza della
Capitale morale.
*
Correggo un pettirosso preso a volo nella
furia di scrivere in tempo delie notizie, che
viceversa arrivano in ritardo. — La commedia Acquazioni m montagna » e non di
estate» come dissi cacciando, é stata ripetuta
tre volto al Valle; ed il Cilacosa, anche
sotto l'aspetto giocoso, si è dimostrato il brillante scrittore che è. Questa commedia in
due atti, si regge su di una serie di equivoci piacevolissimi, ed condotta con quel
brio ed eleganza di cui, il non ancor cavaliere, ha dato prove eccellenti. — L'interpretazione non poteva esser migliore, poiché vi
presero parte le signore Marmi e Gia,gnoni,
e Ciotti e Manette.
*
La Dolores continua il suo corso d' indisposizione, e non • e prevedibile so la cura
riueciret. — Il ballo Selam sta sempre in
gambe; ma è venuto a noia anche alle poltrone del teatro, le quali protestano perché
rimangono pel solito inoperose. Si promette
per ultima opere lltultetta o Romeo del Marchetti romane, la quale-. Vorrei coutmuare,
ma, sventuratamente piove a dirotto, e parte
la posta.
aiiungerò in tempo?
APPUNTI. ROMANI
Roma -28 febbraio.
L'on. Venturi può accendere un In 110 al
suo santo pretettore, per graz ricevuta.
**
F:a tutto le mascherate compenso la Migliore fu « eorg i ue delia stampa — i querce
poterti dello Stato ». Teneva it inauniirio
della macch iii tirata da 6 cavalli, il povero
soldo. u.nile in tanta gloria, eh 3 nella sua
,
C3R,C) N ft.C.1 A_
1.• marzo.
Il comm. prof. Fedele Fedeli è stato
nominato Senatore del Regno.
—
— La festa da ballo alle RR. Stanze
Civiche, lunedì scorso, riuscì benissimo.
11 locale era sfarzosamente addobbato:
la sala da ballo, le cui pareti erano state adornate con belle paniere di fiori dai
giardinieri fratelli Luccliesini, illuminata
a gaz faceva un bellissimo effetto: a gaz
erano pure illuminate tutte le altre stanze, ad eccezione della piccola sala che
aveva lumiere e candelabri a cera.
Le signore vi intervennero in buon
numero con bellissime toilettes, tra le
quali alcune risaltavano per eleganza,
ricchezza e buon gusto.
Si Dotavano nella festa diverse graziose mascherine piene di spirito e di brio.
Il ballo ebbe termine dopo le ore cinque e mezzo.
Il buffet, la pasticceria ec. furono serviti dal sig. Spiridione Feroci. che venne
lodato per la precisione del servizio e la
bontà, dei generi.
BIBLIOGRAFIA
---■••••••••■•-••■•-----
Letture popolart
del cav. Alessi Firenze, Barbera, 1875.
I VERI MISERABILI —
Nella rassegna bibliografica del fascicolo di gennaio della Rioista Europea,
che suoi essere redatta con molta ed accurata precisione, si dice di questo lavoro, che é un libro curioso, Indefinibile.
Due termini in contradizioae, secondo
me: pecche una volta che si può chiamar curioso non è più indefinibile, ma
definito. Oltre a ciò il giudizio è severo,
parche ponendo mente al carattere e alle
qualità dell' autore, lo scopo e l' indole
del libro, sono ampianeente spiegati. Quello
è un oculista di claia.ra fama, che la sua
lunga vita ha spesa tutta in servigio della
scienza e del cuore,•aiatendosiTuno coll'altra nella loro opera benefica e protettrice. Il libro è . come un riassunto della vita
scientifica del valente autore, il quale ha
esaminato le molteplici e variate combinazioni offertegli dalla scienza col doppio
occhio dello specialista e dell' ueirio. di
cuore. In vieta di questa duplice qualità
il libro riesce intereeeaatissimo, e l'esposizione screntifice e avvalorata-dal sentimento profondo e sincero che anima
•.5
>t,*
•
di
libro, sentimeatu d'immensa, pieiLi..pei
g a iati coi quali il cav. Ale e seir fu
z ia
continuo CorkLutto. Il libro precede fra
due idea alternativamente e graduatamente svolte, cioè quello che si è fatto
e quello che si potrebbe fare per i ciechi.
- •
è:
E a questo proposito le citazioni, le notizie di fatti esaminati coi propri occhi
abbondano tanto , da nuocere qualche
volta all'ordine e alla chiarezza del libro.
Non vorrei però che questa osservazione si intendesse fatta a suo pregiudizio, perchè pochi lavori, come questo,
hanno il diritto di essere raccoinandati
all' attenzione del pubblico che legge.
Poahi libri hanno, come questo, una
. santità di scopo universalmente ricono-__
sciuta; e pochi libri hanno, come questo,
il merito dell' opportunità; memori dell'antico proverbio « che bisogna battere il
ferro, finchè è caldo ».
Come distribuzione il libro va lodatissimo: alle teorie scentifiche si accoppiano piacevolmente aneddoti e storie pietose, e le note che chiudono il lavoro rivelano un' ampiezza di studii , e una
abbondanza di pratica, quali è difficile,
per non dir raro, trovare. Però io insisto nel raceomandap ml libro più che
altro, perché mostra nell'autore un savio
e provvido filantropo.
Z.
— Il Corso di domenica venne impedito dalla pioggia: lunedì il tempo era
magnifico, ma nel Lungarno si contarono
pochissime carrozze. Ieri riuscì un poco
meglio, e v'intervennero alcuni equipaggi
privati.
Il Veglione di domenica ebbe poca gente,
quello di ieri sera pochissima, ed il Carnevale è finito stentato come stentato era
vissuto.
Notiamo però con piacere che nei pubblici divertimenti tutto è passato con la
maggior quiete desiderabile: non risse, non
ferimenti, ed il libro nero della questura
segna soltanto l'arresto di quattro ubriachi. Meno male.
— Biblioteca della R. Università.
Gli studiosi che frequentarono la Biblioteca durante l'ultimi) bimestre di gennaio e
febbraje furono in numero di 4424, e i libri
da loro chiesti in lettura 6468.
— Pregati, pubblichiamo:
Il sottoscritto fa ncito che il bilancio
preventivo della- gestione economica delle
RR. Scuole Normali di S. Michele per
-l'anno corrente sarà • ostensibile a .chiun-que vi . abbia interesse nello scrittoio delle
.Scuole medesime dal 4ì2
•
mese di marzo.
Pisa, 28 febbraio 1876.
/1 Soprintendente
L. Tanfani.
-
..10•••
--=1 1
- -•
- Sabato scorso l' avo. Angelo Nuti
tentava di suicidarsi con un colpo di
revolver nella testa. La ferita che si produsse è gravissima.
-
- Decisamente i soci della Buona Unione hanno fortuna. Dopo i concerti e le feste
da ballo benissimo riuscite, sebbene improvvisate, nel carnevale, si apre la quaresima con un altro interessantissimo concerto che verrà dato nella sala della Società stessa, gentilmente concessa, dalla
egregia prima donna signorina Vittoria
Passig li.
Abbiamo detto interessante concerto,
perchè la signorina Passigli nella stagione
-di carnevale si è moltissimo distinta al
Teatro degli Avvalorati di Livorno, dove
ha ricevuto applausi non pochi e continui
segni di stima e di simpatia per parte del
pubblico che accorreva ad udirla. Anche nella sera della sua beneficiata
la signorina P assigli ebbe applausi
fiori e poesie, non che una bella ghirlanda
adorna di lungo e ricchissimo nastro serico che un gruppo di ammiratori fece
venire espressamente da Parigi; ed i giornali locali raccontano che non solo si distinse nella esecuzione dell' opera La
forza del destino, ma che c con magistero non meno distinto di canto e di
scena, rivestì le spoglie dell'ingenua Margherita nell'aria dei gioielli del Faust ».
Prenderà parte al concerto il Quartetto
degli egregi signori fratelli Cagnacci, Colombi e Tabarracci.
Il programma è dei più attraenti, e noi
siamo certi che anche in Pisa non man-
(Seconda pubblicazione).
ESTRATTO DL BANDO
per vendita gi2tdiciale di beni
immobili.
A richiesta dei sigg. Franceseo e
cav. Luca fra loro fratelli e figli ed
eredi universali del fu sig.Litca Mimbelli, possidente dorniciliato a Livorno ed elettivamente presso il
Signore avvocato Angusto Sgarallino Perfetti nel suo Studio posto
in Via della Madonna num. 13, p. p.,
rappresenteti dal signor dottore
Antonio Fiorini loro procuratore
legale domiciliato a Livorno e residente nel di lui Stadio posto in
Via della Madonna num. 13 p. p.,
in ordine ai mandati di procnra 7
marzo 1873 e 10 novembre 1874,
in bollo regolare autenticati dal
notano avvocato Luciano Del Chiaro,
- ed al s pato del precetto di g:orui
trenta dai medesimi signori Francesco e cav. Luca Mimbelli trasmesso, il dì 31 marzo 1874, alla
signora Ester figlia ed erede uni-versale del fu sig. Abramo Abiidarham moglie del signor Alfredo
13enoliel possidente domiciliato e
dimorante a Livorno, ed in quanto
potesse occorrere per l'assistenza
del marito voluto dalla legge, allo
stesso signor Alfredo Benoliel possidente domiciliato e dimorante con
detta sua moglie a Livorno, notificato il giorno stesso ; trascritto all' ufficio delle ipoteche di
Livorno li 10 aprile 1874, vol 28,
articolo 166; e dell'altro precetto di
trenta giorni trasmesso alla medesima signora, Ester Abridarham noi
Benefici a richiesta della Banca
Nazionale Toscana notifiato il 17
agosto 1874 e trascritto all' uffizio
. ai ccnservazione delle ipoteche di
',Livorno li 11 settembre detto, volume 31, articolo 2. a,
Il Tlitunale civile di Livorno
.con sentenza proferita li 24 ma.
Sto 1875; e pubblicata il giorno
stesso, registrata a Livorno il 26
-agosto detto lib. 40 gind. fug. 36,
_num. 1826 con lire 12 a Riniri, natificeto al predetti sigg. EsterAbtilerham n Bquoliel ed AlfeedeEJnoliel
- di lei marito il dì otto ottalerp 1875,
usciere Carlo trovai, e aunotate in
margine deile trascrizioni dei 'precetti suddetti il dì 13 ottobre 1875,
e respettivamente il 19 genns j 1876,
ordinò la vendita giudiciele per via
'd'incanto in pregiudizio della signo-
Ogni pezzo di musica fu accompagnato al
•ar. Alessandro Mari di Prato, tenentepianoforte dell' insigne maestro sig. Enrico
colonnello nella riserva del nostro eserBarsauti, e velane eseguito con tale una esat- cito. Nel 1837 entrò come volontario nelle
tezza da appagare il giudizio auche dei più milizie toscane, e si distinse ognora per
PART PRIMA
stitici intelligenti. Quella espreseione, quei l'esattezza scrupolosa con la quale adempì
VERDI - Sinfonia nell'opera Giovanna d'Arco eseguita
chiaroscuri che formano il carattere della agli obblighi del proprio ufficio. Avendo
più distinta esecuzione musicale, spiccarono percorso tutti i gradi inferiori della cara quartetto dai fratelli Cagnacci, Marco Tabarracei
ni ogni pezzo tanto vocale quegli.° istruineu- riera militare, giunse ad essere tenente
e Colombo Colombi i2 Violini, Violoncello e Pianotale.Datasi la infausta combinazione, che il sig. colonnello; fece con onore tre campagne
forte )
cav. Di Grazia si trovava impedito a spiegare per l'indipendenza italiana, e fu decorato
STRADELLA - Preghiera (Signorina Passigli)
DONIMETTI - Ltierezia Boryia. Come bello! Romantutta la forza del suo cauto da non beve delle due croci cavallereschedei santi Mauza eseguita dalla medesima. riscaldinento alla gola, volle egli nondimeno rizio e Lazzaro e della Corona d' Italia.
•<
chneutarsi nell' esporre uue graziosa melodia
ARTOT - Gran Fantasia per Violino sopra i motivi del
Ha lasciato a piangerlo la moglie e tre
Roberto il Diavolo eseguita dal sig. Rauieri Cagnacci.
del maestro Tosti intitolata Non m'ama
figli, desolatissimi di tanta sventura, e alGORDIGIANI - Canto Popolare S. M. V. eseguito dalla che fu gradita ed applaudita. E poiche d
quanti amici, dei quali non pochi suoi antiSignorina Passigli
suo stato di salute gli fu di ostacolo a po- chi compagni d'arme. Fu accompagnato al
tersi riprodurre cogli altri due pezzi enun- Camposanto suburbano con tutti gli onori
ciati nel progranstua, il prefato maestro sig. dovuti al suo grado. Chi lo conobbe serPARTg sg C ONDA
berà perpetua e cara ricordanza del suo
DONIZZETTI - Pot-p ourry sopra motivi del Pvlitito ese- Enrico Barsanti si prestò a supplire al vuoto
che lasciava l'impedimento sopravvenuto al carattere inteinerato e di tutte le doti, che
guito dal Quartetto
sullodato artista, col cantare due pezzi con ornavano quello spirito gentile. Non aveva
CIMINO - lo ti credeva immacolato il onore, Romanquella sua robusta e simpatica voce di ba- ancora compiuto il dodicesimo lustro.
za (signorina Passi gli )
ritono che tutti in questa città ben conoscono
VERDI - Forza cid Dettino. Pace (eseguita dalla stessa).
Pisa, 28 febbraio 1876.
ed apprezzano. La finezza del colorito, che
-
--questo egregio . maestro sa dare al proprio
I componenti il Quartetto e l'accompagnatore
canto, fu sommamente ammirata ed applaual Piano gentilmente si prestano.
dita. Finalmente la signora Marzi dilettò
ALESSANDRO BELLON I Gerente resp.
Il prezzo del Biglietto è di lire 5.
grandemente con la sua romanea intitolata
il Sogno di Palloni, eseguita con accompaANNUNZIO.
- Nel giorno 26 febbraj r ad un' ora po- gnamento di pianoforte e di violino. Gli spetmeridiana fu eseguita un' accademia vocale tatori con replicati applusi ne chiesero la
Torcilo del fa Giuseppe Cucici già fe l).
e strumentale in una sala del palazzo Milani ,replica, e la gentile artista cortesemente vi
bricante, e quindi negoziante di alabastri
graziosamente concessa dalla signora prosi prestò. Dopo il cauto le fu offerto un
in Volterai, rende noto a chicchessia, ed a
prietaria, in vista del fine benefico a cui era
bellissimo mazzo di fiori in contrassegno del
tutti, e per tutti gli eff.ati di regine, che
diretta, cioè il sollievo di alcune famiglie generale gradimento.
povere.
col 31 gennaio teste decorso h.L liquidato il
Vi presero parte per la musica vocale la
suo commercio, cessandone i uticreinente senza
insigne artista signora Amelia Marzi ed il
alo-imi cessione o surrege a chicchessia.
Sig. cav. Di Grazia, e per la parte istrumenAbbiamo da lamentare un'altra gravisVolterra, li 4 febbraio 1876.
tate i signori Fratelli Cagnacci, Tabarracei, sima e irreparabile perdita. La mattina del
Toeceao Cimice
Vanelli e Massai.
21 febbraio 1876 cessò di vivere in Pisa il
cheranno ammiratori a questa brava artista, che avremo la fortuna di udire.
Ecco il programma dell'accademia:
-
Descrizione. = L'appezzamento
suddetto accessibile dalla via delle
Siepi, per la massima parte recinto
da siepi, per la minima parte da
Lotto secondo.
muro, è attualmente suddiviso in
Villa con fabbricato, orto, giarquattro
orti affittati ad altrettanti
dino e animosi situata in Livorno
ortolani, ed ha la estensione supernella Viaa delle Siepi.
Descrizione = La villa suddetta ficiale di ari 361 (pari a breccia
e,onsiste in un vasto appezzamento
quadre 106,175 ossiano stiora pidi terreno accessibile dalla Via del- sane 64 e pertiche 23) o quanto
le Siepi, recinto da muro della esteu- sia, a corpo e non a misura. Su
sione superfic:ale di ari 273, e conquesto appezzamento si trovano i
tiari 55 (braccia quadra 80,220 00)
o quanto sia, aa corpo e non a mienra, eeguenti fabbricati, cioè:
cou viali, orti e giardino, sul quale
a) Una casa situata nella Va
appezzamento si trovano i fabbridelle Siepi al numero 1, distinta
cati seguenti, cioè: a) Una casa o palazzo padronale composto di piano in pianta con lettera A o composta
terrene, 1.0 2 ° e ea piano. b) di piano terreno e primo &ano Unfabbricato al uso di serra da b) Una casi situata in Via dallo
fieli e - agrumi e di abitazione POI
Siepi al numero 2 distinta in pianta
giardinAre - c) Una casa con stalla
con lettera B, e composta di piann
ed abitazione per l' ortolano comterreno e primo piano - e) Una caa,
posta di solo piano terreno situata come all'ira al numPro 4
Un fabbricato a capannone - e)
Una palazzetta con giardino e an- distinta in pianta con lettera E. e
nessi composta di piano terreno, 1. 1) composta di piano terreno e primo
e 2.0 piano - f) Un fabbricato ad
piano - Una casa situata presso
uso di rimessa, scuderia e di abitazione di piano terreno e le pia- la Via delle Siepi al numero 5 dino. Corrispondente ai campioni cata- stinta in pianta con lettera F, e
scali della Comunità di Livorno in composta di piano terreno e primo
seziono M, art. di stima 207, 268, panni. Corrispendenti ai campioni
198, 1019, 120, 37, 199, 692 e 802. catastali della Comunità di Livorno'
Appezzarnenti 297, 301, 293; 294,
299, 204 2 , 303, 304, 295, 296, 298. in sezione 3f. articrai di stima 219,
300, 362, 303 2 , 912, 993, 1035, 180, 305, 310, 220 in parte, 3l1,
386, 387, 301, 895, 222, 287; al»
1035, 1306. Il tributo 'diretto dovnto allo Stato per questo lotto per
pezzamenti 361, 368, 452, 450, 457,
l'anno 1875, ora di lire 356 e cen- 360, 362, 365, 458, 552, 553, 448,
tes. 26 poi fabbricati, e dì lire 68
1139, 1140, 1141, 367 e 428. Il
e cent. 72 per i terreni. Il valore
tributo
diretto verso lo Stato per
attribuito a qnesto lotto è di liquesto lotto era, nel 1875, di lire 68,200 e cent. 21.
Dichiarazioni -e--- 1.0 Fra i beni
re 15, 88, quanto ai fabbricati, e
che formano vesto letto non s'indi lire 62, 60 quanto ai terreni.
tende compreso l'appezzainento
Ti valore attribuito a queste lotto
terreno distiuto nella pianta del a
Lotto primo.
è
di
lire 56805, e cent. 63.
Stabile situato in Livorno nell.a tavola prima .Iella perizia colle letDichiarazioni.1.a S' intenderà
tere
a,
b,
c,
i,
ed
accessibile
dalla
Via delle Oeminedie al n. 1, e nel a
trasmessa neI liberateli', di questo
Via del Sassette num. L Si compo- Via Calzabigi. 2.° Il liberatatici di
ne di piaao terreno sotterraneo, di questo lotto sarà tenuto a chiulotto la proprietà n la comunanza
dere a proprie spose mediante muro
pieno terreno, 1.0 2.° 3» e 4 o
dei muri di confine e qualnque
lungo la linea b, c, la comunicani, e di soffitto al 5.0 piano in
altro diritto sui medesimi spettante
parte abitabili, od eacessibi ler pie , zione ora esistente fra Ptippezza,
e foste per spettare all'attuale
m
!nto
sud
letto
e
la
villa.
Il
miiro
una porzione dalla Via delie Commeproprietaria dello appezzamento die, e per i' altra porzioae dalle sud letto dovrà essere costruito in
prosecuzion i dei due muri laterali 2.° La descrizione degli affissi e di
via del 814-tetto. carrkpo niente
eastenti colle dimensioni di qiiellicampioni catastali della Comunità
quanto altro resulta dalla relazione
di Livorno in Sezione A, art. di E ciò salvo quante in contrario
non dovrà intendersi come tassative,
stime :3112, appezzern. 318 3,3187, fossero per convenire fra loro il
ma ritenersi a tutti gli effetti come
lileiratario
-di
questo
lotto
ed
il
eige
ed il tributo diretto è di lire 491 a
cent. 80. Il valore attribuito a Alfredo &malie' proprietario del- dimostrativa - 3.0 A cura dal libetuaon to• = _ i
ratario di questo lotto dovrà, presso
questo primo, lotto è di lira 38 ;257
Lotto Molo
e cent. 54.
el Q W
4
é I );-s- , la Agenzia delle tasse di Livorno,
A ppezzaiwnto di terreno «tiro uffizio del catasto; provvedersi noi
Dichiarazioni 1.0 S'intereloao
clituwto in Livorno fra la via Lungo
competere ai beni compresi in (paimodi voluti la correzione dei due
ate lotto tutti gli usi, cono il, an- le mura di Cinta e la Via delle
errori esistenti sui campioni ostiSiepi, con case coloniche e fabbrinessi, servitù tanto atttivd che pasmali nel conto Abudarham e nocati iliversi posti in detta via delle
sive clas hanno loro potuto co upetati nella relazione - 4.° In geneSiepi ai numeri 1, 2, 4 e 5.
tere fino al giorno d' oggi. 2.° La
ra Ester figlia ed erede universale
del fu sig. Abramo Abudarhain, moglie del sig. Alfredo Benoliel, sotto
le con lizioni di che nel bando e sul
prezzo stato assegnato a ciascuno
dei lotti con la perizia compilata dal
Sig. ingegnere cav. Etnico Azzati del
dì 17 aprile 1875, debitamente registrata il giorno stesso, l ib. 48 giud.
fog. 18 ne 2841 con lire una e cent.
20 a Rauieri, giurata e depositata
nella Cancelleria di questo Tribunale civile nel dì 17 aprile 1875, e
con la sentenza stessa il prelodato
Tribunale ordinò ai Creditori iuscritti di depositare nella Cancelleria le
loro domande di collocazione motivate ed i documenti g.ustificetivi
nel termine di giorni trenta dalla
notificazione del bando, e nominò
l'illustrissimo sig. avv. Creste Orsini in giu lice delegato o commesso
per la graduazione.
In ordine alla detta sentenza
lustrissimo sig. Cav. Presidente del
Tribunale civile prelodato, con sua
ordinanza del dì 26 gennajo 1876
stabilì l'udienza pubblica civile del
dì 6 aprile 1876 per procedere alla
vendite suddetta.
Chiudi è che in esecuzione della
preeitata sentenza e ordinanza si fa
noto a! pubblico ed a chiunque possa, avervi intereaie, che alla pubblica udienza del dì 6 aprile 1876,
che sarà tenuta dal Tribunale civile di Livore° a ore 11 aut. nel
locale di sua residenza in Via della
Madonna num. 10 p. p., avrà luogo
il primo incanto degl'immobili qui
appresso des.:ritti iu couformite •el
titolo 3.0 lib. 2.0 Cod. di pro ;. civile da vendersi in quattro lotti in
ordine alle suiudicata perizia del
sig. ing. Enrico Azzati senz alcuna
garanzia e responsabilità dei creditori istanti.
Descrizione dei beni da vendersi.
,
descrizione degli affissi ed altro,
quale resuite dalla relazione, duna
it Lutti gli effetti fittillbriSi come
dimostrativa, non come tassativa.
.
rale ai beni compresi in questo lotto
s'intenderanno compresi tutti quegli
usi, diritti, annessi o servitù tanto
attive elle passive che hanno potuto
loro competere fino al giorno d'oggi.
Lotto quarto.
Appezzamento di terreno prativo
sito da in luogo detto c Pecchiate
o Siciliatee nella comunità dì Collo
S ilvetti presso le Gnastiece.
D , serizione.
È di figura quadri latore e compreso fra due foosi
Tdio ra vecchia e A.ntifosso di fattoria, ed ha l'estensione superficiale
di ettari 13, ari 27 e centiari 32,50
(pari a braccia qna Ire 389,702,00
ossiano sfiora 236, pertiche 12 e
braccia 2, equivalenti a circa meggiola di •i) o (punto sia a corpo e
non a misura, corrispon lente ai
campioni catastali di detta comnnità li Calle Salv tti in sezione B,
articolo di 'tini 82, appezziinento
273. Il tributo diretto levato allo
Stato per rimato' lotto, per l'anno 1875, era. di Lire 175,73.
Il valore attribuito a questo lotto
è di lire 12 312 e centesimi 78.
Dichiarazione. N in s'intende
compresa in questo lotto la raccolta
pendente del fieno.
E detti beui saranno esposti in
vendita nel modo e con tetto Io
condizioni che dettagliatamente si
contengono nel bando e nella perizia su ldetta depositati nella, cancelleria del Tabunale civile di Livorno, ai quali dovrà aversi rolazioue.
Non saranno ammessi ad offrire
all'incanto che coloro i quali in
ordine all'articolo 672 del codice
di procedura civile giustificheranno
di avere depositato in Cancelleria
in contanti od in cedole di Banca
aventi corso ferzoso lire 3100 per
il Le lottn; lire 5500, por il 2."
lotto; lire 4600, per il 3." lotto, e
lire 1100 per il 4.0 lotto; _somme
approssimetivarnente calcolate dal
0ai1 30there .401 Nrilxitnale per far
fronte alle spese dello incanto e
della relativa trascrizione . o inscrialone d'ipoteca legale, e più:in dette
cedole di Banca o in rendita del
Debito pubblieo dello Stato al portatore al valete di borsa la somma
éorrispoirdente alta decima parto
del 'brezze dei lotti sai quali intenderà di offrire, anpnerensbe non
ne siano legalmente dispeusati dal
....Presidente del Tribunale. Livorno, li 23 febbrajo 1876.
,
,
(111-2)
,
A. Fiorini proo.
wwww.wynime.""T"
REGIA PREFETTURA DI PISA
Avviso d'asta.
Emendo andato deeerto l' incanto
annunciato coll'avviso 18 febbrajo
volgente per l'appalto dei — Lavori di costruzione dell' allargamento dei Canale navigabile da Pisa
a Livorno sino al Ponte a Piglieri
per la lunghezza di metri 205, rendesi pubblicamente noto:
Che alle ore 10 antimeridiane di
giovedì 9 del proes. vent. russe di
marzo nel locale di questa Prefettura ed innanzi il R. Prefetto o chi
per esso, coll'intervento dell'Ingeguere Capo del Genio civile governativo, si procederà all'incanto
per l'appalto di detti lavori, — qualunque eia il numero degli accorrenti — col metodo delle schede segrete estese in foglio bollato da
lire 1, 00, ed in base al prezzo
d'asta di lire 17912, determinato
dal capitolato speciale d' appalto
del 3 settembre 1874.
Per eese.re ammessi all'asta do•rranno gli aspiranti, all'atto della
medesima:
1. Presentare i certificati di
idoneità e moralità prescritti dall'art. 2 del Capitolato generale,
avvertendo che quello di moralità
dev' ssere rilasciato dal Sindaco
locale.
2. Produrre un certificato rilasciato dalla locale Tesoreria proviuciale, del quale risulti essere
stato effettuato presso la medesima
la cauzione provvisoria di lire 800
in numerarlo od in Biglietti della
Banca Nazionale, avvertendosi che
le somme in tal modo depositate
saranuo restituite dopo terminato
l'incauto ad eccezione di quella spettante al deliberatale°, che verrò ritenuta in Teeoreria finchà non si
sarà stipulato il contratto.
Entro dieci giorni dalla data
dell'aggiudicazione definitiva livrea
luogo la stipulaz;one del contreto
d'appalto, all'atto della quale il
deliberatario devia prestare nna
cauzione definitiva corrispondente
al decimo del prezzo di delibera in
numerano od in Biglietti della
Banca Nazionale eorne sopra, od
anche in cartelle del Debito pubblico al coreo di Borsa.
Il termine utile « Fatali, per
presentare offerte di ribasso sul
prezzo deliberato, che non potranno
epsere infeeiori al ventes;mo. reeta
fin d'ora etabilito a giorni 16 dalla
data dell'avvennto deliberamento, e
così fino alle ore 42 meridiane
del 24 del p. v. mese di marzo.
Gli atti relativi a questo appalto
sono visibili a chiunque, presso
questa Segreteria, nelle ore d'ufficio.
Tutte le epeee inerenti all'appalto,
registro, bollo ec. saranno a carico
dell'e ggi u d lesta rio.
Pisa 28 febbraio 1876.
Il Segretario delegato
(119
A. Rumieri.
AVVISO.
Si fa noto che all'udienza del TI ibunale civile di Pia del dì 29 febbraio 1876 rimasero invenduti i lotti
di numero I. 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,
10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18,
19, 20, 21, 23, 24. 25, 27, dei bni
spettanti ai sigg. dott. Tito del fu
Roberto, e Carlo del detto dott. 'rito
Bombicci domiciliati a Filettole, investiti dagli atti esecutivi dei sig,z.
Teresa Lorenei domiciliata in san
Michele degli Scalzi rappresentata
dal dott. Raffaello Giusti, e Sebastiano Paladini r i ppresentante la
ditta e Paladini e Comp. di Lucca
rappresentata dal dott. Egidio Ri- zio dei figli minori del fa Giuseppe
Simoneechi, e consistete
beeaj, e che Vibrar,: sia.. Cita-.
dente del euddetto Tribunale ordinò
In una casa e sue appartenenze
un nuovo incanto dei detti lotti per posta in Pontedera, rappresentata
Pudienta dei di 14 marzo 1876 a
ore dieci antimer.; per cui alla detta all'estimo di detto comune in seudienza del dì 14 marzo prossimo i zione I dalle particelle 502, 503,
detti lotti saranno esposti agli in- 735. 736.
canti con il 4.0 sbaseo del 40 per
Che perciò si fa luogo all'aucento sul prezzo di sti ma, e coi
, mento del sesto, in conformità di
quanto al I.° lotto pe r L. 23085
legge, e che il termine—
utile a tale
•
3.°
• 24276, 00
5315, 87 effetto va a scadere col giorno 15
4.•
•
•
5•°
e 3171,60 marzo 1876.
• 7938, 81
Dalla Cancelleria del Tribunale
•
6.°
•
7.•
18010, 35 di Pisa, il 1.0 marzo 1876.
•
8.°
11482, 41
(120)
Dott. T. Berti.
•
9.°
• 8857, 35
•
10.°
• 1683.56
Nota per aumento del sesto.
•
11.°
a 39224, 58
Si fa pubblicamente noto, che
12.°
• 14208, 26
•
13.°
• 49084, 72 all' incanto tenuto avanti questo
•
14.0
•
•
444,38 Tribnnale nella mattina del 29 feb15•0
• 7137,43 braio 1876, il signor Giuseppe fu
•
•
16
• 4668, 82 Giovanni Mazzoni di Pisa si rese
•
17.0
• 2367, 88
•
18.°
• 2288,49 acquirente per la somma di L. 1950
. 20 del lotto secondo dei beni escussi
•
19.°
171 437,4
•
20.0
157,47 a carico dei signori dottor 'rito e
•
. 21.°
•
196,83 Carlo Bornbicci, sulle istanze della
65,61 signora Teresa Lorenzi e della Ditta
•
23.°
•
•
24.°
•
55,78
Paladini di Lneca, e consistente
•
25.°
•
39,37
In uno stabile posto in Pioli, in
27.°
•
144,35
•
piazza
santa Caterina, segnata di
Pisa, li 29 febbraje 1876.
numero
1, rappresentato al cata
D. Raffaello Giusti.
(118)
sto del comune di Pisa in sezione
Nota per anniento del sesto.
dallo particelle 471 in parte, 471
Si fa pubblicaineate noto, che
in parte, con ren lite. di lire 264.
all'incanto tenuto avanti questo
Che perciò si fa luogo al.'auTribauale nella mattina del 29 mento del cesto, in cenformitali
febbraio 1876, il signor Jaeopo di
legge, e che il termine utile a tale
Giuseppe Belli di Pontedera ai rese effetto va a scadere col di quind'ci
marzo 1876.
acquirente per la somma di L. 3660e
Dalla Cancelleria del Tribunale
centesimi 13 dell'iminobi le infradi Pisa, il 1.• marzo 1876.
descritto, escusse sano istanze del
(121)
Dott. T. Berti.
sknnr Eneen'o Nunes, a pregiudi-
o
AVVIS 0.
Con privato atto del 29 febbraja
p. p. recognito Cocchi, e registrato
a Firenze il giorno appresso, la signora Sofia Porte vedova Faliani
oppignorava per la totalità a favore del signor Domenico Malfatti
il credito di stime vive morti, e il
canone d'affitto del podere di Salivoli posto nel comune di Piombino, di che nel privato atto del
primo maggio 1875 registrato a
Piombino li 16 detto.
(117)Domenico Malfatti.
Nota per aumento del sesto.
Si fa pubblicamente noto, che
alli incanto tenuto avanti questo
Tribunale nella mattina del 29 febbraio 1876, il sig. Mtrhk fu Pietro
Arriehini di Pisa si rese acquirente
per la somma di lire 1927.15 dell'immobile infra descritto, (museo,
sulle istanze della signora Adele
Gettai nei Rarg . gli, a pregiu lizio del
Gioeaffette Due, e consistente
In une casa posta in S. Giovanni
alGatano, in luogo detto< Ponte a Pia
glieri e rappresentata al catwito della
Comunità di Pisa in sezione .11/ dalle
particelle 592, 567.
Che perciò si fa luogo all'aumento
del sesto in conformità di legge, e
dee il termine utile a tao effstto va.
a scadere col 15 marzo 1876.
Della Caucelleria del Tribunale
di Pisa il I." marzo 1876.
(122)
Dott. T. Berti.
ASSOCIAZIONE CRISTOFORO COLOMBO
PER UNA ESCURSIONE SCIENTIFICA, INDUSTRIALE, ARTISTICA ITALIANA
con appositi Piroscafi da
GENOVA
P
ER GLI STATI UNITI D'AMERICA
In occasione del Centenario della Indipendenza Americana
E DELLA SOLENNE INAUGURAZIONE DELL' ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE
Alk 113
1114 1V A_
11[
( 4 Luglio 1876)
Sottoscrizione pel carico dell' ultimo Piroscafo
pel quale il minimo è fissato a CENTO Passeggieri di Prima Classe
Questo stupendo e grandioso Piroscafo, della portata di 6000 tonnellate, parato colle bandiere delle Cento Città d'Italia e coi grandi stendardi Americano
ed Italiano, salperà da Genova il 1.° Giugno prossimo. Il viaggiatore vi troverà tutti i comodi desiderabili ed immaginabili. Ogni passeggiero riceverà
per distintivo la Medaglia d'argento di Cristoforo Colombo, appositamente fatta incidere. 11 Piroscafo arriverà a New-York circa il 15 giugno. I passeggieri
vi saranno ricevuti con feste ed ovazioni dai cittadini.
Itinerario del viaggio.
Ogni sottoscrittore riceverà un libretto di percorso, valevole pei primi posti nei piroscafi
e sulle ferrovie per tutto il viaggio.
Lo Da Genova a New-York. — 2.° Per 10 giorni di dimora in New-York al Grand Central Hotel, ed escursioni nelle vicinanze. — 3.° Per 12 giorni in Filadelfia al Col tonate Hotel.
Assistenza alle Feste del Centenario. Visite replicate alla Esposizione Internazionale, ec. —
4.° Per tre giorni a Washington al Metropolitan Hotel. ed escursione a Mont-Vernon, tomba
del grande Washington. — 5.° Per 3 giorni a Pittsburgh a Monongahela Hotel. — 6.° Per tre
giorni in Cincinnati al Gibson House. — 7.° Per 4 giorni in St. Louis al Southern Hotel.
Escursione a Springfiel, tomba di A. Lincoln. — 8.° Per 4 giorni in Chicago al Sherman House.
Escursione al National Parc (foresta vergine). — 9 • 0 Per I giorno a Detroit al Russe! House.
— 10. 0 Per due giorni alle cateratte del Niagara all' International Hotel. — Per 1 giorno in
Toronto al Queens Hotel. — Per un giorno sul lago Ontario, in Piroscafo. — 13. 0 Per 3 giorni
in Monreal al S. Lawrence Hotel. Visita degli Stabilimenti indiani. — 14.° Per due giorni in
Quebeek al St. Louis Hotel. — 15. 0 Per 4 giorni a Plattsburgh al Fouquets Hotel. Escursioni
sul lago Champlain, Mount Mercy, White Mountains, cc. — 16. 0 Per due giorni a Saratoga
Springs al Contineantal Hotel. — 17.° Per 4 giorni in Boston al St. James Hotel. — 18. 0 Per
imbarco sul Piroscafo da New-York a Glaseow. — 19.° Per Biglietto da Glascow a Torino, con
diritto di fermata in Edimburgo, Leeds, Londra e Parigi. <
Condizioni del viaggio.
Per le traversate dell'Àtlantico, in Piroscafi di primissimo ordine. — Nelle città dell'Unione
Americana, franchigia di alloggio e pensione nei primari Alberghi. — Per viaggio circolare
negli Stati Uniti, sempre treni appositi speciali, composti di 4 a 6 vagoni Pullman. — Vagonisalons per le corse di giorno. — Slecping-cars per le corse di notte. — Guide-interpreti fedeli
Entrate
ed esperte lungo tutto il viaggio, dirette dalla Casa Cook Sons cc. denkins.
libere in tutti gli edilizi della Esposizione Internazionale, in tutti gli Stabilimenti pubblici e
privati, in tutte le Istituzioni, in tutti gli opifici. Ovazioni in tutte le città.
—
Medico @speciale dell' Associazione.
Il chiarissimo dott. Agostino Bertani, uno dei sottoscrittore ha offerto la sua assistenza
gratuita a tutta la comitiva che egli accompagnerà per tutto lungo il viaggio indicato da Genova a Torino.
Prezzo del viaggio.
Tutto compreso Franchi 3600 in ore. di cui si deve depositare il 25 per cento all'atto
della sottoscrizione.
Cauzione.
Non raggiungendo le volute 100 Sottoacrizioaell i depositi versati verranno integralmente restituiti ai singoli Sottoscrittori.
Durata del viaggio.
Tutto questo viaggio si compirà in 90 giorni, dal 1. 0 giugno alla fine d'agosto.
La chiusura della Sottoscrizione è definitivamente fissata pel 15 marzo p. V.
Il Comitato Promotore invita i desiderosi di visitare Filadeltia, a volersi decidere prestissimo, giacché stante la straordinaria tluenza da tutte le parti.
del mondo, non potrà più, passata quell'epoca, nè -assicurare i Piroscafi, nè garantire gli alloggi negli Alberghi.
Milano, 20 febbraio 1876. Pel
Comitato Promotore dell'Associazione CristoPiro Colombo: A. REPUTI, Segretario dirigente.
gNn oNrIi
liNa zootsla i, a tigNo, S ga z a— sds3ias li a s i 4g n o r
■1 NNGGELLOSII A.ANmN nviicaAAN. u
presso
n gveigan eBr lA 1C9e U S T OL 1A
B
Le sottoscrizioni si ricevono in Milano:
2
.
quali sono pubblicati dai giornali locali. ' E'
it U
REPETT1 • C., piazza Filodrammatici, 3 — In tutte le principali città d'Italia da appositi incaricati,
/NT. 13. — La Casa Bancaria Figli "Wein Schott a C., avverte oh' essa ha preso le misu.re necessarie
per poter somministrare Lettere di credito e Chèques sopra tutte le principali città dell'Unione.
'
Pisa, Tip. Nistri, 1876.
Scarica

UFFICIALE PER GLI ATTI GIUDIZIARI ED AMMINISTRATIVI