Chrysalis
Paola Tagliaferro
with Max Marchini
Full fathom five thy father lies;
Of his bones are coral made;
Those are pearls that were his eyes:
Nothing of him that doth fade,
But doth suffer a sea-change
Into something rich and strange.
Sea-nymphs hourly ring his knell
Shakespeare, Ariel’s Song from The Tempest
Chrysalis segna il ritorno della vocalist Paola Tagliaferro che, abbandonate le facili autostrade del pop melodico e del jazz di periferia, trova una dimensione inedita e nobile in seducenti chansons dove liriche colte
ed evocative (una canzone scritta addirittura col poeta Peter Sinfield, autore dei testi dei King Crimson)
sposano musiche ora di rerefatto impressionismo , ora dense di suggesioni indoeuropee o mediterranee.
Il lavoro attinge sia ad alcune sonorità elettroniche della fine degli anni settanta, in una specie di new wave
ancora e sempre new, con rimandi quindi a Cluster & Eno, a Shelleyan Orphan, Tuxedomoon e Residents
ma anche ai Tangerine Dream di Zeit e ai Popol Vuh di Nosferatu, ai Pink Floyd di Cirrus Minor, dove
chitarre acustiche trasudanti eros e memorie in bianconero fendono droni elettronici in ferite a forma di
vagina.
Strumenti poco convenzionali come Oud, Sitar, Santoor, Ehru si affiancano a moog analogici e chitarre e
bassi elettrici, interam,ente suonati dal polistrumentista Max Marchini. Su tutto la voce di Paola che svetta
sovende sfaccettandosi in layers emozionali di rara intensità espressiva.
Un’opera ove convicono principi antichi interamente svolta attorno al tema del cambiamento e dell’acqua.,
cantata sia in inglese che in italiano, minuziosamente riportati nel libretto. Dell’opera esiste anche una versione in vinile, sempre conveniente, che contiemne l’intero CD e un brano che ha la struttura dell’ haiku
musicale, Little by Little, in chiave cinematica.
Un album complesso e suggestivo, che consigliamo solo ai palati fini.
Zoltan The Brave
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Chrysalis - Paola Tagliaferro