L’Angolo della Liturgia «Gesù Cristo è risorto dai morti, pri- to» (Lc 24,11) le parole dei suoi fratelmizia tra quelli che sono morti … è il li: vuole un rapporto diretto con il Siprimogenito di quelli che risuscitano gnore, vuole una prova tangibile della dai morti» (1Cor 15,20; Col 1,18): sua resurrezione. Dal suo atteggiamensappiamo bene che questo annuncio, to nasce per noi la domanda seria: sapl’annuncio pasquale, è lo specifico del piamo vivere la nostra fede pasquale cristianesimo, il debito di speranza che nella comunità cristiana? Ovvero, noi cristiani abbiamo verso tutti gli siamo consapevoli che il Risorto si uomini. Conosciamo però altrettanto manifesta primariamente nel suo radubene le nostre resistenze profonde a nare la comunità cristiana nel giorno credere a questo annuncio inaudito; di di domenica, per donarle sempre e di più, quanto fatichiamo a credere alla nuovo tutta la sua vita? Così è avvenuresurrezione di Gesù Cristo quale pe- to per Tommaso: «otto giorni dopo», gno e caparra della nostra resurrezio- dunque già nel ritmo liturgico del giorno del Signore, Gesù si manifesta Seconda Domenica ne… Queste resistenze sono le stesse speri- quando la comunità è riunita; ed è in di Pasqua mentate dai discepoli che hanno vissu- questo essere convocato con gli altri to con Gesù, come ci mostra il vangelo «nello stesso» (1Cor 11,20), termine I Lettura: At 2,42-47; di questa ottava di Pasqua, tradizional- che indica non tanto il luogo ma Tutti i credenti stavano insieme e aveva- mente conosciuta come «domenica di l’unità data da Gesù Cristo stesso, che no ogni cosa in comune Tommaso». Tommaso ci rappresenta Tommaso lo incontra quale Risorto e Salmo 117; tutti e, nel contempo, ci indica un iti- Vivente. Rendete grazie al Signore perché è nerario per giungere a credere nel Ri- Egli ha bisogno di vedere ma non di buono: il suo amore è per sempre sorto, che sempre dice al nostro cuore: toccare le ferite di Cristo: quando inII Lettura: 1Pt 1,3-9 «Non essere incredulo, ma credente!». fatti il Risorto lo precede e smaschera Ci ha rigenerati per una speranza viva, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai Egli non è insieme alla comunità con misericordia la sua debolezza, quando Gesù viene, sta in mezzo ad Tommaso, vistosi amato persino nella morti essa come Signore che raduna i figli di sua incredulità, fa cadere le sue difese Vangelo: Gv 20,19-31 Dio dispersi e lascia gesti e parole che e formula una straordinaria confessioOtto giorni dopo venne Gesù riassumono l’intera sua vita. Il Signore ne di fede: «Mio Signore e mio Dio!». Sant’Atanasio - memoria mostra le ferite del suo corpo, segni E a lui Gesù riserva la sua ultima beaAt 4,23-31; Sal 2; Gv3,1-8 indelebili della sua passione, titudine, di cui anche noi siamo destiBeato chi si rifugia in te, dell’amore da lui vissuto «fino natari: «Beati quelli che crederanno Signore all’estremo». Poi consegna ai discepo- senza avere visto». Sì, siamo chiamati Ss. Filippo e Giacomo li la pace, cioè lo a vivere la beatitu1 Cor 15, 1-8; Sal 18; Gv 14, 6-14 Il Vangelo della Domenica dine di chi «vede» shalom, la vita piePer tutta la terra si diffonna e abbondante, e Gesù con gli occhi de il loro annuncio di Enzo Bianchi priore della accompagna questo della comunità criComunità Monastica di Bose d o n o c o n stiana, riunita nel At 5,17-26; Sal 33; Gv 3,16-21 Il povero grida e il Signore l’annuncio di un invio che è una preci- giorno del Signore e in ascolto della lo ascolta sa responsabilità: «Come il Padre ha Parola di Dio contenuta nelle Sante mandato me, anch’io mando voi», os- Scritture, Parola di cui il vangelo è il At 5,27-33; Sal 33; Gv 3,31-36 sia: «Come io ho narrato il Padre, ora centro, Parola che è Gesù Cristo. Ascolta, Signore, il grido spetta a voi narrare me». Infine il Ri- A questo punto può dunque concluderdel povero sorto ricrea i discepoli con lo Spirito si il vangelo, segno scritto tramandato santo, forza nella quale rimette i loro «affinché crediamo che Gesù è il CriAt 5,34-42; Sal 26; Gv 6,1-15 peccati; e subito aggiunge che questo sto, il Figlio di Dio, e così abbiamo la Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua suo dono estremo non è loro possesso vita nel suo Nome». Questa è la fede esclusivo, ma è dato affinché nella della chiesa, la fede che noi siamo At 6,1-7; Sal 32; Gv 6,16-21 potenza dello Spirito essi rimettano i chiamati a vivere nella chiesa; è la Su di noi sia il tuo amore, peccati a tutti gli uomini. fede che può darci vita ogni giorno, Signore A tutto questo Tommaso non è pre- fino al giorno della nostra Pasqua, del così come non lo è stato nessu- nostro passaggio da questo mondo al Terza Domenica sente, no dei lettori del vangelo. Egli consi- Padre di Cristo e Padre nostro, il quale di Pasqua dera una follia, «un vaneggiamen- ci donerà la vita eterna nel suo Regno. ANNO VII —Numero 135 1 maggio 2011 Giovanni Paolo II, papa, Beato 1 2L 3M 4M 5G 6V 7S 8 At 2,14a.22-33; Sal 15;Mostraci, Signore, il sentiero della vita 1 Pt 1,17-21; Lc 24,13-35 ORARIO DELLE SS. MESSE Festivo - 07.30; 09.30, 11.00; 18.30 Feriale - 07.30 (escluso il sabato);18.30 L’Ufficio Parrocchiale è aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16.00 alle 18.00 www.sobriaebbrezza.it Domenica 1 maggio la celebrazione per iscrivere tra l’elenco dei Beati il papa Giovanni Paolo II. La richiesta verrà letta dal Card. Vicario del papa per la diocesi di Roma. All’inizio della S. Messa, dopo l’atto penitenziale, il Card. Vallini pronunzierà si rivolgerà al Papa con queste parole: “Beatissimo Padre, il Vicario Generale di Vostra Santità per la Diocesi di Roma domanda umilmente alla Santità Vostra di voler iscrivere nel numero dei Beati il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, papa.”. Successivamente il S. Padre leggerà la Formula di beatificazione: “Noi, accogliendo il desiderio del Nostro Fratello Agostino Cardinale Vallini, Nostro Vicario Generale per la Diocesi di Roma, di molti altri Fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli, dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi, con la Nostra Autorità Apostolica concediamo che il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, papa, d’ora in poi sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto, ogni anno il 22 ottobre. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.”. Cenni biografici tratti dal libretto della celebrazione predisposto dall’Ufficio delle Celebrazioni del Santo Padre. Karol Jozef Wojtyła, eletto Papa il 16 ottobre 1978, nacque a Wadowice (Polonia), il 18 maggio 1920. Era il secondo dei due figli di Karol Wojtyła e di Emilia Kaczorowska, la quale mori nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund, medico, mori nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito, nel 1941. A nove anni ricevette la Prima Comunione e a diciotto anni il sacramento della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Universita Jagellonica di Cracovia. Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel 1939, il giovane Karol lavoro (19401944) in una cava e poi in una fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da vivere ed evitare la deportazione in Germania. A partire dal 1942, sentendosi chiamato al [email protected] sacerdozio, frequentò i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di Cracovia, diretto dall’Arcivescovo, il Cardinale Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del “Teatro Rapsodico”, anch’esso clandestino. Dopo la guerra, continuo i suoi studi nel seminario maggiore di Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia dell’Università Jagellonica, fino alla sua ordinazione sacerdotale, a Cracovia, il 1° novembre 1946. Successivamente, fu inviato dal Cardinale Sapieha a Roma, dove consegui il dottorato in teologia (1948), con una tesi sul tema della fede nelle opere di San Giovanni della Croce. In quel periodo, durante le sue vacanze, esercito il ministero pastorale tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda. Nel 1948 ritorno in Polonia e fu coadiutore dapprima nella parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, poi in quella di San Floriano, in città. Fu cappellano degli universitari fino (Continua a pagina 2) (Continua da pagina 1) al 1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Nel 1953 presento all’Università Cattolica di Lublino una tesi sulla possibilità di fondare un’etica cristiana a partire dal sistema etico di Max Scheler. Più tardi, divenne professore di Teologia Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella Facoltà di Teologia di Lublino. Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nomino Vescovo Ausiliare di Cracovia e titolare di Ombi. Ricevette l’ordinazione episcopale il 28 settembre 1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia), dalle mani dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak. Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Papa Paolo VI, che lo creo Cardinale il 26 giugno 1967. Partecipo al Concilio Vaticano II (1962-1965) dando un contributo importante all’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Il Cardinale Wojtyła prese parte anche alle 5 assemblee del Sinodo dei Vescovi, anteriori al suo Pontificato. Visita il Sito Internet rinnovato della Parrocchia: www.sobriaebbrezza.it Con una nuova grafica troverai informazioni su iniziative, vita della parrocchia, notizie utili e collegamenti a siti di interesse, …anche questo foglio. Venne eletto Papa il 16 ottobre 1978 e il 22 ottobre ebbe inizio il suo ministero di Pastore Universale della Chiesa. Papa Giovanni Paolo II ha compiuto 146 visite pastorali in Italia e, come Vescovo di Roma, ha visitato 317 delle attuali 332 parrocchie romane. I viaggi apostolici nel mondo, espressione della costante sollecitudine pastorale del Successore di Pietro per tutte le Chiese, sono stati 104. Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche. A Papa Giovanni Paolo II si attribuiscono anche 5 libri: “Varcare la soglia della speranza” (ottobre 1994); “Dono e mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio” (novembre 1996); “Trittico romano”, meditazioni in forma di poesia (marzo 2003); “Alzatevi, andiamo!” (maggio 2004) e “Memoria e Identità” (febbraio 2005). Papa Giovanni Paolo II ha celebrato 147 riti di beatificazione, nei quali ha proclamato 1338 beati, e 51 canonizzazioni, per un totale di 482 santi. Ha tenuto 9 concistori, in cui ha creato 231 (+1 in pectore) Cardinali. Ha presieduto anche 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio. Dal 1978 ha convocato 15 assemblee del Sinodo dei Vescovi: 6 ge- [email protected] nerali ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990, 1994 e 2001), 1 assemblea generale straordinaria (1985) e 8 assemblee speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 [2] e 1999). Il 13 maggio 1981 in piazza San Pietro ha subito un grave attentato. Salvato dalla mano materna della Madre di Dio, dopo una lunga degenza, ha perdonato il suo attentatore e, consapevole di aver ricevuto una nuova vita, ha intensificato i suoi impegni pastorali con eroica generosità. La sua sollecitudine di pastore trovo espressione, inoltre, nella erezione di numerose diocesi e circoscrizioni ecclesiastiche, nella promulgazione dei Codici di Diritto Canonico latino e delle Chiese Orientali, del Catechismo della Chiesa Cattolica. Proponendo al Popolo di Dio momenti di particolare intensità spirituale indisse l’Anno della Redenzione, l’Anno Mariano e l’Anno dell’Eucaristia nonché il Grande Giubileo del 2000. Avvicino le nuove generazioni indicendo la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù. Nessun Papa ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo II. Alle Udienze Generali del mercoledì (oltre 1160) hanno partecipato più di 17 milioni e 600mila pellegrini, senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose (più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000). Ha incontrato milioni di fedeli nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo. Sono state numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali e le altre 738 udienze o incontri con Capi di Stato, come pure le 246 udienze e incontri con Primi Ministri. È morto a Roma, nel Palazzo Apostolico Vaticano, sabato 2 aprile 2005, alle ore 21.37, nella vigilia della Domenica in Albis o della Divina Misericordia, da lui istituita. I solenni funerali in Piazza San Pietro e la sepoltura nelle Grotte Vaticane sono stati celebrati l’8 aprile. Rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo Durante la solenne Veglia Pasquale sono stati presentati al Fonte Battesimale quattro piccoli: Dennys, Brandon, Aurore e Ilenia. Sono stati immersi nelle acque del Fonte e, uniti a Cristo Morto e Risorto, sono rinati a vita nuova nell’acqua e nello Spirito. Ai Piccoli e alle loro famiglie auguriamo una vita vissuta sotto la luce del Signore Risorto e della sua Parola accompagnati dalla testimonianza della nostra comunità parrocchiale. La rinascita a vita nuova non si rea- lizza solo attraverso i sacramenti ma anche con la disponibilità al cambiamento, alla conversione del cuore. Vogliamo proporre una testimonianza su come il Signore opera e trasforma attraverso l’azione del suo Santo Spirito mettendo nel cuore il desiderio del “perdono” e lo facciamo in questa domenica, seconda di Pasqua, detta in Albis o della misericordia. “È doveroso aggiungere oggi questa parola: “perdono” per raccontarvi un episodio in cui è indubbio che il Signore abbia voluto manifestare la Sua misericordia! Per più di due anni ho avuto la gioia di recarmi a casa di una sorella anziana della nostra parrocchia, per portarle di l’ultimo saluto. Ed è allora che mi è domenica il conforto dell’Eucarestia stato riferito quanto il Signore aveva per mezzo del ministero che mi è stato compiuto: una settimana prima di affidato. Una signora di quasi morire, la nipote si era presentata novant’anni, a dire il vero molto silen- dall’anziana nonna con la figlioletta, ziosa, il cui modo di farsi capire era come spinta da una forza misteriosa, legato soprattutto allo sguardo! Ogni aveva detto, ma che sicuramente volta che varcavo la soglia di casa, ba- tutti noi lo sappiamo - non può che stava che mi guardasse per comunicar- essere scaturita da Colui che premia mi le sue sensazioni. Viveva a casa di chi predilige l’Amore ed il perdono. una delle figlie e con lei divideva una Grazie Signore!” grande pena: non poter rivedere una Alberto Marchionni sua nipote che, andata a vivere con un uomo, aveva fatto sapere di non volere più avere contatti con la famiglia Un nuovo d’origine. Entrambe si erano convinte che quest’uomo l’avesse plagiata a tal servizio estivo della punto che, pur avendo avuto con lei una bambina, non le permettesse di Scuola dell’Infanzia avere con loro alcun tipo di rapporto. Parrocchiale Vi lascio immaginare le varie definizioni con le quali quest’uomo veniva definito! E a niente serviva ricordarle che Scuola aperta nel mese di luglio aveva appena ricevuto l’Eucarestia. Ma per bambini dai tre ai sei anni ecco che finalmente la Misericordia di Dio si mette in moto. Ho condiviso con quest’anziana donna e sua figlia, la mamma della ragazza, due anni di catechesi guidatami dal Signore per cercare di farle capire che l’unica possibilità di cambiare le cose era quella di percorrere la strada del perdono e della preghiera, per permettere che quest’uomo si ravvedesse e quindi alla ragazza di tornare. Negli ultimi tempi cominciavo a notare come ogni volta che lo sguardo sofferente della donna si posava sul Corpo di Cristo esposto sulla tavola, il viso le si trasformasse, quasi a manifestare il dialogo silenzioso e diretto che avveniva con Lui. Ero certo che una sola richiesta, una sola speranza usciva dal suo cuore: poter riabbracciare la nipote prima di morire! La notizia della sua scomparsa mi è giunta proprio durante i giorni in cui ero assente per un ritiro spirituale. Chi come me svolge questo ministero sa quale rapporto speciale si crea con le persone a cui si porta L’Eucarestia. Un legame quasi parentale, che è difficile spiegare. Ma è pur vero che il mio dispiacere più grande era in quel momento pensare che questa donna fosse morta senza che le sue preghiere venissero ascoltate. Di ritorno ad Avezzano sono andato a porgerle www.sobriaebbrezza.it