IL LAVORO D'UFFICIO
L'Ufficio si configura come un luogo organizzato di lavoro in cui si ricevono e si elaborano
informazioni e, all'interno del quale, si connotano attività a distinto contenuto concettuale; più
che in relazione alle abilità manuali, la prestazione degli addetti si misura a livello cognitivodecisionale.
Il rischio nel lavoro di ufficio é emerso con maggiore forza nell'ultimo decennio per una serie
di ragioni:
1) Aumento del lavoro del terziario, e più in generale del terziario informatizzato, in vari settori
lavorativi.
2) Cambiamento delle tipologie edilizie ove si svolge il lavoro
I rischi
- Stress psico-fisico
- Postura seduta prolungata.
- Microclima.
- Qualità dell'aria (per impianti di condizionamento).
- Infortuni (folgorazioni elettriche).
- Esposizione a rumore (ma difficilmente causa ipoacusie)
- Condizioni non idonee di illuminazione e visione.
- Esposizione ad agenti biologici.
- Esposizione a campi elettromagnetici.
- Esposizione a fumo passivo.
- Esposizione ad altri fattori: amianto (in edifici costruiti con materiali edilizi contenenti
amianto), sostanze per derattizzazione, disinfezione disinfestazione, sostanze per
fotoriproduzione ecc.
- Rischio di tipo allergologico (da carte autocopianti, da agenti biologici ecc.).
Danni alla salute
- Affaticamento mentale
- Affaticamento visivo
- Disturbi da posture fisse
- Scarsa possibilità di avere una corretta nutrizione del disco intervertebrale
- "Sindrome dell'edificio malato (Sick building sindrom)" causata principalmente dal
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IL LAVORO D'UFFICIO
condizionatore, si verifica quando almeno il 20% di lavoratori presentano disturbi
aspecifici, come irritazione della cute e delle mucose, associati alla percezione di odori
sgradevoli.
Soluzione e bonifiche
- Progettazione di posti di lavoro ergonomici e organizzazione dell'attività lavorativa che
consenta frequenti cambi posturali.
- Pause: appare indubbia la necessità di una loro regolamentazione in modo tale che queste
risultino degli strumenti validi per interrompere il lavoro continuativo a VDT e quindi assicurino
una reale diminuizione dei tempi di esposizione ai fattori di rischio propri di questo tipo di
mansioni.
- Anche se come ribadito dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) non è possibile
definire delle regole generali in rapporto alla variegata possibilità di utilizzo del VDT, viene
indicata una linea di tendenza che richiama il suggerimento di non eccedere nell'uso
quotidiano del VDT per più del 50% del tempo di lavoro.
- Condizioni microclimatiche. Valutare il benessere termico calcolando diversi indici di cui il
PMV o Voto Medio Predetto. Tale indice prende in considerazione: velocità dell'aria,
umidità relativa, temperatura radiante, temperatura dell'aria, dispendio energetico e
abbigliamento.
- Aumento del numero di ricambi/ora dell'aria, la periodica manutenzione e pulizia degli
impianti di condizionamento, un adeguato sistema di filtragqio dell'aria ed infine una
corretta collocazione della/e prese d'aria dell'impianto.
- Condizioni di illuminazione. La luminosità dell'ambiente, che per quanto possibile deve
privilegiare le fonti naturali avendo l'accortezza di disporre di arredi che consentano una
modulazione dell'intensità luminosa nelle diverse stagioni e ore della giornata (tende,
veneziane ecc.) é uno dei fattori più importanti. Privilegiare la luce naturale per due riflessi
positivi importanti: la possibilità per gli operatori di avere un "contatto esterno" e
l'esposizione ad un indispensabile fattore di attivazione metabolica. Fra gli altri aspetti
ricordiamo: il rapporto fra luminosità locale e generale, fra i diversi oggetti (piano di lavoro,
video, tastiera, fogli, arredi, ecc.), la stabilità dell'immagine video, la dimensione dei
caratteri e la loro nitidezza, il colore delle rappresentazioni video, il contrasto fra
l'immagine-carattere e il fondo del video (che deve essere regolabile ed infine la presenza
di effetti di abbagliamento che interferiscono sulle prestazioni visive).
- Per il problema amianto: verificare lo stato di conservazione dello stabile e in relazione a
questo attuare tutte quelle procedure previste nel manuale pubblicato dalla Regione
Lombardia dal titolo "Amianto, rischi, controllo e prevenzione".
- Per il problema disinfezione, disinfestazione, e deratizzazione, tutti trattamenti che l'impresa
volesse intraprendere in tal senso devono essere preventivamente comunicati all'USSL
competente, indicando le modalità operative, il nominativo del Responsabile delle
operazioni, le cautele adottate e l'informazione data.
Sicurezza
Verificare impianti elettrici e antincendio.
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IL LAVORO D'UFFICIO
II microclima negli uffici
II microclima può essere definito come l'insieme dei parametri ambientali che determinano gli
scambi termici fra uomo e ambiente. In ambienti confinati, le variabili in gioco sono molteplici:
caratteristiche degli impianti di condizionamento e/o riscaldamento, numero degli addetti per
unità di superficie, clima esterno, caratteristiche edilizie e di orientamento dell'edificio,
organizzazione degli spazi di lavoro.
Tra gli elementi che comportano dei disagi localizzati ricordiamo in particolare:
a) Velocità dell'aria in relazione alla quale dovranno essere attentamente valutate le
differenze esistenti fra temperatura dell'ambiente e delle correnti d'aria. Questo tipo di
considerazioni debbono portare ad una corretta progettazione e localizzazione delle
bocchette d'aria e dei diffusori;
b) l'irraggiamento asimmetrico;
c) il gradiente verticale di temperatura;
d) la temperatura del pavimento.
Negli uffici - come negli altri luoghi di lavoro - occorre garantire una serie di parametri
microclimatici:
Parametri microclimatici di benessere (art. 1 1 Dpr 303)
Temperatura aria 20° C +/- 1 ° C (inverno)
"
" 25-27°+/- 1 ° C (estate)
Umidità relativa 40-60 %
Velocità dell'aria <0,2 m/sec
numero adeguato di ricambi d'aria naturali (art. 9 DPR 303/55) con 1 /8 almeno di superficie
areante apribile, 1,5 ricambi ora per gli impianti di condizionamento, cioé 15 m3/ora per
persona.
Attualmente per valutare il benessere termico in un ufficio vengono usati degli indici di
benessere termico (es. indici di Fanger) che integrano il dato della temperatura operativa
(indice sintetico che nel nomogramma di ASHRAE integra i valori di Ts, U% e Va) con il
dispendio energetico (kcal-ora per m 2 di superficie corporea) e la resistenza termica del
vestiario misurata in CLO.
PMV: voto medio previsto compreso tra -0,5 e + 0,5
PPD: percentuale di insoddisfatti <10% (norma Iso 7730)
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Le condizioni di illuminazione e di visibilità negli uffici
Una corretta e buona visione é garantita da una illuminazione che sia corretta dal punto di
vista quantitativo e qualitativo. Innanzitutto occorre dire che la luce migliore é quella naturale
diretta vedi art. 10 DPR 303 (risolti gli eventuali problemi microclimatici dovuti al
soleggiamento; vedi art. 22 DPR 303). Entrambi questi articoli sono integrati dall'articolo 33
del DLeg 626. La luce naturale ha due riflessi positivi importanti: la possibilità per gli operatori
di avere un contatto psicologico con l'esterno e la esposizione ad un indispensabile fattore di
attivazione metabolica dovuto allo spettro della luce solare.
Quantità dell'illuminazione
a) rapporto = 2:1 tra profondità dell'ambiente ed altezza dell'architrave della finestra dal
pavimento;
b) rapporto di almeno 1 /8 tra superficie illuminante e superficie del pavimento; con finestre
apribili)
c) finestre facilmente pulibili
d) distribuzione delle finestre
e) intensità da garantire 200 - 300 lux
Qualità dell'illuminazione
a) Assenza di abbagliamento
- schermare la fonte
- evitare superfici riflettenti (pareti - oggetti - tavolo); attenzione al coefficiente di riflessione
pareti; soffitti chiari opachi
- evitare cattiva posizione VDT rispetto alle fonti naturali o artficiali
b) Colore della luce
- deve essere il più possibile simile a quello della luce naturale, cioè di quella solare
- deve avere cioè una temperatura di colore intorno ai 4000° K (gradi Kelvin )
- non deve alterare i colori naturali e deve mantenere e ottimizzare i contrasti, avere cioè un
"indice di resa cromatica" non inferiore all'85%.
c) Corretta distribuzione delle fonti di luce (superfici vetrate e lampade) e delle ombre
- occorre evitare differenze di luminanza (ad esempio evitando come negli open-space zone
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d'ombra centrali o coni d'ombra se le finestre dono troppo in alto)
- occorre assicurare un "fattore di ombra" di 0, 4-0, 6 per garantire la percezione della
profondità;
Affaticamento visivo nell'ufficio
- L'affaticamento visivo nell'ufficio può essere legato diversi fattori di rischio:
* cattiva quantità e qualità dell'illuminazione
* affaticamento dovuto all'impegno visivo richiesto
* caratteristiche VDT (caratteri non bene definiti, mancanza di regolabilità del contrasto...)
* condizioni visive dei soggetti
- I segni clinici soprattutto soggettivi dell'affaticamento visivo sono:
* bruciore, lacrimazione, secchezza congiuntivale
* ammiccamento frequente, fotofobia (fastidio alla luce)
* visione annebbiata, visione sfuocata
* mal di testa, senso di pesantezza agli occhi
* stanchezza alla lettura (ad esempio di libri e giornali nelle ore libere) - Occorre porre
particolare attenzione ai difetti visivi non corretti, anche se lievi, che vanno prontamente
corretti.
• Soluzioni:
* pause e cambiamenti di attività esercizi di rilassamento della motilità oculare
* miglioramento delle condizioni di lavoro
* opportune correzioni dei difetti visivi
Nota: attenzione alle lampade alogene (bulbi alogeni di quarzo) non schermate, perchè il
fascio diretto di luce UV ad alta potenza può avere un effetto mutageno. Questo fatto può
essere una concausa dell'aumento dei melanomi (tumori cutanei) negli uffici. Le azioni nocive
sono parzialmente attenuate dalla stoffa, ma sono bloccate da idonee schermature di plastica
e vetro.
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Lo stress nel lavoro d'ufficio
Fattori di stress:
- rapporto conflittuale uomo - macchina - lavoro arido, monotono (es. data-entry),
accentuazione della solitudine del lavoro - carico troppo elevato o troppo poco elevato responsabilità eccessiva o nulla - conflitti interpersonali, di carriera - spazio inadeguato,
rumore, affollamento - software inadeguato al lavoro - senso di inadeguatezza, inutilità del
lavoratore che non ha seguito un adeguato iter formativo - demotivazione e ruolo - scarsa
partecipazione a decisioni - mancanza di concentrazione - precarietà e insicurezza del lavoro
- lavoro notturno e turnazioni
Sintomi:
- senso di affaticamento mentale
- gastrite
- insonnia
- modificazioni dell'umore
- sindrome del burn-out (indifferenza verso il lavoro)
- ansia
- umore depresso
- abuso di fumo
- dipendenza da farmaci
Postazioni di lavoro con VDT
I nuovi posti di lavoro devono essere adeguati all'allegato VII del D. Lgs. 626 del 19/9/94. I
posti di lavoro già esistenti devono adeguarsi entro il 1 gennaio 1996.
Allegato VII del D. Lgs. 626
Prescrizioni minime
Osservazione preliminare
Gli obblighi previsti dal presente allegato si applicano al fine di realizzare gli obiettivi del titolo
VI e qualora gli elementi esistano sul posto di lavoro e non contrastino con le esigenze o
caratteristiche intrinseche della mansione.
1. Attrezzature
a) Osservazione generale
l'utilizzazione in sé dell'attrezzatura non deve essere fonte di rischio per i lavoratori.
b) Schermo
I caratteri sullo schermo devono avere una buona definizione e una forma chiara, una
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grandezza sufficiente e vi deve essere uno spazio adeguato tra i caratteri e le linee.
L'immagine sullo schermo deve essere stabile, esente da sfarfallamento o da altre forme
d'instabilità.
La brillanza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo dello schermo devono essere facilmente
regolabili da parte dell'utilizzatore del videoterminale e facilmente adattabili alle condizioni
ambientali.
Lo schermo deve essere orientabile e inclinabile liberamente e facilmente per adeguarsi alle
esigenze dell'utilizzatore.
É possibile utilizzare un sostegno separato per lo schermo o un piano regolabile.
Lo schermo non deve avere riflessi e riverberi che possano causare molestia all'utilizzatore.
c) Tastiera
La tastiera deve essere inclinabile e dissociata dallo schermo per consentire al lavoratore di
assumere una posizione confortevole e tale da non provocare l'affaticamento delle braccia o
delle mani.
Lo spazio davanti alla tastiera deve essere sufficiente onde consentire un appoggio per le
mani e le braccia dell'utilizzatore.
La tastiera deve avere una superficie opaca onde evitare i riflessi.
La disposizione della tastiera e le caratteristiche dei tasti devono tendere ad agevolare l'uso
della tastiera stessa.
I simboli dei tasti devono presentare sufficiente contrasto
ed essere leggibili dalla normale posizione di lavoro
d) Piano di lavoro
II piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente, essere di dimensioni sufficienti e
permettere una disposizione flessibile dello schermo, della tastiera, dei documenti e del
materiale accessorio.
II supporto per i documenti deve essere stabile e regolabile e deve essere collocato in modo
tale da ridurre al massimo i movimenti fastidiosi della testa e degli occhi.
É necessario uno spazio sufficiente che permetta ai lavoratori una posizione comoda.
e) Sedile di lavoro
II sedile di lavoro deve essere stabile, permettere all'utilizzatore una certa libertà di
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IL LAVORO D'UFFICIO
movimento e una posizione comoda.
I sedili devono avere altezza regolabile.
II loro schienale deve essere regolabile in altezza e in inclinazione.
Un poggiapiedi sarà messo a disposizione di coloro che lo desiderino.
Nota. La postura coatta aumenta, soprattutto tra le lavoratrici, il rischio varici ed insufficienza
venosa degli arti inferiori e di infiammazioni vaginali e cistiti.
2 Ambiente
a) Spazio
II posto di lavoro deve essere ben dimensionato ed allestito in modo che vi sia spazio
sufficiente per permettere cambiamenti di posizione e di movimenti operativi.
b) Illuminazione
L'illuminazione generale e/o l'illuminazione specifica (lampade di lavoro) devono garantire
un'illuminazione sufficiente ed un contrasto appropriato tra lo schermo e l'ambiente, tenuto
conto delle caratteristiche del lavoro e delle esigenze visive dell'utilizzatore.
Fastidiosi abbagliamenti e riflessi sullo schermo o sulle attrezzature devono essere evitati
strutturando l'arredamento del locale e del posto di lavoro in funzione dell'ubicazione delle
fonti di luce artificiale e delle loro caratteristiche tecniche.
c) Riflessi e abbagliamenti
I posti di lavoro devono essere sistemati in modo che le fonti luminose quali le finestre e le
altre aperture, le pareti trasparenti o traslucide, nonchè le attrezzature e le pareti di colore
chiaro non producano riflessi fastidiosi sullo schermo.
Le finestre devono essere munite di un opportuno dispositivo di copertura regolare per
attenuare la luce diurna che illumina il posto di lavoro.
d) Rumore
II rumore emesso dalle attrezzature appartenenti al/ai posto/i di lavoro deve essere preso in
considerazione al momento della sistemazione del posto di lavoro, in particolare al fine di non
perturbare l'attenzione e la comunicazione verbale.
e) Calore
Le attrezzature appartenenti al/ai posti di lavoro non devono produrre un eccesso di calore
che possa essere forma di disturbo per i lavoratori
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IL LAVORO D'UFFICIO
f) Radiazioni
Tutte le radiazioni, eccezion fatta per la parete visibile dello spettro magnetico, devono essere
ridotte a livelli trascurabili dal punto di vista della tutela della sicurezza e delle salute dei
lavoratori.
g) Umidità
Si deve far in modo di ottenere e mantenere un'umidità soddisfacente
La sicurezza negli uffici
Archivi
Archivi, biblioteche e depositi di carta devono essere ubicati in appositi locali realizzati con
strutture resistenti al fuoco e dotati di aerazione naturale pari ad 1/8 della superficie in pianta.
I locali adibiti ad archivi che abbiano depositi cartacei di peso superiore ai 50 quintali sono
sottoposti alla normativa antincendio.
Le porte d'uscita devono aprirsi facilmente verso l'esterno. Le scaffalature devono essere
idonee per portata, ancorate e pulite e preferibilmente dovrebbero essere accessibili senza
l'ausilio di scale.
Le scale di accesso alle scaffalature devono essere sicure (protette su tre lati, pedana
superiore, dato che le mani sono occupate).
Apparecchiature elettriche
le apparecchiature elettriche devono essere certificate:
- conformi alle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano;
- devono essere provvisti di impianto di terra;
- devono essere mantenuti in condizioni di efficienza e di sicurezza;
- protette da danneggiamento per urto ed inciampo (ad esempio non devono esserci per terra
fili)
CED
I Centri Elaborazione Dati con più di 25 addetti (o 25 terminali, unità centrale nello stesso
ambiente) devono essere sottoposti a normativa di prevenzione incendi. I pavimenti
sopraelevati (per permettere il passaggio ed il coinvolgimento dei cavi delle apprecchiature
informatiche) devono essere:
- realizzati in materiali antistatico e isolante;
- puliti periodicamente anche nello spazio sottostante con mezzi idonei;
- le pareti che delimitano la sala macchine dovrebbero essere trattate acusticamente.
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IL LAVORO D'UFFICIO
Porte
le porte di accesso allo stabile dovrebbero essere:
- facilmente manovrabili
- con luce netta (larghezza) di almeno 1,20 m.
Le porte interne degli uffici:
- avere luce netta di almeno 0,90 m.
Le porte per le uscite di sicurezza devono essere:
- facilmente raggiungibili;
- individuate con segnaletica;
- larghe almeno 1,20 m in ogni caso, dimensionate tenendo conto del massimo affollamento
ipotizzabile e della capacità di deflusso;
- dotate di maniglione antipanico all'interno che consenta l'apertura a spinta verso l'esterno;
- azionabili manualmente senza meccanismi elettrici
- libere da ingombri
Estintori
Gli estintori portatili devono essere:
- in numero sufficiente;
- mantenuti in buona efficienza;
- controllati ogni 6 mesi da personale esperto;
- collocati in punti facilmente accessibili;
- indicati con apposita segnaletica;
Nota:
* gli estintori ad halon ed anidride cabonica non devono essere adoperati in ambienti chiusi
con presenza di operatori;
* gli estintori a polvere sono utili per impianti elettrici, ma sconsigliabili per apparecchi
informatici;
* gli estintori a schiuma sono sconsigliabili per eventuale incendio di apparecchiatura elettrica.
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IL LAVORO D'UFFICIO
Illuminazione di emergenza
Negli stabili destinati ad uffici con più di 500 addetti è obbligatoria l'installazione di un sistema
di illuminazione di emergenza e di sicurezza, che garantisca una sufficiente illuminazione
degli ambienti e la segnalazione delle vie di esodo.
Deve avere una alimentazione che per durata permetta, a livello di illuminamento, un
adeguato sfollamento. Tale sistema è consigliabile sempre.
Impianti di sollevamento - ascensori e montacarichi Gli ascensori e i montacarichi con trasporto di persone e cose devono essere:
- collaudati prima della messa in opera;
- forniti di targa interna alla cabina riportante le caratteristiche dell'elevatore ed il nominativo e
riferimenti della ditta di manutenzione;
- utilizzati entro i limiti della capienza e della portata;
- dotati di lampada di sicurezza;
- non utilizzati in caso di incendio;
- forniti di idonee suonerie di allarme e di citofono dislocati nello stabile.
Prevenzione incendi
Le attività del terziario in cui deve essere in particolare attivata la normativa antincendio:
- uffici nei quali sono occupati più di 500 addetti;
- uffici inseriti in edifici di civile abitazione;
- depositi cartacei con quantitativi superiori ai 5.000 Kg;
- autorimesse con più di 9 autoveicoli; - CED con più di 25 addetti;
- impianti di produzione del calore con potenzialità superiore ai 100.000 Kcal/ora;
- vani di ascensori e montacarichi aventi vano corsa sopra terreno maggiore di 20 metri (la
corsa si desume dai libretti di esercizio dell'elevatore) installati in edifici civili aventi altezza
di gronda maggiore di 24 m. In presenza anche di uno solo dei suddetti requisiti occorre
rivolgersi ai VVFF per il rilascio del certificato di Prevenzione Incendi.
Va formulato un piano di emergenza individuando:
- numero di impiegati in ogni stanza, piano per piano;
- aree a rischio (CED, archivi cartacei, etc.);
- percorsi di fuga, stanza per stanza e piano per piano;
- localizzazione degli estintori;
- predisposizione di piantine per individuare percorsi di fuga;
- aree di raccolta del personale e del pubblico;
- nominativi del personale che dovrà gestire il piano di emergenza;
- segnalazione acustica per emergenza generale;
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IL LAVORO D'UFFICIO
Effettuare l'informazione al personale sui contenuti del piano di emergenza con prove pratiche
di evacuazione e di uso di estintori.
Quadro sinottico
Postura incongrua
(seduta prolungata) - non corretta nutrizione del disco intervertebrale e
facilità a patologie del rachide cervico-lombosacrale - progettazione posti di
lavoro ergonomici e organizzazione dell'attività lavorativa che consenta
cambi posturali - regolamentazione delle pause
Microclima
-facilità a patologie respiratorie
- valutare in benessere termico calcolando diversi indici di cui il PMV (Voto medio Predetto)
Qualità dell'aria
(imp. di condizionamento fumo, fotocopiatrice, arredo, mat. costruzione sindrome dell'edificio malato - maggior numeri ricambi/ora aria - periodica
manutenzione e pulizia, impianti di condizionamento, adeguato sistema di
filtraggio dell'aria e corretta collocazione delle prese d'aria dell'impianto
Illuminazione e visione
- affaticamento visivo - privilegiare fonti naturali - disporre gli arredi per
consentire una modulazione dell'intensità luminosa nelle uguali stagioni e
ore della giornata. - stabilità immagine video, dimensioni carattere e
nitidezza, colore delle rappresentazioni video contrasto fra
immaginecarattere e in fondo del video multi regolabili
Agenti biologici
- forme allergiche respiratorie valutare qualità dell'aria
Esposizione a campi elettromagnetici
-verificare le specifiche tecniche dell'hardware
Amianto
(in vecchi edifici) verificare lo stato di conservazione dello stabile e attuare
tutte le procedure previste nel manuale pubblicato dalla Regione Lombardia
dal titolo "Amianto, rischi, controllo e prevenzi
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IL LAVORO D'UFFICIO
Disinfezione, Disinfestazione, Deratizzazione
comunicare alla ASL competente indicando le modalità operative il
nominativo del Responsabile delle operazioni, le cautele adattate e
l'informazione data.
I VIDEOTERMINALISTI
Illuminazione
- Posizionare gli schermi correttamente rispetto alle fonti di luce naturale affinché non ci siano
riflessi e abbagliamenti sugli schermi. (90° rispetto alle fonti luminose, e regolare le tende
onde evitare un illuminazione troppo intensa.
Le fonti di luce artificiali devono essere posizionate lateralmente e con un angolo di rifrazione
di circa 45°
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IL LAVORO D'UFFICIO
- le luci da tavolo o anche le altre luci per posto singolo non sono raccomandabili in quanto
forniscono in genere una distribuzione non uniforme della luce.
In ogni caso, se utilizzate, devono essere schermate e posizionate in modo da non provocare
riflessi sul video, per ridurre al massimo i riflessi utilizzare anche le possibilità di orientamento
ed inclinazione del video stesso.
Luminosità e contrasto del video
Richiedere l'intervento di un tecnico se l'immagine al video presenta sfarfallamenti o non è
stabile
Regolare il video evitando eccessiva luminosità ed mantenendo il giusto contrasto tra le
scritte e lo sfondo.
Posto di lavoro
Non utilizzare per installare postazioni con videoterminale scrivanie o tavoli con un'altezza tra
il piano e il pavimento diversa da 72 cm.
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IL LAVORO D'UFFICIO
Posizionare il video e la tastiera in posizione corretta rispetto al corpo. (il corpo, le tastiere ed
il video devono essere sulla stessa linea)
Posizionare la tastiera sul tavolo di lavoro in modo che ci siano circa tra i 5 e 10 cm tra la
tastiera e il bordo del tavolo per appoggiare le mani.
II monitor deve essere posizionato ad una distanza che può variare a piacimento tra i 40 e 60
cm.
Regolare in altezza il monitor in modo che sia un po' più basso dell'altezza degli occhi.
Posizionare i documenti in modo tale da ridurre al massimo i movimenti fastidiosi della testa e
degli occhi (la tastiera il documento ed il video devono essere vicini tra loro e circa alla stessa
distanza dagli occhi ).
Posizione del corpo
Utilizzare solamente le apposite poltrone che hanno il sedile e lo schienale regolabile, ed i
cinque piedi di appoggio.
Regolare l'altezza in modo di avere le gambe appoggiate a terra o sul poggiapiedi con un
angolo di 90°.
Se nella posizione corretta non si arriva a poggiare i piedi a terra, o se può aiutare ad
assumere una posizione più comoda, richiedere la fornitura di pedane poggiapiedi regolabili.
Regolare l'altezza in modo di avere le braccia appoggiate sul tavolo di lavoro abbiano un
angolo di 90°.
Regolare lo schienale con un angolo può variare a piacimento tra i 90° ed i 1 10°.
Misure comportamentali
Effettuare le pause o i cambiamenti di attività, come previsto dal D.Lgs. 626/94.
Nelle pause o cambiamenti di attività non effettuare operazioni che continuino ad impegnare
la vista, le mani e gli avambracci, o che mantengano la posizione a sedere.
Qualche volta, distogliere lo sguardo dagli oggetti vicini e rivolgerlo verso oggetti lontani (ad
esempio fuori dalla finestra) e cercare di distinguere bene i dettagli delle immagini osservate.
Cambiare posizione (da eretto a seduto e viceversa) almeno ogni ora in modo da evitare
disturbi alla colonna vertebrale.
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IL LAVORO D'UFFICIO
ALCUNE NORME COMPORTAMENTALI NEL LAVORO D'UFFICIO
POSTO DI LAVORO
• Mantenere i cassetti delle scrivanie chiusi per evitare urti e inciampi.
• Mantenere il tavolo di lavoro libero da materiale non necessario.
• Verificare il buono stato dei collegamenti elettrici e delle apparecchiature (in caso di
anomalie richiedere l'intervento tecnico.
• Per il collegamento di più apparecchiature non utilizzare prese a T ma richiedere
l'installazione di più prese.
• Posizionare le apparecchiature e raccogliere i cavi elettrici e di trasmissione in modo che
non provochino intralci.
NORME COMPORTAMENTALI
• Non arrampicarsi su cataste di documenti ma utilizzare scale a norma.
• Verificare il buono stato di ancoraggio e stabilità degli scaffali (in caso di anomalie
richiedere l'intervento tecnico.
• Non sovraccaricare gli scaffali con oggetti troppo pesanti e posizionarli in modo stabile.
• Nel prendere o posare pacchi di documenti non caricarsi, e nel sollevare utilizzare la forza
delle gambe e non della schiena.
• Nel movimentare pesi evitare di ruotare il tronco. ma girare su tutto il corpo.
• Se si devono porre oggetti in alto evitare di inclinare la schiena, ma usare una scala a
norma.
• Verificare prima di salire sulla scala che sia correttamente aperta e posizionata.
• Verificare il buono stato della scala (in caso di anomalie richiedere l'intervento tecnico/.
• Non utilizzare le scale in modo non conforme o arrampicarsi sugli scaffali, su cataste di
documenti, o su sedie.
• Non installare utilizzatori non autorizzati, quali fornelli, stufette, scaldavivande, ecc.
LE ATTREZZATURE
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IL LAVORO D'UFFICIO
Stampante
• Mantenere il libretto delle istruzioni nelle vicinanze della macchina e consultarlo in caso di
dubbi.
• In alcuni casi con stampanti ad aghi il livello delle emissioni sonore potrebbe essere
elevato (anche se l'esposizione personali dei lavoratori è entro i limiti del D.Lgs. n.
277/92) per tali motivi vengono inseriti in involucri insonorizzanti che devono rimanere
chiusi nelle fasi in cui la macchina è in funzione.
• Se la sostituzione delle cartucce delle stampanti non è affidata alla ditta di manutenzione,
seguire le istruzioni di uso e manutenzione della macchina
Video
• Polvere e impronte possono impedire una corretta visione, è buona norma pulire il video con
prodotti adeguati.
Fotocopiatrici - stampanti laser
• Mantenere il libretto delle istruzioni nelle vicinanze della macchina e consultarlo in caso di
dubbi.
• Ridurre la quantità di toner immagazzinata al quantitativo minimo di consumo.
• Se la sostituzione del toner non è affidata ad una ditta di specializzata, seguire quanto
appreso in apposito corso di formazione e utilizzare guanti monouso.
• Verificare che ci sia la dovuta aerazione nei locali ove sono installate fotocopiatrici e
stampanti laser.
• Gettare nel contenitore differenziato i toner usati.
Macchina rilegatrice per incollaggio
• Mantenere il libretto delle istruzioni nelle vicinanze della macchina e consultarlo in caso di
dubbi
• Verificare che sia funzionante l'interruttore di emergenza in posizione visibile e facilmente
raggiungibile
• Verificare che le parti in movimento o ad alta temperatura siano protette mediante uno
schermo trasparente, in caso contrario usare massima prudenza
Cucitrice
• Mantenere il libretto delle istruzioni nelle vicinanze della macchina e consultarlo in caso di
dubbi
CISL USR Lombardia - Sito internet: www.lombardia.cisl.it > Speciali > Ambiente e sicurezza > Materiali
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IL LAVORO D'UFFICIO
• Sia quelle a filo che quelle a graffe hanno un idonea protezione che impedisce alle dita di
trovarsi nella zona pericolosa. Verificare che sia presente, al contrario o in particolari
lavorazioni, usare massima prudenza.
Taglierina elettrica
• Mantenere il libretto delle istruzioni nelle vicinanze della macchina e consultarlo in caso di
dubbi.
• Verificare che non siano stati rimossi o vanificati i dispositivi di sicurezza e che quindi il
comando di azionamento della lama di taglio avvenga con l'utilizzo delle due mani.
• La macchina deve essere utilizzata da un solo operatore per volta.
• Verificare che sia funzionante l'interruttore di emergenza in posizione visibile e facilmente
raggiungibile.
Scheda informativa - CGIL-CISL-UIL Lombardia - Manuale del RLS
CISL USR Lombardia - Sito internet: www.lombardia.cisl.it > Speciali > Ambiente e sicurezza > Materiali
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