M»A N A U D L E 1 ARCHITETTURA D r GIOVANNI BRANCA Architettò Dii^LA S. Casa Con ixi Loreto in ì\amedelineaie figure , DA FILIPPO NUOVA B^O PnKSSo Mercanti ìncìfe VASCONI Architéito IN td • Romano. EOIZIONEo M UDCCtVtt, ^ QX.X y Eaidi di Libri,e Barsizxixni Stampatoria Pafqulno. €Oli^lJCX.;^Z^ J)E'S^T£}{i01^. ITI STAMPATORE LO LEGGE. CHI A Operetta preferita a prteghi folo degliAmici ju benché 'vi 'vedere forgiatolafciarla condotto malagevolmente effifoffe da lui di poco ri' fendo fa Rimata lìeuo mentario fattaper fuocomfolamente fu fem^ portatile mentre tanto per fer» pre in continuo moto tjiz^iode'fuoi Padroni quanto per altre fue necefsità non potendo aver dove gli fempre comodità di Uhi occorreva fare operazioni ; con Ic-» fu convinto a quali ragioniancora no lafciarla/lampare in Afcolil* ani52p. U intenx.ione peròfu folo di farneparte a quelli che fi dilet" accio apprefe le regole lavano gè* nerali ( cosi alla grofsa^poteff ero poi nella lettura degli meglio entrare Autori gravi ; quelliche erano in* trodotti e profefsiyfe nefufferopotu* Autore L' della , , co 5 e t 5 5 ^ " , , e •^ 5 ti iv Lo Stampatorea chi legge.' . ti fer^ìreper loro comodo , così ne* Ma in altre occajioni come 'viaggi ) perchemolti Architetti per lo credito utili dì queftaOperetta fsima^e corno» . di nuo^o dijsimabenché pubblicata " nobilmente nel 1718. ci hanno richiesto di dal Sal'vioni ^ ab* riflamparla» biamo procurato di darla alla luce con di queleh' ebbe nelliu^ piùfplendore prima edìx.ione^ feguendole traccie della feconda : e no*' per maggiormente b Hit aria , dellejigure ciJiamfet'viti in miglior difegnate forma ed ine ifé dal SignorFilippo in Rame V afoni " Architetto corretta y con ; renderla anche più ed accomodata all'Ortogra» fiadi oggidì Rice'vila dunquebeni* che fperofaràdi fomm"L^ gnamente . 9 tuafoddisfa2jone . MA- MANUALE ARCHITETTURA. DI Priamo Libro . Definizione^e divijìonedeìV^rckitetturcL, PRIMO. CAPITOLO Definizione . é RcHiTETTURA infieme pilidottrine gionte condotte a quale tutte le mano vadi dove fine dalla 3 dalla che fcienza ^i con- fi provano ap- opere"_5" vengono defidcrata Ja_^ , forma . Divijione divide SI cioè in due in parti principalmente Civile j 5 e di tre fpccie . e Militare cioè j , la vile Ci- edificazione di : 3 A Cit- Manuale a Città ficazione luoghipubblici: edidiTempj, e luoghi fagri: ed edificazione di Cafc private E perche tutti i con 5 . è non quinoftro Militare diremo , tcrreftrc , iftituto folo maritirna e r altra riceve ragionare della_j fi divide in che ì ì e molte così V una divifioni folo della Civile " me co- noi ; ma E quando queftonoftro Manuale apporteràalcurL-» 1'anderemo frutto ampliando e lo vetratteremo : 5 3 fìiremodi molte cole curiofe flintcric da fabbricare\ . e prima delle Pietre* CAPITOLO molto IL Giova cognizione e delle la ra loro natura . delTopc- alla efccuzione materie Trovanfi dunque , finite inquafi ipeciedi pietreatte all' ufo della^ fabbrica } ed a gliorn^imenti è^ quellai e cominciando dalli Mattoni racconterò artificiali , le che fono " più note " ed fono Marmi oggi in Italia come , Tevertini Peperini Tufi , Palombini, , Brecce SponMacigni Pietre Serene ufate j , , §he , e , , Selci 5 ed altre divcrfc ^ per far- Branca. DJSL ed altre fcrvitù delle fabbriche. muri ne , Vi fono vcrfc ^ varie forti di Mifchi in di- ancora partidel Mondo , ed in diverfi luoghi anche d' Italia , per fervizio namenti deglior- di Tempj quanto di Cafe private e principalmente fé ne trovano fra le anticaglie e rovine, in Roma condotte da diverfe partidel Mondo per di quellaCittà ornamento Qiielle che tanto , , , . fono in Italiajfì cavano vezzo Verona 5 molte fé ne , e feguenti cioè , che viene bianco , Spello: e fono le principalmente bianco e bigio, Marmo , detto Greco di fette bafi Alabaftro , , nero , Marmo giallo. rofTo,Marmo mifchio di verde Bianchi Pernice e , , neri e , , e e mo Margiallo. , bianco e , Granito , , ne Parago- , lafciando da parte— " spri Lapislazzuli , Agata , Dia- Mandolato , nero , diverfi , Pidocchiofo Portafanta r Ametifto e , ciolino Brec- , lo Broccatel- Mifchio di Tivoli Breccia e in Iftria ) ed Ifole della cotognino, Affricano Breccia 5 5 anche e 3 , Carrara, Sera- Perugia cavano Dalmazia, in , , Calcedonjdi diverfe fpecie e—» , bontà che fioperano con le altre pietre che pure l'Architetto ne per ornamenti , deve avere mediocre cognizione , . A 3 Di Manuale 4 Di altre fi trovano qucftePietre nelle rovine degli antichi edificj altre , , fono nelli Monti fcoperteed , altre ficavano di fottocerra così nei Monti nelle pianure: me co- , fi confumano molte facilmente dal furore de' tempi e molte xcfiftonolungamente; fra le qualidurano che Tono quelle 3 3 indurifcono fuori della fi confumano morte ali*aria : cava quelle , che indurifcono tre per lo piùfono Tevertini , e Piedivcrfe : quelle che ficonfumano , divcrfa che hanno , natura di così falda miniera no altre ed 5 fono Tafelli 5 alcuni Tufi 3 fe di ef- : alcune fcoperte 5 e rini Pepe- e manca- Si dovranno . di quelle, dunque per fabbicarc fceglierc che più fono refiftential caldo ed al gelo , 5 della durazione per afficurarfi Della Calcinn CAPITOLO SIfanno Calce ( lafciando Calcina da . IH. molte trovano forti ài Pietre buona parte il da *u 5 che fabbricare.-» Gefib, fc bene è per far diverfo effetto li Ttvcrtini " e Marmcrine «juali j ? • ) 5 delle fona le Branca. DEL le ^ miglioriquanto più falde e dure ; nelle qualivengono tari comprefeanco le Sponghe e li Tarfc di più forti Si conofce la buòna piùeccellenti tanto e , 5 , , . e vifcofa e 5 fé vuole alTaiacqua_j fìa di buon Tee afìfaije tenace, isfuocarlajfe ere per te qualità,che ordinariamenne Alcule più bianche avere fogliono di queftevogliono ftare un a_* tempo macerarfi come quelledella Foglia, o fiume Ifauro ; che quanto fono più vecchie fono migliori j altre voglionoelTerc nervo tutte , . 3 fubito operate morticine j di e quelle di come queftefé ne Perugino e nello glioni: altre poi , , buoni, fi operano fi vuole queftene come a nel trovano SignoriBa- che fono di Tevertini tardi, e per tempo che fono buonifllme , , fono Trevi de' Stato Pietre ncH' Umbria e di eccellenti, Spoleti ed altri luoghi, nella Città principalmente a , me co- e , ^ e nella Marca di Afcoli ed Arene , di Calcioe dotata , eccellentiiiime abbia vedute , Pietre, di quaate io ne . A 5 Dal Manuale 6 Dell' Arena. CAPITOLO IV. fi vogliafar fabbriche Ochepicciole o 5 in grandi 5 ogni luogo l'Arena fondamenti trovate principali che fiano le altre materie perché poco lente eccele Calce giova aver Pietre buone fé poi bifognaffe operare Arena_j è de' uno 5 " , 3 cattiva o di e netta che 3 mare la qualeo , di monte o , che fia j vuole di fiume, elTere granita, dalla terra-,chealtro è Arena, non quantitàdi minutiflìme Pietre, quellafarà migliore che fivedrà entrar, una e , ne in meno fono Vi buoni una avendo , fitrovano : diverfi luoghi, , e rofie , mifura di Calce delli fabbioni Ancona, na dette dell'Arequalità le pozzolaneiri^ ancora e maffime tutte in alcuni e fono che , le quantitànel Regno ancora . in Roma eccellenti , e , gre ne- così in di va Napoli.Se ne troluoghidella Marca ài nell'Abruzzo , affai buona " alle nominate difopra: no quefteben cuftodite ed adacquatesfan: fi devono predai e dunffinia prefj» ma non arriva , fcc* Branca. DEL fchictte fccgliere goie fale fidovrà non terrofc non fabbia» mai o , (Iridano avere quando fipoflfano e , e fra le mani che e , , ^ fan- come , di quefte, altra Arena operare , né "c. Legnami Dei . V. CAPITOLO VArj fono i Legnami circa la nature) di diverfc e 3 bontà, bellezza,ed perchè altri fono buoni pei; coftali travicelli travi pianconi dccorenti \ e e fimili legni per fabbricare Caftail TalTo ^ueftìfono, 1' Abete Cerro Cipreflo Ciregia Elee, gna Larice Orno Olmo Fraflìno po PiopPino, Quercia, Tiglia Terebinto, ufo loro 3 , , , , , , 5 , 5 " , , , , , , , ed altri affai , Molti che a niun altri legnami fono altro lavoro fono la Noce ne ":c. , ed , fono atti alli lavori alle tavole il Pero fonojche perlanaturale più . atti , , Altri me cove bellezza loro, di Tarfia di Torno ^ no queftifoAcero, Buffo, Faggio, Giugiola, Moro " Noce Ulivo, lero, e Tamarigioj di A4 ed altre cofe di , , ornamento : e Man 8 u ale le fopianominatl di tutti i nami i , pili durabili alle ingiuriede' ren pi 'ono la»i Rovere, e la Caftagna:la QiicrQiierciajil cia fotto e l'acquail Rovere fotto terra fottcrrajC la Caftagnacosì /coperta, come è piùdi ogni altro legname fotto acqua refiflentea gliaccidenti delle ftagioni che Si dovrà avvertire fopratutto Gualfivoglia legname e per ogni lavoro, vuole effere tagliato fcemante, ed a Luna 5 , , . ^ , in iftagione opportuna e 3 meglio La . buona Luna dai e giornifino alla congiunzione La . ne principiodi Primavera giàmaturato per aver nella Primavera» umore fono y il frutto ; e nell' Eftate , , Quelli alberi poi come elfendo in quello » legnami tagliar mai di -pieni atti alla che 5 1' /intano , , di Gennaro " con sfogati ancora 5 perciò e fi devono non elfcndo all'ora putrefazione • " bano il Pioppo, 1 Al- , il Fraffino umore fanno frutto non 1' Orno , alla Luna tagliare pofTono fono fino al ogni legname privo di tempo venti flagio- all' Autunno ha da cominciare tentrionali Set- la dritta Tramontana con , venti con e , e di fimili Agofto , e fiori" è , perchéin queftitempi o le fronde (ì , o no fo- non-» preparati per germogliare . Ve! B E" L' D R A G N A P . Deljitoda fabbricare . CAPITOLO A provvifioneche Lia X \ VI. delle materie fi deve fi farà farci , per la fabbrica atte accertare la efecuzione òi " quella: la_j premere meno del fito , sì per comodità jed opportunità la fanitàjcome del anche per la comodità ci deve perchénon irja commercio, vemente alcune cofe bre- diremo ne . la Il fito( confiderata la fecondità delterra re , e converfazione di comoda vicini . dell' aria) deve efìfe- la bontà Sarà di aria buo-na luogoaperto regionedi lucido j Cielo , fé farà iii_; a quelefpofto la ed ed , , popoli i con adjacenza di reno ter- polfonolotfiare i venti mal fani né portarcicattiva qualità dell* aere corrotto per lo ftagnar 3 dalla qualenon , j o delle acque , o per altre corruzioni Chq fia talmente efpofto non a mezzo giorno. . Cafo , che fofi'ein di aria buona no ài buon paefiÙqÒìÌì i fegni faranno fé gliabitanti io, colore fiiami fruttiferi3 frutti , erbe , 3 e di lunga vita : Be- ni formaggio buofaporiree vini prcziofi buon , 5 3 che- Manuale lo che fenza artifìciodurino lungotcmpo^ e fé vi farà acqua buona,che fole la bontà di cfTa può rendere teftimonianza dell'aria • fi conofce L* acqua Primo e più modi che fia privadi odore faporc : che fcaldata predo firaffreddi : 5 legumi dove corre verde macchi ontuofo limo certo facci pofa per color non j che di Roma confervata e , tcnghilungo tempo Vere che norL-» in quella,e che panni bagnati i vafi non lafci tartaro, maf- e , grofle: carni e , non o j , facilmente le vivande cuoca fime . , colore che in Te- diverfi altri mali Fanno s fi man- quelladel come nei effettile acque cattive j ma fono effere altre caufe mifte perché ci pof, ci baftano le fopra5 poichédove alle nafcono giunchi, Aie fonti ed acquedotti inofco e paluflre_j, nic/ea appiorifo che fanno un fangopuzzolente che ìru loto porcinoj alcuni luoghilo chiamano di qualitàdette 3 , j 3 , e fivedono " monica e donne , sacelo ga- o , nella Valle Ca- come , fimill , e groffe , femprefono ferrate tutto ficonofcerà tanto degliuomini e il gozzo con del Brefciano infermità di di renelle acque uomini , alla così per contrario , e mal fané vita quanto "c. , pietre, legnidi : ma il lungajCfanità de* bcfliami MA» , i« ciò di un Manuale folo ordine ancorché vi andaf- " fero più colonnati 1'uno fopra1' altro perchéfabbricando alle loro falfeDeità a chi uno, ed chi a ; , altro ordine fi conveniva un fecondo V origineloro , e loro Alle volte facevano la fabbrica fupcrftizioni 5 . di due condo, ordini, alle volte di più)fe- che pareva agliArchitetti e_-? 5 alla fabbrica , che fi faceva : conveniva in ina ogni modo, che fem* operavano, ornato pre l'ordine più fodo, e meno " di fotto , e\lil più delicato in mettevano cima 5 con il medefimo fopranominati fempfegliordini flatidi che ordine : , che fono avvertendo che ftavano prajcrano la quarta parte meno di quelloche ftava di fotto s dei , e lafciavano loro , Del di fo- in altezza cinque quelli che pareva operare, così in fondo,come «on però di in cima. di tutti compartimento generale gliordini. CAPITOLO IL di ciafchc* compartimento generale dun ordine nelle fuc partiprincipali IL , e , che vcnghiin ciafchcduno , ed irL_" tu:- Branca, DEL lutti infiemc la mcdefima moduli ì che gli ragione, fé bene ninno per tà propofta( forfè per la variedi Roma fivede negliantichi edificj l'ha ancora 5 e compartaj e ij che per la dilTonanza ? che hanno con glifcritti di Vitruvio)potriaadaltri parere e 3 ftrano , il contrario mare oggi afferfolo fi proporrà folo dal Vignola) volellìmo fé noi ma : regola( accennata una che comparte tutti cinque gliordini fcnfcoftarfidalle cofe antiche j ne difcrcza e più apdaglifcritti de' moderni provati Autori : e queftaaccrefciutje flabilica da noi fimoftrerà quiappreflfo ordine Volendo dunque fare qualfivoglia dei cinque nominati fapce di bifogno debba efalla mente di quantimoduli re che fi fere la colonna di queirordine pare , 3 . , , vuole operare " e generaleftabilite così Tofcana bafc con da noi per verranno , e gola re- colonna La . capitello( che così 3 te fempre)moduli 14.5 cioè fetLa Dorica di clfa in altezza groffezze s' intende " . moduli I queflo 3 avere Compofita moduli e 3 1' ordine dal fondo " rintia Co- Saputo 20. 1'altezza terra 8. La 1 fidetermina tutto di j)iano Jonicamoduli 6, La 3 che deve , fino alla fommità o primo della-j cor* Manuale 1^ altezza fidivide in parqiicfta ti di quelle fi chiamerà cia brace una ip., il quale fi terminano le parti con in altezza i perchè di quelli principali cornice, e " bracci fé quattro in altezza per fatto la colonna " e fua ba- danno ne il bafamento fe " cioè danno 5 in architrave e tutta cima , e fé il piedeftalloTre . cornice per fregio " ne ed " na: reilano per la colontutti gliordini neiranti- dodici fivedejche queftaproporzione"oconfonanzadi membri e partiprincipaliFin qui fi vede di qual dunque efTendofi operato ordine fivuol fare la fabbrica e fi toglie che è la deciquel braccia già trovato hanno co " . 3 " " parte dell* altezza manona tante , queirordine dodici pigliano di eflere dovrà parti quanti moduli la colonna fi divide in e , e di quefte__" che è il modulo partifé ne per compartire ogni m.embra, che__" farà neli' ornamenta e queftoè il fcmi" " dianietro della colonna pofafoprala bafe mifurare ogni minuta " " fi deve pnciain partirein mimici il dalla parte che " qual modulo cofa ncir oncie 12.5 per to ornamen- ed ogni 3. Si Branca. L DF. 15 di quinto Ji è detto con lefempio di alcuni membri che.^ regola fervonoin tutti gliordini Sì dà , dar , . III. CAPITOLO Volendo per , efempio opera 1'ordine o il braccio^ 5 parte dell'altezza 3 che fi divide in partii 6, efTendo la decimanona deve avere , ) la fi è detto ( come 6. I e Dorico in mettere , 3 cioè fé di qiieftepartii6* Dorica duli mo- groiTezze ci piglianododi- tefte , otto 3 colonna ne o " queftoè il modulo per tutto il comin 3^, partimenco:qualipartii 2. partite e j fie detto di come totale e ferviranno fiDprai compartimento di così fin'ora colonna , e fie Tua trovata 3 dell' tutti l'altezza delle grofiezza principali e preparata il redo altre colonna qualfivoglia regolageneralealta un pofte o cimafe degliarchi 5 un modulo: archi fi fanno la metà parti to tut- . per modulo: fifa Tim- fi fanno alte i vani degli della loro altezza fé bene nelT ordine Tofcano ài della la mifura per ornamento La bafe di medefimamente per lo i membri , , fi comporta tio : e nel Corinproporzione fcfquialtera i e nel Compofito fi può fare ài du- pU M ?i'6 A II N Le pia rerquiortav.i . architravi, , qucftomodo : fua colonna modulo , e i: ci altezze delle corni- fregi firegolano ìflj e , fi vede di tante quanti moduli e parti o oncic , fifa il fre^rio, chitravc L A di due di 1'ar- meno di due la in altezza piùla cornice in qiie-, e così in tutti gliordini ftc partiprincipalimilita la mcdefima_» ne ragione Nafcc folo difficoltàncll' ordidove vanno nel Dorico fattii triglifi fregiocon le fue metope proporzionare all' ora e bifogno che eflfofregioabbia fileva dalLc» e quefta maggiore altezza cornice e dal fregio te proporzionatamenper elfer quefto il pilidifficile fcompartimentodi tutta 1' Architettura, dovendofi alle volte governare daglifpazj , e » 5 5 . j " , 1 , 5 fra r una? l'altra colonna, e che nelle faranno più" o meno groflèzze larghigì'intcrcolunnj e di queftofé ne moftrerà il difegno al fuo luogo : ma_j dovrà l'Architetto giudiziofo faperfi vernare goconforme alle neceflità^chefé gli medefime , E quanto prefentcranno. iin'ora è dunque allo glialtri meiaibri di ìc fue Figure , detto mo gliordini, veniadi tutti fcompartimento a comune abbiamo tutti ciafchedun ordine acciò quanto fie detto ycda fenfacamente. con , fi Dell'or- D u Branca. L VeW ordine 17 Tofcani" . CAPITOLO IV. vediamo NOIpofero dietro pilaftro fecondo compofcro 5 di colonne né . Il femplici 5 architravi i loro con 5 l'altra colonna e , la colonna_j fotto eflfacolonna il piedeftallo con ftro 3 fra 1* una archi con e il con com- di colonnati maniere tre uno gliAntichi che , fopra fenza pila- nato piedeftalloe fi chiama colonarchi era con femplicc Il terzo dietro la colonna fenza e con e pilaftri ha altra che non i di modo piedeftallo 3 , . ^ " , differenza il con primo fé 5 che non del piedeftalloed ancora grandezze j poichévolendo ca man- nelle varia , fue alla colonna ftro molto verrà 3 fenza far il nel medefimo minore , e deftallo pie- pila- così per ferve_j piedeftallo ma fempre il mcdefimo compartimento di Moftrercparti principalie ài membri mo ogni uno di queftitre in Figura uno che fervirà di efempioin tutti per Ordine le Figuglialtri per non moltiplicare re contrario j , . ^ 3 , 9 accendendo ooi alla brevità . Manuale jS ne fegucnteprima Figura d( 11'Ordi- LA Tofcano il colonnato mollra , e piedclkllofegnati cofL» pilaftri con " , avvertendo, numeri: la Figura le altre tutte che i numeri così in , quefta ? irL» come " fono braccia , tro den- partidi e lo per farfiil modudi dodici partidi braccio j "c. braccio ó di , modulo, I numeri gine fono 5 delle 3^. poi che faranno , in di modulo i minuti che partijin va cioè y partitoa mar» tre nuti mi- per oncia Le lettere poi, che vi faranno, hanno ? in tutte parti,e Cornice C. Architrave fe della Colonna o H. , 5 " , fc del Piedeftallo lo nelle fignificato dell' opera, membri pre0b.A. , il medefimo , B. D. cio Fregio e BracGap tello,E. Ba- ilmcdcfuno , o , F. Cornice , Cima- o G. Bafe del Piedeftal- Importa degliArchi fiadi Braccio qui ap- come , fia di Modulo P. Parte " che ^ e • La \ (^^"frchitraueFreaic, e Co mie e Toscana Branca, DEL La feconda 3 e cornice hanno, che e ^li altri membri e " con , notata effa Figura5 ne Figura Tofcano defimo Ordine i^ nel me- gio architrave,fre- la con per con T moftra proporzione glinumeri dentro il compartimento sii numeri con il rincontro , de- in margi- delle lettere ed j in così fatti dove farà la linea__r difcgni la ftclla" con quellodenota eilere il vivo, dal quale fipartono ri in fuoe fporgono tutti gliaggetti dei membri fegnati , , medefimamentc pra 3 con numeri fuori della Figura B fotto , e fo-. . 1 La Manuale 20 La feguenceFigura rcrza bafe Tofcana^con capitelloje 12. oncie per il dado impolladell* Arco neir antico non fitruova moftra a : il alto E perchè Ordine queft* ftarà in arbitrio di chi il piedeftallo , farlo, di darglila proporzione, che fie detta deglialtri,e farlo fodo conforme vorrà al reflo dcir Ordine . Dell'or- j Capitello, c3a^eToscana conur. Branca. DEL 21 Dell' ordine Dorico . CAPITOLO V. queftafegiiente Figura fi moftra il di fare il colonnato fempliceL—^ modo in tutti gliOrdini ^ benché quifia di ope*. hanno ra Dorica: quefticolonnati femplici di tre moduli di vano gì*intcrcolunnj del per fino a cinque fecondo il bifogrio IN , fitOjla roccafione: rpefa^e è ben che vero, queftordine Dorico, facendofi i triglifi nel fregio farà piùbifognogovernarfi delle colonne dalla cornice con glifpazj vendo che daglifpazj compartirla cornice dovenirne di elfitriglifi uno foprala nel mezzo colonna l'altro fopralo fpazio che e lo fpazio giufto e la metope deve effere e 1' altro triglifo tra r uno vicino quanto di proporzionequadrata,o elTer tanto fi potrà anzi vorrebbe più farà 1' aggetto alto del quadratOjquanto dell* architrave per rifpetto della veduta da baffo che lo cuopre in qualcheparte Né fi deve quiargomentare contro dicendo che quando le cofc fieno fatte in " , ^ , " , , , " , 3 . , con debite mifurc 5 riefcano nel modo B 3 , che Manuale 22 devono che ri perchè fé bene gliAuto- j hanno determinate le mifure fatto per regola , folamente acciocché acciocché T hanno , e norma così j (ìano non_" j roa_» ìilj apparifcano ) una cofa ogni luogo Se ( verbigrazia altillìma fi vedeffe folamente da luogo tali ancora . baffo 3 ed in che j ornamenti tutte poca diftanza , le cofc contenute non ed il contrario (diCliopiù alto ^ e è dubbio nc*fuoi riufcirebbero di molto altezza? che " non re mino- dovriano , gole per le refé faranno vedute in didanza maggiore La • Ir Ite /^colorilo d'Ch^iiùie Dorico u4rc/utraue,Frem^ e , Cornice Dorica Manuale 24- Seguitala feda Figura dove fimofìra la diftribuzione deglialtri ornamenti dell' ordine Dorico contraegnati corL" , , lettere in , con e margine cuftia membri l'altro 5 9 e fé bene alle volte per l'an- i numeri nondimeno 5 come de' loro l'uno vanno » dopo fono fituati i "letti membri come così i numeri quanto 5 in marpine alla dirittura appunto Figura dinotano , così dentro del luogo fono non e : numeri di queir ornamento , come fotto foprala_j e , fi e detto deve fpor.to avere dal fuo vivo " ve altrotutto 6cc. £"ellor- Viuersi or?iajne7ztL d 'Ordùre Doriw OrJmelojlico scniaPi^ih^alli Branca. DEL 25 Dell'ordineyonìco. CAPITOLO DAta all'ordine fpedizione dobbiam \on VI. la fettima Dorico, all'ordine venire Jonico, nella qualefimoftra il colonnato fenza i pilaftrima con fie detto che, come piedeftalloj può fervire in tutti gliOrdini pale quanto al princiFigura , , , , compartimento vi finota che le -, non : che il piedeftallo , non fé bene è per non^ quello, mifura generaquattro braccia , che entri la medefnna perche levate voleva il piedeftallo, fi parte V altezza in parti1 5 che viene ad cffcreil medcfimo . Nel- . M t6 Nella " N A U Figuraottava A ìl B fi vede il fregio e l'architrave 5 i Tuoi numeri la nice cor- Jonico con fi poqualiornamenti trebbero ancora mettere lonna fopra della coCorintia ; e fipuoi volendo far il fregiopulvinato conforme fi vede nell* , , , antico , e moderno partimento fi vede ufoi il refto del per numeri coni- . Con Capitello, e JBa.?cI"7m€ci^^j"^ Branca. DEL Nella dicontro 27 Figura fi rapil capitello e la bafe jonica: e prcfenta , perchécosì hanno come in Uoma nona fatto l'abbaco nel Corintio fuori come , " ti mol- del ^ rimeffo ali*Architetto e vo curcapitello rà Compofito,fa- fervirfene come gliaggrada attefochc (1vede riufcire_-" molto all' occhio, e mafllmc graisiofo nelle colonne di Campidoglio ordinate 5 ? dal Buonarroti • Se- Manuale aS Seguitala Figura con il Jonico e piedeftallo decima compartimento del archi r importadegli ni delle altezze , fopra e altre volte detto e , con le fiiedivifio- aggettiin margine fotto la fteffaFigura« e " ed , , come , fi "c. Dell'or- jriede"rtallo,e ìmnoJtaDoricci /irchài^cuieFreaìo, e Cornice D erri e i" Manuale 3© uo ;c Io (paziodeve porvi i rofoni , e ne alla colonna mezzo 3" e uno in cfìTerequadrato" per deve venir ( parlandode* ali' arco mezzo iii_» uno , glioni modio allo fpaziodell'intercolunnio quando non fifanno gliarchi s e così (ì deve compartire che non venghi falfo l'ornamentoi , " }1tucto fi vede chiaro » La 31 00 Capitello e ^ 3 CUP e Corintici t DF. Branca. 31 preferite Figura moftra il modo la fiiabafe dell'ordi fare il capitello con .ilo diae Corintio s fé bene qui nel capit La folo le altezze fi fcLnano to poi fi motlreranno foglie e 5 to^ nel Compofì- projetturcdelle la collru^ione dell abbaco; dall' ovolo vanno le : in poi , e volute sì del CorintiojCome con fcompartiti che caulicoli, del Compefi, o la medcfini4 ragione. Per Manuale 32 Figura decimaterza fivedono del piedellallo Corintio gliornamenti e dcir importa o cimafe degliarchi,con Per la " , il fuo in arco ancora quefta , ce ne come fono fatte neir antico Avvertendo . nelle altre a , , che di sì co- fe cima- capriccio,vedendofì la diverfità di cfle quafiin_j ogni edifìcio del medefimo Ordine : fi e però confervata la Tua altezza proporzionata a come il tutto fivede per numeri. Dell' or- fPicdci^allo, e imposta Corùuia j cChmice \^rchitrai/cFreaio , Comf"cjxta\^ V U B L 11 ANCA. 35 Dell* ordine Compojìto. ovvero " A.ttino CAPITOLO Vili. (ìfia detto prima Corintie e BEnchè ad 3 5 le che Compofitc , fteflamodulazione una , ; fono lonne co- no van- però (1 vede nclla_j «ome varjgliornamenti XIV. Figura in quanto alla cornice, prefente , ed architrave Compofito,non fim.oftranda altro colonnato perchèfervono fifono moftrati nel Toper tutti quelli deve avvertircj fcanosDorico^eJonico.Si che dove per l'anguftia del luogo non ta il fregiofi finge e fivolentra fpezzato^ r altezza per numeri e cpsì ai piedi, " 5 , , fialii , ed altre parti. C La Manuale ^4 La la di Figuradccimaquinta moftraJ fimetria del CapitelloComporto e bafe j la quale benché fia ftata«# una " , mcffa in altri Ordini dagliArchitetti)però al parere de* più faggifideve folo neir ordine Compofito .. chiama bafe Attica i numeri 5 dentro in altezze " alla mettere Qucfla fi quale fono tati no- lo margine , ed al capitelfi vede " così la Figura come che per come neglifporti , in 3 , regola generaledeve cfferc 1* altezza.» ài ognibafe in tutti gliordini un modulot Fi- CcLpitello^ Base e Cojrii^ó'iùz jPiedcótallo^c impcK/taCojiit^ositit V Branca. i"t Finifcono 3*5 gliornamenti dccimafcfla dove 3 fimoftra il modo di fare il piediftallo Compofito, 9 e altre te j e Tua cimafa Figure 5 come " e loro con co l'ar- nelle importa come le lettere contrafegnao 3 così dentro i numeri con margine con , la Figura con fotto fporti fivede chiaro , , e come in fopra_-»5 • G a JPelU Manuale 3^ colonne \ de capitelli DelUJimetria. e fronti fpizjo j . CAPITOLO IX. la fi- due altre Figure fimoflra CON dei raetria tanto capitelli tio, Corin- quanto Compofito, avendo dell'uno^ le medefie dell'altro le partiprincipali me ragioni: e fé bene ciò fi puòefeguiil più ufitato però fièj più modi na della colonpoftefoprail centro in re che ^ due linee a fquadra y ciafclieduna di verranno queftc(che dal centro quattro ) fia in lunghezzadal j alla eftremità r un moduli puntifaranno quattro 5 , o cimafe del detto , quelli e capitelloe , con tro cen- baco dell' ab- i termini coni* altro, termine due ad eflerc chiufo linea una golo fopradi quellafi forma un trianequilateroe foprail punto C\pone alli due eftremi il compaffo ed allargato retta , , 3 la curvatura fi forma fi vede mcntC) a dell' abbaco , come ? Quefle cofe gliArtefici le fanno alla ed ancora àiìpraticale conducono fine:, fcnza tante niifurej quelli però j che 5^ ^^eao^laj^erfcn^TizareIiCa^'tcJU Branca, DEL che hanno 37 il compafTonegliocchi , e non Né fi bifogno averlo alle mani e 1*ingegno a ninno, legagià le mani che non poifa ( fervatc peròle regolegenerali ) andar variando le cofe aggiungendo hanno . , , j e diminuendo di mifura y le y così di forma 5 partidegliornamenti C 3 me co- . Con Manuale 3$ il modo ; del capila campana tello la ftabilitoil da baflb delperciocché di formare colonna in cima minuti per la fua groflezza ti éo. eflcndo fempreda baffo minuche reftano •" mcdefimo fifarà quellogiro di quadrato e foprail un 5 fi formerà centro altro circolo un di fé il drato quafarà il termine comprenda dentro che 5 fuori di dunque 6o» 3 la fcfta parte levarne ?; fi deve Se 72. minuti fimoftra la Figuradccimottava Con queft'ultimo giro della detta campana Corintia dell' ovolo della campafarà il termine na dell' orlo e Compofita . E fé fuori di qucftoultimo equilatero i triangolo giro fiforma un luoi angoli faranno 5 di quanto dell' abbaco , che i termini fporgcin fuori il corno pur (i può difegnarccome àiì fopra tanto dell' uno capitello. fi e , " E fé bene , e una a nondimeno giungere , che forma qualefiando " , infegnato tro dell'al- quanto pra ciò ferve il detto ài fonon mancherò del la campana fogcapitello dì proporzionatadi un vafc , il ta fopradella colonna, dà mol- grazia all'ornamento che anche in , che ha da riceverei quefteoccafioni r Architetto far sì , che l'occhio dovrà lo fer- va; B F. Branca. t 3^ quando V abbozzo di un lavoro po« fio al Aio luogo e veduto da dove fiapiù a propofitonon conforme gliriefca graziofo al dovere terare potrà,anzi dovrà aldi mifura ogni cofa che farà bifo. gannati grandi fi fono ingno : e molti uomini va ; e j 3 ^ , nel porre in opera in cafa con le tutte , che fi ricercavano veduta delle medefime , le cofc lavorate genze mifure, e dili, avendole cofe in fitodifferente fatte riufciredi altra maniera C la 4 . 2U1Sc^ M 4© N A Seguita la A U E L decimanona Figura j fodi fare il frontefpizio irroftrail modo di fabbrica fornimento qualfivoglia pra e , regolageneralefervirà in tutti £ luoghi ed ornamenti di tutti gliOrdini. Fatto dunque fotto al piano dove va il a pofare un femicircolo frontefpizio la fua e 3 a " , dal del diametro mezzo 5 dal o di centro (che ha per diametro la larghezza della cornice della_, tutta fabbrica in cima) filafcia cader una linea perpendicolaree della intcrfecazione cffo femicircolo 5 che farà con 3 , la circonfcrenzajfattonecentro fiallungail fefto fino all'un eftre- girando fi forma il frontefpizio tondo con una porzionedi circolo s e volendolo angolarea modo di tetto ( cheL-" rano così fu fatto fempredagliAntichi ) fi ti- mo 3 e le linee diam^tro di detta e giàdetto prima alla fommità porzionetondaiovvero dall'uno, , dall* altro cftremo metro del del femi- dai termini rette fialza del femidiaprefato gradi2 2 e mezzo quadrante e quellefaranno la pendenza fivede in Figura come una retta a j 3 Furono . i frontefpizj trovati ncll' ornamento era perciocchéquello per neceflìtài il teitoj che fervato iltermine di mezzo , pen- ^ JLcjola de FroTTtespith 4^ pendevaegualmenteda ogni partc^perch^ e ftata. principio, ogni cofa che ha avuto dalla natura ; e per queprima infegnata llo Branca. DEL '^ 5 alcuni volevano,che nelle cornici, non modiglioni fi metteffero i dentelli perchéil modiglioneera fatto «dalla tefta di un legno,che poftonel tet"^^toteneva fu i legnetti minori e così non dove i erano 5 , " fi potevano minori quefti mettere per il verfo contrario facevano i dentelli 5 fé non quelli e quefti perché in tutte le.^ ti cofe vi é la fua ragione Altri hanno fatdiverfi : chi rotti in mezzo i frontefpicj a 5 . 3 chi bizzaria volute con j che perciònelle riano biafimcvoli dentro folo per cartoccio o , : le cafc ornamento ma " di varia fabbriche fa- fono ben tabili compordove fifanno le cofe . SpC' M Ai U N A A » L "P Pcditici dagliornamenti pare anco»3 ra necefTario dire qualche cofa del y fufo della colonna parte , di fi frappone tra che " cioè j , ma ) la bafe , graziatale con , il ed fminuita in cima, capitelloandando fi e detto quella tutta me co- che_-" zo venghia formare un fufo e che nel mezo per dir meglio foprail terzo apparifca alquantopiù groffa che da piedi Si pone dunque una linea e da capo e e lunga la colonna fopradi quanto da piedi e quella fi forma la grolfezza , , , , " , y " , da capo e I fi forma terzi dalla cima venendo ai duc-^ groficzza alquanto maggiore di quellada piedi; poi fipiglia ima lonna, rigadi legnolunga quanto clfa co3 e delle fifa una tutti toccare grofiezze fcgnate e cosi , fi fminuifce la colonna, fufo i termini tre . Così io l'ho ancora e con grazia fi fa il fuo il Palladio infcgna riefce graziofo e operato i e queftofidà fine al fecondo Libro ftro abbreviato Manuale , , del , ed con no- "c. MA. Manuale 44 Se per colonne deranno della porta vi angià fé ne fono date le ornamento y regolejfacendofì fenza colonne, fare diverfi ornamenti no vuole di proporzione in fua altezza queirOrdine a quel piano cinque Ordini 5 il fuo ftipitc larghezzaalla_» fé folTe una come , fi poflb- di colonna che farà fatta la fabbrica , o , edere le fabbricandoli fenza i e , fodi 5 o delicati , ranno vor- brica parti,che regolanola fab- della porta , fecondo che o foda , o delicata farà la ftruttura di ella fabbricai ed avendo la porta, ornamento fuo fìipite , che " che perefempio, qualche la dichiari Dorica effere in altezza Tuole 1 , 6 lo duli mo- così fi fa la colonna Dorica . ne Quando poi alle porte vi andaflero colonil fuo ftipite l'archivuol effere come trave che farà foprale medefime colonne fc bene potràlavorarfi di altra maniera, anche a capricciodi giudiziofo 5 5 5 Architetto fie detto ed altri Si pone , e , di to quanpoco più, o meno fecondo il fito , le vedute , rifpettiche polTanoaccadere. quiuna Figuradi una porta. , Le Keaola ^/^er le Poj^c^^ Branca. DKi, Le medcfime 45 regoleferviranno le fineftreancora fé bene , per alla fincftra fi richiede fempreornamento più delicato s volte ancora fi difegnerannot^li ornamenti alle foprale porte , e fineftre, che oltre lo ftipitcaggiugne, farà bifogno pilaftratetermini , re 3 avvertire delle porte , fineftre e della fua luce terzo r Architetto dovrà non , efter vuole proporzionar bene anche Si deve dalle bande che l'ornamento 5 il paftare efimili. 3 " mai perciò e pratico le porte J[lrealle facciate delle fabbriche 3 e 3 per finc- perche , picciolafacciata di cafa non vuole trario e fineftre grandiffime porte j e per con- una 3 gran facciata porte, mefchine ; perciò prima fé ne 5 una e modelli, e difegni, fi procura e ftre finefanno di zionare proporil corpo j e queftimembri a tutto fipone la Figura della fineftra che tanto " quefta quanto la poftadi foprapoftb, no fcambievolmente fervire per fineftre 5 1* altra: ricordando fo- porte l'una, e laniente all'Architetto e , e le porte a vedono , fono quelle , la fabbrica tutta di tante quelle che ) variate : e che le fineftre 3 che danno fé bene maniere all'occhio e ? zia gra- fc ne via tutta- intcUidegl' M 46 genti forma porta {cc fono " : rare proporzionata , fabbrica forma e " , che fpettiva" in ma un grazia y e e , tra in al- , . qua(i Il tutco" nafce dalla pròrenti le cofc diffe- , fito " cofe le medefime " " quelle o grazia con così^in fiti, : piùche travagliareed fatte grazioHi fabbrica ric- una ammette non deir Architetto da di una quelgarbo medefimo 5 di ed in altro (ito muterà avrà non e fie detto altrove come K L anzi fineftra" che in o y A U deglialtri ricfcono e " N A con e la mcdefi- renti vedute diffe- onde il giudizio le mifurc approvare " avrà le opere e da iarfi . Delle R caola j"er le Fc72^"strc Manuale 48 Soglionofarfiin alcuni finimenti fifanno famente ogni cofa cevole fé 3 a vuole che air occhio cornici e , , che divcr- perchè i ma capriccio tale proporzione una " fia la fua forma non dà ne delle facciate cima queftaregola . difdi- ciata Se la fac- rà largaaffai la fua cornice vornore efferc alquantomaggiore " e così mifé foffeaffai ftrctca : e queftointendcfi fempredove fifabbrica fenza gliordini farà 5 Ed di colonne l'Architetto acciò . bifogno non farà difdicevoanche qualcheregola; e quefta fia pronto al le darne , generale che partitala facciata in fi di quelle di una altezza in partitrenta fa la cornice il cui partimcntofempreCt to delicafa a capriccio però più o meno farà , , , , fecondo , più 5 o 3 brica farà il refto della fab- che ornato meno . re fa- Volendoci la al- cornice in cima architrave, fregioje facciata , fidivide T altezza in odi , : 3 e quellefi fa il detto compartir queftitre di una per che fono infiemc dodici della architrave cornice h a di 1 2. 3 in una facciataa tre fé ne ti par- mento ornabri mem- parte delle ali* danno fregio?e quattro alla modochè duodecima-» quella tre parte {idivide al in parti1 o. Avvertendo ^ che Branca. DEL che fi deve anche della facciata 45; dalle vedute governare più lontano , no più vici- o , queftoforzerà alle volte a mutar mifure e dizio proporzioni che con il giule difficoltà ^ lìfuperanotutte netto ufcir tanto dall' bifogna ne meno e non genti che facci naufeaa gì'intelliordinario e i , , , 5 "c. Delle Folte Soffitti e , . II r. CAPITOLO proporzionedella Lia A fipreparano le altezze delle Volte Soffitti Le ftanze altezza della fala alzare le fi potranno fimo piano 3 e La di la e un non mede- vranno che farà la fala ; anzi fido- quelladelle fra T altezza della 0.5 maggiore camere la . delle altezza minore palmi 2 ad camere far mezzanini fala 5 volte che molte ^ , regolatedall' vanno . e danza di mezzana di 40. che , camere rà fa- palmi 30., pafl'ando que- fto per difdicevole : e queconfiderazione dell' edificio" fi:aaltezza Tavrei fifa e con neceflìtà di fito , bifognandomolte—» volte andarfiaccomodando D con le fabbriche Manualk 5© che vecchie, che fcrperò bifognafapcrfl le deli particolari ne generalità virc della fabbriche . delle fale farà da L'altezza palmi fecondo 80. 5.finoa7^.3 ed ancora le loro grandezze ^d ufi le camere non vogliono elTer meno grandi e capaci 3 " , , , quarto della loro fala faranno la metà, e più, o di un 3 , dà alla fula , alle volte ; condo fe- meno, che avrà la fabbrica: gì'intoppi Avvertendo , che per regola generalefi che la facciata , che fi vede all'entrare di la porta, contro vuole to quadratafotto al SoffitE fotto r importa della Volta o molti perchenelle calè grandivi vanno appartamenti e da avvertire ancora di ricaparcdalla parte piùcaldaie ftanzc effere e le qualivorranno per r inverno apparirealmeno . 5 , , , capacità di minor acciò darfi ^ la s e che , nc, piùatta quellecomodità ricerca altezza di minor aria fia meno farci e rifcal- a , *, e ti fervi- eia flagioilbifogno, ^c, Pelli f;i JLcaoLiìper f costruire le cScalc Manuale 52 Le ranno regoleuniverfali delle Scale fanorL_" quefte: le Scale ordinarie fifanno di due impediteda cofa alcuna ad ogni piano che vengono montate y , , dette di due Scale ancora prima falifcea branche la_» j l'altezza della flan- mezzo r altra al Tuo perchè : pianifaranno diverfi e bifogno che le no lunghezze^e le larghezzedelle Scale fieregolatedalle loro altezze ; e perciò 2a 5 e piano : e j addietro fa pere quanto farvi i fuoi bene piani alle volte rarfi addietro Scale quattro o e , ovate o , tirare per falita j fc la comoda baftanza a falite , fi deve efTcndovi non tonde , a o , j lumaca luogo da tibifogneràfar o quadrate di y fimili e . Si acciò dunque le regolegenerali, vare pollanofervire al bifogno^eda quellecale particolari operazionialle Scale forti di pili ":c. Dovendofi dunque falire con la prima la montata palmi i q. che e la metà delpiùbalTa llanza bifognala lunghezza cioè ^. di palmi 20 per il piano, e vi vanno i 2. gradini J4. per la falita femprequellodel piano computato Se fi avrà da falire palmi 15.3 che e daranno 5 , 3 3 ^ , . la metà dell'altezza mezzana ^ fe vuole efre DF. Branca. L 53 /ere la cioè 8. lunghezzadi palmi 30. vi vanno per il piano, e 22. perlafalitai ghezza gradinii 8. avvertendo) che la lar, , , della Scala abbiamo piania detto , fi dovrà far quanto effere i Tuoi diremo, e falita dal gradinij ha il piano di palmi8, per efempiojquefta dovrà efTere largala Scala e tanto che è Bifognandofalire palmi 20 mezza ai muro . ^ la metà di affai comoda danza , fi darà alla fua cioè i o per lunghezzapalmi40 il piano e 30 per la falita e farà larga palmi I o, vi vanno gradini25,6 così con queftcregolefipotranno far ogni forte di , j Scale , . In fabbriche , ove o quei Palazzi falirefenza gradini,© cavalcarejè , fi vorrà bifognodare di lunghezzaquanto è il perpendicolodella fua falita tre volte o più fecondo la occafione e la grandezza del perfonaggio brica per il quale fi fab, 3 3 ^ . Si pone quiapprefTo una Figurajche moftra il modo per linee proporzionarle Scale in fi dirà ogni maniera di edificio , come apprefib . Terminata della Scala ^ , che fi trova farà la larghezza cosi la fua falita^ D 3 e h Manuale 54 la lungliczzaFatto . in capo della falita " il piano, dove come per va_, efempio j fé farà la Scala largapalmi i o, fifa una_i e quellodi più larghezzadi palmi20 fra 1'una che farà la groflczza del muro fimile largheze r altra Scala e poi una za fiaggiunge a quella} e quanto alla_» lunghezza fi lafcia indefinita folo che , , , , , dal dove muro il piano 3 fiviene va tro indie- due fono tutte lunghczzajquanto le larghezzejche e ficcome nella fegnafti FiguralaScala e palmi io, la larghezza l'altra che fanno 20 appunto palmi io fanno larghezza prefa che è palmi 20 mi dunque fi deve venire addietro pal40 dair angolo della larghezza-, e 40 e fi aggiunta fi fì:endeil fefto a palmi 40 per , ? , " , 3 , 3 forma una midiamctro porzione di circolo con il fe- della diagonale di puntij e nanzi quefì:a porzione di circolo porteràpiùinindietro il principio della falitas o fi deve dipoitirare una perpendicolare»»» al piano e con na parallela quellafi termiil principio del primo gradino,epiù ad, dietro fi farà un altro pianojinluogo però dove ne fia bifognos tirata poi in quefto fpaziouna diagonaledai piani al principio deglifcalini^ quellafarà la falita.^ 5 , , che Branca. DEL :hc avrà j e di Scale proporzioni il fapere come di non tan- ufar que^ vi fi polTano 5 3 rare che fifacci fabbrica che principale le mifurc e fé bene j e proporzionata olte accaderà 0 55 vadino giovamento j dimeno 5 non- farà non , che per ordinario ,Capimaftrifegnanonei medefimi muri de' gradini /altezza loro numeri con e )oi la larghezzaper 1' altro verfo leno e vedove gliporta j maflìme non potcn, , lofitirare addietro 1 bifogno , Scale, che fervire fc avere pofata 5 rjcntc : a e e a ricercherebbe come così fanno vanno a , ancora lumaca più piani , 3 ogni piano dc- ad conveniente fpazio come bene fi vede fatto unto Cavallo 3 balli qìxcà D 4 » do che doven- il iuo Monte le con e in per la egregia- altri luoghi le Scale. Dei Manuale '^6 Dei Cammini , e loro mifure • V. CAPITOLO la fervitù Circa de' importantiflìma fi diranno Cammini alcune poche proporzioni, e mifure " fc fé ne bene non può dare rcoola ferma»* perchèbene (come forfiviene defiderata) cofe delle Tue farà bifognoper qualche rifpetto fpefTo in luogo meno conveniente al dece, fargli delle fale (1 Le larghezzede' cammini ro faranno da i i o palmia i i 5 di vuoto e fifaranno dai 5 fino delle camere quelli i 7 palmi : e ben vero che farà alle a volte cafa così principale che avrà ftanche lo comporteranno anche di palze mi . , 3 , 3 8 3 io ma conveniente ài r ho riufcirc affai veduto nelle fale di i o , e nelle mere ca- gola palmi La loro altezza per regeneralefifa così : Sopra la Iinea_j" che termina il fondo della Jarghczzadel fiforma un triangolo cammino, ro equilatefarà il termine e r angolofuperiore dell'altezza fua E quefi:o e quanto a i ti camminijche oggi fiufano per lo più,det- 6 . 3 . alla Francefe j ed alle volte ancora farà dcccn- Branca. DEL tezza di maggiore alfargli larghezza e farvi fopra nelle falc decente alla loro dalle bande e camere a , 5 , diverfi ornamenti fargli più bafiì ancora aveffero non 57 grazia tanta nia , qualchecomodità e nelle ancorché rifgiiardo ncceflìtà del padrone o j , , . torno gli fi fanno ornamenti inói tre pezzi all'ora femplicemente lo ftipite dalle bande e di fopra vorrà eflere di larghezza la fefta parte del vano del cammino in larghezza; e fé lopra di fiformano vi anderanno cornici queftiftipiti tezza le regoledatejcioéjlì con parte l'alfé folle colonna dello ftipitecome in tanti moduli e vi fifa foprala fua Quando , , , , , ^ 3 cornice proporzionata 3 ed incafo" che fivolelTe accrefcere ornamenti cornice , alle volte farà dalle bande fimili cofe termini foprala_" bifognoaggiungere e pilaftrelli acciò 1'altezza 5 , , fia difdi- non cevole alla larghezza,purché gli ornamenti dalle bande tolti infieme pafla larghezza : e larghezzadel vano ed ornamenti tutta Topcrajfra vano, tezza paifi o non fia maggiore dell' al- fino la di non " della cornice una non Figura di dal uno ta pavimento.Seguidi quefticammini fcm- Manuale 58 tezza il modo di terminare V alcon femplici così la-" di vano, e larghezza e larghezzadegliflipitied architrave il dire Parcjche folTe molto a proposto 3 " . alcuna cofa dellicammini vanno foprail tetto 5 omoftrc, che sì per la , vaghezza ? è fuori per la fervirtù del fumo*,ma della noftra intenzione , per la propofta come brevità:folo diròjchein qualunquemodo fifacciano 5 fi deve avvertire, che il fumo vadi ad ufcire in luogo,che poCfaeflere ribattuto fanno ammantellati Icone , e a a da' venti bafio , e non però fi lanterna) a bocca di fimili . MA- %9 MANUALE ARCHITETTURA DI Libro De Qjj arto. Algorifmi di Architettura, i quattro così de' fani Del i de' rotti come fommare CAPITOLO . PRIMO. moftrarc noi DOvtNDo Manuale la praticade' tiilìmo ) che geometria intefc , efTer bene numeri ne ; quelli che y fìo libretto in faccoccia più gente noi , 3 , che nondimeno in di Architettura cofe éi no . ne " ne alcu- , poflb- non operate che qucflo fcnza , le bene cer- e porteranno , quefaranno per lo Taprannomolto più di mancheranno non che mofli dal defidcrio di li quel- vero fapere ov, dalla curiofità , avranno caro dere inten- queftipochinumeri : altri ancora, che glihanno altre volte efercitati per lo più fé ne faranno fcordati e così non il loro dcfìderio : in potriano confeguirc , , gra- Manuale 6q grazia dunque di quelli che , ho voluto fanno non , to queftobreve trattadi numeri folo può badare quanto per aver cognizionedi quanto fi e fin*ora includere , detto, dovrà dirfi e • è il fommarc o primo Algorifmo , raccogliere più numeri infieme e di tutti ad una più nature, riducendogli medefima Si mette dunque in ordine la_^ iomma ài piùpartite l'una fotto foo , IL " . 5 pra r altra tale ordine con i verfo figure diritto r la , fileggeal contrario la valuta delle dalla deftra con la finiftracon dicendo la il 5 , fi termina figure,cominciando numero che 3 figura che co perché1' abbacioè , la decina numero time le ul- deftra fiano al mano dell' altra una che 5 farà s , , e e fiva centinara verfo "c. , vale quanto no che fopoi decina tanto , decine quanto vale la figura j poi centinara fono to centinaraj che tante quandi è ài valore la figura poi numero " tante migliara 5 fua lettera , poi , numero che o fono quanto vale la gliara figura" poi decina di mitanto di milioni centinara di centinara , di milioni migliarai poi decina ài milioni , e , e cosi in infinito fcm- Branca. DEL 6i deciaa fcmprenumero come per efempio? nel ^ è centinara e , 5 ^5542 numero la decina é 4. che fin'ora fanno 42. il centinaro è 6. che abbiamo di migliara e 5. che fono ^42. il numero il numero 2. è ^.che rileva 5^42. la decina àiìmigliara il numero ^o. talché tutto vale feffan- tacinquemila e feicento quarantadue Si dà r efempiodi raccogliere moki meri nucioè feudi bajochi e quattrini, come appreflfo134^. 3.1 5 , 5 3 , 5 ^ Sì comincia dalla deftra fi dice 3 I e . quefìifono co 5 ed . . p. avanza fa 4. 4 a 5. 14. i quattrini , 4. fa 8. ed e 4 quattrini cioè : 4. quattrini fa . ^. : bajoc- un , , i e finota li4, quattrini e fi porta il bajoccocon gli altri, e fi dice i. e 3. fa 4. ed i. fa 5. e , 4. fa i?. e no 2 . fa 1 1 . bajocchi che , 3 e 3 non . fa e perchèfo* arrivano allo feudo 1 4. fi fcgnano quanti fono colonna : fotto la loro poi fi va aglifeudi y e fi dice 3. e 4, Manuale ^2 8. 4. fa e fa 2 5. e 1 2 ^, e . fotto fi due fa 8. ed j i di feudi io. e avanti e (1 dice 4. fa I. fa 4. fotto ro " 6, e i 3. la decina e dicendo p. fa 2. 14,(1mette fa 3 fotto 5 e 5 fi dice te 3. fa i"?5 fi metfi porta al migliae fa 5 e fi 3 ed i fa 4. ed 1 darà così 5^45. 14. 4, cioè . . . . fegna 536 1 4. quattrini feudi 5^45.bajocchi 4, tanto . perche è e 3. ed "c. le con i.e la decina fi porta innanzi decina, che va alle centinara 4» e ^. efifendo queftiprimi , numeri, femplici e4.fa7.e3. fa i fcgna5. e perchè avanzano dccincjfi portano altre decine fa . bafti per cfem Del pio , e— " "c. fottrarre . CAPITOLO IL fottrarre IL e tutto contrario poichéin quellofi , infieme molte fomme facendone al gliere racco- mettono una fola; una queftofta nel levare da un numero vare in faperquanto rcfta a ledata quantitàjC in il tutto e per far queftofi mette dell' regola, avvertendo per comodità e ì mero nufempreil minor operare , di metter di fotto , cioè, quello3 che fi vuoi fot- Branca. BEL 6^ iottrarrc , fotto al tutto in qiiefta zione opera- fi portano innanzi non nel fommare me : j ledccincjco- al numefiprefi:ano ro ma che fi tanto fopra quando none cina depofTacavare quellodi fotto e qiiefta to poi C\dà all'altronumero pur di fotdi 3 , " : fé di e la decina con to di fotto fat- il numero nuovo dal fi può cavare non mero nu- di fopra fifa il mefcguita defimo rce con predarglila decina ftituirla aldi fotto i per efempio, volendo che , , , dal fi il mette così rà numero fotto meno 275^. ftae più principiofemprc Si dà 3423. i cavarne 3423. il , 2735?. ^84. dalla defì:ra, 3 fi non che fi preftófi porta innanzi 5 fi dà al 3. 4. di 2 non e . I 2 .e va ca- non 14. e e refta 8. finota 12. prima al 7. , e fi dice 3, ed i. fa 4. e perche fi preda 3 e ficava di nuovo " 4. di il 4. di di 4, 9» dì 3. 3. la decina farà 13. che refta 4. e fi fegnafotto 4. e la i". decina to fidice aggiungial cavatone dirà e , e dirai 7. (i cava j la decina e i . 8. di 14. refta ^.c can. fi porta innanzi fa 8, e preftala 8. a percheS. decina ^ e rà di- fi fegna"".fotto, Manuale ^4 to 2 e al 2. e dirà fa 3 che cavato di 3 reda nuUay fi deve fegnar altro , perchecavati ed . fi dà prcftata la decina e 3 I non dal . . numero . 3423. i 2 7^3.reftano^84. Moltiplicare, Del CAPITOLO IIL altro Moltiplicare propofto non un e che , volte—? tante numero prefo fac* fapereche numero ci quoziente verbi gratia voglio fapere che numero mi 3457. prefo 4y. volte farà : e per operar bene quefto bifogna fcmalla mente le moltiplicazioni fapere 1' altra ài due figure T una contro plici quanto fivuole , y , , ? , almeno . numero 4^. fino al 9. e fenza ciò fi potrebbe non il fine di queftaoperazioefeguire ne in regolail PerefempiO) fi mette maggiore 3457. e fotto così 3457. poi (i dice 7. via fi mette 9» fa ^5. 4P. e fotto il 9, la lettera 3. e fi tiene (ci decine per aggiungerleall' altra_* fi mette e fidice moltiplicazione 5. via , e 6, che fotto i.c tenerti di decine , fa 5 fitiene 5. per la terza 1 fa 45. fi fcgna 9, . moltiplicazio- Manuale 66 Del partire * CAPITOLO IV. e la più diffìcileoperazione, partire che pofTa cadere nelle operazionidell* IL Aritmetica lafcio da parte io ma propongo de' attefo ad altri più brevi. porrò folo , folo , avvezzo , ho varj modi in ogni altro e qualimi fono quelli nei gioventù ed , in citato non fi fa qiicfto e j , Dico quelli a benché , colonna no fie- ne ve che io dunque, il partirper cfer- che fi 5 fuol fare quando il partitorenon arriva a ed il partirper galera con il quaao, le fi può partire propollo ogni numero £fempio Volendo partirper colonna 4537» in regolaC0SÌ53. j 4537. per 3. fimette 3 . • e fioice avanza , che è guente jn 15. .5. e , il 3. nel una 4. entra fi mette fotto il 4. j figura , che cinque perchequinon fidice 3. ipttoi.e i . fi accompagna avanzato^ entra volta entra poi , ed quello e 5 con la fe- il 5. e dirà i 5. il 3. voltd , fi fcgnafotto e avanza una fi dice no alcu- numero volta , e 3.in 7.enua Ci fcgna due, ed Branca, DEL ed avvanza i. fa 3. 3- un che meflbvi terzo ftara finito e 5 Torto il partitore Si dice 4537* — Cf. in ancora sì, co- cam- 1512.' bio di dire il 3. in 7. entra due, il ài fette è due , e così difcorrendo terzo . per galerafi fa così : fimette il numero da partire, e fot- IL partir regola in to alla il numero partitore cioè la prima figura del partitorefotto la da partire\ quando prima del numero à^\ partitore però le figure pofTonocntra^ à^X da partire:I in quelle re per efcmpio, dovendofi partire 14(^3. per 1 ^. non fi il 1 6, partitore lotto il 14. perchè mette non vi innanzi mano entra 3 14^3* la ne manca 5 fi porta ma " figurapiìi una cioè, fotto il 46.6 I Si fa deftra per viene , e fidice mano divifione i.in linea una il numero metter , 14. come per dar entra ftarà sì, co- quidal, che la alprincipio nove volte y ( perchè non può entrai p'ù,e ancorché volte fifa pafcento non potefTeentrare lar p. ) fi mette dunque queflo^. dopo quellalinea e ftarà così 14^3. j $,Wi , 5 5 E 2 mol- Manuale ^8. ora moltiplica qiiefto p. (ì cava e dal fimette 5. ferve non 1 così e 4. foprail 4. più ed , con e anco di p. 1 fa ^. e , 4. refta 5. ficaiTa il 14. che 1' unità moltiplicato che il p. il numero con uno refta netto farà 5^3. che di nuovo fi dicC)^. via 9* fa da 5^. refta 2. e ficafia il ^.ed 54. cavato il 5 6. di fopra: ti refta ora da partireper i6. 2 3 fi dice il e . fi mette e . prima di cavato poi a 5. in 2 3 2 calTa r il y. dicendo , refta . entra . queftaunità dopo come 1 i i e . 1 fi pone uno e fimoltiplica via . 9 i fa . fopra j il 2. e moltiplicato e cavato poi fimoltiplical'unità con il dal i 3. che fta ài fopra, 6, e fa ó, cavato avanza ché 7. ed e finita 1' operazionej talI. ed , 5 ne viene 5"i.ed 7. che avanza pò- 7 fto così l'avanzo — fotto ad dicefimi genera 5 uno mezzo fopra j un rotto e , , " che e cino vi- 7. fe- . tiplicazioniche per , fi chiama In riftretto ficavano entrante ed il partitore nel fi fanno femprcle moL dal numera partirea figura te partitorej e le moltiplica- numero da dal figura fi fie fottratto, e quelledalle quali 3 cafia' D caffano K di nuovo partitore come avanza ? j A 11 C N da quel numero e , B L A 6^ . che partire , fiparte per il medefimo fie detto . per farne la^' conofcerc Te fifiabene operato, Partito pruovajC farà che 5 qual pruova fifa con perla facilità grande la , il 7. e del il 5?.ma con la pruova cavar qui quella,la_» porremo mero dal partitore, e dal nu- del $, noi quale fi cava fo- quozientequello che avanza in efempiofi fa una prali^.come , ' così ce 7 — — ero- P fimette Prima avanzo, 7 che e 7. poi fi cava quoziente 5 e la pruova del ^ i di contro fi mette ò^ìfoprala 7. pur dalla parte ficava 7. e infieme 3 e , mero nu- al poi partitoreche è l'otto1' unità \ fi moltiplicano la pruova fi mette croce . del 1 6. 3 queftepruove del numero partitore dicendo , 5 ziente quoVia 7. i. che è 7. e fa fa 7. fi aggiunge P avanzo , del 1 4 e 5 di modo, che fc 1 4. la pruova la pruova da partire cavata dal numero " . del^. refleranno 5. Popera farà ben il numero partitoè 14^3. pruova C5. perchèè contato di tal il valore delle E che pur il natura figureo la_* ^.chc tutte 3 ' 3 fatta: in- fiemcj Manuale yo (ìeme fola una o , il rimanente con to tut- 5 quello che avanza foprap, è avanzo verbi : fopratutti li 9. di quel numero i. partitoconta gratia nel numero 3 , 4- fa 5. e ^. fa e la pruova il 5. fa con 11. accoppia il 2. trimente ancora puoi dire è 2. 6, e 3 di 1 1. 5. AI- fa . la p. pruova è o. e puoi dire 4. ed 1. fa 5.e pur medefima dire i. pruova^puoi ancora e la e 4. fa 5 jic ancora . e "?. 4. Dei C A P fa 1 1 ed 1. . e 3 fa 5. numeri I T IL , tanto e 1 O L 4, tanto rotti Sommare così fapere fa . O e così òibafti • . V. • mediocremente i numeri maneggiare le rottilecofa molto uti- anzi che neceffaria in Aritmetica 3 perbene operare quanto nella Geometria alle voke un poichélo fprezzare nelle moltiplicazioni terie rotto grandi^e madi valore puòefìfere ad una parte di molto danno e di grandiffimoerrore ed in quefti rotti fono ancora nei come fani le quattro operazioni; cioè fom; 5 , , m a re 3 Branca. DTL mare fottr.irrc , moltiplicaree quando fono in una , così anche e 71 fa ragione fani ogni l'ano al fuo Il Numero che rotti e , un che , rotto riduce U * dunque avanzo 3 partire, ftef- , rotto che , è altro non arriva ad non I intiero uno come 3 che il terzo arriva non T mancano fi chiama , ed , ni occorre, v'entrar rotto : defcrivonp riga lempre è ma j unità, all' ora e che , nella reduzione numero alti rotti che ci ma no me- da riga, che fidomanche e maggiore i ed che foprafi noti il denominatore, m^ooloT fare 13. a , fotto k alle volte a foprauna uno numeratore uno dire 13 -;• i rotti fi 1 Tutti • due numeri con farebbe non e e dei fa- fegno che_--. femplicemente , quellodi foprafi dice re numerato- intiera nominazione con perchénumera di fotto, la qualee la particola zo e fempre rotta però fi chiama, mez5 , 3 quinto terzo, 3 Volendo molti rotti, e del loro valore , e ottavo , dunque fommare e fimili . infieme ridurli alla denominazione , fé ne (ommano fieme in- firaccoglie coii^ quella fomma ^ E due 4 1' ^l- y^ 1* altro Manuale rotto fino al fine la fomma e , Efempio Volendo . . 5 infieme gliere 7 -r ^ "" e fotto del S.ey.efa 1' , che rifulteràfinita ne fi operazione; poi moltiplicanoin_» dell' il numeratore -croce uno fidice 3 fa 5^'.fi pongano e , e . via 9. fa 2 infieme cheftarà 7. e " 8. 7. via e fanno 83. vi queftomettefi foprala rigadove mette^ ^ il 7 e ftarà così Ora percheil nu— . è ineratore e ed r intiero maggiore uno o " , pili o , che fegno e , que dun- cavato , vi 72. dall' 83. refta 1 1. vi è 1'unità " che farà 1. ediij che 11 avanza , fi fa avanza , al 72. numeratore finita1* operazionecosi;, - no il denominatore con X dell' altro così e 72. natore riga così "2T denomi- una rotto racco- tra moltiplicano di loro i denominatori il mette V altro con I. cioè U taduefimi con , e 3 queftoultimo altri rotti ^ , fé ve rotto ne fan- e ed undici uno* rà fa- e fettanfifomma fono " e così fino al fine dell'operazione3 ":c. Sot' Manuale 74 de' rotti A/oItiplicar » de' rotti moltiplicazione LA fima T perchéfimoltiplicano 5 r altro i numeratori contro fimette tante ficiìiC- e il rifiil- ed 3 plicano foprala riga poi fimolti, fimilmente li denominatori il refiiltantefotto la mette ma, e pio 3 forma fa 3. rotto un fi deve di ce fimette I ^3 viene tre quello 3 refterà numeratori e dicendo fedicefimi come , p^ poi 2. via 8. fi vede avvertendo : "^ fidi» via 5. uno , fotto e " 3 ne "-he praticadi numeri, meravigliato che mohiplicati che non minore avrà , rotti infieme due riga mcdefi- foprala riga così fi mette e fi Efemmoltiplicato. fotto li denominatori fa e , via moltiplicare-- ai fiDpra e uno ne di tutti due rifulti " uno mmore, re perchémoltiplica- accrefcono fecondo la loro natura de* fani to, e così queftoaccrefce rot, i fani , cioè, diviene pilirotto, che prima. Far^ Branca. DiL Partir yj de' rotti mcdefimamente SArà de' rotti dovendofi dell' altro partir plicare molti- croce il contro ed il refultan- " fopra la riga j avvertendo vuoi qiieftaprima moltiplicazione fi mette te che efTere del j del partire;comej partir ^ che e e fimette 4. via 5. fa vede -, e vi mette minore e - uno . tore parti- e , — e fi mette 1' unità j ed fla- fidice 5. via 8. farà perché il numero rifulta .1 u foprala rigacosì, 20. entra , prima numero fideve cfempio . " e — per r per "^ - "^osÌ3~ poi 24. del titore pardel numero numeratore ^^ denominatore ^ , e , contro • re partito- ro poi fottola rigail nume- che numero da del rifugiadalla moltiplicazione^^ che , , da partire numero il denominatore fi mette e del numeratore contro ne in dell' uno il numcrarore rà facile il , denominatore * fotte, come di , avanza fi cava foprae 20. poi fi maggiore, da 24- 4. che è V ul- timo Manuale 'yS timo rotto 3 fi e così mette che — ri- 20 alla fua minima dotto fa -? denominazione—» così partitoil rotto, diventa e diventa giorcje moltiplicato mag"€• minore M'iltipììcare fani e ìnjiememifii rotti ^ . fola operazione porremo QUefla fani 5 e rotti inficme ducendofi ' al fuo fi procederàcome fcmplici e 3 fi fi riduce così: abbiamo rotto poiché ri- \ ogni fano, rotto moftrato e ogni ^ 17— òì nei rotti fano al fuo bifognori- 4 durlo iti tutto r altro con rotto o 5 vendofi mifto , ridurre del il fano f ono , quartiper fare dicendo quartidel numero che fia ; e in T operazione pur fano 3 o fifa così : do- nominatore il dequarti^fipiglia rotto 4. , fi moltiplica coti e via 7. fa 68. 1 quefti ? numero 1 rotto ~ 7. e fa 4 quarti71 ? e fipone poi queftorotto con così — operarlo per glialtri ^ che fa- rann Branca. DEL ridotti ranno nuincri e , altri rotti , le Aie intiere unità cavar e , 77 fi è moftraco come negli . Altri sì più sbrigatamentefanno coponiamo cafo di voler moltiplica^ : re —via 30. fi 17.-- in ordine mette « ^ così "^7" X e 4 dell' uno mcratore fimoltiplica il nu- dell' altro intiero 3. via 17. ne 12 con poi — per 3. 12, fa 51. ne — 2. in croce partitoper via rifulta 20. e il denominatore con rotto 30. " che 4. 60, la cioè , ne , vic- partito poftoinficmc poi aggiuntavila molti- plicazionedei numeri intieri 3 cioè " 3 17. via 30. ne viene 542 — A quefla operazione rella da fapcreuna particelladi numero angolarei il che ' ; fifa Manuale ^8 fifa coti 2 3 rotti e -- 4 ~ c che -* ne viene cioè ^." 5 3 che poflo il tanto i diiéLj moltiplicareinficme tutto bafti dei infieme numeri fa rotti 543 - . Di Branca. DEL Di varie 7^ operazionie , gioni ra- de' numeri , LIBRO V. JDelh Re^'jì.i aurei , h mente voìg;ar detta regoladelle tre proporzionali , CAPITOLO I. quififono Fino a ch'entrano 5 dei numeri quefitod' moftrate , Aritmetica per : le operazioni nel maneggio fciogliere ogni fi viene ora a gionare ra- regole e di alcuni quefitiprincipalinei qualiper confctro guirne il defiderato fine,non bifognaalfiDttrarre fapere che fommare moltiplicare e partirecosì fani come rotti midi e e perciòfi fono trovate alcune regole importantifllmc per quello fcrvizio,fra le qualila più nobile e quella volgarmentechiamata la regoladel 3.5 numero un quale altro non e che trovar condo fedato proporzionalead un numero data proporzione j come, una per mi efempio vogliofapereche numero darà 7. nella proporzione che ha 4. a 3 5;. ài alcune 3 3 , , , , , , , " 5 , e a Manuale So così in fi mette regola: Ce 4. dàip. che darà 7 ? fi moltiplica V ultima pofizionc la feconda, o per meglio dire la_j con e , feconda parte fa la con la per terza prima ijj.partifci per Regoladel numero^ " da che ad — C— altro quiun numero , feudi dieci , al numero ma , che ne che vadi venghi . la foma quante , i proporzione che di modo del grano vale oncie di pane fi giulio poiché quando valeva^ feudi fci fé ne dava oncie 48 ? Si pone così : fé ici mi dà 48. che mi darà 1 0.1-' Si conda la fela prima pofizione con moltiplica e e fi parte per la terza perciò la regolae detta inverfa s ma 6. con 48» fa 288. che partitoper io. rpfulta un-» , 5 . » data una viene numero Efempio quando darà 33 inverfa. tre fecondo {\defidcra un viene ne ip che numero regoladi fopratruova ad un altro viene proporzionale trario ma queftainverfa fa effetto conun numero perchéfa trovare porzionale pro3 non 7. via ^ che ficercava. qucfioéilnumero, LA cioè ^ 4 il rifultantc fi ed " 3 , nu- 'lmTolaio€r riò^ovarc laJ^iice aiiadi^atn Ó'J n D Branca. L di 28. numero facilifsimo. Devo legge 3 maeftro , che ridurlo volte che io ben a fanno cofa memoria quelli a , , facilmente chi folo ma , che altre.^ efTcndo cofc quando , non cfercitate di continuo vengano •a* alcuna introdotti erano avvertire a quelinfcgnare li con , fi fcordano che io cflcr per pretendo qui fare il non di abbaco non bafti tanto e - Si . alcuni numeri Regoledi trovar propoli , CAPITOLO IL TRovar parti un 3 qucftaè per che abbia numero, che bcllasC utile operazione: una " abbia— ^ 3 minuzie un numero " i poi fi moltiplicano 1' altro contro il primo dalla deftra il refultante 5 fa cioè 3 5 quelle ^ mettono 7 4 1* uno fi "^ e in ordine denominatori te, domanda- verranno efempio vogliotrovar che le quel- 4. via 7. fa 28, con F tro l'al- via 28» poi 3. ha terzo 84.6 qucfto numero gfectimo" percheil fuo terzo cioè ^ , quarto^ è 28. il Manuale 8? il Tuo quarto 2 e i- il Tuo fettimo e 12. e di quanti procedendofi può fapere così li vuole jiumeri . pofizi'one delLfalJa Jiegola , queftaregolafitrova propoftofotto diverfe COn come pcrefcmpiojtrovar 5 che toltene un numero mi un ed il mero pra . , fipone fi trova un 5 la uno trova- , il — , faccia 5 ed il regoladata numero , , numero un altro qualfi voglia con che fono parti Dirà che toltone faccia 6^»o — condizioni partiordinate propofto numero , 5 le numero un che abbia - nu. di (o' le quel- varj può elTereil 1 2. , il 2 4. ed altri j ma fi ponefalfamente uno, è 6» il i 2 Diremo che il mezzo e fia ora , , il terzo e 4. il quarto poftiinfieme fanno e 3. che (;. 5, e 4. dunque non e il domandato numero ne i ma percheil i 3. vieda i 2. in queftaoperazionefi dice con la regola del tre detta anco fc 13. aurea viene da i 2. da che verrà é^?e così opeirando come s' infognò di fopra ne viene ^o.che il mezzo c30.il terzo e 20.il 13. , , quar- Branca. DFL quarto folTero per ordine o e efenon come interpoftc ma y nello ftefìTo modo^"c. fiopera qui Dovcvafi può parti defiderate le guire ancorché — fi il mcdeGmo 15. ed e 85 di infegnàre cavar per la radice quadrata, ma per clTer numeri cofa alquantodifficile, e laboriofa " fiè fare giudicatonon breve pratica,ma di tutti i numeri a diecimila , cafione può come 1' uomo avvicinarfi anche d^ " c a propofico per sì bene una«» far unaTavoU quadrati , che fono fino che feguita, nclToc- valerfi di queftaper radici foralle prolfime mailìme foldaci in camp F i agna" "wC Del Manuale 84 Jommare fottrarre fegni gradi minuti fecondi e terzi dei numeri ajlronomicifemplicemente per il caicolodell Efemeridi Dei e , " , 5 , y . CAPITOLO HI. fommare PEr mici queftinumeri agrono^\deve prima fapere che il feti 30. gradi il grado é 60, minu, gno 3 è di , il minuto terzi, e quefta 'inarei divifione numeri in 5 e 5 di le decine còsi'in contento fom- nei nanzi in- fi queftinumeri è T intiero le del- j non s come fommare 5 to quan- e nelli graqueftinumeri di non paflTano 3. perche30. è dall'altro fommare minuti ^o. fi portano moneta redo imfegnointiero;dcl dovendofi e ficcome fcmpre6. perche $. minuzie , il fecondo , l'ufo ordinario ma le decine porta fecondi fipuò andar oltre dividendo fivuoici di 6q, e efempio fegni gradi per inficme fecondi alfolito dalla banda , terzi differente " , j ficomincia deflra 4 ?i 4^ 57 5 II 5^ 41 48 58 32 IO *"im jo 3 4? ài Branca. DEL dicendo o. poi i.e 3. non arriva dicendo è 6. e fa 4. e fifegnail 2. fa 8. . ai fegna8. fotto i fa 5".e perchél'intiero fiporta dicendo p. e 3 8. minuto e , per un 8. fa 18. fi fegnafotto 8. per la decina come ne finché non fa 4.faio.il tutto 6*c muta ma il minuto I e. fileva numero 3 6, che j che fono dicefi i.e refta innanzi i . fa io. fi porta gli altri numeri natura non fecondi, fi e 4. avanzano fottos fcgna fotto, perchè poi fi viene poi 5. e i 60, i e 2. fi e ^o. a 7. fecondi fa 2. e ^5 j fiàlee 5. e i. e e , uno importerebbe108. é piùdi ^o. però ai 4. e fi fegna4. dipoiil 8. e fegnsiii fi porta il grado le,fei decine avanzate " e to faj^J^i'^'fa 3. fi fegna3. fot- I. gradi poi i.e 2. fa 3. quefto farà il fegnonon ha piùdi 3 o. gradi 3 3 ma nanzi però fi lafciano tre gradi e fi porta ini , " . 3 le tre 5. r e decine I . fa ^. operazione 3. minuti che é 5 . un fegno , cendo dinita fi- 4. fa I o. e così é Sono fegnii o. gradi e 48. fecondi3 8. terzi 42. F 3 ":c. Sot' Manuale S^ gracli\mìnutt fertili ,' Jecondi terzi Sottrarre t " • fi mette regola PErfottrarre fommarcjcosì:fegni, in , me co- fie fatto nel gradi minuti qualifc ne deve , 7 5 I 1 , 1 15 58 11 28 2 1 32 4^ 22 54 25 25 minuti 32. terzi 4^. Si dice di uno refta 5. giacche . terzi 21 fc^ni5. gradi28. cavare di fecondi , y dai condi fe- 21. alli terzi ^. fi può non efifegna 5* Sotto i terzi poi fiportaladecina e dicefi4. e i.fa5.E fi preài uno perche non fi può cavare da cavare 3 3 ^. in e 1. to 2. cambio fay»e a canto hai innanzi della decina 5. di 7. refta 2. fi fcgnafotil 5. e dirà 25. terzi *,e perché un preftato intiero fideve dicendo ai fecondi} 3. di 5. refta 2. fotto i fecondi fi fegna 25. di 8. refta 5. innanzi netto dire . I. dirà 6. e 5 e altro per efter il Dcvefi ora andare di 5. refta 4* e e 2. e portar 1. ra quianco- ne fiporta cavato numero ai faj. minuti perché2* di i " . e non fica- ss alcune Pratiche^ DI di Geometria . LIBRO ED VI. De* ULTIMO. prìncipi nccefsarj . CAPITOLO NOn 3 tempo folo far intendo L già ài trattare ex prò» Ìq{{o ài Geometria, perchea fio firichiede luogo ed altro un altro ingegno del mio di memoria poco que** altro " ma_» , delle quantitàcontinua ; ed il tutto fiderato infubjedamateria e con definizioni così alia grofla fpecic della " con- le Tue . che principio diremo per dar E , ha parte alcuna; quello che non da quellofi pofTonopartirquante ma fi voglianolinee per ogni parte dello fpa2ÌO5 e da ogni parte ancora correre poffonoconin quello Linea e una za lunghezfcnza larghezza e profondità come Punto è , . j fc folle un fluffo di , un punto. Superfi- 8^ Branca. DEL ha che ghezza larghezza,e lunlenza profondità, altezza, quad o linea il flulTo di una Corpo e quello che ha lunghezza larghezza e profondità flufìTodi fuperfìcie ed è come Gli eftrcmi delle linee fono punti : gli fono linee: egli cftremi delle fuperfìcie efttemi de* corpi fono fuperfìcie Angolo è inclinazione di due linee cfc quella e 3 , . , 5 . 5 . , fcambievolmente che r altra nei con che fì loro che dell* altra , farebbe Figura e quella , linee o rette , o una^ punti eftremi iftiano direttamente non V toccano curve o 1 ma al diritto una fola linea. una che vien , chiufa dalle mifte • ma noi nee Figure rettilile qualifono di due generi o regolari fono quel: le regolari o irregolari le, che hanno i loro lati , ed angolieguali quifolo intendiamo delle , 3 3 fono quelle che fono altriirregolari fi defcrivono le regolaritutte mente : : , dentro la é il contrario tutte 3 che : alle volte defcriverlc per irreper le golari fé bene fipuò Figura circolare;ma 3 vi è non peròregola "c. Le Figure regolarifono infinitei ma a noi bafta ben fapere che cofa e_-" qualefia il triangolo, quadrato pentaj , 3, gono, Manuale ^o gono , esagono i cptagono , ottangotoi difcorrcndo così alla grofTa e ; e faper fomare Figura regolaredi quanti una lati bifogna . Triangoloe una Figuradi tre lati golo fono di diverfc fpecie, cioè trianquelli rettangolo che ha un angolo , e , retto * TriangoloIfofcelc lati foli che i ha due eguali Triangolo ambligonio che ha un angoloottufo e due acuti goli Triangolooxigonio che ha tre anacuti ^ ma non eguali. Triangolofcaleno, che ha tre lati, e tre angolidifuguali Ed alcuni di quefti pofTonoricevere la denominazione a_" deglialtri come dire Ifofcele rettangolo Rettangolo fcaleno Ifofcele oxigonio Oxigonio . , 3 . , * , « 3 i fcaleno j e , firnili . le Tra Figure di quattro lati fi il Qii^adrato il Qo^adrangolo , o , truova Quadrilatero; il Rombo Rettangolo, parallelogrammo3 Trapezio 3 e Capo taiJiato é Quadrato lati" e 3 quattro è quello che ha angolieguali , quattro . Qua- Branca. DBL pi è quclQuadrangolo,o quadrilatero lojche ha quattro Iati , 5 e fenza altra confidcrazionc tutti i nomi ricevere lati potendo delleFigure di quattro ', • Rombo è quellaFigura eguali e due diagonale ; cioè lati quattro egualiper e 3 li ango- quattro foli ? due minori j tra che hA_" , angoli due , loro giori mag- eguali . Rettangolo e quello che ha quattro lati due maggiori eguali, e due—» minori eguali e ha quattro angoliretti. Parallelogrammo è quello che ha V uno i lati tra di loro paralleli contro r altro e può avere gliangoli retti e , , , 3 " 5 non retti . Trapezio e quellaFigura lati e di angoli diiuguali e " } , che e di di quattro lati. e quello Capo tagliato quattro lati jdue angoliretti 1' altro ottuio : e tanto e j torno a t^l ragionamento che , , uno ha^.. to acu- balli in" . Ve^ Manuale fit delleFigure regolari JDcfcn'zJone • CAPITOLO IL molto HOftimato regola dentro di j un Figura regolaredi li e qucftofifa con 3 Si forma un fi vuole da poter deferì» circolo 5 qualfivoglia ferma una vere propofitoaver a lati ed angolicgua* facilità grande così circolo dell'ampiezza che , . , la medefima apertura di compafTo fifegnanella fua circonferenza 5 e con la fcftaparte di efla , entrando il femidiafei volte giuftonella za circonferennietro queftafeda parte fidivide in tan* la Figura te partiquanti lati deve avere che fivuole defcrivere e di quelleparti prefenefei farà il lato di elfa Figura E altraFiguperchénon abbiamo intagliata colla ragione moftrare la vera, è bifogno rità . Ora , j 3 * Prefuppofto 3 la Figura di che fi voglia deferi* Iati , fta partitala fcparte del circolo in partinove tutta la circonferenza farà parti cinquantaquattro vere nove , . à. Se via 5". fa 54, fcmpre • lato è un e 6 ^ e i lati fono p» quella regola è vera.^ Branca. DKi. A^ùdo l are.t difaper P3 di ogniFigura piana rettilinea . CAPITOLO III. Erchè ogni Figura rettilinea Ciriduin triangoli ballerà bene ce faper mifurare ogni triangolo che giàfi fono n-joftrate le fpecic loro i folo quifiricorderà il triangolo rettangolo poichéper milurar queito folo fi moltiplicano tra di loro i lati che fanno V angolo retto, la nietài che e del prodotto fé ne piglia del triangolo ed è faciliflìmo e r area Il modo goli di mifurar glialtri trianora di lati ed angolidifugualio come fifiano fi fa in delle fpecienominate inficme le lunghezze queftomodo : fi fommano di tutti tre i lati e fé ne piglia la metà da parte e fi mette poi fi vede quellametà quanto fialontana da ciafchedun lato in numero e quelledifferenze fimettono in regola e fi moltiplicano r una r altra cioè la prima con contro la feconda ed il prodottocon la terza, e quello ultimo prodottofi moltiplica.^ per quellametà j chcialvaftidella fom- I) '_ , , , 5 , , . , 3 , ) i , , , 3 , 5 3 ma Manuale jr4 dei lati prodotto fé ne cava la radice quadrata, e quellaradice farà r area del triangolo ma del e , . Efempio.Si 5 di cui cinque 3 altro quattro, un fifa è mezzi 10. mezzi è lontana palmi e lontana lontana infieme in ogni lato fa 80. intierifé perchè il fano e fono 8. quellodi quellodi 12. 7. da che moltiplicate 3. di modo quelledifferenze cioè , , fi dirà 8. via via 80. fa 5?^o. Per ridurli 12 e \ 4. che 5. da regola (juefla 10 che — anco rotto così,— cioè, dal lato di mezzi è 7 la metà quindici^ vi è ilrotto, altro un che tutti in- da parte 5 poi fi vede è lontano da queftametà quanto golo trian- un laro è Tei palmi , un fiemc fanno fi mette deve mifurare che è 1 2 o. il quarto piglia quefto ultimo prodottofi moltiplica per ne quella metà 7 - 2 ovcro — , , che che falvafti" vale tanto che , ed fono il fuo 2 queftofé ne cava la radice quadratale queftaradice è 1 area del triangolola qualradice dalU Tavofarà ^00. prodotto " e di la M ^6 A N 11 prodottofa 1* ambito Di per 1 1 e r area Se e di efìfaFigura fiparte per della Figura di ? il lato lati , fi moltiplica otto 7805 K t A 25^24,11 to prodot- e nove fempres' intende . lati, fi moltiplica ( che quadrato ) fuo il lato per 18075, e ^ parte per 2^24. La Figura di io. lati fi moltiplica de' fuoi lati per quadrato dell* uno 285315, ed il prodotto fi parte per 37082. fi moltiplica Di undici lati per e fa 1' area. 1485^.5 e fi parte per i ')Sy,i fi moltiplica.» Se e di dodici lati per 37485. e fi parte per 344^. fi moltiplicaper Di tredici lati il , , , , ,e 7552. fi parte per 752. lati Quella di quattordici per 758^. Ultimamente , fi parte e fimoltiplica , per 45? 5. quelladi quindici, il fuo lato quadratoper ^35. fi moltiplica fiparte per 3 tf. , che ne tocca, la fua e , e fi ha dal numero, fuperficic. perchéfarà grato forfi 1* cfempio a quelli che fono poco efcrcitati fervire di queftonoftro rifiretper poterfi verbi gfStia che fivoglia fi pone to fapcrela Figura di fci lati quanti palmi E , , " , , " , di Branca. DEL di contenghi area , dicendo quadra fto i^. 4. fu di via 4. fa il quadratodeliaco e I per fio per 5. 3 ne e . viene ne viene 41 e - 1 e 5 il 6. e quefi moltiplica (ìparte que« 08. 2 niamo po- , palmi4. tanti quellaFiguriamochefia di area circoii^criva o che il filolaro , pj palmie la T Figura ci maggiore, o minorejoiiellinumeri inverile predette a tutte Figure,pjroporzionale grandezzefenza muoverli "c. tutte no del circolo della fuperfia'e delhi y^/fura jftra e deljiiofodo \ ed alcune coje.^ , , y de' circolia tanto che de' quadratiad eguali ejjì • CAPITOLO V. Circolo SE fimoltiplica la metà per la metà viene 1' area con a 22.36 . j del diametro della circonferenza il diametro ha la circonferenza convella fuperficie ne quellaproporzione , che ha 7. mifurar tutti così fipofibno La j . della sfera , pallacircolare fitruova moltiplicato il diamcuo perlafua circonferenz^a" co- o , G me M ^g fi c detto me A a , ir N proporzionedi poichéfaputoildiametro renza K L A a a 7. 22.5, fi fa la circon* • il fi:"dodella sfera Tutto cuba fifa mifura-j a la fiiafuperfimoltiplicare con cie per la fcfta parte del diametro. Si dà im quadratoegualead fé fi del circolo faputa1* arca colo? cir- un verà ca- quadrata^perciocché quella radice farà il lato del quadrato e__" alla pratica perGuefto folo ché quanto la radice , , 5 fondamenti nei vera ma , Mattematici vi farà non , i loro diametri come il quadrato a ^odo di trovar ? proporzionefra Tutti i circoli hanno di loro fènfibile errore è non rettangolo quadrilatero ^ e , qualjivoglia la radice^^ circoli raddoppiare quadrataper linee-, ilcentro a qual/ie quadrati e trovar vogliacirconferenza , , . CAPITOLO vr. il quadratodi qual. Volendo fivoglia Figura rettangola trovare lati"fi mettono |if 4 il lato infiemein maggiore / una di tro quatfolali- ed il minore degli. altri 99 A S B emidiamcti^o B Il adagia radice .-^-^ìj^ C quadrata loò Manuale fimola Figuravigerimaqiiinta Con (Ira il modo altro di dare ad un un altro circolo , e quadratodoppio circolo doppio ad un così un cioè j fé dentro , ad un quadrato(idefcrive un circolo e dentro al circolo un quadrato quel quadrato , , ài dentro farà la metà it fatto il primo fé difuora a e del primo glideferivo fuori del circolo quellofarà doppioal primo un e così circolo quadrato un , , " e la mede- fima ragione hanno i circoli defcritti 1* fuori , e 1'altro dentro al quadrato: uno il maggior lato è R. i oc. 5.5 che partitotutto fa 4. via 25. 1 00» 2 la metà e in quattro ce radi- parti Se 200 O IO Hxqolan^ addopptca^c un quadratx^^ J^eqolaper troiuwe zi centro ad oa. va Branca, DBL loi fpefTofiiolc) ( come di qualcheporzione»-» il centro di trovar con di circolo queftofiTpedirà poco faftidio : Pigliafi qualilvoglia apertura di la compalTo purché non fia maggiore deldclla_» porzione della circonferenza il centro e fi qualefé ne deve trovare ti metta foprala detta circonferenza e fatdi cir-" fitirino le porzioni due centri Goli" che fivadino a fecar infieme da ogni Se occorre ffe j , j , , , fi vede nella parte 9 come fifacci in due luoghi5 Figura j e quefto e poi fi tirino per T interfecazionidi tutte quattro le porzioni5 e dove dentro la_^ le due circonferenza s* interfecheranno le linee rette, rette ivi farà ilcentro fi moftra mlh me defiderato,co- Figura . i J^e^ Manuali 102 che Memoria, delle materie , nellafabbrica efttrdn$ • SArà fcandagliata della ti che 5 comodità di molta ancora in entrano quantitàde'cemea- una della materia j a che farà di adopreremo la qualee lunga palmi mifura Romana quanto avrà muro bifogno . na Roma- canna il ed io. grofìfo palmo (i il largo un mattone: una qui apprellojponendoli di clTo ro mu- è ordinario e caparre , debito tempo Noi ) di canna provvederea poterfi per iina^ quar* . 'I 1 . In canna una per far entrano ordmarj 2 14. libre Entrano di muro 50. cioè , , palmi tcfta una pelano 1* uno i o" ni matto- da in 12. . ài ài calce in , mifurata in In ài canna 1 numero canna mattonato mattoni 5 Una , e . pianellatoentrano in buona tavi ot- pietra una ^ tre canna però della rubbio un una di di o " 5 o im» nelle pia- 100. tetto vuole dinari coppi or- 50* Uà M lOvf A U N t A S APPENDICE interno ylforìfmì trentadue Di razjone de i Fiumi molti anni SOno , clie . avevo dlfpofto alcune cofc circa inoftrare al mondo la alla ripa» riparazionede' Fiumi; le quali ^ felice operate con parte fono fiate da me l'ucceiTo 3 altre foftenutc dalle ragioniài quelle ed quefteancora altre , le conveniente , atTiomi e ridotte in metodo ni! le loro definizio, non , , proponendo molte cofe però con ragioni ; ma dimoftrandole meccaniche avevo inveftigate e me mettendo e 5 da altrimente Mattcmati- e ne vergiperchéqueftamateria Reverendo Padre e perché il Molto delle Caftelli D. Benedetto profefTore Mattcmatiche, ha neglianni proflìmi paffati dato principioalle dimoflrazioni di con e qucftecofe teoricamente ragioni fondate nelle fcienze Mattcmatiche (che il primo, che abbi tentato farà certo quc- Ma che . 3 j , fla facoltà , penfatonon tanto ^ che e fottilmente moftrar non le efaminata ) ho pratiche fino fi vedano le teoriche con a y Branca^ BFL co le n fondar potrò qualiancora le mie lej molto intenzioni: meglio mi intanto e que e , per chiunparuto e per mia memoria avrà guftoj e per moftrar a molti 5 che attendono a quefte ( con riparazioni frutto poco rapendone poco) trentadue queftoComentarictto de' Fiumi della medicina mi confifte tutta in metter Aforifnei , li qua- zione pratica della riparaeflìFiumi Quelli che hanno di la . ^ ingegno la ranno qualche pratica intendeforza delle parole; e quelliche 3 e " 3 mancano e d* ingegno intenderanno 5 ^erò che piùoltre , e di pratica , fc bene foflero , perciòper ora non chiarate megliodi- non mi ilcn- » AFO- Manuale 10^ F A Primo I N tutti i Fiumi Colline più di ripae per lo il Colle contro fra le corrono della il cavo 5 . che 3 O M I S R O , maflìme_j refi- eflb Colle è di materia fé ftente. la parte più bafTa foda , più facilmente Il Fiume cava manco " e . lafciano le materie di Tutti i Fiumi grado in gradofecondo loro più in tro i 5 un ma gravi forza e luogo fempre rodendo la e , che in al*' un in fondo più le . 11 Fiume , curvando parte , ed inta fé 1' avrà ridot- quafidi al appreflb parte Il continuo una ripa forma in la za gravezdi eflb Fiume , femicircolo fine di roder , quella . del Fiume urtar in lo confuma fìvoglia riparo però elTer fatti in *, 3 che da con il tempo quaL vranno do- ra, manie- il Fiume ba deb- fcoitarfi quelli . ^Pcr Branca, DEL 6 levar il corfo del Fiume Per tuia , r acqua Se morta " . farai divenir corrente farai padronedel Fiume piùutiksné piùficuia» Voler alle forze del Fiume opporiì fi perde l'operae (1 la forza con , 5 accrefcono i danni Fiume avrà dove non correre 9 s vi è cofa ne 8 una e facile altrove to da bifognoprocurare l'en^piòÀ eflfoin quellaparte ed efi- parte 7 107 5 te comodamen- . Se fi vorrà in le il mafllme , levare il rodere del Fiume rare parte 5 bifognaprocuche gli manchino ;n quella una parte le forze II Fiume e più 3 . 10 la fua medcfima dell' alveo òi 1 1 Non acqua pendenza più tezza viaggio del tempo rovina; fé " cafo non 5 coti è la ftret- ghezza brevità,o lun- . da e luogo già un proporzione con da che non meno o e , quanto 5 3 fileva il Fiume rovinato, veloce meno o nella entrato h.»facelTe un di temporale nuovo taglio,avendo pofito* , o dente acci- fi faccfìfc fico a prò* 12 I iù8 12 Manuale I fono per ogni fcente cavalcati dall' acqua ripari , Fiume che patifcono e dell'acqua porta quanto ilo , 5 crc- del nel calar aveva po- fé r acqua crefcente paffcrà fra la ripa, ed il riparo cauferà 5 i e danno maggior 1 3 , Se alla forza della pericolo corrente bifognee . elTer fatto ràopporfi,dovrà forza " che il Fiume polTa( contraftando ) non i e minore tanto ma reiterate con za far for- operazioni, pafToali*acqua dar con con a pro- pofito • 14 II Fiume, che avrà dove te liberamen- pafTare potraflfì con , rezza traverfare , ripari , deviarlo i 5 , in con piùficu- machine " e luogo a propofito e " . Tutti i no e craverfi fidovranripari, far lontano dall'impeto del corfo del Fiume più gagliardo e , , da dove ha da eifcre l'utile operazione , quanto 3 acciò la corrente fi potrà vadi de* , moda co- o fi quanto infeftando le trà pono menifatture ma- ripari . 26 Ogni fabbrica , che fi facci nel Fiu- me , Maniiaih Ilo rarlo 32 Aia forza U pofTacon non fiipe- . ^ la ripafarà piùalta, Qu^anto farà tanto più difficilea riparare ed in queftcaltezze fiioleil Fiume aver che altrove maggior forza fortificale 2^ La quantitàde' virgulti ripe ma glialberi fono più pericolofi perchènell' eifcr tratti dal , 5 . 5 3 Fiume effer pofti nei però dovranno luoghipiù baffi e 5 nel cadere rovina portano 5 . S4 E* da confiderare che , poflbnoefìfertali da fc (lelToi molto fi può ma minore , , e il fito 5 il tempo forza_j j deve velocità di 5 fo cor- di fabbrica^e opportunità materie 25 elettofi con alle volte un effer nato goverfecondo proporzionato , ed il tutto e levino governare gia corfo di grandiffimafor- un 3 che dal corfo naturale Fiume 5 " poche forze di . Si farà alle volte la con pagliain un luogo quello che in un altro non fi potràcon tavole travi e falfi, 3 , nello fìefio Fiume 26 Le materie " - fono più piùleggiere fa- cili Branca. DSL fiiperatee portate perciò quelleavranno pur cili ad eflere via e 3 hi , bifognodi fermezza nelle dell' alveo dofì ripe nel londo, o intenden- ) che fono To- leggierequelle 5 ftenute dall' acqua Si dovranno ordinare in modo . \y che la forza della vori, i la- corrente poft piuttofto gliconfermijchegli debilitare i p quefto avverrà fé fi faranno con difegno ed in luogo a propofito , . fcS Dove farà corfo Fiume un vi farà memoria né contrario in , cafo farà facile il rimuoverlo non cominciaiTe da fé ad inclinare, che foffe in (ito non facilmétc potelTc Se ficonofcerà rimedio che , Sarà con che , ciò (I , nuovo alveo. giovamento dal poco fipotrà argomentare, fia per confeguirfi fegiiitando il defiderato ,0 3, non e *? fempre fine . giovevoletentar in un più cofe leggiere che alle ancora tempo volte , una ajata l'altra , giovamento dove perchè il Fiume ^cllcforze muta meno fi truova e fi fperava, ncll* accrefcerc natura . Manuale Ili 31 Nel dell' Eftate tempo ufar rimcdjpiùviolenti Inverno tempo 3 e avendo manco 5 più acqua poffono che nell* comodo nel Fiume letto più fcopcrto Nei luoghi angufti il Fiume cava^ ed e veloce e gagliardo nelle largurepone " e fifa lento di cor, 22 " fi e . , , fo: 5cc. QUE. 'X 3 5 6- 7 s I O J 2 •2 ' 3 1 4 ^ 5 iS 1 X 7 S ^3 •z o 2 1 •2 5 :;. 4 £,5 -{ Ta-vola joer ?/' ritì^O'Vo' zlojRnMcc auaJiaU :cf fono da dipropofizioni tutte QUESTE moftrarfi in "^ menti ni, con e locchè , Figura con le fue ragiogliefempj ed efperi, più giudiziodi chi avrà farà fatto óx Tuo tempo a me , Intanto "c. al fine dell' opera ; Piaccia le al Signore Iddio , che fia di qualche uti- fìamo Né . re venuti fé così alla 3 i Profeifori fi dovranno fi fono grofìfa fcritte que- fìe poche cofc di Architettura chi vorrà ftudiare Fiumi ed in particolare riparazione fatti ingrazia di vorrebbono non quelli,che tori Au- della quali ho i j ( perchéz mancheraiv^^o non gravi da vedere ) quefl:i pochi Aforifmi dei fdegna- mai Architetti; operare di tefta lorojperò denari d' altri , nuotando neglifpro- vorrebbono ma con pofitiche perciòfi vede 1' efito di molte 5 cofe in queftamateria gni,e molte volte finifcano mai non le opere, cofa molto da i bifo- diverfo alcuni? che curano locchè e te veramen- brutta, e biafimevole;male perfoneonorate, e da bene " che hanno il di Dio, procurano l'utile pubblico, privato,e tale fia di chi opera il contra* timor e rio : E del tutto fia fempre lodato graziatoil Signor Iddio bendctto. IZ FINE. H " e ria- Tavola ii6 TERZO. LIBRO Cap. Cap. I. Delle Delle Facciate IL ti Portele Fìnejlr e, ^ e 43, lorofinimen47, , Soffitti. 4^. Cap. IIL Delle l^olte:,e Cap. IV, Delle Sede, 51. C*ip' V. Dei Cammini ^^. , QUARTO. LIBRO Cap. Cap. Cap. I. Del Sommare 5^, . Del Sottrarre ^ IIL Del Moltiplicare IL 62. 6^, • Cap. Cap. Del Partire, IV. V. De' Numeri LIBRO 66. rotti, 70. I N Q^U I. Della T O , regoladel tT^ 7^. IL Regola di trovar numeri prò» pop faljapojizjonee Tavola di radice quadrata 81. ;nuCap. ni. Del fommire efottrarre meri ,ajlronomici 84. Cap. Cap. , 5 , :, , . , , LI- De 'Capicoli. Libro Cap. Cap. Cap. Cap. 117 sèsto. di Qeomet'rid, Prìncipi II. Defcrizjone delle Figure» $2* delleFigure. ^3» I. III. Dell Arci IV. Mfurj. delle 88. Figure regolari finoa quindecilati ^5. del circolo dellafuper» Cap. V. J^/iJura fide della, sfera efuofodo i de' cir^ coli € quadratiad ejjl eguali. 9j. , i 3 , j Cap. Vi. Modo di il quadrato n rettaU" qualfivoglia quadrilatero golo i e là radice quadrataper li^ necy trovar "c* IL p8. FINE. H s TA- "tavola Delle Materie . ABhico del Capitello comejìfcLCcia pagina 3^. 1 o. Acqytdhuonacome fi conofchi i o. Acqua del Tevere non fi corrompe. i o. fegni Acque groffeefuoi Alberi in che tempo fi tagliano 8. Altezj^cdegliornamenti come fi divido^ ^ . . , . no 13. . Altezja delle Stanze Altezx.adelle Sale 4^. • 50. . Architettura cofafia efuedivfioni che Architettura " i . 2 • . • B. Attica in B^^I^afidiverje qualordine e , Braccio 3 che vadi, loro altezze. mifurafia . 34. 1 5. 1 4. C e Alcina come la buona, ficonofchi Calcine in che luoghi fonobuone. 4. 5. Cai delle Materie Tavola jip • Calcolode'fegnì r. loropar ti. ceìejli) 84. 85. e Campana del Capitello 3 §. . Cammini , e loro mijure, ed 58. 5 "^. 57. . Cìrcolo ti ornamen- il Jl crefca e diminiiifca come ^ doppio Circolo come fimifuri 100. . P7 • Circolo comefifquadri ^8. . Colonne^ e loro proporzioni Colonnati)e lorojnaniere 13. ? , 15. , Colonnato Tofcano ^7* . Colonnato Dorico . 21. . Colonnato Jonico 25." • il piedejlallo con fenta pihjìri non 29, tifati ni tutti gli ordia Compartimento generale Colonnati . . Cojnpartirela Cornice Dorici Compartimento della Cornice . Corintia I 5* x ^*' ficile dif31. . E della Esempio ornamenti F Acciate degli regolagenerale di Fabbriche Fornimenti 15. * . 47» in cima, dellef acciate,^^* Frc' Tavola ^2"5 ^^^^io Dorico cfuedìficoìtà. y come ^^^^Htfpicio Jifaccia 40. , Fu/odella Colonna come iSé Ji formi in pra* tica. 42* I Ntercolunnj Jifacciano come 1 . ^. L da edificio LEgfjami Legnami da ornamenti Linea Luna 7. . 8 ji tagliano nelle Figure^chefignìfichino, 18. Ze^nami Lettere 7* . in che tempo . . UjleiU) chejìgnifichi. huona a tagliar legnami* con 19. 8. M dovefitrovino» diverjl Mijure alle volte ji devono Mlfchi • rare alte^7. . fitrovi Modulo in parti ^6, numeri Moltiplicare fiani, numeri rotti Moltiplicare e rotti infieme Aloltiplicarejani^ Modulo 3 come • » • 13* 1 4. 6/^* 74- 7^. N dentro NVmeri Figure. , ed in alle TTiargine . jB. Or- Delle Materie m . O ornamenti quanti Jiano degli 1 1 quali 17* Tojcano, ORdini e Ordine • . Ordine Dorico Ordine Jonico Ondine , 2i» , 25. . Corintio 2^. • Ordine Compofito 3^* t unofopr^u^ Ordini comejìdifirihuifcono , p nujnerifani per PArtir Partir numeri rotti Colonna* 66» 75. • c/?^«0// 7^ faceva nell Fiedejlallo co. anti- , 2o» pietre da fabbricare diverfe P/"?rr^ /WJchie Pietre qualidurano 3. .. 5. , 3 f ^m^//«^. dellefabbriche principale Por/^ e Fineftre comejìornino Porta . 3 . 4. 43. 44. 45, PrO' Tavola 122 Proporzione , che neìl*antico gli ornamenti hanno 12. . le cofe non ammette differenti Frofpettiva in un medejlmofito 4^. J^riiova del nove facile 6p" 6* fi cavino ove J^uzsS'iafie diverje . • . quadrila^ ogni rettangolo QVéidrare pS, tero. ^y^^Jratodoppio ad altro un pp. to Quadra100. • R R quadrataper linee Adice p^. . delle Cornici RegoUgenerale dellefacciate ma 0 del tre, Regolaaurea Regoladel tre inverfa. dellafalfa pofizjone Regola » 5 , in ci- 48. jp. 8o. 82, S 6» SAhioni Scale . j Scale Scale e loro requifiti . i eloro regole. y eloromifure, ScaleJen s^agradi . 51. 52. 5**53* 53Sca^ REIMPRIMATVR. ^\ Rcvercndilfimo videbitur Apoftolici iacii de F*M* Patri Sacri Mag. Rtiheis Pdtr, Conjl, yicefg. REIMPRIMATVR, JEr. Vincentius tris Ordinis Elena Magiftri Sac. Revcccndiffimi Apoft, Pai. Pr^sdkiitQrum . Pa- Socius