M»A
N
A
U
D
L E
1
ARCHITETTURA
D
r
GIOVANNI
BRANCA
Architettò
Dii^LA S. Casa
Con
ixi
Loreto
in ì\amedelineaie
figure
,
DA
FILIPPO
NUOVA
B^O
PnKSSo
Mercanti
ìncìfe
VASCONI
Architéito
IN
td
•
Romano.
EOIZIONEo
M
UDCCtVtt,
^
QX.X
y
Eaidi
di Libri,e
Barsizxixni
Stampatoria Pafqulno.
€Oli^lJCX.;^Z^ J)E'S^T£}{i01^.
ITI
STAMPATORE
LO
LEGGE.
CHI
A
Operetta
preferita
a prteghi
folo degliAmici ju
benché 'vi
'vedere
forgiatolafciarla
condotto malagevolmente effifoffe
da lui di poco ri'
fendo fa Rimata
lìeuo
mentario
fattaper fuocomfolamente
fu fem^
portatile mentre
tanto
per fer»
pre in continuo moto
tjiz^iode'fuoi Padroni
quanto per
altre fue necefsità non potendo
aver
dove gli
fempre comodità di Uhi
occorreva
fare operazioni
; con Ic-»
fu convinto a
quali ragioniancora
no
lafciarla/lampare in Afcolil* ani52p. U intenx.ione peròfu folo
di farneparte a quelli che fi dilet"
accio apprefe
le regole
lavano
gè*
nerali ( cosi alla grofsa^poteff
ero
poi
nella lettura degli
meglio entrare
Autori gravi ; quelliche erano
in*
trodotti e profefsiyfe
nefufferopotu*
Autore
L'
della
,
,
co
5
e
t
5
5
^
"
,
,
e
•^
5
ti
iv
Lo
Stampatorea
chi
legge.'
.
ti fer^ìreper loro comodo
,
così ne*
Ma
in altre occajioni
come
'viaggi
)
perchemolti Architetti per lo credito
utili
dì queftaOperetta
fsima^e corno»
.
di nuo^o
dijsimabenché pubblicata
"
nobilmente
nel 1718.
ci hanno richiesto di
dal Sal'vioni
^
ab*
riflamparla»
biamo procurato di darla alla luce con
di queleh' ebbe nelliu^
piùfplendore
prima edìx.ione^ feguendole traccie
della feconda
: e
no*'
per maggiormente
b Hit aria
,
dellejigure
ciJiamfet'viti
in miglior
difegnate
forma ed ine ifé
dal SignorFilippo
in Rame
V afoni
"
Architetto
corretta
y
con
;
renderla anche
più
ed accomodata all'Ortogra»
fiadi oggidì Rice'vila dunquebeni*
che fperofaràdi fomm"L^
gnamente
.
9
tuafoddisfa2jone
.
MA-
MANUALE
ARCHITETTURA.
DI
Priamo
Libro
.
Definizione^e divijìonedeìV^rckitetturcL,
PRIMO.
CAPITOLO
Definizione
.
é
RcHiTETTURA
infieme
pilidottrine
gionte
condotte
a
quale
tutte
le
mano
vadi
dove
fine
dalla
3
dalla
che
fcienza
^i
con-
fi
provano
ap-
opere"_5"
vengono
defidcrata
Ja_^
,
forma
.
Divijione
divide
SI
cioè
in due
in
parti principalmente
Civile
j
5
e
di
tre
fpccie
.
e
Militare
cioè
j
,
la
vile
Ci-
edificazione
di
:
3
A
Cit-
Manuale
a
Città
ficazione
luoghipubblici: edidiTempj, e luoghi fagri: ed
edificazione di Cafc private E perche
tutti i
con
5
.
è
non
quinoftro
Militare
diremo
,
tcrreftrc ,
iftituto
folo
maritirna
e
r altra riceve
ragionare della_j
fi divide in
che
ì
ì e
molte
così V
una
divifioni
folo della Civile
"
me
co-
noi
; ma
E
quando
queftonoftro Manuale apporteràalcurL-»
1'anderemo
frutto
ampliando e lo vetratteremo
:
5
3
fìiremodi
molte
cole curiofe
flintcric da fabbricare\
.
e
prima
delle Pietre*
CAPITOLO
molto
IL
Giova cognizione
e
delle
la
ra
loro natura
.
delTopc-
alla efccuzione
materie
Trovanfi dunque
,
finite
inquafi
ipeciedi pietreatte all' ufo della^
fabbrica } ed a gliorn^imenti è^ quellai
e
cominciando
dalli Mattoni
racconterò
artificiali
,
le
che
fono
"
più
note
"
ed
fono Marmi
oggi in Italia come
,
Tevertini
Peperini Tufi , Palombini,
,
Brecce
SponMacigni Pietre Serene
ufate
j
,
,
§he
,
e
,
,
Selci 5 ed altre divcrfc ^ per far-
Branca.
DJSL
ed altre fcrvitù delle fabbriche.
muri
ne
,
Vi fono
vcrfc
^
varie forti di Mifchi in di-
ancora
partidel Mondo
,
ed in diverfi luoghi
anche d' Italia , per fervizio
namenti
deglior-
di
Tempj
quanto di Cafe private e principalmente
fé ne trovano
fra le anticaglie e rovine,
in Roma
condotte da diverfe partidel Mondo
per
di quellaCittà
ornamento
Qiielle che
tanto
,
,
,
.
fono in Italiajfì
cavano
vezzo
Verona
5
molte
fé ne
,
e
feguenti cioè
,
che viene
bianco
,
Spello:
e
fono
le
principalmente
bianco
e bigio,
Marmo
,
detto Greco
di fette bafi
Alabaftro
,
,
nero
,
Marmo
giallo.
rofTo,Marmo
mifchio di verde
Bianchi
Pernice
e
,
,
neri
e
,
,
e
e
mo
Margiallo.
,
bianco
e
,
Granito
,
,
ne
Parago-
,
lafciando da parte— "
spri
Lapislazzuli , Agata , Dia-
Mandolato
,
nero
,
diverfi , Pidocchiofo
Portafanta
r Ametifto
e
,
ciolino
Brec-
,
lo
Broccatel-
Mifchio
di Tivoli
Breccia
e
in Iftria ) ed Ifole della
cotognino, Affricano
Breccia
5
5
anche
e
3
,
Carrara, Sera-
Perugia
cavano
Dalmazia,
in
,
,
Calcedonjdi
diverfe
fpecie e—»
,
bontà
che fioperano con le altre pietre
che pure l'Architetto ne
per ornamenti
,
deve avere
mediocre cognizione
,
.
A
3
Di
Manuale
4
Di
altre fi trovano
qucftePietre
nelle rovine degli antichi edificj altre
,
,
fono nelli Monti
fcoperteed
,
altre ficavano
di fottocerra così nei Monti
nelle
pianure:
me
co-
,
fi confumano
molte
facilmente dal furore de'
tempi e molte
xcfiftonolungamente; fra le qualidurano
che Tono
quelle
3
3
indurifcono fuori della
fi confumano
morte
ali*aria
:
cava
quelle
,
che indurifcono
tre
per lo piùfono Tevertini , e Piedivcrfe : quelle che ficonfumano
,
divcrfa
che hanno
,
natura
di così falda miniera
no
altre
ed
5
fono Tafelli 5 alcuni Tufi
3
fe
di ef-
: alcune
fcoperte
5
e
rini
Pepe-
e
manca-
Si dovranno
.
di quelle,
dunque per fabbicarc fceglierc
che più fono refiftential caldo
ed al gelo
,
5
della durazione
per afficurarfi
Della Calcinn
CAPITOLO
SIfanno Calce
( lafciando
Calcina
da
.
IH.
molte
trovano
forti ài Pietre
buona
parte
il
da
*u
5
che
fabbricare.-»
Gefib, fc bene è
per far diverfo effetto
li Ttvcrtini " e Marmcrine
«juali
j
?
•
)
5
delle
fona
le
Branca.
DEL
le
^
miglioriquanto
più falde e dure ; nelle qualivengono
tari
comprefeanco le Sponghe e li Tarfc
di più forti Si conofce la buòna
piùeccellenti
tanto
e
,
5
,
,
.
e
vifcofa
e
5
fé vuole alTaiacqua_j
fìa di buon
Tee afìfaije
tenace,
isfuocarlajfe
ere
per
te
qualità,che ordinariamenne
Alcule più bianche
avere
fogliono
di queftevogliono ftare un
a_*
tempo
macerarfi come
quelledella Foglia, o
fiume Ifauro ; che quanto fono più vecchie
fono migliori
j altre voglionoelTerc
nervo
tutte
,
.
3
fubito
operate
morticine
j
di
e
quelle di
come
queftefé ne
Perugino e nello
glioni: altre poi
,
,
buoni, fi operano
fi vuole
queftene
come
a
nel
trovano
SignoriBa-
che fono di Tevertini
tardi, e per tempo
che fono buonifllme ,
,
fono
Trevi
de'
Stato
Pietre
ncH' Umbria
e
di
eccellenti,
Spoleti ed altri luoghi,
nella Città
principalmente
a
,
me
co-
e
,
^
e
nella Marca
di Afcoli
ed Arene
,
di Calcioe
dotata
,
eccellentiiiime
abbia vedute
,
Pietre,
di quaate io
ne
.
A
5
Dal
Manuale
6
Dell' Arena.
CAPITOLO
IV.
fi vogliafar fabbriche
Ochepicciole
o
5
in
grandi
5
ogni luogo l'Arena
fondamenti
trovate
principali
che fiano le altre materie
perché poco
lente
eccele Calce
giova aver Pietre buone
fé poi bifognaffe
operare Arena_j
è
de'
uno
5
"
,
3
cattiva
o
di
e
netta
che
3
mare
la
qualeo
,
di
monte
o
,
che fia j vuole
di fiume,
elTere granita,
dalla terra-,chealtro
è Arena,
non
quantitàdi minutiflìme Pietre,
quellafarà migliore che fivedrà entrar,
una
e
,
ne
in
meno
fono
Vi
buoni
una
avendo
,
fitrovano
:
diverfi luoghi,
,
e
rofie
,
mifura di Calce
delli fabbioni
Ancona,
na
dette dell'Arequalità
le pozzolaneiri^
ancora
e
maffime
tutte
in alcuni
e
fono
che
,
le
quantitànel Regno
ancora
.
in Roma
eccellenti
,
e
,
gre
ne-
così in
di
va
Napoli.Se ne troluoghidella Marca ài
nell'Abruzzo
,
affai buona
"
alle nominate
difopra:
no
quefteben cuftodite ed adacquatesfan: fi devono
predai e dunffinia prefj»
ma
non
arriva
,
fcc*
Branca.
DEL
fchictte
fccgliere
goie
fale
fidovrà
non
terrofc
non
fabbia»
mai
o
,
(Iridano
avere
quando fipoflfano
e
,
e
fra le mani
che
e
,
,
^
fan-
come
,
di
quefte,
altra Arena
operare
,
né
"c.
Legnami
Dei
.
V.
CAPITOLO
VArj
fono i Legnami
circa la
nature)
di diverfc
e
3
bontà, bellezza,ed
perchè altri fono buoni pei;
coftali travicelli
travi
pianconi dccorenti
\ e
e fimili legni per fabbricare
Caftail TalTo
^ueftìfono, 1' Abete
Cerro
Cipreflo Ciregia Elee,
gna
Larice
Orno
Olmo
Fraflìno
po
PiopPino, Quercia, Tiglia Terebinto,
ufo loro
3
,
,
,
,
,
,
5
,
5
"
,
,
,
,
,
,
,
ed altri affai ,
Molti
che
a
niun
altri legnami fono
altro lavoro
fono la Noce
ne
":c.
,
ed
,
fono
atti
alli lavori
alle tavole
il Pero
fonojche perlanaturale
più
.
atti ,
,
Altri
me
cove
bellezza loro,
di Tarfia
di Torno
^
no
queftifoAcero, Buffo, Faggio, Giugiola,
Moro " Noce
Ulivo, lero, e Tamarigioj
di
A4
ed altre cofe di
,
,
ornamento
:
e
Man
8
u
ale
le
fopianominatl
di tutti i
nami
i
,
pili
durabili alle
ingiuriede' ren pi 'ono la»i
Rovere, e la Caftagna:la QiicrQiierciajil
cia fotto
e
l'acquail Rovere fotto terra
fottcrrajC
la Caftagnacosì /coperta,
come
è piùdi ogni altro legname
fotto acqua
refiflentea gliaccidenti delle ftagioni
che
Si dovrà
avvertire
fopratutto
Gualfivoglia
legname e per ogni lavoro,
vuole effere tagliato
fcemante, ed
a Luna
5
,
,
.
^
,
in
iftagione
opportuna
e
3
meglio
La
.
buona
Luna
dai
e
giornifino alla congiunzione
La
.
ne
principiodi
Primavera
giàmaturato
per aver
nella Primavera»
umore
fono
y
il frutto ;
e
nell' Eftate
,
,
Quelli alberi poi
come
elfendo in quello
»
legnami
tagliar
mai
di
-pieni
atti
alla
che
5
1' /intano
,
,
di Gennaro
"
con
sfogati
ancora
5
perciò
e
fi devono
non
elfcndo all'ora
putrefazione
•
"
bano
il Pioppo, 1 Al-
,
il Fraffino
umore
fanno frutto
non
1' Orno
,
alla Luna
tagliare
pofTono
fono
fino al
ogni legname privo di
tempo
venti
flagio-
all' Autunno
ha da cominciare
tentrionali
Set-
la dritta Tramontana
con
,
venti
con
e
,
e
di
fimili
Agofto
,
e
fiori"
è
,
perchéin queftitempi o
le fronde
(ì
,
o
no
fo-
non-»
preparati
per germogliare
.
Ve!
B
E" L'
D
R
A
G
N
A
P
.
Deljitoda fabbricare
.
CAPITOLO
A
provvifioneche
Lia
X \
VI.
delle materie
fi deve
fi farà farci
,
per la fabbrica
atte
accertare la efecuzione
òi
"
quella:
la_j
premere meno
del fito , sì per
comodità
jed opportunità
la fanitàjcome
del
anche per la comodità
ci deve
perchénon
irja
commercio,
vemente
alcune cofe bre-
diremo
ne
.
la
Il fito( confiderata la fecondità delterra
re
,
e
converfazione
di comoda
vicini
.
dell' aria) deve efìfe-
la bontà
Sarà di aria buo-na
luogoaperto
regionedi
lucido
j
Cielo
,
fé farà iii_;
a quelefpofto
la
ed
ed
,
,
popoli
i
con
adjacenza di
reno
ter-
polfonolotfiare i
venti mal fani
né portarcicattiva qualità
dell* aere
corrotto
per lo ftagnar
3
dalla
qualenon
,
j
o
delle acque , o per altre corruzioni
Chq
fia talmente efpofto
non
a mezzo
giorno.
.
Cafo
,
che fofi'ein
di aria buona
no
ài buon
paefiÙqÒìÌì i fegni
faranno
fé gliabitanti io,
colore
fiiami fruttiferi3
frutti , erbe
,
3
e
di
lunga vita
:
Be-
ni
formaggio buofaporiree vini prcziofi
buon
,
5
3
che-
Manuale
lo
che fenza artifìciodurino
lungotcmpo^
e
fé vi farà acqua buona,che fole la bontà di
cfTa può rendere
teftimonianza dell'aria
•
fi conofce
L* acqua
Primo
e
più modi
che fia privadi odore
faporc
: che fcaldata predo firaffreddi :
5
legumi
dove
corre
verde
macchi
ontuofo
limo
certo
facci
pofa
per
color
non
j
che
di Roma
confervata
e
,
tcnghilungo tempo
Vere
che
norL-»
in quella,e
che
panni bagnati
i
vafi non
lafci tartaro,
maf-
e
,
grofle:
carni
e
,
non
o
j
,
facilmente le vivande
cuoca
fime
.
,
colore
che
in
Te-
diverfi altri mali
Fanno
s
fi man-
quelladel
come
nei
effettile acque cattive j ma
fono effere altre caufe mifte
perché ci pof,
ci baftano le
fopra5 poichédove alle
nafcono giunchi,
Aie fonti ed acquedotti
inofco
e paluflre_j,
nic/ea appiorifo
che fanno un fangopuzzolente che ìru
loto porcinoj
alcuni luoghilo chiamano
di
qualitàdette
3
,
j
3
,
e
fivedono
"
monica
e
donne
,
sacelo
ga-
o
,
nella Valle Ca-
come
,
fimill ,
e
groffe
,
femprefono
ferrate
tutto
ficonofcerà
tanto
degliuomini
e
il gozzo
con
del Brefciano infermità di
di renelle
acque
uomini
,
alla
così per contrario
,
e
mal fané
vita
quanto
"c.
,
pietre,
legnidi
:
ma
il
lungajCfanità
de* bcfliami
MA»
,
i«
ciò di
un
Manuale
folo ordine
ancorché vi andaf-
"
fero
più colonnati 1'uno fopra1' altro
perchéfabbricando alle loro falfeDeità
a
chi uno,
ed
chi
a
;
,
altro ordine fi conveniva
un
fecondo V origineloro , e loro
Alle volte facevano la fabbrica
fupcrftizioni
5
.
di due
condo,
ordini, alle volte di più)fe-
che pareva agliArchitetti
e_-?
5
alla fabbrica , che fi faceva :
conveniva
in
ina
ogni modo,
che
fem*
operavano,
ornato
pre l'ordine più fodo, e meno
"
di fotto , e\lil più delicato in
mettevano
cima
5
con
il medefimo
fopranominati
fempfegliordini
flatidi
che
ordine
:
,
che fono
avvertendo
che ftavano
prajcrano la quarta parte meno
di quelloche ftava di fotto s
dei
,
e
lafciavano
loro
,
Del
di fo-
in altezza
cinque quelli che pareva
operare, così in fondo,come
«on
però
di
in cima.
di tutti
compartimento generale
gliordini.
CAPITOLO
IL
di ciafchc*
compartimento generale
dun ordine
nelle fuc partiprincipali
IL
,
e
,
che
vcnghiin
ciafchcduno
,
ed irL_"
tu:-
Branca,
DEL
lutti infiemc la mcdefima
moduli
ì
che gli
ragione,
fé bene ninno
per
tà
propofta( forfè per la variedi Roma
fivede negliantichi edificj
l'ha
ancora
5
e
compartaj
e
ij
che
per la dilTonanza ? che hanno con
glifcritti di Vitruvio)potriaadaltri parere
e
3
ftrano
,
il contrario
mare
oggi afferfolo fi proporrà
folo dal Vignola)
volellìmo
fé noi
ma
:
regola( accennata
una
che comparte
tutti cinque gliordini fcnfcoftarfidalle cofe antiche j ne difcrcza
e più apdaglifcritti de' moderni
provati
Autori : e queftaaccrefciutje
flabilica da noi fimoftrerà
quiappreflfo
ordine
Volendo
dunque fare qualfivoglia
dei cinque nominati
fapce di bifogno
debba efalla mente
di quantimoduli
re
che fi
fere la colonna di queirordine
pare
,
3
.
,
,
vuole operare
"
e
generaleftabilite così
Tofcana
bafc
con
da noi per
verranno
,
e
gola
re-
colonna
La
.
capitello( che così
3
te
fempre)moduli 14.5 cioè fetLa Dorica
di clfa in altezza
groffezze
s' intende
"
.
moduli
I
queflo
3
avere
Compofita moduli
e
3
1' ordine
dal fondo
"
rintia
Co-
Saputo
20.
1'altezza
terra
8. La
1
fidetermina
tutto
di
j)iano
Jonicamoduli
6, La
3
che deve
,
fino alla fommità
o
primo
della-j
cor*
Manuale
1^
altezza fidivide in parqiicfta
ti
di quelle fi chiamerà
cia
brace una
ip.,
il quale fi terminano
le parti
con
in altezza
i perchè di quelli
principali
cornice,
e
"
bracci fé
quattro in altezza per
fatto la colonna " e fua ba-
danno
ne
il bafamento
fe " cioè
danno
5
in
architrave
e
tutta
cima
,
e
fé
il piedeftalloTre
.
cornice
per
fregio
"
ne
ed
"
na:
reilano per la colontutti gliordini neiranti-
dodici
fivedejche
queftaproporzione"oconfonanzadi membri
e partiprincipaliFin
qui
fi vede di qual
dunque efTendofi operato
ordine fivuol fare la fabbrica
e fi toglie
che è la deciquel braccia già trovato
hanno
co
"
.
3
"
"
parte dell* altezza
manona
tante
,
queirordine
dodici
pigliano
di
eflere
dovrà
parti quanti moduli
la colonna
fi divide in
e
,
e
di
quefte__"
che è il modulo
partifé ne
per compartire ogni m.embra, che__"
farà neli' ornamenta
e
queftoè il fcmi"
"
dianietro
della colonna
pofafoprala bafe
mifurare ogni minuta
"
"
fi deve
pnciain
partirein
mimici
il
dalla parte
che
"
qual modulo
cofa ncir
oncie
12.5
per
to
ornamen-
ed
ogni
3.
Si
Branca.
L
DF.
15
di quinto Ji è detto con
lefempio
di alcuni membri
che.^
regola
fervonoin tutti gliordini
Sì dà
,
dar
,
.
III.
CAPITOLO
Volendo
per
,
efempio
opera 1'ordine
o
il braccio^
5
parte dell'altezza 3 che
fi divide in partii 6, efTendo
la decimanona
deve
avere
,
) la
fi è detto
( come
6.
I
e
Dorico
in
mettere
,
3
cioè
fé
di qiieftepartii6*
Dorica
duli
mo-
groiTezze
ci
piglianododi-
tefte ,
otto
3
colonna
ne
o
"
queftoè il modulo per tutto il comin 3^,
partimenco:qualipartii 2. partite
e
j
fie detto di
come
totale
e
ferviranno
fiDprai
compartimento di
così fin'ora
colonna
,
e
fie
Tua
trovata
3
dell'
tutti
l'altezza
delle
grofiezza
principali e preparata
il redo
altre
colonna
qualfivoglia
regolageneralealta un
pofte o cimafe degliarchi
5
un
modulo:
archi fi fanno la metà
parti
to
tut-
.
per
modulo:
fifa
Tim-
fi fanno alte
i vani
degli
della loro altezza
fé bene nelT ordine Tofcano
ài
della
la mifura per
ornamento
La bafe di
medefimamente
per lo
i membri
,
,
fi comporta
tio
: e nel Corinproporzione fcfquialtera
i
e
nel
Compofito fi può fare
ài du-
pU
M
?i'6
A
II
N
Le
pia rerquiortav.i
.
architravi,
,
qucftomodo
:
fua colonna
modulo
, e
i:
ci
altezze delle corni-
fregi firegolano ìflj
e
,
fi vede
di
tante
quanti moduli e
parti o oncic
,
fifa il fre^rio,
chitravc
L
A
di due
di
1'ar-
meno
di due
la
in altezza
piùla cornice
in qiie-, e così in tutti gliordini
ftc partiprincipalimilita la mcdefima_»
ne
ragione Nafcc folo difficoltàncll' ordidove vanno
nel
Dorico
fattii triglifi
fregiocon le fue metope proporzionare
all' ora
e
bifogno che eflfofregioabbia
fileva dalLc»
e quefta
maggiore altezza
cornice
e dal fregio
te
proporzionatamenper elfer quefto il pilidifficile fcompartimentodi tutta 1' Architettura, dovendofi alle volte governare
daglifpazj
,
e
»
5
5
.
j
"
,
1
,
5
fra r
una?
l'altra colonna,
e
che nelle
faranno più" o meno
groflèzze
larghigì'intcrcolunnj e di queftofé ne
moftrerà
il difegno al fuo luogo : ma_j
dovrà l'Architetto giudiziofo
faperfi
vernare
goconforme
alle neceflità^chefé gli
medefime
,
E quanto
prefentcranno.
iin'ora è
dunque
allo
glialtri meiaibri di
ìc fue
Figure
,
detto
mo
gliordini, veniadi tutti
fcompartimento
a
comune
abbiamo
tutti
ciafchedun ordine
acciò quanto fie detto
ycda fenfacamente.
con
,
fi
Dell'or-
D
u
Branca.
L
VeW
ordine
17
Tofcani"
.
CAPITOLO
IV.
vediamo
NOIpofero
dietro
pilaftro
fecondo
compofcro
5
di colonne
né
.
Il
femplici
5
architravi
i loro
con
5
l'altra colonna
e
,
la colonna_j
fotto eflfacolonna
il piedeftallo
con
ftro
3
fra 1* una
archi
con
e
il
con
com-
di colonnati
maniere
tre
uno
gliAntichi
che
,
fopra fenza pila-
nato
piedeftalloe fi chiama colonarchi
era
con
femplicc Il terzo
dietro la colonna
fenza
e con
e
pilaftri
ha altra
che non
i di modo
piedeftallo
3
,
.
^
"
,
differenza
il
con
primo
fé
5
che
non
del
piedeftalloed ancora
grandezze j poichévolendo
ca
man-
nelle
varia
,
fue
alla colonna
ftro
molto
verrà
3
fenza
far il
nel medefimo
minore
,
e
deftallo
pie-
pila-
così per
ferve_j
piedeftallo ma
fempre il mcdefimo
compartimento di
Moftrercparti principalie ài membri
mo
ogni uno di queftitre in Figura uno
che fervirà di efempioin tutti
per Ordine
le Figuglialtri per non moltiplicare
re
contrario
j
,
.
^
3
,
9
accendendo
ooi alla brevità
.
Manuale
jS
ne
fegucnteprima Figura d( 11'Ordi-
LA
Tofcano
il colonnato
mollra
,
e piedclkllofegnati
cofL»
pilaftri
con
"
,
avvertendo,
numeri:
la
Figura
le altre
tutte
che i numeri
così in
,
quefta
?
irL»
come
"
fono braccia
,
tro
den-
partidi
e
lo
per farfiil modudi dodici partidi braccio j "c.
braccio
ó di
,
modulo,
I numeri
gine
fono
5
delle 3^.
poi
che faranno
,
in
di modulo
i minuti
che
partijin
va
cioè
y
partitoa
mar»
tre
nuti
mi-
per oncia
Le lettere poi, che vi faranno, hanno
?
in
tutte
parti,e
Cornice
C. Architrave
fe della Colonna
o
H.
,
5
"
,
fc del Piedeftallo
lo
nelle
fignificato
dell' opera,
membri
pre0b.A.
,
il medefimo
,
B.
D.
cio
Fregio e BracGap tello,E. Ba-
ilmcdcfuno
,
o
,
F. Cornice
,
Cima-
o
G. Bafe del Piedeftal-
Importa degliArchi
fiadi Braccio
qui ap-
come
,
fia di Modulo
P. Parte
"
che
^
e
•
La
\
(^^"frchitraueFreaic,
e
Co mie
e
Toscana
Branca,
DEL
La
feconda
3
e
cornice
hanno,
che
e
^li altri membri
e
"
con
,
notata
effa Figura5
ne
Figura
Tofcano
defimo Ordine
i^
nel
me-
gio
architrave,fre-
la
con
per
con
T
moftra
proporzione
glinumeri
dentro
il compartimento
sii numeri
con
il rincontro
,
de-
in margi-
delle lettere
ed
j
in così fatti
dove farà la linea__r
difcgni
la ftclla"
con
quellodenota eilere il vivo,
dal quale fipartono
ri
in fuoe fporgono
tutti gliaggetti dei membri
fegnati
,
,
medefimamentc
pra
3
con
numeri
fuori della Figura
B
fotto
,
e
fo-.
.
1
La
Manuale
20
La
feguenceFigura
rcrza
bafe Tofcana^con
capitelloje
12.
oncie per
il dado
impolladell* Arco
neir antico
non
fitruova
moftra
a
:
il
alto
E perchè
Ordine
queft*
ftarà in arbitrio di chi
il piedeftallo
,
farlo, di darglila proporzione,
che fie detta deglialtri,e farlo fodo conforme
vorrà
al reflo dcir Ordine
.
Dell'or-
j Capitello,
c3a^eToscana
conur.
Branca.
DEL
21
Dell' ordine Dorico
.
CAPITOLO
V.
queftafegiiente
Figura fi moftra il
di fare il colonnato fempliceL—^
modo
in tutti gliOrdini ^ benché quifia di
ope*.
hanno
ra
Dorica: quefticolonnati femplici
di tre moduli di vano
gì*intcrcolunnj
del
per fino a cinque fecondo il bifogrio
IN
,
fitOjla
roccafione:
rpefa^e
è ben
che
vero,
queftordine Dorico, facendofi i triglifi
nel fregio farà piùbifognogovernarfi
delle colonne
dalla cornice con
glifpazj
vendo
che daglifpazj
compartirla cornice dovenirne
di elfitriglifi
uno
foprala
nel mezzo
colonna
l'altro fopralo fpazio
che e lo fpazio
giufto e la metope
deve effere
e 1' altro triglifo
tra r uno
vicino quanto
di proporzionequadrata,o
elTer tanto
fi potrà anzi vorrebbe
più
farà 1' aggetto
alto del quadratOjquanto
dell* architrave per rifpetto
della veduta
da baffo
che lo cuopre in qualcheparte
Né fi deve quiargomentare
contro
dicendo
che quando le cofc fieno fatte
in
"
,
^
,
"
,
,
,
"
,
3
.
,
con
debite mifurc
5
riefcano nel modo
B
3
,
che
Manuale
22
devono
che
ri
perchè fé bene gliAuto-
j
hanno determinate
le mifure
fatto per regola ,
folamente
acciocché
acciocché
T hanno
,
e
norma
così
j
(ìano
non_"
j roa_»
ìilj
apparifcano
) una cofa
ogni luogo Se ( verbigrazia
altillìma fi vedeffe folamente
da luogo
tali
ancora
.
baffo
3
ed in
che
j
ornamenti
tutte
poca diftanza ,
le cofc contenute
non
ed il contrario
(diCliopiù alto
^
e
è dubbio
nc*fuoi
riufcirebbero di molto
altezza? che
"
non
re
mino-
dovriano
,
gole
per le refé faranno vedute
in didanza
maggiore
La
•
Ir
Ite
/^colorilo
d'Ch^iiùie
Dorico
u4rc/utraue,Frem^
e
,
Cornice
Dorica
Manuale
24-
Seguitala feda Figura dove fimofìra la diftribuzione deglialtri ornamenti
dell' ordine Dorico
contraegnati corL"
,
,
lettere
in
,
con
e
margine
cuftia
membri
l'altro 5
9
e
fé bene
alle volte per l'an-
i numeri
nondimeno
5
come
de' loro
l'uno
vanno
»
dopo
fono fituati i "letti membri
come
così i numeri
quanto
5
in marpine
alla dirittura
appunto
Figura dinotano
,
così dentro
del luogo
fono
non
e
:
numeri
di
queir ornamento
,
come
fotto
foprala_j
e
,
fi e detto
deve
fpor.to
avere
dal fuo vivo
"
ve
altrotutto
6cc.
£"ellor-
Viuersi
or?iajne7ztL
d
'Ordùre
Doriw
OrJmelojlico
scniaPi^ih^alli
Branca.
DEL
25
Dell'ordineyonìco.
CAPITOLO
DAta
all'ordine
fpedizione
dobbiam
\on
VI.
la fettima
Dorico,
all'ordine
venire
Jonico,
nella
qualefimoftra il colonnato
fenza
i pilaftrima
con
fie detto
che, come
piedeftalloj
può fervire in tutti gliOrdini
pale
quanto al princiFigura
,
,
,
,
compartimento
vi finota
che
le
-,
non
:
che
il piedeftallo
, non
fé bene
è per
non^
quello,
mifura generaquattro braccia , che
entri la medefnna
perche levate
voleva il piedeftallo,
fi parte V altezza in
parti1
5 che viene ad cffcreil medcfimo
.
Nel-
.
M
t6
Nella
"
N
A
U
Figuraottava
A
ìl
B
fi vede
il fregio
e l'architrave
5
i Tuoi numeri
la
nice
cor-
Jonico con
fi poqualiornamenti
trebbero
ancora
mettere
lonna
fopra della coCorintia ; e fipuoi volendo
far il
fregiopulvinato conforme fi vede nell*
,
,
,
antico
,
e
moderno
partimento fi vede
ufoi il refto del
per numeri
coni-
.
Con
Capitello,
e
JBa.?cI"7m€ci^^j"^
Branca.
DEL
Nella dicontro
27
Figura fi rapil capitello
e la bafe jonica: e
prcfenta
,
perchécosì
hanno
come
in Uoma
nona
fatto l'abbaco
nel Corintio
fuori
come
,
"
ti
mol-
del
^
rimeffo ali*Architetto
e
vo
curcapitello
rà
Compofito,fa-
fervirfene
come
gliaggrada attefochc (1vede riufcire_-"
molto
all' occhio, e mafllmc
graisiofo
nelle colonne di Campidoglio ordinate
5
?
dal Buonarroti
•
Se-
Manuale
aS
Seguitala
Figura con il
Jonico e
piedeftallo
decima
compartimento del
archi
r importadegli
ni delle altezze
,
fopra
e
altre volte detto
e
,
con
le fiiedivifio-
aggettiin margine
fotto la fteffaFigura«
e
"
ed
,
,
come
,
fi
"c.
Dell'or-
jriede"rtallo,e
ìmnoJtaDoricci
/irchài^cuieFreaìo,
e
Cornice
D
erri
e
i"
Manuale
3©
uo
;c Io
(paziodeve
porvi i rofoni
,
e
ne
alla colonna
mezzo
3"
e
uno
in
cfìTerequadrato" per
deve
venir
( parlandode*
ali' arco
mezzo
iii_»
uno
,
glioni
modio
allo
fpaziodell'intercolunnio
quando non
fifanno gliarchi s e così (ì deve compartire
che non
venghi falfo l'ornamentoi
,
"
}1tucto
fi vede chiaro
»
La
31
00
Capitello
e
^
3
CUP
e
Corintici
t
DF.
Branca.
31
preferite
Figura moftra il modo
la fiiabafe dell'ordi fare il capitello
con
.ilo
diae Corintio
s fé bene qui nel capit
La
folo le altezze
fi fcLnano
to
poi fi motlreranno
foglie e
5
to^
nel Compofì-
projetturcdelle
la collru^ione dell abbaco;
dall' ovolo
vanno
le
:
in
poi
,
e
volute
sì del CorintiojCome
con
fcompartiti
che
caulicoli,
del Compefi,
o
la medcfini4
ragione.
Per
Manuale
32
Figura decimaterza fivedono
del piedellallo
Corintio
gliornamenti
e dcir
importa o cimafe degliarchi,con
Per la
"
,
il fuo
in
arco
ancora
quefta
,
ce
ne
come
fono fatte
neir antico
Avvertendo
.
nelle altre
a
,
,
che
di
sì
co-
fe
cima-
capriccio,vedendofì
la diverfità di cfle
quafiin_j
ogni edifìcio del medefimo Ordine : fi e
però confervata la Tua altezza proporzionata
a
come
il tutto
fivede
per numeri.
Dell' or-
fPicdci^allo,
e
imposta
Corùuia
j
cChmice
\^rchitrai/cFreaio
,
Comf"cjxta\^
V
U
B
L
11
ANCA.
35
Dell* ordine Compojìto.
ovvero
"
A.ttino
CAPITOLO
Vili.
(ìfia detto
prima
Corintie
e
BEnchè
ad
3
5
le
che
Compofitc
,
fteflamodulazione
una
,
;
fono
lonne
co-
no
van-
però
(1 vede nclla_j
«ome
varjgliornamenti
XIV. Figura in quanto alla cornice,
prefente
,
ed architrave
Compofito,non fim.oftranda altro colonnato
perchèfervono
fifono moftrati nel Toper tutti quelli
deve avvertircj
fcanosDorico^eJonico.Si
che dove per l'anguftia
del luogo non
ta
il fregiofi finge
e fivolentra
fpezzato^
r altezza per numeri
e cpsì ai piedi,
"
5
,
,
fialii , ed altre parti.
C
La
Manuale
^4
La
la
di
Figuradccimaquinta moftraJ
fimetria del CapitelloComporto
e
bafe j la quale benché
fia ftata«#
una
"
,
mcffa in altri Ordini
dagliArchitetti)però
al parere de* più faggifideve
folo neir ordine Compofito ..
chiama
bafe Attica
i numeri
5
dentro
in altezze
"
alla
mettere
Qucfla fi
quale fono
tati
no-
lo
margine , ed al capitelfi vede " così
la Figura come
che per
come
neglifporti
,
in
3
,
regola generaledeve cfferc 1* altezza.»
ài ognibafe in tutti gliordini un modulot
Fi-
CcLpitello^ Base
e
Cojrii^ó'iùz
jPiedcótallo^c
impcK/taCojiit^ositit
V
Branca.
i"t
Finifcono
3*5
gliornamenti
dccimafcfla
dove
3
fimoftra il modo
di fare il piediftallo
Compofito,
9
e
altre
te
j
e
Tua cimafa
Figure
5
come
"
e
loro
con
co
l'ar-
nelle
importa come
le lettere contrafegnao
3
così dentro
i numeri
con
margine
con
,
la Figura
con
fotto
fporti
fivede chiaro
,
,
e
come
in
fopra_-»5
•
G
a
JPelU
Manuale
3^
colonne \
de capitelli
DelUJimetria.
e fronti
fpizjo
j
.
CAPITOLO
IX.
la fi-
due altre Figure fimoflra
CON
dei
raetria
tanto
capitelli
tio,
Corin-
quanto Compofito, avendo dell'uno^
le medefie dell'altro le partiprincipali
me
ragioni: e fé bene ciò fi puòefeguiil più ufitato però fièj
più modi
na
della colonpoftefoprail centro
in
re
che
^
due linee
a
fquadra
y
ciafclieduna di
verranno
queftc(che dal centro
quattro ) fia in lunghezzadal
j
alla eftremità
r
un
moduli
puntifaranno
quattro
5
,
o
cimafe
del
detto
,
quelli
e
capitelloe
,
con
tro
cen-
baco
dell' ab-
i termini
coni* altro,
termine
due
ad eflerc
chiufo
linea
una
golo
fopradi quellafi forma un trianequilateroe foprail punto C\pone
alli due eftremi
il compaffo ed allargato
retta
,
,
3
la curvatura
fi forma
fi vede
mcntC)
a
dell' abbaco
,
come
?
Quefle cofe gliArtefici le fanno alla
ed ancora
àiìpraticale conducono
fine:, fcnza
tante
niifurej
quelli
però
j
che
5^
^^eao^laj^erfcn^TizareIiCa^'tcJU
Branca,
DEL
che hanno
37
il compafTonegliocchi
,
e
non
Né fi
bifogno averlo alle mani
e 1*ingegno a
ninno,
legagià le mani
che non poifa
( fervatc peròle regolegenerali
) andar variando le cofe aggiungendo
hanno
.
,
,
j
e
diminuendo
di mifura
y
le
y
così di forma
5
partidegliornamenti
C
3
me
co-
.
Con
Manuale
3$
il modo
;
del capila campana
tello
la
ftabilitoil da baflb delperciocché
di formare
colonna
in cima
minuti
per la fua groflezza
ti
éo. eflcndo fempreda baffo minuche reftano
•"
mcdefimo
fifarà
quellogiro di
quadrato e foprail
un
5
fi formerà
centro
altro circolo
un
di fé il drato
quafarà il termine
comprenda dentro
che
5
fuori di
dunque
6o»
3
la fcfta parte
levarne
?; fi deve
Se
72.
minuti
fimoftra
la Figuradccimottava
Con
queft'ultimo giro
della detta campana
Corintia
dell' ovolo della campafarà il termine
na
dell' orlo
e
Compofita
.
E fé fuori di
qucftoultimo
equilatero i
triangolo
giro fiforma un
luoi angoli faranno
5
di quanto
dell' abbaco , che
i termini
fporgcin fuori il corno
pur (i può difegnarccome
àiì fopra tanto
dell' uno
capitello.
fi e
,
"
E fé bene
,
e
una
a
nondimeno
giungere
,
che
forma
qualefiando
"
,
infegnato
tro
dell'al-
quanto
pra
ciò ferve il detto ài fonon
mancherò
del
la campana
fogcapitello
dì
proporzionatadi un vafc , il
ta
fopradella colonna, dà mol-
grazia all'ornamento
che anche
in
,
che ha da riceverei
quefteoccafioni
r Architetto far sì , che l'occhio
dovrà
lo fer-
va;
B
F.
Branca.
t
3^
quando V abbozzo di un lavoro po«
fio al Aio luogo e veduto da dove fiapiù
a propofitonon
conforme
gliriefca graziofo
al dovere
terare
potrà,anzi dovrà aldi mifura ogni cofa che farà bifo.
gannati
grandi fi fono ingno : e molti uomini
va
;
e
j
3
^
,
nel porre in opera
in cafa con
le
tutte
,
che
fi ricercavano
veduta delle medefime
,
le cofc lavorate
genze
mifure, e dili,
avendole
cofe in fitodifferente
fatte riufciredi altra maniera
C
la
4
.
2U1Sc^
M
4©
N
A
Seguita la
A
U
E
L
decimanona
Figura
j
fodi fare il frontefpizio
irroftrail modo
di fabbrica
fornimento
qualfivoglia
pra
e
,
regolageneralefervirà in tutti £
luoghi ed ornamenti di tutti gliOrdini.
Fatto dunque fotto al piano dove va il
a
pofare un femicircolo
frontefpizio
la fua
e
3
a
"
,
dal
del diametro
mezzo
5
dal
o
di
centro
(che ha per diametro
la larghezza della cornice della_,
tutta
fabbrica in cima) filafcia cader una linea
perpendicolaree della intcrfecazione
cffo femicircolo
5
che farà con
3
,
la circonfcrenzajfattonecentro
fiallungail fefto fino all'un
eftre-
girando fi forma il frontefpizio
tondo con una porzionedi circolo s e volendolo
angolarea modo di tetto ( cheL-"
rano
così fu fatto fempredagliAntichi ) fi ti-
mo
3
e
le linee
diam^tro
di detta
e
giàdetto prima alla fommità
porzionetondaiovvero dall'uno,
,
dall* altro cftremo
metro
del
del femi-
dai termini
rette
fialza
del
femidiaprefato
gradi2 2 e mezzo
quadrante e quellefaranno la pendenza
fivede in Figura
come
una
retta
a
j
3
Furono
.
i frontefpizj
trovati ncll' ornamento
era
perciocchéquello
per neceflìtài
il teitoj che fervato iltermine di
mezzo
,
pen-
^
JLcjola
de
FroTTtespith
4^
pendevaegualmenteda ogni partc^perch^
e ftata.
principio,
ogni cofa che ha avuto
dalla natura
; e per queprima infegnata
llo
Branca.
DEL
'^
5
alcuni
volevano,che nelle cornici,
non
modiglioni fi metteffero i
dentelli
perchéil modiglioneera fatto
«dalla tefta di un legno,che poftonel tet"^^toteneva
fu i legnetti
minori
e così non
dove
i
erano
5
,
"
fi potevano
minori
quefti
mettere
per il verfo contrario
facevano i dentelli 5
fé
non
quelli e quefti
perché in tutte le.^
ti
cofe vi é la fua ragione Altri hanno fatdiverfi : chi rotti in mezzo
i frontefpicj
a
5
.
3
chi
bizzaria
volute
con
j
che
perciònelle
riano biafimcvoli
dentro
folo per
cartoccio
o
,
:
le cafc
ornamento
ma
"
di varia
fabbriche fa-
fono ben tabili
compordove fifanno le cofe
.
SpC'
M
Ai
U
N
A
A
»
L
"P Pcditici dagliornamenti
pare anco»3 ra necefTario dire qualche cofa del
y
fufo della colonna
parte
,
di
fi frappone
tra
che
"
cioè
j
,
ma
)
la bafe
,
graziatale
con
,
il
ed
fminuita in cima,
capitelloandando
fi e detto
quella
tutta
me
co-
che_-"
zo
venghia formare un fufo e che nel mezo
per dir meglio foprail terzo
apparifca
alquantopiù groffa che da piedi
Si pone dunque una
linea
e da capo
e
e
lunga la colonna
fopradi
quanto
da piedi e
quella fi forma la grolfezza
,
,
,
,
"
,
y
"
,
da capo
e
I
fi forma
terzi
dalla cima
venendo
ai duc-^
groficzza
alquanto
maggiore di quellada piedi; poi fipiglia
ima
lonna,
rigadi legnolunga quanto clfa co3
e
delle
fifa
una
tutti
toccare
grofiezze
fcgnate e cosi
,
fi fminuifce la colonna,
fufo
i termini
tre
.
Così
io l'ho
ancora
e
con
grazia
fi fa il fuo
il Palladio
infcgna
riefce graziofo e
operato i e
queftofidà fine al fecondo Libro
ftro abbreviato Manuale
,
,
del
,
ed
con
no-
"c.
MA.
Manuale
44
Se per
colonne
deranno
della porta vi angià fé ne fono date le
ornamento
y
regolejfacendofì fenza colonne,
fare diverfi ornamenti
no
vuole di
proporzione in
fua altezza
queirOrdine
a
quel piano
cinque Ordini
5 il fuo
ftipitc
larghezzaalla_»
fé folTe una
come
,
fi poflb-
di
colonna
che farà fatta la fabbrica
,
o
,
edere le
fabbricandoli fenza i
e
,
fodi
5
o
delicati ,
ranno
vor-
brica
parti,che regolanola fab-
della porta , fecondo che o foda , o
delicata farà la ftruttura di ella fabbricai
ed avendo
la porta,
ornamento
fuo
fìipite
,
che
"
che
perefempio,
qualche
la dichiari Dorica
effere in altezza
Tuole
1
,
6
lo
duli
mo-
così fi fa la colonna Dorica
.
ne
Quando poi alle porte vi andaflero colonil fuo ftipite
l'archivuol effere come
trave
che farà foprale medefime colonne
fc bene potràlavorarfi di altra maniera,
anche
a
capricciodi giudiziofo
5
5
5
Architetto
fie detto
ed altri
Si pone
,
e
,
di
to
quanpoco più, o meno
fecondo il fito , le vedute
,
rifpettiche polTanoaccadere.
quiuna Figuradi una porta.
,
Le
Keaola
^/^er
le Poj^c^^
Branca.
DKi,
Le medcfime
45
regoleferviranno
le fineftreancora
fé bene
,
per
alla fincftra fi
richiede
fempreornamento
più delicato s
volte ancora
fi difegnerannot^li ornamenti
alle
foprale
porte , e fineftre, che
oltre lo ftipitcaggiugne,
farà
bifogno
pilaftratetermini
,
re
3
avvertire
delle porte
,
fineftre
e
della fua luce
terzo
r Architetto
dovrà
non
,
efter
vuole
proporzionar bene
anche
Si deve
dalle bande
che l'ornamento
5
il
paftare
efimili.
3
"
mai
perciò
e
pratico
le porte
J[lrealle facciate delle fabbriche
3
e
3
per
finc-
perche
,
picciolafacciata di cafa non vuole
trario
e fineftre grandiffime
porte
j e per con-
una
3
gran facciata porte,
mefchine ; perciò prima fé ne
5
una
e modelli, e
difegni,
fi procura
e
ftre
finefanno
di zionare
proporil corpo j e
queftimembri
a tutto
fipone la Figura della fineftra
che tanto
"
quefta quanto la poftadi foprapoftb,
no
fcambievolmente
fervire per fineftre 5
1* altra: ricordando fo-
porte l'una, e
laniente all'Architetto
e
,
e
le
porte
a
vedono
,
fono
quelle
,
la fabbrica
tutta
di
tante
quelle che
)
variate
:
e
che le fineftre 3
che danno
fé bene
maniere
all'occhio
e
?
zia
gra-
fc
ne
via
tutta-
intcUidegl'
M
46
genti
forma
porta
{cc
fono
"
:
rare
proporzionata
,
fabbrica
forma
e
"
,
che
fpettiva"
in
ma
un
grazia
y
e
e
,
tra
in al-
,
.
qua(i
Il tutco"
nafce dalla pròrenti
le cofc diffe-
,
fito "
cofe
le medefime
"
"
quelle o
grazia
con
così^in fiti,
:
piùche
travagliareed
fatte
grazioHi
fabbrica ric-
una
ammette
non
deir Architetto
da
di
una
quelgarbo
medefimo
5
di
ed in altro (ito muterà
avrà
non
e
fie detto altrove
come
K
L
anzi
fineftra" che in
o
y
A
U
deglialtri ricfcono
e
"
N
A
con
e
la mcdefi-
renti
vedute diffe-
onde
il giudizio
le mifurc
approvare
"
avrà
le opere
e
da iarfi
.
Delle
R
caola
j"er
le Fc72^"strc
Manuale
48
Soglionofarfiin
alcuni finimenti
fifanno
famente
ogni cofa
cevole
fé
3
a
vuole
che air occhio
cornici
e
,
,
che
divcr-
perchè
i ma
capriccio
tale proporzione
una
"
fia la fua forma
non
dà
ne
delle facciate
cima
queftaregola
.
difdi-
ciata
Se la fac-
rà
largaaffai la fua cornice vornore
efferc alquantomaggiore " e così mifé foffeaffai ftrctca : e queftointendcfi fempredove fifabbrica fenza gliordini
farà
5
Ed
di colonne
l'Architetto
acciò
.
bifogno non farà difdicevoanche qualcheregola; e quefta
fia pronto al
le darne
,
generale che partitala facciata in
fi
di quelle
di una
altezza in partitrenta
fa la cornice
il cui partimcntofempreCt
to
delicafa a capriccio però più o meno
farà
,
,
,
,
fecondo
,
più
5
o
3
brica
farà il refto della fab-
che
ornato
meno
.
re
fa-
Volendoci
la
al-
cornice in cima
architrave, fregioje
facciata , fidivide T altezza in
odi
,
:
3
e
quellefi fa il detto
compartir queftitre
di
una
per
che fono infiemc
dodici
della
architrave
cornice
h
a
di
1 2.
3
in
una
facciataa
tre fé ne
ti
par-
mento
ornabri
mem-
parte delle
ali*
danno
fregio?e quattro alla
modochè
duodecima-»
quella
tre
parte {idivide
al
in
parti1
o.
Avvertendo
^
che
Branca.
DEL
che fi deve anche
della facciata
45;
dalle vedute
governare
più lontano
,
no
più vici-
o
,
queftoforzerà alle volte a mutar
mifure
e
dizio
proporzioni che con il giule difficoltà ^
lìfuperanotutte
netto
ufcir tanto
dall'
bifogna ne meno
e non
genti
che facci naufeaa gì'intelliordinario
e
i
,
,
,
5
"c.
Delle Folte
Soffitti
e
,
.
II r.
CAPITOLO
proporzionedella
Lia
A
fipreparano
le altezze delle Volte
Soffitti Le
ftanze
altezza
della fala
alzare le
fi potranno
fimo
piano
3
e
La
di
la
e
un
non
mede-
vranno
che farà la fala ; anzi fido-
quelladelle
fra T altezza della
0.5
maggiore
camere
la
.
delle
altezza
minore
palmi 2
ad
camere
far mezzanini
fala 5
volte
che molte
^
,
regolatedall'
vanno
.
e
danza
di
mezzana
di 40.
che
,
camere
rà
fa-
palmi 30.,
pafl'ando
que-
fto
per difdicevole : e queconfiderazione dell' edificio"
fi:aaltezza Tavrei
fifa
e
con
neceflìtà di fito ,
bifognandomolte—»
volte andarfiaccomodando
D
con
le fabbriche
Manualk
5©
che vecchie, che
fcrperò bifognafapcrfl
le
deli particolari
ne
generalità
virc della
fabbriche
.
delle fale farà da
L'altezza
palmi
fecondo
80.
5.finoa7^.3 ed ancora
le loro grandezze ^d ufi le camere
non
vogliono elTer meno
grandi e capaci
3
"
,
,
,
quarto della loro fala
faranno la metà,
e
più, o
di
un
3
,
dà alla fula
,
alle volte
;
condo
fe-
meno,
che avrà la fabbrica:
gì'intoppi
Avvertendo
,
che per regola generalefi
che la facciata , che fi vede
all'entrare di
la porta,
contro
vuole
to
quadratafotto al SoffitE
fotto r importa della Volta
o
molti
perchenelle calè grandivi vanno
appartamenti e da avvertire ancora
di ricaparcdalla parte piùcaldaie ftanzc
effere e
le qualivorranno
per r inverno
apparirealmeno
.
5
,
,
,
capacità
di minor
acciò
darfi
^
la
s
e
che
,
nc,
piùatta
quellecomodità
ricerca
altezza
di minor
aria fia
meno
farci
e
rifcal-
a
,
*,
e
ti
fervi-
eia flagioilbifogno,
^c,
Pelli
f;i
JLcaoLiìper
f
costruire
le
cScalc
Manuale
52
Le
ranno
regoleuniverfali delle Scale fanorL_"
quefte: le Scale ordinarie
fifanno di due
impediteda cofa alcuna
ad ogni piano
che vengono
montate
y
,
,
dette
di due
Scale
ancora
prima falifcea
branche
la_»
j
l'altezza della flan-
mezzo
r altra al Tuo
perchè :
pianifaranno diverfi e bifogno che le
no
lunghezze^e le larghezzedelle Scale fieregolatedalle loro altezze ; e perciò
2a
5
e
piano :
e
j
addietro
fa pere quanto
farvi i fuoi
bene
piani
alle volte
rarfi addietro
Scale
quattro
o
e
,
ovate
o
,
tirare per
falita j fc
la comoda
baftanza
a
falite ,
fi deve
efTcndovi
non
tonde
,
a
o
,
j
lumaca
luogo da tibifogneràfar
o
quadrate di
y
fimili
e
.
Si
acciò
dunque le regolegenerali,
vare
pollanofervire al bifogno^eda quellecale particolari
operazionialle Scale
forti
di pili
":c.
Dovendofi dunque falire con
la prima
la
montata
palmi i q. che e la metà delpiùbalTa llanza bifognala lunghezza
cioè
^.
di palmi 20
per il piano, e
vi vanno
i 2. gradini
J4. per la falita
femprequellodel piano
computato
Se fi avrà da falire palmi 15.3 che e
daranno
5
,
3
3
^
,
.
la metà dell'altezza
mezzana
^
fe
vuole efre
DF.
Branca.
L
53
/ere la
cioè
8.
lunghezzadi palmi 30.
vi vanno
per il piano, e 22. perlafalitai
ghezza
gradinii 8. avvertendo) che la lar,
,
,
della Scala
abbiamo
piania
detto
,
fi dovrà
far quanto
effere i Tuoi
diremo,
e
falita dal
gradinij
ha il piano di palmi8,
per efempiojquefta
dovrà efTere largala Scala
e tanto
che è
Bifognandofalire palmi 20
mezza
ai
muro
.
^
la metà
di affai comoda
danza
,
fi darà
alla fua
cioè i o per
lunghezzapalmi40
il piano e 30 per la falita e farà larga
palmi I o, vi vanno
gradini25,6 così con
queftcregolefipotranno far ogni forte di
,
j
Scale
,
.
In
fabbriche , ove
o
quei Palazzi
falirefenza gradini,©
cavalcarejè
,
fi vorrà
bifognodare di lunghezzaquanto è il
perpendicolodella fua falita tre volte o
più fecondo la occafione e la grandezza
del perfonaggio
brica
per il quale fi fab,
3
3
^
.
Si pone quiapprefTo
una
Figurajche
moftra il modo
per linee proporzionarle
Scale in
fi dirà
ogni maniera
di edificio ,
come
apprefib
.
Terminata
della Scala
^
,
che
fi trova
farà la
larghezza
cosi la fua falita^
D
3
e
h
Manuale
54
la
lungliczzaFatto
.
in capo della falita "
il piano, dove
come
per
va_,
efempio
j
fé farà la Scala
largapalmi i o, fifa una_i
e quellodi più
larghezzadi palmi20
fra 1'una
che farà la groflczza
del muro
fimile largheze r altra Scala
e poi una
za
fiaggiunge a quella} e quanto alla_»
lunghezza fi lafcia indefinita folo che
,
,
,
,
,
dal
dove
muro
il piano 3 fiviene
va
tro
indie-
due
fono tutte
lunghczzajquanto
le larghezzejche
e ficcome nella
fegnafti
FiguralaScala e palmi io, la larghezza
l'altra
che fanno 20
appunto palmi io
fanno
larghezza prefa che è palmi 20
mi
dunque fi deve venire addietro pal40
dair angolo della larghezza-,
e
40
e fi
aggiunta fi fì:endeil fefto a palmi 40
per
,
?
,
"
,
3
,
3
forma
una
midiamctro
porzione di circolo
con
il fe-
della
diagonale di puntij e
nanzi
quefì:a
porzione di circolo porteràpiùinindietro il principio
della falitas
o
fi deve dipoitirare una
perpendicolare»»»
al piano e con
na
parallela
quellafi termiil principio
del primo gradino,epiù ad,
dietro fi farà un altro pianojinluogo però
dove ne fia bifognos tirata poi in quefto
fpaziouna diagonaledai piani al principio
deglifcalini^ quellafarà la falita.^
5
,
,
che
Branca.
DEL
:hc avrà
j
e
di Scale
proporzioni
il fapere
come
di
non
tan-
ufar que^
vi fi polTano
5
3
rare
che fifacci fabbrica
che
principale
le mifurc
e
fé bene
j e
proporzionata
olte accaderà
0
55
vadino
giovamento
j
dimeno
5 non-
farà
non
,
che per ordinario
,Capimaftrifegnanonei medefimi muri
de' gradini
/altezza
loro numeri
con
e
)oi la larghezzaper 1' altro verfo
leno
e vedove gliporta j maflìme non potcn,
,
lofitirare addietro
1 bifogno
,
Scale, che
fervire
fc
avere
pofata 5
rjcntc
:
a
e
e
a
ricercherebbe
come
così fanno
vanno
a
,
ancora
lumaca
più piani
,
3
ogni piano dc-
ad
conveniente
fpazio
come
bene fi vede fatto
unto
Cavallo
3
balli qìxcà
D
4
»
do
che doven-
il iuo
Monte
le
con
e
in
per la
egregia-
altri luoghi
le Scale.
Dei
Manuale
'^6
Dei
Cammini
,
e
loro mifure
•
V.
CAPITOLO
la fervitù
Circa
de'
importantiflìma
fi diranno
Cammini
alcune
poche
proporzioni, e mifure " fc
fé ne
bene non
può dare rcoola ferma»*
perchèbene
(come forfiviene defiderata)
cofe delle Tue
farà bifognoper qualche rifpetto
fpefTo
in luogo meno
conveniente
al dece,
fargli
delle fale (1
Le larghezzede' cammini
ro
faranno da i i o palmia i i 5 di vuoto
e
fifaranno dai 5 fino
delle camere
quelli
i 7 palmi : e ben vero
che farà alle
a
volte cafa così principale che avrà ftanche lo comporteranno
anche di palze
mi
.
,
3
,
3
8
3
io
ma
conveniente
ài
r ho
riufcirc affai
veduto
nelle fale di
i o
,
e
nelle
mere
ca-
gola
palmi La loro altezza per regeneralefifa così : Sopra la Iinea_j"
che termina
il fondo della Jarghczzadel
fiforma un triangolo
cammino,
ro
equilatefarà il termine
e r angolofuperiore
dell'altezza fua
E quefi:o
e
quanto a i
ti
camminijche oggi fiufano per lo più,det-
6
.
3
.
alla Francefe
j
ed alle volte
ancora
farà
dcccn-
Branca.
DEL
tezza
di maggiore alfargli
larghezza e farvi fopra
nelle falc
decente
alla loro
dalle bande
e
camere
a
,
5
,
diverfi
ornamenti
fargli
più bafiì
ancora
aveffero
non
57
grazia
tanta
nia
,
qualchecomodità
e
nelle
ancorché
rifgiiardo
ncceflìtà del padrone
o
j
,
,
.
torno
gli fi fanno ornamenti inói tre pezzi all'ora
femplicemente
lo ftipite
dalle bande
e di fopra vorrà
eflere di larghezza
la fefta parte del vano
del cammino
in larghezza; e fé lopra di
fiformano
vi anderanno
cornici
queftiftipiti
tezza
le regoledatejcioéjlì
con
parte l'alfé folle colonna
dello ftipitecome
in tanti moduli
e vi fifa foprala fua
Quando
,
,
,
,
,
^
3
cornice
proporzionata
3
ed
incafo"
che
fivolelTe accrefcere ornamenti
cornice
,
alle volte farà
dalle bande
fimili cofe
termini
foprala_"
bifognoaggiungere
e
pilaftrelli
acciò 1'altezza
5
,
,
fia difdi-
non
cevole alla larghezza,purché gli ornamenti
dalle bande
tolti infieme
pafla larghezza
: e
larghezzadel vano
ed ornamenti
tutta
Topcrajfra
vano,
tezza
paifi o non fia maggiore dell' al-
fino la
di
non
"
della cornice
una
non
Figura
di
dal
uno
ta
pavimento.Seguidi quefticammini
fcm-
Manuale
58
tezza
il modo
di terminare V alcon
femplici
così la-"
di vano,
e larghezza
e
larghezzadegliflipitied architrave
il dire
Parcjche folTe molto a proposto
3
"
.
alcuna cofa dellicammini
vanno
foprail tetto
5
omoftrc, che
sì per la
,
vaghezza
?
è fuori
per la fervirtù del fumo*,ma
della noftra intenzione , per la propofta
come
brevità:folo diròjchein qualunquemodo
fifacciano 5 fi deve avvertire, che il fumo
vadi ad ufcire in
luogo,che
poCfaeflere ribattuto
fanno ammantellati
Icone
,
e
a
a
da' venti
bafio
,
e
non
però fi
lanterna)
a bocca di
fimili
.
MA-
%9
MANUALE
ARCHITETTURA
DI
Libro
De
Qjj arto.
Algorifmi di Architettura,
i quattro
così de' fani
Del
i
de' rotti
come
fommare
CAPITOLO
.
PRIMO.
moftrarc
noi
DOvtNDo
Manuale
la
praticade'
tiilìmo
)
che
geometria
intefc ,
efTer bene
numeri
ne
;
quelli che
y
fìo libretto in faccoccia
più gente
noi
,
3
,
che
nondimeno
in
di Architettura
cofe éi
no
.
ne
"
ne
alcu-
,
poflb-
non
operate
che
qucflo
fcnza
,
le bene
cer-
e
porteranno
,
quefaranno per lo
Taprannomolto più di
mancheranno
non
che mofli dal defidcrio di
li
quel-
vero
fapere ov,
dalla curiofità
,
avranno
caro
dere
inten-
queftipochinumeri : altri ancora,
che glihanno altre volte efercitati
per
lo più fé ne faranno fcordati
e così non
il loro dcfìderio : in
potriano confeguirc
,
,
gra-
Manuale
6q
grazia dunque di quelli che
,
ho voluto
fanno
non
,
to
queftobreve trattadi numeri
folo può badare
quanto
per aver cognizionedi quanto fi e fin*ora
includere
,
detto,
dovrà dirfi
e
•
è il fommarc
o
primo Algorifmo
,
raccogliere più numeri
infieme
e di
tutti ad una
più nature, riducendogli
medefima
Si mette
dunque in ordine la_^
iomma ài piùpartite l'una fotto
foo
,
IL
"
.
5
pra r altra
tale ordine
con
i
verfo
figure
diritto r
la
,
fileggeal contrario
la valuta delle
dalla deftra
con
la finiftracon
dicendo
la
il
5
,
fi termina
figure,cominciando
numero
che
3
figura che
co
perché1' abbacioè
,
la decina
numero
time
le ul-
deftra fiano al
mano
dell' altra
una
che
5
farà
s
,
,
e
e
fiva
centinara
verfo
"c.
,
vale quanto
no
che fopoi decina
tanto
,
decine quanto vale la figura
j poi
centinara fono to
centinaraj che tante
quandi
è ài valore la figura
poi numero
"
tante
migliara
5
fua lettera
,
poi
,
numero
che
o
fono quanto vale la
gliara
figura" poi decina di mitanto
di milioni
centinara
di
centinara
,
di milioni
migliarai poi
decina ài milioni
,
e
,
e
cosi in infinito
fcm-
Branca.
DEL
6i
deciaa
fcmprenumero
come
per efempio? nel
^
è
centinara
e
,
5
^5542
numero
la decina é 4. che fin'ora
fanno 42. il centinaro è 6. che abbiamo
di migliara
e 5. che fono
^42. il numero
il numero
2.
è ^.che rileva
5^42. la decina àiìmigliara
il numero
^o. talché tutto
vale feffan-
tacinquemila e feicento quarantadue
Si dà r efempiodi raccogliere
moki
meri
nucioè feudi
bajochi e quattrini,
come
appreflfo134^.
3.1
5
,
5
3
,
5
^
Sì comincia
dalla deftra
fi dice
3
I
e
.
quefìifono
co
5
ed
.
.
p.
avanza
fa 4.
4
a
5.
14.
i quattrini
,
4. fa 8. ed
e
4
quattrini cioè
:
4. quattrini
fa
.
^. :
bajoc-
un
,
,
i
e
finota
li4,
quattrini e fi porta il bajoccocon gli
altri, e fi dice i. e 3. fa 4. ed i. fa 5. e
,
4. fa i?. e
no
2
.
fa
1 1
.
bajocchi che
,
3
e
3
non
.
fa
e
perchèfo*
arrivano
allo feudo
1
4.
fi fcgnano
quanti fono
colonna
:
fotto la loro
poi fi va aglifeudi y
e
fi dice
3.
e
4,
Manuale
^2
8.
4. fa
e
fa
2
5.
e
1 2
^,
e
.
fotto fi
due
fa
8. ed
j
i
di feudi
io.
e
avanti
e
(1 dice
4. fa
I.
fa 4.
fotto
ro
"
6,
e
i
3.
la decina
e
dicendo
p. fa
2.
14,(1mette
fa 3
fotto
5
e
5
fi dice
te
3. fa i"?5 fi metfi
porta al migliae
fa 5 e fi
3 ed i fa 4. ed 1
darà così 5^45. 14. 4, cioè
.
.
.
.
fegna 536
1 4. quattrini
feudi 5^45.bajocchi
4,
tanto
.
perche è
e
3. ed
"c.
le
con
i.e
la decina fi
porta innanzi
decina, che va alle centinara
4»
e
^.
efifendo queftiprimi
,
numeri,
femplici
e4.fa7.e3. fa
i
fcgna5. e perchè avanzano
dccincjfi
portano
altre decine
fa
.
bafti per cfem
Del
pio
,
e—
"
"c.
fottrarre
.
CAPITOLO
IL
fottrarre
IL
e
tutto
contrario
poichéin quellofi
,
infieme molte
fomme
facendone
al
gliere
racco-
mettono
una
fola;
una
queftofta nel levare da un numero
vare
in faperquanto rcfta a ledata quantitàjC
in
il tutto
e per far queftofi mette
dell'
regola, avvertendo per comodità
e
ì
mero
nufempreil minor
operare , di metter
di fotto , cioè, quello3 che fi vuoi
fot-
Branca.
BEL
6^
iottrarrc , fotto al tutto
in
qiiefta
zione
opera-
fi portano innanzi
non
nel fommare
me
:
j
ledccincjco-
al numefiprefi:ano
ro
ma
che fi
tanto
fopra quando none
cina
depofTacavare
quellodi fotto e qiiefta
to
poi C\dà all'altronumero
pur di fotdi
3
,
"
:
fé di
e
la decina
con
to
di fotto fat-
il numero
nuovo
dal
fi può cavare
non
mero
nu-
di fopra fifa il mefcguita
defimo
rce
con
predarglila decina
ftituirla aldi fotto i per efempio, volendo
che
,
,
,
dal
fi
il
mette
così
rà
numero
fotto
meno
275^.
ftae
più
principiofemprc
Si dà
3423.
i
cavarne
3423.
il
,
2735?.
^84.
dalla defì:ra,
3
fi
non
che fi preftófi porta innanzi
5
fi dà al 3.
4. di 2 non
e
.
I 2 .e
va
ca-
non
14.
e
e
refta 8. finota
12.
prima
al 7.
,
e
fi dice 3, ed i. fa 4. e perche
fi preda 3 e
ficava
di nuovo
"
4. di
il 4. di
di 4,
9» dì 3.
3. la decina farà 13. che
refta 4. e fi fegnafotto 4. e la
i".
decina
to
fidice
aggiungial
cavatone
dirà
e
,
e
dirai 7.
(i cava
j
la decina
e
i
.
8. di 14. refta ^.c
can.
fi porta innanzi
fa 8, e
preftala
8. a
percheS.
decina
^
e
rà
di-
fi fegna"".fotto,
Manuale
^4
to
2
e
al
2.
e
dirà
fa 3 che cavato
di 3 reda nuUay
fi deve fegnar
altro , perchecavati
ed
.
fi dà
prcftata
la decina
e
3
I
non
dal
.
.
numero
.
3423.
i
2
7^3.reftano^84.
Moltiplicare,
Del
CAPITOLO
IIL
altro
Moltiplicare
propofto
non
un
e
che
,
volte—?
tante
numero
prefo
fac*
fapereche numero
ci quoziente verbi gratia voglio fapere
che numero
mi
3457. prefo
4y. volte
farà : e
per operar bene quefto bifogna
fcmalla mente
le moltiplicazioni
fapere
1' altra
ài due figure T una
contro
plici
quanto
fivuole
,
y
,
,
?
,
almeno
.
numero
4^.
fino al
9.
e
fenza ciò
fi potrebbe
non
il fine di queftaoperazioefeguire
ne
in regolail
PerefempiO) fi mette
maggiore 3457. e fotto
così 3457. poi (i dice 7. via
fi
mette
9»
fa ^5.
4P.
e
fotto il 9, la lettera 3. e fi tiene
(ci decine per aggiungerleall' altra_*
fi mette
e fidice
moltiplicazione
5. via
,
e
6, che
fotto i.c
tenerti di decine
,
fa 5
fitiene 5. per la terza
1
fa 45.
fi fcgna
9,
.
moltiplicazio-
Manuale
66
Del partire
*
CAPITOLO
IV.
e la più diffìcileoperazione,
partire
che pofTa
cadere nelle operazionidell*
IL
Aritmetica
lafcio da parte
io
ma
propongo
de'
attefo ad altri
più brevi.
porrò folo
,
folo
,
avvezzo
,
ho
varj modi
in
ogni altro e
qualimi fono
quelli nei
gioventù ed
,
in
citato
non
fi fa
qiicfto
e
j
,
Dico
quelli
a
benché
,
colonna
no
fie-
ne
ve
che io
dunque,
il partirper
cfer-
che fi
5
fuol fare
quando il partitorenon arriva a
ed il partirper galera con
il quaao,
le
fi può partire
propollo
ogni numero
£fempio
Volendo
partirper colonna 4537»
in regolaC0SÌ53. j 4537.
per 3. fimette
3
.
•
e
fioice
avanza
,
che è
guente
jn 15.
.5. e
,
il 3. nel
una
4. entra
fi mette
fotto il 4.
j
figura
,
che
cinque
perchequinon
fidice 3.
ipttoi.e
i
.
fi accompagna
avanzato^
entra
volta
entra
poi
,
ed
quello
e
5
con
la fe-
il 5. e dirà i 5. il 3.
voltd , fi fcgnafotto
e
avanza
una
fi dice
no
alcu-
numero
volta
,
e
3.in 7.enua
Ci fcgna
due,
ed
Branca,
DEL
ed
avvanza
i.
fa
3.
3-
un
che meflbvi
terzo
ftara finito
e
5
Torto il partitore
Si dice
4537*
—
Cf.
in
ancora
sì,
co-
cam-
1512.'
bio di dire il 3. in 7. entra
due, il
ài fette è due , e così difcorrendo
terzo
.
per galerafi fa così : fimette
il numero
da partire, e fot-
IL partir
regola
in
to
alla
il numero
partitore
cioè la prima figura
del partitorefotto la
da partire\ quando
prima del numero
à^\ partitore
però le figure
pofTonocntra^
à^X da partire:I
in quelle
re
per efcmpio,
dovendofi partire 14(^3. per 1 ^. non
fi
il 1 6, partitore
lotto il 14. perchè
mette
non
vi
innanzi
mano
entra
3
14^3*
la
ne
manca
5
fi porta
ma
"
figurapiìi
una
cioè, fotto il 46.6
I Si
fa
deftra per
viene , e fidice
mano
divifione i.in
linea
una
il numero
metter
,
14.
come
per dar
entra
ftarà
sì,
co-
quidal,
che
la
alprincipio
nove
volte
y
( perchè non può entrai p'ù,e ancorché
volte
fifa pafcento
non
potefTeentrare
lar p. ) fi mette
dunque queflo^. dopo
quellalinea e ftarà così 14^3. j $,Wi
,
5
5
E
2
mol-
Manuale
^8.
ora
moltiplica
qiiefto
p.
(ì cava
e
dal
fimette
5.
ferve
non
1
così
e
4.
foprail 4.
più
ed
,
con
e
anco
di
p.
1
fa ^.
e
,
4. refta 5.
ficaiTa il 14. che
1' unità moltiplicato
che
il p. il numero
con
uno
refta
netto
farà 5^3. che di nuovo
fi dicC)^. via 9* fa
da 5^. refta 2. e ficafia il ^.ed
54. cavato
il 5 6. di fopra: ti refta ora da partireper
i6.
2
3
fi dice il
e
.
fi mette
e
.
prima
di
cavato
poi a
5. in
2
3
2
calTa r
il y.
dicendo
,
refta
.
entra
.
queftaunità dopo
come
1
i
i
e
.
1
fi pone
uno
e
fimoltiplica
via
.
9
i
fa
.
fopra
j
il 2.
e
moltiplicato e
cavato
poi fimoltiplical'unità con il
dal i 3. che fta ài fopra,
6, e fa ó, cavato
avanza
ché
7. ed e finita 1' operazionej talI.
ed
,
5
ne
viene
5"i.ed
7. che
avanza
pò-
7
fto così
l'avanzo
—
fotto
ad
dicefimi
genera
5
uno
mezzo
fopra
j
un
rotto
e
,
,
"
che
e
cino
vi-
7. fe-
.
tiplicazioniche
per
,
fi chiama
In riftretto ficavano
entrante
ed il partitore
nel
fi fanno
femprcle moL
dal
numera
partirea figura
te
partitorej e le moltiplica-
numero
da
dal
figura
fi
fie fottratto,
e quelledalle quali
3
cafia'
D
caffano
K
di
nuovo
partitore
come
avanza
?
j
A
11
C
N
da
quel numero
e
,
B
L
A
6^
.
che
partire
,
fiparte per il medefimo
fie detto
.
per farne la^'
conofcerc Te fifiabene operato,
Partito
pruovajC
farà
che
5
qual pruova fifa con
perla facilità grande
la
,
il 7. e
del
il 5?.ma
con
la pruova
cavar
qui quella,la_»
porremo
mero
dal partitore, e dal nu-
del $, noi
quale fi cava
fo-
quozientequello che avanza
in efempiofi fa una
prali^.come
,
'
così
ce
7
—
—
ero-
P
fimette
Prima
avanzo,
7
che
e
7. poi fi cava
quoziente
5
e
la pruova del ^ i
di contro
fi mette
ò^ìfoprala
7. pur dalla parte
ficava
7.
e
infieme
3
e
,
mero
nu-
al
poi
partitoreche è
l'otto1' unità \ fi moltiplicano
la pruova
fi mette
croce
.
del
1
6.
3
queftepruove del numero
partitore dicendo
,
5
ziente
quoVia 7.
i.
che è 7. e fa
fa 7. fi aggiunge P avanzo
,
del 1 4 e 5 di modo, che fc
1 4. la pruova
la pruova
da partire
cavata
dal numero
"
.
del^. refleranno
5.
Popera farà ben
il numero
partitoè 14^3.
pruova C5.
perchèè
contato
di tal
il valore delle
E
che
pur
il
natura
figureo
la_*
^.chc
tutte
3
'
3
fatta:
in-
fiemcj
Manuale
yo
(ìeme
fola
una
o
,
il rimanente
con
to
tut-
5
quello che avanza
foprap, è avanzo
verbi
:
fopratutti li 9. di quel numero
i.
partitoconta
gratia nel numero
3
,
4- fa 5.
e
^. fa
e
la pruova
il 5. fa
con
11.
accoppia il 2.
trimente
ancora
puoi dire
è
2.
6,
e
3
di
1 1.
5. AI-
fa
.
la
p.
pruova è o. e puoi dire 4. ed 1. fa 5.e pur
medefima
dire i.
pruova^puoi ancora
e la
e
4. fa 5
jic ancora
.
e
"?.
4.
Dei
C
A
P
fa
1 1
ed
1.
.
e
3
fa 5.
numeri
I T
IL
,
tanto
e
1
O
L
4,
tanto
rotti
Sommare
così
fapere
fa
.
O
e
così òibafti
•
.
V.
•
mediocremente
i numeri
maneggiare
le
rottilecofa molto uti-
anzi che neceffaria
in Aritmetica
3
perbene operare
quanto
nella Geometria
alle voke un
poichélo fprezzare
nelle moltiplicazioni
terie
rotto
grandi^e madi valore puòefìfere
ad una
parte di
molto danno
e di
grandiffimoerrore
ed in quefti
rotti fono ancora
nei
come
fani le quattro operazioni; cioè fom;
5
,
,
m
a re
3
Branca.
DTL
mare
fottr.irrc
,
moltiplicaree
quando fono in una
,
così anche
e
71
fa
ragione fani
ogni l'ano al fuo
Il Numero
che
rotti
e
,
un
che
,
rotto
riduce
U
*
dunque
avanzo
3
partire,
ftef-
,
rotto
che
,
è altro
non
arriva ad
non
I
intiero
uno
come
3
che il terzo
arriva
non
T
mancano
fi chiama
,
ed
,
ni
occorre,
v'entrar
rotto
:
defcrivonp
riga
lempre è
ma
j
unità,
all' ora
e
che
,
nella reduzione
numero
alti
rotti
che
ci
ma
no
me-
da
riga, che fidomanche e maggiore i ed
che foprafi noti il
denominatore,
m^ooloT
fare 13.
a
,
fotto k
alle volte
a
foprauna
uno
numeratore
uno
dire 13
-;•
i rotti fi
1 Tutti
•
due numeri
con
farebbe
non
e
e
dei
fa-
fegno che_--.
femplicemente
,
quellodi foprafi dice
re
numerato-
intiera nominazione
con
perchénumera
di fotto, la qualee
la particola
zo
e
fempre rotta
però fi chiama, mez5
,
3
quinto
terzo,
3
Volendo
molti
rotti,
e
del loro valore
,
e
ottavo
,
dunque fommare
e
fimili
.
infieme
ridurli alla denominazione
,
fé
ne
(ommano
fieme
in-
firaccoglie
coii^
quella fomma
^
E
due
4
1' ^l-
y^
1* altro
Manuale
rotto
fino al fine
la fomma
e
,
Efempio
Volendo
.
.
5
infieme
gliere
7
-r
^
""
e
fotto
del
S.ey.efa
1'
,
che
rifulteràfinita
ne
fi
operazione; poi
moltiplicanoin_»
dell'
il numeratore
-croce
uno
fidice 3
fa 5^'.fi pongano
e
,
e
.
via 9. fa
2
infieme
cheftarà
7.
e
"
8.
7. via
e
fanno
83.
vi
queftomettefi foprala rigadove mette^
^
il 7 e ftarà così
Ora percheil nu—
.
è
ineratore
e
ed
r intiero
maggiore
uno
o
"
,
pili
o
,
che
fegno
e
,
que
dun-
cavato
,
vi
72. dall' 83. refta 1 1. vi è 1'unità "
che farà 1. ediij che
11
avanza
,
fi fa
avanza
,
al 72.
numeratore
finita1* operazionecosi;,
-
no
il denominatore
con
X
dell' altro
così
e
72.
natore
riga così "2T denomi-
una
rotto
racco-
tra
moltiplicano
di loro i denominatori
il mette
V altro
con
I.
cioè
U
taduefimi
con
,
e
3
queftoultimo
altri rotti
^
,
fé
ve
rotto
ne
fan-
e
ed undici
uno*
rà
fa-
e
fettanfifomma
fono
"
e
così fino al fine dell'operazione3 ":c.
Sot'
Manuale
74
de' rotti
A/oItiplicar
»
de' rotti
moltiplicazione
LA
fima
T
perchéfimoltiplicano
5
r altro i numeratori
contro
fimette
tante
ficiìiC-
e
il rifiil-
ed
3
plicano
foprala riga poi fimolti,
fimilmente li denominatori
il refiiltantefotto la
mette
ma,
e
pio
3
forma
fa 3.
rotto
un
fi deve
di
ce
fimette
I
^3
viene
tre
quello
3
refterà
numeratori
e
dicendo
fedicefimi
come
,
p^ poi
2.
via 8.
fi vede
avvertendo
:
"^ fidi»
via 5.
uno
,
fotto
e
"
3
ne
"-he
praticadi numeri,
meravigliato che mohiplicati
che
non
minore
avrà
,
rotti infieme
due
riga mcdefi-
foprala riga così
fi mette
e
fi
Efemmoltiplicato.
fotto li denominatori
fa
e
,
via
moltiplicare--
ai
fiDpra
e
uno
ne
di tutti due
rifulti
"
uno
mmore,
re
perchémoltiplica-
accrefcono fecondo la loro natura
de* fani
to,
e così queftoaccrefce rot,
i fani ,
cioè, diviene pilirotto,
che prima.
Far^
Branca.
DiL
Partir
yj
de' rotti
mcdefimamente
SArà
de' rotti
dovendofi
dell' altro
partir
plicare
molti-
croce
il
contro
ed il refultan-
"
fopra la riga j avvertendo
vuoi
qiieftaprima moltiplicazione
fi mette
te
che
efTere del
j
del
partire;comej
partir
^
che
e
e
fimette
4. via 5. fa
vede
-, e
vi
mette
minore
e
-
uno
.
tore
parti-
e
,
—
e
fi mette
1' unità
j
ed
fla-
fidice 5. via 8. farà
perché il numero
rifulta
.1
u
foprala rigacosì,
20.
entra
,
prima
numero
fideve
cfempio
.
"
e
—
per
r
per "^
-
"^osÌ3~ poi
24.
del titore
pardel numero
numeratore
^^ denominatore
^
,
e
,
contro
•
re
partito-
ro
poi fottola rigail nume-
che
numero
da
del
rifugiadalla moltiplicazione^^
che
,
,
da partire
numero
il denominatore
fi mette
e
del
numeratore
contro
ne
in
dell' uno
il numcrarore
rà
facile il
,
denominatore
*
fotte, come
di
,
avanza
fi cava
foprae
20.
poi
fi
maggiore,
da 24-
4. che è V ul-
timo
Manuale
'yS
timo
rotto
3
fi
e
così
mette
che
—
ri-
20
alla fua minima
dotto
fa
-?
denominazione—»
così partitoil rotto, diventa
e
diventa
giorcje moltiplicato
mag"ۥ
minore
M'iltipììcare
fani e
ìnjiememifii
rotti
^
.
fola
operazione porremo
QUefla
fani 5
e
rotti inficme
ducendofi
'
al fuo
fi procederàcome
fcmplici e
3
fi
fi riduce
così: abbiamo
rotto
poiché ri-
\
ogni fano,
rotto
moftrato
e
ogni
^
17—
òì
nei rotti
fano
al fuo
bifognori-
4
durlo
iti
tutto
r altro
con
rotto
o
5
vendofi
mifto
,
ridurre
del
il fano
f
ono
,
quartiper fare
dicendo
quartidel
numero
che fia ; e
in
T operazione
pur fano 3 o
fifa così : do-
nominatore
il dequarti^fipiglia
rotto
4.
,
fi moltiplica
coti
e
via
7. fa 68.
1
quefti
?
numero
1
rotto
~
7. e
fa
4
quarti71
?
e
fipone
poi queftorotto
con
così
—
operarlo
per
glialtri
^
che
fa-
rann
Branca.
DEL
ridotti
ranno
nuincri
e
,
altri rotti
,
le Aie intiere unità
cavar
e
,
77
fi è moftraco
come
negli
.
Altri
sì
più sbrigatamentefanno coponiamo cafo di voler moltiplica^
:
re
—via
30.
fi
17.--
in ordine
mette
«
^
così
"^7"
X
e
4
dell' uno
mcratore
fimoltiplica
il nu-
dell' altro intiero
3. via 17.
ne
12
con
poi
—
per 3.
12,
fa 51.
ne
—
2.
in
croce
partitoper
via
rifulta 20.
e
il denominatore
con
rotto
30.
"
che
4.
60,
la
cioè
,
ne
,
vic-
partito
poftoinficmc
poi aggiuntavila molti-
plicazionedei numeri
intieri
3
cioè
"
3
17.
via
30.
ne
viene
542
—
A
quefla operazione rella da fapcreuna
particelladi numero
angolarei il che
'
;
fifa
Manuale
^8
fifa
coti
2
3
rotti
e
--
4
~
c
che
-*
ne
viene
cioè
^."
5
3
che poflo il
tanto
i diiéLj
moltiplicareinficme
tutto
bafti dei
infieme
numeri
fa
rotti
543
-
.
Di
Branca.
DEL
Di varie
7^
operazionie
,
gioni
ra-
de' numeri
,
LIBRO
V.
JDelh Re^'jì.i
aurei
,
h
mente
voìg;ar
detta
regoladelle tre proporzionali
,
CAPITOLO
I.
quififono
Fino
a
ch'entrano
5
dei
numeri
quefitod'
moftrate
,
Aritmetica
per
:
le operazioni
nel
maneggio
fciogliere
ogni
fi viene
ora
a
gionare
ra-
regole e di alcuni
quefitiprincipalinei qualiper confctro
guirne il defiderato fine,non bifognaalfiDttrarre
fapere che fommare
moltiplicare e partirecosì fani come
rotti
midi
e
e
perciòfi fono trovate
alcune regole importantifllmc
per quello
fcrvizio,fra le qualila più nobile e quella
volgarmentechiamata la regoladel 3.5
numero
un
quale altro non e che trovar
condo
fedato
proporzionalead un numero
data proporzione j come,
una
per
mi
efempio vogliofapereche numero
darà 7. nella proporzione che ha 4. a 3 5;.
ài
alcune
3
3
,
,
,
,
,
,
,
"
5
,
e
a
Manuale
So
così in
fi mette
regola: Ce 4. dàip. che
darà 7 ? fi moltiplica
V ultima pofizionc
la feconda, o per meglio dire
la_j
con
e
,
feconda
parte
fa
la
con
la
per
terza
prima
ijj.partifci
per
Regoladel
numero^
"
da che
ad
—
C—
altro
quiun
numero
,
feudi dieci
,
al
numero
ma
,
che
ne
che vadi
venghi
.
la foma
quante
,
i
proporzione
che
di modo
del grano vale
oncie di pane fi
giulio poiché quando valeva^
feudi fci fé ne dava oncie 48 ? Si pone
così : fé ici mi dà 48. che mi darà 1 0.1-' Si
conda
la fela prima pofizione
con
moltiplica
e
e fi parte per la terza
perciò
la regolae detta inverfa s ma
6. con
48»
fa 288. che partitoper io. rpfulta un-»
,
5
.
»
data
una
viene
numero
Efempio quando
darà
33
inverfa.
tre
fecondo
{\defidcra
un
viene
ne
ip
che numero
regoladi fopratruova
ad un altro
viene proporzionale
trario
ma
queftainverfa fa effetto conun
numero
perchéfa trovare
porzionale
pro3
non
7. via
^
che ficercava.
qucfioéilnumero,
LA
cioè
^
4
il rifultantc fi
ed
"
3
,
nu-
'lmTolaio€r
riò^ovarc
laJ^iice
aiiadi^atn
Ó'J
n
D
Branca.
L
di 28.
numero
facilifsimo. Devo
legge
3
maeftro
,
che
ridurlo
volte
che io
ben
a
fanno cofa
memoria
quelli
a
,
,
facilmente
chi
folo
ma
,
che
altre.^
efTcndo cofc
quando
,
non
cfercitate
di continuo
vengano
•a*
alcuna
introdotti
erano
avvertire
a quelinfcgnare
li
con
,
fi fcordano
che
io
cflcr
per
pretendo qui fare il
non
di abbaco
non
bafti
tanto
e
-
Si
.
alcuni numeri
Regoledi trovar
propoli
,
CAPITOLO
IL
TRovar
parti
un
3
qucftaè
per
che abbia
numero,
che
bcllasC utile operazione:
una
"
abbia—
^
3
minuzie
un
numero
"
i
poi fi moltiplicano
1' altro
contro
il primo dalla deftra il refultante
5
fa
cioè
3
5
quelle
^
mettono
7
4
1* uno
fi
"^
e
in ordine
denominatori
te,
domanda-
verranno
efempio vogliotrovar
che
le
quel-
4. via 7. fa 28,
con
F
tro
l'al-
via 28»
poi 3.
ha terzo
84.6 qucfto numero
gfectimo" percheil fuo terzo
cioè
^
,
quarto^
è 28.
il
Manuale
8?
il Tuo quarto
2
e
i-
il Tuo fettimo
e
12.
e
di quanti
procedendofi può fapere
così
li vuole
jiumeri
.
pofizi'one
delLfalJa
Jiegola
,
queftaregolafitrova
propoftofotto diverfe
COn
come
pcrefcmpiojtrovar
5
che
toltene
un
numero
mi
un
ed il
mero
pra
.
,
fipone
fi trova
un
5
la
uno
trova-
,
il
—
,
faccia
5
ed il
regoladata
numero
,
,
numero
un
altro
qualfi
voglia
con
che fono
parti
Dirà
che toltone
faccia 6^»o
—
condizioni
partiordinate
propofto
numero
,
5
le
numero
un
che abbia
-
nu.
di (o'
le
quel-
varj può elTereil
1 2.
,
il 2 4. ed altri j ma fi ponefalfamente
uno,
è 6»
il i 2 Diremo
che il mezzo
e fia ora
,
,
il
terzo
e
4. il quarto
poftiinfieme fanno
e
3. che (;. 5,
e
4.
dunque non e il
domandato
numero
ne
i ma
percheil i 3. vieda i 2. in queftaoperazionefi dice con
la regola del tre detta anco
fc 13.
aurea
viene
da i 2. da che verrà é^?e così
opeirando come
s' infognò
di fopra ne viene
^o.che il mezzo
c30.il terzo e 20.il
13.
,
,
quar-
Branca.
DFL
quarto
folTero per ordine
o
e
efenon
come
interpoftc
ma
y
nello ftefìTo
modo^"c.
fiopera
qui
Dovcvafi
può
parti defiderate
le
guire ancorché
—
fi
il mcdeGmo
15. ed
e
85
di
infegnàre
cavar
per
la radice quadrata, ma per clTer
numeri
cofa alquantodifficile, e laboriofa " fiè
fare
giudicatonon
breve
pratica,ma
di tutti i numeri
a
diecimila
,
cafione
può
come
1' uomo
avvicinarfi anche
d^
"
c
a
propofico
per
sì bene
una«»
far unaTavoU
quadrati
,
che fono fino
che
feguita,
nclToc-
valerfi di
queftaper
radici foralle prolfime
mailìme foldaci in camp
F
i
agna"
"wC
Del
Manuale
84
Jommare
fottrarre fegni gradi
minuti
fecondi e terzi dei numeri
ajlronomicifemplicemente
per il caicolodell Efemeridi
Dei
e
,
"
,
5
,
y
.
CAPITOLO
HI.
fommare
PEr
mici
queftinumeri agrono^\deve prima fapere che il feti
30. gradi il grado é 60, minu,
gno
3
è di
,
il minuto
terzi,
e
quefta
'inarei
divifione
numeri
in
5
e
5
di
le decine
còsi'in
contento
fom-
nei
nanzi
in-
fi
queftinumeri
è T intiero
le
del-
j
non
s come
fommare
5
to
quan-
e nelli graqueftinumeri
di
non
paflTano
3. perche30. è
dall'altro fommare
minuti
^o.
fi portano
moneta
redo
imfegnointiero;dcl
dovendofi
e
ficcome
fcmpre6. perche $.
minuzie
,
il fecondo
,
l'ufo ordinario
ma
le decine
porta
fecondi
fipuò andar oltre dividendo
fivuoici
di
6q,
e
efempio
fegni gradi
per
inficme
fecondi
alfolito dalla banda
,
terzi
differente
"
,
j
ficomincia
deflra
4
?i
4^
57
5
II
5^
41
48
58
32
IO
*"im
jo
3
4?
ài
Branca.
DEL
dicendo
o.
poi
i.e
3.
non
arriva
dicendo
è
6.
e
fa 4.
e
fifegnail 2.
fa 8.
.
ai
fegna8. fotto i
fa 5".e perchél'intiero
fiporta
dicendo p. e
3 8.
minuto
e
,
per un
8. fa 18. fi fegnafotto 8.
per la decina
come
ne
finché
non
fa
4.faio.il tutto
6*c
muta
ma
il minuto
I e.
fileva
numero
3
6,
che
j
che fono
dicefi i.e
refta
innanzi
i
.
fa
io.
fi porta
gli altri numeri
natura
non
fecondi,
fi
e
4.
avanzano
fottos
fcgna fotto, perchè
poi fi viene
poi 5. e
i
60,
i
e
2.
fi
e
^o.
a
7.
fecondi
fa
2.
e
^5
j
fiàlee 5.
e
i.
e
e
,
uno
importerebbe108.
é piùdi ^o. però ai
4. e fi fegna4. dipoiil
8. e
fegnsiii
fi porta il grado
le,fei decine
avanzate
"
e
to
faj^J^i'^'fa
3. fi fegna3. fot-
I.
gradi poi i.e 2. fa 3. quefto farà
il fegnonon
ha piùdi 3 o. gradi
3 3 ma
nanzi
però fi lafciano tre gradi e fi porta ini
,
"
.
3
le
tre
5.
r
e
decine
I
.
fa ^.
operazione
3. minuti
che é
5
.
un
fegno
,
cendo
dinita
fi-
4. fa I o. e così é
Sono
fegnii o. gradi
e
48. fecondi3 8. terzi 42.
F
3
":c.
Sot'
Manuale
S^
gracli\mìnutt
fertili
,'
Jecondi terzi
Sottrarre
t
"
•
fi mette
regola
PErfottrarre
fommarcjcosì:fegni,
in
,
me
co-
fie fatto nel
gradi minuti
qualifc ne deve
,
7
5
I
1
,
1
15
58
11
28
2 1
32
4^
22
54
25
25
minuti
32. terzi 4^. Si dice
di uno
refta 5. giacche
.
terzi
21
fc^ni5. gradi28.
cavare
di
fecondi
,
y
dai
condi
fe-
21.
alli terzi ^.
fi può
non
efifegna 5* Sotto i terzi poi
fiportaladecina
e dicefi4. e
i.fa5.E
fi preài uno
perche non fi può cavare
da
cavare
3
3
^. in
e
1.
to
2.
cambio
fay»e
a
canto
hai
innanzi
della decina
5. di 7. refta 2. fi fcgnafotil 5. e dirà 25. terzi *,e perché
un
preftato
intiero fideve
dicendo
ai fecondi}
3. di 5. refta 2.
fotto i fecondi fi fegna
25.
di 8. refta 5.
innanzi
netto
dire
.
I.
dirà 6.
e
5
e
altro per efter il
Dcvefi ora andare
di 5. refta 4*
e
e
2.
e
portar
1.
ra
quianco-
ne
fiporta
cavato
numero
ai
faj.
minuti
perché2*
di
i
"
.
e
non
fica-
ss
alcune Pratiche^
DI
di Geometria
.
LIBRO
ED
VI.
De*
ULTIMO.
prìncipi
nccefsarj
.
CAPITOLO
NOn
3
tempo
folo far
intendo
L
già ài
trattare
ex
prò»
Ìq{{o ài Geometria,
perchea
fio firichiede
luogo
ed altro
un
altro
ingegno
del mio
di memoria
poco
que**
altro
"
ma_»
,
delle
quantitàcontinua ; ed il tutto
fiderato infubjedamateria
e con
definizioni così alia grofla
fpecic
della
"
con-
le Tue
.
che
principio diremo
per dar
E
,
ha parte alcuna;
quello che non
da quellofi pofTonopartirquante
ma
fi voglianolinee per ogni parte dello fpa2ÌO5 e da ogni parte ancora
correre
poffonoconin quello Linea e una
za
lunghezfcnza larghezza e profondità come
Punto
è
,
.
j
fc folle
un
fluffo di
,
un
punto.
Superfi-
8^
Branca.
DEL
ha
che
ghezza
larghezza,e lunlenza profondità,
altezza, quad
o
linea
il flulTo di una
Corpo e quello
che ha lunghezza
larghezza e profondità
flufìTodi fuperfìcie
ed è come
Gli eftrcmi delle linee fono punti : gli
fono linee: egli
cftremi delle fuperfìcie
efttemi de* corpi fono fuperfìcie
Angolo è inclinazione di due linee
cfc
quella
e
3
,
.
,
5
.
5
.
,
fcambievolmente
che
r altra nei
con
che
fì
loro
che
dell* altra
,
farebbe
Figura e quella
,
linee o
rette
,
o
una^
punti eftremi
iftiano direttamente
non
V
toccano
curve
o
1
ma
al diritto
una
fola linea.
una
che vien
,
chiufa dalle
mifte
•
ma
noi
nee
Figure rettilile qualifono di due generi o regolari
fono quel: le regolari
o irregolari
le,
che hanno i loro lati , ed angolieguali
quifolo
intendiamo
delle
,
3
3
fono quelle che fono altriirregolari
fi defcrivono
le regolaritutte
mente
:
:
,
dentro
la
é il contrario
tutte
3
che
:
alle volte defcriverlc
per
irreper le golari
fé bene fipuò
Figura circolare;ma
3
vi è
non
peròregola
"c.
Le
Figure regolarifono infinitei
ma
a noi bafta ben
fapere che cofa e_-"
qualefia il triangolo,
quadrato pentaj
,
3,
gono,
Manuale
^o
gono , esagono i cptagono , ottangotoi
difcorrcndo così alla grofTa
e
; e faper
fomare
Figura regolaredi quanti
una
lati bifogna
.
Triangoloe una Figuradi tre lati
golo
fono di diverfc fpecie,
cioè trianquelli
rettangolo che ha un angolo
,
e
,
retto
*
TriangoloIfofcelc
lati foli
che
i
ha
due
eguali
Triangolo ambligonio che ha un
angoloottufo e due acuti
goli
Triangolooxigonio che ha tre anacuti ^ ma
non
eguali.
Triangolofcaleno, che ha tre lati,
e
tre
angolidifuguali
Ed alcuni di quefti
pofTonoricevere
la denominazione
a_"
deglialtri come
dire
Ifofcele rettangolo Rettangolo
fcaleno
Ifofcele oxigonio
Oxigonio
.
,
3
.
,
*
,
«
3
i
fcaleno
j
e
,
firnili
.
le
Tra
Figure
di
quattro
lati fi
il Qii^adrato
il Qo^adrangolo
, o
,
truova
Quadrilatero;
il Rombo
Rettangolo,
parallelogrammo3 Trapezio 3 e Capo
taiJiato
é
Quadrato
lati"
e
3
quattro
è
quello che ha
angolieguali
,
quattro
.
Qua-
Branca.
DBL
pi
è quclQuadrangolo,o quadrilatero
lojche ha quattro Iati ,
5
e
fenza altra confidcrazionc
tutti i nomi
ricevere
lati
potendo
delleFigure di quattro
',
•
Rombo
è
quellaFigura
eguali e due
diagonale ; cioè
lati
quattro
egualiper
e
3
li
ango-
quattro
foli
?
due minori
j
tra
che hA_"
,
angoli
due
,
loro
giori
mag-
eguali
.
Rettangolo e quello che ha quattro
lati due maggiori eguali, e due—»
minori eguali e ha quattro angoliretti.
Parallelogrammo è quello che ha
V uno
i lati tra di loro paralleli
contro
r altro
e può avere
gliangoli retti e
,
,
,
3
"
5
non
retti
.
Trapezio e quellaFigura
lati e di angoli diiuguali
e
"
}
,
che
e
di
di quattro
lati.
e
quello
Capo tagliato
quattro lati jdue angoliretti
1' altro ottuio : e tanto
e
j
torno
a
t^l
ragionamento
che
,
,
uno
ha^..
to
acu-
balli in"
.
Ve^
Manuale
fit
delleFigure regolari
JDcfcn'zJone
•
CAPITOLO
IL
molto
HOftimato
regola
dentro di
j
un
Figura regolaredi
li e qucftofifa con
3
Si forma
un
fi vuole
da poter deferì»
circolo 5 qualfivoglia
ferma
una
vere
propofitoaver
a
lati
ed
angolicgua*
facilità grande così
circolo dell'ampiezza che
,
.
,
la medefima
apertura di
compafTo fifegnanella fua circonferenza
5
e
con
la fcftaparte di efla , entrando
il femidiafei volte giuftonella za
circonferennietro
queftafeda parte fidivide in tan*
la Figura
te
partiquanti lati deve avere
che fivuole defcrivere
e di quelleparti
prefenefei farà il lato di elfa Figura E
altraFiguperchénon abbiamo intagliata
colla ragione moftrare la vera, è bifogno
rità
.
Ora
,
j
3
*
Prefuppofto
3
la
Figura di
che fi voglia
deferi*
Iati ,
fta
partitala fcparte del circolo in partinove
tutta
la circonferenza
farà parti cinquantaquattro
vere
nove
,
.
à.
Se
via 5". fa
54,
fcmpre
•
lato è
un
e
6
^
e
i lati fono p»
quella regola è
vera.^
Branca.
DKi.
A^ùdo
l are.t
difaper
P3
di
ogniFigura
piana rettilinea
.
CAPITOLO
III.
Erchè
ogni Figura rettilinea Ciriduin triangoli ballerà bene
ce
faper
mifurare ogni triangolo che giàfi fono
n-joftrate le fpecic
loro i folo quifiricorderà
il triangolo
rettangolo poichéper
milurar queito folo fi moltiplicano
tra
di loro i lati
che fanno V angolo retto,
la nietài
che
e del prodotto fé ne
piglia
del triangolo ed è faciliflìmo
e r area
Il modo
goli
di mifurar glialtri trianora
di lati
ed angolidifugualio come
fifiano
fi fa in
delle fpecienominate
inficme le lunghezze
queftomodo : fi fommano
di tutti tre i lati
e fé ne
piglia
la metà
da parte
e fi mette
poi fi vede
quellametà quanto fialontana da ciafchedun lato in numero
e
quelledifferenze
fimettono
in regola e fi moltiplicano
r una
r altra
cioè la prima con
contro
la feconda
ed il prodottocon
la terza,
e quello ultimo
prodottofi moltiplica.^
per quellametà j chcialvaftidella fom-
I)
'_
,
,
,
5
,
,
.
,
3
,
)
i
,
,
,
3
,
5
3
ma
Manuale
jr4
dei lati
prodotto fé ne cava
la radice quadrata, e quellaradice farà
r area del triangolo
ma
del
e
,
.
Efempio.Si
5
di cui
cinque
3
altro quattro,
un
fifa
è
mezzi
10.
mezzi
è lontana
palmi
e
lontana
lontana
infieme
in
ogni lato
fa 80.
intierifé
perchè
il fano
e
fono 8.
quellodi
quellodi 12.
7. da
che moltiplicate
3. di modo
quelledifferenze
cioè
,
,
fi dirà 8. via
via 80. fa 5?^o. Per ridurli
12
e
\
4. che
5. da
regola
(juefla
10
che
—
anco
rotto
così,— cioè, dal lato di
mezzi
è 7
la metà
quindici^
vi è ilrotto,
altro
un
che tutti in-
da parte 5 poi fi vede
è lontano da queftametà
quanto
golo
trian-
un
laro è Tei palmi ,
un
fiemc fanno
fi mette
deve mifurare
che è 1 2 o.
il quarto
piglia
quefto ultimo prodottofi moltiplica
per
ne
quella metà
7
-
2
ovcro
—
,
,
che
che
falvafti"
vale
tanto
che
,
ed
fono
il fuo
2
queftofé ne cava
la radice quadratale
queftaradice è 1 area
del triangolola qualradice dalU Tavofarà ^00.
prodotto
"
e
di
la
M
^6
A
N
11
prodottofa 1* ambito
Di
per
1 1
e
r
area
Se
e
di efìfaFigura
fiparte per
della Figura
di
?
il lato
lati , fi moltiplica
otto
7805
K
t
A
25^24,11
to
prodot-
e
nove
fempres' intende
.
lati, fi moltiplica
( che
quadrato )
fuo
il lato
per 18075, e ^ parte per 2^24.
La Figura di io. lati fi
moltiplica
de' fuoi lati per
quadrato dell* uno
285315, ed il prodotto fi parte per
37082.
fi moltiplica
Di undici lati
per
e fa 1' area.
1485^.5 e fi parte per i ')Sy,i
fi moltiplica.»
Se e di dodici lati
per 37485. e fi parte per 344^.
fi moltiplicaper
Di tredici lati
il
,
,
,
,
,e
7552.
fi parte per 752.
lati
Quella di quattordici
per 758^.
Ultimamente
,
fi parte
e
fimoltiplica
,
per 45? 5.
quelladi quindici,
il fuo lato quadratoper ^35.
fi moltiplica
fiparte per 3 tf. ,
che ne tocca, la fua
e
,
e
fi ha
dal numero,
fuperficic.
perchéfarà grato forfi 1* cfempio a quelli che fono poco efcrcitati
fervire di queftonoftro rifiretper poterfi
verbi gfStia che fivoglia
fi pone
to
fapcrela Figura di fci lati quanti palmi
E
,
,
"
,
,
"
,
di
Branca.
DEL
di
contenghi
area
,
dicendo
quadra
fto i^.
4.
fu
di
via 4. fa
il quadratodeliaco
e
I
per
fio per 5.
3
ne
e
.
viene
ne
viene
41
e
-
1
e
5
il
6.
e
quefi moltiplica
(ìparte que«
08.
2
niamo
po-
,
palmi4.
tanti
quellaFiguriamochefia
di
area
circoii^criva
o
che il filolaro
,
pj
palmie
la
T
Figura
ci
maggiore, o minorejoiiellinumeri inverile predette
a tutte
Figure,pjroporzionale grandezzefenza muoverli "c.
tutte
no
del circolo della fuperfia'e
delhi
y^/fura
jftra e deljiiofodo
\ ed alcune coje.^
,
,
y
de' circolia
tanto
che de'
quadratiad
eguali
ejjì
•
CAPITOLO
V.
Circolo
SE
fimoltiplica
la metà
per la metà
viene
1' area
con
a
22.36
.
j
del diametro
della circonferenza
il diametro
ha
la circonferenza
convella
fuperficie
ne
quellaproporzione
,
che ha 7.
mifurar tutti
così fipofibno
La
j
.
della sfera
,
pallacircolare fitruova moltiplicato
il diamcuo
perlafua circonferenz^a" co-
o
,
G
me
M
^g
fi c detto
me
A
a
,
ir
N
proporzionedi
poichéfaputoildiametro
renza
K
L
A
a
a
7.
22.5,
fi fa la circon*
•
il fi:"dodella sfera
Tutto
cuba fifa
mifura-j
a
la fiiafuperfimoltiplicare
con
cie per la fcfta parte del diametro.
Si dà im quadratoegualead
fé
fi
del circolo
faputa1* arca
colo?
cir-
un
verà
ca-
quadrata^perciocché
quella
radice farà il lato del quadrato e__"
alla pratica perGuefto folo
ché
quanto
la radice
,
,
5
fondamenti
nei
vera
ma
,
Mattematici
vi farà
non
,
i loro diametri
come
il quadrato a
^odo di trovar
?
proporzionefra
Tutti i circoli hanno
di loro
fènfibile
errore
è
non
rettangolo
quadrilatero
^
e
,
qualjivoglia
la radice^^
circoli
raddoppiare
quadrataper linee-,
ilcentro
a qual/ie quadrati e trovar
vogliacirconferenza
,
,
.
CAPITOLO
vr.
il quadratodi
qual.
Volendo
fivoglia
Figura rettangola
trovare
lati"fi mettono
|if 4
il lato
infiemein
maggiore /
una
di tro
quatfolali-
ed il minore
degli.
altri
99
A
S
B
emidiamcti^o
B
Il
adagia
radice
.-^-^ìj^
C
quadrata
loò
Manuale
fimola Figuravigerimaqiiinta
Con
(Ira il modo
altro
di dare
ad
un
un
altro circolo
,
e
quadratodoppio
circolo doppio ad
un
così
un
cioè
j
fé dentro
,
ad
un
quadrato(idefcrive un circolo e dentro
al circolo un
quadrato quel quadrato
,
,
ài dentro
farà la metà
it fatto il primo fé
difuora
a
e
del
primo
glideferivo
fuori del circolo
quellofarà doppioal primo
un
e
così
circolo
quadrato
un
,
,
"
e
la mede-
fima ragione hanno
i circoli defcritti 1*
fuori , e 1'altro dentro al quadrato:
uno
il maggior lato è
R.
i oc.
5.5 che partitotutto
fa 4. via 25. 1 00»
2
la metà
e
in quattro
ce
radi-
parti
Se
200
O
IO
Hxqolan^ addopptca^c
un
quadratx^^
J^eqolaper
troiuwe
zi
centro
ad
oa.
va
Branca,
DBL
loi
fpefTofiiolc)
( come
di qualcheporzione»-»
il centro
di trovar
con
di circolo
queftofiTpedirà
poco faftidio : Pigliafi
qualilvoglia
apertura di
la
compalTo purché non fia maggiore deldclla_»
porzione della circonferenza
il centro
e fi
qualefé ne deve trovare
ti
metta
foprala detta circonferenza e fatdi cir-"
fitirino le porzioni
due centri
Goli" che fivadino a fecar infieme da ogni
Se
occorre
ffe
j
,
j
,
,
,
fi vede nella
parte 9 come
fifacci in due luoghi5
Figura j e quefto
e
poi fi tirino
per T interfecazionidi tutte
quattro le porzioni5 e dove dentro la_^
le due
circonferenza
s* interfecheranno
le linee
rette,
rette
ivi farà ilcentro
fi moftra mlh
me
defiderato,co-
Figura
.
i
J^e^
Manuali
102
che
Memoria, delle materie
,
nellafabbrica
efttrdn$
•
SArà
fcandagliata
della
ti
che
5
comodità
di molta
ancora
in
entrano
quantitàde'cemea-
una
della materia
j
a
che farà di
adopreremo la
qualee lunga palmi
mifura Romana
quanto
avrà
muro
bifogno
.
na
Roma-
canna
il
ed
io.
grofìfo
palmo (i
il
largo un mattone:
una
qui apprellojponendoli
di clTo
ro
mu-
è
ordinario
e
caparre
,
debito
tempo
Noi
)
di
canna
provvederea
poterfi
per
iina^
quar*
.
'I
1
.
In
canna
una
per far
entrano
ordmarj
2
14. libre
Entrano
di
muro
50.
cioè
,
,
palmi
tcfta
una
pelano 1* uno
i
o"
ni
matto-
da
in
12.
.
ài
ài calce in
,
mifurata in
In
ài
canna
1
numero
canna
mattonato
mattoni
5
Una
,
e
.
pianellatoentrano
in
buona
tavi
ot-
pietra
una
^
tre
canna
però della
rubbio
un
una
di
di
o
"
5
o
im»
nelle
pia-
100.
tetto
vuole
dinari
coppi or-
50*
Uà
M
lOvf
A
U
N
t
A
S
APPENDICE
interno
ylforìfmì
trentadue
Di
razjone de i Fiumi
molti anni
SOno
,
clie
.
avevo
dlfpofto
alcune cofc circa
inoftrare al mondo
la
alla ripa»
riparazionede' Fiumi;
le
quali
^
felice
operate con
parte fono fiate da me
l'ucceiTo 3 altre foftenutc dalle ragioniài
quelle ed
quefteancora
altre
,
le
conveniente
,
atTiomi
e
ridotte in metodo
ni!
le loro definizio,
non
,
,
proponendo molte cofe
però con
ragioni
; ma
dimoftrandole
meccaniche
avevo
inveftigate e
me
mettendo
e
5
da
altrimente
Mattcmati-
e
ne
vergiperchéqueftamateria
Reverendo
Padre
e perché il Molto
delle
Caftelli
D. Benedetto
profefTore
Mattcmatiche, ha neglianni proflìmi
paffati dato principioalle dimoflrazioni di
con
e
qucftecofe teoricamente
ragioni
fondate nelle fcienze Mattcmatiche
(che
il primo, che abbi tentato
farà certo
quc-
Ma
che
.
3
j
,
fla facoltà
,
penfatonon
tanto
^
che
e
fottilmente
moftrar
non
le
efaminata
) ho
pratiche fino
fi vedano
le teoriche
con
a
y
Branca^
BFL
co
le
n
fondar
potrò
qualiancora
le mie
lej
molto
intenzioni:
meglio
mi
intanto
e
que
e
,
per chiunparuto e per mia memoria
avrà guftoj e per moftrar a molti 5
che attendono
a quefte
( con
riparazioni
frutto
poco
rapendone poco)
trentadue
queftoComentarictto
de' Fiumi
della medicina
mi
confifte tutta
in
metter
Aforifnei
,
li
qua-
zione
pratica della riparaeflìFiumi
Quelli che hanno
di
la
.
^
ingegno
la
ranno
qualche pratica intendeforza delle parole;
e quelliche
3
e
"
3
mancano
e
d*
ingegno
intenderanno
5
^erò
che
piùoltre
,
e
di
pratica
,
fc bene foflero
,
perciòper
ora
non
chiarate
megliodi-
non
mi ilcn-
»
AFO-
Manuale
10^
F
A
Primo
I
N
tutti i Fiumi
Colline
più di
ripae per lo
il Colle
contro
fra le
corrono
della
il cavo
5
.
che
3
O
M
I S
R
O
,
maflìme_j
refi-
eflb Colle è di materia
fé
ftente.
la parte più bafTa
foda , più facilmente
Il Fiume
cava
manco
"
e
.
lafciano le materie di
Tutti i Fiumi
grado in gradofecondo
loro
più in
tro
i
5
un
ma
gravi
forza
e
luogo
fempre
rodendo
la
e
,
che
in
al*'
un
in fondo
più
le
.
11 Fiume
,
curvando
parte , ed inta
fé 1' avrà ridot-
quafidi
al
appreflb
parte
Il continuo
una
ripa
forma
in
la za
gravezdi eflb Fiume
,
femicircolo
fine di roder
,
quella
.
del Fiume
urtar
in
lo confuma
fìvoglia
riparo
però elTer fatti in
*,
3
che
da
con
il tempo
quaL
vranno
do-
ra,
manie-
il Fiume
ba
deb-
fcoitarfi
quelli
.
^Pcr
Branca,
DEL
6
levar il corfo del Fiume
Per
tuia
,
r acqua
Se
morta
"
.
farai divenir
corrente
farai padronedel Fiume
piùutiksné piùficuia»
Voler
alle forze del Fiume
opporiì
fi perde l'operae (1
la forza
con
,
5
accrefcono
i danni
Fiume
avrà dove
non
correre
9
s
vi è cofa
ne
8
una
e
facile altrove
to
da
bifognoprocurare l'en^piòÀ eflfoin quellaparte ed efi-
parte
7
107
5
te
comodamen-
.
Se fi vorrà
in
le il
mafllme
,
levare il rodere
del Fiume
rare
parte 5 bifognaprocuche gli manchino
;n
quella
una
parte le forze
II Fiume
e più 3
.
10
la
fua
medcfima
dell' alveo
òi
1 1
Non
acqua
pendenza più
tezza
viaggio
del tempo
rovina;
fé
"
cafo
non
5
coti
è la
ftret-
ghezza
brevità,o lun-
.
da
e
luogo già
un
proporzione
con
da che
non
meno
o
e
,
quanto
5
3
fileva il Fiume
rovinato,
veloce
meno
o
nella
entrato
h.»facelTe un
di
temporale
nuovo
taglio,avendo
pofito*
,
o
dente
acci-
fi faccfìfc
fico a prò*
12
I
iù8
12
Manuale
I
fono per ogni
fcente cavalcati dall' acqua
ripari
,
Fiume
che
patifcono e
dell'acqua
porta quanto
ilo
,
5
crc-
del
nel calar
aveva
po-
fé r
acqua crefcente paffcrà
fra la ripa, ed il riparo cauferà
5
i
e
danno
maggior
1
3
,
Se alla forza della
pericolo
corrente
bifognee
.
elTer fatto
ràopporfi,dovrà
forza
"
che il Fiume
polTa( contraftando )
non
i
e
minore
tanto
ma
reiterate
con
za
far for-
operazioni,
pafToali*acqua
dar
con
con
a
pro-
pofito
•
14
II Fiume, che avrà dove
te
liberamen-
pafTare potraflfì
con
,
rezza
traverfare
,
ripari
,
deviarlo
i
5
,
in
con
piùficu-
machine
"
e
luogo a propofito e
"
.
Tutti i
no
e craverfi fidovranripari,
far lontano
dall'impeto del
corfo del Fiume
più gagliardo e
,
,
da dove
ha da eifcre l'utile
operazione , quanto
3
acciò la
corrente
fi potrà vadi
de*
,
moda
co-
o
fi
quanto
infeftando le
trà
pono
menifatture
ma-
ripari
.
26
Ogni fabbrica
,
che fi facci nel Fiu-
me
,
Maniiaih
Ilo
rarlo
32
Aia forza
U
pofTacon
non
fiipe-
.
^
la ripafarà piùalta,
Qu^anto
farà
tanto
più difficilea riparare ed in
queftcaltezze fiioleil Fiume aver
che altrove
maggior forza
fortificale
2^ La quantitàde' virgulti
ripe ma glialberi fono più pericolofi perchènell' eifcr tratti dal
,
5
.
5
3
Fiume
effer pofti
nei
però dovranno
luoghipiù baffi
e
5
nel cadere
rovina
portano
5
.
S4
E* da confiderare
che
,
poflbnoefìfertali
da fc (lelToi
molto
fi può
ma
minore
,
,
e
il fito 5 il tempo
forza_j
j
deve
velocità di
5
fo
cor-
di fabbrica^e
opportunità
materie
25
elettofi
con
alle volte
un
effer nato
goverfecondo
proporzionato
,
ed il tutto
e
levino
governare
gia
corfo di grandiffimafor-
un
3
che
dal corfo naturale
Fiume
5
"
poche forze
di
.
Si farà alle volte
la
con
pagliain
un
luogo quello che in un altro non
fi potràcon
tavole
travi
e falfi,
3
,
nello fìefio Fiume
26
Le materie
"
-
fono più
piùleggiere
fa-
cili
Branca.
DSL
fiiperatee
portate
perciò quelleavranno
pur
cili ad eflere
via
e
3
hi
,
bifognodi
fermezza
nelle
dell' alveo
dofì
ripe
nel
londo,
o
intenden-
)
che fono To-
leggierequelle
5
ftenute dall' acqua
Si dovranno
ordinare in modo
.
\y
che la forza della
vori,
i la-
corrente
poft
piuttofto
gliconfermijchegli
debilitare i p quefto avverrà fé fi
faranno con difegno ed in luogo
a propofito
,
.
fcS Dove
farà corfo
Fiume
un
vi farà memoria
né
contrario
in
,
cafo
farà facile il rimuoverlo
non
cominciaiTe da fé ad inclinare,
che
foffe in (ito
non
facilmétc
potelTc
Se ficonofcerà
rimedio
che
,
Sarà
con
che
,
ciò (I
,
nuovo
alveo.
giovamento dal poco
fipotrà argomentare,
fia per confeguirfi
fegiiitando
il defiderato
,0
3,
non
e
*?
fempre
fine
.
giovevoletentar in un
più cofe leggiere che alle
ancora
tempo
volte
,
una
ajata l'altra ,
giovamento dove
perchè il Fiume
^cllcforze
muta
meno
fi truova
e
fi fperava,
ncll* accrefcerc
natura
.
Manuale
Ili
31
Nel
dell' Eftate
tempo
ufar rimcdjpiùviolenti
Inverno
tempo
3
e
avendo
manco
5
più
acqua
poffono
che nell*
comodo
nel Fiume
letto
più fcopcrto
Nei luoghi angufti
il Fiume
cava^
ed e veloce
e
gagliardo nelle
largurepone " e fifa lento di cor,
22
"
fi
e
.
,
,
fo: 5cc.
QUE.
'X
3
5
6-
7
s
I
O
J
2
•2
'
3
1
4
^
5
iS
1
X
7
S
^3
•z
o
2
1
•2
5
:;.
4
£,5
-{
Ta-vola
joer
?/'
ritì^O'Vo'
zlojRnMcc
auaJiaU
:cf
fono
da dipropofizioni
tutte
QUESTE
moftrarfi in
"^
menti
ni,
con
e
locchè
,
Figura con le fue ragiogliefempj ed efperi,
più giudiziodi
chi avrà
farà fatto óx
Tuo tempo
a
me
,
Intanto
"c.
al fine dell' opera ; Piaccia
le
al Signore Iddio , che fia di qualche uti-
fìamo
Né
.
re
venuti
fé così alla
3
i Profeifori
fi dovranno
fi fono
grofìfa
fcritte que-
fìe poche cofc di Architettura
chi vorrà ftudiare
Fiumi
ed
in
particolare
riparazione
fatti ingrazia di
vorrebbono
non
quelli,che
tori
Au-
della
quali ho
i
j
( perchéz
mancheraiv^^o
non
gravi da vedere )
quefl:i
pochi Aforifmi
dei
fdegna-
mai
Architetti;
operare di tefta lorojperò
denari d' altri , nuotando
neglifpro-
vorrebbono
ma
con
pofitiche perciòfi vede
1' efito di molte
5
cofe in queftamateria
gni,e
molte
volte
finifcano mai
non
le opere,
cofa molto
da i bifo-
diverfo
alcuni? che
curano
locchè
e
te
veramen-
brutta, e biafimevole;male
perfoneonorate,
e
da bene
"
che
hanno
il
di Dio, procurano
l'utile pubblico,
privato,e tale fia di chi opera il contra*
timor
e
rio
:
E del
tutto
fia fempre lodato
graziatoil Signor Iddio bendctto.
IZ
FINE.
H
"
e
ria-
Tavola
ii6
TERZO.
LIBRO
Cap.
Cap.
I. Delle
Delle Facciate
IL
ti
Portele Fìnejlr
e,
^
e
43,
lorofinimen47,
,
Soffitti. 4^.
Cap. IIL Delle l^olte:,e
Cap. IV, Delle Sede,
51.
C*ip' V. Dei Cammini
^^.
,
QUARTO.
LIBRO
Cap.
Cap.
Cap.
I.
Del Sommare
5^,
.
Del Sottrarre
^
IIL Del Moltiplicare
IL
62.
6^,
•
Cap.
Cap.
Del Partire,
IV.
V.
De' Numeri
LIBRO
66.
rotti,
70.
I N
Q^U
I. Della
T
O
,
regoladel tT^
7^.
IL Regola di trovar
numeri
prò»
pop faljapojizjonee Tavola di
radice quadrata
81.
;nuCap. ni. Del fommire efottrarre
meri
,ajlronomici
84.
Cap.
Cap.
,
5
,
:,
,
.
,
,
LI-
De
'Capicoli.
Libro
Cap.
Cap.
Cap.
Cap.
117
sèsto.
di Qeomet'rid,
Prìncipi
II. Defcrizjone
delle Figure»
$2*
delleFigure.
^3»
I.
III. Dell Arci
IV.
Mfurj.
delle
88.
Figure regolari
finoa quindecilati
^5.
del circolo dellafuper»
Cap. V. J^/iJura
fide della,
sfera efuofodo
i de' cir^
coli € quadratiad ejjl
eguali. 9j.
,
i
3
,
j
Cap.
Vi.
Modo
di
il
quadrato
n
rettaU"
qualfivoglia
quadrilatero
golo i e là radice quadrataper li^
necy
trovar
"c*
IL
p8.
FINE.
H
s
TA-
"tavola
Delle Materie
.
ABhico
del
Capitello
comejìfcLCcia
pagina
3^.
1 o.
Acqytdhuonacome fi conofchi
i o.
Acqua del Tevere non fi corrompe.
i o.
fegni
Acque groffeefuoi
Alberi in che tempo fi tagliano
8.
Altezj^cdegliornamenti
come
fi divido^
^
.
.
,
.
no
13.
.
Altezja delle Stanze
Altezx.adelle Sale
4^.
•
50.
.
Architettura
cofafia
efuedivfioni
che
Architettura
"
i
.
2
•
.
•
B.
Attica
in
B^^I^afidiverje
qualordine
e
,
Braccio
3
che
vadi,
loro altezze.
mifurafia
.
34.
1
5.
1
4.
C
e
Alcina
come
la buona,
ficonofchi
Calcine in che
luoghi
fonobuone.
4.
5.
Cai
delle Materie
Tavola
jip
•
Calcolode'fegnì
r. loropar ti.
ceìejli)
84.
85.
e
Campana del Capitello
3 §.
.
Cammini
,
e
loro mijure,
ed
58.
5 "^. 57.
.
Cìrcolo
ti
ornamen-
il
Jl crefca e diminiiifca
come
^
doppio
Circolo come fimifuri
100.
.
P7
•
Circolo comefifquadri
^8.
.
Colonne^ e loro proporzioni
Colonnati)e lorojnaniere
13.
?
,
15.
,
Colonnato
Tofcano
^7*
.
Colonnato Dorico
.
21.
.
Colonnato Jonico
25."
•
il piedejlallo
con
fenta pihjìri
non
29,
tifati
ni
tutti gli ordia
Compartimento generale
Colonnati
.
.
Cojnpartirela Cornice Dorici
Compartimento della
Cornice
.
Corintia
I
5*
x
^*'
ficile
dif31.
.
E
della
Esempio
ornamenti
F
Acciate
degli
regolagenerale
di Fabbriche
Fornimenti
15.
*
.
47»
in cima, dellef acciate,^^*
Frc'
Tavola
^2"5
^^^^io Dorico
cfuedìficoìtà.
y
come
^^^^Htfpicio
Jifaccia
40.
,
Fu/odella Colonna come
iSé
Ji formi in
pra*
tica.
42*
I Ntercolunnj
Jifacciano
come
1
.
^.
L
da
edificio
LEgfjami
Legnami
da ornamenti
Linea
Luna
7.
.
8
ji tagliano
nelle Figure^chefignìfichino,
18.
Ze^nami
Lettere
7*
.
in che tempo
.
.
UjleiU)
chejìgnifichi.
huona a tagliar
legnami*
con
19.
8.
M
dovefitrovino»
diverjl
Mijure alle volte ji devono
Mlfchi
•
rare
alte^7.
.
fitrovi
Modulo in parti ^6,
numeri
Moltiplicare
fiani,
numeri
rotti
Moltiplicare
e rotti infieme
Aloltiplicarejani^
Modulo
3
come
•
»
•
13*
1
4.
6/^*
74-
7^.
N
dentro
NVmeri
Figure.
,
ed in
alle
TTiargine
.
jB.
Or-
Delle Materie
m
.
O
ornamenti quanti
Jiano
degli
1 1
quali
17*
Tojcano,
ORdini
e
Ordine
•
.
Ordine Dorico
Ordine
Jonico
Ondine
,
2i»
,
25.
.
Corintio
2^.
•
Ordine Compofito
3^*
t unofopr^u^
Ordini comejìdifirihuifcono
,
p
nujnerifani
per
PArtir
Partir numeri
rotti
Colonna*
66»
75.
•
c/?^«0// 7^ faceva nell
Fiedejlallo
co.
anti-
,
2o»
pietre
da fabbricare
diverfe
P/"?rr^
/WJchie
Pietre
qualidurano
3.
..
5.
,
3
f
^m^//«^.
dellefabbriche
principale
Por/^
e Fineftre
comejìornino
Porta
.
3
.
4.
43.
44. 45,
PrO'
Tavola
122
Proporzione
,
che
neìl*antico
gli ornamenti
hanno
12.
.
le cofe
non
ammette
differenti
Frofpettiva
in un medejlmofito
4^.
J^riiova del nove facile
6p"
6*
fi cavino
ove
J^uzsS'iafie
diverje
.
•
.
quadrila^
ogni rettangolo
QVéidrare
pS,
tero.
^y^^Jratodoppio ad
altro
un
pp.
to
Quadra100.
•
R
R
quadrataper linee
Adice
p^.
.
delle Cornici
RegoUgenerale
dellefacciate
ma
0 del tre,
Regolaaurea
Regoladel tre inverfa.
dellafalfa
pofizjone
Regola
»
5
,
in ci-
48.
jp.
8o.
82,
S
6»
SAhioni
Scale
.
j
Scale
Scale
e
loro requifiti
.
i
eloro regole.
y
eloromifure,
ScaleJen s^agradi
.
51.
52.
5**53*
53Sca^
REIMPRIMATVR.
^\
Rcvercndilfimo
videbitur
Apoftolici
iacii
de
F*M*
Patri
Sacri
Mag.
Rtiheis
Pdtr,
Conjl,
yicefg.
REIMPRIMATVR,
JEr.
Vincentius
tris
Ordinis
Elena
Magiftri
Sac.
Revcccndiffimi
Apoft,
Pai.
Pr^sdkiitQrum
.
Pa-
Socius
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