Istituto Tecnico
F.Viganò
PR 13
PROCEDURA
PROCEDURA POF
Rev. 5
Data: 20/05/09
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INDICE
1.
SCOPO
2.
CAMPO DI APPLICAZIONE
3.
TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
4.
RESPONSABILITÀ
5.
MODALITA’ OPERATIVE
6.
RIFERIMENTI
7.
ARCHIVIAZIONE
8.
ALLEGATI
9.
PARAMETRI DI CONTROLLO
5
20 Maggio 2009
Agg. ISO 9001:2008
G. Cazzola
4
30 settembre 2006
Suggerimenti ICIM
Lalario-Cazzola
Barassi
A. Lalario
3
29 aprile 2006
1^ Edizione
Lalario-Cazzola
Barassi
A. Lalario
2
2 maggio 2004
1^ Edizione
Cazzola-Soldano
Soldano
M.C. Pellicone
Rev.
Data
Causale
Redazione
R. Cagliani
Verifica
L. L. Pelamatti
Approvazione
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1. SCOPO
Scopo della Procedura è definire fasi, compiti e responsabilità della elaborazione e gestione del POF.
Il POF ( Piano dell’offerta Formativa) dell’Istituto :

esplicita le attività didattiche curricolari,extracurricolari ed educative offerte all’utenza.

Esprime l’autonomia didattica ed organizzativa.

Viene predisposto con la partecipazione di tutte le componenti scolastiche.
2. CAMPO DI APPLICAZIONE
La procedura descrive il processo di elaborazione,approvazione, attuazione e monitoraggio del
POF:
1. DS indica linee di indirizzo fondate su:
a.
b.
c.
Esiti del monitoraggio delle attività svolte
Indirizzi generali di politica scolastica
Esigenze emerse dal territorio
2. CdI indica criteri generali e priorità
3. CD indica obiettivi didattici generali
4. DOC elaborano microprogettualità
5. DS/COLL coordina elaborazione DOC
6. DS/COLL redige bozza POF
7. CD approva POF
8. CdI adotta POF
9. DS attua POF
10. RESP monitorano efficacia singole attività POF.
11. ASQU monitora la soddisfazione dell’utenza per il servizio scolastico.
12. Gli Organi Collegiali valutano, ognuno per la parte di competenza, i risultati del
monitoraggio.
13. Gli Organi Collegiali propongono, ognuno per la parte di competenza, le eventuali modifiche da apportare al
POF dell’anno successivo.
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3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI
Nella presente Procedura si fa ricorso ai seguenti termini, dei quali si precisa il significato
specifico:
POF: Piano dell'offerta formativa
DS: Dirigente scolastico
COLL: Collaboratori del DS
CdI: Consiglio d'Istituto
CD: Collegio dei Docenti
FS: Funzione strumentale
RESP: Responsabile di Progetto
COORD: Coordinatore consiglio di classe
DOC: Docenti
ARDI: Aree disciplinari
STU: Studenti
GEN: Genitori
Organi collegiali: organi definiti dai Decreti Delegati (quali CdI, CD,etc.)
PdQ: Politica della Qualità
Progettualità d'Istituto: insieme degli obiettivi ritenuti prioritari ai fini della definizione
dell'offerta formativa e del miglioramento continuo dell'organizzazione scolastica
Microprogettualità: insieme delle azioni nelle quali sono scanditi i singoli progetti costituenti la
progettualità d'Istituto.
ASQU: Responsabile Qualità
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4. RESPONSABILITÀ
DS: fornisce le linee di indirizzo per il POF, correlate alla PdQ; cura coi COLL l’elaborazione e l’attuazione del POF,
assicurando l'esecuzione delle delibere degli Organi collegiali della scuola.
CdI: indica criteri di compatibilità/priorità/utilizzo delle risorse in relazione al POF; adotta il POF.
CD: specifica e verifica i traguardi didattici generali (vedi processo formativo di base); delega
alle FS e alle rispettive COMM il coordinamento della microprogettualità; approva il testo di
POF da sottoporre a CdI.
DS/COLL: attua il coordinamento della microprogettualità d’Istituto; in particolare, DS/COLL
cura la stesura della bozza di POF da sottoporre per delibera al CD; ASQU coordina le attività
di monitoraggio.
ARDI: elaborano i loro Piani disciplinari in base ai traguardi didattici definiti da CD
DOC: in base alle indicazioni del POF e di ARDI elaborano i loro Piani di lavoro.
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FUNZIONI
DS
CDI
CD
ASQU
RESP
FS
DOC
C
C
C
R
C
C
C
C
ATTIVITA’
1
Valutazione dei dati di monitoraggio -gestione
R
C
POF e delle esigenze di territorio e parti sociali
sulla base degli indirizzi di PdQ
2
Analisi compatibilità e priorità
3
Coordinamento della microprogettualità
d’Istituto e coordinamento complessivo tra
C
R
R
C
delibere d’indirizzo e progetti formativi
4.1
Elaborazione microprogettualità
4.2
Elaborazione bozza POF
R
4.3
Delibera nuovo POF
C
Adozione nuovo POF, previa verifica delle
C
5
R
R
risorse disponibili.
6
Monitoraggio delle singole attività.
C
7
Monitoraggio del servizio scolastico
C
Legenda:
R = ente responsabile dell’attività
C = ente coinvolto, che fornisce un contributo significativo
C
C
R
R
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5. MODALITA’ OPERATIVE
Indirizzo guida
Dati di monitoraggio
-gestione POF;
esigenze territorio e
parti sociali
DISC
Valutazione sulla
base degli
indirizzi di PdQ
Dati di monitoraggio
-gestione POF;
esigenze territorio e
parti sociali
Analisi
compatibilità
priorità
Proposte formative
curric./extracurric. e
DISC
integrative di DOC,
STU, GEN
Coordinamento
della
microprogettualità
Indirizzo guida +
delibera d’indirizzo+
progetti formativi
Coordinamento
complessivo
DS
e
DISC
Delibera di
indirizzo
(criteri generali)
Progetti e
attività
formative
CD
DS
COMM
M
Bozza di nuovo
POF
DS,FS
+
COMM
DISC
Bozza nuovo Pof
CdI
Discussione e
approvazione
Documento
POF
CD
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Documento POF
deliberato da CdD
DISC
POF
Verifica rispetto
criteri generali e
individuazione
delle risorse
Adozione POF
Attuazione
Piano annuale
attività
del POF
CdI
DS
DISC
POF
POF
Sviluppo della
programmazione
disciplinare
correlata ai
traguardi didattici
generali
Piani
disciplinari
e
Piani di lavoro
Attuazione dei
progetti e delle
attività
Dati di
monitoraggiogestione POF
ARDI
+
DOC
RESP
+
ASQU
DISC
Pianificazione:
1. DS evidenzia eventuali esigenze del territorio
inizio mese di settembre
2. CdI fissa gli indirizzi per la programmazione del POF
mese di sett./ott.
3. Indicazione obiettivi didattici generali del CD
entro novembre
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Il CD ha stabilito delle priorità per indirizzare la progettualità. In primo luogo devono essere individuate le ATTIVITA’
che hanno carattere permanente, in quanto il CD le ha individuate come essenziali e prioritarie per qualificare
l’offerta formativa. In secondo luogo si analizzano i PROGETTI che hanno invece carattere sperimentale, cioè
vengono deliberati di anno in anno dal CD in base alle risorse finanziarie, alla disponibilità dei docenti ad attuarli, ai
risultati ottenuti negli anni precedenti, alla ricaduta su più classi.
4. Elaborazione e presentazione progetti
entro mese di maggio
5. DS presenta la proposta del POF
entro mese di maggio
6. Verifica, riesame e validazione tramite
l’approvazione del POF da parte di CD
entro mese di giugno
7. Verifica e adozione del POF da parte di Cdl
entro mese di giugno
8. Presentazione sintesi POF agli utenti
all’atto della conferma
iscrizione(inizio Luglio)
9. Attuazione POF
anno scolastico successivo
10. Verifiche intermedie POF
nel corso dell’a.s. succ.
11. Verifica finale
entro giugno dell’a.s. succ.
6 - RIFERIMENTI
-
Piano Annuale della Qualità
-
Norme UNI EN ISO 9001:2008 di riferimento, in particolare n°7.1 (pianificazione della
realizzazione del prodotto) e n°7.3 (progettazione e sviluppo)
-
Normativa vigente: DPR 8/3/99 n°275, che definisce il Pof "Documento fondamentale per
definire i propri obiettivi e la propria identità e specificità culturale, con la partecipazione
di tutte le componenti. Esso riflette le esigenze del contesto culturale, sociale, economico
della realtà locale."
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7 – ARCHIVIAZIONE
-
Il POF è illustrato nel corso delle attività di orientamento e messo a disposizione dei potenziali futuri iscrittI.
-
Un libretto contenente sintesi del POF, assieme ad una presentazione dell’Istituto ed alla Carta dei Servizi è
distribuito al momento dell’iscrizione a tutti gli alunni e alle loro famiglie.
-
Il POF è illustrato e commentato,dal COORD nel C.d.C., nelle assemblee di inizio anno con i genitori degli
alunni .
-
Il POF, nelle sue linee essenziali, è illustrato agli alunni delle classi prime nel corso delle attività di
accoglienza all’inizio dell’a.s.
Una copia di POF rimane allegata ai verbali di delibera di CD e CdI e archiviata con essi.
8 - ALLEGATI
Documento POF di più recente elaborazione; libretto POF e Carta dei Servizi di più
recente pubblicazione.
9 – PARAMETRI DI CONTROLLO
“Per processi significativi, al fine del raggiungimento dei risultati aziendali o per soddisfare
esigenze del cliente, è richiesta l’individuazione di parametri quantitativi per la rilevazione
dell’efficacia e dell’efficienza dei processi stessi e le relative modalità di rilevazione.”
Sui microprogetti:
1. questionario soddisfazione utenti
2. numero partecipanti
3. tasso frequenza (se non obbligatoria)
4. costo pro capite
Sull’attività didattica generale:parte specifica del questionario di soddisfazione del servizio scolastico.
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