INDICE
Principi generali
Rapporti scuola-famiglia: impegni reciproci
Diritti e doveri degli alunni
Norme disciplinari
Mancanze disciplinari
Provvedimenti disciplinari
Fasi del procedimento
Impugnazione
Vigilanza alunni
Regolamento delle mense scolastiche
Attività extrascolastiche
Viaggi di istruzione
Presenza di esterni alla scuola
Distribuzione di comunicazioni e materiali propagan
distici
Criteri per la concessione dei locali scolastici
Criteri per la formazione delle classi
Scuola dell’infanzia
Servizi generali e di segreteria
Funzionamento degli organi collegiali
REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DI AULE SPECIALI E LABORATORI
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
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Regolamento di Istituto
1. Principi generali.
La scuola favorisce e promuove la formazione integrale della persona e assicura il diritto allo studio
garantito a tutti i cittadini dalla Costituzione della Repubblica.
Essa affianca l’azione educativa svolta dalla famiglia, promuove l’integrazione sociale e culturale
degli alunni, proponendosi come comunità educativa nella quale si prepara l’esercizio della
cittadinanza attiva, attraverso l’assunzione di responsabilità, capacità di collaborare con gli altri,
solidarietà, impegno in vista di un bene comune.
Ispirandosi ai principi della Costituzione la scuola:
• promuove l’apprendimento in tutto l’arco della vita;
• assicura a tutti pari opportunità di raggiungere elevati livelli culturali;
• sviluppa capacità e competenze, coerenti con le attitudini e le scelte personali e con i
compiti istituzionali assegnati;
• promuove il conseguimento di una formazione storica e di appartenenza alla comunità
locale, nazionale ed europea.
La nostra comunità scolastica:
• accoglie, rispetta, valorizza le persone;
• promuove nei bambini e nei ragazzi comportamenti e atteggiamenti di fiducia, di autonomia
e di responsabilità, di rispetto;
• favorisce la motivazione ad apprendere;
• promuove le migliori condizioni per l’integrazione degli alunni diversamente abili;
• favorisce il dialogo interculturale come fattore di crescita educativa, improntandolo al
rispetto delle diverse culture e all’osservanza delle norme dello Stato italiano;
• ritiene fondamentale il dialogo educativo con le famiglie ed è aperta alle sollecitazioni del
territorio.
2. Rapporti scuola-famiglia: impegni reciproci
Scuola e famiglia sono cointeressate, ciascuna con la propria specifica funzione e competenza, a
collaborare ad un progetto coerente di educazione e formazione dell’alunno.
La collaborazione ha il fine di rendere reciprocamente efficaci ed incisivi gli interventi e di
orientare progressivamente l’educando nel rapporto con una realtà extrascolastica ed extrafamiliare
estremamente ricca, articolata e, allo stesso tempo, ambivalente.
• Per questo fine la scuola assume i seguenti impegni:
a) comunicare le linee essenziali della programmazione educativo-didattica e
dell’organizzazione scolastica;
b) adeguare la proposta formativa e le richieste di impegno alle caratteristiche personali di ogni
alunno, in modo da favorire un percorso di crescita rispettoso della personalità e delle
potenzialità originali;
c) promuovere occasioni di incontro con le famiglie al fine di informare, discutere di eventuali
problemi e proposte, accogliere suggerimenti relativamente all’organizzazione dell’attività
scolastica;
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d) ricercare ed accogliere dalle famiglie informazioni circa la storia, i problemi, gli interessi
extrascolastici dei singoli alunni al fine di rendere più adeguati interventi e percorsi
didattici;
e) farsi carico di informare e dialogare con i genitori sugli esiti scolastici e di apprendimento al
fine di sollecitare la corresponsabilità educativa;
f) promuovere e attuare attività educative e didattiche mirate a sottolineare aspetti
fondamentali della proposta formativa, favorire un’interazione con il territorio e a suscitare
in particolare la collaborazione della famiglia;
g) informare i genitori, nelle prime assemblee di classe, circa gli impegni e i criteri relativi ai
compiti per casa;
h) offrire la disponibilità a concordare incontri personali con i genitori interessati, per problemi
particolari ed urgenti.
• Per questo fine la famiglia si impegna a:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
Partecipare alle assemblee, ai colloqui individuali, agli incontri a carattere formativo, al
fine di conoscere la proposta formativa scolastica ed essere informata dei comportamenti,
delle dinamiche relazionali, dei problemi del gruppo classe.
Fornire ai docenti informazioni essenziali ad una più approfondita conoscenza dell’alunno.
Intervenire, da un punto di vista educativo, in occasione di eventuali segnalazioni da parte
degli insegnanti.
Informarsi presso i docenti dell’andamento scolastico del figlio.
Dialogare con il figlio sulle attività e sull’esperienza scolastica.
Prendere visione del lavoro svolto a scuola.
Controllare periodicamente la cartella e i quaderni dei ragazzi.
Seguire i figli nei compiti per casa, non sostituendoli, ma sostenendoli ed orientandoli.
Accogliere e collaborare con la scuola in quelle attività ed iniziative di arricchimento della
proposta educativa coinvolgenti l'intera comunità scolastica.
Discutere eventuali problemi, conflitti o mancanze, riguardanti i propri figli o la classe, con
chi di competenza, anche tramite il rappresentante di classe, insegnanti e Dirigente
Scolastico.
3. Diritti e doveri degli alunni
1. L’alunno ha diritto:
a) ad essere trattato con amorevolezza e rispetto;
b) ad una formazione culturale qualificata, che rispetti e valorizzi, anche attraverso
l’orientamento, l’identità di ognuno e sia aperto alla pluralità delle idee;
c) ad un insegnamento rispettoso delle caratteristiche e dei ritmi personali di apprendimento;
d) a richieste di impegno rispettose dell’età ed attente alle condizioni familiari ed
extrascolastiche;
e) ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione
che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio
rendimento;
f) alla trasparenza delle procedure relative ai procedimenti disciplinari;
g) di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola;
h) ad una partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola;
i) alla riservatezza ed alla tutela dei dati personali.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti, attraverso la cura per il
clima relazionale nelle classi, improntato a fiducia, stima e rispetto reciproco.
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3. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto dell’identità culturale e religiosa della comunità alla
quale appartengono, nell’osservanza delle norme dello Stato. La scuola favorisce l’accoglienza e
l’integrazione.
4. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita della persona e alla realizzazione di un servizio
educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative di qualificazione e integrative del curriculum;
c) iniziative per il recupero di situazioni di ritardo o svantaggio, nonché la prevenzione e il
recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti;
e) la disponibilità di una adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute.
5. Gli studenti hanno il dovere:
a) di essere puntuali;
b) di frequentare regolarmente le lezioni e ad assolvere agli impegni di studio connessi;
c) di comportarsi e utilizzare con rispetto l’ambiente, le strutture, i sussidi e i materiali messi a
disposizione dalla scuola;
d) di rispettare e utilizzare con cura il proprio materiale;
e) di portare a scuola l’occorrente per l’attività scolastica, evitando oggetti o strumenti che
potrebbero provocare distrazioni;
f) di svolgere puntualmente i compiti assegnati per casa, applicandosi con diligenza e impegno
alle attività di studio richieste;
g) di avere nei confronti del capo di istituto, dei docenti, di tutto il personale della scuola, dei
loro compagni, lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi;
h) di mantenere un linguaggio consono con l’ambiente, evitando assolutamente ogni forma di
turpiloquio;
i) di non assumere atteggiamenti che disturbino il lavoro dell’insegnante e dei compagni;
l) di mantenere un abbigliamento consono all’istituzione scolastica;
l) di essere particolarmente attenti ed accoglienti verso i compagni in situazione di handicap,
stranieri, o in condizioni di difficoltà o disagio.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne
cura, come importante fattore di qualità della vita della scuola.
4. Norme disciplinari.
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono a rafforzare il senso di
responsabilità ed il ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
2. La responsabilità disciplinare è personale, quindi i provvedimenti disciplinari sono individuali e
mai collettivi.
3. Nessuna infrazione disciplinare può influire sulla valutazione del profitto.
4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare, graduali, ispirate,
per quanto possibile, alla riparazione del danno. Esse possono essere convertite in attività a
favore della comunità scolastica.
5. All’alunno responsabile di violazioni delle norme, prima di essere sottoposto a sanzioni
disciplinari, è garantita la possibilità di esporre le proprie ragioni.
6. In caso di danno patrimoniale procurato alla scuola, l’alunno è tenuto al risarcimento, anche
attraverso un diretto ed operativo interessamento. Il personale della scuola è tenuto a controllare
periodicamente lo stato dell’arredo (in particolare dei banchi) al fine di individuare e segnalare
eventuali responsabilità.
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5. Mancanze disciplinari
Sono considerate mancanze disciplinari degli alunni, in riferimento ai doveri richiamati in
precedenza e ai principi che informano la vita della comunità scolastica, e come tali sanzionabili:
• disturbo delle attività didattiche ed insensibilità ai richiami degli insegnanti;
• linguaggio verbale e non verbale scorretto;
• mancanza del materiale didattico occorrente per le attività della giornata;
• introduzione a scuola di materiale e sostanze non inerenti alle attività scolastiche;
• utilizzo del cellulare in orario scolastico;
• mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, dei docenti e del personale della scuola;
• falsificazione, nei contenuti e nelle firme, delle giustificazioni e comunicazioni alle
famiglie;
• comportamenti che mettono in pericolo l’incolumità fisica propria, dei compagni e del
personale;
• comportamenti che possono arrecare danni al materiale proprio, altrui e alla struttura della
scuola;
• imbrattamento degli ambienti e delle attrezzature scolastiche;
• furti;
• azioni che non rispettano la normativa vigente in materia di privacy;
• atti di bullismo o cyberbullismo.
6. Provvedimenti disciplinari.
1. La violazione dei doveri, di cui all’articolo 3 del presente regolamento, comporterà, in rapporto
alla gravità ed alla eventuale recidiva, i seguenti provvedimenti disciplinari:
a) Richiamo verbale, da parte di un qualsiasi componente adulto della comunità educativa;
b) Richiamo scritto, comunicato dal docente alla famiglia tramite il libretto personale;
c) Richiamo scritto sul registro di classe, comunicato alla famiglia dal docente tramite il libretto
personale;
d) Divieto di svolgimento della pausa ricreativa in gruppo;
e) Allontanamento temporaneo dalla classe. In tal caso l’alunno viene affidato ad un altro
insegnante della stessa classe. Il provvedimento viene annotato sul registro di classe e
comunicato alla famiglia tramite il libretto personale;
f) Segnalazione e richiamo verbale da parte del Dirigente Scolastico;
g) Richiamo da parte del Consiglio di Classe con comunicazione scritta alla famiglia a cura del
coordinatore del Consiglio di classe;
h) Sospensione dalle lezioni con obbligo di presenza a scuola, prevedendo un adeguato
intervento educativo;
i) Sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore a quindici giorni con provvedimento
adottato dal Consiglio di Classe e di modulo (presieduto dal capo di istituto) in caso di gravi
o reiterate infrazioni disciplinari. Esso viene comunicato formalmente alla famiglia tramite
lettera;
j) Sospensione da una o più uscite didattiche e/o dalla gita d’istruzione in presenza di
comportamenti scorretti, recidivi nonostante i richiami e che creano pericolo per sé e per gli
altri. La non partecipazione di alunni alle uscite o alla gita a causa di provvedimento
disciplinare non incide sul calcolo della percentuale necessaria perché l’iniziativa possa
essere autorizzata.
2. La sanzione della sospensione può essere disposta, dopo aver percorso le altre possibilità, dal
Consiglio di Classe nella scuola secondaria di primo grado, presieduto dal dirigente Scolastico,
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3.
4.
5.
6.
nella composizione allargata alla presenza dei genitori eletti; nella scuola primaria dal consiglio
del gruppo docente responsabile della classe, presieduto dal dirigente scolastico, con la presenza
del genitore eletto quale rappresentante nel Consiglio di Interclasse.
Non è di norma consentito portare a scuola il cellulare, salvo motivate richieste da parte delle
famiglie, debitamente autorizzate dal dirigente scolastico. Nel caso in cui un alunno fosse
trovato col telefono acceso, questo sarà ritirato, consegnato all’insegnante vicario, il quale lo
restituirà ad un genitore dopo aver informato la famiglia con comunicazione scritta sul libretto
personale. Se inoltre il telefono fosse usato per fotografare, registrare o diffondere immagini e
dati personali, questo comporterà l’avvio di un procedimento disciplinare con sospensione dalle
lezioni fino a 15 giorni, in rapporto alla gravità del comportamento e alle conseguenze che ne
derivano.
L’utilizzo di materiale non consentito a scuola comporterà, oltre all’applicazione della sanzione
proporzionata alla gravità dell’infrazione, il ritiro del materiale fino al termine delle lezioni e la
comunicazione ai genitori mediante il libretto personale. Il materiale pericoloso per l’incolumità
delle persone verrà consegnato al dirigente scolastico o all’insegnante vicario e messo a
disposizione per il ritiro da parte dei genitori.
Le sanzioni che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottate dal consiglio
di classe o modulo, presieduti dal dirigente scolastico. Le sanzioni che comportano un
allontanamento superiore a 15 giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o
la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di
istituto.
L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni,
fino al termine dell’anno scolastico, con eventuale non ammissione all’esame di stato o allo
scrutinio finale, è disposto quando siano stati commessi reati, anche con recidiva, che violano la
dignità e il rispetto della persona, vi sia pericolo per l’incolumità delle persone, o nei casi di
violenza grave e tali da ingenerare un elevato allarme sociale.
7. Fasi del procedimento
Per le sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla comunità scolastica e sono deliberate da un
organo collegiale, è prevista la seguente procedura:
a) segnalazione scritta da parte del docente presente al dirigente scolastico dell’avvenuta
infrazione, con specificazione dettagliata dei fatti e delle circostanze e dei presunti
responsabili;
b) convocazione, entro i successivi tre giorni, dell’alunno segnalato e colloquio alla presenza
del dirigente scolastico e del docente coordinatore del consiglio di classe, al fine di accertare
l’effettiva responsabilità e le eventuali motivazioni o circostanze causali;
c) redazione di un sintetico verbale del colloquio sottoscritto dai docenti presenti e dal dirigente
scolastico;
d) convocazione del consiglio di classe, entro i successivi cinque giorni, nella forma allargata
alla presenza dei rappresentanti dei genitori per esaminare il caso sulla base della
segnalazione scritta del docente presente e del successivo verbale relativo al contraddittorio
avvenuto alla presenza del Dirigente Scolastico; decisione motivata dell’eventuale sanzione
disciplinare;
e) la riunione dell’organo collegiale risulta valida se è presente la maggioranza dei suoi
componenti;
f) la deliberazione risulta approvata se votata dalla maggioranza dei voti espressi; l’eventuale
astensione non viene considerata nel computo dei voti;
g) della decisione motivata viene data comunicazione scritta alla famiglia dell’alunno;
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h) la sanzione viene comunque applicata successivamente alla decisione dell’organo
competente.
8. Impugnazione
a) Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia
interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione, ad un apposito Organo di Garanzia
interno alla scuola;
b) l’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni;
c) la composizione dell’organo di garanzia è la seguente: il dirigente scolastico che lo presiede,
due docenti designati dal consiglio di Istituto e due genitori componenti la giunta esecutiva.
L’organo di garanzia dura in carica due anni.
d) nel caso di incompatibilità o dovere di astensione (qualora faccia parte dell’O.G. il genitore
dell’alunno sanzionato) il componente non prende parte alla riunione, che risulta comunque
valida;
e) la riunione dell’O.G. è valida se sono presenti almeno quattro componenti, incluso il
presidente;
f) la decisione sul ricorso è presa a maggioranza dei voti espressi; l’eventuale astensione non
viene considerata nel computo dei voti. In caso di parità prevale il voto del presidente.
9. Vigilanza alunni.
1. Per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante
l’uscita dalla medesima valgono le norme seguenti:
a) i cancelli delle sedi della scuola, onde evitare situazioni di pericolo connesse alla sosta nei pressi
della strada, sono aperti di norma cinque minuti prima dell’inizio e della fine delle lezioni.
L’obbligo di vigilanza da parte del personale scolastico si attiva, in osservanza alla vigente
normativa, cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, con l’apertura delle porte del plesso. I
genitori che lasciano i figli davanti all’edificio scolastico prima di tale orario, lo fanno
assumendosene la responsabilità;
b) gli alunni in ritardo rispetto all’orario sono ammessi in classe con idonea giustificazione: è
dovere degli insegnanti richiamare formalmente gli alunni in ritardo. Al fine di evitare il ripetersi
di queste situazioni, i docenti richiederanno ai genitori giustificazione scritta del ritardo al
verificarsi di un secondo episodio nel volgere di qualche giorno; il terzo ritardo dell’alunno
comporterà l’applicazione della sanzione disciplinare prevista, in rapporto all’entità e ripetersi
dei ritardi;
c) non sono ammessi ritardi sistematici: i casi saranno considerati ed eventualmente riferiti al
Dirigente Scolastico per gli opportuni provvedimenti, decisi dal consiglio di classe;
d) l’uscita anticipata è consentita solo previo accoglimento di motivata domanda e a condizione che
gli alunni stessi siano prelevati dai genitori o da familiari conosciuti e maggiorenni;
e) la presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le altre attività che vengono
svolte nel contesto dell’attività didattica;
f) dopo un’assenza deve sempre essere presentata una giustificazione esplicita, firmata da uno dei
genitori; per le assenze superiori a 5 giorni causate da malattia è necessario che i docenti esigano,
prima di riammettere l’alunno alle lezioni, il certificato medico;
g) non sono di norma ammesse assenze che non siano giustificate da motivi di salute o da motivi di
famiglia;
h) l’intervallo ha un valore ricreativo e costituisce pertanto un diritto per gli alunni ed un’occasione
di serena socialità. Esso conserva nondimeno una valenza educativa, per cui la prevenzione di
eventuali incidenti costituisce solo una parte dell’operato degli insegnanti. Per non snaturarne la
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i)
j)
k)
l)
m)
n)
o)
p)
q)
r)
funzione, di norma è stabilito che non superi i 20 minuti e che abbia inizio e termine uguale per
tutte le classi di un plesso;
l’accesso degli alunni al servizio di mensa, ove previsto, avviene a rotazione tra gruppi di classi,
con precedenza agli alunni più giovani. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici hanno
l’obbligo di dare aiuto a coloro che si trovassero in difficoltà. Eventuali diete specifiche connesse
a particolari condizioni di salute, ad allergie od intolleranze alimentari debbono essere
comunicate alla scuola mediante adeguata certificazione medica, in osservanza alle norme
previste dalle convenzioni vigenti tra il Comune e il Gestore del servizio. Eventuali esigenze
alimentari connesse a temporanee indisposizioni dovranno essere segnalate all’insegnante
all’inizio delle lezioni;
al termine delle lezioni l’uscita deve avvenire in modo ordinato e con la vigilanza del personale
docente e non docente;
dopo l’orario stabilito cessa l’obbligo di vigilanza da parte della scuola; il personale scolastico
della scuola primaria si farà carico dell’eventuale vigilanza degli alunni, all’interno dei locali
scolastici, in casi eccezionali di ritardo dei genitori. Eventuali reiterati ritardi dei genitori
verranno segnalati alle competenti autorità;
i cancelli e le porte di accesso all’edificio dovranno essere chiusi dai collaboratori scolastici 15
minuti dopo la fine delle lezioni in ciascun plesso;
gli alunni dovranno portare con sé il necessario corredo scolastico: non sarà di norma ammessa
durante l’orario delle lezioni la consegna di materiali scordati a casa, anche in coerenza con un
principio di educazione alla responsabilità. Casi particolari di dimenticanza saranno valutati dal
personale scolastico sulla base del criterio di necessità;
durante l’orario scolastico non può essere ammessa la presenza di alcun estraneo entro l’area
comprensiva dell’edificio scolastico e delle relative pertinenze, salvo autorizzazione della
direzione;
gli insegnanti sono altresì tenuti a vigilare sulla puntualità degli alunni, nonché sulle condizioni
igienico-sanitarie con cui si presentano a scuola;
in caso di indisposizione o di infortunio di un alunno, deve essere approntato un tempestivo
soccorso. Qualora quest’ultimo venisse organizzato dall’insegnante di classe, i rimanenti alunni
saranno affidati alla custodia del personale collaboratore scolastico o dei colleghi;
Qualora si rendesse necessario il trasporto degli alunni al Pronto Soccorso, l’insegnante
provvederà a chiamare il SUEM al n. 118. In tal caso saranno avvisate la Direzione e la famiglia
dell’alunno. Ai fini assicurativi, nel caso di infortunio di un alunno, è necessario redigere e
consegnare tempestivamente in Direzione una dichiarazione contenente la descrizione dei fatti;
nelle prime assemblee con i genitori gli insegnanti sono tenuti ad illustrare il Regolamento di
Istituto che sarà fornito in copia a ciascuna famiglia all’atto della sua approvazione o modifica e,
successivamente, alle famiglie delle classi prime all’inizio di ogni anno scolastico.
10. Regolamento delle mense scolastiche.
a. La mensa scolastica costituisce un momento fondamentale dell'attività educativa della
scuola: in questa sede infatti si sviluppa particolarmente l'educazione alla socialità,
all’autonomia, all'alimentazione, al corretto uso degli spazi comuni, ad un adeguato
atteggiamento che eviti comportamenti di spreco.
b. Le mense scolastiche devono essere pertanto luoghi in cui sia possibile pranzare e dialogare
serenamente.
c. Gli insegnanti vi svolgono un’ineliminabile funzione educativa, per cui non possono essere
completamente distolti da compiti organizzativi e distributivi.
d. Le famiglie che aderiscono al servizio si impegnano a far sì che i figli fruiscano con
continuità del servizio stesso, evitando particolarismi e pretese che risultano insostenibili per
un servizio di refezione scolastica.
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e. I genitori che non aderiscono al servizio, per eccezionali motivi familiari o di salute, si
impegnano, sotto la propria responsabilità, a venire a prelevare il figlio ed a riportarlo in
tempo per la ripresa dell'attività pomeridiana; non sono comunque ammesse uscite durante
l’orario di refezione scolastica da parte di alunni non accompagnati dai genitori.
f. Eventuali problemi o lamentele andranno prontamente comunicate ai rappresentanti dei
genitori nel Consiglio di Interclasse o Intersezione, o nel comitato mensa, affinché siano
segnalati al Dirigente ed opportunamente affrontati e superati.
11. Attività extrascolastiche.
La scuola è una comunità educante che ricerca una continuità con la famiglia, il territorio, i contesti
educativi e formativi del tempo libero. Essa accoglie, valuta criticamente e seleziona le proposte che
le sono presentate dall’esterno sulla base dei seguenti criteri:
• realtà: rispetto ai bisogni educativi dei bambini e al contesto culturale e sociale locale;
• intenzionalità: le attività devono essere programmate e preparate per produrre apprezzabili
esiti formativi;
• pubblicità: l'attività dev'essere condivisa dai docenti che la propongono ed incontrare
l'assenso delle famiglie;
• non discriminazione: le attività promosse non possono essere motivo di distinzione o
discriminazione, di ordine economico, culturale o religioso, fra gli alunni;
• rispondenza ai compiti istituzionali: la scuola non può e non deve occuparsi di tutto,
restando fedele ad una specificità che esige scelte attente e selettive.
Tutte queste iniziative sono di competenza del Consiglio di classe, interclasse e intersezione in fase
propositiva-promozionale e del Consiglio di Istituto in sede deliberante.
12. Viaggi di istruzione.
La procedura generale per l'effettuazione delle visite guidate è quella prevista dalla normativa
vigente, che richiama finalità, organizzazione e modalità di effettuazione.
Per quanto non previsto si precisa che :
- la delibera sulla programmazione di visite guidate che comportino l'uso del mezzo di
trasporto spetta sempre al Consiglio di Istituto che vi provvede almeno una volta all'anno,
con la procedura prevista dalla normativa;
- sono possibili deroghe e deleghe al Dirigente, salvo successiva ratifica del Consiglio di
Istituto, per quelle attività non programmabili, data la possibilità di variazione dei calendari
non dipendenti dall’organizzazione scolastica;
- per le uscite nel territorio, che non comportino uso del mezzo di trasporto, deve essere
comunque preventivamente informato il Dirigente e richiesto il consenso scritto delle
famiglie.
All’inizio di ogni anno scolastico ogni gruppo docente presenterà al Consiglio di
classe/interclasse/intersezione della propria scuola, per l’approvazione, la proposta di piano delle
visite guidate e viaggi di istruzione. È opportuno che i docenti abbiano preventivamente acquisito
l’assenso dei genitori a concorrere economicamente nelle prime assemblee di classe/sezione.
Sono ammessi viaggi di norma non superiori ai tre giorni continuativi, in considerazione
dell’impegno economico richiesto alle famiglie. Per la scuola dell’infanzia si autorizzeranno uscite
nell’ambito del territorio comunale o dei comuni viciniori, di non più di una giornata.
L’autorizzazione dei singoli viaggi, inclusi nel piano approvato annualmente dal Consiglio di
Istituto, è disposta dal Dirigente Scolastico, che vi provvederà a condizione che:
• partecipino alle visite o ai viaggi almeno il 90% degli alunni;
• nessuno sia escluso per motivi economici;
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siano a carico dei genitori gli oneri relativi;
sia acquisito il consenso scritto dei genitori degli alunni partecipanti e gli stessi siano forniti
di cartellino di riconoscimento rilasciato dalla scuola.
Saranno autorizzate dal Consiglio solamente le uscite e i viaggi con agenzie di trasporto che
documentino il rispetto di tutte le condizioni assicurative e di sicurezza previste dalla vigente
normativa in materia.
Alle visite guidate e ai viaggi di istruzione può essere eccezionalmente consentita la partecipazione
dei genitori, con funzioni di accompagnatori o esperti, purché coperti da assicurazione.
•
•
13. Presenza di esterni alla scuola.
In linea di principio non può essere ammessa nella scuola la presenza di personale estraneo alle
attività dell’ Istituto. La presenza è motivata solo se richiesta dagli insegnanti e giustificata dal
punto di vista didattico. Il contributo offerto da queste persone deve far riferimento alla loro
esperienza o competenza, da porre a servizio dell'attività scolastica. Non essendo possibile
remunerare questo tipo di contributo è ovvio che deve trattarsi di prestazione gratuita.
Per qualsiasi intervento esterno va preventivamente richiesta l'autorizzazione del Dirigente
scolastico e, per gli interventi continuativi, l’ approvazione da parte del Consiglio di Istituto.
Per nessun motivo possono comunque essere raccolti a titolo privato fondi all'interno della scuola,
se non per iniziative che siano state preventivamente discusse e approvate dal Consiglio di Istituto.
E' obbligatorio che la gestione di fondi o contributi debba sempre avvenire attraverso gli strumenti
ordinari del Bilancio.
I genitori sono ammessi all’interno della struttura scolastica solo nelle occasioni canoniche del
ricevimento con gli insegnanti, per le assemblee, ed in generale in tutte le occasioni in cui sia
esplicitamente richiesta la loro presenza.
Non sono di norma ammessi colloqui fra insegnanti e genitori durante l’orario di svolgimento delle
lezioni.
I genitori possono ritirare i propri figli, per motivi di famiglia, previa comunicazione nel libretto
personale e autorizzazione del personale docente: in ogni caso l’uscita da scuola durante l’orario
delle lezioni può avvenire con la riconsegna dell’alunno ad uno dei genitori o adulti delegati.
Rimane esclusa la presenza di chiunque non addetto alle attività scolastiche , anche per brevissimi
periodi, all’interno dei locali scolastici, fatto salvo l’atrio, durante l’orario scolastico.
14. Distribuzione di comunicazioni e materiali propagandistici.
Qualsiasi manifesto o pubblicazione o volantino estraneo all’attività della scuola e alle sue finalità
istituzionali non può essere fatto circolare o distribuito agli alunni. Le comunicazioni esterne hanno
diritto di cittadinanza solo se preventivamente autorizzate dal Capo di Istituto sulla base di alcuni
criteri guida :
a) essere rivolte alla maggioranza di genitori e ragazzi;
b) non esibire finalità di lucro;
c) rispondere a riconosciuti bisogni culturali, formativi, ricreativi, sportivi , coerenti con le finalità
istituzionali;
d) non esibire marcata caratterizzazione partitica e/o religiosa;
e) essere promosse da Enti o Associazioni che rispondono ai criteri individuati.
La scuola non accetta a nessun titolo materiale librario o pubblicazioni lasciate in visione, rivolte a
insegnanti o alunni, in quanto non può farsi strumento di propaganda e veicolazione di materiale da
parte delle case editrici. La disponibilità resta evidentemente in occasione dell'adozione dei libri di
testo, escludendo a qualsiasi titolo l'assunzione in carico di quaderni operativi per le vacanze.
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15. Criteri per la concessione dei locali scolastici.
L’uso dei locali scolastici, degli spazi e delle attrezzature avviene nel rispetto dei seguenti criteri.
a) I locali possono essere concessi ad enti, associazioni, o soggetti, solo per iniziative ed
attività che realizzino una funzione di promozione sociale, culturale e civile coerente con il
compito formativo e istituzionale svolto dalla scuola.
b) Le iniziative devono avere carattere pubblico e non marcata finalità di lucro.
c) L’apertura, la custodia e la chiusura dei locali deve essere, di norma, assicurata da personale
scolastico.
d) Nel caso in cui il servizio non sia garantito dal personale scolastico, deve essere sempre
individuato un responsabile per l’apertura e la chiusura dei locali al fine di garantire un’
adeguata custodia.
e) La concessione è subordinata all’individuazione delle responsabilità in ordine al riordino ed
alla pulizia dei locali e all’assunzione di responsabilità per i danni a strutture e/o attrezzature
utilizzate, causate anche accidentalmente dall’utente.
f) La concessione è sempre limitata ad un anno scolastico e deve, quindi, essere sottoposta a
verifica del Consiglio di Istituto per l’eventuale rinnovo.
g) L’utilizzo dei laboratori informatici da parte di esterni può avvenire solamente sotto la
diretta vigilanza da parte dei responsabili scolastici, o loro delegati, e comporta il pagamento
di una tariffa stabilita dal Consiglio di Istituto.
h) Il venir meno dei principi e delle condizioni stabiliti dal presente regolamento, da parte dei
soggetti assegnatari del servizio, comporta la sospensione della concessione anche durante il
corso dell’attività e senza preavviso, fatte salve le azioni di risarcimento dei danni materiali
e morali che il Consiglio di Istituto riterrà di intraprendere.
La richiesta di utilizzo dei locali avverrà con documentata domanda scritta indirizzata al Dirigente
Scolastico che la inoltrerà al Consiglio di Istituto per l’esame.
Il Consiglio di Istituto, nel valutare la richiesta di concessione dei locali scolastici per attività che
realizzino le funzioni previste dall'art. 12 della legge 517/77, dovrà attenersi ai criteri stabiliti dal
Consiglio Scolastico Provinciale e dalla C.M. 144 del 03.06.1978.
La decisione relativa alla concessione può essere esaminata dal Dirigente Scolastico, in autonomia e
senza il coinvolgimento del Consiglio di Istituto, nei casi in cui l’urgenza della risposta non
consenta apposita convocazione dell’organo collegiale e si tratti di concessione breve e non
continuativa. Sarà cura del Consiglio di Istituto inserire nelle delibere di accoglimento per l’utilizzo
dei locali scolastici per attività complementari allo studio, e che richiedano da parte degli utenti un
esborso economico, una clausola di solidarietà che riservi agli utenti non abbienti un congruo
numero di posti gratuiti.
16. Criteri per la formazione delle classi.
Nella formazione delle classi prime della scuola primaria, la Commissione incaricata procede
alla proposta di formazione delle classi con riferimento ai seguenti criteri:
• eterogeneità dei livelli apprendimento/maturazione degli alunni;
• presenza equamente distribuita di maschi e femmine;
• non concentrazione dei casi di difficoltà di apprendimento, disagio o handicap;
• equa distribuzione di alunni stranieri;
• considerazione di eventuali indicazioni ricavate dalla scheda di continuità fra scuola
dell’infanzia e scuola primaria.
Di norma non sono ammesse richieste di trasferimento all’interno dell’Istituto o del Plesso.
Eventuali richieste di trasferimento all’interno dell’istituto o del plesso, in casi eccezionali,
dovranno essere motivate e potranno essere concesse, a discrezione del Capo d’Istituto, valutate
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anche le condizioni didattiche delle classi richieste, a seguito di colloquio coi genitori e i docenti
interessati.
In caso di eccedenza delle domande di iscrizione alle classi della Scuola Primaria si applicano i
seguenti criteri e punteggi, che daranno origine a priorità:
• alunni obbligati e residenti nel Comune di Rubano
punti 50
• alunni residenti nel bacino d’utenza della Scuola (secondo lo stradario del Comune di
Rubano)
punti 25
• alunni residenti nello stradario di Bosco che chiedono il tempo scuola di 40 h alla sc. Da
Vinci
punti 25
• alunni residenti nello stradario di Villaguattera che chiedono il tempo scuola di 30 h alla sc.
Da Vinci o D’Acquisto
punti 25
• alunni nati entro il 31/12 dell’anno di riferimento
punti 10
• entrambi i genitori lavoratori, con certificazione del datore di lavoro
punti 8
• alunni anticipatari, nati fra il 01/01 e il 30/04 dell’anno successivo a quello di riferimento
punti 6
• alunni provenienti da scuole dell’Infanzia del Comune di Rubano
punti 6
• alunni con fratelli frequentanti la scuola richiesta
punti 6
• alunni con nonni residenti nel Comune di Rubano
punti 4
• alunni con almeno un genitore che lavora nel Comune di Rubano
punti 4
• un genitore/familiare convivente in grave condizione di handicap
punti 4
• n. di figli minori di 14 anni presenti nel nucleo familiare p. 1 per due figli; p. 2 per tre figli;
p. 4 per quattro o più figli (compreso l’alunno)
In caso di parità di punteggio precede l’alunno nato prima.
Gli alunni non residenti nel Comune di Rubano vengono comunque accolti subordinatamente ai
residenti.
Le precedenti condizioni dovranno essere opportunamente documentate all’atto di iscrizione.
I criteri di cui sopra si applicano alle iscrizioni pervenute e regolarizzate entro il termine stabilito
dall’annuale circolare ministeriale; dopo quel termine le precedenze sono determinate dall’ordine di
arrivo, certificato dal numero di protocollo, immediatamente assegnato dalla segreteria.
Entro i termini per la formazione delle classi e la comunicazione a sistema dell’organico, sono
pubblicate a cura della segreteria, nel caso di eccedenza di domande, le graduatorie delle richieste,
che valgono come eventuali “liste d’attesa”, valide fino all’inizio dell’anno scolastico.
Avverso le graduatorie d’istituto è ammesso ricorso entro cinque giorni a una commissione,
nominata dal Dirigente Scolastico, di cui fanno parte i due genitori e il docente della giunta
esecutiva e due ass.ti amm.vi incaricati delle iscrizioni. La Commissione, presieduta dal Dirigente
Scolastico, decide sui ricorsi entro i successivi dieci giorni.
Per l’iscrizione alle classi della Scuola Secondaria di 1°grado sono confermati i medesimi criteri
che assicurano una composizione equilibrata dei gruppi classe, già indicati per la Scuola Primaria.
Per le precedenze nel caso di eccedenze di richieste rispetto ai posti disponibili si applicano i
seguenti criteri e punteggi di priorità:
•
•
•
•
•
alunni residenti nel Comune di Rubano
punti 50
alunni residenti nel territorio di Rubano e Bosco (secondo lo stradario del Comune)
richiedenti la sede di Via Rovigo
punti 25
entrambi i genitori lavoratori, con certificazione del datore di lavoro o di lavoro autonomo
punti 8
alunni provenienti da scuole primarie del Comune di Rubano
punti 6
alunni con fratelli frequentanti la scuola richiesta
punti 6
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•
•
•
•
alunni con nonni residenti nel Comune di Rubano
punti 4
alunni con almeno un genitore che lavora nel Comune di Rubano
punti 4
un genitore/familiare convivente in grave condizione di handicap
punti 4
n. di figli minori di 14 anni presenti nel nucleo familiare: p. 1 per due figli; p. 2 per tre figli;
p. 4 per quattro o più figli (compreso l’alunno)
In caso di parità di punteggio precede l’alunno nato prima.
Le precedenti condizioni dovranno essere opportunamente dichiarate all’atto di iscrizione e
successivamente documentate su richiesta della segreteria.
Gli alunni non residenti nel Comune di Rubano vengono comunque accolti subordinatamente ai
residenti.
Avverso le graduatorie d’istituto è ammesso ricorso entro cinque giorni a una commissione,
nominata dal Dirigente Scolastico, di cui fanno parte i due genitori e il docente della giunta
esecutiva e due assistenti amm.vi incaricati delle iscrizioni. La Commissione, presieduta dal
Dirigente Scolastico, decide sui ricorsi entro i successivi dieci giorni.
In caso di eccedenza delle domande di iscrizione alle sezioni della Scuola dell’Infanzia si
applicano i seguenti criteri e punteggi, che daranno origine a priorità:
• Residenza nel Comune di Rubano
punti 40
• Fratello o sorella già frequentante la scuola richiesta
punti 20
• Presenza di un solo genitore nel nucleo familiare
punti 15
• Entrambi i genitori lavoratori, con certificazione del datore di lavoro o di lavoro autonomo
punti 10
• Figli di genitori con sede lavorativa nel Comune di Rubano
punti 2
• Presenza di altri figli nel nucleo familiare (escluso l’iscritto)
punti 1
• Bambini che abbiano parenti o affini residenti nel Comune di Rubano
punti 1
In caso di parità di punteggio precede l’alunno nato prima.
In ogni caso gli alunni nati entro il 31/12 precedono gli anticipatari
Gli alunni non residenti nel Comune di Rubano vengono accolti subordinatamente ai residenti.
Le precedenti condizioni dovranno essere opportunamente documentate all’atto di iscrizione.
I criteri di cui sopra si applicano alle iscrizioni pervenute e regolarizzate entro il termine stabilito
dall’annuale circolare ministeriale; dopo quel termine le precedenze sono determinate dall’ordine di
arrivo, certificato dal numero di protocollo, immediatamente assegnato dalla segreteria.
Entro i termini per la formazione delle classi e la comunicazione a sistema dell’organico, sono
pubblicate a cura della segreteria, nel caso di eccedenza di domande, le graduatorie delle richieste,
che valgono come eventuali “liste d’attesa”, valide fino all’inizio dell’anno scolastico.
Avverso le graduatorie d’istituto è ammesso ricorso entro cinque giorni a una commissione,
nominata dal Dirigente Scolastico, di cui fanno parte i due genitori e il docente della giunta
esecutiva e due ass.ti amm.vi incaricati delle iscrizioni. La Commissione, presieduta dal Dirigente
Scolastico, decide sui ricorsi entro i successivi dieci giorni.
17. Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia funziona dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.45 alle ore 16.00, con i seguenti
orari e regole:
dalle ore 7.45 alle ore 9.00, tempo di accoglienza;
dalle ore 11.45 alle ore 12.00, prima uscita antimeridiana;
dalle ore 12.50 alle ore 13.00, seconda uscita dopo la mensa;
dalle 15.30 alle 16.00, riconsegna dei bambini alle famiglie al termine delle lezioni.
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Accoglienza: dalle ore 7.45 alle ore 9.00.
I genitori devono accompagnare i bambini all’interno della scuola e affidarli alle insegnanti di
sezione.
È fatto divieto ai genitori di sostare nei locali della scuola oltre il tempo necessario alle suddette
operazioni di affidamento.
Il cancello della scuola sarà chiuso alle ore 9.00: eventuali ritardi saranno segnalati telefonicamente
alle insegnanti in tempo utile.
Uscite.
Sono consentite uscite anticipate: dalle ore 11.45 alle ore 12.00 per coloro che eccezionalmente non
usufruiscono del servizio mensa per particolari motivazioni; dalle ore 12.50 alle ore 13.00 per
coloro che non si fermano a scuola il pomeriggio. I genitori sono tenuti al rispetto scrupoloso degli
orari, al fine di garantire condizioni di sicurezza e di funzionalità didattica. Si raccomanda inoltre ai
genitori di uscire dai locali scolastici dopo avere ritirato i figli, per evitare possibili situazioni di
pericolo dovute a non custodia dei minori.
Delega scritta
All' uscita dalla scuola il bambino dovrà essere affidato ai genitori. In caso di necessità potrà essere
delegato altra persona maggiorenne preventivamente autorizzata per iscritto dai genitori e con
documento di riconoscimento.
Assenze
Le assenze dei bambini devono essere motivate, in caso di malattie infettive e assenze prolungate,
il genitore è tenuto a informare le insegnanti. L’assenza non giustificata, superiore ad un mese, può
comportare la dimissione anticipata. Quando si protraggono per un periodo superiore a 5 giorni per
malattia, il bambino potrà essere riammesso a scuola solo se accompagnato da certificato medico.
Mensa
Nella scuola è previsto il servizio mensa. Il menù sarà posto in visione nella bacheca all’ingresso e
consegnato alle famiglie. Nel caso in cui il bambino necessiti di una dieta particolare per allergia,
intolleranza o altre motivazioni, i genitori dovranno informare le insegnanti e fare richiesta scritta
al competente Ufficio Comunale, attraverso la segreteria dell’Istituto. Per motivi etico-religiosi è
sufficiente un’autocertificazione da allegare alla richiesta.
Abbigliamento corredo
Per favorire lo sviluppo dell’autonomia personale e il benessere psico-fisico degli alunni si
consiglia:
• Abbigliamento comodo e pratico: scarpe con strappo, tuta o pantaloni con eleastico, evitare
bretelle, cinture salopette o body, no grembiulino.
• Disponibilità di un cambio completo (mutandine, maglietta, calzini e vestiti), adeguato alla
stagione.
• Per il riposo pomeridiano: un cuscino piccolo, una federa e una coperta adeguata alla
stagione, contrassegnata con nome e cognome.
• Per l’igiene personale: un asciugamano piccolo, con asola per apprenderlo e contrassegno.
Varie.
Non si portano a scuola giochi o merende di vario genere, comprese caramelle e succhi di frutta,
per motivi di sicurezza. La merenda viene consumata a scuola al mattino ed è fornita dalla ditta
Camst per tutti i bambini. Le insegnanti non sono abilitate a somministrare alcun tipo di
medicinale, esclusi i salvavita che necessitano di apposito protocollo.
I genitori hanno il dovere di curare l’igiene e il decoro degli alunni e di provvedere ad eventuali
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segnalazioni degli insegnanti.
18. Servizi generali e di segreteria.
a) L’orario di apertura al pubblico è deliberato dal Consiglio di Istituto e pubblicato
annualmente all’albo della scuola e nel sito web. Nei periodi estivi il ricevimento del
pubblico si svolgerà secondo orari diversi e comunicati agli utenti.
b) Il servizio all’utenza, oltre a tener conto delle vigenti disposizioni, si ispira a principi di
trasparenza, equità, correttezza, rispetto della privacy, accoglienza, efficacia, efficienza,
valorizzazione delle risorse umane.
c) Le mansioni del personale di segreteria sono suddivise in aree di pertinenza, che vengono
comunicate al personale e all’utenza, sulla base del piano annuale di lavoro: area del
personale, area amministrativa e contabile ed affari generali, area didattica e alunni.
d) Le fondamentali competenze del personale collaboratore scolastico sono le seguenti:
accoglienza e vigilanza alunni; sorveglianza, custodia e pulizia dei locali e spazi scoperti
della scuola; supporto all’attività didattica e amministrativa; assistenza agli alunni in
condizione di handicap; attività di piccola manutenzione e interventi non specialistici.
19. Funzionamento degli organi collegiali
Fasi delle attività.
Le fasi dell'attività degli Organi Collegiali possono essere così elencate:
- convocazione dell'Organo;
- svolgimento della seduta;
- discussione dei singoli punti all'Ordine del giorno;
- votazione;
- verbalizzazione della seduta.
Convocazione dell'Organo
Il potere di convocazione è attribuito in via ordinaria al Presidente; in caso di assenza la seduta è
presieduta dal vicepresidente, se eletto, da un delegato del Dirigente Scolastico, o dal membro più
anziano.
Iniziative per sollecitare la convocazione dell'Organo possono essere assunte anche da un numero
qualificato dei suoi componenti (maggioranza assoluta).
Della convocazione va data comunicazione scritta ai singoli membri, con congruo anticipo: nella
stessa devono essere indicati data, ora, luogo della riunione e ordine del giorno.
Eventuali integrazioni all'ordine del giorno devono essere proposte in apertura di seduta ed
approvate a maggioranza dei componenti.
Svolgimento della seduta
Il Presidente deve innanzitutto verificare la sussistenza del numero legale. Per la validità delle
adunanze del Collegio dei Docenti, del Consiglio di Istituto e della Giunta è richiesta la presenza di
almeno la metà più uno dei componenti in carica.
Il Presidente dichiara quindi aperta la seduta e verifica la presenza del segretario verbalizzatore;
nell'eventualità di una sua assenza o nel caso in cui non sia stato nominato, designa il segretario fra i
componenti del Consiglio. Il segretario che verbalizza gli incontri del Consiglio di Istituto avrà
preferibilmente un mandato triennale.
Tra le sue attribuzioni il Presidente:
- presiede la seduta, eventualmente la sospende, la aggiorna, ne dichiara la chiusura;
- coordina il dibattito e concede la parola secondo l'ordine di richiesta ad intervenire;
- designa gli scrutatori in caso di votazioni segrete;
- sottoscrive, unitamente al segretario, il verbale della seduta del Consiglio.
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Discussione dell'Ordine del giorno
L'ordine di trattazione degli argomenti è di norma quello indicato nell'Ordine del giorno della
convocazione. Il Consiglio può decidere di modificarlo.
L'argomento in discussione dovrà essere circostanziato e presentato ai consiglieri dal Presidente o
da altro componente dell'Organo, in modo da chiarire i termini dell'eventuale delibera da adottare.
Ciò al fine di favorire una partecipazione consapevole dei consiglieri in fase di formulazione ed
assunzione della decisione.
Alle riunioni degli Organi Collegiali possono partecipare, con compiti consultivi, gli specialisti che
operano nell'ambito dei servizi territoriali, amministratori o esperti di cui l'Organo, a maggioranza,
decida di avvalersi per affrontare più compiutamente determinati argomenti.
Qualora non sia eletto fra i componenti, il Consiglio di Istituto si avvarrà della consulenza e della
presenza, per particolari aspetti tecnico - amministrativi, del Direttore dei Servizi Generali e
Amministrativi.
Votazione
Esaurita la discussione si passa alla votazione quale momento di sintesi del dibattito, che formalizza
gli orientamenti (prese di posizione, espressione di pareri...) e le decisioni (delibere) dell'Organo
Collegiale.
La votazione può essere preceduta da motivate dichiarazioni di voto. Il voto può essere espresso:
- in forma tacita, se nessun consigliere interviene, chiedendo votazione palese dopo che il presidente
ha dichiarato che una determinata proposta si intende approvata all'unanimità;
- in forma palese, per alzata di mano con conteggio di favorevoli, contrari, astenuti;
- in forma segreta, se si fa questione di persone.
Una delibera si intende approvata se adottata a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi.
Ai fini del computo della maggioranza, astensioni e schede bianche o nulle non sono considerate
voto validamente espresso.
In caso di parità prevale il voto del Presidente.
Qualora si fronteggino due o più proposte alternative, risulta approvata quella che in prima
votazione ottiene la maggioranza assoluta dei voti espressi validamente o, in ballottaggio, la
maggioranza relativa.
Verbalizzazione delle sedute
La verbalizzazione delle sedute di tutti gli Organi Collegiali di Istituto è aspetto fondamentale della
vita dell'Organo, in assenza della quale ogni seduta o delibera è da considerarsi nulla.
Saranno pertanto verbalizzate le sedute dei Consigli di Interclasse e Intersezione, del Collegio
Docenti, del Consiglio di Istituto, della Giunta, nonché di tutti gli incontri di programmazione dei
moduli e di sezione.
20. REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DI AULE SPECIALI E LABORATORI
20.1. REGOLAMENTO MENSA.
La mensa scolastica è occasione d’incontro degli alunni finalizzata al loro benessere psico-fisico e
sociale per la realizzazione della “convivialità”. Alla mensa possono partecipare gli alunni che ne
facciano richiesta.
La pausa-pranzo deve, a tutti gli effetti, essere un momento sereno ed educativo, importante nella
formazione degli studenti. E' indispensabile seguire alcune norme per utilizzare nel migliore dei
modi la struttura ed il servizio.
COMPORTAMENTO ALUNNI
- al termine delle lezioni antimeridiane, in attesa del pasto, i ragazzi possono servirsi dei bagni
al piano terra (pulizia delle mani…..) e, successivamente, si avvieranno, ordinatamente,
all'ingresso della sala mensa;
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-
-
-
-
l'accesso al locale mensa della scuola deve avvenire in ordine, in fila, senza spingere o
sorpassare, dopo che uno degli insegnanti assistenti abbia dato il permesso d'entrata;
all’entrata gli alunni devono prendere il vassoio senza giocare, rimanere in fila, avvicinarsi
al banco della distribuzione del cibo, prendere le posate, il bicchiere ed il tovagliolo ed
attendere che le inservienti consegnino loro i piatti con il cibo, i condimenti verranno
consegnati dal collaboratore presente;
faranno attenzione a non versare acqua e a non imbrattare i tavoli o il pavimento; in caso di
incidente i ragazzi dovranno avvisare gli insegnanti; tutti devono moderare il tono della voce
i docenti autorizzano i ragazzi ad uscire dall’aula mensa solo dopo aver controllato che
abbiano terminato il pasto; non è permesso portare alimenti all’esterno della sala mensa;
se vi è la possibilità di un "bis", si deve chiedere il permesso all'insegnante o all'assistente
presenti, che può concederlo solo dopo il completamento della distribuzione del pasto a tutti
gli alunni;
al termine del pasto, tutti gli alunni devono uscire dall’edificio scolastico evitando di
soffermarsi all’interno o nelle aule;
durante l'intervallo-mensa, in giardino, è proibito fare giochi pericolosi, correre o gettarsi
per terra; è fatto divieto di salire al piano superiore o entrare in classe, senza l’autorizzazione
del docente di sorveglianza;
se l'intervallo-mensa è effettuato all'interno della scuola, in atrio, non si deve assolutamente
correre, giocare a palla o rincorrersi.
COMPITI DEGLI INSEGNANTI
- controllare che gli alunni si comportino in maniera corretta;
- vigilare i ragazzi sia all’esterno che all’interno dell’edificio in caso di maltempo e verificare
che nei servizi non sostino alunni incustoditi.
Docenti referenti (uno per plesso)
- Inoltrare eventuali osservazioni sulla qualità dei cibi e della cottura alla Ditta fornitrice e/o
al Comune tramite ufficio di segreteria;
- collaborare con i genitori del comitato mensa;
- relazionare nei consigli di classe sull’andamento del servizio mensa;
- inviare relazione conclusiva al Dirigente Scolastico.
COMPITI DEL COLLABORATORE SCOLASTICO
- vigilare e sorvegliare durante il periodo mensa;
- pulire il locale mensa
COMITATO MENSA
Il comitato mensa è formato dai genitori degli alunni che usufruiscono del servizio mensa,
disponibili a svolgere tale funzione (uno per plesso) e dagli insegnanti referenti. Al termine della
loro visita alla mensa, i genitori si confronteranno con l’insegnante incaricato per stilare i loro
rilievi di prassi, che dovranno essere trasmessi al D.S. e al Comune di Rubano.
20.2. REGOLAMENTO AULA INFORMATICA
- Alunni L’utilizzo dei personal computer e delle attrezzature comporta l’accettazione incondizionata del
presente regolamento:
Norme generali di comportamento:
Gli studenti della scuola potranno accedere al locale solo se accompagnati dal docente in servizio
nella classe. Nell’aula non è consentito il deposito di zaini e capotti, per motivi di sicurezza.
1. E’ espressamente vietata la permanenza in laboratorio degli alunni in assenza
dell’insegnante o del collaboratore scolastico.
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2. In laboratorio non è consentito consumare pasti di alcun tipo. Nell’eventualità della
coincidenza con la ricreazione, gli alunni sono obbligati a uscire dall’aula computer,
consumare la propria merenda e rientrare a ricreazione ultimata.
3. L’aula va tenuta con cura e ordine; non si devono sporcare, imbrattare suppellettili od altro
né toccare gli schermi con le dita. All’uscita dal laboratorio ciascuno deve mettere ogni
cosa al proprio posto E’ cura degli alunni risistemare tastiere, mouse, sedie e quant’altro
come sono stati trovati all’ingresso, mentre il docente presente controlla l’effettivo
svolgimento delle suddette operazioni.
4. L’accensione e lo spegnimento delle macchine va eseguita solo su specifica indicazione del
docente.
5. Ogni qualvolta l’alunno utilizza il PC deve compilare in ogni sua parte l’apposito registro.
6. L’alunno deve osservare il massimo silenzio ascoltando le direttive dell’insegnante. Non
deve permettere che alcuno tocchi il proprio computer perché ne è direttamente
responsabile.
7. È severamente vietato staccare cavi elettrici da ciabatte e prese, così come i cavi di
connessione alle periferiche.
8. L’utilizzo di pen-drive o CD personali è consentito solo previa autorizzazione del docente e
dopo aver effettuato la scansione antivirus installata nei PC del laboratorio.
9. È fatto divieto di cambiare le impostazioni e le configurazioni dei PC, personalizzare il
desktop e manomettere le periferiche hardware in dotazione (mouse, tastiere, usb,
stampanti, cavi di rete, ecc.). L’alunno che danneggi le attrezzature del laboratorio in ogni
loro parte è ritenuto direttamente responsabile del danno arrecato.
10. Chiunque riscontri anomalie o danni alle attrezzature, è tenuto a comunicarlo
immediatamente al proprio insegnante e a segnalarlo nell’apposito registro.
11. Non è consentito portare fuori dall’aula, anche solo temporaneamente, alcun materiale di
proprietà della scuola.
12. Si prega di tenere ordinato l’archivio dei documenti: tutti i files salvati in cartelle non
opportune, saranno automaticamente cancellati. Al termine delle attività il lavoro svolto
deve essere salvato sul disco rigido secondo la procedura comunicata dal docente.
13. In caso di black-out, malfunzionamento o blocco accidentale delle macchine (PC, stampanti
ecc..) lo studente non deve cercare di risolvere il problema, ma avvertire e attendere
l’intervento del Docente o del Responsabile di laboratorio.
Uso di internet
1. L’accesso ad Internet deve avere solo finalità didattiche. È vietato l’accesso ad Internet o
alla rete per motivi personali o comunque al di fuori degli aspetti didattici. È severamente
vietato a tutti visitare siti che offendano il buon gusto e la morale comune.
2. La ricerca su Internet, l’uso della posta elettronica e delle chat-line, l’impiego di cuffie e
webcam sono destinate esclusivamente alle finalità didattiche, scientifiche e di ricerca e
sono consentite solo previa autorizzazione e sotto il diretto controllo dell’insegnante
presente in aula.
3. E’ vietato utilizzare sociale network (Facebook, Twitter, Messanger, Netlog, ecc.) e
scaricare dal web musica, video, giochi e tutto ciò che esuli dall’attività didattica chesi sta
svolgendo.
4. Il download, lo scambio, la condivisione di materiale attraverso la rete LAN sono
severamente vietati
Utilizzo delle stampanti
La stampa di documenti da parte degli alunni è consentita solo con l’autorizzazione
del’insegnante e sotto il suo diretto controllo.
ATTENZIONE: per motivi di sicurezza questo laboratorio adotta soluzioni tecnologiche che
comportano il monitoraggio e la raccolta di informazioni sulle attività svolte.
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Le violazioni al presente Regolamento, a seconda della gravità, saranno punite con opportune
sanzioni disciplinari.
REGOLAMENTO AULA INFORMATICA
- Docenti 1. Ogni insegnante è tenuto a richiedere l’apertura e la chiusura dell’aula ai collaboratori e a
compilare gli appositi registri di prenotazione e di presenza. Non è ammessa la consegna delle
chiavi agli alunni.
2. L’aula di informatica è un laboratorio al servizio della didattica: l’accesso è garantito alle classi
per tutte le materie in accordo con la programmazione dei singoli docenti o consigli di classe e
compatibilmente con le esigenze dell’orario. La precedenza viene riservata agli insegnanti di
Tecnologia.
3. I docenti che usufruiscono assiduamente del laboratorio, devono concordare l’accesso all’aula
nelle proprie ore, con i colleghi che ne facciano richiesta per svolgere particolari attività/progetti
di breve durata.
4. E’ severamente vietato consumare cibi o bevande nel laboratorio.
5. L’utilizzo dell’aula per le attività didattiche ha la precedenza rispetto ad attività proprie dei
docenti quali la compilazione del registro elettronico, la preparazione delle lezioni, la stampa di
documenti, il collegamento ad Internet, ecc..
6. I docenti che utilizzano pen-drive o CD personali dovranno effettuare, obbligatoriamente, la
scansione con l’antivirus installato nei PC del laboratorio.
7. L’istituzione scolastica ha il diritto di verificare l’attività degli utenti compresa la navigazione
Internet e, qualora riscontri violazioni, ad agire di conseguenza.
8. È vietato modificare in alcun modo l’hardware e il software di sistema.
9. Non è consentita l’installazione di nuovi programmi software o di altro hardware perché ciò è
di esclusiva competenza dell’amministratore di sistema.
10. Il materiale software installato non può essere copiato o distribuito in installazioni esterne, ad
esclusione delle porzioni software e dei programmi distribuiti secondo la licenza GPL (o simili),
per i quali ci si dovrà attenere alle licenze stesse.
11. Non è consentito l’uso di prodotti software che non siano stati regolarmente acquistati dalla
scuola e per i quali non sia stata rilasciata licenza d’uso. È consentito l’uso di software prodotti
dagli insegnanti o di altri non acquistati perché non in vendita, purché sia stata rilasciata
autorizzazione d’uso dal produttore o da chi lo rappresenta.
12. Non è consentito l’uso delle attrezzature dell’aula per la riproduzione di materiale coperto da
“copyright”. Chiunque venisse a conoscenza di tali operazioni è tenuto a darne tempestiva
comunicazione al docente Responsabile del Laboratorio e al Dirigente Scolastico.
13. L’accesso ad Internet deve avere solo finalità didattiche. È vietato l’accesso ad Internet per
motivi personali o comunque al di fuori degli aspetti didattici e di programmazione delle
attività. E’ severamente vietato a tutti visitare siti che offendano il buon gusto e la morale
comune o che possano arrecare danni alla scuola o ad altre istituzioni.
14. La ricerca su Internet, l’uso della posta elettronica e delle chat-line, l’impiego di cuffie e
webcam sono destinate esclusivamente alle finalità didattiche, scientifiche e di ricerca e sono
consentite solo previa autorizzazione e sotto il diretto controllo dell’insegnante presente in aula.
15. E’ vietato utilizzare sociale network (Facebook, Twitter, Messanger, Netlog, ecc.) e scaricare
dal web musica, video, giochi e tutto ciò che esuli dall’attività didattica che si sta svolgendo.
16. In caso di black-out, malfunzionamento o blocco accidentale delle macchine (PC, stampanti
ecc..) il docente non deve cercare di risolvere il problema, ma deve avvertire e attendere
l’intervento del Responsabile di Laboratorio.
17. L’ordinaria manutenzione (resettaggio macchine, deframmentazione dischi, ecc.) è di esclusiva
pertinenza dell’Amministratore del Sistema.
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18. Il permesso per la stampa di un numero elevato di pagine, o di lavori che prevedano un consumo
particolarmente oneroso di inchiostro e carta, va richiesto al Dirigente Scolastico. E’ opportuno
prevedere l’acquisto del consumabile idoneo all’interno del piano finanziario di progetto.
19. Ogni evenienza, situazione anomala, irregolarità rispetto al presente regolamento e
malfunzionamento dell’attrezzatura, in particolare la presenza di software illegale o la presenza
di contenuti non idonei, va segnalata tempestivamente alle Funzioni Strumentali per
l’Informatica e al Dirigente Scolastico.
20. Dello spegnimento e riordino delle apparecchiature e dispositivi utilizzati è responsabile il
docente che utilizza con gli alunni il laboratorio.
21. Il Responsabile di laboratorio ha il diritto di mettere in atto azioni volte all’individuazione di
violazioni al presente Regolamento. A seconda della gravità queste potranno essere sanzionate
dal Dirigente Scolastico.
ATTENZIONE: per motivi di sicurezza questo laboratorio adotta soluzioni tecnologiche che
comportano il monitoraggio e la raccolta di informazioni sulle attività svolte.
20.3. REGOLAMENTO PER L’ UTILIZZO DELLE LIM
La lavagna multimediale interattiva può essere usata osservando scrupolosamente il presente
regolamento:
1. I docenti durante lo svolgimento delle attività devono controllare scrupolosamente che tutti
gli alunni utilizzino con la massima cura ed in modo appropriato il kit LIM secondo le
norme del presente regolamento.
2. Nella disposizione dei banchi nell’aula i docenti dovranno garantire un’adeguata distanza
degli alunni dalla strumentazione LIM.
3. Per tutta la durata dell’intervallo le aule LIM dovranno essere chiuse e nessun alunno vi
potrà accedere senza essere accompagnato dal docente/collaboratore scolastico.
4. L’uso della LIM da parte degli studenti è consentito esclusivamente per scopi didattici e con
la guida di un docente.
5. Non è consentito agli alunni utilizzare la LIM in assenza del docente.
6. Al termine della 5a e 7 a ora di lezione il docente avrà cura di:
- spegnere correttamente le apparecchiature;
- riporre tastiera, mouse “con pile-senza supporto” e telecomando del videoproiettore
nell’armadio;
- riporre il mouse “con supporto” nell’apposita base di ricarica (N.B. il mouse con
supporto va riposto nell’apposita base di ricarica al termine di ogni lezione)
7. L’interruttore della ciabatta deve essere spento dai collaboratori per consentire il
caricamento del mouse.
8. Nessuno può scaricare/installare programmi senza l’autorizzazione del Dirigente. Eventuali
esigenze didattiche in deroga al presente articolo vanno prospettate al Dirigente Scolastico.
9. E’ assolutamente vietato sia per gli alunni che per gli insegnanti:
• Alterare le configurazioni del desktop;
• Modificare software;
• Compiere operazioni, quali modifiche e /o cancellazioni, di programmi o file;
• Spostare o accedere ai file altrui.
10. Eventuali lavori di qualsiasi tipo, creati dagli alunni e dagli insegnanti, vanno salvati in
apposite cartelle sul desktop intestate “Docenti” e “Alunni”. Entro la fine di giugno gli
insegnanti dovranno "far pulizia" nelle proprie cartelle. Qualsiasi file altrove memorizzato o
presente sul desktop verrà eliminato nel corso delle periodiche “pulizie” dei sistemi.
11. Tutti i lavori eseguiti al computer, se significativi o utili, alla fine del quadrimestre o
dell’anno scolastico dovranno essere salvati su CD e consegnati al referente delle LIM al
fine della creazione di un archivio didattico di Istituto.
20
12. Il docente che utilizza il kit LIM è responsabile del comportamento degli alunni e di
eventuali danni provocati alle apparecchiature.
13. In nessun caso le attività che riguardano il funzionamento della LIM dovranno essere
delegate agli alunni.
14. Ogni docente è tenuto a verificare all'inizio della sua sessione di lavoro che le attrezzature da
utilizzare siano funzionanti e in ordine e, se si riscontrassero dei problemi, questi devono
essere segnalati per iscritto nell’apposito “Registro delle anomalie” (in classe e presso i
collaboratori scolastici).
15. Nel caso si verificassero problemi tecnici di ogni tipo durante l'uso dell'attrezzatura i docenti
devono cessare immediatamente l'utilizzo della medesima e comunicare al più presto il
problema al referente LIM il quale provvederà (da solo o con l’aiuto dei tecnici) a
ripristinare la funzionalità dell'attrezzatura.
16. E’ vietato l'uso della rete Internet (e-mail, forum, chat, blog, siti vari...) per scopi non legati
a studio o attività didattica.
17. Vanno rispettate rigorosamente le procedure di accensione, avvio e spegnimento del kit
LIM.
18. Le dotazioni LIM (mouse, cavi, tastiera, penna) non devono essere mai lasciati incustoditi o
fuori dall’armadietto al termine dell’attività.
19. Gli alunni non possono accedere direttamente alle attrezzature riposte nell’armadio.
20. Non possono essere introdotti CD e chiavette USB nel PC dopo essere stati usati all’esterno,
se non controllati preventivamente mediante il programma antivirus.
21. Le pen drive devono essere inserite nell’apposito cavetto USB e non direttamente nelle porte
USB del PC.
22. E’ vietato inserire password aggiuntive per bloccare o disabilitare qualsiasi funzione o
documento; tutti i documenti dovranno essere salvati in chiaro, non protetti e non criptati.
23. Atti di vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste (vedi
regolamento disciplinare approvato dal Consiglio di Istituto in data …..), compreso il
risarcimento degli eventuali danni arrecati.
24. Si ricorda ancora che l'inosservanza delle regole sopra esposte potrà pregiudicare
l’efficienza delle attrezzature e quindi l’utilizzo regolare delle medesime.
Si prega docenti e alunni di attenersi scrupolosamente al presente Regolamento
20.4. REGOLAMENTO AULA DI SCIENZE
-alunni- possono accedere al laboratorio solo in presenza del Docente o del Responsabile di laboratorio
1.
2.
3.
4.
5.
Non possono consumare cibi o bevande
Non devono sporcare e/o lasciare il locale in disordine
Non devono spostare e/o asportare il materiale
Devono tenere un comportamento che non crei situazioni di pericolo
Non devono assumere iniziative personali (mescolare le sostanze fornite al di fuori
dell’esperimento)
6. Non devono danneggiare il materiale fornito e/o usarlo in modo improprio
7. Non possono prelevare autonomamente il materiale dagli armadi
8. Non possono spostarsi di continuo da un tavolo all’altro
9. Devono chiedere assistenza in caso di dubbi o difficoltà
10. Devono seguire le indicazioni per la sicurezza fornite dal docente
L’insegnante deve firmare la presenza nel quaderno del laboratorio di Scienze
20.5. REGOLAMENTO DELLA BIBLIOTECA
L’attrezzatura della scuola è un patrimonio comune e tutti devono sentirsi
21
coinvolti nel corretto uso e nella conservazione della stessa.
1. In Biblioteca è necessario, per quanto possibile, il silenzio o comunque parlare a voce bassa,
per non disturbare le attività di studio e lettura.
2. Gli insegnanti che intendono adire alla Biblioteca con la propria classe, o per proprie
attività, devono registrarne l’utilizzo nell’apposito registro della Biblioteca, su cui
apporranno data e firma.
3. Gli alunni, singoli o in gruppo, possono accedere ed utilizzare la Biblioteca solo in presenza
di un insegnante.
4. All’inizio delle lezioni, durante gli intervalli e in ogni altro caso in cui manchi la
sorveglianza, nessuno degli allievi dovrà essere presente all’interno della Biblioteca.
5. Fino all’istituzione del registro di prestito, non sarà consentito portare fuori dalla Biblioteca,
anche solo temporaneamente, alcun materiale di proprietà della scuola.
6. Le operazioni di ricollocazione e riordino dei libri saranno eseguite dal Responsabile della
Biblioteca o da altro personale da lui istruito e sotto la sua supervisione.
7. Una volta utilizzati, i testi vanno lasciati nello spazio apposito, indicato in Biblioteca, per
essere sistemati dal Responsabile. Si prega di non riporli negli scaffali.
8. E’ severamente vietato sottolineare o segnare in qualsivoglia modo il materiale della scuola
in consultazione.
9. E’ severamente vietato consumare cibi e bevande in Biblioteca.
10. Le videocassette, tenute in un armadio chiuso a chiave, sono utilizzabili dai soli docenti,
previa compilazione dell’apposito registro.
11. Ogni violazione del presente regolamento comporta l’allontanamento immediato dell’alunno
dalla Biblioteca.
12. La Biblioteca va tenuta con cura ed ordine: non si devono imbrattare o danneggiare i tavoli o
altro arredamento. All’uscita dalla Biblioteca, ciascuno dovrà lasciare puliti i tavoli e al
proprio posto le sedie.
13. Ai docenti è permesso di scegliere tanti libri di narrativa quanti sono gli alunni di ciascuna
classe in cui insegnano; l’elenco dei libri dev’essere vistato e registrato dal Responsabile
della Biblioteca e resterà a disposizione in Biblioteca.
Per quanto concerne la gestione dei suddetti testi, si rimanda al regolamento specifico riportato
a piè pagina.
NOTA al punto 13, in vigore fino a nuove disposizioni:
a. L’elenco dei libri scelti va lasciato in Biblioteca.
b. Al termine del bimestre i libri vanno riportati in Biblioteca per uno scambio con le altre
classi.
c. Alla data di consegna, l’insegnante di italiano è tenuto a restituire i libri, apponendo
nuovamente data e firma sull’elenco della restituzione. Vanno segnalati al Responsabile
della Biblioteca eventuali libri mancanti.
d. In caso di mancata restituzione di libri, l’alunno che risulta al proprio insegnante aver avuto
per ultimo il testo mancante, dovrà rimborsarne il costo. Se non si potesse risalire a tale
nominativo, la classe sarà tenuta al rimborso (secondo la norma presente nelle Sanzioni
disciplinari del Titolo 1 del Regolamento di Istituto).
20.6. REGOLAMENTO PALESTRA
1. Abbigliamento: si ritiene importante ricordare agli alunni e alle famiglie che l’abbigliamento
deve essere consono e funzionale alle molteplici attività svolte in palestra, sia per motivi pratici,
igienici e di salute , anche in funzione della stagione.
In particolare a seconda della stagione:
- maglietta di cotone a maniche lunghe o corte che copra bene i fianchi per poter mantenere
calda la muscolatura durante le attività
- pantaloni di cotone lunghi o a mezza coscia
22
calzini di cotone
scarpe da ginnastica pulite, con suola antiscivolo e correttamente allacciate sopra
un piccolo asciugamano ed una saponetta
per motivi igienici e di salute non è consentito l’utilizzo di alcun deodorante spray
cambiare gli indumenti all’inizio e alla fine dell’ora senza indugiare inutilmente nello
spogliatoio
- togliere orecchini, anelli, collane, orologi ed eventuali materiali indossati che possano
arrecare danno a se e/o agli altri (fermagli per capelli, forcine..).
- legarsi i capelli
- per motivi igienici e di organizzazione degli spazi è vietato lasciare il materiale ginnico a
scuola
2. Nelle le ore di attività motoria, per motivi igienici, pratici, e di sicurezza lo studente dovrà:
- comportarsi in maniera corretta e rispettosa nei confronti sia delle persone che
dell’ambiente, anche nello spogliatoio
- utilizzare sempre e ovunque un linguaggio appropriato e non offensivo
- entrare in palestra solo in presenza dell’insegnante
- utilizzare gli attrezzi ed eseguire esercizi ginnici solo con l’autorizzazione del docente e in
modo appropriato
- utilizzare i servizi degli spogliatoi prima di rientrare in classe
- in caso di esonero non sarà concesso eseguire compiti di altre discipline
3. Le famiglie dovranno:
- controllare settimanalmente che l’abbigliamento sportivo sia pulito e idoneo alle attività
svolte e alla stagione
- comunicare per iscritto alla Dirigente eventuali problemi fisici dell’alunno che possano
mettere a rischio la propria salute e/o l’incolumità propria e/o degli altri.
4. Esonero dalle ore di ed. fisica:
- in presenza di problemi di salute temporanei che non consentono di svolgere l’attività
pratica sarà necessario presentare all’insegnante la richiesta scritta del genitore
- in presenza di problemi di salute permanenti o superiori ai 5 giorni sarà necessario invece
presentare tempestivamente in segreteria il certificato medico per ottenere l’esonero parziale
o totale dalle attività pratiche, e comunicarlo all’insegnante tramite libretto personale
- In ogni caso l’alunno è tenuto ad essere presente in palestra e a svolgere le attività di
carattere teorico e/o organizzativo preparate dall’insegnante. A tale proposito si ricorda che
gli alunni, se rientrano a scuola dopo una malattia, come dichiarato da certificato medico
possono riprendere regolarmente tutte le attività didattiche, anche quelle motorie in palestra
(salvo accordi diversi con il genitore).
-
20.7. REGOLAMENTO AULE DI TECNOLOGIA E DI ARTE E IMMAGINE
Il materiale è suddiviso in materiale di facile consumo e materiale inventariabile.
I colleghi potranno usufruire esclusivamente del materiale inventariabile (squadre, righe e
compassi) che verrà prelevato solo dopo aver apposto la propria firma in un apposito registro e
dovrà essere riconsegnato alla fine delle lezioni.
I ragazzi possono utilizzare tale attrezzatura solo in presenza dell’insegnante.
Per quanto riguarda il materiale di facile consumo (pennelli, colla, forbici, colori, ecc..) si
assicureranno le dotazioni necessarie sulla base di specifiche dettagliate richieste coordinate dal
docente referente.
20.8. REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEI TABLET
I Tablet possono essere usati osservando il presente regolamento.
1. Il docente della prima ora è tenuto a portare nella propria classe sia il registro di classe cartaceo,
sia il rispettivo Tablet come contrassegnato dall’etichetta apposita.
23
2. Il docente durante lo svolgimento delle proprie attività può utilizzare il tablet per accedere al
registro elettronico e compilare solo le parti del proprio registro personale, mentre rimane
obbligato a compilare il registro di classe cartaceo come di consueto.
3. Al cambio dell’ora il docente deve assicurarsi che il tablet sia sotto la custodia dell’insegnate
dell’ora successiva, che potrà decidere se utilizzarlo o meno.
4. Durante l’intervallo i tablet saranno riposti in sala insegnanti dai docenti della terza ora e
riportati nuovamente in classe dai docenti della quarta ora.
5. L’insegnate dell’ultima ora è tenuto a riportare il tablet in sala insegnanti e a “metterlo in
carica” presso le prese già predisposte e ad assicurarsi che la specifica penna sia rimasta inserita
nel suo spazio.
6. I tablet che hanno presentato anomalie durante la mattina, sono invece riposti a parte, nello
spazio predisposto, per poter essere quanto prima controllati dall’ incaricato che provvederà (da
solo o con l’aiuto del tecnico) a ripristinarne le funzionalità.
7. Al termine della giornata l’interruttore della “ciabatta di ricarica” deve essere spento da un
collaboratore che provvederà a riporre i tablet nell’armadio poi chiuso a chiave.
L’uso dei tablet è consentito esclusivamente per la compilazione del registro elettronico, non è
possibile:
• installare applicazioni senza l’autorizzazione;
• alterare le configurazioni del desktop;
• modificare e /o cancellare programmi o file;
• inserire password aggiuntive per bloccare o disabilitare qualsiasi funzione o documento;
• utilizzare l’applicazione della fotocamera e dei registratori audio/video per non incorrere in
gravi violazione della privacy;
• utilizzare la rete per attività non di docenza.
Si ricorda infine che l'inosservanza delle regole sopra esposte potrà pregiudicare l’efficienza delle
attrezzature e quindi l’utilizzo regolare delle medesime.
24
21. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n. 235)
Il Patto di Corresponsabilità Educativa è un documento in cui scuola e famiglia, analizzate le esigenze e le
aspettative di entrambi, stabiliscono una serie di accordi per costruire relazioni di rispetto, fiducia e
collaborazione, sviluppando senso di responsabilità ed impegno reciproci, al fine di ottenere risultati migliori
con gli alunni. Affinché l’istituzione scolastica possa realizzare con successo le finalità educative e formative
cui è istituzionalmente preposta, ciascun soggetto coinvolto è tenuto ad adempiere correttamente ai doveri
che l’ordinamento gli attribuisce.
Il/I Genitore/i o Tutore e il Dirigente scolastico
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 “Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità”
Visti i D.P.R. n.249 del 24/6/1998 e D.P.R. n.235 del 21/11/2007 “Regolamento recante lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria”
Visto il D.M. n.16 del 5 febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la
prevenzione del bullismo”
Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e
di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e
di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”
Visto l’art. 3 del DPR 235/2007 e sulla base dei documenti dell’Istituto Comprensivo “M. Buonarroti” (P.O.F.,
Carta dei Servizi e Regolamento d’Istituto)
sottoscrivono il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità
OFFERTA
FORMATIVA
RELAZIONALITA’
LA SCUOLA SI
IMPEGNA A…
LA FAMIGLIA SI
IMPEGNA A…….
LO STUDENTE SI
IMPEGNA A………
Affiggere all’Albo il P.O.F. e il
Piano annuale delle attività
pubblicate nel Sito della Scuola.
Garantire un piano formativo
basato su progetti ed iniziative
volte a promuovere il benessere
ed il successo di ogni singolo
studente nella sua individualità.
Garantire la valorizzazione dello
studente
come
persona
mettendo in atto iniziative per il
sostegno ed il recupero dei
soggetti in situazione di
svantaggio, disagio e difficoltà,
favorendone
la
piena
integrazione.
Garantire la realizzazione
umana e culturale dello
studente favorendo il processo
di formazione nel rispetto dei
suoi ritmi e tempi di
apprendimento.
Creare un clima sereno in cui
stimolare il dialogo e la
discussione, favorendo la
conoscenza ed il rapporto
reciproco
tra
studenti,
l’integrazione, l’accoglienza, il
rispetto di sé e dell’altro.
Prendere visione del P.O.F.,
sostenendo l’Istituto nella sua
attuazione.
Discutere,
presentare
e
condividere con i propri figli il
Patto Educativo sottoscritto
con l’Istituto.
Rispettare il regolamento
d’Istituto che può essere
scaricato dal sito della Scuola
www.icrubano.it o richiesto in
segreteria.
Consultare periodicamente il
Sito della Scuola.
Conoscere e rispettare il
Regolamento d’Istituto.
Prendere coscienza dei propri
diritti e doveri rispettando
persone,
ambienti
e
attrezzature.
Condividere
con
gli
insegnanti il P.O.F..
Studiare con responsabilità
per acquisire nuove abilità,
conoscenze, competenze.
Conoscere l’Offerta formativa
della Scuola e partecipare al
dialogo
educativo,
collaborando con i docenti, nel
rispetto della loro libertà
d’insegnamento e della loro
competenza valutativa.
Mantenere costantemente un
comportamento corretto nei
confronti di tutto il personale
della scuola.
Rispettare
le
diversità
personali e culturali, la
sensibilità altrui.
25
Promuovere
comportamenti
ispirati alla partecipazione
solidale, alla gratuità, al senso
di cittadinanza.
PARTECIPAZIONE
Ascoltare e coinvolgere gli
studenti
e
le
famiglie,
richiamandoli ad un’assunzione
di responsabilità rispetto a
quanto espresso nel Patto
Educativo.
Prendere in considerazione
proposte degli studenti e dei
genitori, purché motivate.
INTERVENTI
EDUCATIVI
Comunicare costantemente con
le
famiglie,
informandole
sull’andamento
didatticodisciplinare degli studenti,
anche attraverso strumenti
tecnologicamente avanzati nel
rispetto della privacy.
Fare rispettare le norme di
sicurezza e di comportamento,
le regole ed i divieti specificati
nel Regolamento d’Istituto.
Concordare in sede di C.d.C. gli
aspetti
inerenti
il
comportamento e la condotta
come definito dal Regolamento
d’Istituto consultabile nel sito
della scuola.
Cooperare affinché a casa e a
scuola
il
figlio
ritrovi
atteggiamenti
educativi
coerenti, rafforzando così
l’azione formativa di entrambe.
Chiarire eventuali divergenze
direttamente con gli insegnanti
interessati e/o con gli Organi
Collegiali preposti, secondo le
modalità definite dall’Istituto.
Collaborare attivamente per
mezzo degli strumenti messi a
disposizione
dall’istituzione
scolastica,
informandosi
costantemente del percorso
didattico-educativo dei propri
figli.
Mantenere i contatti con la
scuola, in caso di assenza
prolungata, per recuperare i
lavori eseguiti in classe.
Assicurare la puntualità di
ingresso a scuola.
Intervenire tempestivamente e
collaborare con il Consiglio di
Classe e il Dirigente Scolastico
nei casi di scarso profitto e/o
indisciplina.
Prendere
visione
del
Regolamento d’Istituto e di
tutte
le
comunicazioni
provenienti dalla scuola,
discutendo con i figli di
eventuali
decisioni
e
provvedimenti
disciplinari,
stimolando la riflessione sugli
episodi di conflitto e di criticità.
Vigilare sul lavoro scolastico
dei propri figli stimolando la
motivazione e l’autonomia.
Essere puntuali alle lezioni e
frequentarle regolarmente.
Applicarsi con serietà e
continuità nello studio.
Favorire lo svolgimento
dell’attività
didattica
e
formativa, garantendo la
propria
attenzione
e
partecipazione alla vita della
classe.
Riferire in famiglia le
comunicazioni della scuola e
degli insegnanti.
Usare un linguaggio e un
abbigliamento
consoni
all’ambiente scolastico.
Accettare, rispettare ed
aiutare
i compagni,
sviluppando situazioni di
integrazione e solidarietà.
Non arrecare danni al
patrimonio della scuola.
Osservare scrupolosamente
le disposizioni in materia di
sicurezza e di prevenzione.
La validità di questo contratto si intende per l’intero periodo di frequenza dell’Istituto Comprensivo “M. Buonarroti”.
Il Dirigente scolastico Dr. Bello Rocco
_____________________________
Il/La sottoscritto/a genitore dell’alunno/a___________________________________frequentante la classe _____ sez. _____
della Scuola Primaria/Secondaria di I grado________________________________________, presa visione delle regole che la
Scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile,
SOTTOSCRIVE
il “Patto Educativo di Corresponsabilità” deliberato dagli Organi Collegiali della Scuola, condividendone gli obiettivi e gli impegni.
Firma del genitore
__________________________
Firma dell’alunno/a
26
____________________________
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