Istituto comprensivo statale di Domegge di Cadore
via Garibaldi, 7 - 32040 DOMEGGE (BL)
tel. 0435 72091 — fax 0435 728501
c.f. 92010890256 posta elettronica: [email protected] - p.e.c.: [email protected]
Scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Calalzo e di Domegge di Cadore
Scuola statale dell’infanzia “Monumento ai Caduti” di Domegge
Scuola primaria statale “Dante Alighieri” di Domegge
Scuola secondaria di primo grado statale “Giordano Coffen” di
Domegge
Scuola statale dell’infanzia di Calalzo
Scuola primaria statale “Guglielmo Marconi” di Calalzo
Scuola secondaria di primo grado statale “Bartolomeo Toffoli” di
Calalzo
1
INDICE
ISTITUTO COMPRENSIVO
Pag. 3
CALENDARIO SCOLASTICO
Pag. 7
SCANSIONE DEL TEMPO SCOLASTICO
Pag. 7
ANALISI
Pag. 10
COMPETENZE CHIAVE
Pag. 10
TRAGUARDI FORMATIVI
Pag. 13
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI O
SVANTAGGIATI E DEGLI ALUNNI STRANIERI
Pag. 20
OBBLIGO SCOLASTICO E ORIENTAMENTO
Pag. 21
METODOLOGIA
Pag. 22
VALUTAZIONE
Pag. 22
PROGETTI
Pag. 26
NORME SCUOLA DELL'INFANZIA
Pag. 29
REGOLAMENTO
Pag. 33
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
Pag. 49
2
Istituto comprensivo
L’Istituto comprensivo è composto da 6 Scuole, al servizio dei Comuni di:
Domegge di Cadore (abitanti 2671 al 30.10.2012; superficie kmq 50,39; altitudine
dei centri abitati m 655 – 900 s.l.m.);
Calalzo di Cadore (abitanti 2419 al 30.10.2012; superficie kmq 43,38; altitudine
dei centri abitati m 730 – 900 s.l.m.).
Uffici
via Garibaldi, 7 – 32040 DOMEGGE DI CADORE
telefono: 0435 72091
fax: 0435 728501
posta elettronica: [email protected]
posta elettronica certificata: [email protected]
codice ministeriale dell’Istituto: BLIC808002
codice fiscale: 92010890256
Orario d’ufficio:
-
per le necessità di servizio: dal lunedì al sabato, ore 7.30 – 13;
-
per i docenti e il pubblico: dal lunedì al sabato, ore 11 – 12.30. Il protocollo
registra giornalmente gli atti presentati entro l’orario di apertura al pubblico.
Il Dirigente scolastico riceve il giovedì, dalle ore 11.00 alle 12.00, o su
appuntamento, da richiedere in segreteria.
Nei mesi di luglio ed agosto l’orario d’ufficio è soltanto antimeridiano, dal lunedì al
venerdì.
3
Scuola statale dell’infanzia di Domegge
via Garibaldi, 5 - 32040 DOMEGGE DI CADORE
telefono e fax: 0435 72082
codice ministeriale: BLAA80802X
Aule normali-gioco e altri locali: 4; dormitori: 1; refettorio; biblioteca per alunni;
cortile.
Orario: dal lunedì al venerdì, ore 7.40 – 16.
Gli alunni entrano tra le 7.40 e le 9; sono riconsegnati a richiesta tra le 12.35 e le
13.30 e normalmente tra le 15.30 e le 16.
Servizio comunale di mensa e scuolabus.
Scuola primaria
Domegge
statale
"Dante
Alighieri"
di
via Garibaldi, 7 - 32040 DOMEGGE DI CADORE
telefono: 0435 72091
fax: 0435 728501
codice ministeriale: BLEE808025
Aule normali 5 + 1 aula sussidiaria, auletta audiovisivi, laboratorio linguistico, aula
informatica in comune con la Scuola secondaria di primo grado, piccola biblioteca
per alunni, aula per educazione fisica, sala insegnanti; aula magna in comune con
la Scuola secondaria di primo grado; cortile in comune con la Scuola secondaria di
primo grado ed in parte non recintato e promiscuo con terzi.
Gli alunni entrano nei 5 minuti che precedono le lezioni.
Attività di recupero nel pomeriggio.
Servizio comunale di scuolabus.
4
Scuola secondaria di primo
"Giordano Coffen" di Domegge
grado
statale
via Garibaldi, 9 - 32040 DOMEGGE DI CADORE
telefono: 0435 72226
posta elettronica: [email protected]
codice ministeriale: BLMM808013
Aule normali 3, aule sussidiarie 2 non agibili, aula informatica in comune con la
Scuola primaria, aula magna in comune con la Scuola primaria, biblioteca ben
fornita ma inagibile, sala insegnanti; cortile in comune con la Scuola primaria ed in
parte non recintato e promiscuo con terzi. Manca la palestra; per le lezioni pratiche
di scienze motorie e sportive viene normalmente utilizzata la palestra comunale
del Palazzetto dello sport.
Orario: dal lunedì al sabato, ore 8 - 13.
Gli alunni entrano nei 5 minuti che precedono le lezioni.
I lezione ore 8, II ore 9, III ore 10, ricreazione ore 10.55, IV ore 11.05, V ore 12.05,
fine lezioni 13.
Attività di recupero e di potenziamento preferibilmente nel pomeriggio.
Servizio di scuolabus.
Scuola statale dell'infanzia di Calalzo
via Giovanni XXIII, 16 - 32042 CALALZO DI CADORE
telefono e fax: 0435 32407
codice ministeriale: BLAA80801V
Aule normali-gioco ed altri locali 3; dormitorio-palestra 1; refettorio; biblioteca per
alunni; cortile in parte promiscuo con terzi.
Orario: dal lunedì al venerdì, ore 7.40 – 15.50.
Gli alunni entrano tra le 7.40 e le 9; sono riconsegnati a richiesta tra le 12.35 e le
13.30 e normalmente tra le 15.15 e le 15.50.
Servizio comunale di mensa e scuolabus.
5
Scuola primaria statale "Guglielmo Marconi” di
Calalzo
via Giovanni XXIII, 13 - 32042 CALALZO DI CADORE
telefono e fax: 0435 32710
posta elettronica: [email protected]
codice ministeriale: BLEE808036
Aule normali 6 + 1 aula sussidiaria, aula informatica, aula di musica, aula-atrio per
educazione fisica, saletta insegnanti; cortile in parte non recintato e promiscuo con
terzi.
Gli alunni entrano nei 5 minuti che precedono le lezioni.
Attività di recupero nel pomeriggio.
Servizio comunale di scuolabus.
Scuola secondaria di primo
“Bartolomeo Toffoli” di Calalzo
grado
statale
via Lagole, 2 - 32042 CALALZO DI CADORE
telefono: 0435 32287
posta elettronica: [email protected]
codice ministeriale: BLMM808013
Aule normali 3, aule sussidiarie 2, aula informatica, sala riunioni-audiovisivibiblioteca, locale per attività musicali; sala insegnanti; cortile; manca un locale per
l'educazione fisica (per le lezioni pratiche di scienze motorie e sportive viene
normalmente utilizzata la palestra comunale del Palazzetto dello sport di
Domegge).
Orario obbligatorio: dal lunedì al sabato, ore 7.55 - 12.55.
Gli alunni entrano nei 5 minuti che precedono le lezioni.
I lezione ore 7.55, II ore 8.55, III ore 9.55, ricreazione ore 10.50, IV ore 11, V ore
12, fine lezioni 12.55.
Attività di recupero e di potenziamento nel pomeriggio.
Servizio comunale di scuolabus.
6
CALENDARIO SCOLASTICO
Il calendario scolastico rispetterà quello regionale.
SCANSIONE DEL TEMPO SCOLASTICO
SCUOLA DELL'INFANZIA
Propone circa 41 ore settimanali di attività, organizzate secondo il seguente
prospetto:
MATTINO
Accoglienza: giochi ed attività collettive, individuali, in piccolo gruppo, canti in
gruppo. Attività didattiche: giochi guidati, conversazioni, narrazioni,
drammatizzazioni, rielaborazioni verbali e grafiche relative ai singoli progetti,
esplorazioni esterne, igiene e preparazione al pranzo.
POMERIGGIO
Giochi collettivi, attività didattiche varie, riposo per chi ne usufruisce, merenda e
preparazione al rientro a casa.
I giochi e le altre attività sono finalizzate a: rafforzare la propria autostima e il
rispetto degli altri; controllare, curare e rappresentare il proprio corpo; produrre
messaggi ed elaborare la propria creatività; esplorare ambienti, raggruppare,
ordinare, quantificare oggetti.
7
SCUOLA PRIMARIA
Per tutte le classi viene proposta l’opzione delle 27 ore settimanali di attività
curricolari obbligatorie antimeridiane. A metà mattina è prevista una ricreazione
con giochi liberi.
Le attività opzionali consistono in attività operative manipolative, ricreative, teatrali
o altri laboratori.
Premesso che nella Scuola primaria l'insegnamento non è impartito per materie,
bensì ha carattere unitario e pertanto l'orario di ciascuna materia è disposto
gradualmente e adattato alle diverse situazioni giornaliere e periodiche, la media
annuale corrisponde ad un orario settimanale:
Ore
classe
1a
Ore
classe
2a
Ore
classe
3a
Ore
classe
4a
Ore
classe
5a
Italiano
7
6
6
6
6
Inglese
1
2
3
3
3
Storia - Cittadinanza e Costituzione
1
1
1
1
1
Geografia
1
1
1
1
1
Matematica
5
5
5
5
5
Scienze
1
1
1
1
1
Tecnologia
1
1
1
1
1
Musica
1
1
1
1
1
Arte e Immagine
3
3
2
2
2
Corpo Movimento Sport
1
1
1
1
1
Religione
2
2
2
2
2
Attività opzionali
3
3
3
3
3
MATERIE
8
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Propone 30 ore settimanali di attività curricolari antimeridiane.
Per gli alunni che incontrano difficoltà nel percorso didattico e segnalati dal
Consiglio di classe, la Scuola organizza e richiede la partecipazione a lezioni di
recupero o studio assistito.
Potranno essere organizzati altri corsi o laboratori pomeridiani facoltativi per
l'intera classe o per gruppi, per il potenziamento o lo sviluppo di abilità manuali,
creative e relazionali, tenendo conto delle risorse professionali ed economiche
dell’Istituto.
L'orario obbligatorio settimanale delle materie è:
Italiano
ore 6
Storia, cittadinanza e costituzione ore 2
Geografia
ore 1
Approfondimento lett.
ore 1
Inglese
ore 3
Francese
ore 2
Matematica
ore 4
Scienze
ore 2
Tecnologia ed informatica
ore 2
Musica
ore 2
Arte ed immagine
ore 2
Scienze motorie e sportive
ore 2
Religione
ore 1
9
ANALISI DEI BISOGNI
Tra i bisogni più sentiti dalla comunità locale per un proficuo sviluppo del
processo educativo e formativo degli allievi sono emerse le seguenti esigenze:
•
la necessità di un corretto sviluppo psicofisico.
Nella società odierna il corretto sviluppo psicofisico dei bambini e dei ragazzi è
condizionato dalla mancanza di tempi e di spazi educativi, nonché dalla
massiccia presenza dei mass media che tendono a soffocarlo, limitando la
possibilità di movimento, di esplorazione, di espressività e di comunicazione e
impedendo, di fatto, la graduale conquista delle capacità critiche e di
orientamento;
•
la necessità di una partecipazione cosciente e responsabile alla realtà
ambientale.
La conoscenza dell’ambiente inteso come territorio, valori, relazioni, simboli culturali,
linguaggi favorisce la responsabilizzazione degli alunni, la maturazione della loro
identità e la loro capacità di orientamento;
•
la necessità di maturare il senso della cittadinanza e della giustizia.
Le conoscenze delle norme che regolano la vita dei cittadini, dall’apprendimento delle
prime regole allo studio della Costituzione italiana, come strumenti per la formazione
dei futuri cittadini italiani;
•
la necessità di agire nel rispetto della sicurezza propria e altrui.
La conoscenza delle norme e delle prassi che tutelano la sicurezza favorisce la scelta
di comportamenti e di stili di vita corretti.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Nella Raccomandazione del Parlamento Europeo del 18 dicembre 2006, vengono
enunciate in maniera definitiva le otto competenze chiave per la cittadinanza europea. Il
sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il
quadro delle competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento
europeo e dal Consiglio dell’Unione europea: 1) comunicazione nella madrelingua; 2)
comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in
scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze
sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8) consapevolezza ed
espressione culturale .
Recita il documento nel suo Allegato:
“Le competenze sono definite in questa sede alla stregua di una combinazione di
conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave
sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali,
la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.”
I risultati dell’apprendimento, nella definizione europea, sono costituiti in termini di
conoscenze, abilità, competenze. Ciascuno di questi concetti viene definito:
10
• «conoscenze»: risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso
l'apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche
relative ad un settore di lavoro o di studio. Le conoscenze sono descritte come
teoriche e/o pratiche;
• «abilità»: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how
per portare a termine compiti e risolvere problemi. Le abilità sono descritte come
cognitive (comprendenti l'uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche
(comprendenti l'abilità manuale e l'uso di metodi,
materiali, strumenti);
• «competenze»: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità
personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e personale.
Le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
La competenza, quindi, è comprovata capacità di mobilitare conoscenze e abilità,
ma anche capacità personali, sociali e metodologiche in tutte le situazioni di vita:
lavoro, studio, sviluppo personale, per gestire situazioni, risolvere problemi,
affrontare compiti, relazionare.
Tenuto conto delle Raccomandazioni del Parlamento Europeo, del "Regolamento
recante indicazioni nazionali per il curriculo della scuola dell'infanzia e del primo
ciclo di istruzione, a norma dell’articolo 1, comma 4, del D.P.R. 20 marzo 2009, n.
89" (D.M. n. 254 del 16/11/2012), e dell’analisi dei bisogni del territorio, l’Istituto
individua i seguenti obiettivi generali di apprendimento per i tre ordini di Scuola.
OBIETTIVI GENERALI DI APPRENDIMENTO
GARANTIRE IL DIRITTO PERSONALE, SOCIALE E CIVILE ALL’ISTRUZIONE
E ALLA FORMAZIONE DI QUALITA’.
L’art. 3 della Costituzione italiana recita: “ ... E' compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la
libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona
umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica,
economica e sociale del Paese".
Tenuto conto degli obiettivi generali tratti dalle “Indicazioni per il curricolo”
ministeriali, la Scuola predispone piani personalizzati di attività (Scuola
dell’infanzia) e di studio ( Scuole primaria e secondaria di primo grado) al fine di:
● condurre l’alunno ad una sempre più chiara conoscenza di sé;
● aiutarlo nella conquista della propria identità nel contesto sociale in cui vive;
11
● educare ai valori della persona e della cittadinanza;
● educare alla pace, alla tolleranza, al rispetto ed all’integrazione delle altre
culture;
● offrire agli alunni occasioni di sviluppo integrale;
● operare affinché l'alunno acquisisca un'immagine sempre più chiara ed
approfondita della realtà sociale di oggi;
● favorire la conoscenza della Costituzione italiana per sviluppare la pratica dei
comportamenti richiesti al cittadino di oggi;
● operare affinché l'alunno trasformi in competenze personali le conoscenze e le
abilità disciplinari acquisite;
● far maturare, nell'immediato e nel futuro, la capacità di operare valide scelte
nell'interesse personale e sociale.
CREARE UN CLIMA FAVOREVOLE
CRESCITA DELLA PERSONA.
ALL’APPRENDIMENTO
E
ALLA
L'alunno deve essere posto al centro del processo di apprendimentoinsegnamento: occorre perciò dedicare una specifica attenzione a determinare
negli allievi le condizioni affettive favorevoli nei confronti del compito di
apprendimento. Infatti un clima umano positivo è un fattore fondamentale per il
buon esito di una qualsiasi organizzazione sociale. Esso, nella Scuola, si crea
quando i diversi membri vivono in modo significativo i contenuti scolastici, quando
possono stabilire dei contatti socio-affettivi in cui sperimentano la vicinanza degli
altri e quando possono instaurare relazioni socio-operative nelle quali comportarsi
in modo produttivo e creativo e non ricettivo ed esecutivo. La Scuola ha delle
precise responsabilità formative verso tutta l'utenza, deve perciò fornire ad ogni
singolo alunno le competenze necessarie per diventare un cittadino capace dì
collocarsi nel mondo in modo significativo, riconoscendo le diversità e
promuovendo le potenzialità di ciascuno.
FAVORIRE UNA COLLABORAZIONE PROFICUA FRA LE FAMIGLIE E LA
SCUOLA.
La Scuola integra la propria azione educativa con l'effettivo apporto delle famiglie
per condividere valori, scelte e responsabilità educative.
MATURARE UN METODO DI LAVORO COLLABORATIVO E COMUNE PER
GLI OPERATORI DELLA SCUOLA, CHE CONSENTA UNA PARTECIPAZIONE
COLLEGIALE ALL’ATTIVITA’ DELL'ISTITUTO.
Attraverso la reciproca conoscenza della specificità di ciascun ordine scolastico e
la collaborazione fra gli insegnanti, si potrà realizzare la continuità del processo
educativo, condizione essenziale per assicurare agli alunni il diritto-dovere di
raggiungere gli obiettivi fissati dalle “Indicazioni per il curricolo”.
12
INSTAURARE UN RAPPORTO DI COLLABORAZIONE RECIPROCA CON GLI
ENTI
LOCALI E CON LE AGENZIE
CULTURALI OPERANTI NEL
TERRITORIO.
La Scuola valorizza, nella sua programmazione educativa e didattica, le risorse
culturali, ambientali e strumentali offerte dal territorio e dalle strutture in esso
operanti, interagendo con esse al fine di avviare un processo formativo che porti
gli allievi alla sempre maggiore consapevolezza di sé all’interno del contesto
ambientale e socio-economico in cui vivono e, di conseguenza, li responsabilizzi
circa la propria funzione di cittadini.
In particolar modo diventa di importanza fondamentale rinforzare ulteriormente il
già proficuo rapporto di collaborazione che esiste tra la Scuola e gli Enti locali, alla
luce delle competenze e partecipazioni loro riconosciute dalla normativa attuale.
Essi non sono più solamente responsabili degli immobili scolastici e delle
necessità logistiche delle Scuole, ma diventano veri e propri attori nella
progettazione e realizzazione dell’offerta formativa sul territorio.
Gli interlocutori privilegiati saranno le Amministrazioni comunali, la Comunità
Montana, l’Amministrazione provinciale, L’Ufficio scolastico regionale, la Magnifica
Comunità di Cadore, l’U.L.S.S. n. 1, le Parrocchie, la Biblioteca comunale “E. De
Lotto”, la Biblioteca storica cadorina, il Corpo Forestale dello Stato, l’Union Ladina
del Cadore de Medo, i gruppi del volontariato (CAI, A.B.V.S., Rotary Club CadoreCortina, Ass.ne Arcobaleno) coinvolgibili su progetti specifici e che hanno già
espresso la loro disponibilità, nonché il Comitato genitori e quei singoli volontari
che hanno già dato ampia dimostrazione della loro capacità di collaborare a
realizzare il Piano dell’offerta formativa dell’Istituto.
TRAGUARDI FORMATIVI
In seguito all’analisi della situazione e in conformità con le “Indicazioni per il
curricolo” ministeriali, ciascun insegnante elabora il programma annuale della
propria disciplina e delle attività comuni per il raggiungimento dei seguenti
traguardi formativi.
Il programma annuale sarà depositato in segreteria entro il 30 ottobre 2013.
1. Capacità di ascolto.
Scuola dell’infanzia:
allenare il bambino nei tre anni di scuola a prolungare il tempo di ascolto.
Scuola primaria:
si intende non come atteggiamento di recezione passiva ma come capacità di
comprensione e interpretazione dei messaggi e consiste nell’ascoltare
13
comunicazioni sempre più complesse dal punto di vista sintattico e lessicale e
nell’individuarvi:




le informazioni esplicite;
le principali informazioni implicite;
lo scopo dei messaggi verbali;
i punti di vista diversi.
Scuola secondaria di primo grado:
saper prestare attenzione e porsi in atteggiamento attivo nell’interazione
comunicativa attraverso:
 l’individuazione di parole non note;
 il riconoscimento di un messaggio non chiaro, individuandone il motivo;
 la condivisione o confutazione del messaggio altrui sia nelle informazioni che
nelle opinioni.
2. Comprendere e utilizzare linguaggi specifici delle varie discipline.
Scuola dell’infanzia:
acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione ed espressione, nella
disponibilità a riconoscere il diritto degli altri alle proprie idee ed opinioni,
nell’impegno di farsi un’idea personale ed a manifestarla, nello sforzo di ascoltare
e comprendere e nella consapevolezza della possibilità di esprimere le medesime
esperienze in modi diversi.
Promuovere tutte le funzioni del linguaggio: personale, interpersonale, poeticoimmaginativa, argomentativa, metalinguistica.
Capacità di comprendere e produrre messaggi, tradurli e rielaborarli in un codice
diverso; valorizzare le diversità degli stili personali (decorativo, espressionistico e
rappresentativo).
Attività drammatico-teatrali: favorire e facilitare i processi di identificazione dei
bambini e del controllo dell’emotività.
Attività sonoro musicali : sviluppare la sensibilità musicale.
Il corpo e il movimento: promuovere la presa di coscienza del valore del corpo
inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale,
relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica.
Scuola primaria:
comprendere ed utilizzare linguaggi specifici delle varie discipline in modo sempre
più significativo;
conseguire la capacità di usare codici diversi (verbale, grafico-pittorico, plastico,
ritmico-musicale, mimico-gestuale) riconoscendone le opportunità specifiche.
14
Scuola secondaria di primo grado:
saper cogliere il messaggio e gli elementi informativi della comunicazione
proposta riconoscendo i codici usati: verbali, scritti, grafici, figurativi, gestuali;
essere capace di utilizzare linguaggi disciplinari specifici per l’espressione e la
comunicazione di messaggi, in maniera coerente, pertinente ed efficace.
3. Osservare fatti e fenomeni.
Scuola dell’infanzia:
promuovere l’esplorazione e la ricerca basandosi sulla naturale curiosità dei
bambini, dando rilievo al fare e alle esperienze dirette.
Scuola primaria:
di fronte a situazioni considerate, porre domande e rilevare problemi;
guidati, formulare ipotesi intorno ad un fenomeno osservato e verificarle.
Scuola secondaria di primo grado:
promuovere la capacità di osservazione analitica e sistematica dei fenomeni,
utilizzando opportune classificazioni (tabelle, grafici, mappe concettuali).
4. Acquisire un efficace metodo di lavoro.
Scuola dell’infanzia:
essere capace di orientarsi e di compiere scelte autonome in contesti relazionali e
normativi diversi: autonomia personale, orientamento nell’ambiente, rispetto di sé,
dell’altro e del materiale.
Scuola primaria:
acquisire gradualmente l’autonomia pratica sia nell’organizzazione personale che
nello svolgimento di un’attività;
saper essere autonomo nel vestirsi, nel preparare la cartella, nel mettere in ordine
il proprio banco e l’aula, organizzando il proprio materiale;
saper lavorare in gruppo, inserendosi in maniera costruttiva;
saper rispettare le cose e le idee altrui;
pervenire gradualmente alla padronanza nell’uso degli strumenti specifici: testi,
giornali, vocabolari, enciclopedie, prodotti multimediali, ecc.;
saper utilizzare rappresentazioni grafiche di diverso tipo (tabelle, reticolati,
istogrammi, diagrammi di flusso, ecc.) nell’economia dell’organizzazione
personale delle conoscenze.
Scuola secondaria di primo grado:
saper gestire in modo produttivo ed efficace l’autocorrezione;
imparare a scegliere mezzi, strumenti e tecniche funzionali alla consegna;
15
progettare e pianificare le fasi esecutive del lavoro;
prendere appunti, riordinarli e studiarli;
essere in grado di ricercare e porre in atto strategie personali di apprendimento.
5. Comprendere e rielaborare i contenuti.
Scuola dell’infanzia:
comprendere e rielaborare contenuti di esperienze, racconti verbali e non,
utilizzando i diversi codici espressivi;
sviluppare abilità per interpretare ed intervenire sulla realtà in modo consapevole.
Scuola primaria:
acquisire gradualmente nel corso del quinquennio conoscenze e abilità che
arricchiscano le capacità:
-
di comprendere e rapportarsi con il mondo;
-
di spiegare, di riassumere un contenuto, di individuare eventuali campi di
applicazione (interpretare, tradurre, trarre conclusioni);
-
di cogliere e ripetere con parole proprie il contenuto di un messaggio letto o
ascoltato;
-
di acquisire il lessico fondamentale e progressivamente arricchirlo, utilizzando
le opportunità offerte da tutte le discipline.
Scuola secondaria di primo grado:
capacità di riproporre le informazioni ricevute;
capacità di selezionare i dati;
capacità di organizzare in modo proficuo quanto appreso, utilizzando le proprie
acquisizioni anche in ambiti disciplinari diversi;
capacità di personalizzare le conoscenze ed interiorizzarle al fine di un
arricchimento personale.
6. Utilizzare le conoscenze acquisite operando opportuni collegamenti.
Scuola dell’infanzia:
utilizzare abilità e conoscenze acquisite in situazioni nuove.
16
Scuola primaria:
maturare la capacità di ricostruire e spiegare i fatti con il linguaggio specifico;
scoprire, raccogliere, organizzare le conoscenze in quadri di sintesi e mappe via
via più articolate, ricercando le relazioni.
Scuola secondaria di primo grado:
utilizzazione delle conoscenze, dei linguaggi, dei codici, degli strumenti disciplinari
per un’indagine analitica ed articolata ed al contempo unitaria sui temi trattati;
cooperazione tra i vari insegnamenti, evitando accostamenti formali e forzati
(l’insegnamento cooperativo contribuirà ad una equilibrata formazione culturale e
personale dell’allievo).
7. Formulare ipotesi e riflettere criticamente.
Scuola dell’infanzia:
adottare una metodologia della ricerca: osservare le cose e le situazioni,
distinguendo, interpretando, analizzando, confrontando dati, ponendo domande e
problemi e formulando ipotesi di soluzione per trovare spiegazioni.
Scuola primaria:
avviarsi ad una progressiva capacità di pensiero riflesso e critico potenziando via
via la creatività, la divergenza e l’autonomia di giudizio, prendendo posizione e
argomentando.
Scuola secondaria di primo grado:
essere in grado di formulare ipotesi e scoprire regole e leggi generali, partendo da
fatti concreti ed osservati, attraverso operazioni mentali di identificazione,
reversibilità, reciprocità e correlazione.
8. Orientamento.
Scuola dell’infanzia:
avviare il bambino ad una graduale indipendenza dall’adulto per compiere scelte
autonome;
superare gradualmente l’egocentrismo caratteristico di questa fase di età per
coesistere positivamente con gli altri;
17
riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti, canalizzando l’aggressività verso
obiettivi costruttivi (fiducia, collaborazione, simpatia, amicizia).
Scuola primaria:
superare i punti di vista soggettivi ed egocentrici così come ogni giudizio
sommario che privilegi in maniera esclusiva un punto di vista e un gruppo sociale
a scapito d’altri;
maturare lo sviluppo armonico della personalità (aspetto cognitivo, affettivo,
emotivo, sociale);
maturare la fiducia nelle proprie capacità e l’accettazione dei propri limiti.
Scuola secondaria di primo grado:
il dialogo educativo favorisce l’auto-orientamento avviando una capacità di scelta
e di decisione basata sulla conoscenza di sé;
l’auto-orientamento non può prescindere dalla capacità di auto-valutazione che
andrà promossa trasversalmente da tutti gli ambiti disciplinari;
la Scuola aiuterà i ragazzi ad affrontare i molteplici cambiamenti della società e a
progettare il proprio futuro.
9. Cittadinanza e Costituzione.
Scuola dell’infanzia:
attivare comportamenti amicali per far comprendere che le regole aiutano a star
bene insieme.
Scuola primaria:
gradualmente conoscere e rispettare le norme di comportamento generali, quelle
che regolano la vita della classe e che sono codificate nel Regolamento d’Istituto;
attivare comportamenti consapevoli per il rispetto delle regole.
Scuola secondaria di primo grado:
conoscere e rispettare le norme di comportamento generali e quelle contenute nel
Regolamento d’Istituto;
conoscere i princìpi fondamentali della Costituzione della Repubblica ed i principali
organi politici ed amministrativi locali, statali ed internazionali.
18
10. Sicurezza.
Scuola dell’infanzia:
mettere in pratica comportamenti adeguati a garantire la sicurezza nel gioco e
nella vita di gruppo.
Scuola primaria:
riconoscere l’importanza delle norme e degli stili di vita che tutelano la sicurezza
dell’individuo e del gruppo;
attivare comportamenti di prevenzione di incidenti nelle attività ludiche e
didattiche.
Scuola secondaria di primo grado:
conoscere e rispettare le principali regole che tutelano la sicurezza dell’individuo e
del gruppo;
attuare scelte per evitare i rischi connessi a stili di vita scorretti.
19
INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI
O SVANTAGGIATI E DEGLI ALUNNI STRANIERI
L'integrazione scolastica degli alunni disabili, svantaggiati o stranieri coinvolge più
che per gli altri alunni la famiglia, la società, le istituzioni.
L'Istituto scolastico ha sottoscritto nel dicembre 2008 con l'Unità socio-sanitaria
locale, i Comuni ed altri Enti l'Accordo di programma per l'integrazione dei
disabili, secondo le competenze che la Legge assegna a ciascun Ente, ed ha
rinnovato nel settembre 2010 l'adesione al Centro territoriale per l'integrazione
costituito con altri Istituti scolastici per l'integrazione dei disabili e degli stranieri.
La Scuola, al momento dell'iscrizione e successivamente valuta ed organizza le
opportune modalità con le quali l'alunno frequenta le lezioni e con le quali sono
organizzate le attività di integrazione, sostegno e recupero. A tal fine possono
essere adattati e modificati gli orari ed attuati interventi necessari anche se non
previsti nella programmazione annuale.
L'educazione all'interculturalità rientra nell'obiettivo educativo generale
dell'educazione alla solidarietà e alla collaborazione, ma è anche una
necessità oggettiva che ha investito la Scuola in seguito alla frequenza da parte
di numerosi alunni stranieri.
Nella convinzione che le diversità rappresentino una ricchezza ed una opportunità
educativa, anche nelle classi non frequentate da stranieri occorre passare dalla
fase della multiculturalità a quella della interculturalità, da quella dell'ascolto e
dell'osservazione a quella del confronto e dell'arricchimento dialettico, senza che
ciò implichi la rinuncia alla propria storia e alle proprie radici.
Per gli alunni disabili, con bisogni educativi speciali (BES) o con difficoltà
specifiche di apprendimento (DSA), gli insegnanti della classe:

acquisiscono dalla famiglia e dai servizi medico-psichiatrici le
necessarie diagnosi ed informazioni;

effettuano tempestivamente le opportune rilevazioni della situazione
di apprendimento e ne individuano gli specifici bisogni;

elaborano in collaborazione, ove previsto, con i Servizi medicopsichiatrici
e
socio-assistenziali e con la famiglia il programma delle attività scolastiche;

individuano ed applicano modalità di semplificazione dei
contenuti e di facilitazione linguistica per ogni disciplina, stabilendo
contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione
Il Collegio dei docenti nomina annualmente un referente od una commissione di
insegnanti che:

coordina le attività dell'Istituto per l'integrazione dei disabili,
degli svantaggiati e degli stranieri, favorendo la collaborazione tra gli
insegnanti ed il rapporto con le famiglie e con gli enti;
20

esprime di propria iniziativa un parere per l'assegnazione
temporanea o definitiva dell'alunno disabile, svantaggiato o straniero
alla classe, circa gli orari e le attività e circa l'impiego delle risorse;

predispone schede di rilevazione delle competenze linguistiche o
di altre abilità, propone attività e percorsi di studio;

cura un centro di documentazione di Istituto, con materiali
didattici ed informativi per gli insegnanti e per le famiglie.
Per l'integrazione degli alunni stranieri la Scuola si propone di:

colmare gli svantaggi scolastici e culturali attraverso
l'istituzione di corsi di alfabetizzazione che consentano una
conoscenza della lingua italiana sufficiente almeno a recepire ed
esprimere le comunicazioni più semplici e necessarie;

potenziare la fiducia degli alunni in se stessi dando loro la
capacità di comunicare;

favorire la creatività e la comunicazione per mezzo dei vari
linguaggi espressivi;
 valorizzare le caratteristiche culturali di origine degli alunni stranieri;

stimolare attitudini comunicative e relazionali in tutti gli alunni e non
solo negli immigrati;
 costruire collegamenti con le varie realtà del territorio.
Presso l’aula insegnanti della Scuola primaria di Domegge sono consultabili
possibili modelli di programmazioni per gli alunni stranieri.
OBBLIGO SCOLASTICO E ORIENTAMENTO
E’ compito della Scuola promuovere iniziative di orientamento al fine di combattere
la dispersione, di garantire il diritto all’istruzione o alla formazione, di consentire
agli alunni le scelte più confacenti alla propria personalità e al proprio progetto di
vita, di agevolare il passaggio dell'alunno prima tra i due gradi dell'istruzione
dell'obbligo con attività di accoglienza, poi tra gli specifici indirizzi della Scuola
secondaria di secondo grado.
La Scuola ha fondamentalmente una funzione orientativa in quanto favorisce
l’iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo e lo pone in condizione di
conquistare la propria identità di fronte al contesto sociale mediante un processo
formativo continuo.
Attraverso una progressiva conoscenza di sé l’allievo acquisisce una capacità
decisionale che gli consente di operare scelte realistiche nell'immediato e nel
futuro, all’interno del proprio progetto di vita personale.
Per favorire questo processo la Scuola svolge due funzioni:
• formativa: in tutte le classi vengono programmate attività diversificate allo
scopo di rilevare interessi, attitudini e capacità decisionali degli alunni;
• informativa: nelle classi della Scuola secondaria di primo grado vengono
organizzati incontri ed attività volte a fornire le informazioni necessarie per
una adeguata scelta.
L’Istituto aderisce alla rete provinciale per l’orientamento.
21
METODOLOGIA
Nelle Scuole dell’infanzia, pur nell’approccio globale che le caratterizza, gli
insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi
disciplinari.
Nelle Scuole primarie e secondarie di primo grado i piani di studio elaborati da
ciascun insegnante sono attuati con:
1)
2)
3)
4)
5)
la lezione, intesa come occasione per la presentazione di materiali strutturati e di
situazione-problema da elaborare. E' questa un'attività che coinvolge l’intera classe
ed è momento specifico di ogni materia;
il laboratorio, inteso come luogo in cui favorire situazioni nelle quali anche l’alunno sia
parte attiva del suo processo di apprendimento, sia nel lavoro individuale che di
gruppo;
i laboratori per il recupero, per il rinforzo e per l’approfondimento che presuppongono
una programmazione di attività differenziate per gruppi di livello;
il sostegno per gli alunni diversamente abili o con gravi e persistenti ritardi di
apprendimento, per i quali sarà elaborato, dagli insegnanti di classe e dall’insegnante
di sostegno, un piano educativo e didattico personalizzato;
i compiti per casa. Essi sono assegnati al fine di avviare l’alunno al lavoro autonomo,
rafforzare gli apprendimenti, stimolare la ricerca di materiali, la raccolta di
informazioni, il resoconto di esperienze, potenziare le capacità di analisi, di sintesi, di
generalizzazione.
VALUTAZIONE
NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA
La valutazione assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento
dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Nella Scuola dell’infanzia si attua con:

la raccolta di informazioni sugli alunni;

l’osservazione sistematica;

la documentazione relativa al percorso didattico;

la comunicazione con le famiglie.
22
VALUTAZIONE
NELLA SCUOLA PRIMARIA E
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La valutazione svolge una funzione specifica ed essenziale nel sistema formativo.
La valutazione scolastica, pertanto, non può risolversi nel semplice giudizio di
merito attribuito all’allievo in base ai risultati da lui conseguiti.
Rappresenta, bensì, un’attenta e sistematica raccolta di dati che permette la
conoscenza del percorso formativo dell’allievo dal livello di partenza.
La valutazione deve, pertanto, porre l’allievo nella condizione di colmare le sue
lacune attraverso attività di sostegno e di recupero opportunamente programmate
oppure di valorizzare particolari capacità o interessi mediante attività di
approfondimento.
Per garantire l’efficacia del sistema formativo la valutazione deve basarsi sul
principio della continuità fra le diverse istituzioni scolastiche.
Secondo il principio della trasparenza, i Docenti procedono:
-
alla raccolta sistematica e continua di informazioni sugli alunni;
-
alla documentazione dell’attività didattica;
-
all’accertamento dei risultati in relazione agli obiettivi e ai contenuti previsti
-
alla formulazione collegiale delle valutazioni periodiche complessive;
-
alla comunicazione delle valutazioni alle famiglie.
Saranno considerati insufficienti i risultati valutati meno di 6.
L’insufficienza in condotta comporta la bocciatura.
23
Nella Scuola primaria e secondaria di primo grado il possesso di conoscenze
ed abilità è valutato:
10
grado di eccellenza, con conoscenze complete ed approfondite, notevoli capacità
critiche, di collegamento e di applicazione delle conoscenze in contesti nuovi,
notevole originalità, espressione appropriata, sicura e ordinata;
9
quando le conoscenze sono complete ed approfondite, vi sono buone capacità
critiche e l'espressione è appropriata, sicura e ordinata, ma meno originale o meno
autonoma o con lievi imperfezioni;
8
quando le conoscenze sono complete, vi sono normali capacità critiche e
l'espressione è appropriata e ordinata. La valutazione è 8 se, pur essendo elevato il
livello oggettivo, vi sono stati notevoli progressi dal livello iniziale o c'è stata notevole
diligenza;
7
quando le conoscenze sono quasi complete, vi sono normali capacità critiche,
l’espressione è appropriata e ordinata ma con imperfezioni;
6
quando è stata raggiunta soltanto la maggioranza degli obiettivi o sono stati
raggiunti solo gli obiettivi minimi; quando l’alunno conosce e comprende
informazioni, tecniche e linguaggi di base delle discipline e li applica con sufficiente
correttezza soltanto in situazioni note; quando vi sono stati notevoli progressi dal
livello iniziale e c’è stata una notevole applicazione per superare le limitate capacità;
5
quando sono stati raggiunti soltanto alcuni obiettivi o non è stato raggiunto il livello
minimo di conoscenze ed abilità; quando l’alunno conosce e comprende
informazioni, tecniche e linguaggi delle discipline soltanto in modo parziale ed ha
difficoltà nell’applicarli;
4
quando non è raggiunto il livello minimo di conoscenze ed abilità e non si
riscontrano sufficienti progressi dal livello iniziale, né adeguata applicazione per
superare le difficoltà; quando l’alunno non conosce né comprende informazioni,
tecniche e linguaggi delle discipline o li conosce e comprende soltanto in modo
frammentario e denota incapacità o gravi difficoltà nell’applicarli.
Le valutazioni considerano anche le capacità, i progressi e l’impegno dell’alunno,
che incidono al rialzo o al ribasso per uno o più punti rispetto al livello oggettivo
delle conoscenze ed abilità.
Nella Scuola primaria la valutazione del comportamento considera sia
distintamente che unitariamente:
1) il rispetto delle regole;
2) la relazione-socializzazione con i compagni e gli insegnanti;
3) l’interesse e la motivazione per l’apprendimento;
4) l’impegno nell’attenzione e nello studio in classe e a casa;
24
5) l’autonomia e la coordinazione nelle attività e negli apprendimenti;
6) i progressi nell’apprendimento e nella maturazione personale.
Nella Scuola secondaria di primo grado il comportamento è valutato sulla base
dei seguenti indicatori:
1) rispetto delle regole;
2) impegno e partecipazione;
3) grado di autonomia
RISPETTO DELLE
REGOLE
IMPEGNO E
consapevole
10 decimi
soddisfacente
9 decimi
buono
8 decimi
adeguato
7 decimi
non sempre adeguato
6 decimi
assente
5 decimi
produttivi e responsabili
10 decimi
soddisfacenti
9 decimi
buoni
8 decimi
corretti
7 decimi
necessitano di stimoli
6 decimi
saltuari e inadeguati
5 decimi
PARTECIPAZIONE
25
completo ed efficace
10 decimi
soddisfacente
9 decimi
buono
8 decimi
discreto
7 decimi
incompleto (l'alunno deve
essere sostenuto)
6 decimi
insufficiente (l'alunno deve
essere guidato)
5 decimi
GRADO DI AUTONOMIA
Sulla valutazione del comportamento incideranno anche le eventuali note
disciplinari e i progressi.
Modalità di comunicazione dei risultati:
-
agli alunni ed ai genitori subito dopo la correzione, sul quaderno o sul libretto
personale (per le Scuole secondarie di primo grado le valutazioni più rilevanti)
o con altra comunicazione scritta;
-
in colloquio a richiesta dei genitori o degli insegnanti;
-
nel periodico colloquio generale;
-
nel documento di valutazione consegnato alla famiglia per presa visione.
26
PROGETTI ED ATTIVITÀ DI AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le Scuole dell’Istituto esplicano un’azione educativa sia nelle attività previste per
le singole discipline, sia nell’attuazione di progetti che intendono favorire
l’acquisizione di conoscenze e di abilità nelle seguenti aree di interesse:
1. RECUPERO;
2. AFFETTIVA ED ESPRESSIVA;
3. AMBIENTE E TERRITORIO;
4. MOTORIA E PRESPORTIVA.
I progetti che si aggregano al Piano dell’offerta formativa possono essere di
diversa natura:

progetti didattici che non comportano spesa collocati all’interno dell’offerta
curricolare;

progetti didattici che comportano spesa collocati all’interno dell’offerta
curricolare (intervento di un esperto durante una lezione, attività di
progettazione e studio dei docenti);

progetti didattici che comportano spesa e sono collocati fuori dell’offerta
curricolare;

progetti organizzativi di miglioramento (autoformazione dei docenti, attività di
ricerca, ecc...);
e rientrano nei seguenti criteri:

prevedono la partecipazione di un numero di alunni pari ad almeno i due terzi
della classe o della Scuola interessata, salvo che per i corsi di recupero
autorizzati;

hanno la precedenza i progetti che forniscono esperienze didattiche replicabili
e che consentono l’acquisizione di attrezzature e di dotazioni utilizzabili anche
per altre attività.
I progetti che comportano oneri finanziari sono legati al
hanno perciò scadenze per anni finanziari solari.
bilancio d’Istituto ed
RECUPERO
Le attività di recupero prevedono lezioni individuali o per piccoli gruppi,
organizzate in orario pomeridiano extra-curricolare preferibilmente nelle giornate
di martedì, giovedì e venerdì. Sono rivolte agli alunni delle diverse classi delle
Scuole primaria e secondaria di primo grado, che incontrano difficoltà nel percorso
didattico. Tali attività hanno la priorità su altre proposte.
27
AREA AFFETTIVA ED ESPRESSIVA
I progetti intendono:

favorire negli alunni la capacità di rapportarsi in modo corretto e costruttivo con
le persone e con l’ambiente scolastico;

instaurare rapporti di lealtà e di collaborazione con i compagni;

riconoscere e applicare le regole della convivenza in ambienti scolastici ed
extrascolastici;

acquisire e potenziare le abilità e le tecniche espressive, attraverso attività
laboratoriali e di gruppo.
AREA AMBIENTE E TERRITORIO
I progetti intendono:

approfondire la conoscenza del proprio territorio e delle sue caratteristiche
storiche, naturalistiche e culturali;

avvicinare gli alunni alle principali tematiche ambientali generali;

favorire l’acquisizione di comportamenti ecologicamente corretti attraverso la
scoperta dei luoghi, lo studio dell’ambiente e della lingua locale;

educare ai corretti stili di vita e alla legalità;

proporre attività di orientamento e di continuità.
AREA MOTORIA E PRESPORTIVA
Il progetto di avviamento allo sport, utilizzando anche strutture presenti sul
territorio, intende:

sviluppare le capacità motorie di base;

favorire l’acquisizione di stili di vita validi e di comportamenti di gruppo corretti
nello svolgimento di giochi e di attività sportive.
28
NORME GENERALI
per la Scuola dell'infanzia
ORARIO INIZIALE
Per i primi dieci giorni effettivi di scuola e comunque per tutto il mese di settembre
la scuola dell’infanzia sarà aperta dalle ore 7.40 alle ore 13.30 per favorire
l’accoglienza dei bambini, grazie alla presenza di tutte le insegnanti.
ORARIO DEFINITIVO
Scuola dell’infanzia di Calalzo di Cadore: dalle ore 7.40 alle ore 15.50 (da lunedì a
venerdì).
Scuola dell’infanzia di Domegge di Cadore: dalle ore 7.50 alle ore 16.00 (da lunedì
a venerdì).
I bambini saranno accolti fino alle ore 9.00 e non oltre. Si richiede il rispetto
assoluto dei limiti di orario di entrata e uscita. Oltre agli orari suesposti, potranno
essere accolti solo ed esclusivamente i bambini il cui ritardo sia stato giustificato.
L’uscita dei bambini potrà avvenire dalle ore 15.15 alle ore 15.50 per la scuola
dell’infanzia di Calalzo e dalle ore 15.30 alle ore 16 per la scuola dell’infanzia di
Domegge.
Chi intende avvalersi del solo turno antimeridiano, può ritirare il proprio figlio dalle
ore 12.35 alle ore 13.30 e non oltre.
Gli alunni sono consegnati e ripresi in consegna dalla soglia tra lo spogliatoio ed il
salone, nell’orario stabilito, da un genitore od altra persona maggiorenne delegata
per iscritto. Detto accompagnatore provvede anche a preparare l’alunno con
vestito, calzature e quanto occorra.
Gli alunni che utilizzano il servizio di scuolabus sono presi in consegna e
riconsegnati dal personale scolastico alla fermata davanti alla scuola o con altre
modalità stabilite nella convenzione con il Comune.
Per eventuali comunicazioni telefoniche ( escluse le urgenze ), si invitano i genitori
ad utilizzare le seguenti fasce orarie: 7.50-9.00 / 12.00-13.00.
29
VIGILANZA
Il personale scolastico vigilerà sui bambini nel momento in cui essi saranno
consegnati personalmente alle insegnanti, nell’ambito delle strutture scolastiche e
fino alle ore 15.50 per la scuola dell’infanzia di Calalzo, alle ore 16 per la scuola
dell’infanzia di Domegge. I bambini dovranno essere consegnati personalmente
all’insegnante e per nessun motivo lasciati negli spazi adiacenti all’edificio
scolastico. Gli alunni potranno lasciare la scuola, in casi eccezionali, prima delle
lezioni presi in consegna dal genitore o da persona maggiorenne da esso
delegata. Durante l’orario di lezione non è consentito al pubblico l’accesso a
scuola e negli spazi pertinenti, compresi i genitori dei bambini ed i loro
rappresentanti. I genitori possono fermarsi all’interno della scuola solo per il tempo
indispensabile alla consegna dei loro figli.
ISCRIZIONI – anno scolastico 2013-2014
Possono essere iscritti i bambini e le bambine che abbiano compiuto o compiano
entro il 31 dicembre 2013 il terzo anno di età. Possono essere altresì iscritti i
bambini e le bambine che compiano i tre anni di età entro il 30 aprile 2014,
compatibilmente con la disponibilità dei posti e l’eventualità di liste d’attesa.
L’ammissione dei bambini che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile 2014 alla
frequenza anticipata è subordinata alla valutazione pedagogica e didattica, da
parte del collegio docenti, dei tempi e delle modalità dell’accoglienza. Il collegio
docenti ha così deliberato nella seduta del 16 gennaio 2013 i tempi e le modalità
di accoglienza relativi ai bambini e alle bambine che compiranno i tre anni di età
entro il 30 aprile 2014 :
-frequenza dal mese di settembre con turno antimeridiano o altro orario ridotto; dal
giorno successivo al compimento del terzo anno di età potranno frequentare per
l’intera giornata
-in corso d’anno non si accettano iscrizioni di questi bambini
-suddivisione dei bambini nelle sezioni in modo numericamente equo
-con sezioni di alunni iscritti superiori a venti si accolgono al massimo tre bambini
per sezione
-hanno comunque la precedenza i bambini che compiono il terzo anno di età entro
il 31 dicembre 2013.
Per quanto riguarda invece l’accoglienza in via straordinaria dei bambini e delle
bambine che compiranno i 3 anni di età dopo il 30/04/2014 ed entro il 31/12/2014
vigono, secondo la deliberazione del Collegio dei docenti del 16 gennaio 2013, le
seguenti condizioni generali:
30
 l’eventuale ammissione sarà consentita solo in sezioni con numero di iscritti
inferiore a quello previsto, per un massimo di tre unità per sezione;
 dovrà essere attivato un progetto d’intesa e in collaborazione tra la Scuola
ed i Comuni di Domegge e di Calalzo. Nel caso di una mancata intesa
dell’istituzione scolastica con la/le amministrazione/i comunale/i non si potrà
dar seguito all’iscrizione di tali bambini;
 non potrà dar luogo alla costituzione di nuove sezioni;
 nelle sezioni saranno iscrivibili bambini/e che compiano i 24 mesi entro il 31
dicembre dell’anno di riferimento;
 i/le bambini/e saranno ammessi alla frequenza non prima del compimento
del secondo anno d’età;
Ogni anno l’iscrizione va rinnovata.
CORREDO
I bambini dovranno essere muniti di quanto segue: grembiulino, bavagliolo con
elastico, asciugamano con appendino, colla stick, sapone liquido, pantofole,
zainetto, coperta e guanciale con federa per i bimbi che si avvalgono del riposo
pomeridiano, fazzoletti di carta, cappellino per il sole, un raccoglitore grande a due
anelli ( Calalzo ), un astuccio con pennarelli grossi ed una foto in primo piano del
bambino.
Ogni cosa va contrassegnata in modo visibile ed indelebile con nome e
cognome.
Tutti i bambini dovranno essere forniti di un cambio completo di biancheria
( mutandine, canottiera, calzini, pantaloni e maglia ). Nel caso in cui la scuola
presti gli indumenti, si prega di riconsegnarli puliti. E’ necessario vestire il bambino
in modo pratico affinchè sia stimolato all’autosufficienza ( è consigliabile evitare
body, bretelle, cintura, ecc). E’ opportuno evitare indumenti ed oggetti di valore. Si
avvisa che le insegnanti non rispondono in caso di perdita di oggetti di valore o di
giocattoli portati da casa.
ALIMENTAZIONE
La colazione dovrà essere consumata a casa, il pranzo e la merenda, invece,
verranno consumati a scuola e saranno uguali per tutti. All’atto dell’iscrizione va
comunicata, accompagnata da certificato medico, l’intolleranza a cibi non
idonei perché causa di allergie o di altre disfunzioni fisiche e per questi
bambini verrà seguito un menù particolare.
I genitori che per motivi religiosi ritenessero opportuno non far somministrare
alcuni alimenti devono comunicarlo per iscritto elencando gli alimenti stessi.
31
In occasioni particolari (feste di compleanno, carnevale, ecc.) è consuetudine
accettare a scuola dolci o altri alimenti che non provengono dal servizio mensa. A
scuola si accettano solo alimenti confezionati o che provengano da pasticcerie.
Chi non desidera far consumare al proprio figlio tali prodotti è tenuto a
presentare una dichiarazione scritta.
ASSENZE
Le assenze dovute sia a malattia, sia a motivi personali vanno segnalate
verbalmente all'insegnante.
Per le assenze dovute a malattia che si protraggono oltre i cinque giorni (compresi
i giorni festivi), la riammissione a scuola del bambino è subordinata alla
presentazione del certificato medico di avvenuta guarigione.
In caso di malattie infettive si raccomanda di avvisare le insegnanti e, prima di
riportarlo a scuola, valutare scrupolosamente lo stato di salute del figlio.
RIPOSO
Il ritmo della giornata scolastica viene determinato in modo da salvaguardare il
benessere psico-fisico di tutti e tiene in massimo conto la percezione individuale
del tempo e le sue componenti emotive, con particolare riguardo per quei bambini
che possono trovarsi a disagio con le scansioni temporali proposte dalla scuola ed
essere soggetti a fenomeni di affaticamento.
I bambini che compiono i tre anni di età entro il 30 aprile 2014 potranno fermarsi a
dormire dal giorno successivo al compimento del terzo anno e, comunque, su
valutazione delle insegnanti.
Scuola dell’infanzia di Calalzo
Tutti i bambini di tre anni e coloro che ne compiranno quattro nel corso dell’anno
scolastico osserveranno il riposo pomeridiano. Gli altri, tenuto conto degli spazi a
disposizione, potranno riposare solo in caso di richiesta dei genitori o di necessità
ravvisata dalle insegnanti.
Scuola dell’infanzia di Domegge
Tutti i bambini di tre e quattro anni e coloro che ne compiranno cinque nel corso
dell’anno scolastico osserveranno il riposo pomeridiano. Gli altri, tenuto conto
degli spazi a disposizione, potranno riposare solo in caso di richiesta dei genitori o
di necessità ravvisata dalle insegnanti.
32
USCITE
Durante l’anno scolastico verranno effettuate delle uscite didattico ricreative . La
scelta dei tempi , delle modalità e dei luoghi sono a discrezione delle insegnanti.
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
I Consigli di intersezione si riuniranno nella sede di lavoro in orario non scolastico
su convocazione del Capo di istituto per illustrare e verificare la programmazione
didattico-educativa, deliberare iniziative, analizzare i bisogni delle sezioni e le
proposte dell’utenza, in prima convocazione con la sola componente docente e in
seconda con la partecipazione dei rappresentanti eletti dai genitori. Nel primo
periodo di scuola si terranno i colloqui individuali con i genitori degli alunni nuovi
iscritti. Durante l’anno scolastico sono previsti colloqui individuali. Relativamente
alla Scuola dell’infanzia di Calalzo, prima della conclusione dell’anno scolastico si
terrà un incontro con i genitori dei bambini che inizieranno la frequenza nel
successivo anno scolastico; per la scuola dell’infanzia di Domegge l’incontro si
terrà nel mese di settembre dell’anno di frequenza.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
DELLA SCUOLA PRIMARIA
E
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1. Ciascuna Scuola mantiene la seguente denominazione, che deve essere
riportata negli atti:
Scuola statale dell'infanzia di Domegge di Cadore;
Scuola primaria statale "Dante Alighieri" di Domegge di Cadore;
Scuola secondaria di primo grado statale "Giordano Coffen" di Domegge di
Cadore;
Scuola statale dell'infanzia di Calalzo di Cadore;
Scuola primaria statale "Guglielmo Marconi" di Calalzo di Cadore;
Scuola secondaria di primo grado statale "Bartolomeo Toffoli" di Calalzo di
Cadore.
33
2. Le risorse sono ripartite tra le diverse Scuole in rapporto al numero degli alunni
e in modo da offrire a tutti pari opportunità.
3. Le Scuole organizzano le attività nelle classi, gruppi di alunni, in modo da offrire
agli alunni le migliori possibilità di apprendimento ed orientamento. Le attività
interdisciplinari e la collaborazione con altre Scuole e soggetti esterni si svolgono
nel rispetto della libertà di ciascun docente.
ORGANI COLLEGIALI
4. La convocazione del Collegio dei docenti e degli altri organi collegiali e
commissioni è fatta dal Presidente con avviso scritto, da recapitarsi almeno 8
giorni liberi prima della riunione a ciascun componente nella sede di servizio
scolastico od al domicilio dichiarato. Se l'avviso è recapitato nella sede di servizio,
esso s'intende ricevuto nella prima giornata nella quale il destinatario presta
servizio. In caso di urgenza il preavviso può essere di 24 ore.
5. L'avviso di convocazione deve indicare il luogo, la data e le materie da trattare.
Non è ammesso deliberare su materie non comprese nell'ordine del giorno, se
questo non viene variato con il consenso di tutti i membri che hanno diritto
d'intervenirvi. Per variare l'ordine della discussione è sufficiente il consenso della
maggioranza.
6. Le riunioni si svolgono normalmente nei locali di ciascuna Scuola. Le riunioni
degli organi unitari d'Istituto si svolgono normalmente nella sede della Scuola
primaria di Domegge.
7. Di ogni seduta viene redatto verbale, sottoscritto dal Presidente e dal
Segretario, su apposito registro a pagine numerate o su fogli da numerare e
legare analogamente.
8. Ciascuno degli organi collegiali e commissioni può programmare le proprie
attività nel tempo, indicando al Presidente le date delle riunioni. Il Presidente deve
provvedere alla convocazione anche quando ne faccia richiesta scritta e motivata
almeno un quinto dei componenti. Ove manchi il Presidente e non sia
diversamente stabilito, gli organi collegiali e le commissioni sono convocati e
presieduti dal componente più anziano di età; sono validamente costituiti con la
presenza della metà più uno dei componenti in carica e deliberano a maggioranza
dei presenti, senza computare gli astenuti; in caso di parità prevale il voto del
Presidente; nelle elezioni, a parità di voti è eletto il più anziano di età; i membri
durano in carica fino alla nomina dei successori.
9. Se non è diversamente deciso, le votazioni sono segrete quando riguardano
persone o quando lo richiede almeno un quarto degli intervenuti, palesi negli altri
casi.
10. La prima riunione del Consiglio d'Istituto è presieduta dal Dirigente scolastico e
provvede all'elezione del Presidente.
11. Ove non è diversamente stabilito, le elezioni degli organi collegiali e
34
commissioni di durata annuale hanno luogo entro il secondo mese dell'anno
scolastico.
12. A cura della segreteria dell'Istituto, il verbale del Consiglio d'Istituto è
pubblicato all'albo entro 10 giorni dalla riunione e vi rimane per 10 giorni
consecutivi. I verbali degli altri organi collegiali e commissioni non sono soggetti a
pubblicazione, ma chiunque interessato può ottenerne copia, eccettuate le parti
soggette alla riservatezza dei dati personali.
13. La segreteria dell'Istituto dovrà curare che gli atti riguardanti le materie da
trattare in ciascuna riunione degli organi collegiali siano disponibili nella sede
dell'Istituto almeno 48 ore prima della riunione, per la visione da parte di ciascun
componente.
14. Ove non è diversamente stabilito, il Consiglio d'Istituto delibera le tariffe e
l'ammontare del totale o parziale rimborso delle spese dovuto per le assicurazioni
e per altri servizi e materiali offerti dalla Scuola.
15. Il Consiglio d'Istituto o, in caso d'urgenza, il Dirigente scolastico decide
l'intervento dell'Istituto o della Scuola a pubbliche cerimonie e ne stabilisce le
modalità.
FIDUCIARI E DELEGATI
16. Nel Collegio dei docenti all'inizio dell'anno scolastico i docenti di ciascuna
Scuola eleggono uno tra loro e lo propongono al Dirigente scolastico come
Fiduciario. In caso di diniego del Dirigente scolastico, dovrà essere indicato un
altro docente.
17. Il Fiduciario comunica al Dirigente scolastico le necessità per il buon
funzionamento della Scuola, indicate nell'atto di nomina.
18. Quando il Fiduciario non è in servizio, le sue funzioni indifferibili sono svolte
dal docente più anziano di età che si trovi in servizio.
TRASPARENZA, INFORMAZIONE E RISERVATEZZA
19. Nei rapporti con il pubblico tutto il personale è tenuto a dichiarare la propria
identità e qualifica.
20. Tutti gli atti delle Scuole e dell'Istituto sono pubblici e chiunque vi abbia
interesse può prenderne visione ed ottenerne copia. Le motivate domande di
accesso, a voce o per iscritto, sono rivolte al Dirigente scolastico, che provvede
entro 10 giorni all'accoglimento od al rifiuto motivato.
21. Sono eccettuati dall'accesso gli atti che contengono valutazioni sugli alunni e
sul personale od altri dati personali soggetti alla riservatezza. Possono tuttavia
essere resi pubblici i giudizi sintetici degli scrutini e degli esami. Sono accessibili
35
dai diretti interessati gli atti di valutazione definitivamente formati. In ogni caso il
diritto di accesso non viene esercitato dagli alunni minorenni ma dai loro genitori o
tutori.
22. L'Istituto ha un suo albo posto nell'ingresso della sede degli uffici e curato dal
Direttore dei servizi generali ed amministrativi. Ogni Scuola ha un proprio spazio,
curato dal Fiduciario, destinato alla esposizione degli avvisi ed al deposito delle
comunicazioni di servizio. Il Dirigente scolastico destinerà gli analoghi spazi
richiesti dalle rappresentanze sindacali e regolerà le altre affissioni.
23. Il personale ed i genitori devono sottoscrivere per presa visione le
comunicazioni del Dirigente scolastico, del Fiduciario o, per quanto riguarda i
singoli alunni, di ciascun insegnante. Le comunicazioni di servizio depositate nelle
Scuole s'intendono comunque conosciute dal personale nel primo giorno in cui
presta servizio.
24. Chi desidera che venga consegnato nella Scuola materiale informativo per gli
alunni o le loro famiglie deve avere il consenso del Dirigente scolastico e del
docente della classe. Non è ammessa la distribuzione di materiale meramente
pubblicitario od estraneo ad interessi ricreativi, culturali e formativi. Qualora le
iniziative prevedano raccolta di fondi per beneficenza, la raccolta degli stessi può
essere effettuata nella Scuola soltanto con il consenso di un docente della classe,
il quale garantisce la libertà della contribuzione ed assume la personale
responsabilità della sua destinazione.
25. Le prove e tutto quanto riguarda le valutazioni degli alunni, le documentazioni
sanitarie, i fascicoli del personale e gli altri dati "sensibili" in possesso dell'Istituto
devono essere utilizzati soltanto per gli obblighi d'istruzione ed amministrazione e
non possono essere trattati, comunicati o visionati da terzi. S'intende come terzo
anche il personale dell'Istituto al quale i documenti non siano dati in consegna per
obbligo d'ufficio.
26. Ciascun docente è responsabile della riservatezza delle prove e delle
valutazioni dei propri alunni e cura che i registri ed altri documenti siano riposti nel
proprio cassetto od in altro luogo sicuro e che i dati registrati nei computer non
siano accessibili a terzi. Alla fine dell'anno scolastico o quando occorre il docente
consegna detti documenti all'ufficio di segreteria per l'archiviazione.
27. Gli impiegati della segreteria sono responsabili della riservatezza dei
documenti d'ufficio, secondo le mansioni a ciascuno affidate, e di quelli che
vengono consegnati dai docenti per la comunicazione agli interessati o per
l'archiviazione. I documenti devono essere riposti negli appositi spazi e con le
necessarie cautele.
28. Gli uffici, l'archivio e gli altri luoghi nei quali sono depositati documenti con dati
"sensibili'', quando non sono custoditi dai responsabili devono essere chiusi a
chiave. Le chiavi per l'accesso ai locali e le chiavi informatiche per l'accesso ai dati
"sensibili" degli archivi informatici sono custodite dal Direttore dei servizi generali
ed amministrativi, che le affida con le necessarie cautele per le attività di ufficio e
vigila sul personale che ha accesso ai locali per le pulizie od altre esigenze.
36
29. Del trattamento dei dati personali viene fornita informativa all'atto di iscrizione
e trasferimento dell'alunno ed all'inizio ed alla fine degli altri rapporti con il
personale.
LOCALI E SICUREZZA
30. Il Dirigente scolastico cura l'applicazione della normativa per un buon esercizio
delle strutture scolastiche, le competenze circa l'uso degli immobili, le consegne,
la sicurezza. Si avvale a tal fine della collaborazione di un Responsabile del
servizio di prevenzione e protezione.
31. I beni mobili ed i locali scolastici e le loro pertinenze possono essere concessi
a terzi, se l'uso è compatibile con la preminente destinazione scolastica. L'atto di
concessione stabilirà la durata, non superiore all'anno scolastico, eventuali
cauzioni, il rimborso delle spese per le pulizie ed ogni altra opportuna condizione.
Non è ammessa la consegna dei beni e l'accesso ai locali prima che il Dirigente
abbia effettuato la valutazione dei rischi e delle interferenze e sia stato accettato
l'atto di concessione.
32. In caso di pericolo o di infortunio ciascuno deve immediatamente provvedere a
quanto di sua competenza per il soccorso. Dopo il soccorso è necessaria una
circostanziata comunicazione alla segreteria dell'Istituto per l'annotazione nel
registro infortuni e gli altri adempimenti.
33. Ognuno deve riferire subito al Dirigente scolastico, possibilmente per iscritto,
su ogni pericolo o problema di sicurezza rilevato.
34. Gli insegnanti spiegheranno agli alunni le norme di sicurezza. Alle periodiche
esercitazioni ed aggiornamenti è tenuto tutto il personale.
35. Il piano di sicurezza è depositato in segreteria ed affisso all'albo per la libera
visione da parte degli interessati. Nei principali locali saranno esposte le
planimetrie con l'indicazione dei principali rischi, delle vie di fuga e degli altri mezzi
di sicurezza o strumenti di soccorso.
36. In ogni fabbricato scolastico saranno individuate e formate almeno due
persone, per garantire la costante presenza di almeno un addetto-esperto di primo
soccorso medico e antincendio, il quale sia in grado di intervenire quando si
verificano pericoli od infortuni.
37. Un coordinatore per la sicurezza nominato dal Dirigente scolastico organizza
le esercitazioni periodiche (almeno due prove di evacuazione all'anno, una in
autunno ed una in primavera), che evidenzieranno i principali rischi ed
indicheranno i modi ed i mezzi di protezione e le vie d'esodo verso luoghi sicuri. Il
Dirigente scolastico ed il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione
effettueranno almeno annualmente il controllo sistematico dei locali, degli impianti,
delle cassette mediche.
37
LABORATORI ED ATTREZZATURE
38 Le biblioteche, le aule d'informatica, gli altri laboratori e le aule speciali sono
consegnate all'inizio dell'anno scolastico ad uno o più responsabili che ne curano
la conservazione e gli accessi. Il responsabile deve coordinare e vigilare l'uso,
controllare la tenuta dell'eventuale registro degli accessi o dei prestiti, effettuare
direttamente o curare per mezzo degli esperti assegnati le ordinarie manutenzioni
degli strumenti, proporre al Dirigente scolastico le migliorie e gli acquisti.
39. I docenti e le altre persone autorizzate accedono ai laboratori ed alle aule
speciali secondo l'orario stabilito dal responsabile e, ove occorra, su prenotazione.
Ad ogni docente interessato è garantito il periodico accesso; negli orari non
prenotati ha accesso il primo occupante.
40. Agli alunni non è consentito caricare autonomamente i programmi, cambiare le
impostazioni delle macchine, impiegare cd rom ed altri dispositivi rimovibili non
sicuri ed in qualsiasi modo alterare il funzionamento delle attrezzature. Qualsiasi
installazione o modifica deve essere comunicata ed affidata al docente
responsabile o figura strumentale a ciò addetta.
41. Gli alunni accedono ai laboratori ed aule speciali solo se accompagnati dal
docente, che vigila per il corretto uso dell'attrezzatura. Gli alunni che necessitano
di strumenti compensativi durante le verifiche, possono essere accompagnati da
un collaboratore scolastico. E' vietato l'accesso internet e la visione di film senza
la presenza del docente.
42. E' vietato usare gli strumenti della Scuola ed in particolare internet ed il
telefono per motivi che non siano strettamente di ufficio, salvo casi urgenti ed
espressamente motivati.
43. Ciascun utente e, per gli alunni, l'insegnante assistente, è responsabile del
corretto impiego dei programmi, delle copie ed in genere degli strumenti e
materiali, anche riguardo alle licenze ed ai diritti d'autore. Egli deve segnalare
immediatamente al responsabile eventuali guasti od anomalie riscontrate.
ALUNNI
44. Ogni alunno ha diritto di essere rispettato, accompagnato, valutato ed
incoraggiato nella propria attività, secondo le proprie caratteristiche e capacità; di
comprendere il significato delle valutazioni e dei richiami; di avere una quota di
tempo per poter parlare riservatamente dei propri problemi con l'insegnante; di
ottenere gli interventi necessari per la propria sicurezza; nella Scuola dell'infanzia
e primaria ha diritto anche a tempi adeguati di gioco libero ed organizzato.
Ad ogni alunno deve essere assicurata una formazione culturale di qualità, una
partecipazione attiva e responsabile, una valutazione trasparente e tempestiva, un
ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, sicuro, tranquillo, pulito e
decoroso anche nelle strutture e materiali.
38
All'alunno straniero deve essere assicurato anche il rispetto e la valorizzazione
della cultura di origine; a quello disabile o con difficoltà di apprendimento deve
essere assicurata una particolare cura per il recupero di ritardi e svantaggi.
45. L'alunno ha il dovere di:

impegnarsi nell'apprendimento;

ascoltare le indicazioni dell'insegnante, accettarne l'intervento correttivo ed
obbedire ai suoi ordini nella attività e nell'ambito scolastico;

rispettare gli insegnanti, l'altro personale e gli altri alunni;

essere puntuale nell'entrare a Scuola e nell'eseguire i compiti;

avere i materiali occorrenti per le varie attività;

presentarsi pulito ed indossare vesti ed abbigliamento decorosi ed adeguati
all'ambiente;

rispettare ed utilizzare correttamente i locali, i materiali e le attrezzature;

mantenersi ordinato e tranquillo, specialmente durante l'avvicendamento degli
insegnanti e durante i trasferimenti nei vari ambienti;

non effettuare fono o video registrazioni né assumere altri comportamenti che
disturbano, limitano o danneggiano le attività scolastiche;

osservare tutte le disposizioni del Regolamento ed organizzative della Scuola.
46. Gli alunni dovranno essere costantemente provvisti del libretto personale per
la corrispondenza tra la scuola e la famiglia o chi la rappresenta. Le uniche firme
riconosciute valide per giustificare assenze, ritardi e per ottenere permessi, sono
quelle che risultano apposte sulla prima pagina del libretto personale.
Il libretto va consegnato all'insegnante ogni volta che è richiesto.
I genitori sono tenuti a controllare regolarmente i libretti personali dei propri figli.
In caso di smarrimento del libretto personale o di deterioramento per qualsiasi
causa, un genitore o chi ne fa le veci, dovrà fare immediatamente richiesta per
ottenerne uno nuovo.
Le comunicazioni scritte tra Scuola e Famiglia vanno sempre firmate per presa
visione da un genitore o chi ne fa le veci e da un docente. Ciò non implica da parte
Loro la condivisione dei contenuti della comunicazione, ma solo la conferma di
averla letta. Le comunicazioni e le valutazioni non devono essere in nessun caso
alterate né deve essere falsificata la firma del genitore o di chi ne fa le veci, pena
l’applicazione delle sanzioni disciplinari.
39
47. Nella Scuola primaria e secondaria di primo grado, gli alunni entrano nei 5
minuti che precedono l'inizio delle lezioni e vengono presi in consegna e
riconsegnati dagli insegnanti dalla soglia tra il portone e l'atrio della Scuola.
Durante i 5 minuti che precedono l'inizio delle lezioni gli alunni depositano
ordinatamente gli zaini, calzano le pantofole e si preparano negli spazi stabiliti
classe per classe. Al suono della campanella d'inizio delle lezioni gli alunni entrano
in aula accompagnati dai rispettivi insegnanti. Nell'avvicendarsi giornaliero, ogni
insegnante cura attentamente la consegna al successore. L'insegnante dell'ultima
ora, dopo il suono della campanella fa uscire ordinatamente gli alunni dall'aula, li
vigila mentre si preparano e li accompagna fino al portone.
Nel caso di escursioni, spettacoli od altre attività che richiedono di variare l'orario,
il luogo o le modalità di consegna, la Scuola ne darà tempestiva comunicazione
alle famiglie.
48. In caso di sciopero o di altra riduzione o sospensione del servizio, la Scuola
darà comunicazione almeno un giorno prima ai genitori tramite annotazione sul
libretto personale od altro avviso. I genitori sono tenuti ad accertarsi che il servizio
scolastico sia assicurato. In caso contrario, gli alunni non entreranno a Scuola; se
potrà essere assicurato solo in parte, i genitori dovranno provvedere per l'uscita
anticipata.
49. Non è consentito agli alunni entrare nell'edificio prima degli orari stabiliti, salvo
particolari autorizzazioni del Dirigente scolastico. La ricreazione, assistita dagli
insegnanti di ciascuna classe e dai collaboratori scolastici, si svolge normalmente
in cortile; in caso di maltempo si svolge all’interno dell’edificio scolastico.
50. La presenza degli alunni è obbligatoria a tutte le lezioni, ricerche, gare, visite,
spettacoli ed altre attività, anche fuori dell'edificio scolastico, che sono svolte o
direttamente assistite dai propri insegnanti nell'orario obbligatorio e senza
particolari oneri per le famiglie.
51.Dopo l'adesione, diventano obbligatorie le attività in orario opzionale od
aggiuntivo, i viaggi e le altre attività che comportano particolari oneri per le famiglie
o la partecipazione di persone estranee alla Scuola. In caso di assenza deve
essere presentata la giustificazione e la Scuola può esigere la contribuzione
anche se il servizio non viene fruito.
52. Il ritardo deve essere giustificato per iscritto dai genitori il giorno medesimo o
all'inizio del successivo giorno di scuola. Dopo cinque ritardi sarà cura dei genitori
presentarsi al Fiduciario od al Dirigente scolastico.
53. Le richieste di uscita anticipata, per validi motivi, devono essere presentate al
docente all'inizio della giornata. Salvo casi particolari autorizzati dal Dirigente
scolastico, per nessun motivo l'alunno può abbandonare la Scuola da solo; i
genitori, ottenuto il permesso, sono tenuti a prelevare l'alunno di persona o per
mezzo di altra persona maggiorenne delegata per iscritto.
54. Gli alunni che a causa degli orari del servizio di trasporto o per altri validi
motivi hanno necessità di raggiungere la Scuola continuativamente con qualche
ritardo o di lasciarla con qualche anticipo devono ottenere il preventivo permesso
40
del Dirigente scolastico. Per gli alunni che abbiano particolari esigenze, il Dirigente
scolastico può concedere di sostare nei locali della Scuola prima e dopo l'orario,
sotto sorveglianza dei docenti o dei collaboratori scolastici.
55. Nella Scuola primaria e secondaria di primo grado la richiesta di giustificazione
dell'assenza deve essere scritta dal genitore sul libretto personale ed indicare con
chiarezza le circostanze. Essa deve essere presentata all'insegnante della prima
lezione, il giorno del rientro a Scuola. Per le assenze di più di 5 giorni dovute a
malattia, deve essere presentato anche il certificato medico di guarigione.
56. Ogni alunno deve presentarsi a Scuola munito del necessario per le attività del
giorno. Nessun oggetto pericoloso o non necessario all'attività didattica deve
essere portato a Scuola. La Scuola non risponde dello smarrimento di denaro,
preziosi od altri oggetti non necessari degli alunni. Gli insegnanti potranno
trattenere il materiale superfluo od estraneo, per riconsegnarlo ai genitori.
57. Nella Scuola primaria e secondaria di primo grado gli alunni devono essere
provvisti oltre che del materiale scolastico, di pantofole da calzare all'entrata. Le
attività di educazione motoria comportano l'uso di adeguate scarpe e tuta.
58. Al fine di evitare che gli alunni si rechino a Scuola con zaini o cartelle troppo
pesanti, gli insegnanti comunicano con precisione gli orari ed organizzano
adeguatamente le attività nella settimana; i genitori sono invitati a collaborare
verificando che il proprio figlio porti a Scuola soltanto ciò che è richiesto.
Ombrelli, giacche, scarpe ed altro non necessario per le lezioni deve essere
depositato fuori dall'aula negli appositi spazi.
59. E' vietato chiedere agli alunni il pagamento di matricole o fare minacce o
scherzi irrispettosi o pericolosi od appropriarsi di materiali.
60. Gli alunni devono rimanere nel posto loro assegnato dall'insegnante nella
classe od in altri luoghi. Non devono affacciarsi alle finestre, né correre o gridare,
né assumere comportamenti (percosse, spinte, provocazioni, bestemmie, insulti,
linguaggio volgare, soprannomi, ecc.) offensivi o pericolosi per sé o per gli altri.
61. Gli alunni singolarmente o in gruppo possono uscire dall'aula e spostarsi per le
diverse attività solo con il permesso dell'insegnante, che provvede alla vigilanza
direttamente e, in casi eccezionali, per mezzo dei collaboratori scolastici. Gli
alunni accedono ai servizi igienici normalmente durante la ricreazione.
62. Gli alunni devono comportarsi educatamente durante le merende, i viaggi, i
pasti ed i pernottamenti. Durante la ricreazione gli alunni della Scuola primaria e
secondaria di primo grado possono consumare una merenda portata da casa. È
consentito festeggiare i compleanni e altre ricorrenze, con cibi confezionati e
igienicamente sicuri, previo accordo con gli insegnanti.
41
RAPPORTO SCUOLA - FAMIGLIA
63. La Famiglia e la Scuola devono interagire nella formazione dell'alunno. A tal
fine è indispensabile instaurare un rapporto basato su un dialogo costruttivo e una
collaborazione costante.
64. Oltre a partecipare alla gestione della Scuola per mezzo dei loro
rappresentanti, i genitori possono costituire in ciascuna Scuola o per l'intero
Istituto un proprio Comitato, che può assumere iniziative ed essere consultato
dagli organi scolastici. I genitori possono fruire dei locali scolastici per assemblee
e conferenze su temi educativi; la richiesta, su apposito modulo, deve essere
presentata al Dirigente scolastico dai rappresentanti o dai singoli genitori con
almeno 8 giorni di anticipo.
65. La domanda di iscrizione annuale, su apposito modulo, deve essere
presentata direttamente alla segreteria dell'Istituto nei termini stabiliti. Per la
Scuola secondaria di primo grado, nella domanda è compresa anche
l'approvazione del patto educativo di corresponsabilità. (ALLEGAT0 1)
66. Ogni alunno della Scuola primaria e secondaria di primo grado dovrà tenere in
ordine e portare sempre a Scuola il diario per l'annotazione dei compiti ed il libretto
personale per le comunicazioni Scuola-Famiglia. All'inizio di ogni anno scolastico i
genitori o chi ne fa le veci sono tenuti a depositare sul libretto la propria firma.
Sarà cura della Famiglia visionare il diario ed il libretto assiduamente ed apporre la
firma di presa visione delle comunicazioni. In caso di smarrimento o guasto del
libretto personale, la Famiglia dovrà fare immediata richiesta per un nuovo libretto.
67. Le comunicazioni Scuola-Famiglia avvengono con le seguenti modalità:

a mezzo del libretto personale, come sopra indicato;

a mezzo di apposita comunicazione scritta;

nei colloqui periodici generali con gli insegnanti;

in orario di ricevimento di ciascun insegnante;

a mezzo avviso affisso all'ingresso della Scuola;

in casi gravi e urgenti, a mezzo comunicazione telefonica.
68. Gli insegnanti ricevono periodicamente a Scuola i genitori degli alunni nei
colloqui generali o, previo appuntamento, nell'orario di ricevimento di ciascun
insegnante (almeno 15 minuti settimanali od 1 ora mensile) comunicato alle
famiglie. Non è ammesso il ricevimento dei genitori che interrompa l'orario di
lezione od altro servizio dell'insegnante. Nella Scuola primaria e secondaria di
primo grado i colloqui sono sospesi nell'ultimo mese delle lezioni.
69. Entro 15 giorni dopo le valutazioni periodiche e finali uno o più insegnanti
della classe presentano ai genitori la scheda di valutazione di ciascun alunno.
42
Il Piano dell'offerta formativa stabilirà per ciascuna Scuola il termine
quadrimestrale, trimestrale od altro intervallo delle valutazioni periodiche.
70. Il Dirigente scolastico riceve nell'orario stabilito o previo appuntamento.
71. I genitori accedono agli uffici e locali scolastici negli orari di ricevimento. Per la
consegna e la riconsegna degli alunni e per altre esigenze hanno accesso all'atrio
presso il portone e non possono accedere alle classi ed altri locali scolastici.
72. I genitori si impegnano ad avvertire tempestivamente la Scuola in caso di
malattia contagiosa dell'alunno.
73. Agli alunni non vengono somministrati medicinali dagli insegnanti od altro
personale scolastico; su richiesta motivata con dichiarazione del medico, il
Dirigente scolastico autorizza la somministrazione a Scuola da parte dei genitori
od altro personale disponibile.
74. L'Istituto scolastico, anticipando con i fondi di bilancio, stipulerà un contratto di
assicurazione per infortuni che copra fin dal primo giorno di attività dell'anno
scolastico tutti gli alunni, i docenti ed altro personale.
74.
SANZIONI DISCIPLINARI
75. Le mancanze ai doveri degli alunni ed i comportamenti che ostacolano il buon
funzionamento della comunità scolastica sono sanzionati con provvedimenti
proporzionati alla gravità delle infrazioni e che tendono a far riconoscere la
responsabilità personale e le conseguenze del comportamento, ad impedirne la
continuazione, ad ottenere la riparazione del danno materiale e morale come
stabilito dal Patto di corresponsabilità.
76. Sono sanzionate le infrazioni compiute durante il normale orario delle lezioni,
durante le visite d'istruzione od altre attività scolastiche.
77. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la
libera espressione di princìpi od opinioni non lesive dell'altrui personalità.
78. In particolare sono soggette a sanzioni le infrazioni per:

ritardi od ingiustificate assenze dalle lezioni od altre attività;

mancanza di rispetto verso il Dirigente scolastico, i docenti, il personale della
Scuola od esterno, gli altri alunni (atti di bullismo);

mancanza di rispetto delle opinioni;

bestemmia e linguaggio volgare;

spostamenti senza autorizzazione;

copiatura di compiti per casa ed in classe;

false dichiarazioni e false firme;
43

alterazione delle valutazioni;

mancato rispetto dei locali, delle attrezzature ed altri materiali nonché delle
norme per il loro uso;

mancato rispetto delle norme organizzative e di sicurezza e delle altre norme
stabilite dal Regolamento o da altri atti

atti o azioni di violenza sia fisica che morale nei confronti di compagni, docenti,
personale ATA e dirigente scolastico.
79. In rapporto alla gravità e alla recidiva, le sanzioni sono, in ordine crescente:
I.
II.
III.
IV.
V.
VI.
richiamo verbale;
comunicazione alla famiglia da parte del docente;
censura scritta sul registro di classe;
richiamo scritto del Dirigente scolastico;
eventuale esclusione da visite d’istruzione o attività extracurricolari;
sospensione dalle lezioni.
Le sanzioni saranno applicate in modo graduale, tenendo presente che ogni
intervento dell’insegnante è di carattere educativo per condurre l’alunno alla presa
di coscienza delle sue azioni, delle conseguenze delle stesse e delle sue
responsabilità.
L’applicazione delle sanzioni influirà negativamente sulla valutazione del
comportamento in sede di giudizio quadrimestrale e finale.
80. L'insegnante che rileva un comportamento sanzionabile di particolare gravità
ne fa dettagliata relazione scritta al Dirigente scolastico; negli altri casi ne fa
precisa annotazione sul registro di classe. L'insegnante che registra la terza nota,
ne riferisce al primo Consiglio di classe, per decidere per l'eventuale sanzione
disciplinare.
81. Prima di applicare la sanzione, l'organo competente ad irrogarla invita l'alunno
ad esporre le proprie difese. Per le sanzioni che comportano allontanamento dalle
lezioni od esclusione da scrutini od esami, viene data comunicazione, almeno 5
giorni liberi prima della riunione, ai genitori, che possono assistere l'alunno nella
esposizione delle difese.
82. L'allontanamento dalle lezioni per uno o più giorni può essere disposto dal
Dirigente scolastico d'urgenza, quando ricorrono gravi motivi di pericolo e/o di
sicurezza, in attesa della decisione dell'organo competente. Nei periodi di
allontanamento dalle lezioni o dalle attività didattiche deve essere prevista, per
quanto possibile, la collaborazione tra la Famiglia e la Scuola perché l'alunno si
impegni nello sviluppare il programma educativo personalizzato predisposto dalla
Scuola.
44
83. L'organo che irroga la sanzione stima anche il risarcimento del danno
materiale da richiedere alla famiglia nel caso di guasti agli strumenti, suppellettili o
strutture scolastiche. Nel caso in cui il danno sia involontario o non sia stato
avviato il procedimento disciplinare, la stima è fatta dal Dirigente scolastico.
84. Le sanzioni irrogate sono annotate nel registro di classe e comunicate alla
famiglia.
85. I genitori possono ricorrere, entro 15 giorni dalla comunicazione della
sanzione, all'Organo di garanzia, del quale fanno parte:

i 2 docenti più anziani di età in servizio, oppure eletti dal Consiglio d'Istituto,
che non abbiano avuto parte nel procedimento sanzionatorio;

i 2 più anziani di età rappresentanti dei genitori tra quelli eletti nei Consigli di
classe-interclasse-intersezione o di Istituto, che non siano interessati al
procedimento sanzionatorio.
86. La presentazione del ricorso sospende l'applicazione della sanzione;
l’accoglimento del ricorso, da pronunciarsi entro 10 giorni dalla presentazione del
ricorso, la annulla. L'Organo di garanzia decide con la presenza ed il voto
favorevole di almeno 3 membri.
DOCENTI
87. Secondo l'orario di ciascuno, gli insegnanti sono tenuti a vigilare gli alunni
all'entrata in Scuola, 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni; ad effettuare
celermente il cambio dell'ora lasciando la classe solo in presenza del docente
subentrante o dei collaboratori scolastici; a vigilare gli alunni durante la
ricreazione, se di sorveglianza, durante gli spostamenti nei diversi locali e fino
all'uscita dalla Scuola. Qualora, per giustificati ed eccezionali motivi, l'insegnante
debba allontanarsi dalla classe durante la lezione od altra assistenza, deve
accertarsi che la classe venga vigilata da un collaboratore scolastico.
88. Gli insegnanti che fanno assistenza decidono se fare la ricreazione all'aperto,
ogniqualvolta il bel tempo lo permetta, ed eventualmente di prolungarla. Durante la
ricreazione e le escursioni saranno previste assistenze in modo che vi siano di
norma almeno 1 assistente (docente o collaboratore scolastico) ogni 15 alunni.
89. Le lezioni ed altre attività degli insegnanti devono potersi svolgere senza
interruzioni o disturbo da parte di altre classi, del personale della Scuola, dei
genitori degli alunni o di estranei.
90. In caso di assenza improvvisa per malattia od altro motivo, l'insegnante ne dà
comunicazione alla segreteria dell'Istituto ed al Fiduciario della Scuola
tempestivamente e comunque prima dell'inizio dell'orario di servizio, in modo che
questi possa provvedere alle sostituzioni.
45
91. Gli insegnanti devono informarsi degli orari e delle attività, compilare i registri,
provvedere alle documentazioni e comunicazioni, disporre il materiale didattico, in
modo da assicurare la continuità del servizio anche nel caso di loro assenza. I
registri ed altri documenti devono essere compilati secondo le norme degli atti
pubblici, annotandovi con ordine quanto è necessario per dimostrare l'attività
svolta, sia curricolare che opzionale, e per le valutazioni collegiali degli alunni. I
registri e gli altri documenti scolastici devono essere conservati in sicurezza a
Scuola negli appositi spazi.
92. Gli insegnanti hanno il dovere ed il diritto di intervenire in qualsiasi momento
per assicurare da parte degli alunni il rispetto, la sicurezza, l'igiene ed in generale
per l'osservanza del Regolamento e per assicurare l'ordinato svolgimento delle
attività. A tal fine devono richiamare in particolare gli alunni che dovessero, col
loro comportamento, rappresentare un rischio per la propria e per l'altrui incolumità
e possono assegnare compiti aggiuntivi ed attività formative. Gli insegnanti
devono rispettare gli orari di ricevimento del Dirigente scolastico e di apertura degli
uffici al pubblico, salvo casi urgenti che interessano il servizio. Durante le ore di
lezione o di altro servizio non devono usare il telefono né fare altre interruzioni per
motivi personali.
USCITE - VISITE D'ISTRUZIONE
- ATTIVITA’ FACOLTATIVE93. Se comportano oneri per le famiglie o per l'Istituto o variazioni d'orario, di
norma si effettuano quando vi partecipano almeno i due terzi degli alunni della
classe.
94. Le lezioni all'aperto e le escursioni a piedi nel territorio comunale durante
l'orario delle lezioni sono effettuate da ciascun docente previa semplice
comunicazione al Fiduciario ed annotazione nel registro di classe.
95. Le visite d'istruzione a piedi o con mezzi di trasporto pubblici nel territorio dei
Comuni dell'Istituto, purché non comportino oneri per le famiglie o variazioni
d'orario, sono previamente autorizzate dal Dirigente scolastico. Il docente deve
presentare la proposta al Dirigente scolastico almeno 10 giorni prima.
96. Le visite d'istruzione fuori dal territorio dell'Istituto, fino alla distanza di 200 km
e per la durata di 1 giornata, sono autorizzate dal Dirigente scolastico. Il docente
deve presentare almeno 20 giorni prima la proposta al Dirigente scolastico, il
quale richiede il consenso delle famiglie.
97. Tutte le altre visite d'istruzione devono essere programmate nei Consigli di
classe-interclasse-intersezione ed approvate dal Consiglio d’Istituto. A tal fine i
docenti devono presentare al Dirigente scolastico le proposte entro i mesi di
novembre e di marzo e comunque almeno 30 giorni prima della data prevista.
98. Le proposte di visite d'istruzione devono indicare con precisione la
motivazione didattica, la data, gli orari di presa in consegna e riconsegna degli
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alunni, gli accompagnatori (normalmente almeno 1 ogni 15 alunni), l'itinerario, i
mezzi di trasporto, gli alloggi, le spese.
99. La durata di ciascuna visita d'istruzione è di 1 giornata, per le secondarie di
primo grado al massimo di 5 giorni.
100. Per tutte le visite i proponenti devono garantire le condizioni di sicurezza e la
copertura assicurativa degli alunni e degli accompagnatori. Per la richiesta dei
preventivi dei mezzi di trasporto, dell'alloggio e quant'altro occorre, i docenti si
avvalgono del personale di segreteria.
101. L'adesione alle uscite didattiche e alle visite di istruzione è considerata
definitiva quando sia stata firmata dal genitore responsabile. Qualora la
partecipazione dell'alunno venga meno, non è garantito il totale rimborso delle
spese.
102. Le quote di spese per le visite d'istruzione ed ogni altra contribuzione vanno
versate a cura dei genitori degli alunni sul conto corrente dell'Istituto.
Nel corso dell'anno scolastico l'importo massimo dei contributi richiesti alle
famiglie per le visite d'istruzione od altre attività facoltative di ciascun alunno è di
circa 50 euro per la Scuola dell'infanzia, 70 euro per le prime 4 classi della
Primaria, 100 euro per la V Primaria e la I-II Secondaria di primo grado, 300 euro
per la III Secondaria di primo grado. Per le famiglie che abbiano più figli iscritti
nell'Istituto, le quote saranno ridotte a metà ed integrate con il bilancio dell'Istituto.
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ALLEGATO 1
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
La qualità della vita scolastica e delle relazioni all’interno di essa sarà favorita se basata
su un patto di corresponsabilità educativa condiviso da scuola famiglia e studenti.
OF
FE
RT
A
FO
R
M
AT
IV
A
LA SCUOLA
LA FAMIGLIA
LO STUDENTE
SI IMPEGNA A
SI IMPEGNA A
prendere conoscenza del
piano dell’offerta formativa
dell’Istituto, discuterlo,
porre eventuali
suggerimenti tramite i
rappresentanti e
condividerlo con i figli;
SI IMPEGNA A
garantire attività formative
per ottenere un corretto
sviluppo psicofisico dello
studente e favorire
l’impegno e il rispetto della
legalità;
leggere e discutere il piano
dell’offerta formativa con la
famiglia e con gli insegnanti
al fine di conoscere e
condividerne i principi
fondamentali;
RE
LA
ZI
ON
AL
IT
A’
ottenere un clima sereno
favorendo l’ascolto e il
dialogo e stimolando
comportamenti di
accoglienza, di
integrazione, di solidarietà e
di valorizzazione delle
qualità individuali e delle
eccellenze;
avere rispetto per la
funzione dell’istituzione
scolastica e dei diversi
ruoli, discutere le criticità
prima con gli insegnanti
che con i figli, controllare la
regolarità della frequenza e
dell’impegno;
PA
RT
EC
IP
AZ
IO
NE
creare spazi di
coinvolgimento per gli
studenti e le famiglie nella
realizzazione del POF,
informare tempestivamente
le famiglie sull’andamento
didattico e disciplinare degli
alunni;
collaborare in modo attivo
nel processo didattico
educativo, prendere visione
di tutte le comunicazioni
scolastiche, informarsi sugli
esiti scolastici del figlio;
frequentare regolarmente
con attenzione, impegno e
responsabilità, garantire il
regolare svolgimento delle
attività;
IN
TE
RV
EN
TI
ED
UC
AT
IVI
far rispettare le comuni
norme di comportamento e
il regolamento di Istituto,
riconoscere le prestazioni di
miglioramento e di
eccellenza, prendere
adeguati provvedimenti
disciplinari in caso di
infrazioni.
discutere con i figli i diversi
episodi della vita scolastica
in riferimento ai principi
educativi dell’Istituto,
stimolare riflessioni su
conseguenze e
responsabilità, valorizzare i
progressi e i buoni risultati.
rispettare gli impegni
assunti, saper gestire
responsabilmente successi
ed in successi,
agire
rispettando le comuni norme
di comportamento e il
regolamento di Istituto.
Data …………………………………….
Firma per p.v.
…………………………………………………………………….
48
vivere in modo sereno e
rispettoso le proprie ed altrui
esigenze ed espressioni;
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scuola secondaria di primo grado - Istituto Comprensivo Domegge