ISTITUTO COMPRENSIVO “L. DA VINCI”
DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
Infanzia – Primaria – Secondaria di 1° Grado
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
ISTITUTO COMPRENSIVO “L. DA VINCI”
INFANZIA – PRIMARIA – SECONDARIA DI 1° GRADO
L’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO
ISTITUTO COMPRENSIVO”L. DA VINCI”
Dati strutturali
Scuola dell’Infanzia
Via Petrarca
Tel.070/962369
Scuola Primaria
Via Eleonora D’Arborea N°39
Tel.
070/9667158
Scuola Secondaria di
Primo Grado
Via Eleonora D’Arborea N°45
Tel. 070/961015
Cod. mecc.
CAIC84300E
Cod. fiscale
92105020926
Tel - telefax
070/9667158
e – mail:
[email protected]
Sito web:
2
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Informazioni al pubblico: La scuola assicura spazi ben visibili adibiti all‟informazione.
In particolare sono disposti:
-
Albo d‟istituto
-
Organico del personale
-
Organigramma degli organi collegiali.
Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per comunicazioni sindacali, per insegnanti, genitori, organi
collegiali, informazioni per la fruizione del servizio.
All‟ingresso sono presenti collaboratori scolastici in grado di fornire all‟utenza le prime informazioni.
CHE COSA È IL POF?
Premessa. Che cosa è per noi la scuola
Grazie alla normativa sull'autonomia (art. 3 del DPR 8 marzo 1999, n. 275) nell‟anno Scolastico
2000/2001, i tre ordini di scuola
Infanzia, Primaria, Secondaria di primo grado
si sono associati a
costituire l‟Istituto Comprensivo.
Il POF è il documento di identità del nostro Istituto, delinea e illustra l’Offerta Formativa della scuola,
formulata in base alle risorse a sua disposizione ed ha lo scopo di:
1.
fornire una completa informazione sull‟attività educativa dell‟Istituto, al fine di rendere trasparente
ciò che esso fa;
2.
garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati e la verifica continua dei risultati ottenuti;
3.
assicurare i livelli essenziali di prestazione a cui la scuola è tenuta per garantire il diritto personale,
sociale e civile all‟istruzione e alla formazione di qualità, come previsto dalle Indicazioni Nazionali;
4.
incrementare la fiducia delle famiglie e degli alunni nella funzione primaria e insostituibile della
scuola.
Questo POF presenta i servizi e le attività che l‟Istituto offre agli alunni e alle famiglie, ed è il punto di
riferimento per tutti gli operatori della scuola che insieme devono concorrere al raggiungimento di finalità
comuni, affinché tutti, ciascuno secondo le proprie competenze, possano essere protagonisti del processo
educativo, formativo e culturale dei nostri alunni
La scuola è una comunità di persone che si definisce per il fine che persegue: APPRENDERE.
Questo
luogo di lavoro è complesso e la complessità è data da una serie di fattori intrinsecamente
connessi:

la natura e la qualità dei contenuti da apprendere;

l‟eterogeneità delle persone (definita dai loro livelli di responsabilità, di motivazione, di impegno e
di moralità) che prendono parte nel processo stesso;

il tempo storico e anche il contesto fisico, sociale e culturale entro cui tale processo si sviluppa.
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IL CONTESTO TERRITORIALE
Storia
I primi stanziamenti di Decimomannu si fanno risalire all‟epoca fenicio-punica, in quanto tra il 1879 e il
1880 fu riportata alla luce, durante i lavori della stazione, una necropoli nella quale, in molte tombe,
furono rinvenute monete puniche in bronzo di conio globulare. Il nome del paese è di origine romana: gli
antichi Romani gli diedero il nome di DECIMUM in quanto era considerato la decima posta di viaggio da
Cagliari.
L‟abitato, come in altri esempi del Campidano, deve essersi formato in un tessuto originariamente
costituito da un “castrum” militare, che si è evoluto in seguito a diversi processi economici di sviluppo
succedutisi col passare del tempo. La più rilevante testimonianza del periodo romano è costituita da due
ponti la cui presenza ci conferma che Decimomannu, grazie alla sua posizione, aveva una grande
importanza nel campo della comunicazione sin dal periodo della dominazione romana.
“C‟è qualcosa che accompagna tutta la storia di Decimomannu dalla fine dell‟Impero di Diocleziano, cioè
dai primi anni del quarto secolo fino ad oggi: il culto di S. Greca”.
Questa Santa da circa 1685 anni è conosciuta, venerata e ammirata dai Decimesi e dalla Sardegna intera.
Territorio
Decimomannu
Il comune di Decimomannu si estende su una superficie di Kmq 28.05 nella fertile pianura del Campidano
e dista 17 Km da Cagliari. E‟ facilmente raggiungibile con mezzi di trasporto pubblici: treni e autobus. I
collegamenti con i paesi limitrofi e il resto dell‟isola sono facilitati dalla presenza di un importante nodo
ferroviario e di una superstrada.
Ha una popolazione di circa 7000 abitanti, il cui incremento fa ipotizzare un travaso di popolazione da
altri ambiti territoriali, in particolar modo da quelli dell‟area urbana di Cagliari dove si è raggiunta la
massima concentrazione di popolazione.
Le attività prevalenti nel territorio sono quelle dell‟agricoltura e del terziario.
Nel paese, negli ultimi anni, si è verificato un incremento nel settore edilizio, facilitato dalla costituzione
di varie cooperative, con la conseguente estensione e formazione di nuove zone residenziali.
Le strutture scolastiche attualmente esistenti sono:

Scuola dell’Infanzia privata;

Scuola dell’Infanzia statale;
4
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
Scuola Primaria, Scuola Secondaria di 1° Grado;

Scuola
Secondaria
di
Secondo
Grado
(Istituto
Tecni co
Commerciale
per
Ragionieri e Geometri).
Risorse del Territorio
La Sardegna è un territorio ricco di storia e di bellezze naturali. In particolare, Cagliari con i suoi tesori
storici e artistici, i siti archeologici di Nora, Barumini e Villanovaforru, i siti minerari di Porto Flavia o
Montevecchio, offrono buone opportunità per lo studio del passato e del presente.
L‟acquario di Nora, il caseificio Podda, l‟azienda agricolo-biologica di Siliqua, il Corpo forestale di
Campanasissa, l‟azienda per il riciclaggio della carta a Macchiareddu; l‟oasi WWF di Monte ARCOSU; la
laguna di Santa Gilla; le Saline Contivecchi a Macchiareddu; il Porto Canale; il centro Polaris del CNR e le
diverse attività artigianali tipiche della zona del Campidano, sono contatti preziosi per l‟approfondimento
delle materie scientifiche e tecnologiche.
Infatti i docenti propongono nel corso dell‟anno visite guidate in queste e altre realtà, creando per i
ragazzi l‟occasione per ampliare i loro orizzonti culturali, per sperimentare nuove forme di socializzazione
e per conoscere e amare la Sardegna.
Enti
Sono presenti spazi organizzati per il tempo libero quali:

Palazzetto dello sport;

Una palestra e campi da calcio, da tennis e da basket;

Centro sociale;

Biblioteca;

Bibliomedia, che fa parte di un sistema in rete con Assemini e Elmas.
Sono presenti inoltre:

Centro Informa giovani;

Un circolo parrocchiale;

L‟associazione degli Scout;

Il parco comunale sito nelle vicinanze della Chiesa di Santa Greca.
Per quanto riguarda il settore socio-sanitario si segnalano:

Un poliambulatorio;

Un consultorio familiare;

Un Centro Riabilitativo della ASL 8;

Diverse associazioni di volontariato tra cui: AVIS, SOS, ADMO, AIDO;

Un centro Ascolto e Prevenzione delle tossicodipendenze;

Una Casa di cura privata;

Un centro AIAS.
Nel territorio sono presenti anche varie infrastrutture e servizi:

Base Nato;

Stazione carabinieri;

Ufficio del Giudice di Pace;
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
Agenzie Bancarie;

Ufficio postale;

Pro Loco;

Vivaio di “Is Bagantinus” del Corpo forestale.
Alcune strutture come il Centro Sociale, la Biblioteca, il “Centro Informa Giovani” e il vivaio di “Is
Bagantinus”, il Palazzetto dello Sport sono risorse preziose anche per la scuola.
La scuola apre le porte anche a tutti coloro che operano nel territorio e sono disponibili ad offrire le loro
competenze per arricchire la proposta formativa: professionisti dello spettacolo, esperti di lingua e cultura
sarda, rappresentanti delle istituzioni e del volontariato intervengono ad integrare in maniera gradevole e
accattivante la lezione frontale, affiancando il docente. A tal fine gli insegnanti elaborano progetti in
collaborazione con operatori competenti nei vari ambiti e in particolare per l‟educazione alla salute,
all‟ambiente e alla legalità.
Negli ultimi anni la Scuola ha partecipato anche ad iniziative di solidarietà soprattutto nel periodo
natalizio, accettando gli inviti delle Figlie di San Giuseppe, del Sindaco e della Base Nato.
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LINEE GUIDA DELLA NOSTRA ISTITUZIONE SCOLASTICA
Le scelte educative e didattiche dell‟Istituto Comprensivo L. Da Vinci di Decimomannu hanno come
presupposto i seguenti articoli della Costituzione, di cui si riportano alcuni stralci:

art.3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di
sesso, di lingua, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”


art.33 “L‟arte e la scienza sono libere e libero ne è l‟insegnamento”
art.34 “La scuola è aperta a tutti”.
L‟Istituto recepisce tutti i documenti provenienti dal Ministero della Pubblica Istruzione e ad essi si
riferisce anche per quanto non esplicitamente dichiarato.
RIFERIMENTI NORMATIVI
La fonte normativa del POF è nel DPR 275/99,” Regolamento recante norme in materia di autonomia delle
istituzioni scolastiche, che all‟art. 3 specifica i fini del documento, indica gli organismi deputati alla sua
predisposizione, adozione ed attuazione.
Legge 15 marzo 1997 n°59 dell'art. 21
D.P.R 20 MARZO 2009 n. 89
CURRICOLI
D.P.R 20 MARZO 2009 n. 81
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2006/09
D.P.R 22 GIUGNO 2009 n. 122
Legge.28/03/03 n°53 “Delega al governo per la
ORGANI COLLEGIALI
definizione delle norme generali
D.L.vo n°297/94 “Testo unico delle disposizioni
sull’istruzione
e
dei
livelli
essenziali
delle
legislative in materia d'istruzione, relative
prestazioni in materia di istruzione e formazione
alle scuole di ogni ordine e grado”
professionale”
CALENDARIO SCOLASTICO
Decreto
Ministeriale
n°59
del
19/02/04
Il Calendario scolastico viene definito in parte dal
“Definizione delle norme generali relative alla
Ministero dell’Istruzione, in parte
scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione,
dalla Regione, in parte da ogni scuola autonoma. I
a norma dell'articolo 1 della legge
riferimenti normativi sono:
28 marzo 2003, n. 53.”
D.L.vo n°297/94 “Testo unico delle disposizioni
D.M 31/07/2007 “Indicazioni per il curricolo”
legislative in materia d'istruzione, relative
Direttiva Ministeriale n° 68 del 03/08/2007
alle scuole di ogni ordine e grado”;
Legge 30 ottobre 2008 n°169 "Conversione in
D.L.vo
legge, con modificazioni, del decretolegge
compiti amministrativi dello Stato alle
1º settembre 2008, n. 137, recante disposizioni
regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I
urgenti in materia di istruzione
della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
e università.
DPR
n°112/98
275/99,
“Conferimento
“Regolamento
di
recante
funzioni
norme
e
in
materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche, ai sensi dell'art. 21, della legge 15
marzo 1997, n°59”.
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I provvedimenti che interessano il primo ciclo d’istruzione

Indicazioni Nazionali per il Curricolo per la scuola dell‟infanzia e per il primo ciclo d‟istruzione, atto
d’indirizzo dell‟08/09/2009. Le Indicazioni Nazionali di cui agli allegati A, B e C del decreto
legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 come aggiornate dalle indicazioni per il curricolo di cui al D. M.
254/2012
pubblicato
sulla
G.
U.
n.
30
del
5
febbraio
2013
e
disponibile
al
sito
www.indicazioninazionali.it, hanno costituito un punto di riferimento per la progettazione dei piani
dell‟offerta formativa.

Secondo le più recenti indicazioni la scuola secondaria ”ha il compito di assicurare ad ogni allievo il
consolidamento delle padronanze strumentali e della capacità di apprendere, oltre ad un adeguato
livello di conoscenze e di competenze, che formano la piattaforma su cui costruire il successivo
percorso”.

DECRETO LEGGE 1 settembre 2008, n. 137
Infanzia
Anticipi – Numero alunni per sezione – Disabili – Orario attività – Organizzazione Didattica.
Primaria
Anticipi – Numero alunni per classe – Compresenza – Docente Unico – Organico docenti.
Secondaria di 1° grado
Riduzione orario – Alunni disabili – Strumento musicale – Esami di Stato – Inglese potenziato.

L. 133/08
art. 64
Revisioni e ridefinizioni

art. 64 Legge 133/08
Piano Programmatico in attuazione

DPR 81
20 marzo 2009
Riorganizzazione rete scolastica e risorse umane.

DPR 89 del 20.03.2009
Riorganizzazione
e qualificazione, della scuola dell‟infanzia e del 1° ciclo di istruzione, al fine di
assicurare migliori opportunità di apprendimento e di crescita educativa e di assolvimento dell‟obbligo di
istruzione.

DPR 122 22 giugno 2009 regolamento valutazione
Si occupa delle finalità e dei caratteri della valutazione (art. 1), dei criteri di valutazione degli alunni
nel primo ciclo e nella scuola secondaria di II grado (artt. 2 e 4), delle modalità di svolgimento degli
esami di Stato conclusivi del primo ciclo e dell‟ammissione all‟esame conclusivo del secondo ciclo
(artt. 3,6), della valutazione del comportamento e della certificazione delle competenze (artt. 7 e 8),
della valutazione degli alunni diversamente abili, di quelli in ospedale e di quelli con difficoltà
specifiche di apprendimento (artt. 9,10,11).
Legge 169 30 ottobre 2008
Art. 1.
Cittadinanza e Costituzione.

A decorrere dall‟anno scolastico 2009/2010 l‟insegnamento di
“ Cittadinanza e Costituzione “ è
inserito nell‟ambito disciplinare storico-geografico e storico-sociale .

Art. 2.
Valutazione del comportamento degli studenti.
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
Fermo restando quanto previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249,
e successive modifiche, in materia di diritti , doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole
secondarie di primo e secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il
comportamento dello studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in
relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni
scolastiche anche fuori dalla propria sede.

A decorrere dall‟anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è espressa in decimi.

La votazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di classe,
concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore ai sei decimi, la non
ammissione alla classe successiva o all‟esame conclusivo del ciclo.
Art. 3
Valutazione del rendimento scolastico degli studenti.

Dall‟anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria e secondaria , la valutazione periodica e
annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è
espressa in decimi.

Nella scuola primaria è inoltre illustrata con un giudizio analitico sul livello globale di maturazione
raggiunto dall‟alunno.

Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva o all‟esame di Stato a
conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore ai sei decimi in ciascuna
disciplina o gruppo di discipline.
Art. 4
Insegnante unico nella scuola primaria

Nell‟ambito degli obiettivi di contenimento di cui all‟art. 64 del decreto-legge 25 giugno 2008 , n°
122, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n° 133, nei regolamenti di cui al
relativo comma 4 è ulteriormente previsto che le istituzioni scolastiche costituiscano classi affidate
ad un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali. Nei regolamenti si
tiene comunque conto delle esigenze, correlate alla domanda delle famiglie, di una più ampia
articolazione tempo-scuola.
Art. 5.
Adozioni libri di testo
Dall'art.15 della L. 133/2008, i competenti organi scolastici adottano libri di testo in relazione ai quali
l'editore si e' impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo che per la
pubblicazione di eventuali appendici di aggiornamento, da rendere disponibili separatamente. L'adozione
dei libri di testo avviene nella scuola primaria con cadenza quinquennale, nella scuola secondaria di primo
grado ogni sei anni. Il dirigente scolastico vigila affinché le delibere dei competenti Organi scolastici
concernenti l'adozione dei libri di testo siano assunte nel rispetto delle disposizioni vigenti.
Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità (normativa Agosto/2009)
La prima parte delle Linee Guida consta in una panoramica sui principi generali, individuabili tanto
nell'ordinamento italiano quanto in quello internazionale, concernenti l'integrazione scolastica. Ciò non
per ripetere conoscenze già note a chi lavora nel mondo della scuola, ma per ricapitolare un percorso
davvero eccezionale di legislazione scolastica, proprio quando la Convenzione ONU per i diritti delle
persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la Legge 18/2009, impegna tutti gli Stati
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firmatari a prevedere forme di integrazione scolastica nelle classi comuni, che è, appunto, la specificità
italiana.
Inoltre l'orientamento attuale nella concezione di disabilità, concezione raccolta in particolare dalla detta
Convenzione, si è andato infatti affermando il "modello sociale della disabilità", secondo cui la disabilità è
dovuta dall'interazione fra il deficit di funzionamento della persona e il contesto sociale.
La seconda parte entra nelle pratiche scolastiche, individuando problematiche e proposte di intervento
concernenti vari aspetti e soggetti istituzionali coinvolti nel processo di integrazione. In particolare, si
riconosce la responsabilità educativa di tutto il personale della scuola e si ribadisce la necessità della
corretta e puntuale progettazione individualizzata per l'alunno con disabilità, in accordo con gli Enti Locali,
l'ASL e le famiglie.
L’istituto intende assicurare:

il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie;

l'accoglienza e l'integrazione di tutti gli alunni, attraverso iniziative apposite, definite annualmente
nella programmazione;

pari opportunità di crescita culturale, a misura dei bisogni, delle potenzialità, dei ritmi e degli
apprendimenti degli alunni;

la gestione
partecipata della scuola all'interno degli
organi
collegiali, per promuovere
la
corresponsabilità nei processi educativi di tutta la comunità scolastica;

l'adeguamento degli orari di lavoro di tutto il personale, onde garantire un funzionamento che
realizzi l'efficienza e l'efficacia del servizio, in rapporto alle risorse delle singole realtà e ai bisogni
della comunità in cui esse sono inserite;

la libertà d'insegnamento nel rispetto dell'autonoma personalità degli alunni;

l'aggiornamento del personale fondato sulla conoscenza costante delle teorie psicopedagogiche e
metodologico – didattiche.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PREMESSA
Il presente regolamento, parte essenziale del processo educativo e formativo, dovrà essere portato a
conoscenza del personale della scuola, docente e non docente, e delle famiglie degli alunni. Dovrà inoltre
essere letto, commentato e discusso in ogni classe da tutti gli insegnanti nei primi giorni di scuola.
Tutti, Dirigente scolastico - docenti - non docenti – famiglie – alunni, sono tenuti ad osservare le
disposizioni organizzative contenute nel regolamento della scuola.
ARTICOLO N°1 - DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
- Il collegio dei docenti, il consiglio di intersezione, di interclasse e di classe sono convocati dal
Dirigente scolastico, anche su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri.
- Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente con lettera diretta ai singoli membri e mediante
affissione all‟ALBO.
- La convocazione deve essere predisposta con un congruo preavviso - di massima non inferiore a 5
giorni - rispetto alla data delle riunioni e deve contenere l‟ordine del giorno.
- Per i consigli di intersezione, di interclasse e di classe il personale insegnante è convocato con
lettera circolare, i rappresentanti dei genitori con lettera personale.
- Entro il 31 ottobre ogni anno vengono indette le elezioni dei rappresentanti dei genitori per i
consigli di intersezione, di interclasse e di classe.
- Il consiglio di Istituto e la Giunta esecutiva durano in carica 3 anni.
- Ogni tre anni vengono indette le elezioni per rinnovare i rappresentanti del Consiglio di Istituto.
- Di ogni seduta collegiale viene redatto un processo verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario.
ARTICOLO N°2 - IL CONSIGLIO D’ ISTITUTO
Il Consiglio di Istituto è l‟organo di governo della scuola per le attribuzioni previste dall‟art. 6 del D.P.R.
416/74. E‟ convocato dal Presidente e, in seduta straordinaria, su richiesta:
-
del Dirigente scolastico
-
della Giunta esecutiva
-
di almeno 6 consiglieri
-
di ciascuna equipe pedagogica
-
del Collegio dei docenti.
In casi di seduta straordinaria d‟urgenza, la convocazione può essere effettuata anche telefonicamente o
telegraficamente.
Alle sedute, oltre ai membri eletti, possono essere invitati
11
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- i rappresentanti della Provincia
- i rappresentanti dell‟Amministrazione comunale
- i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali
- i rappresentanti del Consiglio scolastico distrettuale
- esperti per approfondire problemi riguardanti la vita e il funzionamento della scuola.
L‟ordine del giorno è formulato dal Presidente su proposta del presidente della Giunta esecutiva.
- I membri eletti che, senza giustificato motivo, non partecipano alle sedute per tre volte
consecutive, o che hanno perso i requisiti di eleggibilità, decadono dalla carica e vengono surrogati
da coloro che risultano i primi fra i non eletti delle rispettive liste.
- Ogni seduta è valida solo se è presente la metà più uno dei componenti in carica. Se non si
raggiunge il numero legale, la seduta viene aggiornata entro sette giorni con il medesimo ordine
del giorno.
- Anche nel caso in cui non si esauriscano gli argomenti all‟ordine del giorno, la seduta viene
aggiornata.
Il Consiglio di Istituto ha i seguenti compiti:
DELIBERA il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone per l‟impiego di mezzi finanziari per il
funzionamento amministrativo e didattico dell‟Istituto.
DELIBERA su proposta della Giunta, nei limiti della disponibilità del bilancio, su:
- adozione del regolamento interno dell‟Istituto;
- acquisto, rinnovo delle attrezzature tecniche, scientifiche, sussidi didattici, dotazioni librarie, ecc;
- adattamento del calendario scolastico alle esigenze ambientali;
- programmazione e attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche (corsi
di recupero e sostegno, libere attività complementari, ecc);
- promozione di contatti con altre scuole e istituti per scambi di informazioni , ecc, forme e modalità
di iniziative assistenziali.
INDICA i criteri generali per la formazione delle classi, l‟adattamento dell‟orario delle lezioni e provvede
al coordinamento organizzativo delle equipe pedagogiche.
ESPRIME parere sull‟andamento didattico e amministrativo dell‟Istituto;
CONSENTE l‟uso delle attrezzature della scuola da parte di altre scuole.
DA L’ASSENSO per la concessione dei locali per attività promozionali fuori dell‟orario scolastico.
Le deliberazioni sono adottate con votazione palese a maggioranza assoluta dei voti validamente
espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
Il C. di I. nella prima seduta, dopo l‟elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni,
elegge con voto segreto una Giunta esecutiva composta da un docente, un componente degli ATA, due
genitori.
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Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente scolastico che la presiede e ha la rappresentanza
dell‟Istituto e il DSGA che svolge anche funzione di segretario della Giunta stessa.
La giunta esecutiva :
- PREDISPONE il bilancio preventivo e il conto consuntivo.
- PREPARA i lavori del Consiglio di Istituto.
ARTICOLO N° 3 - IL COLLEGIO DEI DOCENTI
Regolamento del Collegio Docenti
(deliberato dal Collegio Docenti nella seduta del 14/12/2009)
LE COMPETENZE
Art. 1. Come si evince dalla normativa vigente il Collegio dei docenti è chiamato ad attuare la primaria
funzione dell'Istituzione scolastica, che è quella didattica -educativa - formativa.
Art. 2. Entro tale ambito ogni suo intervento deve essere il risultato di un attento lavoro collegiale mirato
ad una calibrata programmazione e all'effettiva verifica degli obiettivi raggiunti, nel rispetto della
libertà didattica di ogni singolo docente e in ottemperanza alla trasparenza di ogni atto ufficiale.
Art. 3. È ammessa alla riunione la sola componente docente oltre al Dirigente Scolastico, salvo diversa
deliberazione collegiale, sempre e comunque a maggioranza qualificata (metà più uno dei votanti).
Art 4. Durante la seduta è richiesto un comportamento che consenta a tutti un'attiva partecipazione ai
lavori.
LA CONVOCAZIONE
Art. 5. Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il
calendario proposto dal Dirigente Scolastico e votato dal Collegio. Il Collegio può essere altresì
convocato in seduta straordinaria su richiesta di almeno 1/3 dei componenti o nel caso in cui il
Dirigente ne ravvisi le necessità. La comunicazione dell‟O.d.g. deve essere data con almeno 5
giorni di preavviso. In caso di sopravvenuti problemi urgenti, l‟O.d.g. può essere integrato con
comunicazione scritta anche il giorno prima.
Art. 6. Il Collegio, anche su iniziativa di un solo componente, può deliberare l'inserimento di uno o più
punti all'O.d.g. qualora ci sia la votazione della metà + una dei votanti.
ATTRIBUZIONI DELLA PRESIDENZA
Art. 7. Il Dirigente Scolastico presiede il Collegio e ne assicura il corretto e proficuo funzionamento. In
particolare:
- Apre e chiude la seduta
- Dà la parola, guida e modera la discussione
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- Cura l‟ordinato svolgersi dei lavori
- Stabilisce la sequenza delle votazioni.
In relazione al decreto n. 44 del 01/02/2001, il Dirigente Scolastico:
- Predispone il programma per l‟attuazione del POF
- Realizza il programma nell‟esercizio dei compiti e delle sue funzioni
- Comunica la nomina dei collaboratori della dirigenza.
Art. 8. Il Collaboratore vicario sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento.
Art. 9. Il Segretario del Collegio, designato dal Collegio Docenti, sovrintende alla stesura del processo
verbale, che deve contenere le deliberazioni e gli atti della riunione. Le richieste di variazione del
verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, fanno parte integrante del
medesimo verbale oggetto di approvazione.
ATTRIBUZIONI DEL COLLEGIO
Art. 10. Premesso che il Collegio dei docenti elabora il POF sulla base delle norme in materia di
autonomia delle Istituzioni scolastiche stabilite dal DPR n. 275, 8 marzo 1999, tenendo conto sia
degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione
definiti dal Consiglio di Istituto sia delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle
associazioni
dei
genitori,
il
Collegio
dei
docenti,
nell‟esercizio
dell‟autonomia
didattica,
organizzativa, e dell‟autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo:
- Cura la programmazione dell‟azione educativa, anche al fine di adeguare i tempi dell‟insegnamento
e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più idoneo allo loro tipologia e ai
ritmi di apprendimento degli studenti.
- Formula proposte al Dirigente per la formazione e la composizione delle classi e l‟assegnazione ad
esse dei docenti, per la formulazione dell‟orario delle lezioni, comprese le iniziative di recupero,
sostegno, continuità, orientamento e/o riorientamento scolastico.
- Provvede che la scelta, l‟adozione e l‟utilizzazione delle metodologia e degli strumenti didattici, ivi
compresi i libri di testo, siano coerenti con il POF e siano attuate con criteri di trasparenza e
tempestività.
- Propone al Consiglio di Istituto la stipula di contratti di prestazione d‟opera con esperti per
particolari ed attività ed insegnamenti, al fine di garantire l‟arricchimento dell‟offerta formativa,
nonché la realizzazione di specifici programmi di ricerca e di sperimentazione.
Art. 11. Per migliorare la propria organizzazione il Collegio dei docenti si articola in commissioni di lavoro
da individuare nelle seguenti aree:
a. documentazione e informazione;
b. nuove tecnologie;
c. innovazione e sperimentazione;
d. valutazione delle attività del POF e di sistema;
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e. interventi e servizi per studenti.
Ogni commissione può articolarsi in sottocommissioni finalizzate allo studio e al raggiungimento di
obiettivi specifici e alla realizzazione di servizi prefissati dal POF.
Art. 12. Il coordinatore delle commissioni e sottocommissioni è di norma il docente eletto per la funzione
strumentale o, in via subordinata, un docente eletto fra i membri della commissione.
Art. 13. La funzione strumentale Area 1 gestisce il piano dell‟offerta formativa al fine di:
- Favorire la gestione unitaria di tutte le attività previste dal POF
- Evitare sovrapposizione di compiti
- Assicurare la maggior qualità possibile ai processi formativi
- Attuare una valutazione dell‟efficacia del POF
- Predisporre il progetto POF per l‟anno successivo
- Sovrintendere alla informazione, al sito web e a tutto ciò che riguarda l‟immagine pubblica
dell‟Istituto
- Predisporre le iniziative culturali aperte al territorio.
Art. 14. Le proposte di attività possono pervenire da
- Consiglio di classe
- Collegio dei docenti
- Consiglio d‟Istituto
- Comitato genitori
Ogni iniziativa proposta deve contenere tutti gli elementi descrittivi necessari a valutarne l‟efficacia e
deve essere presentata su un apposito modello.
VALIDITA’ DELLE SEDUTE
Art. 15. La seduta è valida se è presente la metà + 1 dei componenti.
Art. 16. Tutte le assenze relative all'intera seduta o parte di essa devono essere giustificate.
Art. 17. Le sedute del Collegio sono, di norma, prioritarie su qualsiasi altra attività del
personale docente.
LAVORI DELLE SEDUTE
a. la discussione
Art. 18. I lavori del Collegio si aprono con l'approvazione del verbale della seduta precedente.
Art. 19. E' possibile richiedere di modificare la successione dei punti all'O.d.g.. La richiesta viene accolta
se approvata con maggioranza relativa.
Art. 20. Sugli argomenti compresi all'O.d.g. i docenti si iscrivono a parlare durante la seduta per alzata
di mano.
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Art. 21. Il Presidente nel concedere la parola segue l'ordine delle iscrizioni a parlare.
Art. 22. Nessun docente può, di norma, iscriversi a parlare più di tre volte per ogni punto all'O.d.g., oltre
all'eventuale dichiarazione di voto.
Art. 23. La durata degli interventi nella discussione di ogni punto al'O.d.g. non può superare i 5 minuti; il
docente che presenta la proposta di delibera, ha a disposizione altri 5 minuti per l'illustrazione della
stessa.
Art. 24. Ogni docente è tenuto a rispettare i tempi prefissati; in caso contrario il Presidente, dopo un
richiamo, ha la facoltà di togliere la parola.
Art. 25. Ogni docente ha diritto di replica due volte per ogni argomento all'Ordine del giorno per un tema
non superiore a tre minuti.
Art. 26. Gli emendamenti alla proposta di delibera vanno presentati per iscritto.
b. le votazioni
Art. 27. Ogni componente del Collegio è tenuto ad esprimere il proprio parere con il suo voto.
Art. 28. Quando una proposta viene messa ai voti non è più consentito alcun intervento.
Art. 29. Tutte le votazioni avvengono per voto palese, tranne quelle per l'elezione dei componenti del
Comitato di valutazione e delle funzioni strumentali.
Un componente del Collegio può chiedere il voto per appello nominale.
Art. 30. Una proposta di delibera è approvata:
a. se votata all'unanimità;
b. se votata a maggioranza.
Nel caso b. si distinguono due tipi di maggioranza:
- Maggioranza relativa (metà + uno dei votanti a favore), richiesta per mozioni riguardanti questioni
di indirizzo didattico vincolanti tutti i docenti
- Maggioranza dei docenti presenti (per tutte le altre proposte e iniziative, la cui attuazione non
coinvolge l'intero corpo docente). In caso di parità prevale il voto del Presidente.
- Il voto degli astenuti non ha valore ai fini della determinazione della maggioranza
Art. 31. Conclusa la votazione, il Presidente proclama i risultati della stessa.
Art. 32. Il Collegio può prendere in esame, su richiesta di un terzo dei componenti, eventuali motivate
proposte di modifica del regolamento. Per l'approvazione di tale proposta è richiesta la
maggioranza relativa (metà + uno dei votanti).
ARTICOLO N° 4 - ORGANI COLLEGIALI
Gli organi Collegiali sono presieduti dal Dirigente Scolastico o da un docente suo delegato.
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Sono composti da:
- tutti i docenti della classe, della sezione o del modulo, compresi gli insegnanti supplenti,
- quattro rappresentanti dei genitori per ogni classe nella scuola secondaria,
- un rappresentante dei genitori per ogni classe nella scuola primaria,
- un rappresentante dei genitori per ogni sezione nella scuola dell‟infanzia.
E‟ convocata, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le sue
componenti o con la sola presenza dei docenti.
L‟ organo Collegiale si insedia all‟inizio dell‟anno e si riunisce secondo il Piano annuale delle Riunioni
concordato ed approvato prima dell‟inizio delle lezioni.
Ciascuna équipe si riunisce nel proprio plesso in ore non coincidenti con l‟orario delle lezioni.
L‟ Organo Collegiale ha il compito di:
- Formulare proposte al collegio dei Docenti sull‟azione educativa e didattica, sulle iniziative di
sperimentazione.
- Agevolare ed estendere i rapporti tra i docenti, i genitori e gli alunni.
- Esprimere pareri sui libri di testo.
Alla sola presenza dei docenti:
- Realizzare il coordinamento didattico e i rapporti interdisciplinari.
- Ha competenza sulla valutazione periodica e finale degli alunni.
- Si occupa di provvedimenti disciplinari a carico degli alunni.
- Verifica, attraverso una riunione bimestrale, l‟andamento didattico.
ARTICOLO N° 5 - NORME PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA
- È consentito l‟ingresso nella scuola dell‟Infanzia a partire dalle ore 8:00 e fino alle ore 9:00. Alle
9:00 il cancello e il portone principale saranno chiusi. Il ritardo è consentito entro le 10:00 solo se
comunicato il giorno prima o la mattina alle 8:00 e giustificato con certificato medico.
- L‟orario di uscita è il seguente: dal lunedì al venerdì, è compresa tra le 15:30 e le 16:00. Possono
essere previste e concordate con i genitori modalità diverse di ingresso e di uscita per casi
particolari esaminati dal Dirigente Scolastico
- La frequenza dei bambini nella giornata del sabato è riservata a coloro che ne hanno fatto esplicita
richiesta scegliendo, l‟articolazione su sei giorni. Il sabato la scuola funziona dalle 8:00 alle 12:30.
Dopo tre assenze consecutive ingiustificate si procederà al depennamento dalle liste di frequenza
del sabato
- Le insegnanti sono tenute ad annotare i ritardi nel ritiro dei bambini. Se questi dovessero ripetersi
per più di tre volte, l‟insegnante è tenuto ad informare il Dirigente Scolastico che provvederà a
richiamare i genitori al rispetto degli orari
- Nel caso in cui il genitore si trovi nella necessità di ritirare il proprio bambino prima dell‟orario di
uscita scelto all‟inizio dell‟anno scolastico, è tenuto a compilare un modulo, indicante l‟orario, che
dovrà essere conservato agli atti.
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- Le persone delegate dai genitori al ritiro del proprio figlio devono essere maggiorenni e la delega
deve essere firmata da entrambi i genitori o da tutori legali con decreto del tribunale civile o dei
minori. Le insegnanti non possono per nessuna ragione affidare i bambini a persone non delegate
anche se conosciute
- All‟atto dell‟iscrizione o nei primi giorni di scuola i genitori sono tenuti a comunicare il proprio
recapito telefonico e quello di una persona delegata
- Le assenze sono regolamentate dal successivo art. 6/B.
ARTICOLO N° 6 – NORME PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
A - LA RICREAZIONE – LE USCITE IN BAGNO
La ricreazione alla scuola Primaria inizia alle ore 10,20 e termina alle ore 10,40; alla scuola Secondaria di
Primo grado inizia alla 10,20 e termina alle 10,35. L‟inizio e la fine della pausa saranno segnalati dallo
squillo della campanella. Se il C. di classe lo riterrà opportuno e il Dirigente ne darà l‟autorizzazione, gli
alunni potranno trascorrere la pausa merenda nel cortile antistante l‟edificio.
Gli alunni avranno il dovere:
- di uscire dall‟aula in ordine ed in silenzio;
- di consumare la merenda in tempo utile;
- di buttare le carta negli appositi cestini di raccolta;
- di non allontanarsi dallo spazio prestabilito;
- di evitare schiamazzi, corse, schermaglie, giochi pericolosi.
Al suono della campanella che segnerà la fine della pausa, gli alunni dovranno comporsi in gruppo classe
nel punto di riunione che verrà loro indicato e far rientro in aula ordinatamente.
- La sorveglianza verrà svolta dai docenti presenti in orario, da alcuni alunni (allo scopo di rafforzare
il senso di responsabilità personale), dai collaboratori scolastici.
- Durante la pausa merenda, se la classe è in cortile, non è consentito recarsi in bagno.
- Le classi o gli alunni, che durante la ricreazione all‟aperto si renderanno protagonisti di scontri
verbali o fisici con altri, che non osserveranno le regole, o che si attarderanno a rientrare in aula
dopo il suono della campanella, saranno sanzionati con le seguenti punizioni:
- avvertimento di disapprovazione collettiva o individuale scritta nel giornale di classe e successiva
comunicazione alla famiglia;
esclusione temporanea o definitiva dalla possibilità di fare ricreazione
all‟aperto; trascorrere la ricreazione, per l‟intero gruppo classe, seduti in classe per un certo
periodo di tempo stabilito dal C. di Cl.
Le uscite in bagno saranno regolamentate evitando che esca dalla classe più di un alunno per volta. Si
cercherà di ridurre al minimo le uscite alla prima ora di lezione; durante la pausa ricreativa si seguirà lo
stesso criterio e l‟ingresso ai bagni sarà controllato e regolamentato da un collaboratore scolastico.
Nel caso in cui un alunno avesse necessità per motivi di salute di uscire più volte, dovrà esibire un
certificato medico attestante la patologia e la richiesta del genitore.
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Qualora invece qualche alunno senza giustificato motivo pretenda di recarsi spesso in bagno, si procederà
ad annotarlo su un foglio che possa essere visionato dagli altri docenti.
- Nessun alunno può allontanarsi per nessun motivo senza prima avere avvertito l‟insegnante
di turno e nessuno può rimanere in aula quando il resto della classe fa ricreazione fuori.
B - RITARDI, ASSENZE, USCITE ANTICIPATE, GIUSTIFICAZIONI, ESONERI.
1. L‟alunno ha il dovere:
- di essere presente a tutte le attività programmate;
- di avere sempre il libretto di corrispondenza che deve essere firmato da un genitore o dal
rappresentante legale alla presenza di una persona delegata dal Dirigente scolastico, entro le prime
due settimane dall‟inizio dell‟anno scolastico;( solo alunni secondaria di 1°)
- è obbligatorio presentare il giorno del rientro alla prima ora di lezione, la giustificazione scritta dal
genitore indicante il motivo e la durata dell‟assenza; in caso contrario l‟alunno sarà ammesso in
classe ma con riserva; se il secondo giorno di rientro l‟alunno non presenterà giustificazione scritta,
ma verrà inviata comunicazione alla famiglia che dovrà conferire col Dirigente o con un suo
delegato;(per alunni primaria e secondaria 1°)
- è fatto obbligo presentare il certificato medico corredato dalla giustificazione scritta dal
genitore per le assenze superiori a cinque giorni senza il quale l’alunno non potrà essere
accettato; inoltre si precisa che:
se l'assenza è programmata e comunicata preventivamente alla scuola (per esempio: per settimana
bianca o motivi familiari), siccome non si tratta di un'assenza per malattia, al rientro a scuola non deve
essere richiesto il certificato medico, anche se l'assenza è superiore ai 5 giorni. Nel caso invece, in cui
l'assenza superiore a 5 giorni non sia stata preventivamente comunicata alla scuola (e quindi la scuola
non conosce i motivi dell'assenza), al rientro è doveroso produrre un certificato medico che attesti che lo
studente non ha malattie contagiose e diffusive in atto. Tale provvedimento è richiesto anche in base al
Testo unico in materia di sicurezza sul lavoro (D. Lvo. n. 81 del 9 aprile 2008, art. 20: “Obblighi del lavoratori”).
La scuola può comunque accettare, in sostituzione del certificato medico, una autodichiarazione dei genitori che attestano che l'assenza non è stata dovuta a motivi sanitari
(fonte: http://www.ordinemedicilatina.it/node/23519);
nei casi di “pediculosi”, in base alla normativa vigente (C.M. sanità n: 4 del 13/03/98) la frequenza
scolastica è interdetta fino all'avvio di idoneo trattamento certificato dal medico curante e non sono
necessarie misure di disinfestazione ambientale. Solo la famiglia può assicurare la sorveglianza continua
dei bambini, la loro igiene personale e la cura dei soggetti colpiti; la scuola contribuisce all'educazione
igienico sanitaria dei bambini e svolge una competente vigilanza contro la diffusione del parassita (fonte:
Ministero Della Sanità);
-
di presentare richiesta di preavviso scritta da un genitore per l‟uscita anticipata delle lezioni, che
avverrà sempre e comunque sotto custodia dello stesso genitore o dalla persona da lui delegata di
cui verrà annotata nel registro di classe l‟identità e gli estremi del documento di riconoscimento;
- di giustificare il ritardo d‟ingresso per iscritto.
2. L'orario di ingresso è determinato alle ore 8,30 per gli alunni della scuola Primaria. Gli alunni della
scuola Secondaria di primo grado entrano al suono della prima campana (8,25) e devono essere nell‟aula
loro assegnata al secondo suono (8,30). Oltre le ore 8,40 l‟alunno è da considerarsi in ritardo.
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Un alunno in ritardo intralcia la funzionalità della lezione. Ogni ritardo deve essere indicato sul
libretto delle comunicazioni e contrassegnato dalla famiglia. Se il ritardo è abituale e non giustificato,
l‟alunno non verrà ammesso alle lezione della prima ora ma sosterà in bidelleria e
verrà data
comunicazione alla famiglia e dovrà giustificare tale ritardo. Se nonostante tutto l‟alunno persisterà nel
suo atteggiamento, sarà punito con sanzioni stabilite dal regolamento d‟Istituto.
3. Nel caso in cui la famiglia chieda per lunghi periodi, in via eccezionale, l’uscita anticipata o
l’ingresso posticipato dell‟alunno, dovrà farne richiesta al Dirigente Scolastico con l‟orario e la
motivazione, che verrà consegnata agli insegnanti e conservata nel registro di classe. In questo caso
potrà entrare e uscire da solo dalla scuola.
4.
Se l’alunno chiede durante l’orario scolastico di poter uscire anticipatamente per
sopravvenuti motivi di salute, verrà contattata la famiglia che liberamente sceglierà se accogliere o meno
la richiesta del figlio. In tutti i casi l‟uscita anticipata sarà permessa solo se un genitore o un‟altra persona
delegata dalla famiglia verrà a prendere l‟alunno in consegna.
5. I genitori dell‟alunno, che per motivi di salute non può frequentare la palestra per un certo periodo
continuativo, devono presentare al Dirigente scolastico la domanda di esonero, corredata dal certificato
medico attestante la patologia.
6. Il Dirigente scolastico o i suoi collaboratori e i docenti hanno facoltà di invitare i genitori a presentarsi
personalmente per dare informazioni o chiarimenti sulle assenze.
ARTICOLO N°7 - VIGILANZA
Nel caso di alunni, i cui genitori arrivino in ritardo a prelevarli al termine delle lezioni, il personale docente
continua a svolgere attività di vigilanza e intanto provvede ad informare il Dirigente, in modo che questi
possa richiamare i genitori al rispetto dell‟orario e, in caso di persistenza, possa adottare gli opportuni
provvedimenti. Dopo le ore 13.35 gli alunni verranno portati in segreteria dalla quale saranno avvertiti i
genitori.
ARTICOLO N°8 - SOSPENSIONE DELLE LEZIONI
Nei casi di sciopero del personale (Docente e non docente), di cui sia stata data
diffusa informazione, la scuola declina ogni e qualsiasi responsabilità
tempestiva e
sui tempi del servizio
scolastico.
- La scuola avvertirà con congruo anticipo delle variazioni d‟orario che verranno annotate nel diario o
nel libretto personale da ciascun alunno. I genitori sono tenuti a firmare la comunicazione per presa
visione.
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- Le eventuali interruzioni e/o sospensioni del servizio scuola possono avvenire solo in casi
eccezionali per i tempi e secondo i modi previsti dalla legge, su ordinanza del Sindaco, di cui viene
inviata copia agli organi scolastici superiori competenti.
ARTICOLO N°9 - SOSTITUZIONE DEI DOCENTI
- Nella Scuola dell’Infanzia i docenti vengono immediatamente sostituiti da un supplente
nominato dal Dirigente.
- Nella Scuola Primaria tutti i docenti impegnati in orario di contemporaneità, compresi i docenti di
sostegno, se l‟alunno non presenta stato di grave disabilità, garantiscono, in tali ore, la sostituzione
dei colleghi assenti all‟interno del loro team, rinunciando all‟attività progettuale programmata per
ottemperare ad un servizio dedicato alla classe del modulo nella quale si è verificata l‟assenza del
docente. Tale norma vale per le assenze dei docenti fino a 5 giorni, fino a che non si riesce a
reperire un supplente disponibile che, in caso di necessità, potrà essere nominato anche per periodi
inferiori ai 5 giorni. Si ravvisa la necessità di sostituire per assenze anche inferiori ai 5 giorni
l‟insegnante di sostegno.
- La sostituzione dei docenti in congedo avverrà quindi nel rispetto dei seguenti criteri:
- a disposizione a vario titolo;
- in orario di contemporaneità in tutti i moduli, se non esiste attività progettuale programmata;
- in orario di contemporaneità, limitatamente al proprio modulo;
- con il recupero di permessi brevi, se dovuto;
- con la retribuzione di ore eccedenti, nel proprio modulo o extramodulo;
- con la distribuzione degli alunni nelle altre classi del proprio padiglione o, in estrema necessità, in
altro padiglione
Nella scuola secondaria di primo grado la sostituzione dei docenti assenti potrà essere effettuata,
fino a 15 giorni, secondo i seguenti criteri:
Utilizzo delle ore di compresenza sulla base dei seguenti criteri:
1. Ambito
2. Materia
3. Sezione
4. Classe
5. Divisione
classi:
a)
Classi parallele
b)
Classe successiva
ARTICOLO N°10 - USO DELLE ATTREZZATURE E DEI LOCALI
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1. La biblioteca della scuola è affidata ad un responsabile, coadiuvato eventualmente da un gruppo di
docenti.
- La biblioteca scolastica è a disposizione di tutte le componenti dell‟Istituto.
- Gli alunni possono accedere alla biblioteca osservando l‟orario stabilito all‟inizio di ogni anno
scolastico.
- Nessuno può accedere direttamente alle librerie senza rivolgersi all‟incaricato.
- Il prestito riguarda solo un testo per volta, può avere la durata di 15 giorni e viene segnato su un
apposito registro.
- Non può essere assegnato un nuovo libro, se non risulta restituito quello consegnato
precedentemente.
- Le persone che ricevono in prestito i libri sono responsabili della loro diligente conservazione.
- Chiunque smarrisca o deteriori opere ricevute in prestito è tenuto a risarcire il danno arrecato.
- Entro il 30 maggio tutti i testi devono essere restituiti e non è più consentito il prestito dopo tale
data.
- La mediateca conserva dischi, diapositive, videocassette, DVD. Per l‟utilizzo è necessario rivolgersi
ai responsabili della biblioteca.
2. Per l’utilizzo del materiale didattico è indispensabile rivolgersi al personale docente incaricato o al
personale ATA.
- I sussidi didattici sono affidati ai docenti delle relative materie, i quali sono responsabili della loro
diligente conservazione.
- Gli insegnanti sono tenuti ad assicurarsi che le attrezzature da essi utilizzate siano restituite al
personale responsabile.
Per la scuola secondaria l‟accesso alla sala video (aula magna) è previsto solo su prenotazione presso la
bidelleria.
3.In palestra si può accedere solo indossando l‟apposita attrezzatura (scarpe da tennis di ricambio canadese) per evitare danni alla pavimentazione.
4. L’accesso ai laboratori è consentito nel rispetto di un calendario che verrà approntato dai
responsabili.
- Non è consentito agli alunni sostare nei laboratori in assenza del docente.
- Il responsabile del laboratorio di informatica affigge un regolamento al quale docenti e alunni
devono assolutamente attenersi. Agli alunni che manipolano, distruggono o eliminano i files di altri
verrà interdetto l‟accesso al laboratorio per un periodo stabilito dal docente stesso.
5. Il fotocopiatore deve essere usato esclusivamente per uso didattico e amministrativo.
Il servizio è affidato esclusivamente ai collaboratori scolastici, che tengono un apposito registro dove
annotare la data, il richiedente, il numero di fotocopie.
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Non è concesso fotocopiare testi scolastici per gli alunni, secondo la normativa dei diritti d‟autore.
E‟ escluso l‟utilizzo del fotocopiatore per scopi personali.
Tutti i locali scolastici, anche quelli dati in uso all‟Istituto (es. ex Mattei) non devono essere
utilizzati da associazioni esterne durante l‟orario scolastico.
Gli stessi potranno essere concessi in uso in orario extrascolastico
solo a condizione che le
associazioni provvedano a garantire la pulizia e la risistemazione ordinata delle attrezzature o
del materiale che costituiscano arredo del locale.
ARTICOLO N° 11 - DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO PUBBLICITARIO
- Nessun materiale informativo o pubblicitario potrà essere distribuito nelle classi senza la preventiva
autorizzazione, informati i docenti interessati, del Dirigente Scolastico.
- E‟ garantita la possibilità di informare i genitori su iniziative culturali di enti o associazioni.
- E‟ consentito distribuire agli alunni il materiale che riguarda il funzionamento della scuola, il
materiale relativo ad iniziative degli Enti locali o di Società e Associazioni che abbiano stipulato
accordi con l‟Istituto purché non siano a scopo di lucro.
ARTICOLO N° 12 – ACCESSO AL PUBBLICO
- Nessuna persona estranea o non autorizzata dal Dirigente scolastico può entrare nell‟edificio
scolastico dove si svolgono le attività didattiche.
- Chiunque ha libero accesso, durante l‟ora di apertura della scuola, al locale dove si trova l‟albo
d‟Istituto per prendere visione degli atti esposti e può accedere all‟ufficio di Presidenza e di
segreteria durante l‟orario di apertura dei medesimi.
- Non è consentito fotocopiare atti ufficiali dell‟Istituto e portarli fuori dall‟ambito scolastico, tuttavia
deve essere concesso agli insegnanti di fotocopiare documenti utili alla conoscenza degli alunni
eliminando dagli stessi i dati sensibili.
- I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo un tesserino di
riconoscimento.
- E‟ consentito l‟accesso nelle classi di persone con funzione di “esperto” a supporto dell‟attività
didattica, come previsto nei progetti. In ogni caso la responsabilità didattica e di vigilanza spetta al
docente.
ARTICOLO N°13 - VISITE GUIDATE
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Via E. d‟Arborea, 39 - Telefono 070 9667158 - Fax 070 9667158 – e mail: [email protected] - C.F. 92105020926
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Nell‟ambito delle disponibilità finanziarie dell'Istituto possono essere effettuate visite guidate, viaggi
connessi ad attività sportive o viaggi d‟istruzione che si configurano come esperienze di apprendimento e
di crescita della personalità. Tali attività vogliono favorire una migliore conoscenza delle caratteristiche
ambientali e culturali della Regione e dell'Italia. E‟ necessario che gli alunni medesimi siano
preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli sul contenuto
delle iniziative stesse. Nel rispetto delle norme vigenti:
- La destinazione del viaggio dovrà riguardare il territorio regionale o extraregionale con eccezioni
debitamente motivate.
- La partecipazione dei genitori è possibile, senza oneri a carico della scuola, se gli insegnanti lo
ritengono opportuno e con l‟utilizzo del mezzo proprio.
- Per la scuola dell'infanzia e primaria è prevista la partecipazione di tutti gli insegnanti di classe o
sezione, che non siano impegnati in altre classi o, se impegnati, siano sostituibili.
- Per la scuola secondaria parteciperà un docente accompagnatore per ogni gruppo di 15 alunni.
- La scuola si adopererà per assicurare la presenza totale degli alunni delle classi interessate e
comunque con una percentuale che non può essere inferiore al 67 %.
- Nei casi di alunni portatori di handicap grave, il rapporto alunno-accompagnatore sarà di uno a
uno, con obbligo di presenza del docente di sostegno e/o dell'educatore e dell'assistente di base, se
necessario.
- La partecipazione alle uscite e alle visite guidate, in ambito comunale o fuori sede, o ai viaggi di
istruzione è subordinata alla autorizzazione scritta dei genitori dell‟alunno o di chi esercita la patria
potestà.
- La partecipazione alle uscite e alle visite guidate potrà essere preclusa agli alunni che durante
l‟anno scolastico si siano resi responsabili di infrazioni al regolamento e debitamente annotate sul
registro di classe.
Nella fase di programmazione delle visite guidate i docenti sono tenuti a seguire i criteri dei Consigli di
Intersezione, di Interclasse e di classe, ratificati dal Collegio dei Docenti e deliberati dal Consiglio di
Istituto. L‟elenco delle visite guidate e dei viaggi di istruzione deve essere stilato all‟inizio dell‟anno
durante la programmazione e dovrà essere consegnato alla
docente M. Paola Meloni , per la scuola
dell‟Infanzia e Primaria e per la Scuola Secondaria di 1° grado alla docente Paola Pala, funzioni
strumentali specifici, che si attiveranno per la loro attuazione.
In sede di Consiglio di classe, di interclasse e di intersezione, ciascun docente si preoccuperà
di far mettere a verbale la sua disponibilità o meno a partecipare al progetto in qualità di
accompagnatore. Non potranno essere messe in programmazione visite e viaggi che non abbiano
un'adeguata copertura di docenti disponibili alla partecipazione.
I docenti delle classi coinvolte dovranno curare la seguente documentazione:
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- La destinazione e la data della visita o del viaggio;
- Il programma analitico;
- L‟elenco nominativo degli alunni partecipanti;
- La dichiarazione di consenso delle famiglie;
- L‟elenco nominativo degli accompagnatori e dichiarazione sottoscritta circa l‟assunzione dell‟obbligo
della vigilanza;
- Una dettagliata relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici dell‟iniziativa;
- Una relazione finale sulla visita con l‟esposizione di eventuali inconvenienti verificatisi durante il
viaggio.
ARTICOLO N°14 - PRIVATISTI
E‟ prevista la partecipazione di privatisti all‟esame di licenza media.
Chi desidera sostenere l'esame di licenza media deve presentare in segreteria la domanda in tempo utile,
corredata dai programmi svolti. Deve inoltre tenere conto che l‟esame consta di quattro scritti (Italiano,
lingue straniere, scienze matematiche), della prova Invalsi e di un colloquio.
ARTICOLO N°15 - PUBBLICITÀ DEGLI ATTI
La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall‟art. 27 del D.P.R. 31 Maggio 1974, deve
avvenire mediante affissione in apposito ALBO della scuola, della copia integrale del verbale autentificato.
L‟affissione all‟ALBO avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio e
deve rimanere per un periodo di 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati
nell‟ufficio di Segreteria dell‟Istituto e - per lo stesso periodo - sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.
Il Dirigente scolastico ne dispone l‟affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di
affissione. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo
contraria richiesta dell‟interessato.
Il patto di corresponsabilità, dopo previa approvazione del Collegio dei docenti e del Consiglio
di Istituto, dovrà essere consegnato ai genitori e dovrà essere controfirmato per avvenuta
consegna.
Per quanto non espressamente indicato nel presente regolamento si rimanda alle disposizioni di carattere
generale dettate dal legislatore.
LA SCUOLA ESPONE ALL’ALBO:
- L‟orario di lavoro del personale docente;
- L‟orario di apertura degli uffici;
- Il calendario delle riunioni degli OO. CC.;
- Il calendario degli incontri Docenti/Genitori;
- L‟organico del personale Docente e ATA;
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- L‟organigramma degli OO.CC.;
- Le comunicazioni sindacali;
- I verbali del Consiglio di Istituto;
- Il POF;
- Il Regolamento d‟Istituto;
- Il Patto di Corresponsabilità;
- La Carta dei Servizi;
- Organigramma sulla sicurezza 2013/2014
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
DIRIGENTE SCOLASTICO
Il Dirigente scolastico si impegna a…….
• Garantire il buon funzionamento della Scuola.
• Creare un clima di fiducia per favorire scambi ed interazioni.
• Mantenere l‟osservanza delle norme di sicurezza da parte degli operatori e degli
studenti.
• Far rispettare le norme di comportamento e i divieti.
• Prendere in considerazione, attraverso gli insegnanti, le proposte (se legittime ed
attuabili) dei genitori e degli studenti.
• Proporre un‟Offerta Formativa che favorisca un “ benessere” psico-fisico necessario
all‟apprendimento e alla maturazione della persona.
DOCENTI
I docenti s’impegnano a…..
• Creare situazioni di apprendimento in cui le studentesse e gli studenti possano costruire un sapere
unitario.
• Guidare le studentesse e gli studenti a stabilire un rapporto costruttivo tra i docenti e la classe.
• Arrivare in orario a scuola ed essere in classe cinque minuti prima dell‟orario d‟ingresso per
l‟accoglienza degli alunni.
• Effettuare il cambio classe in tempi relativamente celeri.
• Non usare il cellulare in classe o alla presenza degli alunni.
• Conoscere, rispettare e far rispettare le regole stabilite collegialmente ed applicare le sanzioni.
• Vigilare sull‟incolumità degli alunni.
• Informare il Consiglio di classe, di interclasse, di intersezione e il Dirigente scolastico su eventuali
problemi o situazioni particolari che possono verificarsi all‟interno del gruppo classe/sezione.
• Segnalare al Dirigente scolastico e alla famiglia eventuali danni recati alla scuola e il/ i responsabile/i.
• Informare le famiglie sull‟andamento didattico e disciplinare dei figli in modo puntuale e trasparente.
• Prendere in considerazione le proposte dei genitori e degli alunni.
• Concedere un colloquio straordinario qualora un genitore ne faccia richiesta.
• Contattare i genitori nei casi in cui l‟alunno/a accusi un malessere e necessiti di uscire anzitempo da
scuola.
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• Non consentire la permanenza a scuola al bambino che dovesse arrivare senza certificato medico dopo
cinque giorni consecutivi di assenza.
• Non affidare gli alunni a persone non delegate, anche se conosciute, o a minorenni.
• Chiedere alle persone delegate dalle famiglie a rappresentarle nei normali rapporti scuola-famiglie di
prendere visione del documento d‟identità i cui estremi saranno registrati.
PERSONALE AMMINISTRATIVO
Il personale della segreteria s’impegna a…….
• Favorire il buon funzionamento della Scuola.
• Fornire informazioni certe e dettagliate all‟utenza.
• Supportare il lavoro dei docenti.
COLLABORATORI SCOLASTICI
I collaboratori scolastici s’impegnano a…
• Collaborare con il personale docente per la buona riuscita del progetto educativo.
• Vigilare sugli alunni al momento dell‟ingresso a scuola e a quello di uscita.
• Chiudere la porta d‟ingresso dieci minuti dopo il suono della campanella d‟ingresso e non permettere
l‟accesso ai ritardatari. Nella scuola dell‟infanzia i collaboratori sono tenuti a chiamare le docenti che,
dopo aver richiamato i genitori al rispetto degli orari, annoteranno il ritardo su apposito registro.
• Non usare il cellulare durante l‟orario di servizio o in presenza degli alunni.
• Vigilare affinché gli alunni che escono dall‟aula per recarsi ai bagni non vadano in altri locali, escano dai
plessi, salgano o scendano le scale, sostino troppo a lungo nei corridoi.
• Segnalare immediatamente agli insegnanti ogni comportamento scorretto (in particolare l‟uso di un
linguaggio scurrile e lesivo della dignità della persona) di qualche alunno/a nei loro confronti o verso
altri alunni durante la vigilanza nei corridoi o in aula.
• Denunciare eventuali danneggiamenti riscontrati nei bagni, nei vari locali di uso collettivo, nei corridoi e
indicare i nomi degli alunni/e che hanno utilizzato anzitempo tali locali.
• Non consentire agli alunni il prelievo di materiale scolastico o dei sussidi senza autorizzazione scritta
da parte del docente richiedente.
• Non allontanarsi dal luogo in cui prestano servizio senza provvedere alla sostituzione nella vigilanza
sugli alunni .
• Non consentire l‟ingresso nei locali scolastici a genitori, persone estranee (rivenditori, rappresentanti
delle agenzie librarie, operatori del volontariato, ex alunni) non autorizzate dal Dirigente scolastico o
dagli insegnanti , durante l‟orario di lezione o rendersi disponibili a vendere per conto terzi alcun tipo di
oggetto.
• Non prendere e consegnare agli alunni dolci di alcun tipo,merende, bibite o materiale didattico
dimenticato a casa .
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FAMIGLIE
I genitori s’impegnano a…..
• Impartire ai figli le regole del vivere civile.
• Collaborare attivamente per mezzo degli strumenti che sono loro propri.
• Risolvere eventuali conflitti o situazioni problematiche attraverso il dialogo e la fiducia reciproca.
• Controllare quotidianamente il diario e il libretto personale del/la figlio/a onde assicurarsi che vi scriva
le periodiche comunicazioni scuola-famiglie o i compiti da eseguire a casa.
• Assicurarsi
che
il
libretto
personale
sia nello zaino
tra il
materiale didattico da utilizzare
quotidianamente.
• Scrivere e firmare la giustificazione per la mancata esecuzione dei compiti assegnati.
• Giustificare le assenze nei tempi previsti dal regolamento ed evitare di “giustificare” in modo parziale .
• Firmare le comunicazioni scuola-famiglia.
• • Comunicare per iscritto l‟indirizzo e uno o più numeri di telefono per le comunicazioni a
carattere urgente o impreviste.
• Indicare il nominativo di persone (nonni, zie, fratelli o sorelle maggiorenni) incaricati di rappresentarli
nelle situazioni in cui sono impossibilitati a farlo di persona.
Le persone incaricate dovranno presentarsi a scuola con un documento di identità i cui estremi
verranno riportati in un apposito registro.
• Informarsi costantemente del percorso educativo e didattico svolto a scuola.
• Partecipare ai periodici incontri scuola-famiglia.
• Venire a scuola quando ricevono una convocazione straordinaria da parte degli insegnanti.
• Accompagnare i figli senza tuttavia sostare nel cortile della scuola dopo il suono della campanella che
segna l‟inizio delle lezioni.
• Controllare che l‟abbigliamento sia decoroso ed adeguato al luogo.
• Aiutare il figlio/a ad organizzare gli impegni di studio e le attività extrascolastiche in
modo proporzionato.
I genitori si impegnano a non….
• Entrare nei locali interni della scuola senza previo invito da parte dei docenti. Il genitore avente
necessità di un colloquio con un docente può chiedere un appuntamento, per iscritto, sul libretto
personale.
• Sostare nel cortile della scuola primaria dopo l‟inizio delle lezioni.
• Chiedere ai collaboratori scolastici di intercedere per un colloquio durante l‟orario di lezione.
• Affidare l‟incarico ai collaboratori di consegnare il panino o materiale didattico dimenticato a casa.
• Chiedere di poter parlare col proprio/a figlio/a durante le ore di lezione. Il genitore che avesse,
occasionalmente, la necessita di comunicare un messaggio o consegnare le chiavi di casa al figlio/a,
deve aspettare il cambio dell‟ora o delegare un collaboratore.
• Utilizzare l‟ingresso della scuola media per raggiungere gli altri edifici scolastici.
• Recarsi negli uffici di segreteria fuori orario di ricevimento.
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Norme per la Scuola dell’Infanzia

È consentito l‟ingresso nella scuola dell‟Infanzia a partire dalle ore 8:00 e fino alle ore 9:00. Alle 9:00
il portone principale sarà chiuso. Il ritardo è consentito entro le 10:00, ma deve essere comunicato il
giorno prima; se il ritardo è dovuto a visita medica, occorre presentare certificazione; per altre
motivazioni i genitori devono presentare un‟autocertificazione che giustifichi il ritardo.

L‟orario di uscita è il seguente: dal lunedì al venerdì, è compresa tra le 15:30 e le 16:00.
 Gli orari di ingresso e di uscita devono essere rispettati scrupolosamente.
 Possono essere previste e concordate con i genitori modalità diverse di ingresso e di uscita per casi
particolari esaminati dal Dirigente Scolastico.
 La frequenza dei bambini nella giornata del sabato è riservata a coloro che ne hanno fatto esplicita
richiesta scegliendo, l‟articolazione su sei giorni. Il sabato la scuola funziona dalle 8:00 alle 13:00.
Dopo tre assenze consecutive ingiustificate si procederà al depennamento dalle liste di frequenza del
sabato.
 Le insegnanti sono tenute ad annotare i ritardi degli alunni nell‟ingresso e nell‟uscita e ad informare il
Dirigente Scolastico che provvederà a richiamare i genitori al rispetto degli orari.
 Nel caso in cui il genitore si trovi nella necessità di ritirare il proprio bambino prima dell‟orario di uscita
scelto all‟inizio dell‟anno scolastico, è tenuto a compilare un modulo, indicante l‟orario, che dovrà
essere conservato agli atti.
 Le persone delegate dai genitori al ritiro del proprio figlio devono essere maggiorenni e la delega deve
essere firmata da entrambi i genitori o da tutori legali con decreto del tribunale civile o dei minori. Le
insegnanti non possono per nessuna ragione affidare i bambini a persone non delegate anche se
conosciute.
 All‟atto dell‟iscrizione o nei primi giorni di scuola i genitori sono tenuti a comunicare il proprio recapito
telefonico e quello di una persona delegata.
 Per le assenze dopo i cinque giorni, si rimanda a quanto specificato a pag. 26.
In particolare i genitori hanno il dovere di:
 Controllare quotidianamente gli avvisi esposti nelle bacheche dei padiglioni, nella porta di ingresso e
quelli contenuti negli zaini dei bambini che viaggiano con lo scuolabus.
 Assicurarsi che i propri figli non introducano a scuola oggetti pericolosi.
 Far indossare ai bambini un abbigliamento comodo che ne favorisca il più possibile l‟autonomia
(evitare bretelle, body, cinture e scarpe con lacci che non tengono il nodo e
il fiocco).
 Non affidare i propri figli alle collaboratrici: i bambini devono essere affidati direttamente alle
insegnanti e non prima dell‟orario stabilito.
 Non stazionare nei locali scolastici (ingresso, padiglioni) oltre l‟orario consentito e oltre il tempo
necessario ad accompagnare e riprendere i propri figli. Nel caso in cui se ne verificasse la necessità
possono concordare un colloquio con le insegnanti in un orario che non sia quello dell‟ingresso e
dell‟uscita al fine di no distogliere l‟attenzione delle docenti dalla vigilanza sugli alunni.
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
 Non far consumare ai bambini la colazione nei locali scolastici, sia negli ambienti della sezione e del
padiglione che in bidelleria, fatta eccezione per i casi certificati.
Alunni scuola primaria
Gli alunni si impegnano a …:
Per gli alunni sono state individuate una serie di norme comportamentali e relative sanzioni nel
caso in cui queste non vengano rispettati. È dovere di ogni insegnante e/o altri operatori
scolastici fare in modo che questo “mini –regolamento” venga applicato.
DOVERI
SANZIONI
 svolgimento regolare dei compiti;
 ammonizione verbale;
 frequenza assidua;
 comunicazione scritta alla famiglia;
 avere sempre in borsa libri e materiale
 annotazione sul registro;
occorrente;
 svolgimento in classe dei compiti non eseguiti;
 rispetto dei compagni, dei docenti, del
 ammonizione scritta sul registro e nota scritta
personale della scuola, del Dirigente, nei
modi, nel linguaggio e nel tono;
alla famiglia;
 convocazione dei genitori;
 esclusione da certe attività ludiche e ricreative
in accordo con il C. di c.;
 non assumere comportamenti violenti e
 convocazione dei genitori;
lesivi nei confronti di persone;
 non assumere comportamenti violenti nei
confronti di attrezzature scolastiche, locali
 pulizia del locale danneggiato;
 riparazione economica del danno. Se non si
e sussidi;
individua il responsabile l‟ammontare si divide
 è vietato masticare gomma americana e
consumare
certificati)
merende
durante
l’ora
(tranne
di
casi
lezione.
 ammonizione verbale;
 ritiro della merenda fino all‟ora della ricreazione
E’
vietato consumare bevande gassate;
 si
richiede
decoro,
ordine,
pulizia
 ammonizione
personale,
quotidiano
con
sensibilizzazione
generale all‟ordine e alla pulizia;
 abbigliamento adeguato;
 utilizzo
verbale
del
 comunicazione scritta sul libretto;
grembiule(salvo
specifiche indicazione dei docenti);
 convocazione dei genitori;
 nei casi più gravi e persistenti segnalazione ai
servizi sociali (INCURIA);
 è vietato portare a scuola giochi, carte,
figurine,telefonini, game boy, mp3 Ipod e
 ammonizione scritta su libretto;
 sequestro degli oggetti che verranno consegnati
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qualunque
altro
oggetto
che
possa
alla fine dell‟anno scolastico;
distrarre l’attività.
 i cellulari trovati accesi verranno sequestrati e
portati in presidenza dove verranno convocati i
genitori.
Alunni Scuola Secondaria.
Gli alunni si impegnano a….
• Rispettare le norme previste dallo Statuto degli studenti e delle studentesse e dal
• Regolamento d‟Istituto.
• Non usare il telefono cellulare a scuola.
• Frequentare regolarmente le lezioni.
• Arrivare a scuola puntuali.
• Giustificare puntualmente le assenze.
• Portare sempre il libretto personale.
• Far firmare ai genitori le periodiche comunicazioni scuola-famiglie.
• Rispettare i docenti, i compagni e tutto il personale.
• Rispettare gli ambienti e gli arredi scolastici.
• Impegnarsi assiduamente nello studio per raggiungere gli obiettivi formativi e didattici.
• Partecipare con attenzione durante le attività scolastiche.
• Non disturbare il regolare svolgimento delle lezioni.
• Eseguire regolarmente i compiti assegnati.
• Rispettare le decisioni prese dagli insegnanti.
• Accettare le sanzioni come momento di riflessione sui propri errori.
In mancanza di tali impegni sono previste le seguenti sanzioni disciplinari.
SANZIONI
• Ammonizione verbale.
• Ammonizione scritta sul registro di classe.
• Comunicazione al D. S.
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• Comunicazione scritta nel libretto personale alla famiglia.
• Sospensione della frequenza delle lezioni.
• Allontanamento dalla comunità scolastica.
• Attività di pubblica utilità.
• Risarcimento economico del danno.
Le sanzioni si ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità, giustizia e mirano al
rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all‟interno della
comunità scolastica.
Le sanzioni disciplinari saranno deliberate dagli organi competenti secondo il grado di gravità
della mancanza.
Sono previsti tre gradi di azione e provvedimenti.
Le sanzioni comportanti l‟allontanamento dalla comunità scolastica sono riservate dal D.P.R al
Consiglio di classe e al Consiglio d‟Istituto; l‟allontanamento superiore ai quindici giorni e la
non ammissione all‟esame di Stato conclusivo del corso di studi sono sempre adottati dal
Consiglio d‟Istituto.
Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte dei genitori (art.5 delle
modifiche introdotte) entro 15 giorni dalla comunicazione all‟Organo di garanzia interno alla
scuola che dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni (art. 5 comma 1)
ORGANI COMPETENTI
• L‟insegnante docente
• Il Dirigente scolastico
• Il Consiglio di classe
• Il Consiglio d‟Istituto
• Organo di Garanzia
MANCANZE E INDICAZIONI SULLE POSSIBILI SANZIONI DISCIPLINARI.
Sanzioni
 Uso del cellulare, Videogiochi, IPOD, MP3 o altro
 sequestro e consegna al D. S.
Organo competente
Docente in aula
 segnalazione del provvedimento nel registro di
classe e alle famiglie
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 sospensione da 1 a 3 giorni
Coordinatore
Equipe e il D. S.
 Consumo di merende, bibite,
 ammonizione verbale
gomme da masticare durante
 annotazione sul registro di classe
le lezioni
 comunicazione scritta alla famiglia
 Le bottiglie dell‟acqua devono
 comunicazione al D. S.
Docente
Docente
Docente
essere custodite nello zaino e
Docente
l‟alunno deve chiedere il
permesso al docente prima di
bere
 Uso del cappello durante
l‟attività didattica
 sequestro sino al termine delle lezioni e
annotazione sul registro di classe
 comunicazioni al D. S. e alla famiglia
 Uso di un abbigliamento
inadeguato al luogo
Docente in aula
Coordinatore
 sospensione per 1 giorno
Equipe ped. e D. S.
 ammonizione verbale
Docente in aula
 annotazione sul registro di classe e nel libretto
personale
Docente in aula
 convocazione per la famiglia
Coordinatore
 Ripetuta aggressività verbale
nei confronti dei compagni
 comunicazioni alla famiglia
 ammonizione sul registro di classe
 comunicazione al D. S.
 attività di recupero o di pubblica utilità
Docente in aula
Docente
Coordinatore
Equipe ped.
 Comportamento violento
verso i compagni
 annotazione sul registro di classe
 comunicazione scritta alla famiglia
 comunicazione al D. S.
 sospensione da 1 a 15 giorni
Docente
Docente
Docente
Equipe ped. e D. S.
 Partecipazione passiva a risse
verbali e fisiche
 annotazione sul registro di classe
 comunicazione alla famiglia
 comunicazione al D. S.
 attività di recupero o di pubblica utilità
Docente
Docente
Docente
 sospensione da 1 a 3 giorni
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Docente/Equipe
Equipe/D. S.
 Appropriazione indebita di
materiale
 annotazione sul registro di classe
 comunicazione alla famiglia
 comunicazione al D. S.
 eventuale risarcimento
Docente
Docente
Docente
 sospensione da 1 a 3 giorni
Equipe/D. S.
Equipe/D. S.
 Atti di danneggiamento
volontario alle strutture e ai
sussidi didattici
 annotazione sul registro di classe e
Docente
comunicazione scritta alla famiglia
 attività di pubblica utilità
 comunicazione al D. S.
Docente
 sospensione da 1 a 3 giorni ( se reiterato si
può sospendere più volte durante l‟anno)
Equipe/D. S.
Equipe/ D. S.
 Disturbo frequente o
impedimento al regolare
svolgimento dell‟attività
didattica
 richiamo verbale e scritto
 comunicazione scritta sul registro di classe e
comunicazione alla famiglia
Docente
Docente
 attività di recupero o potenziamento
 sospensione: da 1 a 5 giorni
Docente
Equipe/D. S.
 Ritardo sistematico
all‟ingresso a scuola(1)
 ammonizione verbale e ingresso a scuola solo
Docente
se accompagnati da un genitore
 comunicazione scritta alla famiglia
 convocazione della famiglia
Docente
 comunicazione al D. S.
Coordinatore
Docente
 Ritardo nelle giustificazioni
per le assenze
 ammonizione verbale
 annotazione sul registro di classe e
comunicazione scritta alla famiglia
Docente
Docente
 ingresso in aula solo se accompagnato da un
genitore dopo 4 giorni di mancata
Docente
giustificazione
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
 Ritardo nelle firme
 ammonizione verbale
comunicazioni scuola -
 annotazione sul registro di classe
famiglia
 comunicazione scritta alla famiglia
 comunicazione al D. S.
Docente
Docente
Docente
Docente
 Abituale mancanza del
 ammonizione verbale
materiale scolastico e/o non
 annotazione sul registro di classe
esecuzione dei compiti
 comunicazione scritta alla famiglia
assegnati
 recupero dei compiti
Docente
Docente
Docente
Docente
 Assenza ingiustificata non
nota alla famiglia
 comunicazione tempestiva alla famiglia tramite
Docente
telefono
 annotazione sul registro di classe e
comunicazione al D.S.
Docente/ Equipe
 attività di pubblica utilità.
 Falsificazione della firma del
genitore per assenze
/permessi e comunicazioni
scuola/famiglia
 Permanenza al di fuori
dell‟aula per tempi eccessivi
non giustificabili
 Mancanza di ascolto alle
richieste e ai richiami del
docente
 annotazione sul registro di classe e
convocazione dei genitori
 comunicazione al D.S. e/o sospensione da 1 a
3 giorni
 ammonizione verbale
 annotazione sul registro di classe e
comunicazione scritta alla famiglia
 ammonizione verbale
 annotazione sul registro di classe e
comunicazione scritta alla famiglia
 comunicazione al D.S.
Docente
CoodinatoreEquipe e D.S.
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
 sospensione da 1 a 3 giorni
Equipe e D.S.
 Fumo all‟interno della Scuola
 ritiro delle sigarette e consegna al D.S.
Docente
 annotazione sul registro di classe e
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convocazione dei genitori
 sospensione: da 1 a 5 giorni
 Aggressività verbale e/o
turpiloquio nei confronti del
docente
 annotazione sul registro di classe e
Coordinatore
Equipe e il D.S.
Docente
comunicazione scritta alla famiglia
 comunicazione al D.S.
 sospensione da 1 a 10 giorni ( se reiterato si
Docente
può sospendere più volte durante l‟anno)
Equipe e il D.S.
 Comportamento violento
verso il docente
 annotazione sul registro di classe e
Docente
comunicazione scritta alla famiglia
 comunicazione al D.S.
 sospensione da 3 a 15 giorni ( se reiterato si
può sospendere più volte durante l‟anno)
 Note disciplinari sul registro
di classe
 Ogni annotazione sul registro di classe va
comunicata alla famiglia dell‟alunno.
 Dalla terza annotazione disciplinare sul registro
Docente/Equipe e il
D.S.
Docente
Coordinatore
convocazione dei genitori
 Alla quinta annotazione sul registro di classe
Equipe e il D.S.
sospensione da 1 a 3 giorni.
1. L’ ingresso a scuola sarà dalle ore 8:25 alle ore 8:35, in caso di ritardo, l’alunno dovrà attendere, per
l’ingresso in classe, alla seconda ora, con giustificazione scritta del genitore da presentare eventualmente
anche il giorno successivo.
Regole sulle sospensioni.
Le sospensioni sono sempre deliberate dall‟Equipe pedagogica riunita in seduta straordinaria
con o senza la presenza del Dirigente scolastico.
Il Dirigente scolastico provvede ad emanare l‟atto di allontanamento da scuola dell‟alunno/a e
comunicare il provvedimento alla famiglia.
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Pagamento del danno
Il risarcimento che la famiglia dovrà versare all‟istituzione scolastica in caso di danno fisico è in
base al danno provocato.
Si fa presente che più note sul registro di classe possono determinare l‟esclusione dalla
partecipazione ad eventuali uscite didattiche, visite o viaggi d‟istruzione, tornei, gare durante il
restante corso dell‟anno scolastico.
La reiterazione della stessa infrazione comporta l‟allontanamento per un n° di giorni superiore
ai cinque.
L‟alunno/a durante l‟assenza obbligata da scuola, dovrà svolgere attività di recupero o di
pubblica utilità scolastica.
I provvedimenti gravi che comportano due sospensioni dell‟attività didattica superiori a un
giorno nell‟arco di ciascun quadrimestre determinano automaticamente il 5 in condotta.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
A) Dirigente Scolastico:
Dott.ssa Gabriella Picci
B) I Docenti
Il corpo docente dell‟Istituto Comprensivo di Decimomannu è costituito da:
N° 14 docenti nella Scuola dell‟Infanzia
N° 38 docenti nella Scuola Primaria
N° 32 docenti nella Scuola Secondaria di 1° grado
C) Personale Ata
Il personale Ata e costituito da:
N° 1 Direttore dei servizi Amministrativi
N°4 Assistenti Amministrativi
N°13 Collaboratori Scolastici
Docenti Scuola dell’Infanzia
SEZIONE
A
DOCENTI
Uccheddu Teresa
Perseu Gilda
B
Matta Elisabetta
37
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Serpi Antonella
C
Pilloni Miriam
Puddu Luisa
D
Pala Daniela
Tanca Enrica
E
Caria M. Maddalena
Secci Luigetta
F
Corrias Simonetta
Tammaro Cristiana
Sulis Tania
A/B/C/D/E/F
Mighela M. Barbara (RC)
Docenti Scuola Primaria
DOCENTI
CLASSI
DOCENTE
DOCENTE L2
DOCENTE RC
Aru M.D.
Casu E.
Chirigu M. G.
Comparetti G.
Tolu A.
Chirigu M. G.
Cocco A. M.
Sarigu M.
Trudu O.
Carta M. G.
Melis N.
Demontis D.
Fenu M. F.
Loche S.
Pusceddu A.
Trudu O. (3ª A)
Carta M. G. (3ª B)
Melis N. (3ª C)
Mameli A.
Onnis R. (2ª A/C)
Pistis C. (2ª A/B)
Meloni (2ª B/C)
Salis M.
Serpi D.
Vargiu M.
Chirigu M. G.
Loche S. (1ª B/C)
5ª A/B
SOSTEGNO
Pistis L. 5ª A
Pisu A. R. 5ªB
Lampis R.
Rombi G.
ALTERNATIVA
5ª C/D
Enna A. 5ª C
Ghiani B. 5ª D
Lampis R.
Rombi G.
4ª A/B
Ghiani B. 4ªA
Pau M. 4ªB
Lampis R. 4ªA/B
Cirina A.
4ª C/D
Locci E. 4ª C
D‟Elia I. 4ª C/D
Manca M.
Cirina A.
Manca M.
Rombi G. (3ª A/C)
Cirina A. (3ª B)
Manca M.
Rombi G.
Lampis R.
Rombi G. 1ª A/B
Muru M. 1ª C
3ª A/B/C
2ª A/B/C
Sulis F. 2ª A
Esu S. 2ª B
Prinzis C. 2ª B/C
1ª A/B/C
ATTIVITÀ
Trudu O., Carta M.G.
4ª A
Meloni M. P. 2ª B
Scuola Secondaria di 1° grado
DOCENTI
CLASSI
MATERIA D’INSEGNAMENTO
Abelardi Daniela
1ª/2ª/3ªB
Musica
Abussi Paola
1ªD / 3ªD
Lettere
Arnone Nicolina
1ªA / 1ªB
Lettere
Betti Stefania
3ªB/3ªD
Sostegno
38
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Bonanno Liliana
1ªD/ 2ªD
Lettere
Bronzini Giuseppe
1ª/2ª/3ª A/C/D
Scienze Motorie
Carta Antonello
1ª/2ª/3ª A/C/D
Musica
Congiu Elisabetta
1ª/2ª/3ª B
Tecnicologia
Contini Barbara
2ª/3ª B
Arte
Garau M.Antonietta
1ª/2ª/3ªC
Matematica
Genovese Rosa
1ª/2ª/3ª A/C/D
Tecnicologia
Granara M.Carmen
1ª/2ª/3ª A
Matematica
Ibba M.Giovanna
1ª/2ª/3ª A/C/D
Francese
Loddo Andreina
1ª/2ª/3ª B
Scienze motorie
Madeddu Nilde
1ª/2ª/3ª A/C/D
Arte
Matta Arianna
2ª A/C- 3ªB-
Lettere
Matta Stefania
2ªA-1ª C
Sostegno
Mazzullo Concetta
1ªB
Sostegno
Melis Marco
1ª/2ª/3ª B
Matematica
Mocci Gaspare
1ª B
Arte
Mura Elena
3ª D
Sostegno
Orrù Alessandra
1ª/2ª/3ª C
Lettere
Pala Paola
2ªA/D
Sostegno
Perra M.Lucia
TUTTE LE CLASSI
Religione
Piras Pinuccia
1ª/2ª/3ª C/D
Inglese
Pusceddu M.Cristina
1ª/2ªD
Matematica
Quintavalle Irma
1ª/2ªB- 1ª/D
Lettere
Sanneris Lorella
2ª/3ªA
Lettere
Siddi Cinzia
1ª/2ª/3ªA - 3ªB - 1ªC
Lettere
Tumatis Silvia
3ªD
Matematica
39
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Organi Collegiali
CONSIGLIO DI ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO
Picci M. Gabriella
PRESIDENTE
Elena Piredda
DOCENTI
SCUOLA DELL‟INFANZIA
Corrias Simonetta
SCUOLA PRIMARIA
Meloni M. Paola
Mameli Antonella
Pisu Antonella Rita
Demontis Danila
SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
Genovese Rosa
Pusceddu M.Cristina
Quintavalle Irma
PERSONALE A.T.A.
Nitti Gennaro
Camarda Salvatore
GENITORI
Ciullo Danila
Collu Francesca
Murenu M.Manuela
Piras Ottavio
Piredda Elena
Porcu Monica
Ravot Francesca
Soddu Melissa
GIUNTA ESECUTIVA
D.S
Picci M. Gabriella
D.S.G.A
Bonesu Antonio Giuseppe
DOCENTI
Pisu Antonella
ATA
Nitti Gennaro – Camarda Salvatore
GENITORI
Collu Francesca – Ravot Francesca
40
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Scuola dell’Infanzia
Sezioni
Coordinatori
Segretario
Tutte
Corrias Simonetta
Tammaro
Scuola Primaria
Classe
MONOENNIO
Coordinatori
Segretario
Vargiu
Salis
(tutte
le
(seconde
e
Pusceddu
Mameli
(quarte
e
Aru
Casu
prime)
1°
biennio
terze)
2°
biennio
quinte)
Scuola Secondaria di 1° grado
Classe
Coordinatore
Segretario
1ª A
Granara M. Carmen
Bronzini Giuseppe
2ª A
Granara M. Carmen
Matta S.
3ª A
Sanneris L.
Ibba M. G.
1ª B
Arnone N.
Mazzullo C.
2ª B
Quintavalle
Congiu E.
3ª B
Melis
Betti S.
1ª C
Garau M.Antonietta
Orrù
2ª C
Matta
Genovese R.
3ª C
Orrù
Carta A.
1ª D
Pusceddu
Piras
2ª D
Bonanno
Pala P.
3ª D
Abussi
Mura E.
Comitato di Valutazione del Servizio
Membri Effettivi:
Membri Supplenti:
Meloni M.Paola, Sanneris Lorella, Trudu Ombretta, Onnis
Loche Silvia, Pistis Carmen.
Rosangela.
Tutor
Tutor
Docente neo assunta.
Vargiu Michela
Lampis Roberta
Carta M. Grazia
Manca M. Irene
41
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RISORSE DELL’ISTITUTO
Figure di sistema
Soggetti
Funzioni
Assicura
Dirigente Scolastico
Picci Gabriella
la
gestione
rappresentanza,
è
unitaria
dell‟Istituto,
responsabile
della
ne
gestione
ha
la
legale
delle
risorse
finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio.
Collaboratori del DS
Antonella Pisu
1° Collaboratore del Dirigente Scolastico
Arianna Matta
2° Collaboratore del Dirigente Scolastico
Corrias Simonetta
Referente Scuola Infanzia
Sovrintende
Direttore
Bonesu Antonio Giuseppe
con
autonomia
operativa
ai
servizi
generali
amministrativo – contabili e ne cura l‟organizzazione svolgendo
Servizi Generali
funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei
e Amministrativi
risultati conseguiti dal personale ATA posto alle sue dirette
dipendenze.
Area 1.
GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
⌒
Progettazione, aggiornamento e coordinamento del POF
⌒
Aggiornamento dei documenti allegati al POF: Carta dei
servizi, Regolamento d‟Istituto, Statuto dello studente, Patto
Funzioni Strumentali
di corresponsabilità
Rombi Giuseppina
⌒
⌒
Elaborazione del “mini POF” da consegnare alle famiglie
Monitoraggio in itinere dello stato di attuazione delle attività
progettate e monitoraggio finale di valutazione dell‟offerta
formativa.
⌒
Cura i rapporti con gli Enti, le Istituzioni, presenti nel territorio
al fine di incrementare l‟offerta formativa della scuola (in
collaborazione con la F.S. Meloni M. P.)
Area 2.
AREA TECNOLOGICA E MULTIMEDIALE
⌒
Attivazione e gestione del laboratorio di informa.tica
⌒
Coordinamento, sviluppo e utilizzo delle nuove tecnologie
Corrias Simonetta
informatiche.
Locci Elisa
⌒
Promozione percorsi di formazione per colleghe motivate/i
Sulis Francesca
⌒
Consulenza acquisti attrezzature informatiche e licenze.
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Area 3. Sostegno/Handicap
Esu Silvana
⌒
Coordinamento gruppo GLI istituto
Mazzullo M. Concetta
⌒
Coordinamento dei rapporti di collaborazione con i servizi
socio-assistenziali
⌒
Coordinamento rapporti ASL, per la definizione del PEI.
Area 4. Disagio sociale, alunni stranieri, bes di istituto.
⌒
Progettazione per/nel territorio per la prevenzione del disagio
sociale e la dispersione scolastica.
Pau Marinella
Demontis Danila
⌒
Supporto agli alunni stranieri ed agli alunni in difficoltà
⌒
Screening alunni in ingresso.
⌒
Coordinamento
Sanneris Lorella
dei
rapporti
famiglia/docenti/enti
socio-
assistenziali.
AREA 5. Gestione visite guidate e viaggi di istruzione
⌒
Favorire l’ampliamento dell’offerta formativa con proposte
inerenti la scoperta e la conoscenza del territorio.
⌒
Meloni M. Paola
Programmazione di uscite didattiche, visite guidate e viaggi di
istruzione.
Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di
Consiglio d’Istituto
E‟ composto da:
autofinanziamento. Delibera il programma annuale (bilancio di
Dirigente Scolastico,
previsione e conto consuntivo). Fatte salve le competenze degli
rappresentanti dei docenti, dei
altri
genitori e del personale ATA.
programmazione della vita e dell‟attività della scuola, nei limiti
organi
collegiali,
delibera
sull‟organizzazione
e
sulla
delle disponibilità di bilancio.
In particolare adotta il Piano dell‟Offerta Formativa elaborato dal
Collegio dei Docenti.
Elabora il P.O.F., delibera in materia di funzionamento didattico
Collegio dei
Docenti
dell‟Istituto, cura la programmazione dell‟azione educativa per
E‟ composto dal personale
adeguare i programmi di insegnamento alle esigenze ambientali;
docente dell‟Istituto.
formula proposte al Dirigente scolastico per la formazione e
assegnazione delle classi ai docenti e per l‟orario delle lezioni.
Provvede all‟adozione dei libri di testo.
Consiglio di Intersezione
Scuola dell’Infanzia
E‟ composto da tutti i docenti
Formula al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione
delle
educativa e didattica, agevola ed estende i rapporti fra i docenti,
sezioni
e
rappresentante
per
dei
ciascuna
da
un
genitori
genitori ed alunni.
sezione
interessata
Consiglio di Interclasse
E‟ composto da tutti i docenti
Formula al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione
Scuola Primaria
delle
educativa e didattica, agevola ed estende i rapporti fra i docenti,
classi
rappresentante
e
dei
da
un
genitori
genitori ed alunni.
per
ciascuna classe interessata
Consiglio di Classe
E‟ composto da tutti i docenti
Formula al Collegio dei docenti proposte in ordine all'azione
Scuola Sec. 1° grado
delle classi e da uno o più
educativa e didattica, agevola ed estende i rapporti fra i docenti,
rappresentanti dei genitori per
genitori ed alunni.
ciascuna classe interessata
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Commissioni anno scolastico 2013/2014
Commissioni
Docenti
Referente
Docenti classi ponte scuola dell‟infanzia, Pau M. Serpi
Formazione classi
D., Loche S., docenti classi 5°, Matta A., Sanneris L.,
Orrù A. Piras , tutte le docenti scuola dell‟infanzia.
Pof e funzionamento
Corrias S., Pusceddu M. C., Rombi G., Meloni M. P.
Accoglienza, Continuità,
Arnone, Quintavalle, Madeddu, Serpi D., Salis, Vargiu,
Loche, Matta A., Caria, Secci.
GLI
Giuseppina Rombi
Pau Marinella
Tutti i docenti di sostegno, Loche S., Sarigu M., Trudu O.,
Mameli A., Corrias S., Pistis C., Serpi D., Salis M., Comparetti,
Rombi, Quintavalle, Chirigu.
Orario
Esu Silvana
Mazzullo M. Concetta
Bonanno L.; Genovese R.; Pisu A. R.
Sicurezza
Commissione
tecnica
e
Atzori G. – Camarda S. (collaboratori scolastici)
collaudi
D.S. Picci Gabriella
Pisu
REFERENTI
SALUTE
SUSSIDI
BIBLIOTECA SCOLASTICA
Pusceddu M.C.
Sarigu M- Pala P
Caria M. M., Sarigu M., Puddu L.,
Pala D.
Sarigu M.
ORIENTAMENTO Scuola sec. 1°
INVALSI
Bonanno L.
Mazzullo C.- Comparetti G.
ATTIVITÀ MOTORIE
Pusceddu A.
ORGANO DI GARANZIA
Competenze
Componenti
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ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Esamina i ricorsi delle famiglie
(L. 249)
D.S., Sanneris L., Bonanno L.
RISORSE STRUTTURALI
Struttura e Organizzazione della Scuola
ISTITUTO COMPRENSIVO”L. DA VINCI”

Scuola dell‟Infanzia con 6 sezioni nella sedi di via Petrarca

Scuola Primaria con 17 classi nella sedi di via Eleonora d‟Arborea n° 39

Scuola Secondaria di primo grado con 12 classi nella sede di via Eleonora d‟Arborea n°45
Popolazione Scolastica
A. S. 2013 – 2014
1°Settembre 2013
Classi
Alunni
Maschi
Femmine
Scuola Sec. 1° grado
12
238
125
113
Scuola Primaria
17
342
181
161
Scuola Infanzia
6
149
73
76
45
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ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
1°PADIGLIONE 1 COLLAB.
1ª A
1ª C
1ª B
2° PADIGLIONE 1 COLLAB..
2ª A
2ª B
2ª C
3° PADIGLIONE 1 COLLAB.
3ª A
3ª B
3ª C
46
Via E. d‟Arborea, 39 - Telefono 070 9667158 - Fax 070 9667158 – e mail: [email protected] - C.F. 92105020926
ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
4° PADIGLIONE 1 COLLAB.
4ª A
5° PADIGLIONE 1 COLLAB.
4ª B
4ª C
5ª A
5ª B
LAB.
INFORMATICA
4ª D
Aula LIMD
Biblioteca
Aula H
5ª C
5ª D
AULA LIM
Musica
Aula LIMD
SCUOLA SECONDARIA
PIANO TERRA
1ªA
1ªB
2ªB
3ªA
2ªA
Sala Mensa
Aula Bisogni Ed.
Speciali
Lab. Musica
Lab. Artistico
Lab.Scienze
Collaboratori
Scolastici
3ªC (LIM)
1ªC
2ªC
2ªD (LIM)
3ªD (LIM)
1ªD (LIM)
3ªB
Collaboratori
Scolastici
Aula di
rotazione con
LIM
Aula
Informatica
Aula Marte
Aula Tecnica
PRIMO PIANO
L‟ Istituto possiede una dotazione di attrezzature foniche, musicali e multimediali che sono utilizzabili dai
tre ordini di scuola. In ogni
ordine di scuola è stata
installata almeno una lavagna interattiva con la
quale ci si può connettere al computer tramite una porta USB, seriale o wireless; con la lavagna
interattiva
si possono
utilizzare software didattici, navigare siti internet, mostrare video e DVD ed
interagire con questi bloccando le immagini, estrapolando particolari, inserendo commenti scritti, ecc.
47
Via E. d‟Arborea, 39 - Telefono 070 9667158 - Fax 070 9667158 – e mail: [email protected] - C.F. 92105020926
ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Oltre a questo, è possibile registrare la lezione come filmato da riproporre agli studenti in un secondo
momento. Rappresenta
una proposta di attività didattiche sistematiche, da realizzare con gli alunni,
finalizzate all‟apprendimento delle competenze di base per l‟utilizzo della multimedialità come “nuovo” e
ulteriore linguaggio, ma anche dell‟informatica come disciplina e strumento tecnologico funzionale
all‟apprendimento in ogni ambito. Il programma, dal punto di vista didattico, si divide in due fasi,
coerentemente con l‟impianto che vede l‟informatica come contenuto culturale (di cui occorre
conoscere l‟alfabeto) e strumentale (perciò è prevista un‟applicazione didattica trasversale funzionale
agli apprendimenti in tutte le discipline).
In ogni ordini di scuola esistono i laboratori di informatica i quali hanno bisogno di essere aggiornati e
ristrutturati, alcune macchine necessitano di essere sostituite con nuove ed altre rese fruibili.
FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO
Piano annuale delle Attività
Il DS per l‟a. s. 2013-14 propone il seguente piano annuale delle attività precisando che le date degli
incontri collegiali, non indicate nel Piano, verranno comunicate successivamente attraverso circolari
interne.
Art. 29 comma 3 CCNL 2006/2009 lett. a
Art. 29 comma 3 CCNL 2006/2009 lett.b
COLLEGIO DOCENTI (commissioni e gruppi di lavoro)
COLLOQUI GENERALI
INFORMAZIONI CON LE FAMIGLIE
CONSIGLIO DI CLASSE
CONSIGLIO D‟INTERCLASSE
CONSIGLIO D‟INTERSEZIONE
COLLEGIO DOCENTI (commissioni e gruppi di lavoro)
Settembre – 18 ore
Consigli di classe, Intersezione, Interclasse e/o per classi parallele
(programmazione, predisposizione verifiche d‟ingresso d‟istituto)
Settembre - 3 ore
Novembre – 2 ore
⌒
⌒
⌒
Ottobre 1 ora (elezione componente genitori)
Approvazione Pof
Ripartizione FIS
Progetti Regionali
Gennaio – 2 ore


⌒ Presentazione del POF alle famiglie
⌒ Elezione organi collegiali
⌒ Consigli di classe: 6 ore
Novembre – 8 ore
verifica e valutazione I bimestre, presentazione di ipotesi progettuali
Interclasse con la componente genitori
⌒ Insediamento rappresentante di classe
⌒ Verifica e valutazione del percorso didattico
Dicembre/Gennaio – 8 ore
Ipotesi di Organico
Valutazione intermedia del POF
Verifica e valutazione del percorso didattico
Febbraio – 2 ore
Ipotesi di organico
Marzo/Aprile – 2 ore


Marzo/Aprile – 8 ore
Adeguamenti e/o modifiche al POF
Valutazione intermedia del POF
Verifica e valutazione del percorso didattico
Maggio – 2 ore
Maggio – 8 ore
Adozione libri di testo
Proposta di adozione libri di testo a.s. 2013/2014
Giugno – 2 ore
Giugno 5 ore
Riordino materiale didattico, laboratori
Ritiro libri
Ordini materiale nuovo a.s.
Formazione classi
Valutazione finale del POF
Approvazione relazioni finali delle Funzioni strumentali al POF
INCONTRI CON LE FAMIGLIE
Dicembre – 3 ore colloqui con le famiglie
48
Via E. d‟Arborea, 39 - Telefono 070 9667158 - Fax 070 9667158 – e mail: [email protected] - C.F. 92105020926
ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Febbraio - 2 ore presa visione documenti di valutazione
Aprile – 3 ore colloqui con le famiglie
Giugno – 2 ore consegna del documento di valutazione
I docenti con 2 o più corsi, nel momento in cui si trovano a superare
le 40 ore, sono tenuti a segnalarlo per iscritto alla D.S. con la quale
concorderanno l’esonero da alcune riunioni
Totale h 40
Totale h 40
FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO
Calendario scolastico 2013/2014
Inizio delle lezioni: 16 settembre 2013 (scuola dell‟infanzia, scuola primaria e secondaria).
Calendario Scolastico Regionale:
Festività Nazionali:

tutte le domeniche

1 novembre 2013 festività di Tutti i Santi

8 dicembre 2013 Immacolata Concezione

25 dicembre 2013 Santo Natale

26 dicembre 2013 Santo Stefano

1 gennaio 2014 Capodanno

6 gennaio 2014 Epifania

1 aprile 2014 Lunedì dell'Angelo

25 aprile 2014 Anniversario della Liberazione

01 Maggio 2014 Festa del Lavoro

02 Giugno 2014 Festa Nazionale della Repubblica

17 Gennaio 2014 festa del Santo Patrono
La sospensione delle lezioni è stabilita nei seguenti periodi:

02 Novembre 2013 commemorazione defunti

dal 23 Dicembre 2013 al 06 Gennaio 2014 vacanze natalizie

04 Marzo 2014 martedì grasso

dal 17 al 22 Aprile 2014 vacanze pasquali

28 Aprile 2014 Sa Die de Sa Sardigna

01 e 03 Marzo 2014 due giorni di recupero con delibera del C.di I.
IL TERMINE DELLE LEZIONI

10 Giugno 2014 per la scuola primaria e per la secondaria di I° grado;

28 Giugno 2014 per le attività educative nella scuola dell'Infanzia.
GIORNI DI LEZIONE
Mesi
Settembre
2013
Scuola
dell’Infanzia
13
Scuola Primaria
13
Scuola Secondaria
Di 1°Grado
13
49
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Ottobre
2013
27
27
27
Novembre
2013
24
24
24
Dicembre
2013
18
18
18
Gennaio
2014
22
22
22
Febbraio
2014
24
24
24
Marzo
2014
25
25
25
Aprile
2014
19
19
19
Maggio
2014
26
26
26
Giugno
2014
25
7
7
223
205
205
Totale
ORGANIZZAZIONE ORARIA
Scuola dell‟Infanzia
Gli insegnanti che operano nella Scuola dell'Infanzia sono 13, di cui una di religione cattolica.
L‟orario di servizio delle insegnanti è di 25 ore settimanali, strutturato in due turni, antimeridiano e
pomeridiano:
TURNO A - TURNO B.
Il turno antimeridiano (A) è articolato nel seguente modo:
da Lunedì a Venerdì
8.00/12.00
Sabato
sabato 8.00/13.00
Il turno pomeridiano (B) è articolato nel seguente modo:
Lunedi
12.00/16.00
Martedì e Venerdi
11.00/16.00
Mercoledì e Giovedi
10.30/16.00
La scuola dell‟Infanzia è articolata su 45 ore settimanali con l‟apertura del sabato per tutte le sezioni.
I genitori hanno avuto l‟opportunità di scegliere tra i seguenti modelli orari:
orario ordinario di 40 ore settimanali
orario prolungato fino a 45 ore settimanali
orario minimo con solo turno antimeridiano e senza servizio mensa
Scuola Primaria
Gli insegnanti che operano nella scuola Primaria sono 38.
L‟orario di servizio degli insegnanti è di 22 ore di attività didattiche, distribuite in non meno di cinque
giorni, più 2 ore di programmazione settimanali.
Secondo la normativa vigente il tempo della scuola primaria è organizzato in 30 ore settimanali.
All‟utenza è stata data l‟opportunità di scegliere l‟organizzazione oraria prevista dall‟art. 4 del D.L. 01
settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n. 169, che prevede la
seguente articolazione:
• orario di 24 ore settimanali;
• orario di 27 ore settimanali;
• orario di 30 ore settimanali, nei limiti delle risorse dell'organico assegnato.
L‟utenza ha optato per le 30 ore pari a 990 ore annuali.
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ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Il curricolo della scuola primaria si articola nella seguente ripartizione oraria:
DISCIPLINE
orario
curricolare:
30 h sett.
Ore
settimanali
Ore
annuali
classe 1ª
Ore
settimanali
Ore
annuali
classe 2ª
Ore
settimanali
Ore
annuali
classe 3ª
Ore
settimanali
Ore
annuali
classe 4ª
Ore
settimanali
Ore
annuali
classe 5ª
ITALIANO
7 + 1*
231+33
7 + 1*
231+33
7 + 1*
231+33
7 + 1*
231+33
7 + 1*
231+33
MATEMATICA
5 + 1*
165+33
5 + 1*
165+33
5
165+33
5
165+33
5
165+33
STORIA
3 + 1*
99+33
3 + 1*
99+33
3 + 1*
99+33
3 + 1*
99+33
3 + 1*
99+33
GEOGRAFIA
2
66
2
66
2
66
2
66
2
66
SCIENZE
2
66
2
66
1 + 1*
33+33
1 + 1*
33+33
1 + 1*
33+33
LINGUA
INGLESE
1
33
2
66
3
99
3
99
3
99
ARTE
IMMAGINE
1
33
1
33
1
33
1
33
1
33
MUSICA
1
33
1
33
1
33
1
33
1
33
TECNOLOGIA
1
33
1
33
1
33
1
33
1
33
EDUCAZIONE
FISICA
2
33
1
33
1
33
1
33
1
33
RELIGIONE
CATTOLICA
2
66
2
33
2
66
2
66
2
66
TOTALE
30
990
30
990
30
990
990
990
* attività di arricchimento o consolidamento: linguistico – scientifico – antropologico (attività opzionali)
Sulle classi operano più insegnanti, ognuno responsabile di uno o più ambiti disciplinari.
Le classi si avvalgono di insegnanti specializzati e specialisti per la religione cattolica, per la lingua
inglese, e quando previsto, dell'insegnante di sostegno.
Le ore in esubero, ove risultino, vengono utilizzate per attività di:



Recupero
Approfondimento e consolidamento
Sostituzione dei docenti assenti
Tutti i docenti impegnati in orario in esubero, garantiscono in tali ore, la sostituzione dei colleghi assenti,
rinunciando all‟attività progettuale programmata per ottemperare ad un servizio dedicato alla classe del
team nella quale si è verificata l‟assenza del docente. Tale norma vale per le assenze dei docenti fino a 5
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
giorni, fino a che non si riesce a reperire un supplente disponibile che, in caso di necessità, potrà essere
nominato anche per periodi inferiori ai 5 giorni.
La sostituzione dei docenti in congedo avverrà quindi nel rispetto dei seguenti criteri:
- a disposizione a vario titolo;
- in orario a disposizione , se non esiste attività progettuale programmata;
- in orario a disposizione, limitatamente al proprio team;
- con il recupero di permessi brevi, se dovuto;
- con la retribuzione di ore eccedenti, nel proprio team;
- con la distribuzione degli alunni nelle altre classi del proprio padiglione o, in estrema necessità, in
altro padiglione.
Si deve provvedere alla tempestiva nomina di supplenti anche per i docenti di sostegno, di lingua e di
religione cattolica.
Scuola Secondaria di 1° Grado
L‟organizzazione didattica oraria per l‟anno scolastico 2013/2014 prevede i seguenti moduli orari:
Tempo normale: 30 ore settimanali. Dal lunedì al sabato 5 ore di lezione al mattino, dalle ore 8.30 alle
ore 13.30,
Tempo prolungato: 36 ore settimanali. Dal lunedì al sabato 5 ore di lezione al mattino, dalle ore 8.30 alle
ore 13.30, più due rientri pomeridiani, il martedì e il giovedì, dalle ore 13.30 alle ore 16.30.
Il curricolo della scuola sec. di 1° grado si articola nella seguente ripartizione oraria settimanale,
D.M. N°37 in data 26 marzo 2009.
Quadro orario settimanale e annuale del le discipline
per gli insegnamenti della Scuola Sec. di 1° Grado
Orario settimanale
Orario annuale
Italiano – Storia – Geografia
Discipline
9
297
Attività di approfondimento materie
1
33
Matematica – Scienze
6
198
Tecnologia
2
66
Inglese
3
99
Francese
2
66
Arte Immagine
2
66
Scienze Motorie Sportive
2
66
Musica
2
66
Religione
1
33
Totale ore
30
990
letterarie
52
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ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Le
classi a tempo prolungato nelle sei ore
aggiuntive, svolgono attività di recupero e
potenziamento delle abilità linguistic he e logico – matematiche.
FORMAZIONE CLASSI
La Commissione Formazione classi ha utilizzato i criteri stabiliti per la formazione delle sezioni e delle
classi tenendo conto dell‟:
Eterogeneità all‟interno di ciascuna classe.
Omogeneità tra classi.
Definito le variabili:
Indicazioni delle famiglie sul modulo orario scelto.
Omogeneità nel rapporto tra maschi e femmine.
Competenze acquisite.
Difficoltà sociali e relazionali.
Preferenza, espressa dai genitori, di un compagno purché sia reciproca e tenga conto dei precedenti
criteri.
Definito gli strumenti:
Documenti ufficiali di valutazione.
Valutazioni sintetiche espresse dagli insegnanti.
Alunni stranieri
I minori stranieri soggetti all‟obbligo scolastico verranno
iscritti alla classe corrispondente all‟età
anagrafica, salvo che il collegio dei docenti deliberi l‟iscrizione ad una classe diversa tenendo conto:
Dell‟accertamento delle competenze, abilità e livelli di preparazione dell‟alunno/a
Della conoscenza, comprensione, uso della lingua italiana che può determinare l‟iscrizione ad una
classe immediatamente inferiore a quella corrispondente all‟età anagrafica.
Prima dell‟inizio dell‟anno scolastico, l‟alunno/a straniero verrà sottoposto a prove di accertamento di
cultura che saranno sostenute di fronte ad una commissione formata da docenti in servizio nell‟Istituto.
Inserimento alunni in classi già formate
Per quanto riguarda l‟inserimento degli alunni in classi già formate si propone siano le docenti di classe
della scuola primaria e le coordinatrici di classe della scuola sec.1° grado a proporre l‟assegnazione degli
alunni alle classi tenendo conto della disponibilità di posti nella tipologia di classe richiesta dalla famiglia e
all‟interno della stessa tipologia, l‟alunno sarà assegnato alla sezione meno numerosa e/o meno
problematica.
Criteri da attuarsi in caso di sdoppiamento classi .
Si terrà conto dei criteri previsti per la formazione delle classi.
Il Dirigente Scolastico, il collaboratore del Dirigente Scolastico, i docenti di classe valuteranno
l‟inserimento degli alunni in particolari situazioni di handicap e/o di difficoltà e/o disagio socio-relazionale
e culturale.
Formazione classi
Con la collaborazione dei docenti delle classi quinte della scuola primaria dell‟Istituto,esamineranno, di
ciascun alunno:
53
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Il rendimento scolastico nelle varie discipline.
Il comportamento in classe con i compagni e gli insegnanti.
Le competenze, abilità e livello di preparazione conseguiti.
Eventuali difficoltà di apprendimento e potenzialità di recupero.
Ogni elemento utile che le insegnanti della primaria riterranno opportuno segnalare per una
formazione equilibrata delle classi.
Alunni con bisogni educativi speciali
Gli alunni con bisogni educativi speciali saranno inseriti in gruppi /sezione tenendo presenti i seguenti
criteri:
Parere fornito dall‟equipe socio-psico-pedagogica.
Indicazioni fornite dagli insegnanti della scuola primaria circa il gruppo di alunni/e che dovranno
accompagnare.
Gli alunni ripetenti saranno iscritti alla classe della sezione già frequentata, salvo diverse indicazioni dei
docenti titolari o richieste di cambio di sezione della famiglia.
Nel mese di settembre si è riunita la commissione e hanno
l‟indicazione di tutti i dati ricavati e consegnato al D. S.
elaborato con una griglia analitica con
Il Dirigente Scolastico ha quindi preso atto delle informazioni e ha provveduto alla formazione definitiva
delle classi.
Scuola dell’Infanzia
CRITERI DI AMMISSIONE E FORMAZIONE LISTA D‟ATTESA
I criteri di ammissione e dell‟eventuale lista d‟attesa sono :

Inserimento dei bambini residenti nel Comune di Decimomannu che, pur avendo presentato
domanda dopo i termini stabiliti dalla legge, presentano bisogni educativi speciali certificati.

Inserimento dei bambini residenti nel Comune di Decimomannu di 5 e 4 anni che hanno
presentato regolare domanda entro i termini stabiliti dalla legge.

Inserimento dei bambini che compiono 3 anni entro il 31 dicembre 2014.

Inserimento dei bambini residenti nel Comune di Decimomannu che hanno presentato domanda
dopo i termini stabiliti dalla legge sulla base della maggiore età anagrafica.

Inserimento dei bambini non residenti nel Comune di Decimomannu sulla base della maggiore età
anagrafica.

Inserimento dei bambini che compiono 3 anni dopo il 31 dicembre 2014 ed entro il 30 aprile
2015.
Per questi ultimi l‟ammissione alla frequenza può essere disposta alle seguenti condizioni:
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
a)
disponibilità di posti;
b)
accertamento dell‟avvenuto esaurimento di eventuali liste d‟attesa;
c)
disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell’agibilità e della funzionalità e tali da
rispondere alle specifiche esigenze dei bambini di età inferiore a tre anni.
FINALITÀ COMUNI AI TRE CICLI
Per la formulazione delle finalità formative e cognitive comuni ai tre cicli ,senza prescindere dalle diversità
oggettive e dalle diverse difficoltà operative legate alle differenti età degli alunni della scuola dell‟obbligo,
gli insegnanti
partono da un concetto di base, ormai consolidato e ampiamente accettato da tutti,
secondo il quale compito primario e irrinunciabile della scuola è quello di:

f o r m a r e: guidare all‟assunzione di comportamenti (il saper essere)

i s t r u i r e: guidare alla graduale acquisizione di conoscenze


(i saperi)
e d u c a r e: guidare all‟acquisizione di competenze (il saper fare)
o r i e n t a r e: guidare all‟acquisizione della capacità di inserirsi in modo consapevole nella
società.
Partendo da tale presupposto i docenti, nella loro collegialità, hanno espresso i seguenti obiettivi:
OBIETTIVI FORMATIVI

educare all‟autonomia , a imparare ad imparare, a prendere iniziative, ad essere capaci di decidere
in base all‟età e alle diverse situazioni contingenti ;

educare alla conoscenza di sé ed al rispetto dell‟altro attraverso la consapevolezza della propria
identità fisica, emotiva, intellettiva;

educare all‟autostima, all‟autodeterminazione, alla capacità di sopportare l‟insuccesso;

educare al senso di appartenenza, di responsabilità, di consapevolezza etica;

educare alla volontà, a perseguire le mete prefissate;
OBIETTIVI COGNITIVI

educare alla capacità di comunicare;
55
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014

educare al conoscere;

educare all‟operare;

educare allo storicizzare;

educare al metodo scientifico.
IL CURRICOLO
Le Indicazioni Nazionali, pubblicate l’8 settembre 2009 con l’atto d’indirizzo (decreto legislativo 19
febbraio 2004, n. 59 come aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al decreto 31 luglio 2007),
costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Ogni scuola
predispone all‟interno del Piano dell‟Offerta Formativa il curricolo nel rispetto delle finalità, dei traguardi
per lo sviluppo della competenza, degli obiettivi di apprendimento posti dalle Indicazioni.
Esse infatti individuano i traguardi per lo sviluppo delle varie competenze al termine della scuola
dell‟infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, delineando il percorso
educativo dai 3 ai 14 anni.
Le iscrizioni per il 2013/2014 sono disciplinate dalla circolare ministeriale n. 96 del 17 dicembre 2012:
Insegnamento curricolare del sardo e delle lingue minoritarie presenti in Sardegna. Il curricolo
obbligatorio può essere quindi arricchito e integrato da ulteriori proposte formative, che all‟atto
dell‟iscrizione, la scuola si sente in grado di fornire, nel rispetto delle competenze del Consiglio d‟Istituto e
del Collegio dei Docenti.
Nel 2012 sono state emanate le Nuove Indicazioni Nazionali.
Il nostro Istituto ha assunto come propri i traguardi qui di seguito specificati e li persegue strutturando
momenti di confronto e di verifica comuni tra le classi parallele (continuità orizzontale) e tra classi ed
ordini di scuola successivi tra loro (continuità verticale).
Sintesi punti salenti delle Nuove Indicazioni Nazionali del 4 Settembre 2012
Dalla comparazione con il documento precedente, quello del 2007, emergono
le seguenti novità:

SCUOLA, COSTITUZIONE, EUROPA
Elenco delle competenze chiave per l‟apprendimento permanente:
1) comunicazione nella madrelingua;
56
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
2) comunicazione nelle lingue straniere;
3) competenza matematica e
tecnologia;
competenza di base
in scienza e
4) competenza digitale;
5) imparare ad imparare;
6) competenze sociali e civiche;
7) spirito di iniziativa ed imprenditorialità;
8) consapevolezza ed espressione culturale.

PROFILO DELLO STUDENTE
(Parte completamente nuova non presente nel 2007)
Il profilo indica le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al
pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve avere al termine
del 1°ciclodi istruzione. Assume particolare importanza la competenza
digitale che si pone in maniera trasversale rispetto all‟apprendimento di
ogni singola disciplina.

CONTINUITA’ ED UNITARIETA’ DEL CURRICOLO
Progettare in modo verticale il curricolo dai 3 ai 14 anni.(Saranno favoriti
nella progettazione gli istituti comprensivi).

VALUTAZIONE
-Valutazione del sistema:
alle istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell‟autovalutazione,
con la funzione di introdurre modalità riflessive sull‟intera organizzazione
educativa e didattica della scuola, per sviluppare l‟efficacia anche con
dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazione esterna.
-Rilevazione degli apprendimenti:
il sistema nazionale di valutazione rileva la qualità del sistema scolastico.
L‟istituto nazionale di valutazione rileva e misura gli apprendimenti con
riferimenti ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni.
-Certificazione delle competenze:
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ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Le competenze verranno certificate al termine della scuola primaria e
della scuola secondaria di 1° grado. I modelli da adottare per la
certificazione delle competenze saranno
quelli utilizzati a livello
nazionale.

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO.
Qualificazione
dello
spazio
insegnamento/apprendimento.
in
cui
si
svolge
l‟attività
di
Per acquisire i saperi sono necessari:aula scolastica, luoghi attrezzati per
la conoscenza delle scienze, tecnologia,
lingue comunitarie,attività
pittoriche, musica,attività motoria.
La biblioteca scolastica (anche multimediale) assume
fondamentale per la lettura e la scoperta di libri e testi.

un
ruolo
AGGIORNAMENTO DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL
TERMINE DELLA CLASSE 3^ E 5^ PRIMARIA E DELLA CLASSE 3^
DELLA SCUOLA SECONDARI DI 1° GRADO.
Nel documento non è più presente l‟aggregazione delle discipline in 3
aree
(linguistico-espressiva;
storico-antropologica;
matematicoscientifico)
Gli obiettivi di apprendimento siono stati modificati ed aggiornati
nell‟ambito delle singole discipline.
Le Indicazioni di Italiano propongono una più specifica definizione di
traguardi ed obiettivi relativi alle abilità lingiuistiche di base; emerge una
nuova voce: acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo.
Nella classe 3^ della scuola primaria gli obiettivi di apprendimento
richiedono maggiori abilità di lettura e scrittura, cioè lo studente deve
saper padroneggiare la lettura strumentale sia ad alta voce che
silenziosa, deve saper scrivere senza errori ortografici sotto dettatura.
Per la Lingua Straniera si esplica il collegamento tra i traguardi e gli
obiettivi al quadro europeo.
Il curricolo di Storia conferma il percorso unico tra scuola primaria e
secondaria di 1^ grado.
Il curricolo di Geografia presenta un approccio multilivello (dal locale al
globale) e interdisciplinare .
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Le Indicazioni di Matematica sono in continuità con quelle del 2007 e
quelle di Scienze insistono sull‟approccio laboratoriale e sperimentale.
Il curricolo di Musica mantiene il collegamento tra la pratica musicale,
l‟incontro con le dimensioni culturali della musica, la promozione della
miusica d‟insieme e l‟uso degli strumenti.
Il curricolo di Arte e Immagine esplicita il passaggio dalla semplice
lettura del messaggio visivo alla produzione e all‟esperienza partecipata
degli alunni.
Il curricolo di Scienze Motorie e Sportive conferma l‟importanza dello
sviluppo delle competenze motorie e la cura di sé.
Il curricolo di Tecnologia riconferma la dimensione operativa e di
riflessione sui processi tecnologici con un richiamo esplicito alle nuove
TIC.
59
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
SCUOLA DELL’INFANZIA
Finalità
La Scuola dell‟Infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell‟identità, dell‟autonomia, della
competenza, della cittadinanza.
Per il raggiungimento di questo obiettivo la scuola si impegna a curare il contesto educativo nel quale i
bambini vivono esperienze di vita, di relazione e di apprendimento al fine di:

imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile

acquisire sicurezza nell‟affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato
promuovendo la stima di sé e nelle proprie capacità

essere capaci di orientarsi nell‟ambiente naturale e sociale in maniera personale e innovativa;

consolidare le abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive, favorendo
l‟esplorazione e la scoperta intenzionale ed organizzata della realtà, valorizzando l‟intuizione,
l‟immaginazione e l‟intelligenza creativa.

renderli disponibili all‟interazione costruttiva con il diverso, all‟interiorizzazione e al rispetto
della libertà, della cura di sé, degli altri e dell‟ambiente, della solidarietà, della giustizia,
dell‟impegno ad agire per il bene comune.
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Obiettivi di Apprendimento
Gli obiettivi di apprendimento sono raggruppati in cinque grandi aree:
Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
1. stimolare la formulazione di domande esistenziali e sul mondo e la riflessione sul senso e sul
valore morale delle loro azioni;
2. prendere coscienza della propria identità e delle diversità;
3. acquisire la capacità di lavorare in gruppo e collaborare per il raggiungimento di un fine comune;
4. saper rispettare e aiutare gli altri cercando di capire i loro pensieri, azioni e sentimenti;
5. apprendere le prime regole della convivenza civile.
Il corpo in movimento (Identità, autonomia, salute)
1. prendere coscienza e acquisire il senso del proprio sé fisico, il controllo del corpo e delle sue
funzioni;
2. affinare la conoscenza del proprio corpo attraverso l‟esperienza sensoriale e percettiva;
3. prendere coscienza della propria dominanza corporea e della lateralità;
4. imparare ad avere cura del proprio corpo attraverso una sensibilizzazione alla corretta
alimentazione e all‟igiene personale;
5. giungere gradualmente ad acquisire la capacità di leggere, capire e interpretare i messaggi
provenienti dal corpo proprio e altrui.
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Immagini, suoni, colori (gestualità, arte, musica, multimedialità)
1. esprimere con immaginazione e creatività emozioni e pensieri;
2. sviluppare il senso estetico e il piacere del bello;
3. sapersi esprimere attraverso linguaggi differenti: la parola, il gesto, la drammatizzazione, la
musica, la manipolazione e la trasformazione dei materiali più diversi, le esperienze graficopittoriche, il linguaggio mass-mediale;
4. saper raccontare la realtà attraverso pratiche di pittura, manipolazione, costruzione plastica;
5. saper ascoltare, percepire, ricercare e discriminare i suoni all‟interno di contesti di apprendimento
significativi;
6. scoprire le proprie possibilità sonoro-espressive.
I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)
1. imparare ad utilizzare la lingua in tutte le sue funzioni e nelle forme necessarie per addentrarsi
nei diversi campi di esperienza;
2. acquisire fiducia nelle proprie capacità di espressione e di comunicazione,
3. acquisire la capacità di scambiare punti vista, esprimere i propri pensieri, condividere con gli altri
le proprie opinioni;
4. arricchire il vocabolario e accrescere la capacità di ascolto;
5. avvicinarsi progressivamente alla lingua scritta attraverso la lettura dei libri illustrati e l‟analisi dei
messaggi presenti nell‟ambiente.
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La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura).
1. stimolare il bambino all‟osservazione del mondo che lo circonda;
2. acquisire la capacità di chiedere spiegazioni, riflettere, ipotizzare e discutere soluzioni;
3. imparare ad organizzare le proprie esperienze attraverso azioni consapevoli quali il raggruppare,
il comparare, il contare, l‟ordinare, l‟orientarsi e il rappresentare con disegni e con parole;
4. avvicinarsi al concetto di numero;
5. interagire con lo spazio in modo consapevole;
6. stimolare la curiosità verso di sé e verso l‟ambiente naturale e le sue continue trasformazioni,
Gli obiettivi di apprendimento sono aperti ad un complesso, continuo e unitario rimando reciproco, mai
parziali e rinchiusi in se stessi.
Il tema della programmazione educativo - didattica è scelto autonomamente dagli insegnanti sulla base
dei sopra citati obiettivi di apprendimento suggeriti dalle Indicazioni nazionali.
Gli insegnanti, durante le prime settimane di scuola e dopo aver osservato i bambini che compongono i
gruppi sezione, elaborano il piano operativo didattico.
La programmazione, strumento orientativo del lavoro dell’insegnante, tenendo conto delle
esigenze del bambino, è flessibile e soggetta a modifiche, in seguito alle verifiche intermedie
elaborate dagli insegnanti.
La Scuola dell‟Infanzia si attiene alle Indicazioni generali nazionali, escludendo impostazioni scolastiche
che tendano a precocizzare gli apprendimenti formali e, attraverso le apposite mediazioni didattiche,
adotta come caratteristiche essenziali del percorso educativo:

La relazione significativa tra pari e adulti;

La valorizzazione del gioco in tutte le sue forme di espressione;

L‟importanza del fare produttivo e delle esperienze dirette.
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SCUOLA PRIMARIA
Finalità
La scuola integra e arricchisce le funzioni educative che hanno sede primaria nella famiglia e nella
comunità e partecipa a questo percorso formativo organizzandosi in modo da promuovere in ogni alunno,
tramite l‟insegnamento, potenzialità di autonomia, conoscenza e creatività.
Promuove lo sviluppo della personalità, rispettando, accogliendo e valorizzando le potenzialità individuali,
nel rispetto dei ritmi di ciascuno, al fine di:

far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base (compresa l‟alfabetizzazione
informatica e in lingua inglese);

far apprendere i mezzi espressivi;

valorizzare le capacità relazionali;

educare ai principi fondamentali della convivenza civile;

sviluppare competenze e acquisire capacità che consentano di avviare il processo di maturazione
consapevole della propria identità e la conquista dell‟autonomia.
OFFERTA FORMATIVA
Delineare i percorsi formativi è operazione complessa che acquista particolare significato se si pone
attenzione alla "persona", la quale impone una progettazione di percorsi formativi con l'individuazione di
specifiche attività di apprendimento da organizzare e svolgere con modalità diverse, per rendere efficaci
gli interventi di insegnamento/apprendimento e per la realizzazione di un valido curricolo.
modalità

progettazione di percorsi didattici adeguati al contesto sociale e alle caratteristiche degli alunni per
riconoscere e valorizzare le diversità;

scelta dei tempi di insegnamento e di svolgimento delle singole discipline, adeguata ai ritmi di
apprendimento degli alunni;

aggregazione delle discipline in aree o ambiti disciplinari che diano la possibilità di programmare
percorsi formativi che coinvolgano più attività anche sulla base degli interessi degli alunni;

utilizzo di tecniche audiovisive o multimediali fruibili dal grande gruppo;

articolazione modulare di gruppi di alunni della stessa classe o di classi diverse (all‟interno del
modulo) per livelli di competenze ai fini delle attività di laboratorio;

realizzazione di iniziative di sostegno e di recupero;

attivazione di percorsi didattici individualizzati nel rispetto del principio generale dell'integrazione
degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap;

interventi sulle dinamiche relazionali di classe;
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
preparazione di percorsi sulla continuità con gli altri ordini di scuola (dell‟Infanzia e Secondaria di
1° Grado).
I docenti nelle loro programmazioni terranno conto degli obiettivi specifici di apprendimento, strutturati in
Conoscenze e Abilità, già desunti dalle Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati nella
scuola primaria.
Quanto segue rappresenta una sintesi di tali obiettivi riferiti a tutte le classi della scuola primaria.
LINGUA ITALIANA
⌒ Educare
l‟alunno
all‟ascolto
e
alla
comprensione
di
messaggi
di
diverso
tipo
(ascoltare,
comprendere);
⌒ Potenziare nell‟alunno la capacità di lettura scorrevole di diversi testi (leggere e comprendere);
⌒ Fornire all‟alunno i mezzi linguistici adeguati per operazioni mentali di vario tipo (riflettere);
⌒ Potenziare nell‟alunno la capacità di esprimersi con interlocutori diversi (comunicare);
⌒ Offrire mezzi linguistici differenziati per acquisire e comunicare esperienze personali e comprendere i
cambiamenti della lingua nel tempo (produzione scritta);
⌒ Promuovere le manifestazioni espressive del fanciullo e il suo approccio al mondo dell‟espressione
letteraria (produzione orale e scritta).
INGLESE
⌒ Conoscere e praticare funzionalmente la lingua inglese
ARTE E IMMAGINE
⌒ Stimolare le capacità espressive attraverso l‟immagine (produrre messaggi diversi);
⌒ Acquisire la capacità di cogliere simboli grafici nella comunicazione visiva (leggere immagini);
⌒ Potenziare le capacità di codificare e connotare le immagini (comprendere immagini).
MATEMATICA
⌒ Formare il pensiero nei suoi vari aspetti di intuizione, di immaginazione, di progettazione, di ipotesi e
di deduzione, di controllo e di verifica. (risolvere problemi);
⌒ Sviluppare concetti, metodi e atteggiamenti utili a produrne le capacità di ordinare, quantificare e
misurare fatti e fenomeni della realtà. (conoscere l‟aritmetica e la geometria );
⌒ Sviluppare atteggiamenti e linguaggi logici e riconoscere in situazioni concrete fatti “certi, incerti,
impossibili” (logica, probabilità, statistica).
SCIENZE
⌒ Riconoscere quale sia il ruolo della Scienza nel mondo attuale nel rispetto dell‟ambiente;
⌒ Riconoscere e comprendere i fenomeni fondamentali del mondo fisico, biologico e tecnologico
TECNOLOGIA
⌒ Mettere in relazione la tecnologia con i contesti socio-ambientali che hanno contribuito a
determinarla;
⌒ usare adeguatamente strumenti informatici.
STORIA
⌒ Stimolare e sviluppare nel fanciullo il passaggio dalla cultura vissuta alla cultura come
⌒ ricostruzione intellettuale (ricostruire il passato attraverso l‟uso di fonti);
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⌒ Avviare il fanciullo a costruire la propria identità culturale con presa di coscienza della realtà in cui
vive e acquisendo progressivamente capacità critica.
GEOGRAFIA
⌒ Promuovere nel fanciullo la costruzione di elementari atteggiamenti e strumenti conoscitivi essenziali
per la comprensione dei fenomeni geografici e sociali (orientarsi nello spazio e nel tempo).
EDUCAZIONE FISICA
⌒ Promuovere la presa di coscienza del valore del corpo, inteso come espressione della personalità e
come condizione relazionale, comunicativa, espressiva, operativa (partecipare ai giochi-sport
correttamente);
⌒ Sviluppare le caratteristiche morfologiche, biologiche e funzionali del corpo e la motricità in senso
globale ed analitico (padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse).
MUSICA
⌒ Formare, attraverso ascolto e produzione, la capacità di percezione e comprensione della realtà
sonora.
⌒ Sviluppare la capacità di fruire di diversi linguaggi sonori per comunicare ed esprimersi.
RELIGIONE CATTOLICA
⌒ Si rimanda agli OSA da pag. 88 a pag.94
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
⌒ Acquisire consapevolezza di essere titolare di diritti, ma anche di essere soggetto a doveri per lo
sviluppo qualitativo della convivenza civile.
⌒ Avere gli strumenti di giudizio sufficienti, sia pure adeguati all'età, per valutare se stessi, le proprie
azioni, i fatti e i comportamenti individuali, umani e sociali degli altri, alla luce di parametri derivanti
dai grandi valori spirituali che ispirano la convivenza civile.
OBIETTIVI COGNITIVI E FORMATIVI
⌒ CONOSCENZA DEL VOCABOLARIO, intesa come padronanza del lessico, specifico per ogni
disciplina, necessario per affrontare, comprendere, padroneggiare l‟argomento trattato.
⌒ CONOSCENZA DEI FATTI, di argomenti, di fenomeni, intesa come capacità di osservazione, di
descrizione e di comprensione dell‟argomento o del fatto preso in considerazione.
⌒ CONOSCENZA DI REGOLE, intesa come acquisizione di competenze, di strumenti, di metodi di
ricerca.
⌒ CAPACITA’ DI TRANSFERT , intesa come capacità di riutilizzare abilità, regole, metodi in contesti
diversi.
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
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Obiettivi specifici delle discipline
Classe Prima
Discipline
Lingua italiana
Obiettivi
Comprendere messaggi

Acquisire la strumentalità di
Dialoghi – Racconti – Fiabe – Le Lettere e i

base della lettura e della scrittura
fonemi – Le Parole e i loro significati.

Lingua inglese


Arte e immagine


Musica
Scienze Motorie
Contenuti

Ampliare il lessico
Avviare ad un nuovo codice linguistico
Favorire la comunicazione informale e reale
Conversazione minima con
semplici brevi messaggi
Conoscere i colori ed usarli in modo
Colori primari – Colori secondari –
adeguato
Immagini – Fotografie – Diapositive –
Decodificare i vari tipi di immagini
Fumetti – Cartoni Animati.
Acquisire capacità di ascolto e di
Linguaggio musicale - Iconico – Verbale –
rappresentazione di fenomeni sonori
Codificazione di suoni.

Acquisire schemi motori di base.
Strutturazione spaziale – Coordinamento

Comprendere il rispetto delle regole del
dinamico generale – Attività ludiche.

gioco
Matematica

Comprendere e risolvere semplici situazioni
Insiemi – Sistemi di numerazioni –
problematiche
Tecniche operative (addizioni e sottrazioni)
– Riconoscimento di figure.
Scienze


Osservare, porre domande, fare ipotesi e
Discriminazione sensoriale delle proprietà
verificarle
rilevabili – Esseri Viventi – Esseri non
Conoscere semplici fenomeni fisici e
Viventi – Il Ciclo Vitale
biologici
Tecnologia ed

Informatica
Storia Geografia
Conoscere la macchina computer e gli
Tastiera, mouse, video e unità
elementi che la compongono



Comprendere e saper ricostruire semplici
Classificazioni di informazioni –
eventi
Ricostruzione di esperienze e di vissuti –
Sapersi orientare e saper rappresentare
Relazioni topologiche – Rappresentazioni
spazi conosciuti
di ambienti – Le Regole.
Condividere sistemi di regole
Classe Seconda
Discipline
Lingua italiana
Lingua inglese
Arte e immagine
Obiettivi

Leggere e comprendere semplici testi
Contenuti
Racconti – Fiabe- – Esperienze

Produrre semplici testi
personali – Testo descrittivo – Le

Ampliare il lessico
parole e i loro significati

Avviare ad un nuovo codice linguistico
Conversazione minima con semplici e

Favorire la comunicazione informale e reale
brevi messaggi.

Conoscere i colori ed usarli in modo adeguato
Colori primari – Colori secondari –


Decodificare i vari tipi di immagine
Comprendere testi
Immagini –
Fotografie – Diapositive – Fumetti Cartoni animati – Uso di tecniche
pittoriche.
Musica
Educazione fisica

Acquisire capacità di ascolto e di
Linguaggio musicale – iconico – verbale

rappresentazione di fenomeni sonori
– Codificazione di suoni.

Acquisire schemi motori di base.
Strutturazione spaziale –

Comprendere e rispettare le regole del gioco
Coordinamento dinamico generale –

Comprendere e risolvere semplici situazioni
Insiemi – Sistemi di numerazione –
Problematiche
Tecniche

Padroneggiare semplici abilità di calcolo
operative (addizione, sottrazione,

Classificare
moltiplicazione,divisione) –

Operare con figure geometriche
Riconoscimento di figure.

Osservare, porre domande, fare ipotesi e
Discriminazione sensoriale delle
verificarle
proprietà rilevabili – Esseri viventi –
Attività ludiche
Matematica
Scienze
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Conoscere semplici fenomeni fisici, biologici e
Esseri non viventi – Il ciclo vitale.
tecnologici.
Tecnologia

Conoscere la macchina computer e gli
Tastiera, mouse, video e unità centrale
elementi che la compongono
Storia Geografia
-Comprendere e saper ricostruire semplici
Classificazioni di informazioni –
eventi
Ricostruzione di esperienze e di vissuti
Sapersi orientare e saper rappresentare spazi
– Relazioni topologiche –
conosciuti
Rappresentazioni di ambienti– Le

Condividere sistemi di regole
regole

Leggere e comprendere semplici testi
Racconti – Fiabe – Esperienze

Produrre semplici testi
personali – Testo descrittivo – Le parole e i loro

Ampliare il lessico
significati

Avviare ad un nuovo codice linguistico
Conversazione minima con semplici e brevi

Favorire la comunicazione informale e
messaggi – Elementi di civiltà – Hallowen,
reale
tradizioni natalizie e pasquali
Conoscere i colori ed usarli in modo
Varie tecniche pittoriche – Creazione di fumetti
adeguato
– Decodificazione di immagini – La Segnaletica.


Classe Terza
Discipline
Lingua italiana
Lingua inglese
Arte e immagine
Obiettivi


Musica
Contenuti
Decodificare i vari tipi di immagine

Comprendere testi

Acquisire capacità di ascolto e di
Ascolto di brani musicali – La musica e il corpo

rappresentazione di fenomeni sonori
– Canti – La musica come forma espressiva:
cinema, teatro, danza.
Educazione fisica

Acquisire schemi motori di base.
Coordinazione dinamica generale – Schemi

Comprendere e rispettare le regole del
posturali – Giochi Sportivi
gioco
Matematica


Scienze
Comprendere e risolvere semplici
Situazioni problematiche – I numeri naturali –
situazioni Problematiche
Algoritmi di calcolo – La frazione – Figure
Padroneggiare semplici abilità di
geometriche – Misure – Insiemi – Connettivi
calcolo
logici

Classificare

Operare con figure geometriche

Osservare, porre domande, fare
Fenomeni chimici e fenomeni fisici – Rapporto
ipotesi e verificarle
uomo – ambiente – Rapporto uomo – mondo
Conoscere semplici fenomeni fisici,
della produzione.

biologici e tecnologici.
Tecnologia

Conoscere la macchina computer e gli
Videoscrittura e disegno grafico.
elementi che la compongono
Storia Geografia


-Comprendere e saper ricostruire
Le origini della terra – La comparsa dell’uomo-
semplici eventi
Preistoria – Elementi della crosta terrestre-
Sapersi orientare e saper
Rappresentazioni cartografiche – Le regole
rappresentare spazi conosciuti

Condividere sistemi di regole
Classe Quarta
Discipline
Lingua italiana
Obiettivi

Leggere e comprendere vari tipi di

Contenuti
Racconti – Miti – Filastrocche
testi
personali – Testo descrittivo – Testo regolativo
Produrre semplici testi coerenti e
– Testo poetico – Enunciati minimi ed
coesi
espansioni.

Ampliare il lessico

Conoscere strutture e funzioni della
Lingua.
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Lingua inglese
Arte e immagine

Avviare ad un nuovo codice linguistico
Conversazione minima con semplici e brevi

Favorire la comunicazione informale e
messaggi – Elementi di civiltà – Hallowen,
reale
tradizioni natalizie e pasquali

Decodificare i vari tipi di immagine
Decodificazione di immagini – Produzione di

Saper raccontare per immagini
fumetti – Uso di tecniche pittoriche – La

Conoscere ed utilizzare tecniche
Segnaletica.
espressive
Musica
Educazione fisica

Comprendere messaggi musicali
Ascolto di brani musicali – La musica e il corpo

Esprimere la musicalità di un brano
– Canti – La musica come forma espressiva:
attraverso i movimenti del corpo
cinema, teatro, danza.

Esprimersi con il canto

Acquisire un buon equilibrio statico e
Coordinazione dinamica generale – Schemi
dinamico
posturali – Giochi Sportivi

Comprendere e rispettare le regole del
gioco
Matematica
Comprendere e rappresentare e
Situazioni problematiche – I numeri naturali –
risolvere problemi
Algoritmi di calcolo – Numeri decimali – Figure

Applicare proprietà e procedimenti
geometriche – Misure – Insiemi – Connettivi

Operare con figure geometriche,
logici – Indagini statistiche

grandezze e misure

Comprendere e usare il linguaggio
specifico
Scienze


Osservare, porre domande, fare
Fenomeni chimici e fenomeni fisici – Rapporto
ipotesi e verificarle
uomo – ambiente – Rapporto uomo – mondo
Conoscere semplici fenomeni fisici,
della produzione.
biologici e tecnologici.
Tecnologia

Conoscere la macchina computer e gli
Videoscrittura e disegno grafico.
elementi che la compongono
Storia Geografia


Comprendere e saper ricostruire
Le antiche civiltà – Elementi della crosta
semplici eventi
terrestre – Le regole
Sapersi orientare e saper
rappresentare spazi conosciuti

Condividere sistemi di regole
Classe Quinta
Discipline
Lingua italiana
Obiettivi

Leggere e comprendere vari tipi di

Contenuti
Testo descrittivo – Testo narrativo – Testo
testi
regolativo – Testo poetico – Testo
Produrre semplici testi coerenti e
argomentativo – Riflessione linguistica
coesi

Ampliare il lessico

Conoscere strutture e funzioni della
Lingua.
Lingua inglese


Sviluppare il concetto di lingua come
Forme espressive relative alla capacità di
strumento di comunicazione
chiedere e dare informazioni - Lettura e
Ampliare il lessico per favorire la
comprensione di brevi brani
comunicazione
Arte e immagine

Decodificare i vari tipi di immagine
Decodificazione di immagini – Produzione di

Saper raccontare per immagini
fumetti – Uso di tecniche pittoriche –

Conoscere ed utilizzare tecniche
Produzione di slogan pubblicitari.
espressive
Musica

Comprendere messaggi musicali
Ascolto di brani musicali – La musica e il corpo

Esprimere la musicalità di un brano
– Canti – La musica come forma espressiva:
attraverso i movimenti del corpo
cinema, teatro, danza.

Esprimersi con il canto
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Educazione fisica


Acquisire un buon equilibrio statico e
Coordinazione dinamica generale – Schemi
dinamico
posturali – Giochi Sportivi
Comprendere e rispettare le regole del
gioco
Matematica
Comprendere e rappresentare e
Situazioni problematiche – I numeri naturali –
risolvere problemi
Algoritmi di calcolo – Numeri decimali – Figure

Applicare proprietà e procedimenti
geometriche – Frazioni e percentuali – Misure –

Operare con figure geometriche,
Insiemi – Connettivi logici – Indagini statistiche

grandezze e misure

Comprendere e usare il linguaggio
specifico
Scienze


Osservare, porre domande, fare
Fenomeni chimici e fenomeni fisici – Rapporto
ipotesi e verificarle
uomo – ambiente – Rapporto uomo – mondo
Conoscere semplici fenomeni fisici,
della produzione – il Corpo Umano
biologici e tecnologici.
Tecnologia

Conoscere Word e semplici programmi
Videoscrittura e disegno grafico.
di grafica
Storia Geografia

Collocare eventi nel tempo e nello
I Greci – l’Impero romani – l’Italia – Le regole
spazio

Ricostruire e comprendere
trasformazioni storiche

Conoscere forme di organizzazione
sociale
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola
Primaria
ITALIANO
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più
possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni
principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento di
un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione orale; acquisisce
un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura
silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i
più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;
riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
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ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logicosintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.
LINGUA INGLESE
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in
scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente
spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
MUSICA
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad
ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la
voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali,
suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti,
utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
ARTE IMMAGINE
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di
testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo creativo le immagini
con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e
multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie, manifesti,
fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali
provenienti da culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto
per la loro salvaguardia.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli
schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche
attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come
orientamento alla futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli
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ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio
corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di
rispettarle.
STORIA
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. Riconosce e esplora in
modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l’importanza del
patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni,
contemporaneità, durate, periodizzazioni. Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. Usa carte geo-storiche, anche con
l’ausilio di strumenti informatici. Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con
risorse digitali. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la
storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la
contemporaneità. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero
romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
GEOGRAFIA
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e
punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare
semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi,
mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di
altri continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio
naturale.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici
legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
MATEMATICA
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che
sono state create dall’uomo.
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Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure,
progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura
(metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo
risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla
propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di
vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli
hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella
realtà.
SCIENZE
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare
spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo
autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali,
propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica
relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di
livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne
riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il
valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che
lo interessano.
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo
impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione
principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
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ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
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Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o
altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle
diverse situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno
tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
Ampliamento dell’Offerta Formativa
Nell‟ambito dell‟Offerta Formativa, tenendo conto delle prevalenti richieste delle famiglie formulate all‟atto
dell‟iscrizione, sulla base delle proposte della scuola elaborate dall‟équipe pedagogica, al fine di realizzare
la personalizzazione del Piano di Studi, organizza attività e insegnamenti opzionali, coerenti con il profilo
educativo, per altre tre ore settimanali.
Vengono attivati per la scuola primaria, in orario curricolare, nella quota oraria opzionale delle 30 ore,
attività di arricchimento o consolidamento riguardanti l‟ambito linguistico, scientifico, antropologico e
mirano a sostenere e facilitare lo sviluppo e l‟apprendimento in un ambiente ricco di situazioni motivanti.
Verifica e Valutazione
Criteri di verifica, misurazione, valutazione
La valutazione disciplinare viene espressa in giudizi analitici e sintetici che scaturiscono sia dalle
osservazioni sistematiche, sia dalla misurazione attraverso le verifiche periodiche (prove scritte,
interrogazioni, controllo dell'uso degli strumenti…).
Ogni docente si baserà sui criteri di gradualità e continuità, evidenziando i ritmi di apprendimento e i
processi di crescita. In tal modo potranno essere valutati contemporaneamente i contenuti appresi, le
abilità acquisite, le modalità nella partecipazione, vista quest'ultima sia come volontà di applicazione, sia
come presa di coscienza della propria identità e della propria autonomia.
Verrà verificato l‟apprendimento:

Di ciascun alunno tenendo conto delle sue peculiarità.

Del gruppo – classe nella sua complessità.

Di ciascun alunno rispetto al gruppo classe.
Pertanto i giudizi vengono formulati da parte di tutti gli insegnanti, come da seguente prospetto:
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Indicatori per l’attribuzione delle valutazioni in decimi degli apprendimenti Scuola Primaria
GIUDIZIO
VOTO
INDICATORI
Non sufficiente
5
Sufficiente
6
Più che sufficiente
7
Buono
8
Distinto
9
Ottimo
10
Manifesta una conoscenza lacunosa, frammentaria e non sempre corretta
dei contenuti, va guidato nella loro applicazione .
Trova difficoltà nel portare a termine un lavoro in modo autonomo nei
tempi dati e nell‟organizzazione del lavoro.
La comunicazione verbale e scritta è povera dal punto di vista lessicale,
stentata e non logica.
Fatica ad acquisire e maturare anche le minime abilità di studio.
Ha una conoscenza sostanziale degli argomenti anche se esposti con
qualche inesattezza (espressione confusa, non logica, con poca proprietà
di linguaggio).
Organizza tempi e modalità di lavoro in situazioni semplici, seguendo le
indicazioni dell‟insegnante.
Ha acquisito le minime abilità di studio (leggere e comprendere per il
monoennio e per il 1°biennio; Memorizzare ed esporre per il 2° biennio).
Rievoca e definisce semplici esperienze.
Conosce e comprende i contenuti essenziali e riesce a compiere semplici
applicazioni degli stessi.
Organizza tempi e modalità di lavoro seguendo le indicazioni
dell‟insegnante.
Sa comunicare verbalmente in modo abbastanza chiaro e corretto.
Ha acquisito le minime abilità di studio(leggere,comprendere,memorizzare
ed esporre).
Ripete con le proprie parole spiegazioni, testi, racconti, messaggi
Ha una conoscenza completa ma non sempre approfondita dei contenuti
che collega tra loro ed applica a diversi contesti con parziale autonomia.
Organizza tempi e modalità di lavoro in situazioni semplici.
Sa comunicare verbalmente in modo abbastanza chiaro e corretto.
Ha una conoscenza completa dei contenuti che collega tra loro in
autonomia.
Organizza autonomamente tempi e modalità di lavoro in situazioni
conosciute.
Sa comunicare verbalmente in modo chiaro, corretto e completo.
Ha acquisito le fondamentali abilità di studio (leggere, comprendere,
memorizzare ed esporre per il monoennio e il 1° biennio; fare
collegamenti, cogliere l‟essenziale, cercare le informazioni per riutilizzarle
per il 2° biennio).
Ha una conoscenza completa ed approfondita dei contenuti che collega tra
loro ed applica a diversi contesti.
Riesce ad organizzare autonomamente il lavoro scolastico.
Sa comunicare verbalmente in modo chiaro, corretto e con terminologia
appropriata.
Ha pienamente acquisito le fondamentali abilità di studio (leggere,
comprendere, memorizzare ed esporre per il monoennio e il 1°
biennio;fare collegamenti, cogliere l‟essenziale, cercare le informazioni per
riutilizzarle per il 2° biennio).
Indicatori per l’attribuzione delle valutazioni in decimi del comportamento Scuola Primaria.
GIUDIZIO
Non sufficiente
Sufficiente
Più che sufficiente
Buono
VOTO
INDICATORI
Rifiuto del rispetto delle regole scolastiche; partecipazione non adeguata
e/o passiva alle attività; atteggiamento finalizzato al disturbo della
regolare vita scolastica; rifiuto dell‟impegno; relazioni interpersonali
scorrette e conflittuali.
Rispetto delle regole scolastiche legato a sollecitazioni esterne;
partecipazione non sempre adeguata al contesto e bisognosa di stimoli;
impegno superficiale e/o selettivo; relazioni interpersonali poco
collaborative, a volte scorrette.
Rispetto saltuario delle regole scolastiche;
partecipazione non sempre adeguata al contesto;
impegno discontinuo; relazioni interpersonali poco collaborative e a volte
scorrette.
Fatica a maturare anche le minime abilità di studio.
Adeguato rispetto delle regole scolastiche; partecipazione non sempre
attiva e costante alle attività; impegno talvolta discontinuo;
relazioni interpersonali corrette ma talvolta poco
collaborative.
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Distinto
Ottimo
Pieno e costante rispetto delle regole scolastiche; partecipazione attiva e
responsabile alle attività; impegno costante e sistematico; relazioni
interpersonali corrette e collaborative.
Pieno, assiduo e consapevole rispetto delle regole scolastiche;
partecipazione responsabile e propositiva a tutte le attività;impegno
sistematico e motivato; apertura alle relazioni interpersonali manifestando
atteggiamenti di ascolto e accoglienza, finalizzati alla costruzione del
benessere comune.
Rapporti scuola famiglia
La famiglia, principale punto di riferimento affettivo ed educativo per i bambini, partecipa al percorso
educativo progettato dalla scuola, condividendo con essa responsabilità ed impegno, nel reciproco
rispetto di competenze e ruoli.
I rapporti degli insegnanti con le famiglie vengono promossi nelle seguenti occasioni:
o
assemblea di classe/consigli d‟interclasse;
o
colloqui generali a dicembre e ad aprile;
o
colloqui individuali in caso di necessità particolari, rilevate dagli stessi insegnanti o dai genitori,
prefissati su appuntamento nei periodi intermedi rispetto alle scadenze suindicate (piano annuale
delle attività);
o
consegna del documento di valutazione al termine del 1° e del 2° quadrimestre, per delineare
l‟andamento complessivo del percorso educativo e di apprendimento.
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Risorse
Nella Secondaria di 1° Grado 12 aule sono utilizzate per le normali attività didattiche.
Gli altri spazi disponibili sono stati allestiti per:
aula scienze
aula informatica (due)
aula cineforum e teatro
Aula multiuso per le attività di recupero e dell‟ora alternativa
Aula di tecnologia
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Aula per centro d‟ascolto
Aula di sostegno dotata di computer
Aula per docenti dotata di computer
Biblioteca per alunni e docenti
Sala colloqui
Aula disegno
sala professori
infermeria
alloggiamenti dei bidelli.
Attorno alla scuola, un cortile con aiuole e spazi verdi ben curati permette ai ragazzi di attendere l‟inizio
delle lezioni al riparo dai pericoli della strada e di trascorrere la ricreazione.
La scuola è infine dotata di vari strumenti didattici: sussidi audiovisivi, computer multimediali, materiali
tecnici e scientifici da laboratorio, plastici, carte geografiche, strumenti musicali, strumentazione per il
teatro come microfoni, amplificatori, impianto luci, attrezzatura ginnico sportiva e anche materiale di
facile consumo come cartelloni, matite, pennarelli, ecc.
Gli arredi scolastici sono da rinnovare e migliorare.
Uno scuolabus del Comune è a disposizione dei ragazzi che abitano nelle campagne, sia per le attività
didattiche antimeridiane, sia per le attività integrative pomeridiane.
Principi e Finalità del Progetto per la Scuola
Secondo il D.L.vo 297/94, art. 161 “L’istruzione obbligatoria successiva a quella elementare è
impartita gratuitamente nella scuola media”; inoltre “.....concorre a promuovere la formazione
dell’uomo
e
del
cittadino
secondo
i
principi
sanciti
dalla
Costituzione
e
favorisce
l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva”.
Secondo la legge n. 53 - art. 9 “La scuola secondaria di primo grado, attraverso le discipline di
studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle
attitudini all’interazione sociale; organizza e accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e
l’approfondimento nelle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità….; aiuta ad
orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione.”
Secondo la Legge n. 53/03 art. 4 “La scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni, completa
prioritariamente il percorso disciplinare ed assicura l‟orientamento e il raccordo con il secondo ciclo.”
Il corso deve essere frequentato fino al conseguimento del diploma e prevede l‟acquisizione di saperi e
competenze che costituiscano la base per le ulteriori occasioni d‟apprendimento.
I docenti quindi stabiliscono le programmazioni curricolari e organizzano le attività integrative, dopo aver
fissato alcuni
principi, ai quali tutti devono attenersi ai fini dello sviluppo armonico e libero nella
formazione dell‟alunno:
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Creare un clima di completa collaborazione nel rispetto della personalità di ciascun alunno, evitando
forme coercitive che condizionino lo sviluppo armonico nella fase della preadolescenza.
Sviluppare progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e
vocazioni degli allievi.
Favorire le possibilità creative di ciascun alunno, in qualsiasi momento della vita scolastica, anche nel
gioco.
Promuovere abitudini educative quali ordine, pulizia personale, rispetto dell‟ambiente e degli altri,
puntualità.
Assicurare pari opportunità a tutti i ragazzi e l‟integrazione degli alunni con bisogni speciali.
OFFERTA FORMATIVA
I docenti intendono operare secondo i seguenti criteri per quanto riguarda le attività curricolari:
Garantire
l‟insegnamento per ambiti disciplinari con una scelta oculata dei contenuti e delle
metodologie, grazie a una professionalità acquisita con i corsi di aggiornamento, di formazione e di
informazione.
Garantire l‟insegnamento di più lingue straniere con l‟ausilio di laboratori appositamente attrezzati.
Garantire
il funzionamento di laboratori, scelti dai docenti
in funzione dei contenuti e come
approfondimento delle materie curricolari.
Garantire attività finalizzate alla:
 Educazione alla salute e affettività
 Educazione stradale
 Educazione ambientale
 Educazione alimentare
 Educazione alla legalità
 Educazione alla interculturalità
Garantire attività finalizzate alla continuità con progetti stilati in collaborazione con i docenti della
scuola primaria.
Garantire
agli alunni che non scelgono di frequentare l‟ora di religione, l‟insegnamento di una
materia alternativa da individuare tra quelle sopra elencate o altra opzione tra quelle previste.
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Obiettivi Educativi per tutte le Classi
Classi prime
1)
Portare il materiale a scuola e tenerlo in ordine;
2)
Saper ascoltare e saper intervenire;
3)
Svolgere i compiti a casa;
4)
Comprendere e rispettare le opinioni degli altri e comunque gli altri, le loro cose, la cosa
pubblica (arredi scolastici, libri, materiale audiovisivo, ecc.);
5)
Venire a scuola puliti, ordinati e con un abbigliamento adeguato all‟ambiente;
6)
Saper autogestire la disciplina in ogni circostanza;
7)
Entrare e uscire dall‟edificio scolastico in modo ordinato;
8)
Avvio all‟acquisizione di un metodo di lavoro e di studio;
9)
Eseguire qualsiasi lavoro assegnato e non solo quello particolarmente stimolante.
Classi seconde
Oltre ai sopraccitati:
1)
Rispettare le norme dettate dal gruppo (saper ascoltare, rispettare i tempi, rispettare i
compagni);
2)
Collaborare in modo costruttivo al lavoro della classe;
3)
Essere disponibili verso gli altri, aiutare i compagni in difficoltà d‟apprendimento;
4)
Essere maggiormente capaci di controllare i propri impulsi;
5)
Acquisire un più consapevole metodo di lavoro e di studio.
Classi terze
Oltre ai sopraccitati:
1)
Saper intervenire con cognizione di causa;
2)
Saper prendere appunti;
3)
Saper individuare i problemi e valutare ipotesi di soluzione;
4)
Saper valutare obiettivamente il proprio lavoro e quello altrui;
5)
Saper utilizzare i concetti e le conoscenze acquisite in diversi contesti;
6)
Saper fare proposte alternative e costruttive;
7)
Arrivare ad organizzare il proprio lavoro in modo autonomo, responsabile e critico;
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8)
Lavorare in gruppo in modo costruttivo per un fine comune attraverso attività sia pratiche
che teoriche.
Saperi minimi
La scuola si è posta il problema di rivedere metodiche e contenuti dell‟insegnamento e di definire saperi
minimi che possano risultare comuni a tutti i cittadini indipendentemente dalla religione, dall‟etnia e dallo
stato sociale.
Lo spunto viene dal “Documento di lavoro sulle conoscenze della formazione di base”, elaborato da una
commissione di “saggi” appositamente nominata dal Ministro dell‟ Istruzione, nel quale vengono definiti i
saperi irrinunciabili, che devono risultare patrimonio comune di tutti i cittadini a conclusione della scuola
dell‟obbligo e che comunque devono possedere coloro che intendono proseguire gli studi.
Il Collegio dei docenti, dopo aver attentamente analizzato il documento, ha stabilito una serie di obiettivi
minimi uguali per tutti i ragazzi:
 sviluppo di tutte le sue potenzialità e la capacità di orientarsi nel mondo in cui vive;
 saper comprendere e produrre un discorso parlato e scritto in tutta la pluralità dei testi possibili, in
particolare i classici che esigono capacità di concentrazione e riflessione;
 assimilazione e
sviluppo della capacità di comprendere, costruire, criticare argomentazioni e
discorsi;
 abitudine alla lettura come bisogno-piacere inesauribile;
 apprendimento e uso di almeno due lingue comunitarie, di cui una inglese;
 avviamento dell‟alunno ad una fruizione personale anche extrascolastica di arti come il cinema, la
musica, il teatro, le arti figurative;
 acquisizione di competenze di ordine burocratico, come la compilazione di un curriculum, di
bollettini, di moduli, ecc.;
 acquisizione dei valori dell‟Educazione civica, come presupposto per una vita personale più
equilibrata e consapevole;
 acquisizione di specifiche abilità sperimentali attraverso l‟uso dei laboratori, che diano l‟avvio a un
processo di evoluzione delle strategie di ragionamento;
 acquisizione del concetto che la matematica è un mezzo per la soluzione di problemi diversi e una
metodologia per controllare l‟errore;
 acquisizione
di
una
identità
culturale
attraverso
lo
studio
della
storia,
valorizzando
contemporaneamente la cultura di appartenenza e quelle europee ed extraeuropee;
 acquisizione della geografia come tramite tra le scienze della natura e il mondo sociale;
 acquisizione delle nuove tecnologie dell‟informatica.
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ISTITUTO COMPRENSIVO L. DA VINCI DECIMOMANNU
PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Classi
CLASSI E RISPETTIVI DOCENTI
CRITERI SOSTITUZIONE COLLEGHI ASSENTI
La sostituzione dei docenti assenti potrà essere effettuata, fino a 15 giorni.
Utilizzo delle ore a disposizione sulla base dei seguenti criteri:
6. Ambito
7. Materia
8. Sezione
9. Classe
10. Divisione classi:
d) Classi parallele
e) Classe successiva
Ampliamento dell’Offerta Formativa
L‟offerta curricolare rappresentata dagli indirizzi di studio è ampliata da progetti e attività deliberate dal
Collegio dei docenti coerenti con gli obiettivi dell‟Istituto, fra cui gli studenti e le studentesse possono
liberamente scegliere, o a cui vengono indirizzati .
VERIFICA VALUTAZIONE
La valutazione non è un momento isolato, né mira a sanzionare successi o insuccessi, ma è soprattutto
formativa e ha duplice fine: di attività-apprendimento per l‟alunno e di verifica del processo educativo e
didattico da parte del docente, in rapporto agli obiettivi educativi e didattici prefissati.
Pertanto il consiglio di classe deve:
All‟inizio dell‟anno – Valutazione diagnostica
1)
Verificare con opportune prove d‟ingresso le caratteristiche culturali e socio-ambientali dell‟alunno;
2)
Valutare il curriculum precedente e verificare le abilità acquisite;
3)
Formulare un piano educativo e didattico, stabilire obiettivi generali e sott‟obiettivi;
4)
Progettare percorsi comuni per migliorare o modificare comportamenti negativi:
5)
Progettare un curriculum personalizzato per i ragazzi in difficoltà;
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
6)
Predisporre delle griglie comuni di osservazione e di registrazione degli apprendimenti e dei
comportamenti.
Nel corso dell‟anno – Valutazione formativa:
I docenti riportano sui registri personali gli obiettivi delle discipline e i criteri di valutazione aderenti allo
spirito dei programmi ministeriali.
Durante l‟anno la verifica delle modificazioni e/o dei progressi si effettuerà con rilevazioni continue, sia
orali che scritte, attraverso letture, conversazioni, interrogazioni, questionari, test, prove pratiche,
elaborazioni grafiche, esercizi vari, ecc.
La programmazione può essere modificata nel corso dell‟anno, nel
caso in cui non emergano
apprezzabili miglioramenti. Si interverrà pertanto nel processo di formazione con un piano di recupero da
attuare nelle ore curricolari.
Inoltre:
1)
Ai primi di dicembre attraverso i colloqui generali si farà il punto alle famiglie sulla situazione di
partenza e su eventuali progressi o difficoltà. Dopo gli scrutini del primo quadrimestre, a febbraio,
si comunicherà alle famiglie attraverso la scheda ministeriale un giudizio complessivo.
2)
Ad aprile attraverso un altro colloquio generale si farà il punto alle famiglie sul percorso formativo
del ragazzo.
Alla fine dell‟anno – Valutazione sommativa:
1)
Il giudizio finale sulle schede ministeriali permetterà ai genitori di valutare la situazione del
ragazzo.
2)
La valutazione finale analizza il processo di apprendimento e di maturazione conseguito in
relazione agli obiettivi prefissati, partendo dalla situazione iniziale di ciascun alunno e tenendo
conto dei condizionamenti o delle difficoltà incontrate e degli obiettivi minimi programmati.
Dall‟anno scolastico 2008/2009, la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli
alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi.
Sono ammessi alla classe successiva o all‟esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che
hanno ottenuto un voto non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
3)
Valutazione del rendimento formativo complessivo all‟interno dei processi di socializzazione e di
alfabetizzazione scolastica (impegno, la cooperazione, la disponibilità).
4)
Valutazione sulla frequenza. Se l‟alunno ha frequentato meno di 891 ore annue, corrispondenti ai
3/4 dell'orario complessivo (1188 ore) del tempo prolungato, o meno di 816 ore corrispondenti ai
¾ del monte orario obbligatoria (1089 annue ), se non per motivate giustificazioni,
non può
essere ammesso alla classe successiva.
5)
Valutazione del comportamento. A decorrere dall‟anno scolastico 2008/2009 la valutazione del
comportamento è espressa in decimi. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita
collegialmente dall‟Equipe pedagogica, concorre alla valutazione
complessiva dello studente e
determina, se inferiore ai sei decimi, la non ammissione alla classe successiva o all‟esame di
licenza.
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SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
Indicatori per l’attribuzione delle valutazioni in decimi degli apprendimenti
GIUDIZIO
Non sufficiente grave
VOTO
INDICATORI
1-3
Ha scarsa conoscenza anche degli argomenti di base.
Non è in grado di applicare contenuti neppure in situazioni
semplici.
Non utilizza procedure e indicazioni in modo autonomo e nei tempi
del lavoro.
Comunica ed espone in modo confuso, stentato e formalmente
scorretto.
Produce lavori del tutto inadeguati o non ne produce affatto.
Conosce gli argomenti in modo frammentario e lacunoso.
Ha difficoltà ad applicare i contenuti. Utilizza procedure e
indicazioni solo dietro una guida.
Espone in modo confuso, poco logico, scorretto e con linguaggio
povero.
Produce lavori inadeguati per completezza e correttezza.
Conosce in modo superficiale o incompleto gli argomenti.
Applica le conoscenze in modo incerto o con alcune inesattezze.
Utilizza procedure e indicazioni con limitata autonomia.
Espone in modo lacunoso, non sempre chiaro, anche nell‟uso del
lessico.
Produce lavori parziali.
Conosce in modo sostanziale gli argomenti; ha necessità di guida
per la loro applicazione.
Utilizza procedure e indicazioni in situazioni semplici e con
parziale autonomia.
Sa esporre con chiarezza e correttezza accettabili.
Produce lavori essenziali o con qualche lieve inesattezza.
Conosce in modo abbastanza completo gli argomenti.
Coglie le relazioni essenziali tra i contenuti che collega tra loro con
parziale autonomia.
Utilizza procedure e indicazioni in modo adeguato.
Sa esporre in modo sufficientemente chiaro e corretto anche sotto
l‟aspetto lessicale. Produce lavori essenziali, ma corretti.
Conosce in modo completo gli argomenti.
Coglie relazioni essenziali tra i contenuti e li collega tra di loro.
Utilizza procedure e indicazioni operando in modo autonomo.
Sa esporre in modo ordinato e chiaro anche sotto l‟aspetto
lessicale.
Produce lavori completi.
Conosce in modo approfondito gli argomenti.
Coglie relazioni tra i contenuti e sa collegarli tra di loro.
Utilizza procedure e indicazioni operando in modo organizzato e
autonomo.
Sa esporre in modo ordinato e chiaro con lessico appropriato.
Produce lavori.
Conosce in modo approfondito gli argomenti.
Ha padronanza dei contenuti e sa collegarli tra di loro,
applicandoli anche in contesti nuovi.
Utilizza procedure e indicazioni operando in modo organizzato e
con competenza personale.
Sa esporre in modo logico e con lessico appropriato.
Produce lavori completi e personali.
Non sufficiente
4
Non sufficiente lieve
5
Sufficiente
6
Più che sufficiente
7
Buono
8
Distinto
9
Ottimo
10
Indicatori per l’attribuzione delle valutazioni in decimi del comportamento.
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
GIUDIZIO
Non sufficiente grave
VOTO
INDICATORI
1-5
Non rispetta le regole scolastiche.
La partecipazione è inadeguata al contesto. Ha un atteggiamento
finalizzato al disturbo della regolare vita scolastica.
Le relazioni interpersonali sono scorrette e/o conflittuali.
L‟impegno è scarso.
Numerose assenze non derivanti da cause motivate.
Rispetta le regole scolastiche dietro sollecitazioni esterne.
Partecipa in modo non sempre adeguato al contesto e ha bisogno
di stimoli.
Le relazioni interpersonali risultano talvolta poco collaborative o
corrette.
L‟impegno è discontinuo o superficiale.
Frequenza discontinua e giustificazione delle assenze non sempre
puntuale.
Manifesta un sostanziale rispetto delle regole scolastiche.
Partecipa in modo non sempre adeguato al contesto e ha bisogno
di stimoli.
Nelle relazioni interpersonali non esercita sempre autocontrollo.
L‟impegno è selettivo o discontinuo.
Frequenza regolare.
Giustificazione delle assenze non sempre puntuale.
Rispetta adeguatamente le regole scolastiche.
Mostra interesse per le attività didattiche.
Manifesta correttezza nelle relazioni interpersonali con tutte le
componenti della scuola.
L‟impegno è regolare.
Frequenza e giustificazione delle assenze regolari.
Rispetta in modo pieno e continuo le regole scolastiche.
Partecipa e collabora attivamente al lavoro didattico.
Manifesta correttezza nelle relazioni interpersonali con tutte le
componenti della scuola.
Si impegna con costanza.
Frequenza assidua.
Rispetta in modo pieno e consapevole le regole scolastiche.
Partecipa attivamente e collabora con apporto personale al lavoro
didattico.
Manifesta correttezza con tutte le componenti scolastiche e
apertura alle relazioni interpersonali, anche con atteggiamenti
finalizzati all‟accoglienza e all‟ascolto.
Si impegna con costanza.
Sufficiente
6
Più che sufficiente
7
Buono
8
Distinto
9
Ottimo
10
Istituto Comprensivo “L Da Vinci”
DECIMOMANNU
SCHEDA DI VALUTAZIONE INTERMEDIA
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ANNO SCOLASTICO 2012/2013
Scuola secondaria 1° Grado
COGNOME
NOME
CLASSE
SEZIONE
Italiano
Storia
Cittadinanza e Costituzione
Geografia
Lingua 1
Inglese
Lingua 1
Francese
Matematica
Scienze
Tecnologia
Musica
Educazione all’Immagine
Scienze Motorie
Religione
Comportamento
Decimomannu,
Il coordinatore
Alunni con bisogni speciali
Per gli alunni con bisogni educativi speciali si seguiranno le indicazioni e i criteri delineati nel PEP che
sono adeguati alla situazione particolare dell‟alunno. Il piano personalizzato sarà concordato con tutto il
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Consiglio di classe. I docenti collaboreranno con l‟insegnante di sostegno con intenti comuni sia sul piano
disciplinare sia sul piano didattico.
Periodicamente, secondo quanto prevede la legge, i docenti si riuniranno con i genitori e l‟équipe medica
per fare il punto della situazione, analizzare eventuali progressi, difficoltà o problemi di carattere
comportamentale.
Le verifiche saranno condotte mediante l‟utilizzazione di schede strutturate a seconda delle abilità o
capacità da misurare, oppure attraverso materiale senso-percettivo al cui uso l‟alunno sia stato
precedentemente abituato.
Nella valutazione si dovrà tenere conto della situazione personale e familiare dell‟alunno portatore di
handicap, nonché dell‟impegno mostrato, compatibilmente con l‟handicap, dei progressi, dell‟interesse,
della motivazione ad apprendere e della partecipazione alla vita di classe.
Una apposita commissione analizzerà e vaglierà altri criteri oggettivi di valutazione, che saranno poi
approvati dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto.
Competenze che lo studente deve aver acquisito al termine della classe terza
della scuola secondaria di primo grado.
ITALIANO
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità dialogiche
sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno
strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed
elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi o
prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
Ascolta e comprende testi di vario tipo "diretti" e "trasmessi" dai media, riconoscendone la fonte, il tema,
le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente.
Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche avvalendosi di
supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.).
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio
personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla
base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione,
collaborando con compagni e insegnanti.
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo)
adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con quelli
iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso; di alta
disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio
geografico, sociale e comunicativo
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Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia,
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le
conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i
propri scritti.
STORIA
L’alunno si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali.
Produce informazioni storiche con fonti di vario genere – anche digitali – e le sa organizzare in testi.
Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio,
Espone oralmente e con scritture – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando
collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture
diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento
e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con
possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche
con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla
rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente.
Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i
fenomeni storici studiati.
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
È compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando
e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia.
L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di
apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di
cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di
un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la
condizione per praticare la convivenza civile.
Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo
sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo
consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento
continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento
in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o
del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni
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comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.
Accanto ai valori e alle competenze inerenti la cittadinanza, la scuola del primo ciclo include nel proprio
curricolo la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi imparano così a rico
riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, in particolare i diritti inviolabili di ogni
essere umano (articolo 2), il riconoscimento della pari dignità sociale (articolo 3), il dovere di contribuire in
modo concreto alla qualità della vita della società (articolo 4), la libertà di religione (articolo 8), le varie
forme di libertà (articoli 13-21). Imparano altresì l’importanza delle procedure nell’esercizio della
cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri. Questo favorisce una prima conoscenza di
come sono organizzate la nostra società (articoli 35-54) e le nostre istituzioni politiche (articoli 55-96). Al
tempo stesso contribuisce a dare un valore più largo e consapevole alla partecipazione alla vita della scuola
intesa come comunità che funziona sulla base di regole condivise.
Parte integrante dei diritti costituzionali e di cittadinanza è il diritto alla parola (articolo 21) il cui
esercizio dovrà essere prioritariamente tutelato ed incoraggiato in ogni contesto scolastico e in ciascun
alunno, avendo particolare attenzione a sviluppare le regole di una conversazione corretta. È attraverso la
parola e il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente, infatti, che si costruiscono significati
condivisi e si opera per sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un
senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti.
La lingua italiana costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta,
in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per l’esplorazione del mondo, l’organizzazione del pensiero e
per la riflessione sull’esperienza e il sapere dell’umanità.
È responsabilità di tutti i docenti garantire la padronanza della lingua italiana, valorizzando al contempo gli
idiomi nativi e le lingue comunitarie. Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di apprendimento e di
confronto libero e pluralistico.
GEOGRAFIA
Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate
geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento,
elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente
informazioni spaziali.
Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici
significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da
tutelare e valorizzare.
Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di
azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
MATEMATICA
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse
rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.
Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni
tra gli elementi.
Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.
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Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.
Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo,
sia sui risultati.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema
specifico a una classe di problemi.
Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di
proprietà caratterizzante e di definizione).
Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di
affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione
corretta.
Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il
rapporto col linguaggio naturale.
Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.
Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha
capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.
SCIENZE
L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne
immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a
misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è
consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce
nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti
ambientali.
È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché
dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.
Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo
scientifico e tecnologico.
TECNOLOGIA
L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni
che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali.
Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse
forme di energia coinvolte.
È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico,
riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di
descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di
semplici prodotti, anche di tipo digitale.
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul
mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso
efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione.
Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e
razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di
sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di
programmazione.
ARTE E IMMAGINE
L’alunno realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale,
applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e
materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini
statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea,
sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di
immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è
sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato.
MUSICA
L’alunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e
l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti.
Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi e alla produzione di brani musicali.
È in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di
elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al
patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici.
Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla
propria esperienza musicale e ai diversi contesti storico-culturali.
Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di
appropriati codici e sistemi di codifica
FRANCESE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado per
la seconda lingua comunitaria
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su
argomenti familiari e abituali.
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.
Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo.
Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante.
Stabilisce relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio.
Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare.
EDUCAZIONE FISICA
L’alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti.
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri,
praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair – play) come modalità di relazione quotidiana e di
rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un
sano stile di vita e alla prevenzione.
Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.
È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune.
RELIGIONE
Si rimanda ai Traguardi esplicitati a pag. 104.
INGLESE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado
per la lingua inglese
(I traguardi sono riconducibili al Livello A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue del
Consiglio d’Europa)
L’alunno comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti
familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio.
Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli
veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti
anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e
progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
La scuola e i docenti in particolare, attiveranno le seguenti modalità di rapporto e contatto con i genitori
dei nostri studenti e studentesse:

Libretto delle comunicazioni

Ricevimento individuale dei docenti

Ricevimento generale.
Tutto quanto espresso nel presente Piano dell‟offerta formativa è contenuto nei progetti e nelle
programmazioni, che i docenti hanno approntato all‟inizio dell‟anno scolastico.
I progetti sono depositati in presidenza e possono essere visionati dietro richiesta.
PROGETTO ISTRUZIONE DOMICILIARE
Il servizio di istruzione domiciliare costituisce una reale possibilità di ampliamento dell‟offerta formativa,
che riconosce ai minori malati, il diritto-dovere alll‟istruzione, anche a domicilio, al fine di facilitare il loro
reinserimento nelle scuole di provenienza e prevenire la dispersione e l‟abbandono scolastico.
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Il progetto si inserisce in un contesto di progettazione di Istituto (POF) in quanto condiviso a livello di
O.O.C.C. ( C.M. n.56 del 4 Luglio 2003, Protocollo di Intesa del 24 Ottobre 2003 siglato dal MIUR e dal
Ministero della Salute).
La finalità della scuola è quella di:

Garantire il diritto allo studio del bambino ospedalizzato

Favorire la continuità con la sua esperienza scolastica

Limitare il disagio dovuto alla forzata permanenza in ospedale con proposte educative mirate

Soddisfare il bisogno di apprendere, conoscere e comunicare
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Continuità
L‟Istituto Comprensivo riconosce l‟unitarietà del percorso formativo, che deve tendere allo sviluppo
armonico dell‟alunno e alla costruzione della sua identità. La legge 148/1990 di riforma della Scuola
Primaria, infatti, afferma, nelle Finalità Generali, che:

“…la scuola Primaria, anche mediante forme di raccordo pedagogico curricolare e organizzativo
con la scuola Dell‟infanzia e la scuola Secondaria di Primo Grado, contribuisce a realizzare la
continuità del processo educativo…”, prevedendo l‟elaborazione di piani d‟intervento mirati a
promuovere la continuità, attraverso una progettazione intenzionale ed organizzata di “azioni
positive”.
la legge 53/2003 di riforma del Sistema Scolastico ribadisce che:

“ La scuola Primaria è articolata in un primo anno, raccordato con la scuola dell‟Infanzia e in due
periodi didattici “biennali…” e che “ Il primo ciclo dell‟istruzione è costituito dalla scuola Primaria e
dalla scuola Secondaria di Primo Grado (…). Esso ha la durata di otto anni e costituisce il primo
segmento in cui si realizza il diritto–dovere all‟istruzione e formazione”.
La “continuità” del processo educativo, pertanto, consiste nel considerare il percorso formativo secondo
una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall‟alunno e riconosca la
specificità educativa dell‟azione di ciascun ordine di scuola.
Orientamento
Per attivare percorsi di orientamento nella scuola odierna significa mettere in conto la molteplicità delle
transizioni e dei processi di cambiamento nel corso della vita degli alunni, le diversità dei soggetti (le loro
domande, caratteristiche e risorse), le connessioni tra bisogni e opportunità, i nuovi paradigmi del
processo di apprendimento, soprattutto quello relativo alla centralità del soggetto.
L‟approccio più efficace è quello che è volto ad educare allo sviluppo di competenze che mettano il
soggetto in grado di fronteggiare il compito della scelta. Per questo motivo tutti i cicli scolastici hanno
responsabilità nel campo dell‟orientamento, ciascuno nell‟ambito di specifiche finalità. Infatti, fin dalla
scuola dell‟infanzia, in quanto promotrice dello sviluppo affettivo, cognitivo, sociale e delle potenzialità di
autonomia e creatività, si deve favorire da parte degli alunni l‟ acquisizione di capacità e competenze per
vivere e orientarsi nel mondo in modo autonomo e responsabile.
Nell‟ultimo anno della scuola secondaria di primo grado si avvia a compimento una fase importante circa
la maturazione delle suddette capacità e le competenze maturate devono essere potenziate, affinché i
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ragazzi
siano in grado di operare con piena consapevolezza la scelta del percorso da proseguire nel
cammino della loro formazione. In questa fase di potenziamento gioca un ruolo determinante la
dimensione dell‟informazione orientativa che consiste nella presentazione delle opportunità formative, del
caratteristiche
della
realtà
locale,
delle
qualifiche
e
dei
profili
professionali,
delle
prospettive
occupazionali.
In quest‟ottica, il completamento della formazione orientativa per gli alunni delle classi terze della scuola
secondaria di primo grado si traduce nelle azioni indicate nel seguente prospetto:
Per capire se stessi
Aiuto agli alunni.
Questionari per valutare interessi e
La finalità è quella di aiutare gli
attitudini.
alunni
a
riflettere
su
una
percezione reale di sé.
Per conoscere le offerte formative
Incontri con docenti e alunni di
Presentazione
degli
istituti di istruzione secondaria
distribuzione
di
superiore.
informativo, domande degli alunni.
istituti.
Gli
Visita
ad
istituti
di
istruzione
secondaria superiore.
istituti,
materiale
La finalità è quella di ricevere
informazioni
relative
ai
vari
alunni
possono
osservare
La finalità è quella di far entrare
direttamente
strutture,
laboratori,
in contatto diretto gli alunni con
raccogliere
materiale
attività
e
la realtà degli istituti.
informativo.
Partecipazione
ad
sull’orientamento
iniziative
si
realizza
tramite
La
finalità
è
quella
di
far
azioni di front office per la raccolta,
conoscere agli alunni i profili, le
promosse ed organizzate da vari
l‟elaborazione
offerte formative, il genere e i
Enti
materiali informativi. L‟informazione
contenuti di attività
può
e
quadri orari o altre specificità
di svariato
degli indirizzi verso i quali sono
locali
scolastico
L‟informazione
nell’ambito
della
provincia di Cagliari.
e
integrarsi
strategie
classificazione
con
strumenti
comunicative
genere,
come
interventi
di
di
di studio, i
più interessati e di poter chiedere
consulenza.
tutti i chiarimenti necessari.
Gli alunni assistono alle lezioni e
La
interesse alle lezioni in alcuni
prendono
conoscere da vicino modalità di
istituti di istruzione secondaria
quanto potrebbe rappresentare per
svolgimento
superiore,
loro
attività
Partecipazione
per
gruppi
concordando
di
gli
incontri.
visione
il
direttamente
percorso
di
formativo
successivo.
finalità
taluni
quella
e
di
far
contenuti
di
relative
al
didattiche
probabile indirizzo di scelta e
poter
In
è
casi,
anche
i
genitori
possono visitare l‟istituto e richiedere
realtà
familiarizzare
con
la
con
quale
una
presto
potrebbero entrare in contatto.
informazioni.
Per riflettere prima di scegliere
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Consiglio orientativo
Il Consiglio di classe predispone
La finalità è quella di offrire agli
dopo
alunni
un
attento
esame
delle
e
alle
famiglie
attitudini, degli stili cognitivi e
un’opportunità per riflettere sul
delle
futuro percorso di formazione.
risposte
interventi
consiglio
alunno
durante
organizzati
orientativo
e
lo
per
gli
,
il
ogni
consegnano
alle
Il consiglio orientativo espresso
dai docenti non è vincolante per
alunni e famiglie ai fini della
famiglie.
successiva
proseguimento
scelta
degli
del
studi
secondari superiori.
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Obbiettivi di Apprendimento dei tre ordini di Scuola
Integrazioni alle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo d'istruzione
relative all'insegnamento della religione cattolica.
Scuola dell'Infanzia
Le attività in ordine all'insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono
occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e
valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere
al bisogno di significato di cui anch'essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella
sua globalità, i traguardi relativi all'Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza.
Di conseguenza ciascun campo di esperienza viene integrato come segue:
Il sé e l'altro

Relativamente alla religione cattolica: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l'insegnamento di
Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita
nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri,
anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo in movimento

Relativamente alla religione cattolica: Riconosce nei segni del corpo l'esperienza religiosa propria e
altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l'immaginazione e le
emozioni.
Immagini, suoni, colori

Relativamente alla religione cattolica: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici
delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per
poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.
I discorsi e le parole

Relativamente alla religione cattolica: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando
semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una
comunicazione significativa anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
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
Relativamente alla religione cattolica: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo,
riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare
sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
Scuola Primaria
L'insegnamento della religione cattolica fa sì che gli alunni riflettano e si interroghino sul senso della loro
esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo
dinamico, armonico ed evolutivo.
Vista la ripartizione delle discipline d'insegnamento in tre distinte aree disciplinari, l'insegnamento della
religione cattolica si colloca nell'area linguistico-artistico-espressiva in cui, a partire dal confronto
interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui
può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici in cui
esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere,
interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose e
l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese.
Nel quadro delle diverse discipline appartenenti a ciascuna area, l'insegnamento della religione cattolica si
presenta nel modo seguente.
Religione cattolica
Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell'esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per
la piena formazione della persona. Esso permette, infatti, l'acquisizione e l'uso appropriato di strumenti
culturali che, portando al massimo sviluppo il processo di simbolizzazione che la scuola stimola e
promuove in tutte le discipline, consente la comunicazione anche su realtà altrimenti indicibili e
inconoscibili. Il confronto, poi, con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale
e costruttivo per la convivenza civile, in quanto permette di cogliere importanti aspetti dell'identità
culturale di appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti.
La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana;
per questo, secondo le indicazioni dell'Accordo di revisione del Concordato, la Scuola Italiana si avvale
della collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti
che vogliano avvalersi di questa opportunità. L'insegnamento della religione cattolica (Irc), mentre offre
una prima conoscenza dei dati storico-positivi della Rivelazione cristiana, favorisce e accompagna lo
sviluppo intellettuale e di tutti gli altri aspetti della persona, mediante l'approfondimento critico delle
questioni di fondo poste dalla vita. Per tale motivo, come espressione della laicità dello Stato, l'Irc è
offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, come radice di tanta
parte della cultura italiana ed europea. Stanti le disposizioni concordatarie, nel rispetto della libertà di
coscienza, è data agli studenti la possibilità di avvalersi o meno dell'Irc.
La proposta educativa dell'Irc consente la riflessione sui grandi interrogativi posti dalla condizione umana
(ricerca identitaria, vita di relazione, complessità del reale, bene e male, scelte di valore, origine e fine
della vita, radicali domande di senso...) e sollecita il confronto con la risposta maturata nella tradizione
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cristiana nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità differenziate a seconda della
specifica fascia d'età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un
confronto mediante il quale la persona, nell'esercizio della propria libertà, riflette e si orienta per la scelta
di un responsabile progetto di vita. Emerge così un ulteriore contributo dell'Irc alla formazione di persone
capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un
contesto di pluralismo culturale e religioso.
In tal senso l'Irc - al di là di una sua collocazione nell'area linguistico-artistico-espressiva - si offre
anche come preziosa opportunità per l'elaborazione di attività interdisciplinari, per proporre percorsi di
sintesi che, da una peculiare angolatura, aiutino gli alunni a costruire mappe culturali in grado di
ricomporre nella loro mente una comprensione unitaria della realtà.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono formulati in modo da esprimere la tensione
verso tale prospettiva e collocare le differenti conoscenze e abilità in un orizzonte di senso che ne espliciti
per ciascun alunno la portata esistenziale.
Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d'età sono articolati in quattro ambiti tematici,
tenendo conto della centralità della persona di Gesù Cristo:

Dio e l'uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo;

la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;

il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;

i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi squisitamente religiosi con
la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

L'alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i
contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell'ambiente in cui vive; riconosce il
significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali
festività nell'esperienza personale, familiare e sociale.

Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra
cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le
caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell'analisi delle pagine a lui più
accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

Si confronta con l'esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del
cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano
per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul
valore che essi hanno nella vita dei cristiani.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria
Dio e l'uomo
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
Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire
un'alleanza con l'uomo.

Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai
cristiani.

Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.

Riconoscere la preghiera come dialogo tra l'uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la
specificità del "Padre Nostro".
La Bibbia e le altre fonti

Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.

Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della
creazione, le vicende e le figure principali del popolo d'Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e
degli Atti degli apostoli.
Il linguaggio religioso

Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell'ambiente, nelle celebrazioni e
nella pietà tradizione popolare.

Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di
celebrare, ecc.).
I valori etici e religiosi

Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell'amore di Dio e del prossimo come
insegnato da Gesù.

Riconoscere l'impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la
carità.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Dio e l'uomo

Descrivere i contenuti principali del credo cattolico.

Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all'uomo il volto del Padre e annuncia il
Regno di Dio con parole e azioni.

Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e
azione dello Spirito Santo.

Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e
metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino
ecumenico.

Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli aspetti più
importanti del dialogo interreligioso.
La Bibbia e le altre fonti

Leggere
direttamente
pagine
bibliche
ed
evangeliche,
riconoscendone
il
genere
letterario
individuandone il messaggio principale.
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e
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
Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del
tempo, a partire dai Vangeli.

Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni.

Decodificare i principali significati dell'iconografia cristiana.

Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita di santi e in Maria, la madre di Gesù.
Il linguaggio religioso

Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita
della Chiesa.

Riconoscere il valore del silenzio come "luogo" di incontro con se stessi, con l'altro, con Dio.

Individuare significative espressioni d'arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per
rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli.

Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria
fede e il proprio servizio all'uomo.
I valori etici e religiosi

Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell'uomo e confrontarla con quella delle principali
religioni non cristiane.

Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un
personale progetto di vita.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L'alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di
senso, cogliendo l'intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa
interagire con persone di religione differente, sviluppando un'identità capace di accoglienza, confronto e
dialogo.

Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita
e dell'insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della
storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per
avviarne una interpretazione consapevole.

Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in
ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico,
culturale e spirituale.

Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita
progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell'esistenza e impara a dare valore ai
propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che
lo circonda.
Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado
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Dio e l'uomo

Cogliere nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.

Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico - cristiana (rivelazione, promessa,
alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza...) e confrontarle con quelle di altre
maggiori religioni.

Approfondire l'identità storica, la predicazione e l'opera di Gesù e correlarle alla fede cristiana che, nella
prospettiva dell'evento pasquale (passione, morte e risurrezione), riconosce in Lui il Figlio di Dio fatto
uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo.

Conoscere l'evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da Dio, universale e
locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa
l'azione dello Spirito Santo.

Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte ma non
conflittuali dell'uomo e del mondo.
La Bibbia e le altre fonti

Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella fede della Chiesa è
accolta come Parola di Dio.

Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni necessarie ed
avvalendosi correttamente di adeguati metodi interpretativi.

Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche (letterarie, musicali,
pittoriche...) italiane ed europee.
Il linguaggio religioso

Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche e dei sacramenti
della Chiesa.

Riconoscere il messaggio cristiano nell'arte e nella cultura in Italia e in Europa, nell'epoca tardo-antica,
medievale, moderna e contemporanea.

Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un confronto con quelli di altre
religioni.

Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall'antichità ai nostri giorni.
I valori etici e religiosi

Cogliere nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa.

Riconoscere l'originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della condizione umana
nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male.

Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle relazioni
affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo culturale e
religioso.

Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la realizzazione di un
progetto libero e responsabile
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ATTIVITÀ ALTERNATIVA PER GLI ALUNNI CHE NON SI AVVALGONO DELL’I.R.C.
L‟insegnamento della religione cattolica rientra fra le discipline del curricolo, nel rispetto della scelta delle
famiglie, per coloro che non si avvalgono dell‟IRC, la scuola predispone l‟insegnamento dell‟attività
alternativa.
Nella Scuola dell’Infanzia l‟attività alternativa, mirata a suscitare l‟interesse dei bambini partecipanti,
propone l‟educazione grafico-pittorica.
Nella Scuola Primaria gli alunni che non si avvalgono di tale insegnamento seguiranno una attività
alternativa non curricolare secondo le indicazioni del consiglio d‟interclasse, svolta dal docente in orario di
contemporaneità.
Nella Scuola Secondaria di primo grado gli alunni che non hanno scelto di frequentare l‟ora di
religione cattolica, seguiranno l‟attività alternativa che prevede un percorso sviluppato, anche in forma
laboratoriale, dal consiglio di classe, secondo le indicazioni già menzionate a pag. 89.
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INTEGRAZIONE ALUNNI
Alunni con bisogni speciali
GLI d’Istituto (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione)
“Nell‟Istituto è presente, per garantire e curare l‟integrazione degli alunni con bisogni speciali il Gruppo di
lavoro e di studio per l‟Handicap e l‟Inclusione denominato GLI (Gruppo di Lavoro per l‟Inclusione).
Il gruppo di studio e di lavoro d‟istituto, previsto dall‟art. 15, comma 2, della legge n. 104/92, è costituito
a cura del Dirigente Scolastico“.
COMPONENTI
il Dirigente Scolastico , in qualità di Capo d‟Istituto è garante del diritto all‟istruzione e coordinatore .
– funzione strumentale, su indicazione del Collegio Docenti, organizza e coordina le attività relative al
progetto d‟Istituto, in tutte le sue fasi, monitorandone i risultati.
- docenti di classe e insegnanti di sostegno, la responsabilità della qualità dell‟integrazione scolastica è
del Collegio dei Docenti e degli Organi Collegiali della scuola, che prevedono nel P.O.F tutte le azioni da
intraprendere per garantire un positivo progetto di vita per ogni alunno. La responsabilità diretta
dell‟integrazione scolastica di ciascun alunno disabile è del team docente, che progetta attraverso i P.E:I.
tutti gli interventi didattici individualizzati, di gruppo, equivalenti alla classe, differenziati, utili allo
sviluppo scolastico di tutti i potenziali dell‟alunno. Gli insegnanti della classe dell‟alunno sono tenuti a
partecipare alle riunioni interistituzionali con altri operatori nelle fasi di progettazione , confronto e
verifica della singola situazione. L‟insegnante di sostegno è affidato alla classe, di cui è contitolare, e
rappresenta una risorsa di contesto per garantire una proficua individualizzazione e socializzazione
dell‟alunno.
- personale educativo assistenziale, eventualmente assegnato dal Comune per favorire l‟integrazione
scolastica, va inteso come risorsa professionale che aiuta la scuola e la famiglia a veicolare condizioni di
apprendimento,
di socializzazione, di relazione utili a garantire un positivo progetto di vita. Svolge
funzioni di supporto educativo, secondo quanto disposto dal P.E.I., in particolare negli ambiti
dell‟autonomia personale e della comunicazione, organizzando interventi volti a favorire, tra l‟altro la
deambulazione, l‟attivazione di prassie, l‟orientamento spazio temporale, l‟organizzazione del lavoro
scolastico, l‟uso di ausili e di strumentazioni specifiche, l‟ampliamento e l‟arricchimento delle forme di
comunicazione e delle capacità d‟interazione con le persone, il coinvolgimento in attività laboratoriali e di
lavoro di gruppo. Detto personale, assegnato prevalentemente per situazioni di gravità, deve
agire in
momenti collegati e integrati con le attività della classe in collaborazione con gli insegnanti e svolgere
funzioni di collegamento tra diverse attività, diversi contesti di vita e di apprendimento. Il personale
educativo assistenziale è funzionalmente posto alle dipendenze della scuola, partecipa pienamente alla
progettazione e alla verifica dell‟integrazione scolastica.
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- rappresentante ASL o personale sanitario e sociale, direttamente coinvolto nel progetto di vita del
singolo alunno, è tenuto non solamente alla predisposizione degli strumenti previsti dalla vigente
normativa, ma a collaborare con la scuola, sia con una continua consulenza sia con una coprogettazione
degli aspetti comuni, in visione unitaria che pone al centro il progetto di vita dell‟alunno disabile.
- rappresentante servizi sociali Ente Comunale.
- genitori alunni disabili, partecipano attivamente al processo di integrazione scolastica
altro personale (es. collaboratore scolastico, L.I.S, rappresentanti di associazioni di disabili…)
Integrazione alunni speciali
L‟autonomia delle istituzioni scolastiche non è da intendersi come un fine,ma quale mezzo per garantire,
attraverso interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana ,il
successo formativo dei soggetti che ad esse si rivolgono. Questo vale,in modo particolare ,per gli alunni
con bisogni speciali che frequentano il nostro istituto.
Per arrivare ad una piena integrazione nella scuola degli alunni in situazione di handicap, è necessario
considerare la scuola area privilegiata di interventi che la rendano sempre più luogo di vita e di cultura
valorizzando ogni individuo come “PERSONA”.
L‟alunno con handicap che frequenta la scuola è un alunno come tutti gli altri e le aspettative di ognuno
sono quelle di perseguire una vita normalizzante e di raggiungere una reale integrazione sociale.
Il processo di integrazione degli alunni in situazione di handicap arricchisce sia l‟alunno in difficoltà sia
tutto il gruppo classe; è un‟occasione di maturazione per tutti ed è fonte di una preziosa dinamica di
rapporti e di interazioni.
L‟orientamento che caratterizza il nostro Istituto è quello volto ad “accogliere” tutti gli alunni in situazione
di difficoltà e la scuola si organizza e pianifica le attività educative didattiche per rispondere in modo
flessibile ai bisogni e alle esigenze di ognuno.
Presupposto fondamentali per l’integrazione :conoscere i bambini.
Per ogni alunno in situazione di handicap vengono effettuati colloqui con:
- specialisti
- familiari
- educatori che hanno operato nel precedente grado d‟istruzione
- strutture esterne
COMPETENZE DEL GLI D’ISTITUTO
GLH, di cui all'articolo 15, comma 2 della Legge 104/92, è un organismo consultivo. Può limitarsi a
presentare proposte ai diversi organismi monocratici e collegiali della scuola, che decidono. E' quindi
legittimo che tale gruppo formuli tutte le proposte che ritiene utili; ma la decisione spetta agli organi
decisionali (avvocato S. Nocera).
Tuttavia l'azione del Gruppo di studio e di lavoro a livello di scuola può essere riassunta in competenze di
tipo organizzativo, progettuale e valutativo, e consultivo.
Competenze di tipo organizzativo:
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- Gestione delle risorse personali (assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni; utilizzo
delle compresenze fra docenti; pianificazione dei rapporti con gli operatori extrascolastici; reperimento
di specialisti e consulenze esterne; ecc.).
- Definizione delle modalità di passaggio e di accoglienza dei minori in situazione di handicap; gestione
e reperimento delle risorse materiali (sussidi, ausili tecnologici, biblioteche specializzate e/o centri di
documentazione, ecc.).
- Censimento delle risorse informali (volontari, famiglie, alunni, competenze non ufficialmente
riconosciute, ecc.).
Competenze di tipo progettuale e valutativo:
- Formulazione di progetti per la continuità fra ordini di scuola
- Progetti specifici per l'handicap, in relazione alle tipologie
- Progetti relativi all'organico (ad esempio, per la riduzione delle classi che ospitano alunni disabili)
- Progetti per l'aggiornamento del personale, anche in una prospettiva interistituzionale.
Competenze di tipo consultivo:
- Assunzione di iniziative di collaborazione e tutoring fra docenti (in presenza di specifiche minorazioni);
costituzione di gruppi di lavoro misti
- Creare raccordi tra il piano di lavoro della classe e il P.E.I
- Attivare, all‟interno dei plessi, di tutte le risorse umane e strumentali per promuovere una vera
integrazione.
- Documentazione
e costituzione di banche dati. Si tratta di una operatività intesa a impegnare
preventivamente la disponibilità della scuola, predisponendo in anticipo gli interventi che promuovano
l'integrazione, concepita quale fenomeno complesso, richiedente competenze plurime e una cultura
condivisa
- Collaborare per l‟elaborazione e la verifica del P.E.I.
Come schema di regolamento si fa riferimento al regolamento del Consiglio d‟Istituto.
Per poter rendere operative le competenze del GLI d‟Istituto occorre attuare azioni e specifiche
attenzioni,quali di seguito:
Decretazione formale del G.L.I. di Istituto da parte del Dirigente Scolastico ad inizio anno, prima
dell‟inizio dell‟anno scolastico.
Convocazione formale del G.L.I. di Istituto da Parte del D.S. con precisazione dell‟o.d.g.,possibilmente
definito con la collaborazione dei membri del G.L.I.
Proposta di effettuare almeno 3/4 incontri annuali con possibilità di indire altri incontri se necessari,con la
seguente tempistica:
inizio anno (prima dell‟inizio delle lezioni,prima quindicina di settembre)
proposte modifiche al POF, proposte progetti, monitoraggio inizio anno (nov.)
primi febbraio
fine maggio (verifica anno scolastico,proposte anno successivo)
Puntuale verbalizzazione degli incontri del gruppo
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DOCUMENTAZIONE PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
RIF.dcpm N°18572006
Accertamento
L‟accertamento della situazione di alunno disabile può essere effettuato solo per gli alunni che abbiano
già eseguito un inquadramento diagnostico e funzionale dal quale sia emersa la presenza di una
situazione di disabilità associata alla necessità di garantire supporti all‟integrazione scolastica. Particolare
attenzione andrà posta per i bambini che stanno frequentando la scuola e per i quali in corso d‟anno
scolastico siano emersi problemi. In tal caso la scuola si premurerà di suggerire ai genitori la necessità
dell‟inquadramento diagnostico presso i servizi specialistici, indicando un invio entro novembre-dicembre
dell‟anno in corso. Solo in tal caso sarà infatti possibile rispettare una tempistica che consenta una
richiesta di supporto scolastico per l‟anno successivo. L‟accertamento è‟ effettuato dal collegio istituito
presso le Aziende Sanitarie Locali. E‟ opportuno segnalare che il percorso di integrazione scolastica della
persona con disabilità non si esaurisce con l‟accertamento che invece costituisce il primo passo a garanzia
del diritto allo studio delle persone disabili. Il Collegio ha infatti la funzione di accertare la disabilità ed
il conseguente diritto soggettivo ad usufruire di supporti per l‟integrazione scolastica. Sarà poi il
servizio che ha in carico il ragazzo, in base al risultato dell‟accertamento, a indicare/concordare con
famiglia e scuola la tipologia dei supporti più opportuni, farsi garante dei successivi adempimenti e fornire
la consulenza alla scuola.
Diagnosi funzionale
La diagnosi funzionale è il secondo importante elemento del processo di integrazione scolastica del
bambino disabile
La Diagnosi Funzionale è un atto sottoposto alla Legge che tutela la privacy.
Deve essere redatta entro il 30 luglio dell‟anno precedente (ma sarebbe preferibile averla già entro metà
marzo) ad ogni passaggio di ciclo scolastico e aggiornata periodicamente.
Se l‟équipe multidisciplinare non fa la Diagnosi funzionale in tempo utile per l‟iscrizione, può essere
sollecitata dai genitori (o dalla scuola, ma solo su espressa richiesta della famiglia).
In mancanza della Diagnosi Funzionale la scuola non è messa in grado di realizzare la progettazione
individualizzata per l‟alunno disabile.
La diagnosi funzionale non si limita ad accertare il tipo e la gravità del deficit, ma indica le aree di
potenzialità dal punto di vista funzionale. Questo costituisce il necessario presupposto per la stesura del
Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e del conseguente Progetto Educativo Individualizzato (PEI).
Attraverso questa documentazione la scuola deve richiedere ed attuare tutte le iniziative volte a ottenere
le risorse necessarie per l‟inserimento dell‟alunno disabile (richiesta dell‟insegnante di sostegno, risorse
economiche per materiali, richieste di eventuale trasporto, ecc.).
Profilo Dinamico Funzionale(PDF)
Il profilo dinamico funzionale è atto successivo alla Diagnosi Funzionale. Descrive in modo analitico i
diversi livelli di risposta dell‟alunno in situazione di handicap, in relazione allo sviluppo potenziale e alle
difficoltà che dimostra. Costituisce una guida per la progettazione degli interventi, evidenziando le
potenzialità e i bisogni dell‟alunno. Prevede una descrizione funzionale nelle varie aree dello sviluppo,
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finalizzata a fare emergere le competenze trainanti per l‟apprendimento e la definizione delle attività di
mantenimento.
Quando Il Profilo Dinamico Funzionale va aggiornato: a conclusione della scuola materna, della scuola
elementare, della scuola media; alla fine del secondo anno della scuola elementare; eventualmente in
ulteriori momenti dell‟iter scolastico, qualora i Servizi ASLe/o la Scuola ne ravvisino la necessità.
Progetto Educativo Individualizzato (PEI).
Il piano educativo personalizzato è una descrizione degli interventi che, sulla base della Diagnosi
Funzionale e del Profilo Dinamico Funzionale, sono stati predisposti per l‟alunno in situazione di handicap,
in un determinato periodo, ai fini della realizzazione del diritto/dovere all‟educazione e all‟istruzione.
Ai fini della definizione del Piano Educativo Personalizzato il Capo d‟Istituto indirà degli incontri (GLI
OPERATIVO)
tra
operatori
ASL,
personale
insegnante
curriculare,
di
sostegno
ed
operatore
psicopedagogico (ove presente), con il coinvolgimento attivo della famiglia.
Tali incontri saranno modulati sulla base delle necessità del singolo caso. Di norma saranno da prevedersi
un incontro nella fase iniziale dell‟anno scolastico (mesi ottobre/novembre) e uno di verifica a conclusione
dell‟anno scolastico (mese di maggio).
Attivazione delle forme di integrazione e di sostegno
Alla
Diagnosi Funzionale fa seguito la redazione del profilo dinamico funzionale e del piano educativo
individualizzato da definire entro il 30 luglio dell‟anno scolastico precedente, per gli effetti previsti dalla
legge 20 agosto 2001, n. 333.
2. Nel GLI operativo, in sede di formulazione del piano educativo individualizzato i soggetti interessati di
cui sopra, elaborano proposte relative alla individuazione delle risorse necessarie, ivi compresa
l'indicazione del numero delle ore di sostegno.
Occorre precisare che la tempistica per la formulazione del "profilo dinamico funzionale" (Pdf) e del "piano
educativo individualizzato" (Pei), è stata cambiata dal DPCM n .185/06, a causa dell'esplicito richiamo
effettuato alla legge n. 333/01 che anticipa a fine luglio dell'anno antecedente la frequenza degli alunni le
risposte alle richieste di risorse umane e materiali, fra le quali ad esempio le ore di sostegno didattico, il
numero di collaboratori e collaboratrici scolastiche formati per l'assistenza igienica agli alunni con grave
disabilità da richiedere all'Ufficio scolastico regionale e quelle di assistenza per l'autonomia e la
comunicazione, quelle per l'eliminazione delle barriere architettoniche e senso-percettive, per gli arredi ed
ausili specifici, nonché per il trasporto gratuito, da richiedere al Comune. La formulazione del PDF, così
come prescrive il DCPM n.185/06 deve essere fatto per gli alunni che già hanno un consiglio di classe (ad
esempio dalla seconda alla quinta elementare; dalla seconda alla terza media; dalla seconda alla quinta
superiore) provvede lo stesso consiglio di classe. Per gli alunni che si iscrivono in prima elementare,
provenendo dalla scuola materna o in prima media o in prima superiore, dovrebbe provvedere un gruppo
di docenti dei due ordini di scuola secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale n. 339/92 sulla
continuità educativa. Per quanti infine si iscrivono per la prima volta, senza avere alle spalle un trascorso
scolastico, come gli iscritti alla prima scuola materna o alla prima elementare, dovrebbe provvedere il
nucleo di docenti presenti nel "gruppo di lavoro di istituto" di cui all'art 15 comma 2 legge n. 104/92,
integrato da qualche docente "funzione -strumentale per l'integrazione scolastica". Ovviamente in questi
ultimi due casi dovrebbe essere convocata la famiglia che, in forza dell'art. 12 comma 5 legge n. 104/92,
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ha il diritto di partecipare alla stesura del Pdf e del Pei e dovrebbe pure essere conosciuto in uno o più
brevi incontri l'alunno. Ciò permetterà così di effettuare entro giugno le richieste alle diverse autorità
amministrative,
in
modo
che
a
settembre
le
risorse
possano
essere
presenti
a
scuola.
Si tenga presente che il DPR del „ 94 stabiliva che il Pdf dovesse redigersi dopo due mesi di osservazione
dall'inizio dell'anno scolastico e conseguentemente il Pei ed il successivo piano degli studi personalizzato
(di cui all'art 41 del decreto ministeriale n. 331/98) dovesse stilarsi in seguito e quindi a ridosso di
Natale, lasciando l'alunno privo di un progetto didattico per oltre un trimestre. Il DPCM del 2006 ha
eliminato questa prassi
L’ASSISTENZA PER L’AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE
Nel caso in cui la situazione dell‟alunno lo richieda, oltre agli insegnanti di classe e di sostegno sono
previste altre figure professionali per affrontare problemi d‟autonomia e/o di comunicazione.
E‟ fatto obbligo all‟Amministrazione Comunale di provvedere a tali figure che abbiano qualificazione e
professionalità in campo educativo.
L’ASSISTENZA MATERIALE ED IGIENICA E I COLLABORATORI SCOLASTICI
Per l‟assistenza materiale di base degli alunni con disabilità per i loro spostamenti da fuori a dentro la
scuola ed al di fuori della scuola stessa, debbono provvedere i collaboratori scolastici (oggi personale
ATA) dipendenti dalle singole scuole (salvo eventuali differenze contrattuali nelle regioni a statuto
speciale).
È altresì compito specifico dei collaboratori e delle collaboratrici scolastiche garantire l‟assistenza igienica
per l‟igiene personale, prestando attenzione anche al fatto che il collaboratore sia dello stesso sesso
dell‟alunno.
Alunni in situazione di disagio sociale
Gli alunni con difficoltà di apprendimento o a rischio di dispersione vengono seguiti, per quanto possibile,
con strategie educative differenti a seconda dell‟organizzazione dei vari ordini di scuola.
La scuola dell'infanzia, molto più agevolata dal tipo di organizzazione, permette il passaggio dei bambini
con problemi da una sezione ad un‟altra in base ad esigenze particolari, alle potenzialità e alle difficoltà
dei bambini stessi.
Nella scuola primaria la normativa vigente prevede la possibilità di utilizzare le ore di contemporaneità
per attività di recupero individualizzato con progetti specifici.
E‟ previsto nelle classi prime lo screening per la rilevazione dei disturbi dell‟apprendimento legati alle
difficoltà del linguaggio rilevato dal personale di un centro specializzato.
Nella scuola secondaria le opportunità sono diverse: il recupero viene effettuato durante le ore curricolari
durante le ore di compresenza e all‟interno di laboratori specifici.
A discrezione dei docenti della scuola primaria e secondaria, è possibile effettuare ore di recupero
extracurricolari specifiche per materia nelle ore pomeridiane, attraverso progetti sovvenzionati dalla
regione (del.51- del. 41)
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Tutti i progetti, i laboratori e le attività extrascolastiche hanno la funzione primaria di rendere
accattivante la scuola, di creare un ambiente sereno e, quando è possibile, divertente e di prevenire e
affrontare il problema del disagio.
Quando è necessario, possibile, e le famiglie lo permettono, interviene l‟ente locale in appoggio ai
docenti, con l‟invio di educatori e assistenti sociali, con il compito di seguire i ragazzi nelle ore
pomeridiane. Tuttavia sarebbero necessari interventi ben più radicali e duraturi nel tempo, poiché il
problema del disagio non si può affrontare intervenendo sul singolo individuo, ma richiede un‟azione
congiunta a più livelli: familiare, sociale, scolastico, istituzionale.
Sarebbe utile aiutare i genitori, a partire dalla scuola per l‟infanzia, con corsi adeguati o incontri con gli
esperti, ad affrontare le mille difficoltà che oggi, nella società consumistica e priva di valori, emergono
continuamente: analizzare insieme a loro le problematiche educative, ripristinare i veri valori come
affrontare le difficoltà, acquisire il senso del dovere, ecc.
VALUTAZIONE
Nella scuola il criterio di valutazione è uguale per tutti gli alunni e si basa sul raggiungimento degli
obiettivi previsti dalla programmazione della classe o dal e del conseguente .
Sono predisposte, sulla base del Piano di Studio Personalizzato, prove d‟esame corrispondenti agli
insegnamenti impartiti ed utili a valutare il progresso dell‟allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai
livelli d‟apprendimento iniziali.
Occorre indicare quali attività integrative o di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione dei
contenuti parziali di alcune discipline.
Alunni stranieri
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
PER L’INSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI
PROGETTO DI ISTITUTO
PREMESSA
La presenza degli alunni stranieri a scuola negli ultimi anni è aumentata in maniera costante anche nel
nostro territorio; tuttavia non vi è ancora una modalità pianificata con la quale affrontare l‟inserimento
scolastico dei nuovi alunni.
L‟atteggiamento degli insegnanti nei confronti dei nuovi allievi è complessivamente di disponibilità ed
aspettativa, ma si trovano anche a dover far fronte a grosse difficoltà didattiche e relazionali e ad un
profondo senso di solitudine e di impotenza.
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Il documento intende presentare un modello d‟accoglienza che illustri una modalità corretta e pianificata,
con la quale affrontare e facilitare l‟inserimento scolastico, e che possa essere considerato punto di
partenza all‟interno del percorso comune che le scuole si apprestano ad affrontare.
Certo è che non si tratta di dare risposte solo all‟emergenza, ma di revisionare contenuti e metodi di
lavoro, di mettersi in gioco sia sul versante delle relazioni, sia su quello delle conoscenze.
Il momento dell‟accoglienza rappresenta il primo contatto del bambino e della famiglia straniera con la
scuola. La modalità d‟inserimento considera contemporaneamente diversi aspetti:

amministrativo-burocratico,

relazionale e comunicativo,

educativo-didattico,

sociale-affettivo.
Questi diversi aspetti richiedono un insieme di attività che riguardano:

informazione ed iscrizione,

valutazione-assegnazione alla classe,

inserimento nell‟ambiente scolastico e nel territorio.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
Raccordo operativo tra scuole:
Commissione d‟Area:
Raccoglie i referenti delle singole Commissioni d‟Intercultura interne a tutti gli Istituti di ogni ordine e
grado.
Commissione d’Istituto:
Dirigente Scolastica
Docenti F.S.
1 docente referente per ogni plesso scolastico.
Che Che cosa si propone:
Il protocollo d‟accoglienza è un documento che è deliberato dal Collegio dei Docenti.
Contiene:

criteri,
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
principi,

indicazioni riguardanti l‟iscrizione e l‟inserimento degli alunni immigrati.
Definisce:

compiti e ruoli degli operatori scolastici.

le fasi dell‟accoglienza e delle attività di facilitazione per l‟apprendimento della lingua italiana.
Costituisce:

lo strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate.
Attua:

in modo operativo le indicazioni normative contenute nell‟Art.45 del DPR 31/8/99 n 394.
Compiti:

Raccoglie, elabora e aggiorna i dati relativi alla presenza degli alunni stranieri nei plessi dell‟
Istituto.

Effettua un colloquio con la famiglia durante il quale raccoglie informazioni su: la storia familiare,
personale, scolastica e le conoscenze linguistiche del bambino.

Effettua un colloquio con il bambino per valutare abilità, competenze, bisogni specifici di
apprendimento, interessi e aspettative.

Propone l‟assegnazione alla classe.

Fornisce le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno il bambino in classe.

Individua con il team docenti percorsi di facilitazione.

Pianifica un percorso d‟inserimento.

Prevede un monitoraggio costante dell‟inserimento.

Funge da tramite tra la scuola e la famiglia.

Funge da tramite tra la scuola e il territorio (contatta le associazioni che operano sul territorio,
attiva collaborazioni con le amministrazioni locali).

Organizza percorsi formativi per il personale docente e non docente.

Partecipa alla progettazione di corsi di formazione integrati tra gli operatori scolastici e di altre
istituzioni.

Verifica (annualmente) ed integra, se necessario, il protocollo d‟accoglienza.
ISCRIZIONE E PRIMA CONOSCENZA
Il primo incontro tra genitori, alunno, docente della commissione, il coordinatore di classe e il
mediatore linguistico, se necessario, mira a :

dare il benvenuto ai genitori,
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
dare più precise informazioni sul funzionamento e l‟organizzazione della scuola,

conoscere la situazione familiare e la storia personale dell‟alunno,

focalizzare le attitudini, gli interessi e i bisogni del ragazzo,

fornire informazioni sull‟attività extra-scolastiche: corsi di lingua, attività sportiva, oratori,

prime osservazioni sulla conoscenza della lingua e sull‟iter scolastico dell‟alunno,

Informazioni sulle modalità di assegnazione alla classe.
I locali della scuola dovrebbero essere muniti di indicazioni grafiche scritte in più lingue per facilitare
l‟orientamento dei nuovi alunni e delle loro famiglie all‟interno dell‟edificio.
PERIODO DI OSSERVAZIONE (conoscenza e valutazione)
Durata:
4 - 5 giorni coadiuvati, se necessario, dalla presenza del mediatore.
Finalità:
valutare competenze e abilità:

linguistico – espressive;

logico – matematico – scientifiche;

artistiche,

motorie,

manipolative,

interessi.
Organizzazione e metodologia:

Inserimento in gruppi di lavoro con alunni della stessa età anagrafica o di un anno inferiore o
superiore.

Attività individuali.

Utilizzo prevalente di tecniche non verbali, quali il disegno, la musica, la gestualità o la
fotografia.
PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE
L‟inserimento scolastico dei bambini stranieri avviene sulla base della legge n. 40 del 1998
sull‟immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. 394 Novembre 1999. Tale normativa sancisce che:

tutti i minori stranieri, sia regolari che no, hanno il diritto e l‟obbligo dell‟inserimento scolastico;

l‟iscrizione dei minori alla scuola dell‟obbligo può essere richiesta in un qualunque
periodo dell‟anno scolastico;
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
i minori devono essere iscritti alla classe corrispondente all‟età‟ anagrafica, salvo che la
Commissione d‟accoglienza, quale articolazione del Collegio, deliberi l‟iscrizione ad una classe
diversa, tenendo conto di:
o
ordinamento
degli
studi
del
paese
di
provenienza
(con
iscrizione
alla
classe
immediatamente superiore o immediatamente inferiore),
o
competenza, abilità e livelli di preparazione dell‟alunno,
o
corsi di studi svolto,
o
titolo di studi posseduto.
La Commissione deve provvedere alla ripartizione degli alunni stranieri, evitando classi con
presenza straniera predominante (4/5 bambini stranieri al massimo per ogni classe).
La Commissione può prevedere un periodo di orario scolastico ridotto per gli alunni stranieri al fine di
favorirne l‟inserimento.
I programmi scolastici non devono essere differenziati, ma adattati ai livelli di competenza dei singoli
alunni stranieri.
Possono essere attivati specifici interventi per facilitare l‟apprendimento della lingua italiana.
CASI PARTICOLARI
Inserimento in corso d‟anno in classe terminale (V elementare, III media):

valutare tutte le variabili sopra elencate;

prolungare il periodo di osservazione;

prevedere la possibilità di un‟eventuale ripetizione della classe frequentata nel paese d‟origine;

prevedere un incontro tra i docenti dei diversi ordini di scuola per gestire il passaggio nel
migliore modo possibile.
AZIONE DI TUTORAGGIO
Individuazione per ogni alunno straniero di un ragazzo italiano o immigrato di vecchia data, o nato in
Italia da genitori stranieri, che svolga una funzione di tutor, di ”compagno di viaggio” specialmente nei
primi tempi.
INSERIMENTO IN CLASSE
La Commissione d‟accoglienza, insieme agli insegnanti di classe, individuerà, sulla base delle
risorse interne ed esterne possibili, percorsi di facilitazione da attivare a liv ello didattico e
relazionale.
Finalità:

aiutare il bambino a superare le difficoltà che incontra nella sua nuova realtà,

educare all‟incontro ,al rispetto e alla convivenza delle diversità,
111
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014

rispondere al senso di confusione e smarrimento, al bisogno di accettazione del bambino
straniero neo arrivato.
Percorso di facilitazione didattica:

rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento,

uso di materiali visivi musicali e grafici,

semplificazione linguistica,

adattamento dei programmi curricolari,

istituzione di laboratori di L2.
Percorsi di facilitazione relazionale:

programmazione di attività interculturali rivolta a tutti gli alunni,

utilizzo di materiale nelle diverse lingue,

promozione di attività di piccolo gruppo,

coinvolgimento delle famiglie degli alunni.
COLLABORAZIONE CON IL TERRITORIO
Per promuovere la piena integrazione degli alunni stranieri nel contesto sociale e per realizzare il
progetto educativo nel rispetto delle pari opportunità, la scuola deve facilitare le iniziative in rete tra
scuola, enti locali, associazioni no profit.
Dovranno essere predisposte iniziative e interventi per agevolare l‟inserimento nel
tessuto sociale e territoriale.
La Commissione d‟accoglienza attiverà collaborazioni con le amministrazioni locali per:

costruire percorsi comuni di formazione,

confrontare esperienze,

proporre servizi.
3)Progetto D’Istituto
Progettiamo l’accoglienza
“Come prepararsi al primo giorno di scuola”
OBIETTIVI
1.
Favorire la conoscenza tra genitori e corpo insegnanti della classe dove l’alunno sarà
inserito per mettere a proprio agio tutti i soggetti interessati. Questo significa:
PER I GENITORI
·
il genitore incontra e conosce gli insegnanti;
112
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
·
il genitore può raccontare il figlio, il deficit, le capacità, le difficoltà, eventuali
necessità di
strumentazioni
particolari, nonché
bisogni
relativi
alla cura
personale;
·
il genitore chiede una riflessione e un confronto sull’accessibilità degli spazi
scolastici.
PER I DOCENTI
·
i docenti sono informati che la classe dovrà accogliere un alunno diversamente
abile;
·
gli insegnanti acquisiscono conoscenze sull’alunno prima dell’inizio dell’anno
scolastico
PER ENTRAMBI
·
Conoscere e confrontarsi diminuisce timori e preoccupazioni reciproche.
Presentare l’insegnante di sostegno della classe. L’assenza dell’insegnante di sostegno non è
ammessa. In base alla legge 104/92 questo è un diritto del bimbo fin dal primo giorno di
scuola.
Presentare al genitore il referente dell‟handicap della scuola e illustrare al genitore l‟importanza e il
significato del glho, nonché l‟esistenza di almeno due riunioni annuali di questo gruppo.
Favorire la massima informazione: si chiede trasparenza sulla situazione fin dal primo giorno
di scuola perché la non chiarezza e i “forse” sono terribili per i genitori dei figli diversamente
abili.
Informare i genitori che la scuola è tenuta a presentare il P.E.I. (piano educativo individualizzato), e
riferire il periodo entro cui il progetto va elaborato nonché controfirmato da: insegnanti, neuropsichiatria
e famiglia.
Valutare le modalità per favorire l‟integrazione dell‟alunno diversamente abile nella classe.
COME RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI
Una riunione strutturata nei primi giorni di Settembre. Partecipanti alla riunione:
Gli insegnanti della classe e, per le medie e superiori, i membri del consiglio di classe (compresi gli
insegnanti di sostegno)
I genitori dell‟alunno diversamente abile
Gli insegnanti di sostegno dell‟anno precedente o l‟insegnante della scuola d‟infanzia
Il dirigente scolastico
Le figure sanitarie (neuropsichiatra, terapisti della riabilitazione)
113
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
L‟operatore socio educativo
Inviare
la lettera di
convocazione
della suddetta riunione
ai
genitori con congruo
anticipo
(preferibilmente già a giugno-luglio precedenti)
Se nella scuola vi sono più alunni diversamente abili iscritti a classi diverse, ogni consiglio di classe
deve tenere la propria riunione.
L‟incontro può essere inserito quale punto all‟ordine del giorno delle riunioni dei consigli di classe di
settembre, prima dell‟inizio dell‟anno scolastico.
Inserire l‟accoglienza strutturata di alunni diversamente abili come punto del piano dell‟offerta
formativa (P.O.F.) della scuola, punto qualificante per una scuola che vuole riflettere e migliorare.
VERIFICA, VALUTAZIONE E DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
Valutazione degli Apprendimenti
In ogni ordine di scuola sono previsti numerosi momenti di verifica che hanno la duplice funzione di
controllare l‟avvenuto apprendimento e l‟efficacia del lavoro svolto dall‟insegnante.
Un
risultato
inferiore
alle
aspettative
può
rendere
necessaria
un‟attività
di
recupero
anche
individualizzato, e/o una revisione di strategie e metodi per recuperare eventuali inadeguatezze
d‟impostazione del lavoro.
Quando l‟intervento dell‟insegnante diventa individualizzato la verifica può essere differenziata. L‟alunno
può essere sottoposto a molteplici tipi di verifica attraverso prove strutturate in maniera oggettiva, ma
anche in modo informale durante conversazioni, esercitazioni, lavori di gruppo.
L‟operazione di verifica può concludersi con l‟espressione di un giudizio finalizzato a dare indicazioni
all‟alunno circa l‟adeguatezza del suo lavoro. Se la verifica rappresenta il monitoraggio delle diverse tappe
attraverso cui si svolge il processo di insegnamento/apprendimento, la valutazione è una riflessione finale
su un percorso didattico: tiene conto della situazione di partenza dell‟alunno, delle continue osservazioni
fatte, dei progressi compiuti e di tutta una serie di fattori che possono intervenire a spiegare il risultato
(benessere psico-fisico, autonomia personale, modalità di partecipazione alla vita democratica).
Si esprime in un giudizio sintetico per ogni ambito disciplinare, ma anche e soprattutto in un giudizio che
è condiviso dal gruppo docente e che evidenzia i progressi, gli interessi manifestati, le eventuali distanze
degli apprendimenti dell‟alunno dai traguardi comuni. Anche in questo momento l‟insegnante può fare
una riflessione sul suo lavoro ed adeguare la programmazione, alla situazione della classe.
Nelle scuole Primaria e Secondaria di Primo Grado la valutazione viene espressa nella scheda
quadrimestrale, da consegnare ai genitori a Febbraio e a Giugno. Inoltre nella scuola secondaria di primo
grado, è prevista anche la valutazione bimestrale con modulo da consegnare ai genitori. I colloqui, in cui
gli insegnanti incontrano le famiglie per illustrare la situazione in corso, per condividere strategie ed
obiettivi in vista della soluzione di eventuali problemi, si svolgono a dicembre e ad aprile.
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Il documento di valutazione attualmente adottato è diviso in due parti:
nella prima riporta i giudizi degli insegnanti sui risultati conseguiti dall‟alunno nelle singole discipline,
nella seconda propone una valutazione del livello globale di maturazione dell‟alunno.
I giudizi del documento di valutazione attualmente in vigore vengono espressi in decimi (Legge 169 30
ottobre 2008 art.3), tranne per l‟IRC che viene sempre indicato con le diciture: Non Sufficiente,
Sufficiente, Più che sufficiente, Buono, Distinto, Ottimo.
Valutazione di Sistema e d’Istituto
Il monitoraggio, la verifica e la valutazione sono la manifestazione dell‟assunzione di responsabilità di
tutte le componenti scolastiche, in quanto consentono di tenere sotto controllo il processo educativo e
l‟intero sistema scolastico, di individuare i punti di debolezza dell‟organizzazione e della attività didattica,
di valutare la qualità degli apprendimenti.
Per la valutazione di sistema si adotteranno le iniziative dell‟INVALSI; a livello di Istituto, il Piano
dell‟Offerta Formativa sarà verificato attraverso griglie di osservazione, questionari rivolti ai genitori, agli
alunni e agli insegnanti, e/o quant‟altro sia ritenuto opportuno dalla commissione Gestione del POF. Tali
rilevazioni garantiranno la scientificità e la trasparenza nelle procedure adottate. Il Piano dell‟Offerta
Formativa potrà essere rivisto o integrato a seguito di ulteriori rilevazioni condotte fra gli utenti o gli
operatori. Le proposte di modifica, integrazione, aggiornamento, potranno essere predisposte anche su
iniziativa autonoma della commissione Gestione del POF .
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
AREA PROGETTUALE
L‟Istituto Comprensivo Statale “ L. Da Vinci” è composto :

Scuola dell‟Infanzia con 6 sezioni nella sedi di via Petrarca

Scuola Primaria con 17 classi nella sedi di via Eleonora d‟Arborea n° 39

Scuola Secondaria di primo grado con 12 classi nella sede di via Eleonora d‟Arborea n°45
Alunni scuola dell’Infanzia 149
Alunni scuola Primaria 342
Istituto Comprensivo
Per un totale di 729 alunni
Alunni scuola Secondaria 238
La presenza dei tre gradi di scuola favorisce il raccordo e la continuità educativa e garantisce l‟unitarietà
di intenti e interventi.
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le uscite sul territorio, le visite guidate e i viaggi d‟istruzione, quali strumenti utili per la conoscenza
dell‟ambiente nei suoi molteplici aspetti (paesaggistici, artistici, culturali e produttivi), sono parte
integrante delle attività educativo – didattiche previste e programmate ad inizio anno e finalizzate alla
formazione integrale dell‟alunno.
Tutte le iniziative devono essere inquadrate nella programmazione didattica della scuola ed essere
coerenti con gli obiettivi didattici e formativi:

Esprimere a livello verbale, grafico- pittorico gli aspetti dell‟ambiente in esame.

Educare alla comprensione e accettazione delle tradizioni culturali, religiose, storiche e sociali di
altri popoli attraverso il confronto di luoghi e situazioni di vita differenti da quelle locali.

Approfondire le proprie conoscenze per tradurle in competenze.

Dotarsi di strumenti atti a cogliere le peculiarità e le specificità degli ambienti visitati.


Saper fare un‟analisi, un confronto e successivamente una relazione su quanto appreso
finalizzando il tutto all‟approfondimento e alla problematizzazione dell‟esperienza.

Ampliare le motivazioni dell‟apprendimento.

Coinvolgere nell‟attività didattica il contesto.
Scuola dell’Infanzia
DESTINAZIONE
Museo del Giocattolo Tradizionale della
Sardegna – Zeppara (Ales)
DESTINATARI
Sez. A (24 alunni)
Sez. B (24 alunni)
Sez. C (26 alunni)
Sez. D (22 alunni)
Sez. E (26 alunni)
Sez. F (23 alunni)
Totale 145 alunni
PERIODO
DURATA
Maggio
Intera giornata
REFERENTE
Simonetta Corrias
117
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Scuola Primaria
DESTINATARI
Ortacesus: Museo del grano
1^ A-B-C
60 alunni
Capitaneria di porto, Cagliari
Tuili – Parco tematico: “Sardegna in
miniatura”
2^ A-B-C
61 alunni
2^ A-B-C
61 alunni
Siddi – Laboratorio
pane” + concorso
2^ A-B-C
61 alunni
“Percorso
del
Monte Arcosu – Oasi WWF, Uta
Cagliari – Biblioteca “Tuttestorie”
Cagliari – Tour Bus scoperto
Siliqua – Località “Campana Sissa”
Vivaio forestale
Decimomannu
“Is
Bagantinus”
–
PERIODO
DURATA
REFERENTE
8.30-16.00
Vargiu Michela
Pistis Carmen
Aprile/Maggio 2014
Mezza
giornata
8:30- 16.00
Mameli Antonella
Aprile/Maggio 2014
8:30-14.00
Mameli Antonella
Meloni Maria Paola
Aprile/Maggio 2014
Intera
giornata
Mezza
giornata
Mezza
giornata
8:30-16.30
Aprile/Maggio 2014
8:30-13.00
Onnis Rosangela
Aprile 2014
2^ A-B-C
61 alunni
2^ A-B-C
61 alunni
2^ A-B-C
61 alunni
2^ A-B-C
61 alunni
2^ A-B-C
61 alunni
Aprile/Maggio 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Meloni Maria Paola
Pistis Carmen
Onnis Rosangela
Arborea (centrale del latte); villaggio
Sa Ruda, Cabras
3^A-B-C
61 alunni
Marzo/Giugno 2014
Intera
giornata
Melis Norma
Orroli "Nuraghe Arrubiu"
3^A-B-C
61 alunni
3^A-B-C
61 alunni
Marzo/Giugno 2014
Intera
giornata
Intera
giornata
Puxeddu Angelo
Museo del giocattolo, Zeppara-Ales;
Pau-Sennisceddu: Museo dell'ossidiana
Marzo/Giugno 2014
Trudu Ombretta
Museo archeologico- Cagliari
4^A-B-C-D
8.30-13.30
Cocco A. Maria
Base Nato Decimomannu
4^A-B-C-D
8.30-13.30
Sarigu Marisa
Orto Botanico -Cagliari
4^ A-B-C-D
8.30-13.30
Sarigu Marisa
Barumini -Sito Archeologico
“Su Nuraxi” parco della Giara.
4^ A-B-C-D
Intera
giornata
Tharros” Sito Archeologico”
5^A-B
Aru Daniela
Consiglio Regionale- Cagliari
alunni
5^A-B
Intera
giornata
8.30-13.30
Aru Daniela
8.30-13.30
Casu Eliana
8.30-13.30
Casu Eliana
Intera
giornata
Comparetti Gianna
8.30-13.30
Comparetti Gianna
San
Basilio
telescopio”
–Stazione
“Radio
Base Nato - Decimomannu
Paulilatino-Abbasanta “Nuraghe Losamuseo
etnografico-palazzo
Atzorichiesa e pozzo di S. Cristina
Teatro Lirico Cagliari
alunni
5^ A-B
alunni
5^ A-B
20 alunni
5^ C-D
39 alunni
Aprile 2014
5^C-D
alunni
118
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Monte Arcosu –Oasi WWF
Cabras
(Museo
Archeologico,stagno,peschiera,S.S
alvatore)
-Tharros (S. Giovanni di
Sinis- necropoli fenicio-punica) Is
Aruttas.
Museo Archeologico- Cagliari
Sito Archeologico di epoca romanaCagliari
5^C-D
39 alunni
5^C-D
39 alunni
Intera
Giornata
Intera
giornata
Comparetti Gianna
Maggio-Giugno 2014
8.30-13.30
Comparetti Gianna
Maggio-Giugno 2014
8.30-13.30
Comparetti Gianna
Maggio 2014
5^C-D
39 alunni
5^C-D
39 alunni
Comparetti Gianna
Scuola Secondaria 1° Grado
DESTINAZIONE
DESTINATARI
PERIODO
DURATA
REFERENTE
Barcellona
3ª A
Da definire
4 giorni con
tre
pernottamen
ti
Sanneris Lorella
Budapest
3ª A
Da definire
4 giorni con
tre
pernottamen
ti
Sanneris Lorella
Praga
3ª A
Da definire
4 giorni con
tre
pernottamen
ti
Sanneris Lorella
2ª A
22 alunni
Maggio 2014
Mezza
giornata
Granara M. Carmen
e
2ª A
22 alunni
Primavera 2014
Intera
giornata
Sanneris Lorella
Granara M. Carmen
Cittadella Monserrato: Museo di
Fisica
2ª A
22 alunni
Da definire
Mezza
giornata
Granara M. Carmen
Cagliari sotterranea
2ª A
22 alunni
Primavera 2014
Mezza
giornata
Sanneris Lorella
Fattoria didattica
1ª A + 1ª B
Totale alunni
17+16
Primavera 2014
Intera
giornata
Granara M. Carmen
Cagliari: Istituto di zoologia,
Ponte Vittorio,
Facoltà di Scienze
1ª A + 1ª B
Totale alunni
17+16
Da definire
Mezza
giornata
Granara M. Carmen
Cagliari (Orto botanico)
1ª A + 1ª B
Totale alunni
17+16
Da definire
Mezza
giornata
Granara M. Carmen
Cagliari, Rifugio via Don Bosco
e Cavità via V. Veneto, Teatro
Massimo
3ª B
alunni 16
Da definire
Mezza
giornata
Melis Marco
Praga
3ª B
alunni 16
28 Aprile/1 Maggio
2014
4 giorni con
tre
Melis Marco
Laguna di Nora
Santadi (grotte Is Zuddas)
Villaperuccio (Montessu)
119
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
pernottamen
ti
La Maddalena, Palau
3ª B
alunni 16
4-5 Aprile 2014
2 giorni con
un
pernottamen
to
Melis Marco
Cittadella Universitaria Monserrato
3ª B
alunni 16
14 febbraio 2014
9.00 – 12.30
Melis Marco
Cagliari sotterranea
2ª B
24 alunni
Aprile/Maggio 2014
Mezza
giornata
Quintavalle Irma
Escursione guidata alla Sella del
Diavolo
2ª B
24 alunni
Aprile/Maggio 2014
Mezza
giornata
Quintavalle Irma
Escursione a Tiscali
2ª B
24 alunni
Aprile/Maggio 2014
Mezza
giornata
Quintavalle Irma
2ªC 24 alunni
3ªC 20 alunni
totale 44 alunni
Aprile/Maggio
Mezza
giornata
Garau M.
Antonietta
Museo di Fisica – Università di
Cagliari
3ªC
20 alunni
Da definire
L‟Istituto è
disponibile
ad accogliere
gli studenti il
pomeriggio
Garau M.
Antonietta
Laguna di Nora
2ª C
24 alunni
Aprile/Maggio
8.30-18.30
Garau M.
Antonietta
Fattoria Didattica
(Siamanna/Villanovafranca)
1ª C
16 alunni
Aprile
8.30-18.00
Garau M.
Antonietta
Istituto di zoologia – Cagliari
1ª C
16 alunni
Fine Maggio
Mezza
giornata
Garau M.
Antonietta
2 giorni con
un
pernottamen
to
Bonanno Liliana
Bonanno Liliana
Museo delle Cere a Cagliari
Isola dell’Asinara e altre località
della Sardegna del Nord-Ovest
2ª D
20 alunni
Tra Marzo e Maggio
Cagliari – Palazzo del Consiglio
Regionale
2ª D
20 alunni
Aprile/Maggio
8.30-13.30
Museo delle Cere anatomiche,
Cittadella
Universitaria,
Piazza
Arsenale – Cagliari
2ª D
20 alunni
Aprile/Maggio
Mezza
giornata
M. Cristina
Pusceddu
Castello di Sanluri
1ª D
24 alunni
Aprile/Maggio
Mezza
giornata
Quintavalle Irma
Fattoria Didattica (?)
1ª D
24 alunni
Primavera 2014
Intera
giornata
Maria Cristina
Pusceddu
120
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Istituto di Zoologia
1ª D
24 alunni
Fluminimaggiore-Buggerru
1°D
Castello di Sanluri
1°C
Aprile/Maggio
Dublino
3°C/3°D
Da definire
Roma
3°C/3°D
Da definire
Firenze
3°C/3°D
Da definire
Mezza
giornata
Maria Cristina
Pusceddu
Intera
giornata
8.30-13.30
Piras Pinuccia
Orrù Alessandra
PROGETTI D’ISTITUTO
Nel mese di Ottobre 2013, la scuola ha partecipato al Festival “TUTTESTORIE” presso la Biblioteca
Comunale, in via Aldo Moro 1, secondo incontri differenziati per ordini di scuola. Il tutto si è svolto nei
giorni 3-4-5 e 8 ottobre con l‟intervento degli autori.
Le classi quinte A/B e C/D, inoltre, il giorno 12 ottobre, hanno partecipato all‟iniziativa “Puliamo il
Mondo” organizzata da “Lega Ambiente” nel piazzale antistante la chiesa di Santa Greca.
PROGETTI D’ISTITUTO
MISURIAMO IL NOSTRO
MONDO
(SPERIMENTAZIONE
MATEMATICA CURRICOLO
VERTICALE)
CONTINUITA‟- ACCOGLIENZAINTEGRAZIONE
121
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
UAOH!!!!!!!! CHE PIATTO
DELIZIOSO (3° ANNO)
LINGUA E CULTURA SARDA L.
482/99 SULLE MINORANZE
LINGUISTICHE
Progetti Formazione
Progetti di formazione
TECNOCL@SSE PER
TUTTI!
COMUNICAZIONE
POSITIVA
Progetti Scuola dell’Infanzia
STAR BENE CON SE STESSI, STAR BENE A
CASA………..FA BENE
Ton école est mon école
(progetto eTwinning)
Lingua e Cultura sarda
122
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PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
Progetti Scuola Primaria
METTI IN CIRCOLO…………I TUOI SAPERI
ATLETICA VALERIA
TENNIS CIRCOLO
Imparare con fantasia 3 (terze
A-B-C)
Musicoterapica e animazione
musicale
P
Progetto di recupero (terze A-B-C)
Integrazione – Recupero –
Potenziamento (seconde A-B-C)
Carreralonga (seconde A-B-C)
Progetti Scuola Secondaria 1° Grado
STARE INSIEME
Lingua, cultura e tradizioni
popolari della Sardegna(2°D)
Recuperiamo
matematica( 3°C)
Recuperiamo matematica
(1°C-2°C)
Recupero e sostegno
italiano (1°C)
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