teatromaGazine
periodico di informazione - stagione di prosa 2009/10
TRE PER TE
Prosa - Altri Percorsi - Teatro Danza
Stagione Teatrale 2009/2010
Spettacoli
Campagna abbonamenti
Attività collaterali
Comune
ComunedidiPiacenza
Piacenza
Teatro
Municipale
di di
Piacenza
Teatro Municipale
Piacenza
Teatro
Gioco
Vita
Teatro
Stabile
di Innovazione
Teatro Gioco Vita - Teatro
Stabile
di Innovazione
NU
ME
RO
8
presentazione
L
a stagione di prosa “Tre per Te” 2009/2010
nasce in continuità con le scelte artistiche delle
stagioni precedenti. I grandi autori, i registi e gli
attori di fama, le produzioni internazionali, i testi e i
nomi di richiamo si confrontano con l’innovazione, la
ricerca, i linguaggi e le esperienze della sperimentazione.
Il nostro teatro in questi anni è veramente cresciuto
in termini di proposte e titoli in cartellone, di pubblico e di collaborazioni e confronti con altre realtà
nazionali e internazionali. Una crescita quantitativa e
soprattutto qualitativa il cui passo successivo diventa
la Fondazione dei Teatri, che vuole essere un ulteriore contributo e stimolo per una nuova progettualità
artistica, gestionale ed economica, un modo per
rilanciare ulteriormente il teatro a Piacenza.
Sul fronte della programmazione e del cartellone, per
citare alcuni dei contenuti principali della stagione
2009/2010, ricordiamo il ritorno di Luca De Filippo,
sempre diretto da Francesco Rosi, che, dopo Napoli
milionaria! e Le voci di dentro, chiude la trilogia dedicata al grande Eduardo con Filumena Marturano, che
vede tra i protagonisti l’attrice Lina Sastri. Glauco
Mauri e Roberto Sturno si confrontano con il testo di
Eric-Emmanuel Schmitt Il vangelo secondo Pilato,
mentre ne La tempesta il regista Andrea De Rosa - già
apprezzato anche a Piacenza per Elettra - si confronta per la prima volta con Shakespeare insieme ad un
protagonista indiscusso della scena come Umberto
Orsini.
Se vogliamo parlare di “grandi eventi” per la stagione 2009/2010, dobbiamo sicuramente segnalare
Giorni Felici, con cui per la prima volta viene presentato a Piacenza uno spettacolo di Bob Wilson, pietra
miliare del teatro sperimentale mondiale. Ma avremo
anche il ritorno del grande regista inglese Peter
Brook, che questa volta il pubblico piacentino vedrà
affrontare con Love is my sin i sonetti di Shakespeare
nel contesto raccolto e intimo del Teatro Comunale
Filodrammatici.
Accanto ai grandi nomi internazionali, non manca
l’attenzione a chi sta emergendo sulla scena nazionale: ne è un esempio l’“omaggio” a due attori piacentini, Marco Cacciola e Mariangela Granelli, che con il
loro lavoro stanno avendo un crescente successo nei
teatri italiani.
Un interessante progetto in cartellone è quello su
Beckett e Aspettando Godot, un testo che sarà
messo in scena ovviamente con peculiarità e letture
molto diverse dal Teatro Out Off con la regia di
Lorenzo Loris e dalla Compagnia Diurni e Notturni
con Lucia Vasini: un confronto di esperienze che si
arricchirà anche di un incontro tra gli artisti delle due
Compagnie che parleranno del loro modo di affrontare l’universo beckettiano.
Tra i nomi di grande richiamo, non possiamo poi non
ricordare Paolo Rossi, che porterà in scena il Mistero
Buffo di Dario Fo, e Antonio Albanese, che al
Municipale presenterà i suoi Personaggi.
Molteplici quindi le proposte tra Prosa, Altri Percorsi
e Danza, senza dimenticare lo sguardo che attraverso Pre/Visioni viene aperto ancora una volta sulle
esperienze dei laboratori e delle scuole di teatro.
Un teatro, quello che anche nella stagione
2009/2010 vogliamo proporre, che avvicina culture,
sperimenta linguaggi e contaminazioni, incontra
pubblici diversi, si confronta con luoghi e spazi reali e
della mente. È in quest’ottica che si pone la nuova
proposta di “A teatro con gusto”, grazie alla quale
l’esperienza della scena si incontra e si confronta con
la cucina e i suoi autori, in un gioco teatrale che
diventa gioco di sensazioni ed emozioni.
Diego Maj
Direttore artistico
Teatro Gioco Vita
Paolo Dosi
Assessore alla Cultura
Comune di Piacenza
cartellone
PROSA
giovedì 5 novembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa A)
venerdì 6 novembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa B)
Leo Gullotta
IL PIACERE DELL’ONESTÀ
di Luigi Pirandello
con Martino Duane, Paolo Lorimer,
Mirella Mazzeranghi, Marta Richeldi
regia Fabio Grossi
produzione Teatro Eliseo
lunedì 23 novembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa A)
martedì 24 novembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa B)
Glauco Mauri Roberto Sturno
IL VANGELO SECONDO PILATO
di Eric-Emmanuel Schmitt
regia Glauco Mauri
produzione Compagnia Mauri Sturno
martedì 15 dicembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa A)
mercoledì 16 dicembre 2009 - Teatro Municipale (Prosa B)
Teatro Stabile di Napoli
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Eliseo
LA TEMPESTA
di William Shakespeare
con Umberto Orsini
Flavio Bonacci, Rino Cassano, Francesco Feletti,
Carmine Paternoster, Rolando Ravello, Enzo Salomone,
Federica Sandrini, Francesco Silvestri, Salvatore Striano
regia Andrea De Rosa
giovedì 7 gennaio 2010 - Teatro Municipale (Prosa A)
venerdì 8 gennaio 2010 - Teatro Municipale (Prosa B)
Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile
di Bologna
Emilia Romagna Teatro Fondazione
PLATONOV
di Anton Cechov
regia Nanni Garella
con Alessandro Haber, Susanna Marcomeni,
Nanni Garella, Franco Sangermano
martedì 19 gennaio 2010 - Teatro Municipale (Prosa A)
mercoledì 20 gennaio 2010 - Teatro Municipale (Prosa B)
Teatro Stabile di Catania
IL BIRRAIO DI PRESTON
dal romanzo di Andrea Camilleri
riduzione e adattamento teatrale
Andrea Camilleri - Giuseppe Dipasquale
regia Giuseppe Dipasquale
con Pino Micol, Giulio Brogi, Mariella Lo Giudice,
Gian Paolo Poddighe
martedì 2 febbraio 2010 - Teatro Municipale (Prosa A)
mercoledì 3 febbraio 2010 - Teatro Municipale (Prosa B)
La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
FILUMENA MARTURANO
di Eduardo De Filippo
con Lina Sastri, Luca De Filippo
regia Francesco Rosi
martedì 16 febbraio 2010 - Teatro Municipale (Prosa A)
mercoledì 17 febbraio 2010 - Teatro Municipale (Prosa B)
Samuel Beckett / Robert Wilson
Adriana Asti
in
GIORNI FELICI
di Samuel Beckett
regia, scene e ideazione luci Robert Wilson
costumi e trucco Jacques Reynaud
disegno luci A.J. Weissbard
con Adriana Asti nel ruolo di Winnie,
Yann de Graval nel ruolo di Willie
un progetto di Change Performing Arts
commissionato da Spoleto52 Festival dei 2 Mondi
e Grand Théâtre de Luxembourg
prodotto da CRT Artificio, Milano
cartellone
PROSA
martedì 2 marzo 2010 - Teatro Municipale (Prosa A)
mercoledì 3 marzo 2010 - Teatro Municipale (Prosa B)
Teatro Stabile del Veneto
Teatro Stabile di Catania
Fondazione Antonveneta
con il sostegno de La Biennale di Venezia
L’IMPRESARIO DELLE SMIRNE
di Carlo Goldoni
musiche Nino Rota
con Eros Pagni
Gaia Aprea, Anita Bartolucci, Max Malatesta,
Alvia Reale, Paolo Serra, Enzo Turrin
regia Luca De Fusco
mercoledì 17 marzo 2010 - Teatro Municipale (Prosa A)
giovedì 18 marzo 2010 - Teatro Municipale (Prosa B)
Teatro dell’Archivolto
in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber
UN CERTO SIGNOR G
dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Neri Marcorè
al pianoforte Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger
regia Giorgio Gallione
Teatro Municipale di Piacenza
Inizio spettacoli ore 21.00
cartellone
ALTRI
PERCORSI
mercoledì 18 novembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi A)
giovedì 19 novembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi B)
C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord, Paris
LOVE IS MY SIN
(L’amore è il mio peccato)
I sonetti di William Shakespeare
adattamento Peter Brook
in collaborazione con Marie Hélène Estienne
con Bruce Myers, Natasha Parry
martedì 1 dicembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi A)
mercoledì 2 dicembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi B)
CRT Centro di Ricerca per il Teatro
LA LICENZA
progetto e regia Claudio Autelli
drammaturgia collettiva
testo Claudio Autelli e Viviana Salvati
con Marco Cacciola e Francesco Villano
venerdì 11 dicembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Fuori abbonamento)
Paola di Meglio
in
BENJI
Adult child/Dead Child
di Claire Dowie
traduzione Anna Parnanzini, Maggie Rose
regia Cesare Lievi
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione
martedì 5 gennaio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Fuori abbonamento)
Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
Teatro Gioco Vita Teatro Stabile di Innovazione
SCROOGE
Ballata per attori e ombre da Canto di Natale
di Charles Dickens
progetto drammaturgico Fabrizio Montecchi, Alessandro Nidi,
Bruno Stori
musiche e canzoni Alessandro Nidi
testi Bruno Stori
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
costumi Evelina Barilli
con Giuseppe Fraccaro, Candida Nieri, Gino Paccagnella,
Michele Radice
luci e fonica Cesare Lavezzoli
giovedì 4 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Fuori abbonamento)
Charioteer Theatre - Forres (Scozia)
ROMEO AND JULIET (ARE DEAD)
da William Shakespeare
adattamento e riduzione Nick Fearne e Jennifer Mc Gregor
regia Laura Pasetti
con Alan Alpenfelt, Julia Dixon-Phillip
(cast in via di definzione)
con il sostegno di Moray Council, Arts in Moray,
Piccolo Teatro di Milano
venerdì 12 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi A)
sabato 13 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi B)
Teatro Out Off
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett
regia Lorenzo Loris
con Gigio Alberti, Mario Sala, Giorgio Minneci,
Alessandro Tedeschi, Davide Giacometti
cartellone
ALTRI
PERCORSI
martedì 23 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi A)
mercoledì 24 febbraio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi B)
I Sacchi di Sabbia/Compagnia Sandro Lombardi
SANDOKAN
o la fine dell’avventura
da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari
scrittura scenica Giovanni Guerrieri
con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri,
Enzo Illiano, Giulia Solano
in collaborazione con Teatro Sant’Andrea di Pisa,
La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il sostegno della Regione Toscana
venerdì 5 marzo 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Fuori abbonamento)
Giulio Casale
LA CANZONE DI NANDA
di e con Giulio Casale
dai Diari 1917-1973 di Fernanda Pivano
(opera pubblicata da Bompiani)
regia Gabriele Vacis
scenografia e immagini Lucio Diana
produzione AGIDÍ
giovedì 8 aprile 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi A)
venerdì 9 aprile 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
(Altri Percorsi B)
A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente per la Ricerca
da un progetto di Dedica Festival Pordenone
L’AGGANCIO
dall’omonimo romanzo di Nadine Gordimer
drammaturgia e regia Serena Sinigaglia
con Mariangela Granelli e Fausto Russo Alesi
domenica 11 aprile 2010 - Teatro Municipale
(Fuori abbonamento)
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
DARWIN…TRA LE NUVOLE
un’idea di Luca Boschi, Stefano de Luca e Giulio Giorello
regia Stefano de Luca
impianto scenografico a cura di Marco Rossi
luci Claudio De Pace
costumi Luisa Spinatelli
con Clio Cipolletta, Gabriele Falsetta, Andrea Germani,
Andrea Luini, Silvia Pernarella
giovedì 11 marzo 2010 - Teatro Municipale
(Altri Percorsi A-B)
Antonio Albanese
PERSONAGGI
testi Michele Serra, Antonio Albanese
collaborazione ai testi Piero Guerrera, Enzo Santin,
Giampiero Solari
martedì 30 marzo 2010 - Teatro Municipale (Altri Percorsi A-B)
Paolo Rossi
MISTERO BUFFO
di Dario Fo
produzione AGIDI
Teatro Comunale Filodrammatici e Teatro Municipale
di Piacenza
Inizio spettacoli ore 21.00
La recita pomeridiana fuori abbonamento di domenica 11
aprile 2010 (Darwin…tra le nuvole) inizierà alle ore 16.00
cartellone
ALTRI
PERCORSI
venerdì 30 ottobre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici
sabato 31 ottobre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici
Lucia Vasini e la Compagnia “Diurni e Notturni”
DA ASPETTANDO GODOT… QUALCOSA DI DIVERSO
liberamente ispirato a Samuel Beckett
progetto e regia Lucia Vasini e Paolo Rossi
aiuto regia Diego Bragonzi
assistente Valentina Zorza
con ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità
di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale e
Dipendenze Patologiche dell’Azienda Usl di Piacenza
con la partecipazione di Paola di Meglio
produzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione,
Dipartimento di Salute Mentale - Ausl di Piacenza
con il sostegno di Fondazione Piacenza e Vigevano
nell’ambito del progetto “InFormazione Teatrale”
lunedì 8 marzo 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
L’Albero di Giuda
presenta
Fumatori di Carta
LAST BLUES,
TO BE READ SOME DAY
Un omaggio a Cesare Pavese
di Cecilia Gragnani e Sara Urban
regia Cecilia Gragnani
arrangiamenti musicali Marco Giongrandi
con Daniele Gaggianesi, Marco Giongrandi,
Cecilia Gragnani, Sara Urban
giovedì 27 maggio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
venerdì 28 maggio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
Società Filodrammatica Piacentina
Scuola di perfezionamento teatrale
I CIECHI
di Maurice Maeterlinck
progetto a cura di Carmelo Rifici
Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza
Inizio spettacoli ore 21.00
PRE/VISIONI
giovani artisti delle scuole di teatro
laboratori e azioni teatrali
con il sostegno della
Fondazione di Piacenza e Vigevano
nell’ambito del progetto
“InFormazione Teatrale”
cartellone
TEATRO
DANZA
sabato 19 dicembre 2009 - Teatro Comunale Filodrammatici
Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei
LATINO AMERICA
Trilogia
(creazione per 6 danzatori)
ideazione, coreografia e regia Monica Casadei
creato con e interpretato da Vittorio Colella,
Chiara Guglielmi, Ambrose Laudani, Erika Melli,
Sara Muccioli, Emanuele Sciannamea
sabato 16 gennaio 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
Compagnia Naturalis Labor
ALMA DE TANGO
uno spettacolo di musica e tango
coreografia e regia Luciano Padovani
coreografie di tango di e con Elena Garis
Marcelo Ballonzo, Silvina Aguera,
Sebastian Roberto Romero
Loredana De Brasi, Tobias Bert, Luciano Padovani
musica dal vivo con il quartetto Lumière de tango
musiche Piazzolla, Di Sarli, De Angelis, Pugliese,
Stamponi, Bardi
sabato 6 marzo 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
Compagnie Kaléïdans’Scop (Francia/India)
Isabelle Anna
I SPEAK KATHAK
coreografia Isabelle Anna
danzatori Isabelle Anna, Quincy Charles,
Aurélie Oudiette
sabato 17 aprile 2010 - Teatro Comunale Filodrammatici
Teatrofficina Zerogrammi
ZEROGRAMMI
uno spettacolo di e con Emanuele Sciannamea
e Stefano Mazzotta
regia, coreografia ed interpretazione Stefano Mazzotta,
Emanuele Sciannamea
domenica 14 febbraio 2010 - Teatro Municipale
(promozione riservata agli abbonati di Teatro Danza)
Compagnia Junior Balletto di Toscana
Nazionale Italiana Danza under 21
diretta da Cristina Bozzolini
STILI CON STILE
coreografie d'autore
coreografie di Mauro Bigonzetti, Fabrizio Monteverde,
Eugenio Scigliano, Arianna Benedetti
Teatro Comunale Filodrammatici
Inizio spettacoli ore 21.00
con la collaborazione di AterDanza
Indice
Prosa
Il piacere dell’onestà
Il Vangelo secondo Pilato
La Tempesta
Platonov
Il birraio di Preston
Filumena Marturano
Giorni Felici
L’impresario delle Smirne
Un certo Signor G
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11
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13
14
15
16
17
Altri Percorsi
Edizioni
TEATRO GIOCO VITA
Teatro Stabile di Innovazione
Direttore
DIEGO MAJ
numero 8
Via San Siro 9 - 29100 Piacenza
Tel. 0523 332613
Fax 0523 338428
www.teatrogiocovita.it
[email protected]
Direttore responsabile
Simona Rossi
Progetto grafico e realizzazione
Mcube Comunicazione
Stampa
Tipolito Farnese, Piacenza - Luglio 2009
Aut. Tribunale di Piacenza n° 604 del 31.12.2004
Hanno collaborato
Emma Chiara Perotti, Nadia Quadrelli,
Marilisa Fiorani
In copertina, manifesto della stagione di prosa
2009/2010 “Tre per Te” del Teatro Municipale di
Piacenza realizzato da Mcube
Pre/Visioni
TEATROMAGAZINE
Anno 6 - n. 8
Love is my sin
La licenza
Benji
Scrooge
Romeo and Juliet (are dead)
Aspettando Godot
Sandokan
La canzone di Nanda
Personaggi
Mistero Buffo
L’aggancio
Darwin... tra le nuvole
Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso
I ciechi
Last Blues, to be read some day
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19
20
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31
32
Teatro Danza
Latino America
Alma de Tango
Stili con Stile
I speak Kathak
Zerogrammi
33
34
35
36
37
Altri progetti
A teatro con gusto
Oltre il sipario - Attività collaterali “Tre per Te”
38
39
Info
Biglietteria e abbonamenti
Carnet 6 spettacoli e biglietti
Biglietti “last minute”, informazioni utili
e servizi per il pubblico
41
43
44
Il piacere dell’onestà
giovedì 5 novembre 2009
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)
venerdì 6 novembre 2009
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)
Leo Gullotta
IL PIACERE DELL’ONESTA’
di Luigi Pirandello
con Martino Duane, Paolo Lorimer,
Mirella Mazzeranghi, Marta Richeldi
e con Antonio Fermi, Federico Mancini,
Vincenzo Versari
scene e costumi Luigi Perego
musiche Germano Mazzocchetti
luci Valerio Tiberi
regia Fabio Grossi
produzione Teatro Eliseo
Durata spettacolo: 2h (compreso un intervallo)
Leo Gullotta porta in scena Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello.
Un altro testo pirandelliano scelto
da Gullotta, che già con L’uomo, la
bestia e la virtù aveva ottenuto
uno straordinario successo di critica e di pubblico, 95.000 presenze
in tutta Italia nei tre anni di
tournée, e la candidatura come
miglior attore protagonista ai
Premi Olimpici del Teatro 2008.
La commedia affronta uno dei
temi cari a Pirandello: l’onestà, una
scelta ponderata e voluta da Leo
Gullotta che porta in scena Il piacere dell’onestà con lo stesso gruppo
artistico del precedente spettacolo,
diretto dal regista Fabio Grossi.
Note di regia
(…) Portata per la prima volta in
scena il 27 novembre 1917 da
Ruggero Ruggeri con la sua compagnia nel Teatro Carignano di
Torino, Il piacere dell’onestà, il cui
disegno drammaturgico è tratto
dalla novella Tirocinio del 1905,
racconta di Angelo Baldovino,
uomo fallito e di dubbia moralità,
che accetta solo per il piacere dell’onestà di sposare Agata, ragazza
di buona famiglia che aspetta un
bambino da un uomo maritato, il
rispettabile marchese Fabio Colli.
Onestà, parola di grande effetto
per il periodo in cui Pirandello concepì la sua opera, parola di lacerante contesto in questa nostra
travagliata epoca, dove prodotti e
9
Prosa
momenti di vita vissuta vengono
modificati in maniera cangiante e
definente, sull’orlo di un dramma
che si pone di fronte all’eterno aut
aut di una società alla ricerca di
un’equa liceità. (…) Nella visione
pirandelliana il nostro protagonista, nell’indossare il costume
dell’Onesto, adotta il colore del
diverso, in una fauna di anime
mostruose, e la condotta morale
del Baldovino diventa da questo
momento inattaccabile e questi si
chiude dentro la propria onestà sfidando convenzioni sociali ed egoismi personali. (…) Messo alle strette nella manovra estrema di farlo
contravvenire alle proprie responsabilità, Angelo Baldovino continua a mantenere intatta la propria
‘maschera’ di uomo onesto, finendo così per mettere spietatamente
a nudo la disonestà di tutti gli altri.
(…) Come nel precedente lavoro
del maestro agrigentino, affrontato con Gullotta, L’uomo, la bestia e
la virtù, l’uso ideale della maschera
per far fronte alle perbenistiche
convenzioni di una società si ripropone con forza. (…) Tutta la vicenda, letta oggi con occhi rapportati
alla realtà in cui mi muovo, fa sì
d’indurmi a rappresentarla come
una gran bella favola, dove il “cattivo” prende su di sé l’immagine
del buono e le anime dei così detti
“perbene” assumono l’espressione
della bestialità.
Fabio Grossi
Il vangelo secondo Pilato
lunedì 23 novembre 2009
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)
martedì 24 novembre 2009
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)
Glauco Mauri - Roberto Sturno
Il VANGELO SECONDO PILATO
di Eric-Emmanuel Schmitt
adattamento Glauco Mauri
traduzione Stefania Micheli
con Marco Blanchi
scene Mauro Carosi
costumi Odette Nicoletti
musiche Germano Mazzocchetti
regia Glauco Mauri
produzione Compagnia Mauri Sturno
Durata spettacolo: 1h e 50’ (con un intervallo)
Glauco Mauri e Roberto Sturno
riportano per il secondo anno sulle
scene italiane Il vangelo secondo
Pilato, di Schmitt, uno spettacolo
da vedere, per emozionarsi e
ripensare.
Nato come romanzo, dopo un
eccellente successo editoriale, l’autore ne ha fatto una versione teatrale in due parti: la prima La notte
degli ulivi - ovvero Confessione di
un condannato a morte la sera del
suo arresto è prologo e antefatto
della seconda, Il vangelo secondo
Pilato.
Eric-Emmanuel Schmitt in una
decina d’anni è diventato uno
degli autori francesi più letti e più
rappresentati al mondo. Per il teatro, tra le numerose opere: Il visitatore, Il libertino e Variazioni enigmatiche, quest’ultimo testo rappresentato dalla Compagnia Mauri
Sturno nel 2000 e portato in
tournée per due intere stagioni
teatrali.
La pièce, accolta al debutto con
grande successo dalla critica e da
un pubblico particolarmente coinvolto ed emozionato, vede nella
prima parte Glauco Mauri, nel
ruolo dell’Uomo che racconta
Gesù, e rivive la vita del figlio di
Maria attraverso il racconto di un
uomo che sa di dover morire il
giorno dopo. Nella seconda parte
Roberto Sturno è Ponzio Pilato, il
10
Prosa
prefetto della Giudea che alla notizia della scoperta della tomba
vuota si mette sulle tracce di Gesù.
Accanto a Sturno, Marco Blanchi è
lo scrivano Sesto, al quale Pilato
detta le lettere indirizzate al fratello con il resoconto delle sue indagini.
Questi due testi (…) non contengono nessuna verità, né storica né
teologica, solamente la mia visione
molto soggettiva delle cose… In
fondo tutti noi, nei quadri, nella
musica, negli spettacoli o nei film,
riorganizziamo gli eventi, sottolineando una cosa e omettendone
un’altra. Abbiamo tutti, credenti e
non, costruito un nostro quinto
vangelo.
Eric-Emmanuel Schmitt
Il vangelo secondo Pilato è una
meditazione, un interrogativo, una
commossa poesia sull’uomo Gesù.
E mai come in questo spettacolo
l’impegno di noi attori non è tanto
rendere più o meno felicemente
l’interpretazione di un personaggio, ma far fiorire poeticamente
una storia che per chi crede come
per chi non crede, ha comunque
sconvolto e illuminato la storia dell’umanità.
Glauco Mauri
foto Bepi Caroli
Prosa
La tempesta
La tempesta, uno dei testi più affascinanti del grande
drammaturgo inglese William Shakespeare, rivivrà in
un nuovo allestimento di cui Umberto Orsini sarà protagonista nel ruolo di Prospero.
martedì 15 dicembre 2009
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)
Il regista Andrea De Rosa, direttore artistico del Teatro
Stabile di Napoli Mercadante, si confronta per la prima
volta con l’universo shakespeariano, e sceglie di farlo
insieme ad Orsini, protagonista indiscusso della scena
teatrale e cinematografica italiana.
Già compagni di lavoro del fortunato Molly Sweeney di
Brian Freil, prodotto da Emilia Romagna Teatro, Orsini
e De Rosa rinnovano in questa preziosa occasione il
loro sodalizio artistico.
mercoledì 16 dicembre 2009
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)
Teatro Stabile di Napoli
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Eliseo
LA TEMPESTA
di William Shakespeare
La tempesta somiglia a un labirinto. Come in una casa
di specchi, ogni volta che intravedi una via d’uscita,
questa uscita si rivela essere dalla parte opposta a
quella che avevi immaginato. Come in un miraggio o
in un sogno, quando provi ad afferrare qualcosa, l’oggetto su cui credi di aver messo le mani si dilegua.
Finché capisci che ciò che conta non è l’uscita e che
non c’è nulla da afferrare. Stare ad ascoltare le domande che il testo ti pone e restarci dentro (restare dentro
alle domande, al labirinto) è l’unica via.
con Umberto Orsini
Flavio Bonacci, Rino Cassano, Francesco Feletti,
Carmine Paternoster, Rolando Ravello, Enzo Salomone,
Federica Sandrini, Francesco Silvestri, Salvatore Striano
regia Andrea De Rosa
spazio scenico Alessandro Ciammarughi,
Andrea De Rosa, Pasquale Mari
scene e costumi Alessandro Ciammarughi
luci Pasquale Mari
suono Hubert Westkemper
Andrea De Rosa
Nuova produzione
Debutto: Napoli, Teatro San Ferdinando, ottobre 2009
11
Prosa
foto Raffaella Cavalieri
Platonov
giovedì 7 gennaio 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)
venerdì 8 gennaio 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)
Nuova Scena - Arena del Sole
Teatro Stabile di Bologna
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Stabile Pubblico Regionale
PLATONOV
di Anton Cechov
versione italiana Nanni Garella
e Nina Tchechovskaja
regia Nanni Garella
con Alessandro Haber,
Susanna Marcomeni, Nanni Garella,
Franco Sangermano
scene Antonio Fiorentino
luci Gigi Saccomandi
costumi Claudia Pernigotti
regista assistente Gabriele Tesauri
Durata spettacolo: 2h 20’ (compreso un intervallo)
Con Platonov si rinnova il sodalizio
artistico tra il regista Nanni Garella e
l’attore Alessandro Haber, che dà
prova della sua grande sensibilità per
i personaggi cechoviani, dopo aver
già interpretato nel 2004 uno Zio
Vanja sanguigno e passionale, prima
tappa di un percorso di rivisitazione
scenica e drammaturgica condotto da
Nanni Garella sull’opera di Cechov.
In quest’opera giovanile senza titolo
del 1880-1881 - etichettata successivamente dai critici come Platonov Cechov fa emergere quella contrapposizione tra due mondi, la nobiltà e
la borghesia mercantile, che riapparirà nelle opere maggiori. Ritrovata un
paio di decenni dopo la morte dell’autore, che aveva lasciato accenni a
un lavoro forse perduto o che aveva
intenzione di distruggere, è stata
pubblicata postuma nel 1923. Un
testo incompiuto, sebbene «incompiuto per eccesso di materia», come
ha sottolineato il regista Nanni
Garella, che insieme alla studiosa
Nina Tchechovskaja ha realizzato la
versione italiana del dramma con
un’ampia riduzione e un adattamento drammaturgico.
Nei panni di Platonov, Haber incarna i
tratti negativi di un personaggio abulico e privo di volontà, un Don
Giovanni riletto e calato nel profondo
della provincia russa, modellato sull’opera di Molière, con echi dalla
grande letteratura russa di Puskin e
Turgenev. «Una persona intelligente e
beffarda, un anticonformista - rac-
12
conta Haber - e, come Don Giovanni,
una persona arida, assolutamente
incapace di amare e di essere
amato». Figurine di un mondo in
decadenza, in cui i sentimenti non
hanno più fondamento morale e i
rapporti tra gli uomini sono dettati
unicamente da interessi che non
riguardano la sfera emotiva, i personaggi di Platonov si muovono nell’atmosfera intorpidita della provincia
russa che assiste inerme al ribaltamento delle relazioni sociali, in seguito al dissolvimento dell’aristocrazia
militare russa e di tutta la struttura
sociale legata a un’organizzazione di
tipo feudale.
«Il quadro sociale descritto da
Platonov - continua Haber - non è
molto lontano dal nostro mondo, un
mondo di decadenza, con gravi problemi economici, dove i rapporti
sociali si disgregano». Per questo
Garella ha ambientato il dramma alla
fine del Novecento, nella Russia della
Perestrojka, vestendo gli attori con
abiti moderni. «L’aridità morale afferma Garella - è una piaga dei sentimenti che noi viviamo oggi in
maniera violenta. Nella nostra società
sono in atto dei rivolgimenti economici e politici non molto diversi per
ampiezza da quelli che Cechov si
trovò a vivere nella provincia russa
della fine dell’Ottocento, e neppure
diversi da quei cambiamenti che si
sono verificati in Russia alla fine del
Novecento, in seguito al crollo del
regime sovietico».
Prosa
foto Filippo Sinopoli
Il birraio di Preston
martedì 19 gennaio 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)
mercoledì 20 gennaio 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)
Teatro Stabile di Catania
IL BIRRAIO DI PRESTON
dal romanzo di Andrea Camilleri
riduzione e adattamento teatrale
Andrea Camilleri - Giuseppe Dipasquale
scene Antonio Fiorentino
costumi Gemma Spina
musiche Massimiliano Pace
luci Franco Buzzanca
regia Giuseppe Dipasquale
con Pino Micol, Giulio Brogi, Mariella Lo Giudice,
Gian Paolo Poddighe
Ester Anzalone, Cosimo Coltraro,
Fulvio D’Angelo, Massimo Leggio,
Leonardo Marino, Margherita Mignemi,
Rosario Minardi, Stefania Nicolosi,
Giampaolo Romania, Sergio Seminara
Durata spettacolo: 2h 30’ (compreso un intervallo)
Con Il birraio di Preston il Teatro
Stabile di Catania riprende e rinnova, dieci anni dopo, un allestimento di grande successo, che
al fascino del racconto di Andrea
Camilleri affianca l’avvincente
regia di Giuseppe Dipasquale,
coautore della riduzione e qui
alla testa di un cast eccellente.
Siamo nella seconda metà
dell’Ottocento in un piccolo
paese siciliano, che nella topografia camilleriana è il solito
Vigàta, ma quasi un secolo e
mezzo prima dell’avvento di
Montalbano. Nel comune sorge
la necessità di inaugurare il
nuovo teatro civico “Re d’Italia”.
Il prefetto di Montelusa, paese
distante qualche chilometro, ma
odiato dagli abitanti di Vigata
perché più importante e sede
della Prefettura, s’intestardisce
di aprire la stagione lirica con
Il birraio di Preston, melodramma di Ricci di scarso valore.
In realtà nessuno vuole la rappresentazione di quell’opera.
Ma il Prefetto obbliga addirittura
a dimettersi ben due consigli di
amministrazione del teatro pur
di far passare quella che lui considera una doverosa educazione
dei vigatesi all’Arte, al Sublime. I
circoli culturali locali si disputano
allora la decisione circa la scelta
del titolo da rappresentare, ma il
Prefetto Bortuzzi, fiorentino,
13
facendosi forte della sua autorità impone la propria volontà. Si
arriva quasi a una guerra civile
tra le due fazioni…
Osserva il regista Giuseppe
Dipasquale, direttore del Teatro
Stabile di Catania: «Come ormai
sembra essere chiaro nello stile
di Camilleri, il racconto parte da
un fatto che vuole essere di per
sé stupefacente, affabulatorio,
misterioso e incantatore. Proprio
come il “c’era una volta” dei
bambini. E di un bambino si tratta: l’occhio innocente di un
bimbo, per purezza nei confronti del mondo, per incontaminazione, per il suo essere “fanciullino”, è il motore dell’azione. Ad
esso è destinata, in apertura del
romanzo, la scoperta dell’unica
grande tragedia che incombe su
Vigàta; le altre saranno come
delle ipotragedie in questa contenute e da questa conseguenti.
Ossia lo spaventoso incendio
che nell’originale struttura narrativa costituisce l’inizio e al
tempo stesso la conclusione del
racconto».
Come ne La concessione del
telefono, Camilleri parte da una
vicenda storicamente documentata, che reinventa e rinvigorisce
con la sua fantasia affabulatoria
e la sua sperimentazione linguistica.
Prosa
foto Matteo De Filippo
Filumena
Marturano
martedì 2 febbraio 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)
mercoledì 3 febbraio 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)
Teatro di Roma - Elledieffe
La Compagnia di Teatro
di Luca De Filippo
FILUMENA MARTURANO
di Eduardo De Filippo
con Lina Sastri, Luca De Filippo,
Nicola Di Pinto, Antonella Morea,
Silvia Maino, Gioia Miale, Carmine Borrino,
Antonio D’Avino, Giuseppe Rispoli,
Chiara De Crescenzo
regia Francesco Rosi
scene Enrico Job
costumi Cristiana Lafayette
luci Stefano Stacchini
Durata spettacolo: 2h 30’ (compresi due intervalli)
Dare l’impressione allo spettatore
che in scena o davanti ad una macchina da presa i personaggi stiano
inventando le battute nella maniera
più spontanea e vera possibile, è l’obiettivo di registi e attori che desiderano riprodurre la realtà al di là di
ogni mestiere e finzione. Per riuscire
in questo risultato occorre la complessità e la verità umana dei personaggi rappresentati. Tra le commedie di Eduardo De Filippo, Filumena
Marturano è quella più rappresentata nel mondo in tante lingue diverse. In ognuna lo spettatore ha riconosciuto la verità delle ragioni
umane dei personaggi.
Filumena Marturano, ex-prostituta,
tolta dal postribolo da un napoletano
borghese e benestante, Domenico
Soriano, tenuta per venticinque
anni nella casa di lui come amante,
pur se in condizioni d'inferiorità, è
autrice di uno stratagemma per
farsi sposare “in extremis” da
Soriano, il quale vuole porre invece
fine al legame perché si è innamorato di una giovane che vuole sposare.
“Filumena Marturano è una commedia sociale - ha dichiarato
Eduardo - vuole essere la riabilitazione di una categoria di donne,
vuole essere un grido di ribellione in
questo mondo sconvolto e turbinoso che ci ha lasciato la guerra”.
Filumena, figlia del popolo, condu-
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ce il filo del dramma con l’aggressività di un personaggio tragico,
segnato dalla sofferenza della vita di
miseria dei vicoli di Napoli. Nel
basso dove viveva tutta in un solo
letto la famiglia “una folla... sempre
in urto l’uno con l’altro ci coricavamo senza dirci buonanotte, ci svegliavamo senza dirci buongiorno
una parola buona me la disse mio
padre: Ti stai facendo grande e qua
non c’è da mangiare, lo sai?... la
famiglia mia non so che fine ha
fatto. Non lo voglio sapere. Non me
lo ricordo!”.
Lo stratagemma pensato per farsi
sposare e riconoscere i figli è una
rivendicazione del suo sentimento
di maternità. Filumena ha tre figli,
avuti da tre uomini diversi, di cui
due rimasti ignoti. Li ha voluti, li ha
cresciuti, li ha assistiti, rimanendo
nell’ombra senza mai rivelarsi come
madre. Solo di uno è sicura la paternità, il figlio di Domenico Soriano,
ma Domenico non lo sa e Filumena
non glielo dirà mai, in nome della
triplice maternità che difende con
violenza perché “i figli sono i figli e
devono essere tutti uguali”.
Filumena si batte perché Soriano dia
il nome al suo figlio naturale, ma
anche agli altri due.
(...)
Francesco Rosi
foto Luciano Romano
Prosa
Giorni Felici
martedì 16 febbraio 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)
mercoledì 17 febbraio 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)
Samuel Beckett / Robert Wilson
Adriana Asti
in
GIORNI FELICI
di Samuel Beckett
regia, scene e ideazione luci Robert Wilson
costumi e trucco Jacques Reynaud
drammaturgia Ellen Hammer
disegno luci A.J. Weissbard
suono Emre Sevindik
con
Adriana Asti nel ruolo di Winnie
Yann de Graval nel ruolo di Willie
un progetto di
Change Performing Arts
commissionato da Spoleto52 Festival dei 2
Mondi e Grand Théâtre de Luxembourg
prodotto da CRT Artificio, Milano
Durata spettacolo: 1h 45’ (con un intervallo)
Note di regia
Ho avuto l’onore di ricevere una visita
di Samuel Beckett in camerino in
occasione di uno dei miei primi spettacoli, A letter for Queen Victoria.
Si complimentò con me per il testo
frammentato e non sequenziale.
Quando Eugene Ionesco recensì il
mio primo spettacolo, Deafman
Glance, scrisse: “Wilson è andato più
lontano di Beckett.”, quindi quando
finalmente lo incontrai ne fui molto
intimidito.
Ho sempre sentito una certa affinità
con il mondo di Beckett. Per alcuni
versi l’ho sempre sentito vicino al mio
lavoro, ma solo adesso, dopo trentacinque anni, ho deciso di accettare la
sfida e confrontarmi con lui.
Mi piace Giorni Felici perché è allo
stesso tempo molto semplice ed
estremamente complesso. Si comprende immediatamente la situazione. Se compri il biglietto di uno spettacolo intitolato Giorni Felici, entri in
teatro e vedi una donna sepolta fino
al collo, puoi dimenticare la situazione e sentirti liberamente coinvolto.
Agli inizi della mia carriera, ho visto
più volte Madeleine Renaud interpretare Giorni Felici a Parigi. Ne ammiravo la recitazione ed ero preoccupato
che non avrei mai trovato un’attrice
come lei e mai avrei potuto dirigere
uno spettacolo altrettanto bello.
Nella mia messinscena vedo lo spazio
come una giungla di asfalto e Winnie
vi è intrappolata. Le linee sono molto
severe, nette. Blu e nere. Ma c’è
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anche un paesaggio magico… una
sorpresa. È la prima volta che lavoro
con Adriana. La comicità è tutta questione di ritmo e Adriana ha uno
straordinario senso del ritmo, il che
significa che è anche una grandissima
attrice comica. Adoro i suoi enormi
occhi, che sono sempre in ascolto.
Robert Wilson
Il New York Times ha definito Robert
Wilson “una pietra miliare del teatro
sperimentale mondiale”. Il suo lavoro
si serve di diverse tecniche artistiche
integrando magistralmente movimento, danza, pittura, luce, design,
scultura, musica e drammaturgia. I
suoi spettacoli sono di un’altissima
intensità estetica e di grande potenza
emotiva e gli hanno procurato il consenso generale del pubblico e della
critica in tutto il mondo.
Ha ricevuto numerosi premi e onorificenze, tra cui due premi Guggenheim
Fellowship (1971, 1980), il premio
Rockefeller Foundation Fellowship
(1975), la nomination per il Premio
Pulitzer (1986), il Leone d’Oro per la
scultura alla Biennale di Venezia
(1993), il premio Dorothy and Lillian
Gish alla carriera (1996), il Premio
Europa di Taormina Arte (1997), l’elezione al American Academy of Arts
and Lettera (2000) e il premio del
National Design alla carriera (2001). È
stato nominato Commandeur des
arts et des lettres (2002).
Prosa
L’impresario delle Smirne
martedì 2 marzo 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)
mercoledì 3 marzo 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)
Teatro Stabile del Veneto
Teatro Stabile di Catania
Fondazione Antonveneta
con il sostegno de La Biennale di Venezia
L’IMPRESARIO DELLE SMIRNE
di Carlo Goldoni
musiche Nino Rota
con Eros Pagni
e Gaia Aprea, Anita Bartolucci, Alberto Fasoli,
Piergiorgio Fasolo, Max Malatesta,
Giovanna Mangiù, Alvia Reale,
Paolo Serra, Enzo Turrin
regia Luca De Fusco
scene Antonio Fiorentino
costumi Maurizio Millenotti
elaborazione musicale Antonio Di Pofi
coreografie Alessandra Panzavolta
luci Emidio Benezzi
Durata spettacolo: 2h 30’ (compreso un intervallo)
Durante la recente tournée de La
famiglia dell’antiquario al Festival di
Bogotà, Eros Pagni si ritrovò un pianoforte in camerino. Gli prese una
gran voglia di cantare e iniziò ad
intonare un’aria che mi sembrò uno
dei famosi temi musicali della colonna sonora de Il padrino. Eros mi raccontò che quella musica Rota l’aveva composta per una messa in scena
de L’impresario delle Smirne firmata
da Luchino Visconti e poi successivamente riutilizzata per il film di
Coppola. Da quella conversazione
nacque l’idea di recuperare la partitura di Rota e allestire questo spettacolo che inizia proprio così, con
Eros in un camerino immaginario
che canticchia un’altra musica di
Rota e accendendosi la sua vera
pipa dà inizio allo spettacolo.
Ho la fortuna di lavorare da anni
con Antonio Di Pofi, premio EtiOlimpici 2008 per le migliori musiche e ultimo assistente di Rota in
teatro. Con Antonio, e con
Alessandra Panzavolta, mio inseparabile alter-ego registico e coreografico, abbiamo subito pensato che
un omaggio a Rota non poteva
basarsi solo sulle musiche scritte dal
maestro pugliese per l’Impresario
ma doveva inevitabilmente includere anche una parte del suo repertorio cinematografico: le colonne
sonore de La strada, La dolce vita,
Otto e mezzo. Ho allora immaginato di raccontare la storia di un grup-
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po di guitti del 1950, i quali ricevono l’invito di una tournée a Smirne.
Abbandonando ogni ambientazione
realistica ho immaginato, insieme
allo scenografo Antonio Fiorentino,
di raccontare la vicenda scopertamente in palcoscenico, di trasformare le camere d’albergo in camerini, la conclusione in uno smontaggio, di mostrare ludicamente varie
tecniche scenografiche e di adottare
un unico colore, quello teatrale per
eccellenza: il rosso.
Le musiche neosettecentesche composte da Rota per Visconti sono
quindi state tutte concentrate nel
terzo atto, in cui il turco Alì riceve i
cantanti che aspirano a far parte
della sua compagnia e che è diventato un atto di provini. In quella
parte dello spettacolo i cantanti si
presenteranno in costumi settecenteschi, scelti con Maurizio Millenotti
ispirandosi al gusto kitch dell’epoca
in cui ogni artista era obbligato ad
avere in repertorio abiti di varie epoche. Condensate nel centro dello
spettacolo le citazioni settecentesche, abbiamo poi raccontato l’esile
vicenda (in cui il testo goldoniano
viene sostanzialmente rispettato,
adottando solo gerghi dialettali
come inizialmente previsto dallo
stesso autore) come una sorta di
gioco teatrale in cui, come accennavo, la nostra compagnia si racconta.
Luca De Fusco
Prosa
foto Bepi Caroli
Un certo
signor G
Un certo signor G è l’occasione per rileggere, rivisitare, reinterpretare
l’opera
di
Giorgio Gaber. A più di 35
anni di distanza (Il signor G
nasce nel 1970), con mano
libera e pudica, ci siamo
accostati ad un personaggio,
ad uno stile, ai contenuti e ai
linguaggi di un artista geniale ed innovatore, sempre
autonomo e fedele a se stesso.
Il ‘nostro Signor G’ è un’esplorazione nel beffardo,
paradossale, buffonesco mondo di questa maschera di
uomo comune che si interroga, comicamente impotente,
sul senso della propria vita,
sempre sfiorata dal pericolo
dell’imbecillità e del qualunquismo. Per questo ci siamo
ispirati, riproponendole e
rimontandole, alle prime
esperienze teatrali di Gaber,
quelle di Dialogo tra un
impegnato e un non so, Far
finta di essere sani, Anche
per oggi non si vola (siamo
tra il 1970 e il 1974), fino
all’ultimo disco del 2003,
rifacendoci sempre, anche
stilisticamente, alle forme del
‘teatro canzone’, invenzione
gaberiana continuamente
perfezionata nel corso di vari
spettacoli, geniale intreccio
mercoledì 17 marzo 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa A)
giovedì 18 marzo 2010
Teatro Municipale - ore 21 (Prosa B)
Teatro dell’Archivolto
in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber
UN CERTO SIGNOR G
dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
con Neri Marcorè
al pianoforte Silvia Cucchi e Vicky Schaetzinger
elaborazione musicale Paolo Silvestri
scene e costumi Guido Fiorato
luci Aldo Mantovani
regia Giorgio Gallione
assistente alla regia Giovanni Badino
assistente scene e costumi Lorenza Gioberti
Durata spettacolo: 1h 40’ circa (senza intervallo)
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di monologhi e melologhi,
musica e canzoni.
Neri Marcorè è il signor G più
di trent’anni dopo; solo sul
palcoscenico, accompagnato
da due pianiste, Silvia Cucchi
e Vicky Schaetzinger, nella
magistrale elaborazione musicale, quasi concertistica, di
Paolo Silvestri, a riscoprire
un’opera, quella di Gaber e
Luporini, da considerare
un’invenzione senza tempo
di scadenza, un classico
moderno che tra ironia,
malinconia, istanze civili e
comico paradosso si interroga sui destini dell’uomo
moderno, in bilico tra utopia,
impotenza, razzismo, amore,
consumismo, paura e sogno.
Un individuo che rischia di
perdere i pezzi e che soffre, ci
dice
Gaber,
dei
mali
più comuni e alla moda:
nevrosi acuta, condizionamento totale, visione delle
cose vicino allo zero: una persona normale insomma.
Giorgio Gallione
Lo spettacolo ha vinto il
biglietto d’oro 2007/08 nella
categoria produzioni teatri
stabili privati.
foto Pascal Victor / ArtComArt
Altri Percorsi
Love is my sin
mercoledì 18 novembre 2009
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi A)
giovedì 19 novembre 2009
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi B)
C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord, Paris
LOVE IS MY SIN
(L’amore è il mio peccato)
I sonetti di William Shakespeare
adattamento Peter Brook
con Bruce Myers, Natasha Parry
musiche Louis Couperin (1626-1661)
interpretate da Franck Krawczyk
luci Philippe Vialatte
collaborazione artistica Marie Hélène Estienne
Con questa stupefacente raccolta penetriamo nella vita segreta di
Shakespeare. Scopriamo il suo diario intimo, le sue confidenze, la sua
passione, la sua gelosia, la sua colpevolezza, la sua disperazione e
soprattutto il suo interrogarsi sul senso profondo della sua attrazione per un uomo, per una donna - per l’atto stesso dello scrivere.
Non è stato facile scegliere tra 154 sonetti. Dovevo far emergere un
ritmo drammatico. Come guida, ho seguito le domande latenti nel rapporto tra due persone. Dapprima in una relazione c’è una tranquillità
condivisa, poi, poco a poco, compaiono le pene d’amore: separazione,
infedeltà, tradimento, fino al disgusto della carne. Nell’ultima fase
Shakespeare rappresenta un amore che supera tutto, che si rivela più
forte della vecchiaia e della morte. L’amore che vince sul tempo.
Con alle spalle una grande esperienza su Shakespeare, Natasha Parry e
Bruce Myers ci riveleranno le ricchezze di questi testi: i sopratitoli in italiano ne faciliteranno la comprensione.
In un oscuro catalogo di librai si trova un’allusione al fatto che
Shakespeare avesse progettato la pubblicazione di certi sonetti nell’anno 1600.
Tuttavia, nessun volume apparve allora e Shakespeare conservò i sonetti in forma di manoscritti. Durante l’epidemia di peste che paralizzò
Londra tra il 1606 e il 1610, tutti i teatri furono chiusi e la necessità di
avere qualche entrata economica spinse Shakespeare a dare alle stampe la raccolta dei sonetti.
Lo studio della sintassi, la scelta delle parole, le allusioni ad avvenimenti contemporanei suggeriscono che gli ultimi poemi furono scritti attorno al 1604, periodo di Misura per misura, Re Lear e Othello.
Peter Brook
spettacolo con sopratitoli in italiano
Durata spettacolo: 50’ (senza intervallo)
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Altri Percorsi
foto Simone Durante
La licenza
martedì 1 dicembre 2009
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi A)
mercoledì 2 dicembre 2009
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi B)
CRT Centro di Ricerca per il Teatro
LA LICENZA
progetto e regia Claudio Autelli
drammaturgia collettiva
testo Claudio Autelli e Viviana Salvati
con Marco Cacciola e Francesco Villano
luci Simone De Angelis
assistente alla regia Ivana Franceschini
amministratore di compagnia Andrea Perini
tecnico Andrea Kubanski
Durata spettacolo: 1h circa (senza intervallo)
Una classe, un tema da comporre. Enzo e Mino sono due studenti che devono prendere la
licenza e realizzare così i loro
sogni. Si sono allenati, sono
pronti su ogni argomento, non
chiedono molto, un lavoro, l’amore, la famiglia, e se ci scappa
anche l’amaro. Enzo e Mino si
buttano sui loro fogli, riversando
un numero infinito di parole su
quei fogli che sembrano non
riempirsi mai, e tra un argomento e l’altro emergono piano
piano le loro pulsioni e le loro
paure. Ogni argomento diventa
così la scusa per confessarsi, per
dirsi qualcosa di sé e vedere l’effetto che fa. Scritto dallo stesso
Autelli a quattro mani con la
drammaturga Viviana Salvati, lo
spettacolo grazie anche al confronto con il pubblico si è sviluppato ulteriormente arrivando ad
una seconda tappa che sarebbe
riduttivo considerare come ripresa. Il tempo di lavoro del
gruppo ha infatti permesso che
il linguaggio teatrale della classe
si sia fatto più denso e la provocazione, determinata dal permanere sempre nello stesso spazio
della classe, ancora più tagliente. Il tempo della storia è il
tempo di un tema, il tempo del
tema è il tempo di una vita. Una
19
vita sublimata nel suo stesso
raccontarsi. Nel tempo dell’attesa scorrono i propri sogni, le
proprie illusioni e vengono svelate le proprie debolezze.
Enzo e Mino rappresentano l’incertezza di fronte ad una scelta.
Sono lì sulla soglia, pronti per
uscire, stanno solo aspettando
che quello accanto si senta
pronto a partire mentre il tempo
nella classe si dilata e si contrae
assecondando le divagazioni, i
dubbi e le confessioni di questi
due studenti “fuoricorso” tenacemente chini sui loro banchetti, costretti, legati ad essi come
ad una zattera che prima o poi lì
porterà a riva. Tutta la loro vita,
mossa dall’irrinunciabile necessità di partire, è congelata nell’attesa di un momento che non
arriva mai... e allora ognuno,
con i propri mezzi, cerca di adeguarsi, per costruirsi la propria
tana, per raccontarsi le proprie
piccole bugie. La classe è un
luogo metaforico, un posto
della mente in cui si è rimasti
imbrigliati, è una condizione di
eterna preparazione alla vita. Lo
spazio ha le coordinate di una
classe, ma allo stesso tempo
mantiene tutti i germi di una
casa, le sue abitudini e i suoi
tempi.
Benji
venerdì 11 dicembre 2009
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi - Fuori abbonamento)
Paola Di Meglio
in
BENJI
Adult child/Dead child
di Claire Dowie
traduzione Anna Parnanzini, Maggie Rose
regia Cesare Lievi
produzione
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Durata spettacolo: 1h 5’ circa (senza intervallo)
Altri Percorsi
Scrittrice, attrice, poetessa e pioniera
dello stand-up theatre, Claire Dowie ha
iniziato operando nel circuito dei teatri
alternativi di Londra. La stand-up
comedy è un genere tipicamente
anglosassone di performance comica
ed è rappresentato da una nutrita serie
di autori-attori che scrivono e interpretano monologhi (in genere legati al
costume) e li provano a loro rischio e
pericolo sugli spettatori in luoghi diversi come pub, piccoli teatri, sale alternative. In questo ambito Claire Dowie ha
una voce assolutamente riconoscibile e
unica perché indaga, a volte in maniera
autobiografica, uno dei temi chiave di
questi tempi, il tema dell’identità, mettendo in luce tutte le ipocrisie e i condizionamenti che il mondo dei consumi
esercita sull’esplosione dei nostri desideri. La scrittura a volte è poesia, a
volte è ritmata come un rap, ma in ogni
modo esplosiva, penetrante, leggera ed
ironica. In Benji la Dowie racconta la
storia di un grave disagio psichico mettendo in scena una personalità scissa
che per esistere in una collettività
oppressiva deve crearsi un amico immaginario. È la storia di una ragazza, una
ragazza comune, che ripercorre episodi
della sua infanzia, della sua famiglia,
della scuola, mettendo in luce la sua
inadeguatezza, il suo essere diversa
rispetto ai modelli imposti dalla società,
il suo chiudersi in se stessa e il suo
esplodere nella schizofrenia per manifestare quello che ha dentro che ha
tenuto per troppo tempo compresso.
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Quando il dolore non ha parole
per dirsi…
Quando tutti sembrano lontani
e il mondo ce l’ha con noi…
Benji è la storia di una sofferenza
molto profonda.
Benji è un po’ la storia di ognuno
di noi alla ricerca di un ascolto vero.
I ragazzi lo sanno e lo sanno quelli che
si ricordano di essere
stati ragazzi.
Vilde Mailli
psicologa psicoterapeuta
Anni fa, per caso, ho comprato questo
testo, l’ho letto e poi ogni volta che
sono passata davanti a una libreria ho
chiesto se avevano copie di questo libro
e le ho comprate. Non volevo che altri
scoprissero questa storia, volevo essere
io a raccontarla. Ora ci sono riuscita e
ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutata.
La protagonista è una ragazza comune
che ha subito una serie di violenze e
nessuno si è accorto del suo dolore.
Vorrei, nel raccontare la sua storia, sensibilizzare tutti noi ad essere più attenti
nel leggere il dolore negli occhi di chi ci
è vicino, e vorrei che tutti noi imparassimo da questa ragazza ad essere più
ironici verso noi stessi e ad accontentarci con gioia dei piccoli passi avanti della
vita.
Paola di Meglio
Altri Percorsi
foto Luca Piva
Scrooge
martedì 5 gennaio 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi - Fuori abbonamento)
Teatro delle Briciole
Solares Fondazione delle Arti
Teatro Gioco Vita
Teatro Stabile di Innovazione
SCROOGE
Ballata per attori e ombre
da Canto di Natale di Charles Dickens
progetto drammaturgico Fabrizio Montecchi,
Alessandro Nidi, Bruno Stori
musiche e canzoni Alessandro Nidi
testi Bruno Stori
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
costumi Evelina Barilli
con Giuseppe Fraccaro, Candida Nieri,
Gino Paccagnella, Michele Radice
luci e fonica Cesare Lavezzoli
Durata spettacolo: 1h 10’ circa (senza intervallo)
La storia di Scrooge, avaro e
misantropo riccone nato dalla
fantasia di Dickens, è universalmente conosciuta. Scrooge è un
perfetto prototipo di uomo avido
ed egoista, cieco e insensibile di
fronte ai mali del mondo; ma
anche un esempio edificante di
uomo in lotta con una lacerante
presa di coscienza. I viaggi nel
passato, nel presente e nel futuro
nei quali gli spettri lo conducono
nel suo notturno incubo natalizio
sono le dolorose e necessarie
tappe verso una matura consapevolezza del suo essere nel mondo.
Anche se libero dagli eccessi
moralistici del racconto dickensiano il nostro Scrooge non rinuncia
a parlarci di tutto questo: della
grande responsabilità che il nostro
essere nel mondo comporta.
Abbiamo scelto un tono ironico e
canzonatorio perchè esso ci permette quella distanza critica a cui
oggi non possiamo rinunciare nel
raccontare una storia come questa ma, nello stesso tempo, ci permette di accentuare il suo carattere di “parabola morale”.
Abbiamo scelto di farne una ballata con musica e canzoni per
dare ancora più forza ai tremendi
interrogativi che questa storia ci
pone e per evidenziarne la sua
assoluta universalità.
Abbiamo scelto di raccontarla con
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attori e ombre. Gli attori perché ci
testimonino del qui e ora della
storia, della sua profonda umanità e attualità; le ombre perché ci
conducano, come lo stesso
Dickens immaginava, nei tortuosi
e misteriosi viaggi di Scrooge nel
tempo e nello spazio: veri e propri
viaggi in mondi d’ombre.
Scrooge è una coproduzione
Teatro delle Briciole Solares
Fondazione delle Arti e Teatro
Gioco Vita - Teatro Stabile di
Innovazione. Da anni Teatro delle
Briciole e Teatro Gioco Vita, pur
nella diversità delle poetiche e
delle linee artistiche, hanno avviato percorsi di collaborazione
instaurando sinergie comuni su
alcuni progetti. La coproduzione
dello spettacolo Alice nel paese
delle meraviglie nel 1997, ad
esempio, ma anche collegamenti
sull’ospitalità e l’attività sul territorio, collaborazioni e scambi culturali.
Scrooge costituisce una nuova
tappa di questo percorso, che
mette insieme le sensibilità e le
esperienze artistiche dei nostri
due teatri, per un progetto rivolto
ai ragazzi e ai giovani nel quale
musica, teatro d’ombre e teatro
d’attore si confrontano sulla
scena per dare vita ad una rilettura originale del Canto di Natale di
Dickens.
Romeo and Juliet
(are dead)
Altri Percorsi
Romeo, Giulietta e Mercuzio non sono per niente
contenti del finale che
Shakespeare ha riservato
loro. Soprattutto Romeo e
Giulietta non riescono a
darsi pace. Non accettano la
loro fine prematura e ritengono che Shakespeare sia
stato particolarmente ingiusto e crudele. Per cercare di
dare un senso al loro destino, ripetono all’infinito la
scena finale. Gli spettatori
entrano e assistono a questa scena: Giulietta addormentata nella tomba,
Romeo arriva, la crede
morta, e si uccide. Giulietta
si sveglia, vede il suo amore
morto, e si uccide a sua
volta. A questo punto
Mercuzio interrompe la loro
rappresentazione: non ne
può più di assistere al finale,
propone ai due innamorati
di ripercorrere le tappe fondamentali della loro settimana insieme e forse, in
questo modo, troveranno
le risposte che cercano,
forse scopriranno dove
Shakespeare ha sbagliato e
vedranno se veramente avevano un’altra scelta.
giovedì 4 febbraio 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi - Fuori abbonamento)
Charioteer Theatre - Forres (Scozia)
ROMEO AND JULIET (ARE DEAD)
da William Shakespeare
adattamento e riduzione Nick Fearne e Jennifer Mc Gregor
regia Laura Pasetti
con Alan Alpenfelt, Julia Dixon-Phillip
(cast in via di definizione)
produzione Charioteer Theatre
con il sostegno di Moray Council, Arts in Moray,
Piccolo Teatro di Milano
spettacolo in lingua inglese e italiana
Lo spettacolo si pone il doppio scopo di avvicinare il
Durata spettacolo: 1h 10’ circa (senza intervallo)
22
pubblico alla lingua e al teatro di Shakespeare. I tre personaggi principali Romeo,
Giulietta e Mercuzio rappresentano le scene più importanti della tragedia rigorosamente
nell’inglese
di
Shakespeare e allo stesso
tempo commentano in
inglese moderno le scene
svolte. Mercuzio funge da
narratore collegando le
scene in italiano e traduce
dall’inglese alcuni commenti per facilitare gli spettatori
nella comprensione. Romeo
and Juliet (are dead) è
ambientato ai giorni nostri
per sottolineare l’attualità
del testo e della storia.
Lo spettacolo è molto dinamico, la scenografia inesistente, proprio per dare
l’opportunità al pubblico di
apprezzare la poesia del
testo, stimolare la fantasia e
appassionare al teatro, in
grado di creare solo con la
recitazione le situazioni più
drammatiche.
Aspettando
Godot
foto Dorkin
Altri Percorsi
venerdì 12 febbraio 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi A)
sabato 13 febbraio 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi B)
Teatro Out Off
Dopo l’apprezzata messa in
scena di Finale di partita nel
2003, Lorenzo Loris si misura
con il capolavoro beckettiano
attrezzandosi come sempre,
ma forse in questo caso con
maggior consapevolezza e
attenzione, a restituire il testo
nella sua potente e devastante
forza teatrale, cercando, come
il regista stesso afferma, “dentro le regole che Beckett impone”, la libertà della propria
interpretazione.
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett
traduzione Carlo Fruttero
regia Lorenzo Loris
con Gigio Alberti, Mario Sala, Giorgio Minneci,
Alessandro Tedeschi, Davide Giacometti
scene Daniela Gardinazzi
costumi Nicoletta Ceccolini
consulenza musicale Andrea Mormina
disegno video Dimitris Statiris e Fabio Cinicola
luci Luca Siola
Durata spettacolo: 2h circa (compreso un intervallo)
Note di regia
È indubbio che attenendosi in
modo ferreo alle regole che
Beckett ci segnala si pensi di
avere poca libertà di interpretazione, ma se si segue la sua
gabbia di indicazioni si finisce
per immagazzinare un tale
bagaglio di informazioni che
diventa quasi naturale costruire
una regia senza dover rinunciare alla propria libertà creativa.
Quando abbiamo messo in
scena Finale di partita nel
2003, abbiamo cercato di
tenere conto delle indicazioni
introduttive al testo ma anche
dell’interesse che Beckett
aveva nei confronti dei ritratti
dipinti da Giorgione. Lo studio
di questi quadri ci ha permesso
23
di illuminare la scena in modo
singolare, restituendo la sensazione di trovarci di fronte a
uomini immersi nell’antro nero
e buio della loro coscienza.
Questo era in linea con quello
che Beckett raccontava nel
testo, ma nello stesso tempo ci
offriva anche un ampio margine di intervento dal punto di
vista creativo.
Nel rapporto tra Pozzo e Lucky
la critica del primo dopoguerra
aveva individuato il kapò aguzzino che infieriva contro
l’ebreo
indifeso,
mentre
Estragone e Vladimiro sembravano i testimoni attoniti di un
orrore incommensurabile.
E in quello spazio desertificato
i due “clochard” erano diventati il simbolo di un’umanità
sterminata dove all’uomo non
restava che attendere un
domani migliore.
Dopo mezzo secolo da allora,
nelle nostre metropoli multietniche Aspettando Godot può
rappresentare l’emblema di
una società in cui l’uomo vive
una dimensione spersonalizzante e raggiunge il paradosso
di sentirsi solo in mezzo alla
moltitudine.
Lorenzo Loris
Altri Percorsi
Sandokan o la fine dell’avventura
martedì 23 febbraio 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi A)
mercoledì 24 febbraio 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi B)
I Sacchi di Sabbia/Compagnia Sandro Lombardi
SANDOKAN
o la fine dell’avventura
da Le Tigri di Mompracem di Emilio Salgari
scrittura scenica Giovanni Guerrieri
con la collaborazione di Giulia Gallo e Giulia Solano
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri,
Enzo Illiano, Giulia Solano
tecnica Federico Polacci
costumi Luisa Pucci
in collaborazione con Teatro Sant’Andrea di Pisa,
La Città del Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il sostegno della Regione Toscana
Durata spettacolo: 1h circa (senza intervallo)
Il luogo in cui si svolge l’azione è
una cucina: attorno ad un tavolo si raccolgono i quattro personaggi che, indossato il grembiule, iniziano a vivere le intricate
gesta del pirata malese. Perno
dell'azione è l'ortaggio, in tutte
le sue declinazioni: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori
rosso sangue, patate-bombe,
prezzemolo ornamentale. E poi
cucchiai di legno come spade,
grattugie come cannoni, una
bacinella piena d'acqua per il
mare del Borneo, scottex per
cannocchiali, e ancora sacchetti
di carta, coltellini, tritatutto...
Il racconto si affaccia alla mente
degli spettatori, per poi esplodere con una frenesia folle che
contagia. La cucina è casa di
Sandokan, nave dei pirati, villa
di Lord Guillonk, foresta malese,
spiaggia di Mompracem.
Fedele all’ideale di un ironico
esotismo quotidiano (Salgari
non si avventurò mai oltre
l’Adriatico) lo spettacolo - attraverso la rifunzionalizzazione di
semplici oggetti d’uso - è un
elogio all’immaginazione, che
rischia di naufragare nel blob
superficiale dei nostri tempi, e al
tempo stesso una satira di
costume. Piccoli uomini (noi) e i
loro grandi sogni si scontrano in
un gioco scenico buffo ed elementare.
Chi avrà la meglio?
24
I Sacchi di Sabbia nascono a Pisa
nel 1995. Negli anni la
Compagnia si è distinta sul
piano nazionale, ricevendo
importanti riconoscimenti per la
particolarità di una ricerca
improntata alla reinvenzione di
una scena popolare contemporanea.
Già vincitori di due Premi ETI “Il
Debutto di Amleto”, I Sacchi di
Sabbia ricevono una nomination
al Premio Ubu 2003 per lo spettacolo Orfeo. Il respiro (“...per il
loro intreccio di ironia, storia e
metafisica”) e vincono il Premio
Speciale Ubu 2008 con la
seguente motivazione: “Per il
complesso di un’attività caratteristica dalla vivacità di una scrittura condotta con freschezza
creativa e irridente, giunta con
Sandokan o la fine dell’avventura a un nuovo capitolo di una
ricerca sincera, lunga e appassionata”.
In perenne oscillazione tra tradizione e ricerca, tra comico e tragico, il lavoro della Compagnia I
Sacchi di Sabbia ha finito per
concretizzarsi in un linguaggio
in bilico tra le arti (arti visive,
danza, musica), nella ricerca di
luoghi performativi inconsueti, e
sempre con uno sguardo vivo e
attento al territorio in cui l’evento spettacolare è posto.
foto Alessandro Basile
Altri Percorsi
La canzone
di Nanda
venerdì 5 marzo 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi - Fuori abbonamento)
Giulio Casale
in
LA CANZONE DI NANDA
di e con Giulio Casale
dai Diari 1917-1973 di Fernanda Pivano
(opera pubblicata da Bompiani)
regia Gabriele Vacis
scenografia e immagini Lucio Diana
produzione AGIDI
Nuova produzione
Debutto: Piccolo Teatro di Milano, novembre 2009
Giulio Casale è scrittore, autore e cantattore di grande talento che negli ultimi anni ha
saputo farsi apprezzare dal
pubblico portando in teatro
due spettacoli che si collocano
a pieno merito nel genere del
“teatro canzone”: Polli d’allevamento di Giorgio Gaber
(produzione Teatro Filodrammatici con Fondazione Giorgio
Gaber) e Formidabili quegli
anni (produzione Tieffe Teatro Stabile di Innovazione)
liberamente ispirato al libro di
Mario Capanna.
Il nuovo spettacolo, che debutterà in prima nazionale al
Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa, sarà dedicato
a una delle figure principali del
panorama culturale italiano:
la scrittrice e traduttrice
Fernanda Pivano, amica dello
stesso Giulio Casale e grande
estimatrice del suo lavoro.
Lo spettacolo ripercorrerà le
tappe di un’avventura lunga
quasi un secolo attraverso i
Diari 1917-1973 (opera pubblicata da Bompiani) e i racconti originali che la Pivano ha
fatto a Casale negli anni della
loro frequentazione, dando
vita ad un affresco poetico
ricco di immagini e melodie.
25
La narrazione sarà accompagnata da immagini inedite e
sottolineata da momenti musicali che attraverseranno le
tappe più importanti degli artisti legati alla Beat Generation e
dei loro più significativi eredi
evocati attraverso le parole di
Fernanda Pivano, detta Nanda
La regia dello spettacolo è affidata all’elegante arte di
Gabriele Vacis, considerato
uno dei più importanti registi
italiani, capace di amplificare la
vivida forza di una testimonianza reale e fondere la suggestiva evocazione di un passato, non troppo remoto, con
il nostro presente pieno di contraddizioni.
La scenografia e l’elaborazione
delle immagini sono affidate a
Lucio Diana, apprezzato ed
eclettico artista multimediale
della scena italiana.
Altri Percorsi
Personaggi
giovedì 11 marzo 2010
Teatro Municipale - ore 21
(Altri Percorsi A-B)
Antonio Albanese
in
PERSONAGGI
testi Michele Serra, Antonio Albanese
collaborazione ai testi Piero Guerrera, Enzo Santin,
Giampiero Solari
Durata spettacolo: 1h 30’ circa (senza intervallo)
Che cosa hanno in comune i
mille volti con i quali Antonio
Albanese racconta il presente?
L’umanità.
La realtà diventa teatro attraverso Epifanio, L’Ottimista, il
Sommelier, Cetto LaQualunque, Alex Drastico e Perego,
maschere e insieme prototipi
della nostra società, visi conosciuti che si ritrovano nel vicino
di casa, nell’amico del cuore, in
noi stessi.
Lo spettacolo Personaggi riunisce alcuni tra i volti creati da
Antonio Albanese: dall’immigrato che non riesce a inserirsi
al Nord all’imprenditore che
lavora sedici ore al giorno, dal
sommelier serafico nel decantare il vino al candidato politico
poco onesto, dal visionario ottimista “abitante di un mondo
perfetto” al tenero Epifanio
con i suoi sogni internazionali.
Personaggi, appunto, che in
questi anni abbiamo imparato
a conoscere e ad amare, dove
la nevrosi, l’alienazione, il soliloquio nei rapporti umani e lo
scardinamento affettivo della
famiglia, l’ottimismo insensato
e il vuoto ideologico contribuiscono a tessere la trama scritta
da Michele Serra e Antonio
Albanese.
In scena uomini del Sud e del
26
Nord, uomini alti e bassi, grassi
e magri, ricchi e poveri, ottimisti e qualunquisti. Maschere
irriverenti e grottesche specchio di una realtà guardata con
occhio attento a carpirne i
difetti, le abitudini e i tic.
Una galleria di anti-eroi che
svelano un mondo fatto di
ossessioni, paure, deliri di onnipotenza e scorciatoie, ma dove
alla fine anche la poesia trova
posto.
Un recital che racconta, con
corrosiva comicità e ritmo serrato, un mondo popolato da
personaggi tipici del nostro
tempo, dal pensiero contemporaneo interpretato con dirompente fisicità.
Vorrei che dopo un mio spettacolo tutti si sentissero un po’
meno soli, un po’ più allegri,
un po’ più forti, vorrei abbracciarli tutti.
La risata è un abbraccio, un
bisogno che ci sarà sempre.
Antonio Albanese
foto Alessandro Basile
Altri Percorsi
Mistero Buffo
martedì 30 marzo 2010
Teatro Municipale - ore 21
(Altri Percorsi A-B)
Paolo Rossi
in
MISTERO BUFFO
di Dario Fo
produzione AGIDI
Nuova produzione
Sarà Paolo Rossi, perfetto giullare dei giorni nostri, l’interprete di questo Mistero Buffo,
testo che è valso al suo autore,
Dario Fo, la massima delle onorificenze possibili: il Premio
Nobel per la Letteratura.
Paolo Rossi ha scelto questo
testo, considerato un vero e
proprio modello per il teatro di
narrazione, non solo in omaggio al grande artista che ne è
l’autore e a cui lo lega una
personale amicizia, ma anche
motivato dalle sue potenzialità,
che gli permetteranno di valorizzare al meglio le qualità
istrioniche da lui possedute.
Mistero Buffo è un monologo
la cui peculiarità si svela soprattutto nel linguaggio, reso in un
mix linguistico che arriva a
creare una neo lingua fortemente onomatopeica, il grammelot che richiama i dialetti del
nord Italia; una sorta di artificio
linguistico utilizzato fin dal
Medioevo dai giullari, attori itineranti e compagnie di comici
dell'arte che recitavano nelle
strade e nelle piazze usando
intrecci di lingue e dialetti
diversi miste a parole inventate,
rafforzandola con una forte
mimica e gestualità per arrivare
a farsi capire da tutti. Dario Fo,
che fin dagli anni Settanta si
27
era dedicato allo studio ed
all’approfondimento della storia del Teatro Medievale, ricrea
a modo suo quel mondo perduto e ne riattualizza la figura
del giullare, interprete dei
malumori del popolo verso i
detentori del potere.
Fo rilegge in chiave buffonesca
i misteri religiosi e rovescia il
punto di vista di chi ascolta sottolineando le mistificazioni di
avvenimenti storici e letterari
che si sono succeduti nel corso
dei secoli. Mistero Buffo
ha conosciuto un successo
immenso realizzando cinquemila allestimenti in tutto il
mondo.
L’aggancio
foto Serena Serrani
Altri Percorsi
giovedì 8 aprile 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi A)
venerdì 9 aprile 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Altri Percorsi B)
A.T.I.R. Associazione Teatrale Indipendente
per la Ricerca
da un progetto di Dedica Festival Pordenone
L’AGGANCIO
dall’omonimo romanzo di Nadine Gordimer
drammaturgia e regia Serena Sinigaglia
con Mariangela Granelli e Fausto Russo Alesi
scene Maria Spazzi
costumi Federica Ponissi
disegno luci e direzione tecnica Alessandro Verazzi
scelte musicali Alessandro Verazzi
assistente alla regia Valentina Escobar
tecnico luci Maurizio Marchetti
macchinista e fonico Francesco Gravante
realizzazione scene Pietro Paroletti
Durata spettacolo: 1h 30’ circa (senza intervallo)
L’aggancio è un romanzo che
racconta la storia d’amore tra
Abdu, immigrato senza permesso di soggiorno, e Julie, giovane
rampolla di una famiglia “bene”
di Johannesburg.
Una storia d’amore, dunque, e
di immigrazione; una storia
attuale che affronta due temi
centrali dell’uomo contemporaneo e dell’umanità in genere:
l’amore e la diversità. Due
mondi, due culture che si incontrano e si confrontano. Un confronto-scontro profondo, tra un
mondo che affonda le radici
nella storia passata, storia millenaria di conquiste e sconfitte, di
tradizioni solide come la roccia,
e un presente invece che sovverte l’ordine naturale delle cose.
Un confronto con un presente
paradossale che porta alcuni di
“loro” a desiderare noi, e noi,
forse inconsapevolmente, a desiderare loro. Forse solo l’amore,
forza ancestrale e cieca, forza
rivoluzionaria, può per un istante rompere le barriere che ci
separano; ma non può durare.
Ed è proprio sulla durata, sulla
possibilità di costruire un futuro,
che si gioca la partita più importante, quella dell’integrazione,
del dialogo che per Abdu significa ottenere a tutti i costi un permesso di soggiorno per un
paese straniero, miraggio di una
28
vita nuova, e per Julie, con un
colpo di scena nel finale, significa scoprire se stessa, una nuova
Julie e anche un nuovo modo di
vivere.
Ho voluto che l’allestimento
fosse di una semplicità disarmante.
Ho voluto affidarmi alla forza del
testo (e della storia che racconta)
e a due bravi attori, capaci di
fare il resto, capaci, intendo, di
dare corpo, voce, umori ai due
protagonisti, a lui e a lei, al loro
imprevisto e imprevedibile folle
amore.
La riduzione drammaturgica è
stata fatta all’insegna dell’assoluto rispetto della fonte; ho dunque sostanzialmente tagliato e
riadattato (con la maggiore delicatezza e sobrietà possibile) il
romanzo, riunendo sui soli due
protagonisti le fila di un racconto che ovviamente la Gordimer
affida a più voci.
Ancora una volta ho scelto lui e
lei, per raccontare il tutto, e l’ho
fatto perché penso che lì è il
cuore stesso della vicenda, l’anima più profonda di questo bel
romanzo di Nadine Gordimer.
Romanzo necessario, un vero
“pop d’autore”, come il teatro in
cui credo.
Serena Sinigaglia
Darwin...
tra le nuvole
foto Attilio Marasco
Altri Percorsi
domenica 11 aprile 2010
Teatro Municipale - ore 16
(Altri Percorsi - Fuori abbonamento)
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
DARWIN… TRA LE NUVOLE
un’idea di Luca Boschi, Stefano de Luca
e Giulio Giorello
regia Stefano de Luca
impianto scenografico a cura di Marco Rossi
luci Claudio De Pace
costumi Luisa Spinatelli
con Clio Cipolletta, Gabriele Falsetta,
Andrea Germani, Andrea Luini, Silvia Pernarella
Durata spettacolo: 1h 20’ circa (senza intervallo)
Dall’incontro “improbabile” tra
un epistemologo, Giulio Giorello, un professore di Fumetto
e Cinema d’animazione, Luca
Boschi, e un regista di teatro,
Stefano de Luca, nasce
Darwin... tra le nuvole, originale
omaggio a Charles Darwin.
Nella cornice di una scenografia
“animata” da immagini in parte
originali in parte rielaborazioni
delle illustrazioni di Darwin,
tutte firmate da Luca Boschi, si
dipana il viaggio del Beagle, il
vascello che in cinque anni
avrebbe portato lo scienziato
alla scoperta dei luoghi più
remoti del mondo: un percorso
a tappe in cui ogni nuovo
approdo, ogni nuova meta
diventa occasione per illustrare
alcuni aspetti del sistema evoluzionistico.
Il racconto prende le mosse dal
desiderio di due ragazze dei
giorni nostri di “intervistare”
quel tranquillo gentiluomo del
Kent che avrebbe promosso in
biologia una rivoluzione intellettuale paragonabile a quella iniziata da Copernico in astronomia. Comincia così un viaggio
nel tempo attraverso il teatro.
Lo scienziato che le ragazze
incontrano è un Darwin
giovane, praticamente ventenne, l’età nella quale si unì alla
spedizione del Beagle, un
29
Darwin narratore, entusiasta,
fantasioso, tra le nuvole appunto, che ama perdersi nei racconti della sua infanzia e che diventa emblema dell’immaginazione
come territorio comune nel
quale si muovono allo stesso
modo infanzia, teatro e scienza,
dell’immaginazione come primordiale strumento di interpretazione della realtà e come possibile scorciatoia per la conoscenza.
Attraverso la “scatola magica”
del teatro vogliamo raccontare
la storia di un uomo che con
sensibilità, serietà e una testardaggine fuori dal comune si
avventurò in un’impresa incredibile: andare contro i pregiudizi e
rifondare il pensiero scientifico
occidentale. Ci siamo innamorati di un’avventura vissuta a
vent’anni e di una straordinaria
capacità di osservare le cose
serbando, sempre, una non
comune indipendenza di giudizio.
Stefano de Luca
Altri Percorsi
pre/visioni
Da Aspettando Godot...
qualcosa di diverso
venerdì 30 ottobre 2009
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Pre/Visioni)
sabato 31 ottobre 2009
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Pre/Visioni)
Lucia Vasini
e la Compagnia “Diurni e Notturni”
DA ASPETTANDO GODOT...
QUALCOSA DI DIVERSO
liberamente ispirato a Samuel Beckett
progetto e regia Lucia Vasini e Paolo Rossi
aiuto regia Diego Bragonzi
assistente Valentina Zorza
con ospiti e operatori dei Centri Diurni
e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione
del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze
Patologiche dell’Azienda Usl di Piacenza
con la partecipazione di Paola Di Meglio
produzione
Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione
Dipartimento di Salute Mentale - Ausl di Piacenza
con il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano
nell’ambito del progetto “InFormazione Teatrale”
Nuova produzione
Prosegue l’ormai consolidata esperienza del laboratorio teatrale di
Lucia Vasini con gli ospiti e gli operatori dei Centri Diurni e
delle Comunità dell’Unità di
Riabilitazione del Dipartimento di
Salute Mentale e Dipendenze
Patologiche dell’Azien- da Usl di
Piacenza, avviato grazie a Teatro
Gioco Vita nei primi mesi del 2004
e poi proseguito e cresciuto con la
costituzione della Compagnia teatrale “Diurni e Notturni”.
Dopo il successo della performance
Dalla Tempesta (stagione 2007/
2008), che ha fatto seguito all’esperienza di Bonjour, Madame.
Bonne nuit, Monsieur. Il cielo visto
dalla terra (stagione 2005/2006),
ancora una volta alle prese con la
scena il “gioco teatrale” di Lucia
Vasini e della Compagnia “Diurni e
Notturni”, che questa volta si confronteranno con Aspettando Godot
e altre opere di Samuel Beckett.
In questi anni di lavoro in mezzo a
tante difficoltà, si è comunque
materializzato un metodo tutto
nostro, simile all’atteggiamento
dell’agricoltore nel coltivare la terra.
Questo è uno spettacolo che viene
creato giorno dopo giorno dall’intelligenza degli attori, da Ivo, Rino,
Luana, Lucia, Marco, Giorgio,
Domenico. L’idea registica nasce in
maniera collettiva, anche il testo è
collettivo, ci aiuta l’intuizione, che
quando arriva è come una saetta ed
è la benvenuta. Tra noi rispettiamo
30
la visione e, quando arriva, partiamo da questa e costruiamo un percorso di puro artigianato, mattone
su mattone. Ho sempre seguito
nelle mie scelte artistiche una visione, delle immagini, in un primo
momento intuitivamente e poi,
dopo averle concretizzate, ho spesso cercato di capire il perché. Il titolo, ad esempio, nasce da uno sbaglio, ma quello sbaglio mi ha convinto a seguire con fiducia il percorso che forse era già segnato. Il
nostro metodo si basa molto su
questo, l’errore diventa un indirizzo
di un qualcosa da scoprire.
Temi del nostro testo: il linguaggio,
lo spazio, il tempo, l’attesa, e
Quelli che cadono, un radiodramma scritto da Beckett; una perdita
di equilibrio, un equilibro precario,
un nostro equilibrio. Anche la scenografia vivrà di un equilibrio obliquo, stabile nell’instabilità, che
rischia di cadere ma non cade.
Personaggi universali senza tempo
ossessionati dal tempo. Due
clowns, Estragone e Vladimiro che
aspettano Godot vicino all’albero;
Pozzo, Lucky e il ragazzo, e poi altri
personaggi già esistenti di altre
commedie di Beckett che entreranno in scena, citando attraverso l’uso
del corpo Quelli che cadono.
Ringraziamo chi ci dà la possibilità
di “commettere” atti creativi.
Grazie a tutti quelli che credono in
noi.
Lucia Vasini
Altri Percorsi
pre/visioni
Last blues,
to be read some day
lunedì 8 marzo 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Pre/Visioni)
L’Albero di Giuda
presenta
Fumatori di Carta
LAST BLUES,
TO BE READ SOME DAY
Un omaggio a Cesare Pavese
di Cecilia Gragnani e Sara Urban
regia Cecilia Gragnani
arrangiamenti musicali Marco Giongrandi
con Daniele Gaggianesi,
Marco Giongrandi, Cecilia Gragnani,
Sara Urban
Durata spettacolo: 1h circa (senza intervallo)
Non ci si uccide per amore
di una donna.
Ci si uccide perché un amore,
qualunque amore,
ci rivela nella nostra nudità, miseria,
inermità, nulla.
Cesare Pavese
Un recital ispirato alla storia d’amore
di Cesare Pavese con l’attrice
Constance Dowling, musa in cui si
riassumono tutte le donne amate e
perdute dal poeta.
A fare da filo conduttore, da specchio
della storia di questi amori, è il blues.
Un microfono anni ’40, due bicchieri
di whisky e una chitarra. Una macchina da scrivere, un paravento e una
valigia. La scena è divisa in due spazi:
un night americano, in cui si sta svolgendo un concerto, e la stanza di
Pavese (la sua stanza o la stanza in cui
si è suicidato?), il luogo della rievocazione, del gioco teatrale e dell’elaborazione del lutto. Lo spettacolo si apre
con la fine del concerto, appunto con
il Last blues, to be read some day.
Pavese si congeda dal pubblico, per
lasciare spazio al ritorno di Connie,
l’ultima donna amata, l’attrice alla
ricerca di fortuna nell’Italia del
Neorealismo, nella quale egli scorge
quella cultura americana tanto studiata e vagheggiata. Connie ritorna “con
il peso della tua morte sulle spalle”.
L’arrivo di Connie dà inizio alla rievocazione di una serie di figure femminili, amate o soltanto cantate da Pavese,
31
che ironicamente riflette, in un gioco
vagamente brechtiano, sulla propria
concezione dell’amore e sul rapporto
tra l’irrazionale femminino e la poesia.
Il concerto, intanto, è ricominciato e i
piani spazio temporali si intrecciano in
un dialogo continuo tra la musica e la
scena. Una prostituta, una ragazzina,
una soubrette del varietà, una
“lavoratrice stanca” incontrata su un
treno - donne “sempre soltanto vedute/sempre soltanto sognate” - e ancora Connie, impegnata nel tentativo di
raccontare al pubblico l’uomo Pavese
e di comprendere la natura di quell’amore che li aveva legati, nell’inestricabile dissidio fra amore e morte. Il percorso della donna si conclude con il
“testamento” della loro storia: la lettera che accompagna l’ultima poesia
scritta per lei, appunto Last blues, to
be read some day.
Nella circolarità della struttura teatrale
si chiude lo spettacolo con la fine del
concerto, in un’ideale comunanza di
sentire fra Connie e la cantante, fra la
letteratura pavesiana e il blues: “I met
a woman once, who told me a striking
story about a love. Tonight we want to
tell you her story. So here we go with
our Last Blues”.
Un progetto che nasce dall’incontro
fra attori e musicisti e dall’interesse di
indagare il rapporto fra la poesia di
Cesare Pavese e il blues, musica che
amò e a cui si ispirò nella composizione di numerose raccolte poetiche.
Altri Percorsi
pre/visioni
I ciechi
giovedì 27 maggio 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Pre/Visioni)
venerdì 28 maggio 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Pre/Visioni)
Società Filodrammatica Piacentina
Scuola di perfezionamento teatrale
I CIECHI
di Maurice Maeterlinck
progetto a cura di Carmelo Rifici
Nuova produzione
Con la messinscena de I ciechi continuano le collaborazioni eccellenti
della Filo con personaggi di spicco
della scena italiana.
Carmelo Rifici, diplomatosi nel 2000
alla scuola dello Stabile di Torino, assistente alla regia di Luca Ronconi,
enfant prodige della regia italiana per
le sue messinscene di Giro di vite di
Henry James e La tardi ravveduta di
Giuseppe Giacosa, ha vinto nel 2005
il Premio della critica teatrale come
miglior regista emergente. Del 2006 è
la regia de La signorina Julie di
Strindberg e de I giusti di Camus; nel
2007 firma Lunga giornata verso la
notte di O’Neill con il Teatro dei
Filodrammatici di Milano. Nel 2007
cura la regia de Il nemico di Julien
Green al Festival di San Miniato e nel
2008 Una notte di maggio di
Abraham Yehoshua, entrambi con
protagonista Elisabetta Pozzi. Sempre
del 2008 è Chie-chan ed io tratto dal
romanzo di Banana Yoshimoto,
messo in scena per il Napoli Teatro
Festival. Nel 2009 Rifici ha curato la
regia de I pretendenti di Jean-Luc
Lagarce e Il gatto con gli stivali di
Passatore/Tieck, produzioni del
Piccolo Teatro di Milano. Il regista tornerà allo Stabile milanese anche nel
2010 per il progetto dedicato al
drammaturgo Lars Norén, mettendo
in scena Dettagli. Carmelo Rifici è
direttore della scuola di teatro del
Litta di Milano.
Alla richiesta di curare un laboratoriospettacolo per gli attori della Scuola di
32
perfezionamento della Società Filodrammatica Piacentina, ho risposto
con piacere stante la quinquennale
collaborazione che mi lega alla Filo
nell’ambito delle iniziative didattiche
della stessa. Ho dunque proposto di
continuare il lavoro, iniziato l’anno
prima a livello di stage, su I ciechi di
Maurice Maeterlinck, uno dei testi più
importanti del simbolismo fiammingo
e forse tra i più alti per il suo linguaggio lirico e antinaturalista. Il testo di
Maeterlinck si pone come un caposaldo del dramma moderno, distrugge il
concetto di azione teatrale, per sostituirlo con un concetto di costruzione
contemporanea: la situazione.
Concetto che nel ‘900 porterà al teatro i grandi capolavori di Samuel
Beckett. I ciechi non sono altro che
un gruppo di persone perse in un
bosco e in attesa di essere riportate
all’ospizio da un prete in realtà morto.
L’inquietudine che questa situazione
di continua attesa porterà, condurrà
gli stessi personaggi ad una fine
inconsapevole e alquanto macabra. Il
laboratorio si svilupperà lungo l’arco
della stagione 2009/2010 in tre blocchi di lavoro per terminare con l’allestimento a maggio al Teatro dei
Filodrammatici. Partirà dall’approccio
e dalla comprensione del testo fino
alla messinscena passando per le
tappe principali della ricerca: l’analisi
drammaturgica delle scene, l’analisi
fisica attraverso il movimento nello
spazio e l’improvvisazione corale e la
creazione dei personaggi.
Carmelo Rifici
foto Fabian
Teatro Danza
Latino America
sabato 19 dicembre 2009
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Teatro Danza)
Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei
LATINO AMERICA
Trilogia
(creazione per 6 danzatori)
ideazione, coreografia e regia Monica Casadei
creato con e interpretato da Vittorio Colella,
Chiara Guglielmi, Ambrose Laudani,
Erika Melli, Sara Muccioli, Emanuele Sciannamea
musiche originali Luca Vianini
elaborazione musicale Mauro Casappa
ideazione luci Monica Casadei
video Emanuele Sciannamea
produzione
Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei
in collaborazione con
CID-Centro Internazionale Danza di Parma
con il contributo di
Ministero per i Beni e le Attività Culturali,
Regione Emilia Romagna-Assessorato alla Cultura e Cultura d’Europa,
Provincia e Comune di Parma
con il sostegno di
Autocentro Baistrocchi-Concessionario Skoda
Durata spettacolo: 1h e 25’
A partire dal 2005 la Compagnia
Artemis Danza si è dedicata
intensamente alla realizzazione
del progetto di residenze artistiche all’estero “Artemis incontra
culture altre”, scegliendo come
meta il continente latino americano in tre distinti viaggi in Messico
(2007), Cuba (2006) e Brasile
(2005).
Latino America.Trilogia nasce dall’esigenza di consegnare ad una
nuova sintesi le esperienze
umane e creative vissute in un
caleidoscopio di situazioni, ritmi,
colori e sonorità che riflette l’immagine dei tre paesi. Coreografie
ora ieratiche e rituali, ora crude e
sanguigne. Quadri di vivida e
colorata quotidianità carioca.
Archetipi e simboli delle antiche
civiltà mesoamericane che parlano al nostro presente di un collasso imminente. Dignità e forza di
sopravvivenza sospesa tra passato e futuro del popolo cubano.
Monica Casadei
e Artemis Danza
Premio della critica “Danza
&Danza” 2000 (Miglior coreografa della nuova generazione)
Premio “Anita Bucchi” 2007
(Miglior coreografia dell’anno:
Cuba 2006. La rivoluzione energetica). Laureata in Filosofia
all’Università di Bologna con una
tesi su Platone e la danza, Monica
33
Casadei ha acquisito una solida
preparazione nelle tecniche di
danza contemporanea occidentale apprese in Italia, Francia e
Inghilterra. Decisive nel suo percorso formativo, inoltre, le contaminazioni orientali derivate dai
soggiorni in India e Cina e dallo
studio delle arti marziali. Nel
1994 inizia in Francia la sua
avventura di coreografa fondando la Compagnia Artemis Danza,
di cui diviene la direttrice artistica
e principale coreografa. Nel 1997
si trasferisce in Italia, maturando
ad oggi 24 creazioni per un’équipe stabile di dieci elementi, che
sono state presentate oltre che
nei principali teatri e festival italiani, in prestigiose manifestazioni
internazionali in Francia, Belgio,
Svizzera, Albania e Colombia.
Monica Casadei ha inoltre curato
le coreografie di numerosi spettacoli teatrali e d’opera e la direzione artistica di rassegne e festival
di danza.
La Compagnia Artemis Danza è
sostenuta dal Ministero per i Beni
e le Attività Culturali, dalla
Regione Emilia Romagna, dalla
Provincia e dal Comune di Parma.
Dal 1998 al 2007 è in residenza al
Teatro Due-Teatro Stabile di
Parma e Reggio Emilia. Nel 2007
è inoltre membro del WDA-World
Dance Alliance Europe sotto l’egida del IDC-ITI/UNESCO.
Teatro Danza
Alma de tango
sabato 16 gennaio 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Teatro Danza)
Compagnia Naturalis Labor
ALMA DE TANGO
uno spettacolo di musica e tango
coreografia e regia Luciano Padovani
coreografie di tango di e con
Elena Garis
Marcelo Ballonzo
Silvina Aguera
Sebastian Roberto Romero
Loredana De Brasi
Tobias Bert
Luciano Padovani
musica dal vivo con il quartetto Lumière de tango
bandoneon Marco Fabbri
pianoforte Massimo Tagliata
contrabbasso Samuele Pasini
flauto Cristina Bertoli
musiche Piazzolla, Di Sarli, De Angelis, Pugliese,
Stamponi, Bardi
Durata spettacolo: 1h 10’ (senza intervallo)
Il tango ha la tristezza dei crepuscoli di Buenos Aires.
Chi lo canta non ha mai fretta
di finire, come se temesse una
conclusione drammatica.
Chi lo balla ne interpreta una
languida malinconia.
Chi lo suona trasforma in musica un repertorio caotico di sentimenti, solitudine, odio, burla,
rancore, vendetta, desiderio,
intrigo, felicità, vicissitudini di
quartieri porteni, barrios, talvolta miserabili e malfamati.
Ascoltando il tango si avvertono guizzi di lame, fruscii di sottovesti, porte che si chiudono
per sempre e fischi di bastimenti che partono per chissà
dove.
Un braccio, un passo, la mano,
una voce, il bandoneon, una
canzone. Ed ecco il tango.
Il tango è così. Così. E mille storie ancora.
La danza è, in fondo, un naturalis labor: un “lavoro” del
corpo, paziente e necessario,
quotidiano e faticoso, caratterizzante e costruttivo; “naturale” come un gesto, come il
corpo che lo produce, come
l’occhio che lo vede, come il
tempo che lo consuma... insieme condizione dell’artista e
34
funzione sociale, ricerca di
semplicità e di immediatezza. Il
resto è forma.
Luciano Padovani
Creata nel 1988 da Luciano
Padovani con sede organizzativa e operativa a Vicenza, la
Compagnia Naturalis Labor è
riconosciuta e sostenuta da
Ministero dei Beni e Attività
Culturali, Regione Veneto,
Comune di Vicenza, Comune
di Comacchio.
Attualmente compagnia residente a Comacchio (FE), svolge
un continuativo lavoro di ricerca e pedagogia sulla danza
contemporanea, progetta e
realizza spettacoli ed eventi
unici, coproduzioni con Teatro
Olimpico di Vicenza, Oriente
Occidente, Bassano Operaestate Festival, AbanoDanza,
Pergine Spettacolo Aperto,
Festival d’Autunno, Segni
Barocchi, Concerti in Villa, ed è
impegnata in tournée in Italia e
in Europa.
Teatro Danza
Stili con Stile
a cura di
domenica 14 febbraio 2010
Teatro Municipale - ore 15.30
(promozione riservata agli abbonati di Teatro Danza)
Compagnia Junior Balletto di Toscana
Nazionale Italiana Danza under 21
diretta da Cristina Bozzolini
STILI CON STILE
coreografie d'autore
Jeux
coreografia Eugenio Scigliano
musica Claude Debussy
3D
coreografia Mauro Bigonzetti
musica David Byrne
Suite da “Sonata in La minore”
coreografia Fabrizio Monteverde
musica Franz Schubert
Dust
coreografia Eugenio Scigliano
musica Fryderyk Chopin
Le Spectre de la Rose
coreografia Fabrizio Monteverde
musica Carl Maria Von Weber
Modernismo
coreografia Arianna Benedetti
musica Mikael Stavostrand
programma soggetto a variazioni
Durata spettacolo: 1h 10’ circa
La Compagnia giovanile Junior
Balletto di Toscana, diretta da
Cristina Bozzolini, con la collaborazione di Silvia Chirico, in
qualità di maître de ballet ed
assistente alle coreografie,
costituisce la struttura produttiva di tirocinio professionale
della Scuola del Balletto di
Toscana.
Rappresenta una qualificata
occasione di debutto sulle
scene, con modalità rigorosamente professionali, sia artistiche che tecniche ed organizzative, per un organico selezionato, mediamente di 16/18 elementi, giovani danzatori, tra i
16 ed i 20 anni, di promettente
talento, espressione dei livelli
qualitativi dei Corsi superiori di
formazione professionale del
Dipartimento Danza classica
e del Dipartimento Danza
modern-jazz e contemporanea
della Scuola del Balletto di
Toscana, a conferma delle
eccellenti capacità formative di
quella che è una delle migliori e
più innovative Scuole italiane di
danza, con un “palmarés” di
oltre 80 propri ex allievi, professionisti in carriera, in importanti
corpi di ballo, compagnie e
gruppi di danza in Italia ed in
Europa.
Con chiarezza propositiva il
programma artistico richiama la
35
linea culturale, impressa nella
cronaca e nella storia della
danza italiana degli ultimi
decenni, dalla mitica formazione del Balletto di Toscana, sempre guidata da Cristina
Bozzolini, con l’affermazione
del primato della coreografia e
della danza pura, articolata per
linee trasversali in una pluralità
di linguaggi espressivi, dal neoclassico al contemporaneo, al
modern-jazz ed all’hip-hop,
sempre valorizzata dalla creatività sia di Autori di grande prestigio, nazionale ed internazionale, che emergenti di sicuro
talento.
Il repertorio della Compagnia,
oltre alla ripresa di coreografie
di Roberto Sartori Fabrizio
Monteverde ed Arianna Benedetti, si è arricchito, nelle ulteriori e qualificate presenze in
scena in importanti teatri e
festival, grazie alle collaborazioni con coreografi quali Mauro
Bigonzetti, Eugenio Scigliano,
Antonio Colandrea, Walter
Mattini, Cristina Rizzo.
Teatro Danza
I speak
Kathak
sabato 6 marzo 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 (Teatro Danza)
Compagnie Kaléïdans’Scop (Francia/India)
Isabelle Anna
I SPEAK KATHAK
coreografia Isabelle Anna
danzatori Isabelle Anna, Quincy Charles,
Aurélie Oudiette
I speak Kathak
improvvisazioni musicali Jaikishan Maharaj
Spanish ketchup
musica Isaac Albéniz
Mon Boléro
musica Maurice Ravel
Trilogie
musica Luigi Nono
Durata spettacolo: 1h 10’ circa
Isabelle Anna viene dalla
Francia, ma il suo percorso è
legato a doppio filo con
l’India. Isabelle ha cominciato
a studiare danza piccolissima,
a cinque anni, iniziando la sua
formazione
dal
Bharata
Natyam, la danza classica del
Sud dell’India. L’avvicinamento
al Kathak risale al 1998, quando Isabelle conosce Sharmila
Sharma al centro Mandapa di
Parigi, luogo di riferimento per
gli amanti delle arti e della cultura indiane. Tre anni dopo la
ballerina decide di proseguire i
suoi studi in India, ottenendo
in seguito il diploma di Studi
Superiori all’Università Kathak
Kendra di Nuova Dehli e il riconoscimento ufficiale da parte
del governo indiano come rappresentante all’estero del
Kathak. Studiosa delle origini
etniche del Kathak e allieva di
Pandit Jaikishan Maharaj,
appartenente a una famosa
dinastia di artisti di Kathak,
Isabelle Anna ha fondato nel
2007 la sua compagnia
Kaléïdans’Scop.
I speak Kathak è una delle ultime creazioni di Isabelle Anne
interpretata dall’artista insieme a Quincy Charles.
Originario di Trinidad, Quincy
Charles è un virtuoso della
danza indiana che ha studiato
36
a Londra e a Nuova Dehli. Lo
spettacolo invita a un’immersione completa nel Khatak
sotto il profilo coreografico,
testuale e musicale. È un’esplorazione coreografica dell’universo sonoro e visuale
della percussione, sia essa di
strumenti, di voci o di corpi, e
del suo potere di creazione del
movimento.
Il lavoro coreografico realizzato sul Bolero di Ravel si inserisce in una ricerca sulla traduzione visiva del ritmo. Questa
ricerca utilizza danze etniche
come danze basche, flamenco, danze gitane, persiane,
yiddish… La stessa ricerca, con
la quale Isabelle Anna innesta
la tecnica della danza kathak
su sue coreografie accompagnate da musiche occidentali,
si ritrova anche in Spanish
Ketchup.
Trilogie, basata sulle musiche
del celebre compositore contemporaneo Luigi Nono, parte
da una ricerca di astrazione
che si apre ad un più vasto
campo di esplorazione a partire da altre musiche occidentali, come la musica elettro-acustica e tutti gli altri tipi di musica che non utilizzano strumenti classici.
foto Marco Davolio
Teatro Danza
Zerogrammi
sabato 17 aprile 2010
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
(Teatro Danza)
Teatrofficina Zerogrammi
ZEROGRAMMI
uno spettacolo di e con
Emanuele Sciannamea e Stefano Mazzotta
regia, coreografia ed interpretazione
Stefano Mazzotta, Emanuele Sciannamea
collaborazione all'allestimento e luci
Chiara Guglielmi
costumi e video Zip
Durata spettacolo: 55’ (senza intervallo)
Due orsacchiotti di pezza e una
Barbie con la testa attaccata con lo
scotch per trastullarsi in un surreale
Dejeuner Sur l'Herbe che pare dipinto da Jacques Tati. Giochi di due
Candide tra Cochi e Renato e Stanlio
e Ollio al teatro di Marcel Marceau e
Merce Cunningham vestiti come
teneri matti del paese coi berretti,
quelli col paraorecchie da pilota della
grande guerra in tempo di pace. Due
clown di uno spettacolo leggero
come un amore all'inizio, lieve come
il vento più dolce di una serata di primavera di quando c'erano ancora le
mezze stagioni: bello e delicato come
quel qualcuno che ognuno di noi ha,
o aspetta, per i momenti belli e senza
pensieri. Quei momenti senza il cui
ricordo non potremmo vivere.
Sergio Gilles Lacavalla
Premio Miglior Spettacolo Festival
Giocateatro 2009
“Per l’originalità del percorso di ricerca e le eccellenti qualità performative
dei due danzatori, che generano uno
spettacolo poetico, giocoso e ironico,
godibile a più livelli di lettura”.
Primo premio di coreografia Città di
Rovereto/Festival OrienteOccidente
“Bisogna fare le cose serie con leggerezza e le cose leggere con serietà,
dice il poeta. Stefano Mazzotta ed
Emanuele Sciannamea mettono in
pratica questa massima con un senso
37
dell’ironia, una precisione di movimento e uno strano lirismo che
fanno di Zerogrammi un bel momento di danza, quasi surreale”.
Zerogrammi è quel particolare stato
di grazia che ci permette di vedere le
cose, dalle più semplici alle più complesse per quello che sono, finalmente intelligibili, palesarsi tutte nella
loro forma più elementare, con un
peso pari a zero, come il verso di una
poesia, come la musica. Così semplici da lasciarsi svelare senza commenti, come amori incondizionati e gratuiti. Così leggere da dissolversi nell'aria ed indelebili al contempo.
Quando questo stato si realizza, le
cose del mondo diventano chiare, ed
il sentimento che deriva dal contatto
con esse, che vorremmo spiegare
con parole, non ha più bisogno di
parafrasi ridondanti, esemplificazioni, per essere comunicato. Perchè,
già ridotto ai minimi termini, tocca
senza passare per la ragione. Così
vorremmo il rapporto con lo spettatore! Ma poiché il linguaggio coreografico contemporaneo sembra voler
puntualmente trascendere la narrazione, abbiamo spesso il presentimento di mancare delle conoscenze
necessarie alla sua comprensione.
Una comprensione che pare riservata
a quei pochi intenditori capaci di
coglierne meccanismi ritmici, retorici,
metrici.
A teatro
con gusto
Non è un caso che questa idea tra il ludico ed il culturale
sia nata conversando a tavola con Diego, quando la mente
si alleggerisce delle ansie quotidiane per ritrovare più serenità e piacere. Il teatro in fondo è esso stesso un luogo ove
ritemprarsi, lasciando che gli artisti ci prendano per mano
e ci conducano per sentieri nuovi e misteriosi, allontanandoci per qualche attimo dal consueto.
Questa analogia ci ha fatto pensare che cucina, cultura e
teatro sono tra loro complementari rifugi dell’essere e
sarebbe stato bello tentare di farli convivere.
La cucina ed i suoi prodotti danno piacere, ma soprattutto
lo fanno se (come gli attori a teatro) ci sanno anche raccontare storie, vecchie e nuove, che ci arricchiscono e ci fanno
guardare i piatti con occhi diversi. In questa luce abbiamo
pensato l’iniziativa A teatro con gusto, che mescola l’ap-
prendimento della preparazione pratica di un piatto con la
sua collocazione nella storia, sino al piacere finale del suo
consumo; cercando così di seguire la strada maestra tracciata dal grande storico della alimentazione Giovanni
Rebora, mio maestro spirituale e autore del celebrato volume La civiltà della forchetta, a cui è dedicata la serata di
apertura.
A teatro con gusto perché essere insieme sul palcoscenico
a gustare i piatti significa, nelle nostre intenzioni, che
ognuno diviene nello stesso istante spettatore ed attore di
questa peculiare rappresentazione, nuova ed antica nello
stesso tempo.
Giancarlo Spezia
Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza
venerdì 29 gennaio 2010 - ore 20.30
Teatro Comunale Filodrammatici
venerdì 26 febbraio 2010 - ore 20.30
Teatro Comunale Filodrammatici
L’Appennino genovese a tavola:
tre piatti invernali tra tradizione e attualità
Il maiale e la cucina della bassa:
Peppone e Don Camillo a tavola
presentazione della serata
Giancarlo Spezia e Sergio Rossi
presentazione della serata
Giancarlo Spezia
dimostrazione della preparazione della Torta Pasqualina
Enrichetta Trucco, cuoca genovese
dimostrazione della preparazione dei ciccioli
primo piatto
anolini in brodo con due varianti di ripieno
primo piatto
gnocchi di farina di castagne fatti a mano, con crema
di latte e formaggetta
presentazione e lettura di brani da La dispensa di Don
Camillo di Andrea Grignaffini - con l’autore
presentazione e lettura di brani da Tagli scelti
di Giovanni Rebora - Federico Rebora
secondo piatto
gambone lesso o cappello del prete
secondo piatto
Torta Pasqualina di bietole e prescinseua
“L’allevamento del maiale di alta qualità: una opportunità
per la nostra provincia” - prof. Ermes Frazzi, docente di
costruzioni rurali e territorio della Università Cattolica
del Sacro Cuore
lettura di brani da Tagli scelti di Giovanni Rebora
dessert
dolce di patate al cacao, ideato e realizzato da
Sergio Rossi e Enrichetta Trucco per il Consorzio
della Quarantina in occasione dell’Anno Mondiale
della Patata (FAO-IYP 2008)
dessert
torta sbrisolona
in collaborazione con l’Istituto statale di istruzione
superiore agraria e alberghiera “Raineri-Marcora”
in collaborazione con l’Istituto statale di istruzione
superiore agraria e alberghiera “Raineri-Marcora”
serate a pubblico limitato - prenotazione obbligatoria
38
Oltre
il sipario
Lo spettacolo e la sua sintassi
incontri nelle scuole propedeutici alla visione di Darwin
…tra le nuvole
a cura del Settore Proposte Culturali del Piccolo Teatro di
Milano
per le scuole
Charles Darwin: un personaggio tra scienza e teatro
incontro di approfondimento con esperti di teatro, letteratura e scienza
a cura del Settore Proposte Culturali del Piccolo Teatro di
Milano
per gli insegnanti, gli studenti e tutto il pubblico
Ditelo all’attore
Incontri con i protagonisti della stagione di prosa
del Teatro Municipale di Piacenza
a cura di Enrico Marcotti, critico teatrale
un modo informale e spontaneo per conoscere attori e
interpreti al di fuori del loro ruolo in scena durante lo
spettacolo
Effetto Zoom
Incontri intorno alla visione di spettacoli della
stagione di prosa per mettere a fuoco i segni
del linguaggio teatrale
per gli insegnanti, gli studenti e tutto il pubblico
a cura di Roberta Zanoli
Filumena Marturano.
Teatro - Cinema
Incontri, conferenze e proiezioni
attività collegate all’ospitalità a Piacenza dello spettacolo Filumena Marturano de La Compagnia di Teatro di
Luca De Filippo, regia di Francesco Rosi
a cura di Roberta Zanoli
per tutto il pubblico
Progetto Beckett
Aspettando Beckett. Viaggio nella drammaturgia di
Samuel Beckett
incontri nelle scuole per approfondire la conoscenza
dell’opera del grande scrittore, propedeutici alla visione
di Giorni Felici, Aspettando Godot, e Da Aspettando
Godot... qualcosa di diverso
a cura di Chiara Merli
per le scuole secondarie superiori
La sostanza dell'attesa
conversazione attorno alle messinscene beckettiane
Aspettando Godot e Da aspettando Godot... qualcosa di
diverso con la compagnia Teatro Out Off, Lucia Vasini e
la Compagnia Diurni e Notturni
a cura di Chiara Merli
per gli insegnanti, gli studenti e tutto il pubblico
Il disagio a teatro
Incontri collegati all’ospitalità dello spettacolo Benji
a cura del Dipartimento di Salute Mentale - Ausl di
Piacenza
per le scuole secondarie superiori e tutto il pubblico
In cerca d’autore
Shakespeare nella lingua di Shakespeare
Il teatro di Pirandello e il grande schermo
Il cinema come lente di ingrandimento per indagare
i risvolti dell’opera pirandelliana: un percorso tra palcoscenico e schermo alla ricerca della “grande magia”
a cura di Chiara Merli
per le scuole secondarie
Laboratorio di interpretazione fisico-linguistica
collegato alla visione dello spettacolo Romeo & Juliet (are
dead)
a cura di Laura Pasetti e Charioteer Theatre
per insegnanti e studenti delle scuole secondarie
Protocollo d’Intesa Piccolo Teatro di Milano
Lucia Vasini e Compagnia “Diurni e Notturni”
Progetti realizzati con il Piccolo Teatro di Milano
nell’ambito del Procollo d’Intesa sottoscritto
con Teatro Gioco Vita
attività collegate all’ospitalità a Piacenza dello spettacolo Darwin...tra le nuvole
Laboratorio teatrale
per ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità
dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute
Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza
a cura di Lucia Vasini
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A teatro con gusto
Dentro il teatro
L’Appennino genovese a tavola:
tre piatti invernali tra tradizione e attualità
Incontri di introduzione ai linguaggi della scena
a cura di Chiara Merli
Il maiale e la cucina della bassa:
Peppone e Don Camillo a tavola
La magia del teatro
per le scuole primarie
a cura di Giancarlo Spezia
per tutto il pubblico
Capire lo spettacolo teatrale
per le scuole secondarie di primo grado
Leggere lo spettacolo teatrale
per le scuole superiori
Progetti Teatro Gioco Vita
L’origine della figura - Verso il teatro d’ombre/parte
seconda
laboratorio triennale di formazione per insegnanti, educatori, animatori
a cura di Nicoletta Garioni
Gli elementi del teatro
Percorso di formazione e aggiornamento
per insegnanti
a cura di Chiara Merli
Dietro il sipario
E ancora…
Incontri di presentazione della stagione di prosa
Tre per Te 2009/2010
Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli
della stagione 2009/2010
Incontri di approfondimento sugli spettacoli della
stagione 2009/2010
a cura di Chiara Merli
per le scuole, le biblioteche e i gruppi organizzati
Incontri nelle scuole, formazione degli insegnanti, progetti per giovani e studenti, incontri nelle biblioteche,
workshops e conferenze
La direzione si riserva di apportare al programma le modifiche determinate da
cause di forza maggiore
Un progetto di Teatro Gioco Vita, con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano,
per coinvolgere il pubblico non più solo come spettatore, ma come protagonista,
primo attore di quell’esperienza unica e coinvolgente che è il teatro.
Attraverso laboratori, incontri, lezioni, performance, conferenze.
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Tre per Te
> INFO
L’abbonamento Teatro Danza comprende i seguenti spettacoli: al Teatro
Comunale Filodrammatici Latino America, Alma de tango, I speak Kathak,
Zerogrammi.
Abbonamento TEATRO DANZA PLUS (5 spettacoli)
Platea
e 60 (intero)
e 55 (ridotto)
Galleria
e 45 (intero)
e 40 (ridotto)
L’abbonamento Teatro Danza Plus comprende i seguenti spettacoli: al Teatro
Comunale Filodrammatici Latino America, Alma de tango, I speak Kathak,
Zerogrammi; al Teatro Municipale Stili con Stile.
BIGLIETTERIA
TEATRO GIOCO VITA
Teatro Stabile di Innovazione
Teatro Comunale Filodrammatici
Via San Siro 9 - 29100 Piacenza
Tel. 0523.315578 (biglietteria) - 0523.332613 (uffici)
Fax 0523.338428
E-mail [email protected]
Orari di apertura della biglietteria
di Teatro Gioco Vita
• dal 1° settembre al 31 ottobre 2009: dal martedì al
venerdì ore 10-13 e ore 15-18, sabato ore 10-13
• dal 3 novembre al 23 dicembre 2009: dal martedì al
venerdì ore 15-18, sabato ore 10-13
• dal 4 gennaio 2010: dal martedì al venerdì ore 15-18
Il giorno dello spettacolo la biglietteria funziona unicamente nella sede della rappresentazione a partire dalle
ore 19 (quindi, per gli spettacoli al Teatro Municipale, in via
Verdi 41; per gli spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici,
in via Santa Franca 33).
Per le recite pomeridiane, l’apertura della biglietteria
nella sede della rappresentazione è prevista dalle ore 14.
I biglietti sono in vendita anche on-line al sito internet
www.teatrogiocovita.it
Abbonamento 2 PER TE
(abbonamento Prosa + Altri Percorsi) - 16 spettacoli
Platea
e 240 (intero) e 205 (ridotto)
Galleria
e 188 (intero) e 165 (ridotto)
L’abbonamento 2 Per Te comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio
di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Personaggi,
Un certo signor G, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin,
La licenza,Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, L’aggancio.
Abbonamento 3 PER TE (abbonamento Prosa + Altri
Percorsi + Teatro Danza) - 20 spettacoli
Platea
e 272 (intero) e 233 (ridotto)
Galleria
e 216 (intero) e 194 (ridotto)
L’abbonamento 3 Per Te comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio
di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Personaggi,
Un certo signor G, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin,
La licenza, Latino America, Alma de tango, Aspettando Godot, Sandokan o la fine
dell’avventura, I speak Kathak, L’aggancio, Zerogrammi.
Pass PRE/VISIONI (3 spettacoli)
e 12 posto unico non numerato
Il Pass Pre/Visioni comprende i seguenti spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici:
Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso, Last blues to be read some day, I ciechi.
Offerte SPECIALE/STUDENTI
Abbonamento ALTRI PERCORSI (7 spettacoli)
e 62 con posto in galleria
ABBONAMENTI
Abbonamento PROSA (9 spettacoli)
Platea
e185 (intero)
Ingresso palco
e108 (intero)
Posto palco*
e170 (intero)
Galleria numerata
e141 (intero)
Galleria non numerata
e108 (intero)
Loggione
e 84 (intero)
Loggione non numerato e 49
Abbonamento TEATRO DANZA (4 spettacoli)
Platea
e 55 (intero)
e 50 (ridotto)
Galleria
e 40 (intero)
e 35 (ridotto)
L’abbonamento Altri Percorsi comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale
Personaggi, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin, La
licenza, Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, L’aggancio.
e160 (ridotto)
e 98 (ridotto)
e138 (ridotto)
e125 (ridotto)
e 98 (ridotto)
e 68 (ridotto)
L’abbonamento Prosa comprende i seguenti spettacoli al Teatro Municipale:
Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio
di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Un certo
signor G.
*L’abbonamento Posto palco potrà essere messo in vendita previa disponibilità di palchi per l’intera stagione e a discrezione della Direzione
Abbonamento ALTRI PERCORSI (7 spettacoli)
Platea
e 94 (intero)
e 78 (ridotto)
Galleria
e 70 (intero)
e 62 (ridotto)
L’abbonamento Altri Percorsi comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale
Personaggi, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin, La
licenza, Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, L’aggancio.
Abbonamento TEATRO DANZA (4 spettacoli)
e 30 con posto in galleria
L’abbonamento Teatro Danza comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Comunale
Filodrammatici Latino America, Alma de tango, I speak Kathak, Zerogrammi.
Abbonamento TEATRO DANZA PLUS
(5 spettacoli)
e 35 con posto in galleria
L’abbonamento Teatro Danza Plus comprende i seguenti spettacoli: al Teatro
Comunale Filodrammatici Latino America, Alma de tango, I speak Kathak,
Zerogrammi; al Teatro Municipale Stili con Stile.
Abbonamento 2 PER TE
(Prosa + Altri Percorsi - 16 spettacoli)
e 100 con posto in galleria
L’abbonamento 2 Per Te comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio
di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Personaggi,
Un certo signor G, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin,
La licenza, Aspettando Godot, Sandokan o la fine dell’avventura, L’aggancio.
41
Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario
rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita; l’acquisto potrà poi
essere formalizzato rivolgendosi alla biglietteria del Teatro
Comunale Filodrammatici nei giorni ed orari di apertura oppure
concordando un appuntamento con gli uffici di Teatro Gioco Vita.
Abbonamento 3 PER TE
(Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza - 20 spettacoli)
e 110 con posto in galleria
L’abbonamento 3 Per Te comprende i seguenti spettacoli: al Teatro Municipale Il piacere dell’onestà, Il Vangelo secondo Pilato, La tempesta, Platonov, Il birraio
di Preston, Filumena Marturano, Giorni Felici, L’impresario delle Smirne, Personaggi,
Un certo signor G, Mistero Buffo; al Teatro Comunale Filodrammatici Love is my sin,
La licenza, Latino America, Alma de tango, Aspettando Godot, Sandokan o la fine
dell’avventura, I speak Kathak, L’aggancio, Zerogrammi.
CAMPAGNA ABBONAMENTI
Pass PRE/VISIONI (3 spettacoli)
e 10 posto unico non numerato
Prelazione riservata agli abbonati della stagione
precedente:
Il Pass Pre/Visioni comprende i seguenti spettacoli al Teatro Comunale
Filodrammatici: Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso, Last blues to be read
some day, I ciechi.
• Conferma abbonamenti
Per gli abbonati della stagione 2008/2009 che intendono
sottoscrivere l’abbonamento anche per il 2009/2010 è previsto il mantenimento del posto occupato nella stagione
precedente. La conferma può essere effettuata da martedì 8 fino a sabato 19 settembre 2009.
Per gli spettacoli programmati al Teatro Municipale, in caso di esaurimento di posti in galleria, a chi sottoscrive un abbonamento
Speciale/Studenti potranno essere assegnati posti numerati di loggione.
La conferma può essere effettuata di persona oppure comunicata telefonicamente, via fax oppure e-mail dal martedì al venerdì ore 10-13 e ore 1518, sabato ore 10-13, rivolgendosi alla biglietteria di Teatro Gioco Vita, via
San Siro 9, Piacenza - telefono 0523.315578 - fax 0523.338428, e-mail
[email protected]
Il pagamento degli abbonamenti confermati telefonicamente, via fax o email dovrà essere comunque effettuato entro il 19 settembre 2009.
Al termine del periodo riservato alla conferma degli abbonamenti la
situazione dei posti non confermati verrà completamente azzerata
(non è quindi possibile per i vecchi abbonati che intendono cambiare posto
e/o turno mantenere riservati i posti dell’anno precedente fino all’eventuale
nuova scelta).
Per gli spettacoli programmati al Teatro Comunale Filodrammatici, in
caso di esaurimento di posti in galleria, a chi sottoscrive un abbonamento Speciale/Studenti potranno essere assegnati posti numerati di
platea.
In caso di esaurimento di posti numerati, ai gruppi scolastici che lo
vorranno potranno essere assegnati abbonamenti non numerati con
eventuale definizione del posto a sedere nei giorni immediatamente
precedenti lo spettacolo e/o la sera stessa della rappresentazione.
TIPOLOGIA DI ABBONAMENTO
PROSA
Il piacere dell’onestà
Il Vangelo secondo Pilato
La tempesta
Tre per Te 2009/2010
Prosa
Platonov
Il birraio di Preston
Filumena Marturano
Giorni Felici
L’impresario delle Smirne
Un certo signor G
Love is my sin
La licenza
Benji
Scrooge
Romeo and Juliet (are dead)
Aspettando Godot
Altri Percorsi
Sandokan
La canzone di Nanda
Personaggi
Mistero Buffo
L’aggancio
Darwin... tra le nuvole
Teatro Danza
Latino America
Alma de tango
I speak Kathak
Zerogrammi
Stili con Stile
Pre/Visioni
Da Aspettando Godot... qualcosa di diverso
I ciechi
Last blues. To be read some day
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ALTRI
PERCORSI
2 PER TE 3 PER TE
TEATRO
DANZA
TEATRO
DANZA
PLUS
PASS
PRE/
VISIONI
• Cambio turno, posto e/o tipo di abbonamento
Per gli abbonati della stagione 2008/2009 che intendono
sottoscrivere l’abbonamento anche per il 2009/2010 ma
desiderano cambiare turno e/o posto è possibile effettuare il
rinnovo dell’abbonamento da martedì 22 a sabato 26 settembre 2009.
Abbonamenti per tutto il pubblico:
Gli abbonamenti e i pass sono in vendita da martedì 29 settembre a sabato 10 ottobre 2009.
ALTRE OFFERTE
Palchettisti
I palchettisti che prima della campagna abbonamenti comunicheranno alla direzione di Teatro Gioco Vita la concessione
del palco per uno dei due turni di abbonamento Prosa e per
eventuali spettacoli fuori abbonamento e di Altri Percorsi e
Teatro/Danza, potranno acquistare l’abbonamento ingresso
palco per il turno Prosa prescelto scontato a e98 (e92 ridotto) oppure singoli ingressi palco scontati a e12.
Abbonati
A tutti coloro che hanno sottoscritto un abbonamento Prosa,
Altri Percorsi, Teatro Danza, 3 Per Te, 2 Per Te e a tutti i giovani che hanno sottoscritto uno degli abbonamenti
Speciale/Studenti viene offerta la visione gratuita di uno
spettacolo a scelta del cartellone Pre/Visioni. La prenotazione
dei posti omaggio dovrà essere richiesta alla biglietteria di
Teatro Gioco Vita almeno 3 giorni prima della recita prescelta. La promozione è valida fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Promozioni speciali
La direzione di Teatro Gioco Vita si riserva di comunicare nel
corso della Stagione eventuali ulteriori promozioni rivolte agli
abbonati e/o al pubblico (ad esempio, riduzioni speciali introdotte successivamente sul costo di biglietti per determinati
spettacoli, possibilità di portare a teatro un ospite per la visione di alcune rappresentazioni, eventuali gratuità, promozioni speciali sui biglietti per determinati ordini di posti e/o particolari categorie di pubblico, ecc.).
BIGLIETTI
Spettacoli Prosa al Teatro Municipale:
Platea
e 27 (intero) e 23 (ridotto)
Posto/palco
e 25 (intero) e 21 (ridotto)
Ingresso palchi/galleria
e 15 (intero) e 13 (ridotto)
Galleria numerata
e 20 (intero) e 18 (ridotto)
Loggione numerato
e 12 (intero) e 10 (ridotto)
Ingresso loggione
e 7
Studenti
e 12 (posto unico in galleria)
Spettacoli di Antonio Albanese e Paolo Rossi
al Teatro Municipale:
Platea
e 30 (intero) e 25 (ridotto)
Posto/palco
e 25 (intero) e 22 (ridotto)
Ingresso palchi/galleria
e 15 (intero) e 13 (ridotto)
Galleria numerata
e 22 (intero) e 19 (ridotto)
Loggione numerato
e 13 (intero) e 10 (ridotto)
Ingresso loggione
e 8
Studenti
e 13 (posto unico in galleria)
Spettacolo Darwin... tra le nuvole al Teatro Municipale:
Platea
e 22 (intero) e 20 (ridotto)
Posto/palco
e 20 (intero) e 18 (ridotto)
Ingresso palchi/galleria
e 15 (intero) e 13 (ridotto)
Galleria numerata
e 17 (intero) e 15 (ridotto)
Loggione numerato
e 10 (intero) e 8 (ridotto)
Ingresso loggione
e 6
Studenti
e 11 (posto unico in galleria)
Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici:
Platea
e 18 (intero) e 16,50 (ridotto)
Galleria
e 15 (intero) e 13,50 (ridotto)
Studenti
e 10 (posto unico in galleria)
Spettacoli Pre/Visioni
al Teatro Comunale Filodrammatici:
Posto unico
e 5 (platea/galleria, non numerato)
Per le recite del 5 gennaio 2010 (Scrooge) al Teatro Comunale
Filodrammatici e dell’11 aprile 2010 (Darwin... tra le nuvole)
al Teatro Municipale (Altri Percorsi) è previsto un biglietto
scontato a e 7 per i minori di 14 anni e la riduzione sui prezzi dei biglietti per i loro genitori/accompagnatori.
I biglietti per tutti gli spettacoli sono in vendita da martedì
20 ottobre 2009.
CARNET 6 SPETTACOLI
È possibile acquistare a prezzo scontato un carnet di 6
biglietti con posto numerato per due spettacoli Prosa, due
spettacoli di Altri Percorsi (eccetto Personaggi e Mistero
Buffo) e due spettacoli di Teatro Danza.
Platea
Galleria
e 105 (intero) e 90 (ridotto)
e 80 (intero) e 75 (ridotto)
I carnet 6 spettacoli sono in vendita da martedì 13 a sabato 17 ottobre 2009.
I carnet saranno assegnati previa verifica della disponibilità di posti per gli spettacoli scelti.
BIGLIETTI “LAST MINUTE”
Spettacoli al Teatro Municipale:
Platea e posto/palco
e 15
Galleria
e 11
Loggione
e 4
Spettacoli al Teatro Comunale Filodrammatici:
Platea
e 10
Galleria
e 7
I biglietti “Last Minute” sono disponibili, a discrezione della
Direzione, a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo per cui l’offerta è valida. Per alcune rappresentazioni
non è detto che vengano messi in vendita biglietti “Last
Minute”.
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INFORMAZIONI UTILI
Chi volesse acquistare biglietti e non potesse farlo durante gli
orari e i giorni stabiliti, può concordare un appuntamento o
modalità alternative di acquisto telefonando alla biglietteria
di Teatro Gioco Vita al numero 0523.315578, nei giorni ed
orari di apertura.
In caso di prenotazioni telefoniche di biglietti (che potranno essere accettate dalla biglietteria a partire da martedì 27
ottobre 2009), è richiesto il pagamento del costo del biglietto tramite bonifico bancario o vaglia postale.
Fino a 24 ore prima di ogni spettacolo viene messo a disposizione del pubblico un quantitativo di biglietti per l’acquisto
tramite rete internet. Il pagamento potrà essere effettuato
con carta di credito. Il servizio comporta un aggravio dovuto
alla commissione in favore del gestore del servizio.
Possono usufruire della riduzione sull’acquisto di abbonamenti, biglietti e carnet i militari, gli spettatori di età superiore ai 60 anni e inferiore ai 25 anni. Per informazioni sulle riduzioni e i posti riservati agli invalidi è possibile rivolgersi agli
uffici di Teatro Gioco Vita. Possono essere acquistati max. 4
abbonamenti e/o biglietti a persona.
Possono usufruire dell’abbonamento “Speciale Studenti”
tutti gli studenti che non abbiano compiuto i 25 anni. Gli
interessati dovranno presentare, al momento dell’acquisto
dell’abbonamento o del biglietto, un certificato di iscrizione
(o in alternativa tessera, libretto universitario, libretto giustificazioni…) che dovrà essere esibito anche al momento dell’ingresso a teatro. In caso contrario, per usufruire dello speciale
dovrà essere sottoscritta un’apposita autocertificazione.
Il diritto ad eventuali riduzioni e/o promozioni deve essere comunicato dallo spettatore agli addetti della biglietteria al
momento dell’acquisto del biglietto e/o dell’abbonamento,
esibendo su richiesta la documentazione che attesti tale diritto. Dopo l’emissione del biglietto e/o abbonamento non sarà
più possibile applicare eventuali riduzioni.
È possibile cambiare turno di abbonamento, comunicando per iscritto tale intenzione almeno un giorno prima dell’inizio della programmazione dello spettacolo (tale comunicazione sottintende comunque la rinuncia al posto nel proprio
turno). Questo servizio garantisce unicamente l’ingresso
in teatro e l’eventuale collocazione (solo se disponibile) in un
posto numerato assegnato dalla Direzione.
Gli abbonamenti non sono personali e possono quindi
essere utilizzati da persone diverse dall’intestatario,
purché abbiano le medesime caratteristiche (ad esempio,
un abbonamento speciale studenti può essere utilizzato solamente da altri studenti, e così via). Non è possibile, da parte
di persone che non abbiano gli stessi diritti, utilizzare la tessera. In questi casi è però possibile usufruire del posto,
entrando in teatro con un ingresso (ad esempio, un genitore
può entrare in teatro con un ingresso e usufruire del posto a
sedere del proprio figlio studente, mostrando alla maschera
la tessera di abbonamento).
In caso non venissero rappresentati, per cause impreviste,
uno o più spettacoli compresi nell’abbonamento, il teatro
opererà una sostituzione oppure, in alternativa, rimborserà
agli abbonati le quote relative allo/agli spettacolo/i
annullato/i. Gli eventuali rimborsi potranno essere erogati
solamente dietro presentazione della tessera di abbonamento ed entro i termini comunicati dalla direzione del teatro.
Qualora ragioni impreviste lo richiedessero, la direzione si
riserva la facoltà di spostare la data dei turni di abbonamen-
to dandone notizia sulla stampa, sui veicoli pubblicitari del
teatro e/o contattando telefonicamente o per lettera gli
abbonati.
All’atto della sottoscrizione dell’abbonamento è opportuno
rilasciare generalità, indirizzo e recapito (anche telefonico ed
e-mail) per eventuali comunicazioni urgenti.
Nel caso di variazione di data di uno spettacolo, ai possessori di biglietto si ricorda che potranno utilizzare il biglietto nella
nuova data, secondo le indicazioni fornite dal teatro, oppure
optare per il rimborso. In caso di annullamento di uno spettacolo, i possessori di biglietti saranno rimborsati. Gli eventuali rimborsi potranno essere erogati dietro riconsegna dei
biglietti originali ed entro i termini comunicati dalla direzione
del teatro. I biglietti e gli abbonamenti non utilizzati, relativi
a spettacoli che sono stati regolarmente effettuati, non verranno rimborsati.
La biglietteria di Teatro Gioco Vita chiuderà nel periodo
natalizio dal 24 dicembre 2009 al 3 gennaio 2010.
A spettacolo iniziato non è consentito l’accesso alla platea.
È vietato scattare fotografie, effettuare registrazioni audio e
video e fare uso di telefoni cellulari.
La direzione si riserva la possibilità di effettuare spostamenti su posti venduti per esigenze tecniche e di apportare al programma le modifiche determinate da cause
di forza maggiore.
SERVIZI PER IL PUBBLICO
Distribuzione gratuita della rivista TeatroMagazine e di
schede/ programmi di sala editi da Teatro Gioco Vita.
Servizio di guardaroba gratuito (custodito al Teatro
Municipale, libero al Teatro Comunale Filodrammatici).
Nessuna applicazione da parte di Teatro Gioco Vita di diritti di prevendita sul prezzo dei biglietti e/o abbonamenti.
Servizio di baby parking con animatori, gratuito e attivo per
tutti gli spettacoli che si tengono al Teatro Municipale, che
sarà organizzato con i seguenti criteri: prenotazione obbligatoria da parte dei genitori al momento dell’acquisto del
biglietto e comunque almeno 3 giorni prima della rappresentazione; attivazione solo in caso di raggiungimento di un
numero minimo di 5 bambini prenotati; orario di apertura da
un’ora prima dell’inizio della rappresentazione alla fine dello
spettacolo.
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Via San Siro 9 - 29100 Piacenza
Telefono 0523.315578 (biglietteria) - 0523.332613 (uffici)
Fax 0523.338428
E-mail [email protected]
Teatro Municipale - Biglietteria
(attiva nei giorni di spettacolo dalle ore 19, dalle ore 14 per le recite pomeridiane)
Via Verdi 41 - 29100 Piacenza - Telefono 0523.492251
Teatro Comunale Filodrammatici
Via Santa Franca 33 - 29100 Piacenza
Biglietteria - Via San Siro 9 - 29100 Piacenza
Telefono 0523.315578
E-mail [email protected]
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COMUNE DI PIACENZA
TEATRO MUNICIPALE
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI
Dipartimento dello Spettacolo
TEATRO GIOCO VITA
Teatro Stabile di Innovazione
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