20 09 stagione di prosa sabato 17 gennaio 09 ore 21.00 Teatri SPA - Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” con la distribuzione di Arteven - Circuito Teatrale Regionale stagione di prosa 20 09 Stefania Felicioli, Michela Martini, Giancarlo Previati lunedì 16 febbraio 09 ore 21.00 Teatro Stabile di Verona - Teatro Stabile del Veneto La base de tuto Ugo Pagliai e Paola Gassman di Stefano Pagin da Giacinto Gallina regia di Stefano Pagin martedì 27 gennaio 09 ore 21.00 La Contrada - Teatro Stabile di Trieste Gianfranco Jannuzzo e Daniela Poggi Il Divo Garry di Noël Coward regia di Francesco Macedonio martedì 10 febbraio 09 ore 21.00 Teatri Uniti e Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Andrea Renzi, Toni Servillo, Paolo Graziosi, Gigio Morra Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni regia Toni Servillo Enrico IV di Luigi Pirandello regia Paolo Valerio martedì 3 marzo 09 ore 21.00 Khora.teatro Alessandro Preziosi Amleto di William Shakespeare regia Armando Pugliese lunedì 6 aprile 09 ore 21.00 Noctivagus - Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia Massimo Dapporto I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni regia Antonio Calenda venerdì 17 aprile 09 ore 21.00 inScena - Compagnia Corrado Abbati Compagnia Corrado Abbati Al Cavallino Bianco Operetta di Hans Müller e Erik Charell regia di Corrado Abbati Il Teatro Sociale riapre la stagione di prosa con l’avvio di un progetto che vuol essere innovativo e che, già da quest’anno, ha l’ambizione di rivolgersi ad un pubblico sempre più eterogeneo. L’obiettivo che ci siamo posti è di aprire maggiormente i luoghi della cultura e dell’arte ai giovani e alle persone che normalmente ne sono lontani, quasi ai margini, attraverso spettacoli e produzioni che li sappiano affascinare e coinvolgere. Ovviamente tutto questo andrà fatto in maniera graduale, tuttavia, molti degli spettacoli inseriti nel cartellone 2009 sono il frutto di una nuova linea di politica culturale “a portata del cittadino”, maggiormente accessibile e fruibile. Ciò non significa assolutamente ridurre la qualità delle proposte (sono presenti sia testi classici che produzioni venete e goldoniane), anzi permette di offrire allo spettatore la possibilità di riconoscere, apprezzare e applaudire artisti di fama nazionale. Credo che nomi del calibro di Alessandro Preziosi, Massimo Dapporto e Toni Servillo (solo per citarne alcuni), già grandi protagonisti del piccolo e grande schermo oltre che stelle affermate del palcoscenico, renderanno onore al lavoro e all’impegno che questa Amministrazione ha profuso a favore della prosa e, allo stesso tempo, saranno catalizzatori di nuovi contatti e avvicinamenti, che permetteranno di incrementare il contesto culturale di Rovigo. Infine, guardando al futuro della nostra città e del Polesine, se è vero che dobbiamo puntare con maggiore fermezza sullo sviluppo culturale e turistico, è altrettanto vero che lo possiamo fare soltanto se i cittadini, Tutti, si sentiranno protagonisti assoluti delle scelte e delle progettualità. La stagione di prosa va sicuramente in quella direzione. Un ringraziamento speciale agli spettatori che hanno sempre sostenuto, con la loro partecipazione calorosa, il prestigio e la popolarità del nostro Teatro. Il Teatro Sociale credo debba avere in primo luogo la preoccupazione di offrire al suo pubblico una stagione di prosa di alta qualità, con testi di grande valore ed interpreti scelti tra i migliori del teatro italiano. E’ così che presento con soddisfazione il frutto della fatica di quest’anno, come sempre in collaborazione con il circuito Arteven, una stagione matura ed accattivante, che arricchisce di qualità il già foltissimo cartellone del Teatro Sociale di Rovigo. Questa stagione si caratterizza per una marcata identità veneta con ben due serate goldoniane, affidate ad altrettanti grandi capocomici: Toni Servillo e Massimo Dapporto ed un interessantissimo recupero di un testo di autore ingiustamente trascurato, Giacinto Gallina: “La base de tuto”, nuovo progetto di teatro veneto proposto da Teatri Spa e Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni con la distribuzione di Arteven; l’adattamento e la regia sono di Stefano Pagin da Serenissima e La base de tuto di Giacinto Gallina. A completare il massiccio apporto di testi classici il pubblico potrà usufruire del Pirandelliano Enrico IV affidato ad una delle ultime coppie cult della prosa italiana: Ugo Pagliai e Paola Gassman e dell’Amleto shakespeariano affidato ad uno dei più prestigiosi volti televisivi di questi ultimi anni, Alessandro Preziosi. Accanto a questi grandi classici un testo che può a sua volta essere considerato un classico, ma che gode di meno popolarità tra il grande pubblico: ”Present Laughter” tradotto in italiano come “Il Divo Garry” ove l’arte di Gianfranco Jannuzzo, validamente affiancato da Daniela Poggi, ci permette di gustare il testo di Noël Coward in una fresca e riuscitissima realizzazione di grande successo. Come ultimo spettacolo, annunciamo con piacere il ritorno a Rovigo dell’Operetta, molto richiesta dal nostro pubblico nelle indagini di customer satisfaction, la quale, nell’attesa di una sua difficile ma non impossibile collocazione nella stagione lirica, conclude degnamente la stagione di prosa 2009. Federico Frigato Assessore Cultura e Spettacolo del Comune di Rovigo Marcello Lippi Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro Sociale di Rovigo stagione di prosa 20 09 sabato 17 gennaio 09 ore 21.00 Teatri SPA - Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni” con la distribuzione di Arteven - Circuito Teatrale Regionale La base de tuto di Stefano Pagin da Giacinto Gallina adattamento drammaturgico da “Serenissima” e “La base de tuto” con Stefania Felicioli, Michela Martini, Giancarlo Previati Personaggi e interpreti Cecilia Stefania Felicioli | Giuditta Michela Martini | Nobiluomo Vidal Giancarlo Previati Carlo Massimo Somaglino | Lisa Silvia Piovan | Bapi Bulo Michele Modesto Casarin Alvise Alessio Bobbo | Norma Nicoletta Maragno Regia Stefano Pagin Scene e costumi Paolo Bertinato Nuovo spettacolo del Progetto per il Teatro Veneto in collaborazione con Città di Venezia - Assessorato alla Produzione Culturale, Regione del Veneto, Fondazione Cassa Marca - Treviso, La Contrada di Trieste La base de tuto fu rappresentata per la prima volta al Teatro Goldoni di Venezia il 23 gennaio 1894 e ripropone buona parte dei personaggi di Serenissima, commedia che Gallina scrive nel 1891: il progetto di Stefano Pagin prevede di utilizzare in un’unica messa in scena i due testi. Serenissima è il nome di Piero Grossi, vecchio gondoliere attorno al quale si stringe la categoria dei barcaioli per opporsi alla clamorosa novità dei vaporetti in laguna. È il progresso che avanza e quindi la battaglia appare perduta in partenza. Ma è all’interno della sua famiglia che Piero trova maggiori amarezze: la nipote Cecilia ha lasciato Burano per rincorrere l’amore per un pittore inglese, da cui aspetta un figlio, macchiando così la tradizionale onestà della famiglia. Il nobiluomo decaduto Vidal si fa quindi tramite presso Serenissima, di un’offerta riparatrice da parte di una ricca signora americana imparentata con il pittore. Ne La base de tuto ritroviamo gran parte di questi personaggi, ma l’onesto ambiente popolare si è trasformato in una famiglia piccoloborghese, senza più freni morali, dominata da una marcata concezione utilitaristica della vita e dei rapporti umani. A questa giovane generazione cinica e priva di qualsiasi morale si oppone il Nobiluomo Vidal, personaggio ben diverso da quello che diceva in Serenissima: «Megio de cusì no la pol andar». Vidal non accetta la società in cui il denaro è “la base de tuto” perché per lui la “base de tuto” è “volerse ben”. Una favola sconsolata dunque, in cui non c’è più spazio per l’ottimismo e il calore dei sentimenti e che riflette la condizione di una società che ha come aspirazione dominante il benessere, da seguire senza scrupoli di alcun genere e a costo di qualsiasi compromesso. stagione di prosa 20 09 La Contrada - Teatro Stabile di Trieste Il Divo Garry di Noël Coward adattamento di Masolino D’Amico con Gianfranco Jannuzzo e la partecipazione di Daniela Poggi Personaggi e interpreti Garry Essendine Gianfranco Jannuzzo | Liz Essendine Daniela Poggi Monica Reed Paola Bonesi | Morris Dixon Davide Calabrese Miss Erickson / Lady Saltburn Sandra Cosatto | Fred Gualtiero Giorgini Henry Lyppiatt Adriano Giraldi | Daphne Stillington Alberta Izzo Joanna Lyppiatt Danila Stalteri | Roland Maule Maurizio Repetto Regia Francesco Macedonio Scene Andrea Stanisci Costumi Fabio Bergamo Luci Andrea Valentini Musiche Massimiliano Forza Present laughter, tradotto in italiano come Il Divo Garry, è stato spesso considerato un testo in parte autobiografico. La vicenda ruota attorno al personaggio di Garry Essendine, attore di successo, carismatico e bizzarro, mentre si prepara ad affrontare una tournée. Nel corso di una serie di eventi che sfiorano la farsa, Garry deve fronteggiare i tentativi di seduzione da parte di diverse donne, inclusa la giovane aspirante attrice Dafne e la bella e arrivista Joanna, neo sposa di Harry. Destreggiandosi tra la sua protettiva segretaria Monica e la sua gelida ex moglie Liz, Garry si ritrova ad essere ossessionato dal giovane e squinternato commediografo Roland Maule, mentre gli grava addosso la paura degli anni che avanzano, con la classica crisi di mezza età. Scritta nel 1939, come corollario alla commedia This happy breed, Present laughter diventa parte di una sorta di trilogia sulla middle-class inglese che si completa nel 1941 con Spirito allegro. Lo stesso Coward interpretò Garry Essendine nella prima edizione dello spettacolo, contribuendo al successo dell'opera. Il ruolo del protagonista con i suoi bellissimi monologhi e la levatura drammatica di certe scene, offre a chi lo interpreta uno dei personaggi più intensi della drammaturgia di Coward. foto © Tommaso Le Pera martedì 27 gennaio 09 ore 21.00 stagione di prosa 20 09 Teatri Uniti e Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni con Andrea Renzi, Toni Servillo, Paolo Graziosi, Gigio Morra Personaggi e interpreti Leonardo Andrea Renzi | Ferdinando Toni Servillo | Filippo Paolo Graziosi Fulgenzio Gigio Morra | Vittoria Eva Cambiale | Guglielmo Tommaso Ragno Giacinta Anna Della Rosa | Sabina Betti Pedrazzi | Paolino Francesco Paglino Cecco Rocco Giordano | Berto Salvatore Cantalupo | Brigida Chiara Baffi Rosina Giulia Pica | Tognino Marco D’Amore | Costanza Mariella Lo Sardo Regia Toni Servillo Aiuto regia Costanza Boccardi Scene Carlo Sala Costumi Ortensia De Francesco Disegno luci Pasquale Mari, realizzato da Lucio Sabatino Suono Daghi Rondanini Una coproduzione di Teatri Uniti e Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa, nel terzo centenario dalla nascita del grande drammaturgo Ciò che conquista della Trilogia della Villeggiatura è la sua assoluta originalità, la sua perfetta architettura teatrale. Sotto i nostri occhi, nello svolgimento delle tre commedie, assistiamo, come se si trattasse di un romanzo, alla trasformazione dei personaggi in “persone” i cui destini, le cui emozioni, ci riguardano e ci toccano profondamente. Questa trasformazione è visibile soprattutto in Giacinta che sembra sottrarsi alla propria rappresentazione per rivolgersi, nei suoi monologhi, direttamente al pubblico, alla vita. I preparativi per la villeggiatura, l’ansia per la partenza, il tempo disteso delle partite a carte, delle conversazioni estive a cui seguono i silenzi malinconici del rientro in città, hanno una scansione temporale, un movimento emotivo, un migrare sentimentale fatto di attese e delusioni, di speranze e conflitti, di ottimismo ed infelicità. I personaggi che via via incontriamo sembrano raccontarci un oggi animato dalla necessità di “esserci” piuttosto che di “essere”, da una ricerca ostinata e nevrotica della felicità, dall’incapacità di intravedere, all’orizzonte, novità che sostituiscano le abitudini. Goldoni ci offre un’analisi lucida e cruda di questo mondo, che è anche il nostro. Un mondo in cui i sentimenti e i destini sono spesso trattati con fredda aridità, alla stregua di una partita doppia. Toni Servillo foto di Fabio Esposito martedì 10 febbraio 09 ore 21.00 stagione di prosa 20 09 Teatro Stabile di Verona - Teatro Stabile del Veneto Enrico IV di Luigi Pirandello con Ugo Pagliai e Paola Gassman Personaggi e interpreti Enrico IV Ugo Pagliai | Matilde Spina, la marchesa Paola Gassman Dionisio Genoni, il dottore Roberto Petruzzelli | Tito Belcredi, il barone Alessandro Vantini Giovanni, il maggiordomo Teodoro Giuliani | Landolfo, consigliere Roberto Vandelli Carlo di Nolli Giuseppe Lanino | Frida, figlia di Matilde Beatrice Zardini Bertoldo, consigliere Andrea De Manincor | Ordulfo, consigliere Francesco Godina Arialdo, consigliere Francesco Mei Regia Paolo Valerio Scene Graziano Gregori Costumi Carla Teti Musiche Antonio Di Pofi Paura di vivere e paura di amare, il tempo che scorre, scivola via e non ti accorgi che la vita è già passata, andata, e ancora non hai iniziato a viverla, hai rimandato aspettando qualcosa o qualcuno. Questo nostro Enrico IV di Pirandello vuole raccontare questo stato d’animo personale e universale. La storia di un uomo strano, forse troppo sensibile che si rifugia nella pazzia per non affrontare un mondo cinico e meschino. La storia di un uomo, che ci parla guardandoci negli occhi, dentro agli occhi, dentro al cuore. Un uomo solo che rappresenta la nostra solitudine, la paura di vivere, la paura di amare. Paolo Valerio Vent’anni dopo la tragica cavalcata in costume nella quale il protagonista si è “fissato” nel personaggio di Enrico IV che interpretava, Matilde Spina (la donna di cui era innamorato), Belcredi (il suo vecchio rivale in amore), la figlia di lei Frida e il suo fidanzato marchese Di Nolli (nipote dello stesso) vanno da Enrico accompagnati dal dottor Genoni (molto interessato al caso della sua pazzia) con l’intenzione di farlo rinsavire. Naturalmente l’arrivo di questi ospiti nella villa dove da vent’anni Enrico vive il suo personaggio - nei primi dodici realmente pazzo, negli ultimi otto per dolorosa necessità - con i suoi quattro finti consiglieri segreti ed il fedele maggiordomo travestito da umile fraticello, crea uno sconvolgimento emotivo in tutti i personaggi della vicenda che, ognuno a suo modo, rivive le emozioni del passato e lo stridente contrasto con il presente. L’idea del dottore è questa: mettere davanti a Enrico IV contemporaneamente Frida e la madre Matilde vestite con lo stesso costume del giorno della cavalcata, in modo da rendere evidente la distanza del tempo e farlo così rinsavire d’un tratto. Nell’allucinante e vivacissimo dialogo che ne segue, la follia appare come saggezza e la saggezza come inconsapevole follia. “Perché trovarsi davanti un pazzo sapete cosa significa? Trovarsi davanti uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, al logica, la logica di tutte le costruzioni! Eh, che volete? Costruiscono senza logica, beati loro, i pazzi! O con una logica che vola come una piuma!” Luigi Pirandello da Enrico IV foto di Claudio Martinelli lunedì 16 febbraio 09 ore 21.00 martedì 3 marzo 09 ore 21.00 Khora.teatro Amleto di William Shakespeare traduzione Eugenio Montale riduzione e adattamento Armando Pugliese con Alessandro Preziosi e Carla Cassola, Ugo Maria Morosi, Francesco Biscione, Silvia Siravo Personaggi e interpreti Amleto Alessandro Preziosi | Gertrude Carla Cassola | Polonio Ugo Maria Morosi Claudio Francesco Biscione | Ofelia Silvia Siravo | Orazio Mino Manni | Laerte Giovanni Carta Rinaldo Marco Trebian | Rosencrantz Simone Ciampi | Guildenstern Marco Zingaro Primo attore - Re Marco Trebian | Secondo attore - Regina Yaser Mohamed Terzo attore - Luciano Alessandro Cremona | Quarto attore - Prologo Giovanni Carta Osric Yaser Mohamed | Primo becchino Alessandro Cremona Regia Armando Pugliese Scene Andrea Taddei Costumi Silvia Polidori Luci Valerio Tiberi Musiche Massive Attack, ZERO P:M Se parti da un dubbio arriverai ad una certezza. Assunto baconiano che può servire da premessa ad una realizzazione dell'Amleto. Quale contributo può una regia, che non sia meramente esecutiva, dare all’approfondimento di questo testo shakespeariano, cercando di evitare le giacche e le cravatte come paravento di un ipotetica modernità? Noi ci proviamo cercando di evidenziare il “gap culturale” che separa Amleto e i suoi colleghi di studio (Orazio, Rosencranz, Guildestern) a Vittemberg da una corte danese tacciata da crapule e bagordi e ancora di sottolineare che “il dubbio Amletico” non è tanto un ondeggiamento dell’animo, quanto piuttosto la necessità di far corrispondere la vendetta alla certezza della giustizia, e che il motore che spinge l’evolversi della tragedia è una strenua e affascinante lotta per il potere, negato al protagonista non tanto dall’uccisione del padre quanto dall’aver impalmato da parte dell’assassino, lo zio Claudio, la legittima detentrice di quello stesso potere, sua madre. Parallelamente evidenziando in Polonio e nella sua famiglia la sostanza di una cortigianeria anch’essa alle prese con le sue ambizioni e le sue mosse strategiche, far sì che i personaggi non si presentino come stereotipi incorniciati da funzioni ormai consuete nell’immaginario collettivo, ma presentino qualche curiosità comportamentale che, se da una parte li rende meno “eroici”, da quell’altra ce li fa conoscere sotto un altro aspetto e più partecipi di una dialettica generale, senza la quale la tragedia non può esistere. Armando Pugliese foto Studio Brenzoni - Verona stagione di prosa 20 09 lunedì 6 aprile 09 ore 21.00 Noctivagus - Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni con Massimo Dapporto Personaggi e interpreti Tonino e Zanetto Massimo Dapporto | Rosaura Alessandra Raichi Colombina Giovanna Centamore | Il dottore Balanzoni Antonio Meschini Brighella Francesco Gusmitta | Pancrazio Umberto Bortolani Beatrice Marianna de Pinto | Florindo Carlo Ragone | Lelio Felice Casciano Arlecchino Adriano Braidotti | Bargello Lamberto Consani Regia Antonio Calenda Scene Pierpaolo Bisleri Costumi Elena Mannini Ideazione luci Sergio Rossi Musiche Germano Mazzocchetti Un capolavoro della scrittura comica, l'eccezionale virtuosismo sul classico tema dello sdoppiamento, l'incanto del gioco teatrale dei simili e degli opposti… Carlo Goldoni ne I due gemelli veneziani porta a livelli altissimi il teatro comico usando le tecniche della drammaturgia settecentesca e la sapienza scenica di chi il teatro lo scrive ma sa anche “farlo”, di chi impone agli attori una parte, ma solo dopo averla costruita sulle loro personali potenzialità e inclinazioni… Ne risulta una commedia che, dall’esordio nel 1747 ad oggi, non ha smesso di sorprendere e divertire e non ha mai sofferto il peso del tempo. È tutto questo che ci affascina e ci spinge ancora una volta ad affrontare con entusiasmo, e anche con grande senso di responsabilità, I due gemelli veneziani: se da un lato in questo testo il protagonista trova nel duplice e opposto ruolo di Tonino-Zanetto un banco di prova come pochi nella storia del teatro, dal punto di vista registico è di certo interessante confrontarsi con una commedia che coniuga con tanta sapienza ed equilibrio studio profondo dei caratteri e virtuosismo comico. Antonio Calenda, concertatore di un allestimento che equilibrerà realismo e fantasia, dirige un cast che saprà armonizzare sensibilità di analisi e virtuosismo interpretativo. Nel duplice ruolo uno degli attori più versatili e completi che oggi può vantare la scena italiana: l’ottimo Massimo Dapporto. Maturo nell’espressività, capace di coniugare in ogni ruolo seria analisi del personaggio e palpitanti personali slanci interpretativi è l’attore perfetto per dar vita al paradosso di Zanetto e Tonino, giostrandosi con sicurezza fra i loro opposti caratteri e sintetizzando in un unico corpo il ruolo di antagonista e protagonista, comico e spalla. foto © Tommaso Le Pera stagione di prosa 20 09 venerdì 17 aprile 09 ore 21.00 inScena - Compagnia Corrado Abbati Al Cavallino Bianco Operetta di Hans Müller e Erik Charell musiche di Ralph Benatzky adattamento di Corrado Abbati edizioni Suvini-Zerboni, Milano Compagnia Corrado Abbati Antonella Degasperi, Fabrizio Macciantelli, Carlo Monopoli, Raffaella Montini, Francesca Dulio, Mattia Lanteri, Daniela Pilla, Gabriele Bonsignori, Andrea Roccella, Salvatore Loritto, Roberto Riganello, Matteo Catalini, Lucia Antinori, Francesca Araldi, Lucrezia Bencivenga, Silvia Chizzolini, Paola Lauro, Elisa Mazzoli Regia Corrado Abbati Direzione musicale Marco Fiorini Coreografie Giada Bardelli Nuova Produzione Allestimento dell’Ente Lirico Teatro Giuseppe Verdi di Trieste - inScena Siamo in Austria, sul lago di San Wolfgang, dove è situato l’Hotel Al Cavallino Bianco. Il primo cameriere dell’Hotel, Leopoldo, ama la belle proprietaria Gioseffa che però non lo degna di uno sguardo perché rivolge le sue attenzioni ad un giovane cliente italiano, l’avvocato Giorgio Bellati che, come ogni anno, trascorre le sue vacanze sul lago. All’Hotel arrivano Zanetto Pesamenole, ricco industriale, e sua figlia Ottilia. Padre e figlia sono in vacanza in Austria per ritemprarsi, visto che hanno una causa pendente con un certo Cogoli, industriale padovano. Sebbene il primo incontro fra il giovane Bellati e la bella Ottilia non sia dei più felici, Leopoldo intuisce che fra i due potrebbe nascere un amore e così, anche per allontanare Bellati dalle premure della signora Gioseffa, organizza un incontro vis a vis fra Bellati ed Ottilia ma, pur riuscendo nel suo intento, viene licenziato in tronco da Gioseffa. Leopoldo parte disperato. Cogoli, intanto, manda al Cavallino Bianco suo figlio Sigismondo con la speranza che si innamori di Ottilia, in modo da finire, con un matrimonio, la causa con Pesamenole. Sigismondo, “figlio di papà”, viziato e un po’ snob, si invaghisce invece di Claretta, una ragazza che ha buffi difetti di pronuncia e che non è certo ricca. Lei e il padre, il buffo professor Hinzelmann, possono permettersi un piccolo viaggio solo ogni tre anni a causa delle loro non floride condizioni finanziarie. A questo punto le cose sono veramente complicate. Leopoldo ama Gioseffa, Gioseffa ama Bellati, Bellati ama Ottilia, Ottilia dovrebbe sposare Sigismondo che invece è invaghito di Claretta e nel bel mezzo di queste tresche amorose arriva l’Arciduca. Leopoldo riesce ad ottenere dal consiglio comunale che l’Arciduca sosti per una notte Al Cavallino Bianco e Gioseffa, per ringraziarlo, lo riassume. Tutti si preparano ad accogliere l’Arciduca con il massimo della cortesia ma nel bel mezzo della festa Leopoldo fa una gran scenata di gelosia perché Gioseffa stava “amabilmente” conversando con Bellati. Gioseffa si scusa con l’Arciduca che comprende e l’indirizza verso Leopoldo: “non bisogna cercare la felicità lontano quando la si ha a portata di mano”. Il lieto fine non è lontano. foto Visual Art stagione di prosa 20 09 Informazioni Abbonamenti Biglietti singoli Prezzi Prezzi Platea e posto palco Gradinata Loggia Loggione intero intero intero intero a a a a 140,00 119,00 70,00 56,00 Abbonamento speciale* intero intero intero intero a a a a Platea e posto palco Gradinata Loggia Loggione ridotto ridotto ridotto ridotto a 19,00 a 16,00 a 11,00 a 8,00 Platea e posto palco Gradinata Loggia Loggione 25,00 19,00 13,00 11,00 Prezzi ridotti* a a a a Platea e posto palco Gradinata Loggia Loggione ridotto ridotto ridotto ridotto Platea e posto palco e 140,00 e 112,00 Platea e posto palco e 25,00 e 19,00 Gradinata e 119,00 e 91,00 Gradinata e 19,00 e 16,00 Loggia e 70,00 e 56,00 Loggia e 13,00 e 11,00 Loggione e 56,00 e 49,00 Loggione e 11,00 e intero 112,00 91,00 56,00 49,00 ridotto* * Prezzi speciali per studenti fino a 25 anni e pensionati oltre 65 anni intero ridotto* 8,00 Botteghino Singole rappresentazioni Piazza Garibaldi, 14 Rovigo tel. 0425 25614 - fax 0425 423164 - e-mail: [email protected] Orari: 10.00-13.00 / 16.00-19.30 - Giorni di spettacolo pomeridiani: 10-13 / 15-17 Giorni di spettacolo serali: 10-13 / 16-21.30 - Riposo: domenica, lunedì e festività nazionali Apertura botteghino: Abbonamenti Si possono effettuare le prenotazioni da mercoledì 7 gennaio 2009 • e-mail [email protected] • fax 0425 423164 Diritto di prelazione: riservato agli Abbonati 2007-2008 • personalmente Biglietti singoli da mercoledì 7 gennaio 2009 ore 10.00 Prenotazioni biglietteria singola: al botteghino • e-mail: [email protected] • fax Acquisti on-line sul sito: www.comune.rovigo.it/teatro 0425 / 423164 Apertura e chiusura campagna abbonamenti: Per conferma posto Riservato Abbonati 2007-2008 Diritto di prelazione gratuito • per martedì 9 dicembre 2008 mercoledì 10 dicembre 2008 (prenotazione anche on-line, fax) Per cambio posto Termini e modalità di pagamento Riservato Abbonati 2007-2008 Diritto di prelazione gratuito giovedì 11 dicembre 2008 venerdì 12 dicembre 2008 Nuovi abbonati da sabato 13 dicembre 2008 Chiusura campagna abbonamenti martedì 23 dicembre 2008 Perché abbonarsi? • per risparmiare sul costo del singolo biglietto • per ricevere la pubblicità direttamente a casa • per avere lo sconto del 20% al bookshop abbonamenti prenotati: entro il 23 dicembre 2008 pena l’annullamento della prenotazione • per biglietteria singola: entro 10 giorni dalla prenotazione pena l’annullamento Modalità: • contanti • bancomat al botteghino postale intestato a: Teatro Sociale, Piazza Garibaldi, 33 - 45100 Rovigo specificando nella causale: Stagione di prosa 2009, turno di abbonamento e posto o singolo posto • vaglia Condizioni particolari per Associazioni e CRAL aziendali Su richiesta scritta indirizzata al Teatro Sociale verrà rilasciato: • 1 abbonamento gratuito ogni 10 abbonamenti acquistati • 1 biglietto gratuito ogni 10 singoli acquistati per titolo Notizie utili • A spettacolo iniziato è vietato l’ingresso in sala. • Durante gli spettacoli è vietato l’utilizzo di macchine fotografiche, apparecchi di registrazione audio e video. • E’ necessario disattivare i telefoni cellulari prima di entrare in sala. • La Direzione si riserva la facoltà di apportare alla programmazione annunciata quelle variazioni che si rendessero necessarie per ragioni tecniche o per cause di forza maggiore. La comunicazione ufficiale delle variazioni verrà in ogni caso effettuata a mezzo stampa. • La Direzione si impegna a trovare adeguata collocazione agli spettatori in caso di spostamenti dovuti a esigenze tecnico-artistiche o a motivi di forza maggiore. • Il Teatro riserva ai portatori di handicap motorio alcuni posti facilmente raggiungibili. Gli interessati potranno presentare richiesta e idonea documentazione agli Uffici: Piazza Garibaldi, 33 tel. 0425 27853. • Al botteghino è aperto il bookshop. • Newsletter: nel sito www.comune.rovigo.it/teatro è possibile iscriversi alla newsletter per ricevere notizie riguardo le attività dell’Assessorato alla Cultura. Visite guidate al Teatro Sociale Si possono effettuare visite guidate al Teatro Sociale di Rovigo dal lunedì al venerdì concordando modalità e orari con l’ufficio promozione e immagine. Per prenotazioni e-mail: [email protected] Istruzioni di sicurezza Si portano a conoscenza del gentile pubblico alcuni sistemi di prevenzione di cui il Teatro Sociale è dotato e le conseguenti norme comportamentali di sicurezza: • sistemi di sicurezza integrati (impianto di rilevazione e segnalazione degli incendi, impianto sonoro e impianto di spegnimento automatico); • personale addetto di piano preparato per la gestione delle emergenze; • una squadra dei vigili del fuoco; • piani e cartellonistica per l’evacuazione. FASE DI ALLERTA Comportamento da seguire: SEGNALE ACUSTICO CONTINUO Comportamento da seguire: • abbandonare in maniera ordinata l’edificio seguendo i cartelli indicanti le vie di uscita in conformità alle istruzioni impartite dagli addetti alla gestione di emergenza di piano senza attardarsi per reperire oggetti personali; • raggiungere con ordine dall’esterno il punto di raccolta individuato di fronte all’ingresso principale del teatro; • gli spettatori non in grado di muoversi autonomamente attendano con calma l’arrivo degli addetti incaricati. • è vietato fare uso di accendini e fumare; • raggiungendo il proprio posto a sedere individuare: 1) la posizione degli addetti alla gestione delle emergenze di piano contraddistinti da divisa e cartellino colorato; 2) la posizione delle uscite di sicurezza; • chiunque rilevi fatti anomali che possano far presumere un incombente situazione di pericolo deve avvisare immediatamente gli addetti alla gestione di emergenza di piano senza infondere panico agli spettatori; • è vietato prendere iniziative di alcun genere in quanto potrebbero compromettere l’incolumità del pubblico. BREVE SEGNALE ACUSTICO INTERMITTENTE seguito da messaggio vocale trasmesso attraverso impianto fonico indicante: • il problema verificatosi; • la comunicazione di servizio. Comportamento da seguire: • rimanere al proprio posto in attesa di un nuovo messaggio di istruzione o il messaggio di ritorno alla normalità. Sindaco di Rovigo Promozione e Immagine Fausto Merchiori Milena Dolcetto Assessore alla Cultura e Spettacolo Ufficio Stampa del Comune di Rovigo Federico Frigato Paola Gasperotto Sovrintendente e Direttore Artistico Segreteria e amministrazione Marcello Lippi Ilaria Viaro Roberta Ponzetto Otello Galasso Mara Lazzarin Natalia Favaro Sandra Andreotti Monica Luciano Monica Scaranello Paola Gallo Dirigente Settore Cultura e Servizi Generali Domenico Santaniello Funzionario Settore Cultura e Spettacolo Angela Baruchello Segretario Artistico Andrea Attucci Funzionario Amministrativo Laura Cuozzo Funzionario Contabile Lucia Toffanin Libretto ideato e curato da Milena Dolcetto Illustrazione di copertina: Alessandro Raise Realizzazione grafica: FANCYGRAFICA - Rovigo Stampa: Europrint - Rovigo Il Teatro Sociale di Rovigo è a disposizione degli aventi diritti per le fonti iconografiche che non è stato possibile individuare In stampa il 18 novembre 2008 Stampato su carta Gardapat Kiara 13 (patinata senza legno, senza aggiunta di imbiancanti ottici) Teatro Sociale di Rovigo Uffici: Piazza Garibaldi, 33 - ROVIGO Tel. 0425 27853 / 21734 - Fax 0425 29212 E-mail: [email protected] Botteghino: Piazza Garibaldi, 14 - ROVIGO Tel. 0425 25614 - Fax 0425 423164 E-mail: [email protected] www.comune.rovigo.it/teatro