Sulla strada – Rassegna stampa 3 set 2010 NOTIZIE DALLA STRADA I pirati della strada non fanno vacanze Nuovo preoccupante record con 42 episodi costati 10 morti (2 bambini) e 47 feriti: il 60% di vittime in più rispetto agli altri mesi dell'anno di Vincenzo Borgomeo 03.09.2010 - Duro colpo, in piena estate, per la sicurezza stradale: un aumento di vittime dei pirati della strada impressionante, il 60 per cento in più rispetto alla media degli altri mesi dell'anno. La denuncia arriva dall' osservatorio il Centauro - Asaps, che si occupa di monitorare i delitti di fuga e di omissione di soccorso stradali, e ha lasciato increduli gli stessi autori "perchè - come ci ha spiegato il presidente dell'Asaps Giordano Biserni - non ci aspettavamo un aumento così consistente dei morti". Un aumento dovuto a incidenti di una gravità inaudita visto che i casi complessivi di pirateria sono poi in linea con quelli della media annuale. L'osservatorio ha infatti censito ben 42 episodi, con una letalità e lesività davvero impressionanti: 10 morti in altrettanti eventi letali, tra cui 2 bambini, e 47 persone ferite. Per fortuna 33 di questi pirati, il 78,6%, sono stati assicurati alla giustizia da parte delle forze dell’ordine, con 16 arresti (48,5%) e 17 denunce a piede libero (51,5%). Importante anche l'analisi dello stato psicofisico che è risultato alterato in 7 casi su 33 identificazioni, il 21,2% del totale, anche se nessuno dei pirati smascherati è stato trovato positivo al narcotest. Siamo, in questo caso, su livelli leggermente inferiori rispetto al dato provvisorio del 2010 finora osservato, stabile sul 29,1% (80 ebbri su 275 pirati noti). Il fenomeno insomma torna a preoccupare perché se tutti i dati generali mostrano un miglioramento del numero di incidenti, morti e feriti, in tema di sicurezza stradale gli episodi di pirateria sono in totale controtendenza. E, ancora una volta, a farne le spese sono soprattutto le categorie deboli. "La vittimologia di questa fattispecie di criminalità stradale - spiega infatti Biserni – indica che su un totale di 57 vittime, tra morti e feriti, il 14% è costituito da minori under 18 (8 soggetti) ed il 12,3% da persone over 70 (7 soggetti)”. Fonte della notizia: repubblica.it Incidenti, pirati della strada Ad agosto 10 morti e 47 feriti Lo denuncia in un dossier l'Associazione amici e sostenitori della polizia stradale. Il presidente Biserni: un mese cruento, a farne le spese soprattutto le categorie deboli ROMA, 3 settembre 2010 – I pirati della strada non vanno in vacanza, anzi lo scorso agosto è stato un mese record per quanto riguarda vittime e feriti di incidenti nei quali chi li ha provocati è fuggito senza prestare soccorso. Il bilancio: dieci morti e quarantasette feriti. Tra cui bambini. Secondo il monitoraggio dell'Asaps, l'associazione amici e sostenitori della polizia stradale, nell'ultimo mese si contano 42 episodi di questo genere, con 10 morti, tra cui 2 bambini, e 47 feriti. Quasi otto pirati su dieci (33, il 78,6 percento) sono stati comunque rintracciati dalle forze dell'ordine, con 16 arresti (48,5 per cento) e 17 denunce a piede libero (51,5 per cento). In agosto in tre soli episodi sono morti 2 bambini, di età inferiore ai 14 anni, mentre altri due sono rimasti feriti. Sono stati registrati anche 12 episodi in danno di pedoni (con 3 morti e 10 feriti) e 7 ai danni di ciclisti (2 morti e 5 feriti). "A farne le spese – spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps- sono soprattutto le categorie deboli. La vittimologia di questa fattispecie di criminalità stradale indica che su un totale di 57, tra morti e feriti, il 14 per cento è costituito da minori under 18 (8 persone) ed il 12,3 per cento da persone over 70 (7 persone)". Anche su una fascia temporale ridotta, il ruolo dell'alcol si conferma importante: lo stato psicofisico è risultato alterato in 7 casi su 33 (21,2 per cento). Nessuno dei pirati smascherati è stato invece trovato positivo al narcotest. In questo caso, precisa l'Associazione, il livello è leggermente inferiore rispetto al dato provvisorio del 2010 finora osservato, stabile al 29,1 per cento (80 ebbri su 275 pirati noti). Il 57,2 per cento degli incidenti avviene di giorno (24 eventi), mentre il restante 42,8 per cento di casi è registrato in ore notturne (18). Il dossier segnala inoltre una crescita, rispetto al trend finora rilevato nel corso dei primi otto mesi dell'anno, del ruolo degli stranieri: 12 dei 33 fuggiaschi poi acciuffati sono risultati di nazionalità non italiana (36 per cento). Tra gennaio ed agosto, infatti, a fronte di 354 atti di pirateria, sono state confermate 275 identificazioni di cui 68 (24,7 per cento) sono immigrati o turisti. "Siamo davanti ad un mese davvero cruento – conclude Biserni - che aggiunge alla statistica finora disponibile l'11,9 per cento degli eventi, con 10 vittime sulle 57 finora accertate, e con 47 feriti su 464. Evidentemente i pirati della strada non sono andati in ferie". Fonte della notizia: qn.quotidiano.net Pirati della strada: Asaps monitora 42 episodi in agosto 10 morti, di cui due bimbi, e 47 feriti. il 78,6% identificato FORLI'-CESENA, 3 SET - Mentre gli incidenti nel complesso hanno fatto registrare qualche segno positivo, agosto é stato un mese record sul fronte delle vittime causate dai pirati della strada. Lo speciale osservatorio il Centauro-Asaps, che si occupa di monitorare i delitti di fuga e di omissione di soccorso stradali, ha infatti censito 42 episodi, con letalità e lesività impressionanti: 10 morti in altrettanti eventi, tra cui 2 bambini, e 47 persone ferite. I fatti con lesioni sono in tutto 32. Trentatre di questi corsari, il 78,6%, sono stati assicurati alla giustizia da parte delle forze dell'ordine, con 16 arresti (48,5%) e 17 denunce (51,5%). Anche su una fascia temporale ridotta, il ruolo dell' elevato tasso alcolico si conferma importante: lo stato psicofisico è risultato alterato in 7 casi su 33 identificazioni, il 21,2% del totale. Nessuno dei pirati smascherati è stato trovato positivo al narcotest: in questo caso, livelli leggermente inferiori rispetto al dato provvisorio del 2010 finora osservato, stabile sul 29,1% (80 ebbri su 275 pirati noti). In crescita, rispetto al trend finora rilevato nel corso dei primi otto mesi del 2010, del ruolo di stranieri: 12 dei 33 fuggiaschi, poi acciuffati, sono risultati di nazionalità non italiana (36%). Tra gennaio ed agosto, infatti, a fronte di 354 atti di pirateria, ci sono state 275 identificazioni confermate, di cui 68, il 24,7%, di immigrati o turisti. "Siamo davanti ad un mese davvero cruento - spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - che aggiunge alla statistica finora disponibile l'11,9% degli eventi, con 10 vittime sulle 57 finora accertate, e con 47 feriti su 464. Evidentemente i pirati della strada non sono andati in ferie". Il 57,2% delle incursioni avviene di giorno (24 eventi), mentre il restante 42,8% di casi è registrato in ore notturne (18). "A farne le spese - aggiunge Biserni - sono soprattutto le categorie deboli. La vittimologia di questa fattispecie di criminalità stradale indica che su un totale di 57 vittime, tra morti e feriti, il 14% è costituito da minori under 18 (8 soggetti) ed il 12,3% da persone over 70 (7 soggetti)". In agosto in tre soli episodi sono morti 2 bambini, di età inferiore ai 14 anni, mentre altri due sono rimasti feriti. Sono stati registrati anche 12 episodi in danno di pedoni (con 3 morti e 10 feriti, con un evento plurilesivo) e 7 in danno di ciclisti (2 morti e 5 feriti). Fonte della notizia: ansa.it Incidenti stradali/ Pirati strada, ad agosto 10 morti e 47 feriti Asaps: Mese cruento, giovani e anziani i più colpiti ROMA, 3 set. (Apcom) - I pirati della strada non vanno in vancanza, anzi lo scorso agosto è stato un mese record per quanto riguarda vittime e feriti di incidenti nei quali chi li ha provocati è fuggito senza prestare soccorso. Secondo il monitoraggio dell'Asaps, l'associazione amici e sostenitori della polizia stradale, nell'ultimo mese si contano 42 episodi di questo genere, con 10 morti (tra cui 2 bambini) e 47 feriti. Quasi otto pirati su dieci (33, il 78,6%) sono stati comunque rintracciati dalle forze dell'ordine, con 16 arresti (48,5%) e 17 denunce a piede libero (51,5%). Anche su una fascia temporale ridotta, il ruolo dell'alcol si conferma importante: lo stato psicofisico è risultato alterato in 7 casi su 33 (21,2%). Nessuno dei pirati smascherati è stato invece trovato positivo al narcotest. In questo caso, precisa l'Asaps, il livello è leggermente inferiore rispetto al dato provvisorio del 2010 finora osservato, stabile al 29,1% (80 ebbri su 275 pirati noti). Il 57,2% degli incidenti avviene di giorno (24 eventi), mentre il restante 42,8% di casi è registrato in ore notturne (18). Il dossier segnala invece una crescita, rispetto al trend finora rilevato nel corso dei primi otto mesi dell'anno, del ruolo degli stranieri: 12 dei 33 fuggiaschi poi acciuffati sono risultati di nazionalità non italiana (36%). Tra gennaio ed agosto, infatti, a fronte di 354 atti di pirateria, sono state confermate 275 identificazioni di cui 68 (24,7%) sono immigrati o turisti. "Siamo davanti ad un mese davvero cruento - spiega Giordano Biserni, presidente dell'Asaps - che aggiunge alla statistica finora disponibile l'11,9% degli eventi, con 10 vittime sulle 57 finora accertate, e con 47 feriti su 464. Evidentemente i pirati della strada non sono andati in ferie". "A farne le spese - aggiunge Biserni - sono soprattutto le categorie deboli. La vittimologia di questa fattispecie di criminalità stradale indica che su un totale di 57, tra morti e feriti, il 14% è costituito da minori under 18 (8 persone) ed il 12,3% da persone over 70 (7 persone)". In agosto in tre soli episodi sono morti 2 bambini, di età inferiore ai 14 anni, mentre altri due sono rimasti feriti. Sono stati registrati anche 12 episodi in danno di pedoni (con 3 morti e 10 feriti) e 7 ai danni di ciclisti (2 morti e 5 feriti). Fonte della notizia: notizie.virgilio.it Com'è strana l'Italia vista dal volante di una minicar La sfida di uno studente: da Roma a Torino in diciassette ore di Claudio Laugeri TORINO - Roma-Torino in 17 ore. Tutta fuori autostrada, perché al volante di una «minicar», uno di quei quadricicli carrozzati che possono essere guidati senza targa al centro di mille polemiche negli ultimi mesi per la loro pericolosità. Non serve nemmeno un meccanico troppo abile per modificarle e «liberare» il motore dalle limitazioni di legge. Ma non tutti lo fanno. Come Carlo Maria Ferrero, 19 anni, torinese, studente universitario in giurisprudenza alla Luiss di Roma, una passione per «tutto ciò che viaggia a motore» e il desiderio di sondare i propri limiti. Oltre a quelli della sua Ligier «X-Too», motore bicilindrico diesel da 505 cc, con una potenza di 4 kw (poco più di 5 cavalli), che hanno trasportato 465 chili (veicolo più guidatore) dalla capitale repubblicana a quella sabauda in 17 ore. Due sole soste per il rifornimento. «Mi ero preparato per fare il viaggio in una “tirata” unica - racconta Carlo Maria -. Ho anche avuto la tentazione di fermarmi per fare un bagno in mare, ma avrei rallentato troppo il viaggio». La «missione» prima di tutto. Il giorno prima, Carlo Maria ha superato (28/30) l’esame di diritto privato, l’ultimo in programma nel piano di studi del primo anno. Finito il dovere, è passato al piacere. Organizzato nei minimi particolari. Ultimo controllo del «bolide» alle 2,35. Partenza da Roma alle 3 e due minuti. Viaggio nel buio, con la strada segnata dai furgoni dei «paninari» che nutrono il mondo dei tiratardi, per piacere o per mestiere. La Cassia, il Raccordo anulare deserto superato a tempo di record e in un’ora Carlo Maria è a Bracciano. «Lì mi ha fermato una pattuglia di carabinieri - racconta il giovane -. Ero tranquillo, di certo non potevano multarmi per la velocità». Il solito controllo «patente e libretto» ha scatenato la curiosità dei militari: che ci faceva un torinese alle 4 di mattina a Bracciano su una «minicar»? «Semplice, torno a casa» ha risposto Carlo Maria con nonchalance. Gli ultimi regali della notte sono stati alcuni ricci e una volpe incontrati lungo la strada per Grosseto. Le luci dell’alba hanno reso indimenticabile il passaggio a Tarquinia, prima di arrivare in Toscana. E poi, via via lungo il Tirreno, un occhio alla strada e l’altro al panorama. Con il piede destro appoggiato sull’acceleratore per mandarlo a fondo corsa. Ed ecco la piacevole scoperta: in città, la «minicar» percorre 17 chilometri con un litro; guidata «a tavoletta» ne fa 26. «Sono le continue accelerazioni ad alzare i consumi» spiega il giovane. Lui, comunque, aveva pensato a tutto. Aveva preventivato anche un numero maggiore di soste, aveva preparato panini per il viaggio, acqua per idratarsi e per rabboccare il radiatore in caso di necessità. Non è servito. Missione compiuta. E una piccola avventura da ricordare. Fonte della notizia: lastampa.it SCRIVONO DI NOI Procura Torino indaga su presunto traffico organi Italia-Nigeria TORINO, 3 set. (Apcom) - La Procura di Torino, in collaborazione con il commissariato San Paolo e con la Polizia stradale, indaga su un traffico d'organi tra Nigeria e Italia che coinvolgerebbe anche altri Paesi del mondo. Tutto è partito dall'analisi di centinaia di intercettazioni telefoniche relative all'operazione 'Lagos', i cui dati sono emersi già la scorsa estate dopo un lavoro di indagine che durava da almeno due anni. L'operazione aveva portato alla luce inizialmente un traffico clandestino di auto rubate, di carte di credito e bancomat clonati. Questi traffici illeciti, avevano scoperto gli investigatori, partono dalla Nigeria ma coinvolgono, oltre all'Italia, diversi Paesi europei, gli Stati Uniti, altri Paesi africani e probabilmente altre nazioni nel mondo. Dopo una prima serie di arresti avvenuti prima dell'estate gli investigatori hanno continuato ad analizzare documenti ed esiti di intercettazioni telefoniche. Tra queste - ed è questo l'aspetto nuovo della vicenda - una telefonata in particolare ha richiamato l'attenzione di Polizia e Procura. Si tratta del colloquio avvenuto circa quattro mesi fa tra due nigeriani, uno residente ad Asti ma già arrestato lo scorso mese di luglio e l'altro nel proprio Paese d'origine, che invece non è ancora stato trovato. Nella telefonata si parlava della possibilità di ricevere una 'partita' di organi umani - e si accennava in particolare a un rene - al prezzo medio di 60mila euro a organo. Gli organi sarebbero partiti dalla Nigeria, si sospetta che fossero coinvolti donne e bambini piccoli, e sarebbero stati destinati ad alcuni nigeriani in Italia, che poi li avrebbero smerciarti anche in altri Paesi. L'inchiesta, quindi, dalle auto di grossa cilindrata rubate alle carte di credito clonate in tutto il mondo, si allarga: si sospetta che l'Italia sia uno dei Paesi coinvolti nel traffico. Nel mese di luglio era emerso che alcune attività illecite dell'associazione criminale erano state scoperte dai servizi segreti statunitensi. La Secrete Service infatti si era messa in contatto con gli inquirenti torinesi perchè aveva scoperto che un gruppo di hacker collegati alla rete criminale avevano "spiato" e rubato i dati di un miliardo e 300 milioni di soggetti sparsi in tutto il mondo che avevano un conto alla City Bank, oppure che avevano effettuato un qualsiasi tipo di transazione riferibile a quella banca. La Procura di Torino, in collaborazione con la Polizia, aveva anche scoperto, per quanto riguarda le auto rubate, che il traffico tra Nigeria e Italia nel nostro Paese si avvaleva della collaborazione delle principali organizzazioni della criminalità organizzata. Fonte della notizia: apcom.it Droga: 2 arresti dopo incidente stradale a Brunico Carabinieri sequestrano oltre un chilo di mefredone BOLZANO, 3 SET - I carabinieri di Brunico hanno scoperto un traffico di droga grazie a un banale incidente stradale. Due altoatesini, uomo di Caldaro e uno di Brunico, sono stati arrestati e un minore denunciato per traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Complessivamente i carabinieri hanno sequestrato oltre un chilo di mefredone (una droga nuova sul mercato), 24 grammi di hashish, 25 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e 16 grammi di una polvere bianca che deve essere ancora analizzata. Fonte della notizia: ansa.it Sequestrato un camion con 1,5 quintali di droga: era destinata al mercato veneto Un autoarticolato spagnolo è stato intercettato sulla A21 con un carico di hashish. I militari lo aspettavano al varco VENEZIA (3 settembre) - La Guardia di finanza di Venezia ha arrestato uno spagnolo con 159 chilogrammi di hashish. I finanzieri del Gico e del nucleo di Polizia tributaria di Venezia hanno localizzato l'uomo all'uscita del casello di Castel San Giovanni (Piacenza), lungo l'autostrada A21 Torino-Piacenza-Brescia. Lo spagnolo, L.R.J., 38 anni, era alla guida di un autoarticolato. I finanzieri sono giunti sulle tracce del mezzo nell'ambito di una più ampia indagine finalizzata al contrasto della droga destinata al mercato veneto. I militari sono venuti a conoscenza del fatto che un carico di droga sarebbe arrivato a bordo di un camion spagnolo, recante la scritta "Sandra" sul telone. Dopo un lungo monitoraggio del traffico autostradale lungo quella che è considerata la principale direttrice dei traffici commerciali provenienti dalla Spagna, i finanzieri sono riusciti ad individuare l'autoarticolato, che è stato fermato nel Piacentino, simulando un normale controllo su strada. Fonte della notizia: ilgazzettino.it Faenza, in auto un dispositivo che 'disturba' gli autovelox Il 'radar detector', di cui in Italia è vietato l'utilizzo, è stato sequestrato e confiscato a un forlivese di 33 anni alla guida di un furgone. L'uomo è stato anche multato per più di 700 euro L'apparecchio sequestrato FAENZA, 3 settembre 2010 - Due giorni fa la Polizia municipale di Faenza, nel corso dell’attività di controllo della circolazione stradale, ha sorpreso un veicolo con a bordo un dispositivo per la segnalazione di rilevatori elettronici di velocità. Si tratta di una apparecchiatura elettronica chiamata 'radar detector', di piccole dimensioni, da posizionare all’interno del veicolo, sul cruscotto, che presegnala la presenza o il funzionamento di postazioni autovelox o di tele laser, e ne disturba il funzionamento. Sono, ovviamente, apparati di cui è vietata la produzione, la commercializzazione oltre che l’utilizzo in Italia, ma sono reperibili all’estero e tramite internet. All’automobilista (un forlivese 33enne, alla guida di un furgone) è stata elevata la sanzione prevista dal Codice della Strada, pari a 743 euro, oltre al sequestro dell’apparato, che sarà confiscato. E’ il primo intervento di questo tipo, da parte della Polizia Municipale di Faenza. Fonte della notizia: ilrestodelcarlino.it PIRATERIA STRADALE Vicenza. Guida una Lamborghini ubriaco e senza patente: provoca incidente e fugge Il conducente è di Pove del Grappa: non si era fermato, ma l'altro autista aveva preso il numero di targa. Ha ricevuto 6 multe VICENZA (3 settembre) - Con tasso alcolico superiore al consentito (1,50) e privo di patente, scorrazzava su una Lamborghini gialla in piena notte e faceva pure manovre contro il codice della strada. L’automobilista è stato pizzicato poco dopo la mezzanotte di mercoledì da una pattuglia della polizia locale di Bassano, che ha visto la potente autovettura sfrecciare in via Brigata Basilicata mentre sorpassava una Fiat Marengo in un tratto dove non è possibile superare. La manovra sconsiderata ha anche causato il contatto tra i due veicoli, provocando danni alle carrozzerie. L’uomo si è dato alla fuga ma è stato poi identificato per M.G., residente a Pove del Grappa. La conducente della Fiat, F. A., 50 anni, ha infatti rilevato il numero di targa e ha contattato il 113. Sono subito scattate le ricerche e la potente auto è stata intercettata in zona Generale Giardino. Il test alcolimetrico ha deposto contro il povese e si è scoperto che non aveva la patente, ritiratagli nel 2008 per recidiva nelle violazioni per l'eccesso di velocità. L’auto, intestata a una ditta di Borso del Grappa (Treviso), è stata sottoposta a fermo. Al povese sono piovuti addosso sei verbali per guida in stato di ebbrezza, guida senza patente, sorpasso in area di intersezione, velocità eccessiva, fuga da incidente con danni a cose, circolazione senza assicurazione. Fonte della notizia: ilgazzettino.it Si costituisce il "pirata" in scooter. Ha 17 anni Ha confessato alla mamma che aveva letto il Giornale di essere scappato per la paura CALDOGNO 03.09.2010 – Quando la mamma gli ha mostrato l'articolo del Giornale, ha abbassato la testa: «Sono stato io», ha ammesso il ragazzo di 17 anni. E allora la madre lo ha accompagnato al comando della polizia locale di Caldogno, alle 14.30 di ieri, dove ha ammesso di essere il giovane che aveva provocato lunedì un incidente stradale a Caldogno e che era fuggito. Si è pertanto costituito il "pirata" che aveva causato il ferimento di Maria Clotilde Casaletti, 43 anni, di Caldogno. La donna, intorno alle 18.30, stava facendo footing lungo via Pagello quando, in curva, era stata travolta da un giovane in moto. Era rimasta ferita (ha subito una frattura) ed era stata poi trasportata in ospedale con un mese di prognosi. Lo scooterista si era allontanato. «Stavo tornando a casa e non l'ho vista - ha detto -, non sono riuscito ad evitarla. Mi sono spaventato, ho sentito che parlava e sono scappato quando ho visto che stava arrivando della gente». Il ragazzo, 17 anni, di Dueville, che lavora come operaio, a casa non ha detto nulla. Si è tenuto per sè il segreto fino a quando la madre non ha letto l'articolo e gliene ha parlato. Lui, che aveva già in mente di confidarsi con i genitori, ha ammesso le sue responsabilità e la madre, con molto senso civico, l'ha accompagnato al comando del consorzio di Caldogno Isola e Costabissara. Gli agenti del comandante Pianegonda, come di prassi, una volta sentita la procura per i minorenni di Venezia lo hanno denunciato per omissione di soccorso e fuga. Inoltre, gli è stato ritirato il patentino e gli è stato sequestrato lo scooter per la confisca. Se non si fosse costituito, il ragazzo rischiava l'arresto. Fonte della notizia: ilgiornaledivicenza.it Omissione di soccorso, fermato pensionato 03.09.2010 - Sono ad una svolta le indagini dei Carabinieri sull’incidente stradale verificatosi mercoledì pomeriggio sulla Statale 113 nei pressi di contrada Testa di Monaco nel quale rimase ferito, speronato da un pirata della strada, un ciclista di Sant’Agata Militello. I militari della stazione orlandina hanno arrestato con l’accusa di omissione di soccorso un pensionato di 73 anni, del quale non sono state rese note le generalità in attesa della convalida in tribunale, residente in contrada Certari.Secondo gli inquirenti sarebbe stato il pensionato a causare l’incidente stradale, fuggendo senza prestare aiuto ad Alessandro Morello, 26 anni, il ciclista rimasto privo di coscienza sull’asfalto.All’uomo i carabinieri sono risaliti grazie alla testimonianza di un compagno di allenamento di Morello. Avrebbe dato una descrizione dell’auto ed anche due cifre del numero di targa della vettura datasi alla fuga. Elementi che hanno permesso ieri sera di fermare il pensionato e tradurlo in camera di sicurezza.L’incidente era avvenuto mercoledì poco prima delle 18. Morello ed un suo amico, entrambi ciclisti amatoriali, stavano percorrendo la Statale 113 con l’intenzione di raggiungere Gliaca di Piraino. Giunti in prossimità di una curva a Testa di Monaco era stato speronato da una Fiat 1 di colore verde che si era allontanata immediatamente. Morello, invece, rimase privo di sensi sull’asfalto sino all’arrivo di un’ambulanza del 118 che lo all’ospedale di Sant’Agata Militello. La Tac ha però escluso complicazioni ed il ciclista è stato dimesso nella serata di ieri.Adesso toccherà al Tribunale stabilire se gli elementi raccolti dai Carabinieri della stazione orlandina siano validi a confermare la misura cautelare nei confronti del pensionato che invece avrebbe respinto ogni accusa dichiarandosi estraneo alla vicenda. Fonte della notizia: amnotizie.it INCIDENTI STRADALI Camion con gru quasi abbatte cavalcavia sulla superstrada La benna sopra il rimorchio centra le travi di cemento armato; il sovrappasso rischia di essere demolito. L'autista non si accorge dell'impatto e cozza poco più avanti contro un'altra struttura. Fermato dai carabinieri di Oppeano e di Ronco nella sua ditta di San Bonifacio di Francesco Scuderi OPPEANO 03.09.2010 - Transpolesana ad una corsia per tutta la giornata di ieri nelle vicinanze del cavalcavia di Cà degli Oppi. Il braccio meccanico di un escavatore, posizionato in malo modo, ha colpito le travi in cemento armato che sorreggono due sovrappassi lungo la 434, danneggiando gravemente quello di Cà degli Oppi che ora rischia addirittura di essere demolito. Erano circa le 22.40 dell'altra sera quando un trattore stradale, che stava percorrendo la Transpolesana in direzione di Verona, e trainava un semirimorchio che a sua volta trasportava un escavatore all'altezza di Cà degli Oppi, dove si trova il cavalcavia di via Ponte Asta, impatta violentemente sulla capriata. La prima parte del mezzo, guidato da R.D., 39enne di nazionalità serba e residente a Montorso Vicentino, è passata sotto il cavalcavia senza alcun problema, mentre così non è stato per il braccio meccanico dell'escavatore che ha centrato in pieno la parte bassa del ponte - circa cinque metri di altezza - danneggiandola gravemente. L'autista, senza curarsi di nulla, ha proseguito il suo viaggio e poco dopo è finito anche contro il cavalcavia successivo, all'altezza di Oppeano: qui, fortunatamente, i danni ci sono stati ma limitati. Anche in questo caso il conducente ha proseguito come nulla fosse per la sua strada. Alcuni automobilisti però, che hanno visto quanto stava combinando quel camion, hanno telefonato ai carabinieri di Ronco e ai colleghi di Oppeano fornendo il numero di targa dell'automezzo. Dopo un rapido controllo, i militari sono risaliti alla ditta proprietaria del trattore stradale, un'impresa edile di San Bonifacio. Una pattuglia ha quindi atteso fino a mezzanotte di fronte ai cancelli dell'azienda l'arrivo del trattore e del rimorchio con l'escavatore. Hanno così potuto fermato il conducente, al quale sono state contestate le infrazioni al codice della strada per non essersi fermato immediatamente e il corretto posizionamento del braccio meccanico dell'escavatore. Sottoposto anche all'alcol test, il camionista è risultato negativo. Per tutta la notte di mercoledì forze dell'ordine, vigili del fuoco e tecnici dell'Anas sono stati impegnati a mettere in sicurezza il traffico stradale che comunque, vista l'ora, era limitato. In particolare, sul ponte di Cà degli Oppi, è stato immediatamente aperto un cantiere temporaneo di una cinquantina di metri per consentire la rimozione dei calcinacci, mentre nel punto dell'impatto è stato provvisoriamente collocato una fitta rete metallica che servirà ad impedire la caduta di ulteriori pezzi di cemento sul manto stradale. Ieri mattina, la circolazione è proseguita su una singola corsia sia lungo la Transpolesana che sopra il cavalcavia per l'intera giornata. A decidere se l'infrastruttura dovrà essere demolita saranno i tecnici dell'Anas incaricati di verificare al più presto i parametri statici della struttura. Fonte della notizia: larena.it Incidenti stradali:tir travolge 2 auto nel tarantino Due persone sono rimaste ferite in un incidente stradale avvenuto la notte scorsa sulla statale 106 jonica, nel territorio di Taranto TARANTO 03.09.2010 - Un autotreno ha tamponato due auto ferme sul bordo della carreggiata: dapprima una lancia y e poi, continuando nella sua corsa, anche una ford focus che peraltro è rimasta agganciata all'autoarticolato venendo trascinata per circa 150 metri. In seguito all'incidente, i conducenti delle due autovetture investite, che in quel frangente erano intenti a cambiare un pneumatico forato, hanno riportato entrambi lesioni. L'uomo alla guida della ford, apparso subito in condizioni più gravi, è stato trasportato da un'ambulanza del 118 al policlinico di bari, e ricoverato con prognosi riservata. L'altro, il proprietario della lancia y, è stato medicato al "'santissima annunziata" di taranto per lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. I rilievi sono stati compiuti dagli agenti della sezione volante della questura che dovranno stabilire l'esatta dinamica dell'incidente e accertare eventuali responsabilità. Fonte della notizia: .telenorba.it Valbormida, muore in moto a 17 anni SAVONA 03.09.2010 - Era una giovane promessa del calcio Giacomo Comparato, il diciassettenne che questa mattina è rimasto ucciso in uno schianto, quando la sua moto è finita sotto una betoniera, nel rettilineo che unisce i paesi di Carcare e Pallare. Una tragedia che ha distrutto i familiari, molto noti a Carcare per via del loro lavoro. I Comparato, infatti, gestiscono già da due generazioni un’attività legata all’edilizia. Il ragazzo viveva con il padre, la madre ed un fratello, Thomas, e frequentava il liceo scientifico Calasanzio. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti gli operatori del 118, i vigili del Fuoco e i carabinieri di Cairo Montenotte e la polizia Municipale di Carcare, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. Fonte della notizia: ilsecoloxix.it Muore in moto in Sopraelevata GENOVA 03.09.2010 - Si chiamava Massimo Rolando il motociclista di 59 anni morto questa mattina in un incidente stradale sulla strada Soprelevata a Genova. Il pubblico ministero di turno Alessandro Bogliolo ha disposto l’autopsia per capire se il centauro ha perso il controllo del motoveicolo per un malore oppure per una distrazione. Accertamenti sono in corso in questo senso anche da parte della sezione infortunistica della polizia municipale che ha rilevato l’incidente. Rolando, che stava viaggiando alla guida di una Honda Hornet 600, è stato soccorso prima da alcuni automobilisti poi dai medici del 118 che hanno tentato di rianimarlo inutilmente. La salma del motociclista è stata trasferita all’istituto di medicina legale del San Martino a disposizione del magistrato. LE PRIME NOTIZIE A Genova, un uomo di 59 anni è morto intorno alle 12.30 in un incidente stradale mentre percorreva con la sua moto la Sopraelevata. Sono in corso accertamenti da parte della polizia Municipale della sezione Infortunistica per ricostruire la dinamica del sinistro: secondo una prima ricostruzione, il motociclista avrebbe perso il controllo del mezzo da solo, senza che fossero coinvolti altri veicoli, mentre viaggiava in direzione ponente; non è esclusa, per questo, l’ipotesi del malore. Sul posto sono accorsi i mezzi del 118 e i vigili urbani: la strada è stata chiusa al traffico in direzione ponente per permettere i rilievi dell’incidente. Il pubblico ministero di turno, Alessandro Bogliolo, ha disposto il trasferimento della salma all’istituto di Medicina legale del San Martino. Fonte della notizia: ilsecoloxix.it Incidenti stradali: motociclisti feriti a Lagundo e Senale Uno e' finito contro un'auto, l'altro contro un cartello BOLZANO, 3 SET - Due motociclisti sono rimasti feriti in altrettanti incidenti avvenuti a Lagundo e a Senale. A Lagundo un motociclista della valle Aurina, di 37 anni, si e' scontrato con un automobile. Con gravi ferite e' stato ricoverato all'ospedale di Merano. A Senale, nei pressi di passo Palade, un turista tedesco, di 49 anni, ha perso il controllo della sua moto ed e' finito contro un cartello stradale. L'elicottero del 118 l'ha trasportato all'ospedale di Bolzano. Fonte della notizia: ansa.it Roma, scontro all'alba tra auto e moto: muore un 19enne a largo Lanciani ROMA (3 settembre) - Incidente mortale all'alba in largo Lanciani. A perdere la vita un 19enne che a bordo di uno scooter si è scontrato con un'auto. Il giovane, trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Pertini, è deceduto intorno alle 6. Fonte della notizia: ilmessaggero.it ESTERI Dubai, aereo cargo si incendia e precipita su un'autostrada Auto a fuoco e morti Il velivolo apparteneva a una compagnia statunitense. Ci sarebbero numerose vittime, fra cui tutti i membri dell'equipaggio ROMA, 3 settembre 2010 - Un aereo cargo si è schiantato a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Il velivolo apparteneva a una compagnia statunitense. A darne notizie è la tv panaraba al Arabiya con una scritta "urgente" in sovrimpressione. Prima dell'incidente a bordo era scoppiato un incendio. A causa di un guasto tecnico, riferisci l'agenzia Wam, l'aereo stava tentando un atterraggio di emergenza all’aeroporto di Dubai. Secondo quanto si apprende, il velivolo è precipitato in una zona disabitata di Dubai. Testimoni hanno indicato che è schiantato vicino all’Emirates Road, una sorta di grande raccordo che circonda la città emirato. Si tratterebbe di una strada ad alta percorrenza, su cui procedevano molte auto che hanno preso fuoco in seguito allo schianto. Ci sarebbero diverse vittime, fra cui tutti i membri dell'equipaggio. Fonte della notizia: qn.quotidiano.net MORTI VERDI Agricoltura: e' allarme "rosa" per incidenti in campagna ROMA, 2 sett. - Sempre piu' incidenti "in rosa" in agricoltura. Le donne rappresentano ormai secondo i dati Istat - piu' del 39% della forza lavoro impiegata nell'agricoltura italiana, e complessivamente il 30% delle aziende agricole e' gestito da imprenditrici, con percentuali particolarmente elevate in alcune Regioni come la Valle d'Aosta (44,7%) o la Liguria (42,5%). Il numero delle donne che lavorano nel settore agricolo e' un esercito di lavoratrici efficienti e motivate - secondo quanto emerge dalle indagini dell'Osservatorio sull'imprenditoria femminile in agricoltura dell'Unioncamere - ma esposte piu' degli uomini ai fattori di rischio. Danni alle braccia e al collo, causati dai lavori agricoli, si riscontrano nelle donne piu' frequentemente che negli uomini - secondo quanto contenuto nelle linee guida dell'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU OSHA) - e a questi si aggiungono i danni all'apparato riproduttivo causati da pesticidi e agenti biologici, e tutti i rischi derivanti dall'uso di mezzi e attrezzi meccanici - dal trattore all'aratro, dalle macchine per la raccolta a un'infinita gamma di attrezzature - spesso pesanti e poco ergonomici per le lavoratrici. Nel calcolo dei fattori di rischio le caratteristiche fisiche femminili non vengono nemmeno considerate - avverte l'OSHA - come se uomini e donne avessero una struttura fisica identica e la stessa fisiologia. Di questi temi si parlera' a Roma il 24 settembre prossimo nell'ambito del 2010", dall'Ente nazionale meccanizzazione agricola ENAMA, che - grazie anche alla presenza della presidente dell'Osservatorio Nazionale per l'Imprenditoria e il Lavoro Femminile in Agricoltura (Onlilfa) Veronica Navarra - dedica una sessione proprio alla definizione di criteri e strategie per tutelare la componente femminile operante in agricoltura. Tra i fenomeni da valutare con particolare attenzione quello degli incidenti che coinvolgono lavoratrici stagionali, spesso senza contratto, oppure donne che eseguono lavori agricoli in quanto mogli del titolare e quindi senza la necessaria copertura assicurativa. Nel Regno Unito il problema e' stato affrontato con decisione: il Governo ha stabilito di trattare tutte le donne che a vario titolo operano in azienda come lavoratrici dipendenti, imponendo, anche in presenza di un rapporto di parentela, tutti gli obblighi e le tutele di legge". Fonte della notizia: agi.it SBIRRI PIKKIATI Minaccia la Digos: ‘Se avessi una pistola vi sparerei subito’ Un ravennate bloccato a Forlì con una bandiera fascista e un manganello in auto. In passato era già finito nei guai per associazione sovversiva e discriminazione razziale Gli uomini della Digos di Forlì con la bandiera fascista e il manganello sequestrati RAVENNA, 3 settembre 2010 - «A MALI ESTREMI, estrema destra»: il motto fascista, scritto a chiare lettere su un manganello, e una bandiera tricolore sulla quale campeggiava il saluto romano del Duce. Sono gli oggetti sequestrati a un 48enne, nato a Predappio e residente a Ravenna, controllato dalla Digos la scorsa mattina in viale Bologna a Forlì. L’uomo stava facendo sventolare dal finestrino della sua Fiat Punto la bandiera con l’immagine di Mussolini. E’ stato a quel punto che i poliziotti hanno notato, sul sedile anteriore (lato passeggero) il manganello che faceva bella mostra di sè con tanto di croce celtica. «Mi serve nel caso in cui incontrassi persone che non la pensano come me» ha dichiarato l’uomo. Insomma, con disarmante candore, l’uomo non si è fatto scrupolo di ammettere, di fronte agli agenti, che in caso di necessità non avrebbe esitato ad utilizzare il bastone. L’uomo, portato in questura, ha affrontato i poliziotti con minacce tutt’altro che velate. «Sapete qual è la differenza tra di noi? Che se io avessi una pistola non esiterei ad usarla contro di voi». E ancora guardandoli dritto negli occhi, ha chiesto loro se sul foglio della notifica, oltre ai loro nomi, fossero presenti anche gli indirizzi. In quel caso caso i suoi amici, da lui stesso definiti ‘teste calde’, avrebbero saputo dove rintracciarli per fargliela pagare. E così è indagato anche per per minacce a pubblico ufficiale. L’uomo non è nuovo a manifestazioni simili. In passato, infatti, era già finito nei guai per associazione sovversiva e discriminazione razziale. Fonte della notizia. ilrestodelcarlino.it Nudo in città, manda all'ospedale un vigile urbano e viene ricoverato Senza abiti, in slip, girava per la piazza. Il giovane è ora assistito dal centro di igiene mentale dell'Ospedale Felettino LA SPEZIA, 3 settembre 2010 - Girava per piazza Saint Bon in versione 'balneare': senza abiti, con solo le slip. Il suo atteggiamento, anche un po’ spaesato, ha provocato le rimostranze dei passanti. Sul posto è subito intervenuta la pattuglia dei vigili urbani in presidio di sicurezza in piazza Garibaldi. Il 33enne spezzino ha spintonato gli agenti ferendone leggermente uno, ricorso alle cure dell’ospedale. Dove è finito anche il giovane. Fonte della notizia: lanazione.it Vuole raggiungere avversario lite rubando bus Atm: in manette un pregiudicato di Orazio Bonfiglio MESSINA 03.09.2010 - E’ stato arrestato ieri mattina dai Carabinieri il pregiudicato 46enne Giuseppe Scuderi per i reati di tentato furto aggravato, violenza e resistenza a pubblico ufficiale ed è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per interruzione di pubblico servizio. L’uomo, infatti, poco dopo una violenta lite, aveva tentato di raggiungere il suo avversario, che nel frattempo era salito su un altro bus Atm, rubando a piazza Cavallotti un mezzo pubblico della nota azienda messinese. Giunti sul posto, i militari dell’Arma notavano una donna – che era l’autista del bus – chiedere aiuto. Alla guida del veicolo vi era un uomo ferito e coperto di sangue che stava tentando di mettere in moto il mezzo. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno tentato allora di bloccarlo, ma sono stati aggrediti con violenza dallo Scuderi, il quale si teneva saldamente al volante del mezzo spintonando e minacciando i militari al fine di guadagnare il tempo necessario per mettere in moto il bus. Ingaggiata una breve colluttazione coi militari, che gli ha provocato lievi contusioni agli zigomi e agli arti inferiori, il pregiudicato era costretto a desistere dal suo intento e veniva identificato e arrestato. Nell’udienza con rito direttissimo svoltasi ieri, il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto che Giuseppe Scuderi rimanga in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa della definizione del procedimento. Fonte della notizia: omniapress.net “Portoghese” extramunitario picchia controllore Amt e resiste all’arresto GENOVA 03.09.2010 - Tempi duri per i controllori Amt.Nella giornata di ieri, un controllore Amt, durante la sua mansione lavorativa ha sorpreso, nei pressi di via Filak, sulla linea 7 un viaggiatore sprovvisto del regolare tagliando di viaggio. Il “portoghese” viene quindi inviato a scendere dal mezzo ma l’uomo, un 41enne originario del Senegal domiciliato a Genova,inaspettatamente reagisce con offese verbali verso i dipendenti dell’ Amt per poi colpire con un pungo, in pieno volto,il controllore rompendogli un dente. Immediato e tempestivo l’intervento salvifico di una volante della questura che tenta di bloccare l’uomo. L’immigrato inizialmente oppone violenza anche alle forze dell’ordine e viene arrestato per “resistenza a pubblico ufficiale” e denunciato per “lesioni e interruzione di pubblico servizio”. Fonte della notizia: genovamag.it Rimini, dopo la multa si stende sull'asfalto e minaccia poliziotti RIMINI 03.09.2010 - Fermato dalla Polizia perché stava parlando al cellulare mentre guidava, ha cominciato a dare in escandescenza, sdraiandosi sull'asfalto in segno di protesta. Protagonista dell'episodio, avvenuto giovedì notte a Rimini in via Principe di Piemonte, un 35enne di nazionalità svizzera, già noto alle forze dell'ordine. L'uomo, che non ha risparmiato insulti agli agenti, è stato fatto rialzare con non poca fatica e denunciata con l'accusa di minacce a pubblico ufficiale. Fonte della notizia: romagnaoggi.it Cagliari: un arresto per resistenza a pubblico ufficiale CAGLIARI 03.09.2010 - Nel borgo di Sant'Elia i carabinieri della stazione di San Bartolomeo hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, Alessandro Orrù, di 19 anni. Alla vista dei militari si è dato alla fuga in via Schiavazzi a bordo dì un ciclomotore. Inseguito è stato bloccato ed arrestato. Fonte della notizia: unionesarda.it Violenza in famiglia e minacce, arrestato marocchino AGRIGENTO 03.09.2010 - E’ stato arrestato dagli agenti della polizia sezione Volanti di Agrigento, alle 18 di ieri, un extracomunitario. Zakaria Noussaria, marocchino di 24 anni, senza permesso di soggiorno dovrà rispondere di violenza, resistenza a pubblico ufficiale, minaccia e maltrattamenti in famiglia. L’uomo dopo le formalità di rito è stato condotto presso le camere di sicurezza della Questura a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Fonte della notizia: agrigentooggi.it Prende a pugni il poliziotto che lo ferma per un controllo Protagonista è un giovane nigeriano che ha aggredito gli agenti nei pressi della stazione ferroviaria nel corso di un accertamento di routine FERRARA, 2 settembre 2010 - Tutto ha avuto inizio con una normale identificazione da parte degli agenti della Volante, che lo hanno notato ieri mattina nella prima periferia non distante dalla stazione ferroviaria. Il giovane nigeriano ha mostrato la fotocopia di una richiesta presentata all’Ufficio Immigrazione ma poi inspiegabilmente ha colpito con calci e pugni uno degli agenti. Dopo la prima aggressione, il nigeriano ha tentato più volte di colpire nuovamente i poliziotti ma è stato bloccato e portato in carcere; ora dovrà rispondere di lesioni finalizzate alla resistenza a pubblico ufficiale e della violazione alla normativa sugli stranieri per non avere mostrato un documento di identificazione valido. L’agente colpito guarirà in cinque giorni, secondo il referto dei sanitari che lo hanno visitato al pronto soccorso. Fonte della notizia: ilrestodelcarlino.it Forlì, stende a pugni tre vigili. Arrestato un 40enne FORLI' 02.09.2010 - Ha mandato al pronto soccorso tre agenti della Polizia Municipale di Forlì ed finito in manette. Il protagonista in negativo dell'episodio, consumatosi mercoledì pomeriggio al comando di corso della Repubblica, è un forlivese di 40 anni, M.V. (le sue iniziali), arrestato con l'accusa di lesioni, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale. Dopo aver trascorso la notte in cella di sicurezza, è comparso giovedì mattina davanti al giudice per il processo per direttissima. L'uomo è stato condannato a 10 mesi da scontare ai domiciliari. L'uomo si è presentato al comando dicendo al piantone che doveva fare un esposto per un ramo pericolante di un albero nel suo condominio. Voleva a tutti i costi parlare con un ufficiale di servizio, in quel momento impegnato su un'altra denuncia. All'uomo nel frattempo è stato consigliato di rivolgersi ai Vigili del Fuoco per risolvere il problema. Ma il 40enne non ne ha voluto sapere. Spazientitosi dell'attesa, è andato su tutte le furie. Il 40enne ha colpito al volto con una serie di pugni l'ufficiale, procurandogli lesioni guaribili in 25 giorni. Altri due colleghi del vigile, corsi in suo aiuto, ne avranno per 8 e 6 giorni. Il 40enne è stato bloccato ed arrestato. L'uomo, con qualche precedente per lesioni personali ai danni della moglie, aveva una sorta di conto in sospeso con la Polizia Municipale, che in passato aveva notificato un atto di affidamento dei figli alla moglie. Insomma dal pretesto di un esposto alla vendetta. Che gli sono costate le manette. Fonte della notizia: romagnaoggi.it Viado reagisce con violenza ad un controllo della Polizia: denunciato PRATO, 2 settembre 2010 - Ieri notte, alla vista di una pattuglia delle Volanti che volevano identificarli, un gruppo di viados che si trovavano nei pressi del chiosco bar all'inizio di via Firenze si è dato alla fuga nei giardini di piazza Stazione. Gli agenti sono riusciti a fermarne uno solo, un quarantenne brasiliano regolarmente residente a Prato, che ha opposto resistenza spintonando gli agenti per cercare di fuggire di nuovo. E' stato denunciato per resistenza a Pubblico Ufficiale. Fonte della notizia: pratoblog.it Testate a un carabiniere CAIRATE 02.09.2010 – Prima passa la notte dormendo in una macchina non sua, poi prende a testate in pieno petto un carabiniere chiamato per farlo sloggiare. E' successo questa mattina, alle 6.30, a Cairate. Una giornata che inizia in modo decisamente inaspettato. Un abitante di via Corridoni, a Cairate, è uscito questa mattina di casa, come sempre, per andare al lavoro. Erano le 6.30, peccato però che la sua macchina fosse occupata. D.C. un 33enne di Cassano, aveva infatti deciso di passare la notte nella sua vettura, probabilmente perché aveva alzato troppo il gomito. Nulle le possibilità di farlo sloggiare e così l'uomo ha dovuto chiamare i Carabinieri di Fagnano. Arrivati sul posto i militari dell'arma si sono trovati di fronte a un compito tutt'altro che facile. Ne è seguito una colluttazione, con il 33enne che ha colpito un carabiniere con una testata in pieno petto. Portato in pronto soccorso il militare ne avrà per alcuni giorni. L'uomo, con precedenti per resistenza e con gravi problemi legati all'alcol, è stato invece arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Fonte della notizia: varesenotizie.it NON CI POSSO CREDERE!!! Monza. Tir perde lungo la strada una bobina d'acciaio da 80 quintali MONZA (3 settembre) - Un tir ha perso in curva una grossa bobina di acciaio del peso di 80 quintali. È accaduto ieri a Monza alla rotonda tra via Libertà e via Gadda. La bobina a quel punto ha iniziato a rotolare segnando e danneggiando l'asfalto. La strage è stata soltanto sfiorata, fortunatamente in quel momento non passavano pedoni, biciclette, moto o auto. Fonte della notizia: ilgazzettino.it