ANCI PIEMONTE
1^ Consulta “Finanza, istituzione, personale”
Situazione bilanci 2011
dei Comuni
Saluzzo, 24 febbraio 2011
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TERMINE PER APPROVAZIONE BILANCIO:
31 DICEMBRE ANNO
PRECEDENTE
Art. 151 Tuel
… MA …
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… MA anche questa volta è stato differito, al
31 MARZO 2011
D.Mininterno 17 dicembre 2010
… e già si prevede …
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31 MAGGIO 2011 !!
… dunque …
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(Art. 163, comma 3 T.U. 267/2000)
esercizio provvisorio
automatico
… attenzione agli impegni
sugli stanziamenti 2010!!
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FEDERALISMO FISCALE
Legge 5.5.2009, n. 42
Art. 2
Delega al Governo per adozione Dd.lgs, in attuazione
art. 119 Cost., per assicurare autonomia finanziaria a
comuni, province, città metropolitane e regioni,
attraverso:
- definizione
dei
principi
fondamentali
del
coordinamento della finanza pubblica e del sistema
tributario;
- definizione della perequazione.
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DETERMINAZIONE
FABBISOGNI
STANDARD
Decreto Legislativo
26 novembre 2010, n. 216
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DLgs 216/10 FABBISOGNI STANDARD
5. La fase transitoria si struttura secondo la seguente modalita' e tempistica:
a) nel 2011 verranno determinati i fabbisogni standard, che entreranno in vigore nel
2012, riguardo ad almeno un terzo delle funzioni fondamentali di cui all'articolo 3,
comma 1, lettere a) e b), del presente decreto, con un processo di gradualita' diretto a
garantire l'entrata a regime nell'arco del triennio successivo;
b) nel 2012 verranno determinati i fabbisogni standard, che entreranno in vigore nel
2013, riguardo ad almeno due terzi delle funzioni fondamentali di cui all'articolo 3,
comma 1, lettere a) e b), del presente decreto, con un processo di gradualita' diretto a
garantire l'entrata a regime nell'arco del triennio successivo;
c) nel 2013 verranno determinati i fabbisogni standard, che entreranno in vigore nel
2014, riguardo a tutte le funzioni fondamentali di cui all'articolo 3, comma 1, lettere a)
e b), del presente decreto, con un processo di gradualita' diretto a garantire l'entrata a
regime nell'arco del triennio successivo.
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(articolo 2)
DLgs 216/10 FABBISOGNI STANDARD
Le funzioni fondamentali, in via provvisoria, in attesa della
legge statale di individuazione definitiva, per i Comuni
sono:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
le funzioni generali di amministrazione, gestione e
controllo, max 70%;
le funzioni di polizia locale;
le funzioni di istruzione pubblica, compresi mensa asili
nido e assistenza, nonché di edilizia scolastica;
le funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti;
le funzioni di gestione del territorio e dell’ambiente, ad
eccezione di E.R.P., piani edilizi, servizio idrico integrato;
le funzioni del settore sociale.
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(articolo 3)
DLgs 216/10 FABBISOGNI STANDARD
Restano escluse, rispetto alle funzioni del DPR 194/1996:
- le funzioni relative alla giustizia;
-
le funzioni nel campo della cultura e dei beni culturali;
-
le funzioni nel settore sportivo e ricreativo;
-
le funzioni nel campo turistico;
-
le funzioni nel campo dello sviluppo economico;
-
le funzioni relative ai servizi produttivi.
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(articolo 3)
DLgs 216/10 FABBISOGNI STANDARD
Il fabbisogno standard, per ciascuna funzione e relativi
servizi, è determinato attraverso l’individuazione di modelli
organizzativi, l’analisi dei costi finalizzata alla individuazione
di quelli più significativi, l’individuazione di un modello di
stima dei fabbisogni standard.
Il supporto tecnico per la determinazione del
fabbisogno standard è affidato a Sose spa., la società per gli
studi di settore controllata dal MEF, con il contributo
scientifico di IFEL, che opererà, anche attraverso questionari
distribuiti ai singoli Comuni, da restituire entro 60 giorni.
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(articolo 5)
Questionario
SOSE
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FEDERALISMO
FISCALE
MUNICIPALE
SCHEMA DI
DECRETO LEGISLATIVO
Approvato dal CdM, in prima lettura
il 4 agosto 2010;
aggiornato in CDM del 17 gennaio 2011;
aggiornato in Bicamerale il 27 gennaio 2011
aggiornato in Bicamerale il 2 febbraio 2011
…………….
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… fino
al 2013 …
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DdLgs FEDERALISMO
Il gettito di:
- 30% imposta registro/bollo su atti di trasferimento dei
beni immobili;
- 30% imposte ipocatastali su atti senza IVA;
- 100% irpef su redditi fondiari, esclusi i redditi agrari
e le abitazioni principali;
- 100% imposta registro/bollo su contratti di locazione
di immobili;
- 30% tributi speciali catastali e tasse ipotecarie;
- 21,7% cedolare secca sugli affitti per il 2011, 21,6%
dal 2012,
è devoluto ai Comuni.
(art. 1, comma 1)
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DdLgs FEDERALISMO
La devoluzione:
finanzia in parte il FO.SP.RI. – Fondo
Sperimentale di Riequilibrio;
- in parte è attribuita al Comune ove sono ubicati
gli immobili oggetto di imposizione;
-
(art. 1, comma 2)
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DdLgs FEDERALISMO
Il FO.SP.RI – Fondo riequilibrio:
dura per tre anni, dal 2011 al 2013;
- cessa, in ogni caso, con l’attivazione del Fondo
Perequativo di cui all’art. 13 della legge n.
42/2009;
-
(art. 1, comma 2)
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DdLgs FEDERALISMO
Le modalità di:
- alimentazione e riparto del FO.SP.RI – Fondo
riequilibrio;
- attribuzione delle quote di tributi direttamente
ai Comuni;
sono stabilite con decreto del Ministro
dell’interno, sentito il MEF, e previo accordo
sancito in sede di Conferenza stato – città
autonomie locali.
(art. 1, comma 5)
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DdLgs FEDERALISMO
Nel riparto si tiene conto:
- della determinazione dei “fabbisogni standard”, ove
effettuata (v/Sose);
- fino al 2013, il 30% del Fondo va ai Comuni in
proporzione alla popolazione residente.
- almeno il 14% (20% del restante 70%) va ai Comuni
“piccoli” che esercitano in forma associata le funzioni
fondamentali (art.14, comma 28, DL 78/2010) con
modalità differenziate, forfetizzate e semplificate.
(art. 1, comma 5)
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DdLgs FEDERALISMO
Ai Comuni è attribuita una
compartecipazione al gettito dell’IVA, in
percentuale da definire con DPCM, in
misura equivalente finanziariamente al
2 per cento Irpef. Il gettito non va nel
FOSPRI ed è devoluto al Comune di
domicilio fiscale del contribuente.
(art. 1, comma 3)
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DdLgs FEDERALISMO
Dal 2012 è abolita l’addizionale
energetica di cui all’art. 6 del DL n.
511/1988.
(art. 1, comma 4-bis)
ropol10
DdLgs FEDERALISMO
A decorrere dal 2011 e fino al 2013, cambia il
contenitore, ma il contenuto non dovrebbe cambiare di
tantissimo.
I trasferimenti ordinari dello Stato sono infatti ridotti in
misura corrispondente:
- al gettito che confluisce nel FOSPRI (indirette erariali + Irpef
su immobili);
- al gettito della compartecipazione Iva;
- al gettito dell’addizionale energetica, che cessa dal 2012.
Una clausola di garanzia assicura ai Comuni, fino al
2012, un ammontare di risorse pari ai trasferimenti soppressi
attraverso aggiornamento della quota di gettito della “cedolare
secca” devoluta.
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(art. 1, comma 6)
Minori risorse Comuni
2011
2012
Trasferimenti fiscalizzati
Addizionale energetica
11.243
10.388
Totale
11.243
11.002
30% imposte indirette
bollo e registro locazioni
Irpef redditi fondiari
21,7% cedolare secca
compartecipazione IVA
1.329
1.354
708
711
5.790
5.167
527
746
2.889
3.024
Totale
11.243
11.002
614
Nuove entrate Comuni
DdLgs FEDERALISMO
Viene infine previsto:
- maggior gettito da accatastamento “immobili
fantasma” assicurato ai Comuni;
- quadrupla sanzione per emersione “immobili
fantasma” con attribuzione al Comune del 75%,
dal 1° aprile 2011;
- elevazione a 50% della partecipazione al recupero
di evasione tributi statali, con possibilità di
accertamento prima della riscossione definitiva;
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DdLgs FEDERALISMO
I Comuni capoluogo di provincia, le
Unioni di Comuni, i Comuni “turistici”,
possono istituire
una Imposta di
Soggiorno a carico di chi alloggia in
strutture ricettive, in proporzione al
prezzo, sino a 5 euro per ogni notte.
La disciplina generale è dettata da
apposito Regolamento statale.
(art. 2-bis)
ropol10
DdLgs FEDERALISMO
Con DPCM, entro 60 giorni, è
disciplinata la graduale cessazione,
anche parziale, del blocco della
addizionale Irpef.
Trascorso il termine, i Comuni con
addizionale < 0,4% possono aumentare
fino allo 0,4%, ma con incremento
annuo max 0,2%.
Quindi varrebbe già dal 2011.
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(art. 2-ter)
… dal
2014 …
ropol10
Dal 2014
Compartecipazione
Irpef 2%
21,6% cedolare secca
IMP
Imposta Municipale Propria
IMU possesso
IMU trasferimento
Compartecipazione 30%
nuova imposta di registro
su trasferimento immobili,
9% e 2%
IMS
Imposta Municipale
Secondaria
IMP non + facoltativa
TRASFERIMENTI
STATALI
ropol10
DL 78/2010 – legge 122
(art. 14, comma 2)
Le riduzioni dei trasferimenti statali per il 2011 (1.500
mln) e dal 2012 (2.500 mln.) avrebbero dovuto essere ripartite
“secondo criteri e modalità stabiliti in sede di Conferenza
SCAL.
Poiché non c’è stato accordo in sede di Conferenza, il
Mininterno ha disposto, con D.M. 9 dicembre 2010, riduzione
“secondo un criterio proporzionale” (per il 2011, 11,722% su
trasferimenti ordinari 2010 alla data del 16 novembre 2010, al
netto della compartecipazione dinamica Irpef).
(vedi Comunicato 27 gennaio, aggiornato all’8 febbraio 2011 del Ministero
Interno)
Art. 2-ter, comma 12, DL 225/2010 “milleproroghe”
autorizza anticipo rata trasferimenti di Comuni delle regioni a
statuto ordinario pari alla prima rata 2010, in attesa del
Federalismo Municipale.
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GESTIONE DEL
DEBITO
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Legge di Stabilità n. 220/2010
art. 1, comma 108,
sostituito da art. 2-ter, comma 7, in conversione DL 225
“milleproroghe”
“108. All’art. 204, comma 1, del TUEL n.
267/2000, le parole ‘il 15 per cento’ sono
sostituite dalle seguenti ‘il 12 per cento per
l’anno 2011, il 10 per cento per l’anno 2012
e l’8 per cento a decorrere dall’anno 2013’.”
ropol10
COSTI DELLA
POLITICA
ropol10
DL 78/2010 – legge 122
(art. 5, comma 7)
Il Mininterno diminuisce, con decreto
entro 28 settembre 2010, per almeno tre
anni, le indennità di cui al DM 119/2000:
 di NIENTE per i Comuni < 1.000 ab.;
 del 3% per Comuni da 1.001 a 15.000;
 del 7% per Comuni da 15.001 a 250.000;
 del 10% per Comuni oltre 250.000.
Lo stesso vale per i gettoni di presenza.
ropol10
DL 78/2010 – legge 122
(art. 5, comma 7)
La bozza di D.Mininterno, assentita dalla
Conferenza SCAL, prevede, per tre anni da entrata
in vigore del Decreto:
DM 119/00
Nuovo
% riduz.
Fino a 1.000 abitanti
1.291
1.291
=
Da 1.001 a 3.000 abitanti
1.446
1.403
3
Da 3.001 a 5.000 abitanti
2.169
2.104
3
Da 5.001 a 10.000 abitanti
2.789
2.705
3
Da 10.001 a 15.000 abitanti
3.099
3.006
3
Da 15.001 a 30.000 abitanti
3.099
3.050
2
Da 30.001 a 50.000 abitanti
3.460
3.218
7
Da 50.001 a 100.000 abitanti
4.132
3.842
7
Da 100.001 a 250.000 abitanti
5.010
4.659
7
Da 250.001 a 500.000 abitanti
5.784
5.206
10
oltre 500.000 abitanti
7.798
7.019
10
ropol10
ARGOMENTI
VARI
ropol10
FINANZIARIA 2008
“ONERI DI URBANIZZAZIONE”
Per gli anni 2008, 2009 e 2010, i contributi
concessori
possono
essere
destinati
al
finanziamento di spese correnti per una quota non
superiore al 50 per cento e di spese per
manutenzione ordinaria del patrimonio comunale
per un ulteriore 25%.
2005
75 %
2006
50 %
2007
75 % (50+25)
2008-9-10
75 % (50+25)
ropol10
(art. 2, comma
8, legge n. 244/2007)
Bilancio 2011
ONERI DI URBANIZZAZIONE
Il D.L. 29 dicembre 2010, n. 225
“milleproroghe”, nel testo approvato al
Senato dalla legge di conversione,
ha
prorogato al 31 dicembre 2012 la
possibilità di utilizzo degli Oneri di cui
all’art. 2, comma 8, della Finanziaria 2008.
ropol10
DISMISSIONE
PARTECIPAZIONI
ropol10
DL 78/2010 – legge 122
(art. 14, comma 32)
I Comuni con popolazione < 30.000 abitanti
non possono costituire società.
Se già ne detengono, devono porle in
liquidazione,
ovvero
cedere
la
propria
partecipazione.
Fanno eccezione le società con partecipazione
paritaria, o con partecipazione proporzionale al
numero di abitanti, costituite da più Comuni con
popolazione complessiva > 30.000 abitanti.
I Comuni con popolazione tra 30.000 e 50.000
abitanti possono detenere la partecipazione di una
sola società. Se ne partecipano altre, le devono
mettere in liquidazione.
ropol10
DL 78/2010 – legge 122
(art. 14, comma 32)
Naturalmente le società di cui si
possono detenere partecipazioni devono
rispondere ai requisiti di cui all’art. 3, commi
27-28-29 della finanziaria 2008 (legge n.
244/2007), dunque aventi per oggetto attività
di produzione di beni e servizi strettamente
necessari per il perseguimento delle proprie
finalità istituzionali.
ropol10
DL 78/2010 – legge 122
(art. 14, comma 32)
Differito al 31 dicembre 2013 (legge
conversione DL 225 “milleproroghe”) il
termine entro il quale i Comuni < 30.000 ab.
mettono in liquidazione le società partecipate
ovvero ne cedono le partecipazioni.
Con Decreto MEF, entro 90 giorni da
legge di conversione, quindi entro 28 ottobre
2010, sono determinate le modalità attuative,
nonché individuate ulteriori ipotesi di
esclusione
dal
relativo
ambito
di
applicazione.
… di fatto è tutto
rinviato a dopo ….
ropol10
DL 78/2010 – legge 122
(art. 14, comma 32)
… per intanto il comma 117 dell’art. 1 della Legge di
Stabilità 2011, n. 220/2010 (aggiornato da legge conversione
“milleproroghe) recita:
117. Ai fini dell'applicazione dell'articolo 14, comma 2, del decretolegge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge
30 luglio 2010, n. 122, al comma 32 del medesimo articolo dopo il
secondo periodo è aggiunto il seguente: «Le disposizioni di cui al
secondo periodo NON si applicano ai comuni fino a 30 mila abitanti
nel caso in cui le società già costituite:
 abbiano, al 31 dicembre 2013, il bilancio in utile negli ultimi tre
esercizi;
 non abbiano subito, nei precedenti esercizi, riduzioni di capitale
conseguenti a perdite di bilancio;
 non abbiano subito, nei precedenti esercizi, perdite di bilancio in
conseguenza delle quali il Comune sia stato gravato dell’obbligo di
procedere al ripiano delle perdite medesime.
ropol10
PARTECIPAZIONI
ropol10
Decreto “Fitto” – D.P.R. n. 168/2010
Il Consiglio dei Ministri, in seduta del
22 luglio 2010, ha approvato, in via definitiva,
il Regolamento di attuazione dell’art. 23-bis
del D.L. 112/2008 in materia di riforma dei
servizi pubblici locali aventi rilevanza
economica. La pubblicazione in G.U. n. 239
del 7 ottobre 2010, (77 giorni dopo!!) del
D.P.R. 7 settembre 2010, n. 168, fa decorrere
l’operatività del Regolamento dal 22 ottobre
2010.
ropol10
PARTECIPAZIONI
Per intanto … memento:
… per l’art. 3, commi 27 e seguenti, della
legge n. 244/2007, entro il 31.12.2010
(termine ordinatorio), gli enti locali devono
operare la ricognizione delle società
direttamente partecipate e procedere alla
dismissione di quante producono beni o
servizi non strettamente necessari al
perseguimento delle finalità istituzionali
dell’ente.
La delibera consiliare di ricognizione va
trasmessa alla sezione ropol10
competente della Corte dei
Conti.
PARTECIPAZIONI
Restano
escluse
dall’applicazione
dell’art. 3, commi 27 e seguenti, le società:
- che producono servizi di interesse generale o di
centrali di committenza a livello regionale (società di
gestione dei pubblici servizi);
-
quotate in borsa;
-
partecipate solo “indirettamente”;
“strumentali”, oggetto dell’art. 13 del D.L. n.
223/2006 “Bersani”.
-
(Circolare ANCI 4 novembre 2010)
ropol10
PARTECIPAZIONI
Sono società “strumentali”, oggetto dell’art.
13 del D.L. n. 223/2006 “Bersani”, quelle a capitale
interamente pubblico o misto, costituite o
partecipate per la produzione di beni e servizi, che
operano esclusivamente con gli enti partecipanti.
Restano escluse le società che gestiscono
servizi pubblici locali.
ropol10
… e per finire …
ropol10
PATTO DI STABILITA’
2011
ropol10
Patto stabilità 2011
LEGGE DI STABILITA’
13 dicembre 2010, n. 220
Patto stabilità 2011
(art. 1)
“87. Ai fini della tutela dell'unità economica
della Repubblica, le province e i comuni con
popolazione superiore a 5.000 abitanti concorrono alla
realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per il
triennio 2011-2013 nel rispetto delle disposizioni di
cui ai commi da 88 a 122, che costituiscono principi
fondamentali di coordinamento della finanza pubblica
ai sensi degli articoli 117, terzo comma, e 119,
secondo comma, della Costituzione. “
Dunque si ricomincia un’altra volta
tutto daccapo!!
Patto stabilità 2011
LA PROCEDURA
 dal 2011 il saldo finanziario “strutturale” di
competenza mista è pari a ZERO; (comma 90)
 l’obiettivo “specifico” è un miglioramento del
saldo zero di un importo pari al:
 per i Comuni: 11,4% per il 2011 e 14% dal 2012
 per le Province: 8,3% per 2011, poi 10,7%
della spesa media corrente (Titolo I) 2006-2008
desunta dagli impegni certificati rendiconto.
(comma 88)
ropol10
MA ….
Patto stabilità 2011
 ai fini del concorso al contenimento dei saldi di
finanza pubblica:
 per il triennio 2011-2013 l’obiettivo, per ciascun
anno, è pari all’importo di cui al comma 2 (% su
spesa media corrente 2006-2008) MENO un
importo pari alla riduzione dei trasferimenti statali
di cui all’art. 14, comma 2, del D.L. 78/2010;
(comma 91)
 per il solo anno 2011, il saldo di cui sopra è
ridotto o incrementato in misura pari al 50% della
differenza tra lo stesso saldo e quello previsto
per il 2011 dall’art. 77-bis, a seconda se la
differenza è positiva o negativa. (comma 92)
ropol10
DUNQUE ….
ESEMPIO DI CALCOLO
Saldo negativo
1) OBIETTIVO STRUTTURALE:
ZERO
2) OBIETTIVO ANNI 2011/2013
Impegni Spesa Corrente da Rendiconto
2006
2007
2008
MEDIA TRIENNALE
€ 17.192.984,95 € 19.437.540,52 € 20.104.182,53 €
18.911.569,33
obiettivo base anno 2011
obiettivo base anno 2012
obiettivo base anno 2013
11,40%
14%
14%
€
€
€
2.155.918,90
2.647.619,71
2.647.619,71
3) NETTIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO
RIDUZIONE TRASFERIMENTI ERARIALI ART.14 c.2 Legge 122/2010
OBIETTIVO NUOVO
Anno 2011
€
885.946,05
€
1.269.972,85
Anno 2012
€ 1.476.576,75
€
1.171.042,96
Anno 2013
€ 1.476.576,75
€
1.171.042,96
4) RICALCOLO OBIETTIVO PER IL SOLO ANNO 2011
OBIETTIVO 2011 punto 3)
€
OBIETTIVO ex art.77bis L.133/2008 €
DIFFERENZA
-€
QUOTA 50%
OBIETTIVO REALE 2011
1.269.972,85 €
3.011.425,54
1.269.972,85
1.741.452,69
-€
870.726,34
€
2.140.699,20
ESEMPIO DI CALCOLO
Saldo positivo
1) OBIETTIVO STRUTTURALE:
ZERO
2) OBIETTIVO ANNI 2011/2013
Impegni Spesa Corrente da Rendiconto
2006
2007
2008
MEDIA TRIENNALE
€ 17.192.984,95 € 19.437.540,52 € 20.104.182,53 €
18.911.569,33
obiettivo base anno 2011
obiettivo base anno 2012
obiettivo base anno 2013
11,40%
14%
14%
€
€
€
2.155.918,90
2.647.619,71
2.647.619,71
3) NETTIZZAZIONE DELL'OBIETTIVO
RIDUZIONE TRASFERIMENTI ERARIALI ART.14 c.2 Legge 122/2010
OBIETTIVO NUOVO
Anno 2011
€
885.946,05
€
1.269.972,85
Anno 2012
€ 1.476.576,75
€
1.171.042,96
Anno 2013
€ 1.476.576,75
€
1.171.042,96
4) RICALCOLO OBIETTIVO PER IL SOLO ANNO 2011
OBIETTIVO 2011 punto 3)
€
OBIETTIVO ex art.77bis L.133/2008 €
DIFFERENZA
€
QUOTA 50%
OBIETTIVO REALE 2011
1.269.972,85 €
500.000,00
769.972,85
€
1.269.972,85
€
884.986,43
384.986,43
Patto stabilità 2011
… ma non finisce qui …
( comma 93)
93. In sede di prima applicazione del nuovo patto di stabilità
interno, con decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri, di concerto con il Ministro dell'economia e delle
finanze, d'intesa con la Conferenza Stato - città ed
autonomie locali, da emanare entro il 31 gennaio 2011,
possono essere stabilite misure correttive dello stesso per
il solo anno 2011, anche al fine di tenere conto delle spese
per gli interventi necessari in ragione di impegni
internazionali ed al fine di distribuire in modo equo il
contributo degli enti alla manovra e le differenze positive e
negative della variazione alla regola. Dal presente comma
possono derivare effetti negativi in termini di indebitamento
netto, per l'anno 2011, non ropol10
superiori a 480 milioni di euro.
…..
Patto stabilità 2011
( comma 93)
La Conferenza SCAL ha dato parere favorevole a bozza
di DPCM che ripartisce i 480 milioni in:
- 110 per Comune Milano per Expo 2015;
- 20 per Provincia Milano Expo 2015;
- 40 per le altre Province;
- 310 per gli altri Comuni.
ropol10
Patto stabilità 2011
( comma 93)
.
L’obiettivo quindi del DPCM è trovare un valore percentuale oltre il quale la manovra
non possa andare e che mitighi quindi gli obiettivi più estremi in modo da renderli
sostenibili, anche in relazione alla potenzialità del bilancio di assorbire la manovra. In
questo senso i Comuni si dividono in tre fasce demografiche:
• da 5.000 a 10.000 abitanti l’obiettivo in valore assoluto della manovra non può essere
superiore al 5,4% della spesa corrente media triennale;
• da 10.000 a 200.000 abitanti il limite è fissato al 7%;
• per i Comuni con popolazione maggiore di 200.000 abitanti si applica una percentuale
del 10,5%.
ropol10
PATTO STABILITÀ INTERNO PER GLI ENTI LOCALI 2011 - 2012 - 2013
CALCOLO SALDO PROGRAMMATICO SPECIFICO COME CORRETTO DA BOZZA D.M. ATTUATIVO ART.1,
COMMA 93, L. 220/10, ORA IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE
INFORMAZIONI PRELIMINARI PER IL CALCOLO DEGLI OBIETTIVI RELATIVI AL PATTO DI STABILITÀ
Dimensione demografica del Comune
Popolazione residente alla data del 31 dicembre 2009
6.540
Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nel corso del triennio 2006, 2007 e 2008, come risultante da
rendiconto
Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2006
2.758.839,68
Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2007
2.950.296,86
Importo spesa corrente (Tit. I) impegnata nell'esercizio 2008
3.117.473,51
2011
SALDO OBIETTIVO SPECIFICO DA LEGGE DI STABILITÀ
187.517,62
2012
175.238,50
2013
175.238,50
VERIFICA DETERMINAZIONE DELL'OBIETTIVO SPECIFICO DI SALDO FINAZIARIO COME DA D.M.
ATTUATIVO ART. 1, C. 93, L.220/10 IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE
Saldo obiettivo specifico 2011 definitivo determinato secondo quanto disposto dalla Legge di Stabilità
Media della spesa corrente registrata negli anni 2006-2008, come desunta dai certificati di conto consuntivo
187.517,62
2.942.203,35
Rapporto percentuale risultante tra le 2 grandezze sopra riportate
6,37%
Rapporto % per la fascia demografica di appartenenza del Comune indicato in D.M. di prossima emanazione
5,40%
Il valore % rilevato nel rapporto tra obiettivo specifico determinato secondo quanto disposto dalla Legge di Stabilità e la
spesa corrente media del triennio 2006-2008 risulta maggiore rispetto alla % indicata nel testo del D.M., pertanto:
2011
IPOTESI SALDO OBIETTIVO SPECIFICO
CORRETTO DA D.M.
ropol10 158.878,98
Patto stabilità 2011
ECCEZIONI
Nel saldo finanziario non sono considerate:
le risorse provenienti dallo Stato e le relative spese, correnti e
c/capitale, sostenute per l’attuazione delle ordinanze emanate da
PCM a seguito dichiarazione stato di emergenza; (comma 94)
-
- idem per gli interventi realizzati direttamente per “grandi eventi” di
cui all’art. 5-bis, c. 5, l. 343/2001; (comma 96)
- le risorse provenienti direttamente o indirettamente dall’Unione
Europea, né le relative spese di parte corrente e in conto capitale
sostenute dalle province e dai comuni; (comma 97)
- spese enti commissariati art. 1, cc. 704 e 707, l. 296/06; (comma 99)
somme assegnate e spese finanziate da ISTAT per censimenti
popolazione e agricoltura; (comma 100)
- Comuni dissestati in provincia dell’Aquila … (comma 101)
- Ag. Sicurezza Aliment. e Scuola per l’Europa di Parma. (comma 102)
- per l’anno 2011, Expo Milano 2015 …. (comma 103)
-
per il solo 2011, le entrate straord del comma 8 art. 77-bis per gli
enti che hanno optato per il 2009. ( c. 105)
-
Patto stabilità 2011
PATTO REGIONALE
( commi 138 e 140)
Le Regioni possono autorizzare Comuni e
Province
a
peggiorare
il
proprio
saldo
programmatico attraverso aumento pagamenti in
conto capitale (comp+residui), riducendo gli
obiettivi regionali di competenza e di cassa.
Gli Enti dichiarano ad ANCI, UPI e Regioni,
entro il 30 aprile (15 settembre per il 2011) l’entità
dei pagamenti che possono effettuare durante
l’anno. Entro il 30 giugno (31 ottobre per il 2011) le
Regioni comunicano a MEF, per ciascun ente, gli
elementi informativi per la verifica del rispetto del
Patto.
(vecchio art. 7-quater …)
Patto stabilità 2011
PATTO REGIONALE
( comma 141)
Le Regioni possono integrare le regole
e modificare gli obiettivi di Comuni e
Province, fermi restando le disposizioni
statali in materia di monitoraggio e di
sanzioni
e
l’importo
dell’obiettivo
complessivo degli enti della Regione, tutto
in base a D.MEF, d’intesa con la Conferenza
unificata, … entro non si quando …
(vecchio art. 77-ter …)
Patto stabilità 2011
( comma 142)
PATTO REGIONALE
La Regione, che applica il comma 141,
comunica a ciascun Comune e Provincia, il
nuovo obiettivo annuale.
Comunica poi al MEF, entro il 30
giugno (31 ottobre per il 2011), per ciascun
ente, gli elementi informativi per la verifica
del rispetto del Patto.
Patto stabilità 2011
CERTIFICAZIONE
(comma 110)
 Gli enti patto trasmettono al MEF, entro il termine
perentorio del 31 marzo dell’anno successivo a quello
di riferimento, una certificazione del saldo finanziario
in termini di competenza mista, sottoscritta dal
rappresentante legale, dal responsabile del servizio
finanziario e dall’organo di revisione economico finanziario, secondo modalità indicate da D.MEF.
 la mancata trasmissione della certificazione
costituisce inadempimento al patto. Se la certificazione
è trasmessa in ritardo, ma il patto è rispettato, si
applica solo la sanzione del blocco totale delle
ropol10
assunzioni.
… le sanzioni … per chi
non rispetta …
ropol10
Patto stabilità 2011
In caso di mancato rispetto del patto:
 i contributi ordinari dovuti dal Mininterno sono ridotti in
misura pari alla differenza tra saldo programmatico e
saldo reale (art. 14, comma 3, DL 78/2010),
e, nell’anno successivo:
a) blocco impegni spese correnti a importo annuale medio impegnato
nell’ultimo triennio (comma 119, lett. a) art. 1 DDL Stabilità);
b) blocco dell’indebitamento per investimenti (comma 119, lett. b);
c) blocco totale delle assunzioni (comma 119, lett. c);
d) riduzione 30% indennità e gettoni degli amministratori rispetto ad
ammontare risultante al 30 giugno 2008 (comma 120);
ropol10
Patto stabilità 2011
(comma 122)
RIDUZIONE OBIETTIVI
“122. Il Ministro dell'economia e delle finanze, con apposito
decreto, emanato di concerto con il Ministro dell'interno e di
intesa con la Conferenza Stato-città, autorizza la riduzione degli
obiettivi annuali degli enti di cui al comma 1 in base ai criteri
definiti con il medesimo decreto. L'importo della riduzione
complessiva per comuni e province è pari alla differenza,
registrata nell'anno precedente a quello di riferimento, tra
l'obiettivo programmatico assegnato ed il saldo conseguito,
rispettivamente, da comuni e province inadempienti al patto di
stabilità interno.” (ex-premialità)
ropol10
GRAZIE E
ARRIVEDERCI
Pierluigi Ropolo
COSTI APPARATI
AMMINISTRATIVI
ropol10
DL 78/2010 – legge 122
(art. 6, comma 3)
A decorrere dal 1° gennaio 2011, e fino al
31 dicembre 2013, le indennità, i compensi, i
gettoni, le retribuzioni e le altre utilità
comunque denominate corrisposti dalle
PP.AA. ai componenti degli organi di
indirizzo, direzione e controllo , CdA e organi
collegiali
comunque
denominati
sono
automaticamente ridotte del 10% rispetto
agli importi risultanti alla data del 30 aprile
2010.
ropol10
DL 78/2010 – legge 122
(art. 6, comma 6)
A decorrere dalla prima scadenza
successiva alla data del 31 maggio 2010,
nelle società possedute direttamente o
indirettamente in misura totalitaria, il
compenso dei componenti del consiglio di
amministrazione e del collegio sindacale è
ridotto del 10%.
ropol10
D.L. 78 – Legge 122 / 2010
RIDUZIONE SPESE CORRENTI
Articolo 6 (in vigore da 2011)
- comma 7: meno 80% del 2009 per incarichi di studio e consulenza (Corte
Conti/Sezioni Riunite n. 7 del 16 dicembre 2010)
- comma 8: meno 80% spese 2009 per relazioni pubbliche, convegni, mostre,
pubblicità, rappresentanza, escluse le feste nazionali previste per legge
- comma 13: riduzione spesa esclusivamente per formazione per il 50% su 2009
- comma 14: riduzione 20% spesa per trasporti di servizio, esclusa sicurezza.
- comma 12: riduzione missioni dei dipendenti per il 50% su 2009 (Deliberazione
n. 8 – 16 dicembre 2010 Corte Conti Sezioni Riunite)
- comma 9: stop alle “sponsorizzazioni”.
SPONSORIZZAZIONI
Deliberazione n. 1075/2010
del 20 dicembre 2010
Sezione Regionale di
Controllo per la Lombardia
della Corte dei Conti
ropol10
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PPT Presentazione - Incontro 24 febbraio 2011