Istituto Tecnico Economico “R. Valturio” – Rimini
Regolamento d’Istituto
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE “R. VALTURIO”
Centro Studi Colonnella – Via Grazia Deledda, 4 – 47900 Rimini (RN)
℡
0541/380099 – 380074
E-Mail [email protected]
Fax 0541/383696
Sito Internet www.valturio.it
Regolamento di Istituto
ORARIO DELLE LEZIONI, ASSENZE, RITARDI E USCITE ANTICIPATE
La condotta degli insegnanti, degli alunni e dei genitori deve uniformarsi a principi fonda menta l i
a tti a garantire funzionalità a ll'istituzione scolastica, i ntesa qua l e "comunità di dialogo, di ricerca,
di esperienza sociale, uniformata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte la
sue dimensioni".
Il regolamento disciplinare del nos tro Is ti tuto viene delineato a ta l e s copo in conformità al
decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 (Regolamento recante l o s ta tuto
del le studentesse e degl i s tudenti del l a s cuol a s econda ri a ), integrato dal D.P.R. n. 235 del 21
novembre 2007, al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 (Approva zione del testo uni co del l e
di s posizioni legislative vi genti i n materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado) e
al DPR 275/99.
Tutti i componenti della comunità s col a s ti ca s ono tenuti a l ri s petto del l 'ora ri o, orga ni zza to
tenendo presente, per quanto possibile, l e esigenze degli a l l i evi pendol a ri . Ques to prevede l a
scansione settimanale delle lezioni con entrata alle ore 7:55, un intervallo ricreativo e il termine
massimo delle lezioni alle ore 13:35.
Il ri spetto di tale norma, unito alla necessità di evitare uscite anticipate e ri ta rdi , a l l a frequenza
regol are alle lezioni, all’attiva partecipazione al di a l ogo educa ti vo, ol tre a cos ti tui re es i genza
pri ma ria per l a vi ta della comunità s colastica, si configura altresì come elemento i ndi s pens a bi l e
per del i nea re l a va l uta zi one fi na l e degl i s tudenti .
REGOLAMENTAZIONE ENTRATE E USCITE DEGLI ALUNNI DALL’ISTITUTO
L’i ngresso degli alunni nelle a ul e s col a s ti che è cons enti to non pri ma del l e ore 7:50 s otto l a
s orvegl i a nza dei docenti i n s ervi zi o a l l a pri ma ora .
Perta nto:
i Docenti del l a pri ma ora dovra nno es s ere pres enti nel l e a ul e a l l e ore 7:50;
gli Studenti, opportunamente vi gi l a ti da a l meno tre col l a bora tori s col a s ti ci i n s ervi zi o,
potra nno accedere all’edificio s colastico, s ostando s olo a l pi a no terra , non pri ma del l e ore
7:35: per nessun motivo è consentito l ’accesso alle a ul e, a i pi a ni s uperi ori o a i l a bora tori ;
i Collaboratori Scolastici di turno, vi gileranno a ffinché i l presente regolamento s ia ri spettato e
s egna l era nno a l Di ri gente ogni ca s o d’i nos s erva nza per l ’i rroga zi one di eventua l i
provvedi menti di s ci pl i na ri .
Ri guardo all’uscita, non è consentita, per nessun motivo, la permanenza nelle a ule o nei l aboratori
dopo i l s uono del l ’ul ti ma ca mpa nel l a .
Qua l ora gli studenti fossero impegnati i n a ttivi tà pomeridiane a utorizza te, è cons enti ta l ’a ttes a
da va nti a lla portineria della scuol a a l pi a no terra , ove i l col l a bora tore s col a s ti co i n s ervi zi o
provvederà a l l a vi gi l a nza .
In ca s o di proclamazione di sciopero del personale Docente/Ata l ’accesso degli a lunni a l l ’edi fi ci o
potrà a vvenire solo dalle ore 7:55, per permettere la verifica della presenza/assenza del personale.
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I RITARDI e l e USCITE ANTICIPATE hanno sempre il ca rattere di eccezionalità e devono essere a utorizzati
da l Dirigente Scolastico. Particolare cura si a vrà nell'evitare che questi siano mirati al sottrarsi a l l e
veri fi che o alla frequenza di ben precise ma terie, ove siano ri chiesti con sospetta regol a ri tà negl i
s tessi giorni e ore di l ezione. Anche su segnalazione di un docente o del coordinatore di cl a s s e, i l
Di ri gente Scolastico provvederà a d i nforma re l a fa mi gl i a e a d a dotta re l e mi s ure del ca s o.
Entrate in ritardo
Ritardi entro la prima ora – Il docente ha facoltà di ammettere i n cl a s s e con obbl i go per l o
s tudente di gi us ti fi ca re i l ri ta rdo.
Ritardi superiori alla prima ora - Sono consentiti dalla dirigenza s oltanto i n casi eccezi ona l i e
devono comunque essere validamente motiva ti s ul libretto con una certificazione nel ca s o di
vi s i ta medi ca .
Uscite anticipate
Sono a utorizzate dalla dirigenza. Non possono ma i a vveni re pri ma del l ’i ni zi o del l ’ul ti ma ora ,
tra nne che per casi eccezionali documentati con certificato medico o con altro di pari va lore. Per i
mi norenni s ono ri chiesti la presenza di un genitore e la richiesta di uscita a nticipata s ul l i bretto. Il
geni tore può anche sottoscrivere preventivamente la ri chiesta di uscita per un gi orno s ucces s i vo
pres entandosi di persona o con ri chiesta s critta a nticipata di a lmeno 24 ore (in ques to ca s o s a rà
a ttua ta veri fi ca tel efoni ca ).
I ritardi o le uscite anticipate la cui validità sia estesa a tutto l'anno scolastico devono es s ere
a utorizzate dalla dirigenza dietro ri chiesta s critta dei genitori o di chi ne fa le veci e a nnota te s ul
regi s tro di cl a s s e.
G IUSTIFICAZIONE ASSENZE
Le a s senze va nno giustificate il giorno del ri entro a scuola e comunque entro 48 ore dal ri entro. In
ca s o contrario l o s tudente può non essere a mmesso a scuola. Le assenze giornaliere che s uperino i
5 gi orni, comprese le eventuali festività, comportano la presenta zi one di un certi fi ca to medi co
a l l’insegnante della prima ora del giorno di ri entro, che provvederà a trasmetterlo alla s egreteri a
a l unni. La proclamazione di uno sciopero da parte del persona l e docente e/o non docente non
cos ti tuisce motivo atto a giustificare l 'assenza da parte degli allievi. Il Dirigente Scolastico è tenuto
a da re avviso alle famiglie della suddetta proclamazione di sciopero nei modi e nei tempi previ s ti
da l l a l egi s l a zi one vi gente.
IL LIBRETTO DELLE ASSENZE
È l 'unico documento valido per giustificare assenze, ritardi e uscite anticipate e per la
riammissione in classe.
Sa rà cura dello studente tenere i n ordine tal e documento e regol a ri zza re l a s ua pos i zi one i n
Pres i denza i n ca s o di i rregol a ri tà o di perdi ta del l o s tes s o.
La Segreteria a lunni consegna il l ibretto a i genitori (o a chi ne fa l e veci) degli allievi mi norenni . Al
geni tore che ha depositato la fi rma spetterà attestare ogni atto relativo. Gli a l unni ma ggi orenni
ges ti s cono pers ona l mente i l l i bretto.
Il docente della prima ora di lezione è del ega to a l control l o del l a regol a ri tà del l i bretto e a
prendere vi sione delle giustificazioni, avendo parti col a re cura di va l uta re l 'a degua tezza del l e
moti va zioni. In caso di i rregol a ri tà deci de l a non ri a mmi s s i one, provvedendo a d i nforma re
i mmediatamente i l Dirigente Scolas ti co, i l qua l e può di s porre l 'eventua l e convoca zi one dei
geni tori .
L'a vvenuta giustificazione è comprovata dalla firma del s uddetto docente nello spazio del l i bretto
a ci ò deputa to e da l l a a nnota zi one s ul regi s tro di cl a s s e.
Sul lo stesso registro verrà a ltresì s egnalata la mancata giustificazione, fin quando l e formalità non
s a ra nno es pl eta te.
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Qua l ora un a lunno si allontani arbitrariamente dall e l ezi oni , l 'i ns egna nte del l 'ora a nnota s ul
regi stro di classe l 'assenza e provvede a segnalarla a l Di ri gente Scol a s ti co, i l qua l e, a s col ta to
l 'a llievo, decide i provvedimenti del ca so, ne informa la fa miglia e può s ubordinare la ri ammissione
a l l e l ezi oni del gi orno dopo a l l 'a ccompa gna mento da pa rte dei geni tori .
I geni tori pos s ono control l a re l e a s s enze "vi a Internet” a ttra vers o i l s i to del l ’Is ti tuto
www.valturio.it, mediante password e identificativo personali forniti all’inizio dell’anno scolastico
da l l a s egreteri a a l unni .
LE ASSENZE COLLETTIVE sono sempre i ngiusti fi ca te e a s s umono i l ca ra ttere del l a gra vi tà , poi ché
a nnullano la funzione stessa dell'istituzione s colastica e i nterrompono la pos s i bi l i tà del di a l ogo
educativo. Di queste deve s empre essere data a deguata informazione alle famigl i e, con i l mezzo
ri tenuto i doneo nei tempi e nei modi . Stes s o ca ra ttere di gra vi tà verrà a ttri bui to
a l l'allontanamento, anche individuale, da parte degli alunni che liberamente a vranno optato per la
pa rteci pa zi one a l l 'a s s embl ea degl i s tudenti .
NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E PROVVEDIMENTI
A norma del presente regolamento, vi sto il D.P.R. n. 249 del 24 gi ugno 1998 e rel a ti ve modi fi che
a pportate dal D.P.R n.235 del 21 novembre 2007, nonché l'art. 328, commi 2 e 4 dei D.L. n. 297 del
16 a pri l e 1994, confi gura no ma nca nze di s ci pl i na ri da pa rte degl i s tudenti i s eguenti
comporta menti :
A. non frequentare regolarmente i corsi, non assolvere assiduamente gli impegni di s tudi o, fa re
ri ta rdi e a s s enze i ngi us ti fi ca te;
B. a s sumere a tteggiamenti che disturbino il regolare svolgimento delle l ezi oni o i l rei tera rs i di
comporta menti s corretti ; l’uso del cellulare, o anche solo il tenerlo acceso senza utilizzarlo, si
considera comportamento assolutamente scorretto;
C. non a vere la giusta cura dell'ambiente scolastico, i n particolare non ri s petta ndo l e norme di
decoro e di i gi ene;
D. non utilizzare correttamente le s trutture, i macchinari, i sussidi didattici o comunque a rreca re
da nni a l pa tri moni o del l a s cuol a ;
E. reca re offesa al decoro personale, alla morale, alla religione, alle istituzioni, assumendo così un
comporta mento atto a turbare l a vi ta della scuola i ntesa come comuni tà vol ta a l l a cres ci ta
del l a pers ona i n tutte l e s ue di mens i oni ;
F. reca re offesa al Ca po d'Istituto, a i docenti, a d altro personale della scuola o a i propri compagni,
a nche mediante opi ni oni non corretta mente es pres s e o l es i ve del l ’a l trui pers ona l i tà ;
G. commettere rea to;
H. commettere reati di particolare gravità, perseguibili d'ufficio o per i quali l 'autorità giudi zi a ri a
a bbia avvi ato procedimento penale, avvisaglia di peri col o per l 'i ncol umi tà del l e pers one.
Sul la base di quanto sopra precisato, il Regolamento d’Istituto evidenzi a l e s eguenti ma nca nze
di s ciplinari correlate alle rispettive sanzioni, ed i ndividua gli organi competenti a commi na re l e
s a nzi oni s tes s e.
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REGOLAMENTO DISCIPLINARE (sanzioni)
Sanzioni diverse dall'allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica
COMPORTAMENTI
COMPETENZA
Negligenza abituale e/o mancato COORDINATORE
rispetto dei doveri scolastici, frequenti DELLA CLASSE
assenze e/o ritardi.
PROVVEDIMENTO
Turbativa del regolare andamento DOCENTE
delle lezioni.
Ammonizione scritta.
Eventuali compiti aggiuntivi o ricerca da valutare.
Convocazione dei genitori da parte del docente
responsabile dell’ammonizione.
Assenza collettiva non giustificata.
Ammonizione scritta.
Adeguata informazione alla famiglia, decurtazione
dei giorni di assenza dai viaggi di istruzione.
Comunicazione scritta alla famiglia da consegnare
all’alunno e da archiviare (firmata) su fascicolo
personale.
COORDINATORE
DELLA CLASSE
Danni recuperabili arrecati alle DOCENTE /DIRIGENTE
strutture della scuola.
Ammonizione scritta.
Lo studente dovrà provvedere personalmente al
recupero (pulizia, imbiancatura etc.).
Se non è individuabile il singolo, la responsabilità
ricade sulla classe.
Danno non recuperabile arrecato alle DIRIGENTE
strutture della scuola.
Ammonizione scritta.
Risarcimento economico del danno.
Se non è individuabile il singolo, la responsabilità
ricade sulla classe.
Falsificazione della firma dei genitori. DOCENTE / DIRIGENTE
Ammonizione scritta.
Convocazione dei genitori.
Cellulare acceso e/o suo utilizzo DOCENTE / DIRIGENTE
durante le ore di lezione.
Ammonizione scritta.
Ritiro del cellulare da parte del docente e
restituzione da parte del Dirigente solo ai genitori
il giorno successivo al ritiro (anche per studenti
maggiorenni). (*)
Trasgressione al divieto di fumo.
Annotazione scritta e comunicazione alla famiglia.
Allontanamento
autorizzazione.
dall'aula
DIRIGENTE
senza DOCENTE
Ammonizione scritta.
Eventuale convocazione dei genitori.
Mancanza di rispetto nei confronti di: DOCENTE / DIRIGENTE
compagni, insegnanti, personale della
scuola.
Ammonizione scritta.
Eventuale convocazione genitori e/o assegnazione
compiti socialmente utili.
Comportamenti scorretti non gravi DOCENTE / DIRIGENTE
durante uscite, viaggi di istruzione e
stage.
Ammonizione scritta.
Allo studente o alla classe non saranno permesse
altre uscite e/o viaggi di istruzione.
Atti di disturbo durante i corsi di DIRIGENTE
recupero.
Esclusione dal corso stesso.
(*) Oltre a tali sanzioni sono previste anche quelle emanate dalla Direttiva n.104 del 30/11/2007 (vedi Allegato n. 1).
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Sanzioni che comportano l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica
per un periodo inferiore ai 15 giorni.
COMPORTAMENTI
COMPETENZA
PROVVEDIMENTO
TERZA AMMONIZIONE SCRITTA
A CARICO DELLO STUDENTE.
CONSIGLIO DI CLASSE
Sospensione di tre giorni senza obbligo di
frequenza.
AD OGNI NUOVA AMMONIZIONE LA SOSPENSIONE SARÀ
INCREMENTATA DI DUE GIORNI.
Ogni ammonizione va comunicata dal docente
a l proprio coordinatore di classe il quale deve:
- i nformare il Dirigente al raggiungi mento
della soglia prevista per la sos pens i one;
- convocare il C. d. C. per il provvedimento
di s os pens i one;
- convocare i genitori per comuni ca re l a
s os pens i one.
Ri fiuto di consegnare il cellul a re
nel ca s o di s uo ri ti ro.
CONSIGLIO DI CLASSE
Sospensione di tre giorni senza obbligo di
frequenza.
Aggressioni verbali e/o fi s i che, CONSIGLIO DI CLASSE
mi na cce,
comporta menti
i ntimidatori, offes e a l decoro,
a l l a mora l e, a l l a rel i gi one,
ol traggio a qualsiasi componente
del l a comuni tà s col a s ti ca .
Sospensione per un massimo di 15 giorni.
As segnazione di compiti s oci a l mente uti l i .
Eventuale ri corso ad un servizio di consulenza
ps i col ogi ca concorda to con l a fa mi gl i a .
Fa lsifi ca zi one rei tera ta del l a CONSIGLIO DI CLASSE
fi rma dei genitori, falsificazione o
s ottrazione a tti pubblici (compiti
i n cl a s s e, regi s tri degl i
i nsegna nti , regi s tro di cl a s s e
ecc.).
Sospensione per un massimo di 15 giorni.
Studio del l a norma ti va i nerente a l l ’a tto
compi uto e rel a ti va veri fi ca .
Al l ontana mento da l l ’edi fi ci o CONSIGLIO DI CLASSE
s colastico senza a utorizzazi one.
Sospensione per un massimo di 15 giorni.
Comporta mento
s corretto CONSIGLIO DI CLASSE
dura nte gli s ta ge, l e us ci te e i
vi a ggi di istruzione, compres i i
da nni a rreca ti a d oggetti ,
i mmobili e mezzi di tra s porto
uti l i zza ti .
Sospensione per un massimo di 15 giorni.
Eventuale risarcimento economico dei danni.
Al l o studente o a l l a cl a s s e non s a ra nno
permessi ulteriori stage e/o uscite - vi a ggi di
i s truzi one.
Sottra zione, occul ta mento ed CONSIGLIO DI CLASSE
a ppropri a zi one
di
beni
a ppartenenti all’istituto o a terzi.
Sospensione per un massimo di 15 giorni.
Ri s a rci mento economi co pa ri a l bene
ma nca nte.
Eventuale denuncia alle autorità competenti .
N. B. L'allontanamento temporaneo dello studente può essere accompagnato o, in altrenativa,
sostituito da consegne specifiche con relativa verifica, da lavori socialmente utili, anche
eventualmente dal ricorso ad un servizio di consulenza psicologica concordato con la
famiglia.
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Sanzioni che comportano l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica
per un periodo superiore ai 15 giorni.
COMPORTAMENTI
COMPETENZA
PROVVEDIMENTO
Atti di s ottomi s s i one di a l tre CONSIGLIO DI ISTITUTO
persone, azioni violente, atti gravi
di bul l i s mo, vi ol a zi one del l a
pri vacy altrui anche con diffusione
a mezzo di cel l ul a ri e s i mi l i di
noti zie ed immagini l es i ve del l a
di gnità umana (vedi allegato 1).
Sos pens i one s uperi ore a 15 gi orni ,
a nche fi no a l termi ne del l e l ezi oni
a nnua l i .
Denunci a a l l e a utori tà competenti .
Da nno non recuperabile arreca to CONSIGLIO DI ISTITUTO
a l le s trutture con peri col o per
l ’i ncol umi tà del l a comuni tà
s col a s ti ca .
Sos pens i one s uperi ore a 15 gi orni ,
a nche fi no a l termi ne del l e l ezi oni
a nnua l i .
Ri sarcimento economi co del da nno.
As segnazione di compi ti s oci a l mente
uti l i .
Denunci a a l l e a utori tà competenti .
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Sos pens i one s uperi ore a 15 gi orni ,
a nche fi no a l termi ne del l e l ezi oni
a nnua l i , e denunci a a l l e a utori tà
competenti .
Rea ti gra vi o a tteggi a menti CONSIGLIO DI ISTITUTO
pa rticolarmente peri col os i per
l ’i ncol umi tà del l e pers one.
Sos pens i one s uperi ore a 15 gi orni ,
a nche fi no a l termi ne del l e l ezi oni
a nnua l i .
Denunci a a l l e a utori tà competenti .
Spa cci o di s os ta nze i l l eci te.
N.B. Accanto ai provvedimenti previsti, il Consiglio di Istituto può valutare l’opportunità di
intervenire con altre modalità:
a s s egna re compi ti s oci a l mente uti l i ;
a vva l ers i del l a cons ul enza ps i col ogi ca (previ o a ccordo con l a fa mi gl i a );
us ufruire di tutto ci ò che ri terrà adeguato alla res pons a bi l i zza zi one del l o s tudente.
Resta implicito che per qualsiasi altro reato non previsto in tabella si può provvedere con
una sanzione congrua alla gravità e con un’eventuale denuncia alle autorità competenti.
Qualora ci si imbatta nell’assunzione di sostanze stupefacenti da parte di uno studente, s i
tenderà a trovare soluzioni pertinenti di aiuto e s os tegno, previ o a vvi s o a l l a fa mi gl i a . Si
va l uterà di volta in volta la gravità dell a s i tua zi one e i l ti po di i ntervento da effettua re.
IN CASI PIÙ GRAVI RISPETTO A QUELLI GIÀ INDICATI NELL’ULTIMA TABELLA, IL CONSIGLIO DI ISTITUTO PUÒ DISPORRE
L’ESCLUSIONE DELLO STUDENTE DALLO SCRUTINIO FINALE O LA NON AMMISSIONE ALL’ESAME DI S TATO CONCLUSIVO
DEL CORSO DI STUDI .
LA SOSPENSIONE INFLUENZERÀ GRAVEMENTE IL VOTO DI CONDOTTA (decreto l egge 1° settembre 2008 - n.137
converti to i n l egge 30 ottobre 2008 – n.169).
La s a nzi one di s ci pl i na re s a rà a ccompa gna ta dalle motivazioni che ha nno res o neces s a ri a
l ’erogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990). Il ri gore motivazionale s arà proporzionale a lla gravi tà
del l a s a nzi one s tes s a .
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Le s a nzioni disciplinari, al pari delle al tre i nforma zi oni rel a ti ve a l l a ca rri era del l o s tudente,
verra nno i nserite nel s uo fascicolo personale e, come quest’ultimo, s egui ra nno l o s tudente i n
occa s ione del trasferimento da una scuola ad un’altra o del pa s s a ggi o da un gra do a l l ’a l tro di
s cuol a (s a l vo ca s i pa rti col a ri - vedi D.Lgs . n. 196 del 2003 e del DM 306/2007).
Si s ottolinea, inoltre, che il ca mbiamento di s cuola non pone fine a d un procedimento disciplina re
i ni zi a to, i l qua l e s egue i l s uo i ter fi no a l l a concl us i one.
Contro l e sanzioni disciplinari a nzidette è ammesso ri corso da parte di chiunque vi abbia interesse
(genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione, a l l’Organo di Garanzia interno all a
s cuola. L’Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei s ucces s i vi di eci gi orni . Qua l ora l ’Orga no di
Ga ra nzi a non deci da entro ta l e termi ne, l a s a nzi one non potrà che ri teners i conferma ta .
L'a deguato profitto e la buona condotta precedente possono costituire circostanza a ttenua nte. Il
ca ra ttere collettivo delle mancanze disciplinari può, i nvece, cos ti tui re ci rcos ta nza a ggra va nte.
Qua l ora uno studente venga allontanato dalla scuola, i l Consiglio di classe nomina un responsabile,
non necessariamente appartenente alla stesso organo, i ncaricato di tenere, per quanto è possibile,
i ra pporti con l'alunno e la s ua famiglia e di preparare il ri entro di questi nella comunità s colasti ca .
Detto res pons a bi l e pres enterà a l Cons i gl i o di cl a s s e una breve rel a zi one s cri tta .
Nei ca si i n cui non sia possibile individuare con certezza il/i responsabile/i di a tti di va nda l i s mo,
furti o da nneggiamenti ai danni del patrimonio della s cuola o di beni privati, comunque i mputabil i
a pers one della comunità s colastica, il risarcimento verrà richiesto a ll'intera scolaresca di cl a s s e o
di Is ti tuto.
Anche a l fine della mi gliore i ndi vi dua zi one dei comporta menti che cos ti tui s cono ma nca nza
di s ciplinare, non sarà i nopportuno ricordare agli studenti, agli i nsegnanti e a i membri tutti del l a
comunità s colastica ,alcune norme di comporta mento che s i a ggi ungono a l gi à menzi ona to
ri s petto degl i ora ri :
occorre a spettare il tempo previsto per la ri creazione e limitare a questo l 'accesso al servi zio di
ri s tora zi one i nterna ;
dura nte il ca mbio d'ora gl i a l unni devono perma nere nel l a cl a s s e, i n a ttes a del l 'a rri vo
del l'insegnante, tenendo un comportamento corretto ed evi ta ndo rumori che di s turbi no l o
s vol gi mento del l 'a tti vi tà di da tti ca del l e cl a s s i vi ci ne;
gl i a l unni pos s ono us ci re da l l 'a ul a uno a l l a vol ta per s eri moti vi ;
non è consentito durante l'intero a rco dell'orario scolastico a ccedere a gli spazi es terni ol tre i
reci nti del l 'Is ti tuto;
è a s s ol uta mente vi eta to fuma re negl i s pa zi i nterni ed es terni del l ’Is ti tuto;
nei l a bora tori è fa tto a s s ol uto di vi eto di ma ngi a re e bere;
s a rà cura dei ra ppresentanti di classe chiudere l a propria a ula a chiave quando gli alunni si a no
i mpegnati i n altri l uoghi e s egna l a re i n di ri genza eventua l i da nni a i ba nchi o a l l 'a ul a ;
bi ci clette e motorini devono essere pa rcheggi a ti nel l e ra s trel l i ere e negl i a ppos i ti s pa zi
a l l'interno dell'area della scuola. Poiché questa non è sorvegliata, si deve a ver cura di chiudere
con mezzi di sicurezza biciclette e motorini. Non si deve entrare dall'ingresso del Li ceo s u vi a
Col onna, s e non a piedi. Gli s tudenti che usano le biciclette o i motorini devono entrare s olo da
vi a Del edda o da pi a zza l e Fa da ;
l a Biblioteca s colastica è aperta da l l unedì a l s a ba to s econdo l ’ora ri o a ffi s s o s ul l a porta
d’i ngres s o del l a s tes s a ;
tutti i docenti sono tenuti a ri chiamare gli studenti che non indossano abbigliamento decoroso;
è vietato durante le ore di lezione l'uso dei cellulari e deve essere limitato ai casi di necess i tà
l 'a cces s o a l tel efono pubbl i co.
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ORGANO DI GARANZIA INTERNO ALLA SCUOLA
L'Orga no di Garanzia i nterno alla s cuola, previsto dall'art. 5, commi 2 e 3, dei D.P.R. 249/98 è cos ì
compos to:
i l Dirigente Scolastico, che s vol ge l e funzi oni di pres i dente;
un rappresentante del corpo insegnante s cel to da l Cons i gl i o d’Is ti tuto;
uno studente s cel to fra i loro ra ppresentanti i n Consiglio di Is ti tuto;
un genitore s cel to fra i loro ra ppresentanti i n Cons i gl i o di Is ti tuto;
I membri durano in carica un anno e per ognuno è nominato un supplente. Nel l a s ua pri ma
ri unione l'organo elegge al s uo i nterno un Vi cepresidente e un s egretario. Il Presi dente provvede
a l la sua convocazione entro ci nque gi orni dal ricevi mento del ricorso scritto e fornisce a l l ’Orga no
di Ga ranzia tutti gli elementi utili alla va lutazione del caso. Se lo s i ri ti ene neces s a ri o, pos s ono
es sere s entite direttamente l e persone i nteres s a te, a nche s u l oro ri chi es ta . Non è a mmes s a
a s tens i one dura nte l a vota zi one e i n ca s o di pa ri tà preva l e i l pa rere del Pres i dente.
Del le decisioni a dottate e delle relative motiva zioni verrà data tempestiva comuni ca zi one s cri tta
a l l e pa rti i nteres s a te.
Qua l ora un membro dell’Organo di Garanzia a bbia parte diretta e ri l eva nte i n meri to a l ri cors o
pres entato a norma dell'art. 5, comma 2 del D.P.R. 249/98, non può ovvi a mente i n a l cun modo
prendere parte ai l avori della commissione per i tempi necessari a l raggiungi mento del gi udi zi o;
ta l e di s pos i zi one non s i a ppl i ca a l Pres i dente.
DIRITTO DEGLI STUDENTI DI RIUNIONE, DI ASSEMBLEA, DI ASSOCIAZIONE E DI
PARTECIPAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE
Al l 'inizio dell'anno scolastico gli studenti vengono informati sulle norme che regolano la vi ta del l a
s cuol a e ricevono dal coordinatore di classe la programmazione relativa a tutte le discipline di
studio, comprensiva dei tempi di attuazione, degli obiettivi didattici e dei criteri di valutazione.
Lo s tesso coordinatore raccoglie eventuali proposte e osservazioni i n merito fa tte dagli s tudenti e
ne i nforma il consiglio di cla s s e. Nel mes e di a pri l e/ma ggi o i docenti del l e va ri e di s ci pl i ne
i nformano l e classi ci rca le a dozioni dei libri di testo e l 'uso del ma teri a l e di da tti co previ s to per
l 'a nno successivo, onde ra ccogliere le i ndicazioni degl i s tudenti da porta re nel l e ri uni oni per
ma teri a e i n Col l egi o docenti .
Gl i studenti possono ri chiedere al Dirigente Scolastico la convocazione di assemblee di classe, o di
Is tituto, comunicando data e ordine dei l avori con almeno tre giorni di anticipo nel pri mo ca s o e
ci nque giorni nell’altro. La ri chiesta di a ssemblea di cl asse deve essere controfirmata da i docenti
i nteressati per presa visione. Si seguirà un cri terio di alternanza fra l e va ri e di s ci pl i ne, a nche i n
cons i dera zi one del di vers o monte ore.
La ri chi esta di convocazione dell'assemblea generale deve essere s ottoscritta da l l a ma ggi ora nza
del comitato studentesco, ovvero dal 10% degli s tudenti dell'Istituto, e non può avere luogo negl i
ul ti mi 30 gi orni dell'anno scolastico. Nel ri chiedere l 'assemblea si eviterà che questa ca da s empre
nel lo s tesso giorno della settimana o nelle stesse ore. Le ore da dedicare a ll'assembl ea genera l e
devono essere utilizzate per dibattere problemi che contribuiscano a lla crescita cul tura l e e ci vi l e
degli s tudenti o per organizzare incontri, ci neforum, s emi na ri di s tudi o. La pa rteci pa zi one di
es perti esterni alle a ssemblee deve essere a pprovata dal Consiglio di Is ti tuto. A ta l e s copo s a rà
bene che i ra ppres enta nti degl i s tudenti prepa ri no entro i l mes e di novembre una
progra mmazione del piano delle assemblee a nnua l i contenente l a da ta di convoca zi one e gl i
a rgomenti tra tta ti .
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I ra ppresentanti di classe garantiscono l'ordinato svolgimento dell'assemblea e s ono respons a bi l i
del comporta mento del l e ri s petti ve cl a s s i .
Al l ’assemblea d'Istituto assiste il Diri gente Scol a s ti co o un s uo del ega to ed eventua l mente i
docenti interessati. Il Dirigente Scolastico, o chi per lui, decide l o s ci ogl i mento del l 'a s s embl ea ,
cons tatata l'impossibilità del suo regolare svolgimento o i n caso di vi ol a zi one del regol a mento.
A nessuno è consentito s trumentalizzare tale a utonomo spazio della vi ta scolastica degli s tudenti
per fi ni di propaganda personale. Gl i i nterventi dei docenti i n a s s embl ea , tes i a d i l l us tra re
eventua l i i ni zi a ti ve connes s e a l l a vi ta del l a s cuol a , dovra nno es s ere concorda ti con i
ra ppres enta nti degl i s tudenti e con i l Di ri gente Scol a s ti co.
Gl i studenti che non intendono partecipare alle assemblee restano i n cl asse con i docenti del l 'ora
per s vol gere a tti vi tà di ri pa s s o o di recupero.
Gl i studenti e gli ex s tudenti possono costituire associazioni all'interno della scuola redi gendo un
breve s tatuto in cui siano precisate finalità e metodi delle stesse. Ta l i s ta tuti con l 'el enco degl i
a derenti verranno deposi ta ti i n s egreteri a a l unni . Ogni a nno, entro novembre, l e s uddette
a s sociazioni dovra nno programmare un calendario delle i niziative che i ntendono a ttua re. L'a ul a
“Montevecchi” verrà prioritariamente destinata alle s uddette attività. Per potere utilizzare questo
o a l tri spazi dell'Istituto è comunque necessario presentare richiesta a l Di ri gente Scol a s ti co con
a l meno tre gi orni di a nti ci po.
Di etro autorizzazione del Dirigente Scolastico, gli s tudenti pos s ono es porre, i n a ppos i ti s pa zi ,
comunicazioni e giornali murali. Non sono a mmesse a ffissioni a nonime. Non è applicabile cens ura
s ul le i dee liberamente e correttamente espresse. Il Dirigente Scolastico può ordinare la ri mozi one
del l e a ffi s s i oni .
Al l 'esterno dei ca ncelli dell'Istituto è consentita l a distribuzione, a cura degli s tudenti, di volanti ni ,
purché conformi a l l e norme i n vi gore s ul l a s ta mpa .
CRITERI GENERALI ADOTTATI PER I VIAGGI DI ISTRUZIONE/STUDIO/LAVORO
I vi a ggi di i struzione/studio/lavoro va nno organizzati s ul l a ba s e dei cri teri di s egui to el enca ti :
i ndi vi dua zi one di preci s e fi na l i tà di da tti che;
pa rteci pa zi one di a l meno l ’80% del l a cl a s s e;
dura ta di :
1 gi orno per l e cl a s s i I e II (ma x. 2 gi orni i n un a nno s enza pernotta mento);
2 gi orni per l e cl a s s i III (s i ngol i o con pernotta mento);
3 gi orni per l e cl a s s i IV (s i ngol i o con pernotta mento);
fi no a 6 giorni con 5 pernottamenti per l e cl a s s i V (pos s i bi l mente con 1 gi orno fes ti vo
compres o) i n Ita l i a o a l l ’es tero;
del ibera del Consiglio di Cl asse ci rca l’autorizzazione del viaggio e relative fina l i tà di da tti che;
n.1 a ccompa gna tore ogni n.15 a l unni pi ù una ri s erva s ul tota l e;
a s s ens o s cri tto dei geni tori ;
n.5 preventi vi per vi a ggi o, con progra mma a na l i ti co gi orna l i ero del l e vi s i te;
i ndi ca zi one di s cel ta del preventi vo opera ta da l l a cl a s s e i nteres s a ta ;
vers a mento del l a s pes a tota l e s ul c/c ba nca ri o del l a s cuol a ;
copertura a s s i cura ti va dei pa rteci pa nti .
Eventuali variazioni in merito alla durata dei viaggi possono di volta in volta essere autorizzate
dal Dirigente Scolastico qualora al vaglio tali richieste siano considerate valide e congrue; o
negate qualora non lo siano.
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REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEGLI EDIFICI SCOLASTICI
(Approva to dal Consiglio di Istituto con delibera n. 17/2013 del 6/12/2013)
Art. 1 Riferimenti normativi
1. Il presente regol a mento è ema na to a i s ens i del l a norma ti va vi gente e i n pa rti col a re a :
- Art. 32 del la Costituzione che tutela la s alute come fondamenta l e di ri tto del l ’i ndi vi duo;
- Legge 11 novembre 1975, n. 584;
- C.M. 05.10.1976, n. 69;
- Legge 689/1981;
- D.P.C.M. 14.12.1995;
- D. L.vo 30.12.1999, n. 507;
- Legge 28.12.2001, n. 448;
- Legge 16.01.2003, n. 3;
- Legge 31.10.2003, n. 306;
- Atti di Intesa Stato Regioni i n materia di divi eto di fumo del 21.12.95, 24.07.03, 16.12.04;
- Legge 30.12.2004, n. 311;
- Ci rcol a re n. 2/SAN 2005 del 14.01.2005;
- Ci rcol a re n. 3/SAN 2005 del 25.01.2005;
- Legge Fi na nzi a ri a 2005;
- D. L.vo 09.04.2008, n. 81;
- D.L. del 01.02.2001, n. 44;
- D. L.vo 30.03.2001, 165;
- C.C.N.L. del 29.11.2007 – Compa rto Scuol a ;
- O.M. del Mi ni s tero del l a Sa l ute del 28 s ettembre 2012;
- O.M. del Mi ni s tero del l a Sa l ute del 26 gi ugno 2013;
- D. L. del 12/09/2013, n. 104;
- Legge 8/11/2013, n. 128.
Art. 2 - Finalità
Il presente Regolamento è redatto secondo una prospettiva educativa e di crescita della comuni tà
s col a s ti ca i n ba s e a va l ori e pri nci pi condi vi s i . Es s o pers egue l e s eguenti fi na l i tà :
a) fa r ri s pettare il divieto di fumo, stabilito dalle norme vi genti (Legge 11 novembre 1975 n.584 e
s uccessive modifiche, Direttiva del Presidente del Consiglio dei Mi nistri 14 di cembre 1995), i n
tutti i l oca l i , nel l e s trutture e i n ogni s ede di a rti col a zi one orga ni zza ti va ;
b) tutel are la salute degli alunni, del personale e di tutti gl i utenti del l 'Is ti tuzi one Scol a s ti ca ;
c) preveni re l ’a bi tudi ne a l fumo;
d) ga ra ntire un ambiente salubre, conformemente al l e norme vi genti di s i curezza s ul l a voro;
e) fa re della scuola un ambiente “sano”, basato s ul rispetto della persona e del l a l ega l i tà e che
fa ci l i ti nel l e pers one s cel te cons a pevol i ori enta te a l l a s a l ute propri a ed a l trui ;
f) promuovere attività educative sul tema, di ca rattere informativo e formativo, nell’ambito delle
a zi oni e delle strategie di Educazione a lla salute progettate nel Piano del l ’Offerta Forma ti va ;
g) da re vi sibilità alle azioni promosse nell’ambito del POF, a ttraverso i l coinvolgimento di tutti gl i
a ttori del l a comuni tà s col a s ti ca .
Art. 3 Destinatari
Il presente Regolamento è diretto a tutto il personale dell’Istituto, a gli allievi e a quanti dovess ero
trova rs i, a nche occasionalmente, all’interno dei l ocali e delle pertinenze esterne della scuola. Deve
es sere a ltresì a ttuata dai concessionari di servi zi a favore dell’Istituto e dai s oggetti che utilizza no,
a qua l unque ti tol o, gl i i mmobi l i di propri età del l ’Is ti tuzi one s col a s ti ca .
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Art. 4 Divieto di fumo
1. È s ta bi l i to i l di vi eto di fumo i n tutti gl i s pa zi i nterni ed es terni del l 'i s ti tuto.
2. Negl i atri e nei corridoi, nella palestra, negli spazi esterni di cui a l comma precedente, s ono
a pposti ca rtelli con l'indicazione del divieto di fumo, dei riferimenti normativi, del l e s a nzi oni
a pplicabili, nonché l 'indicazione del personale i ncaricato di vigilare sul ri s petto del l e norme
vi genti e di qua nto s ta bi l i to da l pres ente Regol a mento.
3. Il di vi eto ri gua rda a nche l e s i ga rette el ettroni che.
Art. 5 Soggetti preposti al controllo dell’applicazione del divieto di fumo
1. I res ponsabili preposti a l l 'a ppl i ca zi one del di vi eto nel l a s cuol a (a rt. 4, c. 1 del D.P.C.M.
14/12/1995), s ono individuati , con determi na zi one del Di ri gente s col a s ti co (allegato A),
a l l’inizio di ogni a nno. Essi restano in ca rica per l’intero anno s colastico e, in cas o di ma nca ta
des i gna zi one, ri ma ngono i nva ri a ti i res pons a bi l i nomi na ti nel l ’a nno precedente.
2. In a s senza dei responsabi l i prepos ti , l a vi gi l a nza , l a contes ta zi one del l e i nfra zi oni e l a
verba l i zza zi one s ono compi ute da l Di ri gente Scol a s ti co o da i Col l a bora tori .
3. È compi to dei res pons a bi l i prepos ti :
a . vi gi l a re s ul l a corretta a ppos i zi one dei ca rtel l i i nforma ti vi ;
b. vi gi lare s ull'osserva nza del di vi eto, procedere a l l a contes ta zi one del l e i nfra zi oni e
verba l i zza rl e.
4. L’i nca ricato a s volgere l e funzioni e i compiti di cui s opra non può, s e non per gi us ti fi ca to
moti vo, ri fiutare la designazione (in tal cas o l a moti va zi one dovrà es s ere comuni ca ta per
i s cri tto).
5. Il personale incaricato di funzione di vi gilanza sull’applicazione del divieto di fumo deve essere
muni to di a pposita determinazione l a quale deve es s ere es i bi ta i n ca s o di contes ta zi one
i mmediata delle infrazioni al di vi eto di fumo, qua l ora i l tra s gres s ore s i a pers ona non a
conos cenza delle relative funzioni , uni ta mente a va l i do documento di ri conos ci mento e
comunque s empre a ri chi es ta del tra s gres s ore s tes s o.
6. In presenza di eventuali di ffi col tà nel l ’a ppl i ca zi one del l e norme a nti fumo, i l Di ri gente
Scol astico può chiedere la collaborazione del Nucleo Antisofisticazione Sanità dei Ca rabinieri e
del l e a l tre a utori tà prepos te a l l ’os s erva nza del di vi eto.
7. In ogni caso tutto il personale della s cuol a è tenuto a vi gi l a re e a s egna l a re l e eventua l i
i nfra zi oni a l Di ri gente s col a s ti co.
Art. 6 Sanzioni
1. Cos ì come stabilito dall'art. 7 Legge 584/1975 e s ucces s i ve modi fi che, i tra s gres s ori s ono
s oggetti alla sanzione a mministrativa del pagamento di una s omma da € 27,50 a € 275,00. La
mi s ura della sanzione è raddoppiata qualora l a violazione sia commes s a i n pres enza di una
donna in evi dente s tato di gra vidanza o in presenza di lattanti o bambi ni fi no a dodi ci a nni .
2. Ai tra s gressori del divieto di fumo sarà applicata la s anzione minima di € 27,50 (o € 55 quando
l a vi olazione è commessa i n presenza di donne i n gra vidanza o bambini fino ai dodici anni) se il
pa gamento avverrà entro i 15 gi orni dall’infrazione altrimenti, a norma dell ’a rti col o 16 del l a
l egge 24 novembre 1981, n. 689, è a pplicata la sanzione di € 55,00 (s omma più favorevole fra
i l doppio del mi ni mo e 1/3 del ma s s i mo) o € 110,00 nel l e a ggra va nti di cui s opra , s e i l
pa ga mento a vverrà entro 60 gi orni da l l a contes ta zi one i mmedi a ta o da l l a noti fi ca .
3. Le pers one preposte al ri spetto del divieto di fumo che non ottemperino alle di s pos i zi oni di
l egge e del presente Regolamento s ono ammesse a pagare, con effetto l i bera tori o, entro i l
termi ne di 60 gi orni , l a s omma di € 400,00.
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4. Gl i studenti e i dipendenti della s cuola che non osservino il divieto di fumo, i n a ggi unta a l l e
s a nzioni pecuniarie previste dalla l egge e i n os s erva nza a l pres ente Regol a mento, s ono
s oggetti altresì a procedimento disciplina re s econdo l e moda l i tà e l e procedure previ s te
ri s pettivamente dal Regolamento di Istituto e dalle norme in materia di cui al T.U.297/94 e a l
D.Lgs . 150/2009.
Art. 7 Procedura di accertamento
1. Nei ca si di vi olazione del divieto, i s oggetti di cui a l l 'a rt. 5 procedono a l l a contes ta zi one
i mmediata compilando, in duplice copia, il verbale di cui a ll’allegato B. Una copia del verba l e
è cons egna ta di retta mente a l tra s gres s ore ma ggi orenne mentre, s e i l tra s gres s ore è
mi norenne essa è notificata (attraverso la s egreteria alunni), a mano o con Ra ccoma nda ta o
con PEC, a i genitori o a chi esercita la potes tà . La s econda copi a del verba l e deve es s ere
cons erva ta nel l ’a ppos i to Regi s tro dei Verba l i .
2. In ma ncanza della contestazione personale a l trasgressore ma ggi orenne, gl i es tremi del l a
vi ol a zi one devono es s ere noti fi ca ti a gl i i nteres s a ti entro i l termi ne di 30 gi orni
da l l'accertamento, mediante Raccomandata A/R o medi a nte pos ta el ettroni ca certi fi ca ta .
3. Ai s ensi della normativa vi gente, al personale dipendente dell'Istituzione scolastica , è vi eta ta
l a ri s cos s i one di retta del l a s a nzi one a mmi ni s tra ti va .
Art 8 Pagamento contravvenzioni
Ai s ensi dell’art. 8 del l a l egge 584/75, i l tra s gres s ore può provvedere, entro i l termi ne
1.
perentorio di 15 gi orni dalla data di contestazione o della notificazione, a l pa ga mento del
mi ni mo del l a s a nzi one e ci oè:
−
€ 27,50 per l a vi ol a zi one s empl i ce;
− € 55,00 nel caso i n cui la vi olazi one è s ta ta commes s a i n pres enza di una donna i n
evi dente stato di gravidanza o i n presenza di lattanti o ba mbi ni fi no a i 12 a nni di età .
Il tra s gres s ore è a mmes s o a l l ’obl a zi one (a rt.16 del l a Legge 24/11/1981 n.689) s e i l
vers a mento vi ene effettuato entro 60 gi orni dalla contestazione immediata o, se questa non
vi è s ta ta, dalla notificazione degli estremi della violazione, nella misura di 1/3 del massimo o
i l doppio del minimo s e più favorevole; i n tale versamento devono essere incluse l e spese di
a ccerta mento e noti fi ca . Perta nto s i dovrà vers a re l a s omma di :
- 55,00 euro nel caso di vi olazione semplice;
- 110,00 euro nel caso i n cui la vi olazione è stata commessa in presenza di una donna i n
evi dente stato di gravidanza o i n presenza di lattanti o ba mbi ni fi no a i 12 a nni di età .
2. Il pa gamento della s anzione amministrativa, da parte del tra sgressore, può essere effettua to:
a . i n ba nca, utilizzando i l modell o F23 (Agenzi a del l e Entra te), codi ce tri buto 131T, e per
l ’ul teriore a umento del 10% s ta bi l i to da l l ’a rt.1, c.189, L. 311/2004, codi ce tri buto 697T
(i s tituito con risoluzione n. 6/E in data 10/01/2005 dell’Agenzi a del l e Entra te, Di rezi one
Centra l e Accerta mento);
b. a l l’Ufficio Postale, tramite bollettino intestato a lla TESORERIA PROVINCIALE DELLO STATO
di Ri mini, i ndicando come causale del vers a mento: Infrazione divieto di fumo – I.T.E.S. R.
Valturio Rimini verbale n. ___ del ___;
c. di rettamente alla TESORERIA PROVINCIALE DELLO STATO, i ndi ca ndo come ca us a l e del
vers a mento: Infrazione divieto di fumo – ITES R. Valturio Rimini verbale n. ___ del ___.
3. L’i nteres s a to dovrà fa r perveni re, entro 60 gi orni , a ma no o per pos ta , l a ri cevuta del
vers a mento alla Scuola , onde evi ta re l ’i nol tro del ra pporto a l Prefetto terri tori a l mente
competente.
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Art. 9 Rapporto all’Autorità competente e scritti difensivi
1. Ai s ensi e per gl i effetti degli a rtt. 17 e 18 L.689/81, qua lora non sia stato fatto il pagamento, il
funzi onario o l ’agente che ha a ccertato la vi olazione deve presentare ra pporto, con l a prova
del le esegui te contes ta zi oni o noti fi ca zi oni , a l l ’uffi ci o peri feri co cui s ono dema nda ti
a ttri buzioni e compiti del Mi nistero nella cui competenza ri entra l a ma teri a a l l a qua l e s i
ri feri s ce l a vi ol a zi one o, i n ma nca nza , a l Prefetto.
2. Entro i l termine di trenta giorni dalla data della contestazione o notificazione della vi olazione,
gl i i nteressati possono far pervenire all’autorità competente a ricevere il ra pporto a norma del
ci ta to art.17, s critti difensivi e documenti , e/o pos s ono chi edere di es s ere s enti ti da l l a
medes i ma a utori tà , a norma del l ’a rti col o 18 del l a l egge 24 novembre 1981, n. 689. La
produzi one degl i eventua l i s cri tti di fens i vi non i nterrompe i l decors o dei termi ni .
Art. 10 Norme finali
Per qua nto non espressamente previsto nel presente Regolamento è fa tto ri nvio a lle disposizioni
di l egge vi genti. Il presente Regolamento è parte integrate del Regolamento di Istituto.
REGOLAMENTO PER LA STIPULA DEI CONTRATTI DI SPONSORIZZAZIONE
DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA
(Approva to dal Consiglio di Istituto con delibera n. 19/2013 del 6/12/2013)
Art. 1 Riferimenti normativi
1. Il presente regol a mento è ema na to a i s ens i del l a norma ti va vi gente e i n pa rti col a re a :
− Legge 24.11.1981, n.689 a rt. 120 e s eguenti ;
− L. n. 241/1990 a rt. 11;
− Legge 31.12.1996, n.675 a rt. 13;
− D.Lgs . n.267 del 18.08.2000 a rt. 267;
− D.I. n.44 del 01.02.2001 a rt. 33 e a rt. 41;
Art. 2 Oggetto e Finalità
Il presente Regolamento, formulato nel ri spetto del regolamento fi nanziari o a mmi ni s tra ti vo del
D.I. n.44 del 1 febbra i o 2001 (a rt. 33 comma 2 e a l l ’a rt. 41), di s ci pl i na l e a tti vi tà di
s ponsorizzazione da parte di terzi i n occa s i one d’i ni zi a ti ve promos s e, orga ni zza te o ges ti te
da l l’Istituzione s colastica. Esso pers egue l o s copo di rea l i zza re l e condi zi oni e gl i s trumenti
norma tivi necessari per una corretta gestione dei contratti di spons ori zza zi one nel ri s petto dei
cri teri di efficienza, efficacia e trasparenza alla ba s e del buon a nda mento e del l ’i mpa rzi a l i tà
del l’operato della pubblica a mministrazione oltreché realizzare maggiori economi e di s pes a per
mi gl i ora re l a qua l i tà del s ervi zi o eroga to.
Art.3 Definizioni
Ai fi ni del pres ente regol a mento s i a s s umono l e s eguenti defi ni zi oni :
a . “Sponsee”: l ’I.T.E.S. “R. Va l turi o” qua l e ti tol a re dei benefi ci deri va nti da l contra tto di
s pons ori zza zi one;
b. “Sponsor”: a i s ensi dell’art.119 del T.U. a pprova to con D.Lgs 18.08.2000, n.267, i l s oggetto
pri va to (persona fisica o giuridica) o il s oggetto pubblico che i ntende stipulare un contra tto di
s pons ori zza zi one con l ’i s ti tuzi one s col a s ti ca ;
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Regolamento d’Istituto
c. “Sponsorizzazione”: ogni contributo in beni o servizi, denaro o ogni a ltra utilità proveniente da
terzi a llo scopo di promuovere i l loro nome, marchio, attività prodotte, messaggi, fi na l i zza ti a
cons egui re una proi ezi one pos i ti va di ri torno e qui ndi un benefi ci o d’i mma gi ne;
d. “Contratto di sponsorizzazione”: contra tto a ti pi co, oneros o a pres ta zi oni corri s petti ve,
mediante il quale l’istituzione scolastica (sponsee) offre, nell’ambito di proprie inizia ti ve, a un
terzo (s ponsor) che si obbliga a pagare un determinato corrispettivo, la possibilità di vei col a re
mes saggi che promuovono il nome, il l ogo, il marchio, i prodotti, o a ltri contenuti concorda ti .
e. “Spazio pubblicitario”: l o s pazio fisico/temporale/geografico o il s upporto di veicolazione delle
i nformazioni di volta i n volta messe a disposizione dall’I.T.E.S. “R. Va l turi o” per l a pubbl i ci tà
del l o s pons or.
Art.4 Procedure
1. La ri cerca e l ’i ndi vi dua zi one del l o s pons or pos s ono a vveni re medi a nte:
a . propos ta s ponta nea ;
b. pubblicità da parte dell’Istituzione s colastica dell ’ i ni zi a ti va s ottopos ta a contra tto di
s pons ori zza zi one
2. L’offerta di s pons ori zza zi one, previ a i s truttori a del l ’uffi ci o, è a pprova ta da l Di ri gente
Scol a s ti co.
3. La s cel ta del l o Spons or è effettua ta per tra tta ti va pri va ta .
Art. 4 Individuazione e gestioni delle sponsorizzazioni
1. Tutte l e iniziative, i progetti, le a ttività dell’amministrazione, non esclusi gli eventi a ri l eva nza
a rti stico – culturale, possono essere soggetto di s ponsorizzazione, anche plurime, da pa rte di
terzi .
2. Il Di rigente Scolastico a ccogl i e eventua l i propos te a nche da uno o pi ù docenti , geni tori ,
opera tori ATA.
3. La ges tione delle sponsorizzazioni sarà regolata da a ppos i to contra tto s ti pul a to medi a nte
s cri ttura pri va ta .
Art. 5 Utilizzo dei proventi delle sponsorizzazioni
1. I proventi delle s ponsorizzazioni sono finalizzati a migliorare la qualità dei s ervizi presta ti o a d
a tti va re forme di a utofinanziamento, con cui provvedere a l l ’a cqui s to di beni o di s ervi zi o
a ncora a fi na nzi a ri e qua nto contenuto a l l ’a rt.4 comma 1.
2. L’uti l izzo di tali proventi è subordinato alla presentazione di un apposito progetto fi na nzi a ri o,
proposto dal coordinatore dell’iniziativa e per questo sarà individuato un a pposito ca pi tol o di
bi l a nci o i n entra ta s ul qua l e ri vers a re l e rel a ti ve s omme dei proventi s tes s i .
Art. 6 Diritto di rifiuto di sponsorizzazioni inaccettabili
1. Il Di rigente Scolastico, s i riserva di ri fiutare (o recedere) qualsiasi s pons ori zza zi one qua l ora :
a . ra vvi s i nel messaggio pubblicitario contenuti contrastanti con le finalità della scuola o con
qua nto enunci a to nel Pi a no del l ’Offerta Forma ti va ;
b. ri tenga possa derivare un conflitto d’interesse fra l’attività pubblica e quella privata del l o
Spons or;
c. ra vvi s i nel messaggio pubblicitario un possibile pregiudizio o danno alla i mma gi ne del l a
s cuol a o a l l e propri e i ni zi a ti ve;
d. l a reputi i na ccetta bi l e per moti vi di opportuni tà genera l e.
2. Sono i n ogni ca s o es cl us e s pons ori zza zi oni ri gua rda nti :
a . propa ga nda di na tura pol i ti ca , s i nda ca l e, fi l os ofi ca o rel i gi os a ;
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Regolamento d’Istituto
b. pubblicità diretta o collegata alla produzione di tabacco, prodotti alcolici, a rmi, materia l e
a s fondo s es s ua l e e/o pornogra fi co;
c. mes sa ggi offens i vi , i ncl us e es pres s i oni di fa na ti s mo, ra zzi s mo, odi o o mi na cci a .
Art. 7 Gestione operativa
La ges tione operativa, contrattuale e l egale delle s ponsorizzazioni è a ffidata al Dirigente Scolastico,
che l a esercita nei modi precisati da l pres ente Regol a mento, i nforma ndo peri odi ca mente i l
Cons i gl i o di Is ti tuto.
Art. 8 Trattamento dei dati personali
1. I da ti pers ona l i ra ccol ti i n a ppl i ca zi one del pres ente Regol a mento s a ra nno tra tta ti
es clusivamente per l e finalità dallo s tes s o previ s te. I s i ngol i i nteres s a ti ha nno fa col tà di
es ercitare i diritti l oro ri conos ci uti da l l ’a rt.13 del l a l egge 31.12.1996, n.675 e s ucces s i ve
modi fi ca zi oni .
2. Ti tolare del tra ttamento è l’istituzione scolastica i n persona del s uo Di ri gente Scol a s ti co pro
tempore, che può nominare uno o più responsabili del tra ttamento i n conformi tà a l l a l egge
s opra ci ta ta .
3. I da ti saranno trattati in conformità alle norme vi genti, sia dagli operatori della s cuola, sia dagli
a ddetti i nca ri ca ti da l l o Spons or.
Art. 9 Aspetti fiscali
1. Le pres tazioni oggetto dei contratti di sponsorizzazione disciplinati dal presente Regol a mento
s ono a s s oggetta te a l l e vi genti di s pos i zi oni i n ma teri a fi s ca l e.
2. Trova no, altresì, applicazione l e norme sui tri buti l oca l i , a l l a cui a ppl i ca zi one i l pres ente
Regolamento fa ri nvio, salvo motivata deroga in relazione alla natura della prestazione res a a
fa vore del l ’a utonomi a s col a s ti ca .
Art. 10 Rinvio
Per qua nto non esplicitamente previsto con il presente Regolamento, s i fa ri nvi o a l l a norma ti va
vi gente. Il presente Regolamento è parte integrante del Regolamento di Istituto.
REGOLAMENTO COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
(Approva to dal Consiglio di Istituto con delibera n. 21/2013 del 6/12/2013)
Art. 1 Costituzione e natura giuridica del Comitato Tecnico Scientifico
È cos tituito il Comitato Tecnico Scientifico (CTS) dell’I.T.E.S. “R. Valturio” di Rimini. Il CTS opera i n
conformità a quanto previsto dall’art.5, comma 3 del DPR 88/10 (“Regol a mento per i l ri ordi no
degli Istituti Tecnici) e nell’ambito dell’autonomia s colasti ca di cui a l DPR 275 del 1999. Il CTS è
l ’orga nismo propositivo e di consulenza dell'Istituto, esprime pareri obbligatori e non vi ncolanti i n
meri to a quanto indicato dall’art.5. Esso agisce a supporto e in s tretta collaborazione con gl i a l tri
orga nismi dell’Istituto (Collegio dei Docenti e Cons i gl i o di Is ti tuto) e opera s econdo l e regol e
genera l i del l a Pubbl i ca Ammi ni s tra zi one.
Art. 2 Composizione e nomina del CTS
Il CTS è composto dal Di ri gente Scol a s ti co pro tempore e, di norma , da n. 4 membri i nterni
a l l ’Is ti tuto e n. 4 membri ra ppres enta ti vi es terni .
I membri i nterni s ono nominati dal Dirigente Scolastico s u indicazione del Collegio dei Docenti , i n
modo da a s s i cura re, i n pa rti col a re, l a ra ppres enta nza del l e di s ci pl i ne d’i ndi ri zzo.
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Regolamento d’Istituto
I membri ra ppresentativi esterni sono s celti e nomina ti da l Di ri gente Scol a s ti co fra i ma ggi ori
es ponenti nel territorio Riminese del mondo del l a voro, del l ’i mpres a , del l e a s s oci a zi oni di
ca tegori a e del l e a mmi ni s tra zi oni pubbl i che.
I membri del CTS durano i n ca rica due anni; nel ca s o di deca denza di un membro, i l Di ri gente
Scol a s ti co procede a nuova nomi na , con l e s tes s e moda l i tà del pres ente a rti col o.
Il CTS è pres i eduto da l Di ri gente Scol a s ti co o, i n s ua a s s enza , da un s uo del ega to.
Art. 3 Competenze e finalità del Comitato Tecnico Scientifico
Il CTS es ercita una funzi one cons ul ti va genera l e i n ordi ne a l l 'a tti vi tà di progra mma zi one,
a l l’innovazione formativa e didattica dell'Istituto, formulando proposte e pa reri , a l Col l egi o dei
Docenti e al Consigli o d'Is ti tuto, coerenti con i l P.O.F del l a s cuol a , i n ra pporto a l l e i s ta nze
provenienti dal mondo del lavoro, dell’impresa e delle a mministrazioni pubbliche. Il Comitato può
es primere parere su ogni altra questione che sia sottoposta dal presidente o dai s uoi componenti .
In pa rti col a re, i l Comi ta to:
- formul a proposte e pareri in ordine all’utilizzazione degli s pazi di flessibilità e del l ’a utonomi a
previ s ti da l nuovo ordi na mento degl i Is ti tuti Tecni ci ;
- a va nza proposte riguardo all’attivazione, a ll’organizzazione e a ll’aggiornamento degli i ndi ri zzi
di s tudi o e del l e l oro eventua l i a rti col a zi oni ;
- s vol ge funzioni di consulenza e di raccordo con la realtà del territorio per le a ttività organizzate
da l la s cuola in relazione a stage, a lternanza scuola-lavoro, progetti di orientamento, fabbisogni
professionali del sis tema produtti vo l oca l e, reperi mento contri buti per i l a bora tori e l e
a ttrezza ture;
- contri bui s ce a l l ’a utova l uta zi one del l ’Is ti tuto i n rel a zi one a l l e predette a tti vi tà .
Art. 4 Modalità di funzionamento e di decisione del CTS
Le deci sioni del CTS s ono assunte con maggioranza s emplice e prevalenza del voto del pres i dente
i n ca so di parità. Le funzioni di s egretario verbalizzante sono a ttribuite dal presi dente a uno fra i
membri i nterni .
Il CTS s i ri unisce di norma due volte l 'a nno e qua ndo ne fa cci a ri chi es ta a l meno un terzo dei
componenti .
Pos s ono essere chiamati a partecipare alle ri unioni del CTS, a ti tolo consultivo, docenti, s peciali s ti
ed es perti di cui s i doves s e ra vvi s a re l ’opportuni tà .
Ai s ensi del citato DPR 88.2010 a i membri del comitato non spetta no compens i a d a l cun ti tol o.
Art. 5 Disposizioni finali
Il presente Regolamento è deliberato dal Consiglio di Is ti tuto e a s s unto da l Comi ta to tecni cos ci entifico. Eventuali va riazioni al presente Regolamento saranno proposte dal CTS e deliberate dal
Cons i gl i o di Is ti tuto.
Il presente Regolamento è parte integrate del Regolamento di Istituto.
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Allegati
Allegato 1
VIDEOFONINI A SCUOLA: ECCO COSA SI RISCHIA
(Direttiva n. 104 del 30/11/2007)
Principali punti della direttiva sull’uso consapevole dei videofonini a scuola .
Chi di ffonde i mmagini con dati personali altrui non a utori zza te - tra mi te i nternet o mms ri s chia gros s o, a nche a s cuol a : multe da 3 a 18 mila euro, o da 5 a 30 mila euro nei casi più
gravi (che possono essere i rroga te da l l ’Autori tà ga ra nte del l a pri va cy) insieme a sanzioni
disciplinari che spettano invece alla scuola. Sempre più di frequente accade che i mma gi ni e
convers azioni di a ltri studenti, di docenti, di persone che operano all’interno del l a comuni tà
s col astica siano, a loro i nsaputa, indebitamente diffuse tramite internet o a ttra vers o s ca mbi
reci proci di mms. Una ci rcolazione i ncontrollata di fi l ma ti , regi s tra zi oni a udi o, fotogra fi e
di gitali, può dar l uogo a gravi vi olazioni del diritto alla ri servatezza e alla protezi one dei da ti
pers onali degli i nteressati, tanto più gra ve quando ri guardi i nformazioni relative a l l o s ta to di
s a l ute, a l l e convi nzi oni rel i gi os e, pol i ti che, s i nda ca l i o a l tri da ti s ens i bi l i .
Informazione e consenso
La Di rettiva chiarisce poi che i n tutti questi casi trova applicazione i l codice per l a protezi one
dei dati personali. In particolare, vengono ri chiamati gli obblighi di preventiva i nformazi one e
di necessaria acquisizione del consenso dell’interessato da pa rte di chi ra ccogl i e e uti l i zza
questi dati personali mediante i telefoni cellulari e gli altri di s pos i ti vi el ettroni ci . Per i da ti
s ens i bi l i i l cons ens o deve es s ere a ddi ri ttura s cri tto.
Sanzioni
L’i nosservanza di tali obblighi espone gli studenti, o chi compia queste operazioni nelle scuole,
a l le sanzioni previste dalla legge, fra le quali il pagamento di una mul ta da 3 a 18 mi l a euro,
ovvero da 5 a 30 mi l a euro nei ca s i pi ù gra vi .
La violazione della privacy è anche una infrazione disciplinare
La Di rettiva ricorda che per Statuto gli studenti sono ti tol a ri del di ri tto a l l a ri s erva tezza e
ha nno il dovere di osserva re nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del pers ona l e
tutto e dei l oro compa gni l o s tes s o ri s petto che chi edono per s e s tes s i .
L’uti l izzo i mproprio dei vi deofonini da parte degl i s tudenti , s ottol i nea i nfi ne l a Di retti va ,
cos ti tuisce non s olo un tra ttamento illecito di dati personali, ma a nche una gra ve ma nca nza
s ul pi a no di s ci pl i na re.
Di qui l a neces s i tà che ta l i comporta menti s i a no s a nzi ona ti con ri gore e s everi tà da i
regol a menti di i s ti tuto (vedi ta bel l a s a nzi oni del pres ente regol a mento).
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Allegati
Allegato 2
Disposizioni sulla validità dell’anno scolastico per la valutazione degli alunni:
quota minima di ore di frequenza e relative deroghe
(D.P.R. 122/09, art. 14 – C.M. n. 20 del 4 marzo 2011)
1) Come previsto dall’art. 3 comma 1 dello “Statuto delle studentesse e degli studenti”, gli studenti e le
studentesse sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere gli impegni di studio.
2) Ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per
procedere alla valutazione finale di ciascuno studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti
dell’orario annuale personalizzato.
3) Come previsto dall’art. 14, comma 7, del D. P. R. 122/2009, la base di riferimento per la determinazione
del limite minimo di presenze è il monte ore annuale personalizzato delle lezioni, che consiste
nell’orario complessivo di tutte le discipline previste dai piani di studio proprio di ciascuno dei percorsi
del nuovo o del vecchio ordinamento. Per casi eccezionali, stabiliti dall’istituzione scolastica, possono
essere previste motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite.
4) L’Istituzione Scolastica definisce preliminarmente il monte ore annuo di riferimento per ogni anno di
corso, quale base di calcolo per la determinazione dei tre quarti di presenza richiesti dal D. P. R.
122/2009 per la validità dell’anno, assumendo come orario di riferimento quello curriculare e
obbligatorio.
Per l’anno scolastico 2013-2014 il limite minimo di ore di frequenza, nel quadro dell’orario annuale
personalizzato, ai fini della validità dell’anno scolastico, è fissato secondo la seguente tabella:
Orario
settimanale
32 ore
Monte ore
Annuale
(orario settimanale * 33
settimane)
1056 ore
Ore minime di
presenza
792 ore
Limite massimo di ore di
assenze consentito per la
validità dell’anno
scolastico
264 ore
Ore minime di
presenza per studenti
che non si avvalgono
ICR /attività alternative
767 ore
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute,
comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame di
Stato.
5)
6)
Sono computate come ore di assenza secondo il numero delle ore giornaliere effettive:
- entrate in ritardo;
- uscite anticipate;
- assenze per malattia;
- assenze per motivi familiari;
- assenze collettive;
- assenze dalle Assemblee di Istituto;
- non frequenza in caso di non partecipazione a viaggi d’istruzione o a visite guidate;
- non partecipazione ad attività organizzate in ore curriculari.
Non sono computate come ore di assenza:
partecipazione ad attività culturali e formative approvate dagli Organi Collegiali della scuola
(campionati studenteschi, concorsi, progetti didattici, attività di orientamento, ecc.);
- partecipazione ad attività didattiche extrascolastiche: uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione
ecc.;
- Alternanza scuola lavoro e/o stage anche linguistici.
N.B. Tali attività sono da annotare sul registro di classe con la descrizione dei partecipati e del tipo di
attività a cura dei Docenti organizzatori o del Coordinatore di classe.
-
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7)
Allegati
Deroghe previste al limite minimo di ore di frequenza alle lezioni:
- gravi motivi di salute, purché certificati da struttura competente (struttura ospedaliera, medico
specialista, Servizi Sociali o psicologo che ha cura dello studente) attestanti la patologia sia atto e
tale da impedire la regolare frequenza;
- terapie riabilitative periodiche e/o cure programmate;
- ricoveri ospedalieri;
- cure domiciliari continuate;
- donazioni di sangue;
- gravi motivi personali e/o di famiglia (della più stretta cerchia di familiari: genitori, facenti le veci,
fratelli e/o sorelle) certificati ;
- partecipazioni ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.
(compresi studenti che hanno contratti di lavoro di tipo sportivo professionistico) purché
documentati dalla società sportiva di riferimento;
- assenze per causa di forza maggiore (calamità naturali, neve, disservizi nei trasporti);
- adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato
come giorno di riposo (legge n. 516/1988 che recepisce l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista
del Settimo Giorno; legge n. 101/1989 sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e le’Unione delle
Comunità Ebraiche Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27/02/1987).
Tali deroghe sono concesse a condizione che le assenze complessivamente totalizzate non
pregiudichino, a giudizio del Consiglio di Classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli
alunni interessati.
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Allegati
Allegato 3
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(ai sensi del D.P.R. N.235/2007)
Il “Va lturio” i ntende fermamente essere luogo di formazione ed educazione, comunità di dialogo e
ri cerca volta alla crescita del l a pers ona i n tutte l e s ue di mens i oni ed è cons a pevol e che i l
coi nvolgimento attivo di tutte l e componenti della comunità scolastica è condizione indispensabile
per l a rea l i zza zi one del s ucces s o forma ti vo.
Con questo Pa tto di Corresponsabilità s i vuole costituire con gli s tudenti, con le l oro famiglie e con
i l terri tori o un ra pporto forte, res pons a bi l e e tra s pa rente.
PERTANTO GLI STUDENTI
AVRANNO DIRITTO:
- a l l’informazione s ul l e deci s i oni e s ul l e norme che regol a no l a vi ta del l a s cuol a (POF,
Regol a mento, etc.);
- a l l a pa rteci pa zi one a tti va e res pons a bi l e a l l a vi ta del l a s cuol a ;
- a l ri s petto del l a propri a i denti tà cul tura l e e rel i gi os a ;
- a l l’attivazione di iniziative concrete per i l recupero di situazioni di ri tardo e s vantaggio (corsi di
recupero, s portel l i di da tti ci , etc.);
- di frui re di s ervi zi di s os tegno e promozi one del l a s a l ute;
- di ri unione e di assemblea, di partecipare a ttivamente a gl i i ncontri col l egi a l i , di a va nza re
propos te i n meri to a l Pi a no del l ’Offerta Forma ti va .
DOVRANNO:
- ri s petta re i l regol a mento di i s ti tuto;
- frequenta re regol a rmente l e l ezi oni ;
- os s ervare s crupolosamente l ’orario s colastico e giustificare puntualmente eventua l i ri ta rdi o
a s s enze;
- s tudi a re con a s s i dui tà e s eri età ;
- porta re s empre i l ma teri a l e di da tti co occorrente;
- i mpegnarsi a recuperare le i nsufficienze , fa cendo leva sulle proprie ri s ors e e uti l i zza ndo a l
megl i o i s ervi zi offerti da l l a s cuol a ;
- ma ntenere un comporta mento corretto i n tutti i momenti del l a gi orna ta s col a s ti ca ;
- ri s petta re i l pers ona l e del l a Scuol a e i compa gni ;
- uti l i zza re corretta mente l e s trutture, i ma cchi na ri e tutti i s us s i di di da tti ci ;
- comporta rs i i n modo da non a rreca re da nni a l pa tri moni o del l a s cuol a ;
- us a re un a bbi gl i a mento che dovrà ri s petta re i ca noni del l a s obri età e del l a decenza ;
- coi nvol gere, a nche s e ma ggi orenni , i propri geni tori nel di a l ogo del l a s cuol a ;
- chi edere l’autorizzazione dell’uso del cellulare, s ma rtphone, porta ti l i ecc. a l l ’i ns egna nte.
Eventuali procedimenti disciplinari fa ranno ri feri mento a l Regol a mento di Is ti tuto (Norme di
comporta mento degli alunni e provvedimenti). Si ri badisce che tutti i provvedimenti di s ci pl i na ri
ha nno finalità educativa e tendono a l rafforzamento del senso di responsabilità e a l ri pri s ti no di
ra pporti corretti a l l ’i nterno del l a comuni tà s col a s ti ca .
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Allegati
I GENITORI s ono chiamati dalla s tessa Costituzione a l diritto-dovere di istruire ed educare i fi gl i e
perta nto dovra nno condi vi dere ques to compi to i n s tretta col l a bora zi one con l a s cuol a .
I GENITORI SI IMPEGNANO A:
- col l aborare con la scuola nell’azione educativa e didattica, instaurando un dialogo costrutti vo
-
con i docenti , ri s petta ndone competenze e ruol i ;
s eguire il lavoro s col a s ti co dei propri fi gl i , s ti mol a ndone l a moti va zi one a l l o s tudi o e
veri fi ca ndo l ’es ecuzi one dei compi ti ;
ma ntenersi adeguatamente informati sull’andamento disciplinare e didattico dei propri fi gl i
reca ndos i a i col l oqui previ s ti con gl i i ns egna nti ;
control lare che i propri figli frequentino regolarmente l e lezioni e tutte le a ttività obbliga tori e
previ s te;
gi us ti fi ca re s empre a s s enze e ri ta rdi tempes ti va mente;
conos cere l’organizzazione scolastica, acquisire i nformazioni s ul Regol a mento d’Is ti tuto e
s ul l a propos ta forma ti va del l a s cuol a (POF);
pa rtecipare a ttivamente a gl i i ncontri col l egi a l i , a va nza re propos te e s ol l eci ta zi oni per
l ’el a bora zi one del Pi a no del l ’Offerta Forma ti va (POF);
cons ul ta re regol a rmente i l s i to www.valturio.it.
L’ISTITUTO E I DOCENTI SI IMPEGNANO A:
- rea lizzare i curricoli disciplinari e l e scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche i n modo
-
fl es s i bi l e a l fi ne di a degua re l e a tti vi tà di da tti che a i ri tmi di a pprendi mento;
fa ci l i ta re l ’a cces s o a i documenti che i l l us tra no l e a tti vi tà del l a s cuol a ;
coi nvolgere gli allievi a d una pa rteci pa zi one puntua l e e a tti va a l l e propos te educa ti ve;
comuni ca re chi a ra mente, dura nte tutto i l percors o di da tti co, l e fi na l i tà e i proces s i
del l ’a pprendi mento per fa vori re un corretto metodo di s tudi o;
di s tribuire i carichi di lavoro in modo equilibrato e chiedere i l rispetto dei tempi e modalità di
l a voro;
ga ra nti re una va l uta zi one tra s pa rente e tempes ti va , vol ta a d a tti va re un proces s o di
a utovalutazione che induca lo studente ad indivi duare i propri punti di forza e di debolezza e a
mi gl i ora re i l propri o rendi mento;
a i utare lo studente a s uperare difficoltà, i ncertezze e lacune a ttraverso i nterventi curri col a ri
e/o a tti va ndo s portel l i , cors i di recupero, pi a ni di l a voro pers ona l i zza ti ;
va l orizzare la potenzialità dei singoli studenti e fa vori re l a s oci a l i zza zi one del l e ri s petti ve
competenze;
s orvegl i a re gl i a l unni dura nte l e a tti vi tà di da tti che;
ga ra nti re di s poni bi l i tà a l l ’a s col to dei geni tori ;
ga ra nti re l ’i nforma zi one del l a fa mi gl i a s ugl i a pprendi menti , i l comporta mento e
a s senze/ritardi dei propri figli utilizzando i ca nali stabiliti (ricevi menti i ndividuali e genera l i –
ri chi esta di s pecifici colloqui – cons egna ri s ul ta ti s cruti ni – cons egna “pa gel l i no” ecc..).
__________________
Data
__________________
Alunno
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__________________
Famiglia
__________________
Dirigente Scolastico
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Allegati
Allegato 4
Al l egato “A” a lla delibera di G.P. n. 124 del 17 l uglio 2013
PROTOCOLLO DI INTESA INTERISTITUZIONALE PER LA SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI AD ALUNNI
IN CONTESTI EXTRA-FAMILIARI, EDUCATIVI O SCOLASTICI
Accordo procedurale per la somministrazione di farmaci ad alunni/e in contesti extra-familiari,
educativi o scolastici tale da garantire sia la somministrazione programmata, sia la somministrazione
al bisogno e/o in condizioni di emergenza-urgenza garantendo la possibilità di intervento tempestivo
in qualunque orario di presenza nell’istituzione dell’alunno/a, ivi comprese tutte le iniziative
organizzate dal servizio anche al di fuori degli ambienti scolastici.
- Vi s ta la Dichiarazione dei Diritti del Ba mbi no, a pprova ta da l l 'ONU i l 20 Novembre 1959, che
a fferma che va garantito ai bambini il diritto ai mezzi che consentono l o sviluppo i n modo s a no e
norma l e s ul pi a no fi s i co, i ntel l ettua l e, mora l e, s pi ri tua l e e s oci a l e;
- vi s ta la Delibera della Giunta Regional e n.166/2012 “Linee di indirizzo per la definizione di intese
provinciali inerenti la somministrazione di farmaci a minori in contesti extra-familiari, educativi o
scolastici, in Emilia-Romagna” e l e principali fonti normati ve di ri feri mento e di s upporto a l l a
defi ni zi one ed a ttua zi one del l e l i nee di i ndi ri zzo ri porta te i n Appendi ce a l l a s tes s a ;
- premesso che le Istituzioni e gli Enti coi nvol ti nel pres ente a tto ri conos cono l a neces s i tà di
tutel a re l a s a l ute e i l benes s ere dei ba mbi ni ;
- premesso che è dovere delle Istituzioni coinvolte garantire il diritto a lla frequenza del l a s cuol a ,
a s sicurando l e condizioni che lo rendano effettiva mente possibil e a nche qua ndo i l di ri tto a l l o
s tudio possa concretizzarsi s olamente a condizione che vengano somministrati farma ci i n ora ri o
ed a mbi to educa ti vo – s col a s ti co;
- cons idera to come debba es s ere s a l va gua rda to i l diritto del bambino alla salute e allo studio
fa vorendo al massimo la frequenza degli alunni, anche in situazione di malattia o, comunque, di
condi zi oni ps i co-fi s i che che ri chi eda no una tera pi a fa rma col ogi ca ;
- ri tenuto necessario che i n a mbito interistituzionale vengano predisposti Protocolli di Intesa tali da
ga ra ntire la somministrazione di fa rma ci i n ora ri o e a mbi to educa ti vo - s col a s ti co e ta l i da
ga ra nti re l a tutel a del mi nore, del l a fa mi gl i a e degl i opera tori s col a s ti ci ;
- cons iderato che i s oggetti istituzionali che sono chia ma ti a regol a menta re i n modo uni ta ri o i
percorsi d'intervento e di formazione i n tutti i ca si i n cui in orario e ambito educativo - scol a s ti co
s i registri l a necessità di s omministrare farmaci si ri conoscono in: Servizio di Pediatria di Comunità
- AUSL di Ri mini, Provincia di Rimini, Comuni della provi nci a di Ri mi ni , USR Emi l i a -Roma gna Uffi ci o XVII Ambito territoriale per la provincia di Rimini, Istituzioni s colastiche statali e paritarie di
ogni ordine e gra do, Enti di formazione professionale, Soggetti gestori dei servi zi educa ti vi del l a
provi nci a di Ri mi ni ;
i n da ta ………., pres s o l a ……………,…. tra i s oggetti i s ti tuzi ona l i :
- Pedi a tri a di Comuni tà del l ’A.U.S.L. di Ri mi ni
- Uffi ci o Scol a s ti co Regi ona l e - Uffi ci o XVII Ambi to Terri tori a l e per l a provi nci a di Ri mi ni
- Provi nci a di Ri mi ni
- Comuni del l a provi nci a di Ri mi ni
- Is ti tuzi oni s col a s ti che s ta ta l i e pa ri ta ri e
- Enti di forma zi one profes s i ona l e
- Soggetti ges tori dei s ervi zi educa ti vi del l a provi nci a di Ri mi ni
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Allegati
s i convi ene e s i s ti pul a qua nto s egue:
- oggetto della presente convenzione è la s omministrazione di farmaci per i quali non sono ri chiesti
i l possesso di cognizioni s pecialistiche di tipo sanitario, né l 'esercizio di discrezionalità tecni ca da
pa rte del l 'a dul to che i ntervi ene;
- ta l e a ttività di s occorso rientra in un protocollo terapeutico s tabilito da sanitari della AUSL, l a cui
omi s s i one può ca us a re gra vi da nni a l l a pers ona ;
- l a prestazione del soccorso vi ene supporta ta da una s peci fi ca "forma zi one/i nforma zi one i n
s i tuazione" ri guardante l e singole patologie, nell'ambito della più generale forma zi one s ui temi
del l a s i curezza .
Art. 1
I farmaci a scuola non devono essere somministrati salvo i casi particolari certificati dai medici della
Pediatria di Comunità
DIRITTI E IMPEGNI
Diritti
-
è diritto dell’alunno/a che necessiti di assumere farmaci in ambito educativo - scolastico ricevere
l’assistenza appropriata, in condizione di minima medicalizzazione e massima sicurezza;
-
è diritto della famiglia o degli esercenti la potestà genitoriale chiedere che le Istituzioni responsabili
garantiscano la somministrazione di tali farmaci attuando le forme di accordo, di organizzazione e di
collaborazione che si rendano a tal fine necessarie;
al contempo è diritto della famiglia, ove lo richieda, di accedere all’istituzione in orario di apertura del
servizio per somministrare direttamente il farmaco;
è diritto del personale educativo - scolastico che si renda disponibile in forma volontaria alla
somministrazione dei farmaci ricevere un’adeguata formazione; potrà riconoscersi, a seconda del regime
contrattuale, lo svolgimento di correlati compiti aggiuntivi.
-
Impegni
Fa mi gl i a (o chi es erci ta l a potes tà geni tori a l e):
-
è dovere della famiglia, o di chi esercita la potestà genitoriale, di seguito per brevità indicati come
“famiglia”, o dell’allievo se maggiorenne (come da allegato n. 3 del presente protocollo) comunicare
tempestivamente e documentare al Dirigente Scolastico/Responsabile della struttura educativa lo stato di
salute dell’allievo/a medesimo/a e la necessità di somministrazione di farmaci e/o della modifica o
sospensione del trattamento, affinché il personale dell’istituzione possa essere adeguatamente informato
e formato e darsi la necessaria organizzazione.
Sa ni tà :
È i mpegno dell’Azienda USL nell’ambito delle Intese provinciali previste con le Istituzioni s col a s ti che
l oca l i e gl i Enti Loca l i :
-
l’individuazione per la parte di competenza dei professionisti/servizi coinvolti nel percorso integrato per la
somministrazione dei farmaci a scuola (prescrizione del curante, rilascio della certificazione e trasmissione
dell’informazione alla scuola, semplificazione delle procedure),
-
l’individuazione dei professionisti/servizi per le azioni trasversali di supporto e raccordo relative alla
formazione del personale dell’istituzione educativa - scolastica e al monitoraggio del percorso integrato;
-
promuovere la diffusione del presente protocollo.
Enti Loca l i :
-
proprietari degli immobili in cui hanno sede le Istituzioni educative - scolastiche (Comuni e Province)
individuano con i Dirigenti Scolastici/Responsabili strutture educative in ciascun plesso scolastico uno
spazio adeguato per consentire la somministrazione dei farmaci in modo riservato e per garantire
l’adeguata conservazione degli stessi;
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-
Allegati
d’intesa con le Istituzioni scolastiche, valutano con il capitale sociale del territorio, la possibilità di fornire
alle scuole istituzioni educative - scolastiche collaborazione in materia di somministrazione di farmaci in
orario ed ambito educativo - scolastico (es. organizzazioni di volontariato, personale sanitario in pensione
ecc.);
promuovono la diffusione del presente protocollo.
Is ti tuzi oni Scol a s ti che
Gl i Organi Collegiali o le equipe di lavoro di ci a s cuna Is ti tuzi one educa ti va - s col a s ti ca ha nno i l
compi to di :
-
specificare, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa, le procedure organizzative per la somministrazione
di farmaci in modo conforme al presente protocollo;
verificare e promuovere la disponibilità degli operatori (personale docente o ATA) a provvedere alla
somministrazione dei farmaci agli alunni in orario ed ambito di frequenza dell’istituzione e a frequentare la
formazione prevista.
E’ compi to del Di ri gente Scol a s ti co/Res pons a bi l e s trutture educa ti ve:
-
individuare, con l’Ente Locale proprietario dei locali scolastici, l’ambiente più idoneo per la
somministrazione dei farmaci e per la loro conservazione, da valutare in base alla problematica e in
accordo con la famiglia e l’Ausl. L’utilizzo appropriato di tale spazio è responsabilità del Dirigente
Scolastico/Responsabile strutture educative;
-
organizzare la tenuta del registro giornaliero (allegato n. 4 del presente protocollo) relativo alla
somministrazione dei farmaci per ciascun allievo/a, affinché sia attestata ogni somministrazione e il nome
dell’adulto autorizzato che ha provveduto o assistito alla medesima;
comunicare, annualmente in forma scritta, alla famiglia il/i nome/i del/i responsabile/i dell’istituzione a cui
fare riferimento per eventuali emergenze o difficoltà, ferma restando la responsabilità diretta
dell’Istituzione educativa –scolastica relativamente alle necessità di primo soccorso (allegato n. 5 del
presente protocollo);
-
-
individuare il gruppo di operatori disponibili (docenti, non docenti, personale educativo/assistenziale) per
la somministrazione del farmaco salvavita;
-
garantire l’organizzazione del servizio, anche in modo da permettere al personale scolastico la frequenza ai
corsi di formazione;
-
qualora non si reperisca all’interno della scuola personale disponibile alla somministrazione, darne
comunicazione formale e tempestiva alla famiglia, alla Pediatria di Comunità e al Sindaco del Comune in
cui ha sede l’Istituzione educativa - scolastica al fine di ricercare congiuntamente soluzione alternative (es.
stipulare accordi o convenzioni con Associazioni di familiari, privato sociale, altri Enti, Associazioni di
volontariato, Croce Rossa, ecc.).
As s oci a zi oni
E’ a uspicata la piena collaborazione fra l e Istituzioni s colastiche e sanitarie e le Associazioni di tutela e
pa rtecipazione (familiari di alunni con specifiche patologie, etc.) per la programmazione dell e a zi oni
necessarie a favorire disponibilità e appropriatezza alla s ommi ni s tra zi one di fa rma ci i n ora ri o ed
a mbi to educa ti vo - s col a s ti co.
Art. 2
PERCORSO INTEGRATO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI A SCUOLA
Il ri lascio della certificazione sanita ri a per l a s ommi ni s tra zi one di fa rma ci i n ora ri o educa ti vo s col astico ti ene conto del fatto che questa può essere prevista solo i n presenza dei s eguenti cri teri :
-
assoluta necessità;
somministrazione indispensabile in orario educativo - scolastico;
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-
Allegati
non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco né in relazione alla individuazione degli eventi in
cui occorre somministrare il farmaco né in relazione ai tempi alla posologia, alle modalità di
somministrazione e/o di conservazione;
fattibilità della somministrazione da parte di personale non sanitario adeguatamente formato.
Qua l ora a d un alunno sia prescritto dal medico curante un trattamento fa rmacologico va nno previsti i
s eguenti pa s s a ggi :
A – Prescrizione
Il Pediatra di Li bera Scelta / Medico di Medi ci na Genera l e / Speci a l i s ta di ri feri mento redi ge l a
pres crizione dei farmaci i n orario ed a mbito educativo - scolastico, s pecificando l’eventuale capacità o
meno del l ’a l unno a d effettua re l ’a uto-s ommi ni s tra zi one del fa rma co.
B - Rilascio della certificazione
La pres crizione sarà consegnata a lla Pediatria di Comunità, dalla fa mi gl i a o da i s a ni ta ri di cui a l l a
precedente l ettera A unitamente ai moduli per la ri chiesta di certificazione per l a somministrazione di
fa rma ci in orario ed ambito educati vo - s col a s ti co (a l l ega ti n. 1 e n. 2 del pres ente protocol l o).
Pres a visione della prescrizione e della ri chiesta s critta della famiglia, la Pediatria di Comunità ri lasci a
i l certificato per la s omministrazione di fa rmaci in ora ri o educa ti vo - s col a s ti co (a l l ega to n. 3 del
pres ente protocollo) che contiene, esplicitati i n modo chiaramente l eggi bi l e, s enza pos s i bi l i tà di
equi voci e/o errori :
-
nome e cognome dello studente,
nome commerciale del farmaco,
descrizione dell'evento che richiede la somministrazione quotidiana e/o al bisogno del farmaco,
dose e orario per la somministrazione,
modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco,
durata della terapia,
capacità o meno dell’alunno ad effettuare l’auto-somministrazione del farmaco.
C - Trasmissione dell’informazione alla scuola
Il modulo di certificazione vi ene consegnato alla Scuola, dalla famiglia o dalla Pedia tri a di Comuni tà
uni tamente alla richiesta di somministrazione di farmaci presentata dalla fa mi gl i a o da l l ’a l unno/a
ma ggi orenne (a l l ega ti n. 1 e n. 2 del pres ente protocol l o).
D - Organizzazione della somministrazione di farmaci in orario ed ambito scolastico
Il Di ri gente s col a s ti co/Res pons a bi l e s trutture educa ti ve - s col a s ti che, una vol ta ri cevuta l a
certi fi ca zi one per l a s ommi ni s tra zi one di fa rma ci a s cuol a :
-
-
comunica alla famiglia o all’alunno se maggiorenne il/i nominativo/i del/dei responsabile/i della
somministrazione del farmaco (allegato n.5 del presente protocollo);
verifica la corretta esecuzione ed attuazione della procedura (registrazione, etc.); la responsabilità della
verifica della scadenza del prodotto farmaceutico è individuata in capo alla famiglia o allo stesso studente
se maggiorenne;
concorda, con la Pediatria di Comunità eventuali ulteriori necessità formative per il personale addetto alla
somministrazione del farmaco, in caso di specifiche situazioni patologiche.
La Pedi a tri a di Comuni tà i n qua nto ga ra nte del percors o:
-
costituisce riferimento per il Dirigente scolastico/ Responsabile strutture educative;
fornisce le informazioni sulle regole di comportamento contenute nel protocollo terapeutico
comprendenti anche l’eventuale utilizzo del farmaco salva vita;
partecipa alla definizione e all’attuazione di un Piano di Assistenza Individuale, in caso di particolari
condizioni patologiche per le quali è opportuno prevedere specifici percorsi di pronto soccorso (ad es.
informazione preventiva agli operatori del 118 e del triage);
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-
Allegati
fornisce al Dirigente scolastico/Responsabile strutture educative le informazioni relative al Piano di
Assistenza Individuale (se presente) e alle modalità di comportamento; qualora le modalità di
somministrazione siano tali da non poter essere espletate da personale scolastico, partecipa alla ricerca di
forme alternative di collaborazione esterna (Croce Rossa Italiana, altri Enti o Associazioni, volontariato
esperto, etc.);
E - Monitoraggio
Per veri fi care la corretta a ttuazione del protocollo d’intesa provinciale e l a eventua l e neces s i tà di
ul teriori a ggiustamenti nel tempo, è previ s ta a nnua l mente un’a zi one di moni tora ggi o l oca l e
coordi na ta del l a Provi nci a che permetta di va l uta re:
-
l’entità del fenomeno sia in senso quantitativo sia qualitativo (tipologia di patologie per cui è richiesta la
somministrazione di farmaci in orario ed ambito scolastico);
età degli alunni;
tipologia delle scuole;
-
tipologia di formazione erogata al personale scolastico;
chi ha somministrato l’intervento;
-
segnalazione di eventuali criticità.
-
Il report di moni tora ggi o è a cura del l a Pedi a tri a di Comuni tà .
Art. 3
Formazione del Personale
La forma zione/informazione costituisce un diritto/dovere degli Incaricati al l a s ommi ni s tra zi one di
fa rma ci i n ora ri o e a mbi to educa ti vo - s col a s ti co.
L’ Azi enda USL collaborerà alla predisposizione dei percorsi di formazione neces s a ri e rel a ti vi a l l e
s i ngole s pecificità nelle s cuole del territorio, unitamente ai Dirigenti scolastici o a i Responsabili del l e
s trutture educative, all’inizio di ogni a nno educativo - s colastico e i n ogni situa zi one i n cui s i renda
neces s a ri o i n rel a zi one a nuovi ca s i .
La forma zione ri guarderà le patologie presenti tra gli a lunni per i quali è ri chiesta l a somministrazione
quoti diana e/o al bisogno di farmaci in orario ed ambito educativo - s colastico e l e relati ve norme di
Pri mo Soccors o.
La forma zi one s peci fi ca s a rà fi na l i zza ta a d a ddes tra re gl i opera tori a d effettua re s i a l a
s omministrazione quotidiana sia quella a l bi s ogno (ma ni fes ta zi oni s peci fi che del l a pa tol ogi a ,
a ttenzi oni pa rti col a ri , norme di pri mo s occors o, a s petti ps i col ogi ci e rel a zi ona l i , ...).
La forma zione del personale scolastico dovrà concludersi con il rilascio di un attestato che documenti
l a competenza a cqui s i ta .
Art. 4
Indicazioni per la gestione del percorso
Fermo restando quanto già i ndicato nel presente Protocollo d'Intesa, si conviene sulla pos s i bi l i tà di
prevedere l 'auto-somministrazione dei farmaci, a d eccezione di quelli s alva vi ta, a utorizzati dall'AUSL
qua ndo ci ò è previsto dalla s tessa e i l coinvolgimento degli s tudenti nel "Percorso d'Intervento" che li
ri gua rda , previ a s upervi s i one di un a dul to.
Si ri ti ene autorizzabile l’auto-somministrazione di farmaci da parte di studenti che s i a no a utonomi :
ta l e competenza dovrà essere ri portata nel certificato per l a somministrazione di fa rma ci i n ora ri o
educativo - s colastico. Anche in caso di auto-somministrazione del farmaco va comunque previ s ta l a
pres enza di un adulto a deguatamente forma to, s i a per ga ra nti re l a regi s tra zi one del l ’a vvenuta
s omminis tra zi one s i a per i nterveni re i n ca s o di eventua l i s i tua zi oni di urgenza -emergenza .
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Allegati
La fa miglia, può chiedere espressamente al Dirigente Scolasti co o a l Res pons a bi l i del l e s trutture
educative di a ccedere a lla sede dell’Istituzione educativa - s colastica per s omministrare il fa rma co a l
propri o fi gl i o pers ona l mente o tra mi te i nca ri ca ti .
Qua l ora la durata della terapia - esplicitata nella certificazione - s ia superiore a l l a dura ta del l ’a nno
s col astico, ferma l ’assenza di modifiche nella prescrizione (tipo di farmaco e/o posologia) e l ’espressa
previ sione nella prescrizione stessa, l a certificazione può ri manere valida per tutto il ci clo scol a s ti co.
La s tessa terapia autorizzata in orario scolastico deve essere garantita durante le uscite didattiche e le
vi s i te scolastiche ricorrendo, i n ragione delle possibilità organizzative, a l pers ona l e i nca ri ca to a l l a
s omministrazione o, in subordine, a modalità concordate con l a famiglia e la Pedia tri a di Comuni tà .
In ca s o di passaggio o trasferimento dell’alunno a d altro Istituto è compito della famiglia i nformare i l
Di ri gente scolastico/Responsabil e s trutture educa ti ve ri cevente e l a Pedi a tri a di Comuni tà del
terri tori o di ri feri mento, fornendo l a documenta zi one neces s a ri a .
Art. 5
Gestione dell'emergenza
I fa rma ci “s alva vita” rientrano nella ti pologia più generale dei farmaci s omministrati a i sensi del
pres ente Protocollo per i quali è necessaria l ’autorizzazione dell’Azienda USL.
Nei ca si i n cui si configuri una situazione di emergenza e/o urgenza il personale s omministratore e
comunque il personale s colastico presente, attiverà una Chiamata di Soccorso a l 118.
Art. 6
Durata della validità della presente Intesa.
Le Pa rti convengono che l a presente Intesa a bbia carattere permanente fatte salve diverse necessità
i ntervenute e concordate tra le parti.
Il presente Protocollo entrerà in vi gore per ognuno dei contra enti a l l ’a tto del l a s ottos cri zi one; è
pos sibile per ciascuna delle parti recedere dalla presente intesa con un preavviso s critto di a l meno 6
mes i .
Letto, a pprova to e s ottos cri tto
Soggetti Firmatari
A.U.S.L. di Ri mi ni – Pedi a tri a di Comuni tà
Legali rappresentanti
Uffi ci o Scolastico Regionale - Uffi ci o X Ambi to
Terri tori a l e per l a provi nci a di Ri mi ni
Provi nci a di Ri mi ni
Comuni del l a provi nci a di Ri mi ni
Is tituzioni scolastiche statali e pa ri ta ri e del l a
provi nci a di Ri mi ni
Enti di formazione professionale della provincia
di Ri mi ni
Soggetti ges tori dei s ervi zi educa ti vi del l a
provi nci a di Ri mi ni
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Regolamento di Istituto