PERIODICO DELLA PROVINCIA DI MILANO NUMERO 4 NOVEMBRE 2001 Scuola ■ Lavoro ■ Territorio ■ Tempo libero ■ Ambiente ■ Cultura Tutto quello che dovete sapere sulla nuova moneta unica Benvenuto euro Spedizione in A.P. - Art. 2 comma 20/c Lg. 662/96 - Milano É CONTENTO D’essere diventato più ecumenico É CONTENTO D’essere diventato più ecumenico d’essere diventato É CONTENTO D’essere diventato più ecumenico É CONTENTO D’essere diventato più ecumenico d’essere diventato Sommario La copertina: Le banconote euro sul cielo della provincia di Milano Numero 4 Novembre 2001 FOTO DI AGENZIA OLYMPIA E AGOSTINO COLELLI Formazione: tutte le istruzioni per l’uso 48 4 Benvenuto... euro Un dialogo aperto con l’Unione Europea Un “ambiente” europeo 51 Un teatro internazionale 40 52 Da Milano la ricetta per cooperare con l’Est Europa Adesso a Legnano la Provincia è sotto casa 41 53 57 Un orto per gli anziani La Giunta della Provincia Strade d’Europa 43 Innovazione e sviluppo: Milano protagonista 44 Dalla parte del cittadino 54 58 Il tuo impianto di riscaldamento è sicuro? Il Consiglio della Provincia 55 60 Femminilità fa rima con parità www.provincia. milano.it si rifà il look 56 64 LA PROVINCIA IN CASA 3 Editoriale Benvenuto Euro! C Ombretta Colli Presidente della Provincia di Milano. hi ha lunga memoria ricorderà come, parecchi anni fa, si ventilò, in Italia, l’ipotesi di sostituire la nostra tradizionale liretta con la cosiddetta “lira pesante”. Gli obiettivi perseguibili con quella riforma erano soprattutto due: ridurre il valore nominale della moneta e semplificare i conti nella vita quotidiana. Per vari motivi il Tesoro non varò mai l’operazione anche se l’esempio della vicina Francia ne aveva indicato tutta l’utilità pratica. In compenso ecco oggi arrivare l’Euro, simbolo e protagonista dell’Europa unita. L’evento è importante, anche se si teme possa creare qualche problema. Preoccupa, infatti, i più apprensivi e i ... meno addestrati al calcolo mentale. Non senza motivi, dunque, qualche mese fa, abbiamo organizzato un corso a carattere informativo con gli attivissimi volontari della terza età che animano il programma “Anziani insieme” della Provincia di Milano. Ora il nostro periodico fa il secondo passo: propone un numero quasi interamente dedicato all’evento spiegando come cavarsela con la nuova moneta. Sono pagine utili e interessanti, credo: sia dal punto di vista pratico sia sotto il profilo informativo, per la ricchezza di esempi e per la quantità e novità delle notizie che potranno interessare gli operatori più svariati. Particolarmente preziose, poi, le indicazioni su come comportarsi negli acquisti e in banca (o dintorni): ad esempio aprendo un conto corrente o emettendo una fattura o facendo un prelievo bancomat. Io stessa, devo ammettere, leggendo, ho appreso un bel po’ di cose su cui è bene avere idee chiare. Con questo numero, La Provincia in Casa conclude, felicemente, il suo primo anno di vita. Il numero dei lettori che ci seguono supera di molto le previsioni più rosee. Difficile non esserne soddisfatti. Se il successo ci rallegra, ci rende anche consapevoli del debito di riconoscenza contratto con coloro che permettono al nostro periodico di vedere (trimestralmente) la luce e di diffondersi. Tengo, perciò, a rivolgere loro un caloroso grazie. Grazie di cuore a tutti. Ai nostri collaboratori e amici, dunque, tutta la mia simpatia. Ad essi un pensiero e anche l’augurio di fare sempre meglio: nell’interesse della buona amministrazione, di una corretta informazione della nostra Provincia e di coloro che vi abitano. On. Ombretta Colli LA PROVINCIA IN CASA 1 FOTO DI: AGENZIA OLYMPIA AGENZIA LAURA RONCHI AGOSTINO COLELLI Impariamo a conoscere la moneta unica Benvenuto euro Ci sono ancora due mesi prima che sia messo in circolazione: approfittiamone per prepararci in tempo all’ora X Testi di Guido Re Disegni di Daniela Villa l conto alla rovescia per l’entrata in circolazione dell’euro è ormai agli sgoccioli. Ancora poco più di due mesi e il nostro caro Vecchio Continente cambierà faccia. Gli si aprono nuovi orizzonti e sarà come tornare a una nuova giovinezza, carica di slanci e di speranze. Qualcuno dirà: “Era ora!”. Per qualcun altro sarà invece l’inizio di grattacapi in più. Hanno ragione gli uni e gli altri, con un’avvertenza: il tempo che resta da oggi alla data fatidica del 1° gennaio 2002 può essere proficuamente I ES LL E UXelgio R B B Fra O IN ia L R n BE erma G 2 I IG a R PA nci LA PROVINCIA IN CASA E EN ia T A rec G MA O R talia I D RI a D MApagn S O RGo U B rg EMmbu S S e LU Luss NA N a VIE tri s Au M DA R TE nda S AM Ola A ON llo B a LIS tog r Po O IN L B a DUIrland LA PROVINCIA IN CASA KI N I LS dia HE inlan F 3 FOTO DI: AGENZIA OLYMPIA AGENZIA LAURA RONCHI AGOSTINO COLELLI I IG a R PA nci Fra O RGo U B rg EMmbu S S e LU Luss NA N a VIE tri s Au M DA R TE nda S AM Ola A ON llo B a LIS tog r Po O IN L B a DUIrland LA PROVINCIA IN CASA KI N I LS dia HE inlan F 3 Benvenuto... euro I 12 PAESI DI EUROLANDIA Dei 15 Paesi aderenti all’Unione Europea solo 12 adotteranno la moneta unica dal 1° gennaio 2002: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Sono fuori dall’area euro Danimarca, Gran Bretagna e Svezia. 6 LA PROVINCIA IN CASA impiegato a prendere confidenza con quella che, indubbiamente, sarà un’autentica rivoluzione in ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Le pagine che seguono sono dedicate proprio a questo: a informare chi non abbia avuto voglia e tempo di aggiornarsi per conto suo su ciò che comporterà l’adozione della moneta unica. E dovrebbero tranquillizzare quanti paventano chissà quali stravolgimenti nel loro modo di vivere quotidiano. Senza retorica, diciamo pure che il momento è unico nella millenaria storia dell’Europa. Ha un solo precedente, fallito però nell’arco di poche decine d’anni. Ce ne hanno parlato a scuola. All’alba dell’anno 800, dopo aver conquistato tutto ciò che c’era da conquistare, Carlo Magno, fondatore del Sacro Romano Impero, pensò di rendere più facile la vita ai suoi amministratori e ai suoi sudditi imponendo alla congerie dei popoli che aveva sottomesso l’uso di una sola moneta che avesse lo stesso valore per tutti e potesse servire per gli scambi in ogni dove. Insomma, una sorta di “protoeuro”. Il crollo di un sogno. Sappiamo bene come andò a finire: l’idea naufragò, ma non perché fosse cattiva in sé, tutt’altro. Furono i successori di Carlo, gelosi gli uni degli altri, incapaci e avidi di potere, a sgretolare l’impianto dell’impero con guerre sanguinose che frazionarono irrimediabilmente l’unità territoriale da poco raggiunta, riportando un vero e pro- FOTO DI AGOSTINO COLELLI LA PROVINCIA IN CASA 7 Benvenuto... euro IL PIÙ GRANDE MERCATO DEL MONDO Con una popolazione complessiva di circa 300 milioni di abitanti, il mercato dell’euro diventerà il più grande mercato del mondo. FOTO AGENZIA OLYMPIA 8 LA PROVINCIA IN CASA prio caos nel sistema internazionale degli scambi. Si pensi che all’inizio del 1700 erano ancora ottocento, o giù di lì, le denominazioni delle monete circolanti in Europa e nelle colonie americane, ognuna con un proprio valore intrinseco: scudo, marengo, lira, pistola, luigi d’oro e luigi d’argento, sterlina, lira tornese..., un rompicapo per il banchiere più incallito, figurarsi per la massaia, il commerciante, l’artigiano, il viaggiatore. Del suo disegno unificatorio a Carlo Magno è rimasto a consolazione il premio internazionale a lui intitolato che da cinquant’anni, ad Aquisgrana, la sua capitale, premia il personaggio che ha continua a pag. 11 Il lungo cammino dell’Europa Con il trattato firmato a Parigi il 18 aprile, Belgio, Francia, Germania federale, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi danno vita alla Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) per la gestione comune del carbone, primaria fonte di energia, e per la produzione dell’acciaio. 1957 Il 25 marzo, a Roma, i 6 Paesi della CECA sottoscrivono i trattati per la creazione di un mercato comune attraverso l’unione doganale e per coordinare l’utilizzo comune dell’energia nucleare a scopi pacifici. 1958 In marzo si riunisce a Strasburgo, per la prima volta, l’Assemblea parlamentare della Comunità Europea: è composta da 142 deputati designati dai rispettivi Parlamenti nazionali. 1962 L’Assemblea parlamentare diventa, in marzo, il Parlamento europeo. 1973 Alla Comunità aderiscono Danimarca, Irlanda e Regno Unito. Il Parlamento europeo passa da 142 a 198 membri, designati dai Parlamenti nazionali. 1979 In giugno si tengono nei 9 Paesi le prime elezioni a suffragio universale diretto per eleggere 410 deputati al Parlamento europeo, che si inaugura a Strasburgo il 17 luglio. 1981 Alla Comunità aderisce la Grecia, e i deputati diventano 434. L’Europa si allarga verso Oriente. 1986 Aderiscono alla Comunità altri 2 Paesi: Spagna e Portogallo. Il Mediterraneo assume così un ruolo maggiore nell’Europa comunitaria. Il Parlamento europeo si allarga a 518 deputati. 1989 Il 9 novembre crolla il muro di Berlino e l’Europa abbatte le barriere ideologiche. Nascono i presupposti per un futuro allargamento anche ai Paesi dell’Europa centrale e orientale. trerà in vigore il 1° novembre 1993 e impegna i Paesi membri a istituire una unione economica e monetaria con una moneta unica e stabile, nonché ad attuare una politica estera e di sicurezza comune per promuovere la pace e il progresso nel mondo. 1994 Si tengono le elezioni europee a suffragio universale e diretto. 1995 Austria, Finlandia e Svezia aderiscono all’Unione Europea, che ora conta 15 membri. I deputati del Parlamento europeo salgono a 626. Il Consiglio europeo di crescita che rafforza l’impegno a mantenere sane le finanze pubbliche degli Stati membri dell’Unione. 1997 Ad Amsterdam, in giugno, il Consiglio europeo decide di dare la massima priorità alla lotta contro la disoccupazione, riconoscendo che tale problema ha la stessa importanza dell’obiettivo di garantire la stabilità finanziaria degli Stati membri dell’Unione. 1998 Si scelgono i Paesi che adotteranno l’euro come moneta e si dà avvio alla fabbricazione delle banconote e delle monete in euro. Nasce la Banca Centrale Europea e il Sistema europeo delle banche centrali. 1990 1999 Dopo la riunificazione tedesca, entrano a far parte della Comunità i territori della ex-Germania orientale. I 18 deputati di questi Länder hanno lo status di osservatori nel Parlamento europeo fino alle successive elezioni a suffragio universale. L’euro diviene la moneta unica europea sulla base di tassi di cambio irrevocabilmente fissi. Si può già usarla per tutti i pagamenti che non richiedono contanti. 2002 Madrid dà il nome alla moneta unica: si chiamerà euro. 1992 Il 7 febbraio viene firmato nella cittadina olandese di Maastricht il trattato sull’Unione Europea. En- 1996 Il Consiglio europeo di Dublino elabora in dicembre un Patto di stabilità e di DISEGNI DI DANIELA VILLA 1951 Il 1° gennaio entrano in circolazione in 12 Paesi dell’Unione le banconote e le monete in euro; tutte le procedure contabili e amministrative dovranno essere obbligatoriamente espresse in euro. Dal 1° luglio le monete nazionali perdono corso legale e possono essere convertite in euro tramite le banche. LA PROVINCIA IN CASA 9 FOTO AGENZIA LAURA RONCHI-TONY STONE Perché è stato scelto quel nome • Quando si decise l’adozione di una moneta unica si pose subito il problema di come chiamarla. Per la verità l’Europa aveva già una sorta di moneta, o per meglio dire un paniere, un contenitore delle 15 monete diverse: era l’Ecu, acronimo in inglese di European currency unit (unità di conto europea). Questo termine andava benissimo anche ai francesi, poiché nella loro lingua ha un significato preciso e, scritto con un accento acuto sulla “e”, vuol dire “scudo”, che in effetti era una moneta circolante in Europa nei tempi andati. Ma non piaceva agli 10 LA PROVINCIA IN CASA altri. Di comune accordo si scelse perciò una denominazione che potesse essere gradita a tutti. Il termine euro è la radice della parola Europa ed è identico in tutte le 11 lingue europee. Poi si passò al simbolo: quello che è stato disegnato dai servizi della Commissione Europea, €, è il risultato di varie soluzioni che hanno formato oggetto di una valutazione da parte del pubblico nel quadro di una indagine realizzata da un organismo specializzato. Il segno €, che i tecnici chiamano glifo, richiama alla mente la quinta lettera dell’alfabeto greco (epsilon) e quindi ricorda le origini della civiltà europea. Le due barrette orizzontali e parallele che lo “tagliano” a metà stanno a indicare la stabilità della moneta. Registrato con il codice internazionale EUR, che sarà usato nelle operazioni finanziarie, il simbolo è già comparso sulle più recenti tastiere dei computer, così come da sempre sono presenti quelli della lira sterlina e del dollaro. Esso va utilizzato tutte le volte che sia necessario indicare importi monetari in euro, nelle fatture, sugli assegni, nei listini prezzi, negli scontrini dei negozi. Una curiosità che riguarda noi italiani: a differenza dei nostri cugini europei, che lo scrivono anche al plurale, noi abbiamo solo la for- Benvenuto... euro segue da pag. 8 fatto qualcosa di importante per lo sviluppo del genere umano. Tre gli italiani che ne sono stati insigniti nel corso degli anni: Alcide De Gasperi, Antonio Segni ed Emilio Colombo. Una data storica. Così per una imperdonabile miopia politica, si sono dovuti subire disastri inauditi in termini di vite umane, distruzioni materiali e annientamento d’ogni valore di solidarietà e di cooperazione perché finalmente, sulle macerie prodotte dalla seconda guerra mondiale, venisse agli europei il desiderio di mettere la parola fine agli obbrobri del recente e meno recente passato. Il pri- mo passo per accantonare le rivalità nazionalistiche lo fece un francese il 9 maggio 1950: Robert Schuman, ministro degli Esteri, propose ad alleati ed ex-nemici di mettere insieme le risorse del carbone e la produzione dell’energia per dare mano alla ricostruzione dei rispettivi Paesi. L’Europa unita è nata quel giorno e quel giorno è ora la sua festa nazionale. Le tappe del lungo cammino che sta per appressarsi al giro di boa sono riassunte a pag. 9: qui è doveroso ricordare i padri fondatori della costruzione europea che per riconoscimento unanime sono, oltre a Schuman, il francese Jean Monet, il tedesco Konrad Adenauer e il nostro De Gasperi. L’ADESIVO EUROLOGO Sotto: le due versioni dell’eurologo. A per gli esercizi commerciali che accettano fin da ora anche pagamenti in euro; B per quelli che prevedono soltanto la doppia esposizione dei prezzi (in lire e in euro) rispettando la regola dell’arrotondamento. DISEGNO DI DANIELA VILLA ma singolare. Quindi diremo: 1 euro, ma anche 100 euro. Il termine “euri” è ortograficamente scorretto. Per i centesimi dovremo dire e scrivere cent sia al singolare sia al plurale (e non centesimo o centesimi). Oltre alla moneta l’Europa unita si è data anche una bandiera, che già da qualche tempo sventola a fianco di quella nazionale su tutti gli edifici pubblici e in tutte le cerimonie ufficiali. È un drappo blu con un cerchio formato da 12 stelle color oro. Il numero delle stelle non ha niente a che fare con il numero dei Paesi membri (che sono attualmente 15, di cui 12 aderenti all’area eu- ro, detta anche Eurolandia): è stato scelto perché fin dall’antichità è simbolo di perfezione, stabilità e forza. Come ogni Stato, inoltre, anche l’Unione ha dal 1985 il suo inno – l’Inno alla gioia, tratto dal quarto movimento della nona sinfonia di Ludwig van Beethoven, composta nel 1812 - e la sua festa, il 9 maggio. Perché proprio questo giorno? Per ricordare la proposta fatta dal ministro degli Esteri francese, Robert Schuman, il 9 maggio 1950 di mettere in comune le risorse di carbone e acciaio del suo Paese e della Germania federale in un’organizzazione aperta agli altri Stati europei. Un giorno storico, la data d’ini- zio del processo di unificazione europea. Il marchio pubblicato qui a destra si chiama “eurologo”. Sulle vetrine di molti esercizi commerciali è già apparso e forse ve ne sarete chiesti il significato: ebbene, sta a indicare che in quel negozio il prezzo delle merci è fissato anche in euro e che si possono fare acquisti anche nella moneta unica fin da ora, prima ancora cioè che essa sia entrata ufficialmente in circolazione. I commercianti che lo espongono si sono impegnati ad applicare il tasso di cambio ufficiale (1 € = 1936,27 lire) e a rispettare le regole di arrotondamento. A B LA PROVINCIA IN CASA 11 • Il quadro istituzionale dell’Unione Europea comprende una serie di organismi, con sedi in città diverse e poteri ben definiti. Eccoli: Consiglio dell’Unione Bruxelles. È l’organo che adotta le leggi dell’Unione ed è composto dai ministri dei governi degli Stati membri; le sue riunioni avvengono per settore di competenza (Esteri, Finanze, Sanità, eccetera). Partecipa al processo legislativo comunitario. Consiglio europeo È la riunione periodica dei capi di Stato e di governo per definire gli obiettivi generali dell’Unione. Parlamento europeo Strasburgo, Bruxelles Lussemburgo. Lo compongono i rappresentanti dei popoli degli Stati membri, eletti ogni 5 anni a suffragio universale diretto. I 626 deputati sono riuniti in gruppi politici. Venti commissioni permanenti preparano i lavori delle sedute plenarie. Il Parlamento approva il bilancio, partecipa al processo legislativo dell’Unione, rivolge interrogazioni al Consiglio e alla Commissione, esprime il proprio parere decisivo (parere conforme) in merito all’adesione di nuovi Paesi. 12 LA PROVINCIA IN CASA Commissione europea Bruxelles. È composta da 20 commissari (di cui due italiani: Romano Prodi, che ne è il presidente, e Mario Monti, commissario alla Concorrenza) designati per 5 anni dai governi degli Stati membri e indipendenti rispetto ai governi che li nominano. Tra i suoi compiti: vigilare sulla corretta applicazione dei Trattati istitutivi dell’Unione, proporre al Parlamento leggi comuni, definire il modo di raggiungere gli obiettivi dell’Europa unita. Corte di Giustizia Lussemburgo. È formata da 15 giudici (di cui uno italiano, il professor Antonio Mario La Pergola) e da 9 avvocati generali (di cui uno italiano, Antonio Tizzano), nominati per 6 anni dagli Stati membri. Assicura il rispetto dei Trattati, fornisce la corretta interpretazione delle loro disposizioni, dirime le controversie fra il diritto comunitario e il diritto dei singoli Paesi. Corte dei Conti Lussemburgo. Controlla le entrate e le spese dell’Unione e presenta una relazione annuale che viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee. I membri che la compongono vengono designati dal Consiglio europeo e sono scelti tra quanti abbiano svolto tale attività nei singoli Paesi membri. FOTO AGENZIA OLYMPIA Chi detiene il potere nell’Europa unita Pace e sviluppo. Alla base della creazione dell’Unione europea c’era – e continua a esserci – un binomio indissolubile: pace nel Vecchio Continente e sviluppo per accrescere il benessere di tutti. Di qui, via via, l’abbattimento progressivo di ogni ostacolo alla libera circolazione delle merci, delle persone e dei capitali, l’elaborazione di un diritto comunitario che tutela la libera concorrenza, l’accettazione di regole comuni per gestire la vita degli Stati, fino a giungere all’ultima, o meglio penultima, tappa che sta per prendere avvio. Ma perché, si sente dire in giro, è stato deciso di fondere le monete nazionali e farne una sola? Per una semplice ragione di buon senso economico. Una comunità di Paesi che non hanno più barriere a dividerli fra loro ha la necessità assoluta di disporre di un unico strumento di pagamento, interno e internazionale, per conseguire i benefici che le derivano da un unico grande mercato. Benvenuto... euro La Banca Centrale Europea • È il massimo organismo di politica monetaria. Ha sostituito l’Istituto Monetario Europeo (IME) e ha sede a Francoforte in un grattacielo di 36 piani PRESIDENTE chiamato Eurocenter. È diventata pienamente operativa dal 1° gennaio 1999. Attualmente è presieduta dall’olandese Wim Duisenberg. I suoi organi sono VICEPRESIDENTE il Direttorio di 6 membri (lo stesso presidente, un vicepresidente, un capo economista e 3 rappresentanti dei Paesi membri dell’Unione), e il Consi- CAPO ECONOMISTA glio, formato dai 15 presidenti delle Banche centrali. La Banca Centrale Europea e il Consiglio costituiscono il Sistema europeo delle banche centrali. RAPPRESENTANTI DI PAESI o gruppi di Paesi Tra i compiti principali della Banca Centrale Europea i più importanti sono: • definire e attuare la politica monetaria dell’Unione; • vigilare sulla stabilità dei prezzi; • svolgere le operazioni sui cambi gestendo le riserve in valuta extra-Unione (dollari, yen, franchi svizzeri); • garantire la copertura dei sistemi di pagamento; • autorizzare l’emissione di banconote (quella delle monete spetta ai singoli Stati membri). Inoltre la Banca Centrale Europea fornisce pareri sugli atti comunitari e sulle leggi che rientrano nelle sue competenze, e formula proposte da sottoporre alle istituzioni dell’Unione e alle autorità nazionali. DISEGNI DI DANIELA VILLA Due tipi di vantaggi. E quali saranno i vantaggi di tale operazione? Sono essenzialmente di due tipi: in termini finanziari, si evitano i costi di conversione di una moneta nell’altra, si eliminano gli oneri assicurativi contro il rischio di cambio, si annullano i tentativi di concorrenza sleale dovuti a forme di svalutazioni competitive; in termini politici, si forma un sentimento popolare ultranazionale, cementato dalle comuni origini storico-culturali dei Paesi europei. L’ultima tappa, per raggiungere l’obiettivo massimo, è quella di arrivare alla sovranazionalità: un unico Stato europeo ba- sato su un ordinamento confederale come quelli della Svizzera o degli Stati Uniti d’America. Quando si giungerà al traguardo? Difficile prevederlo, ma chi nel 1945 poteva prevedere ciò che fino ad oggi è stato fatto? Gli inglesi, che fanno parte dell’Europa dei 15 ma che non avranno, insieme con i danesi e gli svedesi, l’euro nel 2002, hanno scelto di stare per qualche tempo alla finestra a osservare lo sviluppo degli eventi. In Eurolandia entreranno in un secondo tempo: a breve, si sta dicendo a Londra. Essi infatti sostengono che fare la moneta unica pri- IL DEBUTTO UFFICIALE Nella pagina a lato: il presidente della Banca Centrale Europea, l’olandese Wim Duisenberg, durante la presentazione ufficiale delle nuove banconote avvenuta il 31 agosto a Francoforte. LA PROVINCIA IN CASA 13 Benvenuto... euro Stati Uniti, Europa dei 15, Giappone: tre mondi a confronto Ecco alcuni dei principali indicatori socio-economici delle grandi aree destinate a competere fra loro Stati Uniti Europa dei 15 Giappone 9.629,1 3.191,1 377,8 270,677 374,954 125,920 28,1 117,5 333,3 27.561 19.040 22.402 12.882 9.659 12.329 11,4 18,1 17,8 14 10,3 18,2 19,6 8,8 15,2 8,8 19,9 20,8 11,3 9,7 10,7 4,4 4,6 8,6 11,8 4,2 4 10 19 14 48 15 101 Produzione industriale (1990 = 100, 1996) Agricoltura 122 102 110 (superficie agricola utilizzata x 1000 ettari, 1997) 425,414 134,261 4.994 21 46,8 81 21 16 18 (1) 19 (1) 6 9 2 Superficie (x 1000 km ) Popolazione (x 1000) 2 Densità popolazione (abitanti x km ) Prodotto interno lordo pro capite (in euro, 1997) Consumi pro capite delle famiglie (in euro) Consumi delle famiglie (in % dei consumi generali) per: • alimentazione • alloggio • spese sanitarie • trasporti e comunicazioni • tempo libero, istruzione e cultura Disoccupazione (in %, 1998) • uomini • donne 2 Rete dei trasporti (in km x 1000 km , 1996) • autostrade • ferrovie Importazioni di energia (in % del consumo totale, 1986) Commercio (in % del commercio mondiale, 1988) • importazioni • esportazioni (1) esclusi gli scambi tra gli Stati membri Fonte: Comunità Europee, 2000 ma dell’unità politica del Continente è come mettere il carro davanti ai buoi. È prevalsa invece l’opinione contraria, dopo che è stato constatato il persistere di tali e tante diversità e resistenze politiche per l’unificazione materiale. Si è pensato perciò di creare il più presto possibile abitudini di vita comune attraverso l’adozione della moneta unica 14 LA PROVINCIA IN CASA nella certezza che poi, se l’operazione andrà a buon fine, sarà più facile fare l’unione politica. I prossimi “soci”. Comunque, a fronte del poco entusiasmo dimostrato da inglesi (59% contrari all’euro, 25% favorevoli, secondo l’ultimo sondaggio effettuato dalla Commissione Europea), da- FOTO DI AGOSTINO COLELLI nesi e svedesi (per entrambi, i pro-euro sono il 40% e i contro il 50%), va registrato che ben tredici nuovi Paesi dell’Europa orientale e meridionale si sono candidati all’Europa unita e dovrebbero essere in grado di entrare nell’Unione non appena avranno dimostrato la loro capacità di assolvere agli obblighi che l’adesione comporta. Appartengono o all’area ex-comunista sbriciolatasi con il crollo del muro di Berlino (Bulgaria, Polonia, Repubblica ceca, Romania, Slovacchia, Ungheria, più le tre Repubbliche baltiche di Estonia, Lettonia e Lituania), o alla regione dei Balcani (Slovenia) o al sud-Mediterraneo (Turchia, Malta e Cipro). Il giorno in cui tutti e tredici faranno parte dell’Europa unita, l’atlante del vecchio Continente avrà soltanto tre Paesi colorati in modo diverso: Norvegia, Islanda e Svizzera (l’ex-Unione Sovietica è un mondo a sé, ma chissà che anch’essa...).E sarà, quel giorno, un grande giorno per tutti. Verso la new economy. Il numero considerevole di domande d’ingresso sta a dimo- strare una sola cosa, al di là delle comprensibili cautele che un simile allargamento richiede: mercato unico e moneta unica sono una realtà con cui occorre fare i conti in questo avvio di globalizzazione e new economy. Sempre dal sondaggio della Commissione scopriamo che ben il 72% dei cittadini dell’Unione Europea ritiene che un aumento del numero degli Stati membri farebbe della comunità un soggetto più importante sulla scena internazionale e che per 64 persone su cento l’allargamento accrescerebbe la ricchezza culturale dell’Unione, garantendo meglio la pace e la sicurezza. Soltanto il 36% degli interpellati è dell’avviso che il proprio Paese perderebbe d’importanza in seguito alle nuove adesioni. Già ora, comunque, l’Europa diventa il più grande mercato del mondo e l’euro una moneta di riferimento in grado di vedersela con dollaro e yen. È improbabile, prevedono gli economisti, che i Paesi orientali non accettino NUOVI SCENARI PER LE IMPRESE Alle imprese italiane ed europee si dischiudono con la moneta unica nuovi orizzonti: l’azzeramento del rischio di cambio consentirà nuovi investimenti con ripercussioni positive sui livelli di occupazione. continua a pag. 30 LA PROVINCIA IN CASA 15 RITAGLIATE QUESTA TABELLINA Qui a fianco trovate una tabellina con la conversione lira/euro: ritagliatela e conservatela nel portafogli, potrà esservi utile per fare velocemente i conti nei primi giorni del passaggio all’euro, quando indubbiamente qualche perplessità potrà sorgere. 16 LA PROVINCIA IN CASA Dalla lira all’euro Lire 50 0,03 cent Lire 100 0,05 cent Lire 200 0,10 cent Lire 500 0,26 cent Lire 1.000 0,52 cent Lire 2.000 1,03 1 euro 3 cent Lire 5.000 2,58 2 euro 58 cent Lire 10.000 5,16 5 euro 16 cent Lire 50.000 25,82 25 euro 82 cent Lire 100.000 51,65 51 euro 65 cent Lire 500.000 258,23 258 euro 23 cent Nelle pagine seguenti trovate le banconote e le monete in euro riprodotte a grandezza naturale. Potete ritagliarle ed esercitarvi così a fare i nuovi conti e ad “addestrare” i figli alle loro piccole spese (vedere a pag. 39) ✃ Come sono fatte le banconote e le monete euro? • Le banconote saranno in sette tagli: da 5, 10, 20, 50, 100, 200 e 500 euro. Mentre di otto tipi saranno le monete: da 1 e 2 euro, e da 1, 2, 5, 10, 20, 50 centesimi. – finestre e portali, che simboleggiano lo spirito di apertura e di cooperazione che anima i Paesi europei; – un ponte in vari stili architettonici (sul retro), che richiama i FACSIMILE Banconota da 500 euro (uguale a lire 968.135). La grafica ricorda l’architettura del XX secolo con i suoi grattacieli • In ogni banconota, che è di colore diverso (grigio, rosso, blu, arancione, verde, giallo-marrone e porpora), sono riportati alcuni elementi grafici: Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio Banconota da 200 euro (uguale a lire 387.254). Vi è raffigurato l’impiego architettonico del ferro e del vetro nel primo Novecento ✃ FACSIMILE ✃ Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio LA PROVINCIA IN CASA 17 concetti di cooperazione e comunicazione; – il nome della valuta, scritto sia nei caratteri dell’alfabeto latino (EURO) sia in quelli dell’alfabeto greco (ΕΥΡΩ); – le iniziali della Banca Centrale Europea nelle cinque lingue ufficiali della Comunità; – la bandiera dell’Unione Europea. • Entro il 1° gennaio 2002 dovranno essere stampati 14,5 miliardi di banconote in euro, 10 dei quali saranno Retro della banconota da 500 euro (uguale a lire 968.135) Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio ✃ FACSIMILE Come sono fatte le banconote dell’euro? Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio 18 LA PROVINCIA IN CASA ✃ FACSIMILE Retro della banconota da 200 euro (uguale a lire 387.254) messi in circolazione per sostituire le banconote attualmente circolanti nei diversi Paesi. Il resto sarà mantenuto come riserva per la ricostituzione delle scorte. bordo dentellato “alla spagnola”. • Dal 15 dicembre 2001 negli uffici postali e bancari saranno disponibili 30 milioni di kit, composti da 53 monete ciascuno, del valore complessivo FACSIMILE Banconota da 100 euro (uguale a lire 193.627). Lo stile qui raffigutato ci riporta all’Europa del Barocco e Rococò • Le monete avranno per tutti i dodici Paesi un lato uguale, dove appaiono il valore e la raffigurazione dell’Europa; l’altro lato sarà diverso per ogni Paese. La moneta da 20 centesimi avrà per tutti i Paesi il Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio Banconota da 50 euro (uguale a lire 96.813). L’immagine simboleggia l’epoca del Rinascimento FACSIMILE ✃ ✃ LA PROVINCIA IN CASA 19 colori cangianti, dotata di fibre fluorescenti e con fili di sicurezza inseriti negli strati più profondi. • Per consentire ai non vedenti l’uso delle nuove banconote si sono adottate una filigrana diversa e differenti misure per ogni “taglio”. Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio 20 LA PROVINCIA IN CASA Retro della banconota da 50 euro (uguale a lire 96.813) ✃ FACSIMILE Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio Retro della banconota da 100 euro (uguale a lire 193.627) ✃ di 12,91 €, pari a circa 25.000 lire. Non si avranno, invece, kit di banconote: è stato deciso così per scoraggiare i falsari. Per rendere comunque difficile la falsificazione i nuovi biglietti di banca saranno stampati su carta filigranata con FACSIMILE Come sono fatte le banconote dell’euro? Banconota da 5 euro (uguale a lire 9.681). Gli elementi grafici si ispirano allo stile classico ✃ FACSIMILE Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio LA PROVINCIA IN CASA 21 ✃ Banconota da 10 euro (uguale a lire 19.362). La grafica ricorda l’architettura tardoromanica FACSIMILE Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio ✃ FACSIMILE Banconota da 20 euro (uguale a lire 38.725). Questo disegno si ispira alle maestose vetrate delle cattedrali gotiche FACSIMILE Queste sono le facce delle monete euro dei 12 Paesi Retro della banconota da 20 euro (uguale a lire 38.725) Faccia comune 2 euro 1 euro Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio FACSIMILE ✃ Retro della banconota da 10 euro (uguale a lire 19.363) 50 centesimi 20 centesimi 10 centesimi Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio FACSIMILE ✃ ✃ Retro della banconota da 5 euro (uguale a lire 9.681) 5 centesimi 2 centesimi 1 centesimo Ritagliare il facsimile lungo il tratteggio 22 LA PROVINCIA IN CASA Finlandia Francia Germania 2 euro 80,68 franchi belgi 2 euro 11,9 marchi fin. 2 euro 13,12 franchi fr. 2 euro 3,92 marchi ted. 1 euro 13,76 scellini 1 euro 40,34 franchi belgi 1 euro 5,95 marchi fin. 1 euro 6,56 franchi fr. 1 euro 1,96 marchi ted. 50 centesimi 968,14 lire 50 centesimi 6,88 scellini 50 centesimi 20,17 franchi belgi 50 centesimi 2,97 marchi fin. 50 centesimi 3,28 franchi fr. 50 centesimi 0,98 marchi ted. 20 centesimi 387,25 lire 20 centesimi 2,75 scellini 20 centesimi 8,06 franchi belgi 20 centesimi 1,19 marchi fin. 20 centesimi 1,31 franchi fr. 20 centesimi 0,39 marchi ted. 10 centesimi 193,63 lire 10 centesimi 1,38 scellini 10 centesimi 4,03 franchi belgi 10 centesimi 0,59 marchi fin. 10 centesimi 0,66 franchi fr. 10 centesimi 0,20 marchi ted. 5 centesimi 96,81 lire 5 centesimi 0,69 scellini 5 centesimi 2,02 franchi belgi 5 centesimi 0,30 marchi fin. 5 centesimi 0,33 franchi fr. 5 centesimi 0,10 marchi ted. 2 centesimi 38,73 lire 2 centesimi 0,27 scellini 2 centesimi 0,80 franchi belgi 2 centesimi 0,12 marchi fin. 2 centesimi 0,13 franchi fr. 2 centesimi 0,04 marchi ted. 1 centesimo 19,36 lire 1 centesimo 0,13 scellini 1 centesimo 0,40 franchi belgi 1 centesimo 0,06 marchi fin. 1 centesimo 0,06 franchi fr. 1 centesimo 0,02 marchi ted. Italia Austria 2 euro 3.872,54 lire 2 euro 27,52 scellini 1 euro 1.936,27 lire Belgio LA PROVINCIA IN CASA 23 Queste sono le facce delle monete euro dei 12 Paesi Grecia Irlanda Lussemburgo 2 euro 682 dracme 2 euro 1,58 sterline irl. 2 euro 80,68 franchi luss. 1 euro 341 dracme 1 euro 0,79 sterline irl. 50 centesimi 170,5 dracme Portogallo Spagna 2 euro 4,40 fiorini ol. 2 euro 400 escudos port. 2 euro 332 pesetas sp. 1 euro 40,34 franchi luss. 1 euro 2,20 fiorini ol. 1 euro 200 escudos port. 1 euro 166 pesetas sp. 50 centesimi 0,39 sterline irl. 50 centesimi 20,17 franchi luss. 50 centesimi 1,10 fiorini ol. 50 centesimi 100 escudos port. 50 centesimi 83 pesetas sp. 20 centesimi 68,2 dracme 20 centesimi 0,16 sterline irl. 20 centesimi 8,07 franchi luss. 20 centesimi 0,44 fiorini ol. 20 centesimi 40 escudos port. 20 centesimi 33,2 pesetas sp. 10 centesimi 34,1 dracme 10 centesimi 0,08 sterline irl. 10 centesimi 4,03 franchi luss. 10 centesimi 0,22 fiorini ol. 10 centesimi 20 escudos port. 10 centesimi 16,6 pesetas sp. 5 centesimi 17,05 dracme 5 centesimi 0,04 sterline irl. 5 centesimi 2,02 franchi luss. 5 centesimi 0,11 fiorini ol. 5 centesimi 10 escudos port. 5 centesimi 8,3 pesetas sp. 2 centesimi 6,82 dracme 2 centesimi 0,01 sterline irl. 2 centesimi 0,81 franchi luss. 2 centesimi 0,04 fiorini ol. 2 centesimi 4 escudos port. 2 centesimi 3,32 pesetas sp. 1 centesimo 3,41 dracme 1 centesimo 0,005 sterline irl. 1 centesimo 0,40 franchi luss. 1 centesimo 0,02 fiorini ol. 1 centesimo 2 escudos port. 1 centesimo 1,66 pesetas sp. 24 LA PROVINCIA IN CASA Paesi Bassi Benvenuto... euro Come si effettuano la “conversione” e “l’arrotondamento” Impariamo subito a fare i conti con i centesimi esempio A • Per convertire .000 = € 5,16 un importo dalla lire 10 lira all’euro (10.000 : 1936,27=5,164) gola è inferiore bisogna la terza cifra dopo la vir dividerlo per il fetto perciò si arrotonda per di tasso di conversione (1936,27) lire 28.500 = (vedi esempi A, B e C) esempio D a 5, 25 € 20 = lire 38.7 .725) (20 X 1936,27 = 38 € 14,72 esempio B • Per convertire un importo dall’euro alla lira, bisogna moltiplicarlo per il tasso di conversione (1936,27) (vedi esempio D) (28.500 : 1936,27 = 14,719) la terza cifra dopo la virgola è superiore a 5, perciò si arrotonda per eccesso In pizzeria coperto pizza birra dolce caffè totale • L’importo risultante dalla conversione può avere la virgola; in questo caso i decimali devono essere arrotondati secondo una regola precisa: – se la terza cifra dopo la virgola è inferiore a 5, la seconda resta immutata (arrotondamento per difetto, come nell’esempio A); – se la terza cifra dopo la virgola è superiore o pari a 5, la seconda è aumentata di una unità (arrotondamento per eccesso, come negli esempi B e C). € 1,10 € 7,20 € 4,00 € 5,80 € 1,29 € 19,39 (lire 37.544) Al supermercato esempio C ,70 lire 36.200 = € 18 18,695) (36.200 : 1936,27= la virgola la terza cifra dopo è pari a 5, perciò cesso si arrotonda per ec pasta 500g latte 1 l pane 1 kg detersivo 5 kg olio d’oliva 1 l totale (lire 27.301) € 0,60 € 1,20 € 1,00 € 7,90 € 3,40 € 14,10 LA PROVINCIA IN CASA 25 Benvenuto... euro Cominciamo a capire i prezzi in euro a partire dagli esempi più comuni Forse, nel cambio dell’auto, il venditore ci risparmierà il fastidio di conteggiare i cent ... così un’automobile media potrà costare 12.500 euro... Il giornale Normalmente il quotidiano costa 1500 lire (= € 0,77): che cosa avverrà nei giorni in cui ha il settimanale allegato e il suo prezzo sale a 2200 lire? La conversione esatta dà € 1,14: subiremo arrotondamenti a 0,80 e 1,15 euro? Un televisore medio si compra nei supermarket a 459.000 lire più IVA del 20%: avremo anche qui una cifra tonda? ...un televisore potrà costare 284 euro... Giocata al Superenalotto Lire 1.900 = 0,98 euro Visita medica specialistica Lire 250.000 = 129 euro La bolletta telefonica Già da qualche mese la riceviamo con l’indicazione dei due importi: dal 1° gennaio 2002 dovremo pagarla in posta o in banca anche con i centesimi Ingresso al cinema Per andare a vedere un film in prima visione spendiamo oggi 13 o 14 mila lire. Convertito in moneta unica, il biglietto ci costerà 6,71 o 7,23 euro (se non ci saranno ritocchi) Anche al bar potremo trovarci alle prese con i decimali ...1 caffè costerà 77 centesimi di euro Un chilo di mele 1,50 euro (lire 2.900 circa) Biglietto aereo Roma-Milano Potrà costare 102-104 euro (lire 200.000 circa) Posto allo stadio o al Palasport Non in tribuna numerata 12-25 euro (lire 23.250-48.400 circa) 1 litro di olio extravergine d’oliva 4 euro (lire 7.745) 26 LA PROVINCIA IN CASA Ragazzi, attenti quando entrate in un negozio di musica ...un cd audio costerà 19 euro e 11 centesimi e i misteri dell’euro Il “Detective dell’Impossibile” indaga sui misteri della nuova moneta europea e ne rivela le curiosità Testo di Alfredo Castelli – Disegni di Lucio Filippucci LA PROVINCIA IN CASA 27 Benvenuto... euro Abituatevi a chiedere sempre il resto e a non 28 LA PROVINCIA IN CASA sottovalutare i centesimi: 25 cent valgono quasi 500 lire Creato da Alfredo Castelli – Disegni di Lucio Filippucci – © Sergio Bonelli Editore LA PROVINCIA IN CASA 29 Le avventure di Martin Mystère sono pubblicate mensilmente da Sergio Bonelli Editore. FOTO AGENZIA LAURA RONCHI-TONY STONE Benvenuto... euro La rivoluzione entra nella nostra vita quotidiana segue da pag. 15 • La spesa e le carte di credito una valuta come l’euro una volta entrata a regime; e lo stesso si può dire per quelli del Nord e del Centro-Africa. Così come probabilmente ci sarà battaglia fra la quotazione delle materie prime in dollari o in euro. SI INSTAURANO NUOVI CONTATTI Mettere i cittadini europei in contatto con nuove realtà imprenditoriali, commerciali, tecnologiche: è uno dei grandi obiettivi che la moneta unica permetterà a tutti di conseguire in breve tempo. continua a pag. 33 30 LA PROVINCIA IN CASA DISEGNI DI DANIELA VILLA FOTO AGENZIA OLYMPIA Una frustata micidiale. «La fisicità della moneta unica a partire dal prossimo gennaio darà una spinta competitiva fra i vari Paesi», ha recentemente dichiarato l’economista Alberto Quadrio Curzio, preside della facoltà di Scienze Politiche all’Università Cattolica. «Il fatto di poter confrontare immediatamente i prezzi delle merci senza più il velo del cambio sarà una frustata competitiva micidiale che finirà per costringere le imprese che vivono di rendite di posizione a uscire dal mercato. Io credo che questo scenario i grandi investitori lo stiano già anticipando premiando l’euro». E nei fatti, dopo mesi e mesi di caduta rispetto al dollaro, la moneta unica ha preso a rialzare la testa, collocandosi alle quotazioni di un anno fa. Finora è solo una moneta virtuale, c’è e non c’è, niente più che una unità di conto, così come lo era il vecchio Ecu. Con essa, tuttavia, dal 1° Nei negozi che espongono l’eurologo (vedi pag. 11) è già possibile controllare i prezzi in euro e, se si possiede una carta di credito accettata dall’esercizio commerciale, pagare le merci con la moneta unica. Infatti tutte le carte di credito e di prelievo (Bancomat) attualmente in circolazione consentono di effettuare acquisti, indifferentemente, in lire e in euro. Le carte, poi, non devono essere sostituite: valgono quelle già emesse, che mantengono lo stesso numero di codice segreto. Gli esperti stimano che, almeno nei primi tempi, l’uso delle carte Bancomat si incrementerà di molto, sia per la scarsa disponibilità di monetine circolanti sia per la poca abitudine a maneggiare gli spiccioli in centesimi. I quali centesimi, come abbiamo già detto, non vanno trascurati: 72 cent di qua, 67 cent di là fanno alla fin fine poco meno di 2.700 lire, e con questa cifra si può comprare un bel cono di gelato da gustare in un pomeriggio di sole. Convertire mentalmente Chi non dispone di una calcolatrice con il cambio lira/euro già impostato (euroconvertitore), può abituarsi all’operazione con questi semplici calcoli mentali, che portano a cifre molto vicine al risultato matematico: • cambio euro/lira - si moltiplica per mille e poi si raddoppia (esempio: quanto fa € 300 in lire? Si moltiplica prima 300 per 1.000 [= 300.000] e poi il risultato per 2 [= 600.000]). In realtà, la conversione esatta dà una cifra un po’ più bassa: 580.881; • cambio lira/euro – si divide per mille e poi nuovamente per 2 (esempio: quanto fanno 12.000 lire in euro? Si divide 12.000 per 1.000 [= 12] e poi il risultato per 2 [= 6]). In realtà, la conversione esat- la conversione, di alterare o di arrotondare le cifre pattuite. Naturalmente, dopo il 1° gennaio 2002, tutti i nuovi contratti vanno stipulati soltanto in euro. Stipendi, pensioni e tredicesime Dal 1° gennaio del prossimo anno stipendi e pensioni verranno erogati in euro. Ma c’è di più: è pronto presso il ministero del Tesoro il decreto per il pagamento delle tredicesime in moneta europea ai primi del mese di dicembre. Una ragione in più per abituarsi fin da ora a fare bene i conti. Viaggi ta dà una cifra un poco più alta: 6,20. Bollette e tasse, affitti e mutui Non ci saranno cambiamenti di sorta. Gli importi finora espressi in lire verranno riconvertiti e rideterminati in euro, fino all’ultimo centesimo. In particolare, per quanto riguarda affitti e mutui, si dovrà applicare il “patto di stabilità dei contratti” previsto dal Trattato di Maastricht che vieta, nel- È qui che si avranno in un primo tempo i benefici maggiori dall’introduzione della moneta unica. Chi è abituato a viaggiare molto si accorgerà subito come tutto diventa più semplice, e più conveniente. È stato infatti calcolato che un italiano che parte con un milione in tasca per visitare tutti i Paesi europei ne spende la metà solo in commissioni di cambio, perdendo in aggiunta un’infinità di tempo. Questo non avverrà più: in tutti i 12 Paesi dell’area euro si potrà spendere la moneta con cui si è partiti grazie alle parità di cambio bilaterali (lira/marco, marco/franco, franco/dracma, eccetera) fissate in modo irrevocabile. Secondo le stime elabo- rate dagli specialisti, gli uffici cambio dell’Unione Europea perderanno per questo una rendita enorme: quasi 4 mila miliardi fino al 2010. Quattromila miliardi che non usciranno più dalle tasche dei viaggiatori europei. Francobolli Già ora portano la doppia indicazione in lire e in euro, e si potranno usare per l’affrancatura della corrispondenza anche dopo il 1° gennaio 2002. Ma da quella data le Poste dovranno emetterne soltanto nella moneta unica. Un buon esercizio per prendere confidenza con il cambiamento è dunque quello di rammentare che per una lettera normale dovremo spendere 0,41 euro e per la posta prioritaria 0,62. I filatelici stiano sull’avviso: la prima emissione esclusivamente in euro sarà da collezione. Multe È arrivata una buona notizia: le “linee guida” per il passaggio definitivo alla moneta europea hanno stabilito che nelle sanzioni pecuniarie non saranno considerati i decimali. Insomma, cifra tonda per chi infrange le regole del Codice della Strada o non è in regola con le amministrazioni pubbliche. Esempio: chi viene multato per 60 mila lire, equivalenti a € 30,99, non solo non subirà l’arrotondamento a € 31 ma ne pagherà solo 30, con un “risparmio” di 1912 lire, cioè quasi il 3,2 per cento. Per saperne di più I navigatori di Internet hanno a disposizione numerosi siti per approfondire la loro conoscenza sulla “rivoluzione” monetaria che sta arrivando: • www.tesoro.it/euro (sito a cura del ministero del Tesoro); • www.europa.eu.int/ euro/html/entry.html (sito multilingue per spiegare a tutti i cittadini europei la funzionalità della moneta unica); • www.villaggioeuro. tesoro.it/ (“cittadella” itinerante per l’Italia che adotta come unica valuta i facsimile di euro, con l’obiettivo di sensibilizzare e familiarizzare la gente con il nuovo mezzo di pagamento); • www.monetaunica.it (informazioni sull’euro: le tappe per giungere all’adozione, le sue conseguenze per i cittadini, le imprese, la pubblica amministrazione, il fisco; banca dati degli esercizi commerciali che hanno aderito alla moneta unica): • http://europa.eu.int/ euro; • http://eurolandia. tin.it. Inoltre ha sede a Milano una rappresentanza della Commissione Europea in grado di fornire tutte le informazioni. Il suo indirizzo è: Corso Magenta, 59 tel. 02/4675141 fax 02/4818542 e.mail: [email protected] sito Internet: http://www.uemilano.it LA PROVINCIA IN CASA 31 Benvenuto... euro Che cosa fare con i conti in banca • In banca la campagna euro è già in pieno svolgimento. I maggiori istituti bancari hanno messo a disposizione una infinità di dépliant con tutte le istruzioni per l’uso, invitando la clientela a non ridursi all’ultimo minuto per la sostituzione dei libretti di assegni, dei conti correnti e quant’altro: recarsi agli sportelli mercoledì 2 gennaio 2002 sarebbe una follia, le code già si prevedono interminabili. La conversione dei propri conti da lire in euro si può fare fin da ora, con maggior comodità. Ma vediamo nei dettagli le singole operazioni. Conti correnti Si possono già aprire in euro, senza alcun costo aggiuntivo, compilando un apposito modulo. Viene conservato lo stesso numero di conto corrente ed è garantita l’applicazione di tutte le condizioni in atto (tassi d’interesse attivi e passivi, spese, commissioni, eccetera). Inoltre sono mantenuti, con le stesse moda- 32 LA PROVINCIA IN CASA lità, tutti i servizi accessori eventualmente richiesti (domiciliazione delle utenze come quelle di gas, luce e telefono, coperture assicurative, e via dicendo). Con l’apertura del conto corrente in euro viene consegnato anche un carnet di assegni, che dovranno essere compilati come diremo fra poco. Sul conto corrente in euro si può continuare a operare liberamente in lire fino al 31 dicembre 2001 e ogni tipo di operazione (bonifici, paga- attuale, ma cambia il colore, e il logo €, ben visibile, sostituisce la parola “lire” nelle due righe dove bisogna indicare l’importo in cifre e in lettere. Da ricordare: non si possono emettere assegni espressi in euro utilizzando i moduli di assegno in lire, e viceversa, né modificare la scritta lire o euro stampata sull’assegno. Fino al 31 dicembre 2001 è possibile emettere o ricevere assegni in lire o in euro; dopo sarà barra (esempio: € 136 si scrive “centotrentasei/00”). Un consiglio: fatevi dare un nuovo libretto d’assegni ed esercitatevi a compilarlo secondo le nuove regole. Poi stracciatelo perché non vada in circolazione e annullate la matrice. mento delle bollette, versamenti e prelevamenti con assegno, eccetera) può essere effettuato indifferentemente nelle due valute. Solo le operazioni in contante dovranno necessariamente essere fatte in lire fino alla fine dell’anno. obbligatorio l’uso esclusivo degli assegni in euro. è valido fino a 1.000 euro (equivalenti a 1.936.270 lire) e, per scaglioni successivi, si arriva fino ad assegni di 500.000 euro (equivalenti a 968.135.000 lire). Assegni in euro Sono un po’ diversi da quelli in lire, ma il cambiamento non dovrebbe comportare eccessivi problemi. Resta immutato il formato Compilazione degli assegni in euro Bisogna indicare sempre due cifre decimali, anche se esse sono uguali a zero (esempio: la cifra tonda di 136 euro va scritta “€ 136,00”). Nella riga in alto a destra per l’indicazione in cifre i decimali vanno separati con una virgola; nella riga per l’indicazione in lettere vanno separati da una Assegni circolari in euro Presso i maggiori istituti bancari sono già disponibili assegni circolari in euro in tagli diversi. Il primo taglio Bonifici in euro Già da qualche anno nei Paesi dell’Unione Europea le transazioni finanziarie e i pagamenti sono effettuati nella moneta unica. L’euro, inoltre, può essere adoperato anche come moneta di pagamento negli altri Paesi 3 • FOTO DI AGOSTINO COLELLI segue da pag. 30 del mondo. Su un conto corrente in lire è già possibile inviare e/o ricevere bonifici in euro. Fatture Dal 1° gennaio 2002 tutte le fatture dovranno essere emesse in euro. Quelle eventualmente in circolazione per l’incasso, che siano state emesse in lire, dovranno essere pagate dopo la data fatidica del prossimo anno esclusivamente nel loro controvalore in euro, decimali compresi. Gli ordini di incasso elettronico (Mav, Rid, Ri.Ba) è già possibile emetterli in euro. Carte di credito e Bancomat Ne abbiamo accennato nelle pagine precedenti, ma vale la pena ribadirlo: tutte le carte di credito e le Bancomat consentono già di effettuare operazioni nelle due monete e, convertendo subito il conto corrente, non è necessario sostituirle. Dal prossimo anno queste stesse carte consentiranno di prelevare euro dagli sportelli automatici e di effettuare gli acquisti nella nuova moneta. Le banche assicurano che entro la prima settimana del 2002 quasi tutti i 300 mila sportelli sparsi per l’Italia erogheranno banconote nei tagli da 10, 50 e in certi casi 20 euro. gennaio 1999 già si potevano effettuare pagamenti con le carte di credito, i Bancomat, i vaglia postali, gli assegni, per chi aveva convertito il proprio conto corrente. Ma chi l’ha fatto? Risulta che noi italiani, primi in Europa quanto a entusiasmo nei riguardi della costruzione unitaria, siamo tra gli ultimi ad esserci “attrezzati” in tempo con l’euro. Efficienza e qualità. Si avrà, insomma, uno sviluppo del commercio internazionale più sano. E anche l’azienda più piccola, che non ha mai pensato di esportare i propri prodotti o di intrattenere rapporti con l’estero, troverà abbattuti davanti a sé i molti ostacoli, non ultimi quelli di natura psicologica, che finora l’avevano trattenuta dall’affacciarsi in altre aree geografiche e commerciali: basti pensare alle oscillazioni dei cambi che niente hanno a che vedere con le strategie aziendali o la capacità imprenditoriale. Le sue armi vincenti per competere sui nuovi panorami che le si spalancheranno di fronte si chiamano efficienza e qualità, e solo questi diverranno il metro di giudizio per le scelte finali del consumatore. UN FASTIDIO IN PIÙ Dalle attuali cinque monete circolanti nel nostro Paese passeremo a otto: e questo costituirà uno dei problemi pratici meno piacevoli per noi italiani. Dovremo tornare ai borsellini. Occupazione e benessere. Parliamo dunque di lui, del consumatore, cioè di noi stessi, e vediamo quali benefici trarranno i cittadini LA PROVINCIA IN CASA 33 UNA SFIDA A TRE Scomparsa da un pezzo la sterlina come moneta di riferimento nelle transazioni internazionali, l’euro si inserisce ora nella sfida mondiale competendo alla pari con dollaro e yen. dall’euro. Occupazione e benessere, in primo luogo. Ci siamo tanto abituati alle perturbazioni monetarie che dimentichiamo facilmente un fatto incontestabile: il movimento al rialzo e al ribasso delle monete frena la crescita delle imprese e quindi riduce il numero della manodopera impiegata. Si è calcolato che la grave crisi economica del 1995 sia costata all’Unione Europea uno stop produttivo equivalente a non meno di un milione e mezzo di posti di lavoro. Inoltre, riducendo gli oneri finanziari derivanti dall’uso di valute diverse nelle operazioni commerciali, la moneta unica consentirà alle aziende di trasferire alla propria clientela parte dei vantagcontinua a pag. 37 FOTO AGENZIA OLYMPIA Benvenuto... euro Che cosa è il Cep di Milano • In vista del cosiddetto “periodo transitorio” (1°gennaio 1999 - 1° gennaio 2002) per l’introduzione dell’euro, il governo italiano ha dato il via nel 1997 alla creazione dei Comitati Provinciali per l’Euro, denominati Cep, presieduti dai prefetti. Il compito di tali organismi è di fare da raccordo fra l’amministrazione statale e gli enti locali, in modo da assicurare la massima informazione sul processo di introduzione della moneta unica, coinvolgendo cittadini e associazioni, e individuare e risolvere gli eventuali problemi laddove nascessero in seno alle stesse pubbliche amministrazioni. 34 LA PROVINCIA IN CASA Il Cep di Milano, fra i cui componenti troviamo anche la Provincia, è nato nel 1998. Da quel momento la Provincia è diventata parte attiva nel processo di promozione della conoscenza e dell’impiego dell’euro, soprattutto nei riguardi dei cittadini e delle imprese. Otto sono i progetti di intervento della Palazzo Isimbardi sede della Provincia di Milano. Provincia, dotatasi di un Gruppo di lavoro che ha elaborato un piano operativo di attuazione: • conversione documentale, • documenti programmatici e finanziari, • conversione valutaria, • statistiche, • riduzione delle transazioni in contanti, • comunicazione, • adeguamento dei sistemi informativi, • formazione del personale. Non solo: la Provincia fornisce anche assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali del territorio e assicura il coordinamento tra i diversi soggetti che partecipano ai processi amministrativi. Oltre alla Provincia, fanno parte del Cep di Milano la Camera di Commercio, gli uffici periferici del ministero del Tesoro, delle Finanze e della Pubblica Istruzione, la Banca d’Italia, tre Comuni con popolazione superiore ai 15 mila abitanti (Milano, Monza e Legnano), gli Ordini professionali degli avvocati e dei dottori commercialisti, i principali istituti bancari della provincia, le categorie professionali e produttive, i sindacati, le associazioni dei consumatori, Assintel e le Poste italiane. Il Cep di Milano ha sede in Corso Monforte n. 11 - tel. 02.77581, 02.77584136 fax 02.781990. C’è già chi soffre di “stress da moneta” • Ha già un nome la malattia causata dall’introduzione della moneta unica: si chiama “eurostress” e colpirebbe il 20 per cento degli italiani, soprattutto anziani, persone ansiose e metodiche che non accettano di modificare le proprie abitudini. Come si comporteranno le vittime della "sindrome euro"? Il neuropsichiatra Stefano Pal- DISEGNI DI DANIELA VILLA • «Signori, attenzione, prego. La lezione comincia». All’inizio di settembre, a Milano, ha preso avvio il primo vero corso di psicologia pratica per “addetti ai lavori” sul rapporto con il consumatore che si presume un po’ frastornato dall’uso dell’euro. Alunni: una trentina di baristi e commessi di una famosa lanti, dell’Università di Firenze, ha risposto così: «Ignoreranno il problema fino all’ultimo, rinviandolo a quando la lira scomparirà dalla circolazione. E poi faranno di tutto per delegare ad altri le operazioni monetarie, chiedendo a qualcuno di andare in banca per loro o, più semplicemente, rivolgendosi ai negozianti per i calcoli nella nuova valuta». Ma nessuna paura: in poco tempo il disturbo sparisce e si riacquista la serenità di prima. pasticceria della metropoli. Finalità: imparare a trattare con la gente che avrà poca dimestichezza con la nuova moneta, non scoraggiarla di fronte alle perplessità che avrà sicuramente, aiutarla a fare i suoi conti. In prospettiva, diventare una sorta di "consulente" personale per il vecchio e nuovo cliente. • E c’è anche il problema dei carrelli dei supermercati. Quanto costerà sbloccarli? Oggi occorre una mone- ta da 500 lire, e domani? Alcune catene di supermarket hanno deciso: bisognerà inserire una moneta da 2 euro, pari a poco meno di 3.900 lire, che ha le stesse dimensioni di quella richiesta attualmente. Questo, almeno, in un primo momento, in attesa di sostituire il bloccaggio di decine di migliaia di carrelli. Altre catene si accontenteranno di chiedere una moneta da 1 euro dopo aver cambiato i dispositivi di aggancio. In ogni caso, l’aumento per il "noleggio" del carrello della spesa è considerevole: di circa otto volte nel primo caso e di circa quattro nel secondo. • Per i collezionisti la Zecca italiana ha riservato una sorpresa. Alla fine dell’anno sarà messa in vendita l’ultima moneta ante-euro espressamente destinata ai numismatici: sarà in argento e del valore di mille lire. Farà parte della “Serie del millesimo 2001”. Su una faccia apparirà l’effigie di Giuseppe Verdi, sull’altra verrà raf- figurato il Teatro alla Scala di Milano. Con questo addio alla lira si vuole anche commemorare il centesimo anniversario della morte del “cigno di Busseto”. • In assoluta segretezza stanno circolando per l’Italia speciali convogli ferroviari e su strada, accuratamente blindati. Sono quelli che trasportano le banconote e le monete euro da mettere in circolazione. Il prezioso carico viene consegnato alle sedi periferiche della Banca d’Italia, le quali hanno il compito di rifornire dapprima banche e uffici postali, quindi grandi magazzini ed esercizi commerciali, e da ultimo i cittadini, che dal 15 gennaio avranno a disposizione 30 milioni di confezioni con 53 monete ciascuna, del valore di 12,91 euro. Di pezzi metallici entro l’anno ne saranno distribuiti circa 7 miliardi, del peso complessivo di 40 mila tonnellate. Un “tesoro” gigantesco, pari a quasi 2 miliardi e mezzo di euro, poco meno di 5 mila miliardi delle vecchie care lire. LA PROVINCIA IN CASA 35 Benvenuto... euro Area Euro. L’area dei Paesi che partecipano all’Unione Economica e Monetaria Arrotondamento. Procedimento secondo il quale, nella conversione in euro della moneta nazionale, si usano soltanto due decimali, eliminando gli altri. Se il terzo decimale è compreso fra 0 e 4, il secondo rimane invariato. Se il terzo decimale è compreso tra 5 e 9, il secondo viene elevato di una unità. Comitati Euro Provinciali. Sono gli organi ai quali, a livello territoriale, è affidata l’attività di coordinamento sulla moneta unica. Istituiti tramite le Prefetture, utilizzano il sistema delle Camere di Commercio per attività di formazione e informazione e per iniziative promozionali. Comitato Euro Nazionale. Istituito presso il Ministero del Tesoro, ha il compito di organizzare il passaggio alla nuova moneta. È composto da rappresentanti di organismi pubblici e privati a livello centrale. Continuità dei contratti. Indica l’impossibilità di recedere unilateralmente da un contratto perché il suo riferimento monetario è passato da lira a euro. Per contratto si intendono non solo le pattuizioni tra privati o tra privati e enti pubblici, ma anche le di- 36 LA PROVINCIA IN CASA sposizioni normative, le decisioni giudiziarie, gli atti amministrativi, gli strumenti di pagamento. Criteri di convergenza. Sono stati fissati dal Trattato di Maastricht per gli Stati membri che intendono partecipare all’Unione Economica e Monetaria. Riguardano la stabilità dei prezzi, la situazione finanziaria pubblica, il rispetto dei margini di fluttuazione all’interno del Sistema Monetario Europeo. I valori dei parametri si riferiscono alla fine del 1997. Debito pubblico. È la somma dei deficit annuali accumulati da uno Stato nel corso della sua storia. il valore anche in euro per facilitare la comparazione dei prezzi. Ecu. È l’unità di conto europea costituita dalla media comparata delle monete dei Paesi che facevano parte della Comunità Europea nel 1979. Il 1° gennaio 1999, con l’introduzione dell’euro, è stata sostituita dalla moneta unica con il rapporto 1 a 1. Così i contratti di mutuo stipulati in Ecu prima di quella data sono automaticamente convertiti in euro senza alcun’altra variazione. Eurologo. Marchio di qualità ideato dalla Commissione Europea per garantire tutela al consumatore quando acquista in euro e correttezza sui prezzi esposti, specie per quanto riguarda gli arrotondamenti. Può essere Deficit pubblico. È Doppia circolazione delle monete. Dal 1° Doppia indicazione dei prezzi. Esclusi i commercianti contraddistinti dal marchio Eurologo, la scelta di esporre i prezzi nelle due monete è facoltativa. Moltissimi esercizi tuttavia riportano Importi intermedi. Per gli importi molto piccoli, l’arrotondamento può avere una consistente distorsione. Per ovviare a questo si devono usare più di due decimali, in modo da ridurre lo scarto derivante dalla conversione. Inflazione. Diminuzione del potere d’acquisto di una moneta. Secondo il Trattato di Maastricht, il tasso medio di ogni Paese aderente all’euro non deve superare di 1,5 punti percentuali quello dei tre Paesi migliori. Prodotto interno lordo (Pil). L’insieme del valore di prodotti e servizi ottenuto da un Paese in un anno. Secondo il Trattato di Maastricht, il deficit e il debito pubblico, rapportati al Pil, devono mantenersi al di sotto, rispettivamente, del 3% e del 60%. l’indebitamento dello Stato in un anno. Lo compongono la differenza tra entrate e uscite dello Stato e la spesa per gli interessi sul debito pubblico. gennaio al 28 febbraio 2002 in Italia circoleranno i contanti sia in valuta nazionale sia in lire. Questa fase, che per noi è di 60 giorni, sarà ridotta in alcuni Paesi. cambi entro il limite massimo del +/- 15%. L’euro, ovviamente, può fluttuare rispetto a tutte le altri valute estranee all’Unione Economica e Monetaria (dollaro, yen, eccetera). richiesto alle Camere di Commercio o alle Associazioni di categoria. Fluttuazioni delle valute. Sono le oscillazioni del cambio di una valuta con l’altra. I tre Paesi che non aderiscono all’euro (Gran Bretagna, Danimarca e Svezia) possono far oscillare i Stabilità monetaria. È uno dei parametri-base fissati a Maastricht: richiede stabilità della moneta, senza svalutazioni o deprezzamenti, per 24 mesi. Tassi di conversione. Sono i tassi di cambio introdotti il 1° gennaio 1999 tra l’euro e le monete nazionali che aderiscono all’Unione Monetaria Europea. Sono fissi e vengono espressi con sei cifre (€ 1 = L. 1936,27). DISEGNI DI DANIELA VILLA Le parole-chiave per intenderci sulla moneta unica FOTO DI AGOSTINO COLELLI segue da pag. 34 gi ottenuti: in soldoni, prodotti meno cari, quindi minori esborsi a carico del compratore e più denaro nelle sue tasche. Più denaro disponibile significa più possibilità di spendere, e più si spende più si alimenta il mercato. Cresce la domanda di beni e servizi e, per farle fronte, le aziende devono allargarsi, hanno bisogno di nuovi addetti, e via così: è il meccanismo di un’economia bene impostata. Infine, l’adozione della moneta unica abbasserà il livello dei tassi di interesse rispetto ai valori attuali: le aziende avranno più denaro per gli investimenti e, aumentando gli investimenti, si creano nuovi posti di lavoro. I costi tecnici. Certo, il passaggio all’euro ha anche il suo rovescio della medaglia. Non solo per le imprese, ma anche per tutta la Pubblica Amministrazione ci sono, all’inizio, costi non irrilevanti da mettere in bilancio. Aggiornare i listini prezzi, stampare nuovi moduli, libretti d’assegni e bollettini di conto corrente, cambiare in ogni ufficio pubblico e pri- vato il software dei sistemi informatici, addestrare il personale alle nuove regole, informare la cittadinanza, modificare il capitale delle società e il valore delle azioni, sostituire migliaia di normative (dal codice civile alle leggi generali di finanziamento, dai regolamenti alle molte disposizioni locali, eccetera), stampare le nuove banconote (entro il 1° gennaio 2002 l’Italia ne dovrà emettere due miliardi e 380 milioni, sui 14 miliardi e mezzo di pezzi che sono la “dotazione” complessiva dei 12 Paesi dell’euro), coniare una montagna di nuove monete metalliche (la nostra Zecca provvederà a rifornirne anche il Vaticano e San Marino), per ritirare poi e mandare al macero il vecchio circolante entro il mese di luglio: tutto ciò ha un prezzo, difficilmente quantificabile per ora. «L’onere finanziario va tuttavia visto come un investimento che sarà premiato dal maggior benessere generale», dice la Commissione Europea, e assicura: «Quando saremo in grado di valutare i benefici reali, tra 10-15 anni, ci renderemo conto che i vantaggi per le imprese 30 ITALIANI SU 100 NON SANNO Migliori i francesi, ultimi i portoghesi, sotto media gli italiani. È l’ultima statistica compilata dalla Commissione Europea sul grado di informazione del passaggio all’euro. Per quanto ci riguarda in particolare, risulta che ben il 29% della popolazione non conosce che cosa accadrà il 1° gennaio prossimo. Più preoccupate le donne degli uomini, più gli anziani che i giovani. LA PROVINCIA IN CASA 37 FOTO AGENZIA MARKA Nessun problema se ci ritroveremo con monetine “straniere” • «Una delle domande che più spesso vengono rivolte ai nostri sportelli di cambio», ci ha detto un funzionario di banca, «è questa: se vado all’estero, dovrò cambiare i miei euro con quelli del Paese nel quale ho intenzione di andare?». Molta gente (per la precisione un europeo su cinque, secondo l’ultimo sondaggio della Commissione Europea), pur sapendo che il prossimo anno avremo la 38 LA PROVINCIA IN CASA moneta unica, pone quesiti di questo tipo poiché non ne ha compreso il significato vero, il concetto di base. Che è questo: l’euro è l’unico mezzo di pagamento in tutti i 12 Paesi di Eurolandia. Il che vuol dire che è valido in ciascuno di essi, indipendentemente dal Paese in cui è stato acquisito. Per le banconote non ci sono problemi: nei loro sette tagli sono uguali per tutti: cioè l’Italia avrà banconote perfettamente uguali a quelle della Francia, della Germania, della Grecia, eccetera. L’italiano che andrà in Francia, Germania o Grecia darà e riceverà le stesse banconote che dà e riceve in Italia. Ma per le monete che, come abbiamo visto, sono “personalizzate” su una faccia? Vale lo stesso principio: i 5 cent avuti come resto in Francia, Germania o Grecia valgono 5 cent in Italia, e viceversa, anche se su una faccia hanno una raffigurazione diversa da quella a cui noi siamo abituati. Quel che conta è il valore impresso sulla faccia comune a tutte le monete dei 12 Paesi di Eurolandia. Benvenuto... euro nazione dei decimali e ha emanato da tempo precise disposizioni al riguardo. Il pericolo non è da poco: si alimenterebbe l’inflazione, e poi tenerla sotto controllo non sarebbe cosa agevole. Le associazioni dei consumatori sono in stato di all’erta, quelle dei commercianti da qualche mese invitano i propri soci a non cedere alla tentazione di fare cifra tonda, magari con l’intento di agevolare gli acquirenti che hanno poca dimestichezza con i centesimi. e per i singoli cittadini sono di gran lunga superiori ai costi sostenuti». Tre rischi da non sottovalutare. Qualche incognita però c’è: si riuscirà ad evitare il riciclaggio del denaro sporco da parte delle organizzazioni malavitose, certamente avvantaggiate da uno “sbandamento” iniziale che il passaggio all’euro inevitabilmente determinerà? Come lottare contro i falsari, i quali di certo non perderanno l’occasione di approfittare della scarsa esperienza della gente a maneggiare le nuove banconote? E, soprattutto, che cosa accadrà con gli arrotondamenti? Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, non ha sottovalutato i rischi di un rincaro dei prezzi dovuto all’elimi- L’esempio della baguette. Ma, obiettivamente, il problema esiste. Anche al di là delle Alpi se ne discute a tutti i livelli con una certa apprensione. In Francia, ad esempio, l’allarme è già suonato: il prezzo della baguette, il classico filoncino di pane, è scattato all’insù per via dell’arrotondamento e, grazie alla scomparsa della virgola, costa ormai il 10-15% in più. Il che è vissuto dai nostri cugini poco meno che come una catastrofe nazionale. Gli unici a non aver problemi di questo genere nell’Europa dei 12 sono i portoghesi. Il tasso di conversione della loro moneta è “secco”: 1 euro = 200 escudos, per cui 10 centesimi di euro valgono 20 escudos, 5 centesimi 10, 4 centesimi 8, e via di questo passo. Fortunati loro! Cosa fare degli spiccioli. Per concludere, un invito: quando dovremo dare l’addio alle nostre lire, raccogliamo gli spiccioli rimasti in fondo a tasche, borse e borsellini e diamoli alle associazioni che si dedicano al prossimo (Lega contro il cancro, Croce Rossa, Caritas, eccetera): a noi non serviranno più, per loro sarà un aiuto prezioso. IL CAPITALE DELLE SOCIETÀ Dal 1° gennaio 2002 società e imprese dovranno ovviamente redigere in euro tutti i loro documenti contabili, dalle fatture alle dichiarazioni dei redditi. Per il capitale sociale va convertito in euro il valore di ogni azione rispettando la regola dell’arrotondamento. Il nuovo capitale sociale sarà ottenuto moltiplicando il valore di ogni azione per il numero delle azioni. Se da questa operazione risultasse un aumento del capitale sociale, bisognerà prelevare il necessario dalle riserve o dai fondi in bilancio; l’aumento, però, non costituisce un utile per i soci. Se, al contrario, risultasse una diminuzione, la differenza va accreditata alla riserva legale ed essa non assume rilevanza ai fini fiscali. LA PROVINCIA IN CASA 39 La Provincia in Europa Un dialogo aperto con l’ Unione Europea Come portatrici dirette degli interessi dei cittadini, le Province sono chiamate a partecipare alle decisioni comunitarie L’ Unione Europea ha subìto profondi mutamenti in questi ultimi dieci anni. L’accelerazione del processo tecnologico, soprattutto nei settori dell’informazione e della biologia, il crescente decentramento di competenze verso gli organi di governo regionale e Un Ufficio per l’Europa • Da circa due anni è attivo presso la Provincia di Milano un “Ufficio Europa e Relazioni internazionali” che si occupa delle tematiche inerenti l’Unione Europea e le Relazioni internazionali. Si tratta di una struttura specializzata che ha lo scopo di cogliere, interpretare e promuovere le opportunità, gli orientamenti e le iniziative che promanano dall’Unione Europea e dallo scenario internazionale, per trasferirle sul proprio territorio, nonché di rappresentare l’Ente nell’am- 40 LA PROVINCIA IN CASA In alto, nella cartina, in colore blu i dodici Paesi che partecipano all’Unione economica e monetaria, in verde i tre che per ora sono “in panchina”. bito di eventi e iniziative di carattere internazionale. Oltre a garantire il coordinamento intersettoriale, quindi, tale ufficio provvede anche a informare tempestivamente le diverse direzioni dell’Amministrazione Provinciale sulle politiche, i programmi e le iniziative promosse dall’U.E.; fornire assistenza tecnica nell’elaborazione e presentazione dei progetti europei; ricercare e proporre seminari formativi specifici; coordinare eventi speciali di natura politica, culturale e sociale aventi una valenza internazionale; fungere da trait d’union tra le istituzioni comunitarie e internazionali e il territorio provinciale. locale, l’emergere di nuovi soggetti preposti alla regolamentazione dei settori che in precedenza sottostavano al controllo pubblico hanno modificato il sistema di governo europeo. Alla luce di tali nuove priorità, che ruolo può rivestire un Ente territoriale, e in particolare un Ente territoriale intermedio come la Provincia, nell’ambito di questo particolare processo di integrazione? Il nuovo sistema di governo europeo esige una partecipazione più ampia dei cittadini alla definizione e presentazione delle politiche europee. Sono chiari quindi l’interesse e la considerazione che l’Unione attribuisce agli Enti locali. Essi, infatti, sono i soggetti più idonei a dialogare con l’Unione nella fase di definizione del processo decisionale proprio perché sono i portatori diretti degli interessi delle comunità. In tale ambito si collocano due iniziative della Provincia di Milano: il Vertice dei Ministri degli Esteri dell’Iniziativa Centro Europea (vedi servizio a pag. 41) e la partecipazione alla stesura dei progetti per le direttive di traffico che interessano l’Europa (vedi servizio a pag. 43). Volete saperne di più? Contattate l’Ufficio Europa e Relazioni internazionali ai seguenti recapiti telefonici: tel. 027740.2082/2523/2453/2755. Da Milano la ricetta per cooperare con Est Europa l’ A Palazzo Isimbardi, il vertice dei Ministri degli Esteri Ince: un summit all’insegna della cooperazione internazionale N on è stato un caso che il primo impegno ufficiale per il ministro degli Esteri Renato Ruggiero si sia svolto a Milano, a Palazzo Isimbardi. Qui, all’inizio dell’estate, si è svolto il vertice dell’Iniziativa Centro Europea, l’organismo che riunisce i 15 Paesi dell’ex Est europeo, più Italia e Austria In alto: Il Presidente Ombretta Colli accoglie il ministro degli Esteri, Renato Ruggiero a Palazzo Isimbardi. A destra: la riunione dell’Ince nella Sala consiliare della Provincia. LA PROVINCIA IN CASA 41 Da Milano la ricetta per cooperare con l’Est Europa La foto ufficiale con i rappresentanti dei 17 Paesi aderenti all’organizzazione. 42 LA PROVINCIA IN CASA che fanno da “cerniera” con l’Unione Europea, nato per favorire la trasformazione e la graduale integrazione di questi Paesi in un progetto di sviluppo economico e sociale. Non è stato un caso perché, come ha ricordato il Presidente Ombretta Colli, quella di Milano è la provincia europea fra le più popolose, con i suoi quattro milioni di abitanti, e la più intraprendente, con le sue 400.000 imprese. Logico che quella parte d’Europa guardi a Milano con speranza. Il Presidente non è stata soltanto, nei tre giorni del summit, una impeccabile padrona di casa per i 220 diplomatici presenti: forte della sua esperienza di europarlamentare, ha dato un suo contributo alla discussione dei problemi sul tappeto. La ricetta giusta, ha osservato, è anche quella meno traumatica: aiutare quei Paesi a far crescere al loro interno delle professionalità. «I governi», ha precisato Ombretta Colli, «devono puntare sulle persone, sui fatti concreti: investire, per esempio, in scuole di formazione, in luoghi in cui insegnare l’imprenditorialità. A proposito di aiuti ai Paesi dell’Est europeo, va ricordato che il Presidente Colli ha promosso una scuola per verniciatori in Moldavia. Un esempio – in mezzo a tanti discorsi – di concretezza: molto meneghina e molto femminile. Il vertice è anche stato l’occasione per incontrare il Ministro degli Esteri Renato Ruggiero che nel suo intervento d’apertura ha fatto il punto sulla situazione dei Balcani sottolineando che “la pace e la democrazia non possono essere mai date per definitivamente acquisite, bisogna sempre essere pronti ad affrontare nuove sfide” La Provincia in Europa Strade Europa d’ Gli assi di collegamento viari europei hanno nel Milanese uno snodo cruciale D Il Ministro degli Esteri Renato Ruggiero tra il Presidente Colli e il Vicepresidente e Assessore ai Trasporti e Mobilità Dario Vermi. Durante il summit si è discusso anche di mobilità sui grandi assi di collegamento est/ovest. urante il vertice Ince si è discusso anche di “Corridoio V”. Ecco di che si tratta: il ruolo centrale e la collocazione strategica della Provincia di Milano nel sistema economico, produttivo e territoriale lombardo hanno assunto un peso ancora più significativo nelle strategie di respiro europeo. Un respiro che acquista significato e valore ogni momento di più, che accomuna Paesi legati da una comune visione politica e da una condivisione di interessi, più di quanto ne avessero già in precedenza. L’espansione del sistema della mobilità e dei trasporti è cresciuta insieme allo sviluppo economico dell’area, e si trova ora ad affrontare due processi importanti: l’implementazione e il networking. Il primo termine identifica precisi nodi di comunicazione, generalmente a livello nazionale, per migliorarne le condizioni e l’estensione generale; il secondo collega i singoli nodi in una rete più ampia, possibilmente globale. L’obiettivo finale del sistema è la realizzazione della cosiddetta Rete TERN (Trans European Road Network o Rete Stradale Trans Europea), che unisce 70.000 km di autostrade in tutta Europa. Questa rete appartiene a sua volta alla macrorete TEN: un grande progetto che riguarda strade, ferrovie, vie d’acqua, porti e interporti e che interessa sia le infrastrutture che i servizi. I rami principali che costituiscono tali reti, autostradali piuttosto che ferroviarie, sono indicati con il nome di “Corridoi di comunicazione e trasporto”: per la sola rete stradale se ne contano dieci. Per quel che riguarda più da vicino il nostro territorio, dobbiamo guardare al “Corridoio V”, insieme a una serie di progetti strategici che si traducono in un sistema di collegamenti multimodali, che includono strade, ferrovie e cavi, nel territorio compreso tra la città di Barcellona passando per Trieste fino a Budapest, per raggiungere in un secondo momento Kiev. Si tratta, insomma, di una progressiva eliminazione delle frontiere che, dopo l’accordo di Schengen, porta a interrogarci sulle conseguenze possibili di una mobilità facilitata per persone e merci, la quale risulterà di fatto raddoppiata entro il 2010: in definitiva, si tratterà di garantire una qualità di vita sostenibile, soprattutto nelle aree urbane, unita alla possibilità di sviluppare coesione economica e sociale in tutto il territorio europeo. È questo il contesto e lo scenario entro i quali oggi la Provincia di Milano è chiamata a svolgere un ruolo attivo e di sostegno per conseguire obiettivi che aiutino l’Europa a crescere e a migliorare. LA PROVINCIA IN CASA 43 La Provincia in Europa Innovazione e sviluppo: FOTO DI AGENZIA OLYMPIA Milano protagonista 44 LA PROVINCIA IN CASA Tre progetti internazionali vedono la Provincia di Milano impegnata con realtà tedesche, austriache, spagnole e svedesi nella costruzione di processi d’innovazione e sviluppo FOTO DI AGENZIA FOTOGRAMMA - LETIZIA MANTERO «D opo l’Europa della moneta unica e delle Banche centrali, è sempre più necessario costruire l’Europa degli europei. L’euro è per noi l’hardware, cioè la base strutturale. Ci manca però ancora il software, ovvero l’anima dei 300 milioni di cittadini europei. La cooperazione tra diverse realtà europee, soprattutto su temi importanti come il lavoro e l’innovazione, contribuiscono alla costruzione di questo software». Cosma Gravina, Assessore provinciale al lavoro e alle attività economiche, sintetizza così i motivi che hanno spinto la Provincia di Milano a partecipare, in questi ultimi anni, a un numero sempre maggiore di progetti di cooperazione con altre regioni trainanti del sistema produttivo europeo. Già, perché la Provincia di Milano ha, per vocazione e per struttura socio-economica, le carte in regola per proporsi come soggetto forte in Europa. La dimostrazione più clamorosa è venuta da Lione, dove nello scorso novembre la Provincia di Milano è stata premiata dalla Commissione Europea come una delle quindici regioni europee con la maggiore capacità di innovazione. Un riconoscimento importante, che porta la nostra Provincia a competere con Barcellona, Madrid e Monaco. O con intere regioni europee, come quella di Helsinki, il Sud della Svezia, le Alpi Marittime francesi o la nostra Emilia-Romagna. «L’agenda delle priorità strategiche», spiega ancora Gravina, «passa sempre più per la collaborazione con altre realtà europee. Un’agenda con cui affrontare la sfida che Charles Sabel, sociologo dell’economia, ha definito “regionalismo sperimentale”, basato sulla cooperazione decentrata tra attori economici e soggetti istituzionali. E soprattutto sulla loro capacità di adattare i reciproci rapporti in base ai fini che perseguono e ai risultati che conseguono. Un sistema di relazioni aperto e dinamico, in grado di far fruttare al massimo le comunicazioni e il confronto delle esperienze». Vanno certamente in questa direzione alcuni progetti internazionali, che mostrano come sia possibile costruire dal basso processi di innovazione e di sviluppo economico e sociale, senza il coinvolgimento diretto degli Stati nazionali. Vediamoli in breve. PER LAUREATI E LAUREANDI Per favorire l’incontro dei giovani – laureati e laureandi – con il mondo dell’impresa, la Provincia di Milano ha partecipato al Progetto DELCOSI in collaborazione con il land di Brema e una provincia austriaca. Ne è stato coinvolto anche il Politecnico di Milano. Il tirocinio d’eccellenza. Il progetto DELCOSI, recentemente conclusosi, si è sviluppato attraverso la collaborazione con il land di Brema e la provincia austriaca dell’Oberösterreich. La partnership si è concentrata sull’allargamento dei rapporti tra mondo della ricerca e aziende, in particolare nel campo del trasferimento tecnologico e dei risultati della ricerca universitaria, specificamente per quanto riguarda giovani ricercatori. La parte milanese del progetto si è indirizzata sui cosiddetti “tirocini d’eccellenza”, ovvero su un modello di trasferimento di conoscenze e nuove tecnologie realizzato con il Politecnico di Milano e basato sul collocamento guidato di giovani – lauLA PROVINCIA IN CASA 45 FOTO DI AGENZIA FOTOGRAMMA - ANDREA NEGRETTO Innovazione e sviluppo: Milano protagonista reati o laureandi – al fine di coinvolgerli in progetti di innovazione d’impresa. Il tutto sotto la guida di docenti universitari che si sono appositamente proposti per lo scopo. Insomma, un modo nuovo per aumentare le relazioni tra studenti, docenti e aziende, permettendo a queste ultime di aumentare la propria capacità innovativa giovandosi dei migliori giovani in circolazione, motivati e all’avanguardia nell’utilizzo delle nuove tecnologie. FOTO DI AGENZIA FOTOGRAMMA - LETIZIA MANTERO Una rete per lo scambio di esperienze. In pieno svolgimento è invece il progetto PANEL, ovvero la rete alpino-pirenaica di rapporti imprenditoriali costituitasi tra Milano, Barcellona e Monaco. Regioni d’avanguardia che stanno rapidamente adattando i propri sistemi produttivi alle necessità imposte dalla new economy. Una rete finalizzata allo scambio delle più significative esperienze imprenditoriali, all’individuazione di nuovi strumenti di intervento per aiutare le aziende a sostenere i processi di internazionalizzazione, alla cooperazione diretta tra le imprese delle nostre regioni. «Con il progetto PANEL», spiega ancora l’Assessore Gravina, «il grande capitale sociale ed economico delle piccole e medie aziende milanesi può sempre più aprirsi all’Europa, creando rapporti indispensabili per reggere alla concorrenza dei grandi colossi internazionali. Vogliamo, per esempio, spingere ogni giovane a promuovere le proprie capacità e a costruire la propria azienda. Ma vogliamo anche capire quali sono i fattori specifici che accomunano le tre regioni nella loro altissima performance produttiva. Un modo per aiutarci reciprocamen- 46 LA PROVINCIA IN CASA PER PICCOLE E MEDIE AZIENDE Tra Milano, Barcellona e Monaco è in corso di svolgimento il Progetto PANEL, che mette a disposizione delle medio-piccole aziende milanesi una rete di informazione sui processi di internazionalizzazione e per lo scambio delle esperienze imprenditoriali. Un modo nuovo per aprirsi di più all’Europa. “ Tre progetti importanti e davvero strategici per la nostra economia. Tre sfide lanciate per arrivare alla nuova Europa delle regioni e delle citt . Milano diventa cos sempre pi protagonista in Europa ” Un progetto d’avanguardia per 350 saldatori specializzati • La sanatoria del 1998 ha regolarizzato oltre 39 mila immigrati, a fronte di una quota programmata di appena 300 unità. «Un divario davvero eccessivo», commenta l’Assessore Cosma Gravina, «che richiede una riflessione molto approfondita. S’impone la necessità di una più attenta programmazione, rilanciando il dibattito sulla titolarità delle decisioni riguardanti le quote di ingresso. Le nostre imprese, infatti, assumono immigrati clandestini nell’attesa di poterli regolarizzare alla prima opportunità. Si fa sempre più forte l’esigenza di gestire a livello locale il problema dei flussi ed è proprio la Provincia l’ente più adeguato a definire le quote d’ingresso». Nell’attesa che lo Stato centrale trasferisca queste competenze, la Provincia è però impegnata in un progetto d’avanguardia, che risponde alle esigenze delle aziende e alle necessità di controllo te, ma anche per creare conoscenze utili allo sviluppo del resto dell’Europa». Marketing per il territorio. Per finire, il progetto DEAFIN, anch’esso in pieno svolgimento (si concluderà a fine anno) e realizzato in collaborazione con la libera città anseatica di Brema e la regione del Västernorrland nella Svezia centrale. L’idea del progetto è quella di fornire ad aziende e istituzioni locali uno strumento informativo e di confronto immediatamente disponibile e di facile utilizzo. Attraverso Internet e supporti informatici ad hoc, ognuna delle regioni inserite nel progetto potrà finalmente fornire ai potenziali investitori una mappatura precisa e completa dei siti industriali disponibili, cioè un’informazione aggiornata e trasparente che possa servire da supporto indispensabile per le scelte dei diversi soggetti. Insomma, la possibilità di costruire un vero e proprio “Atlante delle opportunità insediati- dell’immigrazione. Si tratta di un accordo stipulato con la Repubblica Moldova e i ministeri degli Esteri e del Lavoro, grazie al quale 350 saldatori specializzati, reperiti nella Repubblica dell’ex URSS, verranno formati e inseriti nel mercato del lavoro milanese. Un progetto innovativo e unico in Italia, che coinvolgerà la legnanese Euroimpresa, l’Associazione Legnanese dell’Industria, l’Istituto Italiano della Saldatura e il Centro Lavoro Altomilanese. «Questo è il modo con cui si risponde realmente al problema immigrazione», dichiara l’Assessore Cosma Gravina. «Niente retorica né assistenzialismo, ma risposte concrete ai bisogni delle aziende, alle necessità di popoli devastati dalla disoccupazione, al dovere di fermare l’immigrazione senza regole». ve”, strumento indispensabile soprattutto per Milano, dove l’incidenza degli investimenti stranieri è ancora decisamente insufficiente. «Tre progetti importanti», conclude l’Assessore Gravina, «e davvero strategici per la nostra economia. Tre sfide lanciate per arrivare alla nuova Europa delle regioni e delle città. Milano diventa così sempre più protagonista in Europa. La competitività delle imprese sul mercato internazionale non può infatti basarsi soltanto sulla definizione di adeguate strategie aziendali, ma deve essere inserita in un sistema istituzionale capace di sostenerne gli sforzi, fornendo servizi e opportunità, e di costruire reti di relazioni e di possibilità a tutti i livelli. Un’idea di ente pubblico non più “programmatore” ma “incentivante” che finalmente sta prendendo piede in Italia proprio a partire dalla Lombardia e dalla Provincia di Milano in particolare». Cosma Gravina Assessore al lavoro e alle attività economiche Per saperne di più Tel.: 027740.2719-2887 E-mail: c.gravina@provincia. milano.it LA PROVINCIA IN CASA 47 La Provincia in Europa Formazione: tutte le istruzioni per l’uso FOTO DI AGENZIA OLYMPIA Agli Enti e alle Agenzie Formative della Provincia di Milano sono stati attribuiti 606 corsi. Ecco che cosa sono e dove seguirli I l Fondo Sociale Europeo è uno strumento finanziario istituito nel 1957 con il compito di promuovere le opportunità occupazionali e favorire la mobilità dei lavoratori all’interno della Comunità Europea. Dal 1988 è entrato a far parte dei Fondi Strutturali, finalizzati al perseguimento della coesione economica e sociale degli Stati membri, rafforzando la cooperazione internazionale, la transnazionalità, gli scambi di conoscenze ed esperienze. I Fondi Strutturali, dal canto loro, sono i principali strumenti finanziari mediante i quali la Comunità Europea persegue la propria politica economica e sociale, secondo priorità che sono emerse nel corso degli anni, attraverso la costituzione di singoli fondi per interventi specifici. La normativa è stata riformata nel 1993 con la ridefinizione degli obiettivi prioritari sulla base delle mutate condizioni economiche e politiche dell’Europa. Tali 48 LA PROVINCIA IN CASA obiettivi fino al 1999 erano suddivisi in sette tipologie di interventi. Nella nuova programmazione, al fine di una più efficace gestione delle risorse, essi sono stati ridotti a tre. Eccoli: • Fondo Europeo di Orientamento e Garanzia (FEAOG): è stato istituito nel 1964 per contribuire al cofinanziamento delle politiche agricole e allo sviluppo e diversificazione delle aree rurali comunitarie. • Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FSER): istituito nel 1975, ha lo scopo di ridurre le disparità di sviluppo tra le diverse regioni della Comunità, in vista della costituzione di un soggetto economicamente unitario. • Strumento Finanziario di Orientamento per la Pesca (SFOP): è stato istituito nel 1993 a sostegno della ristrutturazione del settore della pesca. Cinque sono gli obiettivi prioritari di sviluppo finanziati mediante i Fondi Strutturali. Vediamoli in sintesi: Alcuni corsi cofinanziati da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e Unione Europea * Denominazione del corso Sede del corso Telefono e fax • Addetto alla gestione e sviluppo continuo delle risorse umane e nuove tecnologie Istituto Orga per la qualità delle risorse umane Via Amedeo D’Aosta 3 - 20129 Milano 0229512102 fax 022047052 • Alfa percorsi d’impresa autoimprenditorialità femminile nei servizi CEREF Centro Regionale Formazione Via Palmanova 22 - 20132 Milano 02284561 fax 022847655 • Allievi capireparto nelle grandi superfici specializzate IFOA Istituto Formazione Operatori Aziendali 0522329111 fax 0522284708 Via Guittone d’Arezzo 6 - 42100 Reggio Emilia • Amministratore Database in ambiente UNLA Unione Nazionale Lotta contro l’Analfabetismo 0668804301 fax 0668804302 SQL Server Via dell’Arco del Monte 99 - 00186 Roma • Amministrazione di una infrastruttura L’AGORÀ Associazione no profit di rete Via Paracelso 6 - 20129 Milano 0220420273 fax 0220404255 • Application Specialist sistemi Windows NT Consorzio European Training and Services Center ETSC - Via dei Martiri 4 - 20017 Rho 03355603759 fax 03355603759 • Art Director Corporate Image Centro Operativo Regionale Via Soderini 24 - 20146 Milano 0267652208 fax 0247710718 • Assistente domiciliare ANPIMFOR Ente Nazionale per la Formazione e l’Addestramento Professionale per le piccole e medie imprese - Corso Cosenza 24 - 10184 Torino 0113162407 fax 0112162407 • Assistente turistico in loco Corso per assistenti turistici Istituto Orga per la qualità delle risorse umane Via Amedeo D’Aosta 3 - 20129 Milano 0229512102 fax 022047052 • Assistenti di vendita esperti di prodotti a contenuto culturale e multimediale CFTA Consorzio di formazione professionale per le tecnologie avanzate Corso Vittorio Emanuele 158 - 29100 Piacenza 0523579743 fax 0523590283 • Ausiliario Socio Assistenziale CELCAD Centro Lombardo Cura e Assistenza Domiciliare - Via Olmetto 3 - 20123 Milano 0286451479 fax 0286451479 • Autoriparatore 1° ENAIP “Cesano Boscone” 024580539 fax 024504287 Via Gobetti 1 - 20090 Cesano Boscone • Brainworker 028054417 Fondazione di Cultura Internazionale Armando Verdiglione Onlus - Via F.lli Gabba 3 - 20121 Milano fax 028692631 • Call Center operatore Istituto Orga per la qualità delle risorse umane Via Amedeo D’Aosta 3 - 20129 Milano 0229512102 fax 022047052 • Capi settore vicari del responsabile IRIS Società Cooperativa di Servizi a Responsabilità di grandi superfici nella distribuzione Limitata. Organizzazione non lucrativa commerciale e commercio di attività sociale Milano 3 - City - 20080 Basiglio 0290439138 fax 0290439653 • Coadiutori al direttore del punto vendita nella distribuzione commerciale e commercio IRIS Società Cooperativa di Servizi a Responsabilità 0290439138 fax 0290439653 • Consulente di nuove tecnologie per le imprese e le organizzazioni no profit. Corso di formazione a distanza e multimediale per donne che vogliono mettersi in proprio FORMAPER Azienda Sociale CCIAA di Milano Via Camperio 1 - 20123 Milano 0285155384 fax 0285155290 • Consulente progettazione interventi di formazione cofinanziati CFCL Centro per la Formazione Continua e il Lavoro Via Casoretto 41 - 20131 Milano 0289429003 fax 0289429025 Limitata Organizzazione non lucrativa di attività sociale Milano 3 - City - 20080 Basiglio * Per la consultazione completa si rimanda al nostro sito www.provincia.milano.it/formazione alla pagina “cerca un corso”. LA PROVINCIA IN CASA 49 FOTO DI AGENZIA OLYMPIA 1. sviluppo e adeguamento strutturale delle regioni arretrate; 2. riconversione delle regioni gravemente colpite dal declino industriale, attraverso lo sviluppo e il rafforzamento delle piccole e medie imprese e la promozione di processi di innovazione industriale; 3. lotta contro la disoccupazione di lunga durata, inserimento professionale dei giovani e delle persone minacciate di esclusione dal mondo del lavoro, promozione delle pari opportunità tra uomini e donne sul mercato del lavoro, rafforzamento e miglioramento dei sistemi formativi ed educativi e dei servizi di collocamento; 4. adattamento dei lavoratori ai mutamenti industriali e all’evoluzione dei sistemi di produzione (formazione continua); 5. adeguamento delle strutture agricole e della pesca, sviluppo delle zone rurali. Ogni obiettivo prioritario è a sua volta articolato in assi prioritari di intervento, tra i quali va ripartito il contributo del F.S.E. Ogni asse, poi, viene distinto in subassi e misure e/o azioni che precisano ulteriormente le linee e gli obiettivi degli interventi specifici in modo da garantire una destinazione mirata dei fondi. La nuova programmazione 2000-2006. Il Regolamento CE n. 1784/1999 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 luglio 1999 ha stabilito che il F.S.E. nel periodo 2000-2006 sarà uno degli strumenti di sostegno della strategia europea per l’occupazione e concentrerà i suoi interventi sull’adeguamento e ammodernamento delle politiche occupazionali, sulla formazione e riqualificazione dei lavoratori e sull’integrazione sociale nel mercato del lavoro. 50 LA PROVINCIA IN CASA “ Il Fondo Sociale Europeo sar fino al 2006 uno dei principali strumenti di sostegno della strategia comunitaria per l occupazione ” Giuseppe Marzullo Assessore alla formazione professionale. @ Per saperne di più Tel.: 027740.3188-3222 E-mail: g.marzullo@provincia. milano.it Sono stati inoltre definiti cinque settori di intervento in cui si articola la nuova programmazione: politiche attive del mercato del lavoro volte a prevenire e combattere la disoccupazione; lotta all’esclusione sociale; sviluppo dei sistemi di formazione professionale e della formazione lungo tutto l’arco della vita; adattabilità della manodopera e delle imprese ai mutamenti del mercato del lavoro; azioni positive per le donne. Gli obiettivi prioritari sono tre: 1. promuovere lo sviluppo e l’adeguamento strutturale delle regioni arretrate; 2. fornire un supporto ai fini della riconversione economica e sociale delle aree con difficoltà strutturali; 3. sviluppare e adeguare nuovi sistemi di formazione professionale nell’ambito delle politiche relative all’istruzione, alla formazione e all’occupazione. Rispetto alla precedente programmazione, quella attuale propone un periodo di programmazione di sette anni e postula la possibilità di utilizzare le risorse in modo più flessibile, affiancando alle azioni formative le azioni di orientamento e accompagnamento al lavoro, nonché iniziative complementari come la ricerca. Agli Enti e alle Agenzie Formative della Provincia di Milano sono stati attribuiti – sulla base della graduatoria approvata nello scorso dicembre – 606 corsi, il 50% di tutti i corsi, per un finanziamento medio di 160 milioni per ogni corso. La Giunta Regionale Lombarda, a seguito del Piano Operativo Regionale, pubblica i bandi per i progetti di formazione, cofinanziabili con il Fondo Sociale Europeo. Attualmente la Provincia di Milano, di concerto con la Regione, collabora accertando, per alcuni degli interventi programmati, l’ammissibilità degli operatori e dei progetti. Chiunque fosse interessato ai corsi cofinanziati può consultare il nostro sito www.provincia.milano.it/formazione alla pagina “cerca un corso”. Otterrà, in tal modo, tutte le informazioni necessarie relative all’avvio dei corsi e alla loro sede di svolgimento. La Provincia in Europa Un “ambiente” europeo Programmi e comunicazione mirata per rendere più incisivo il ruolo in ambito europeo N Alcuni degli strumenti informativi realizzati per progetti in campo ambientale. ell’ottica dell’integrazione europea, la Provincia di Milano partecipa a progetti e programmi finalizzati di ampio respiro ed è presente alle maggiori manifestazioni fieristiche dedicate alle tematiche ambientali. La finalità dell’Assessore all’Ambiente Luigi Cocchiaro è quella di portare la propria esperienza in campo ambientale nel contesto europeo. Già giungono ottimi risultati dalla partecipazione a network eu- ropei incentrati su tematiche di attuale rilevanza, da quelle energetiche con Eufores (European Forum of Renewable Energy Sources) e Fedarene (European Federation of Regional Energy and Environmental Agency) al tema della bonifica dei suoli con Clarinet (Contaminated Land Rehabilitation Network for Environmental Technologies in Europe) che, insieme alla partecipazione a progetti finanziati nell’ambito dei programmi europei, contribuiscono a rendere più incisivo il ruolo in Europa della Provincia di Milano. Inoltre, l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha accettato la candidatura della ProLuigi Cocchiaro vincia di Milano a Assessore all’ambiente, risorse fornire assistenza naturali e idraulica tecnica, collaboraPer saperne di più zione e consulenTel.: 027740.3509-3603 za per studi, ricerE-mail: l.cocchiaro@provincia. che e valutazioni milano.it integrate su tematiche ambientali proposte dalla Agenzia stessa, mentre la Commissione Europea per l’Ambiente sta valutando una candidatura simile per una collaborazione su ulteriori specifiche tematiche, che sono già state affrontate dalla Provincia nell’ambito dei suoi compiti istituzionali. Se richiesta, quindi, la Provincia di Milano parteciperà con gli altri partners europei a studi congiunti per la realizzazione di progetti rivolti al campo ambientale. @ Per informazioni Progetti europei: segreteria: tel. 02-77403711 e-mail: [email protected] LA PROVINCIA IN CASA 51 La Provincia in Europa Un teatro internazionale Grande successo ha riscosso il Festival di mimo, pantomima e teatro di strada, premiato dalla Commissione europea Q uest’anno l’iniziativa Metropoli, giunta ormai alla sua sesta edizione, si è arricchita di un valore aggiunto di respiro internazionale: l’approvazione da parte della Commissione europea del progetto “Metropolitan voyagers”: viaggiatori metropolitani, una coproduzione di spettacoli teatrali di strada. Il programma, presentato a Bruxelles, è risultato uno tra i sei progetti approvati dalla Commissione, sui novantasei presentati all’interno del programma “Cultura 2000”. Con “Metropolitan voyagers”, la Provincia di Milano e i Comuni appartenenti al Polo dei Navigli (Abbiategrasso, Corbetta e Magenta), hanno inteso valorizzare una delle forme d’arte tra le più popolari: quel teatro ambulante che affonda le sue radici nel Medioevo. Con lo spettacolo dal vivo il teatro recupera le proprie origini e costruisce un rapporto diretto e imprevisto con un pubblico nuovo, abitualmente escluso dalla fruizione dell’evento teatrale, inteso nel senso tradizionale della parola. Ciò nonostante gli aspetti artistici non hanno ora nulla da invidiare per contenuti e spettacolarità a quelli degli spettacoli allestiti nei teatri: ne sono testimonianza le performance messe in scena da compagnie provenienti da tutta Europa. Il Festival costituisce per l’Italia un momento di confronto fondamentale sul teatro negli spazi urbani. Il progetto parte dall’idea di reinventare e rivitalizzare luoghi e spazi, tradizionalmente non deputati allo spettacolo, dove l’arte del teatro possa trovare ospitalità in armonia e condivisione con gli abitanti, con gli ospiti e i “viaggiatori” della cultura. La positiva esperienza di quest’anno consentirà nel futuro a compagnie di teatro ambulante italiane di partecipare a manifestazioni similaPaola Iannace ri organizzate Assessore cultura, in altri Paesi eubeni culturali Per saperne di più ropei. @ Tel.: 027740.6307-6308 E-mail: p.iannace@provincia. milano.it 52 LA PROVINCIA IN CASA La Provincia... per voi Adesso a Legnano la Provincia è sotto casa Dopo Monza e la Brianza, un'altra area di grande rilievo può contare su un rapporto più immediato con le istituzioni provinciali In alto: il Presidente Ombretta Colli al taglio del nastro per l’inaugurazione della nuova sede, (nella foto sotto). Con lei, il Sindaco di Legnano Cozzi e gli Assessori della Provincia: Riparbelli, Maerna e Marzullo. «P oiché i cittadini di Legnano hanno difficoltà a raggiungere Palazzo Isimbardi, la Provincia di Milano viene a Legnano»: con queste parole il Presidente Ombretta Colli, inaugurando la sede decentrata della Provincia, ha sintetizzato il suo modo di concepire la Pubblica Amministrazione: al servizio dei cittadini. Che significato ha per Legnano questo avvenimento? Significa rendere più efficaci quelle funzioni specifiche che riguardano la vita e le attività di una zona di grande rilievo sociale e imprenditoriale come è quella del Legnanese. «In pratica», sono ancora parole di Ombretta Colli, «la Provincia di Milano inaugura un servizio di funzioni istituzionali... a domicilio». Qualche mese fa era stata inaugurata la sede decentrata di Monza. Ora il processo di decentramento continua con Legnano, dove più che mai la Provincia è di casa. Anzi, sotto casa: la sede è stata ricavata nell’edificio dell’ex caserma dei Carabinieri in via dei Mille, restaurata completamente grazie all’impegno dell’ingegnere Novo Umberto Maerna, Assessore all’agricoltura, parchi ed edilizia varia. Il restauro, costato un miliardo e 800 milioni, ha avuto il merito di riportare in funzione un importante immobile abbandonato ormai da 15 anni. Indirizzo: Via dei Mille, 8 20025 Legnano. e-mail: [email protected] telefono: 0331426911 fax 0331.42695001 Uffici degli Assessorati: Agricoltura, Parchi e Protezione Civile, Caccia, Pesca e Polizia Provinciale. LA PROVINCIA IN CASA 53 La Provincia... per voi orto Un per gli anziani Ce ne sono già 22 presso la “Riva Verde” dell’Idroscalo. E altri 18 sono in arrivo Il Presidente Colli e l’Assessore Butti, con i rappresentanti dei Comuni di Segrate e Peschiera, inaugurano gli orti. In basso, un particolare: i capanni dove riporre gli attrezzi. L a Provincia di Milano ha finanziato e realizzato, per un totale di 97 milioni, presso la “Riva Verde” dell’Idroscalo, 22 spazi coltivabili, adeguatamente attrezzati e messi a disposizione degli anziani dei Comuni di Segrate e Peschiera Borromeo. Saranno poi i Comuni stessi a provvedere alla loro assegnazione secondo i propri regolamenti e statuti. In ogni orto, delimitato da staccionate in legno, vi è un capanno dove riporre gli attrezzi e collegamenti idrici per poter innaffiare le coltivazioni. 54 LA PROVINCIA IN CASA Questo è solo il primo passo: è già stato previsto, infatti, lo stanziamento di ulteriori 330 milioni per la creazione di 18 zone ortive nei Comuni di Casarile, Zibido S. Giacomo, Rodano, Magnago, Pregnana Milanese, Pessano con Bornago, Magenta, Bareggio, Consorzio Parco Nord Milano, Paullo, Senago, Settimo Milanese, Canegrate, Corbetta, Arese, Locate Triulzi, Melegnano e Sesto San Giovanni. A compimento dell’iniziativa sono stati organizzati, con una spesa di 45 milioni, corsi di orti-frutticoltura e giardinaggio. Partiranno in ottobre, sotto la guida degli insegnanti della Scuola Agraria del Parco di Monza. I corsi, a cui possono partecipare 25 soci per sede, si terranno presso i Centri Anziani di Canegrate, Casarile, Corbetta, Lazzate, Magnago Bienate, Pregnana Milanese, Castelletto di Senago, Trezzo d’Adda-Gorgonzola e Buscate. Quest’ultimo Comune coinvolgerà nell’iniziativa le scuole: 10 nonni insieme a 15 nipoti impareranno a coltivare orti e alberi da frutta e a mantenere al meglio un giardino. FOTO AGOSTINO COLELLI Il tuo impianto di è sicuro? riscaldamento Dal 15 ottobre parte la campagna di controllo nei Comuni con meno di 40 mila abitanti O gni anno, con l'apertura della stagione di riscaldamento vengono eseguite le verifiche della corretta manutenzione e tenuta degli impianti ai fini del risparmio energetico e della riduzione dell'inquinamento atmosferico nei 179 Comuni della Provincia di Milano con popolazione inferiore ai 40.000 abitanti. Sono esclusi quindi i Comuni di Milano, Monza, Rho, Paderno Dugnano, Cinisello Balsamo, Bollate, Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Legnano. Secondo la normativa vigente, tali controlli, che non sostituiscono la manutenzione ordinaria dell'impianto termico, sono totalmente a carico dell'utenza. Per evitare sovrapposizioni tra costi di manutenzione e costi del controllo provinciale, il Servizio Energia ha adottato un modello operativo che consente, con un minimo contributo spese da parte del cittadino, di rendere gratuito il controllo per tutti gli impianti con potenza inferiore ai 35 Kw, fornendo domiciliarmente all’utenza la documentazione necessaria. La dichiarazione provinciale è trasmessa direttamente dai manutentori convenzionati con la Provincia di Mila- no, i quali rilasciano ai propri clienti tale modello; il cittadino, infine, ne consegna copia al proprio Comune di residenza. I manutentori convenzionati con la Provincia di Milano si impegnano a rispettare i seguenti tariffari per gli interventi di manutenzione ordinaria: • Lit. 100.000 + IVA + ISTAT se si effettua la sola prova di combustione. • Lit. 260.000 + IVA + ISTAT per un contratto di manutenzione biennale che prevede 2 manutenzioni ordinarie e una prova di combustione. I manutentori convenzionati verranno muniti di appositi adesivi provinciali da apporre sui propri automezzi. Il verificatore è sempre provvisto di un tesserino di riconoscimento e la sua visita viene anticipata da una comunicazione scritta da parte del Comune in cui si effettuano i controlli o della stessa Provincia di Milano. È possibile consultare l’elenco dei manutentori convenzionati con la Provincia collegandosi al sito www.provincia.milano.it/ambiente. Per informazioni: Settore Rifiuti ed Energia Servizio Energia C.so di P.ta Vittoria, 27 20122 Milano Tel. 02 7740 3981 - Fax 02 7740 3732 E-mail: [email protected] Numero verde 800-009955 LA PROVINCIA IN CASA 55 FOTO DI AGENZIA OLYMPIA La Provincia dà il buon esempio Femminilità fa rima con parità Costituito il Comitato per le pari opportunità, presieduto dall'Assessore Ada Grecchi 56 LA PROVINCIA IN CASA D iceva Voltaire che le streghe hanno smesso di esistere quando noi abbiamo smesso di bruciarle. In altre parole, una volta superati i pregiudizi ottusi nei confronti delle donne, molto spesso queste si rivelano all’altezza dei maschi, dalla guida delle auto alla guida della cosa pubblica. Come è avvenuto nella Giunta provinciale di Milano, una delle più “rosa” (e delle più efficienti) delle realtà locali, e non solo in Lombardia. Tre sono le donne che affiancano il Presidente Ombretta Colli nel governo della Provincia: Ada Grecchi, Assessore al personale e alle politiche femminili; Paola Iannace, Assessore alla cultura, e Paola Fassinetti, Assessore all’istruzione e all’edilizia scolastica. Affinché la parità fra uomini e donne nel lavoro diventi una realtà sempre più operante, è stato costituito il Comitato per le pari opportunità, un organo presieduto dall’Assessore Ada Grecchi e composto da rappresentanti designate dalle organizzazioni sindacali aziendali e da un egual numero di funzionari scelti dall’Amministrazione. Il Comitato intende ri- Ada Grecchi muovere gli ostacoli Assessore al personale, organizzazione e che ancora oggi – a di- politiche femminili Per saperne di più spetto dei proclami – impediscono la parità Tel.: 027740.2511-2554 fra uomini e donne nei E-mail: a.grecchi@provincia. milano.it luoghi di lavoro. @ La Provincia dà il buon esempio Dalla parte del cittadino Prende servizio in Provincia il Difensore Civico FOTO AGENZIA OLYMPIA Che cosa può fare • A richiesta di chiunque ne abbia interesse, interviene presso l’Amministrazione provinciale, presso Enti ed Aziende che da essa dipendono per assicurare che il procedimento amministrativo abbia regolare corso e che gli atti siano tempestivamente e correttamente emanati; • può accedere agli atti d’ufficio concernenti le questioni sottopostegli; • può convocare direttamente il responsabile del settore interessato; • può attivarsi di propria iniziativa. Che cosa non può fare Intervenire: • su iniziative o pronunciamenti di contenuto politico; • su atti o procedimenti in riferimento ai quali siano proposti ricorsi davanti a organi di giustizia amministrativa, civile o tributaria; • sull’applicazione di accordi sindacali relativi al personale dipendente; • su fatti dei quali sia stata investita l’autorità giudiziaria penale; • sui fatti di competenza degli Uffici Relazioni con il Pubblico. Modalità di intervento • Rassegna verbalmente o per iscritto il proprio parere ai richiedenti sulla base COME, DOVE E A CHI RIVOLGERSI Telefonando dal lunedì al venerdì ai numeri 02/77402993 con segreteria telefonica 24 ore su 24 Inviando un messaggio Fax al numero 02/77402728 Inviando una e-mail difensorecivico@ provincia.milano.it Scrivendo Difensore Civico Via Vivaio, 1 20122 Milano Imbucando nella cassetta delle lettere apposta sul portone d’ingresso Recandosi di persona dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12 presso la segreteria del Difensore Civico in Via Vivaio 1 Milano. Il Difensore Civico riceve su appuntamento. di notizie raccolte, accertamenti espletati ed iniziative assunte; • segnala a Organi, Uffici e Servizi competenti le violazioni, disfunzioni o anomalie riscontrate e sollecita a provvedere in merito; • suggerisce i rimedi per l’eliminazione delle irregolarità e disfunzioni rilevate. Invia al Consiglio provinciale una relazione annuale, segnalando i casi di maggiore rilevanza e formulando osservazioni e suggerimenti. Chi può rivolgere istanze • I cittadini o gli Enti che dopo essersi rivolti agli Uffici Provinciali, Enti o Aziende da esso dipendenti, non abbiano ricevuto risposta o la considerino insoddisfacente possono chiedere appuntamento col Difensore Civico. LA PROVINCIA IN CASA 57 La Provincia Chi, come, dove Indirizzi, numeri utili, e-mail per dialogare con i vostri Amministratori La Giunta della Provincia di Milano DARIO VERMI MARCO DI TOLLE Assessore alla pianificazione del territorio e alla programmazione delle infrastrutture Vice Presidente e Assessore ai trasporti, mobilità, viabilità, opere pubbliche stradali V.le Piceno, 60 Telefono Segreteria 027740.3387-3389 Fax 027740.3218 e-mail: [email protected] Via Vivaio, 1 Telefono Segreteria 027740.2730-2731 Fax 027740.2188 C.so di Porta Vittoria, 27 Tel. Segreteria 027740.3900-3901 Fax 027740.3902 e-mail: [email protected] PAOLA FRASSINETTI ENRICO ANGELINI Assessore all’istruzione, edilizia scolastica Assessore al demanio, patrimonio e progetti speciali Via Petrarca, 20 Telefono Segreteria 027740.4834-4835 Fax 027740.4180 e-mail: [email protected] C.so di Porta Vittoria, 27 Telefono Segreteria 027740.3864-3866 Fax 027740.3695 e-mail: [email protected] SILVIO BUTTI Assessore all’Idroscalo, sport, turismo, tempo libero Via S. Radegonda, 8 Telefono Segreteria 027740.5900-5901 Fax 027740.5949 e-mail: [email protected] 58 LA PROVINCIA IN CASA LUIGI COCCHIARO Assessore all’ambiente, agenda 21, risorse naturali, idraulica, attuazione linee programmatiche di mandato, rapporti con gli Enti C.so di Porta Vittoria, 27 Telefono Segreteria 027740.3509-3603 Fax 027740.3605 e-mail: [email protected] COSMA GRAVINA Assessore al lavoro e alle attività economiche Via Guicciardini, 6 Telefono Segreteria 027740.2719-2887 Fax 027740.2104 e-mail: [email protected] ADA GRECCHI Assessore al personale, organizzazione e politiche femminili Via Vivaio, 1 Telefono Segreteria 027740.2511-2554 Fax 027740.2175 e-mail: [email protected] PAOLA IANNACE Assessore alla cultura beni culturali Viale Vittorio Veneto, 2 Telefono Segreteria 027740.6304-6305 Fax 027740.6351 e-mail: [email protected] NOVO UMBERTO MAERNA Assessore ai parchi, agricoltura, edilizia varia, cave, protezione civile V.le Piceno, 60 Telefono Segreteria 027740.3495-3496 Fax 027740.3005 C.so di Porta Vittoria, 27 Telefono Segreteria 027740.3905-3906 Fax 027740.3662 e-mail: [email protected] GIUSEPPE MARZULLO Assessore alla formazione professionale V.le Piceno, 60 Tel. Segreteria 027740.3118-3222 Fax 027740.3111 e-mail: [email protected] OMBRETTA COLLI Presidente con deleghe alle politiche sociali e alla comunicazione istituzionale Il 27 giugno 1999 è stata eletta Presidente della Provincia di Milano. Dal 1997 è stata Assessore al Comune di Milano ai servizi sociali con delega alle relazioni internazionali. Eletta nel maggio 1997 in Consiglio comunale, il Sindaco Gabriele Albertini l’ha voluta in Giunta. All’attività di governo della città e al rinnovamento della politica dedica tutto il suo tempo. È stata anche capo delegazione di Forza Italia nella Giunta di Milano ed è membro dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia dall’aprile 1998. Nel 1994 Silvio Berlusconi, tenendo conto anche della sua sensibilità verso il mondo della piccola e media impresa, la chiama per sviluppare un’azione attenta ai problemi delle donne e dell’infanzia. Eletta al Parlamento Europeo nel giugno del 1994, è stata Vicepresidente della Commissione affari sociali e occupazione e Coordinatrice della Commissione pari opportunità. È stata anche Vicepresidente della delegazione investimenti in Romania. Dal luglio 1995 al maggio 1996 è anche deputato al Parlamento, incarico che ha lasciato preferendo dedicarsi ai problemi di Milano. Ombretta Colli è sposata con Giorgio Gaber e ha una figlia. Ha debuttato sedicenne come attrice al Piccolo Teatro di Milano ed è stata protagonista di molti film importanti con registi come Ettore Scola, Elio Petri, Luigi Magni e attori come Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni e Paolo Villaggio. Via Vivaio, 1 Telefono Segreteria 027740.2456-2200 Fax 027740.2102 e-mail: [email protected] DORIANO RIPARBELLI Assessore alla caccia, pesca, Polizia provinciale V.le Piceno, 60 Telefono Segreteria 027740.3012-3013 Fax 027740.3112 e-mail: [email protected] GIANCARLO SERAFINI Assessore al sistema informativo, provveditorato ed economato Via Vivaio, 1 Telefono Segreteria 027740.2202-2058 Fax 027740.2256 e-mail: [email protected] FRANCESCO VITTADINI Assessore al bilancio, programmazione finanziaria, delega speciale per Monza e Brianza Via Vivaio, 1 Telefono Segreteria 027740.2206 - 2423 Fax 027740.2989 e-mail: [email protected] RENATO VOLONTÈ Assessore alla riforma amministrativa Via Guicciardini, 6 Telefono Segreteria 027740.2562-2566 Fax 027740.2528 e-mail: [email protected] LA PROVINCIA IN CASA 59 Chi, come, dove Il Consiglio della Provincia di Milano Indirizzi, numeri utili, e-mail per dialogare con i vostri Amministratori Consiglieri Ufficio di Presidenza Forza Italia Via Vivaio 1 • Tel. 02/77402417-2473 • Fax 02/77402805 ROBERTO CAPUTO FLAVIO NUCCI IDA NORA RADICE Presidente del Consiglio Vicepresidente Vicario Vicepresidente e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] e-mail: [email protected] GIAN MARIO VITALI (c) Componente Commissioni: 3a-8a-9a-11a. Le Commissioni consiliari 1a Commissione: Trasporti, Viabilità, Mobilità, Opere Pubbliche Stradali 2 Commissione: Sport, Turismo, Idroscalo, Tempo libero, Cultura, Beni Culturali a 3a Commissione: Personale, Organizzazione, Provveditorato, Economato, Polizia Provinciale, Sistema Informativo 4a Commissione: Ambiente, Risorse Naturali, Idraulica, Parchi, Agricoltura, Cave, Cac- cia e Pesca, Protezione Civile 5a Commissione: Pianificazione Territoriale, Demanio, Patrimonio, Edilizia, Programmazione Infrastrutture 8a Commissione: Istruzione, Edilizia Scolastica, Politiche Sociali PIETRO ACCAME Componente Commissioni: 2a-3a-4a. 9a Commissione: Bilancio, Programmazione Finanziaria, Progetti Speciali 6a Commissione: Lavoro, Attività Economiche, Formazione Professionale 10a Commissione: Commissione consiliare permanente per lo sviluppo di Politiche di Parità 7a Commissione: Affari Istituzionali, Area Metropolitana, Statuti, Regolamenti, Comunicazione Istituzionale 11a Commissione: Commissione Particolare per studiare, analizzare e valutare il fenomeno della criminalità diffusa in Milano e provincia. ALMINA BERTOLINI Vicepresidente Commissione: 2a. Componente Commissioni: 5a-8a-10a. ROBERTO GIUSEPPE BOLLINA Componente Commissioni: 2a-7a-9a. In ricordo di Antonio Matalon • La Provincia di Milano ricorda con profondo affetto il consigliere Antonio Matalon, tragicamente scomparso lo scorso settembre. Il suo impegno professionale, civile e politico resteranno un esempio per la Milano che ha tanto amato. La sua umanità e il contagioso ottimismo rimarranno nei cuori di quanti l’hanno conosciuto. 60 LA PROVINCIA IN CASA PIERO BONASEGALE Componente Commissioni: 2a-11a. Nato il 20 giugno 1951 a Milano, città dove risiede e lavora. Frequenta lo storico Liceo classico Berchet, dove nel 1971 raggiunge la maturità. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere moderne all’università degli Studi di Milano, segue corsi post universitari di management sui temi della selezione, formazione e gestione delle risorse umane. E proprio nel campo della gestione delle risorse umane, dal 1994 al 1999 svolge l’attività di consulente aziendale, attività che ha condotto fra il 1977 e il 1994 per molte aziende del settore commerciale. La sua specializzazione nell’organizzazione del personale la esplica da subito anche nel settore bancario. Nello stesso periodo, più precisamente dal 1980, realizza del- le collaborazioni giornalistiche con diversi periodici su temi riguardanti l’informatica e il direct marketing. Fra il 1977 e il 1990 è stato anche vicepresidenPresidente te del C.d.A. del Centro Regionale di Fordel Consiglio mazione. Accanto all’attività professionale realizza una lunga esperienza politica nel corso della quale ricopre molti incarichi elettivi nella civica amministrazione milanese. Nel 1990 è eletto consigliere a Palazzo Marino e fino al 1993 è stato prima assessore al Personale, all’Informatica e all’Organizzazione, poi ai Servizi civici, infine allo Sport, Turismo, Tempo libero e Arredo urbano. Il 20 luglio 1999 è eletto Presidente del Consiglio della Provincia di Milano. ROBERTO CAPUTO (c) capo gruppo Telefono 0277402780-2328 • Fax 0276006331 • e-mail: [email protected] FELICE CACCAVALE Vicepresidente Commissione: 1a. Componente Commissione: 8a. MASSIMO CHERUBINI Componente Commissioni: 2a-3a-9a. MICHELE CLERICI Componente Commissioni: 1a-4a-5a-11a. BRUNO GIORGIO DAPEI Presidente Commissioni: 1a-7a. Vicepresidente Commissione: 9a. MARCO DI VALERIO Presidente Commissione: 4a. Componente Commissioni: 6a-9a. CLAUDIO FANCHIN Componente Commissioni: 4a-5a-11a. ALESSANDRA FONTANA Presidente Commissione: 8a. Componente Commissioni: 7a-10a-11a. ATTILIO GAVAZZI Presidente Commissione: 5a. Componente Commissione: 1a. MAURO DE SIMONE FRANCESCO GIORDANO Vicepresidente: 4a. Componente Commissione: 1a. Presidente Commissione: 3a. Componente Commissione: 4a. LUCA GIULIANTE Componente Commissioni: 2a-6a-9a-11a. ANGELO MENEGATTI Presidente Commissione: 6a. Componente Commissioni: 8a-10a. FABIO ALDO NITTI Componente Commissioni: 3a-7a. ANTONIO PIZZARELLI Vicepresidente Commissione: 8a. Componente Commissioni: 3a-5a-6a. GIAN BATTISTA ROSA Vicepresidente Commissione: 7a. Componente Commissione: 6a. LA PROVINCIA IN CASA 61 Chi, come, dove Il Consiglio della Provincia di Milano Alleanza Nazionale Democratici di Sinistra Telefono 0277402878 • Fax 0276004565 • e-mail: [email protected] Telefono 0277402782-2100 • Fax 0276008147 PAOLO MATTEUCCI (c) MASSIMO TURCI (c) Componente Commissioni: 6a-7a. Componente Commissione: 6a. GIAN LUIGI ALBERTO CREMASCHI Vicepresidente Commissioni: 3a-11a. Componente Commissioni: 1a-6a. MAURIZIO GUSSONI Componente Commissioni: 4a-7a. FLAVIO NUCCI Vicepresidente Commissione: 5a. Componente Commissioni: 9a-10a. DANIELA GARNERO SANTANCHÈ Presidente Commissione: 2a. Componente Commissione: 8a. PIER LUIGI ANGIUONI Componente Commissioni: 3a-4a. PATRIZIA BERGAMI Vicepresidente Commissione: 10a. Componente Commissioni: 3a-8a-11a. Lega Nord per l’Indipendenza della Padania Telefono 0277402273 • Fax 02783238 • e-mail: [email protected] MARIO MORELLI (c) Componente Commissione: 4a. 62 LA PROVINCIA IN CASA ENRICO ELLI Componente Commissione: 1a-3a-6a. GIANBATTISTA FRATUS Componente Commissione: 8a-9a-11a. Partito della Rifondazione Comunista Centro-Sinistra Milanese Telefono 0277402312 • Fax 02794687 e-mail: [email protected] IRMA DOMENICA DIOLI (c) Telefono 0277402785 • Fax 02796516 e-mail: [email protected] LIVIO TAMBERI (c) Componente Commissioni: 2a-4a. Componente Commissioni: 4a-5a-10a-11a. Comunisti Italiani • e-mail: [email protected] Telefono 0277402902 • Fax 02784420 e-mail: [email protected] BRUNO CASATI RENATO CIPOLLA Componente Commissioni: 2a-6a. Componente Commissioni: 5a-6a. Componente Commissioni: 8a-9a. Partito Popolare Italiano GIUSEPPE FOGLIA GASPARE JEAN (c) Verdi Telefono 0277402787 • Fax 0276022897 e-mail: [email protected] Telefono 0277402786-2842 Fax 0276020514 e-mail: [email protected] EMANUELA BAIO (c) PIETRO MEZZI (c) Presidente Commissione: 9a. Componente Commissione: 1a. NORA RADICE Componente Commissioni: 2a-7a-10a. Componente Commissioni: 8a-9a-10a-11a. Componente Commissioni: 1a-5a. Gruppo Misto Telefono 0277402361 • Fax 0277402982 e-mail: [email protected] • [email protected] ROBERTO BORGIO (c) AMBROGIO FOSSATI Componente Commissioni: 3a-7a. Componente Commissione: 5a-7a. MARCO MALINVERNO Componente Commissioni: 1a-2a. CAMILLA OCCHIONORELLI Componente Commissioni: 1a-5a-7a. LA PROVINCIA IN CASA 63 Cambia l’home page del sito istituzionale Numero 4 / Novembre 2001 www.provincia.milano.it si rifà il look Più vivace, più utile, più ricca, più interattiva I l sito istituzionale della Provincia di Milano (www.provincia.milano.it) si è rifatto il look, riproponendosi con forza come un punto di riferimento fra le pubbliche amministrazioni presenti nella rete. Cambia lo schema grafico che diventa più vivace e fruibile, aumenta la facilità per gli 64 LA PROVINCIA IN CASA utenti di accedere alle informazioni e ai servizi offerti dalla Provincia. Si fa più ricca, più articolata e completa l’offerta di contenuti. Tra questi spicca la possibilità di vedere le notizie in video attraverso i filmati. Ai contenuti tipicamente istituzionali si aggiungono poi spazi per le associazioni, per gli anziani, per le scuole, ma anche per lo spettacolo, lo sport, la cultura: insomma, una totale apertura al territorio in un’ottica di servizio e informazione. Più completo poi il panorama delle Linee Dirette, delle newsletters e delle e-mail di servizio che permetterà una interattività sempre più marcata. “Scopro la mia provincia on line”: è questo lo slogan del progetto al quale stiamo lavorando e che vogliamo realizzare con i cittadini, utenti del sito. Un progetto che si compirà nei prossimi mesi e che prevede una nuova organizzazione dei contenuti, dei percorsi di navigazione e della grafica, con l’obiettivo di dare sempre più spazio e visibilità ai servizi di comunicazione on line. È una pubblicazione a cura della Direzione Centrale Presidenza Settore Comunicazione Provincia di Milano. Direttore responsabile: Monica Giudici Coordinamento: Gigi Vesigna Art Director: Romano Vitale Direzione, redazione, amministrazione, pubblicità: Provincia di Milano, Palazzo Isimbardi Via Vivaio, 1 - 20122 Milano Tel. 02 77402973-2416 Fax 02 77402920 Realizzazione editoriale, progetto grafico, impaginazione e fotolito: DigitalArt sas via Rimini, 24 - 20142 Milano Tel. 028463168 Fax 028463305 A questo numero hanno collaborato: Maddalena Barbaro, Alfredo Castelli, Angelo De Vivo, Maurizio Fenini, Angela Forte, Guido Re, Andrea Vitale, Barbara Vitale, Anna Zetti Fotografie: Agostino Colelli, Mario Dotti, Marka, Olympia-Publifoto, Laura Ronchi-Tony Stone, Archivio dello spazioProvincia di Milano Disegni euro da pag. 6 a pag. 36: Daniela Villa Disegni fumetto: Lucio Filippucci Stampa: Roto 3 - Industria grafica Via Turbigo, 11 B Castano Primo (Mi) Distribuzione gratuita, con “Il Giorno” Registrazione Tribunale di Milano n. 346 del 6/6/01 © LA PROVINCIA DI MILANO I testi e le foto non possono essere riprodotti senza autorizzazione www.provincia.milano.it/ provinciaincasa provinciaincasa@provincia. milano.it