Il ruolo del coordinatore di progetti in rete Antonio Pivetta Itis Pininfarina - Moncalieri 3 progetti, lo stesso stile. • NO-EMI • MYTHOS • La mia casa sostenibile Com’ è organizzato il lavoro • Le 6 scuole: una rete. • La rete è un’azienda virtuale con un compito. • L’azienda virtuale è organizzata in 6 aree. • Ogni area (le 6 scuole) è 1 settore di un’azienda (virtuale) che nasce per produrre un bene complesso. • Ogni istituto ha 1 tutor: un’azienda VERA Perché lavorare insieme (in rete)? La prima esperienza ci ha insegnato che nel gruppo c’è un valore “aggiunto” e insieme si ottengono risultati migliori. La rete • • • • • • ITC Luxemburg di Torino Liceo Sc. Martinetti di Caluso IIS Faccio di Castellamonte ITIS Pininfarina di Moncalieri ITIS Majorana di Grugliasco IIS Olivetti di Ivrea Che cosa si fa. • L’ alternanza non è solo stage/tirocinio. • I progetti sviluppano la stessa sequenza: - Orientamento al progetto. - Attuazione del progetto. - Tirocinio formativo. - Valutazione e certificazione. - Attività di diffusione. E il coordinatore a che cosa serve? • Ogni scuola ha un coordinatore. • Uno dei 6 fa il referente del progetto verso l’esterno. • Il coordinatore è il riferimento di tutte le attività previste nel progetto di alternanza. Orientamento al progetto • preparazione al tirocinio • prerequisiti culturali relativi al bene/servizio Attuazione del progetto. • gestisce l’attività di progettazione del lavoro con i consigli di classe, quindi • svolge la funzione di responsabile della conduzione del progetto con l’impegno di rispettare le specifiche Tirocinio formativo. • attività di monitoraggio degli studenti attraverso i diversi tutor • verifica la collaborazione realizzata con le aziende Valutazione e certificazione. • verifica della coerenza tra il percorso progettato e i risultati raggiunti: - monitoraggio della soddisfazione degli allievi - monitoraggio della valutazione aziendale - valutazione che può far entrare nel credito scolastico Attività di diffusione. • prepara i momenti pubblici di comunicazione dei risultati raggiunti dagli studenti che hanno realizzato il progetto; • sceglie i momenti di diffusione del progetto che possono essere fiere e saloni interistituzionali Conclusioni Criticità -non esercita un potere -il tempo -la comunicazione con le aziende Positività -la complessità -le diverse identità scolastiche -la replicabilità Strumenti di flessibilità introdotti dall’autonomia • articolazione modulare del monte ore complessivo del progetto; • definizione di unità di insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione; • attivazione di percorsi didattici individualizzati; • aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari; • adattamenti del calendario scolastico; • organizzazione flessibile dell’orario complessivo • introduzione di insegnamenti integrativi; • articolazione flessibile della classe.