Una mostra-ricerca Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia Dal 1998 le Biennali di Arte e di Architettura non sono più solo mostre organizzate per padiglioni nazionali, ma risultano fondate su due grandi pilastri: la mostra per padiglioni nazionali, ciascuno con il suo curatore e il suo progetto, affiancata dalla Mostra Internazionale del curatore della Biennale nominato con questo preciso compito. Un modello di mostra duale che, sperimentato per la prima volta da Achille Bonito Oliva nel 1993, abbiamo fissato definitivamente a partire dal 1998 come la nuova forma permanente della Mostra di Venezia, e per realizzare la quale per necessità strategica dilatammo gli spazi, restaurando l’Arsenale. Il tutto dà vita a una pluralità di voci, e ha dato vita a una storia nuova e assai interessante. Nel corso di questi anni nella rappresentazione del contemporaneo è cresciuto il desiderio dei nostri curatori di mettere gli artisti in prospettiva storica o di affinità reciproca, evidenziando legami e relazioni sia col passato sia con altri artisti del presente. Questa tendenza ci ha portato, tra l’altro, a concludere “niente più mostre senza archivi” e a organizzare, in occasione di ogni Biennale, un convegno sul rapporto archivi- mostre. Nello stesso tempo, rispetto all’epoca delle avanguardie, è cresciuta sempre più l’attenzione verso l’intensità della relazione tra l’opera e lo spettatore (viewer) il quale, ancorché scosso da gesti e provocazioni, alla fine ricerca nell’arte l’emozione del dialogo con l’opera, che deve provocare quell’ansia ermeneutica, quel desiderio di andare oltre che ci si attende dall’arte. Questo interesse per le relazioni tra artisti, nel tempo e nello spazio, e per il dialogo artistaviewer, hanno ispirato in varia misura le esposizioni come Fare Mondi (Daniel Birnbaum 2009) e ILLUMInazioni (Bice Curiger 2011). Sottolineando quelle relazioni è cresciuto anche l’interesse su quale sia il mondo cui fanno riferimento gli artisti. In questa direzione compie un passo decisivo la prossima Biennale che darà vita ad una grande mostra-ricerca. Con Il Palazzo Enciclopedico, Massimiliano Gioni, assai più che portarci un elenco di artisti contemporanei, vuol riflettere sulle loro spinte creative e sembra portare ancora più avanti il quesito: ma qual è il mondo degli artisti? L’interesse prospettico arriva al punto da ricercare relazioni con mondi diversi, per cui sono rappresentate opere di artisti contemporanei, ma anche opere del passato, riferimenti diversi, lavori che non hanno la pretesa di opere d’arte, ma che fanno parte degli stimoli a immaginare e sognare oltre la realtà, un’altra realtà. Insomma, quelle visioni che hanno nel tempo classico sollecitato le ‘aspirazioni’ degli artisti, nel tempo moderno le ‘ossessioni’ degli stessi, e a dar forma sensibile alle une e alle altre, fino al tempo presente, ove si verifica un vero e proprio capovolgimento. Oggi, ci sembra dire Gioni, è la realtà ordinaria ad offrire su una tavola imbandita una pletora di immagini e visioni per l’uso quotidiano, e che tutte ci colpiscono senza possibilità di sfuggirle e che l’artista dovrebbe semmai attraversare restando indenne, come Mosè il Mar Rosso. E in tal senso il curatore sviluppa la sua riflessione sul destino dell’arte contemporanea e degli artisti, i quali non si accontentano di orizzonti limitati, quando immaginano, ma concepiscono realtà globali, mossi da aspirazioni a una conoscenza e a una sensibilità omnicomprensiva. E non posso non richiamare alla memoria le ‘ossessioni’ di Harald Szeemann e il concetto di fallimento che le seguiva. Fallimenti fertili per l’arte; come dice Gioni, si tratta per l’artista di un movente molto forte e totalizzante. L’idea di una mostra-ricerca è ritenuta proficua in Biennale non solo per l’Arte ma anche per l’Architettura. Per questo motivo le Mostre di Gioni e Koolhaas rappresenteranno momenti importanti nella storia della nostra Istituzione. Ricordo che partecipano a questa Biennale 88 paesi di cui 10 presenti per la prima volta: Angola, Bahamas, Regno del Bahrain, Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldives, Paraguay, Tuvalu e, last but not least, la Santa Sede. Per la prima volta partecipa la Santa Sede con una mostra allestita nelle Sale d’Armi, in quelle Sale che la Biennale sta restaurando per essere destinate a padiglioni durevoli. Da tempo la Biennale sviluppa attività educational e visite guidate, attività che sono svolte con un numero sempre crescente di scuole della regione e non solo. Per il quarto anno consecutivo (abbiamo cominciato in occasione della Biennale Architettura 2010) si rinnova il progetto Biennale Sessions, un'iniziativa cui attribuiamo la massima importanza e che è rivolta a istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione nel campo delle arti o nei campi affini, Università e Accademie di Belle Arti. L'obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con vitto a prezzo di favore, la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratis, assistenza all'organizzazione del viaggio e soggiorno. Desideriamo che la visita faccia parte dell'attività curriculare degli studenti e che la Biennale rappresenti un luogo di ricerca dove si osserva, si sviluppano riflessioni, si elaborano dei progetti. Durante la Mostra si terranno inoltre dei seminari aperti, Meetings on Art, nei mesi estivi e alla ripresa autunnale. Ringrazio il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che in un momento non facile per la finanza pubblica mantiene il suo decisivo supporto, le Istituzioni del territorio che in vario modo sostengono la Biennale, la Città di Venezia, la Regione del Veneto. Estendo il ringraziamento alle Autorità a vario titolo coinvolte e interessate alle strutture nelle quali operiamo nelle nostre manifestazioni, dalla Marina Militare alle Soprintendenze veneziane. Ringrazio calorosamente Swatch, partner della manifestazione, ENEL main sponsor, e tutte le altre aziende che hanno garantito il loro supporto alla manifestazione. Un altro ringraziamento va ai numerosi Donors, anch’essi particolarmente importanti nella realizzazione della 55. Esposizione. Grazie al team di Massimiliano Gioni e alla struttura della Biennale che sono impegnati nella realizzazione della Mostra. la Biennale di Venezia 55. Esposizione Internazionale d’Arte Il Palazzo Enciclopedico Venezia (Giardini e Arsenale), 1° giugno – 24 novembre 2013 Vernice 29 – 30 – 31 maggio Roma – Venezia, 13 marzo 2013 – Sarà aperta al pubblico da sabato 1° giugno a domenica 24 novembre 2013 ai Giardini e all’Arsenale la 55. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Il Palazzo Enciclopedico, curata da Massimiliano Gioni e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. La vernice avrà luogo nei giorni 29, 30 e 31 maggio 2013. La cerimonia di premiazione e di inaugurazione si svolgerà sabato 1° giugno. La Mostra sarà affiancata da 88 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 10 i paesi presenti per la prima volta: Angola, Bahamas, Regno del Bahrain, Costa d’Avorio, Repubblica del Kosovo, Kuwait, Maldive, Paraguay, Tuvalu e Santa Sede. Novità assoluta è la partecipazione della Santa Sede con una mostra allestita nelle Sale d’Armi, in quegli spazi che la Biennale sta restaurando per essere destinati a padiglioni durevoli. Il Padiglione Italia in Arsenale, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la PaBAAC - Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee è curato quest’anno da Bartolomeo Pietromarchi. La Mostra Il Palazzo Enciclopedico formerà un unico percorso espositivo che si articolerà dal Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, con opere che spaziano dall’inizio del secolo scorso a oggi, e con molte nuove produzioni, includendo più di 150 artisti provenienti da 37 nazioni. “Nel corso di questi anni – spiega il Presidente Paolo Baratta - nella rappresentazione del contemporaneo è cresciuto il desiderio dei nostri curatori di mettere gli artisti in prospettiva storica o di affinità reciproca, evidenziando legami e relazioni sia col passato, sia con altri artisti del presente. Nello stesso tempo, rispetto all’epoca delle avanguardie, è cresciuta sempre più l’attenzione verso l’intensità della relazione tra l’opera e lo spettatore (viewer) il quale, ancorché scosso da gesti e provocazioni, alla fine ricerca nell’arte l’emozione del dialogo con l’opera, che deve provocare quell’ansia ermeneutica, quel desiderio di andare oltre che ci si attende dall’arte.” “In questa direzione – prosegue Baratta - compie un passo decisivo la prossima Biennale che darà vita ad una grande mostra-ricerca. Con Il Palazzo Enciclopedico Massimiliano Gioni, assai più che portarci un elenco di artisti contemporanei, vuole riflettere sulle loro spinte creative e sembra portare ancora più avanti il quesito: ma qual è il mondo degli artisti? L’interesse prospettico arriva al punto da ricercare relazioni con mondi diversi, per cui sono rappresentate opere di artisti contemporanei, ma anche opere del passato, riferimenti diversi, lavori che non hanno la pretesa di opere d’arte, ma che fanno parte degli stimoli a immaginare e sognare oltre la realtà, un’altra realtà. Insomma, quelle visioni che hanno nel tempo classico sollecitato le ‘aspirazioni’ degli artisti, nel tempo moderno le ‘ossessioni’ degli stessi, e a dar forma sensibile alle une e alle altre, fino al tempo presente, ove si verifica un vero e proprio capovolgimento. Oggi, ci sembra dire Gioni, è la realtà ordinaria ad offrire su una tavola imbandita una pletora di immagini e visioni per l’uso quotidiano, e che tutte ci colpiscono senza possibilità di sfuggirle e che l’artista dovrebbe semmai attraversare restando indenne, come Mosè il Mar Rosso.” La Mostra è ispirata all’utopistica idea creativa di Marino Auriti che nel 1955 depositò all’ufficio brevetti statunitense il progetto di un Palazzo Enciclopedico, un museo immaginario che avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità. Auriti progettò un edificio di 136 piani che avrebbe dovuto raggiungere i 700 metri di altezza e occupare più di 16 isolati della città di Washington. “L’impresa rimase incompiuta – racconta Massimiliano Gioni - ma il sogno di una conoscenza universale e totalizzante attraversa la storia dell’arte e dell’umanità e accumuna personaggi eccentrici come Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti che hanno cercato – spesso invano – di costruire un’immagine del mondo capace di sintetizzarne l’infinita varietà e ricchezza. Oggi, alle prese con il diluvio dell’informazione, questi tentativi di strutturare la conoscenza in sistemi omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari e ancor più disperati.” “Sfumando le distinzioni tra artisti professionisti e dilettanti, tra outsider e insider, l’esposizione adotta un approccio antropologico allo studio delle immagini, concentrandosi in particolare sulle funzioni dell’immaginazione e sul dominio dell’immaginario. Quale spazio è concesso all’immaginazione, al sogno, alle visioni e alle immagini interiori in un’epoca assediata dalle immagini esteriori? E che senso ha cercare di costruire un’immagine del mondo quando il mondo stesso si è fatto immagine?” Il Palazzo Enciclopedico è una mostra sulle ossessioni e sul potere trasformativo dell’immaginazione e si apre al Padiglione Centrale ai Giardini con una presentazione del Libro Rosso di Carl Gustav Jung. “Nei vasti spazi dell’Arsenale l’esposizione è organizzata secondo una progressione dalle forme naturali a quelle artificiali, seguendo lo schema tipico delle wunderkammer cinquecentesche e seicentesche. In questi musei delle origini – non dissimili dal Palazzo sognato da Auriti – curiosità e meraviglia si mescolavano per comporre nuove immagini del mondo fondate su affinità elettive e simpatie magiche. Questa scienza combinatoria – basata sull’organizzazione di oggetti e immagini eterogenee – non è poi dissimile dalla cultura dell’iper-connettività contemporanea.” Dalle numerose opere ed espressioni figurative in mostra, che includono film, fotografie, video, bestiari, labirinti, tavole enciclopediche, progetti, performance e installazioni, “emerge una costruzione complessa ma fragile, un’architettura del pensiero tanto fantastica quanto delirante. Dopo tutto – dice Gioni – il modello stesso delle esposizioni biennali nasce dal desiderio impossibile di concentrare in un unico luogo gli infiniti mondi dell’arte contemporanea: un compito che oggi appare assurdo e inebriante quanto il sogno di Auriti.” “Se è vero - riflette Baratta – che il curatore sviluppa la sua riflessione sul destino dell’arte contemporanea e degli artisti - i quali non si accontentano di orizzonti limitati, quando immaginano, ma concepiscono realtà globali, mossi da aspirazioni ad una conoscenza e a una sensibilità omnicomprensiva - non posso non richiamare alla memoria le ‘ossessioni’ di Harald Szeemann e il concetto di fallimento che le seguiva. Fallimenti fertili per l’arte; come dice Gioni, si tratta per l’artista di un movente molto forte e totalizzante. L’idea di una mostra-ricerca è ritenuta proficua in Biennale non solo per l’Arte ma anche per l’Architettura. Per questo motivo le Mostre di Gioni e Koolhaas (Biennale Architettura 2014) rappresenteranno momenti importanti nella storia della nostra istituzione.” Biennale Sessions, il progetto per le Università Si rinnova per il quarto anno consecutivo, e dopo lo straordinario successo degli anni precedenti, il progetto Biennale Sessions che la Biennale dedica alle istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione nel campo delle arti o nei campi affini, Università e Accademie di Belle Arti. L'obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con vitto a prezzo di favore, la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratis, assistenza all'organizzazione del viaggio e soggiorno. Meetings on Art La Biennale organizza, inoltre, un programma di Meetings on Art che prevedono una serie di conversazioni, racconti e incontri con Marco Paolini, dal titolo Fen, che si terranno nei mesi estivi. In programma alla ripresa autunnale quattro appuntamenti sul mito dell’artista autodidatta, L’esistenza è altrove; sull’antropologia delle immagini e della storia dell’arte, Immagine-mondo; sulle Enciclopedie e altri viaggi dell’immaginazione, Niente è più dolce che sapere tutto. L’ultimo incontro, Let’s talk about us, è fissato per il 24 novembre 2013, giorno di chiusura della 55. Esposizione. In merito a questi due progetti della Biennale, il Presidente Baratta afferma: “Desideriamo che la visita faccia parte dell'attività curriculare degli studenti e che la Biennale rappresenti un luogo di ricerca dove si osserva, si sviluppano riflessioni, si elaborano dei progetti.” Anche per il 2013 è prevista l’attività Educational che si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, delle università e delle accademie d'arte, professionisti, aziende, esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative, condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale di Venezia, mirano ad un coinvolgimento attivo dei partecipanti e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio. Il catalogo e la guida Il catalogo della 55. Esposizione contiene riproduzioni delle opere degli artisti in Mostra, testi monografici sugli artisti partecipanti e una sezione speciale di saggi, coordinati da Sina Najafi e Jeffrey Kastner, nella quale storici dell’arte, filosofi, accademici e scrittori affrontano, descrivono e discutono varie forme di ossessione, sistemi di conoscenza, avventure del sapere e altri viaggi dell’immaginazione. Sarà inoltre pubblicata una guida completa e dettagliata alla Mostra con brevi testi monografici su tutti gli artisti invitati alla 55. Esposizione: la guida include oltre 150 voci e testi ed informazioni utili su tutti i Padiglioni nazionali e gli Eventi collaterali. Entrambi i prodotti editoriali sono realizzati da Marsilio Editori. La 55. Esposizione Internazionale d’Arte è realizzata anche con il sostegno di Swatch, partner della manifestazione, ENEL main sponsor, e di Japan Tobacco International, Vela-Hello Venezia e illycaffè. Ringraziamenti a Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP e Gi Group. Si ringrazia il Ministero per i Beni e le Attività Culturali che in un momento non facile per la finanza pubblica mantiene il suo decisivo supporto, le Istituzioni del territorio che in vario modo sostengono la Biennale, la Città di Venezia, la Regione del Veneto. Estendo il ringraziamento alle Autorità a vario titolo coinvolte e interessate alle strutture nelle quali operiamo nelle nostre manifestazioni, dalla Marina Militare alle Soprintendenze veneziane. Grazie al team di Massimiliano Gioni e alla struttura della Biennale impegnati nella realizzazione della Mostra. Un ringraziamento va ai numerosi Donors, particolarmente importanti nella realizzazione della 55. Esposizione. CONTATTI: Ufficio Stampa Arti Visive della Biennale di Venezia Tel. +39 041 5218 - 846/716 | [email protected] | www.labiennale.org FB: La Biennale di Venezia | @twitter.com/la_Biennale LE IMMAGINI della 55. Esposizione possono essere scaricate da questo link: http://ftp.labiennale.org Account: biennale2013 | Password: 55art Le superfici utilizzate dalla Biennale di Venezia Arsenale Totale area di cui coperti di cui scoperti di cui Corderie di cui Artiglierie 46.000 mq (superfici coperte e scoperte) 14.000 mq 32.000 mq 6.300 mq 2.850 mq si aggiungono: Sale d'Armi Spazi coperti totali 6.526 mq di cui Sale d'Armi Nord 4.546 mq (A + B + C + D) di cui Sale d'Armi Sud 1.980 mq (E + F + G) Giardini della Biennale Totale area di cui coperti di cui scoperti di cui Padiglione Centrale 50.000 mq (superfici coperte e scoperte) 16.000 mq 34.000 mq 4.400 mq Ca' Giustinian 4.900 mq Le 88 Partecipazioni nazionali della 55. Esposizione Internazionale d’Arte sono distribuite come segue: 28 ai Giardini 24 in Arsenale 36 nella città di Venezia a cui si aggiungono oltre 50 Eventi collaterali in città. Restauro della Sala Chini Padiglione Centrale ai Giardini All’inizio del 2013 la Biennale di Venezia ha avviato il restauro della Sala Chini nel Padiglione Centrale ai Giardini. In occasione della vernice della 55. Esposizione Internazionale d’Arte (29-31 maggio 2013) sarà riportato in luce il ciclo pittorico La Civiltà nuova di Galileo Chini (1873-1956). Il prossimo anno sarà svelato il restauro dell’apparato murario ottagonale. La Sala Chini è il vestibolo del Padiglione Centrale ai Giardini (già Palazzo dell’Esposizione Internazionale, realizzato tra il 1895 e il 1899 su progetto dell’ingegnere Enrico Trevisanato). La Sala è sovrastata da una cupola costituita da otto spicchi decorati nei toni del blu cobalto, oro e rosso acceso nel 1909 da Galileo Chini per la 8. Esposizione Internazionale d’Arte la Biennale di Venezia. Mutato il gusto modernista, il ciclo pittorico "scomparve" sotto una nuova struttura realizzata nel 1928 da Gio' Ponti. Ritrovata nel 1986 in pessime condizioni di conservazione, rimase praticamente invisibile ai visitatori delle esposizioni successive. Nel 2005 il Comune di Venezia diede avvio al restauro filologico del solo ciclo pittorico, arrestatosi per mancanza di fondi. La Biennale di Venezia con risorse proprie compirà l’opera aprendo la sala ottagonale alla visione del pubblico e facendola diventare il vero punto di partenza della Mostra. Progetto Biennale Sessions In occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte, la Biennale di Venezia si rivolge con uno speciale progetto a Università, Accademie di Belle Arti e Istituti di Formazione Superiore. - la Biennale di Venezia considera l’Esposizione il luogo nel quale Università, Accademie di Belle Arti e Istituti di formazione e di ricerca, possono progettare e realizzare una visita utile alla loro attività didattica; - la Biennale di Venezia mira a offrire a queste istituzioni condizioni favorevoli per organizzare tale visita. La Biennale offre per ogni gruppo di 50 persone (tra docenti e studenti) appartenenti a ogni singola istituzione: a. un accredito speciale del costo di 20 € a studente che dà diritto all’ingresso alle sedi espositive per tre giorni consecutivi; b. uno spazio, disponibile gratuitamente per 2h, per una sessione seminariale organizzata dalla stessa istituzione all’interno delle aree di Mostra, con relative faciliti (sono esclusi i giorni di vernissage); c. un packet lunch per gli stessi tre giorni a tariffa agevolata presso i punti ristoro di Mostra; d. l’assistenza all’organizzazione del soggiorno con operatori prequalificati dalla Biennale; e. la partecipazione a conferenze o altre iniziative organizzate da Biennale negli spazi espositivi; f. un piano di promozione e comunicazione dedicato, che comprende una pagina web nel sito della Biennale dedicata al progetto Biennale Sessions con link ai siti delle Università ed Istituti partecipanti e l’affissione di manifesti promozionali nelle sedi. Informazioni Educational e Promozione la Biennale di Venezia +39 041 5218828 - Fax +39 041 5218 732 [email protected] www.labiennale.org Il Palazzo Enciclopedico Meetings on Art Marco Paolini – Fen Una serie di conversazioni, racconti e incontri con Marco Paolini mercoledì 29 maggio 2013 sabato 8 giugno 2013 martedì 18 giugno 2013 sabato 29 giugno 2013 giovedì 18 luglio 2013 martedì 30 luglio 2013 giovedì 8 agosto 2013 domenica 18 agosto 2013 venerdì 30 agosto 2013 domenica 8 settembre 2013 mercoledì 18 settembre 2013 "L'esistenza è altrove" (Existence is elsewhere) Il mito dell'artista autodidatta - The myths of the outsider Ottobre 2013 Immagine-Mondo (Image-Worlds) Antropologia delle immagini e storia dell'arte (Anthropology of images and history of art) Ottobre 2013 "Niente è piu dolce che sapere tutto" (Nothing is sweeter than knowing everything) Enciclopedie e altri viaggi dell'immaginazione (Encyclopedias and other flights of the imagination) Novembre 2013 Let’s talk about us 24 Novembre 2013 Progetto Educational Anche per il 2013 è prevista l’attività educational che nelle edizioni del 2011 e 2012 ha registrato i seguenti risultati: 54. Esposizione Internazionale d’Arte Totale partecipanti: 42.397 (2.120 gruppi) di cui 26.494 giovani e studenti e 15.903 adulti e pubblico organizzato in gruppo. Incremento sul 2009 tra gli studenti: + 53%, incremento sul 2009 tra gli adulti: + 64%. 13. Mostra Internazionale di Architettura Totale partecipanti: 30.534 (1.526 gruppi) di cui 22.288 giovani e studenti e 8.246 adulti e pubblico organizzato in gruppo. Incremento sul 2010 tra gli studenti: + 21%, incremento sul 2010 tra gli adulti: + 27%. L’offerta Educational della Biennale di Venezia si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle scuole di ogni ordine e grado, professionisti, aziende, esperti, appassionati e famiglie. Tutte le iniziative puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti, sono condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale di Venezia, e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio. · I Percorsi Guidati conducono i visitatori attraverso le sedi della 55. Esposizione Internazionale di Arte e hanno un carattere aperto e partecipativo; sono particolarmente indicati per le scuole secondarie di secondo grado, gli appassionati e il pubblico adulto. Si suddividono in visite guidate, percorsi di approfondimento e itinerari tematici. · Le attività di Laboratorio si rivolgono a ogni genere di pubblico, con particolare attenzione ai giovani e giovanissimi e al mondo delle scuole; si basano su un approccio stimolante e interattivo che sollecita la creatività e capacità di rielaborare criticamente i contenuti. Le attività si suddividono in workshop multidisciplinari e multimediali, laboratori teorici, laboratori didattici e atelier creativi. L’offerta educational prevede, altresì, speciali progetti basati sul legame tra discipline e contesti, che offrono l’opportunità di avvicinarsi ai temi della 55. Esposizione Internazionale d’Arte a partire da specifici interessi professionali o scientifici. Tali progetti sono particolarmente indicati per aziende, professionisti e addetti ai lavori, e insistono sull’Esposizione come opportunità di aggiornamento e ampliamento delle proprie competenze e sensibilità. Attività disponibili in italiano e nelle principali lingue straniere. Prenotazione obbligatoria, durata media 1h 45’, 2h. Servizio a pagamento, biglietto d’ingresso non incluso. Prenotazioni e informazioni: T +39 041 5218 828 | F +39 041 5218 732 - [email protected] Il Palazzo Enciclopedico Massimiliano Gioni Il 16 novembre 1955 l’artista auto-didatta italo-americano Marino Auriti depositava presso l’ufficio brevetti statunitense i progetti per il suo Palazzo Enciclopedico, un museo immaginario che avrebbe dovuto ospitare tutto il sapere dell’umanità, collezionando le più grandi scoperte del genere umano, dalla ruota al satellite. Rinchiuso in un garage perso nella campagna dello stato della Pennsylvania, Auriti lavorò per anni alla sua creazione, costruendo il modello di un edificio di cento trentasei piani, che avrebbe dovuto raggiungere i settecento metri di altezza e occupare più di sedici isolati della città di Washington. L’impresa di Auriti rimase naturalmente incompiuta, ma il sogno di una conoscenza universale e totalizzante attraversa la storia dell’arte e dell’umanità e accumuna personaggi eccentrici come Auriti a molti artisti, scrittori, scienziati e profeti che hanno cercato – spesso invano – di costruire un’immagine del mondo capace di sintetizzarne l’infinita varietà e ricchezza. Queste cosmologie personali, questi deliri di conoscenza mettono in scena la sfida costante di conciliare il sé con l’universo, il soggettivo con il collettivo, il particolare con il generale, l’individuo con la cultura del suo tempo. Oggi, alle prese con il diluvio dell’informazione, questi tentativi di strutturare la conoscenza in sistemi omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari e ancor più disperati. La 55. Esposizione Internazionale d’Arte indaga queste fughe dell’immaginazione in una mostra che – come il Palazzo Enciclopedico di Auriti – combina opere d’arte contemporanea, reperti storici, oggetti trovati e artefatti. Con opere che spaziano dall’inizio del secolo scorso a oggi, e con molte nuove produzioni, la mostra include più di centocinquanta artisti provenienti da trentasette nazioni. Concepita come un museo temporaneo, l’esposizione sviluppa un’indagine sui modi in cui le immagini sono utilizzate per organizzare la conoscenza e per dare forma alla nostra esperienza del mondo. Sfumando le distinzioni tra artisti professionisti e dilettanti, tra outsider e insider, l’esposizione adotta un approccio antropologico allo studio delle immagini, concentrandosi in particolare sulle funzioni dell’immaginazione e sul dominio dell’immaginario. Quale spazio è concesso all’immaginazione, al sogno, alle visioni e alle immagini interiori in un’epoca assediata dalle immagini esteriori? E che senso ha cercare di costruire un’immagine del mondo quando il mondo stesso si è fatto immagine? La mostra si apre al Padiglione Centrale ai Giardini con una presentazione del Libro Rosso di Carl Gustav Jung, un manoscritto illustrato al quale il celebre psicologo lavorò per più di sedici anni. Raccolta di visioni e fantasie, il Libro Rosso di Jung introduce una riflessione sulle immagini interiori e sui sogni che attraversa l’intera mostra. L’esposizione raccoglie numerosi esempi di opere ed espressioni figurative che illustrano diverse modalità di visualizzare la conoscenza attraverso rappresentazioni di concetti astratti e manifestazioni di fenomeni sopranaturali. Nelle sale del Padiglione Centrale i quadri astratti di Hilma af Klimt, le interpretazioni simboliche dell’universo di Augustine Lesage, le divinazioni di Alistar Crowley e le premonizioni apocalittiche di Fredrich Schröder-Sonnenstern si intrecciano alle opere di artisti contemporanei. I disegni estatici delle comunità Shaker trascrivono messaggi divini, mentre quelli degli sciamani delle Isole Salomone sono popolati da demoni e divinità in lotta con pescecani e creature marine. La rappresentazione dell’invisibile è uno dei temi centrali della mostra e ritorna nelle cosmografie di Guo Fengyi e in quelle di Emma Kunz, nelle icone religiose e nelle danze macabre di Jean-Frédéric Schnyder e nel video di Artur Żmijewski che filma un gruppo di non vedenti che dipingono il mondo a occhi chiusi. Un simile senso di stupore cosmico pervade molte altre opere in mostra, dai film di Melvin Moti alle riflessioni sulla natura di Laurent Montaron, fino alle sublimi vedute di Thierry De Cordier. Le piccole ceramiche di Ron Nagle, le intricate geometrie floreali di Anna Zemánková, le mappe immaginarie di Geta Brătescu e i palinsesti dipinti di Varda Caivano descrivono un mondo interiore dove forme naturali e presenze immaginarie si sovrappongono. Queste corrispondenze segrete tra micro e macrocosmo ritornano nelle figure ieratiche di Marisa Merz e in quelle assai più carnali di Maria Lassnig: entrambe trasformano autoritratti e corpi in cifre dell’universo. L’esercizio dell’immaginazione attraverso la scrittura e il disegno è uno dei temi ricorrenti nell’esposizione. Christiana Soulou illustra gli esseri inventati da Jorge Luis Borges, mentre José Antonio Suárez Londoño traduce in immagini i diari di Franz Kafka. La collezione di pietre dello scrittore francese Roger Caillois combina geologia e misticismo, mentre le lavagne disegnate dal pedagogo Rudolf Steiner tracciano diagrammi impazziti che inseguono il desiderio impossibile di descrivere e comprendere l’intero universo. “Il Palazzo Enciclopedico” è una mostra sulle ossessioni e sul potere trasformativo dell’immaginazione. I mondi alternativi sognati da artisti assai diversi quali Morton Bartlett, James Castle, Peter Fritz e Achilles Rizzoli sono esposti accanto agli accumuli di immagini di Shinro Ohtake e a un’autobiografia visiva di Carl Andre. La tensione tra interno ed esterno, tra inclusione ed esclusione è il soggetto di una serie di opere che indagano il ruolo dell’immaginazione nelle carceri (Rossella Biscotti) e negli ospedali psichiatrici (Eva Kotaktova). Altri spazi di reclusione – più o meno fantastici – sono quelli disegnati da Walter Pichler che per tutta la vita – tristemente interrotta nel 2012 – ha progettato abitazioni e case per le sue sculture, quasi fossero creature viventi provenienti da un altro pianeta. Nei vasti spazi dell’Arsenale, l’esposizione è organizzata secondo una progressione dalle forme naturali a quelle artificiali, seguendo lo schema tipico delle wunderkammer cinquecentesche e seicentesche. In questi musei delle origini – non dissimili dal Palazzo sognato da Auriti – curiosità e meraviglia si mescolavano per comporre nuove immagini del mondo fondate su affinità elettive e simpatie magiche. Questa scienza combinatoria – basata sull’organizzazione di oggetti e immagini eterogenee – non è poi dissimile dalla cultura dell’iper-connettività contemporanea. Cataloghi, collezioni e tassonomie più o meno impazzite sono alla base di molte opere in mostra tra cui le fotografie di J.D. ‘Okhai Ojeikere, le installazioni di Uri Aran, i video di Kan Xuan, i bestiari di Shinichi Sawada e i labirinti di Matt Mullican. Pawel Althamer compone un ritratto corale con una serie di ottanta sculture. Nei disegni di Stefan Bertalan, Lin Xue e Patrick Van Caeckenberg, assistiamo a tentativi ostinati di decrittare il codice della natura, mentre i film di Gusmão e Paiva, le fotografie di Christopher Williams e dei pionieri Eliot Porter e Eduard Spelterini scrutano ecosistemi e paesaggi con lo sguardo meravigliato di chi vuole catturare lo spettacolo del mondo. Yuksel Arslan disegna le tavole enciclopediche di una civiltà immaginaria che assomiglia a una versione non troppo distorta dell’umanità. L’ambizione di creare un opus magnum – un’opera che, come il Palazzo di Auriti, contenga e racconti tutto – attraversa i disegni di Arslan e le illustrazioni della Genesi di Robert Crumb, le cosmogonie di Frédéric Bruly Bouabre e le leggende descritte da Papa Ibra Tall. Nel suo nuovo video Camille Henrot studia i miti di creazione di diverse società, mentre le cento sculture di creta di Fischli e Weiss forniscono un antidoto ironico agli eccessi romantici delle visioni più totalizzanti. I video di Neil Beloufa e Steve McQueen e i quadri di Eugene Von Breunchenhein immaginano diversi modi di visualizzare il futuro mentre il ricordo del passato e la memoria sono il punto di partenza per le opere di Aurelien Froment, Andra Ursuta e altri artisti in mostra. Al centro dell’Arsenale l’artista Cindy Sherman presenta un progetto curatoriale – una mostra nella mostra, composta da più di duecento opere di oltre trenta artisti – in cui è messo in scena un suo personale museo immaginario. Bambole, pupazzi, manichini e idoli si mescolano a collezioni di fotografie, dipinti, sculture, decorazioni religiose e tele disegnate da carcerati che insieme compongono un teatro anatomico nel quale sperimentare e riflettere sul ruolo che le immagini hanno nella rappresentazione e percezione del sé. Di corpi e desideri ci parlano anche il nuovo video di Hito Steyerl sulla cultura dell’iper-visibilità e il nuovo reportage di Sharon Hayes che presenta un remake girato in America di Comizi D’Amore, il film inchiesta sulla sessualità di Pier Paolo Pasolini. I corpi post-umani e smaterializzati di Ryan Trecartin introducono alla sezione finale dell’Arsenale in cui opere di Yuri Ancarani, Alice Channer, Simon Denny, Wade Guyton, Channa Horwitz, Mark Leckey, Helen Marten, Albert Oehlen, Otto Piene, James Richards, Pamela Rosenkranz, Stan VanDerBeek e altri esaminano la combinazione di informazione, spettacolo e sapere tipica dell’era digitale. A fare da contrasto al rumore bianco dell’informazione, un’installazione di Walter De Maria esalta la purezza silenziosa e algida della geometria. Come tutte le opere di questo artista leggendario – figura fondamentale dell’arte concettuale, minimalista e della land art – questa scultura astratta è il risultato di complessi calcoli numerologici, sintesi estrema delle infinite possibilità dell’immaginazione. Una serie di progetti in esterni di John Bock, Ragnar Kjartansson, Marco Paolini, Erik van Lieshout e altri completa il percorso della mostra che si snoda fino alla fine dell’Arsenale, nel cosiddetto Giardino delle Vergini. Alcune di queste performance e installazioni si ispirano alla tradizione cinquecentesca dei “teatri del mondo”, rappresentazioni allegoriche del cosmo in cui attori e architetture effimere erano usate per costruire immagini simboliche dell’universo. Da queste e molte altre opere in mostra, “Il Palazzo Enciclopedico” emerge come una costruzione complessa ma fragile, un’architettura del pensiero tanto fantastica quanto delirante. Dopo tutto, il modello stesso delle esposizioni biennali nasce dal desiderio impossibile di concentrare in un unico luogo gli infiniti mondi dell’arte contemporanea: un compito che oggi appare assurdo e inebriante quanto il sogno di Auriti. Ringrazio la Biennale di Venezia con tutto il suo staff. Ringrazio i miei collaboratori: Natalie Bell Helga J. Christoffersen Goto Design Ian Sullivan Roberta Tenconi Chris Wiley Un ringraziamento particolare all’architetto Annabelle Selldorf - titolare dello studio Selldorf Architects di New York – per l’assistenza prestatami nell’allestimento degli spazi dell’Arsenale. Nel corso della preparazione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, le seguenti persone hanno contribuito in maniera fondamentale alla mia ricerca: Negar Azimi, scrittrice e redattore capo di Bidoun, magazine di New York vincitore di numerosi premi internazionali di editoria e che si occupa anche di iniziative d’arte e cultura. Gary Carrion-Murayari, curatore del New Museum di New York. Cesar Garcia, co-fondatore e Direttore del The Mistake Room di Los Angeles, e U.S. Commissioner per la prossima 13th International Cairo Biennale. Sofía Hernández Chong Cuy, curatrice della 9th Mercosul Biennial e curatrice per l’arte contemporanea della Colección Patricia Phelps de Cisneros Claire Hsu, co-fondatrice e Direttore Esecutivo dell’Asia Art Archive (AAA). Abdellah Karroum, curatore, redattore e direttore artistico indipendente, lavora tra Parigi e Rabat. Dan Leers, curatore indipendente, lavora a New York. Dal 2007 al 2012 è stato Beaumont and Nancy Newhall Curatorial Fellow presso il Dipartimento di Fotografia del Museum of Modern Art di New York. Sarah McCrory, Direttore del Glasgow International Festival of Visual Art. Rodrigo Moura, curatore, redattore e scrittore. Attualmente è Vicedirettore dei programmi di arte e cultura del Inhotim di Minas Gerais, Brasile. Tim Saltarelli, curatore e scrittore, lavora a New York. Attualmente è curatorial advisor della sezione Frame di Frieze Art Fair di Londra e New York. Ali Subotnick, curatrice del Hammer Museum di Los Angeles. Philip Tinari, Direttore del Ullens Center for Contemporary Art (UCCA) di Pechino. Renate Wagner, Project Manager della Berlin Biennale for Contemporary Art, Berlino. Chris Wiley, curatore, scrittore e artista. Collabora regolarmente con riviste come Kaleidoscope e Frieze, ha collaborato alla 8. Gwangju Biennale e a numerose mostre del New Museum. Ringrazio inoltre Sina Najafi e Jeffrey Kastner della rivista Cabinet che hanno coordinato i saggi in catalogo di, tra gli altri: Lina Bolzoni, D. Graham Burnett, Simon Critchley, Brian Dillon, Anthony Grafton, Amy Hollywood, Caro Mavor, Alexander Nagel, Andrea Pinotti, Daniel Rosenberg, Marina Warner. Massimiliano Gioni (Busto Arsizio, 1973) è curatore e critico di arte contemporanea. Direttore artistico della Fondazione Nicola Trussardi di Milano, Gioni è Associate Director e Director of Exhibitions del New Museum of Contemporary Art di New York. Nel 2010 ha diretto la 8. Biennale di Gwangiu essendone il più giovane direttore nonché il primo europeo. Nel 2003 ha curato la mostra “La Zona” per la 50. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia; nel 2004 è stato il co-curatore della biennale di arte contemporanea itinerante Manifesta 5 e nel 2006 ha curato la 4. Biennale di Berlino in collaborazione con l’artista Maurizio Cattelan e la curatrice Ali Subotnick. Con Cattelan e Subotnick ha fondato la rivista Charley e lo spazio no profit The Wrong Gallery, inizialmente allestita nel 2002 a New York e ospitata nel 2005 alla Tate Modern di Londra. Gioni ha curato innumerevoli mostre collettive – tra cui si ricordano “Ghosts in the Machine”, “Ostalgia” e “After Nature” al New Museum – e mostre personali di, tra gli altri, Pawel Althamer, Tacita Dean, Urs Fischer, Fischli e Weiss, Paul McCarthy, Pipilotti Rist, Anri Sala, Tino Sehgal, Paola Pivi. Caporedattore della rivista Flash Art a New York dal 2000 al 2003, Gioni ha collaborato con importanti riviste d’arte contemporanea tra cui Artforum, Art Press, Frieze, Parkett e pubblicato saggi e cataloghi con Charta, Mondadori, Phaidon, Les Presses du Reel e Rizzoli. Il Palazzo Enciclopedico Artisti Versione aggiornata al 28 marzo 2013 Hilma af Klint Nata nel 1862 a Solna, Svezia Morta nel 1944 a Djursholm, Svezia Enrico Baj Nato nel 1924 a Milano, Italia Morto nel 2003 a Vergiate, Italia Victor Alimpiev Nato nel 1973 a Mosca, Russia Mirosław Bałka Nato nel 1958 a Varsavia, Polonia Ellen Altfest Nata nel 1970 a New York, USA Phyllida Barlow Nata nel 1944 a Newcastle upon Tyne, UK Paweł Althamer Nato nel 1967 a Varsavia, Polonia Morton Bartlett Nato nel 1909 a Chicago, USA Morto nel 1992 a Boston, USA Levi Fisher Ames Nato nel 1843 a Sullivan, USA Morto nel 1923 a Monroe, USA Yuri Ancarani Nato nel 1972 in Ravenna, Italia Carl Andre Nato nel 1935 a Quincy, USA Uri Aran Nato nel 1977 a Gerusalemme, Israele Yüksel Arslan Nato nel 1933 a Istanbul, Turchia Ed Atkins Nato nel 1982 a Oxford, UK Marino Auriti Nato nel 1891 a Guardiagrele, Italia Morto nel 1980 a Kennett Square, USA Gianfranco Baruchello Nato nel 1924 a Livorno, Italia Hans Bellmer Nato nel 1902 a Katowice, Polonia Morto nel 1975 a Parigi, Francia Neïl Beloufa Nato nel 1985 a Parigi, Francia Graphic Works of Southeast Asia and Melanesia, Hugo A. Bernatzik Collection 1932–1937 Ștefan Bertalan Nato nel 1930 a Răcăştie, Romania Rossella Biscotti Nata nel 1978 a Molfetta, Italia Arthur Bispo do Rosário Nato circa nel 1910 a Japaratuba, Brasile Morto nel 1989 a Rio de Janeiro, Brasile John Bock Nato nel 1965 a Gribbohm, Germania Enrico David Nato nel 1966 a Ancona, Italia Frédéric Bruly Bouabré Nato nel 1923 a Zéprégüé, Costa d’Avorio Tacita Dean Nata nel 1965 a Canterbury, UK Geta Brătescu Nata nel 1926 a Ploieşti, Romania John DeAndrea Nato nel 1941 a Denver, USA KP Brehmer Nato nel 1938 a Berlino, Germania Morto nel 1997 ad Amburgo, Germania Thierry De Cordier Nato nel 1954 a Ronse, Belgio James Lee Byars Nato nel 1932 a Detroit, USA Morto nel 1997 al Cairo, Egitto Roger Caillois Nato nel 1913 a Reims, Francia Morto nel 1978 a Kremlin-Bicêtre, Francia Varda Caivano Nata nel 1971 a Buenos Aires, Argentina Vlassis Caniaris Nato nel 1928 a Atene, Grecia Morto nel 2011 a Atene, Grecia James Castle Nato nel 1899 a Garden Valley, USA Morto nel 1977 a Boise, USA Alice Channer Nata nel 1977 a Oxford, UK George Condo Nato nel 1957 a Concord, USA Aleister Crowley e Frieda Harris Nato nel 1875 a Royal Leamington Spa, UK Morto nel 1947 a Hastings, UK Nata nel 1877 a Londra, UK Morta nel 1962 a Srinagar, India Oliver Croy e Oliver Elser Nato nel 1970 a Kitzbühel, Austria Nato nel 1972 a Rüsselsheim, Germania R. Crumb Nato nel 1943 a Philadelphia, USA Roberto Cuoghi Nato nel 1973 a Modena, Italia Jos De Gruyter e Harald Thys Nato nel 1965 a Geel, Belgio Nato nel 1966 a Wilrijk, Belgio Walter De Maria Nato nel 1935 a Albany, USA Simon Denny Nato nel 1982 a Auckland, Nuova Zelanda Trisha Donnelly Nata nel 1974 a Los Angeles, USA Jimmie Durham Nato nel 1940 a Washington, USA Harun Farocki Nato nel 1944 a Nový Jičín, Repubblica Ceca Peter Fischli & David Weiss Nato nel 1952 a Zurigo, Svizzera Nato nel 1946 a Zurigo, Svizzera Morto nel 2012 a Zurigo, Svizzera Linda Fregni Nagler Nata nel 1976 a Stoccolma, Svezia Aurélien Froment Nato nel 1976 a Angers, Francia Phyllis Galembo Nato nel 1952 a New York, USA Norbert Ghisoland Nato nel 1878 a La Bouverie, Belgio Morto nel 1939 a Frameries, Belgio Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi Nato nel 1942 a Merano, Italia Nata nel 1942 a Lugo di Romagna, Italia Domenico Gnoli Nato nel 1933 a Roma, Italia Morto nel 1970 a New York, USA Carl Gustav Jung Nato nel 1875 a Kesswil, Svizzera Morto nel 1961 a Kuessnacht, Svizzera Robert Gober Nato nel 1954 a Wallingford, USA Kan Xuan Nata nel 1972 a Xuancheng, Cina Tamar Guimarães e Kasper Akhøj Nata nel 1967 a Belo Horizonte, Brasile Nato nel 1976 a Copenhagen, Danimarca Bouchra Khalili Nata nel 1975 a Casablanca, Marocco Guo Fengyi Nata nel 1942 a Xi’an, Cina Morta nel 2010 a Xi’an, Cina João Maria Gusmão e Pedro Paiva Nato nel 1979 a Lisbona, Portogallo Nato nel 1977 a Lisbona, Portogallo Wade Guyton Nato nel 1972 a Hammond, USA Ragnar Kjartansson Nato nel 1976 a Reykjavík, Islanda Eva Kotátková Nata nel 1982 a Praga, Repubblica Ceca Evgenij Kozlov (E-E) Nato nel 1955 a San Pietroburgo, Russia Emma Kunz Nata nel 1892 a Brittnau, Svizzera Morta nel 1963 a Waldstatt, Svizzera Haitian Vodou Flags Duane Hanson Nato nel 1925 a Alexandria, USA Morto nel 1996 a Boca Raton, USA Sharon Hayes Nata nel 1970 a Baltimora, USA Camille Henrot Nata nel 1978 a Parigi, Francia Daniel Hesidence Nato nel 1975 a Akron, USA Maria Lassnig Nata nel 1919 a Kappel am Krappfeld, Austria Mark Leckey Nato nel 1964 a Birkenhead, UK Augustin Lesage Nato nel 1876 a Saint-Pierre-les-Auchel, Francia Morto nel 1954 a Burbure, Francia Lin Xue Nato nel 1968 a Fujian, Cina Roger Hiorns Nato nel 1975 a Birmingham, UK Herbert List Nato nel 1903 a Amburgo, Germania Morto nel 1975 a Monaco, Germania Channa Horwitz Nata nel 1932 a Los Angeles, USA Sarah Lucas Nata nel 1962 a Londra, UK Jessica Jackson Hutchins Nata nel 1971 a Chicago, USA Helen Marten Nata nel 1985 a Macclesfield, UK René Iché Nato nel 1897 a Sallèles-d'Aude, Francia Morto nel 1954 a Parigi, Francia Paul McCarthy Nato nel 1945 a Salt Lake City, USA Hans Josephsohn Nato nel 1920 a Kaliningrad, Russia Morto nel 2012 a Zurigo, Svizzera Steve McQueen Nato nel 1969 a Londra, UK Prabhavathi Meppayil Nata nel 1965 a Bangalore, India Diego Perrone Nato nel 1970 a Asti, Italia Marisa Merz Nata nel 1931 a Torino, Italia Walter Pichler Nato nel 1936 a Deutschnofen, Italia Morto nel 2012 a Burgenland, Austria Pierre Molinier Nato nel 1900 a Agen, Francia Morto nel 1976 a Bordeaux, Francia Otto Piene Nato nel 1928 a Bad Laasphe, Germania Matthew Monahan Nato nel 1972 a Eureka, USA Paloma Polo Nata nel 1983 a Madrid, Spagna Laurent Montaron Nato nel 1972 a Verneuil-sur-Avre, Francia Eliot Porter Nato nel 1901 a Winnetka, USA Morto nel 1990 a Santa Fe, USA Melvin Moti Nato nel 1977 a Rotterdam, Olanda Matt Mullican Nato nel 1951 a Santa Monica, USA Ron Nagle Nato nel 1939 a San Francisco, USA Bruce Nauman Nato nel 1941 a Fort Wayne, USA Paulo Nazareth Nato nel 1977 a Governador Valadares, Brasile Albert Oehlen Nato nel 1954 a Krefeld, Germania Shinro Ohtake Nato nel 1955 a Tokyo, Giappone Imran Qureshi Nato nel 1972 a Hyderabad, Pakistan Carol Rama Nata nel 1918 a Torino, Italia Charles Ray Nato nel 1953 a Chicago, USA James Richards Nato nel 1983 a Cardiff, UK Achilles G. Rizzoli Nato nel 1896 a Marin County, USA Morto nel 1981 a San Francisco, USA Pamela Rosenkranz Nata nel 1979 a Sils-Maria, Svizzera J.D. ‘Okhai Ojeikere Nato nel 1930 a Ojomu Emai, Nigeria Dieter Roth Nato nel 1930 a Hanover, Germania Morto nel 1998 a Basilea, Svizzera Henrik Olesen Nato nel 1967 a Esbjerg, Danimarca Viviane Sassen Nata nel 1972 a Amsterdam, Olanda Damián Ortega Nato nel 1967 a Città del Messico, Messico Shinichi Sawada Nato nel 1982 a Shiga, Giappone John Outterbridge Nato nel 1933 a Greenville, USA Hans Schärer Nato nel 1927 a Berna, Svizzera Morto nel 1997 a St. Niklausen, Svizzera Paño Drawings Marco Paolini Nato nel 1956 a Belluno, Italia Karl Schenker Nato in Germania Morto nel 1951/52, UK Michael Schmidt Nato nel 1945 a Berlino, Germania José Antonio Suárez Londoño Nato nel 1955 a Medellín, Colombia Jean-Frédéric Schnyder Nato nel 1945 a Basilea, Svizzera Papa Ibra Tall Nato nel 1935 a Tivaouane, Senegal Friedrich Schröder-Sonnenstern Nato nel 1892 a Jasnoje, Russia Morto nel 1982 a Berlino, Germania Dorothea Tanning Nata nel 1910 a Galesburg, USA Morta nel 2012 a New York, USA Tino Sehgal Nato nel 1976 a Londra, UK Anonymous Tantric Paintings Richard Serra Nato nel 1939 a San Francisco, USA Ryan Trecartin Nato nel 1981 a Webster, USA Shaker Gift Drawings Rosemarie Trockel Nata nel 1952 a Schwerte, Germania Jim Shaw Nato nel 1952 a Midland, USA Andra Ursuta Nata nel 1979 a Salonta, Romania Cindy Sherman Nata nel 1954 a Glen Ridge, USA Patrick Van Caeckenbergh Nato nel 1960 a Aalst, Belgio Laurie Simmons e Allan McCollum Nata nel 1949 a Long Island, USA Nato nel 1944 a Los Angeles, USA Stan VanDerBeek Nato nel 1927 a New York, USA Morto nel 1984 a Baltimora, USA Drossos P. Skyllas Nato nel 1912 a Kalymnos, Grecia Morto nel 1973 a Chicago, USA Erik van Lieshout Nato nel 1968 a Deurne, Olanda Harry Smith Nato nel 1923 a Portland, USA Morto nel 1991 a New York, USA Xul Solar Nato nel 1887 a Buenos Aires, Argentina Morto nel 1963 a Buenos Aires, Argentina Christiana Soulou Nata nel 1961 ad Atene, Grecia Eduard Spelterini Nato nel 1852 a Bazenheid, Svizzera Morto nel 1931 a Zipf, Austria Danh Vo Nato nel 1975 a Bà Rịa–Vũng Tàu Province, Vietnam Eugene Von Bruenchenhein Nato nel 1910 a Marinette, USA Morto nel 1983 a Milwaukee, USA Günter Weseler Nato nel 1930 a Olsztyn, Polonia Jack Whitten Nato nel 1939 a Bessemer, USA Cathy Wilkes Nata nel 1966 a Belfast, UK Rudolf Steiner Nato nel 1861 a Donji Kraljevec, Croazia Morto nel 1925 a Dornach, Svizzera Christopher Williams Nato nel 1956 a Los Angeles, USA Hito Steyerl Nato nel 1966 a Monaco, Germania Lynette Yiadom-Boakye Nata nel 1977 a Londra, UK Kohei YoshiyUKi Nato nel 1946 a Hiroshima Prefecture, Giappone Sergey Zarva Nato nel 1973 a Kryvyi Rih, Ucraina Anna Zemánková Nata nel 1908 a Olomouc, Repubblica Ceca Morta nel 1986 a Praga, Repubblica Ceca Jakub Julian Ziółkowski Nato nel 1980 a Zamość, Polonia Artur Żmijewski Nato nel 1966 a Varsavia, Polonia Il Palazzo Enciclopedico Partecipazioni Nazionali Espositori, Commissari, Curatori, Sedi ANDORRA Tempus fugit Javier Balmaseda, Samantha Bosque, Fiona Morrison Commissario: Henry Périer. Commissari Aggiunti: Francesc Rodríguez, Ermengol Puig, Ruth Casabella. Curatori: Josep M. Ubach, Paolo De Grandis. Sede: Nappe 89 dell’Arsenale ANGOLA* Commissario: Ministero della Cultura. Curatori: Beyond Entropy (Paula Nascimento, Stefano Rabolli Pansera), Jorge Gumbe, Feliciano dos Santos. Sede: Palazzo Cini, Fondazione Cini San Vio, Dorsoduro ARABA SIRIANA, Repubblica CARA AMICA ARTE Giorgio De Chirico, Miro George, Makhowl Moffak, Al Samman Nabil, Echtai Shaffik, Giulio Durini, Dario Arcidiacono, Massimiliano Alioto, Felipe Cardena, Roberto Paolini, Concetto Pozzati, Sergio Lombardo, Camilla Ancilotto, Lucio Micheletti, Lidia Bachis, Cracking Art Group, Hannu Palosuo Commissario: Christian Maretti. Curatore: Duccio Trombadori. Sede: Isola di San Servolo ARGENTINA "Eva - Argentina. Una metafora contemporanea" Nicola Costantino Commissario: Magdalena Faillace. Curatore: Fernando Farina Sede: Padiglione all’Arsenale ARMENIA, Repubblica di Narrative Ararat Sarkissian Commissario: Ministry of Culture. Curatore: Arman Grogoryan. Sede: Isola di San Lazzaro degli Armeni AUSTRALIA Here art grows on trees Simryn Gill Commissario: Simon Mordant. Commissario Aggiunto: Penelope Seidler. Curatore: Catherine de Zegher. Sede: Padiglione ai Giardini AUSTRIA Mathias Poledna Commissario/Curatore: Jasper Sharp. Sede: Padiglione ai Giardini AZERBAIJAN, Repubblica del Ornamentation Rashad Alakbarov, Sanan Aleskerov, Chingiz Babayev, Butunay Hagverdiyev, Fakhriyya Mammadova, Farid Rasulov Commissario: Heydar Aliyev Foundation. Curatore: Hervé Mikaeloff. Sede: Palazzo Lezze, Campo S.Stefano, San Marco 2949 BAHAMAS* Polar Eclipse Tavares Strachan Commissario: Nalini Bethel, Ministry of Tourism. Curatori: Robert Hobbs & Jean Crutchfield. Curatore Aggiunto: Stamatina Gregory. Sede: Padiglione all’Arsenale BANGLADESH, Repubblica Popolare del SUPERNATURAL Chhakka Artists’ Group: Mokhlesur Rahman,Mahbub Zamal, A. K. M. Zahidul Mustafa, Ashok Karmaker, Lala Rukh Selim,Uttam Kumar Karmaker. Dhali Al Mamoon, Yasmin Jahan Nupur, Gavin Rain, Gianfranco Meggiato, Charupit school Commissario/Curatore: Francesco Elisei. Curatore: Fabio Anselmi. Sede: Officina delle Zattere, Dorsoduro 947 BAHRAIN, Regno del* In a World of Your Own Mariam Haji, Waheeda Malullah, Camille Zakharia Commissario: Mai bint Mohammed Al Khalifa, Minister of Culture. Curatore: Melissa Enders-Bhatia. Sede: Padiglione all’Arsenale BELGIO Kreupelhout – Cripplewood Berlinde De Bruyckere Commissario: Joke Schauvliege, Flemish Minister for Environment, Nature and Culture. Curatore: J.M. Coetzee. Curatore Aggiunto: Philippe Van Cauteren. Sede: Padiglione ai Giardini BOSNIA ed ERZEGOVINA The Garden of Delights Mladen Miljanović Commissari/Curatori: Sarita Vujković, Irfan Hošić. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3198 BRASILE Inside/Outside (Fervenza/Mlászho/Clark/Bill/Munari) Hélio Fervenza, Odires Mlászho, Lygia Clark, Max Bill, Bruno Munari Commissario: Luis Terepins (Fundação Bienal de São Paulo). Curatore: Luis Pérez-Oramas. Curatore Aggiunto: André Severo. Sede: Padiglione ai Giardini CANADA Music for Silence Shary Boyle Commissario: National Gallery of Canada / Musée des beaux-arts du Canada. Curatore: Josée Drouin-Brisebois. Sede: Padiglione ai Giardini CECA, Repubblica e SLOVACCA, Repubblica Still the same place Petra Feriancova, Zbynek Baladran Commissario: Monika Palcova. Curatore: Marek Pokorny. Sede: Padiglione ai Giardini CILE Venezia,Venezia Alfredo Jaar Commissario: National Council of Culture and the Arts. Curatore: Madeleine Grynsztejn. Sede: Padiglione all’Arsenale CINA, Repubblica Popolare Cinese Transfiguration He Yunchang, Hu Yaolin, Miao Xiaochun, Shu Yong, Tong Hongsheng, Wang Qingsong, Zhang Xiaotao Commissario: China Arts and Entertainment Group (CAEG). Curatore: Wang Chunchen. Sede: Padiglione all’Arsenale CIPRO, Repubblica di Oo Lia Haraki, Maria Hassabi, Phanos Kyriacou, Constantinos Taliotis, Natalie Yiaxi, Morten Norbye Halvorsen, Jason Dodge, Gabriel Lester, Dexter Sinister Commissario: Louli Michaelidou. Commissari Aggiunti: Angela Skordi, Marika Ioannou. Curatore: Raimundas Malašauskas. Sede: Palasport "Giobatta Gianquinto" (Palasport Arsenale), Calle San Biagio COREA, Repubblica di To Breathe: Bottari Kimsooja Commissario/Curatore: Seungduk Kim. Commissario Aggiunto: Kyungyun Ho. Sede: Padiglione ai Giardini COSTA D’AVORIO, Repubblica della* Traces and signs Frédéric Bruly Bouabré, Tamsir Dia, Jems Koko Bi, Franck Fanny Commissario: Paolo De Grandis. Curatore: Yacouba Konaté. Sede: Spiazzi, Arsenale, Castello 3865 COSTA RICA Democrazy & Dreams Priscilla Monge, Esteban Piedra, Rafael Ottón Solís, Cinthya Soto Commissario: Francesco Elisei. Curatore: Francisco Córdoba; MUSEO DE ARTE Y DISEÑO CONTEMPORÁNEO (Fiorella Resenterra). Sede: Ca’ Bonvicini,Santa Croce CROAZIA Between the Sky and the Earth / Tra il cielo e la terra Kata Mijatović Commissario/Curatore: Branko Franceschi. Sede: Sala Tiziano, Opera don Orione Artigianelli, Fondamenta delle Zattere ai Gesuati 919 CUBA La Perversión de lo clásico: Anarquía de los relatos (La Perversione della classicità: Anarchia delle narrazioni) Liudmila and Nelson, Maria Magdalena Campos e Leonard Neil, Sandra Ramos, Glenda Leon, Lazaro Saavedra, Tonel, Hermann Nitsch, Gilberto Zorio, Wang Du, H.H.Lim, Pedro Costa, Rui Chafes, Francesca Leone Commissario: Miria Vicini. Curatori: Jorge Fernandez Torres, Giacomo Zaza. Sede: Museo Archeologico Nazionale di Venezia, Palazzo Reale, Piazza San Marco 17 DANIMARCA Jesper Just in collaboration with Project Projects Commissari: The Danish Arts Council Committee for International Visual Arts: Jette Gejl Kristensen (chairman), Lise Harlev, Jesper Elg, Mads Gamdrup, Anna Krogh. Curatore: Lotte S. Lederballe Pedersen. Sede: Padiglione ai Giardini EGITTO Treasuries of knowledge (Tesori di Conoscenza) Mohamed Banawy, Khaled Zaki Commissario: Ministero della Cultura. Sede: Padiglione ai Giardini EMIRATI ARABI UNITI Not yet available Mohammed Kazem Commissario: Lamees Hamdan. Curatore: Reem Fadda. Sede: Padiglione all’Arsenale ESTONIA Evident in Advance Dénes Farkas Commissario: Maria Arusoo. Curatore: Adam Budak. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3199, San Samuele FINLANDIA (Padiglione Alvar Aalto) Falling Trees Antti Laitinen Commissario: Raija Koli. Curatori: Marko Karo, Mika Elo, Harri Laakso. Sede: Padiglione ai Giardini FRANCIA Ravel Ravel Unravel Anri Sala Commissario: Institut français. Curatore: Christine Macel. Sede: Padiglione ai Giardini GEORGIA Kamikaze Loggia Bouillon Group,Thea Djordjadze, Nikoloz Lutidze, Gela Patashuri with Ei Arakawa and Sergei Tcherepnin, Gio Sumbadze Commissario: Marine Mizandari, First Deputy Minister of Culture. Curatore: Joanna Warsza. Sede: Padiglione all’Arsenale GERMANIA Ai Weiwei, Romuald Karmakar, Santu Mofokeng, Dayanita Singh Commissario/Curatore: Susanne Gaensheimer. Sede: Padiglione ai Giardini GIAPPONE abstract speaking - sharing uncertainty and collective acts Koki Tanaka Commissario: The Japan Foundation. Curatore: Mika Kuraya. Sede: Padiglione ai Giardini GRAN BRETAGNA Jeremy Deller Commissario: Andrea Rose. Curatore: Emma Gifford-Mead. Sede: Padiglione ai Giardini GRECIA HISTORY ZERO Stefanos Tsivopoulos Commissario: Hellenic Ministry of Education and Religious Affairs, Culture and Sports. Curatore: Syrago Tsiara. Sede: Padiglione ai Giardini INDONESIA, Repubblica dell’ SAKTI Albert Yonathan Setyawan, Eko Nugroho, Entang Wiharso, Rahayu Supanggah, Sri Astari, Titarubi Commissario: Soedarmadji JH Damais. Commissario Aggiunto: Achille Bonito Oliva. Curatori: Carla Bianpoen, Rifky Effendy. Sede: Padiglione all’Arsenale IRAQ Abdul Raheem Yassir, Akeel Khreef, Ali Samiaa, Bassim Al-Shaker, Cheeman Ismaeel, Furat al Jamil, Hareth Alhomaam, Jamal Penjweny, Kadhim Nwir, WAMI (Yaseen Wami, Hashim Taeeh) Commissario: Tamara Chalabi (Ruya Foundation for Contemporary Culture). Commissario Aggiunto: Vittorio Urbani. Curatore: Jonathan Watkins. Sede: Ca' Dandolo, San Tomà, Venezia IRLANDA The Enclave Richard Mosse Commissario/Curatore: Anna O’Sullivan. Sede: Fondaco Marcello San Marco 3415 (Calle dei Garzoni) ISLANDA Katrín Sigurðardóttir Commissario: Dorotheé Kirch. Curatori: Mary Ceruti, Ilaria Bonacossa. Sede: Lavanderia, Palazzo Zenobio, Collegio Armeno Moorat-Raphael, Fondamenta del Soccorso, Dorsoduro 2596 ISRAELE The Workshop Gilad Ratman Commissari: Arad Turgeman, Michael Gov. Curatore: Sergio Edelstein. Sede: Padiglione ai Giardini ITALIA vice versa Francesco Arena, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Flavio Favelli, Luigi Ghirri, Piero Golia, Francesca Grilli, Marcello Maloberti, Fabio Mauri, Giulio Paolini, Marco Tirelli, Luca Vitone, Sislej Xhafa Commissario: Maddalena Ragni. Curatore: Bartolomeo Pietromarchi. Sede: Padiglione Italia, Tese delle Vergini all’Arsenale KENYA Reflective Nature # a new primary enchanting sensitivity Kivuthi Mbuno, Armando Tanzini, Chrispus Wangombe Wachira, Fan Bo, Luo Ling & Liu Ke, Lu Peng, Li Wei, He Weiming, Chen Wenling, Feng Zhengjie, César Meneghetti Commissario: Paola Poponi. Curatori: Sandro Orlandi, Paola Poponi . Sede: Caserma Cornoldi, Castello 4142 e Isola di San Servolo, Venezia KOSOVO, Repubblica del* Petrit Halilaj Commissario: Erzen Shkololli. Curatore: Kathrin Rhomberg. Sede: Padiglione all’Arsenale KUWAIT* National Works Sami Mohammad, Tarek Al-Ghoussein Commissario: Mohammed Al-Asoussi (National Council of Culture, Arts and Letters). Curatore: Ala Younis. Sede: Palazzo Michiel, Sestriere Cannaregio, Strada Nova LETTONIA North by Northeast Kaspars Podnieks, Krišs Salmanis Commissari: Zane Čulkstēna, Zane Onckule. Curatori: Anne Barlow, Courtenay Finn, Alise Tīfentāle. Sede: Padiglione all’Arsenale LIBANO Letter To A Refusing Pilot Akram Zaatari Commissario: APEAL. Curatori: Sam Bardaouil, Till Fellrath. Sede: Padiglione all’Arsenale LITUANIA oO Gintaras Didžiapetris, Elena Narbutaitė, Liudvikas Buklys, Kazys Varnelis, Vytautė Žilinskaitė, Morten Norbye Halvorsen, Jason Dodge, Gabriel Lester, Dexter Sinister Commissari: Jonas Žokaitis, Aurimė Aleksandravičiūtė. Curatore: Raimundas Malašauskas. Sede: Palasport "Giobatta Gianquinto" (Palasport Arsenale), Calle San Biagio LUSSEMBURGO, Granducato di Relegation Catherine Lorent Commissario: Clément Minighetti. Curatore: Anna Loporcaro. Sede: Ca’ del Duca, Corte del Duca Sforza, San Marco 3052 MACEDONIA, Ex Repubblica Jugoslava di SILENTIO PATHOLOGIA Elpida Hadzi-Vasileva Commissario: Halide Paloshi. Curatore: Ana Frangovska. Sede: Scuola dei Laneri, Santa Croce 113 /A MALDIVE* PORTABLE NATION Disappearance as Work in Progress – Approaches to Ecological Romanticism Paul Miller aka DJ Spooky, Thierry Geoffrey aka Colonel, Gregory Niemeyer, Stefano Cagol, Hanna Husberg, Laura McLean & Kalliopi Tsipni-Kolaza, Khaled Ramadan, Moomin Fouad, Mohamed Ali, Sama Alshaibi, Patrizio Travagli, Achilleas Kentonis & Maria Papacaharalambous, Wooloo, Khaled Hafez, Ursula Biemann, Heidrun Holzfeind & Christoph Draeger, Klaus Schafler Commissario: Ahmed Adeeb, Minister of Tourism, Arts and Culture, Republic of Maldives. Curatori: CPS – Chamber of Public Secrets (Alfredo Cramerotti, Aida Eltorie, Khaled Ramadan). Curatori Aggiunti: Maren Richter, Camilla Boemio. Sede: in via di definizione MESSICO Cordiox Ariel Guzik Commissario: Gaston Ramirez Feltrin. Curatore: Itala Schmelz. Sede: Ex Chiesa di San Lorenzo, Campo San Lorenzo MONTENEGRO Image Think / Pensare attraverso l'immagine Irena Lagator Pejović Commissario/Curatore: Nataša Nikčević. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3078-3079/A, Ramo Malipiero Venezia - Piano Terra NUOVA ZELANDA Front Door Out Back Bill Culbert Commissario: Jenny Harper. Commissario Aggiunto: Heather Galbraith. Curatore: Justin Paton. Sede: Santa Maria della Pietà, Calle della Pietà, Castello OLANDA Room with broken sentence Mark Manders Commissario: Mondriaan Fund. Curatore: Lorenzo Benedetti. Sede: Padiglione ai Giardini PAESI NORDICI (FINLANDIA, NORVEGIA) Finlandia Falling Trees Terike Haapoja Commissario: Raija Koli. Curatori: Marko Karo, Mika Elo, Harri Laakso. Sede: Padiglione ai Giardini Norvegia Beware of the Holy Whore: Edvard Munch, Lene Berg and the Dilemma of Emancipation Edvard Munch, Lene Berg Commissario: Office for Contemporary Art Norway (OCA). Curatori: Marta Kuzma, Pablo Lafuente, Angela Vettese. Sede: Galleria di Piazza San Marco, Fondazione Bevilacqua La Masa PARAGUAY* The Encyclopedic Palace of Paraguay Pedro Barrail, Felix Toranzos, Diana Rossi, Daniel Milessi Commissario: Elisa Victoria Aquino Laterza. Commissario Aggiunto: Nori Vaccari Starck. Curatore: Osvaldo Gonzalez Real. Sede: Palazzo Carminati, Santa Croce 1882 POLONIA Everything Was Forever, Until It Was No More Konrad Smoleński Commissario: Hanna Wróblewska. Curatori: Agnieszka Pindera, Daniel Muzyczuk. Sede: Padiglione ai Giardini PORTOGALLO Trafaria Praia Joana Vasconcelos Commissario: Direção-Geral das Artes/Secretário de Estado da Cultura, Governo de Portugal. Curatore: Miguel Amado. Sede: Riva dei Partigiani ROMANIA An immaterial retrospective of the Venice Biennale Maria Alexandra Pirici, Manuel Pelmuş Commissario: Monica Morariu. Commissario Aggiunto: Alexandru Damian. Curatore: Raluca Voinea. Sede: Padiglione ai Giardini Reflection Centre for Suspended Histories. An Attempt Anca Mihuleţ, Apparatus 22 (Dragoş Olea, Maria Farcaş,Erika Olea), Irina Botea, Nicu Ilfoveanu, Karolina Bregula, Adi Matei, Olivia Mihălţianu, Sebastian Moldovan Commissario: Monica Morariu. Commissario Aggiunto: Alexandru Damian. Curatore: Anca Mihulet. Sede: Nuova Galleria dell'Istituto Romeno di Venezia Palazzo Correr, Campo Santa Fosca, Cannaregio 2214 RUSSIA Vadim Zakharov Commissario: Stella Kasaeva. Curatore: Udo Kittelmann. Sede: Padiglione ai Giardini SANTA SEDE* Sede: Padiglione all’Arsenale SERBIA Nothing Between Us Vladimir Perić, Miloš Tomić Commissario: Maja Ćirić. Sede: Padiglione ai Giardini SLOVENIA, Republica di For Our Economy and Culture Jasmina Cibic Commissario: Blaž Peršin. Curatore: Tevž Logar. Sede: Galleria A+A , San Marco 3073 SPAGNA Lara Almarcegui Lara Almarcegui Commissario/Curatore: Octavio Zaya. Sede: Padiglione ai Giardini STATI UNITI D'AMERICA Sarah Sze: Triple Point Sarah Sze Commissari/Curatori: Carey Lovelace, Holly Block. Sede: Padiglione ai Giardini SUDAFRICA Imaginary Fact: Contemporary South African Art and the Archive Commissario: Saul Molobi. Curatore: Brenton Maart. Sede: Padiglione all’Arsenale SVIZZERA Valentin Carron Commissari: Pro Helvetia - Sandi Paucic e Marianne Burki. Commissario Aggiunto: Pro Helvetia Rachele Giudici Legittimo. Curatore: Giovanni Carmine. Sede: Padiglione ai Giardini THAILANDIA Poperomia/Golden Teardrop Wasinburee Supanichvoraparch, Arin Rungjang Commissario: Office of Contemporary Art and Culture, Ministry of Culture. Curatori: Penwadee Nophaket Manont, Worathep Akkabootara. Sede: Santa Croce 556 TURCHIA Resistance Ali Kazma Commissario: Istanbul Foundation of Culture and Arts. Curatore: Emre Baykal. Sede: Padiglione all’Arsenale TUVALU* Vincent.J.F.Huang Commissari: Apisai Ielemia, Minister of Foreign Affair, Trade, Tourism, Environment & Labour; Tapugao Falefou, Permanent Secretary of Foreign Affairs, Tourism, Environment & Labour Curatori: An-Yi Pan, Szu Hsien Li, Shu Ping Shih. Sede: Accademia di Belle Arti di Venezia Sede Centrale, Ex Ospedale degli Incurabili, Dorsoduro 423 UCRAINA The Monument to a Monument Ridnyi Mykola, Zinkovskyi Hamlet, Kadyrova Zhanna Commissario: Victor Sydorenko. Curatori: Soloviov Oleksandr, Burlaka Victoria. Sede: Palazzo Loredan, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti , Campo Santo Stefano UNGHERIA Lanciata ma non esplosa Zsolt Asztalos Commissario: Kunstahalle (Art Hall). Curatore: Gabriella Uhl. Sede: Padiglione ai Giardini URUGUAY Wifredo Díaz Valdéz: Time (Time) Time Wifredo Díaz Valdéz Commissario: Ricardo Pascale. Curatori: Carlos Capelán, Verónica Cordeiro. Sede: Padiglione ai Giardini VENEZUELA El arte urbano. Una estética de la Subversión Collettivo di Artisti Urbani Venezuelani Commissario: Edgar Ernesto González. Curatore: Juan Calzadilla. Sede: Padiglione ai Giardini ZIMBABWE, Repubblica dello Dudziro - Re-examining the visions of religious beliefs in relation to the current global politics that have one questioning the status quo of the role of religion in society Portia Zvavahera, Michele Mathison, Rashid Jogee, Voti Thebe, Virginia Chihota Commissario: Doreen Sibanda. Curatore: Raphael Chikukwa. Sede: Santa Maria della Pietà Castello 3701, Calle della Pietà ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO El Atlas del Imperio Commissario: Sylvia Irrazábal. Curatore: Alfons Hug. Curatore Aggiunto: Paz Guevara. Sede: Padiglione all’Arsenale ARGENTINA Guillermo Srodek-Hart BOLIVIA Sonia Falcone BRASILE Juliana Stein CILE León & Cociña COLOMBIA François Bucher COSTA RICA Lucía Madriz CUBA Humberto Díaz ECUADOR Miguel Alvear e Patricio Andrade EL SALVADOR Simón Vega ITALIA Luca Vitone NICARAGUA Marcos Agudelo PANAMA Jhafis Quintero PARAGUAY Fredi Casco PERÙ David Zink Yi REPUBBLICA DOMINICANA Collettivo Quintapata -Pascal Meccariello, Raquel Paiewonsky, Jorge Pineda, Belkis Ramírez URUGUAY Martín Sastre VENEZUELA Susana Arwas GERMANIA/BRASILE Harun Farocki & Antje Ehmann. In collaborazione con: Cristián Silva-Avária, Anna Azevedo, Paola Barreto, Fred Benevides, Anna Bentes, Hermano Callou, Renata Catharino, Patrick Sonni Cavalier, Lucas Ferraço Nassif, Luiz Garcia, André Herique, Bruna Mastrogiovanni, Cezar Migliorin, Felipe Ribeiro, Roberto Robalinho, Bruno Vianna, Beny Wagner Christian Jankowski CENTRAL ASIA PAVILION WINTER - Central Asian Pavilion Commissario: HIVOS (Humanist Institute for Development Cooperation). Commissario Aggiunto: Dean Vanessa Ohlraun (Oslo National Academy of the Arts/The Academy of Fine Art). Curatori: Ayatgali Tuleubek, Tiago Bom. Comitato Scientifico: Susanne M. Winterling. Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3199-3201 KAZAKHSTAN Kamilla Kurmanbekova, Erlan Tuyakov, Ikuru Kuwajima KYRGYZSTAN Aza Shade TAJIKISTAN Anton Rodin Sergey Chutkov UZBEKISTAN Saodat Ismailova Vyacheslav Akhunov * Paesi che partecipano per la prima volta Padiglione delle Bahamas alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia Le Bahamas, che ospiteranno il loro padiglione inaugurale alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia nel 2013, presenteranno un installazione multi-sensoriale di Tavares Strachan che indaga il tema delle esplorazioni eroiche, delle traslazioni culturali, della narrazione storica, e il mutamento delle narrazioni culturali nel corso del tempo. Il padiglione immerge il visitatore in una atmosfera a due dimensioni: come un installazione unica e completa e come una collezione di opere d'arte individuali. Le opere più importanti sono rappresentate da una video installazione di 14 canali che vengono accompagnati da audio surround e una selezione di opere di luce al neon. Strachan lavora specificamente con i cambiamenti spesso invisibili tra le culture e dei cambiamenti fisici e racconta delle storie nello spazio e nel tempo sulla scia della globalizzazione e delle narrazioni del progresso. Avendo vissuto e lavorato per gran parte della sua vita alle Bahamas, Strachan elabora le sue esperienze e i suoi problemi da emigrante. A Venezia nel padiglione delle Bahamas si incontrano e coesistono tre parti geograficamente e culturalmente diversi e opposti. – l’ Arsenale di Venezia, il centro di Nassau e il Polo Nord . Lo spazio espositivo principale sarà caratterizzato da una video installazione a 360 gradi. Quattordici monitor presentano una documentazione di rievocazione di Strachan in una narrazione storica: la spedizione polare nel 1909 di Robert Peary e Matthew Henson Alexander. Henson, il collega di Peary, è spesso citato come il primo americano a raggiungere il polo. Tuttavia, varie interazioni e documentazioni scritte e orali di quel viaggio documentano che sia stato Henson il primo a raggiungere il Polo. Prima di Peary che era fisicamente incapace di arrivarci, Henson ha piantato la bandiera americana. Strachan racconta il rapporto complesso tra di loro e con le comunità Inuit. Inoltre incluse nella mostra, le sculture di luce al neon che sollevano anche il tema dell’appartenenza attraverso una strategia più concettuale. Here and Now (2013) si compone di tre sculture luminose dal titolo I Belong Here, You Belong Here, We Belong Here. Le opere parlano dell'idea di spostamento in modo più diretto, immediato in confronto allo spettatore con le problematiche di appartenenza e luogo. "Mi affascina l'idea di essere in due o più posti contemporaneamente ed esplorare la differenza in questo modo", dice Strachan. "Il modo in cui la Biennale di Venezia, storicamente e attualmente, distribuisce l'idea di ‘differenza’ come il turismo culturale è un problema interessante su cui lavorare." La ricerca di Strachan è legata alla costituzione del nascente Bahamas Aerospace Exploration and Sea Center (BASEC) nel suo paese natale. Nel corso del lavoro con BASEC, Strachan ha creato razzi interamente costruiti con materiali naturali delle Bahamas (tipo il vetro, la sabbia e il carburante prodotto dalla canna da zucchero) e li ha lanciati a 15 a 20 miglia nella stratosfera; i loro resti, ricaduti sulla terra, sono poi stati esposti come sculture . Le sue sperimentazioni con BASEC e la sua ricerca in condizioni estreme sono state esposte per le mostre all’Istituto di Arte Contemporanea presso la University of Pennsylvania (2008), Arte Grandi a Kansas City in Missouri (anche 2008) e al MIT List Visual Arts Center di Cambridge in Massachussetts (2010). Il Padiglione delle Bahamas è a cura di Jean Crutchfield e Robert Hobbs con il supporto del Ministero del Turismo Bahamas grazie alla collaborazione di Nalini Bethel commissario del Padiglione. Prodotto da Christopher Hoover, Michael Hall, Christophe Thompson e con il Direttore dei Programmi Stamatina Gregorio. Contatti per la stampa Anna Rosa Thomae / FITZ & CO / +1-212-627-1455 x 256 / [email protected] Per ulteriori informazioni, si prega di visitare http://www.venicebahamas2013.org/ Padiglione del Regno del Bahrain alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia IN A WORLD OF YOUR OWN In a World of Your Own è la prima partecipazione nazionale del Regno del Bahrain alla 55. Esposizione Internazionale d'Arte – la Biennale di Venezia. Il padiglione, situato nelle Artiglierie dell'Arsenale, è commissionato da Sua Eccellenza Mai bint Mohammed Al Khalifa, Ministro della Cultura del Regno del Bahrain, e curato da Melissa Enders-Bhatia. L'esplorazione soggettiva della cultura e di se stessi costituisce il nucleo dell'arte di Mariam Haji, Waheeda Malullah e Camille Zakharia. Con un'enfasi particolare sull'importanza dell'identità, il padiglione esplora l'espressione dell'interiorità e dei significati privati in questi artisti. I disegni di paesaggi immaginari di Mariam Haji rappresentano la lotta personale e profondamente interiore dell'artista nell'ambito del genere, della spiritualità e delle norme sociali. Realistica nello stile e tuttavia permeata di un forte simbolismo personale, Haji mette in discussione in modo provocatorio i tradizionali modelli di pensiero e gli stereotipi culturali. Le fotografie di Waheeda Malullah, a tratti giocose, a tratti più serie, creano composizioni caratterizzate dall'isolamento, che riflettono regole e aspettative di un contesto sociale conservativo. Camille Zakharia, nata in Libano, ha lavorato come artista in Bahrain per oltre quindici anni. Zakharia è itinerante; la sua pratica artistica, il collage, si concentra sui temi dell'appartenenza e della memoria. L'artista riconfigura compulsivamente le immagini del suo archivio, che contiene oltre 20.000 fotografie, nel tentativo di rendere completa una vita caratterizzata dal caso e dalla dislocazione geografica e personale. Questi tre artiste riflettono esperienze e contesti personali molto diversi, in un paese caratterizzato da una rapida modernizzazione e urbanizzazione e dalla conseguente eterogeneità sociale ed economica. Malullah l'autodidatta, Haji educata in ambiente internazionale e Zakharia la nomade sono figure emblematiche dell'esperienza complessa di essere artista in Bahrain, paese entrato relativamente da poco tempo nel mondo dell'arte contemporanea internazionale. Ludovico Centis, Matteo Ghidoni e Michele Marchetti hanno progettato l'allestimento del padiglione del Regno del Bahrain. Per richieste stampa scrivere a [email protected] Padiglione della Costa d’Avorio alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia Titolo della mostra: Tracce e segni Artisti partecipanti: Frédéric Bruly Bouabré, Tamsir Dia, Jems Robert Koko Bi, Franck Fanny Commissario: Paolo De Grandis Curatore: Yacouba Konaté Coordinatore a Venezia: Carlotta Scarpa, PDG Arte Communications Coordinatore in Costa d’Avorio: Yacouba Konaté Sede: Spiazzi, Arsenale, Castello 3865, 30122 Venezia Il Governo della Costa d’Avorio, tramite il Ministero della Cultura e della Francofonia, partecipa alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia, una prima assoluta non solo per la Costa d’Avorio, bensì per tutti i paesi dell’Africa occidentale. Anche la Nigeria è alla sua prima partecipazione. Gli appassionati di arte primitiva riconoscono alla Costa d’Avorio il carattere di una terra di maschere e statue. Il paese, infatti, ha almeno cinque scuole e stili di sculture tradizionali, tra cui le emblematiche maschere Dan, Guéré, Sénoufo, Baoulé e Gouro, che hanno ispirato vari inventori dell’arte moderna occidentale. Per contro, la creazione plastica contemporanea ivoriana è ancora poco nota. In un momento in cui la Costa d’Avorio si affranca da oltre un decennio di crisi (1999-2011), il padiglione ivoriano intende far conoscere meglio il talento e la genialità degli artisti del paese, sottolineando che la creatività e i valori culturali sono destinati a rivestire una rilevanza crescente nella vita nazionale. Sotto il titolo generale Tracce e segni, il Padiglione della Costa d’Avorio esporrà le opere di quattro artisti: - Frédéric Bruly Bouabré; Tamsir Dia, pittore; Jems Koko Bi, scultore; Franck Fanny, fotografo. Una memoria che archivia non fa rumore. I fatti non incidono la memoria come un disco, modificando invece le nostre vite con tracce e segni che rimandano ad avvenimenti felici o dolorosi con i quali dobbiamo imparare a convivere, ogni giorno. Yacouba Konaté Curatore Informazioni: T. +39 0415264546 F. +39 0412769056 www.artecommunications.com [email protected] CULTURAL EVENTS SINCE 1984 Padiglione della Repubblica del Kosovo alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia Artista: Petrit Halilaj Commissario: Erzen Shkololli Curatrice: Kathrin Rhomberg Organizzazione: Galleria Nazionale del Kosovo sotto il patronato del Ministero di Cultura, Gioventù e Sport della Repubblica del Kosovo Sede: Arsenale, Venezia La Repubblica del Kosovo viene rappresentata per la prima volta alla Biennale di Venezia dal giovane artista Petrit Halilaj, il quale svilupperà per l´occasione una nuova installazione site-specific. La pratica artistica di Halilaj ruota intorno una continua ricerca di cos’è e come si può rappresentare la realtà attraverso l’arte. I ricordi di un´ infanzia rurale, l’esperienza della guerra, la distruzione, l’esodo e lo spostamento sono alla base della sua riflessione sulla vita e sulla condizione umana. L’artista si muove costantemente tra diversi paesi: il Kosovo, dove è cresciuto e dove vive la sua famiglia e i suoi amici, l´Italia dove ha studiato, e Berlino dove risiede. Questo modo internazionale di vivere non solo arricchisce la sua esperienza ma rispecchia anche il modo peculiare con cui Halilaj riporta la realtá nella sua ricerca artistica, uno sforzo continuo di tradurre o trasformare l’una nell’altra. In questo modo la sua arte crea dei ponti tra mondi diversi, percezioni, ideologie, generazioni e momenti di vita. L’esistenza cosmopolita non è solo uno specchio della vita contemporanea, ma anche il punto di partenza dell’installazione pensata per il Padiglione del Kosovo alla Biennale di Venezia. L’opera comprende le osservazioni dell´artista sul mondo che lo circonda, che lui registra attraverso disegni, appunti e testi. Ciò che ne emerge è uno spazio di esperienze riempito di tentativi, di desideri, di fallimenti e una constante ricerca d´identità, una realtà contrastata, messa a confronto con la proposta dell´artista di un mondo che diviene un ambiente poetico, di desideri collettivi imprevedibili. Petrit Halilaj è nato a Kostërrc (Skenderaj-Kosovo) nel 1986. Vive e lavora tra Berlino, Kosovo e Italia. Website ufficiale del Padiglione del Kosovo: www.kosovopavilion.com Informazioni: Nita Deda: [email protected]; T +377 44 23 43 20 Padiglione del Kuwait alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia Titolo della mostra: Opere nazionali Espositori: Sami Mohammad, Tarek al Ghoussein Commissario: Mohammed Al Asoussi (Consiglio Nazionale della Cultura, delle Arti e delle Lettere) Curatore: Ala Younis Sede: Palazzo Michiel Sestriere Cannaregio, Strada Nova. Il Governo del Kuwait prende parte, per le prima volta, attraverso il proprio Consiglio Nazionale della Cultura, delle Arti e delle Lettere, alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia 2013. Sulla scia del tema dell’esposizione “Il Palazzo Enciclopedico” scelto da Massimiliano Gioni, direttore di questa edizione, la mostra dal titolo “Opere Nazionali” presenterà le due realizzazioni più importanti dello scultore kuwaitiano Sami Mohammad (1943), unitamente alle nuove produzioni di altri artisti suoi connazionali, accanto a un progetto parallelo di una pubblicazione. Curata da Ala Younis, la mostra “Opere Nazionali” decostruisce i simboli di una magnificenza, in tempi che seguono quelli gloriosi e ne segnano una sospensione, nel tentativo di reinterpretare il progetto di modernizzazione del Kuwait. Nell’anno in cui ha acquisito l’indipendenza politica, il Kuwait ha accolto la propria rinnovata prosperità, affermando una volontà di condividere il proprio benessere futuro con i propri vicini. Il periodo in questione fu volto alla creazione di costruzioni istituzionali per accogliere il crescente afflusso di investimenti. Il paesaggio urbano del Paese è diventato presto un museo a cielo aperto di rappresentazioni edilizie nazionali e internazionali, di creazione e manifestazione politica. In una metamorfosi simile a quella del Paese, artisti autodidatti sono stati ingaggiati per promuovere lo sviluppo delle istituzioni statali mentre lo Stato si faceva carico della loro formazione professionale e provvedeva ai loro compensi annuali. La scultura è stata la forma d’arte attraverso cui la scena artistica del Kuwait è salita alle luci della ribalta dagli anni Sessanta agli anni Novanta del secolo scorso. Sami Mohammad è il più importante scultore del Kuwait. Le narrazioni e le immagini di Sami Mohammad, immortalato in piedi accanto ad una sua statua raffigurante uno shaikh alto il doppio di lui in una fonderia a Londra, sono molto importanti dal punto di vista qualitativo: una rappresentazione dell’alternanza di potere tra l’opera d’arte e il suo autore, tra lo Stato e il cittadino, tra il sovrano e il suddito, tra l’eredità e il suo destinatario, tra una sfida e il suo protagonista. L’artista non parla della sensazione di incertezza e dovuta alla paura che le sue opere potessero essere scartate, provato durante i mesi in cui vi ha lavorato. Egli non parla di come ha dovuto stabilire con il committente la conformità di un busto realizzato in Kuwait con l’opera commissionata, prima di trasportarlo a Londra per completare le parti restanti ed effettuarne il calco in bronzo. Mohammad è salito su un’impalcatura per riuscire a creare un corpo i cui gesti fossero espressivi. Gli stessi corpi che subiranno le ferite dei proiettili sparati contro di loro dall’esercito iracheno durante l’invasione del 1990. L’artista stesso riuscì a sfuggire all’inseguimento dei soldati iracheni che tentarono di catturarlo per costringerlo a lavorare alla costruzione di una statua raffigurante Saddam Hussein. Le statue sono l’espressione del periodo della costruzione nazionale. Opere nazionali da parte dello Stato per il popolo e del popolo per il proprio Stato. Opere che corrispondono alla via del successo e della buona sorte intrapresa dal Kuwait. Opere monumentali che segnano questo momento storico e altri momenti storici a venire. La mostra rende possibile l’incontro con la magnificenza delle opere presentate, e in una pubblicazione parallela esplora i contesti emotivi e teorici che sono all’origine di queste opere in un momento in cui l’identità nazionale non era messa in discussione e quando progetti modernisti, culturali o contrattuali, erano le opere nazionali. Informazioni: tel. + 965 224 16006 int. 417 [email protected] Padiglione del Paraguay alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia Titolo della Mostra: Il Palazzo Enciclopedico del Paraguay Espositori: Pedro Barrail, Daniel Milessi, Diana Rossi, Felix Toranzos Commissario: Elisa Victoria Aquino Laterza Commissario Aggiunto: Nori Vaccari Starck Curatore: Osvaldo Gonzalez Real Curatore tecnico a Venezia: Tiziano Inguanotto, Studio Arbur ltalia ( www.arburitalia.com - Architettura) Luogo: Palazzo Carminati, Santa Croce 1882, 30135 Venezia. Il governo del Paraguay partecipa alla Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia per la prima volta, e lo fa con le opere di quattro artisti paraguaiani sotto il titolo di "Il Palazzo Enciclopedico del Paraguay". Si tratta di opere provenienti da varie tendenze dell'arte contemporanea legati al tema principale della 55. Esposizione Internazionale d’Arte a cura di Massimiliano Gioni. Pedro Barrail presenta nella sua opera, "View of Point", un intervento nella sala principale dove la mostra Paraguay avrà luogo. Si tratta di affrontare lo spazio virtuale della tela con lo spazio reale della stanza del Palazzo Carminati. La facciata interna dovrebbe essere cancellata dalla sua stessa immagine, e al centro ci sarà stampato un punto rosso: "You are not here". Questa situazione potrebbe essere la metafora del Paraguay nell’isolamento culturale e del suo vagare nel mondo circostante: "Un vero e proprio labirinto di immagini pubblicitarie e media di intrattenimento". Il lavoro è ispirato dagli scritti di Josefina Pla dove in una delle sue poesie parla di un "Landscape with no exit", come le fotografie, un luogo sconosciuto, abitato da sogni e silenzio, mentre noi fuggiamo nel nulla. La proposta di Daniel Milessi, "Yasururu Sororo" (invasione?) Si riferisce alla storia di invasori successivi del paese Guarani (ora Paraguay) attraverso il gioco della guerra, un video che presenta una concezione revisionista della storia, dal periodo coloniale ad oggi. Questo gioco, dove nessuno vince, è istituzionalizzato: usurai, banchieri e sfruttatori sono sostenuti dalla classe politica in azione. Qualcosa di molto importante, da un punto di vista estetico, è la scoperta di Milessi della somiglianza tra il modello di progettazione di un tappeto nativo e dei videogiochi in-8-bit; pertanto, la comunicazione visiva più adatto ai paraguaiani potrebbero essere i video-giochi come parte della cultura pop. Una vera filosofia del Paraguay: il potere, usato dai grandi proprietari terrieri, e l'iconografia popolare. In realtà l'opera è una performance video animata. Diana Rossi è stata ispirata da un fossile preistorico trovato di recente in Paraguay. Si tratta di un impianto che rappresenta il formichiere ("yurumi"), animale totemico della tribù indigena AcheGuayaki del Paraguay. Per loro questo mammifero è considerato antenato, sacro e icona degli antichi abitanti di questa terra. Sulla base di oggetti-trouvé, come le ossa, fili di pollaio, scarti di cuoio, bottiglie di Coca-Cola, ecc. il lavoro ricorda anche il genocidio commesso contro questa tribù indigena nel 1973, durante la lunga dittatura del Paraguay e condotto da soldati e contadini senza terra. I sopravvissuti furono internati in una sorta di campo di concentramento gestito da missionari cristiani. I bambini della tribù vennero massacrati e furono venduti come schiavi. L'idea di Diana è quella di rendere omaggio alla memoria dei desaparecidos della tribù Ache-Guayaki. Il lavoro di Felix Toranzos è caratterizzato da una proposta che intende continuare nel tempo: la progettazione architettonica ottagonale, chiamato in greco "Horologion", di Andronico di Cirro (fine I secolo AC) che appare dopo 2000 anni ripetuta nella cupola del Museo Nazionale di Belle Arti di Asuncion, Paraguay. Il Museo non ha uno spazio fisico fisso nel paese e sta cercando ancora una sua destinazione finale. "Il Palazzo dei Venti", che è anche un orologio del tempo trascorso nel corso della storia, è trasformato, grazie alla creatività dell'artista, in una serie di pannelli stampati con figure geometriche di ispirazione ermetica rinascimentale uniti alla più pura tradizione pitagorica, in cui la geometria dei numeri è divina. La ricerca del tempo perduto viene recuperato, in questo modo, attraverso l'arte. Elisa Victoria Aquino Laterza Informazioni: Italiano e Inglese : [email protected] – Twitter : VCEBiennalePY Padiglione del Tuvalu alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia Title of the exhibition: Destiny - Intertwined Exhibitor: Vincent J.F. HUANG Commissioners: Hon. Apisai Lelemia Minister, Ministry of Foreign Affairs, Government of Tuvalu Mr.Tapugao Falefou Permanent Secretary, Ministry of Foreign Affairs, Government of Tuvalu Curators: Dr. An-Yi Pan, Prof. Szu Hsien Li, Prof. Shu Ping Shih Co-organizer: Cultural Association Near East Far East Venue: Accademia di Belle Arti di Venezia Sede Centrale, Ex Ospedale degli Incurabili, Dorsoduro 423 The theme of the 2013, 55th Exhibition, The Encyclopedic Palace, intends to “realize” metaphorically Marino Auriti’s unfulfilled dream: “An entirely new concept in museums, designed to hold all the works of man, in whatever field, discoveries made and those which may follow.” Auriti proposed this in the 1950s, reflecting the optimism of mankind as the dominant species, capable of conquering any obstacle. But can the imagined 136-floor museum adequately contain endless human ambitions, desires and greed? The globalized world we live in today differs dramatically from the modern period in which Auriti imagined mankind’s “blissful future.” The capitalist economy endlessly demands development, progress, profit, efficiency; all of these “forward-thinking” economic model shave become the most virulent enemy of human survival. Mankind’s seeking this unnatural path to project human “progress” has brought human beings to the brink of destruction. While human society celebrates globalization, the dominance and control of the First World have never been globalized; on the contrary, they are concentrated in the hands of a few. Yet the highly industrialized nations seldom take responsibility for global environmental and climate crises, because any major, effective steps taken would jeopardize their own national interests—weaker economic growth indicators, rising unemployment rates, and rising prices, resulting in higher inflation, a weaker stock market and lower investment returns. In this unnatural trend the developed world incessantly looks for excuses to continue this “progress,” but in reality, we are destroying our only space for survival. We represent the island Tuvalu, a nation with the lowest carbon output, yet the first destined to sink below sea level due to climate change, and promote the artist Vincent J.F. Huang’s admonition that our destinies are intertwined. All residents on this planet, whether from the First or Third World, from the North Pole, South Pole, or the Equator will all end up victims of this calamity resulting from human greed. In order to explicate the notion of intertwined destinies, we chose animals from habitats in the South Pole, North Pole, and Tuvalu in artistic expressions to demonstrate that when this destruction peaks, there will no longer be a distinction between the developed and underdeveloped nations. Marino Auriti’s granddaughter B.G. Firmani told a thought-provoking story. In her mother’s dream, Marino Auriti appeared as a young man, holding in his hand a tree whose root ball was still intact. Looking at his daughter, Auriti said, “Io vivo (I live).” If Auriti’s Encyclopedic Palace was an illusion of human overconfidence, then his appearance in a dream, holding a fragile plant in his hand, seems to question whether human destiny and Earth will escape from this self-inflicted calamity. Contact information: Website: www.tuvalupavilion.com E-mail: [email protected] Address: Ministry of Foreign Affairs, Vaiaku, Funafuti,TUVALU la Biennale di Venezia 55. Esposizione Internazionale d’Arte Il Palazzo Enciclopedico 48 gli Eventi Collaterali della 55. Esposizione Internazionale d’Arte Venezia, 10 aprile 2013 - Saranno 48 gli Eventi Collaterali della 55. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Il Palazzo Enciclopedico (erano 37 nel 2011), curata da Massimiliano Gioni e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta (vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), aperta al pubblico dal 1 giugno al 24 novembre 2013. Gli Eventi Collaterali ammessi dal curatore e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro, sono organizzati in numerose sedi della città di Venezia e propongono un'ampia offerta di contributi e partecipazioni che arricchiscono il pluralismo di voci che caratterizza la mostra di Venezia. Così commenta il Presidente Paolo Baratta: “Con questo si completa il numero di soggetti che fuori dai confini della Mostra sono presenti nella città di Venezia e che concorrono, insieme a un buon numero di Paesi partecipanti non dotati di padiglione all’interno dei Giardini e dell’Arsenale, a diffondere la 55. Esposizione facendola diventare un fenomeno urbano, tale da coinvolgere ogni angolo della città.” Per ulteriori informazioni Ufficio stampa Arti visive la Biennale di Venezia T +39 041 5218 – 849/846/716 [email protected] ww.labiennale.org Facebook: La Biennale di Venezia Twitter: la_Biennale 25%: Catalonia at Venice Otto persone disoccupate sono state scelte per coprire il più ampio spettro sociale possibile (un senegalese senza documenti, un’architetta giovane e superqualificata, una ricercatrice scientifica, un operaio sopra i 50 anni) per essere fotografate da Francesc Torres durante un periodo di convivenza in cui l’artista descrive le loro vite quotidiane. Oltre alla documentazione visiva del loro quotidiano, Torres fa ad ognuno un ritratto ufficiale. Dopo questa prima fase in cui vengono documentate la vita di ogni giorno e la situazione economica dei personaggi, la cineasta Mercedes Álvarez filma le opinioni dei personaggi sul ruolo dell’arte nella loro vita. E le otto persone disoccupate diventano così i soggetti attivi della mostra. Cantieri Navali, Castello 40 (San Pietro di Castello) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Institut Ramon Llull www.llull.cat About Turn: Will Gill & Peter Wilkins, Terranova a Venezia About Turn presenta nuovi corpi di opere di Will Gill e Peter Wilkins, artisti contemporanei che lavorano a Terranova, in Canada. La mostra è stimolata da esplorazioni complementari di narrazioni sul mondo. L’opera, il cui orizzonte include video, fotografia e pittura, gioca abilmente nell’ambito dei confini dell’astrazione e della narrativa. Il riconoscibile e l’intangibile. Le opere di Gill mescolano un’ingenuità pretesa con il controllo formale, sollevato dalla vita familiare e dai sogni fugaci. Le immagini di Wilkins creano un ponte tra l’arte storica e contemporanea, utilizzando astrazioni distillate e sottili, per durata e forma. Galleria Ca' Rezzonico, Dorsoduro 2793 29 maggio - 24 novembre Organizzazione: Terra Nova Art Foundation www.tnaf.ca Ai Weiwei – Disposition Ai Weiwei presenta Straight, il primo progetto sviluppato utilizzando lunghe barre di armatura recuperate nelle scuole crollate durante il terremoto di Sichuan del 2008. Questo lavoro, di cui una prima versione è stata presentata all’Hirshhorn Museum di Washington D.C. nel 2012, viene installata in scala maggiore presso lo Spazio Progetto Zuecca. Ai Weiwei è internazionalmente conosciuto per il suo lavoro che riflette la Cina dei nostri giorni e la sua preoccupazione per i diritti dell’uomo e la libertà d’espressione. Questa installazione su larga scala, realizzata appositamente per il sito in occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte presso lo Spazio Progetto Zuecca, si presenta con un immediato senso del dramma per un evento che sottende allo sviluppo contradditorio della Cina contemporanea. Zuecca Project Space/Complesso delle Zitelle, Giudecca 32 (Fondamenta delle Zitelle) 29 maggio - 15 settembre Organizzazione: Zuecca Project Space www.zueccaprojectspace.com A Remote Whisper (Un Sussurro lontano) Pedro Cabrita Reis, uno dei maggiori artisti portoghesi della sua generazione, presenta un’installazione dal titolo A Remote Whisper in uno spazio espositivo di 700 metri quadri del piano nobile di Palazzo Falier. Un sussurro lontano fluisce attraverso le sale, abbraccia le pareti, le porte e i pavimenti con tubi di alluminio, luci fluorescenti e cavi come disegni nello spazio. Si tratta di una costruzione semi-precaria, grezza e tuttavia quasi architettonica che integra frammenti di opere provenienti dal suo studio, un tempo da lui abbandonati, materiale documentale, fotografie, disegni e dipinti insieme a relitti e ciarpame trovati in città. Palazzo Falier, San Marco 2906 29 maggio - 24 novembre Organizzazione: Direção-Geral das Artes www.pedrocabritareis-palazzofalier.org Art and Knowledge - The spirit of the place in the Platonic Solids Nella Sala Monumentale della prestigiosa Biblioteca Nazionale Marciana (Piazza San Marco) Lore Bert presenta 5 sculture di specchio in un environment di carta accanto a 11 opere di grande formato, in una mostra dal titolo Art and Knowledge – The spirit of the place in the Platonic Solids. I 5 Solidi Platonici stanno per i 5 elementi: terra, acqua, fuoco, aria e universo. Lore Bert studia all’Accademia Belle Arti di Berlino. Realizza oltre 200 mostre e 125 environments in più di 26 Paesi del mondo, fra cui 40 mostre personali in musei. Numerose pubblicazioni, fra cui 38 monografie, documentano il suo lavoro che fa parte di molte collezioni internazionali. Biblioteca Nazionale Marciana, Piazza San Marco 29 maggio - 24 novembre Organizzazione: van der Koelen Foundation for Arts and Science www.platonicsolids.lore-bert.com www.marciana.venezia.sbn.it www.zkw.vanderkoelen.de Back to back to Biennial - Free expression L’arte contemporanea, dal dopoguerra a oggi, ha teorizzato e spiegato che ci sono diversi e tanti modi di esprimersi. I Writers rappresentano un movimento artistico fenomenale che parte dalla società fortemente urbanizzata, dove le periferie sono considerate dei ghetti e dove l'urbanesimo viene visto come una grande tavolozza su cui esprimere la propria interpretazione della realtà. Il progetto Back to Back to Biennale è un evento per certi aspetti collettivo e generazionale, ed è caratterizzato dalle performance che gli artisti eseguiranno, non c’è nessun filtro curatoriale o tematico, l’espressione è libera, così come recita il sottotitolo. Campo Sant’Agnese, Dorsoduro 809 Ca' Bonvicini, Santa Croce 2161 1 giugno – 24 novembre Organizzazione: Associazione Eventi d'arte e d'architettura www.bb2biennale.com Bart Dorsa. Katya. Katya è una mostra di lastre fotografiche di collodio e vetro argentato e sculture in bronzo presentate in uno spazio buio appositamente organizzato. Il progetto racconta la storia personale di una ragazza russa scoperta a Mosca dall’artista americano. Il viaggio di Katya, che passa da una rigorosa vita monastica ortodossa che dura 10 anni dai 3 ai 13 anni, alla vita underground di Mosca, è un reticolo di storie impresse sulla pelle del viso e del corpo. La sua forma è stampata e impressa sul vetro e in una scultura di bronzo che descrive il viaggio di Katya e l’archetipo del mitico crocevia, il tema principale del lavoro di Dorsa. Dorsoduro 417 (Fondamenta delle Zattere) 29 maggio - 15 settembre Organizzazione: Moscow Museum of Modern Art (MMOMA) www.mmoma.ru Bedwyr Williams: The Starry Messenger - il Messaggero Sidereo Che un poeta osservi attraverso un microscopio o un telescopio, egli vedrà sempre la stessa cosa (Gaston Bachelard). The Starry Messenger (Il Messaggero Sidereo) di Bedwyr Williams prende il nome da uno studio pubblicato da Galileo Galilei sulle sue scoperte attraverso il telescopio. In una serie di sale e corridoi di Santa Maria Ausiliatrice (Ludoteca) questo nuovo lavoro ripensa all’esplorazione dello spazio sia infinito che minuto: la veglia notturna di un astronomo oppure la ricerca di un devoto nelle lucide galassie dal terrazzo sotto ai suoi piedi. Santa Maria Ausiliatrice (Ludoteca), Castello 450 (Fondamenta San Gioacchin) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Cymru yn Fenis / Wales in Venice www.walesvenicebiennale.org.uk Breath Shirazeh Houshiary presenta Breath (Respiro), un video a quattro canali realizzato la prima volta nel 2003, ora rimasterizzato e parte di una nuova e unica installazione fissa. In Respiro (2013), i canti evocativi di preghiere Buddiste, Cristiane, Ebraiche e Islamiche sono diffusi da quattro schermi video. Il suono diventa coreografia, con le immagini che catturano il respiro ritmato dei cantanti. L’installazione è un recinto rettangolare rivestito di feltro nero, vi si accede attraverso uno stretto passaggio che porta a un interno bianco illuminato da une luce fioca. Quattro schermi sono sospesi ad altezza d’uomo, da questi si diffondono e si attenuano i canti delle diverse tradizioni, si gonfiano e si disperdono in un coro inquietante che riempie le sale e oltrepassa le pareti. Se all’interno c’è unicità, all’esterno tutto è molteplicità. Arsenale di Venezia, Torre di Porta Nuova 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Solomon R. Guggenheim Museum and Foundation Culture‧Mind‧Becoming Culture‧Mind‧Becoming è una mostra di un gruppo di eccellenti artisti cinesi il cui obbiettivo è di sovrapporre l’impatto culturale di appropriazione, riflessione e reinvenzione che esiste nella cultura cinese attraverso la lente della globalizzazione. In un periodo in cui in genere gli artisti riflettono sull’empirismo individuale come corpus sostanziale della loro prassi artistica, gli artisti cinesi sono tornati al loro patrimonio culturale dopo avere acquisito la conoscenza dell’arte occidentale. Grazie a una continua sperimentazione ed evoluzione promuovono un terreno comune in un contesto creativo e unico. Gli artisti cinesi sono influenzati a vari livelli dalla cultura occidentale in diversi momenti della loro vita. Vivendo in una società dalla cultura diversa, sono ispirati a ridefinire e reinventare la loro componente comune – l’esperienza culturale orientale - che si manifesta attraverso le presentazioni artistiche. Palazzo Mora, Strada Nuova 3659 (San Felice) Palazzo Marcello, San Marco 3699 (Rio Terà degli Assassini) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Global Art Center Foundation www.globalartcenter.org Future Generation Art Prize @ Venice 2013 Il Future Generation Art Prize @ Venice presenta la seconda edizione del primo concorso artistico globale con 21 artisti provenienti da quasi tutti i continenti e da 16 diversi paesi. Le opere di 21 artisti indipendenti, tra cui la vincitrice del primo premio, Lynette Yiadom-Boakye, e i vincitori dei premi speciali Ryanne Tabet, Marwa Arsanios, Jonathas de Andrade, Micol Assaël e Ahmet Öğüt, delineano un ampio spettro di posizioni artistiche che permettono di scoprire e mappare tendenze future e innovative di una nuova generazione di artisti. Palazzo Contarini Polignac, Dorsoduro 874 (Accademia) 29 maggio - 1 settembre Organizzazione: Victor Pinchuk Foundation; PinchukArtCentre www.pinchukartcentre.org www.pinchukfund.org Glasstress, White Light / White Heat Agli artisti invitati si chiede di rispondere sul tema della luce e del calore, i componenti del fuoco, l’elemento distruttivo/creativo legato alla formazione dell’universo e della materia primordiale del caos. L’energia dei raggi solari fornisce la luce e il calore, essenziali a tutte le forme di vita e alla sopravvivenza su questo pianeta. La luce e il calore sono fondamentali per la fabbricazione del vetro: la luce è parte integrante della nostra percezione del vetro, mentre il calore è necessario a plasmarlo. Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti, Palazzo Cavalli Franchetti, Campo S. Stefano 2847 Berengo Centre for Contemporary Art and Glass, Campiello della Pescheria, Murano; Scuola Grande Confraternita di San Teodoro, San Marco 4810 31 maggio - 24 novembre Organizzazione: LCF-London College of Fashion www.fashion.arts.ac.uk I libri d'acqua Nocera ha spesso posto al centro del suo lavoro aspetti cruciali riguardanti i diritti fondamentali dell’essere umano. Con il progetto I libri d’acqua l’artista focalizza l’attenzione sul tema della migrazione come fenomeno sociale totale. Al centro della sua riflessione è posta l'importanza della mobilità umana come espressione di una libertà fondamentale di movimento e aspirazione all'emancipazione, che l’artista esprime simbolicamente attraverso il viaggio. I Libri di Antonio Nocera sono taccuini di viaggio senza parole, racconti non scritti che si susseguono, protetti dalle pagine, e si dischiudono al nostro sguardo. Libri che sembrano scaturire, come divini oggetti di mitologica memoria, dall’acqua. Monastero di San Nicolò, Riviera San Nicolò 26, Lido di Venezia 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: EIUC – European Inter-University Centre For Human Rights and Democratisation www.eiuc.org www.ilibridacqua.it Imago Mundi La mostra presenta la collezione, costituita da più di un migliaio di opere, di piccoli quadri (tutti in formato 10x12 centimetri) che Luciano Benetton ha raccolto a partire dalle esperienze fatte nel corso dei viaggi che ha compiuto in ogni parte del mondo. Sono presentate le opere raccolte in Australia, India, Corea, Stati Uniti, Giappone. La collezione è simile a un inventario aperto in grado di contribuire a dimostrare come siano mutevoli i modi in cui il mondo viene visto, interrogato e rappresentato dagli artisti, e come le loro esperienze possano contribuire a comprendere meglio la ricchezza custodita in tutto ciò che di diverso e lontano il mondo offre alle nostre interpretazioni. Fondazione Querini Stampalia, Castello 5252 (Santa Maria Formosa) 27 agosto - 27 ottobre Organizzazione: Fondazione Querini Stampalia onlus http://www.querinistampalia.it/ In Grimani In Grimani è la prima mostra di arte contemporanea costruita per le sale del museo, già residenza cinquecentesca di una potente famiglia veneziana. I lavori in vetro di Ritsue Mishima sono il frutto di una lunga frequentazione del palazzo. L’artista, residente a Venezia dal 1989, si esprime utilizzando la millenaria cultura artigianale della fornace e i maestri vetrai muranesi danno forma alle sue idee, come testimonia il lavoro fotografico di Rinko Kawauchi, cui è dedicata una sala, permettendoci una visione poetica del misterioso lavoro esecutivo in fornace. Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa, Castello 4858 (Ruga Giuffa) 30 maggio - 29 settembre Organizzazione: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza speciale per il patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare www.palazzogrimani.org Ink Brush Heart, XiShuangBanNa “Alla fine del 2012 fui invitato a visitare la foresta pluviale di XiShuangBanNa, nel sud della Cina. Mentre mi intrattenevo nella serena quiete della foresta pluviale, mi sentivo sempre più colpito dalla supremazia della natura. Se i colori del mio ambiente quotidiano sbiadivano ogni giorno di più verso il grigio, qui i colori vibravano lucenti e vitali. Osservavo gli alberi che raggiungevano i 90 metri di altezza, un’altezza paragonabile a quella della maggior parte dei nuovi edifici delle città cinesi. Per essere così alti gli alberi dovevano avere radici profondissime. Mi resi conto che la nostra società, per soddisfare i bisogni più elevati doveva approfondire e legarsi alle sue tradizioni. Le foglie degli alberi formavano una composizione intrigante con le penne del pavone il quale, avendo una coda su cui spiccano cento occhi, era considerato la manifestazione terrestre della Fenice. Secondo la tradizione del Feng Shui è considerato l’animale celeste del sud della Cina che rappresenta il potere e la bellezza” (Simon Ma). Chiesa di San Stae, Campo San Stae, Santa Croce 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Museo di Arte Contemporanea, Shanghai LAWRENCE WEINER: THE GRACE OF A GESTURE THE GRACE OF A GESTURE, un’opera d’arte di Lawrence Weiner, costituisce il pezzo centrale di una mostra organizzata dalla Written Art Foundation e presentata al pianterreno di Palazzo Bembo nei pressi del ponte di Rialto. Un elemento centrale sarà l’installazione del THE GRACE OF A GESTURE (la grazia di un gesto) che apparirà su cinque dei maggiori sistemi di trasporto della città di Venezia, i vaporetti. Trasporteranno l’opera lungo il Canal Grande, l’Arsenale, i Giardini e oltre. L’opera sarà mostrata in cinque lingue diverse, dal cinese al giapponese, dall’arabo all’ebraico. Incluse nella mostra a Palazzo Bembo altre quattro opere di Weiner, originariamente create per la sua mostra Displaced al Dia Center for the Arts di New York nel 1991. Palazzo Bembo, San Marco 4793, (Riva del Carbon) 2 giugno - 24 novembre Organizzazione: Written Art Foundation www.writtenartfoundation.de Le Retour de l'enfui Le retour de l’enfui non propone associazioni e interpretazioni certe e inamovibili, ma evidenzia la possibilità di percorsi paralleli e traiettorie di fuga. La mostra si basa sulla tesi, formulata da Aby Warburg, di un raccordo tra epoche differenti: un nuovo modello di temporalità denominato sopravvivenza. Nell’esposizione dialogano opere d’arte primitiva, antica, moderna e contemporanea, creando scarti culturali, formali e temporali che interrogano e sospendono le certezze. L’obiettivo è ritrovare uno sguardo nuovo su ciò che le immagini dei libri di storia dell’arte ci hanno reso familiare, su ciò che la storia politica e sociale ha decretato come visione normalizzata. Gallerie dell'Accademia, Dorsoduro 1050 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Espace 251 Nord www.e2n.be Lost in Translation Lost in translation è una mostra di oltre cento opere di arte contemporanea russa degli ultimi quaranta anni che prende in esame gli aspetti storici, politici, sociali ed economici del processo di “traduzione” di un’opera d’arte nell’età della globalizzazione. La mostra presenta quei lavori che sono particolarmente difficili da decifrare per un pubblico che non ha familiarità con il “contesto russo” nel quale queste opere si sono formate e al quale rimandano. Tutti i lavori sono esposti insieme alla loro “traduzione allargata” che individua e spiega i riferimenti essenziali a ottenere una migliore comprensione del messagio racchiuso. Università Ca' Foscari, Dorsoduro 3484 29 maggio - 15 settembre Organizzazione: Moscow Museum of Modern Art (MMOMA) www.mmoma.ru "Love me, Love me not" Contemporary Art from Azerbaijan and its neighbours Prodotto e supportato da YARAT - un’organizzazione non-profit dedicata al sostegno e alla comprensione dell'arte contemporanea in Azerbaijan e alla creazione di una piattaforma per l'arte azera sia a livello nazionale che internazionale - Love Me, Love Me Not offrirà nuove prospettive sulle diverse e culturalmente ricche culture dell'Azerbaijan e dei suoi vicini. Attualmente curiosità e pregiudizio convivono ancora in questa regione; le opere in mostra daranno una visione penetrante delle dinamiche di ogni nazione, portando alla luce aspetti dimenticati o sconosciuti della storia e dimostrando l'ampiezza della visione e della creatività in gioco entro i loro confini. Arsenale Nord, Tesa 111 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: YARAT Contemporary Art Organisation www.loveme-lovemenot.com www.yarat.az Mind Beating “Mente” significa pensiero e coscienza in senso psicologico, ed è come il cervello, un grande hub centralizzato per ricevere e classificare le informazioni. Lo scopo della mostra è considerare la mente come un contenitore, ed estendere il tutto al sistema pensiero, esplorando le relazioni tra creazione visiva e mondo multidimensionale attraverso il “cuore”, l’organo di ricezione delle informazioni comune a tutti gli uomini, la sua frequenza, il suo battito. Sebbene parole come “globalizzazione” e “transfrontaliero” siano molto utilizzate, Mind Beating analizzerà gli ultimi lavori e le idee dei loro creatori a partire da prospettive simili prima di trovare parole più adatte. Arsenale Novissimo, Spazio Thetis; Castello 925 31 maggio – 24 novembre Organizzazione: Nanjing Sanchuan Modern Art Museum www.sanchuanmuseum.com Nell'acqua capisco Protagonista del progetto è l’acqua e racconta relazioni, comunicazioni, sentimenti e aspirazioni che passano attraverso questo elemento come veicolo per esprimere uno stato d’animo. L’acqua è il tratto comune di tutte le opere in mostra, nel suo fragore c’è il tentativo di nascondere stati di disagio, nell’acqua ci si immerge per recuperare tutto ciò che è fuori da essa. Ma l’acqua è anche un elemento di condivisione, interprete di messaggi inclusivi, in essa c’è la possibilità di riconversione di un bene comune nei suoi aspetti più produttivi. Tutto questo è raccontato attraverso opere di artisti che con l’acqua hanno saputo creare un dialogo, mai scontato, a volte gioioso spesso doloroso ma sempre riflessivo. Ateneo Veneto, San Marco 1897 (Campo San Fantin) Procuratie Vecchie, Piazza S. Marco 153/A 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: CIAC – Centro Internazionale per l’Arte Contemporanea Castello Colonna; The Hart Foundation www.castello-colonna.it/ciac www.the-hart-foundation.org Noise A cent'anni da L'arte dei Rumori di Luigi Russolo, Noise propone una riflessione sul rumore quale condizione necessaria e parte integrante di ogni processo comunicativo. Una delle possibilità dell'arte è di rendere significante quella parte della comunicazione che solitamente sfugge alla codificazione e alla comprensione, per tornare a un essenziale principio di indeterminatezza. Adottando un modus operandi legato all'ascolto e all'immersione, gli artisti in mostra pongono la processualità in una posizione privilegiata rispetto alle esigenze di rappresentazione e individuano, in quello che potremmo definire errore, una condizione essenziale per rendere conto della complessità dell'esistente. Ex Magazzini di San Cassian, Santa Croce 2254 (Calle della Regina, Campo San Cassian) 1 giugno – 20 ottobre Organizzazione: De Arte Associazione www.dearteassociazione.org Otherwise Occupied Otherwise Occupied presenta due artisti palestinesi noti internazionalmente, Bashir Makhoul e Aissa Deebi. Entrambi gli artisti sono nati nell’ambito dei confini del 1948, ai margini di un altro stato nella loro patria e all’esterno della Cisgiordania occupata e dei centri della cultura palestinese contemporanea. Sono emigrati per diventare cittadini di altri stati che operano in un mondo artistico globale. Si considerano ancora palestinesi e sono alla ricerca di nuovi modi per immaginare la nazione, anche se ne sono fisicamente lontani. L’arte riesce a occupare gli spazi culturali che altrimenti sono inaccessibili o invisibili. Otherwise Occupied descrive altri modi per immaginare la nazione all’esterno e oltre il conflitto; è quindi un’occasione per ripensare in modo artistico e critico la de-territorializzazione della Palestina. Liceo Artistico Statale di Venezia, Palazzo Ca' Giustinian Recanati, Dorsoduro 1012 (Accademia) 29 maggio - 30 giugno Organizzazione: Al Hoash www.alhoashgallery.org OVERPLAY OVERPLAY focalizza in modo interdisciplinare il rapporto tra arte e crisi. Partendo da una ricognizione storica della storia dell’arte (Caporali, Correggio, Jordaens, Guardi, Rousseau, von Stuck, Schifano, Vedova, Santomaso) ci accompagna verso la “criticità del senso” presente nell’installazione di Emiliano Bazzanella, ove l’iPad diventa la voce inquietante di infinite domande senza risposta create da un software, oppure verso tentativi di fuga, ribellione, sublimazione immaginaria e riconversione, presenti in un folto gruppo di importanti artisti contemporanei. Associazione Culturale Italo-Tedesca, Palazzo Albrizzi, Cannaregio 4118 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Associazione Culturale Italo-Tedesca http://www.acitve.it/ Pabellon de la urgencia: rebuilding utopia Sono passati quarant’anni. Quando ha cominciato a cambiare il mondo? Nel 1973? Nel 1989? Quando è morta la “imagination au pouvoir”, nel 1968 o nel 2012? O solamente il 1° Gennaio 2013? Teatro Fondamenta Nuove, Cannaregio 5013 1 giugno - 10 novembre Organizzazione: MAC (Museo de Arte Contemporaneo de Santiago de Chile); Fundacion CorpArtes; www.mac.uchile.cl www.corpartes.cl www.emergencypavilion.org Passaggio nella Storia: 20 Anni di Biennale di Venezia e Arte Contemporanea Cinese Il 2013 segna il ventesimo anniversario della partecipazione degli artisti cinesi contemporanei alla Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia; ricorrono, inoltre, i venti anni di scambi culturali e artistici tra Cina e Occidente. In questo periodo si è registrato un cambiamento negli atteggiamenti accettati verso la cultura cinese e la sua identità internazionale nel mondo occidentale, come pure verso il contributo della Cina all’arte contemporanea, soprattutto nella pittura. Il tema della mostra, passaggio nella storia, deriva appunto da questo. In effetti, si vede chiaramente che gli sforzi congiunti degli artisti e dei critici cinesi contemporanei, sia in Cina sia all’estero, così come gli sforzi dei curatori occidentali con una passione per l’arte, hanno reso possibile questo prezioso periodo della storia dell’arte cinese. Arsenale Nord, Nappa 89 1 giugno – 24 novembre Organizzazione: Museum of Contemporary Art, Chengdu www.chengdumoca.org/en/index.php?do=show&id=261 PATO.MEN PAlace Theatre Of Memory ENcyclopaedic Questo progetto di installazione d’arte incoraggia una riflessione sulle informazioni e le conoscenze, la sua disposizione ordinata o meno, e la sua manipolazione. Dall’Arca di Noè al Rinascimento, dal Teatro della Memoria di Giulio Camillo, al Teatro della Memoria di Steve Jobs, la causa è il Palazzo Enciclopedico di Marino Auriti. Molti Teatri del Mondo si contendono il primato nel Teatro Globale, e tuttavia c’è ancora posto per l’Etica. In PATO.MEN & Women le donne sono una minoranza ma tuttavia in numero molto significativo. Sono strani esseri, molto ordinati e spiritosi, quasi edonisti, che praticano l’Etica. Questa installazione d’arte sarà essenzialmente in bianco e nero. Arsenale, Castello, 2126/A (Campo della Tana) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Civic and Municipal Affairs Bureau of Macao (IACM); The Macao Museum of Art (MAM) www.iacm.gov.mo www.mam.gov.mo PERSONAL STRUCTURES La mostra presenta una straordinaria combinazione di opere d’arte che offrono una vasta gamma di approcci individuali sui temi del Tempo, dello Spazio, dell’Esistenza. Opere d’arte che si presentano con sincerità e con grande impatto all’interno di ogni spazio e allo stesso tempo creano la complessità della mostra. Ogni sala dovrà dare allo spettatore delle informazioni su ogni opera in mostra, sul progetto o sull’idea dal punto di vista dell’artista. Palazzo Bembo, San Marco 4793, (Rialto, Riva del Carbon) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: GlobalArtAffairs Foundation www.personalstructures.org www.globalartaffairs.org www.palazzobembo.org Perspectives by John Pawson John Pawson rivela una nuova prospettiva della Basilica di San Giorgio Maggiore. Perspectives offre al visitatore una vista unica sulla bellezza del capolavoro architettonico di Andrea Palladio. La combinazione tra un menisco di cristallo concavo Swarovski e un emisfero riflettente e più grande, crea un’esperienza ottica che porta nuova luce all’interno della famosa basilica benedettina. La missione della Fondazione Swarovski è promuovere la creatività e l’innovazione grazie al lavoro svolto insieme agli architetti, gli artisti e i designer. Questo evidenzia il suo impegno verso la comunità artistica e non solo. Isola di San Giorgio Maggiore, Basilica di San Giorgio Maggiore 1 giugno – 24 novembre Organizzazione: Swarovski Foundation www.swarovskifoundation.org Rhapsody in Green Nel 1924, quando George Gershwin componeva la sua Rhapsody in Blue, Huang Tu-Shui (1895-1930), il primo artista modernista Taiwanese, fondeva il suo bronzo In the Outskirts che rappresentava un bue e le gru, un paesaggio molto comune nei campi di riso dell’Asia meridionale. Il colore verde, semanticamente ambiguo per la tradizione cinese e assente dal bronzo fuso, è tuttavia ovviamente implicito nella creazione di Huang, e costituisce il punto di partenza della Rhapsody in Green. Questa mostra analizza come tre artisti taiwanesi contemporanei, Tsan-Hsing Kao (1945), Ming-Chang Huang (1952) e Yu-Cheng Chou (1976), reagiscano artisticamente al colore verde, sia con un approccio visivo, che intersoggettivo, in altre parole concettuale, ricordandoci il suo GIUSTO posto nel nostro ambiente di oggi. Istituto Santa Maria della Pietà, Castello 3701 1 giugno – 31 agosto Organizzazione: National Taiwan University of Arts http://portal2.ntua.edu.tw/enntua/index.htm RHIZOMA (Generation in Waiting) Edge of Arabia è un’associazione artistica indipendente che si occupa di promuovere l’arte contemporanea araba con particolare attenzione verso l’Arabia Saudita. La mostra proposta per la 55. Esposizione Internazionale d’Arte, RHIZOMA (Generation in Waiting), a cura di Sara Raza e del poeta e artista Saudita Ashraf Fayadh, trae ispirazione da una generazione di artisti giovani. Congiungendo le arti visive alla filosofia naturale e alle scienze, la mostra presenterà un network emergente di artisti all'interno dell'Arabia Saudita. Come è spiegato dalla curatrice Sara Raza “il titolo e il concetto che stanno dietro l’esposizione hanno un diretto riferimento a un rizoma: radice di una pianta che invece di sviluppare le proprie radici lateralmente le allunga verso l’alto. Si crea così una metafora per la fiorente generazione Saudita del giorno d’oggi“. Magazzino del Sale, Dorsoduro 262 (Fondamenta delle Zattere) 30 maggio - 24 novembre Organizzazione: Edge of Arabia www.edgeofarabia.com Salon Suisse Il Salon Suisse, programma collaterale ufficiale della partecipazione svizzera alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte, comprende dibattiti e letture pubbliche ma anche iniziative sperimentali come performance audiovisive, la ricostruzione di una mostra e conferenze-performance. L’edizione di quest’anno è dedicata al retaggio dell’Illuminismo europeo nel mondo artistico contemporaneo. Il suo curatore, Jörg Scheller, ha invitato teorici e artisti internazionali a intavolare un dibattito sull’Illuminismo in un’ottica multiprospettica. Gli eventi, gratuiti e accessibili a tutti, si svolgono sempre nello storico Palazzo Trevisan degli Ulivi. Palazzo Trevisan degli Ulivi, Dorsoduro 810 (Campo Sant'Agnese) 1-2 giugno; 13-15 giugno; 12-14 settembre; 17-19 ottobre; 21-23 novembre Organizzazione: Swiss Arts Council Pro Helvetia www.prohelvetia.ch www.biennials.ch Scotland + Venice 2013 Sworn / Campbell / Tompkins La mostra presenta un nuovo lavoro di tre artisti significativi che operano oggi in Scozia. Corin Sworn crea installazioni che esplorano il modo in cui gli oggetti circolano, diffondono e creano storie. Duncan Campbell produce film con materiale d’archivio e sue riprese, rimettendo in questione le informazioni presentate. Hayley Tompkins realizza oggetti dipinti che trasformano oggetti familiari e banali come coltelli, martelli, cellulari o pezzi d’arredamento. La mostra è curata e organizzata dal Common Guild, Glasgow. Scotland + Venice è un partenariato tra Creative Scotland, British Council Scotland e le Gallerie Nazionali di Scozia. Palazzo Pisani (Santa Marina), Cannaregio 6103 (Calle delle Erbe) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Scotland + Venice www.scotlandandvenice.com Steel-Lives, Still-Life Una donna fissa intensamente il suo sguardo energico sullo spazio della vita e lo trapassa. Cosa c’è dall’altra parte? L’acciaio residuo scintilla con potente ridondanza; un residuo che ha mancato l’obiettivo di rendere la vita come l’avrebbe potuta rendere. Un flusso cinematografico permea la temporalità stessa del lavoro fotografico di Norayr Kasper, lontano sia dalla nostalgia sia dal reportage fotografico. Ciò che è in ballo in queste opere non è la scomparsa ma l’existance. Steel-Lives, Still-Life è una narrazione messa tra parentesi in un luminoso contesto palladiano. La donna stessa sa di essere stata messa tra parentesi dal mondo che è andato avanti senza di lei. Questa è ancora vita (“still life”), ma una vita che deve scioccare la realtà. Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena, Loggia del Temanza, Dorsoduro 1602 (Corte Zappa) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Centro Studi e Documentazione della Cultura Armena www.steel-lives.com The Dream of Eurasia. 987 Testimonials The Italian Attitude L’installazione condensa in sé due aspetti: il linguaggio artistico di Omar Galliani che attinge alla grande tradizione rinascimentale italiana, e la capacità di instaurare un dialogo fra le culture europee e asiatiche. La metafora da cui partire per comprendere questa nuova configurazione è il frattale, l’ovale del viso di Eurasia che rappresenta milioni di volti, su cui si radica la colonna: la diversità morfologica e culturale si riconosce nell’appartenenza a un valore nuovo che scaturisce dall’unione di differenze. Per attuare il progetto, l’artista e i curatori, in sinergia con le realtà di impresa italiane, coinvolgeranno 987 testimonial la cui presenza sarà documentata attraverso scatti fotografici e riprese video. Palazzo Barbarigo Minotto, San Marco 2504 (Fondamenta Duodo o Barbarigo) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Fondazione Antonio Mazzotta www.eurasiadream.org www.mazzotta-as.com The Grand Canal Il Canal Grande di Cina, un patrimonio culturale vivente, è il tema di questa mostra collaterale. Esso è stato ricavato per aprire gli scambi di risorse umane e materiali e ha portato a una diffusione enciclopedica dell’arte, delle idee e della cultura coerenti con la globalizzazione di oggi. La mostra evidenzia la fusione di arte cinese contemporanea, storia, tradizione e mondo materiale. In un’esplorazione del significato pratico e culturale del Canal Grande, gli artisti cinesi affrontano le dicotomie complementari come fatto a mano/naturale, tradizionale/contemporaneo, maschio/femmina e materiale/spirituale. Museo Diocesano, Sale espositive, Castello 4312 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: National Youth Center of the Chinese Central Government Organs; China Grand Canal Application for World Heritage List Office in Yangzhou; West Lake International Artists Association; Jiangdu District Government of Yangzhou, Jiangsu Province (China) www.grandcanalart.org The Intimate Subversion by Ángel Marcos “Se non cambiamo direzione, è probabile che finiremo esattamente dove siamo diretti”. Proverbio cinese. Che cosa possiamo fare? Questa domanda è il corpo fondamentale del progetto, ma è necessario compiere una sintesi: probabilmente le azioni che possiamo portare a termine per instaurare una civiltà sostenibile devono essere collegate ai nostri sentimenti e pensieri più intimi, le aree del pensiero creativo e affettivo cariche di energia e di difficile distruzione. Sappiamo, invece, quanto le aree che riguardano i beni materiali siano deboli, così come lo sono gli stati d’animo che dipendono dal consumo. Non ci resta quindi che provare con gli affetti, anche perché non ci resta altro che L’intima sovversione. Scuola di San Pasquale, Castello 2786 (San Francesco della Vigna) 1 giugno – 30 settembre Organizzazione: MUSAC. Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León; Junta de Castilla y León www.musac.es The Joycean Society Dora Garcia è vincitrice del Premio Internazionale di Arte Contemporanea della Fondazione Principe Pierre di Monaco (PIAC), per la sua opera The Deviant Majority (2010), nominata dal curatore Agustin Perez Rubio. Per il 2013 Garcia propone la realizzazione di un nuovo lavoro, The Joycean Society (2012-2013), che considera il terzo lavoro di una serie. Quest’opera, una video installazione, trae ispirazione da gruppi di lettura e club letterari, nello specifico coloro che leggono in pubblico le opere di James Joyce. In questo lavoro l’artista osserva e documenta i momenti in cui i membri di una comunità si impegnano a comprendere un linguaggio letterario in rapporto alla narrazione e alle storie tradotte in una scrittura. Punch Space, Giudecca 800/o 30 maggio - 24 novembre Organizzazione: Fondation Prince Pierre de Monaco www.fondationprincepierre.mc The Museum of Everything Il Museum of Everything è il primo museo itinerante del mondo per artisti autodidatti, ignorati e sconosciuti dei nostri tempi. Dal 2009 ad oggi ha accolto piú di 500.000 visitatori, attratti dalle sue apprezzate installazioni in Inghilterra, Francia, Italia, Turchia e Russia. Il Museum of Everything collabora con scrittori, pensatori, curatori e artisti ed è una presenza trainante della storia dell’arte del diciannovesimo, ventesimo e ventunesimo secolo. Serra dei Giardini Viale Giuseppe Garibaldi, Castello 1254 29 maggio – 28 luglio Organizzazione: The Museum of Everything www.musevery.com www.musevery.it This Is Not A Taiwan Pavilion La mostra esprime, attraverso l’identità dello straniero, le preoccupazioni diffuse attorno al tema pressante della coesistenza nel mondo odierno. I tre progetti realizzati da Bernd Behr, Chia-Wei Hsu e Katerřina Šedá + BATEŽO MIKILU colgono le relazioni di natura politica tra immaginazione e realtà, indagando il modo in cui la critica che può nascere dalla soggettificazione o dallo straniamento possa essere utilizzata per la percezione di una nuova varietà di possibili forme di identità culturale. Palazzo delle Prigioni, San Marco, Castello 4209 (San Marco) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Taipei Fine Arts Museum of Taiwan www.tfam.museum www.venicebiennaletaiwan.org Thomas Zipp - Comparative investigation about the disposition of the width of a circle Il progetto dell’artista Thomas Zipp ha due riferimenti: uno è The Width of a Circle, composta da David Bowie nel 1970 come manifestazione del suo rapporto con il “demone della droga” e ispirata a Così parlò Zarathustra di Nietzsche; l’altro è l’espressione ‘l’arc de cercle’, metafora delle reazioni dei pazienti messi sotto ipnosi dallo psichiatra Jean-Maria Charcot (1825-1983). L’installazione di Zipp rappresenta un istituto di ricerca, espressione dell’isteria e della dualità (schizofrenia) di un individuo, artista, medico e paziente. Zipp esplora le manifestazioni dell’inconscio, tematizzando inoltre droghe, heavy metal, religione, filosofia e zone recondite della psichiatria e della psicopatologia. Palazzo Rossini-Revedin, San Marco 4013 (Campo Manin) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Arthena Foundation www.kaistrasse10.de Transitions Nonostante i loro background diversi, i mezzi artistici e la separazione geografica, l’opera d’arte di Victor Matthews e Paolo Nicola Rossini condivide un’analisi del tema di Transition e nel fare questo racconta le loro storie. Entrambi gli artisti affrontano temi universali come la vita, i ricordi, il sogno e il subconscio, la realtà, il tempo e lo spazio, la transizione di un momento o di un’idea ad un altro. Tuttavia, nell’allontanarsi dallo stesso punto di partenza, arrivano entrambi a destinazioni molto diverse. Questi due artisti presentano la visione della realtà come da loro percepita e si interrogano sulla percezione del paesaggio intorno a noi e su che cosa vediamo. Sfidano questa immagine con la sua transizione esternandola con la loro pittura e fotografia. Dorsoduro 453 (Rio Terà San Vio) 1 giugno - 29 giugno Organizzazione: Nuova Icona www.nuovaicona.com United Cultural Nations United Cultural Nations è una creazione di Mi Qiu. Questo termine deriva dal suo mantra quotidiano per momenti seri e momenti di divertimento. Tempo, luogo e ora, nulla sarà importante, anche se vi saranno persone meravigliose e vino dolce. Siamo liberi dai sentimenti concreti e materiali. Palazzo Bacchini delle Palme, Santa Croce 1959-1961 (San Stae) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Tongli Academic Exchange Center Foundation Voice of the Unseen Chinese Independent art 1979/today Chi sono, dove sono e che cosa fanno gli artisti cinesi i quali, da quando la nuova arte cinese è apparsa nel 1979 con lo storico evento dell’esposizione sul “muro della democrazia” di Xidan a Pechino, hanno dato vita in Cina alla corrente sempre più diffusa e autorevole dell’arte contemporanea indipendente? Voice of the Unseen è il tentativo finora più ambizioso di rispondere in modo esaustivo a queste domande, mettendo in luce la storia dell’arte cinese degli ultimi trent’anni attraverso il lavoro di oltre cento artisti che hanno creato, a partire dalla Post-Avanguardia degli anni ’80-’90, il movimento dell’arte cinese non ufficiale, o indipendente. Il corpo, la famiglia, il villaggio, il paesaggio, le rovine, la povertà, la magia, la memoria, la storia: i nove temi che la mostra approfondisce sono narrati attraverso opere, recenti o realizzate appositamente, nei diversi media: pittura, scultura, installazione, fotografia, video, performance. Nel cuore dell’esposizione sarà allestita la più grande biblioteca di cultura cinese finora realizzata nell’ambito di una mostra d’arte. Arsenale, Tesa alle Nappe n. 91, Tese di San Cristoforo n. 92-93-94 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Guangdong Museum of Art www.gdmoa.org www.voiceoftheunseen.org Who is Alice? Who is Alice? È una mostra tematica speciale che presenta la collezione permanente del Museo Nazionale di Arte Contemporanea in Corea. La mostra presenta 30 opere di 16 artisti coreani che trascendono le limitazioni dello spazio fisico e del tempo per coprire concetti e forme che attraversano i confini della ‘realtà e non-realtà, e dei ‘sogni e la realtà’. Il pubblico è invitato a un viaggio nel tempo attraverso lo spazio-tempo, come Alice nel Paese delle Meraviglie quando iniziò il suo viaggio facendo un salto nella tana del coniglio. Il pubblico farà un percorso onirico in uno spazio misterioso di realtà e immaginazione, e diventerà il protagonista nella rappresentazione ombra delle sue storie. Spazio Light Box, Cannaregio 3831 (San Felice) 31 maggio - 24 novembre Organizzazione: National Museum of Contemporary Art, Korea www.moca.go.kr Woman’s Universe L’artista ha realizzato molte opere, anche di natura religiosa, per la Marina Militare e sviluppato un percorso artistico che - cresciuto in gioventù alla “Scuola” di Pericle Fazzini e Emilio Greco - lo ha portato a rappresentare l’uomo e il mistero della vita attraverso “fisicità e volume”. Il percorso su cui si sviluppa il tema della mostra è appunto “la fisicità e il volume per la comprensione e la descrizione dell’anima delle donne”. Museo Storico Navale, Castello (Calle San Biagio/Fondamenta Arsenale) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: Marina Militare www.marina.difesa.it www.lilianaconsoli.blogspot.com 'You(you).' - Lee Kit, Hong Kong ‘You (you).‘ Continua la sua analisi nella realtà quotidiana. Formata interamente da nuove commissioni, la mostra è concepita come il ricordo di momenti personali e collettivi. ‘You (you).‘ prende l’entità suggerita dal suo stesso titolo universale e tuttavia non esistente come punto di partenza, osservando il concetto di assenza che si riflette sulla costruzione dei ricordi, del tempo e dei luoghi. Lee incorpora vari elementi: immagini in movimento, oggetti quotidiani e suono per suggerire le tracce di dialoghi resi immateriali, che permettono di evocare la trama del quotidiano. Arsenale, Castello 2126 (Campo della Tana) 1 giugno - 24 novembre Organizzazione: M+, Museum for Visual Culture; Hong Kong Arts Development Council www.venicebiennale.hk www.wkcda.hk/en/museum/ www.hkadc.org.hk ! !"#$%&$'()*+)(),$"* --.*/01'0$,$'()*2(3)4(",$'("&)*#5643)*#)&&"*7$)(("&)*#$*+)(),$"* ** * ! "#$$%&&'(%#)!! ! ! *'+%,-!.'$/%-(! 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A(#+011%I#! +%! 1-&&01%! A(-4%#&%<! (-',%44'3+#! /-3! A(-&1#! $'30N'11%! +%! 1',-! M0',%1S! -! %3I-34%#3-! =R-<! %3I-(1-3+#! %,! N,0&&#<! I-3%I'3#!-&A#(1'1%!A-(!,'!A%'44'!+%!"#&1'31%3#A#,%?! ;!A'(13-(!:-I%,'=M0'<!W#(103X!-!20/-,,%<!-==-,,-34-!+%!9-3-4%'!-!A(#&-=01#(%!+-,!&0==-&&#!+%!M0-8,%!'(1%8%'3%! A-(!,B',1'!A(#N-&&%#3',%1S<!'3=#('!#88%<!3#3#&1'31-!%!1-$A%!+%NN%=%,%<!#A-('3#<!A(#+0=#3#<!=(-'3#!3-,!&#,=#!+%! 03'!8('3+-!-(-+%1S?! .,%!'(1%&1%!&-,-4%#3'1%<!+%!+%I-(&%&&%$-!A(#I-3%-34-<!+'!#(%-31-!'!#==%+-31-<!#!&1'1%!%3I%1'1%!'!('AA#(1'(&%! =#3!,-!,#(#!$#+-(3-!A(#+04%#3%!=R-!A#(1'3#!=#3!&T!-!%3!&T!03!A'&&'1#!+%!&='$/%<!+%!%33#I'4%#3%!1-=3%=R-<!+%! $#1%I%!+-=#('1%I%!'31%=R%&&%$%<!$'!'3=R-!03'!8('3+-!='A'=%1S!+%!(%33#I'(&%!-!+%!&A-(%$-31'(-!30#I-!&1('+-! +%!%&A%('4%#3-?! C@6YW<!*'(X'!Z'4#03<!*%$$#!2#&-,,%<!6R%,A'!.0A1'<!*'(%',0%&'!['+-%<!\%M%38!\%3<!=##(+%3'1%!+',!5%(-11#(-! C(1%&1%=#! @]',+! 61'1&3X! &%! =%$-31'3#! =#3! M0-&1'! 1('+%4%#3-! -! =#3! M0-&1#! I%'88%#! +%! &'A-(%! ,038#! ,-! 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Esposizione Internazionale d’Arte sarà presentata in un Tour di conferenze stampa nelle seguenti città: Roma | 13 marzo Biblioteca nazionale centrale di Roma, ore 10.30 Viale Castro Pretorio, 105 Roma Berlino | 14 marzo Ambasciata italiana, ore 12.00 Tiergartenstrasse 22 - 10785 Berlin Londra | 18 marzo Istituto Italiano di Cultura, ore 11.30 Belgrave Square 39, London SW1X 8NX Parigi | 19 marzo Istituto Italiano di Cultura, ore 11.30 Hôtel de Galliffet, 73 rue de Grenelle - 75007 Paris New York | 21 marzo Istituto Italiano di Cultura, ore 11.30 686 Park Avenue, New York 10021 Si ringraziano tutti coloro che a vario titolo daranno ospitalità alla Biennale di Venezia. Per informazioni Ufficio Stampa Arti Visive - la Biennale di Venezia tel. 041 5218 846-716 [email protected] www.labiennale.org FB. La Biennale di Venezia @twitter.com/la_Biennale Il Palazzo Enciclopedico Informazioni per il pubblico Sedi, date e orari di apertura Venezia, Giardini – Arsenale, 1 giugno > 24 novembre 2013 Orario: 10.00 - 18.00 Chiuso il lunedì (escluso lunedì 3 giugno e lunedì 18 novembre 2013) Biglietterie Arsenale e Giardini Prevendite www.labiennale.org Modalità di visita I biglietti singoli sono validi per un solo ingresso in ciascuna sede espositiva (Giardini e Arsenale) anche in giorni non consecutivi I Permanent Pass e lo Special 2days sono validi per più ingressi in ciascuna sede espositiva (Giardini e Arsenale) Biglietti d’ingresso Intero Special 2days € 30 (pass valido per due giorni consecutivi per entrambe le sedi) Intero Regular € 25 (biglietto valido per un singolo ingresso per ciascuna sede anche in giorni non consecutivi) Ridotto € 22 (per le promozioni consultare il sito www.labiennale.org) Ridotto € 20 (over 65, militari, residenti Comune di Venezia, su presentazione del biglietto del 57. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, su presentazione del biglietto del 42. Festival Internazionale del Teatro e su presentazione dell’abbonamento alla 70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica) Studenti / Under 26 € 14 (con tessera o libretto universitario e con carta d’identità) Formula 2+2 € 50 (2 adulti + 2 under 14) Gruppo adulti € 15 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria) Gruppo studenti scuole secondarie € 10 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria) Gruppo studenti università € 12 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria) Gruppo studenti università convenzionate € 20 (min. 50 persone, prenotazione obbligatoria, il biglietto/accredito dà diritto a visitare entrambe le sedi espositive per 3 giorni consecutivi) Permanent pass € 80 Permanent pass studenti Under 26 € 50 (con carta d’identità) Permanent pass Venezia e provincia € 50 (con carta d’identità) Ingresso gratuito: fino a 6 anni (inclusi), accompagnatori di invalidi, studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado che usufruiscono dei servizi educational E’ possibile acquistare alcune tipologie di biglietti on-line consultando il sito www.labiennale.org Educational Visite guidate, attività di laboratorio pratico e teorico, itinerari tematici, percorsi di approfondimento, atelier creativi. Disponibili in italiano e nelle principali lingue straniere. Prenotazione obbligatoria, durata media 1h 45’, 2h. Servizio a pagamento, biglietto d’ingresso non incluso Adulti In italiano: 1 sede € 80 – 2 sedi € 140 In lingua straniera: 1 sede € 90 – 2 sedi € 150 Università 1 sede € 70 – 2 sedi € 120 Scuole Secondarie di II grado 1 sede € 65 – 2 sedi € 110 Scuole Secondarie di I grado e Primarie 1 sede € 60 Scuole dell’Infanzia 1 sede € 50 Atelier creativi per le famiglie Attività di laboratorio, costo a bambino 1 sede € 5 Visite guidate senza prenotazione Partenze fisse: tour guidati per visitatori non organizzati in gruppo in italiano e in inglese 1 sede € 7 e per 2 sedi € 10. Le attività si svolgono in giornate ed orari prestabiliti. E’ possibile consultare il calendario e acquistare le visite guidate a partenza fissa on-line consultando il sito: www.labiennale.org Formula Arte + Musica In occasione del 57. Festival Internazionale di Musica Contemporanea sarà possibile acquistare biglietti a prezzi agevolati per entrambe le manifestazioni. Formula Arte + Teatro In occasione del 42. Festival Internazionale del Teatro sarà possibile acquistare biglietti a prezzi agevolati per entrambe le manifestazioni. Formula Arte + Cinema In occasione della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto>7 settembre 2013) per i gruppi che avranno visitato la 55. Esposizione Internazionale d’Arte sarà possibile acquistare biglietti gruppi a prezzi agevolati per proiezioni e sale predefinite. Servizi per il pubblico Arsenale Infopoint, guardaroba gratuito, servizi per le famiglie, noleggio gratuito passeggino e marsupio baby, fasciatoio, spazio allattamento e pappa, spazio famiglie Giardini Infopoint, Guardaroba gratuito Servizi per le famiglie Fasciatoio, spazio allattamento e pappa Servizi in mostra (Giardini e Arsenale) Bar, ristorante, bookshop Catalogo Marsilio Editori Siti web www.labiennale.org Prenotazioni e informazioni Visite guidate, gruppi, scuole Tel. +39 041 5218 828 Fax +39 041 5218 732 [email protected] www.labiennale.org Modalità di accredito stampa vernice 29>31 maggio 2013 La vernice della 55. Esposizione Internazionale d’Arte si svolgerà nei giorni: § Mercoledì 29 maggio 2013: giornata riservata alle agenzie, alla stampa quotidiana e radio-televisiva, ai direttori, ai capo-redattori e agli inviati - segnalati dai direttori - dei settimanali e dei periodici specializzati in Arte; § Giovedì 30 e venerdì 31 maggio 2013: giornata riservata alle stampa periodica non specializzata e tutte le categorie precedenti. A fronte di ogni richiesta di accredito stampa è indispensabile presentare: § una lettera di incarico su carta intestata della testata a firma del Direttore o del capo redattore, § un articolo pubblicato relativo alla 54. Esposizione Internazionale d’Arte o un articolo recente riguardante l’architettura o le arti visive in caso di nuova richiesta, § il formulario compilato in ogni sua parte con i dati personali e quelli della testata, § una foto tessera recente in formato jpg 200 KB da allegare al formulario o da inviare via e-mail. Il formulario di accredito sarà disponibile sul sito internet della Biennale al seguente link: § § § § Non verranno prese in considerazione le richieste di accredito prive della documentazione indicata. L’ufficio stampa della Biennale di Venezia si riserva di confermare l’accredito con una apposita comunicazione scritta inviata via e-mail. La procedura deve essere seguita anche dagli associati AICA. La sola tessera non dà diritto all’accredito stampa. L'ufficio stampa della Biennale di Venezia valuterà le richieste di accredito che perverranno entro e non oltre il 13 maggio 2013. Il materiale richiesto può essere inviato: - tramite posta elettronica ai seguenti indirizzi [email protected] (stampa italiana) [email protected] (stampa internazionale) - tramite fax al seguente numero +39 041 5218812 - tramite posta all’indirizzo la Biennale di Venezia - Ufficio Stampa Arti Visive Ca’ Giustinian, San Marco, 1364/a - 30124 Venezia Per ulteriori informazioni Ufficio Stampa Arti Visive la Biennale di Venezia 041 5218849 [email protected] la Biennale di Venezia Presidente Paolo Baratta Consiglio di amministrazione Giorgio Orsoni, vicepresidente Luca Zaia Francesca Zaccariotto Adriano Rasi Caldogno Direttore Generale Andrea Del Mercato Collegio dei Revisori dei Conti Marco Costantini, presidente Marco Aldo Amoruso Stefania Bortoletti Silvana Bellan, supplente Biel, Marzo 2013 SWATCH 2013: PARTNER DELLA 55. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE - LA BIENNALE DI VENEZIA SWATCH COMPIE 30 ANNI NEL 2013 E FESTEGGIA COME PARTNER DELLA 55. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE – LA BIENNALE DI VENEZIA SWATCH Faces: questo il tema che caratterizzerà la presenza di Swatch e la sua partnership nel 2013 con la rinnovata esposizione d'arte contemporanea. SWATCH Faces: Swatch presenta 18 artisti ospitati presso The Swatch Art Peace Hotel a Shanghai. La Biennale di Venezia e Swatch sostengono l'arte e gli artisti contemporanei e il marchio svizzero intende sottolineare il suo più straordinario contributo: The Swatch Art Peace Hotel. Il rappresentativo edificio nel Bund di Shanghai, Cina, è stato ristrutturato da Swatch e oggi ospita artisti contemporanei per un periodo massimo di sei mesi nei suoi 18 atelier. Lo stand di Swatch nella zona dei Giardini della Biennale di Venezia (sede dei padiglioni nazionali) sarà dedicato al The Swatch Art Peace Hotel e ai suoi artisti, e presenterà i 18 volti degli artisti ospitati presso questo straordinario hotel. SWATCH Faces: Swatch in questa occasione presenterà due orologi Art Special. Il primo modello è stato creato dallo spagnolo José Carlos Casado, un artista residente nel The Swatch Art Peace Hotel di Shanghai. L'altro è di Goto Design, il dinamico duo di New York che ha collaborato con il curatore Massimiliano Gioni nel costruire l'identità grafica della 55. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia. SWATCH Faces: nel suo trentennale 30 persone che compiono 30 anni nel 2013 si uniranno a Swatch animando artisticamente una parete che mostra tutti i loro volti. Swatch sarà presente anche presso l'altra sede principale della Biennale di Venezia: l'Arsenale, lo storico cantiere navale di Venezia. Lì, per festeggiare 30 anni di innovazione, provocazione e divertimento, e il continuo impegno di Swatch a sostegno delle arti, i visitatori potranno ammirare la parete con le foto di 30 persone nate nel 1983 (l'anno di nascita di Swatch), ciascuna con il suo Swatch preferito. SWATCH Faces: Swatch presenta una divertente App. L’applicazione è in grado di abbinare ogni visitatore della Biennale di Venezia con la sua Swatch Face ideale in modi inaspettati. Presto ulteriori dettagli. Swatch è fiero di essere partner della 55. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, la mostra d'arte contemporanea di una delle istituzioni culturali più importanti del mondo. La 55. Esposizione Internazionale d'Arte si svolgerà a Venezia dal 1° giugno al 24 novembre, curata da Massimiliano Gioni, che ha dato il titolo all'esposizione: Il Palazzo Enciclopedico. Per ulteriori informazioni contattare: Swatch PR International Nicole Schüpbach T +41 32 343 98 19 E-mail: [email protected] www.swatch.com ENEL MAIN SPONSOR DELLA 55. ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE – LA BIENNALE DI VENEZIA La manifestazione in programma a Venezia dal 1 giugno al 24 novembre. Venezia, 13 marzo 2013 – Enel e l’arte contemporanea, un matrimonio che quest’anno si celebra anche a Venezia: Enel sarà infatti main sponsor della 55. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia. In linea con la volontà di sostenere l’arte e la cultura nelle sue diverse forme ed espressioni, lavorando a fianco di importanti istituzioni e a beneficio della collettività, prosegue la collaborazione tra Enel e la Biennale di Venezia, che aprirà le porte nella città della laguna il prossimo primo giugno. L’edizione 2013 consolida la collaborazione con la Biennale di Venezia avviata nel 2008 in occasione della 11. Mostra Internazionale di Architettura e poi rafforzata nel 2009 in qualità di Main Sponsor della 53. Esposizione Internazionale d’Arte, con l’obiettivo di favorire una più agevole programmazione e gestione culturale di lungo periodo. Presente in 40 paesi del mondo, Enel è oggi uno dei protagonisti mondiali nella produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas e da molti anni si propone di svolgere anche un ruolo sociale di promozione della diffusione della cultura in Italia e all’estero. Da alcuni anni Enel ha sposato in particolare il linguaggio dell’arte contemporanea per la sua capacità di esprimere e trasmettere i valori di innovazione, attenzione all’ambiente e internazionalità che oggi costituiscono le tre direttrici fondamentali su cui si gioca la sfida di un futuro sostenibile e che in questo momento ben rappresentano il percorso di sviluppo di un’azienda come Enel. Enel infatti promuove dal 2007 Enel Contemporanea, il progetto di arte pubblica curato da Francesco Bonami, che prevede ogni anno la realizzazione di opere sul tema dell’energia commissionate ad artisti di diverse nazionalità (www.enelcontemporanea.com). Dal 2009 è attiva inoltre la partnership di Enel con il MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, dove è stata creata la “Sala Enel”, una delle più grandi d’Europa, che ospita opere o mostre di artisti italiani e internazionali. Da ultimo, quest’anno l’impegno di Enel nella promozione delle arti si è arricchito di un ulteriore strumento, la partnership biennale fra Enel e Sky, per il lancio di SKY ARTE, il nuovo canale tematico in HD. Oltre all’ampio palinsesto che spazia dall’arte alla musica, dal cinema e alla letteratura, SKY ARTE propone anche eventi speciali e produzioni ad hoc realizzate grazie alla partnership Enel-SKY. Tutti i comunicati stampa di Enel sono disponibili anche in versione Smartphone e Tablet. Puoi scaricare la App Enel Mobile su: Apple Store, Google Play e BlackBerry App World Enel SpA – Sede Legale 00198 Roma, Viale Regina Margherita 137 – Registro Imprese di Roma e Codice Fiscale 00811720580 – R.E.A. 756032 – Partita IVA 00934061003 Capitale Sociale Euro 9.403.357.795 (al 31 dicembre 2011) i.v. 1/1 Comunicato stampa illycaffè sponsor della 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia Trieste, 13 marzo 2013 – Dopo le Esposizioni Internazionali d’Arte del 1997, 2003, 2005, 2007, 2009 e 2011 illycaffè rinnova quest’anno la sua collaborazione con la Biennale di Venezia in occasione della 55. Esposizione Internazionale d’Arte curata da Massimiliano Gioni, dal titolo Il Palazzo Enciclopedico. Il caffè secondo illy è un’occasione di incontro, di dialogo e di stimolo per l’intelletto, un momento per una pausa di riflessione oltre che di relax. Per perseguire questo ideale da quasi venti anni illy contribuisce come parte attiva alla diffusione dell’arte contemporanea, sostenendo artisti e mostre internazionali. Le illy Art Collection, serie di tazzine d’artista che l’azienda realizza sin dal 1992, sono una delle espressioni più evidenti del rapporto che illycaffè intrattiene con l’arte contemporanea. Alcuni degli esponenti più autorevoli del panorama artistico internazionale e giovani emergenti hanno trasformato un oggetto di uso quotidiano come la tazzina - in questo caso reinventata dall’architetto e designer Matteo Thun – in un oggetto di culto: Michelangelo Pistoletto e Marina Abramovich, Jeff Koons e Bob Rauschenberg, James Rosenquist, Julian Schnabel e Anish Kapoor sono solo alcuni dei grandi maestri che hanno contribuito a questo progetto. illycaffè, con sede a Trieste, produce e commercializza un unico blend di caffè espresso ed è marca leader nel segmento del caffè di alta qualità. Ogni giorno vengono gustate oltre 6 milioni di tazzine di caffè illy. illy viene venduto in oltre 140 paesi in tutto il mondo ed è disponibile in oltre 50.000 fra i migliori ristoranti e bar. espressamente illy, la catena di caffè all’italiana in franchising, tocca ad oggi 30 Paesi con all’attivo più di 230 locali. Con l’obiettivo di accrescere e diffondere la cultura del caffè l’azienda ha istituito l’Università del caffè, il centro di eccellenza che offre una formazione completa teorica e pratica ai coltivatori, ai baristi e agli appassionati su tutte le tematiche attinenti al caffè. A livello globale la società impiega oltre 800 dipendenti e ha realizzato nel 2011 un fatturato consolidato di 342 milioni di euro. illy acquista il caffè verde direttamente dai produttori della più pregiata Arabica attraverso rapporti di partnership basati sullo sviluppo sostenibile. Con i migliori coltivatori del mondo - in Brasile, nei Paesi dell’America Centrale, in India e in Africa - l’azienda triestina sviluppa un rapporto di collaborazione a lungo termine trasferendo loro conoscenze e tecnologie e riconoscendo una remunerazione superiore ai prezzi di mercato. Per ulteriori informazioni: www.illy.com Anna Adriani/Christine Pascolo, illycaffè Trieste - Tel.: +39-040-3890111 Alessandra Bettelli/ Alberto Bottalico, Cohn & Wolfe Milano - Tel.: +39-02-202391 - +39 346 7008540 [email protected]