Rapporto sull'ambiente Canon Italia 2009 you can Editoriale È il momento della responsabilità È il mio terzo bilancio ambientale, forse il più importante: non perché ultimo, ma per la prova che deve offrire di consistenza e continuità. Per un attimo ho ripercorso le edizioni precedenti, notando come entrambe siano vissute di un entusiasmo “positivo”: quello che parla della voglia di fare, di iniziative intraprese e di traguardi raggiunti. Oggi occorreva qualcosa in più, soprattutto nel contesto che stiamo vivendo. La complessità economica ci ha fornito delle indicazioni forti, che portassero a nuove soluzioni da percorrere, ma anche a un modello economico - produttivo rinnovato, concreto, pragmatico. Sotto questo profilo, l’attenzione per l’ambiente (e quindi anche il contenuto di questo bilancio) diventa progetto, idea da mettere in pratica, forse anche risposta: la regola primaria di una visione “globale” che parte ormai da lontano, ma che ancora oggi ha bisogno di principi ai quali obbedire. Responsabilità in tutto ciò che facciamo: questo è il senso che dovremo dare alle azioni e alle scelte future. Anche questo documento non poteva sfuggire alla regola; ecco quindi un’edizione più corposa, maggiormente dettagliata, forse orientata al linguaggio tecnico e meno all’entusiasmo di fondo. Di quest’ultimo abbiamo già dato prova nelle due edizioni precedenti e sono sicuro esista ancora oggi: nelle immagini che tutti i colleghi hanno voluto dedicare, li ringrazio per questo, e nell’impegno quotidiano teso al costante miglioramento. È giunto il momento della responsabilità collettiva: non più contagiosa, ma reale. Spero che questo si riveli dal Rapporto sull’Ambiente 2009, ma il giudizio lo lascio a tutti i Partner e i Clienti che avranno l’opportunità di leggerlo. Kyosei Canon e il WWF Kyosei è la filosofia aziendale di Canon ed è alla base del nostro marchio, dell’azienda e delle attività di sponsorizzazione. Il termine giapponese Kyosei vuol dire “vivere e lavorare insieme per il bene comune”, un principio condiviso da tutti i dipendenti di Canon a tutti i livelli della nostra organizzazione. Tale principio è alla base della nostra missione, dei nostri valori e del nostro modo di rapportarci alle persone e al business. Canon Europe è diventata uno dei primi Conservation Partner del WWF nel 1998. In quanto tali, facciamo parte di un gruppo selezionato di multinazionali che contribuiscono alle attività di conservazione del WWF attraverso fondi significativi. Oltre alle attività dell’azienda, Kyosei influenza il nostro modo di operare nell’ambito della comunità e con le organizzazioni in tutto il mondo. Siamo convinti che un comportamento corretto nella società sia di fondamentale importanza e siamo consapevoli dell’impatto che le nostre attività hanno sui nostri clienti, dipendenti, partner e sul mondo che ci circonda. Canon è convinta che la consapevolezza ambientale sia un presupposto fondamentale per un comportamento civicamente responsabile da parte di un’azienda. Sviluppo, produzione, uso e riciclo dei prodotti: in ogni fase ci impegniamo a creare prodotti ecocompatibili. Tutti i nostri prodotti sono stati progettati in modo da ridurre i consumi energetici, conservare le risorse ed eliminare le sostanze nocive. Come risultato dei nostri sforzi, abbiamo ottenuto lo standard ISO 14001, riconosciuto a livello mondiale, in oltre 20 stabilimenti in tutto il mondo e il marchio Blue Angel in Germania per le nostre copiatrici. Foto di copertina: Federico Gasparotti – Foto in questa pagina: Roberto Fioretti Jean-Marie Minelli AD Canon Italia S.p.A. Il rapporto con il WWF mette in evidenza il nostro senso di responsabilità al di fuori dell’ambito commerciale. Condividiamo infatti gli obiettivi dichiarati del WWF, ovvero arrestare e infine invertire la tendenza al degrado dell’ambiente naturale del pianeta e costruire un futuro in cui l’umanità possa vivere in armonia con la natura. Il nostro sostegno alla missione del WWF comprende: Finanziamento delle attività attraverso le sponsorizzazioni; Adozione di comportamenti che rispettino un forte senso di responsabilità ambientale e di cittadinanza solidale; Promozione della conservazione dell’ambiente tramite materiali pubblicitari che esplicitino la nostra collaborazione con la fondazione; Essere da esempio per le altre aziende; A partire dal 2007, sviluppo del programma WWF-Canon Polar Bear Tracker e del relativo minisito”Canon Kids Zone”per i bambini. 3 Normativa Foto: Federico Gasparotti 5 RAEE La direttiva RAEE è entrata in vigore in Europa nel febbraio 2003. I paesi partecipanti hanno istituito e modificato le proprie le leggi, predisponendo delle infrastrutture di raccolta, riutilizzo e riciclaggio dei prodotti usati. Canon ha risposto alla direttiva attraverso sforzi come l’etichettatura dei prodotti che devono essere raccolti separatamente e la somministrazione agli utenti di informazioni sul riciclaggio. In aggiunta, sotto la direzione degli Headquarter di Canon Europea, le organizzazioni nazionali di vendita, per ciascuno dei paesi dell'UE, hanno promosso la partecipazione a consorzi e la creazione di propri programmi di riciclaggio. Queste organizzazioni si sono registrate come produttori, conformemente alle legislazioni e contribuisco alle spese del sistema di raccolta e riciclaggio. Il Decreto RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), che costituisce il recepimento da parte dell’Italia della direttiva europea sulla gestione del fine vita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, è stato pubblicato il 29 luglio 2005. RoHS La finalità del decreto, i cui adempimenti hanno cominciato ad avere effetto a partire dal febbraio 2008, è quella di promuovere il reimpiego, il riciclaggio e il recupero dei RAEE, riducendone così la quantità da avviare a smaltimento. perare a questo principio, il finanziamento e la gestione del fine vita dei RAEE sono posti in capo ai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che fanno anche da garanti del corretto trattamento delle apparecchiature raccolte. Conosciamo tutti i danni causati allo strato di ozono dall’emissione in atmosfera di sostanze pericolose. Nei primi anni novanta Canon ha abolito l’uso di sostanze lesive per l’ozono, molto prima che la scadenza sancita dal Protocollo di Montréal lo rendesse obbligatorio. Gli obiettivi ambientali di Canon miravano a eliminare l’uso delle sei sostanze proibite dalla direttiva (piombo, cadmio, mercurio, cromo esavalente, PBD, PBDE) entro la fine del 2004, nonostante la direttiva ponesse questo limite al luglio 2006. L’obiettivo dichiarato è di raccogliere, entro la fine del 2008, almeno 4 Kg di RAEE in media per abitante. I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze tossiche per l'ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. La crescente diffusione determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente o in discariche e inceneritori con conseguenze di inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni sulla salute umana. Questi prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature. Per gestire efficientemente e in modo ottimale, sia per i clienti sia per l’azienda stessa, la raccolta e il trattamento dei RAEE IT sul territorio italiano, Canon Italia si è fatta promotrice del consorzio EcoR’IT, favorendone la nascita. Il 27 gennaio 2003 è stata emanata la direttiva europea RoHS (Restriction of Hazardous Substances in electrical and electronic equipment) che disciplina l’uso di sostanze pericolose su apparecchiature o prodotti elettrici ed elettronici. Grazie allo sviluppo di tecnologie alternative, Canon ha introdotto prodotti conformi alla direttiva notevolmente prima dell’entrata in vigore della stessa. Infatti, fin dal 1997, Canon è fortemente impegnata nel perseguire il controllo e l’eliminazione delle Il “Decreto RAEE” è basato sul principio secondo il quale chi inquina paga. Per ottem- sostanze pericolose dai propri prodotti. Nella progettazione, lo sviluppo e la produzione di apparecchiature si è mirato a eliminare tutte quelle sostanze chimiche che possono avere dei potenziali impatti negativi sull’ambiente una volta che i prodotti vengono eliminati. L’obiettivo è stato applicato non solo alle sei sostanze della direttiva, ma anche ad alogenati, ritardanti di fiamma e sostanze che generano diossine durante l’incenerimento. Timeline delle principali misure adottate da Canon per soddisfare la direttiva RoHS 1995 2000 2003 2004 2005 2006 Utilizzo lenti ottiche senza piombo Eliminazione completa PBB e PBDE (alloggiamenti in plastica) Completa adozione di acciaio e viti prive di cromo esavalente, saldature senza piombo, ecc. Commercializzazione di prodotti conformi alla direttiva RoHS (copiatrici, fotocamere e stampanti) Obiettivo Canon Conformità RoHS per tutti i prodotti commercializzati a partire dal 2005 1 luglio 2006 Entrata in vigore della direttiva RoHS Adozione di cavi e fili elettrici privi di piombo Adozione di un sistema di assicurazione delle sostanze chimiche Foto: Marco Sturaro 6 7 Foto: Elvio Melzi REACH REACH è il regolamento per la registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals). Esso è entrato in vigore il primo giugno 2007 allo scopo di semplificare e migliorare l'ex quadro legislativo per le sostanze chimiche dell'Unione Europea (UE). Il regolamento REACH restituisce maggiore responsabilità all’industria per la gestione dei rischi che le sostanze chimiche possono comportare per la salute e l'ambiente. Il regolamento si applica a tutte le sostanze fabbricate o importate nell’Unione Europea in quantitativi ≥ 1 tonnellata all'anno (tpa) e sarà attuato nel corso dei prossimi dieci anni. Il REACH instaura un sistema più efficace di valutazione, gestione e comunicazione delle informazioni sui rischi e i pericoli dei prodotti chimici all'interno dell'UE. Tutte le sostanze prodotte o importate in quantità ≥ 1 tonnellata all'anno devono essere registrate con l’ECHA (Europen Chemicals Agency). In linea con le responsabilità ambientali di Canon, si sta adottando un approccio proattivo, per garantire continuamente la conformità al regolamento in tutte le attività in Europa. Gli obiettivi globali di conformità sono evidenziati nel diagramma sottostante. Gli scopi del REACH la protezione della salute uma Migliorare na e dell’ambiente dai rischi che possono essere rappresentati dai prodotti chimici. la competitività dell’industria Rafforzare chimica europea, un settore chiave per l’economia dell’UE. Canon Italia Promuovere metodi alternativi per la valutazione dei rischi delle sostanze chimiche. Canon Italia non è produttore od importatore ai sensi del regolamento REACH, ma in quanto fornitore di articoli è tenuta alla comunicazione delle informazioni sulle sostanze presenti all’interno dei propri prodotti. Tale adempimento si espleta attraverso l’invio, su richiesta, delle schede di sicurezza (SDS) dei prodotti. E’ possibile richiedere le SDS all'indirizzo: www.canon.it/ambiente. la libera circolazione di sostanze Garantire sul mercato interno dell’Unione europea. Canon Anche i prodotti Canon sono interessati dal REACH, in particolare si possono individuare due categorie: le sostanze che sono fornite in forma di preparati (prodotti utilizzati per l’assistenza tecnica come oli e grassi), e quelle contenute negli articoli, che sono destinate ad essere impiegate nel corso del normale utilizzo e smaltimento (toner e inchiostri in cartucce). Sapevate che... Il regolamento REACH sostituisce approssimativamente 40 leggi sulle sostanze chimiche in Europa. Le principali misure adottate da Canon per soddisfare il regolamento REACH 1° Giugno 2007 Entrata in vigore 1° Dicembre 2008 Registrazione delle sostanze chimiche Sostanze chimiche Valutazione delle sostanze chimiche Prodotti Formulazione dei principali processi industriali e creazione di un sistema interno 8 1° Giugno 2008 Pre-registrazione delle sostanze chimiche Pre-registrazione 1° Giugno 2011 Notifica delle sostanze chimiche Inizio registrazione Inizio notifica Toner, inchiostri, adesivi e altre sostanze chimiche pure o composte Fotocopiatrici, stampanti, fotocamere, ecc. 9 Foto: Elisa Pagano Batterie e Accumulatori Direttiva 2006/66/CE Simboli Il 26 settembre 2006 è entrata in vigore la direttiva 2006/66/CE sulla commercializzazione di pile e batterie e sulla gestione di quelle a fine vita. La direttiva definisce tre famiglie di pile ed accumulatori: Il simbolo riportato di seguito indica che le batterie e gli accumulatori utilizzati nel prodotto devono essere smaltiti separatamente dai rifiuti domestici, in conformità con la Direttiva UE 2006/66/CE e con le normative locali. 1. Pile e accumulatori portatili (pile, pile a bottone, pacchi batteria o accumulatori sigillati o trasportabili a mano); 2. Pile o gli accumulatori progettati esclusivamente a uso industriale o professionale, utilizzati in qualsiasi tipo di veicoli elettrici; 3. Batterie o accumulatori per autoveicoli (utilizzati per l'avviamento, l'illuminazione e l'accensione). Obiettivo primario: il riciclaggio La nuova direttiva indica proprio il riciclo come la linea principale su cui creare o armonizzare i sistemi nazionali per la raccolta di pile ed accumulatori. Ciascuno Stato, infatti, in linea con la Direttiva dovrà adottare le misure necessarie per promuovere al massimo la raccolta differenziata di questi rifiuti. Creare adeguati sistemi di raccolta Nei confronti degli Stati membri, la direttiva dispone che provvedano alla predisposizione di adeguati sistemi di raccolta di rifiuti di pile e accumulatori. Tali sistemi: Consentono agli utilizzatori finali di disfarsi dei rifiuti di pile o accumulatori in punti di raccolta accessibili nelle vicinanze, tenuto conto della densità della popolazione; che i distributori, quando forni Esigono scono pile o accumulatori, siano tenuti a recuperarne gratuitamente i rifiuti; comportano oneri per gli utilizzatori Non finali nel momento in cui si disfano dei rifiuti di pile o accumulatori, né l'obbligo di acquistare nuove pile o nuovi accumulatori. Se sotto il simbolo indicato sopra è riportato un simbolo chimico, questo indica la presenza di un metallo pesante (Hg = Mercurio, Cd = Cadmio, Pb = Piombo) nella batteria o nell'accumulatore, con un livello di concentrazione superiore a una soglia applicabile specificata nella Direttiva. Le batterie e gli accumulatori non devono essere smaltiti come rifiuti urbani indifferenziati. L'utente deve utilizzare le apposite strutture di raccolta per il conferimento, il riciclaggio e il trattamento di batterie e accumulatori. Se il prodotto Canon contiene batterie non rimovibili, l'intero prodotto è già coperto dalla Direttiva UE RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e deve pertanto essere conferito a un sito di raccolta autorizzato ai sensi di tale Direttiva, che provvederà a eseguire gli interventi appropriati per il riciclaggio e il trattamento del prodotto, comprese le batterie. La partecipazione dei Clienti alla raccolta e al riciclaggio delle batterie e degli accumulatori è importante per ridurre al minimo il potenziale impatto sull'ambiente e sulla salute umana delle sostanze utilizzate in tali componenti. Nell'Unione Europea sono previsti protocolli distinti per la raccolta e il riciclaggio di batterie e accumulatori. Per informazioni sul protocollo adottato nella propria area geografica, contattare le autorità locali, l'ente responsabile della raccolta dei rifiuti o una struttura di smaltimento municipale. Canon Canon, in quanto azienda produttrice ed importatrice, predisporrà un sistema di raccolta per il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori, su base individuale o collettiva, in ogni stato membro. Canon sta lavorando con le organizzazioni e associazioni locali per assicurarsi che tali sistemi siano attivi come richiesto dalle legislazioni nazionali. La messa in vigore della legislazione a livello nazionale è pre-requisito per l’introduzione di sistemi per il trattamento e il riciclaggio di pile e accumulatori. In Italia la direttiva in oggetto è stata recepita con D.Lgs. 188/2008. 10 Simbolo ufficiale della Direttiva UE 2006/66/CE. Indica che il rifiuto è soggetto a raccolta separata. 11 Foto: Sergio Buriol Riepilogo leggi e regolamenti Aspetti ambientali Leggi, regolamenti o iniziative ambientali Protocollo di Kyoto Riduzione CO2 (Conservazione dell'energia) Trattato internazionale per la mitigazione dei cambiamenti climatici Miglioramento dell'efficienza nell'uso dell'energia. EuP RAEE Progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia Promozione del riciclaggio di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nell'Unione Europea Conservazione delle risorse Immissione sul mercato delle pile e degli accumulatori Restrizione nell'utilizzo di sostanze pericolose all'interno dell'UE. – Durante l'implementazione della direttiva Canon ha partecipato alla formulazione di schemi di riciclaggio all'interno degli stati membri e ad oggi effettua le operazioni di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento secondo tali schemi. Contemporaneamente Canon ha sviluppato il proprio sistema di riciclaggio cartucce su scala globale. Canon Italia si è fatta promotrice del consorzio EcoR'IT per garantire una gestione del fine vita delle apparecchiature elettroniche conforme alla legislazine vigente. Canon ha reagito prontamente alle nuove disposizioni in materia di conservazione delle risorse coordinando l'implementazione della direttiva e promuovendo, all'interno delle organizzazioni nazionali, azioni volte al raggiungimento della conformità legislativa nei termini previsti. Canon Italia sta istituendo, su base collettiva, sistemi per il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori. Si prevede che lo schema di gestione di tali rifiuti sia pronto entro i termini previsti per legge (26/09/09). Canon Italia ha implementato un sistema di controllo dei propri fornitori di apparecchiature elettroniche al fine di garantire la conformità RoHS agli utenti finali. REACH Regolamento concerne la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (sono comprese anche le sostanze contenute nei prodotti). Canon e i propri fornitori di sostanze chimiche hanno completato la pre-registrazione di tutte le sostanze importate nell’Unione Europea in quantità superiori a 1 t/anno. Canon sta ora preparando la registrazione finale di tali sostanze conformemente ai termini previsti: 2010-2018. Canon Italia, come fornitore di articoli, si è strutturata per rispondere prontamente alle richieste dei clienti, fornendo le informazioni previste dalla legislazione vigente. IECTC111 Material Declaration Standardizzazione del Green procurement Stiamo promuovendo la standarzizzazione in Giappone attraverso la Green Procurement Survey Standardization Initiative (presieduta da Canon) e globalmente attraverso le Commissioni Elettrotecniche Internazionali. – Eco-Declaration Modalità per fornire ai clienti ed alle terze parti informazioni ambientali che concernono il prodotto. Canon partecipa attivamente nelle discussioni sulle modalità di comunicazione di tali informazioni, come il TED (The Eco Declaration). Canon Italia ha predisposto un database delle Eco-Declaration relative ai prodotti immessi sul mercato nazionale e provvede prontamente alla distribuzione delle schede a fronte delle richieste dei clienti. Normative analoghe sono state introdotte in altri paesi come il Giappone e la Cina. 12 Canon ha proattivamente introdotto misure per il risparmio energetico, come la tecnologia di fissaggio on-demand. La maggior parte dei prodotti Canon (oltre il 92%) ha, inoltre, il marchio ENERGY STAR®. Canon ha cominciato a commercializzare globalmente prodotti conformi RoHS già a partire dal 2004, in anticipo di due anni rispetto all'entrata in vigore di questa direttiva europea. RoHS Divulgazione delle informazioni ambientali Azioni Canon Italia Focalizzandoci sulla riduzione delle emissioni di CO2 nell'intero ciclo di vita del prodotto, abbiamo posto, per il 2009, l'obiettivo di riduzione del 2% rispetto ai valori del 2008. Da sempre Canon ha mirato ad incrementare la riciclabilità dei propri prodotti fin dalle fasi di progettazione. Batterie e Accumulatori Gestione delle sostanze chimiche Azioni Canon a livello di gruppo Focalizzandoci sulla riduzione delle emissioni di CO2 nell'intero ciclo di vita del prodotto, abbiamo posto, per il 2009, l'obiettivo di riduzione del 2% rispetto ai valori del 2008. 13 Foto: Stefano Calcidese Sistema di gestione ambientale ISO 14001 riciclate, per la fabbricazione di altri prodotti nelle industrie francesi. Il concetto di cittadinanza responsabile è uno dei valori fondamentali di Canon e dimostra una coscienza sociale che va oltre l’obbligo delle prescrizioni legislative. Attraverso l’implementazione di un unico sistema di gestione ambientale, che copra tutte le attività di business (incluse ricerca e sviluppo, produzione, logistica, vendite e servizi) il concetto di cittadinanza responsabile si integra in tutto l’operare quotidiano. L’impianto di Canon Giessen in Germania, invece, è specializzato nella rifabbricazione delle macchine fotocopiatrici. Partendo dalla convinzione che il riutilizzo dei componenti ha un impatto ambientale molto minore che il semplice riciclo sotto forma di materiali, le fotocopiatrici usate vengono raccolte e smontate in centri di riciclo. Si passa, quindi, al lavaggio delle parti smontate e solo i componenti che hanno la stessa elevata qualità delle parti nuove vengono rimesse nella linea di produzione. I controlli garantiscono che i componenti recuperati offrano prestazioni e caratteristiche identiche ai nuovi; altrimenti questi vengono riusati come materia prima. Grazie al processo di rifabbricazione, si arriva a riutilizzare, in termini di peso, fino all'83% delle parti. A tale scopo, nel 2005 si è dato il via ad un progetto triennale mirato a ridurre al minimo le distanze tra i vari sistemi di gestione ambientale. Canon Italia, certificata ISO 14001 sin dal 2003, è tra i paesi che hanno dato il via a questo processo di implementazione e, nel luglio 2005, è stata tra le prime 5 nazioni europee ad entrare a far parte della certificazione globale ISO 14001 insieme a Finlandia, Germania, Svezia e Svizzera. Canon Europa ha la funzione di coordinare la certificazione di gruppo di tutto il territorio EMEA (Europe, Middle East, Africa). Tale funzione viene svolta attraverso la definizione di obiettivi e medio termine comuni, incontri periodici per la verifica dello stato di avanzamento verso gli obiettivi definiti, svolgimento di audit interni condotti da personale specializzato di Canon Europa. Oggi, allo scadere del triennio, Canon ha raggiunto il proprio scopo, certificando 185 organizzazioni in 22 nazioni europee. Tra le organizzazioni certificate spiccano i due siti produttivi di Canon Bretagne e Canon Giessen. Il primo impianto è strutturato per la rifabbricazione delle cartucce toner esauste. Queste vengono spedite allo stabilimento francese da 11 paesi europei. In seguito ad un controllo della qualità, alcune parti delle cartucce vengono utilizzate per crearne di nuove, mentre le rimanenti vengono suddivise in relazione al materiale di cui sono costituite e destinate ad essere Nelle immagini a lato, l'impianto per la rifabbricazione delle cartucce toner esauste di Canon Bretagne. Flusso di riciclo della plastica di Canon Bretagne Centri Canon di riciclaggio nel mondo Frantumazione delle cartucce utilizzate e separazione dei materiali 1 3 Produzione delle parti plastiche 14 2 Plastica ricavata dalle cartucce utilizzate Europe Collection Control Canon Europa N.V. / Canon Europe Ltd. Canon Giessen GmbH L Canon Bretagne S.A.S. LN Asia Collection Control Canon Asia Marketing Group Canon Dalian Business Machines, Inc. N Japan Collection Control Canon Marketing Japan Inc. Canon Ecology Industry Inc.LNS Top Business Machines Co. Ltd. L Oceania Collection Control Canon Australia Pty. Ltd. U.S. Collection Control Canon U.S.A. Inc. Canon Virginia, Inc. L Industrial Resource Technologies, Inc. N Legenda L Fotocopiatrici N Toner S Cartucce Inkjet 15 Reparto di demontaggio nell'impianto di Canon Bretagne. Audit Ambientali interni Gli audit ambientali interni di Canon hanno lo scopo di valutare la conformità dei sistemi alla norma ISO 14001, a leggi e regolamenti e anche agli standard ambientali definiti dal Gruppo Canon. Tali controlli sono inoltre indirizzati alla verifica dello stato di avanzamento degli obiettivi definiti, alla corretta applicazione dei programmi di miglioramento ed all’efficacia delle azioni correttive relative ad eventuali anomalie riscontrate. I risultati degli audit vengono riportati all’Headquarter Ambientale e utilizzati come dati di input per i Riesami della Direzione. La certificazione ISO 14001 ha il triplice scopo di assicurare la conformità alla legislazione vigente, favorire la prevenzione all’inquinamento e promuovere il continuo miglioramento delle performance ambientali di Canon. Al fine di raggiungere tali obiettivi, tutti i dipendenti sono stati formati sui programmi ambientali di Canon e sensibilizzati sulle tematiche ambientali più attuali. L’interesse nei confronti dell’ambiente e la convinzione che lo sviluppo tecnologico sia ormai indissolubilmente legato alla sostenibilità ambientale ha portato il Gruppo Canon ad essere, tra le aziende del proprio settore, quella con il maggior numero di siti all’interno di un unico certificato, ben 719, di cui 185 europei: una consapevolezza estesa a 161.500 dipendenti. 16 Politica per l'ambiente di Canon Italia Obiettivi ambientali (Pianificazione) Miglioramento delle attività ambientali (Azioni per il miglioramento) Promuovere l'efficienza delle risorse Attività di assicurazione della qualità ambientale in ogni divisione (Esecuzione della pianificazione) Sistema di valutazione ambientale (Controllo) 17 Foto: Luigi Maina Il protocollo di Kyoto Il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici è un accordo internazionale che stabilisce precisi obiettivi per i tagli delle emissioni di gas responsabili dell'effetto serra e del riscaldamento del pianeta da parte dei Paesi industrializzati. Il Protocollo è stato ratificato da 146 Paesi ed è entrato in vigore nel Gennaio 2005. Viene fissata per i paesi industrializzati una diminuzione del 5% in media (6,5% per l'Italia) entro il 2012, rispetto ai loro livelli di emissione del 1990. biossido di carbonio, metano, protossido di azoto, perfluorocarburi, idrofluorocarburi ed esafloruro di zolfo. CO2). Inoltre possono guadagnare 'carbon credit' aiutando i Paesi in via di sviluppo ad evitare emissioni inquinanti, esportando tecnologie pulite. Ogni paese dell'Allegato I, inoltre, dovrà realizzare un sistema nazionale per la stima delle emissioni gassose. E dovrà essere creato un sistema globale per compensarle. Punti chiave i Paesi più industrializzati (quelli inse Per riti nel c.d. Allegato I) l'obbligo è ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990, nel periodo 2008-2012. stessi Paesi devono rafforzare o istituire Gli politiche di riduzione delle emissioni, Paesi firmatari andranno incontro a Isanzioni se mancheranno di raggiungere gli obiettivi. sviluppando fonti di energia rinnovabili, migliorando l'efficienza energetica, predisponendo progetti di protezione di boschi, foreste, terreni agricoli che assorbono anidride carbonica, (perciò sono detti ''carbon sinks', cioè immagazzinatori di E' l'unico accordo internazionale che sancisce una limitazione delle emissioni ritenute responsabili dell'effetto serra, degli stravolgimenti climatici, del surriscaldamento globale. L' accordo riguarda sei gas a effetto serra: Il protocollo di Montréal Oltre al problema del surriscaldamento globale non bisogna dimenticare l’assottigliamento dello strato di ozono. Negli ultimi decenni, secondo rilevamenti eseguiti nell'atmosfera, lo strato di ozono sta diventando più sottile, specialmente sopra l'Antartide. Secondo gli scienziati, alcune sostanze chimiche sono le principali responsabili del problema. Queste sostanze, chiamate ODS (Ozone Depleting Substances) comprendono molti gas contenenti cloro e bromo, come ad esempio i CFC. Il "Protocollo di Montréal " del 1987 è il trattato internazionale per la protezione dello strato di ozono, che regola l'accordo per bandire le sostanze nocive per l'ozono stratosferico. In accordo con il Protocollo di Montréal e i successivi emendamenti, l'uso dei CFC e degli Halon è stato ridotto o eliminato. Kyoto & Montréal Per conformarsi al Protocollo di Kyoto, il gruppo Canon ha imposto obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra (convertite in kg di biossido di carbonio equivalenti). Lo scopo è di ridurre del 25% le emissioni entro l’anno 2010, prendendo come riferimento il 2000. Il raggiungimento di questo obiettivo sarà possibile attraverso iniziative globali che comprendono riorganizzazioni strutturali, miglioramento dei processi produttivi, utilizzo di apparecchiature ad alta efficienza e sforzi tesi al risparmio energetico. rischio di emissioni di tali gas ad opera degli impianti di condizionamento. Per questo motivo tali apparecchi sono stati censiti e suddivisi in relazione ai gas che utilizzano e alle relative quantità. Inoltre, in conformità ai regolamenti europei ed alle disposizioni del Protocollo di Montréal, Canon Italia tiene sotto controllo tutte le attività che possono comportare emissioni di gas nocivi per lo strato di ozono e di gas ad effetto serra. In seguito ad analisi strutturale degli uffici è stato riscontrato il Gas Tipologia Quantità N. apparecchiature Metodi di controllo R22 Idroclorofluorocarburo lesivo per lo strato di ozono < 3 Kg 3 Monitoraggio annuale della quantità di gas rabboccata Compresa tra 3Kg e 30 Kg 3 Controllo annuale, mediante apposita strumentazione, per individuare eventuali perdite e registrazione su libretto di impianto R407C Gas fluorurato a effetto serra > 30 Kg 3 Controllo semestrale, mediante apposita strumentazione, per individuare eventuali perdite e registrazione su libretto di impianto < 3 Kg 5 Monitoraggio annuale della quantità di gas rabboccata Compresa tra 3Kg e 30 Kg 1 Controllo annuale, mediante apposita strumentazione, per individuare eventuali perdite e registrazione su libretto di impianto R410A 18 Gli obiettivi Canon Gas fluorurato a effetto serra 19 Foto: Ciro Savarese I.P.E.R. L’evoluzione dei prodotti dovrebbe accompagnarsi ad una migliorata attenzione per l’ambiente, cui Canon dedica la stessa cura già messa in atto nel progettare, costruire e commercializzare prodotti, servizi e soluzioni. Canon, poi, crede che sia necessario un ulteriore impegno: fare in modo di raccogliere in maniera strutturata i materiali, una volta obsoleti. Con questi scopi è nato I.P.E.R., un programma creato per pianificare, controllare e gestire la raccolta dei materiali di scarto, e recuperare quelli ancora riutilizzabili. Attraverso il programma I.P.E.R., viene proposto ai clienti un “Servizio di Raccolta”, specifico per la gestione ecologica dei materiali di scarto provenienti dalle attività di ufficio, in collaborazione con operatori specializzati. I.P.E.R. si avvale dell’utilizzo di Ecobox, scatole di dimensioni 40x40x60 cm, per la raccolta dei materiali di scarto. Flusso di Raccolta Installazione di un Ecobox presso il cliente Riempimento dell’Ecobox Il cliente inserisce i consumabili esausti Attivazione del ciclo di raccolta Quando l’Ecobox è pieno, il cliente effettua la richiesta di un intervento specialistico ambientale Prelevamento e reinstallazione di un nuovo Ecobox Nel momento del ritiro dell’Ecobox, il trasportatore autorizzato provvederà alla sostituzione dello stesso con un contenitore nuovo I.P.E.R. A.C.T.I.V.A. è studiato al fine di ridurre l’impatto ambientale dell’assistenza tecnica svolta da Canon Italia. Durante la manutenzione, vengono inserite nell’Ecobox le parti di ricambio guaste o non più utilizzabili. Canon Italia effettua periodicamente audit presso i propri fornitori proprio al fine di garantire al cliente il rispetto della normativa vigente in materia. 20 Ritiro Ecobox con mezzi autorizzati Compilazione FIR (Formulario di Identificazione Rifiuti) Quando il rifiuto arriva a destinazione, una copia del FIR viene inviata al produttore Ciclo di Raccolta Gli operatori coinvolti nei programmi agiscono nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti. I materiali di scarto raccolti vengono concentrati in appositi siti di stoccaggio. Cartucce, parti in metallo e in plastica sono classificate e avviate ad alimentare cicli di riutilizzo di materie prime. Trasporto, Stoccaggio, Recupero e Smaltimento 21 Foto: Daniele Moscoloni Riciclaggio delle cartucce I.P.E.R. in cifre Peso (Kg) 12.000 11.081 10.000 8.041 8.000 6.559 7.087 6.000 4.000 2.639 2.630 2.000 0 2006 2007 2008 Numero di Ritiri 250 238 200 Nel 1982 Canon è stata la prima azienda a creare le cartucce All-Inclusive per le copiatrici personali, seguite subito dopo da quelle per le stampanti laser. Grazie a questo tipo di cartucce, ad ogni sostituzione la stampante torna come nuova, perché le componenti essenziali sono sostituite tutte insieme. Canon non solo è stata all’avanguardia nella tecnologia delle cartucce, ma è stata una delle prime società a comprendere le proprie responsabilità nei confronti dell’ambiente. Nel 1990, prima nel mondo, Canon ha iniziato il programma di riciclaggio delle cartucce. 133 150 Il riciclaggio inizia con te 113 100 50 42 28 35 0 2006 2007 I.P.E.R. 2008 I.P.E.R. A.C.T.I.V.A. I.P.E.R. sul territorio Ogni nuova cartuccia di toner è accompagnata da istruzioni che spiegano chiaramente come restituire quella esaurita. Il processo è veramente semplice. Il servizio è disponibile in 11 paesi europei, purtroppo in Italia questo non è possibile. La legislazione in vigore non lo consente. Ma è opportuno sapere che in molti paesi europei questo è possibile, infatti, il programma di riciclaggio inizia non appena la cartuccia esausta è estratta dalla stampante. È sufficiente inserire la cartuccia usata nella confezione di quella nuova e sigillarla, quindi scaricare da un sito internet dedicato le etichette per la restituzione prepagata, e applicarle sulla scatola prima di spedirla. Canon paga la spedizione all'impianto di riciclaggio più vicino. Toner residuo Usato come materia prima per toner I.P.E.R. I.P.E.R. A.C.T.I.V.A. N. Ecobox 581 184 Peso (Kg) 8013 2372 N. Ecobox 155 116 Peso (Kg) 2407 1510 N. Ecobox 98 – Peso (Kg) 1159 – In Italia, per gli uffici che hanno grandi quantitativi di cartucce usate, Canon ha creato i “Programmi I.P.E.R.”. Per saperne di più consulta il nostro sito nell’area “Ambiente”, “Programmi I.P.E.R.”. Riciclaggio cartucce Canon: intelligente, pulito, migliore Il riciclaggio delle cartucce Canon è un programma nel quale ogni componente della cartuccia usata è riutilizzato o riciclato. Le parti meccaniche sono pulite e ne viene analizzata attentamente la qualità, per garantire l’adattabilità al riutilizzo. Le componenti non adatte sono impiegate come materiale di base in altri settori industriali, ad esempio per la produzione delle tegole dei tetti. Per ogni cartuccia raccolta, Canon paga un contributo al programma “Freshwater” del WWF. Componenti riutilizzate, come nuove Una volta che le cartucce raggiungono la sede di riciclaggio, prima di essere smontate sono raggruppate in base al modello. È a questo punto che le parti che possono essere riutilizzate sono pulite e recuperate. Dopo la pulizia, le parti riutilizzabili sono sottoposte ad un attento controllo che si basa sugli stessi standard qualitativi applicati alle parti nuove. Quelle utilizzate per la nuova cartuccia sono il cilindro di caricamento, il manicotto e il cilindro magnetico. Le cartucce contenenti gli elementi riciclati sono della medesima qualità di quelle nuove: per Parti dell'involucro Triturato e usato come materiale per cartucce questo motivo tutte le cartucce sono accompagnate da un messaggio che spiega ai consumatori che la cartuccia potrebbe contenere parti rigenerate e rispettose dell’ambiente. Grazie al rispetto degli standard qualitativi, è impossibile capire quando una cartuccia è stata riciclata o è nuova. Riciclate, non riempite nuovamente Canon condivide la politica che non prevede nessuno scarto di lavorazione. Ogni elemento della cartuccia restituita viene riutilizzato: diventa il componente di una nuova cartuccia, il materiale base per altre industrie o un sostituto dei combustibili fossili. Nessuna parte della cartuccia finisce in pattumiera. Il riciclaggio garantisce che le cartucce non sono né riempite, né rifabbricate. Le cartucce riempite o rifabbricate utilizzano parti danneggiate e vicine alla fine del loro ciclo vitale. Potrebbero causare malfunzionamenti, generare un numero inferiore di pagine e non garantire l’alta qualità di stampa. Grazie al riciclaggio delle cartucce, Canon ne salvaguarda la qualità e protegge l’ambiente. Dato che Canon è il produttore delle cartucce, la società stessa conosce alla perfezione come trattare i materiali di cui sono composte. Quelle riciclate sono sottoposte a controlli rigorosi che garantiscono un ottimo funzionamento. Fatti e numeri Toner di scarto Convertito in olio e cemento Nord Centro Sud Rullo magnetico Riutilizzato 22 Rullo di carica Riutilizzato Cilindro tamburo Materiale riciclabile Alla fine del 2008, Canon aveva raccolto più di 212.000 tonnellate di cartucce. Per ogni 100.000 cartucce usate che noi ricicliamo, risparmiamo 9.599 chilogrammi di alluminio e 40 tonnellate di plastica (equivalente a 1.000.000 litri di olio). Il gas a base di carbonio è considerato la causa principale del riscaldamento del pianeta. Il programma di riciclaggio delle cartucce Canon contribuisce alla diminuzione delle emissioni di CO2, alla conservazione delle cartucce e alla riduzione degli sprechi. I sistemi di protezione dell’ambiente Canon si sono guadagnati accreditamenti ufficiali, tra cui la certificazione ISO, per oltre 40 stabilimenti di produzione sparsi in tutto il mondo. Grazie alla raccolta delle cartucce, Canon contribuisce al “Freshwater Programme” del WWF. Lama C Ripristino energia 23 Foto: Elena Vai I consumi energetici di Canon Italia sono determinati dalle tre principali attività aziendali: Gestione infrastrutture Attività di business (back office e vendite) Attività di assistenza tecnica Lo schema seguente mostra come l’applicazione di un sistema di Gestione Ambientale influisca sul miglioramento delle performance ambientali: le emissioni di CO2 dal 2005 al 2008 sono state abbattute dell’11%. In Canon Italia l’ente responsabile dell’implementazione e del mantenimento del Sistema di Gestione Ambientale è l’Ufficio Qualità, Sicurezza, Ambiente. I nostri esperti, dopo aver analizzato gli aspetti ambientali significativi derivanti dalle attività aziendali, promuovono strategie ambientali applicabili a livello nazionale al fine di raggiungere gli obiettivi a medio termine fissati dagli organi competenti di Canon Europa. Dato che il principale obiettivo ambientale del Gruppo Canon nel mondo è quello di ridurre le emissioni di biossido di carbonio, anche in Europa viene posta particolare attenzione al bilancio energetico ed alla valutazione delle principali fonti di emissione di CO2. Nel corso del 2008 le emissioni di anidride carbonica si sono attestate sul valore dell’anno precedente. Questo risultato è da ritenersi positivo, considerando che è stato riscontrato un aumento nel consumo di gasolio per le autovetture, dovuto all’incremento dell’organico commerciale ed al rafforzamento delle attività legate alle vendite dirette. Risparmio delle risorse Oltre agli obiettivi di riduzione del consumo energetico, Canon Italia si impegna in attività volte al risparmio delle risorse. Ne è testimonianza il crescente impegno nella differenziazione dei rifiuti prodotti nelle cinque sedi italiane, nonché l’implementazione dei servizi I.P.E.R. offerti ai clienti per la gestione ecologica dei materiali di scarto provenienti dalle attività d’ufficio. Il grafico riportato qui a lato mostra le tipologie di rifiuti gestiti in maniera differenziata nel corso del 2008. San Donato Milanese risulta la sede che produce il maggior quantitativo di rifiuti. Il dato non deve stupire, considerando che questi uffici occupano complessivamente 8.000 m2, all’interno dei quali si svolgono le principali attività amministrative e commerciali di tutta Canon Italia. Descrizione Apparentemente la sede di Catania non ha gestito alcun rifiuto in maniera differenziata, nel corso del 2008. Le ragioni di tale anomalia sono da ricercarsi nella tipologia di attività svolta presso la sede, nel posizionamento degli uffici e nelle relative dimensioni. In primo luogo la sede occupa 14 dipendenti, la maggior parte dei quali è costituita da tecnici che lavorano direttamente presso il Cliente, quindi l’attività di back office viene svolta da un numero limitato di persone; inoltre, gli uffici si trovano all’interno di un comprensorio che, per il ritiro dei rifiuti, viene servito direttamente dall’azienda municipale. Le frazioni differenziate provenienti dagli uffici di Catania (carta, plastica e vetro) vengono, quindi, conferite anch’esse alla municipalizzata, ma attualmente non è possibile tenere traccia delle quantità. L’ingente quantità di rifiuti prodotti nella sede di Peschiera Borromeo è invece dovuta all’attività di assistenza tecnica che si svolge all’interno dei laboratori. Gran parte dei rifiuti avviati a riciclo e smaltimento è infatti costituita da apparecchiature fuori uso e da parti di ricambio non riparabili. 120% 100% 80% Bilancio energetico ed emissioni CO2 24 13.664 11.449 Apparecchiature fuori uso contenenti sostanze pericolose 9.333 Imballaggi in carta e cartone 7.849 Componenti rimosse da apparecchiature fuori uso 2.450 Toner per stampa esauriti 2.023 Imballaggi in legno 1.480 Imballaggi in plastica 1.100 Assorbenti, materiali filtranti non contenenti sostanze pericolose 890 Imballaggi in materiali misti 840 Imballaggi in vetro 443 Apparecchiature fuori uso contenenti sostanze pericolose 235 Imballaggi metallici 143 Batterie ed accumulatori 120% 10.727 12.403 35 Totale Gestione differenziata dei rifiuti 100% Kg Carta e cartone 39.223 Rifiuti indifferenziati Rifiuti differenziati 100% 88% 9.529 80% 80% 72% 60% 61% 60% 40% 31.212 39.338 36.157 39.223 28% 20% 20% 39% 40% 20% 12% 0% 0% 0% 2005 2006 2007 Gli sforzi tesi ad incrementare la differenziazione dei rifiuti ed il conseguente impegno a promuoverne la riciclabilità, hanno portato, nel corso degli ultimi anni, ad una continua crescita delle frazioni gestite in forma differenziata all’interno degli uffici e dei 2008 S. Donato M.se Peschiera B. laboratori, nonché all’aumento del rapporto tra i rifiuti differenziati e la produzione totale. Tale rapporto è incrementato, dal 2005 ad oggi, del 10%, attestandosi alla fine del 2008 all’80%. La tabella riportata qui sopra mostra la percentuale di rifiuti gestiti in forma diffe- Cologno M. Roma Catania renziata rispetto al totale dei rifiuti prodotti nel corso del 2008. Il dato è rappresentato suddiviso per sede. 25 Obiettivi e risultati ricavati dall'analisi dell'impatto ambientale nelle aree di attività Obiettivi 2006-2008 Infrastrutture +12% CO2 / Netsales -10% Consumo di carta per dipendente Competizione per almeno un premio ambientale di rilevanza europea Partecipazione ad attività o progetti ambientali insieme alla comunità locale Formazione del personale sugli aspetti ambientali rilevanti di Canon Europa Implementazione del programma di raccolta RAEE Implementazione di una politica di Green Procurement -5% Consumo di elettricità -2% Consumo di metano -3% Consumo di carta per dipendente Installazione sistema di teleriscaldamento in almeno una sede Input 2005 Elettricità Foto: Antonella Di Vincenzo Business -5% Consumo di carburante per autovetture Sostituzione progressiva del parco auto con veicoli ecologici Aumento dell'utilizzo di teleconferenze Sensibilizzazione del personale sulle principali tematiche ambientali -5% Consumo di carburante per autovetture Sostituzione progressiva del parco auto con veicoli ecologici Sensibilizzazione del personale sulle principali tematiche ambientali 1.438.920 KWh Riscaldamento (metano) 80.895 Nm3 Riscaldamento (gasolio) 6.000 l Autovetture a gasolio Voli aerei 474.978 l Autovetture a gasolio 83.887 l 3.452.029 Km Output 2005 15.059 Kg CO2 682,94 t CO2 1.665,95 t CO2 220,62 t Output 2008 Carta Service CO2 566,87 t CO2 1.467,55 t CO2 240,03 t Quantità di CO2 (t) 2005 2006 2007 2008 433 3.000 2.000 1.000 0 Elettricità 519 493 459 Riscaldamento 163 168 130 134 Aerei 416 424 428 401 1.470 1.151 1.262 1.307 Automobili 26 27 Foto: Federico Gasparotti Ufficio Qualità, Sicurezza, Ambiente Data la sensibilità che Canon Italia ha nei confronti delle tematiche ambientali, al suo interno è presente un apposito ufficio la cui mission è dedicata al costante miglioramento delle performance ambientali. Il presidio del sistema di gestione ambientale e il continuo impegno in ambito sociale sono elementi fondanti dell’Ufficio Qualità, Sicurezza, Ambiente che, anche grazie a una comunicazione efficace nell’ambito dei progetti e delle iniziative, promuove verso tutti gli stakeholders una sempre maggior sensibilità ambientale. L’ufficio QSA, oltre a essere sinonimo d’impegno ambientale, riveste un ruolo fondamentale nel costante monitoraggio dei parametri d’efficienza aziendali: tramite il presidio del sistema di gestione per la qualità ed una continua presenza sui fornitori, assicura che la soddisfazione del cliente sia elemento fondante delle attività di Canon Italia. Ambiente e Qualità sono elementi chiave per lo sviluppo di Canon Italia, ma senza dimenticare mai l’attenzione verso l’individuo; a tale scopo l’ufficio QSA integra al suo interno tutte le attività collegate alla sicurezza dei lavoratori. Occupandosi anche di sicurezza dei prodotti, l’Ufficio QSA costituisce l’ente che all’interno di Canon e verso il Cliente fornisce tutte le informazioni relative alla conformità dei prodotti rispetto alle normative vigenti. Dichiarazioni di conformità CE Si tratta di documenti che contengono informazioni relative alla conformità dei prodotti Canon, con i requisiti essenzialmente previsti dalle norme internazionali di riferimento. Il possesso di tali requisiti consente la marcatura CE. Schede di sicurezza dei prodotti Le schede di sicurezza contengono informazioni relative alle sostanze contenute all'interno del prodotto e ad eventuali classificazioni di pericolosità. Esse si riferiscono ai soli 28 materiali di consumo, consumabili e parti di ricambio commercializzate da Canon. online oppure contattare direttamente l’Ufficio QSA all’indirizzo [email protected]. Le leggi in vigore prevedono che queste schede siano in lingua italiana solo nel caso in cui le informazioni si riferiscano a materiali pericolosi, ma per fornire una maggiore chiarezza al cliente Canon ha comunque tradotto la maggior parte delle schede disponibili in italiano. Ambiente, Qualità e Sicurezza sono i tre fondamenti su cui Canon Italia costruisce un impegno verso la sostenibilità nei confronti del mercato del Cliente e della società. Dichiarazioni di conformità RoHS La Direttiva 2002/95/CE (“Restriction of the use of certain Hazardous Substances in electrical and electronic equipment” - RoHS), recepita in Italia con il Decreto n. 151 del 2005, prevede la limitazione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. A partire dal 1° luglio 2006, è vietato immettere sul mercato apparecchiature elettriche ed elettroniche nuove contenenti piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati (pbb) o etere di difenile polibromurato (pbde). Già a partire dal 1997, Canon studia e gestisce le sostanze nei propri prodotti che hanno un impatto sull’ambiente, con lo scopo di eliminare le sostanze pericolose. Canon è stata una delle prime aziende a conformarsi alla direttiva RoHS. Nella primavera del 2004, Canon è diventata la prima azienda del settore a commercializzare prodotti conformi alla direttiva. Le Eco Declaration sono autodichiarazioni volontarie sulle caratteristiche ambientali di un prodotto. Soddisfano la richiesta sempre crescente da parte del cliente di avere informazioni ambientali standard e comparabili sui diversi prodotti. Contenuti Profilo ambientale dell'azienda Sistemi di gestione e certificazioni (ISO 14001, EMAS...) Politiche ambientali Schemi di raccolta e riciclo (prodotti, imballaggi...) Caratteristiche ambientali del prodotto Emissioni Consumi elettrici Rumorosità Utilizzo di sostanze pericolose Imballi Ergonomia Design (facilità di disassemblaggio) Canon Italia Oltre alle informazioni sui prodotti citati sopra, l’Ufficio QSA provvede a rilasciare, su richiesta, informazioni riguardanti lo smaltimento ed il recupero dei prodotti RAEE, la raccolta e il riciclaggio di batterie e accumulatori ai sensi del decreto legislativo 188/08 e le caratteristiche ecologiche dei prodotti (attraverso le ecodeclaration). Per ottenere la risposta in tempi rapidi, a seconda delle caratteristiche del documento richiesto, è possibile effettuare la richiesta 29 Risultati della gestione ambientale 2008 Obiettivi ambientali 2009 Obiettivo Traguardo Risultato Prevenzione riscaldamento globale Aumento del rapporto net sales/emissioni CO2 al 12% nel periodo 2006-2008 +14% Riduzione consumo carta per dipendente del 10% nel periodo 2005-2008 +13% (–5% rispetto al 2007) Creare e mantenere aggiornate pagine web a contenuto ambientale che siano facilmente raggiungibili – Pubblicazione Rapporto sull'ambiente 2008 – Promuovere la condivisione delle informazioni di carattere ambientale sia fra i dipendenti, sia fra i clienti Canon – Conservazione delle risorse Successo Obiettivo Traguardo Almeno l'80% dei fornitori europei selezionati coinvolti nel progetto di Green Procurement Ampliamento della strategia di Green Procurement Collaborazione tra Procurement e QSA per supportare e implementare il processo europeo a livello locale Garantire un'adeguata divulgazione delle informazioni relative all'implementazione del Regolamento REACH, come da linee guida europee Standard e criteri ambientali applicati ai fornitori di carta e materiale cartaceo (brochure, cataloghi,…). Acquisto responsabile della carta Attuare e comunicare a livello locale le linee guida europee Miglioramento nell'informazione e comunicazione ambientale Attività Ambientali Ridurre del 2% le emissioni di CO2 rispetto al 2008 Introduzione di corsi di guida ecologica e sicura Partecipare ad almeno un progetto o attività locale a carattere ambientale. Canon Pit Stop Meeting in area protetta WWF Organizzare almeno 3 attività esterne correlate a comunicazione ambientale locale, contributo sociale, attività mirate a ridurre l'impatto ambientale (alle quali possono participare tutti i dipendenti) Concorso interno "Uno scatto per l'ambiente" Le fotografie dei vincitori sono state pubblicate nel Rapporto sull'Ambiente Canon Italia 2008 Proseguire nelle strategie mirate alla riduzione delle emissioni di CO2 Attività di comunicazione/sensibilizzazione Attuazione della Car Policy europea Parziale Riduzione dei rifiuti e aumento della quantità di materiale riciclato / riutilizzato Premio "Innovazione amica dell'ambiente" Awards Green Procurement Partecipare a concorsi di carattere ambientale Implementare procedure di Green procurement: sostanze chimiche e acquisto responsabile della carta Impiego di energia verde in tutte le sedi di Canon Italia Riduzione consumo carta per dipendente del 3% rispetto al 2008 Contribuire al progetto europeo "Project 31" mirato all'ottimizzazione dei processi di gestione rifiuti, riciclo, riutilizzo Pubblicazione del Rapporto sull'Ambiente di Canon Italia, ed. 2009 Premio "Progetti sostenibili e Green Public Procurement" – Miglioramento nell'informazione e comunicazione ambientale Traduzione/divulgazione del "Sustainability Report" versione europea Organizzare almeno 6 progetti o attività sociali a carattere ambientale (attività esterne correlate a comunicazione ambientale locale, contributo sociale, attività mirate a ridurre l'impatto ambientale alle quali possono participare tutti i dipendenti, ...) Foto: Mariano Spagnoli 30 31 Foto: Mauro Passarella Bioplastica La plastica, che contiene oltre il 25% (in peso) di polimeri provenienti da materie prime vegetali, sarà utilizzata per produrre i componenti in plastica esterni delle macchine da ufficio multifunzionali Canon introdotte sul mercato nel corso del 2009. Costruzione Rispetto alle plastiche convenzionali basate sul petrolio, si prevede che Ecodear ridurrà le emissioni di CO2 di circa il 20% durante il processo produttivo. Sebbene le plastiche derivate da risorse vegetali abbiano proprietà che riducono efficacemente l’impronta ambientale, finora non hanno dato le stesse prestazioni delle plastiche convenzionali basate sul petrolio in caratteristiche quali la ritardabilità della fiamma, la resistenza termica e la lavorazione mediante stampaggio. Decomposizione Prodotti Sintesi plastica Fotosintesi Conversione delle materie prime vegetali Ecodear è la prima bioplastica al mondo a essere utilizzata in macchine da ufficio multifunzionali. Natura Ricarica elettrica priva di ozono Fili corona Ricaricatore a fili Tamburo fotosensibile Rullo Ricaricatore a rullo Tamburo fotosensibile I prodotti elettrofotografici, quali stampanti laser e multifunzioni, producono le immagini caricando di corrente elettrostatica un tamburo fotosensibile. I fili corona, deputati alla scarica del tamburo, utilizzano dei voltaggi che possono andare dai 5 ai 10 kV, che possono generare odori sgradevoli ed anche effetti indesiderati sulla pelle; questo perché producono ozono. Generalmente, per eliminare questi effetti, occorre un filtro con anche un sistema di ventilazione forzata che convogli verso di esso il gas generato dalle scintille del filo corona. Canon ha scelto una via innovativa per far fronte a questi problemi. La carica del tamburo avviene tramite la sovrapposizione di due correnti elettriche: una continua e l’altra alternata, attraverso un rullo dalle proprietà conduttive. Facendo una comparazione con il filo corona tradizionale, la produzione di ozono viene ridotta di mille volte, o anche più: anche perché i livelli di carica e scarica si portano ad 1/5 rispetto ai metodi tradizionali. Tecnologie per il riciclaggio della plastica Tecnologia & Innovazione 32 Sin dal 1990 Canon utilizza diverse tipologie di plastica riciclata nella fabbricazione delle parti funzionali interne ed esterne dei propri prodotti. Il modello a sandwich, che prevede l’inserimento di uno strato di materiali riciclati tra due strati di plastica vergine, rende possibile la creazione di parti contenenti fino al 30% di plastica riciclata. Con l’obiettivo di aumentare la percentuale di materiale riciclato fino all’80%, Canon si è orientata verso tecnologie mirate a rendere sempre più sottile lo strato di plastica vergine. Materiale vergine Materiale riciclato 33 Riduzione del residuo di molatura lenti Il residuo di molatura è un'inevitabile sottoprodotto del processo di fabbricazione delle lenti che si genera durante le attività di lisciatura della superficie delle lenti stesse. Tale residuo costituisce un rifiuto industriale che va ridotto il più possibile. Già dal 1996, Canon collabora con un produttore di vetro per ottica, con lo scopo di ridurre la quantità di residui di molatura. Tali sforzi hanno portato allo sviluppo di un metodo di produzione che riduce i residui di molatura tra il 50% e l'80% rispetto ai sistemi tradizionali. Canon, a seguito di analisi approfondite, ha proposto una forma di lente che riducesse al minimo la porzione di vetro da molare ed ha elaborato tecniche di molatura ad altissima precisione. Il produttore, dal canto suo, ha sviluppato una tecnica di pressatura del vetro ad alta precisione che ha portato, anche in questo caso, a diminuire la porzione di vetro soggetta a molatura. Lenti convenzionali Lenti con l'80% in meno di superficie da levigare Cuscinetti d'aria Maggiore efficienza del packaging grazie alla distanza dei cuscinetti d'aria migliorata Apertura 34 Corpo macchina più leggero, grazie alle ridotte dimensioni delle batterie (minore utilizzo di materie prime) Imballi notevolmente ridotti (-35% del volume, +23% in leggerezza) Eliminazione delle sostanze pericolose, conformemente al decreto RoHS Utilizzo Per il trasporto delle cartucce toner, Canon utilizza un materiale da imballaggio denominato "airshell", che impiega cuscinetti d'aria per migliorare la protezione dei prodotti. L'utilizzo di tale materiale ha permesso di ridurre del 30% le dimensioni degli imballi. Ciò ha significato anche un notevole miglioramento nell'efficienza di carico, che ha portato a una riduzione tra il 23% e il 49% nelle emissioni di CO2 durante il trasporto rispetto al passato. Nel 2004 "airshell" ha vinto diversi premi, incluso il WorldStar Packaging Award, premio internazionale sui materiali da imballaggio. Tecnologia di fissaggio On-Demand Nelle copiatrici e nelle stampanti laser il toner viene fissato sulla carta grazie a calore e pressione. Con il metodo tradizionale di fissaggio, il cilindro deve essere mantenuto sempre caldo, anche quando l'apparecchiatura è in stand-by. La tecnologia Canon On-Demand SURF (Surface Rapid Fixing) utilizza un riscaldatore lineare in ceramica e una pellicola di fissaggio ad alta conduttività termica e a bassa capacità termica. Il riscaldatore si attiva solo quando la pellicola di fissaggio ruota, trasferendo il calore, attraverso la pellicola, per fissare l'immagine. Ciò rende possibile un tempo di riscaldamento ridottissimo che risulta in una drastica diminuzione dei consumi energetici: il 75% in meno rispetto ai tradizionali metodi di fissaggio. Canon ha inoltre sviluppato un metodo di fusione On-Demand per le proprie stampanti e copiatrici a colori, sostituendo il materiale utilizzato per lo strato di base della pellicola di fissaggio: passando da una resina resistente al calore a una sottile pellicola metallica. L'unità di fissaggio è composta da tre strati anziché due come in passato: si è aggiunto uno strato di gomma tra quello di superficie e la base. Lo strato di gomma, più soffice, contribuisce ad un miglioramento nel processo di fissaggio dei PowerShot G10 Produzione Imballaggio "airshell" per le cartucce toner Cartuccia di toner Prodotti toner garantendo così una distribuzione del calore più uniforme per produrre immagini di alta qualità dai colori compatti. Foto di alta qualità grazie al processore Digic 4 Utilizzo di nuove tecnologie per una maggiore silenziosità del motore Monitor LCD più ampio per una migliore visibilità delle immagini Riciclo Agevolato il riciclo e il re-impiego di componenti e materiali, conformemente al decreto RAEE Pixma MX330 Produzione Design compatto per ridurre peso e dimensioni del prodotto (minore utilizzo di materie prime) Eliminazione delle sostanze pericolose, conformemente al decreto RoHS Utilizzo La tecnologia on-demand consente un notevole risparmio energetico Ridotto consumo di carta grazie all'impostazione fronte-retro automatica Riciclo Alloggiamento dell'alimentatore in plastica riciclata Agevolato il riciclo e il re-impiego di componenti e materiali, conformemente al decreto RAEE Fissaggio a cilindro Cilindro di fissaggio Carta iR C2380i Produzione Riscaldatore Toner Cilindro di pressione Fissaggio On-Demand Design compatto: prodotto più leggero e di dimensioni ridotte (largo solo 565 mm e più leggero dell'8% circa rispetto al modello precedente) Utilizzo di tecnologie alternative per l'eliminazione delle sostanze pericolose, conformemente al decreto RoHS Utilizzo Pellicola di fissaggio Carta La tecnologia di fissaggio on-demand riduce i consumi energetici di circa l'80% rispetto al metodo di fissaggio tradizionale a cilindro L'esclusiva tecnologia di caricamento del cilindro garantisce che le emissioni di ozono siano pari a zero Riciclo Riscaldatore in ceramica Toner Cilindro di pressione Rivestimento esterno in plastica riciclata proveniente dai prodotti obsoleti oggetto di raccolta separata Agevolato il riciclo e il re-impiego di componenti e materiali, conformemente al decreto RAEE 35 Foto: Luca Bracali Testimonianze Sul ghiaccio con Canon Uso Canon da sempre. La scelta iniziale fu istintiva, di pelle; poi suffragata dagli eventi che ho avuto l’opportunità di affrontare, nel tempo: le corse, i viaggi, la natura equatoriale, il ghiaccio artico e antartico. Anche la tecnologia ha fatto la sua parte, perché, durante la mia carriera, non è mai venuta meno la consapevolezza di maneggiare lo strumento più “attuale”: anche in relazione alle attese che mi ponevo. “Fare fotografia” significa praticare una disciplina, che però possiede una componente forte legata allo strumento: la stessa che alle volte si traduce in tranquillità, di fronte ad un uso massiccio, o addirittura in orgoglio, quando continui a scattare dopo giorni a -40° o più. Oggi il mio percorso personale mi porta ad affrontare il ghiaccio da un punto di vista estetico, ma soprattutto scientifico. Nelle varie spedizioni ho potuto collaborare con Victor Boyarsky, titolare di Vicaar (Victory in Arctic and Antarctic Research) ed assieme a Sergey Poliakov e Andrey Bezgreshnov, glaciologi e ricercatori presso Arctic and Antarctic Research Institute di San Pietroburgo. Loro mi hanno detto che la calotta polare è ricoperta da un buon 30% di ice-ridge (creste di ghiaccio, accumuli di ghiaccio) che, rispetto al pack più compatto, assorbono un 10% in più della radiazione solare. Da qui l’incremento dello scioglimento dei ghiacci, con il picco raggiunto nell’agosto del 2007: quando la calotta polare ne era priva per quasi la metà della superficie. La storia dell’uomo forse è a una svolta, che dovrà obbligatoriamente 36 tener conto di comportamenti ed ideali da rinnovare. Questo vuol dire anche una nuova coscienza di sé, soprattutto nei confronti del pianeta. Quando vedo le tracce dei miei sci, provo quasi un senso di colpa. Sapere che le mie apparecchiature fotografiche nascono da un ciclo produttivo a basso impatto fa vivere in me una consapevolezza in più: chiamata coerenza. Prenderne atto, nelle lunghe notti artiche, non è cosa da poco. Luca Bracali Fotografo 37 Riscoprire Canon, ogni giorno La mia vita lavorativa (e imprenditoriale) nasce con Canon. Dopo la laurea, l’economia locale, ma anche le aspirazioni personali, non mi consentivano alternative se non il più classico dei “mettersi in proprio”. Canon l’ho scelta quasi per istinto, così mi sono trovato a conoscerla giorno per giorno: negli anni. Col tempo, ne ho apprezzato la tecnologia, la qualità dei prodotti, la tendenza all’innovazione e alla ricerca: così mi sono trovato a crescere con lei, perché con i vari cambiamenti giungevano anche indicazioni forti, strategiche e strutturali. Oggi vivo un’azienda di 40 persone, in una regione (la Sardegna) che proprio perché isola esalta i temi ambientali, esigendone, di contro, risposte concrete. Che Canon fosse attenta all’ambiente è cosa nota da tempo; è invece una novità come il Cliente (in particolare la PA) sia diventato maggiormente sensibile alla salute del pianeta, ma anche quella della propria comunità (nel mio caso, l’ufficio). Il “green” dei prodotti si è trasformato in un fattore competitivo e, di certo, in una via di dialogo: perché se ne parla e occorre farlo. Da parte mia, tanta consapevolezza: che si aggiunge alla stima per il brand e all’orgoglio di esserne parte. Dopo 30 di vita con Canon, poi, un motivo in più per gratificarsi di una scelta. Forse nulla viene per caso. La Faticoni S.p.A. è un'azienda con oltre 40 professionisti, presente sul territorio regionale con sue sedi, una a Cagliari e l’altra a Sassari. Da oltre trent’anni soddisfa le esigenze ICT del privato e della pubblica amministrazione, con il risultato di essere un’azienda consolidata nel settore, che è stata in grado di applicare le conoscenze e le competenze dei propri professionisti in diversi settori di mercato ed è per questo che la porta ad avere un atteggiamento di “first mover” verso l’adozione e la promozione di nuove tecnologie per tutte le esigenze del mercato ICT. Faticoni è specializzata nella consulenza informatica e nelle soluzioni su misura per la Pubblica Amministrazione, Piccola media Impresa (PMI) e professionisti. E’ proprio nel concetto di soluzione che sta la filosofia della Faticoni: impiegare un team di esperti in grado di risolvere qualsiasi esigenza di natura informatica e office, e farlo in maniera corretta utilizzando le strategie migliori, senza lasciare mai nulla al caso. Faticoni ha la sede centrale a Cagliari, dove sono il management dell’azienda, la direzione commerciale e quella tecnica, e i servizi di supporto pre e post-vendita, e una filiale a Sassari, con ufficio commerciale, laboratorio di assistenza tecnica dotato di segreteria per la gestione delle chiamate e magazzino ricambi, e servizio di help desk telefonico. Entrambe le sedi – che sono collegate tra loro con una connessione a banda larga, che permette una comunicazione in tempo reale – dispongono di aree attrezzate per la dimostrazione dei prodotti e di sale per i corsi di formazione. L’azienda è strutturata in quattro business unit: Office, che rappresenta il nucleo storico e ha come punto di riferimento Canon; Informatica, che opera da anni nel mondo dell’information technology e ha come punto di riferimento HP; CAD, una struttura unica in Sardegna per competenze e specializzazione, che ha come punto di riferimento Autodesk; e Soluzioni ICT, la divisione più giovane dell’azienda, che ha il compito di sviluppare i progetti di innovazione e dispone al suo interno di significative competenze nell’area delle infrastrutture e dello sviluppo software. Faticoni ha un organico di 45 dipendenti e numerosi consulenti per i progetti più complessi. Roberto Faticoni CEO Faticoni S.p.A. 38 Foto: Antonello Cuccuru 39 Questa brochure è stata realizzata con il sistema di stampa digitale Canon imagePRESS C7000 VP. Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO 14001:2004 Canon Italia S.p.A. 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