ISTITUTO ZOOPROFILATTICO
SPERIMENTALE
DEL PIEMONTE, LIGURIA E VALLE
D'AOSTA
Sede di Torino - Via Bologna, 148
STRUTTURA COMPLESSA TECNICO LOGISTICA
APPALTI
S.S. GESTIONE LAVORI PATRIMONIO IMPIANTI
SERVIZIO DI MANUTENZIONE PREVENTIVA IMPIANTI DI
CONDIZIONAMENTO E TRATTAMENTO ARIA, IMPIANTI TERMICI E
VAPORE TECNOLOGICO
SEDI DI TORINO
SEZIONI PROVINCIALI DI ASTI CUNEO NOVARA VERCELLI
SAVONA E LA SPEZIA,
FORNITURA FILTRI E REPERIBILITA PER LA SEDE DI TORINO
CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO
Torino, MARZO 2010
ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DEL PIEMONTE LIGURIA E VALLE D'AOSTA
S.S. GESTIONE LAVORI PATRIMONIO
IMPIANTI
R.P.
(Dr. Gioacchino Macaluso)
ABBREVIAZIONI
1)
Struttura Complessa Tecnico Logistica Appalti si abbrevia in S.C.T.L.A
2)
Struttura Semplice Gestione lavori Patrimonio Impianti si abbrevia in
3)
Istituto Zooprofilattico Sperimentale Piemonte Liguria valle D'Aosta
Istituto
4)
Responsabile del procedimento si abbrevia R.P.
S.S. G.L.P.I
si abbrevia in
NORME GENERALI, CONDIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI
L'APPALTO, MODO DI VALUTARE IL SERVIZIO E DEFINIZIONE
DELLE CONTROVERSIE.
ART. 01
OGGETTO ED AMMONTARE DELL APPALTO
L appalto ha per oggetto l esecuzione di tutte le opere e le provviste occorrenti per il servizio di
manutenzione preventiva e correttiva sugli impianti di condizionamento e trattamento aria e
impianti termici e vapore tecnologico di tutti i fabbricati e di tutte le aree interne facenti parte
della Sede di Torino e delle sezioni provinciali di Asti, Cuneo, Novara, Vercelli, Savona e La
Spezia dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle D Aosta, per anni
uno, nonché fornitura filtri e servizio di reperibilità per la sede di Torino.
Importo a base di gara
1 2 6 .0 0 0 ,0 0 I va e sclu sa , di cu i one r i pe r la sicu r e zza n on
soggetti a ribasso 5 .0 0 0 ,0 0 , cos ì suddiviso:
8 6 .0 0 0 ,0 0 di cui 3.400,00 oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, per manutenzione
preventiva (comprensiva di sostituzione filtri e servizio di reperibilità 24 h su 24 per
la Sede di Torino) importo a corpo.
4 0 .0 0 0 ,0 0 di cui 1.600,00 oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, per manutenzione
correttiva da utilizzarsi nella forma di contratto aperto con ribasso sull elenco prezzi
della Regione Piemonte (o della Camera di Commercio di Torino o delle case
costruttrici).
ART. 02 - OBBLIGHI
PROVVISIONALI
SPECIALI
DELL APPALTATORE
-
MEZZI
REPERIBILITA E RIFERIMENTI
L'Impresa dovrà dotarsi di un mezzo di ricerca urgente (telefonino, cercapersone, etc.) del
personale preposto all'azienda, fornendo il relativo numero alla S.S. G.L.P.I
dell Ente
appaltante.
La ditta dovrà mettere a disposizione negli orari feriali di ufficio adeguato personale per
eventuali interventi urgenti che saranno contabilizzati a parte.
In caso di chiamata, tale personale deve potersi mettere in contatto con l'Ufficio richiedente
entro 45 minuti dalla chiamata stessa e, se necessario, deve intervenire entro 3 ore dalla
chiamata per la Sede di Torino ed entro 6 ore per le Sezioni provinciali.
Entro tale tempo il tecnico dell'impresa dovrà intervenire sul luogo per effettuare il ripristino
del funzionamento, ovvero indicare, in apposito rapporto di intervento, le motivazioni che
impediscono la completa ripresa della funzionalità. Gli interventi in reperibilità dovranno essere
sottoscritti il primo giorno utile dal R.P. Le richieste di intervento fuori dal normale orario di
servizio, possono essere richieste dal dipendente dell'istituto reperibile, anche verbalmente.
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La ditta dovrà garantire la reperibilità di personale tecnico per la Sede di Torino 24
ore su 24 e per 365 giorni/anno (sabato e festivi inclusi). L intervento dovrà
avvenire entro un tempo massimo di 2 ore dalla chiamata.
L'Istituto si avvarrà del sistema automatico di comunicazione allarme mediante centralina
installata presso la centrale termica della Sede, collegata ai numeri telefonici del personale
tecnico reperibile i cui recapiti l'impresa comunicherà all'Istituto prima dell'esecuzione del
contratto. Potranno essere installati altri sistemi di allarme su impianti della Sede.
Gli eventuali interventi eseguiti in reperibilità (riferibili esclusivamente alla sede di Torino via
Bologna 148) verranno contabilizzati come manutenzione correttiva.
La disponibilità della cifra per gli interventi di manutenzione correttiva non vincola l ente ad
effettuare, se il caso, procedure ad evidenza pubblica.
l'Impresa dovrà dotarsi di mezzo di ricerca del proprio personale addetto agli interventi
specifici sì da poter operare immediatamente sul luogo su cui è richiesto un pronto intervento.
La ditta aggiudicataria dovrà fornire il nominativo dell operatore responsabile della
manutenzione impianti termico e condizionamento.
N.B. La mancanza del suddetto mezzo di ricerca è motivo sufficiente per richiedere la
rescissione del contratto, venendo meno la possibilità di organizzare il
funzionamento di parte degli interventi.
Nel caso dovesse mutare il nominativo dell operatore responsabile deve esserne data
comunicazione al Responsabile del Procedimento. Il nuovo responsabile dovrà essere edotto di
quanto fin lì effettuato dal suo predecessore.
N.B. la mancata comunicazione del personale addetto è motivo sufficiente per
chiedere la rescissione del contratto.
All'impresa spetterà l'onere, qualora necessario, di ottenere il permesso di occupazione del
suolo pubblico per steccati di cantiere, recinzioni ecc. necessari all'esecuzione dei lavori.
Tutte le imposte e tasse di qualsiasi genere sono a carico della ditta aggiudicataria.
MEZZI PROVVISIONALI
Fra gli attrezzi od i mezzi provvisionali o di trasporto che sono prettamente connessi con la
funzione lavorativa dell'operaio ed il cui compenso deve intendersi incluso nei prezzi delle
opere, delle provviste e delle merci di cui agli indicati elenchi, vanno annoverati:
a) le scale ed i ponti formati da semplici cavalletti con sovrapposte assi per l'esecuzione di
opere fino all'altezza di m. 4;
b) gli indumenti protettivi di cui dovranno essere muniti gli operai per l'esecuzione dei lavori
ai sensi del D.lgs 81/2008 e s.m.i
c) le maschere protettive ,le carriole ed i carretti
d) gli impianti provvisori di energia elettrica e di luce in quanto occorrenti per l'esecuzione di
lavori;
Saranno invece compensati a parte il nolo e l'affitto dei mezzi provvisionali sotto elencati:
1) Steccati;
2) Paranchi ed argani di qualunque portata;
3) Castelli a ruote di qualunque altezza;
4) Ponti di servizio in legno e tubolari in ferro occorrenti per l'esecuzione di opere ad altezza
superiore a m 4;
5) Teloni impermeabili.
ART. 03 - CONOSCENZA DELLE CONDIZIONI DI APPALTO
L'assunzione dell'appalto di cui al presente capitolato implica da parte dell'Appaltatore la
conoscenza perfetta non solo di tutte le norme generali e particolari che lo regolano, ma altresì
di tutte le condizioni locali che si riferiscono al servizio di manutenzione da eseguire quali la
natura del suolo e del sottosuolo, l'esistenza di opere nel sottosuolo quali scavi, condotte, ecc.,
di acqua (sia che essa occorra per l'esecuzione dei lavori e delle prove della condotta, sia che
essa debba essere deviata), l'esistenza di adatti scarichi dei rifiuti ed in generale di tutte le
circostanze generali e speciali che possano aver influito sul giudizio dell'Appaltatore circa la
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convenienza di assumere l'opera, in relazione all'offerta da lui praticata sui prezzi stabiliti
dall'Appaltante.
ART. 04 - OSSERVANZA DI LEGGI, REGOLAMENTI E DEL CAPITOLATO
GENERALE DI APPALTO
L'appalto è regolato, oltre che dalle norme del presente Capitolato speciale e per quanto non
sia in contrasto con le norme dello stesso, anche:
- D.Lgs 163/2006 e successive modificazioni ed integrazioni;
- D.P.R. n. 554/1999;
- Direttiva Europea 2004/18/ce
Legge 20.3.1865 n. 2248, allegato F/1 sulle opere pubbliche;
Capitolato generale per l'appalto dei lavori pubblici, approvato con D.M. n. 145/1999;
L'appaltatore si intende inoltre obbligato all'osservanza delle seguenti norme:
Legge 10/12/1981 n. 741 per la parte vigente: ulteriori norme per l'accelerazione delle
procedure per l'esecuzione delle opere pubbliche e circolare esplicativa emanata dal
Ministero dei LL.PP.;
Legge 8/10/1984 n. 687: modifiche delle leggi 10/12/1982 n. 741; 2/2/1973 n. 14 e di
norme in materia di cauzione provvisoria e di pubblicità;
D.P.R. 27/04/1955, n. 547;
D.P.R. 07/01/1956, n. 164;
D.P.R. 20/03/1956, n. 320;
D.lgs 14/08/1996, n. 494 e successive modificazioni e integrazioni;
D.lgs 09.04 2008 n° 81
Norme in materia di prevenzione incendi;
D.P.R. 24/07/1996, n. 503 relativo al superamento delle barriere architettoniche;
Legge n. 46/90 e s.m.i.;
D.P.R. 19/03/1956, n. 303: Norme Generali per l'igiene del lavoro;
Norme emanate dall'I.S.P.E.S.L., dal Corpo Nazionale dei VV.FF. dall'Ufficio d'Igiene, dal
C.E.I., dall'A.S.L. - S.I.S.L., dall'UNI-CGL e da tutte le disposizioni in materia di misure di
prevenzione di carattere patrimoniale ed integrazione alle leggi 27/12/1956 n. 1423,
10/12/1962 n. 57, 31/05/1965, n. 575, 23/12/1982, n. 936 e Circolare del Ministero dei
LL.PP. in data 9/03/1983;
Legge 9/01/1991 n° 10
D.p.r. 26/08/1993 n° 412
D.lgs 19/08/2005 n° 192
D.lgs 29/12/2006 n° 311
D.lgs 3/04/2006 n° 152
- Norme C.E.I. 64.8 e varianti e tabelle CEI-UNEL;
- Norme inerenti la segnaletica di sicurezza
- D.Lgs 9.04.2008 n° 81 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di
lavoro;
- Decreto 22/01/2008 n° 37 in materia di attività di installazione di impianti all'interno di
edifici;
- Legge regione Piemonte del 28.05.2007 n° 13
- Disposizioni attuative della legge Regionale 13/07 in materia di impianti termici approvate
con DGR n° 35- 9702 del 30.09.2008
Vigenti disposizioni in materia di lotta alla delinquenza mafiosa.
In particolare si rammenta che dovranno essere puntualmente rispettate le disposizioni
contenute nella vigente legislazione in materia di lotta alla delinquenza mafiosa (Legge 648/82,
legge 726/82, legge 936/82, legge 55/90 relative integrazioni e modifiche, legge 47/1994 e
Direzione Lavori 490/1994) ed in materia di accelerazione delle procedure per l'esecuzione
delle opere pubbliche (legge 1/78, legge 741/81 e legge 131/83).
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ART. 05 - ONERI
DELL'APPALTATORE
ED
OBBLIGHI
DIVERSI
A
CARICO
FOGLI DI LAVORO E SCADENZIARIO
La ditta aggiudicataria dovrà redigere su supporto informatico scadenziario delle operazioni
per un periodo almeno semestrale. Tale scadenziario dovrà essere concordato con L' Istituto.
Le operazioni manutentive sopra descritte dovranno essere effettuate secondo la tempistica
prestabilita nello scadenziario dando comunicazione alla S.S. Gestione Lavori Patrimonio
Impianti e al Dirigente del laboratorio o struttura interessata ,circa l avvio degli stessi con due
giorni di anticipo.
Concluse le operazioni previste nei singoli casi, la Ditta appaltatrice dovrà obbligatoriamente
presentare i fogli di lavoro, controfirmati dai Responsabili del laboratorio o di struttura e
almeno da uno degli operatori tecnici dell'Istituto.
Entro dieci giorni dalla ultimazione lavori, I fogli di lavoro devono essere presentati alla S.S.
Gestione lavori patrimonio Impianti per l'approvazione.
I fogli di lavoro, debitamente firmati, costituiscono elemento necessario per consentire il
pagamento delle prestazioni effettuate.
Qualora tali fogli di lavoro non venissero presentati nei tempi stabiliti, la S.S. G.L.P.I solleciterà
la consegna entro un termine massimo di giorni tre, mediante richiesta scritta via fax.
In caso di mancata consegna dei fogli di lavoro comprovanti l avvenuta esecuzione di quanto
previsto nelle presenti specifiche o di mancata effettuazione degli interventi,la S.S. Gestione
lavori patrimonio impianti, potrà far effettuare gli stessi da Ditta diversa, previo preventivo
sollecito scritto, addebitandone il relativo importo all appaltatore.
Qualora il Dirigente Responsabile del Laboratorio o della struttura non firmasse i fogli di lavoro
, devono essere riportati i motivi.
Eventuali mancati interventi manutentivi programmati dovranno essere segnalati alla S.S.
Gestione Lavori patrimonio impianti , a cura del Dirigente del laboratorio o della struttura,
entro 10 gg dalla data prevista dell'intervento.
SCHEDA DI MANUTENZIONE
Gli impianti in questione avranno la scheda di manutenzione preventiva 40-IZ-061, riportante
il numero dell'operazione, la data della verifica, la specifica dei problemi riscontrati,
l'indicazione dell'intervento o ripristino e la firma del manutentore; dette schede saranno
depositate e custodite presso l'officina interna della Sede.
IMPIANTI MALFUNZIONANTI
Il personale che riscontra malfunzionamenti degli impianti , deve segnalare l'anomalia alla S.S.
Gestione lavori patrimonio impianti, con apposito modulo 40-IZ-014 - fatte salve le emergenze
- e riportarla sulla scheda identificativa degli impianti 40-IZ-052.
È cura del manutentore riportare sulla scheda di manutenzione:
- la data di messa fuori servizio;
- la data di rimessa in servizio.
Copia dell'intervento di manutenzione correttiva sarà archiviata presso la S.S.G.L.P.I
REGISTRO DI MANUTENZIONE PREVENTIVA
La ditta aggiudicataria dovrà tenere apposito registro dove saranno registrati almeno : la data
dell'intervento,il tipo di impianto,le operazioni effettuate, le eventuali note,la firma del tecnico
che ha effettuato l'intervento e la firma del responsabile della struttura dove è stato effettuato
l'intervento. Detto registro dovrà essere vidimato mensilmente dal Responsabile della
S.S.G.L.P.I.
Gli interventi di manutenzione correttiva o in reperibilità non dovranno essere segnati su tale
registro.
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IMPIANTI IN GARANZIA
Dal presente appalto sono esclusi gli impianti e/0 apparati coperti da garanzia durante la
validità del contratto e compresi quelli la cui garanzia terminerà nel corso del contratto.
L'istituto comunicherà i relativi elenchi.
INVENTARIO
La ditta aggiudicataria , a richiesta del R. P., e comunque alla fine dell'espletamento
del servizio di manutenzione, dovrà redigere apposito inventario delle attrezzature e
degli impianti.
ALTRI ONERI
Tutte le opere, prestazioni e provviste che formano oggetto del presente appalto dovranno
essere date completamente ultimate in ogni loro parte ed idonee all'uso cui sono destinate
franche da ogni spesa.
Durante l'esecuzione dei lavori l'appaltatore dovrà osservare tutte le prescrizioni del presente
Capitolato Speciale e delle norme in esso richiamate, tutte le disposizioni del Responsabile del
Procedimento (di seguito R.P.) nonché quelle emanate da Organi dello Stato, Regionali,
Provinciali o Comunali competenti in materia.
Saranno a carico dell'appaltatore anche eventuali oneri conseguenti a disposizioni del R.P. che
impongano modifiche a programmi, acceleramenti, rallentamenti o sospensioni di prestazioni
od opere comprese nel presente appalto.
E' a carico della ditta manutentrice la funzione di terzo responsabile dell'impianto termico,
legge n° 10 del 09.01.1991 in conformità al regolamento di attuazione di cui al D.P.R. 412 del
26.08.1993.
E obbligatoria ai sensi della legge Regione Piemonte del 28/05/2007 e disposizioni attuative
approvate con DGR n° 35-9702 del 30.09.2008 l apposizione del bollino verde
Anche se alcuni argomenti di cui ai sotto riportati punti sono già trattati in appositi articoli, si
ribadisce che nell'esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, saranno a
carico dell'Appaltatore i seguenti oneri ed obblighi, tenuti in considerazione nella formulazione
dell'offerta:
01) Applicare integralmente tutte le norme contenute nel Contratto Collettivo Nazionale di
Lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende industriali edili ed affini e negli accordi locali
integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolge il servizio
anzidetto.
Non si procederà nei pagamenti in assenza di DURC.
02) Dirigere personalmente il servizio affidatogli, oppure nominare a rappresentarlo persona
giuridicamente e professionalmente idonea.
03) Recarsi personalmente o inviare un suo rappresentante a rapporto presso Il responsabile
del procedimento ogni qualvolta ciò sia richiesto;
04) Scegliere il personale dell'Impresa affinché sia di gradimento al Responsabile del
procedimento; l'Appaltatore si obbliga ad allontanare immediatamente le persone alle sue
dipendenze che fossero dichiarate non gradite dal Responsabile del procedimento senza
che questa sia tenuta ad indicare i motivi di tale richiesta ed a corrispondere alcun
compenso.
05) Adottare tutti i provvedimenti e le cautele necessarie per garantire la vita e l'incolumità di
tutte le persone addette al servizio e dei terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e
privati, osservando le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente della Repubblica in
data 1.05.1956 n. 164. Ogni più ampia responsabilità in caso d'infortunio ricadrà pertanto
sull'appaltatore restando sollevato l'Ente Appaltante;
06) Effettuare la pulizia quotidiana delle aree e delle vie di transito ove viene effettuata la
manutenzione col personale necessario, compreso lo sgombero dei materiali di rifiuto;
7) Provvedere, a sua cura e spese, all'allontanamento presso discariche autorizzate dei vari
materiali di risulta, compreso l'onere relativo ai costi di smaltimento che sarà richiesto dal
gestore della discarica.
8) Informare il Responsabile dei laboratori o delle strutture del giorno e delle ore nei quali
saranno effettuate le operazioni ed ottenerne l'assenso.
6
9)
Effettuare alla fine di ogni anno l'inventario delle apparecchiature esistenti nella sede e
nelle sezioni oggetto di contratto nonché l'elenco dei filtri occorrenti per la sostituzione nei
vari impianti.
10) Compilare ove richiesto dalla legge il libretto dell impianto
ART. 06 - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Il responsabile del procedimento avrà facoltà di rifiutare quei materiali e di far modificare e
rifare quelle opere che egli ritenesse inaccettabili per deficiente qualità dei materiali o difettose
esecuzioni da parte dell'Impresa o dei suoi fornitori, come pure vietare l'impiego di quei
fornitori o quei dipendenti dell'Impresa che egli ritenesse inadatti all'esecuzione dei lavori o
all'adempimento di mansioni che l'Impresa intendesse loro affidare.
Egli fornirà all'Impresa, in relazione alle necessità derivanti dall'andamento del servizio o a
richiesta dell'Impresa stessa, tutte quelle indicazioni e prescrizioni tecniche che potessero
ulteriormente occorrere per il buon andamento del servizio, per cui nell'eventualità di qualsiasi
indicazione o di dubbio sull'interpretazione dei suoi obblighi contrattuali, l'Impresa sarà tenuta
a richiedere tempestivamente al responsabile del procedimento le opportune istruzioni in
merito ed a demolire o disinstallare senza compenso alcuno, quanto essa avesse
eventualmente eseguito di suo arbitrio. Non saranno riconosciute prestazioni e forniture
extracontrattuali di qualsiasi genere che non siano state preventivamente ordinate per iscritto
dal R.P.
ART. 07 - DANNI DI FORZA MAGGIORE
Saranno considerati danni di forza maggiore quelli provocati alle opere da eventi imprevedibili
od eccezionali e per i quali l'Appaltatore non abbia trascurato le normali ed ordinarie
precauzioni.
Non rientreranno comunque in tale classifica, quando causati da precipitazioni e da geli, anche
se di entità eccezionali, gli smottamenti e le solcature delle scarpate, l'interramento degli
scavi, la deformazione dei rilevati, il danneggiamento alle opere d'arte per rigonfiamento dei
terreni, gli ammaloramenti delle sovrastrutture.
L'Appaltatore è tenuto a prendere tempestivamente ed efficacemente tutte le misure
preventive atte ad evitare tali danni od a provvedere alla loro immediata eliminazione ove gli
stessi si siano già verificati.
Per i danni causati da forza maggiore si applicano , per quanto compatibili,le norme
dell'articolo 348 della Legge 20 marzo 1865, n. 2248, dell'art. 14 del Capitolato Generale e
dell'art. 139 del Regolamento generale dei lavori pubblici approvato con D.P.R. n. 554/1999.
I danni dovranno essere denunciati dall'appaltatore e immediatamente, appena verificatosi
l'avvenimento, ed in nessun caso, sotto pena di decadenza, oltre i cinque giorni.
Il compenso sarà limitato all'importo dei lavori necessari per le riparazioni, valutati a prezzi di
contratto.
Nessun compenso sarà dovuto quando a determinare il danno abbia concorso la colpa o la
negligenza dell'appaltatore o delle persone delle quali esso è tenuto a rispondere.
Resteranno altresì a totale carico dell'appaltatore i danni subiti da tutte quelle opere non
ancora misurate, né regolarmente inserite a libretto.
ART. 08 - RESPONSABILITÀ PER DANNI
L'Appaltatore sarà totalmente responsabile, sia penalmente che civilmente, di tutti i danni di
qualsiasi natura che potessero derivare alle persone e alle proprietà per causa delle opere sia
eseguite che in corso di esecuzione. Qualora in conseguenza dei danni di cui sopra sorgessero
cause o liti, l'Appaltatore dovrà sostenerle e sollevare comunque l'Amministrazione da ogni
responsabilità.
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ART. 09 - RISPETTO DEI CONTRATTI NAZIONALI DI LAVORO
Nell'esecuzione dei lavori che formano oggetto del presente appalto, la Ditta si obbliga ad
applicare integralmente tutte le norme contenute nel Contratto Nazionale di Lavoro per operai
di dipendenti delle aziende industriali del settore oggetto della presente gara ed affini e negli
accordi integrativi dello stesso, in vigore per il tempo e nella località in cui si svolgono i lavori
anzidetti.
L'impresa si obbliga altresì ad applicare il contratto e gli accordi medesimi anche dopo la
scadenza e fino alla loro sostituzione e, se cooperative, anche nei rapporti con i soci.
L'Appaltatore si obbliga inoltre a osservare scrupolosamente le norme in vigore (e quelle che
eventualmente fossero emanate durante l'esecuzione dell'appalto) in materia di assunzione,
anche obbligatoria della manodopera, in genere ed in particolare le norme di cui alla legge
02.04.1968, n. 482.
Saranno richiesti alla ditta anche in fase di pagamento i DURC aggiornati.
In caso di inottemperanza agli obblighi di cui sopra, accertata dalla Stazione Appaltante o ad
esse segnalata dall'Ispettorato del Lavoro, la Stazione Appaltante medesima comunicherà alla
Ditta e se del caso all'Ispettorato suddetto, l'inadempienza accertata e procederà alla
sospensione del pagamento.
ART. 10 -
D.U.V.R.I .
E' obbligatoria la redazione, in collaborazione con questo Istituto ,del DUVRI (documento di
valutazione dei rischi di interferenze) cui all'art 26 del decreto legislativo 9.04 2008 n° 81.
Nel sito dell'istituto www.izsto.it sono pubblicate le informazioni,prescrizioni ed elenco non
esaustivo delle principali misure da adottare per ridurre i rischi dovuti alle interferenze
intervenendo sui luoghi di lavoro dell'istituto.
Si evidenzia che l'Istituto ha, oltre ai normali rischi dei luoghi di lavoro altresì tre ulteriori
rischi: Biologici, Biologici elevati e chimici. Pertanto per l'adozione di ulteriori misure specifiche
si dovrà fare riferimento al Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione (S.P.P.) dell'Ente
Appaltante.
Tali rischi saranno meglio dettagliati nel DUVRI.
ART. 11-
NORMATIVA E QUALITÀ DEI MATERIALI
Tutti i materiali degli impianti devono essere della migliore qualità, ben lavorati e
corrispondere perfettamente al servizio a cui sono destinati, secondo quando indicato nella L.
05.03.1990 n° 46.
Nella fornitura dei materiali e delle apparecchiature accessorie, è raccomandata la preferenza
ai prodotti della Comunità Economica Europea. Qualora la direzione lavori rifiuti dei materiali,
ancorchè messi in opera, perché Essa, a suo insindacabile giudizio, li ritiene di qualità,
lavorazione e funzionamento non adatti alla perfetta funzionalità dell'impianto e quindi non
accettabili, la Ditta assuntrince delle opere manutentive, a sua cura e spese, deve sostituirli
con altri che soddisfino le condizioni prescritte.
In termini generali, materiali, apparecchiature e modalità di installazione, dovranno essere
conformi alle normative di Legge vigenti, fra cui si citano a titolo esemplificativo e non
limitativo:
DPR n. 547 del 27.04.1955;
D.L.gs. n. 626 del 19.09.1994;
Legge n. 186 del 01.03.1968;
DPR 27.04.1978, n. 384;
Legge n. 46 del 05.03.1990 e relativo Regolamento di attuazione (DPR n. 447 del
06.12.1991);
Norme CEI;
Prescrizioni ISPESL, VV.F.
UNI 9511-1 - 31/12/1989 - Disegni tecnici. Rappresentazione delle installazioni. Segni
grafici per impianti di condizionamento dell'aria, riscaldamento, ventilazione, idrosanitari,
gas per uso domestico. (Codice ICS: 91.140.40 91.140.01)
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UNI 9953 - 31/03/1993 - Recuperatori di calore aria-aria negli impianti di condizionamento
dell'aria. Definizioni, classificazione, requisiti e prove. (Codice ICS: 27.220 91.140.30)
In particolare si richiamano qui di seguito alcune delle normative CEI più ricorrenti nell'ambito
degli impianti in oggetto, pur rimanendo inteso il rispetto comunque di ogni altra norma o
prescrizione anche se non esplicitamente citata.
-
-
norme CEI CT 3: Segni grafici
norma CEI 64 - 8 fascicolo n° 1916 - 1922 (Impianti elettrici utilizzatori a tensione
nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua);
norma CEI 64 - 7 fascicolo n° 1916 - 1922 (Impianti elettrici utilizzatori a tensione
nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua);
norma CEI 11 - 1 fascicolo n° 1003 (Impianti di produzione, trasporto e distribuzione
dell energia elettrica. Norme generali);
norma CEI 11 - 17 Norme per la distribuzione dell energia elettrica;
norme CEI 17 - 13 /1 fascicolo n° 1433 (Apparecchiature prefabbricate con involucro
metallico per tensione da 1 a 72.5 kV) e CEI 17 - 6 V1 fascicolo 1295 V;
norme CEI 17 -11 fascicolo 1039 (Interruttori di manovra, sezionatori interruttorisezionatori in aria ed unità combinate con fusibili per corrente alternata e tensione
nominale non superiore a 1000 V e per corrente continua e tensione nominale non
superiore a 1200 V);
norme CEI 17 -5 fascicolo n° 1036 (interruttori automatici per corrente alternata e
tensione nominale non superiore a 1000 V e per corrente continua e tensione nominale
non superiore a 1200 V);
norma CEI 20 - 13 fascicolo 1843 (Cavi con isolamento estruso in gomma per tensioni
nominali da 1 a 30 kV);
norma CEI 20 - 21 fascicolo 832 (Calcolo della portata dei cavi elettrici in regime permanente);
-
norme CEI 20 -22 fascicolo 1025 (prova dei cavi non propaganti l incendio) e fascicolo
1783 norma CEI 20 -22 EC;
norme CEI 23 - 3 fascicolo n° 452 (interruttori automatici di sovracorrente per usi
domestici e similari) e successive varianti (S/526, S/636, S/659, 1029V);
norme CEI 23 - 8 fascicolo n° 335 (Tubi protettivi rigidi e accessori) e successive varianti
23 - 8 V2 fascicolo 1169 V e 23 -8 V3 fascicolo 1249 V.;
norma CEI 23 - 14 fascicolo 297 (tubi flessibili in PVC e loro accessori) e CEI 23 - 14 V2
fascicolo 1\250;
norma CEI 23 - 46 Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche .
Per quanto qui non espressamente disciplinato si applicherà il capitolato generale d'oneri
dell'istituto in materia di forniture e servizi pubblicato sul sito dell'istituto www. Izsto.it
Tutti i materiali e le apparecchiature utilizzati per la realizzazione degli impianti dovranno
essere adatti all'ambiente di installazione e rispondenti alle relative Norme CEI - UNEL, ove
esistano.
In ogni caso, materiali ed apparecchiature saranno di alta qualità e di sicura affidabilità.
I materiali che l Appaltatore impiegherà nei lavori oggetto dell Appalto dovranno presentare
caratteristiche conformi a quanto stabilito dalle Leggi e dai regolamenti ufficiali vigenti in
materia o, in mancanza di tali Leggi o regolamenti, dalle Norme del Consiglio Nazionale delle
Ricerche, dell UNI, del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) e dal presente Capitolato; in ogni
caso essi dovranno essere della migliore qualità esistente in commercio.
Tutti i materiali e gli apparecchi per i quali è prevista la concessione del marchi di qualità
dovranno essere provvisti di detto marchi (IMQ).
L Appaltatore potrà provvedere all approvvigionamento dei materiali da fornitori di propria
convenienza, salvo eventuali diverse prescrizioni indicate nel Capitolato o dal responsabile del
Procedimento purché i materiali stessi corrispondano ai requisiti richiesti.
L Appaltatore notificherà però in tempo utile la provenienza dei materiali stessi al Responsabile
del procedimento, il quale avrà la facoltà di escludere le provenienze che non ritenesse di
proprio gradimento.
Tutti i materiali dovranno, in ogni caso, essere sottoposti, primo del loro impiego, all esame del
responsabile del procedimento, affinché essi siano riconosciuti idonei e dichiarati accettabili.
9
Il responsabile del Procedimento è autorizzato ad effettuare in qualsiasi momento gli opportuni
accertamenti, visite, ispezioni, prove e controlli.
Se Il responsabile del procedimento a proprio esclusivo giudizio, rifiuterà il consenso per
l impiego di qualche partita di materiale già approvvigionata dall Appaltatore, quest ultimo
dovrà allontanare subito dal cantiere la partita scartata e provvedere alla sua sostituzione con
altra di gradimento del responsabile del procedimento , nel più breve tempo possibile e senza
avanzare pretese e compensi od indennizzi. Il responsabile del procedimento provvederà
direttamente, a spese dell Appaltatore, alla rimozione di tali partite qualora lo stesso non abbia
provveduto in tempo utile.
L accettazione dei materiali da parte del
responsabile del procedimento
non esonera
l Appaltatore delle responsabilità che gli competono per la buona riuscita degli impianti.
In ogni caso per l esecuzione degli impianti l Appaltatore dovrà compiere tutte le opere
necessarie, anche se non specificatamente indicate, per dare l opera ultimata e completa di
tutte le sue parti funzionanti e a regola d arte.
ART. 12-
ACCETTAZIONE DEGLI IMPIANTI
Tutti gli interventi da realizzare e la loro messa in opera completa di ogni categoria o tipo di
lavoro necessario alla perfetta installazione, dovranno essere eseguiti nella totale osservanza
delle prescrizioni e disposizioni impartite dal Responsabile del procedimento, delle specifiche
del presente capitolato o degli altri atti contrattuali, delle leggi, norme e regolamenti vigenti in
materia già richiamate in materia di sicurezza degli impianti.
Durante l'esecuzione dei lavori di manutenzione, si dovranno osservare tutte le prescrizioni
della normativa vigente in materia antinfortunistica, restando fissato che eventuali
discordanze, danni causati direttamente od indirettamente, imperfezioni riscontrate durante
l'installazione, ed ogni altra anomalia segnalata dal Responsabile del procedimento, dovranno
essere prontamente riparate a totale carico e spese dell'Impresa appaltatrice.
ART. 13-
SMALTIMENTO MATERIALI
E a carico della ditta lo smaltimento dei filtri esausti secondo le vigenti normative di igiene e
sicurezza compresi quelli presenti nei cosiddetti laboratori di 3° livello.
Tutti i materiali di risulta andranno raccolti e smaltiti nei luoghi previsti per legge a cura della
ditta aggiudicataria che dovrà fornire certificazione dell avvenuto smaltimento ai sensi di
legge.
Le modalità di smaltimento saranno concordate con il Responsabile del Servizio Prevenzione e
Protezione dell Ente.
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IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO E
TRATTAMENTO ARIA
SPECIFICHE TECNICHE
FASI DI ESECUZIONE
CENTRALI TRATTAMENTO ARIA
OPERAZIONI MENSILI
1. Lavaggio filtro acrilico
2. Controllo temperature fluidi ed ambiente
3. Controllo funzionamento generale
OPERAZIONI BIMESTRALI
4. Controllo strumentazione a bordo macchina
5. Controllo serranda antigelo
6. Controllo sonde temperatura ed umidità
7. Controllo ventilatori mandata ed estrazione
8. Controllo tiraggio cinghie di trasmissione
9. Controllo stato dei filtri assoluti e delle tasche
10. Controllo circuiti idraulici con eventuale revisione tenute
11. Verifica funzionamento umidificatori elettrici
12. Controllo scarico condensa C.T.A.
13. Controllo usura cinghie e trasmissioni
14. Controllo temperature acqua refrigerata e calda
15. Controllo funzionamento pompe con alternanza delle stesse
OPERAZIONI TRIMESTRALI
11
16. Sostituzione filtri a tasca
17. Controllo quadro elettrico
18. Verifica scarico acqua umidificatori
OPERAZIONI SEMESTRALI
19. Sostituzione filtri assoluti
20. Registrazione premistoppa pompe
21. Verifica portate aria con anemometro
OPERAZIONI ANNUALI
22. Sostituzione cinghie di trasmissione
23. Sostituzione sacco raccolta calcare umidificatori
24. Pulizia batterie radianti con idropulitrice
25. Controllo assorbimento motori
GRUPPI REFRIGERATORI CON CONDENSAZIONE AD ACQUA
OPERAZIONI
TRIMESTRALI
1. Verifica di funzionamento di tutte le apparecchiature di controllo
2. Verifica di funzionamento di tutte le apparecchiature di sicurezza
3. Controllo carica gas refrigerante con eventuale rabbocco
4. Controllo funzionamento flussostato
5. Controllo intasamento condensatore
6. Controllo temperature acqua refrigerata
OPERAZIONI
SEMESTRALI
7. Carica impianto inizio stagione
8. Eventuale lavaggio chimico condensatore
9. Scarico impianto a fine stagione
10. Verifica circuito idraulico e del sistema di riempimento
11. Controllo riscaldatori carter compressori
12. Pulizia filtro metallico su circuito idraulico
13. Verifiche perdite gas
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GRUPPI REFRIGERATORI CON CONDENSAZIONE AD ARIA
OPERAZIONI
TRIMESTRALI
1. Verifica di funzionamento di tutte le apparecchiature di controllo
2. Verifica di funzionamento di tutte le apparecchiature di sicurezza
3. Controllo carica gas refrigerante con eventuale rabbocco
4. Controllo funzionamento flussostato
5. Controllo temperature acqua refrigerata
6. Controllo allineamento giranti ventilatori
7. Controllo su spia del liquido dell indicatore di umidità
OPERAZIONI
SEMESTRALI
8. Verifica circuito idraulico e del sistema di riempimento
9. Controllo riscaldatori carter compressori
10. Pulizia filtro metallico su circuito idraulico
11. Pulizia batteria alettata con getto aria compressa
12. Controllo cuscinetti ventilatori
13. Controllo usura cinghie (gruppi centrifughi)
14. verifiche perdite gas
CONDIZIONATORI AUTONOMI SPLIT-SYSTEM O A FINESTRA
OPERAZIONI
SEMESTRALI
1. Controllo scarico condensa
2. Controllo temperature ambiente
3. Pulizia filtri con eventuale sostituzione
4. Sostituzione sacco raccolta calcare umidificatori
5. Pulizia batteria condensatore esterna
6. Controllo carica gas con eventuale rabbocco.
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CONDIZIONATORE AUTONOMO PER C.E.D. (Sede di Torino)
OPERAZIONI
TRIMESTRALI
1. Verifica di funzionamento di tutte le apparecchiature di controllo
2. Verifica di funzionamento di tutte le apparecchiature di sicurezza
3. Controllo carica gas refrigerante con eventuale rabbocco
4. Verifica funzionamento umidificatori elettrici
5. Controllo scarico condensa unità interna
6. Controllo cuscinetti ventilatori
7. Controllo usura cinghie e trasmissioni
8. Controllo temperature acqua refrigerata
9. Pulizia filtro acrilico
10. Verifica scarico acqua umidificatori
11. Controllo temperatura ed umidità ambiente
OPERAZIONI
SEMESTRALI
12. Pulizia batteria condensatore esterno con aria compressa
OPERAZIONI ANNUALI
13. Sostituzione cinghie di trasmissione
14. Lavaggio e disincrostazione umidificatore
15. Verifica dello stato delle resistenze elettriche di post-riscaldo
16. verifiche perdite gas
STABULARIO
OPERAZIONI
BISETTIMANALI
1. Pulizia filtri
14
OPERAZIONI
ANNUALI
1. Pulizia batterie di scambio termico
2. Pulizia Vasca condensa
3. Pulizia recuperatore
SEDE LARGO BRESCIA TORINO
OPERAZIONI
SEMESTRALE
1 . Pulizia filtri
Descrizione
Quantità
Misure
Tasche Rigide
5 290 x 590 x 300
Tasche Rigide
1 490 x 590 x 300
Tasche Rigide
15 590 x 590 x 300
Tasche flosce
3 590 x 590 x 600
Prefiltro Onda
4 290 x 590 x 48
Prefiltro
1 490 x 590 x 48
Prefiltro Onda
2 500 x 400 x 48
Prefiltro Onda
2 500 x 500 x 48
Prefiltro Onda
5 590 x 590 x 48
Prefiltro Onda
2 620 x 400 x 48
Prefiltro Onda
6 620 x 500 x 48
Prefiltro Onda
2 620 x 600 x 48
Filtro Poliedrico- 99,997
1 300 x 610 x 300
Filtro Poliedrico- 99,997
2 610 x 610 x 300
Filtro a cartuccia carboni attivi (diam
165)
400 x 165
14
Filtro assoluto cassonato
2 305 x 610 x 292
Filtro assoluto cassonato
3 610 x 610 x 292
Filtri assoluti
2 457 x 457 x 128
15
Filtri assoluti
5 595 x 595 x 128
Filtri assoluti
12 1195 x 595 x 128
Filtri
1 290 x 590 x 600
Filtri
16 305 x 305 x 78
Filtri
15 544x 544 x 78
Filtri
1 635 x 210 x 10
Filtri
2 675 x 525 x 48
Filtri
2 725 x 210 x 300
Filtri
1 1020 x 215 x 10
Filtri
4 1085 x 210 x 10
PIANO DI LAVORO
PERSONALE PREPOSTO - PERSONALE ADDETTO
NORME DI RIFERIMENTO
Dovrà essere predisposto un PIANO DI LAVORO (tale documento conterrà, ai fini della
sicurezza, le informazioni necessarie ad individuare i lavori da eseguire e i tempi di esecuzione
previsti, e dovrà essere redatto sia per interventi previsti che urgenti) e dovrà comprendere un
programma dei lavori da eseguire ed una dichiarazione di messa in sicurezza.
Si dovrà assicurare che il personale chiamato ad effettuare gli interventi sia specializzato in
relazione al tipo di lavoro che è chiamato a svolgere, e dovrà essere comunicato il nominativo,
il grado di specializzazione ed istruzione del PREPOSTO su cui ricade la responsabilità delle
manovre da effettuarsi e degli ADDETTI che agiranno solo in conformità degli ordini ricevuti
dal PREPOSTO,
Dovrà essere evitata ogni forma di disorganizzazione, che rappresenta fonte di pericolo; a tale
scopo sarà consentito l accesso ai locali "centrale" nelle normali condizioni di verifica, controllo
e quanto sia necessario, solo in presenza del PREPOSTO AGLI IMPIANTI, cui saranno
consegnate le chiavi di accesso ai locali, essendo quest ultimo la persona responsabile della
esecuzione delle attività affidategli e per esse dovrà osservare e far osservare le leggi e le
norme antinfortunistiche, comprese le misure individuali di sicurezza.
Al personale addetto alle visite periodiche o alle manovre ordinarie di conduzione previste sono
affidati compiti di esami a vista dello stato di conservazione delle apparecchiature, nonché la
lettura e registrazione su tabelle dei parametri elettrici per l analisi dell andamento dei carichi o
dei sovraccarichi o surriscaldamento, al fine di prevenire il manifestarsi di anomalie incipienti;
dovrà adottare tutte le apparecchiature di sicurezza e tutti i dispositivi di protezione individuale
necessari.
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Qualora sia necessaria la presenza di più addetti (minimo due) all interno dei locali, questi
dovranno indossare il vestiario, i guanti, elmetto e visiera opportunamente predisposti per la
sostituzione dei filtri e/o per il controllo dei sistemi di filtrazione.
Dovrà essere fornita agli operatori tutta l apparecchiatura di sicurezza e tutti i dispositivi di
protezione individuale.
In ogni caso si dovrà garantire che:
Il personale chiamato ad effettuare gli interventi risulti specializzato in relazione al tipo di
lavoro che è chiamato a svolgere
Sarà rispettata l osservanza dell art. 350 del D.P.R. 27/4/55 N. 547, laddove è definito
indispensabile in caso di lavori manutentivi, la presenza costante in cabina di almeno due
persone
Delle due persone presenti, una sola sia autorizzata ad impartire ordini e a coordinare le
operazioni di conduzione e di manutenzione.
Gli addetti autorizzati a prestare opera su impianti tecnologici:
Siano a conoscenza di tutti i potenziali pericoli esistenti all interno di una centrale di
condizionamento/trattamento aria
Dispongano e siano istruiti all uso, nonché sensibilizzati circa la necessità dei mezzi
protettivi individuali
Siano adeguatamente addestrati circa le operazioni di pronto soccorso che devono essere
prestate a chi subisce un infortunio da elettricità
Siano informati circa l organizzazione aziendale che sottende alla chiamata dei mezzi di
pronto soccorso
In particolare si evidenzia che il personale operante nei cosiddetti laboratori di 3° livello di
sicurezza dovrà essere a conoscenza dei rischi ivi presenti, adottare i necessari D.I.P. e
provvedendo a contattare il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell Ente
appaltante (Dott. A.Cena).
CONDIZIONI DI SICUREZZA
La ditta che presterà interventi di manutenzione è vincolata dalle seguenti condizioni
contrattuali, che dovranno essere scrupolosamente osservate:
Il personale della ditta esecutrice della manutenzione deve attenersi alle norme di
comportamento e di sicurezza che dovranno essere comunicate dagli addetti del reparto
interessato.
La ditta esecutrice deve garantire che gli interventi siano eseguiti in modo da non alterare le
caratteristiche di sicurezza degli impianti stessi.
L'incaricato che accompagnerà il personale responsabile della manutenzione degli impianti
dovrà accertarsi che siano rispettate le procedure di accesso.
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NORME UNI DI RIFERIMENTO
UNI 5462 -
31/12/1964 - Tubi di acciaio senza saldatura. Tubi per caldaie, per
apparecchi e per tubazioni di impianti termici ad alte temperature ed alte
pressioni. Qualità, prescrizioni e prove. (Codice ICS: 77.140.75)
UNI 8065 -
01/06/1989 - Trattamento dell'acqua negli impianti termici ad uso civile.
(Codice ICS: 91.140.01 91.140.60)
UNI 8854 -
31/01/1986 - Impianti termici ad acqua calda e/o surriscaldata per il
riscaldamento degli edifici adibiti ad attività' industriale e artigianale.
Regole per l'ordinazione, l'offerta e il collaudo. (Codice ICS: 91.140.10)
UNI 9028 -
31/01/1987 - Tubi compositi flessibili (e relativi raccordi metallici) per
impianti idrici e termici. (Codice ICS: 23.040.70)
UNI 10673 -
31/07/1997 - Impianti di riscaldamento ad acqua surriscaldata e vapore.
Valvole di regolazione. Caratteristiche e metodi di prova. (Codice ICS:
23.060.01 91.140.10)
UNI 7550 -
01/10/1985 - Requisiti delle acque per generatori di vapore e relativi
impianti di trattamento. (Codice ICS: 27.060.01)
UNI 7550 FA 1-93
01/04/1993 - Requisiti delle acque per generatori di vapore e relativi
impianti di trattamento. (Codice ICS: 27.060.01)
UNI 8885 -
31/05/1986 - Definizione e classificazione degli impianti a recupero del
calore da effluenti aeriformi per produzione di vapore d'acqua. (Codice
ICS: 27.220)
UNI EN 26948 -
30/06/1993 - Scaricatori di condensa automatici per impianti a vapore.
Prove di produzione e delle caratteristiche prestazionali. (Codice ICS:
23.040.99)
UNI EN 27841 -
30/06/1993 - Scaricatori di condensa automatici per impianti a vapore.
Determinazione della perdita di vapore. Metodi di prova (Codice ICS:
23.040.99)
UNI EN 27842 -
30/06/1993 - Scaricatori di condensa automatici per impianti a vapore.
Determinazione della portata. Metodi di prova. (Codice ICS: 23.040.99)
UNI 9511-1 -
31/12/1989 - Disegni tecnici. Rappresentazione delle installazioni. Segni
grafici
per
impianti
di
condizionamento
dell'aria,
riscaldamento,
ventilazione, idrosanitari, gas per uso domestico. (Codice ICS: 91.140.40
91.140.01)
UNI 9953 -
31/03/1993
-
Recuperatori
di
calore
aria-aria
negli
impianti
di
condizionamento dell'aria. Definizioni, classificazione, requisiti e prove.
(Codice ICS: 27.220 91.140.30)
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IMPIANTO TERMICO E VAPORE TECNOLOGICO - SEDE
DESCRIZIONE IMPIANTI ED ATTREZZATURE
TERMOREGOLAZIONE E CONTROLLO
La vastità del complesso e le numerose utenze richiedono un sistema centralizzato di
segnalazione e verifica dati.
Si è per questo realizzato un sistema di telegestione con interfaccia tra segnale ed impianto.
Il programma di gestione centralizzata realizza, elabora e presenta i dati raccolti dall'impianto,
memorizzandoli e stampandoli a richiesta.
In questo modo è possibile controllare e gestire in modo automatico e sicuro tutti i parametri
esistenti e richiesti.
L'espansione del sistema (con refrigerazioni future), il rinnovo dei sistemi di ventilazione della
scatola chiusa e quant'altro ancora necessario potranno essere inseriti in rete e controllati
senza dover modificare il sistema base.
IMPIANTO ELETTRICO INTERNO AL LOCALE CALDAIA
Con un sistema di canaline metalliche chiuse, di tubazioni PVC, di cavi multipolari e raccorderia
a pressione si alimentano tutte le utenze previste.
La canalina permette anche il raccordo alla canalina generale posta nel tunnel.
Le tubazioni di trasmissione dati sono invece passanti all'esterno della canalina, in tubazione
PVC graffata ad essa e con le caratteristiche previste dal costruttore.
IMPIANTO DI GENERAZIONE AD ACQUA CALDA
L'impianto ad acqua calda è eseguito con il sistema a "pozzo caldo" detto anche
primario/secondario.
I due generatori sono collegati su unico collettore in modo tale da garantire una sorgente di
energia continua.
Le caldaie sono funzionanti con sistema ad intervento scalare in base alla effettiva potenza
assorbita dall'utenza e possiedono un sistema di circolazione anticondensa.
Sul collettore sono derivati gli stacchi per le partenze delle varie utenze e sono previste
derivazioni per utenze future. Tutto l'impianto è con vaso di espansione chiuso.
IMPIANTO DI GENERAZIONE A VAPORE
Due generatori di vapore sono accoppiati in parallelo per creare vapore tecnologico.
Esiste un unico collettore da cui sono derivate le utenze di reparto.
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La proprietà richiede vapore "pulito" vi cioè privo di ruggine o depositi derivanti da ossidazione
delle tubazioni, ragion per cui si sono state utilizzate delle tubazioni metalliche non attaccabili
dalla ruggine e poco danneggiabili.
Per quanto possibile sono state utilizzare tubazioni inox, comprese le tubazioni di ritorno del
condensato.
I sistemi termico/meccanici quali valvole, regolatori ecc. sono invece di normale produzione.
RACCOLTA CONDENSE E ACQUA DI ALIMENTO
Esiste la vasca di raccolta condense, che è anche la vasca di accumulo di acqua di alimento,
realizzata in inox, totalmente coibentata, con coperchio. Superiormente alla vasca e collegato
con il coperchio è stata costruita una tubazione facilmente smontabile per raccolta fumarole
(acide) con collegamento in espulsione (a tiraggio naturale) all'esterno del locale. I sistemi dì
appoggio, ancoraggio e le staffe sono in inox o in zincato.
La vasca è dotata di preriscaldo elettrico per una partenza già ad acqua di alimento
preriscaldata.
Vi è poi un sistema di scambio termico tra condensa e acqua di alimento con scambiatore a
fascio tubiero inox e successivamente con scambiatore a piastre inox, in modo da raffreddare
le condense prima di immettele in scarico.
Il riscaldamento a "barbotage" è utilizzato sul ricupero condense, cosi come scelto dalla
proprietà in base allo stato di inquinamento delle condense.
Il riscaldamento a "barbotage" è utilizzato anche con diretta iniezione di vapore vivo, con
sistema a termoregolazione, per il mantenimento della temperatura di vasca.
Il misuratore volumetrico per acqua calda è posto sulla tubazione di condensa a perdere.
TRATTAMENTO ACQUA DI ALIMENTO VAPORE
L'impianto a vapore è del tipo ad uso diretto, quindi con elevata perdita e conseguente
rialimento con acqua trattata. La normativa prevede che nel caso specifico l'acqua di alimento
sia trattata chimicamente fino ad ottenere precisi valori identificati nella Circolare n.63/80 np.
40489 del 10/11/1980.
A tale scopo il sistema di trattamento dovrà essere specificatamente dichiarato per iscritto dal
costruttore e dall'installatore su specifico documento.
L'alimentazione idrica della rete è di acqua deionizzata a servizio dei reparti, con tubazione
PEAD.
La linea è derivata a soffitto dall'ex locale caldaia, ed è dotata di misuratore volumetrico.
TUBAZIONI DI VAPORE E CONDENSA AI REPARTI
Le tubazioni principali del vapore fin dove descritto sono in acciaio inox, per evitare depositi
rugginosi e tracce di materiali ferrosi nel vapore di utenza.
Sono infatti di recente formazione le tubazioni vapore e ricupero condense:
a)
dal nuovo collettore di caldaia fino al locale interrato del laboratorio di diagnostica e
ricerca (edificio "E") fino al termine;
b)
dal nuovo collettore di caldaia fino al locale interrato del laboratorio ricerca sperimentale
applicata (edificio "B"), con la linea del sistema di umidificazione dei gruppi aria del
laboratorio di ricerca
Le tubazioni del vapore e della condensa sono state sottoposte a precise regole tecniche che
l'installatore ha dovuto assolutamente osservare.
In particolare per quanto riguarda i giunti di dilatazione, i punti fissi, i drenaggi condensa della
tubazione, le pendenze per condensa e per sfiati aria ecc.
Le tubazioni del vapore sono realizzate con tubo inox in modo da consegnare all'utenza vapore
totalmente pulito ed esente da tracce di ruggine.
20
Le tubazioni di condensa sono anch'esse inox.
Nei punti opportuni vi sono i pozzetti di raccolta condensa per i drenaggi di linea.
Le tubazioni sono sostenute da staffe metalliche, sulle quali sono state posate le guide di
appoggio e scorrimento assiale.
Su alcune staffe sono eseguiti i punti fissi per gli ancoraggi delle tubazioni.
Lungo i tratti sono altresì posati opportuni compensatori di dilatazione precaricati.
IMPIANTO TERMICO DI GENERAZIONE - LOCALE CALDAIA
E dislocato in un locale oggetto di recente ristrutturazione, totalmente dedicato e predisposto
ad essere destinato a Centrale Termica.
Si fa riferimento all'elaborato progettuale ed alle documentazioni di progetto per la modalità di
funzionamento dei generatori e degli accessori.
Si tratta di due impianti: ad acqua calda ed a vapore, con generatori posti in linea.
IMPIANTO GAS METANO
A partire dall'attuale misuratore posto in vano esterno si è effettuata una nuova derivazione,
dotata di intercettazione manuale ed automatica con nuova tubazione gas metano interrata
fino ad intercettare ed oltrepassare il vano di ventilazione del nuovo locale e giungere infine
nel vero locale caldaia.
Il tratto di attraversamento dell'intercapedine aerata è effettuato in intercapedine metallica
aperta verso il locale caldaia. A fianco della tubazione del gas vi è la tubazione per il transito
dei conduttori all'elettrovalvola.
Poi la tubazione prosegue a vista, senza guaina, fino a collegare tutte le utenze di caldaia nel
modo richiesto dalle norme. L'elettrovalvola di intercettazione automatica dei gas è ad azione
positiva, cioè normalmente chiusa (aperta in presenza di tensione) ed installata in modo da
non poter essere danneggiata.
La tubazione, per tutti i tratti a vista è zincata, filettata e verniciata in giallo.
IMPIANTO DI RILEVAZIONE FUMI
L'impianto è costituito da un sistema SAF- 202AG-C/2 in grado di
misurare,visulalizzare,registrare e trasmettere (anche via rete) in continuo i principali
parametri da tenere sotto controllo nei processi di combustione di impianti industriali.
L'unità di elaborazione dei dati, contenuta in un armadio metallico è corredata di uno schermo
del tipo toch screen dove in tempo reale si possono leggere i dati di combustione e lo stato dei
generatori.
Il sistema è attrezzato con stampante.
Il monitoraggio della temperatura dei gas è effettuato tramite una sonda di tipo resistivo PT
100 montata al condotto tramite pozzetto esistente o raccordo da adattare in loco.
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IMPIANTO TERMICO SEDE E SEZIONI ASTI NOVARA E
VERCELLI IMPIANTO VAPORE TECNOLOGICO SEDE
SPECIFICHE TECNICHE
FASI DI ESECUZIONE
È disponibile presso gli uffici della S.S. Gestione lavori patrimonio impianti, la planimetria
indicante la distribuzione degli edifici e la documentazione tecnica indicante la distribuzione
dell'impianto termico e vapore tecnologico della Sede.
Non è richiesta la conduzione giornaliera dell'impianto per la produzione di vapore
tecnologico presso la Sede di Torino (accensione, spegnimento e spurgo), ma deve
essere garantito l intervento immediato in caso di blocco o problemi all impianto.
La manutenzione preventiva degli impianti termico, vapore tecnologico (solo per la Sede di
Torino) e produzione acqua calda sanitaria consiste nell'attuare le operazioni sottoindicate e
riportarle sulle schede di manutenzione relative a:
RETI E CORPI SCALDANTI
INIZIO STAGIONE
1. Verifica tenuta valvole e detentori su radiatori
2. Verifica tenuta valvole intercettazione aerotermi
3. Verifica tenuta valvole intercettazione nei fabbricati
4. Verifica regolazione periferiche
5. Sfiato aria impianti
6. Controllo circolazione fluido scaldante
7. Controllo tenuta tubazioni
8. Controllo stato del rivestimento coibente
9. Controllo termostati ambiente aerotermi
10. Controllo ventiloconvettori e pulizia filtri
11. Controllo pompe di circolazione periferiche
OPERAZIONI BIMESTRALI
12. Controllo temperature ambiente con registrazione
OPERAZIONI FINE STAGIONE
13. Fermo pompe circolazione
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IMPIANTO VAPORE PER USI TECNOLOGICI (sede di Torino)
OPERAZIONI MENSILI
14. Verifica tenuta valvole
15. Verifica scaricatori di condensa
16. Verifica valvole ritegno
17. Verifica indicatori di passaggio
18. Controllo flusso vapore
19. Controllo manometri indicatori pressione
20. Verifica funzionamento riduttore pressione
21. Verifica funzionamento valvola sicurezza riduttore
22. Controllo tenuta tubazioni
23. Controllo stato del rivestimento coibente
OPERAZIONI SEMESTRALI
24. Pulizia filtri vapore e condensa
25. Controllo giunti dilatazione
IMPIANTI DI PRODUZIONE ACQUA CALDA SANITARIA
OPERAZIONI MENSILI
26. Controllo temperatura acqua calda sanitaria
27. Controllo tenuta valvole lato acqua
28. Controllo sistema di regolazione automatica
29. Verifica tenuta valvole vapore
30. Verifica scaricatori di condensa
31. Verifica valvole ritegno acqua, vapore e condensa
32. Verifica indicatori di passaggio condensa
33. Controllo flusso vapore
34. Controllo manometri indicatori pressione vapore e acqua
35. Verifica valvola sicurezza preparatore acqua
36. Controllo tenuta tubazioni
37. Controllo stato del rivestimento coibente
OPERAZIONI SEMESTRALI
38. Pulizia filtri vapore, condensa ed acqua
39. Controllo pompa ricircolo acqua calda
IMPIANTO CALDAIE ACQUA CALDA PER RISCALDAMENTO
OPERAZIONI TRIMESTRALI
40. compilazione libretto centrale
41. compilazione degli allegati obbligatori F
42. controllo efficencienza termometri e manometri
43. controllo tenuta guarnizioni
44. verifica funzionamento sistemi di sicurezza
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45. inversione pompe circolazione
46. controllo temperature funzionamento
OPERAZIONI SEMESTRALI
47. Analisi combustione e registrazione dati su libretto centrale ai sensi d.p.r. 412/93 e rilascio
degli allegati obbligatori
48. controllo lampade quadro elettrico
OPERAZIONI ANNUALI
49. Applicazione bollino verde ,allegati obbligatori F e invio dati alla Provincia di Torino
50. Pulizia interna caldaia con scovolatura passaggi fumo
51. pulizia interna bruciatore
52. pulizia filtri gas
53. pulizia centrale termica
54. prova funzionamento rilevatore di fughe
IMPIANTO ANALISI FUMI
Operazioni Bimestrali (stagione riscaldamento)
verifica funzionalità sistema di raffreddamento fumi CBE/m
pulizia filtri aspirazione gas ( Bpm)
pulizia filtro e sistema di ventilazione armadio di contenimento
verifica sonde di campionamento
PIANO DI LAVORO
PERSONALE PREPOSTO - PERSONALE ADDETTO
NORME DI RIFERIMENTO
Dovrà essere predisposto un PIANO DI LAVORO (tale documento conterrà, ai fini della
sicurezza, le informazioni necessarie ad individuare i lavori da eseguire e i tempi di esecuzione
previsti, e dovrà essere redatto sia per interventi previsti che urgenti) e dovrà comprendere un
programma dei lavori da eseguire ed una dichiarazione di messa in sicurezza.
Si dovrà assicurare che il personale chiamato ad effettuare gli interventi sia specializzato in
relazione al tipo di lavoro che è chiamato a svolgere, e dovrà essere comunicato il nominativo,
il grado di specializzazione ed istruzione del PREPOSTO su cui ricade la responsabilità delle
manovre da effettuarsi e degli ADDETTI che agiranno solo in conformità degli ordini ricevuti
dal PREPOSTO,
Dovrà essere evitata ogni forma di disorganizzazione, che rappresenta fonte di pericolo; a tale
scopo sarà consentito l accesso ai locali "centrale termica" nelle normali condizioni di verifica,
controllo e quanto sia necessario, solo in presenza del PREPOSTO AGLI IMPIANTI, cui saranno
consegnate le chiavi di accesso ai locali, essendo quest ultimo la persona responsabile della
esecuzione delle attività affidategli e per esse dovrà osservare e far osservare le leggi e le
norme antinfortunistiche, comprese le misure individuali di sicurezza.
Al personale addetto alle visite periodiche o alle manovre ordinarie di conduzione previste sono
affidati compiti di esami a vista dello stato di conservazione delle apparecchiature, nonché la
lettura e registrazione su tabelle dei parametri termici e/o elettrici per l analisi dell andamento
dei carichi o dei sovraccarichi o surriscaldamento, al fine di prevenire il manifestarsi di
anomalie incipienti; dovrà adottare tutte le apparecchiature di sicurezza e tutti i dispositivi di
protezione individuale necessari.
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Qualora sia necessaria la presenza di più addetti (minimo due) all interno dei locali, questi
dovranno indossare il vestiario, i guanti, elmetto e visiera opportunamente predisposti per le
operazioni su caldaie o generatori di vapore in pressione.
Dovrà essere fornita agli operatori tutta l apparecchiatura di sicurezza e tutti i dispositivi di
protezione individuale.
In ogni caso si dovrà garantire che:
Il personale chiamato ad effettuare gli interventi risulti specializzato in relazione al tipo di
lavoro che è chiamato a svolgere
Sarà rispettata l osservanza dell art. 350 del D.P.R. 27/4/55 N. 547, laddove è definito
indispensabile in caso di lavori manutentivi, la presenza costante in cabina di almeno due
persone
Delle due persone presenti, una sola sia autorizzata ad impartire ordini e a coordinare le
operazioni di conduzione e di manutenzione
Gli addetti autorizzati a prestare opera su impianti tecnologici:
Siano a conoscenza di tutti i potenziali pericoli esistenti all interno di una centrale termica
con generatori di vapore
Dispongano e siano istruiti all uso, nonché sensibilizzati circa la necessità dei mezzi
protettivi individuali
Siano adeguatamente addestrati circa le operazioni di pronto soccorso che devono essere
prestate a chi subisce un infortunio da elettricità
Siano informati circa l organizzazione aziendale che sottende alla chiamata dei mezzi di
pronto soccorso
CONDIZIONI DI SICUREZZA
La ditta dovrà operare nel rispetto delle condizioni e secondo le prescrizioni concordate tra il
responsabile del servizio prevenzione e protezione dell'istituto e la ditta sul DUVRI e nel piano
di sicurezza presentato.
È a carico della ditta manutentrice la funzione di terzo responsabile dell'impianto termico,
Legge n° 10 del 09/01/1991, in conformità al Regolamento d'Attuazione di cui al DPR n. 412
del 26/08/1993.
NORME UNI DI RIFERIMENTO
UNI 5462
UNI
UNI
UNI
UNI
UNI
UNI
31/12/1964 - Tubi di acciaio senza saldatura. Tubi per caldaie, per apparecchi e
per tubazioni di impianti termici ad alte temperature ed alte pressioni. Qualità,
prescrizioni e prove. (Codice ICS: 77.140.75)
8065
01/06/1989 - Trattamento dell'acqua negli impianti termici ad uso civile. (Codice
ICS: 91.140.01 91.140.60)
8854
31/01/1986 - Impianti termici ad acqua calda e/o surriscaldata per il
riscaldamento degli edifici adibiti ad attività' industriale e artigianale. Regole per
l'ordinazione, l'offerta e il collaudo. (Codice ICS: 91.140.10)
9028
31/01/1987 - Tubi compositi flessibili (e relativi raccordi metallici) per impianti
idrici e termici. (Codice ICS: 23.040.70)
10673
31/07/1997 - Impianti di riscaldamento ad acqua surriscaldata e vapore. Valvole
di regolazione. Caratteristiche e metodi di prova. (Codice ICS: 23.060.01
91.140.10)
7550
01/10/1985 - Requisiti delle acque per generatori di vapore e relativi impianti di
trattamento. (Codice ICS: 27.060.01)
7550 FA 1-93 01/04/1993 - Requisiti delle acque per generatori di vapore e relativi
impianti di trattamento. (Codice ICS: 27.060.01)
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UNI 8885
UNI
UNI
UNI
UNI
UNI
31/05/1986 - Definizione e classificazione degli impianti a recupero del calore da
effluenti aeriformi per produzione di vapore d'acqua. (Codice ICS: 27.220)
EN 26948
30/06/1993 - Scaricatori di condensa automatici per impianti a vapore.
Prove di produzione e delle caratteristiche prestazionali. (Codice ICS: 23.040.99)
EN 27841
30/06/1993 - Scaricatori di condensa automatici per impianti a vapore.
Determinazione della perdita di vapore. Metodi di prova (Codice ICS: 23.040.99)
EN 27842
30/06/1993 - Scaricatori di condensa automatici per impianti a vapore.
Determinazione della portata. Metodi di prova. (Codice ICS: 23.040.99)
9511-1 31/12/1989 - Disegni tecnici. Rappresentazione delle installazioni. Segni grafici
per impianti di condizionamento dell'aria, riscaldamento, ventilazione,
idrosanitari, gas per uso domestico. (Codice ICS: 91.140.40 91.140.01)
9953
31/03/1993 - Recuperatori di calore aria-aria negli impianti di condizionamento
dell'aria. Definizioni, classificazione, requisiti e prove. (Codice ICS: 27.220
91.140.30)
Nell allegato
elenco
sono
segnati
tutti
gli
impianti
di
riscaldamento
e
condizionamento della Sede e Sezioni oggetto del presente appalto.
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ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE
DEL PIEMONTE LIGURIA E VALLE D'AOSTA
ELENCO RESPONSABILI PER SOPRALLUOGO
Sede
TORINO
Via Bologna, 148 10154
C.so Brescia 53/A - 10153
Tel. 011 / 2686307-291
RUP Dott. Macaluso
ASTI
Viale Pilone, 113 14100
Tel. 0141/272858 -
Resp. Dott.ssa Mogliotti
CUNEO
Via S. Pertini, 11 12010
S. Rocco Castagnaretta
Tel. 0171/693985 -
Resp. Dott Pistone
NOVARA
Largo Donegani, 7 28100
Tel. 0321/697061 -
Resp. Dott. Fontana
VERCELLI
Via Cavalcanti, 59 13100
Tel. 0161/600267 -
Resp. Dott. Cazzola
LA SPEZIA
Via degli Stagnoni, 96 19100
Tel. 0187/507370 -
Resp. Dott. Ercolini
SAVONA
Via Martini, 6 17056 Legino
Tel. 019/862590 -
Resp. Dott. Arossa
Sezioni provinciali
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istituto zooprofilattico sperimentale del piemonte, liguria e valle d