PIR “Reti per lo sviluppo locale”
Costituzione delle Coalizioni e qualità delle proposte:
le fasi ed il percorso di accompagnamento ed orientamento
a cura di Vincenzo Lotà
Cosa sono i PIR
Il Complemento di programmazione del POR Sicilia
2000-2006 definisce i Progetti Integrati Regionali
come una specifica modalità operativa di attuazione
del Programma diretta a consentire che una serie di
azioni a titolarità e/o a regia regionale siano
esplicitamente collegate tra loro e finalizzate ad un
comune obiettivo di sviluppo.
Sono dunque volti ad assicurare un approccio unitario
nel conseguimento degli obiettivi del POR
Elementi caratterizzanti
• Iniziativa regionale: vengono attivati su iniziativa dell’
Amm.ne Regionale e si riferiscono ad ambiti territoriali o
tematici di livello regionale o subregionale;
• Intersettorialità: si configurano come una serie di azioni
intersettoriali finalizzate al raggiungimento di obiettivi di
sviluppo che si riferiscono a reti, filiere produttive, circuiti e
itinerari;
• Coordinamento: svolgono una funzione di coordinamento
di tutti gli interventi a supporto della progettazione integrata.
La strategia regionale per lo sviluppo locale
•Il CdP del POR Sicilia 2000-2006 prevede l’attivazione del PIR “Reti
per lo Sviluppo Locale” come la modalità più appropriata per rafforzare
l’approccio integrato– al fine di garantire il rispetto dei criteri di
integrazione e concentrazione delle operazioni da esso finanziate;
•L’Intesa Istituzionale di Programma, stipulata tra la Regione
Siciliana e il Governo Nazionale nel 1999 ha individuato tra i settori
prioritari di intervento da attuarsi attraverso la stipula di Accordi di
Programma Quadro (APQ) quello dello Sviluppo locale;
•L’APQ Sviluppo Locale, stipulato il 31 marzo 2003 (la proposta e il
documento tecnico di indirizzo erano stati adottati dalla Giunta
Regionale il 23 dicembre 2002) e prevede il cofinanziamento del PIR
per il conseguimento della strategia regionale per lo sviluppo locale
affidandogli espressamente l’obiettivo di “creare un quadro di
riferimento programmatico e legislativo per orientare, coordinare
e favorire un collegamento stabile fra tutte le iniziative di
sviluppo locale”
Strategia del PIR reti per lo sviluppo locale
OBIETTIVI
Obiettivo generale
Completamento e rafforzamento del sistema di progettazione
integrata per lo sviluppo territoriale
Obiettivi specifici
Rafforzamento del sistema della Progettazione locale
Ricomposizione del contesto
Completamento del quadro della progettazione integrata
Strategia del PIR reti per lo sviluppo locale
OBIETTIVI
Obiettivo generale
Completamento e rafforzamento del sistema di progettazione
integrata per lo sviluppo territoriale
Obiettivi specifici
Rafforzamento del sistema della Progettazione locale
Ricomposizione del contesto
Completamento del quadro della progettazione integrata
Strategia del PIR reti per lo sviluppo locale
OBIETTIVI SPECIFICI
1. Rafforzamento del sistema della Progettazione locale

valorizzare le esperienze positive emerse a conclusione della fase di
selezione definitiva, assicurando la massima diffusione territoriale delle
azioni trasversali presenti nei Progetti di sviluppo locale e potenziando
l’impatto di questi sul territorio regionale mediante azioni di rafforzamento
dell’efficienza, dell’efficacia e della capacità di innovazione dei Progetti
finanziati;

promuovere l’apertura territoriale dei singoli “sistemi locali“ mediante
interventi in grado di determinare nuove forme di aggregazione tra progetti
diversi (anche tra Pit e Gal/PIT/Patti, ecc) secondo logiche di filiera o approcci
tematici;

accrescere la partecipazione del
socioeconomico, come strumento
l’integrazione e l’efficacia dei Progetti;

rafforzare il partenariato e la condivisione di programmi, progetti ed
obiettivi .
partenariato
determinante
istituzionale e
per rafforzare
Strategia del PIR reti per lo sviluppo locale
OBIETTIVI SPECIFICI
2. Ricomposizione del contesto
verifica e promozione, attraverso azioni materiali e immateriali,
del livello di integrazione tra gli interventi, sia all’interno del
sistema di PI che tra quest’ultimo e gli altri strumenti di
progettazione e di programmazione dal basso
Strategia del PIR reti per lo sviluppo locale
OBIETTIVI SPECIFICI
3. Completamento del quadro della progettazione
integrata
valorizzazione dell’esperienza della progettazione dei PIT e
accompagnamento anche di quelli non ammessi alla fase di
selezione definitiva, attraverso il finanziamento di pacchetti di
operazioni strategiche, in grado di soddisfare obiettivi di
sviluppo prioritari nelle aree di riferimento e realizzare il
principio di integrazione su parti rilevanti del territorio regionale,
in modo da incrementare l’efficacia complessiva dei processi di
progettazione integrata
Strategia del PIR reti per lo sviluppo locale
LE AZIONI
Coerentemente con gli obiettivi sopra indicati, il PIR si articola
renelle seguenti tipologie di azioni:
A
AZIONI DI
SISTEMA
Volte all’implementazione di strumenti che
servono ad accrescere in modo strutturale la
capacità dei Soggetti locali di esercitare impatti
socioeconomici significativi sul territorio e di
agire sulle “variabili di rottura” identificate dal
QCS e dal POR.
B
Volte al collegamento e rafforzamento dei
legami tra i PIT e gli altri strumenti di
AZIONI DI
programmazione (negoziata e non) per lo
RICOMPOSIZIONE sviluppo locale, favorendo le sinergie tra le
azioni integrate di sviluppo dei vari
comprensori.
C
AZIONI DI
COMLETAMENTO
Azioni regionali di completamento del quadro
della progettazione integrata territoriale
Strategia del PIR reti per lo sviluppo locale
LE AZIONI
Tali azioni sono così articolate:
A
B
C
AZIONI DI
SISTEMA
AZIONI DI
RICOMPOSIZIONE
AZIONI DI
COMLETAMENTO
A.1
Supporto all’efficienza e all’efficacia del
sistema dei soggetti dello sviluppo locale
A.2
Progetti di “eccellenza” sul versante
dell’integrazione e della qualità progettuale
A.3
Qualificazione del partenariato territoriale
pubblico - privato
B.1
Coordinamento della programmazione
locale
B.2
Patti formativi locali
B.3
Marketing territoriale e pacchetti
localizzativi
C
Azioni regionali di completamento del
quadro della progettazione integrata
territoriale
Attuazione del PIR reti per lo sviluppo locale
MODALITA’
Il PIR si attuerà mediante:
• Accordi ai sensi dell’art.16 della L.R. 10/91
• Accordi di programma ai sensi del T.U. sugli Enti Locali
Attuazione del PIR reti per lo sviluppo locale
SOGGETTI REFERENTI
Sovrintende all’attuazione del PIR:
L’Autorità di Coordinamento (AdC)
costituita dai Dirigenti generali dei Dipartimenti responsabili delle
misure coinvolte nel PIR e presieduta dal Dirigente generale del
Dipartimento Programmazione.
L’AdC si avvarrà di un Dirigente con funzioni di Coordinatore,
supportato da un gruppo tecnico e da eventuali consulenze
specialistiche.
Può inoltre individuare i referenti responsabili per ciascuna azione.
La Coalizione Territoriale
La Coalizione è una forma associativa tra EE.LL. che già condividono
strumenti di programmazione negoziata e/o progettazione integrata (Patti
Territoriali, Contratti d’Area, PIT, Leader, PRUSST, Urban, PIOS, ed altre
iniziative di sviluppo locale formalmente riconosciute e operanti):
– assicura la dimensione territoriale del processo di programmazione e
di progettazione coinvolgendo gli operatori dello sviluppo locale,
– rimette in linea e garantisce il ruolo agli attori istituzionali e
socioeconomici, favorendo il processo di condivisione delle Proposte di
Progetti Pilota;
– costituisce il luogo attorno a cui si costruiscono e si approfondiscono
le progettualità nell’ambito del PIR.
Soggetti della Coalizione
Costituzione della coalizione
Le Coalizioni sono costituite per iniziativa di Enti Locali e si avvalgono
strumentalmente dei soggetti già operanti nella gestione/attuazione degli
strumenti di progettazione locale: Uffici Unici PIT, Agenzie Locali, Società di
Patto, Gal…
I soggetti responsabili individuati:
- Soggetto rappresentante dei proponenti il progetto
- Responsabile unico dell’attuazione
Nell’ambito della coalizione potrà inoltre essere organizzato un
Laboratorio Progettuale costituito dai soggetti già operanti nella
gestione/attuazione degli strumenti di progettazione locale di riferimento
della Coalizione con il compito di elaborare i Progetti Pilota
Tipologie delle Coalizioni
1
CoalizioneTerritoriale fra Enti Locali realizzata sulla base della
contiguità territoriale, di esperienze pregresse e di strumenti di
programmazione e progettazione locale condivisi.
2
Coalizione Territoriale costituita da aggregazioni fra territori non
contigui che si associano sulla base di caratteristiche tematiche
comuni, a partire da esigenze di connessione, messa in rete e
collegamento di realtà con caratteristiche simili, per tipologia o
filiera produttiva, per caratteristiche territoriali di contesto o per
caratteri della progettualità avviata.
Obiettivo del PIR come modalità di
costituzione delle Coalizioni
L’Avviso permette di individuare le direzioni di sviluppo prioritarie
delle Coalizioni in termini di:
– Governance dei processi di sviluppo locale, qualificazione e
valorizzazione delle risorse locali, marketing territoriale e
attrazione degli investimenti
– Temi e priorità già determinati e considerati comuni nei processi
di sviluppo locale, qualificazione e valorizzazione delle risorse
locali.
Qualità delle proposte progettuali
La qualità delle proposte dovrà:
•
Assicurare l’integrazione e la ricomposizione di diversi strumenti ed interventi di
sostegno allo sviluppo locale, nonché assicurare la coerenza con le priorità regionali
di cui all’art. 1, comma 4 dell’avviso;
•
Garantire il carattere innovativo delle strategie e degli interventi previsti dal Progetto
Pilota
Il carattere innovativo è definito:
dall’originalità delle soluzioni progettuali adottate;
dal rilievo dato ai temi di valore strategico e/o trasversale identificati
attraverso le priorità e le tematiche regionali;
dalle modalità di integrazione delle filiere produttive;
dalla capacità di combinare apporti e contributi tecnici diversi nella
progettazione ed attuazione degli interventi previsti;
dalla previsione di modalità di finanziamento del Progetto
(e delle sue
operazioni) basate sulla diversificazione
delle fonti e sull’innovazione;
dalla maggiore contribuzione di finanza esterna rispetto a quella
messa a disposizione dal PIR.
Tipologie di Progetti Pilota
Dagli elementi programmatici contenuti nel PIR risultano
identificabili due tipologie di Progetti Pilota:
•
Progetti Pilota di ricucitura - volti ad incrementare i collegamenti,
l’efficacia e l’integrazione tra gli strumenti della programmazione
locale;
•
Progetti tematici o di filiera - mirati ad integrare, rafforzare e
ricucire le filiere produttive, ambientali e culturali e/o le tematiche di particolare rilievo strategico o innovativo - emergenti dal
territorio, in connessione con le politiche di sviluppo locale in corso
di attuazione.
Ipotesi di contenuto del Progetto Pilota
Una individuazione,esemplificativa delle categorie di operazioni che potrebbe
caratterizzare i Progetti Pilota può essere così riassunta:
•
Infrastrutture (di dimensione proporzionata) utili al collegamento ed all’attrezzaggio
di itinerari turistici e culturali, centri storici, reti ecologiche, sistemi di artigianato
tradizionale, etc.;
•
Infrastrutture di dimensione proporzionata e regimi di aiuto utili ad integrare nel
territorio opere di media o grande dimensione (ad esempio: porti turistici, viabilità,
strutture logistiche, strutture culturali o per il tempo libero, etc.);
•
Azioni immateriali, relative ad esempio a marketing territoriale, promozione turistica,
servizi, soluzioni gestionali ed altre operazioni;
•
Azioni immateriali, relative ad esempio a manifestazioni culturali, recupero di
paesaggi rurali ed urbani, formazione, animazione e sensibilizzazione, sistemi
informativi, comunicazione, marchi, ecc, finalizzate a creare o consolidare
elementi di identità culturale dei territori;
•
Regimi di aiuto per imprese che offrono servizi in grado di
connettere e valorizzare patrimoni (ambientali e culturali)
recuperati, reti ed itinerari.
Le fasi ed il percorso di
accompagnamento ed orientamento
FEBBRAIO
COMUNICAZIONE
APPROFONDIMENTO
MARZO- APRILE
PREDISPOSIZIONE DELLA
PROPOSTA
4 MAGGIO
DATA DI SCADENZA
PER LA PRESENTAZIONE
DELLE PROPOSTE
PIR "Reti per lo Sviluppo Locale"
CRONOPROGRAMMA DEL PERCORSO ATTUATIVO DELL’ATTIVITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO ED ASSISTENZA TECNICA
TEMPI
2-8 febbraio
2005
9-20 febbraio
9 – 28
Febbraio
Marzo–Aprile
2005
Entro 4
maggio
FASI
Comunicazione
FINALITA’
OBIETTIVO
ATTIVITA’
Identificazione dei
fabbisogni di
accompagnamento e
di assistenza tecnica
Acquisizione scheda di
sintesi preliminare sulla
costituenda Coalizione e
sulla tematica del
Progetto Pilota
Incontri territoriali
con i promotori
delle coalizioni per
chiarire i contenuti
dell’Avviso
RESPONSABILI


DPRS
AA.TT. P.O.N.
A.T.A.S.
SOGGETTI DESTINATARI




Enti Locali
Province
Soggetti Responsabili di
strumenti di
progr.negoziata
Partenariato
socio-economico
Trasmissione al Dipartimento Programmazione da parte dei Soggetti Promotori le coalizioni della scheda di sintesi preliminare della costituenda
Coalizione e sulla tematica del Progetto Pilota
Approfondimento
Stesura delle
proposte
progettuali
Definire le attività di
AATT in relazione ai
fabbisogni individuati
Elaborazione Carta dei
Servizi delle AATT
Attività di
accompagnamento e
Assistenza Tecnica
secondo quanto
previsto dalla Carta
dei Servizi
 Promuovere la
creazione di reti tra i
soggetti dello Sviluppo
Locale
 Migliorare
l’integrazione e la
qualità degli interventi
di sviluppo
 Assicurare la coerenza
con le priorità regionali
Coordinamento
delle AATT per la
definizione dei
contenuti della
Carta dei Servizi



DPRS
Dip. Reg.
interessati
AA.TT. P.O.N.
ATAS

Incontri territoriali e
workshop,
seminari regionali e
sub-regionali


Soggetti rappresentanti
le coalizioni
Soggetti del partenariato
socio-economico
Soggetti Responsabili
della gestione ed
attuazione
Presentazione delle proposte di Progetto Pilota da parte del soggetto rappresentante la Coalizione
Scarica

PIR “Reti per lo sviluppo locale”