SEZIONE I 1. Premessa Dal 1° settembre 2000 gli istituti scolastici sono diventati Istituti autonomi; tale veste giuridica implica da un lato l’obbligo di osservare il regolamento di autonomia che disegna il panorama all’interno del quale si colloca ogni singolo istituto e dall’altro quello di elaborare in modo originale ed autentico il proprio Pian dell’Offerta Formativa. Il presente piano vuole evidenziare le scelte fondamentali adottate e praticate dall’IC6 Verona, in modo da affermare la propria identità culturale e progettuale. 2. Obiettivi Il nostro Istituto è stato pensato per far sì che l’alunno/a venga seguito/a con continuità in gran parte dell’arco di formazione personale, dalla più tenera infanzia alla preadolescenza. Fra gli obiettivi di questa organizzazione: a. garantire un’ efficace continuità educativa, b. permettere un’organizzazione più flessibile, c. porre le basi per rapporti scuola – famiglie e scuola – territorio più integrati e duraturi; d. realizzare il coordinamento dell’attività educativa e didattica di tutti gli insegnanti promuovendo un processo formativo unitario, attraverso la ricerca e il confronto di obiettivi, metodologie, valutazioni; e. promuovere percorsi educativi articolati fra conoscenze e competenze “il sapere e il saper fare”, in rapporto equilibrato, per promuovere un’autentica formazione; f. costruire curricoli che presentino le caratteristiche di essenzialità, di progressività, di flessibilità e di ricerca, facendo leva sia sulle risorse professionali dei docenti che sulla fattiva collaborazione delle famiglie; g. incrementare la validità dell’operato didattico attraverso il sistema valutativo, affidato ai docenti, e la valutazione di sistema sugli apprendimenti. L’obiettivo è quello di rendere la scuola un cantiere educativo stabile, che diventa scuola della comunità, punto d’ incontro e scambio felice delle più svariate potenzialità. 1 Grazie a questa caratteristica di stabilità e di unicità territoriale, l’esperienza umana e culturale delle giovani e dei giovani, anche nel nuovo scenario pluri-­‐culturale, può sperimentare l’educazione alla cittadinanza vera, radicale, perché condivisa fin dai primi passi. 3. I nostri principi L’Istituto Comprensivo n°6 basa la propria azione formativa sui seguenti principi: •
principio di inclusione La creazione di un ambiente sereno che favorisca l’integrazione di tutti gli alunni all’interno della scuola e che metta gli stessi al centro dell’azione didattica. •
principio della comunicazione La relazione comunicativa tra docenti e alunni e tra docenti e famiglie è curata sia nei modi formali che in quelli informali •
principio della continuità La natura di istituto comprensivo ha reso necessaria la continuità come integrazione dei percorsi formativi tra i diversi ordini di scuola e come cooperazione delle diverse risorse umane e materiali, nell’ambito di un percorso unitario nella Scuola di Base. •
principio della legalità La formazione di cittadini responsabili e rispettosi degli altri e dell’ambiente che li circonda, la correttezza dei comportamenti e dei ruoli da parte di tutti come effettivo modello educativo. •
principio della centralità delle alunne e degli alunni Il nostro istituto pone al centro dell’azione educativa: garantire l’acquisizione dei saperi fondamentali, rendendo gli alunni consapevoli della profonda gratificazione che deriva in ognuno dal sapere e dal saper fare, educare a servirsi degli strumenti di conoscenza e delle occasioni di esperienza. •
principio orientativo sviluppare l’autostima in un’ottica focalizzata all’orientamento al fine di una migliore percezione di sé, dei propri bisogni, dei propri limiti e delle proprie possibilità e potenzialità; favorire la formazione del senso di cittadinanza. SEZIONE II ORGANIZZAZIONE 4. Contesto L’Istituto Comprensivo N. 6 di Verona “Chievo – Bassona – Borgo Nuovo” si è formato attraverso due successivi accorpamenti: nell’anno scolastico 1999-­‐2000 dall’ unione della scuola secondaria di primo grado “Fainelli – Gandhi” con le scuole primarie “Camozzini” e “Dall’ Oca Bianca” , nell’ anno scolastico 2006–2007 dall’unione della scuola dell’ infanzia “Rodari” e della scuola primaria “Vilio” da un’ ulteriore aggregazione prevista dal nuovo piano di assetto scolastico del Comune di Verona. Il nuovo Istituto Comprensivo ha assunto una 2 denominazione che, oltre al numero 6, indica nel suo nome gli estremi della copertura territoriale: esso raccoglie, a vasto raggio, l’ utenza dei quartieri Borgo Nuovo, Chievo e Bassona, in pratica la zona Nord-­‐Ovest della città di Verona. 5. Territorio L’Istituto Comprensivo N. 6 di Verona “Chievo – Bassona – Borgo Nuovo” si è formato attraverso due successivi accorpamenti: nell’anno scolastico 1999-­‐2000 dall’ unione della scuola secondaria di primo grado “Fainelli – Gandhi” con le scuole primarie “Camozzini” e “Dall’ Oca Bianca” , nell’ anno scolastico 2006–2007 dall’unione della scuola dell’ infanzia “Rodari” e della scuola primaria “Vilio” da un’ ulteriore aggregazione prevista dal nuovo piano di assetto scolastico del Comune di Verona. . Il nuovo Istituto Comprensivo ha assunto una denominazione che, oltre al numero 6, indica nel suo nome gli estremi della copertura territoriale: esso raccoglie, a vasto raggio, l’ utenza dei quartieri Borgo Nuovo, Chievo e Bassona, in pratica la zona Sud-­‐Ovest della città di Verona. CHIEVO Il quartiere nell’ultimo decennio ha visto un’espansione legata a nuove lottizzazioni verso Boscomantico e verso il quartiere di Borgo Nuovo, fino a costituire con quest’ultimo quasi un’unica territorialità. Tuttavia l’utenza dei due quartieri è rimasta ben differenziata: alle famiglie radicate da molto tempo a Chievo, si sono uniti nuclei famigliari provenienti da altri quartieri e stranieri. Strutture scolastiche : Scuola primaria “G. C. Camozzini”,Scuola secondaria di primo grado “V. Fainelli-­‐Gandhi”, inoltre scuola dell’ infanzia “Angelica”; scuola dell’ infanzia, primaria e Centro di Formazione Professionale “Don A. Provolo”; Istituto Professionale Servizi Alberghieri “A. Berti”. BASSONA Territorio inizialmente diviso fra zona agricola e area industriale, oggi è prevalentemente residenziale, pur con una presenza di aree destinate ad attività economiche. L’edilizia è in moderata, ma continua espansione. Ci sono aree verdi, un parco giochi e un campo sportivo comunale. Per quanto riguarda l’utenza , è presente un numero notevole di famiglie originarie del luogo. Modesta è la presenza di famiglie di immigrati. Strutture scolastiche: Scuola dell’Infanzia “G. Rodari”, Scuola primaria “M. Vilio”. 3 BORGO NUOVO Il territorio negli ultimi anni è stato oggetto di interventi di riqualificazione sia edilizia che sociale, grazie anche ad importanti interventi da parte del Comune. Numerosi sono gli alloggi di edilizia pubblica che vedono un frequente ricambio di popolazione. L’utenza è composita con discreta presenza di immigrati accanto ai numerosi residenti storici. Strutture scolastiche: Scuola Primaria “A. Dall’ Oca Bianca”, Scuola secondaria di primo grado “Fainelli-­‐Gandhi”, inoltre scuole dell’ infanzia “Suore Dimesse” e “A. Dall’ Oca Bianca” (comunale), Istituto Superiore Statale “M. Sanmicheli”. 6. SCELTE ORGANIZZATIVE PER PLESSO E ORDINE DI SCUOLA 6.1 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ FAINELLI-­‐GANDHI” VIA PUGLIE 7/e 37138 CHIEVO-­‐VERONA TEL. 045 565602 FAX 045 572033 MAIL [email protected] ORGANIZZAZIONE L'organizzazione oraria delle classi è articolata su 5 o 6 giorni: − SETTIMANA LUNGA dal lunedì al sabato con orario 8.00-­‐13.00 4 − SETTIMANA CORTA dal lunedì al venerdì con orario 8.00-­‐13.50 (senza servizio mensa) dal lunedì al venerdì con orario MARTEDI'-­‐GIOVEDI' 8.00-­‐13.00 LUNEDI'-­‐MERCOLEDI' 8.00-­‐16.00 VENERDI' 8.00-­‐15.00 con possibilità di usufruire della mensa scolastica a carico dei genitori co sorveglianza da parte di un operatore esterno. DISTRIBUZIONE ORARIA SETTIMANALE DELLE MATERIE DISCIPLINA NUMERO ORE Italiano 6 Storia 2 Geografia 2 Scienze Matematiche 6 Inglese 3 2^ lingua comunitaria 2 Tecnologia 2 Arte e Immagine 2 Educazione Musicale 2 Educazione motoria 2 IRC 1 LINGUE STRANIERE E' obbligatorio oltre allo studio dell'inglese, quello di una seconda lingua comunitaria. E' possibile scegliere il Tedesco o il Francese 5 6.2 SCUOLA PRIMARIA CAMOZZINI DALL’OCA BIANCA VILIO Il tempo scuola offerto dall’IC6 si articola nel seguente modo: §
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tempo pieno a 40 ore settimanali (8-­‐16) , tempo modulare a 29.30 ore settimanali con 2 rientri pomeridiani e un tempo misto( solamente al plesso “A. Dall’Oca Bianca” ;un gruppo di alunni a 29.30 ore all’interno di una classe a 40 ore). Per gli alunni che, nello svolgimento di tali attività, vivono una situazione di particolare svantaggio, si provvede alla stesura di piani personalizzati, che presuppongono, al termine, prove di verifica differenziate. Per tutte le scuole Primarie il CURRICOLO OBBLIGATORIO si completa con le ATTIVITA’ AGGIUNTIVE (tempo pieno) (99 ORE ANNUE) LABORATORIO delle ATTIVITA’ ESPRESSIVE Possibilità di esprimersi con linguaggi non verbali in contesti particolarmente significativi ATTIVITA’ DELLA PROGETTUALITA’ Attività didattiche educative degli specifici 6 Progetti METODO di STUDIO Strategie cognitive e organizzative per acquisire una tecnica nello studio delle discipline Monte ore CLASSI PRIME I BIENNIO II BIENNIO 66 ore Lab. Lab. attività espressive attività espressive 33 ore Attivita’ dei Progetti Attivita’ dei Progetti Attività dei Progetti 33 ore Lab. attività espressive 33 ore Metodo di Studio Le attività previste, per un monte ore annuo di 99, potranno essere ripartite: •
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settimanalmente (3 ore alla settimana) a pacchetti da utilizzarsi nei momenti individuati dal piano annuale delle attività Le attività dei specifici Progetti, nelle classi a modulo, laddove possibile, entrano ad arricchire le materie curricolari. Nelle nostre scuole primarie è attivo un servizio di pre-­‐ scuola che prevede un contributo da parte delle famiglie. Il tempo scuola offerto dall’IC6 si articola nel seguente modo: tempo pieno a 40 ore settimanali (8-­‐16) , tempo modulare a 29/30 ore settimanali con rientri pomeridiani. 6.3 SCUOLA DELL’INFANZIA RODARI ORGANIZZAZIONE Orario Scuola dell'Infanzia Nella Scuola dell'infanzia “G. Rodari”, i bambini sono suddivisi in 3 sezioni di età omogenea. 7 Viene offerto il seguente orario di apertura: ORARIO ANNO SCOLASTICO 2015-­‐2016 Denominazione RODARI-­‐Via Bassone, 169 Orario ingresso 08,00-­‐08,55 Orario uscita 15,45-­‐16,00 15 minuti di pre scuola 15 minuti di post scuola gestito gestito dal personale ATA dal personale ATA Organizzazione delle attività N. 2 sezioni 2 docenti per sezione N. 1 sezione Attività specifiche per età Attività di sezione gruppi di età eterogenee dalle 08.00 alle omogenea: lun.-­‐ mart. -­‐ giov. -­‐ 09.00 ven. dalle 09.00 alle 12.00 2 docenti 1 insegnante di sostegno 1 operatrice socio-­‐sanitaria Progetti educativo didattici Attività di motoria una volta la settimana per ogni sezione Attività pomeridiane con gruppo bambini/e 4/5 anni di completamento dei progetti programmati e turnazione del riposo pomeridiano-­‐riposo pomeridiano per i bambini di tre anni. Attività di I.R.C. ed attività alternative il mercoledì. 7. LA SEGRETERIA Direttore dei servizi generali e amministrativi Dall’Art. 25 §5 del D.Lgs. 165/01: il dirigente scolastico “… è coadiuvato dal direttore dei servizi generali e amministrativi, che sovrintende, con autonomia operativa, nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi amministrativi ed ai servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il relativo personale”. Quindi il DSGA 8 sovrintende ai servizi generali, amministrativo – contabili; organizza l’ attività del personale ATA, nell’ambito delle direttive del Dirigente Scolastico; istruisce, predispone e formalizza gli atti amministrativo contabili. E‟ funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. Assistenti amministrativi Hanno competenza di gestione nelle loro aree di servizio che, nel nostro Istituto, sono sostanzialmente: contabilità, personale dipendente, didattica; ne curano, con autonomia operativa e responsabilità diretta, l’ aspetto organizzativo e amministrativo seguendone l’ andamento; forniscono tutte le informazioni richieste a coloro che ne abbiano titolo. Collaboratori scolastici Garantiscono l’ apertura degli edifici scolastici; la pulizia, la custodia e la vigilanza degli spazi scolastici e degli arredi; l’ accoglienza e la sorveglianza nei confronti degli alunni in momenti specifici; la collaborazione con insegnanti e segreteria. Accolgono le persone che entrano nelle scuole e danno loro le prime informazioni. Prestano ausilio materiale agli alunni portatori di handicap. SEGRETERIA via Puglie 7/e -­‐37138 Verona tel: 045 565602 fax 045 472033mail: [email protected] AREA DOCENTI AREA ALUNNI Orari di apertura Orari di apertura Dal Lunedì al Venerdì ore 8.00 – 13.30 Dal Lunedì al Venerdì ore 8.00 – 9.00 ore 12.30 – 13.30 Mercoledì ore 14.30 – 15.30 Sabato ore 8.00 –10.00 SEZIONE III DIDATTICA 8. Analisi bisogni educativi e criteri guida che caratterizzano il POF 9 Dal dialogo sviluppatosi negli anni tra scuola e famiglia, tra docenti di pari e diversi ordini scolastici è emersa la necessità di costruire una salda e sinergica Comunità educante dell’IC6 Verona, che risponda ai bisogni rilevati con didattiche attive, esperienze concrete e spendibili, spazi di espressione e comunicazioni personali. I bisogni educativi rilevati si possono declinare nelle seguenti azioni: •
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stimolare negli alunni la capacità critica come conoscenza attiva del mondo esterno; far acquisire agli alunni una sempre maggiore consapevolezza di se stessi; promuovere lo „star bene‟ dell’alunno nella scuola-­‐comunità educante; educare a valori come: “il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente” e “accettazione ed integrazione delle diversità”; sviluppare l’autostima in un’ottica focalizzata all’orientamento al fine di una migliore percezione di sé, dei propri bisogni, dei propri limiti e delle proprie possibilità e potenzialità; favorire la formazione del senso di cittadinanza.; orientare precocemente Il presente POF, tiene conto delle buone prassi sviluppate in questi anni e, pur salvaguardando la continuità della progettualità e delle collaborazioni col territorio e con le famiglie, in un’ottica di miglioramento costante e sperimentazione, individua 4 aree caratterizzanti la progettualità scolastica a cui fare riferimento. 8.1 Suddivisione aree. Le aree sono: • INCLUSIONE A) HANDICAP collabora con gli insegnanti di sostegno, con il personale USSL. Coordina accoglienza ed orientamento. B) DSA collabora con gli insegnanti che hanno in classe alunni diagnosticati, con il personale USSL. Coordina gli screening, la stesura dei PDP e i corsi di aggiornamento specifici. C) BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI coadiuva i docenti nello sviluppo di percorsi idonei a tutta la gamma dei bisogni che va dal disagio all’eccellenza. D) INTEGRAZIONE ALUNNI CITTADINI NON ITALIANI coordina il lavoro su alunni alloglotti, ne monitora le esigenze, cura i contatti con le famiglie e le agenzie esterne • CONTINUITA’ propone e coordina percorsi educativo-­‐didattici finalizzati all’accoglienza, alla continuità ad all’orientamento nei vari stadi del percorso scolastico • ORIENTAMENTO coordina e raccoglie le indicazioni emerse nella scuola primaria e promuove progettualità che aiutino alunni e famiglie alla scelta del percorso nella scuola secondaria di secondo grado. • POF aggiorna forma e contenuti del POF, controlla e monitora la realizzazione delle attività, cura lo studio sui curricoli in verticale ed il collegamento Scuola dell’Infanzia -­‐
Scuola primaria-­‐ Scuola Secondaria. 10 9. LA VALUTAZIONE La valutazione è intesa come un’azione continua, che si svolge per l’intero percorso scolastico, con strumenti diversi a seconda del fine e dell’obiettivo da valutare. Prove oggettive, dati delle osservazioni sistematiche, risultati dei test ed altre strategie di sperimentata efficacia contribuiscono ad attivare la valutazione formativa di processo e a supportare la valutazione sommativa finale. Essa è legata alla programmazione ed è improntata a criteri di oggettività, condivisione dei criteri fra insegnanti, chiarezza nel messaggio ad alunni e famiglie. Più precisamente, la valutazione d’ingresso ha lo scopo di individuare le condizioni iniziali degli alunni in rapporto alle abilità di base previste dalla programmazione sia del Consiglio di classe o team che dei singoli docenti; la valutazione formativa serve, invece, a conoscere, nel corso dell’anno, le competenze raggiunte dagli alunni-­‐ per l’attuazione di quanto programmato e per un eventuale recupero tempestivo-­‐; la valutazione sommativa finale valuta il grado di maturazione e di competenza raggiunto relativamente agli obiettivi educativi e didattici edi progressi compiuti nell’evoluzione personale. Alcuni momenti importanti di valutazione sono: •
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la valutazione analitica quadrimestrale, fatta da ciascun insegnante, e la valutazione globale, fatta collegialmente inoltre, alle risorse per la misurazione dei livelli di routine, si aggiungeranno quelle per la Valutazione del Servizio Scolastico (INValSI). Tale iniziativa, estesa a livello nazionale, prevede la somministrazione di prove nelle classi II e V della scuola primaria per le discipline di Italiano, Matematica. Ciò consente di avere un fattivo ed attendibile riscontro della situazione dell’Istituto a livello di apprendimento e di competenze degli alunni, la messa a confronto con quella delle altre Scuole del Veneto, d’Italia e delle 200 scuole simili per contesto socio-­‐culturale. Da qui lo stimolo per convalidare, integrare o modificare le nostre proposte didattiche. Valutazione delle competenze. L’IC 6 è impegnato dal 2013 nella formazione dei docenti per l’introduzione di una didattica per competenze e della conseguente valutazione . 10. INCLUSIONE 10.1 L’ integrazione degli alunni con disabilità Il nostro Istituto persegue da sempre la piena inclusione degli studenti disabili all'interno dell
a comunità scolastica, offrendo loro ogni possibile opportunità per raggiungere il successo for
mativo, a prescindere dalle loro diversità funzionali. Il confronto e l'accettazione quotidiana d
ella diversità infatti, da parte di docenti, alunni e genitori rappresenta un importante moment
o di crescita personale e sociale per ogni componente della nostra comunità. A tal fine, la scuola si pone alcuni obiettivi irrinunciabili, quali: 11 -­‐ il raggiungimento dell'autonomia personale; -­‐ il raggiungimento della conoscenza di sè; -­‐ la capacità di relazionarsi positivamente con gli altri; -­‐ la conquista di strumenti operativi di base linguistici e metodologici -­‐ il raggiungimento del pieno sviluppo delle potenzialità. In termini di competenze, nel caso degli alunni diversamente abili, la scuola cura in particolar modo la progettualità volta a conseguire le competenze relazionali e trasversali, attraverso pe
rcorsi individualizzati e/o personalizzati. Per ogni studente diversamente abile infatti, la scuol
a, in collaborazione con la famiglia e gli specialisti del servizio territoriale di Neuropsichiatria infantile, predispone un apposito Piano Educativo Individualizzato. Per rispondere adeguatamente ai bisogni degli studenti disabili e favorire lo sviluppo delle lor
o potenzialità, l' Istituto si avvale di insegnanti statali specializzati nell'attività didattica di sost
egno e, se necessario, di personale assistenziale. L'insegnante di sostegno è assegnato alle classi in cui sono presenti studenti diversamente abi
li con lo specifico compito di svolgere attività didattica "integrativa in favore della generalità degli alunni ed in particolare di quelli che presentano specifiche difficoltà di apprendime
nto" ( art. 9 DPR 970 del 31/10/1975). L'art. 6, comma 2 della L. 148/90. L'art. 13, comma 6 della Legge-­‐quadro 5/02/'92, n° 104 e L'art. 315, comma 5 del D.L. 16/04/94, n° 297 recitano: " Gli insegnanti di sosteg
no assumono la contitolarità delle classi in cui operano, partecipano alla programmazion
e educativa e didattica ed alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei co
nsigli di classe e dei collegi docenti". Gli interventi degli insegnanti di sostegno sono du
nque rivolti alla generalità degli alunni della classe in cui è inserito l'alunno disabile affinchè ne sia favo
rita l'integrazione attraverso la realizzazione di situazioni educative commisurate al tipo di disabilità. 10.1.1 Tecnologie e disabilità Le nuove tecnologie e i relativi programmi possono favorire la comunicazione, l’autonomia e in genere l’integrazione sociale dei soggetti diversamente abili. La possibilità di compensare, con un ausilio tecnologico, le funzioni compromesse in questi soggetti, con l’intento di rinforzarne l’autostima attraverso la facilitazione dell’apprendimento, riveste una notevole importanza educativo-­‐didattica, oltre che psicologica sotto il profilo sia individuale sia sociale. Parlare di scuola inclusiva significa, pertanto, considerare sia l’accessibilità dello spazio fisico sia il setting di apprendimento: questi due ambiti sono alla base della riflessione sui disturbi dell’apprendimento. Per i suddetti motivi, l’utilizzo in classe del computer portatile come mezzo per l’apprendimento di contenuti disciplinari specifici, grazie a software didattici predisposti e ambienti informatici ove simulare qualsiasi situazione (reale o ipotetica), permette a tutti gli studenti che presentano deficit e difficoltà di interagire costruttivamente con i compagni di classe e con i docenti. La possibilità di autocorrezione, la velocità di elaborazione, l’immediatezza del feedback e la correzione tecnicamente “pulita” sono fattori che facilitano e stimolano l’apprendimento. I software per l’apprendimento, le sintesi vocali, le 12 lavagne interattive multimediali (LIM), i netbook e i tablet creano una “rete integrata” che permette, grazie a linguaggi diversi e multimodali, di potenziare l’autostima dei soggetti con disabilità/difficoltà e favorire la loro autonomia. Una cultura accessibile non può fare a meno di materiali tecnicamente accessibili, i cui contenuti devono essere adeguati alle esigenze di chi studia. 10.2 L’integrazione degli alunni con difficoltà di apprendimento (DSA) Nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rientrano: Dislessia ( disturbo di lettura); Disortografia ( disturbo della scrittura dal punto di vista costruttivo) ; Disgrafia ( disturbo della scrittura dal punto di vista esecutivo); Discalculia ( disturbo del calcolo). Per gli insegnanti e per i genitori è importante conoscere quali siano le caratteristiche dei DSA e le difficoltà che questi bambini incontrano nel loro percorso scolastico. Ogni bambino ha una sua storia, i disturbi specifici di apprendimento sono un aspetto della persona che ha punti di forza, abilità, stili di apprendimento diversi che è importante conoscere per intervenire con percorsi individualizzati . I DSA sono disturbi evolutivi dunque si può migliorare se si interviene in modo efficace. Il Parlamento ha promulgato la legge n.170 del 8 ottobre 2010 relativa a “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” finalizzata a garantire il successo scolastico anche a questi bambini, legge che integra la normativa già esistente.A questa sono seguite le Linee Guida del Luglio 2011. La legge e le Linee Guida ribadiscono la necessità: di individuare precocemente i bambini con difficoltà di apprendimento nella letto-­‐scrittura ; di attuare attività di potenziamento ( e di inviare i bambini ai servizi socio-­‐sanitari , in accordo con la famiglia, per una eventuale diagnosi nel caso che tali attività non abbiano avuto esito positivo); di stilare un Piano Didattico Personalizzato in cui si individua il progetto di vita del bambino; di adottare misure compensative e dispensative nell’attività didattica con bambini/ragazzi con diagnosi di DSA ; di percorsi di formazione per dirigenti e insegnanti. Nel nostro Istituto ci sono insegnanti che si sono specializzate con un Master dell’Università di Verona, insegnanti che hanno partecipato a corsi di formazione dell’AID , del MIUR ed è presente la Funzione Strumentale DSA-­‐ ADHD Per individuare precocemente i bambini con possibile DSA ,nelle tre scuole primarie, da anni, viene attuato il progetto “Rilevamento precoce delle difficoltà di apprendimento”( ha sostituito il progetto “La Scuola fa bene a tutti” iniziato con AID alcuni anni fa) che vede coinvolte le classi prime e seconde ; tale attività prevede la somministrazione di prove ma soprattutto la progettazione ed attuazione di percorsi di potenziamento. A tal fine l’Istituto segue il Quaderno operativo frutto dell’accordo Stato-­‐Regione Veneto. Per un efficace invio ai servizi sanitari di zona l’ULSS 20 con l’UAT 7 di Verona ha definito un Protocollo che gli insegnanti dovranno seguire. 13 Una volta individuato il Disturbo specifico di Apprendimento le insegnanti concordano con la famiglia e lo specialista ,un progetto educativo che viene documentato nel Piano Didattico Personalizzato. Nell’anno scolastico 2015-­‐2016 il nostro istituto parteciperà ad un corso di formazione( ricerca-­‐azione) “Dislessia Amica” elaborato da AID(Associazione Italiana Dislessia) in accordo con MIUR che vedrà coinvolti 25 insegnanti . Per quanto riguarda gli alunni con Deficit dell’attenzione e iperattività ADHD , il nostro Istituto segue i protocolli del Ministero dell’Istruzione (prot. 4089 del 15/06/2010) e le indicazioni dell’USL di riferimento. Le insegnanti e la Funzione Strumentale DSA –ADHD seguono i corsi di formazione che , di volta in volta , vengono proposti sul territorio. 10.3 Bisogni Educativi Speciali All’interno dell’Istituto è previsto un concreto impegno programmatico, basato su una attenta lettura del grado di inclusività della scuola e su obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità delle prassi di inclusione negli ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie. Vengono stabiliti criteri e procedure di utilizzo “funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto a una logica meramente quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione condiviso con famiglie e servizi sociosanitari che recuperi l’aspetto “pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di competenza della scuola. Un’attenzione particolare viene data alla rilevazione delle eccellenze all’interno dell’istituto e all’attuazione di percorsi ad hoc finalizzati alla loro implementazione. Al fine di assolvere all’impegno programmatico per l’inclusione assume fondamentale importanza la partecipazione ad azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale. 10.4 Accoglienza ed inserimento scolastico di alunni non italiani Nel nostro Istituto, come in molti altri, si osserva il continuo incremento di iscrizioni di alunni/alunne provenienti da diversi paesi; si è quindi provveduto ad attivare una serie di iniziative per realizzare l’insegnamento dell’italiano-­‐ alfabetizzazione-­‐, oltre che un’adeguata accoglienza e una progressiva integrazione degli alunni/alunne in questione. I docenti, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, definiscono il necessario adattamento dei programmi di insegnamento per la facilitazione dell’apprendimento della lingua italiana come L2.Per l’attuazione di questo impegno didattico, si utilizzeranno di preferenza le risorse professionali dell’Istituto (DPR.394/99 cap. VII). Inoltre, potranno essere istituiti corsi di prima alfabetizzazione per gli alunni con nessuna o scarsa conoscenza della lingua italiana; in tal caso, se indispensabile, si richiederanno eventuali interventi esterni che affianchino il lavoro dei docenti. 14 11. Attività alternative alla religione cattolica La scuola garantisce la possibilità di scegliere attività alternative con docenti. 12. ATTIVITÀ DIDATTICHE COMUNI AI TRE ORDINI DI SCUOLA La didattica dell'Istituto Comprensivo segue una struttura in verticale, che coinvolge la scuola dell'infanzia e il primo ciclo di istruzione, a sua volta diviso in scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Le attività proposte agli alunni dei tre ordini di scuole, attività sia progettuali sia laboratoriali, sono le seguenti: Accoglienza/continuità/orientamento Accoglienza e inserimento alunne/i straniere/i; educazione interculturale Personalizzazione dei percorsi didattici Piano di inclusione per gli alunni BES Educazione alla convivenza, al rispetto per l'ambiente, alla legalità Apertura al territorio, geostoria Educazione espressiva (musica, teatro, arte) Educazione alla lettura, biblioteche scolastiche Uscite didattiche sul territorio Coinvolgimento attivo delle famiglie, patto di corresponsabilità Incontri per i genitori su temi di particolare rilevanza Olimpiade della matematica (primo ciclo d'istruzione) Sportello di ascolto per alunni, docenti e i genitori con la presenza di uno psicologo (primo ciclo di istruzione) − Sport a scuola (primo ciclo di istruzione: esperti esterni alla primaria, progetti specifici alla secondaria 1° grado) −
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Tali proposte educative si svolgono attraverso: −
didattica per competenze −
didattica laboratoriale −
classi aperte −
gruppi di livello (consolidamento, recupero e sviluppo) −
apprendimento cooperativo −
percorsi di recupero e rinforzo didattico −
tutoraggio tra pari −
rete con altri istituti del territorio −
laboratori CTI 12.1 SCUOLA DELL’INFANZIA “ Rodari” 15 La scuola dell'infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi che integra, in un processo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, del comunicare e del conferire significato da parte dei bambini. Attraverso le opportune mediazioni didattiche, riconosce come connotati essenziali del proprio servizio educativo: •
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la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti la valorizzazione del gioco in tutte le sue forme ed espressioni il rilievo al fare produttivo ed alle esperienze dirette con la natura, le cose, i materiali, l'ambiente sociale e la cultura Essa raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo collocandoli all'interno di un progetto articolato e unitario, che riconosce sul piano educativo la priorità del ruolo della famiglia e l'importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali e culturali. Il percorso educativo della scuola dell'infanzia utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento all'interno dei campi esperienziali, indicati di seguito, per trasformare le capacità del bambino in competenze. CAMPI D’ESPERIENZA Il corpo e il movimento I discorsi e le parole La conoscenza del mondo Oggetti, fenomeni viventi Numero e spazio Immagini, suoni, colori Il sé e l’altro Le competenze specifiche che fanno capo ai campi di esperienza saranno collegate anche alle competenze in chiave europea. Durante l'anno scolastico si effettuano periodiche verifiche sia dei progetti didattici, sia degli apprendimenti e competenze raggiunte attraverso l'osservazione occasionale e sistematica del comportamento dei/delle bambini/e e delle loro produzioni. Si prevede una valutazione collegiale di ogni progetto didattico, in modo che possa essere discusso, modificato e migliorato per il raggiungimento di esiti sempre più soddisfacenti. Nel percorso scolastico sono previsti anche l’I.R.C. e la materia alternativa. 16 12. 2 SCUOLA PRIMARIA “ Camozzini” , “Dall’Oca Bianca” e " Vilio" La scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado costituiscono il primo ciclo d’istruzione. Nella sua specificità, la scuola primaria costituisce un segmento formativo di fondamentale importanza, lungo il quale si forma e via via si consolidano le conoscenze e le abilità fondamentali per sviluppare le competenze necessarie ad apprendere lungo l’intero arco della vita ( Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012). La scuola primaria è articolata in un primo anno di raccordo con la scuola d’Infanzia e in due periodi didattici biennali. Il passaggio alla scuola secondaria avverrà in seguito a valutazione positiva al termine del secondo biennio. La programmazione dell’intervento educativo tiene conto in primo luogo delle esigenze formative degli alunni che, nella scuola primaria, fanno riferimento alla necessità di: •
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acquisire l’alfabetizzazione di base; sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee etiche e religiose; esercitare differenti stili cognitivi attraverso gli alfabeti di ciascuna disciplina; disporre di adeguati momenti e spazi dedicati all’attività fisica, motoria e sportiva; disporre di momenti specifici per l’attività individualizzata e di recupero; praticare un primo approccio significativo alle nuove tecnologie informatiche; entrare in contatto con una seconda lingua; introdurre al metodo di studio applicato in maniera trasversale. Nelle tre scuole elementari, “Camozzini” , “Dall’Oca Bianca” e "Vilio" le attività didattiche sono organizzate in modo da riservare a ciascuna disciplina di insegnamento un tempo adeguato. Inoltre, esse possono essere organizzate e svolte con modalità diverse, allo scopo di rendere più efficace l’intervento formativo: •
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“lezione” collettiva a livello di classe attività in piccolo gruppo attività per gruppi formati da alunni di classi diverse (classi aperte); interventi individualizzati Per gli alunni che, nello svolgimento di tali attività, vivono una situazione di particolare svantaggio, si provvede alla stesura di piani personalizzati, che presuppongono, al termine, prove di verifica differenziate. La personalizzazione dell’itinerario formativo avviene, inoltre, attraverso •
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l’articolazione flessibile del gruppo classe, con formazione di gruppi di alunni, adottando criteri anche diversi (gruppi omogenei, eterogenei, spontanei); l’integrazione degli alunni con difficoltà e l’organizzazione di iniziative di recupero e di sostegno nel quadro complessivo della flessibilità del gruppo classe, con l’individuazione delle forme migliori per rendere effettivi i diritti formativi degli allievi svantaggiati; pronta accoglienza degli alunni stranieri 17 12.3 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “Fainelli – Gandhi” All'interno del primo ciclo d'istruzione, nella scuola secondaria di primo grado, rispetto alla scuola primaria, si favorisce una più approfondita padronanza delle discipline e un'articolata organizazione delle conoscenze, con la finalità di elaborare un sapere sempre meglio integrato e padroneggiato. Attraverso le discipline di studio ed in ogni momento di vita scolastica, anche ricreativo, si perseguiranno gli obiettivi didattici che prevedono: •
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la crescita delle capacità di autonomia di studio e di lavoro il rafforzamento di positive interazioni sociali la conoscenza culturale e scientifica della realtà contemporanea l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle tecniche informatiche l’acquisizione di consapevolezze e di strumentalità adeguate in vista delle successive scelte Le competenze specifiche, sviluppate nell'ambito delle singole discipline, concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. La scuola secondaria di primo grado “Fainelli – Gandhi” è strutturata in un biennio e in un anno, il terzo -­‐ definito “ di orientamento”-­‐ al termine del quale gli studenti devono sostenere un Esame di Stato. A partire dall'anno scolastico 2015-­‐2016, una delle classi prime partecipa al progetto “I Care”, in rete con altre scuole di Verona: è dunque una classe sperimentale, che seguirà in modo specifico una didattica laboratoriale per la realizzazione di un percorso didattico che si svilupperà nel corso dell'intero anno. Il progetto a classe sperimentale proseguirà anche nei due anni successivi, fino alla conclusione del ciclo scolastico. Nel corso dell'anno saranno attivati inoltre un corso di latino, per i ragazzi delle classi terze che prevedono di frequentare un liceo, e alcuni laboratori pomeridiani con attività manuali e di informatica (progetto I Care). La scuola offre poi, in tre pomeriggi alla settimana, un'attività di doposcuola per lo svolgimento dei compiti assegnati nelle ore curricolari, in cui i ragazzi sono seguiti da alcuni volontari. Metodologia e didattica delle attività Con il termine “metodo” si intende la progettazione, la costruzione e la realizzazione di occasioni ed esperienze di apprendimento che tengano conto de: •
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la situazione di partenza dell’alunno; l’atteggiamento personale; gli stili cognitivi individuali; i contenuti e gli obiettivi fissati dai programmi; le risorse strumentali (materiale, documentazione, spazio, ambiente, mezzi). 18 Le varie esperienze educative si attuano sempre attraverso un’organizzazione didattica diversificata, in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo, alle modalità dell’operare dei vari docenti e alle varie situazioni in divenire, sia a livello ambientale che umano. Essa si sviluppa nell’arco del triennio curando la dimensione sistemica delle discipline, sviluppando competenze e conoscenze corrispondenti alla Programmazione prevista e alle attitudini degli allievi, considerando le opzioni delle famiglie, personalizzando il Piano secondo obiettivi specifici; la descrizione e la documentazione dei suoi percorsi ( anche attraverso il tutoraggio -­‐ancora in fase di ricerca e di studio-­‐ ) porterà a conseguire i traguardi previsti dalle Indicazioni Nazionali del 2012 I percorsi di lavoro dei docenti si avvarranno di metodologie in parte largamente sperimentate e, progressivamente, anche innovative, specialmente per quello che riguarda la didattica laboratoriale. Una buona parte della struttura didattica si baserà sulla lezione frontale, sul lavoro a gruppi misti o di livello, sull’attività di classi aperte, sui percorsi fortemente individualizzati, oltre che, come si è detto, sui laboratori. 12.4 Consolidamento, recupero e sviluppo La progettazione curriculare prevede, al suo interno, attività didattiche di consolidamento rivolte all’intera classe o a piccoli gruppi, per far acquisire con sicurezza le competenze. Si svolge inoltre, regolarmente, attività di recupero delle carenze degli alunni alla fine di ogni unità didattica. Le attività di sviluppo sono, infine, previste come momento di ricerca ed approfondimento, per quegli alunni che manifestino particolari attitudini ed interessi. 12.5 Orientamento In tutto l'arco dei tre anni le attività scolastiche, pur nella loro variegata molteplicità, dovranno confermare il loro valore formativo-­‐ orientativo; supporti didattici e veri e propri Progetti verranno predisposti ed aggiornati a livello d'Istituto per offrire ai ragazzi tutte le opportunità mirate al raggiungimento della capacità di costruire il proprio cammino con la consapevolezza delle proprie potenzialità. 12.6 Convivenza civile Diverse attività interdisciplinari e progetti (quali l’Educazione all’affettività, all’Interculturalità, all’Accoglienza, alla Diversità, l’Educazione alla Pace, l’Educazione stradale, il percorso di Orientamento e tutto l’indirizzo di Programmazione d’Istituto volto al rispetto di sé e dell’altro ) contribuiscono efficacemente a caratterizzare l’intero operato educativo come esercizio convinto alla Convivenza Civile. 13. ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA All'interno dell'Istituto Comprensivo le attività curricolari si integrano da diversi anni con progetti di particolare rilevanza. Essi offrono la possibilità di incontro con persone, ambienti e linguaggi nuovi costituendo occasioni formative uniche ed aprendosi al territorio e alle sue risorse. Alcuni sono comuni a tutte le Scuole Primarie dell’Istituto, altri sono differenziati per plesso e/o per ciclo. 19 Alla formazione contribuiscono inoltre le uscite sul territorio, i viaggi d’istruzione, la fruizione di spettacoli teatrali e la partecipazione alle iniziative che ciascun team/consiglio di classe docente programma ad inizio anno scolastico per le proprie classi. Ogni progetto, accompagnato da una scheda completa nella declinazione degli obiettivi, nella metodologia, nella documentazione e verifica, è parte integrante del Piano dell’Offerta Formativa. Progettualità relativa all’a.s. 2015-­‐16 Visti i traguardi e le priorità individuati nel Rapporto di Autovalutazione elaborato nell’a.s. 2014-­‐
15, relativi agli esiti scolastici, agli esiti nelle rilevazioni nazionali e alle competenze chiave e di cittadinanza Tenuto conto degli obiettivi di processo relativi alle seguenti aree, 1. Curricolo, progettazione e valutazione 2. Ambiente di apprendimento 3. Orientamento strategico e organizzazione della scuola 4. Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane 5. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Considerata la necessità espressa dal collegio di curare il recupero e il potenziamento del profitto degli alunni in special modo nell’ambito delle discipline scientifiche, Visto il fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali e del personale preposto alla cura e all’uso dello stesso Il Piano dell’Offerta Formativa si declina nei seguenti progetti SCUOLA DELL’INFANZIA Obiettivi di processo Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane e Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie 1.La mia estate 2.Il giornale murale 3.Raccontami ... ti racconto 4. Parole di tempo emozioni e ricordi 20 5. La scuola in festa Sportello per genitori e insegnanti con psicologa Priorità del Rapporto di Autovalutazione: Potenziamento ambito scientifico-­‐matematico 6.La nostra altezza misuriamo il mondo intorno a noi 7.Cerchio quadrato e triangolo: un anno insieme Competenze chiave 8.Scatole Azzurre 9.A scuola di Guggenheim 10.Giochiamo con il corpo SCUOLA PRIMARIA Obiettivi di processo: Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane e Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Sportello per genitori e insegnanti con psicologa e/o counselor Comunicare efficacemente con le famiglie Priorità del Rapporto di Autovalutazione: Potenziamento ambito scientifico-­‐matematico 1. Calcio e intelligenza numerica 2. Olimpiadi della matematica 3. La scienza a scuola 4. Cancro io ti boccio Competenze chiave 5. Musica d’insieme 6. Cantiamo sotto le stelle 7. Laboratori teatrali-­‐Letture animate 8. Laboratorio di lettura 9. Frutta nella scuola 10. Mani amiche-­‐Raccolta tappi 11. Calcio femminile 12. Educare attraverso il judo 21 Area dell’inclusione e dell’intercultura 13.Lions’ Kairòs ( riflessione sui concetti di uguaglianza e diversità) 14. La scuola fa bene a tutti: rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento 15. Laboratori CTI 16. Laboratori CESTIM 17. Accoglienza nuovi arrivi SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi di processo Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane e Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Sportello per genitori e insegnanti con psicologa e/o counselor Comunicare efficacemente con le famiglie Competenze chiave 1.Noi e gli altri ( educazione alla cittadinanza ) 2. Educare alla legalità 2 bis. non più reticolati nel mondo 2 ter. Educare alla salute 3.Corsi di strumento e canto moderno 4.Canto per me, per te, per noi 5.Laboratorio teatrale “Io e l’altro” 6.Filosofia per ragazzi 7.L’almanacco dell’orto dell’orco 8.A scuola MI coltivo 9.Nei dintorni 10.Biblioteche scolastiche 11.Certificazione lingua inglese/tedesca 12.In viaggio a Panama ( progetto in lingua tedesca) 13.Madrelingua inglese/tedesca/francese Priorità del Rapporto di Autovalutazione: Potenziamento ambito scientifico-­‐matematico 14.Giochi matematici 15.Progetto “Archimede” 22 16.Pitagora in tedesco 17.Disegnare il futuro 18.Potenziamento competenze matematiche su tutte le classi 19. Laboratori pomeridiani coding Area dell’inclusione e dell’intercultura 19.Tutor scolastico CESTIM 20.Metodo di studio alunni DSA Doposcuola 14 ALLEANZA EDUCATIVA CON I GENITORI La partecipazione e la collaborazione scuola-­‐famiglia è fondata sul rispetto dei ruoli e sulla fiducia reciproca. Esse trovano la loro prima realizzazione nelle occasioni di colloquio didattico-­‐educativo con gli insegnanti, formalizzate dalla SCUOLA DELL’INFANZIA in colloqui assembleari e individuali concordati con le insegnanti; dalla SCUOLA PRIMARIA in incontri bimestrali per colloqui e valutazione periodica e nelle assemblee di classe e nella SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO in due momenti: •
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nei colloqui generali pomeridiani in 2 incontri distribuiti nell’anno, nell’ora di colloquio che ogni insegnante fissa settimanalmente, in orario antimeridiano. Inoltre si prevede di incontrare i genitori ogniqualvolta, da una delle due parti, se ne ravvisi la necessità. Ai genitori viene offerta la possibilità di partecipare ad incontri pomeridiani o serali con esperti di Orientamento e di Educazione all’affettività; essi possono anche svolgere, come di legge, regolari Assemblee per discutere o prendere decisioni su problemi che possano sorgere nell’ambito scolastico. Quale emanazione dei rapporti tra il nostro istituto e le famiglie degli alunni e gli alunni stessi è stato formalizzato il “PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA” che verrà consegnato e firmato da ogni contraente all’inizio dell’anno scolastico. 14.1 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ E’ la dichiarazione, esplicita, partecipata e vincolante con la sua sottoscrizione, attraverso la quale si stabiliscono le priorità educative, i reciproci rapporti, i diritti e doveri che intercorrono tra l’Istituzione scolastica, la famiglia e l’alunno/a. Ciascuno secondo i propri ruoli ele proprie responsabilità. L’alunno/a si impegna a: •
frequentare tutte le attività didattiche con regolarità, partecipare attivamente al percorso scolastico, essere fornito del materiale necessario alle lezioni, applicarsi con serietà nello studio e nei compiti a casa, sfruttando tutti i vantaggi e le opportunità offerte dalla scuola; 23 •
rispettare il regolamento d’Istituto, arrivare puntuale a scuola, utilizzare correttamente le strutture e gli strumenti della scuola senza danneggiarli, comportarsi con rispetto, disponibilità e collaborazione nei confronti degli insegnanti, dei compagni e del personale della scuola La scuola si impegna a: •
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offrire un ambiente sereno, sicuro, e ben organizzato; elaborare una programmazione didattico-­‐educativa che armonizzi il progetto formativo della scuola con la fisionomia delle singole classi e sia coerente con la specificità delle discipline e con gli orientamenti e le scelte individuali operate; esplicitare gli obiettivi, le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione relativi a tutti i curricoli di studio; informare tempestivamente dei progressi e dei risultati di ogni alunno, nonché di eventuali problemi comportamentali o inerenti il percorso di apprendimento; I genitori si impegnano a: •
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conoscere l’offerta formativa ed esprimere pareri e proposte; collaborare con la scuola per il raggiungimento degli obiettivi didattici ed educativi; rispettare a far rispettare dal/dalla proprio/a figlio/a le regole dell’Istituto, consapevoli delle proprie responsabilità educative; favorire l’autonomia e il senso di responsabilità del proprio/a figlio/a educare al rispetto ed alla cura della persona sia nell’igiene che nell’abbigliamento, decoroso e adeguato all’ambiente scolastico. contribuire con le proprie competenze, professionalità, e con i propri mezzi al raggiungimento di tali obiettivi. 15. Patto Educativo di Corresponsabilità territoriale Nel corso dello scorso anno scolastico è stato messo a punto con le diverse agenzie che convergono a livello educativo nel territorio dell’IC6 e i genitori un manifesto educativo finalizzato alla stipula di un Patto Educativo di Corresponsabilità territoriale. 15.1 MANIFESTO EDUCATIVO Diritti e doveri nel campo dell’istruzione e della formazione La realtà scolastica dell’IC 6 offre ai cittadini la possibilità concreta di percorsi educativi e formativi dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. Alla base delle specifiche scelte educative, organizzative e operative di ciascuna istituzione scolastica ci sono valori condivisi: a) la scuola promuove la conoscenza e l’integrazione tra tutti i bambini/ragazzi e bambine/ragazze, il superamento dei pregiudizi e la crescita comune dei giovani, evitando divisioni e discriminazioni; b) i processi di insegnamento, adeguati all’età e agli indirizzi di studio, sono attivati nel rispetto delle scelte valoriali, religiose, culturali delle famiglie e dei giovani stessi, sulla base di proposte educative e didattiche coerenti e funzionali alla realizzazione delle Indicazioni fornite dal Ministero dell’Istituzione, dell’Università e della Ricerca. 24 L’istituzione scolastica si impegna a presentare alle famiglie e agli allievi il Piano dell’offerta formativa e il Patto educativo di corresponsabilità territoriale, allo scopo di informare circa le scelte educative, didattiche, metodologiche e organizzative della scuola, inserita in un contesto ambientale ben determinato che condivide uno stile educativo e si impegna a promuoverlo e a diffonderlo nelle specifiche situazioni di vita quotidiana. La responsabilità e il compito educativo dei bambini/ragazzi e delle bambine/ragazze , dei giovani sono prerogativa in primis della famiglia, e poi delle altre istituzioni presenti nel territorio: la scuola, le Parrocchie, il Comune con l’Assessorato all’Istruzione e la Circoscrizione, l’ASL locale e dai vari Enti e dalle molte Associazioni Sportive e di volontariato che animano la vita dell’intera Comunità. Le azioni di tutte queste realtà sono legate da fili rossi, impercettibili quanto solidi, che le collegano sulla base di “Nodi valoriali” da cui essi si dipanano. la Comunità territoriale: a) è uno spazio collettivo che appartiene a tutti gli abitanti residenti, che hanno il diritto di trovare le condizioni sociali, economiche culturali, educative e formative necessarie perché venga rispettata la dignità di tutti e di ciascuno e garantita la qualità della vita. b) è unita da un dovere di mutua solidarietà che sta alla base dello sviluppo e della qualità dei servizi pubblici. c) attraverso le istituzioni preposte al compito, garantisce il diritto all’istruzione dei bambini, dei ragazzi e dei giovani in età scolare, incoraggia molto la formazione per gli adulti e contribuisce ad innalzare il livello culturale della cittadinanza; d) mette a disposizione di tutti, con pari condizioni di accesso, spazi e centri scolastici, educativi sportivi, culturali, sociali, in un contesto di coesione sociale fondato sul rispetto e sulla condivisione dei valori democratici. d) si fa carico delle azioni di prevenzione di ogni forma di dipendenza e di atti di violenza fisica e psicologica, di manifestazioni e atteggiamenti di bullismo tra i giovani, anche ricorrendo ad iniziative di controllo del territorio, di informazione verso i giovani e le loro famiglie, di attività socializzanti e promozionali verso il tempo libero e la loro partecipazione alla vita della Comunità. e)si impegna anche a facilitare lo scambio di informazioni tra cittadini autoctoni e immigrati, incoraggiando la reciproca conoscenza personale e delle rispettive culture; il valore dell’accoglienza, dell’integrazione sono alla base delle azioni di sviluppo della Comunità stessa, in relazione ai bisogni e alle necessità di tutti i cittadini. Le Istituzioni, gli Enti e le Associazioni, pubbliche e private, che si riconoscono nei valori espressi nel Patto educativo di corresponsabilità, si impegnano a: 1. accogliere nei loro Statuti e/o regolamenti interni il principio della corresponsabilità educativa, in accordo con le Istituzioni, gli Enti e le Associazioni che sottoscrivono il Patto educativo di corresponsabilità a livello territoriale; 2. applicare coerentemente tale principio nelle attività aventi scopi educativi e formativi; 3. informare gli altri Enti e/o Istituzioni firmatarie del Patto Educativo di corresponsabilità territoriale su eventuali comportamenti e/o condotte disciplinari di giovani che li frequentano; 25 4. progettare e/o organizzare iniziative interistituzionali aventi carattere di prevenzione di comportamenti riprovevoli e di promozione di situazioni positive per i giovani stessi sul paino sociale, ludico, culturale, sportivo, ecc.; 5. coinvolgere responsabilmente i genitori dei ragazzi e/o dei giovani che assumono atteggiamenti violenti verso se stessi e gli altri compagni, oppure che si rendano responsabili di danni all’arredo e alle strutture ed attrezzature di scuole, palestre, impianti sportivi e dell’arredo urbano; 6. promuovere iniziative di coinvolgimento dei ragazzi e dei giovani stessi in ricerche e/o indagini circa le problematiche esistenziali dei giovani delle Comunità territoriali ; oppure promuovere concorsi e/o iniziative perché i giovani del territorio possano esprimere le loro attese, le loro prospettive, i loro sogni, la loro rabbia e insoddisfazione verso aspetti della vita quotidiana nel contesto territoriale; 7. offrire ai giovani le opportunità e le occasioni perché possano diventare protagonisti di loro scelte e/o azioni in relazione al contesto territoriale (es. progetti, rappresentazioni, concerti musicali, produzione di CD o DVD). Ai responsabili delle varie Istituzioni , degli Enti e delle Associazioni presenti nel gruppo di confronto si chiede, coerentemente con quanto indicato nel Patto Educativo di Corresponsabilità di: a) concordare a livello territoriale gli orari per iniziative di carattere ludico sportivo allo scopo di evitare sovrapposizioni e soprattutto per offrire nell’arco della settimana e nei vari periodi dell’anno scolastico e solare una distribuzione più funzionale al coinvolgimento e alla partecipazione dei giovani. Sarebbe auspicabile la progettazione di territorio delle opportunità formative in campo sportivo; b) farsi promotori di iniziative formative per la produzione di giornali scolastici e/o parrocchiali e/o di gruppi sportivi e di volontariato con l’obiettivo di diffondere il più possibile le notizie relative alla vita dei giovani presenti sul territorio; c) avviare una programmazione territoriale sugli eventi e sulle manifestazioni tese a coinvolgere i giovani in esperienze positive sul piano della solidarietà e del volontariato. 16. RISORSE UMANE E MATERIALI 16.1 Organico personale docente Qualifica •
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Numero Dirigente scolastica Docenti Scuola infanzia G. RODARI 8 Posto comune 7 Posto sostegno 1 Totale docenti scuola infanzia •
Docenti Scuola primaria G.C. CAMOZZINI -­‐ A. DALL’OCA BIANCA -­‐ M.VILIO Posto comune 44 26 Posto inglese 1 Posto sostegno 7 Totale docenti scuola primaria •
52* Scuola secondaria 1^ grado V. FAINELLI-­‐GANDHI Posto discipline 22 Posto sostegno 5 •
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Totale docenti scuola secondaria 27* Totale docenti 97* 16.2 Organico personale ATA •
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Direttrice dei servizi (DSGA) Personale Amministrativo Personale utilizzato Personale ausiliario Scuola infanzia G. RODARI Personale ausiliario Scuola primaria G.C. CAMOZZINI Personale ausiliario Scuola primaria A. DALL’OCA BIANCA Personale ausiliario Scuola primaria M.VILIO Personale ausiliario Scuola secondaria 1^ grado V. FAINELLI 8 Totale personale ausiliario 17 Totale personale 124 * Alcune/i insegnanti e ausiliari/ie lavorano in due sedi, per cui il numero totale non corrisponde alla somma dei parziali 16.3 Disponibilità di aule normali, speciali ,di laboratori (Sandra) RODARI: 3 aule normali (classi), 1 laboratorio per attività,1palestrina; 1 salone polifunzionale. CAMOZZINI: 9 aule normali (classi); 1 biblioteca;1palestrina;1aula sostegno; 1 aula musica; 1 laboratorio informatico. ANGELO DALL’OCA BIANCA: Seminterrato: palestra, aula per laboratori attività capienza doppia; Piano terra : aula biblioteca; aula polifunzionale con Lim; aula normali ( classi9 1 aula di attività alternativa; aula di sostegno: Primo piano: aule chiuse 4 di cui 1 con lim; 2 aule sostegno, 6 aule normali (classi); aula attività alternativa; aula biblioteca; 27 VILIO: 5 aule normali (classi), 1 con Lim ,1 laboratorio; 1 palestra; 1 laboratorio informatico; 1 biblioteca. FAINELLI -­‐ GANDHI: 10 aule normali (classi 1 piano rialzato 10 primo piano); 4 aule sostegno (2 piano rialzato-­‐2 primo piano)1 auditorium (piano rialzato); 1palestra; 1 aula arte 1 aula Lim; 1 biblioteca 16.4 Strutture messe a disposizione di enti e/o privati Aule per doposcuola ACLI Palestre per attività delle Società Sportive 16.5 Collaborazioni con enti e soggetti del territorio La scuola si avvale poi della collaborazione dei seguenti Enti: III Circoscrizione Ovest, che propone, sostiene, organizza attività culturali, educative e didattiche USSL 20, C.e.r.r.i.s., Servizi Sociali e Centri Diurni per la prevenzione del disagio giovanile e per il recupero di ragazzi con difficoltà; Sportello d’ascolto per il bullismo presso l’UST di Verona, che opera in sostegno di alunni, genitori e scuola per la prevenzione del bullismo; Assessorato all’Istruzione del Comune di Verona, che organizza visite a industrie, laboratori artigianali e ambienti naturali; CARIVERONA finanziamenti a progetti A.m.i.a. che organizza visite ai propri impianti, interventi di esperti a scuola e propone concorsi con lo scopo di creare nei ragazzi una coscienza ecologica; Corpo dei Vigili Urbani che, a richiesta, mediante interventi specifici, offre un’utile collaborazione per l’insegnamento dell’Educazione Stradale; Fondazione Arena, che offre la possibilità di assistere a concerti e scoprire "luoghi e segreti" degli spettacoli lirici; Fondazione San Zeno offre il finanziamento a progetti di rete Associazione musici di Santa Cecilia,che si propone di formare e far crescere i talenti degli allievi A.I.R.C. Sensibilizzare alla ricerca L’Ancora, progetto “primo lavoro” Musei di Verona (Museo di Storia Naturale, Museo di Castelvecchio, Museo Archeologico, Palazzo Forti, Comitato per la Celebrazione di San Zeno) che offrono la possibilità di effettuare visite guidate e percorsi didattici particolarmente curati ed accattivanti per i ragazzi; CESTIM, associazione per l’integrazione degli alunni stranieri; Lingue senza Frontiere, che organizza campus estivi nelle lingue comunitarie. 16.7 Partecipazione a RETI 28 L’IC6 Verona è •
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scuola sede del C.T.S. (Centro Territoriale di Supporto-­‐ condivisione e buone pratiche) partecipa con attività espressive all’interno delle classi alla Rete C.T.I. Verona Ovest (Centro Territoriale Integrazione alunni con disabilità) •
scuola capofila rete “MUSICA D’INSIEME” •
scuola capofila BANDO L.113/91 potenziamento insegnamento matematico, scientifico, tecnologico •
Inserita nelle RETI PER LE NUOVE INDICAZIONI: a) Scuola Consapevole (IC Stadio-­‐ Borgo Milano) b) Valutare per competenze (IC 19) c) Geostoria (IC 14) •
Rete TANTE TINTE •
RETE SIRVESS Sicurezza per le scuole •
Rete IC2 con il progetto “DISEGNARE IL FUTURO” 16.7 Piano formazione docenti Corsi mesi settembre-­‐ottobre 2015 1. Convegno sull’Autismo presso l’Università di Verona 2. Corso “Scuola inclusiva” tenuto dalla dott.ssa Brugnoli ,referente Don Calabria, presso scuola Pacinotti IC Stadio-­‐ Borgo Milano 3. Corso “come gestire le relazioni con i genitori” tenuto dalla Dott.ssa Bertazzoni presso Scuola Fainelli IC6 Verona 4. Corso DSA tenuto dal dott. BRighenti responsabile centro NPI presso Mercato Ortofrutticolo di Verona 5. Corso Matematica analogica tenuto da prof. Bortolato presso Scuola Fainelli IC6 Verona 6. Corso “Geo-­‐Storia” presso l’Università diVerona 7. Corso Autismo organizzato dal CTS Corsi a cui parteciperanno i docenti durante lanno scolastico 2015-­‐16 8. Progetto CLIL corso per docenti Secondaria presso IC19 9. Corso Dislessia amica promossa dall’ AID , saranno coinvolte 5 classi per istituto e parteciperanno 20 insegnanti 10. Gruppo di lavoro al Curricolo Verticale con Rete didattica Consapevole 11. Gruppo di lavoro Certificazione delle Competenze con Rete IC19 12. Formazione e sperimentazione progetto “Disegnare il futuro-­‐I CARE” 13. Corso sul pensiero computazionale di CODING 14. Rete CLIL 15. Rete Certificazione delle competenze 16. Rete “Scuola consapevole” 29 16.9 RISORSE FINANZIARIE Tipo Erogato da Finalità Finanziamento per la Ministero, in base al Attuazione del Piano numero degli alunni e dell’offerta formativa degli insegnanti (POF) Finanziare attività che arricchiscono l’offerta formativa; tali attività possono essere fatte in orario scolastico od extrascolastico, dagli insegnanti della scuola o con interventi di esperti esterni; un capitolo di queste entrate viene ad essere utilizzato per la formazione del personale Fondo dell’ Istituzione Ministero, in base al Finanziare progetti e attività didattiche Scolastica numero degli insegnanti anche con compensi al personale e ATA Fondo per Funzionamento Legge 23/96 il Ministero assegnato in Acquistare materiali necessari per il base al numero delle funzionamento della scuola classi e ai tempi-­‐scuola Comune di VR Per la Scuola Primaria: spese di cancelleria e per funzionamento ufficio, materiale di pulizia, assistenza scolastica, oneri finanziari, facile consumo, spese postali, materiali scolastici e sussidi. 3^ Circoscrizione, Finanziare progetti didattici Famiglie, Attività integrative Legge 448/27 Altro 30 REGOLAMENTI ISTITUTO COMPRENSIVO N.6 "CHIEVO-­‐ BASSONA-­‐ BORGO NUOVO REGOLAMENTO DOCENTI DELL'ISTITUTO 1. I docenti devono essere a scuola 5 minuti prima dell'inizio del loro orario di servizio (art.29 comma 5). In caso di legittimo impedimento a presentarsi al lavoro devono: a. comunicare l'assenza tempestivamente e comunque non oltre l'inizio dell'orario delle lezioni (art.17 comma 10). b. recapitare o spedire a mezzo raccomandata A/R il certificato medico entro 5 giorni (art.17 comma 11) L'istituzione scolastica, oppure l'amministrazione di appartenenza o di servizio può disporre, sin dal primo giorno, il controllo della malattia(art.17 comma 12). La segreteria, passati 3 giorni da quello in cui si è verificata l'assenza, se non ha ricevuto quanto previsto dai succitati articoli del CCNL, provvederà come suo obbligo a comunicare alla DPT di Verona l'accaduto per i provvedimenti conseguenti. 2. l'insegnante della prima ora deve accogliere gli alunni all'entrata al suono della prima campanella (7.55), accompagnarli con ordine nelle rispettive classi ed iniziare la lezione al suono della seconda campanella (8.00). Al termine delle lezioni i docenti devono accompagnare con ordine gli alunni all'esterno della scuola. 2 bis. I docenti di scuola primaria si dovranno assicurare della presenza dei genitori o di altre persone delegate al ritiro dei bambini. Solo in caso di richiesta scritta della famiglia gli alunni/e potranno uscire autonomamente dalla scuola. 2 tris. I docenti della scuola dell'infanzia al termine delle lezioni affideranno l'alunno ai genitori in classe. 3. Gli insegnanti della prima ora controllano la regolarità delle giustificazioni e annotano sul registro di classe le assenze. Ripetute assenze e ritardi vanno segnalati alla famiglia e, se persistono, al capo di istituto. 4. Prima dell'inizio dell'orario di servizio, gli insegnanti sono tenuti a prendere visione del librone contenente le circolari e la sostituzione dei colleghi assenti. Tutte le circolari devono essere firmate per presa visione. 5. L'insegnante coordinatore di team e di classe deve verificare che le comunicazioni alle famiglie vengano puntualmente date e firmate. 6. Il cambio dell'ora deve avvenire in modo sollecito da parte di tutti i docenti. 7. Durante le lezioni gli insegnanti non devono allontanarsi dalla classe, in caso di necessità devono chiedere la collaborazione alla sorveglianza al personale ausiliario. 31 7 bis. Gli insegnanti che necessitano di materiale didattico durante l'ora di lezione devono rivolgersi al personale collaboratore scolastico. 8. Gli alunni non devono essere allontanati per motivi disciplinari dall'aula. Eventuali problemi vanno segnalati alla D.S. o ai suoi collaboratori. 9.I trasferimenti delle singole classi in palestra, in mensa o nelle aule speciali devono avvenire con l'accompagnamento dell'insegnante o del personale ausiliario. 10. Durante l'intervallo e la pausa mensa gli insegnanti devono vigilare con attenzione gli alunni, distribuendo la loro presenza in modo da avere il controllo di tutti gli spazi utilizzati. Eventuali infortuni vanno prontamente segnalati con l'apposito modulo di dichiarazione firmato dall'insegnante che sorveglia e da chi ha potuto vedere quanto successo. 11. I docenti devono tenere aggiornato il registro di classe e il registro personale che in qualsiasi momento può essere controllato dalla D.S. 12. In caso di assenza di un docente durante la mensa e la ricreazione gli alunni senza insegnante saranno sorvegliati dai docenti in servizio. 13. ai docenti è vietato: •
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fumare in tutti i luoghi della scuola (legge 16/01/2003 n°3) usare il telefono cellulare durante le attività didattiche e le riunioni degli organi collegiali. La Dirigente Scolastica Mariangela Persona REGOLAMENTO PER UNA SERENA CONVIVENZA SCUOLA DELL'INFANZIA "RODARI" Per il buon funzionamento dell'attività giornaliera è necessario osservare le seguenti regole: 1. La scuola non è responsabile degli alunni oltre l'orario delle lezioni, si raccomanda di attenersi all'orario di entrata e uscita. L’ uscita intermedia è dalle 13.00 alle 13.30. 2. Nel caso di visita medica o altro, l’orario di entrata viene posticipato entro e non oltre le 10.00, con preavviso telefonico e permesso scritto all’atto dell’arrivo . 3. Ad ogni ritardo i genitori dovranno firmare un modulo prestampato e dopo tre ritardi ci sarà un richiamo da parte della Dirigente Scolastica. 4. Durante le assemblee, i colloqui o le riunioni i bambini non possono rimanere incustoditi sia negli spazi interni che esterni dell'edificio scolastico. 5. Per motivi di sicurezza i/le bambini/e sono consegnanti esclusivamente ai genitori e a persone adulte con autorizzazione scritta da parte del genitore e conosciute dall'insegnante (non è possibile affidare i bambini /e a minorenni). 6. Le assenze devono essere comunicate telefonicamente alle insegnanti di sezione. Per assenze di malattia superiori a 5 giorni (compresi sabato e la domenica) occorre presentare il certificato medico il giorno stesso del rientro. 7. Le assenze per motivi di famiglia, oltre i 5 giorni, devono essere comunicate anticipatamente alle insegnanti per iscritto. 8. Qualora i/le bambini/e accusassero malori a scuola i genitori saranno tempestivamente informati telefonicamente. 32 9. Coloro che usufruiscono del servizio di trasporto, in caso di assenza del bambino/a, sono tenuti ad avvisare l'autista telefonicamente (presso la scuola è possibile avere il recapito telefonico). 10. Si consiglia di vestire i/le bambini/e in modo pratico, è opportuno che indossino indumenti comodi (es. scarpe con velcro) al fine di agevolarli nelle attività scolastiche. 11. Poiché gli ambienti sono riscaldati si consiglia di non vestire i/le bambini/e con indumenti o calzature troppo pesanti. 12. Per motivi di igiene ed esigenze didattiche i/le bambini/e dovranno arrivare a scuola avendo già consumato la prima colazione. Tra le 9.00 e le 9.30 i/le bambini/e mangeranno frutta o yogurt. Alle 12.00 si svolgerà il pranzo e la merenda verrà consumata alle 15.15 circa. Il servizio di mensa scolastica è gestito dal Comune di Verona, per informazioni o chiarimenti si può contattare l’Ufficio rette di via Bertoni, tel 045 8079626, fax 045 8079640. Le richieste di vitto per intolleranze ai cibi devono essere accompagnate da certificato medico che verrà consegnato ogni anno in originale presso la segreteria dell’Istituto.Le richieste di vitto particolare per motivi etico-­‐
religiosi, devono essere accompagnate da apposita richiesta scritta del genitore. Eventuali alimenti forniti per festeggiare compleanni o ricorrenze dovranno essere confezionati e recanti la data di scadenza. Per comunicazioni giornaliere i genitori possono telefonare alle insegnanti dalle 11.45 alle 12.30 per non disturbare lo svolgimento delle attività didattiche. 13. Nel momento dell’entrata e dell’uscita da scuola ci potranno essere solo brevi scambi di informazioni; per altri chiarimenti le insegnanti sono disponibili dalle 17.30 alle 18.00, previo appuntamento, nei giorni che saranno comunicati alle famiglie. Nel corso dell’anno sono previsti incontri assembleari e colloqui individuali tra insegnanti e genitori. Duranti tali incontri i genitori sono pregati di non farsi accompagnare dai figli per motivi di sicurezza e di opportunità. 14. I/le bambini/e vanno sempre accompagnati fino all'insegnante e mai lasciati sulla porta andandosene senza salutare. Assicurarsi che l'insegnante abbia visto il/la vostro/a bambino/a/la e possibilmente non fermarsi a parlare con altri genitori all'interno della scuola. 15. I/le bambini/e non devono portare a scuola oggetti di valore. I/le bambini/e non devono portare a scuola oggetti non inerenti all’attività scolastica. Nessun bambino potrà rimanere all’interno dell’edificio scolastico quando i/le compagni/e e le insegnanti si trovano in giardino.Le insegnanti non possono somministrare alcun tipo di farmaco (medicinali e prodotti omeopatici) Eventuali inviti o regalini in occasione di compleanni dovranno essere consegnati fuori dall’ambiente scolastico. La Dirigente Scolastica Mariangela Persona REGOLAMENTO PER UNA SERENA CONVIVENZA SCUOLA "CAMOZZINI", "DALL'OCA BIANCA" E "VILIO" Al fine di favorire una serena convivenza, una fattiva collaborazione tra scuola e famiglia e l'acquisizione di una autonomia responsabile: 1. Si raccomanda il rispetto dell'orario di entrata e uscita dalla scuola. Ripetuti ritardi saranno riferiti al Dirigente Scolastico che provvederà a richiamare la famiglia. 2. Durante le assemblee, i colloqui o le riunioni i bambini non potranno sostare incustoditi negli spazi interni alla scuola. 33 3. I bambini, all'uscita dalla scuola saranno consegnati esclusivamente ai genitori o ad altre persone adulte segnalate dalla famiglia. Nel caso in cui un bambino faccia ritorno da solo a casa, deve essere presentata richiesta scritta sul libretto personale. 4. L'assenza anche di un solo giorno deve essere giustificata dalla famiglia sul libretto personale. Entrate posticipate e uscite anticipate devono essere richieste sul libretto personale e autorizzate con firma dell'insegnante. 5. Per assenze per malattia superiori a 5 giorni (compreso il sabato e la domenica), i bambini possono essere riammessi solo con presentazione del certificato medico. 6. In caso di malessere o infortunio a scuola, la famiglia sarà avvisata telefonicamente; pertanto risulta di primaria importanza che sul libretto personale siano riportati tutti i numeri telefonici della famiglia. 7. Essendo la mensa scolastica non obbligatoria, i bambini possono uscire per pranzo alle 12.30 e fare rientro a scuola alle 13.30. 8. Le richieste di diete particolari devono essere accompagnate da certificato medico, mentre quelle per motivi etico-­‐religiosi da richiesta scritta dalla famiglia. 9. I/le bambini/e non devono portare a scuola: • telefono cellulare • I-­‐Pod, MP3, giochi elettronici • Le/gli insegnanti ritireranno tali oggetti e li riconsegneranno ai genitori. 10. Durante la permanenza a scuola è richiesto un abbigliamento idoneo e decoroso. 11. Inviti, regalino dolci per festeggiare i compleanni è bene rimangano fuori dalla scuola. Solo in qualche occasione (es. Carnevale, festa di fine anno…), previo permesso della Dirigente Scolastica, sarà possibile portare a scuola alimenti che dovranno però essere confezionati e indicare la data di scadenza. 12. L'entrata dei genitori a scuola è consentita solo nei momenti previsti dal calendario scolastico; per particolari esigenze si invita a farne richiesta sul libretto personale. 13. Non è consentito portare materiale scolastico o altro durante la lezione, né chiedere, al personale ausiliario, di poter entrare a scuola oltre l'orario di lezione per prelevare oggetti o materiale dimenticato. La Dirigente Scolastica Mariangela Persona REGOLAMENTO PER UNA SERENA CONVIVENZA SCUOLA "FAINELLI-­‐GANDHI" 1. Alunne ed alunni, raccolti per classe, devono aspettare l'insegnante della prima ora nel cortile davanti alle scale; entreranno a scuola quando saranno chiamati dall'insegnante incaricato. 2. La stessa regola si applica alla fine dell'intervallo mattutino. 3. Nell'atrio e lungo le scale ci si mette in fila e si tiene un comportamento corretto. 4. Lo spazio dell'intervallo è: -­‐ in caso di bel tempo nella cavea e nel prato posteriore (Fainelli), nel cortile posteriore (Gandhi). -­‐ in caso di brutto tempo: in atrio le classi 1^ e 2^; al piano le classi 3^ (Fainelli), nel corridoi antistante le aule (Gandhi). 5. Durante l'intervallo mattutino e nel dopo-­‐mensa: -­‐ non si gioca a calcio né con il pallone né con altri oggetti che lo sostituiscano. -­‐ non si spingono i compagni. -­‐ non si entra nei bagni con cibi e bevande. -­‐ si gettano i rifiuti negli appositi contenitori. 6. E' vietato l'uso di petardi davanti al cancello della scuola. 34 7. A scuola non è consentito l'uso di: -­‐ telefono cellulare -­‐ I-­‐Pod, MP3, giochi elettronici Le/gli insegnanti ritireranno tali oggetti e li riconsegneranno ai genitori. 8. Alunne e alunni non devono fermarsi davanti alle scale, davanti al cancello, nel parcheggio delle auto, nel prato sovrastante il parcheggio (Fainelli) 9. E' vietato farsi portare a scuola materiale dimenticato a casa. 10. E' vietato prelevare panini dalla mensa durante l'intervallo. 11. In mensa si deve tenere un comportamento adeguato, senza imbrattare, sprecare, disturbare. La Dirigente Scolastica Mariangela Persona Provvedimenti disciplinari Scuola Secondaria di 1° grado "FAINELLI -­‐ GANDHI" MANCANZE DISCIPLINARI RELATIVE A: PROCEDIMENTO e PROVVEDIMENTO ORGANO COMPETENTE DOVERI SCOLASTICI Abbigliamento inadeguato -­‐ Richiamo orale -­‐ Colloquio con famiglia Singolo Docente Uso del telefono cellulare -­‐ Ritiro immediato -­‐ Avviso e restituzione alla famiglia Singolo Docente Assenze frequenti / immotivate Assenze strategiche Ritardi frequenti -­‐ Dopo tre mancanze: accertamento telefonico -­‐ Dopo tre mancanze successive: richiesta di colloquio con famiglia tramite lettera (*) -­‐ Dopo tre mancanze successive: richiamo ufficiale scritto del -­‐ Dirigente scolastico su richiesta del Consiglio di classe -­‐ Ricorso agli organi competenti (servizi sociali, .…) Singolo docente Coordinatore del Consiglio di classe Consiglio di classe Dirigente Scolastico Falsificazione di firme, valutazioni ecc. -­‐ Accertamento telefonico immediato -­‐ Successiva sospensione di un giorno Singolo docente Consiglio di classe 5 Mancato rispetto degli impegni richiesti: portare il materiale, restituire le verifiche, firme previste, ecc. -­‐ Richiamo orale o scritto del singolo docente (**) -­‐ Giustificazione orale -­‐ Compito aggiuntivo Singolo docente Ripetuta mancata esecuzione di compiti o studio -­‐ Comunicazione scritta alla famiglia -­‐ Se perdura l’atteggiamento: convocazione famiglia (* / **) Singolo docente COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DEGLI ADULTI E DELLE STRUTTURE Non osservanza norme di sicurezza, regolamenti, disposizioni ( uscire dalla classe senza permesso, entrare nelle altre aule, rifiutarsi di consegnare il diario, ecc. -­‐ Richiamo orale -­‐ Richiamo scritto e convocazione della famiglia (* / **) -­‐ Intervento educativo Singolo docente Danni a strutture -­‐ Segnalazione alla famiglia e risarcimento Consiglio di classe 35 Dirigente Scolastico Accertata sottrazione di materiale didattico/scolastico -­‐ Segnalazione alla famiglia e risarcimento Consiglio di classe Dirigente Scolastico Mancanza di rispetto, insulti e minacce -­‐ Convocazione del Consiglio di classe e sospensione fino a 15 giorni Consiglio di classe Dirigente Scolastico COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DEI COMPAGNI Spingersi, correre, sgambettarsi, infastidire i compagni, ecc. -­‐ Richiamo orale e intervento educativo Singolo docente Aggressività fisica -­‐ Convocazione del Consiglio di classe e sospensione fino a 15 giorni Consiglio di classe Dirigente Scolastico Sottrazione di materiale, oggetti personali -­‐ Segnalazione alla famiglia, restituzione o risarcimento Singolo docente Insulti, parolacce, bestemmie -­‐ Richiamo scritto (**) -­‐ Se perdura l’atteggiamento: convocazione della famiglia e intervento educativo -­‐ Eventuale sospensione Singolo docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Minacce e ricatti (bullismo) -­‐ Richiamo scritto e convocazione della famiglia (* / **) -­‐ Se perdura l’atteggiamento: convocazione del Consiglio di classe e sospensione fino a 15 giorni Singolo docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico (*) I colloqui con le famiglie devono essere segnalati sul registro personale del docente (**) I richiami scritti e/o le convocazioni delle famiglie devono essere segnalati sul registro di classe 36 INDICE SEZIONE I 1. Premessa 2. Obiettivi 3. I nostri principi SEZIONE II ORGANIZZAZIONE 4. Contesto 5. Territorio 6. Scelte organizzative per plesso e ordine di scuola a. Scuola secondaria di primo grado “Vittorio Fainelli” b. Scuola primaria “Camozzini”-­‐ “Dall’Oca Bianca”-­‐ “Vilio” c. Scuola dell’infanzia “Rodari” 7. La segreteria SEZIONE III DIDATTICA 8. Analisi dei bisogni educativi e criteri che caratterizzano il POF a. Suddivisione aree 9. La valutazione 10. Inclusione a. Integrazione degli alunni con disabilità b. Integrazione degli alunni con difficoltà di apprendimento (DSA) c. Bisogni educativi speciali d. Accoglienza ed inserimento scolastico di alunni stranieri e. Coltiviamo le eccellenze 11. Attività alternativa alla religione cattolica 12. Attività didattiche comuni ai tre ordini di scuola a. Scuola dell’infanzia “Rodari” b. Scuole primarie “Camozzini”, “Dall’Oca Bianca” e “Vilio” c. Scuola secondaria di primo grado “Fainelli-­‐Gandhi” d. Consolidamento, recupero e sviluppo e. Orientamento f. Convivenza civile 13. Arricchimento dell’offerta formativa 14. Alleanza educativa con i genitori a. Patto educativo di corresponsbilità 15. Patto educativo di corresponsabilità territoriale a. Manifesto educativo 16. Risorse umane e materiali a. Organico personale docente b. Organico personale ATA c. Disponibilità di aule normali, speciali, di laboratori d. Strutture messe a disposizione di enti e/o privati e. Collaborazioni con enti e soggetti del territorio f. Partecipazione a RETI g. Piano formazione docenti h. PRIORITAì i. Risorse finanziarie 17. Regolamenti 37 18. Sicurezza (Resimini) 19. REGOLAMENTI: -­‐ Regolamento docenti dell'istituto -­‐ Regolamento scuola dell’infanzia “Rodari” -­‐ Regolamento scuole "Camozzini", "Dall'Oca Bianca" e "Vilio" -­‐ Regolamento scuole “Fainelli” e “Gandhi” -­‐ Interventi disciplinari 38 
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pof ic 6 2015-2016 bozza 16 ottobre