ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a. s. 2013/2014 (DPR 8 marzo 1999, n.275) 1. CHI SIAMO E DOVE SIAMO Il territorio di pertinenza dell’Istituto Comprensivo è estremamente vario comprendendo sia la zone limitrofe e collinari del centro storico di Sezze. sia le zone pedemontane e delle campagne che si estendono fino alla Via Appia in Sezze Scalo dove è sita la sede della dirigenza e della segreteria c/o la scuola secondaria di 1° grado “V. Flacco”, l’utenza, di conseguenza, risulta essere estremamente eterogenea. 1.1 Carta di identità dell'Istituto Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico per il Lazio Denominazione Istituto Comprensivo Statale "Valerio Flacco" Codice Istituto LTIC80200C Indirizzo VIA BARI snc Sezze Scalo Tel/Fax 0773/876131 Uffici di Segreteria e Direzione Plesso S.S. 1°Grado Sezze Scalo “Valerio Flacco”Sezze Scalo Plessi dell’Istituto Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria “Sezze Scalo” Via Bari snc 04010 Sezze Scalo (LT)) Scuola Secondaria di primo grado “Valerio Flacco” Via Bari snc 04010 Sezze Scalo (LT) Plesseo scolastico “A.Bottoni” (Infanzia e Primaria) Via Ceriara snc Plesso scolastico “Melogrosso” (Primaria) Via Melogrosso snc 04018 Sezze (LT) Plesso scolastico “Crocevecchia” (Infanzia e Primaria) Via Collemeso snc 04018 Sezze (LT) Plesso Scolastico “Crocemoschitto”(infanzia) Via Bassiano snc 04018 Sezze (LT) Dirigente Scolastico Prof. ssa Anna Giorgi 2 2. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (art. 3 DPR 275/’99) ANNO SCOLASTICO 2013/2014 “Il Piano dell’Offerta Formativa è il fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni Scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia” ( art. 3 D. P. R .n. 275/1999 ) 2.1 LE FONTI NORMATIVE ESSENZIALI CUI SI ISPIRA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Costituzione della Repubblica italiana Artt. 2, 3, 5, 30, 33, 34, 97, 117, 118, 119 Leggi costituzionali L.C. 3/2001 Leggi ordinarie L. 241/1990 e successive modificazioni ; L. 20/1994; L. 169/2008; L. 170/2010 Leggi delega 162/1990; 59/1997; 53/2003; 133/2008 Decreti Presidente della Repubblica 275/1999; 139/2007; 81/2009; 89/2009; 122/2009; 87/2010; 88/2010;89/2010 Decreti Legislativi 81/ 2008; 196/2003; 59/2004 Indicazioni per il curricolo 2012 3 2.2 I DOCUMENTI EUROPEI CUI SI ISPIRA IL POF - Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 18 dicembre 2006 e 23 aprile 2008 - Relazione congiunta del Consiglio e della Commissione sull’attuazione del programma di lavoro istruzione 2010” (Bruxelles 18 gennaio 2010) - Consiglio dell’Unione Europea (Bruxelles 26 e 27 novembre 2009 “Istruzione, gioventù e cultura”) Comunicazione della Commissione europea “ Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” (Bruxelles 3.3.2010- recepita il 17 giugno 2010)-ET 2020 In particolare: 1. per l’inclusività rispetto alla nazionalità ( Libro verde su Istruzione e Migrazioneaprile 2008; Consiglio Unione Europea- Bruxelles 20 ottobre 2009- istruzione dei bambini provenienti da un contesto migratorio- Le vie italiane per l’integrazione e C.M. 2 dell’8 gennaio 2010) 2. per l’inclusività rispetto alla disabilità ( Linee Guida per l’Integrazione scolastica degli alunni con disabilità- MIUR agosto 2009 e C.M. 38 del 15 aprile ’10). 3. per l’inclusività rispetto alla potenzialità attraverso la flessibilità e l’autonomia della scuola di cui al presente POF, anche attraverso una “didattica orientativa” e il “tutorato orientativo” (C.M. 43 del 15 aprile 2009) Pertanto, alla luce delle “Raccomandazioni del Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008”, in vista della realizzazione dei livelli di conoscenze, abilità e competenze di cui all’European qualification framework (Consiglio d’Europa del 23 aprile 2008), e delle 8 competenze chiave fissate dalle Raccomandazioni del Consiglio d’Europa (18 dicembre 2006), in linea con la precedente impostazione della scuola (dal 2008) e con le recenti indicazioni per il curricolo, la progettazione formativa della scuola punterà alle otto competenze chiave fissate dall’Europa, adottate dalla scuola, e di recente recepite dalle Indicazioni per il curricolo 2012 a conoscenze ed abilità finalizzate alle seguenti competenze: 3. COMPETENZE CHIAVE 1. Comunicazione nella madrelingua Definizione: La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero. 2. Comunicazione in lingue straniere Definizione: La comunicazione nelle lingue straniere condivide essenzialmente le principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua: essa si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta – comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta – in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali – istruzione e formazione, lavoro, casa, tempo libero – a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. La comunicazione nelle lingue straniere richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza di un individuo varia inevitabilmente tra le quattro dimensioni (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e tra le diverse lingue e a seconda del suo background sociale e culturale, del suo ambiente e delle sue esigenze e/o dei suoi interessi 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia Definizione: La competenza matematica è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi di situazioni quotidiane. Partendo da una solida padronanza delle competenze aritmetico- matematiche, l’accento è posto sugli aspetti del processo e dell’attività oltre che su quelli della conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabile, la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico e parziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti grafici, carte). La competenza in campo scientifico si riferisce alla capacità e alla disponibilità a usare l’insieme delle conoscenze e delle metodologie possedute per spiegare il mondo che ci circonda sapendo identificare le problematiche e traendo le conclusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnologico è considerata l’applicazione di tale conoscenza e metodologia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in campo scientifico e tecnologico comporta la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza delle responsabilità di ciascun cittadino. 5 4. Competenza digitale Definizione: La competenza digitale consiste nel saper utilizzare, con dimestichezza e spirito critico, le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet 5. Imparare a imparare Definizione: Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale che in gruppo. Questa competenza comprende la consapevolezza del proprio processo di apprendimento e dei propri bisogni, l’identificazione delle opportunità disponibili e la capacità di sormontare gli ostacoli per apprendere in modo efficace. Questa competenza comporta l’acquisizione, l’elaborazione e l’assimilazione di nuove conoscenze e abilità come anche la ricerca e l’uso delle opportunità di orientamento. Il fatto di imparare a imparare fa sì che i discenti prendano le mosse da quanto hanno appreso in precedenza e dalle loro esperienze di vita per usare e applicare conoscenze e abilità in tutta una serie di contesti: a casa, sul lavoro, nell’istruzione e nella formazione. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali perché una persona possa acquisire tale competenza. 6. Competenze sociali e civiche Definizione: Queste includono competenze personali, interpersonali e interculturali e riguardano tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove ciò sia necessario. La competenza civica dota le persone degli strumenti per partecipare a pieno alla vita civile grazie alla conoscenza dei concetti e delle strutture sociopolitici e all’impegno a una partecipazione attiva e democratica. A decorrere dall’anno scolastico 2009-2010, ai sensi della L.169/2008, si avvia l’integrazione del curricolo ordinario con la nuova disciplina “Cittadinanza e Costituzione” che consentirà un concreto vettore dell’innovazione dell’istituto, in tale direzione 6 7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità Definizione: Il senso di iniziativa e l’imprenditorialità concernono la capacità di una persona di tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gli individui, non solo nella loro vita quotidiana, nella sfera domestica e nella società, ma anche nel posto di lavoro, ad avere consapevolezza del contesto in cui operano e a poter cogliere le opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscano ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza di valori etici e promuovere il buon governo. 8. Consapevolezza ed espressione culturale Definizione: Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello spettacolo, la letteratura e le arti visive. Il tutto finalizzato al conseguimento del “Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione” fissato dalle Indicazioni per il curricolo 2012 7 4. OBIETTIVI E FINALITÀ “Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli approfondimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diverse nazionalità, è in grado di esprimersi a livello elementare di due lingue europee. Allo stesso modo riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione posta elettronica, navigazione web, social network, blog, ecc. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi. Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni e impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle regole nella convivenza civile. Ha attenzione per il bene comune e per le funzioni pubbliche. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali” 95. I PRINCIPI ESSENZIALI A FONDAMENTO DELL'AZIONE ORGANIZZATIVA PROGETTUALITÀ La scuola, partendo dai risultati della continua ricerca, si impegna in una progettualità costante mirata all'ottimizzazione di tutti i percorsi in vista del successo formativo, fondando l’azione professionale su riferimenti desunti dal quadro giuridico-istituzionale, dalle scienze dell’educazione e dell’organizzazione. La progettualità formativa in tale ottica, nell’Istituto “V. Flacco”, rappresenta il nuovo codice professionale ed è tesa a rilevare le esigenze formative di ciascun alunno, a progettare percorsi formativi calibrati, a controllare esiti, prodotti e processi ed a documentarli debitamente. Il tutto, come appare evidente, può essere realizzato solo se ispirato ad una ricerca costante (D.P.R. n. 275/99, art.6), progettato per previsioni organiche coerenti, ponderate e funzionali (art.3), organizzate strategicamente (art.5) fondate su modalità metodologico-didattiche plurime, diversificate, flessibili ed articolate (art.4). Per tale motivo la progettualità nel nostro Istituto, si fonda su una ricerca costante che consente di fondare le scelte funzionali della scuola su contenuti autorevolmente accreditati, ma scelti sulle peculiari esigenze derivanti da problemi operativi concreti. UNITARIETÀ L’unitarietà dei mezzi è finalizzata alla conservazione ed al potenziamento dell’unità della persona dell’alunno. L’unitarietà dei mezzi-discipline, condurrà ai nuclei tematici unitari che fungono da strategie essenziali per la progettazione del curricolo ( D.M. 31.7.2007, Dir.Min. 68/2007), l’unitarietà tra docenti condurrà alla collegialità tecnica nel collegio e al lavoro l’equipe nei consigli di classe e d’interclasse e d’intersezione. L’unitarietà con le famiglie è il criterio funzionale che motiva costantemente la continua sinergia con le famiglie, nell’ottica dell’esercizio del diritto di scelta e della cooperazione continua. L’unitarietà con l’extra-scuola è il fondamento della corrispondenza continua con il territorio. L’Istituto Comprensivo“V. Flacco”, infatti, si presenta con i caratteri del sistema organizzativo complesso, in continua sinergia col territorio, le sue istituzioni e le sue opportunità formative, in stretto collegamento con le famiglie, con le quali stipula un vero e proprio contratto formativo ed organizzativo, attento all’evoluzione delle dinamiche sociali internazionali nazionali e locali. La scuola utilizza in maniera unitaria le discipline, raccordandole organicamente ai fini della conservazione e del potenziamento dell'unità personale. AFFIDABILITÀ Affidabilità nei percorsi L’Istituto Comprensivo “ V. Flacco” tende a garantire un buon grado di affidabilità, nei percorsi di rilevazione della domanda formativa sociale ed individuale, nei percorsi organizzativi, in termini di progettazione, organizzazione e controllo dell’offerta formativa e, di conseguenza, nei percorsi valutativi dei processi formativi e dei risultati conseguiti. Ogni consiglio di classe e d’interclasse e d’intersezione si svolge, infatti, su schemi valutativi ed organizzativi elaborati in relazione al periodo specifico dell’anno scolastico ed agli elementi da focalizzare, rivisti ed aggiornati annualmente, nell’ottica della progettualità ricorrente e ciclica e dell’utilizzo sempre più idoneo delle risorse per risultati formativi efficaci. 9 Affiabilià dei risultati La scuola consegue i risultati formativi possibili in relazione alla matrice cognitiva di ogni alunno, ai suoi interessi, ai suoi stili di apprendimento. L’affidabilità perseguita in termini di risultati deriva dall’attenzione a mettere in discussione i percorsi progettati, per convalidarli, se ritenuti idonei, o per migliorarli, se si ritiene debbano essere ottimizzati con strategie più funzionali. RENDICONTABILITÀ Tutta l’azione organizzativa della scuola, in quanto intenzionale e sistematica, è rendicontabile ossia trasparente ed ampiamente documentabile nei percorsi. La rendicontazione quali-quantitativa (L. 20/1994) scaturisce dall’esigenza di poter garantire economicità, efficienza ed efficacia all’azione organizzativa della scuola stessa, secondo percorsi flessibili ed articolati, sperimentali, mai definiti, ma sempre ottimizzabili, che vengono continuamente verificati, per dimostrare attraverso una continua analisi (costi/benefici) il grado di efficacia funzionale raggiunto. SINERGIA Nelle fasi organizzative del sistema scolastico, essenzialmente riconducibili alla progettazione, organizzazione, realizzazione e controllo, le componenti del sistema scolastico si caratterizzano per la sinergia d’azione, ossia per la concordanza, il raccordo dei percorsi organizzativi e la complementarietà in quanto tesi allo stesso scopo e, per questo, caratterizzati dalla tensione comune e concorde verso il complesso conseguimento del fine istituzionale del successo formativo garantito a tutti gli alunni. OBIETTIVI FUNZIONALI DELLA SCUOLA: DESTINAZIONE DI SCOPO La scuola, nell’attenta consapevolezza delle determinazioni europee, tende al conseguimento degli obiettivi generali del processo formativo, fissati dallo Stato, anche attraverso le possibilità espansive consentite da tutte le forme riconosciute di autonomia funzionale di cui al DPR 275/1999. ANALISI E DESCRIZIONE DELLA DOMANDA FORMATIVA La domanda formativa degli alunni dell’Istituto Comrensivo “ V. Flacco” appare eterogenea e complessa, come in ogni istituto scolastico che voglia approfondirne l’analisi. Sotto il profilo oggettivo, la domanda formativa è quella rilevata dai documenti programmatici (e non) internazionali e nazionali (v. obiettivi funzionali della scuola). Tale domanda formativa generale viene contestualizzata nel territorio specifico. Ne emerge una conferma della domanda generale di formazione con una particolare attenzione a compensare la non eccessiva ricchezza di stimolazioni offerte dal territorio, a valorizzare il patrimonio culturale della città di Sezze, della suo territorio e della regione Lazio e ad utilizzarlo quale potenziamento dell’identità territoriale, come strumento di sicurezza per la cittadinanza attiva italiana ed europea. L’eterogeneità, che caratterizza la generalità delle classi, viene valorizzata come ricchezza pluripersonale, volta a garantire la possibilità di stimolazioni reciproche e cooperazioni funzionali. È promosso l’apprendimento collaborativo e l’apprendimento cooperativo anche attraverso i mezzi informatici. 10 6. AREE, DISCIPLINE ED EDUCAZIONI SCUOLA DELL’INFANZIA Campi d’esperienze Il sé e l’altro Corpo – Movimento –Salute Linguaggi, creatività, espressione I discorsi e le parole La conoscenza del mondo SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA AREE LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA STORICO -GEOGRAFICA MATEMATICO-SCIENTIFICOTECNOLOGICA RELIGIONE 11 DISCIPLINE • Italiano • Lingue Comunitarie • Musica • Arte e immagine • Educazione fisica • Storia • Geografia • Cittadinanza e Costituzione • Matematica • Scienze naturali, chimiche e fisiche • Tecnologia • Informatica (Primaria) • Religione cattolica 7. ORGANIZZAZIONE ORARIA a. s. 2013/2014 SCUOLA DELL’INFANZIA 40 ore settimanali FREQUENZA dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,00 SCUOLA PRIMARIA FREQUENZA Classi 1°, 2°, 3°, 4°, 5° (27 ore) lunedì e mercoledì dalle ore 8,05 alle ore 14,05 martedì, giovedì e venerdì 8,05 alle ore 12,55 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 30 ore settimanali FREQUENZA Dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 14,00 12 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 PROGETTI APPROVATI 13 Un’opportunità per migliorare. Progetto recupero Destinatari: alunni di tutti i plessi della scuola primaria e secondaria di primo grado Scegliendo il futuro. Progetto continuità e orientamento Destinatari: alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Azione-prevenzione. Progetto salute (LILT) Destinatari: alunni classi terze della scuola secondaria di primo grado La Fattoria Destinatari: alunni di 3, 4, 5 anni della scuola dell’Infanzia di Sezze Scalo Voglia di leggere…..voglia di scrivere. Progetto lettura Destinatari: alunni di tutte le classi del plesso A. Bottoni. Ceriara Giochiamo con i cavalli Destinatari: alunni classe IV A, scuola primaria, del plesso di Melogrosso Gioco al teatro Destinatari: alunni II E, scuola primaria, del plesso di Crocevecchia Bibliomusicando Progetto di propedeutica musicale e introduzione allo studio di alcuni strumenti aperto a tutti gli alunni dell'Istituto. Telethon progetto di beneficenza Gli alunni dell'intero Istituto parteciperanno alla raccolta fondi per la ricerca e alla realizzazione di lavoretti natalizi per l'allestimento di un mercatino I Valori dello Sport progetto in collaborazione con il CONI Destinatari: gli alunni della scuola secondaria di primo grado 9. VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Premessa Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi d’istruzione, rivestono un ruolo importante nella formazione dei giovani e costituiscono un valido strumento nell’azione didattico-educativa. Sul piano educativo consentono un positivo sviluppo delle dinamiche socio-affettive del gruppo classe e sollecitano la curiosità di conoscere. Sul piano didattico favoriscono l’apprendimento delle conoscenze, l’attività di ricerca e conoscenza dell’ambiente. Affinché queste esperienze abbiano un’effettiva valenza formativa devono essere considerate come momento integrante della normale attività scolastica. I docenti, vagliate le proposte selezionate dalla Commissione gite, proporranno ai Consigli di classe e d’interclasse e d’intersezione, la partecipazione degli alunni per visite e viaggi d’istruzione che tengano conto dell’ adeguatezza e della ricaduta didattica rispetto alle programmazioni individuate per ogni classe dell’Istituto Comprensivo. Per la Scuola Primaria nell’a.s. 2013/2014 si prevedono: 1. USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero, nell’ambito del territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui; 2. VISITE GUIDATE: le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata uguale o superiore all’orario scolastico giornaliero, al di fuori del territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui; 3. CAMPO SCUOLA: coinvolgerà gli alunni delle classi V e prevede l’uscita per 3 giorni a Capracotta da effettuarsi nel mese di maggio 2014. Mete e tempi per le uscite didattiche sul territorio e per le visite guidate verranno decise dalle insegnanti delle singole classi. Per la Scuola Secondaria nell’a.s. 2013/2014 di primo grado si prevedono: 1. USCITE DIDATTICHE SUL TERRITORIO: le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero, nell’ambito del territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui; 2. VISITE GUIDATE: le uscite che si effettuano nell’arco di una sola giornata, per una durata uguale o superiore all’orario scolastico giornaliero, al di fuori del territorio del comune e/o dei comuni territorialmente contigui. Mete previste: Assisi-Gubbio da effettuarsi nel periodo aprile/maggio2014. 3. VIAGGI D’ISTRUZIONE: le uscite che si effettuano in più di una giornata e comprensive di almeno un pernottamento. Mete previste: Spoleto, Cascia, Norcia, Todi , 3gg. da effettuare 11, 12, 13 dicembre 2013; Verona,Venezia, Gardaland, Giardini Sigurtà, Sirmione, Mantova 5gg. Da effettuare dal 31/03/2014 al 04/04/2014 4. CAMPO SCUOLA: coinvolgerà gli alunni delle classi I e prevede l’uscita per 3 giorni a Capracotta da effettuarsi nel mese di maggio 2014. . 14 ALLEGATI 15 ALLEGATO 1 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 CARTA DEI SERVIZI 1. Premessa 1.1 Definizione e funzione della Carta dei Servizi. La presente Carta dei Servizi illustra i principi, i criteri e le regole generali che sono a fondamento del servizio offerto da questo Istituto. Essa esplicita, pertanto: α. i principi fondamentali ai quali si ispira l’attività dell’Istituto; β. i fattori di qualità che, nell’ambito del contesto e delle risorse disponibili, costituiscono punti di riferimento per gli operatori di questa Istituzione scolastica; χ. gli obiettivi che, sulla base dei fattori di qualità, saranno perseguiti nell’erogazione del servizio nelle sue diverse articolazioni: “area didattica”, “area dei servizi amministrativi”, “area dei servizi ausiliari”, “condizioni ambientali”; δ. le modalità e gli strumenti che saranno utilizzati per controllare e valutare l’attività svolta, al fine di acquisire elementi per la progettazione del miglioramento; ε. le procedure che gli utenti potranno utilizzare per segnalare eventuali disfunzioni. Art. 1 Uguaglianza L’Istituto si impegna a fornire agli alunni: 16 • condizioni di uguaglianza nel rispetto della “diversità” e senza discriminazione alcuna( riguardo al sesso, all’handicap, all’etnia, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche, alla condizione socio-economica); • un servizio regolare ed efficiente (disponibilità dei locali e delle attrezzature, presenza del corpo ausiliario e decente, funzionalità del settore amministrativo); • un trattamento giusto ed imparziale per tutti. Art. 2 Accoglienza e integrazione Tutti gli operatori dell’Istituto Comprensivo si impegnano, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni a : • ad accogliere ed inserire nell’ambiente scolastico gli alunni e le loro famiglie; • a favorire l’integrazione dei bambini e dei ragazzi sia al loro ingresso nella scuola sia nelle situazioni di difficoltà fisica o sociale. • I bambini ed i ragazzi non Italiani con insufficiente conoscenza della lingua italiana svolgeranno per il tempo necessario attività individualizzate anche con gruppi di alunni appartenenti ad altre classi. • I bambini ed i ragazzi in situazione di handicap seguono un progetto di recupero o una programmazione individualizzata stilata dal gruppo di lavoro operativo per l’integrazione scolastica e partecipano alle attività di sezione /classe nonché se necessario, ad attività svolte secondo articolazioni più flessibili del gruppo classe, delle classi o delle sezioni. Art. 3 Imparzialità e regolarità La nostra Scuola agisce secondo i criteri di obiettività e di equità. Essa garantisce, inoltre, la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali. La Scuola assicura una buona stabilità dei Docenti, l’accoglienza dei nuovi e degli insegnanti supplenti. Art. 4 Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza L’utente è libero di chiedere l’iscrizione in questo Istituto e sarà accettato fino a disponibilità dei posti nelle singole classi,sezioni nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente. L’Istituto si impegna a curare e controllare la frequenza degli alunni,cercando di evitare con idonee strategie, l’abbandono scolastico o l’evasione. Art.5 Libertà di insegnamento ed aggiornamento del personale L’attività didattica nella nostra Scuola viene programmata e realizzata individualmente e collegialmente: essa si propone di perseguire gli obiettivi stabiliti dalle indicazioni per il curricolo per la Scuola dell’Infanzia , della Primaria e della Secondaria, nel rispetto delle esigenze di apprendimento degli alunni. • 17 La programmazione didattica ed il metodo di insegnamento, seppur improntati alla libera scelta collegiale dei Docenti l’una, individuale l’altro, mireranno a garantire lo sviluppo armonico della personalità degli alunni. • Il Team dei Docenti è corresponsabile del percorso formativo degli alunni e pertanto opera sulla base di criteri didattico - operativi condivisi. • L’istruzione dovrà privilegiare gli aspetti comunicativi dei linguaggi verbali e non verbali e si articolerà negli obiettivi di valenza interdisciplinare, trasversale e disciplinare ( All. 2 All. 3) • L’Istituzione scolastica si impegna a scegliere i libri di testo validi ai fini educativi e rispondenti alle esigenze degli alunni ( nel rispetto delle normative: DPR n 275 dell’8/3/99; legge 448 del 23/12/98; D.M. 547 del 7/12/99; C.M. n 65 del 10/3/00; D.M. n 63 del 9/3/00 ). • Il personale scolastico si impegna a migliorare la propria professionalità attraverso la partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento deliberate dai competenti Organi Collegiali, nel quadro delle linee di indirizzo stabilite dalla normativa vigente. • Il team degli insegnanti è corresponsabile del percorso formativo degli alunni e pertanto opera sulla base di criteri didattico – operativi condivisi. Art. 6 Regolarità del servizio In presenza dei conflitti sindacali o di agitazioni studentesche, oltre al rispetto delle norme di legge e contrattuali, L’Istituto si impegna a garantire: a ) tempestiva informazione alle famiglie attraverso l’utilizzazione del diario dello studente sulle modalità e sui tempi dell’agitazione; b ) i servizi minimi essenziali di custodia e vigilanza; c ) presenza attiva e vigilanza di tutti gli operatori della scuola in rapporto all’orario di lavoro e le mansioni dei singoli dipendenti. Art. 7 Partecipazione, Efficienza e Trasparenza • • • • 18 Tutte le istituzioni, la Scuola e il personale, i genitori, gli alunni sono protagonisti e responsabili di una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. L’Istituzione scolastica, in collaborazione con gli Enti Locali, favoriranno le attività extrascolastiche realizzando la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo, come da norme vigenti, l’utilizzo degli edifici e delle attrezzature fuori dall’orario scolastico. L’Istituzione, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure e nell’ambito della normativa vigente, una informazione completa e trasparente. L’attività scolastica ed in particolare, l’orario di servizio di tutte le componenti, nel rispetto delle norme vigenti e del CCNL, si ispirano a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione, sia dei servizi amministrativi che dell’attività didattica e dell’offerta • formativa integrata. L’Istituto promuove l’aggiornamento del personale anche in collaborazione con le altre Istituzioni ed Enti culturali, nella’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie d’intervento definite dal POF e dall’Amministrazione comunale. AREA DIDATTICA Nel nostro Istituto le classi della scuola dell'Infanzia sono strutturate con un tempo-scuola settimanale di 40 ore con 5 giorni settimanali d'insegnamento, quelle della scuola Primaria 27 ore con 5 giorni settimanali di insegnamento; le classi della scuola Secondaria 30 ore con 5 giorni settimanali di insegnamento. Il tempo di contemporaneità dei docenti viene utilizzato prioritariamente per la sostituzione dei docenti assenti, e in secondo luogo per realizzare progetti di recupero, di consolidamento, di sviluppo e di arricchimento dell’offerta formativa. Nella Scuola dell’Infanzia il tempo di contemporaneità viene utilizzato per la realizzazione delle attività didattiche più impegnative e per l’attuazione dei progetti di arricchimento dell’offerta formativa. I docenti si impegnano a mantenere con gli alunni un rapporto sereno e cordiale per permettere loro di colloquiare, collaborare, risolvere eventuali problemi e svolgere proficuamente le attività programmate. Lo sviluppo delle capacità espressive e comunicative viene favorito, inoltre, predisponendo adeguati spazi per il dialogo, la conversazione, la riflessione collettiva. I docenti della suola Primaria e Secondaria, assegnano agli alunni, per il consolidamento di conoscenze e di abilità, compiti da svolgere a casa in quantità tale da lasciare all’alunno tempo libero da dedicare ad attività ludiche e/o formative extrascolastiche. AREA DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI Il nostro Istituto, al fine di garantire trasparenza, efficacia ed efficienza dei servizi amministrativi, individua i seguenti fattori di qualità: a ) trasparenza; b ) celerità delle procedure; c ) flessibilità degli orari. 19 Orario di ricevimento del pubblico L’Ufficio di segreteria funziona dal Lunedì al Venerdì garantendo il seguente orario di apertura al Pubblico : Lunedì Martedì Mercoled ì Ore 10.30 - 12.30 Giovedì Venerdì Al di fuori dell’orario di apertura il Pubblico potrà essere ricevuto previo appuntamento. Rilascio dei documenti Il rilascio dei documenti avviene nei termini e alle condizioni sotto indicati: a ) i certificati per gli alunni sono rilasciati, previa domanda scritta contenenti i dati anagrafici, la classe frequentata nonché l’uso a cui il certificato è destinato, entro 3 giorni lavorativi dalla data di presentazione della domanda ( certificazioni di iscrizione e di frequenza ); b ) i certificati di servizio del Personale Docente e A.T.A. vengono rilasciati, previa domanda scritta contenente i dati necessari e l’uso, entro 5 giorni dalla richiesta; c ) i documenti di valutazione sono illustrati dagli insegnanti ai genitori, al termine di ogni quadrimestre, in appositi incontri collegiali. Al termine dell’anno scolastico essi sono illustrati e consegnati ai genitori che, in caso di impossibilità a partecipare all’incontro. Al termine dell’anno scolastico essi sono illustrati e consegnati ai genitori che, in caso di impossibilità a partecipare all’incontro stabilito, possono ritirarli successivamente presso la Direzione. Informazione Presso la sede della Segreteria Didattica sono predisposti: a) spazio per gli atti amministrativi della Segreteria Didattica (contratti individuali, graduatorie,….); b ) spazio per la pubblicazione dell’organigramma degli uffici e degli Organi Collegiali a livello di Istituto ; c ) spazio riservato al Consiglio di Istituto per l’affissione del regolamento delle deliberazioni adottate nel corso delle riunioni; d ) Bacheca sindacale. In ciascuna plesso è riservato uno spazio per le informazioni agli utenti, ove è possibile prendere visione anche del presente documento, nonché del Regolamento di Istituto, del Piano dell’Offerta 20 Formativa e delle istruzioni ai fini della protezione collettiva e individuale, La pubblicazione di eventuali iniziative organizzate da Enti e Associazioni o da privati, nonché la distribuzione agli alunni di qualsiasi materiale deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico o dal Consiglio di Istituto. AREA DEI SERVIZI AUSILIARI Igiene Il personale collaboratore scolastico e le ditte per le pulizie garantiscono il mantenimento di condizioni di igiene che rendano la permanenza a scuola confortevole e sicura per gli alunni e per tutti gli operatori. Vigilanza I collaboratori scolastici provvedono, inoltre, a vigilare sull’incolumità degli alunni, sia impedendo l’accesso agli edifici di persone non autorizzate dal Dirigente Scolastico, sia collaborando all’accoglienza degli alunni e alla loro vigilanza durante l’orario di funzionamento scolastico. CONDIZIONI AMBIENTALI Gli insegnanti controllano la pulizia e l’igiene dei locali scolastici affinché l’edificio sia il più accogliente e decoroso possibile. Essi segnalano al Dirigente Scolastico eventuali situazioni di pericolo verificatesi all’interno e/o all’esterno dei locali e casi di scarsa igiene. In ogni plesso è possibile visionare il documento elaborato dal gruppo preposto alla sicurezza, contenente informazioni relative ai fattori di qualità ambientale. Sono pubblicate, inoltre, le informazioni relative ai comportamenti da assumere per salvaguardare la sicurezza degli alunni e di tutti gli operatori scolastici, nonché il piano di evacuazione degli edifici in caso di pericolo grave e immediato. PROCEDURA DEI RECLAMI L’utente che rileva problemi o disservizi ne fa opportuna segnalazione ai docenti. Nel caso in cui la risposta non sia soddisfacente, il reclamo può essere rivolto al Dirigente Scolastico o in sua assenza all’insegnante vicaria. La nostra scuola accetta reclami espressi in forma scritta, contenenti le generalità e l’indirizzo del proponente; i reclami anonimi non vengono presi in considerazione se non circostanziati. Il Dirigente Scolastico valuta le motivazioni e la fondatezza dei reclami, rispondendo in forma scritta entro i termini stabiliti dalla legge. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente il Dirigente Scolastico formula per il Consiglio d’Istituto una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consiglio 21 d’Istituto sull’anno scolastico. VALUTAZIONE DEL SERVIZIO La valutazione del servizio scolastico verrà effettuata anche tramite somministrazione in itinere di questionari rivolti ai genitori degli alunni, riguardante aspetti organizzativi, didattici e amministrativi per monitorare e proporre interventi adeguati. Le risposte saranno oggetto di riflessione da parte degli operatori scolastici ai fini del miglioramento del servizio. L’autovalutazione dei docenti, per quanto riguarda gli aspetti educativi e didattici, viene effettuata periodicamente, per operare eventuali adeguamenti metodologici e/o interventi più mirati e alla fine dell’anno scolastico. 22 ALLEGATO 2 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 REGOLAMENTO DI ISTITUTO Il Regolamento interno di Istituto è un insieme di norme o regole giuridiche emanate dal Consiglio di Istituto, quale massimo organo di gestione democratica della scuola, ai sensi dell’art. 6 del D.P.R. 31/05/1974 n. 416. Esse hanno lo scopo di regolamentare, nei limiti riconosciuti dalla legge, il corretto svolgimento della vita della scuola in genere, rappresentando un sicuro punto di riferimento secondo i criteri motivati dai principi educativi che la scuola intende perseguire. In particolare le norme stabiliscono le modalità per l’ordinato funzionamento degli Organi Collegiali, dei servizi scolastici (biblioteca, laboratori, attrezzature sportive, ecc.) e la vigilanza degli alunni durante l’ingresso, la permanenza e l’uscita dalla scuola, il comportamento degli alunni e regolamentazione di ritardi, uscite, assenze, giustificazioni;modalità di comunicazione con i genitori degli alunni. Le norme contenute nel presente regolamento hanno, all’interno del nostro Istituto, valore e forza di leggi. Alla loro osservanza sono quindi obbligati tutti i soggetti facenti parte della scuola : Dirigente Scolastico, docenti, personale ATA, personale ausiliario, alunni, genitori. Art. 1 I docenti, in collaborazione con il Dirigente Scolastico e con gli Organi Collegiali preposti, hanno cura di assicurare: α) idonee condizioni ambientali per quanto attiene l’Istituto stesso; β) un ordinato svolgimento della attività scolastica; χ) un assiduo e diligente impegno operativo, finalizzato anche alla tempestiva e circostanziata informazione delle famiglie degli allievi circa l’andamento scolastico di questi ultimi. Art. 2 All’inizio dell’anno scolastico, ciascun docente illustra agli studenti e ai genitori i contenuti della propria Offerta formativa nonché i criteri di valutazione delle prove di verifica scritte ed orali, deliberate dal Collegio dei Docenti e presentati nel P.O.F. 23 Art. 3 Ogni docente si impegna a trattare in maniera esaustiva moduli e singole unità d’apprendimento ed a far sì che la quantità di compiti da svolgere a casa sia equilibrata e coordinata con il carico di lavoro delle altre discipline. Ciascun docente è, inoltre, tenuto a informare gli alunni della valutazione attribuita alle verifiche di qualsiasi genere. Art. 4 Il numero delle prove di verifica da eseguirsi in classe durante il primo e il secondo quadrimestre viene annualmente fissato dai Dipartimenti Disciplinari, nella prima riunione ordinaria per la scuola secondaria di I° Grado e dal consiglio di interclasse ed intersezione della scuola primaria e dell’infanzia. Le prove saranno corrette e valutate secondo i criteri approvati collegialmente. Art. 5 Per la S.S. 1°.G. le indicazioni relative ai compiti da svolgere a casa vanno annotate sul registro di classe, affinché chiunque possa prenderne tempestiva ed esauriente visione. Art. 6 I docenti dell’Istituto Comprensivo, aventi l’obbligo della prima ora di insegnamento, sono tenuti a trovarsi in aula cinque minuti prima dell’orario di ingresso degli alunni. I docenti sono responsabili degli alunni loro affidati, nei cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, durante le ore di lezione, la ricreazione, la mensa e le visite di istruzione. Art. 7 I docenti che per qualsiasi motivo, siano costretti ad assentarsi dal servizio, avranno cura di informare entro le 7,45 gli uffici di Segreteria, in modo da consentire un’attività didattica il più possibile regolare. Art. 8 L’avvicendamento degli insegnanti nelle varie classi va effettuato con la più pronta sollecitudine e, se necessario, con l’ausilio dei collaboratori. Durante l’intervallo, ogni insegnante deve vigilare a che la ricreazione si svolga in modo ordinato. Per la scuola secondaria di primo grado, essendo la durata della ricreazione di 20’ a cavallo della 3° e 4° ora, i primi dieci minuti saranno gestiti dall’insegnante della 3° ora, mentre i secondi dieci minuti dall’insegnante della 4° ora che avrà provveduto a darne il cambio. Gli alunni della scuola dell’Infanzia debbono poter fruire giornalmente di tempi adeguati di ricreazione e di gioco. Art. 9 Ciascun docente permetterà l’uscita di un alunno dall’Istituto, prima della fine delle lezioni o 24 l’ingresso dopo l’inizio delle stesse, solo previa autorizzazione scritta rilasciata dal D.S. o dal Collaboratore del D.S. Salvo casi particolari, è il docente della prima ora che riammette in classe dopo una assenza gli alunni provvisti di regolare giustificazione. Art. 10 I docenti curano il regolare svolgimento delle lezioni, segnalando tempestivamente nel registro di classe tutti gli eventuali casi di comportamento non adeguato di particolare gravità come danneggiamenti alle suppellettili e arredi, comportamenti che potrebbero provocare lesioni fisiche o che si configurino come atti di bullismo o di offesa alla dignità personale. Eventuali sanzioni potranno essere decise dagli Organi Collegiali, che all’occorrenza potranno essere convocati in riunione straordinaria. Per la scuola secondaria di primo grado, secondo la normativa vigente, i provvedimenti disciplinari devono avere finalità educative e tendenti al rafforzamento del senso di responsabilità nonchè al recupero dello studente. La responsabilità disciplinare è personale, nessuno, quindi può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni, richiamando altresì il principio del contraddittorio e il diritto di difesa (art. 24 della Costituzione). Per ogni altro indicazione vedere la normative vigente in materia (DPR 249/1998 -in particolare, art 4 e art. 5-, modificato dal DPR 235/2007; nota prot. n. 3602/Po del 31/07/2008). Art. 11 Frequentare le lezioni e tutte le attività proposte (lavori di gruppo, ricerche culturali, visite istruttive, ecc.) è per ciascun studente un diritto – dovere: tale frequenza è pertanto obbligatoria, salvo i casi previsti dalla normativa vigente. Art. 12 L’accoglienza degli alunni che arrivano prima dell’orario di inizio delle lezioni viene effettuata dai collaboratori scolastici fino all’arrivo degli insegnanti. Durante l’orario scolastico ogni accesso all’edificio dovrà rimanere chiuso e controllato dai collaboratori scolastici. Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene ordinatamente, con la vigilanza dei docenti che, per la scuola Primaria e dell’Infanzia, accompagnano la classe fino allo scuolabus o al cancello. Nel caso di ritardo dello scuolabus gli alunni restano nell’edificio, vigilati dai collaboratori scolastici, fino all’arrivo dello scuolabus. Art. 13 L’orario delle lezioni è il seguente : Scuola dell’Infanzia Per la scuola dell’infanzia l’orario di funzionamento è: 8.00/16.00 dal Lunedì al Venerdì. 25 Scuola Primaria L’orario per la Scuola Primaria disciplina lo svolgimento delle lezioni per 5 giorni settimanali così articolate: lunedì e mercoledì dalle 8.05 alle 14.05, martedì, giovedì e venerdì, dalle 8,05 alle 12,55 per un totale di 27. Scuola Secondaria di 1° Grado L’orario per la Scuola Secondaria è il seguente: 5 giorni settimanali così articolate : dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 14.00 per un totale di 30 ore. Art. 14 Non è consentito, se non per casi di eccezionalità, di cui va prodotta specifica documentazione, l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata degli studenti rispetto normale orario delle lezioni Art. 15 Le assenze, nella Scuola Secondaria di 1° grado, devono essere giustificate solo per mezzo di apposito libretto fornito dall’Istituto; nella Scuola dell’Infanzia e Primaria, devono essere giustificate per iscritto dal genitore. Le assenze superiori a cinque giorni devono essere giustificate allegando certificato medico, se causate da motivi di salute; dal genitore o da chi ne fa le veci, se determinate da motivi di famiglia. Un numero di assenze superiore a cinque per mese, verrà immediatamente notificato alle famiglie. Nel caso in cui la giustificazione di una assenza non venga prodotta entro due giorni, l’alunno sarà ammesso in classe solo se accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci. Art. 16 Agli alunni non è consentito in alcun modo turbare il normale svolgimento delle lezioni, vagare per i corridoi, sporgersi dalle finestre, creando pericolo per sé e per gli altri, usare oggetti e materiali estranei alla didattica (telefoni cellulari, lettori CD, giochi od altro ). Qualora non vi siano negligenze da parte dei docenti e del personale tutto, la responsabilità di eventuali incidenti ricade esclusivamente sugli alunni stessi. Art. 17 Gli alunni possono accedere ai servizi igienici, con l’autorizzazione del docente che ne valuterà l’effettivo bisogno. Nel caso in cui qualche alunno sia affetto da patologie che richiedano uscite frequenti per recarsi in bagno, è necessaria la presentazione di un’apposita certificazione medica. Art. 18 A nessun alunno è consentito allontanarsi dalla classe, anche solo temporaneamente, senza l’autorizzazione dell’insegnante. Art. 19 Durante le ore di lezione non è consentito agli alunni recarsi in Segreteria o in Presidenza, salvo casi 26 particolari e/o eccezionali, e comunque sempre accompagnati dal personale A.T.A. Art. 20 Gli alunni sono tenuti al massimo rispetto nei confronti di tutti: adulti e compagni, nonché del patrimonio dell’Istituto come bene proprio e comune. Chiunque danneggi o deturpi attrezzature, suppellettili, arredi, strutture, ecc. è chiamato a rispondere in prima persona e/o collettivamente, sia dal punto di vista disciplinare che per quanto riguarda il risarcimento degli eventuali danni provocati. Gli alunni devono altresì collaborare a tenere puliti e in ordine tutti gli ambienti scolastici cui hanno accesso. Gli alunni sono tenuti ad avere cura del proprio corpo e ad adottare un abbigliamento consono all’ambiente scolastico. Durante la permanenza negli ambienti scolastici, gli alunni della scuola Primaria e dell’Infanzia, indosseranno la divisa scolastica (per la Scuola Primaria: grembiule bianco per le bambine e grembiule blu per i bambini; per la Scuola dell’Infanzia grembiulino a quadretti rosa per le bambine, a quadretti celesti per i bambini). Art. 21 Gli alunni sono tenuti a svolgere regolarmente i compiti assegnati e a curare il materiale scolastico. Art. 22 Il comportamento del singolo studente o dell’intera classe, qualora venga compromesso il lavoro comune e il rispetto della personalità dei singoli, è oggetto di esame da parte del Consiglio di classe, al fine di promuovere la crescita di una coscienza più civile da parte di tutti gli allievi ed un miglioramento della partecipazione alla vita della comunità scolastica. Art. 23 Gli alunni potranno accedere durante l’orario scolastico alla Biblioteca Comunale presente nell’istituto, previa autorizzazione dei docenti ed in accordo con la Dirigente della Biblioteca e accompagnati dal personale A.T.A. o dagli stessi docenti. Art. 24 Le modalità delle comunicazioni con studenti e genitori vengono stabilite annualmente dal Collegio dei Docenti nella prima riunione ordinaria di ciascun anno scolastico. Art. 25 Le modalità di apertura pomeridiana della scuola sono suggerite dal Collegio dei Docenti, sulla base del piano annuale delle attività scolastiche ed extrascolastiche. 27 Art. 26 Gli alunni, durante l’intervallo, possono accedere al punto di ristoro in modo ordinato e civile, evitando assembramenti e qualsiasi tipo di confusione. I collaboratori scolastici vigileranno sullo svolgimento di tale operazione. Art. 27 Durante l’orario delle lezioni, non è consentito l’accesso di estranei, genitori compresi, nella zona della didattica dell’Istituto, salvo situazioni eccezionali, preventivamente autorizzate. Art. 28 E’ consentito l’uso della fotocopiatrice esclusivamente per fini didattici, per materiale non comunemente reperibile dagli alunni. Art. 29 I laboratori e le attrezzature didattiche di cui l’Istituto dispone sono utilizzabili nelle ore di lezione secondo gli appositi regolamenti e calendari. Possono altresì essere utilizzati anche in ore pomeridiane su richiesta dei Docenti o degli alunni, purché questi operino alla presenza di un Docente o del personale addetto. Art. 30 Durante gli spostamenti dalle aule normali alle aule speciali ed alla palestra sono responsabili della disciplina i docenti della materia che preleveranno gli alunni dalle classi. Art. 31 Infrazioni più comuni per le quali si richiedono le sanzioni previste dal codice scolastico: Mancanza di rispetto nei confronti di Dirigente, Docenti, personale A.T.A. e degli stessi alunni; Palesi casi di indisciplina, scorrettezza nei modi e nel linguaggio e simili; flagranza circa graffiti (osceni e non) sui muri scolastici; disturbo/schiamazzi durante proiezioni, conferenze; Uso delle porte – uscite di sicurezza per normale transito; Assenze collettive ingiustificate; Ingiustificata assenza dalla classe durante l’ora di lezione. Art. 32 E’ cura di ogni collaboratore (per le circolari indirizzate al personale A.T.A.) accertarsi di aver letto e firmato per presa visione ogni circolare. Tutte le mattine il collaboratore avrà cura di portare in ogni 28 classe della Scuola Primaria, il registro di classe e porrà il registro delle firme ed il raccoglitore delle circolari sulla cattedra, all’ingresso dell’edificio scolastico. Nella scuola secondaria di primo grado il registro di classe verrà preso dall’insegnante della prima ora e riconsegnato, in sala professori, dall’insegnante dell’ultima. Il collaboratore, al termine delle lezioni, avrà cura di conservare detti documenti nell’armadio chiuso a chiave. Per tutte quelle norme che non sono contemplate in questo Regolamento, si rimanda alla legislazione vigente. 29 SANZIONI DISCIPLINARI (Scuola Secondaria di 1° grado) Comportamenti sanzionabili Sanzioni applicabili 1 Ritardi ripetuti anche se giustificati Richiamo verbale da parte del docente 2 Mancanza del materiale occorrente Richiamo verbale da parte del docente 3 Non rispetto delle consegne a casa Richiamo verbale da parte del docente 4 Non rispetto delle consegne a scuola Richiamo verbale da parte del docente 5 Reiterazione dei punti da 2 a 4 per 10 volte Convocazione della famiglia 6 Assenze o ritardi non giustificati per più giorni Ammonizione scritta su registro da parte dei docenti 7 Falsificazione delle firme e/o voto Ammonizione scritta su registro e libretto e convocazione della famiglia (docenti) 8 Falsificazione delle firme e/o dei voti dopo l’ammonizione scritta Sospensione di un giorno 9 Non rispetto dell’ambiente Ammonizione scritta su registro di classe e libretto (DS) 10 Disturbo delle attività didattiche Ammonizione scritta su registro e libretto (docenti) 11 Grave mancanza di rispetto con pregiudizio dell’incolumità propria e altrui Sospensione da uno a cinque giorni 12 Non rispetto delle regole di convivenza civile nei momenti non strutturati (intervallo, mensa, uscite, …….) Ammonizione scritta su registro di classe e libretto (DS) 13 Utilizzo improprio di materiale non didattico durante lo svolgimento dell’attività scolastica (giornalini, riviste, mp3, ….) Ammonizione scritta su registro e libretto con sequestro del materiale non didattico (DS) 14 Utilizzo del cellulare e altri dispositivi elettronici durante la permanenza a scuola Ammonizione scritta su registro e libretto con sequestro del materiale non didattico (DS) 15 Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri Sospensione dalle lezioni e/o da attività didattiche particolari (C. di C.) da 1 a 3 gg. 16 Violenze psicologiche verso gli altri Sospensione dalle lezioni e/o da attività didattiche particolari (C. di C.) fino a 15 gg. 17 Violenze fisiche verso gli altri Sospensione dalle lezioni e/o da attività didattiche particolari (C. di C.) fino a 15 gg. 18 Trattamento improprio di dati personali acquisiti mediante telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici Sospensione oltre 15 gg. e esclusione dallo scrutinio finale (C. di I.) (denuncia al Garante per la privacy) 19 Violenze fatte in gruppo Sospensione oltre 15 gg. e esclusione dallo scrutinio finale (C. di I.) (denuncia al Garante per la privacy) 20 Reati gravi (furto, incendio, danneggiamenti dolosi) Sospensione oltre 15 gg. e esclusione dallo scrutinio finale (C. di I.) (denuncia all’Autorità competente) 30 ALLEGATO 3 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 REGOLAMENTO COLLEGIO DEI DOCENTI Art. 1 Composizione Il Collegio dei Docenti è composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede e dal personale insegnante, a tempo determinato ed indeterminato, in servizio alla data della riunione nell'istituto. Art. 2 Insediamento Il Collegio dei Docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano annuale delle riunioni. Art. 3 Convocazione Il Collegio dei Docenti è, in via ordinaria, convocato con circolare, contenente l’O.d.G., del Dirigente Scolastico 5 giorni prima della data della riunione. Il Collegio può essere altresì convocato in seduta straordinaria, su richiesta di almeno 1/3 dei componenti o nel caso in cui il Dirigente ne ravvisi la necessità con 24 ore di preavviso. In caso di sopravvenuti problemi urgenti, l’o.d.g. può essere integrato, con comunicazione scritta, anche il giorno prima. Il Collegio, anche su iniziativa di un singolo componente può richiedere l’inserimento di un punto all’ O.d.G., tale richiesta deve essere approvata all’unanimità. Art. 4 Validità delle sedute Il numero legale per la validità della seduta del Collegio è la metà più uno dei docenti in servizio. Il numero legale deve esistere anche al momento della votazione. Ogni membro del Collegio può chiedere che si proceda alla verifica del numero legale dei presenti. Tutte le assenze relative all’intera seduta o parte di esse devono essere giustificate. Art. 5 Presidenza In seno al Collegio il Presidente svolge le seguenti funzioni: • Formula l’ordine del giorno, esaminate le eventuali proposte dei membri del Collegio e degli altri organi collegiali della scuola; • Convoca e presiede il Collegio; • Accerta il numero legale dei presenti; • Apre la seduta; • Riconosce il diritto d’intervento ad ogni docente ed ha la facoltà di togliere la parola; • Garantisce l’ordinato sviluppo del dibattito; • Garantisce il rispetto delle norme contenute nel presente regolamento e le disposizioni legislative; • Chiude la discussione allorché ritiene essere stata esauriente; • Fa votare sulle singole proposte o deliberazioni e proclama i risultati delle stesse; • Designa i relatori degli argomenti posti all’O.d.G. qualora si rendano necessari; • Attua tutte le necessarie iniziative per garantire una gestione democratica della scuola e la piena realizzazione dei compiti propri del Collegio; 31 • Autentica con la propria firma i verbali delle adunanze redatti dal Segretario del Collegio. Il collaboratore vicario sostituisce il Dirigente Scolastico in caso di assenza o impedimento Art. 6 Segretario verbalizzante Le funzioni di Segretario Verbalizzante sono attribuite dal Dirigente Scolastico ad uno dei collaboratori. Di ogni seduta del Collegio viene redatto e sottoscritto, su apposito registro a pagine numerate, un processo verbale a cura del verbalizzante dell’organo stesso. Il verbale è documento giuridico e non una riproduzione meccanica della discussione, pertanto deve riportare solo ciò che giuridicamente interessa. E’ data facoltà ai membri del Collegio di far verbalizzare, dopo averne dato lettura, dichiarazioni precedentemente preparate o dettare testualmente le dichiarazioni personali ed altrui che si intendono essere messe a verbale. Dal quindicesimo giorno lavorativo successivo ad ogni riunione del Collegio, il relativo verbale sarà affisso all’albo, anche al fine di richiedere, in forma scritta, eventuali rettifiche per la definitiva approvazione nella seduta successiva. In mancanza di contestazioni il verbale è automaticamente approvato. Art. 7 Competenze I compiti del Collegio Docenti, di cui all’art. 4 del D.P.R. n. 416 del 31-5-74, sono quelli definiti dal CCNL e dalle altre disposizioni risultanti dalla normativa vigente. Art. 8 Commissioni di lavoro Per migliorare la propria organizzazione il Collegio si articola in commissioni di lavoro quali: 1 Commissione esaminatrice domande funzioni strumentali composta da: Dirigente Scolastico, Collaboratori del Dirigente e Responsabili di plesso con il compito di formulare i criteri per l’accesso alle funzioni, esaminare le domande di assegnazioni ed attribuire le funzioni stesse. Le nomine dovranno essere ratificate dal Collegio stesso. 2 Commissione progetti composta da Dirigente Scolastico, DSGA, F.S. Area 1, Collaboratori e Responsabili di plesso con il compito di verificare la validità didattica e la fattibilità economica dei progetti. 2 Commissione formazione classi 2 Commissione viaggi e visite d’istruzione 2 Altre commissioni che si renderanno necessarie nel corso dell’anno scolastico Art. 9 Lavori delle sedute I lavori del Collegio si aprono con l'approvazione del verbale della seduta precedente. La discussione dei singoli argomenti posti all'O.d.G. può essere preceduta da una relazione introduttiva del Presidente o di un suo incaricato, ovvero di un componente del Collegio Docenti nel caso di autoconvocazione, di durata massima di 5 minuti. E' possibile richiedere di modificare la successione dei punti all'O.d.g. La richiesta viene accolta se approvata con maggioranza relativa. Sugli argomenti compresi all'O.d.g. i docenti si iscrivono a parlare durante la seduta. Il Presidente nel concedere la parola segue l'ordine delle iscrizioni a parlare. Nessun docente può, di norma, iscriversi a parlare più di una volta per ogni punto all'O.d.g., oltre all'eventuale dichiarazione di voto. La durata degli interventi nella discussione di ogni punto al'O.d.g. non può superare i 5 minuti; il docente che presenta la proposta di delibera, ha a disposizione altri 3 minuti per l'illustrazione della stessa. Ogni docente è tenuto a rispettare i tempi prefissati; in caso contrario il Presidente, dopo un richiamo, ha la facoltà di togliere la parola. 32 Art. 10 Le votazioni Ogni componente del Collegio è tenuto ad esprimere il proprio parere con il suo voto. Quando una proposta viene messa ai voti non è più consentito alcun intervento. Tutte le votazioni avvengono per voto palese, tranne quelle per l'elezione dei componenti del Comitato di valutazione. Il Collegio, anche su iniziativa di un solo componente, può richiedere la votazione a scrutinio segreto; tale richiesta deve essere approvata all’unanimità. Un componente del Collegio può chiedere il voto per appello nominale. Una proposta di delibera è approvata: a. se votata all'unanimità b. se votata a maggioranza Nel caso 2 si distinguono due tipi di maggioranza: - maggioranza relativa (metà + uno dei votanti a favore), richiesta per mozioni riguardanti questioni di indirizzo didattico vincolanti tutti i docenti; - maggioranza (per tutte le altre proposte e iniziative, la cui attuazione non coinvolge l'intero corpo docente). In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il voto degli astenuti non ha valore ai fini della determinazione della maggioranza. Conclusa la votazione, il Presidente proclama i risultati della stessa. Fatti salvi i diritti della libertà didattica previsti dalla legge, le deliberazioni del Collegio vincolano tutti i docenti a partecipare alla loro attuazione secondo le modalità previste. Il Collegio può prendere in esame, su richiesta di un terzo dei componenti, eventuali motivate proposte di modifica del regolamento. Per l'approvazione di tale proposta è richiesta la maggioranza relativa (metà + uno dei votanti). 33 ALLEGATO 4 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Il Consiglio di Istituto è composto da membri eletti secondo quanto previsto dall'art. 8 del D.Lgs. 297/94 ed è presieduto da un genitore eletto a maggioranza assoluta da tutti i componenti il Consiglio. Viene eletto fra i genitori, con le stesse modalità, un vice presidente. Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva. 2. I compiti e le funzioni del Consiglio d'Istituto sono definiti dall'art. 10 del D.Lgs. 16/04/1994 n. 297 e dagli art. 2/3/4/5 del DPR 275/99 come modificato dai DPR 156/99 e 105/01, nonché, per la parte contabile, dal D.I.44/2001: Il consiglio di circolo o di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del regolamento interno del circolo o dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione del circolo o dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. 3. Il Consiglio di Istituto per lo svolgimento delle attribuzioni di cui al citato art. 8 e di quelle eventualmente assegnate o modificate da successive norme di legge, si riunisce periodicamente, in sedute ordinarie, almeno una volta ogni due mesi durante il periodo di apertura della scuola, e quando si renda necessario. Le sedute si tengono nella sede del Istituto. 4. La convocazione ordinaria del Consiglio di Istituto è disposta dal Presidente che stabilisce ora e data. 5. L'avviso di convocazione è obbligatoriamente fatto con preavviso di 5 giorni, per iscritto e con consegna diretta da parte della segreteria dell’Istituto. L'avviso di convocazione si affigge all'albo della sede dell’Istituto e dei plessi del Istituto. 6. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione straordinaria del Consiglio di Istituto quando ne riceva richiesta scritta da un terzo dei membri del Consiglio arrotondato in eccesso, ogni qualvolta ne ravvisi la necessità. 7. Nell'avviso di convocazione deve essere espressamente indicato l'elenco degli argomenti iscritti all'ordine del giorno. Nessun argomento può essere trattato in una seduta del Consiglio se non iscritto all'o.d.g. e riportato sull'avviso di convocazione, Il Presidente ha il potere di aggiungere eventuali altri argomenti la cui trattazione si renda necessaria e opportuna, in aggiunta a quelli indicati dal Consiglio alla fine di ogni seduta, previo l'accordo di tutti i Consiglieri. L'o.d.g. deve contenere un numero di argomenti tale che possa essere trattato compiutamente durante una seduta (tempo previsto due ore). 8. Il Presidente presiede la riunione, ne dirige i lavori, introducendo nell'ordine gli argomenti contenere l'indicazione degli argomenti da trattare. iscritti, concedendo la parola ai Consiglieri e sorveglia la verbalizzazione che viene effettuata dal Segretario del Consiglio. 9. Al fine di consentire a ciascun componente del Consiglio la preventiva informazione sugli argomenti iscritti all'o.d.g., tramite la Segreteria in accordo con il Presidente, la giunta predispone, su ciascun 34 argomento che ritiene rilevante, il testo dei documenti contenenti le proposte di deliberazione e gli eventuali documenti illustrativi. Rimane facoltà di ogni singolo consigliere la richiesta di documentazione. 10. La seduta del Consiglio di Istituto è valida se sono presenti, in ciascun momento, la metà più uno dei suoi componenti. Le delibere sono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il Consiglio, di regola, procede a votazioni per alzata di mano, ma, su richiesta anche di un solo componente, il voto può manifestarsi in forma segreta. Il voto degli astenuti non ha valore ai fini della determinazione della maggioranza. Conclusa la votazione, il Presidente proclama il risultato della stessa. 11. I verbali delle sedute del Consiglio di Istituto è affisso all’albo due giorni dopo la seduta del Consiglio di Istituto. In assenza di contestazioni nei 5 giorni successivi il verbale si ritiene approvato. Le delibere vengono approvate durante la seduta del Consiglio e pertanto diventano immediatamente esecutive. 12. Il Consiglio di Istituto può iscrivere all’ordine del giorno, discutere e deliberare solo argomenti che sono allo stesso demandati dai Decreti Delegati, da norme legislative e regolamenti presenti e futuri. 13. Si intendono sempre applicabili tutte le norme legislative e regolamenti vigenti in materia, presenti e futuri, sulle attribuzioni e sul funzionamento del Consiglio. 14. Alle sedute del Consiglio possono assistere gli elettori delle componenti del Consiglio di Istituto (su richiesta, devono fornire le generalità) senza diritto di parola. 15. Il Consiglio di Istituto può invitare a partecipare alle riunioni specialisti (previsti dall'art. 8 del citato D.P.R.), rappresentanti del Comune e altro, purché si approvi in maggioranza e si scriva nell'o.d.g. In caso di urgenza il Presidente può fare approvare a maggioranza l'intervento di un esperto durante la seduta. 16. La Giunta propone, tramite relazione, il Programma annuale al Consiglio di Istituto e prepara i lavori del Consiglio stesso (fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso). 17. Le sedute dovranno svolgersi in orario compatibile con gli orari di lavoro dei singoli membri. 35 ALLEGATO 5 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DELL’AULA MAGNA Art. 1. I referenti dell’aula magna e di ciò che in esso è custodito sono un docente e due collaboratori scolastici individuati dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno scolastico. I referenti custodiscono una copia delle chiavi di acceso all’aula magna. Art. 2. L’aula magna può essere utilizzata dal personale docente della scuola tramite prenotazione su apposito modulo da ritirare da un collaboratore scolastico individuato dal DS che provvederà alla calendarizzazione. L’eventuale utilizzo delle attrezzature può avvenire solo ed esclusivamente in presenza di uno dei collaboratori preposti. Art. 3. L’utilizzo dell’aula magna da parte di docenti interni alla scuola è autorizzato solo per eventi che esulano dal normale svolgimento delle lezioni in classe. Art.4. Ogni variazione di destinazione degli oggetti, degli arredi e delle attrezzature custodite nell’aula magna, preventivamente autorizzate dal Dirigente Scolastico, deve essere obbligatoriamente e preventivamente comunicata ai referenti. Art. 5. Coloro che si riterranno responsabili di danni dovranno risponderne direttamente ed agli stessi verrà addebitata la eventuale spesa di riparazione o sostituzione dell’elemento danneggiato. Art. 6. Agli allievi è assolutamente vietato utilizzare direttamente le apparecchiature presenti nell’aula magna e introdurre e/o consumare merendine, bibite o altro. Art. 7. I docenti accompagnatori, congiuntamente a uno dei collaboratori scolastici referenti, sono tenuti a segnalare per iscritto al DS l’eventuale sottrazione o manomissione o danno provocato alle attrezzature e agli arredi dell’aula magna, al fine di provvedere alla riparazione o alla sostituzione delle stesse, nonché all’addebito della relativa spesa ai responsabili. Art. 8. Si declina ogni responsabilità per tutti gli oggetti personali lasciati incustoditi nei locali dell’aula magna, nonché di cose o apparecchiature di proprietà della scuola ma che non siano destinate ad essere custodite nell’aula stessa. Art. 9. L’aula magna può essere utilizzata per manifestazione di un solo giorno da parte di soggetti esterni, previa richiesta di autorizzazione al DS, con un contributo di 20% dell’incasso totale della manifestazione, da versare sul conto corrente della scuola, solo con l’assistenza di uno dei due collaboratori scolastici addetti. Per manifestazioni o eventi di più giorni è necessario richiedere l’approvazione degli organi collegiali e del Comune previo pagamento di euro 600 (50% da versare alla scuola e il rimanente alla tesoreria 36 comunale). In tal caso il concedente declina ogni responsabilità inerente alla custodia dei beni di proprietà di terzi depositati in conseguenza della manifestazione e ai danni da chiunque arrecati. Il concessionario si rende garante del buon funzionamento della manifestazione, dell’osservanza delle norme di comportamento e del corretto utilizzo della sala e delle attrezzature in essa contenute. Sono a carico del concessionario tutti i danni da chiunque causati durante la manifestazione. Il concessionario deve dichiarare: di aver preso atto dell’elenco dei beni e delle attrezzature presenti nell’aula magna di aver preso visione delle norme di evacuazione di conoscere le caratteristiche strutturali e tecniche dell’aula e che le stesse sono idonee alla manifestazione di assumersi piena responsabilità per eventuali danni di qualsiasi genere, comunque derivanti, anche nei confronti di terzi, in relazione all’uso della sala in concessione di impegnarsi a versare un contributo di € 50 da versare sul conto corrente della scuola di provvedere ala pulizia dell’aula dopo la manifestazione Art. 10. La pulizia ordinaria dell’aula magna è affidata ad un collaboratore scolastico incaricato dal Direttore dei servizi amministrativi. 37 ALLEGATO 6 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIE La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori: Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. LA SCUOLA SI IMPEGNA A: • Creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione. • Realizzare i currucoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere. • Procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati. • Comunicare costantemente con le famiglie, in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio oltre che ad aspetti inerenti il comportamento e la condotta. • Prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da ricercare ogni possibile sinergia con le famiglie. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: • Instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa. • Tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il libretto personale e le comunicazioni scuolafamiglia. • Partecipare alle riunioni previste, in particolare quelle dell’inizio dell’anno, nel corso delle quali vengono illustrati i P.O.F., il Regolamento della Scuola, le attività che saranno svolte nell’anno. • Verificare attraverso un contatto frequente con i docenti, che lo studente segua gli impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa. • Intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali, danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche con il recupero e l’eventuale risarcimento del danno. LO STUDENTE SI IMPEGNA A: a considerare i seguenti indicatori di condotta, responsabilizzandosi in tal senso: 1. 2. 3. 4. RISPETTO: di persone, di leggi, di regole, di consegne, di impegni, di strutture, di orari. CORRETTEZZA: di comportamento, di linguaggio, di utilizzo di media. ATTENZIONE: ai compagni e alle proposte educative dei docenti. DISPONIBILITÀ: a migliorare, a partecipare, a collaborare. Il genitore presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità insieme con la Dirigente Scolastica, copia del quale è parte integrante del Regolamento d’Istituto. La Dirigente Scolastica Anna Giorgi ALLEGATO 7 38 Il genitore________________________ ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 REGOLAMENTO VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Dalla Nota 2209 del 14 aprile 2012: “Al fine di corrispondere alle esigenze operative di cui trattasi, nel richiamare le istituzioni scolastiche alla priorità di garantire la tutela dell’incolumità dei partecipanti, come del resto ribadito dalla più recente giurisprudenza, si ritiene opportuno precisare che l’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa (cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (cfr. art. 10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994).” A decorrere dal 1° settembre 2000, il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la previgente normativa in materia (a titolo esemplificativo, si citano: C.M. n. 291 - 14/10/1992; D.lgs n. 111 - 17/03/1995; C.M. n. 623 - 02/10/1996; C.M. n. 181 17/03/1997; D.P.C.M. n. 349 - 23/07/1999), costituisce opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo.” Altra normativa di riferimento: Circolare Ministeriale 14 ottobre 1992, n. 291.Oggetto: Visite guidate e viaggi d´istruzione o connessi ad attivitá sportive Circolare Ministeriale 28 dicembre 1995, n. 380. Trattamento da riservare agli studenti non residenti in uno stato membro che viaggiano per turismo scolastico all'interno dell'Unione Europea Decreto Legislativo 17 marzo 1995, n.111. Attuazione della direttiva n. 90/314/cee concernente i viaggi, le vacanze ed i circuiti "tutto compreso" Circolare Ministeriale 2 ottobre 1996, n. 623. Oggetto: Visite e viaggi di istruzione o connessi ad attivitá sportive Nota 11 aprile 2002 Prot. n. 645. Oggetto: Visite guidate e viaggi d'istruzione. Schema di capitolato d'oneri tra istituzioni scolastiche ed agenzie di viaggi Nota 19 maggio 2003 Prot.1665/2003. Oggetto: Cause civili per il risarcimento dei danni derivanti da infortuni ad alunni: legittimazione processuale . Art. n. 1321-1326-1328 Codice Civile In materia di viaggi d’istruzione, la C.M. n. 623 del 2/10/96 del MIUR non prescrive più regole e 39 procedure vincolanti di derivazione ministeriale, ma viene demandata all’autonomia delle singole istituzioni scolastiche definire le regole di progettazione, programmazione e modalità di svolgimento nell’ambito di uno specifico regolamento deliberato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio d’Istituto. Premessa I viaggi d’istruzione, le visite guidate, gli scambi culturali, rappresentano per gli alunni un’occasione formativa. Tali iniziative hanno valenza didattica e integrano la normale attività della scuola contribuendo alla formazione dei discenti. I viaggi di istruzione, difatti favoriscono la socializzazione e lo sviluppo delle dinamiche socio-affettive e relazionali degli allievi ampliandone al contempo gli orizzonti culturali e le conoscenze. Il presente regolamento si fonda sulla normativa vigente ed è stato elaborato tenendo presenti le esigenze dell’istituto nell’ambito dell’autonomia della scuola. Organizzazione -il Dirigente Scolastico individua una Commissione costituita da docenti dei tre ordini scolastici: infanzia, primaria, secondaria di 1°grado, che avranno il compito di operare una collaborazione ed una mediazione tra i vari soggetti istituzionali: Dirigente, DSGA, Docenti dei Consigli di Classe, interclasse, intersezione, affinché sia predisposto in modo corretto il piano annuale delle visite e dei viaggi d’istruzione. -la Commissione prenderà visione delle iniziative che perverranno a scuola e informerà i sugli itinerari, sulle finalità e sulla parte organizzativa, sui mezzi, sui costi. docenti -la Segreteria osserverà i seguenti adempimenti: 1 consegnare la modulistica prevista al responsabile della gita 1 predisporre le lettere di incarico ai docenti 1 preparare i mandati di eventuali anticipi alle agenzie -nell’ambito di ciascun Consiglio di classe, interclasse o intersezione, il coordinatore provvederà ad esaminare le proposte, verificandone la coerenza con le finalità del POF e con le attività previste nella programmazione di classe, nell’ipotesi di valutazione positiva, provvederà ad indicare gli accompagnatori compreso gli eventuali supplenti. Approfondimenti su alcuni aspetti della normativa di riferimento - essendo le visite guidate e i viaggi d’istruzione momenti di crescita e opportunità di apprendimento, è opportuno che tutti gli alunni della classe partecipino all’iniziativa, salvo giustificati impedimenti. - i viaggi d’istruzione di più giorni non possono in nessun caso porsi come mera occasione di evasione dagli impegni scolastici. Gli allievi che per vari motivi non potessero partecipare a questo momento di “istruzione”, di norma debbono recarsi regolarmente a scuola per attività didattiche alternative decise dai Consigli di Classe. In nessun caso debbono pensare, essi o i genitori, che l’alternativa alla partecipazione ai viaggi di istruzione sia la vacanza scolastica. -per i viaggi di più giorni, la commissione acquisirà le adesioni con le autorizzazioni firmate dai genitori. La quota di partecipazione sarà versata sul c.c. dell’Istituto, e sarà restituito solo nel caso in cui il viaggio non si possa effettuare. Nel caso invece, in cui, l’alunno ritiri successivamente l’adesione al viaggio, l’acconto da lui versato resterà nel fondo cassa dell’Istituto, se non utilizzato per le penali richieste dalla agenzia di viaggio. - è necessaria l’acquisizione del consenso di chi esercita la potestà familiare. 40 - i bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria possono partecipare alle visite guidate all’interno del territorio in orario scolastico e fuori dal territorio con durata maggiore dell’orario scolastico e saranno accompagnati dagli insegnanti e dai collaboratori scolastici. - non è prevista la partecipazione dei genitori degli alunni sia per le visite di un giorno che per quelle di più giorni. - nella scuola dell’infanzia, per le visite in orario scolastico, è prevista la presenza di entrambi i docenti. - i docenti accompagnatori devono far parte preferibilmente del Consiglio di classe; è previsto un docente ogni 15 alunni, nel caso della presenza di alunni diversamente abili è previsto in aggiunta l’insegnante di sostegno o di altra disciplina. Ciascun docente può partecipare nell’arco dell’a.s. a non più di 2 uscite per le visite di un giorno. - i Consigli di Classe, d’interclasse e d’intersezione individueranno i docenti a cui affidare l’incarico di accompagnatori tra quelli disponibili, di norma appartenenti alle classi che partecipano alla iniziativa. L’assunzione dell’incarico da parte di detti docenti comporta l’obbligo della sorveglianza assidua, attenta e responsabile degli alunni (art. 2047 Cod. Civ). Tale sorveglianza si deve intendere non solo a tutela dell’incolumità degli alunni, ma anche dell’ambiente e del patrimonio artistico. - il personale accompagnatore degli alunni è coperto dall’assicurazione regionale ed individuale se sottoscritta dall’istituto. - per l’utilizzo di ditte di autotrasporto e/o il ricorso ad agenzie di viaggio, verranno acquisite le autorizzazioni di legge. - il regolamento delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione è approvato dal Consiglio d’istituto. - in casi particolari il Dirigente Scolastico valuterà la possibilità di ricorrere anche ai collaboratori scolastici. - nei viaggi finalizzati allo svolgimento di attività sportive, i docenti accompagnatori saranno preferibilmente quelli di scienze motorie e sportive. - eventuali recuperi e/o compensi saranno discussi in sede di contrattazione di istituto. ALLEGATO 8 41 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 4. OBIETTIVI MINIMI IN USCITA PER LA SCUOLA D E L L ' I N FA N Z I A Il sé e l'altro • • Dimostrare coscienza di sé e autonomia nelle routine Riconoscere la diversità e rispettarla Il corpo in movimento • • Conoscere e rappresentare sé stesso e le varie parti del corpo Sapersi muovere in uno spazio e controllare i propri movimenti Linguaggi, creatività, espressione • • Usare varie tecniche espressive in modo libero e su consegna Riconoscere i colori e forme della realtà I discorsi e le parole • • • • Ascoltare e comprendere semplici consegne operative Comprendere l'essenziale di una semplice spiegazione Riferire semplici resoconti di esperienze personali o di testi ascoltati con conversazioni guidate La conoscenza del mondo • • 42 Distinguere i numeri da altri segni e riprodurli Ordinare piccole quantità, confrontare lunghezze e grandezze diverse OBIETTIVI MINIMI PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO - ASCOLTARE E PARLARE SCUOLA PRIMARIA Classe I Ascoltare e comprendere semplici consegne operative Comprendere l’essenziale di una semplice spiegazione Riferire semplici resoconti di esperienze personali o di testi letti e/o ascoltati Classe II Ascoltare, comprendere e eseguire consegne operative via via più complesse Comprendere il significato basilare di brevi testi narrativi e regolativi Riferire in modo comprensibile un’esperienza o un semplice testo, anche con domande guida Classe III Ascoltare il contenuto essenziale di brevi testi narrativi e regolativi letti dall’insegnante Comprenderne il significato essenziale Raccontare oralmente una semplice storia rispettandone l’ordine cronologico Classe IV Ascoltare il contenuto globale di brevi testi letti dall’insegnante Comprenderne il significato globale Raccontare oralmente una storia in modo sufficientemente coeso e coerente Classe V Ascoltare e ricavare le informazioni principali e secondarie di un testo Rispondere a domande di comprensione relative a un testo ascoltato Riferire le informazioni principali di un testo anche di studio SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 43 Classe I Ascoltare un semplice testo individuandone la tipologia testuale Riferire un testo letto individuando le principali coordinate spazio-temporali e le informazioni essenziali Classe II e III Ascoltare un testo più complesso individuando le informazioni essenziali Riferire il contenuto in modo chiaro OBIETTIVI MINIMI ITALIANO - LEGGERE SCUOLA PRIMARIA Classe I Leggere ad alta voce e comprendere frasi minime anche con l’aiuto di illustrazioni Classe II Leggere ad alta voce e comprendere frasi con espansione Classe III Leggere in modo corretto, rispettando la punteggiatura. Comprendere il contenuto essenziale di testi di diverso tipo Riconoscere in un breve testo personaggi, luoghi e tempi Classe IV Leggere con sufficiente scorrevolezza Ricavare in un testo informazioni esplicite Comprendere il significato di un testo Classe V Leggere con sufficiente intonazione un testo noto Distinguere le principali tipologie testuali Distinguere un testo poetico da un testo in prosa SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 44 Classe I Leggere ad alta voce e a prima vista un testo con sufficiente intonazione. Comprendere le informazioni essenziali di un testo Leggere silenziosamente applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineatura). Classe II E III Leggere ad alta voce e a prima vista un testo in modo espressivo. Comprendere le informazioni essenziali di un testo e compiere semplici inferenze Leggere silenziosamente applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineatura e appunti suggeriti). OBIETTIVI MINIMI ITALIANO - SCRIVERE SCUOLA PRIMARIA Classe I Riconoscere la corrispondenza fonema / grafema copiare brevi testi in stampatello maiuscolo scrivere sotto dettatura in stampatello maiuscolo semplici frasi o brevi testi scrivere autonomamente in stampatello maiuscolo parole con due o più sillabe Classe II Usare il corsivo Scrivere semplici frasi (soggetto e predicato un’espansione) sia autonomamente, sia sotto un’espansione) sia autonomamente, sia sotto dettatura, in modo comprensibile Produrre semplici testi anche se con alcuni errori data una serie di immagini, o sequenze Classe III Scrivere rispettando le principali convenzioni ortografiche: digrammi, trigrammi, accento, mp_mb Produrre brevi testi con l’aiuto di tracce e schemi guida Classe IV Ordinare i fatti rispettandone la cronologia Produrre brevi testi coesi e coerenti utilizzando i dati sensoriali Ridurre le sequenze di un brano in semplici didascalie Classe V Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute strutturate in un breve testo che rispetti le fondamentali convenzioni ortografiche e la punteggiatura Dato un semplice testo narrativo, modificare alcuni elementi secondo precise indicazioni (personaggi, luoghi, tempo della narrazione, conclusione……) Saper riassumere un brano SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe I Scrivere un semplice testo narrativo o descrittivo dotato di coerenza. Classe II Scrivere un testo narrativo o autobiografico dotato di coerenza Scrivere in modo sufficientemente corretto seppur in modo semplice Classe III 45 Scrivere un testo anche espositivo o argomentativo su traccia Scrivere in modo sufficientemente corretto seppur in modo semplice OBIETTIVI MINIMI ITALIANO - RIFLETTERE SCUOLA PRIMARIA Classe I Nessuno. Classe II Riconoscere e rispettare alcune difficoltà ortografiche. Riconoscere in una semplice frase il nome. Classe III Riconoscere e rispettare le fondamentali difficoltà ortografiche. Riconoscere in una frase articoli, nomi, aggettivi qualificativi e verbi. Conoscere l’ordine alfabetico. Classe IV Riconoscere le parti variabili del discorso: articolo, nome, aggettivo e verbo. Riconoscere la frase minima. Riconoscere soggetto e predicato all’interno di una frase. Classe V Sapere usare le principali convenzioni ortografiche. Riconoscere le parti variabili (nome, articolo, aggettivo e verbo) e alcune parti invariabili (preposizioni semplici). Riconoscere in una semplice frase soggetto, predicato ed espansione diretta e indiretta. Ricercare parole sul vocabolario. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 46 Classe I Riconoscere gli elementi basilari costitutivi della frase all’interno di un semplice testo (analisi grammaticale). Classe II Riconoscere gli elementi basilari costitutivi della frase all’interno di un semplice testo (analisi logica). Classe III Riconoscere gli elementi basilari costitutivi della frase all’interno di un periodo OBIETTIVI MINIMI MATEMATICA - IL NUMERO SCUOLA PRIMARIA Classe I Leggere e scrivere i numeri entro il 20 Eseguire addizioni con supporto grafico Classe II Leggere e scrivere i numeri entro il 100 Conoscere il valore posizionale delle cifre (da – u) Eseguire addizioni in colonna senza il cambio Acquisire il concetto di moltiplicazione come quantità ripetuta e prodotto cartesiano Utilizzare la tavola pitagorica Eseguire moltiplicazioni con una cifra senza il riporto Acquisire il concetto di divisione Eseguire semplici divisioni con la rappresentazione grafica Leggere e scrivere i numeri entro il 1000 Conoscere il valore posizionale delle cifre (h – da – u ) Contare in senso progressivo e regressive Effettuare confronti e ordinamenti Conoscere l’algoritmo delle quattro operazioni Leggere e scrivere i numeri entro le centinaia di migliaia Conoscere il valore posizionale delle cifre Eseguire la moltiplicazione con due cifre al moltiplicatore e le divisioni con una cifra al divisore Moltiplicare e dividere per 10 – 100 – 1000 con i numeri interi Leggere, scrivere ed operare con i numeri interi e decimali Conoscere il valore posizionale delle cifre (fino alle migliaia) Eseguire le quattro operazioni con i numeri interi e decimali Eseguire divisioni con due cifre al divisore Individuare multipli di un numero Leggere, scrivere e rappresentare frazioni Calcolare la frazione di un numero Riconoscere frazioni decimali Classe III Classe IV Classe V SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe I Classe II Classe III 47 Eseguire confronti tra numeri conosciuti (naturali, interi e decimali) e rappresentarli sulla retta Utilizzare i simboli di maggiore e minore Utilizzare scale graduate Eseguire le quattro operazioni con i numeri conosciuti (naturali e decimali) Identificare frazioni equivalenti Individuare multipli e divisori di numeri naturali entro il 100 Identificare multipli e divisori comuni a più numeri Eseguire semplici scomposizioni in fattori primi Utilizzare la notazione usuale per le potenze con esponente intero positivo Usare le proprietà delle potenze in casi semplici Eseguire semplici espressioni di calcolo, conoscendo l’uso delle parentesi e le convenzioni sulla precedenza delle operazioni Svolgere operazioni fra frazioni Eseguire semplici espressioni con frazioni Conoscere il significato della radice quadrata Utilizzare le tavole numeriche per la ricerca di quadrati e radici quadrate Calcolare le percentuali Calcolare semplici proporzioni Rappresentare i numeri relativi sulla retta orientate Svolgere operazioni coi numeri relative Eseguire semplici espressioni coi numeri relativi Conoscere il significato di monomio e polinomio Eseguire semplici equazioni di primo grado OBIETTIVI MINIMI MATEMATICA - SPAZIO E FIGURE SCUOLA PRIMARIA Classe I Conoscere i principali concetti topologici Classe II Descrivere le principali figure piane Conoscere le caratteristiche delle linee Acquisire il concetto di regione e confine Classe III Conoscere poligoni linee e angoli Riconoscere perimetri e superfici utilizzando modelli grafici e materiali Classe IV Riconoscere e descrivere le principali figure geometriche piane Calcolare il perimetro di una figura piana Classe V Riconoscere e denominare varie tipologie di linee e angoli Riconoscere le principali figure geometriche piane e solide Calcolare perimetro e area di semplici figure piane Risolvere semplici problemi geometrici applicando le formule di perimetro e area SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe I Classe II Classe III Conoscere descrivere e riprodurre figure geometriche utilizzando in modo appropriato opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria) Rappresentare punti segmenti e figure sul piano cartesiano Conoscere definizioni e proprietà delle principali figure piane (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari e cerchio) Risolvere semplici problemi utilizzando le proprietà geometriche delle figure Conoscere descrivere e riprodurre figure geometriche utilizzando in modo appropriato opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, goniometro, software di geometria) Rappresentare figure geometriche nel piano cartesiano e individuarne le proprietà Disegnare e misurare angoli, lati e movimenti nel piano Calcolare perimetro e area dei principali poligoni Conoscere descrivere e riprodurre lo spazio intorno a sé con particolare riferimento ad alcune figure solide Esplorare modelli di figure geometriche indicandone le caratteristiche fondamentali Costruire e disegnare I solidi studiati Misurare e colare volumi e aree di superfici di alcuni solidi Risolvere semplici problemi utilizzando le proprietà geometriche della figura OBIETTIVI MINIMI 48 MATEMATICA - RELAZIONI-MISURE-DATI E PREVISIONI SCUOLA PRIMARIA Classe I Risolvere semplici problemi additivi Classe II Scegliere l’unità di misura adeguata ad un determinato contesto Leggere semplici rappresentazioni statistiche Risolvere semplici situazioni problematiche utilizzando operazioni aritmetiche e / o rappresentazioni grafiche Classe III Classificare almeno in base ad una proprietà Leggere grafici e tabelle Riconoscere e utilizzare il metro e i suoi sottomultipli Analizzare il testo di un problema e ne individua il contesto, i dati e la richiesta Eseguire semplici problemi con addizioni e sottrazioni (con una domanda e un’operazione) Comprendere a livello intuitivo situazioni problematiche con moltiplicazioni e divisioni Classificare numeri, figure, oggetti in base ad una o più proprietà Rappresentare relazioni e dati con diagrammi, frecce e tabelle Conoscere le unità di misura convenzionali Risolvere un problema utilizzando le quattro operazioni Classe IV Classe V Organizzare i dati di un indagine in semplici tabelle e grafici Riconoscere le misure del sistema S.I. ed eseguire equivalenze anche con l’ausilio di tabelle Risolvere problemi con domande, due operazioni e dati espliciti: prezzo unitario e totale, peso lordo, netto, tara, di compravendita. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 49 Classe I Effettuare misure Raccogliere dati per censimento o campionatura Rappresentare in vari modi, insiemi di dati Classe II Selezionare i dati in base ad una caratteristica, ordinarli, organizzarli in tabelle Individuare le frequenze di eventi Calcolare moda, media e mediana Individuare grandezze proporzionali e svolgere semplici problemi con l’applicazione del pensiero proporzionale Classe III Stabilire relazioni tra numeri ed oggetti Descrivere regolarità utilizzando strumenti matematici Rappresentare relazioni sul piano cartesiano Utilizzare la notazione frazionaria per indicare la probabilità di un evento Utilizzare le frequenze e le percentuali in diversi ambiti OBIETTIVI MINIMI STORIA SCUOLA PRIMARIA Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Avere la consapevolezza del trascorre del tempo Rilevare i cambiamenti prodotti dal tempo sulle cose Ordinare fatti secondo il criterio della successione temporale Riconoscere relazioni di successione e contemporaneità in esperienze vissute Riconoscere i cicli temporali: settimane, mesi, stagioni Conoscere gli strumenti che servono per la misurazione del tempo: calendario Utilizzare in modo appropriato gli indicatori temporali Conoscere le tipologie delle fonti Cogliere la convenzionalità del sistema di datazione Cogliere relazioni di causa – effetto Conoscere i principali eventi del periodo storico trattato Ricostruire il passato utilizzando semplici fonti documentarie con l’ausilio di domande guida Leggere e ricavare informazioni da fonti scritte con l’ausilio di domande guida (oppure ricavare informazioni da un testo) Comprendere le informazioni principali di un testo di studio Collocare fatti ed eventi sulla linea del tempo Stabilire rapporti di causa – effetto tra fatti ed eventi Riferire in modo sufficientemente chiaro i contenuti di un testo di studio con l'ausilio di domande o tracce guida Collocare fatti ed eventi sulla linea del tempo Conoscere e utilizzare i principali termini specifici della disciplina Leggere la carta geostorica Utilizzare semplici fonti storiche per ricavare informazioni Individuare le caratteristiche principali delle diverse civiltà studiate Memorizzare semplici informazioni attraverso schemi e mappe concettuali Riferire semplici informazioni inerenti argomenti trattati con l'ausilio di domande stimolo (Come in quarta ma cambiano i contenuti) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe I Classe II Classe III 50 Collocare fatti ed eventi sulla linea del tempo Usare gli elementi minimi del lessico specifico Memorizzare i principali fatti storici Leggere la carta geostorica Cogliere i principali rapporti di causa – effetto tra fatti ed eventi Riferire semplici informazioni inerenti argomenti trattati Collocare fatti ed eventi sulla linea del tempo Memorizzare i principali fatti storici Usare gli elementi principali del lessico specifico Stabilire rapporti di causa – effetto tra fatti ed eventi Riconoscere gli elementi principali inerenti quadri di civiltà Riferire semplici informazioni inerenti argomenti trattati Collocare fatti ed eventi sulla linea del tempo Memorizzare i principali fatti storici Usare gli elementi principali del lessico specifico Stabilire rapporti di causa – effetto tra fatti ed eventi Riconoscere gli elementi principali inerenti quadri di civiltà Riferire semplici informazioni inerenti argomenti trattati OBIETTIVI MINIMI GEOGRAFIA SCUOLA PRIMARIA Classe I Collocare se stesso e gli oggetti in uno spazio definito (spazialità e topologia) Riprodurre graficamente spazi noti Classe II Conoscere e utilizzare gli organizzatori topologici Leggere e interpretare la pianta di uno spazio conosciuto Individuare gli elementi fisici e antropici Classe III Orientarsi in base a punti di riferimento arbitrari e convenzionali Riconoscere gli elementi caratteristici dei diversi ambienti: mare, montagna, pianura Classe IV Orientarsi nel proprio ambiente utilizzando i punti cardinali Riconoscere gli elementi principali di un ambiente nella realtà, in foto sulla carta Comprendere la differenza tra carta fisica e politica Raccogliere informazioni da una carta Conoscere gli spazi fisici dell'Italia: la morfologia della regione montuosa, collinare, pianeggiante, mediterranea Riferire in modo sufficientemente chiaro i contenuti di un testo di studio con l'ausilio di domande o tracce guida Conoscere il planisfero e il mappamondo Orientarsi sulla carta politica Leggere e trarre informazioni dall'osservazione di carte fisiche, politiche e tematiche interpretandone la simbologia Riconoscere i principali elementi caratteristici delle regioni italiane Conosce e utilizza i principali termini del linguaggio geografico Riferire in modo sufficientemente chiaro i contenuti di un testo di studio con l'ausilio di domande o tracce guida Classe V SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe I Classe II Osservare e codificare semplici immagini geografiche Riconoscere vari tipi di carte geografiche (fisica, politica e tematica) Riconoscere i principali tipi di grafici Collocare l’Italia sulla carta geografica Conoscere le principali caratteristiche delle regioni europee Usare gli elementi minimi del lessico specifico Osservare e codificare immagini geografiche Leggere vari tipi di carte geografiche (fisica, politica e tematica) Interpretare i principali tipi di grafici Collocare l’Europa sulla carta geografica Riconoscere i principali elementi caratteristici di alcuni Stati europei Conoscere e utilizzare con sufficiente chiarezza il linguaggio geografico Classe III Gli obiettivi di seconda riferiti al vari continenti OBIETTIVI MINIMI 51 SCIENZE OSSERVARE E SPERIMENTARE CON OGGETTI E MATERIALI SCUOLA PRIMARIA Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Utilizzare l’esplorazione sensoriale per conoscere l’ambiente circostante, secondo percorsi guidati Operare semplici confronti e classificazioni , con l’aiuto dell’insegnante Rispondere a semplici domande finalizzate alla rilevazione dei dati di una esperienza Utilizzare l’esplorazione sensoriale per conoscere l’ambiente circostante, secondo percorsi guidati Operare semplici confronti e classificazioni , con l’aiuto dell’insegnante Eseguire procedure per condurre semplici esperienze di tipo scientifico, con l’aiuto dell’insegnante Rispondere a domande finalizzate alla rilevazione dei dati di una esperienza Porre l’attenzione sul fenomeno oggetto dell’osservazione, allo scopo di rilevare semplici caratteristiche Operare confronti Classificare oggetti e semplici fenomeni Eseguire procedure per condurre semplici esperienze di tipo scientifico Compiere osservazioni sulle esperienze condotte Porre l’attenzione sul fenomeno oggetto dell’osservazione, allo scopo di rilevare semplici caratteristiche e formulare semplici domande Seguire procedure per rispondere a domande o per verificare un’ipotesi Collegare correttamente cause ed effetti Porre l’attenzione sul fenomeno oggetto dell’osservazione, allo scopo di rilevare caratteristiche e formulare domande Seguire procedure per rispondere a domande o per verificare un’ipotesi Collegare correttamente cause ed effetti Operare confronti e compiere classificazioni tra fenomeni e situazioni SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe I Classe II Classe III OBIETTIVI MINIMI 52 Individuare gli elementi più rilevanti di un’osservazione Fare esempi dei fenomeni studiati, tratti dal mondo quotidiano Distinguere, se guidato, la causa e l’effetto in semplici fenomeni osservati Seguire, se guidato, procedure per rispondere a domande o per verificare un’ipotesi Selezionare gli elementi più rilevanti di un’osservazione Collegare i fenomeni studiati con esempi tratti dal mondo quotidiano Distinguere la causa e l’effetto in semplici fenomeni osservati Riconoscere, se guidato, se un’osservazione permette di convalidare o confutare un’ipotesi Analizzare con semplici esperimenti i concetti di elettricità e magnetismo Interpretare i più evidenti fenomeni celesti attraverso l’osservazione del cielo Classificare, se guidato, rocce, minerali e fossili Utilizzare le informazioni apprese di anatomia per una corretta gestione del proprio corpo SCIENZE - RELAZIONARE SCUOLA PRIMARIA Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Osservare immagini e illustrazioni allo scopo di acquisire informazioni, seguendo le indicazioni dell’insegnante Rispondere a semplici domande riguardanti le esperienze condotte Osservare immagini e illustrazioni per acquisire informazioni Legge i primi elementari testi di tipo scientifico, dimostrando di saper rispondere ad alcune semplici domande Descrivere attraverso il disegno le fasi di una esperienza Rispondere a semplici domande riguardanti le esperienze condotte Osservare e interpretare illustrazioni e immagini fotografiche semplici di contenuto scientifico Leggere un elementare testo di informazione scientifica e sa rispondere a semplici domande Descrivere in modo sequenziale le principali fasi di una esperienza con l’aiuto del supporto grafico Utilizzare in modo appropriato semplici termini scientifici Leggere e spiegare semplici procedure illustrate, grafici e immagini fotografiche riferiti a fenomeni di carattere scientifico Descrivere in modo sequenziale le principali fasi di una esperienza Utilizzare in modo appropriato termini scientifici Esporre le informazioni acquisite Leggere e spiegare procedure illustrate, grafici e immagini fotografiche riferiti a fenomeni di carattere scientifico Descrivere in modo sequenziale le fasi di una esperienza Utilizzare in modo appropriato termini scientifici Esporre le informazioni acquisite SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe I Classe II E III 53 Descrivere in modo meccanico quanto osservato Utilizzare alcuni termini specifici delle discipline scientifiche per descrivere il mondo naturale Classificare e ordinare gli oggetti dell’osservazione in base a singole caratteristiche osservate Guidato, sa interpretare grafici, tabelle e schemi che illustrano fenomeni scientifici Riprodurre, con l’aiuto dell’insegnante, semplici grafici e tabelle per illustrare fenomeni scientifici Applicare semplici relazioni matematiche per calcolare la misura di grandezze fisiche Descrivere in modo sequenziale quanto osservato Descrivere alcuni fenomeni del mondo naturale utilizzando in modo abbastanza corretto il linguaggio specifico Classificare e ordinare gli oggetti dell’osservazione in base a singole caratteristiche osservate Interpretare grafici, tabelle e schemi che illustrano fenomeni scientifici Costruire, con l’aiuto dell’insegnante, semplici grafici e tabelle per illustrare fenomeni scientifici Applicare semplici relazioni matematiche per calcolare la misura di grandezze fisiche OBIETTIVI MINIMI LINGUA STRANIERA - INGLESE SCUOLA PRIMARIA Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V Comprende i saluti e risponde È in grado di dire come si chiama e di chiedere come si chiama il compagno. Conosce i comandi base del classroom English. Formule di saluto in un contesto situazionale. Espressioni per chiedere / dire l’età. Formule di augurio / cortesia. Riconoscimento dei colori primari. Conosce i numeri fino a 10. Abbina nomi e immagini di animali. Abbina nomi e immagini di giocattoli. Conosce le lettere dell’alfabeto inglese. Sa nominare oggetti scolastici di uso personale. Conosce i numeri fino a 20. Denomina le principali parti del corpo. Ascoltare e comprendere il senso globale di ministorie. Utilizzare semplici strutture in un contesto situazionale adatto. Leggere e comprendere semplici frasi. Esprimere i propri gusti in merito al cibo. Aspetti tipici della cultura inglese: abitudini alimentari. Sostenere una semplice conversazione parlando di sé. Comprendere per iscritto semplici frasi e messaggi seguendo un modello. Leggere semplici testi e comprenderne il significato globale. Esprimere preferenze riguardo al cibo, vestiario, animali, hobbies, Aspetti tipici della cultura inglese: festivals. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Classe I ASCOLTARE: Comprendere frasi di uso quotidiano. LEGGERE: Comprendere il tema generale in testi brevi e semplici accompagnati da supporti visivi. PARLARE: Scambiare semplici informazioni attinenti alla sfera personale (famiglia, animali domestici, compleanno, tempo libero). SCRIVERE: Formulare brevi messaggi e frasi descrittive, anche se formalmente difettosi, purché comprensibili. Classe II E III ASCOLTARE: Comprendere le informazioni principali di un discorso, brevi conversazioni o annunci. LEGGERE: Comprendere in modo generale e dettagliato testi semplici e brevi. PARLARE: Sostenere un semplice dialogo. SCRIVERE: Formulare semplici frasi descrittive e raccontare per iscritto avvenimenti usando un lessico semplice e una sintassi elementare. OBIETTIVI MINIMI SECONDA LINGUA COMUNITARIA 54 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi di apprendimento al termine del ciclo della scuola secondaria di primo grado • ASCOLTARE: Comprendere istruzioni, espressioni e farsi di uso quotidiano frasi di uso quotidiano. Comprendere brevi testi multimediali identificandone parole chiave e il senso generale. LEGGERE: Comprendere testi semplici di contenuto familiare di tipo concreto . PARLARE: Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando o leggendo. Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale, integrando il significato di ciò che si dice con mimica e gesti. Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. SCRIVERE: Scrivere testi brevi e semplici per raccontare le proprie esperienze, per fare gli auguri, per ringraziare o per invitare qualcuno, anche con errori formali che non compromettono la comprensibilità del messaggio. RIFLESSIONE SULLA LINGUA Osservare le parole nei contesti d’uso e rilevare le eventuali variazioni di significato. Osservare la struttura delle frasi e mettere in relazione costrutti e intenzioni comunicative. Confrontare parole e strutture relative a codici verbali diversi. Riconoscere I propri errori e I propri modi di apprendere le lingue. OBIETTIVI MINIMI MUSICA 55 SCUOLA PRIMARIA Obiettivi di apprendimento alla conclusion del ciclo della scuola primaria Utilizzare voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creative e consapevole, ampliando con gradualità le proprie capacità di invenzione e improvvisazione sonoro-musicale. Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione. Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture, di tempi e luoghi diversi. Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza. Rappresentare gli elementi basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. Riconoscere gli usi, le funzioni e I contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi di apprendimento al termine del ciclo della scuola secondaria di primo grado 56 Eseguire in modo espressivo, collettivamente e individualmente, brani vocali e strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. Improvvisare, rielaborare, comporre brani musicali, vocali e strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici. Riconoscere e classificare anche stilisticamente I più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale. Conoscere, descrivere e interpretare in modo critico opera d’arte musicali e progettare/realizzare eventi sonori che integrino alter forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali. Decodificare e utilizzare la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura. Orientare la costruzione della propria identità musicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto. Accedere alle risorse musicali presenti in rete e utilizzare software specifici per elaborazioni sonore e musicali. OBIETTIVI MINIMI ARTE E IMMAGINE SCUOLA PRIMARIA Obiettivi di apprendimento alla conclusion del ciclo della scuola primaria Esprimersi e comunicare • Elaborare creativamente produzioni personali e autentiche per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita. • Trasformare immagini e materiali ricercando soluzioni figurative originali. • Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. • Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opera d’arte. Osservare e leggere le immagini • Guardare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio. • Riconoscere in un testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggio visivo (linee, colori, forme, volume, spazio) individuando il loro significato espressivo. • Individuare nel linguaggio del fumetto, filmico e audiovisivo le diverse tipologie di codici, le sequenze narrative e decodificare in forma elementare i diversi significati. Comprendere e apprezzare le opera d’arte • Individuare in un’opera d’arte, sia antica che moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la funzione. • Familiarizzare con alcune forme di arte e di produzione artigianale appartenenti alla propria e ad alter culture. • Riconoscere e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e I principali monumenti storico-artistico. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi di apprendimento al termine del ciclo della scuola secondaria di primo grado 57 Esprimersi e comunicare • Ideare e progettare elaborate ricercando soluzioni creative e originali, ispirate anche dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva. • Utilizzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creative che rispecchi le preferenze e lo stile espressivo personale. • Rielaborare creativamente materiali di uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini. • Scegliere le tecniche e I linguaggi più adeguati per realizzare prodotti visivi seguendo una precisa finalità operative o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad alter discipline. Osservare e leggere le immagini • Utilizzare diverse tecniche osservative per descrivere, con un linguaggio verbale appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale. • Leggere e interpretare un’immagine o un’opera d’arte per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore. • Riconoscere I codici e le regole compositive presenti nelle opera d’arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza. Comprendere e apprezzare le opera d’arte • Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte mettendola in relazione con gli elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene. • Possedere una conoscenza delle linee fondamentali della produzione artistica dei principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio. • Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico-artistico e museale del territorio sapendone leggere I significati e i valori estetici, storici e sociali. • Ipotizzare strategie di intervento per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali. 58 OBIETTIVI MINIMI EDUCAZIONE FISICA SCUOLA PRIMARIA Obiettivi di apprendimento alla conclusion del ciclo della scuola primaria Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo • Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successive e poi in forma simultanea(correre, saltare, afferrare, lanciare) • Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva • Utilizzare in forma originale e creative modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. • Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play • Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport. • Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole • Partecipare attivamente alle varie forme d gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. • Rispettare le regole nella competizione sportive; saper accettare la sconfitta con equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza • Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. • Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche(cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi di apprendimento al termine del ciclo della scuola secondaria di primo grado 59 Il corpoe la sua relazione con lo spazio e il tempo • Utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. • Utilizzare l’esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali. • Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportive. • Orientarsi nell’ambiente natural e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole) Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva • Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo • Decodificare I gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport. • Decodificare I gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento d gioco. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play • Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creative, proponendo anche varianti. • Realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborative e partecipare in forma positive alle scelte della squadra. • Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice. • Gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta. Salute e benessere • Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell’età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista dei miglioramenti delle prestazioni. • Essere in grado di distribuire lo sforzo in a al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro. • Disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza. • Adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. • Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone I benefici. • Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool). 60 OBIETTIVI MINIMI TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA Obiettivi di Vedere e osservare apprendimento alla • Eseguire semplici misurazioni e rilievi fotografici sull’ambiente conclusion del ciclo scolastico o sulla propria abitazione. della scuola primaria • Leggere e ricavare informazioni utili da guide d’uso o istruzioni di montaggio. • Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti. • Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. • Riconoscere e documentare le funzioni principali di una nuova applicazione informatica. • Rappresentare I dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi. Prevedere e immaginare • Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti dell’ambiente scolastico. • Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relative alla propria classe. • Riconoscere I difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti. • Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e I materiali necessari. • Organizzare una gita o una visita ad un museo usando internet per reperire notizie e informazioni. Intervenire e trasformare • Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o altri dispositive comuni. • Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli alimenti. • Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo scolastico. • Realizzare un oggetto in cartoncino descrivendo o documentando la sequenza delle operazioni. • Cercare, selezionare, scaricare e installare sul computer un comune programma di utilità. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Obiettivi di apprendimento al termine del ciclo della scuola secondaria di primo grado 61 Veder, osservare e sperimentare • Eseguire misurazioni e rilievi grafici o fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. • Leggere e interpretare semplici disegni tecnici ricavandone informazioni qualitative e quantitative. • Impiegare gli strumenti e le regole del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti o processi. • Effettuare prove e semplici indagini sulle proprietà fisiche, chimiche, meccaniche e tecnologiche di vari materiali. • Accostarsi a nuove applicazioni informatiche esplorandone le funzioni e le potenzialità. Prevedere, immaginare e progettare • Effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico. • Valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche. • Immaginare modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni o necessità. • Pianificare le diverse fasi per la realizzazione di un oggetto impiegando materiali di uso quotidiano. • Progettare una gita d’istruzione o la visita a una mostra usando internet per reperire e selezionare le informazioni utili. Intervenire, trasformare e produrre • Smontare e rimontare semplici oggetti, apparecchiature elettroniche o altri dispositivi comuni. • Utilizzare semplici procedure per eseguire prove sperimentali nei vari settori della tecnologia (ad esempio: preparazione e cottura degli alimenti). • Rilevare e disegnare la propria abitazione o altri luoghi anche avvalendosi di software specifici. • Eseguire interventi di riparazione e manutenzione sugli oggetti dell’arredo scolastico o casalingo. • Costruire oggetti con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti. • Programmare ambienti informatici e elaborare e elaborare semplici istruzioni per controllare il comportamento di un robot. 62 OBIETTIVI MINIMI TRASVERSALI PER STUDENTI DI RECENTE IMMIGRAZIONE Comprendere semplici domande , indicazioni e frasi con semplice struttura Comprendere testi molto semplificati,con frasi elementari e vocaboli della disciplina ad alta frequenza Comprendere il senso generale di un testo elementare su temi noti Comprendere i punti principali di un discorso legati alla vita quotidiana e scolastica Saper produrre un testo semplice con la guida di un questionario Esporre fatti e conoscenze acquisite con un livello comprensibile in termini di coesione,coerenza,utilizzo di qualche termine specifico OBIETTIVI MINIMI - ITALIANO COMPRENSIONE ORALE comprendere espressioni familiari e frasi molto semplici comprendere alcuni vocaboli ad alta frequenza della disciplina comprendere l’essenziale di una spiegazione semplice,breve,chiara PRODUZIONE ORALE produrre messaggi semplici su temi quotidiani e scolastici ricorrenti riferire su un testo letto,un esperienza,un avvenimento prendere l’iniziativa per comunicare in modo semplice COMPRENSIONE DELLO SCRITTO comprendere domande,indicazioni,frasi con struttura semplice comprendere testi semplificati con vocaboli ad alta frequenza comprendere il senso generale di un testo elementare su temi noti PRODUZIONE SCRITTA produrre un testo semplice con la guida di questionario,traccia produrre testi semplici anche se con alcuni errori OBIETTIVI MINIMI – MATEMATICA Leggere e comprendere un’espressione Capire il testo di un problema Analizzare un problema, individuando i dati a disposizione e i passaggi necessari per giungere alla soluzione . Saper usare un linguaggio specifico. OBIETTIVI MINIMI - SCIENZE Comprendere semplici domande,indicazioni e frasi con semplice struttura Comprendere testi semplificati,con vocaboli ad alta frequenza della disciplina Comprendere i punti principali di un argomento Saper comunicare in modo semplice Saper produrre un testo semplice con la guida di un questionario Esporre fatti e conoscenze acquisite con un livello comprensibile (coesione,coerenza,termini specifici) 63 ALLEGATO 9 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 INTEGRAZIONE ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISAGIO Premessa L’integrazione degli alunni in situazione di disagio o handicap fa della scuola il luogo privilegiato dell’accoglienza, dove accogliere vuol dire mettere insieme, creare un contesto umano, un vivaio di relazioni umane, nella prospettiva della crescita personale di tutti coloro che ne fanno parte. La scuola assume così un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare di ogni alunno. Dunque l’integrazione degli alunni in situazione di handicap può essere realizzata solo in una scuola che si fa a misura di tutti gli alunni, delle loro esigenze, dei loro ritmi e stili di apprendimento. Gli alunni si sentono valorizzati solo quando avvertono di poter realizzare le loro potenzialità umane. Anche il diversamente abile aspira alla propria realizzazione. 64 ALLEGATO 10 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 Regolamento per gli acquisti di forniture di beni e servizi PRINCIPI GENERALI Il presente regolamento redatto ai sensi e per gli effetti del disposto dei commi 10 e 11 dell'art. 125 del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 162 Codice dei Contratti Pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, nonché ai sensi della Circolare del Dipartimento Funzione Pubblica nr. 2/2008, è suddiviso in due sezioni: 1. ACQUISTI DI SERVIZI, BENI E FORNITURE C.D. “SOTTOSOGLIA; 2. INDIVIDUAZIONE DI ESPERTI ESTERNI PER PROGETTI INERENTI IL P.O.F. Nella prima sezione, il regolamento individua i principi ed i criteri delle procedure relative all'acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture, cui l'istituto Comprensivo Statale “Valerio Flacco” intende conformarsi, in ottemperanza alle prescrizioni dettate dal Legislatore nazionale e, nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità, imparzialità, economicità e pari opportunità tra operatori tecnici e professionali. Nella seconda sezione invece, disciplina le procedure relative all'istruttoria, individuazione, e gestione delle eventuali attività di esperti esterni necessari al conseguimento degli obiettivi progettuali derivanti dal Piano dell'Offerta Formativa. SEZIONE 1: Acquisti di servizi, Beni e Forniture sottosoglia (artt. 124 e 125 D.Lgs. 163/2006) Il presente regolamento disciplina il sistema delle procedure per l’acquisizione in economia di forniture di beni e servizi da parte dell’Istituzione scolastica nell’ambito delle disponibilità finanziarie previste nel Programma Annuale deliberato dal Consiglio di Istituto, per importi di spesa sino a 40.000,00 Euro + IVA. Le disposizioni del presente Regolamento sono redatte a norma dell’art. 125, comma 10, del Decreto Legislativo n. 163 in data 12 aprile 2006 e dell’art. 9 del D.P.R. n.207 in data 5 ottobre 2010 di esecuzione del predetto Decreto Legislativo, e della Legge 13 agosto 2010, n. 136. Le spese in economia sono quelle sostenute per l’acquisizione di servizi e forniture di beni, individuate nel successivo articolo 7, che, per la natura, la limitata entità o l’urgenza di provvedere, rendono la procedura idonea ad assicurare l’efficienza, l’efficacia e la economicità della gestione, nel rispetto della correttezza, della trasparenza, della libera concorrenza e della non discriminazione, con notevole risparmio di tempo e risorse. L’attività contrattuale spetta al Dirigente Scolastico il quale, ai fini delle connesse procedure, a norma dell’art. 10 del Decreto Legislativo sopra citato, provvede ad emettere l'Atto di Determina a Contrarre con forma e contenuti necessari a garantire la validità della Procedura di Selezione e Acquisizione di beni e servizi, quindi con gli obblighi in esso previsti, per la individuazione delle Ditte e la scelta dei preventivi di spesa che dovranno essere acquisiti, per l’eventuale sottoscrizione dei contratti e/o la lettera di ordinazione del materiale. Il Dirigente Scolastico si avvale dell’attività istruttoria del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, che deve con lui interagire a salvaguardia della corretta azione amministrativa per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ai fini dell’attivazione delle procedure di acquisto è istituito l’Elenco dei Fornitori, cui prioritariamente si fa 65 ricorso. Per l'iscrizione a tale Elenco, l'operatore economico farà istanza all'Istituto compilando gli appositi moduli allegati in calce al presente Regolamento, che sono: 1. Istanza di Iscrizione all'elenco fornitori (Allegato A) 2. Modulo di comunicazione di IBAN dedicato (Allegato B) Possono essere iscritti nell’elenco dei fornitori i soggetti che ne facciano richiesta e che dichiarino, di possedere i seguenti requisiti: a) di essere iscritti nel Registro delle Imprese tenuto dalla C.C.I.A.A. Della Provincia di riferimento. b) che non si trovino in stato di fallimento, di liquidazione coatta e che non sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni; c) che nei propri confronti non sia pendente procedimento per l’applicazione di una delle misure di prevenzione di cui all’art. 3 della legge 27/12/1956 n. 1423 o di una delle cause ostative previste dall’art. 10 della legge 31/12/1965 n. 575; d) che, in riferimento al punto c), pur essendo stato vittima dei reati previsti e puniti dagli articoli 317 e 629 del codice penale aggravati ai sensi dell’articolo 7 del decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 1991, n. 203, non risulti non aver denunciato i fatti alla autorità giudiziaria, salvo che ricorrano i casi previsti dall’articolo 4, primo comma, della legge 24 novembre 1981, n. 689; e) che non sia stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’art. 444 del codice di procedura penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità professionale; f) che non abbiano violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all’art. 17 della legge 19/03/1990, n. 55; g)che non abbiano commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di sicurezza e a ogni altro obbligo derivante da rapporti di lavoro, risultanti dai dati in possesso dell’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi forniture di cui all'articolo 7 della Legge n.163/2006; h) che non abbiano commesso grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione appaltante che bandisce la gara; che non abbiano commesso un errore grave nell’esercizio dell’attività professionale; i) che non abbiano commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o quella dello Stato in cui sono stabili; l) che nei propri confronti non risulti iscrizione nel casellario informatico dell’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi forniture di cui all'articolo 7 della Legge n.163/2006 per aver presentato falsa dichiarazione o falsa documentazione in merito a requisiti e condizioni rilevanti per la partecipazione a procedure di gara o affidamento di subappalti; m) che non abbiano commesso violazioni gravi definitivamente accertate alle norme in materia di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o dello Stato in cui sono stabiliti; n)d i essere in regola, esentati o non obbligati con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili, di cui alla legge 68/99 art.17; o) che non sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lettera c), del D.Lgs. in data 8 giugno 2001 n. 231 o altra sanzione che comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione compresi i provvedimenti interdettivi di cui all’articolo 14 del decreto legislativo n. 81 in data 9 aprile 2008. p) che dichiarino di avere riportato eventuali condanne penali comprese quelle per le quali abbiano beneficiato della non menzione; q) di non avere presentato falsa dichiarazione e falsa documentazione ai fini del rilascio dell’attestazione SOA e di non risultare iscritto nel casellario informatico di cui all’art.7 della Legge n.163/2006 r) che nell’anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara non abbiano reso false dichiarazioni in merito ai requisiti e alle condizioni rilevanti per la partecipazione alle procedure di gara, risultanti dai dati in possesso dell’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori,servizi forniture di cui all'articolo 7 della Legge n.163/2006; s) di essere in possesso dei requisiti di idoneità morale, capacità tecnico-professionale ed economico finanziaria prescritta per le prestazioni di importo pari a quello oggetto della fornitura; t) che comunichino a questa Amministrazione l'IBAN dedicato ai pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni in ottemperanza ai requisiti di tracciabilità dei flussi finanziari (Legge nr. 136/2010) 66 Qualora nell’elenco dei fornitori non risultino iscritti riferibili alla categoria merceologica interessata all’acquisto, o essi siano inferiori a cinque, ai fini del raggiungimento di tale numero, si fa ricorso ad indagine di mercato per l’individuazione delle Ditte da invitare. I fornitori inseriti nell'Elenco dei Fornitori, protranno essere da questo esclusi in seguito a controversie insorte con questa Amministrazione derivanti da inadempimenti di forniture o servizi, o in ogni caso, in seguito a violazioni di obblighi e prescrizioni di legge (inclusi a titolo di esempio, rinnovi automatici di contratti di forniture vietati dal Codice dei Contratti Pubblici). Nessuna acquisizione di beni e servizi può essere artificiosamente frazionata. E’ ammesso il ricorso alle procedure di spesa in economia per l’acquisizione di beni e servizi di qualsiasi categoria merceologica, previa verifica della presenza sul portale www.acquistinretepa.it di eventuali convenzioni CONSIP per l'acquisto in oggetto e a condizione che tale convenzione garantisca prezzi più bassi di quelli derivanti dall'istruttoria. Gli acquisti avranno luogo secondo le seguenti procedure: a) Spese sino a € 2,000,00, mediante ricorso all’affidamento diretto ad un unico fornitore, b) Spese superiori a € 2.000,00 e sino a € 40.000,00 mediante procedura di cottimo fiduciario. Il “COTTIMO FIDUCIARIO” è una procedura negoziata senza preliminare pubblicazione di bando, che si attiva attraverso le seguenti fasi: 1) Il Dirigente scolastico emette, come previsto dall’art. 11, comma 2, del Decreto Legislativo n. 163/2006, apposita determina concernente gli acquisti da effettuare; 2) Il Responsabile Unico del Procedimento, acquisita la determina del Dirigente scolastico, attingendo prioritariamente all’albo dei fornitori e/o attraverso indagine di mercato, invita, per iscritto, mediante raccomandata postale, fax, mail o p.e.c., almeno cinque operatori economici, a presentare la propria offerta di vendita del prodotto o servizio richiesto. La richiesta di offerta dovrà essere redatta ai sensi del D.Lgs. 163/2006 e l'aggiudicazione della fornitura, sulla base della comparazione delle offerte,all’operatore economico che avrà proposto il prezzo complessivo più basso,o economicamente più vantaggioso così come accertato da una Commissione Giudicatrice appositamente nominata presieduta dal Dirigente Scolastico, composta al minimo da tre e al massimo da 5 membri, di norma individuati tra il personale docente e/o ATA dell’Istituto che sia esperto rispetto all’oggetto del singolo contratto; L'aggiudicazione avverrà anche in presenza di una sola offerta pervenuta • • • • • • • La lettera di invito dovrà espressamente indicare: il materiale e le sue caratteristiche; il criterio di aggiudicazione; i termini e la modalità di consegna e le eventuali penali; le garanzie richieste; termini di pagamento; richiesta di dichiarazione dell’operatore economico, resa ai sensi e per gli effetti artt. 46 e 47 del DPR 445 del 28 dicembre 2000 e successive modifiche intercorse, di possedere i requisiti previsti nell’art.38 del Codice dei contratti (Legge n.163/2006). dichiarazione di possesso di conto corrente dedicato alle commesse pubbliche ai sensi dell’art. 3, comma 7 della legge n. 136/2010 e presentazione durc o autocertificazione. Se il prodotto o servizio è reperibile nel catalogo delle convenzioni CONSIP, il contratto può essere sottoscritto direttamente dal Dirigente Scolastico previa Determina a Contrarre, in quanto tutta la fase istruttoria è già stata svolta da CONSIP SpA per conto del Ministero dell'Economia e Delle Finanze. Se il prodotto o servizio è invece reperibile nei cataloghi ME.PA (Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione) così come presenti sul portale www.acquistinretepa.it , questa Amministrazione provvederà ad effettuare istruttoria di acquisto tra le offerte ivi presenti, in base a quanto disciplinato dall'art. 328 comma 4 67 del D.P.R. nr. 207/2010 (Regolamento di esecuzione e attuazione del Codice di Contratti Pubblici), quindi tramite comparazione delle offerte del medesimo prodotto e selezionando per l'acquisto quella al prezzo più basso, ovvero tramite richiesta di offerta se trattasi di prodotti dei quali non è possibile effettuare un confronto omogeneo. Nel caso di acquisto tramite ME.PA, il fornitore verrà incluso nell'Elenco dei Fornitori automaticamente, e si provvederà a richiedere l'IBAN dedicato ai pagamenti della Pubblica Amministrazione in seguito all'emissione dell'ordinativo della fornitura. Per la gestione delle minute spese, il presente regolamento acquisisce integralmente quanto disciplinato dal Decreto Interministeriale nr. 44/2001 all'art. 17. SEZIONE 2: Regolamento per la disciplina degli incarichi agli esperti esterni Art. 1 – FINALITÀ E AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente regolamento disciplina, ai sensi della normativa vigente, le modalità ed i criteri per il conferimento di contratti di prestazione d’opera per attività ed insegnamenti che richiedano specifiche e peculiari competenze professionali, nell’ambito della programmazione didattica annuale, al fine di sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche deliberate nel POF. Art. 2 – REQUISITI PROFESSIONALI E COMPETENZE Per ciascuna attività o progetto deliberati nel POF per lo svolgimento delle quali si renda necessario il ricorso alla collaborazione retribuita di docenti esperti esterni, il Consiglio di Circolo, sentito il Collegio dei Docenti, disciplina le procedure e i criteri di scelta del contraente, al fine di garantire la qualità della prestazione (stabilisce quindi i requisiti minimi, in termini di titoli culturali e professionali, nonché l'eventuale esperienza maturata nel campo che i docenti stessi devono possedere per accedere all'insegnamento), secondo i seguenti criteri generali che saranno esplicitati, di volta in volta in ogni singolo progetto. I candidati, ai sensi della normativa vigente, devono essere in possesso di titolo di studio con comprovata specializzazione anche universitaria. Si prescinde da questo requisito in caso di stipulazione di contratti d’opera per attività che devono essere svolti da professionisti iscritti in ordini o albi o con soggetti che operano nel campo dell’arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore. Si valuteranno, quindi: · Titolo di studio · Curriculum del candidato con: · esperienze di lavoro nel campo di riferimento del progetto · Esperienze metodologiche – didattiche · Attività di libera professione nel settore · Corsi di aggiornamento · Pubblicazioni e altri titoli · Competenze specifiche richieste per ogni singolo progetto Per la valutazione comparativa dei candidati si farà riferimento almeno ai seguenti criteri: - Livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati; - Congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i quali è bandita la selezione; - Eventuali precedenti esperienze didattiche - Esperienze pregresse di collaborazione con l’Istituto già valutate secondo i criteri previsti dal presente Regolamento. Il requisito della particolare e comprovata specializzazione universitaria non deve essere inserita nel contratto che la scuola stipula con una società o con una associazione esterna. 68 Infatti, il contratto è stipulato con un soggetto esterno non persona fisica. L’associazione o la ditta dovranno possedere i requisiti che la Scuola ritiene siano necessari per espletare il servizio richiesto o collaborare ad un determinato progetto. Tuttavia, la Scuola dovrà pretendere che vengano comunicati i nominativi dei soggetti che la società o l’associazione manderanno per fornire la prestazione. Art. 3 – PUBBLICAZIONE DEGLI AVVISI DI SELEZIONE All’inizio dell’anno scolastico, ovvero in tempo utile per l'implementazione del P.O.F., il Dirigente, sulla base del piano dell’offerta formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola e sul sito web d’Istituto. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. Per ciascun contratto deve essere specificato: - l’oggetto della prestazione; - la durata del contratto: termini di inizio e di conclusione della prestazione; - il corrispettivo proposto per la prestazione. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico impiego. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito da Dirigente Scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto. Art. 4 – DETERMINAZIONE DEL COMPENSO 1. I criteri riguardanti la determinazione dei corrispettivi per i contratti di cui al presente regolamento saranno annualmente determinati dal Consiglio d'istituto. 2. Nell'ambito di detti criteri, il Dirigente scolastico, determina annualmente il corrispettivo di riferimento per i singoli contratti conferiti. In casi particolari di motivata necessità, in relazione al tipo di attività e all'impegno professionale richiesto, il Dirigente Scolastico, ha facoltà di stabilire il compenso massimo da corrispondere al docente esperto, nell’ambito delle disponibilità di bilancio. 3. Il dirigente può procedere a trattativa diretta qualora, in relazione alle specifiche competenze richieste, il professionista esterno sia l'unico in possesso delle competenze necessarie. 4. Può anche essere previsto un pagamento forfetario, ove più conveniente all'Amministrazione 5. Sono fatti salvi gli emolumenti previsti in specifici progetti finanziati con fondi comunitari e/o regolamentati dagli stessi enti erogatori. Il compenso è comprensivo di tutte le spese che il collaboratore effettua per l’espletamento dell’incarico e degli oneri a suo carico. Il compenso viene erogato dietro presentazione di apposita nota di credito, che sarà emessa dall'esperto in seguito a relazione sulle attività svolte, esplicativa della prestazione effettuata e a seguito di accertamento, da parte del Docente responsabile del progetto, dell’esattezza della prestazione, secondo i termini contrattuali. E’ fatto divieto di anticipazione di somme. Ai collaboratori non compete alcun trattamento di fine rapporto, comunque denominato. Art. 5 – INDIVIDUAZIONE DEI CONTRAENTI I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente scolastico e/o da un suo sostituto ufficiale referente dei progetti POF, sentito il docente referente di progetto o un’apposita commissione all’uopo nominata. La valutazione sarà effettuata sulla base dei requisiti professionali e dei criteri già esplicitati all’art.2. Sarà compilata una valutazione comparativa, sulla base dell’assegnazione di un punteggio a ciascuna delle seguenti voci. CRITERIO INDICATORI PUNTEGGIO ASSEGNATO Possesso, oltre alla laurea richiesta, di titoli specifici afferenti 69 la tipologia di intervento 1 punto per ogni titolo, massimo punti 5 _________ Esperienza di docenza universitaria nel settore di pertinenza 1punto per ogni anno di docenza, massimo 5 punti _________ Esperienza di docenza nel settore di pertinenza 1punto per ogni anno di docenza, massimo 5 punti _________ Esperienze lavorative nel settore di pertinenza 1punto per ogni progetto, massimo 5 punti _________ Pubblicazioni attinenti al settore di pertinenza 0,5 punti per ogni pubblicazione, massimo 2 punti _________ Precedenti esperienze in istituto valutate positivamente 1 punto per ogni progetto, massimo 3 punti _________ Punteggio totale ___ / 25 A parità di punteggio sarà data la preferenza ai candidati che: - abbiano già lavorato con valutazione positiva in Istituto - abbiano svolto esperienze con valutazione positiva in altri istituti - richiedano un compenso inferiore Art. 6 – STIPULA DEL CONTRATTO Nei confronti dei candidati selezionati, il Dirigente provvede, con determinazione motivata in relazione ai criteri definiti con il presente regolamento e nei limiti di spesa del progetto, alla stipula del contratto. Il contratto deve essere redatto per iscritto e sottoscritto per esteso da entrambi i contraenti in ogni parte di cui è composto il documento Il contratto deve avere il seguente contenuto minimo: • parti contraenti; • oggetto della collaborazione (descrizione dettagliata della finalità e del contenuto delle prestazioni richieste); • durata del contratto con indicazione del termine iniziale e finale del contratto; • entità, modalità e tempi di corresponsione del compenso; • luogo e modalità di espletamento dell’attività; • responsabile cui è affidato il controllo dell’esecuzione del contratto e la relativa rendicontazione; • impegno da parte del collaboratore di presentare una relazione esplicativa della prestazione effettuata a corredo della nota di debito; • acquisizione in proprietà ed utilizzazione piena ed esclusiva da parte dell’ Istituto dei risultati dell’incarico; • spese contrattuali e oneri fiscali a carico del prestatore; • la previsione della clausola risolutiva e delle eventuali penali per il ritardo; • la possibilità di recedere anticipatamente dal rapporto, senza preavviso, qualora il collaboratore non presti la propria attività conformemente agli indirizzi impartiti e/o non svolga la prestazione nelle modalità pattuite, liquidando il collaboratore stesso in relazione allo stato di avanzamento della prestazione; • la previsione che il foro competente in caso di controversie è quello di Latina; • la previsione che le sospensioni della prestazione da parte del collaboratore comportano la sospensione del pagamento del corrispettivo contrattuale indipendentemente dalla motivazione; 70 • • informativa ai sensi della privacy; sottoscrizione del dirigente responsabile e dell’incaricato. Per i titolari dei contratti deve essere previsto l’obbligo di svolgere l’attività di verifica del profitto, se prevista, e l’obbligo ad assolvere a tutti i doveri didattici in conformità alle vigenti disposizioni. La natura giuridica del rapporto che s’instaura con l’incarico di collaborazione esterna è quella di rapporto privatistico qualificato come prestazione d’opera intellettuale. La disciplina che lo regola è, pertanto, quella stabilita dagli artt.2222 e seguenti del codice civile. I contratti di cui al presente regolamento costituiscono prestazioni di collaborazione coordinata e continuativa oppure di prestazione occasionale e sono assoggettati al corrispondente regime fiscale e previdenziale, in dipendenza anche della posizione del contraente e non danno luogo a diritti in ordine all’accesso nei ruoli della scuola; I contratti di cui al presente regolamento non possono avere durata superiore all’anno scolastico e NON sono rinnovabili. Non sono rinnovabili i contratti oggetto di risoluzione o di recesso. E’ istituito presso la segreteria della scuola un registro degli incarichi esterni in cui dovranno essere indicati i nominativi dei professionisti incaricati, l’importo dei compensi corrisposti e l’oggetto dell’incarico. Art. 7 – IMPEDIMENTI ALLA STIPULA DEL CONTRATTO I contratti con i collaboratori esterni possono essere stipulati, ai sensi dell’art. 32, comma 4, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001, soltanto per le prestazioni e le attività: - che non possono essere assegnate al personale dipendente per inesistenza di specifiche competenze professionali; - che non possono essere espletate dal personale dipendente per indisponibilità o coincidenza di altri impegni di lavoro; - di cui sia comunque opportuno il ricorso a specifica professionalità esterna; - di cui comunque sia previsto, a livello ministeriale di linee guida, il ricorso a specifiche professionalità esterna. Art. 8 – AUTORIZZAZIONE DIPENDENTI PUBBLICI E COMUNICAZIONE ALLA FUNZIONE PUBBLICA Ai fini della stipula dei contratti disciplinati dal presente regolamento con i dipendenti di altra amministrazione pubblica è richiesta obbligatoriamente la preventiva autorizzazione (es. per un docente di un'altra Scuola, occorre l'autorizzazione del Dirigente della Scuola di servizio – autorizzazioni non limitate alle Amministrazioni Scolastiche) dell’amministrazione di appartenenza di cui all’art. 53 del D.L.vo n° 165 del 30/3/2001. L’elenco dei contratti stipulati con i soggetti di cui al comma precedente è comunicato annualmente al dipartimento della funzione pubblica entro i termini previsti dall’art. 53, commi da 12 a 16 del citato D.L.vo n° 165/2001. ART. 9 – VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE Al termine della prestazione occorre una valutazione finale del progetto e dell’intervento dell’esperto esterno attraverso relazione del responsabile del progetto e/o, tramite appositi questionari di gradimento. L’ esito negativo può essere motivo di esclusione da eventuali future collaborazioni. N.B. La circolare n. 2/2008 citata nelle premesse chiarisce che solo per le collaborazioni meramente occasionali che si esauriscono in una sola azione o prestazione, caratterizzata da un rapporto “intuitu personae” che consente il raggiungimento del fine, e che comportano, per loro stessa natura, una spesa equiparabile ad un rimborso spese, quali ad esempio la partecipazione a convegni e seminari, la singola docenza, la traduzione di pubblicazioni e simili, non si debba procedere all'utilizzo delle procedure comparative per la scelta del collaboratore, né ottemperare agli obblighi di pubblicità. 71 Allegato A RICHIESTA DI INSERIMENTO ALL'ELENCO FORNITORI dell'Istituto Comprensivo “Valerio Flacco” Il sottoscritto operatore economico ___________________________________, Con sede a________________________________in via_______________________________ Partita Iva______________________________________ Nr. Matricola INPS _______________________________ Telefono_________________________fax_________________ e-mail_____________________________ CHIEDE Essere inserito nell'elenco fornitori di codesta Istituzione Scolastica così come da Regolamento degli Acquisti dell'Amministrazione. A tal fine, consapevole delle conseguenze derivanti da dichiarazioni falsi e/o mendaci, dichiara ai sensi e per gli effetti di cui al DPR 18/12/2000 n. 445: - di voler essere eventualmente invitato a gare e richieste di offerta in merito alle fornitore della seguente tipologia di prodotti/servizi __________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________; - di essere regolarmente iscritto alla C.C.I.A.A. di __________ con riferimento allo specifico settore di attività oggetto della gara, con indicazione degli estremi di iscrizione____________________; - la non sussistenza delle cause di esclusione di cui all’art. 38 del D.Lgs. 163/2006, espressamente riferite all’Impresa e a tutti i suoi Legali rappresentanti; - l’assenza di sanzioni o misure cautelari di cui al D.Lgs. 231/01 nei confronti dell’Impresa o altra sanzione che comporti il divieto di contrarre con le Pubbliche Amministrazioni; - l’assenza di condanne penali o provvedimenti che riguardino l’attuazione di misure di prevenzione espressamente riferita ai soggetti dell’impresa di cui all’art. 2 comma 3 del DPR 252/98; - l’assenza di rapporti di controllo (come controllante o controllata), ai sensi dell’art. 2359 c.c., con altra impresa che partecipi alla gara, in forma singola o raggruppata, e che per essa non sussistono forme di collegamento sostanziale con altra impresa concorrente. In caso contrario, l’Impresa dovrà dichiarare che la situazione di controllo non è influente sull’offerta economica ai sensi dell’art. 38, comma 2, lett. b), D.Lgs. 163/2006, indicando quali siano gli altri concorrenti per i quali sussistono detti rapporti di controllo; - l’assenza di procedure (anche in corso) di emersione del lavoro sommerso, ai sensi del D.L. 25/09/2002 n. 210 (coordinato e modificato dalla Legge di conversione n. 266/2002), art. 1, comma 14; - il rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro, degli obblighi sindacali integrativi, delle norme sulla sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, degli adempimenti di legge nei confronti di 72 lavoratori dipendenti e/o dei soci nel rispetto delle norme vigenti; - di essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili ai sensi della legge 68/99. - di essere in regola con la contribuzione pensionistica e assicurativa nei confronti di tutti i propri lavoratori dipendenti; − di (si prega di barrare con una “X” l'opzione di interesse): non essere inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento; oppure (si prega di barrare con una “X” l'opzione di interesse) essere inadempiente all’obbligo di versamento per un ammontare complessivo pari ad euro ……………........., derivante dalla notifica delle seguenti cartelle di pagamento: cartella n. …………..……………. data notifica ……………… importo ………………….. cartella n. …………..……………. data notifica ……………… importo ………………….. cartella n. …………..……………. data notifica ……………… importo ………………….. cartella n. …………..……………. data notifica ……………… importo ………………….. - di possedere caratteristiche di “solvibilità finanziaria” (Art. 41 in regime semplificato a norma dell'art. 124 c. 7 D.Lgs. 163/2006); - di avere le necessarie “Capacità Tecniche” e il “possesso dei requisiti tecnico professionali richiesti dalle leggi” in merito al capitolato qui contemplato (Art. 42 in regime semplificato a norma dell'art. 124 c. 7 163/2006); Luogo e data_________________________ Timbro e firma del Legale Rappresentante 73 ______________________ ALLEGATO B MODELLO DI COMUNICAZIONE DELLE COORDINATE IBAN AI SENSI DELL’ART. 3 DELLA LEGGE 136/2010 E ASSUNZIONE OBBLIGHI DI TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI. Il sottoscritto ______________________ nato a Sezze il ___/___/_____ in qualità di: ( ) titolare ( ) legale rappresentante ( ) procuratore della Ditta ________________________________________________________ con Sede in _________________________________________ nr. _____________ P.IVA n. _______________________ comunica che i pagamenti relativi ad eventuali lavori/servizi/forniture che codesta Amministrazione vorrà affidarle devono essere effettuati sul/i seguente/i conto/i corrente/i dedicato/i, così come previsto dall’art. 3 della Legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche: 1) IBAN: ISTITUTO BANCARIO/POSTALE: FILIALE/SEDE DI: Ai sensi del comma 7 dell’art. 3, si indicano le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare sul conto corrente indicato: COGNOME: _________ NOME: ___________ NATO A: ____________ IL: ___________ CODICE FISCALE: ___________________ Si allega fotocopia del documento d’identità: Patente/Carta di identità n. _________ , rilasciata da _____________ il ___________ COGNOME: ___________ NOME: ______________ NATO A: ____________ IL: ________________ CODICE FISCALE: ______________________ Si allega fotocopia del documento d’identità: Patente/Carta di identità n. ______________ , rilasciata da _____________ il ____________ La Ditta si impegna a comunicare ogni modifica relativa ai dati trasmessi con la presente nota. La Ditta assume tutti gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari di cui all’articolo 3 della Legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche. La Ditta si impegna a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante ed alla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo della Provincia di Latina della notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore/subcontraente) agli obblighi di tracciabilità finanziaria. Luogo, ____________ TIMBRO E FIRMA 74 Allegare: - fotocopie documenti di identità delle persone delegate ad operare sui conti correnti dedicati; - fotocopia documento di identità del sottoscrittore della presente comunicazione (se diverso dalle persone delegate ad operare sui conti correnti). 75 Allegato 11 ISTITUTO COMPRENSIVO “Valerio Flacco” Scuola Infanzia – Primaria – Secondaria 1°grado Codice Fiscale: n. 80015350590 Tel.Fax.0773/876131 LA VALUTAZIONE I docenti verificano periodicamente l’efficacia della loro azione didattica ed il livello di raggiungimento, da parte degli alunni, sia degli obiettivi trasversali che di quelli disciplinari. Le prestazioni individuali degli alunni vengono verificate e valutate principalmente in tre momenti: 1) valutazione iniziale: viene fatta all’inizio dell’anno scolastico per stabilire la situazione di partenza di ciascun alunno e della classe ed è di fondamentale importanza per stendere una programmazione mirata che tenga conto dei bisogni formativi degli alunni. 2) valutazione formativa: viene fatta durante tutto il corso dell’anno scolastico per monitorare i progressi dei singoli alunni e calibrare in modo più efficace gli interventi formativi. Attraverso la valutazione formativa i docenti devono infondere negli alunni fiducia nelle proprie possibilità e nella propria riuscita scolastica. 3) valutazione finale: viene formulata collegialmente dal team docente o dal Consiglio di classe e riportata nella scheda di valutazione al termine di ciascuno dei due quadrimestri e tiene conto di: - competenza dell’alunno - progressi compiuti rispetto alla situazione iniziale - impegno nell’apprendimento. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente, per le valutazioni nelle singole discipline viene utilizzata, nel documento, la valutazione in decimi. Ai fini della validità dell’anno scolastico ( art. 11 Decreto Legislativo n 59/2004 ) ciascun alunno deve maturare una frequenza minima di tre quarti dell’orario annuale obbligatorio e facoltativo prescelto. In casi eccezionali si possono stabilire deroghe ai limiti massimi di assenza. La non ammissione alla classe successiva può essere presa normalmente ai termini dei bienni nei quali è suddiviso il curriculum scolastico degli alunni e, in casi eccezionali con deliberazione motivata del Consiglio di classe, nelle classi intermadie dei bienni. Il terzo anno della scuola secondaria di primo grado si conclude con l’esame di stato, che è titolo di accesso ai successivi gradi dell’istruzione 76 L A VA L U TA Z I O N E D E G L I A L U N N I La valutazione si rappresenta concretamente come un sistema di attività, tecniche e strategie che accompagnano tutto il percorso formativo (D.P.R. n.122 del 22 giugno 2009). La valutazione precede i percorsi curricolari 4. l’osservazione sistematica riscontra lo stato delle conoscenze, capacità, abilità. I docenti 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. elaborano griglie d’osservazione diagnosticano bisogni individuano obiettivi formativi coerenti concordano prove d’ingresso coerenti comunicano agli alunni modalità, tempi di verifica e valutazione esplicitano gli obiettivi valutati accompagnano la valutazione in decimali con un giudizio e/o commento. La valutazione accompagna i percorsi curricolari I docenti, sulla base dei documenti elaborati dalla commissione continuità – orientamento (obiettivi minimi, valutazione in decimi, indicatori del comportamento) 7. 8. 9. 10. 11. individuano forme adeguate d’accertamento degli apprendimenti, prove oggettive e soggettive, elaborate per classi parallele condividono con alunni e le famiglie modalità di valutazione chiare monitorizzano costantemente i livelli d’apprendimento progettano interventi adeguati a perseguire gli obiettivi fissati individualizzano le verifiche effettuano la valutazione sommativa secondo parametri condivisi a livello d’istituto La valutazione segue i percorsi curricolari I docenti verificano le ipotesi e riflettono per migliorare l’azione formativa. 77 SCHEDA PERIODICA DELLA VALUTAZIONE Nella scuola primaria e secondaria dell’Istituto, al termine degli scrutini di ciascun trimestre o quadrimestre, le famiglie ricevono una scheda sulla quale vengono riportate le valutazioni finali del periodo riferite alle singole discipline e al comportamento degli allievi che verranno espresse in decimi. Ai voti numerici espressi sul documento di valutazione, in merito agli apprendimenti acquisiti nelle diverse discipline, viene attribuito il seguente significato: 10 (ECCELLENTE) L’alunno ha raggiunto la piena autonomia organizzativa ed operativa; possiede abilità sicure e le esercita con creatività ; si dimostra preciso e consapevole nel mettere in atto procedure; ha acquisito conoscenze complete e le gestisce con sicurezza anche in contesti nuovi; utilizza in modo appropriato il linguaggio specifico della disciplina; è in grado di individuare relazioni tra le conoscenze, che gli consentono di organizzare le stesse in modo significativo. 9 (OTTIMO) L’alunno ha raggiunto autonomia organizzativa ed operativa ad un livello ottimo: possiede abilità sicure, che esercita in modo creativo in alcune situazioni; si dimostra preciso e consapevole nel mettere in atto procedure; ha acquisito conoscenze complete e le gestisce con sicurezza ed è capace di servirsene anche in contesti nuovi; utilizza in modo appropriato il linguaggio specifico della disciplina ; è in grado di individuare relazioni tra le conoscenze, che gli consentono di pervenire a significative organizzazioni delle stesse. 8 (DISTINTO) L’alunno ha raggiunto un livello più che buono nell’autonomia organizzativa ed operativa; possiede abilità sicure e le applica adeguatamente attenendosi a modelli noti; è consapevole e preciso nel mettere in atto procedure; ha acquisito conoscenze complete e le gestisce in modo sicuro in contesti conosciuti; in alcune situazioni utilizza adeguatamente il linguaggio specifico della disciplina; è in grado di individuare relazioni tra le conoscenze. 7 (BUONO) L’alunno ha raggiunto un buon livello di autonomia organizzativa ed operativa: possiede abilità abbastanza sicure; mette in atto correttamente semplici procedure; ha acquisito conoscenze essenziali che arricchisce gradualmente e se ne avvale per applicarle secondo modelli di riferimento conosciuti; utilizza un linguaggio piuttosto generico; è in grado di individuare alcune evidenti relazioni tra le conoscenze. 6 (SUFFICIENTE) L’alunno ha raggiunto un livello sufficiente o minimo di autonomia organizzativa ed operativa: possiede abilità che sta consolidando; mette in atto procedure molto semplici; ha acquisito conoscenze parziali e le applica in modo globalmente corretto. Utilizza un linguaggio semplice. 5 (NON SUFFICIENTE) L’alunno manifesta un livello non sufficiente di autonomia organizzativa ed operativa: possiede abilità limitate; mette in atto procedure semplici; ha acquisito conoscenze molto limitate e nell’avvalersene incontra diverse difficoltà. Utilizza un linguaggio approssimativo e non sempre lineare. Da 4 a 1 (GRAVEMENTE INSUFFICIENTE) L’alunno manifesta un livello gravemente insufficiente di autonomia organizzativa ed operativa: non possiede le abilità di base; non conosce le procedure più semplici; ha acquisito conoscenze estremamente limitate e perciò inadeguate a fungere da supporto al percorso di apprendimento. Nel formulare il giudizio analitico sul livello globale di maturazione, gli insegnanti della scuola primaria si baseranno sulla valutazione collegiale delle abilità trasversali e degli atteggiamenti di seguito definiti: 78 • attenzione e concentrazione • interesse e partecipazione • impegno • modalità di lavoro e gestione dei tempi • abilità di studio Criteri per l’attribuzione del voto in comportamento Scuola primaria Indicatori • Conoscenza delle regole e rispetto delle stesse nei vari contesti. • Qualità delle relazioni interpersonali. • Utilizzo e rispetto di materiali, attrezzature e sussidi scolastici, propri e altrui. • Gestione degli impegni. Descrittori Conosce le regole e le rispetta consapevolmente, comprendendone pienamente il valore. Si relaziona con adulti e compagni mantenendo un atteggiamento molto educato, accogliente e rispettoso delle scelte e delle idee altrui. Si organizza per avere puntualmente tutto il materiale occorrente. Utilizza responsabilmente ed in modo appropriato qualunque materiale, attrezzatura e sussidio scolastico. Affronta gli impegni scolastici, in classe e a casa, con grande senso di responsabilità, costanza e puntualità. Conosce le regole e le rispetta consapevolmente, comprendendone il valore. Si relaziona con adulti e compagni mantenendo un atteggiamento educato, accogliente e rispettoso delle scelte e delle idee altrui. Si organizza per avere puntualmente il materiale occorrente. Utilizza responsabilmente ed in modo appropriato i materiali, le attrezzature e i sussidi scolastici. Affronta gli impegni scolastici, in classe e a casa, con senso di responsabilità, costanza e puntualità. Conosce le regole e le rispetta. Si relaziona con adulti e compagni mantenendo un atteggiamento educato e rispettoso. Generalmente si organizza per avere puntualmente tutto il materiale occorrente. Utilizza in modo appropriato materiali, attrezzature e sussidi scolastici. Affronta gli impegni scolastici, in classe e a casa, con costanza e puntualità. Conosce le regole e generalmente le rispetta, ma necessita di qualche richiamo. Si relaziona con adulti e compagni mantenendo un atteggiamento quasi sempre educato e rispettoso. Non sempre porta a scuola tutto il materiale occorrente. Generalmente utilizza materiali, attrezzature e sussidi scolastici correttamente, ma talvolta necessita di richiami da parte dell’adulto. 79 Voto eccellente ottimo buono discreto Affronta quasi sempre gli impegni scolastici, in classe e a casa, ma talvolta non è puntuale nell’adempiere alle richieste. Conosce le regole, ma necessita di frequenti richiami al rispetto delle stesse. Si relaziona con adulti e compagni assumendo in più occasioni un atteggiamento poco educato e rispettoso. Spesso è sprovvisto del materiale occorrente. sufficiente Utilizza materiali, attrezzature e sussidi scolastici in modo non sempre appropriato, nonostante i richiami dell’adulto. Affronta gli impegni scolastici, in classe e a casa, applicandosi in modo alterno, pertanto in più occasioni non adempie alle richieste. Conosce le regole, ma spesso non le rispetta, nonostante i richiami. Non rispetta le regole e, nonostante i richiami, assume comportamenti pericolosi per l’incolumità propria ed altrui e/o di grave disturbo per l’attività. Abitualmente si relaziona con adulti e compagni assumendo atteggiamenti non educati, offensivi o lesivi della dignità delle persone. insufficiente Spesso è sprovvisto del materiale occorrente. Utilizza materiali, attrezzature e sussidi in modo non appropriato, al punto da arrecare danni.Affronta in modo saltuario gli impegni scolastici, in classe e a casa, pertanto raramente adempie alle richieste. La valutazione espressa sarà accompagnata da un giudizio discorsivo nei casi di seguito elencati: • L’alunno assume comportamenti non del tutto conformi a quelli descritti in un livello ed è pertanto necessario pervenire ad una valutazione media. È opportuno specificare quali sono gli aspetti del comportamento non ancora adeguati, o viceversa quelli che si distinguono in positivo rispetto al livello mediamente raggiunto. • In tutti i casi in cui l’alunno necessita di richiami. È opportuno infatti spiegare qual è l’atteggiamento assunto nell’ambito del dialogo educativo. • In tutti i casi in cui gli insegnanti lo ritengano utile, ai fini di una comunicazione trasparente e allo scopo di stimolare la consapevolezza da parte dell’alunno e della famiglia. Scuola secondaria di primo grado Indicatori • Comportamento • Rispetto delle consegne • Uso del materiale e delle strutture della scuola • Atteggiamento • Frequenza, assenze ingiustificate e ritardi • Sanzioni disciplinari Descrittori Si comporta in modo molto corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. Rispetta pienamente tutte le regole della scuola. È sempre molto costante e puntuale nell’esecuzione delle consegne. È sempre munito del materiale richiesto dai docenti. Partecipa in modo estremamente costante ed attivo al dialogo educativo. 80 Voto 10 Utilizza in maniera molto responsabile il materiale e le strutture della scuola. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari. Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta sempre gli orari. Si comporta in modo corretto con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola. E’ rispettoso delle regole della scuola. È costante nell’esecuzione delle consegne. È munito del materiale richiesto dai docenti. 9 Si dimostra interessato al dialogo educativo. Utilizza in maniera corretta il materiale e le strutture della scuola. Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari. Frequenta con assiduità le lezioni e rispetta gli orari. Si comporta in modo corretto e controllato con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola ed è generalmente rispettoso delle regole della scuola. È abbastanza costante nell’esecuzione delle consegne. È generalmente munito del materiale richiesto dai docenti. 8 Si dimostra interessato al dialogo educativo. Utilizza in maniera abbastanza corretta il materiale e le strutture della scuola. Ha rivisto il proprio comportamento dopo sporadici richiami. Frequenta regolarmente le lezioni e rispetta gli orari. Si comporta in modo sostanzialmente corretto e controllato con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola ed è generalmente rispettoso delle regole della scuola. È abbastanza costante nell’esecuzione delle consegne. È generalmente munito del materiale richiesto dai docenti. 7 Si dimostra generalmente interessato al dialogo educativo. Utilizza in maniera abbastanza corretta il materiale e le strutture della scuola. Ha a suo carico richiami da parte dei docenti. Ha rivisto il proprio comportamento dopo sporadiche annotazioni di rimprovero. Frequenta abbastanza regolarmente le lezioni e rispetta gli orari. Si comporta in modo non sempre corretto e controllato con i docenti, con i compagni, con il personale della scuola e non sempre rispettoso delle regole della scuola. È poco assiduo nell’esecuzione delle consegne. A volte è sprovvisto del materiale richiesto dai docenti. 6 Si dimostra poco interessato al dialogo educativo. Utilizza in maniera non sempre corretta il materiale e le strutture della scuola. Ha a suo carico sanzioni disciplinari orali e scritte. Il comportamento dell’alunno è in molte occasioni improntato sul mancato rispetto dei docenti, degli alunni e del personale della scuola. L’alunno viene sistematicamente ripreso per il suo comportamento. È incostante nell’esecuzione delle consegne. 5 È ripetutamente sprovvisto del materiale richiesto dai docenti. Dimostra scarsa partecipazione al dialogo educativo. Utilizza in maniera non responsabile il materiale e le strutture della scuola. Ha a suo carico numerose sanzioni disciplinari, orali e scritte, compresa la sospensione dalle lezioni, per gravi atti di maleducazione. I criteri adottati nel presente documento si rifanno all’art. 3 del D.L. 01.09.2008 n. 137, convertito nella legge n. 169 del 30.10.2008 e del D. M. n 5 del 16/01/2009 La valutazione espressa con voto numerico in decimi sarà accompagnata da un giudizio discorsivo nei casi di seguito elencati: • 81 L’alunno assume comportamenti non del tutto conformi a quelli descritti in un livello ed è pertanto necessario pervenire ad una valutazione media. È opportuno specificare quali sono gli aspetti del comportamento non ancora adeguati, o viceversa quelli che si distinguono in positivo rispetto al livello mediamente raggiunto. • In tutti i casi in cui gli insegnanti lo ritengano utile, ai fini di una comunicazione trasparente e allo scopo di stimolare la consapevolezza da parte dell’alunno e della famiglia. 82 GRIGLIA SINTETICA PER LA VALUTAZIONE GIUDIZIO SIGNIFICATO VOTO DECIMALE Eccellente Completa padronanza degli obiettivi d'apprendimento 10/10 Ottimo Distinto Buono Sufficiente Non sufficiente Gravemente non sufficiente 83 Pieno raggiungimento degli obiettivi d'apprendimento 9/10 Più che buono il raggiungimento degli obiettivi d'apprendimento 8/10 Buono il raggiungimento degli obiettivi minimi d'apprendimento 7/10 Raggiungimento degli obiettivi minimi d'apprendimento 6/10 Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi d'apprendimento 5/10 Mancato raggiungimento degli obiettivi Da 1 a4/10 Per la scuola Primaria di primo grado GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI ITALIANO INDICATORI DESCRITTORI 3 2 1 0 Pienamente attinente alla traccia con ampio sviluppo dell'argomento Pienamente attinente alla traccia Attinente alla traccia Parzialmente attinente alla traccia Non attinente alla traccia È espresso 4 3 2 1 0 In modo coeso e coerente In modo ben strutturato e scorrevole In modo organico e chiaro In modo semplice ma chiaro In modo non strutturato e incoerente Risultra 4 Corretto e sintatticamente ben strutturato con utilizzo di periodi complessi Corretto e ben articolato nella produzione del periodo Corretto con chiara esposizione del periodo Non sempre corretto e/o con periodi sconnessi Scorretto nella forma e nella costruzione del periodo Rispetto delle conseguenze previste dalla tipologia della traccia L'elaborato si presenta Abilità argomentativa e organicità espositiva Correttezza morfologica e sintattica 4 3 2 1 0 Proprietà lessicale Il lessico è 4 3 2 1 0 Ampio e funzionale al contesto Appropriato e/o specifico Semplice ma adeguato Generico e/o ripetitivo Non adeguato Ricchezza e originalità degli argomenti trattati Gli argomenti sono sviluppati 4 3 2 In modo personale, analitico e originale In modo personale e creativo In modo semplice ma con spunti di creatività In modo generico In modo inadeguato 1 0 Giudizio finale 84 Totale Da 0 a 5 Voto: 0-5 6 da 6 a 8 7 da 9 a 12 8 da 13 a 16 9-10 da 17 a 20 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA INDICATORI CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI SPECIFICI 5 Conosce pienamente gli elementi, i concetti e le regole mstematiche 4 Conosce quasi pienamente gli elementi, i concetti e le regole matematiche 3 Conosce in modo abbastanza completo gli elementi, i concetti e le regole matematiche 2 Conosce parzialmente gli elementi, i concetti e le regole matematiche 1 Conosce in modo limitato gli elementi, i concetti e le regole matematiche 0 Non conosce gli elementi, i concetti e leregole matematica 5 Applica in modo pienamente coirretto i procedimenti, le regole e i concetti 4 Applica correttamente i procedimenti, le regole e i concetti 3 Applica abbastanza correttamente i procedimenti, le regole e i concetti DELLA DISCIPLINA APPLICAZIONE DEI PROCEDIMENTI OPERATIVI, DELLE 2 Applica in modo parzialmente corretto i procedimenti, le regole e i concetti REGOLE E DEI 1 Applica in modo limitato i procedimenti, le regole e i concetti CONCETTI 0 Non applica i procedimenti, le regole e i concetti FORMULAZIONE DI 5 Formula e risolve in modo pienamente corretto i problemi 4 Formula e risolve correttamente i problemi 3 Formula e risolve abbastanza correttamente i problemi 2 Formula e risolve solo in modo parzialmente corretto i problemi 1 Formula e risolve solo in modo limitato i problemi 0 Non sa formulare e risolvere i problemi 5 Formula e risolve in modo pienamente corretto i problemi 4 Formula e risolve correttamente i problemi 3 Formula e risolve abbastanza correttamente i problemi 2 Formula e risolve solo in modo parzialmente corretto i problemi 1 Formula e risolve solo in modo limitato i problemi 0 Non sa formulare e risolvere i problemi IPOTESI E RISOLUZIONE DI PROBLEMI FORMULAZIONE DI IPOTESI E RISOLUZIONE DI PROBLEMI TOTALE GIUDIZIO FINALE 0-2 2 Da 3 a 4 3 Da 5 a 7 4 Da 8 a 10 5 11 6 Da 12 a 14 7 Da 15 a 17 8 Da 18 a 19 9 20 85 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE PROVE DI LINGUA (INGLESE, SPAGNOLO, FRANCESE) VOTO COMPRENSIONE 4 o Gravi difficoltà nel meno comprendere il testo. di 4 ACCURATEZZA/APPROPRI CONTENUTO(qualità, ATEZZA LINGUISTICA quantità dell'informazione, (grammatica, sintassi, pertinenza) organizzazione del discorso) L'informazione è superficiale e non sempre corretta. Le argomentazioni non sono consistenti. Gravi e numerosi errori grammaticali, lessicali e sintattici impediscono talvolta la comprensione. Espressione frammentaria. Discorso articolato in frasi isolate. Diversi errori di grammatica L'informazione è denotano isolate lacune. superficiale. Le 5 Lessico non sempre corretto, argomentazioni non sono limitato e ripetitivo. Discorso a chiare volte incoerente. Comprensione dei punti Discorso abbastanza coerente, L'informazione è essenziali o del senso sufficiente organizzazione sufficiente. Le generale. Nella risposta interna, lessico essenziale, 6 argomentazioni non sono organizza gli elementi in sintassi semplice ed personali, ma abbastanza modo ripetitivo del testo, elementare, alcuni errori chiare. senza rielaborazione. grammaticali e lessicali. L'informazione è Discorso coerente, discreta Comprensione discreta discretamente ricca, logica interna. Lessico (maggior parte degli 7 l'argomentazione chiara. adeguato ed abbastanza ricco. elementi richiesti). Qualche apporto Qualche errore grammaticale e Rielaborazione semplice. personale. lessicale. L'informazione è buona e Discorso coerente, buona Comprensione buona ricca, l'argomentazione logica interna. Lessico (quasi tutti gli elementi efficace. Gli aspetti appropriato e ricco, sintassi ben 8 richiesti). Rielaborazione problematici sono messi in articolata. dell’informazione. evidenza con alcuni Sporadici/occasionali errori apporti personali. lessicali e grammaticali. Comprensione ottima L'informazione è ampia ed Discorso coerente, ottima (tutti gli elementi). 9/10 approfondita, logica interna. Lessico preciso Rielaborazione personale l'argomentazione è e ricco. Sintassi corretta e ben pertinente delle originale e critica. articolata. Errori irrilevanti. informazioni. Comprensione parziale (solo alcuni elementi). Utilizza lessico e struttura del testo originale. 86 INDICE Capitolo 1. Chi siamo e dove siamo/Carta d’identità dell’Istituto pag. 2 Capitolo 2. Piano dell’Offerta Formativa/Fonti normative essenziali pag. 3/4 Capitolo 3. Competenze chiave pag. 5/7 Capitolo 4. Obiettivi e finalità pag. 8 Capitolo 5. I principi essenziali a fondamento dell’azione Organizzativa pag. 9/10 Capitolo 6. Aree, discipline ed educazioni pag. 11 Capitolo 7. Organizzazione oraria a.s. 2012/2013 pag. 12 Capitolo 8. Progetti pag. 13 Capitolo 9. Visite e viaggi d’istruzione pag. 14 ALLEGATI Allegato 1. Carta dei servizi. pag. 16/22 Allegato 2. Regolamento d’istituto. pag. 23/30 Allegato 3. Regolamento Collegio dei Docenti. pag. 31/33 Allegato 4. Regolamento Consiglio d’Istituto. pag. 34/35 Allegato 5. Regolamento per l’utilizzo dell’Aula Magna. pag. 36/37 Allegato 6. Patto di Corresponsabilità. pag. 38 Allegato 7. Regolamento Viaggi d’Istruzione. pag. 39/41 Allegato 8. Obiettivi Disciplinari. pag. 42/63 Allegato 9. Integrazione alunni in situazione di disagio. Pag. 87 64 Allegato 10. Regolamento per gli acquisti di forniture di beni e servizi pag. 65/75 Allegato 11. Documenti per la valutazione 88 pag. 76/86