Abbiamo una ragione, una vera ragione di vita... ISO 9001 - Cert. n° 3561 ...imparare, scoprire cose nuove, essere liberi!" Istituto Tecnico Economico Statale RUSSELL-MORO Sede Corso Molise, 58 - 10151 TORINO - tel. 011/733160 – fax 0114559041 Succ. le Via Scotellaro, 15 – 10155 TORINO - tel. 011/2427176 – fax 0112422947 e mail: [email protected] cod. fisc. 97506740014 Regolamento di Istituto Approvazione del Collegio dei Docenti del 07/05/13 Approvazione del Consiglio di Istituto del 09/05/13 PRINCIPI GENERALI L ’I.T.E.S. “RUSSELL–MORO” è una comunità scolastica indirizzata al dialogo educativo ed ispirata ai principi della democrazia, della solidarietà e della legalità. La comunità scolastica fonda l’azione educativa sulla relazione prioritaria studente/famiglia-scuola. Art. 1 Il presente Regolamento è conforme ai principi e alle norme dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti", emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 e modificato con DPR 235/2007. È coerente e funzionale al Piano dell'Offerta Formativa adottato dall'Istituto. Rinvia inoltre ad altri regolamenti specifici di singole discipline di rilevanza interna all'Istituto e può essere integrato con documenti aggiuntivi con riferimento a principi in questo regolamento enunciati o con riferimento alla normativa generale vigente. Le norme che regolano la vita interna dell’Istituto devono ispirarsi ai principi sanciti dalla Costituzione, dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e dalle norme in esso richiamate, al fine di realizzare una scuola democratica, aperta al rinnovamento didattico metodologico e ad iniziative di sperimentazione che tengano conto delle esigenze degli studenti nel pieno rispetto della libertà d’insegnamento e nell’ambito della legislazione vigente. Art. 2 Sono considerati assolutamente incompatibili con i criteri sopra enunciati, e sono quindi in ogni modo vietati, atti d’intimidazione alla libera e democratica espressione e partecipazione delle varie componenti alla vita della scuola, manifestazioni d’intolleranza e qualsiasi forma di violenza. Art. 3 Nella nostra scuola il processo di apprendimento, l'acquisizione delle conoscenze e delle competenze vengono favoriti e garantiti dal "patto formativo"; attraverso di esso si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva, secondo le modalità definite dal Piano dell'Offerta Formativa dell'Istituto. Il Patto di Corresponsabilità Educativa, (DPR 24 giugno 1998, n. 249, modificato dal DPR n. 235 del 21 novembre 2007-art. 5-bis), sottoscritto dai genitori affidatari e dal Dirigente Scolastico, rafforza il rapporto scuola/famiglia in quanto nasce da una comune assunzione di responsabilità e impegna entrambe le componenti a condividerne i contenuti e a rispettarne gli impegni. Il focus della problematicità di questo rapporto cade sul rispetto dei ruoli, delle competenze, dei compiti e delle libertà della scuola e delle famiglie. Nell’esercizio della corresponsabilità, infatti, ciò che fa accrescere l’efficacia dell’azione educativa è lo scambio comunicativo e il lavoro cooperativo. Ma ciò che mantiene vivo tale scambio è il senso di responsabilità sociale che dovrà determinare le scelte strategiche della scuola, connotando il lavoro come contributo significativo alla costruzione del sociale. Ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare il presente regolamento, che è adottato dal Consiglio di Istituto ed ha pertanto carattere vincolante. La nostra scuola promuove la valorizzazione di tutti gli organi collegiali della scuola rappresentativi delle diverse componenti scolastiche, interne ed esterne, così come delineate all’interno del Decreto Legislativo 297/1994, assicurando il sostegno a forme di rappresentanza facoltative, come il comitato dei genitori, costituito dai rappresentanti di classe e del consiglio di istituto. Art. 4 Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi, anche attraverso attività di orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola garantisce la libertà d'apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del corpo docente e della libertà d'insegnamento. Il diritto all'apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati tesi a promuoverne il successo formativo. Lo studente è inserito in un percorso di orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta tra i diversi indirizzi dell'istituto o tra le proposte di formazione presenti sul territorio. ! "! Ciascuno studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento La scuola garantisce l'attivazione di iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di difficoltà e di svantaggio. Art. 5 Tutte le persone appartenenti a tutte le componenti dell’istituto hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro dignità personale. I rapporti interni alla comunità scolastica si informano al principio di solidarietà. Lo studente ha diritto alla riservatezza. I genitori hanno il diritto ad avere informazioni sul comportamento e sul profitto dei propri figli, anche se maggiorenni. I dati personali dello studente e le valutazioni di profitto devono essere utilizzati nel rispetto del D.lvo 196/2003 ed integrazioni . Art. 6 I doveri, previsti nel presente regolamento, tendono a garantire nella quotidianità della vita scolastica l'esistenza di un contesto consono all'attuazione del "patto formativo" e all'equilibrato esercizio dei diritti-doveri da parte di ciascuna componente, nel rispetto delle reciproche libertà e come espressione del senso di appartenenza ad un contesto comune di vita. Ogni componente presente nell’istituto si assume le responsabilità e gli oneri connessi al proprio ruolo giuridico. TITOLO I DIRITTI E DOVERI Art. 1 PARTECIPAZIONE ORGANI COLLEGIALI Gli studenti, i genitori, i docenti e il personale non docente hanno diritto alla partecipazione democratica attraverso la rappresentanza negli organi collegiali, presenti nella scuola. Per essere facilitati nella partecipazione tutte le componenti hanno il diritto di conoscere normative e procedure inerenti l'attività scolastica. Art. 2 DIRITTO ALL'INFORMAZIONE I verbali delle decisioni dei Consigli di Classe, Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto sono disponibili in copia a richiesta dei singoli docenti, studenti o genitori, personale ATA. Gli studenti e le loro famiglie hanno il diritto di conoscere le risorse finanziarie e le spese relative ai progetti realizzati dall’istituto. Art. 3 RISERVATEZZA Ogni dato sensibile e situazione familiare, riferiti allo studente e significativi nell’attività formativa, sono rilevati in ambiente scolastico con garanzia di massima riservatezza e professionalità, ai sensi della L 31/12/96 N 675e successive modifiche ed integrazioni. DOCENTI Art. 4 DIRITTI a) CAMBIO DELL'ORA ! I docenti hanno il diritto di garantirsi che il cambio dell’ora si verifichi in modo tale da non precludere la conclusione del discorso avviato dal collega impegnato nell’ora precedente e di non impedire al docente subentrante di utilizzare per intero il tempo riservato alla sua lezione. #! b) ASSEMBLEE STUDENTESCHE I docenti p o ssono esigere, nel limite del possibile, che le assemblee di classe e di Istituto si svolgano secondo una rotazione delle giornate della settimana. c) CASSETTO Hanno diritto di avere la disponibilità di un cassetto in cui custodire i registri personali. Art. 5 DOVERI a) PUNTUALITÀ È necessario che ciascun docente, nell'osservanza del proprio orario di servizio, sia presente in scuola almeno cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni. È altrettanto necessario che il docente della prima ora (mattino, pomeriggio), si trovi in aula cinque minuti prima della lezione. Infatti la puntualità non è soltanto un dovere dell'insegnante ma reca anche in sé un implicito messaggio educativo. Invero non si vede come il docente, che disattende a tale dovere, possa efficacemente pretenderne la scrupolosa osservanza da parte dei propri discenti. b) COMPILAZIONE DEL REGISTRO DI CLASSE Il registro di classe deve essere compilato in ogni sua parte, giornalmente ed ora per ora, dopo che è stato fatto l'appello. Il docente della prima ora scriverà l'indicazione del giorno e del mese nell'apposito spazio. In particolare è necessario annotarvi, con la massima chiarezza: 1. l'ora, la materia e la firma; 2. i ritardi, le assenze e le giustificazioni degli allievi; (si ricorda che dopo l'assenza l'alunno non può essere ammesso senza la prescritta giustificazione); 3. l'argomento di ogni lezione svolta; 4. le eventuali note disciplinari e le assenze collettive della classe. L'insegnante della prima e quello dell'ultima ora di lezione sono invitati rispettivamente a ritirare e riporre il registro di classe in antivicepresidenza. Qualora il registro di classe fosse introvabile, l'insegnante è tenuto a darne immediata comunicazione alla Presidenza. c) COMPILAZIONE DEL GIORNALE DEL PROFESSORE Il giornale del professore deve essere tempestivamente compilato, giornalmente e in ogni sua parte, e deve essere sempre disponibile nel cassetto personale, in sala insegnanti. In particolare è necessario che dal giornale personale del professore emergano chiaramente: 1. l'argomento della lezione svolta; 2. le assenze di ogni allievo; 3. i risultati delle prove scritte o grafiche, orali e pratiche: tali prove devono essere effettuate in numero congruo nell'ambito di ciascun periodo didattico stabilito dal collegio dei docenti (si ritiene nella misura rispettivamente di almeno tre,) e con una logica distribuzione. Nel giornale del professore vanno inoltre annotate/allegate: 1. la programmazione didattica; 2. le riunioni del Consiglio di Classe; 3. le tracce, i temi, gli argomenti delle prove; 4. le eventuali attività di recupero e/o approfondimento con relative valutazioni; 5. i contatti scuola–famiglia; 6. la relazione finale; 7. le classificazioni intermedie e finali. Nel giornale del professore non devono essere conservati documenti che contengono dati sensibili né questi ultimi vanno trascritti. ! $! d) INTERROGAZIONI Le interrogazioni devono essere effettuare in aula, secondo l'orario di lezione e in presenza della scolaresca. Sono assolutamente da evitare le interrogazioni di fine periodo didattico o di fine anno fatte a gruppi di alunni in luoghi diversi dall’aula e) COMUNICAZIONI INTERNE Ciascun docente è tenuto a firmare per presa visione, tutte le comunicazioni interne e ne è responsabile dell'eventuale mancato adempimento. f) RICHIESTA DI FERIE PERMESSI ETC. Per la richiesta di ferie, di permessi, etc., è necessario attenersi a quanto stabilito dalla normativa vigente ed in particolare dal C.C.N.L. 2006/2009 e successive disposizioni; i docenti dovranno decurtare dal totale delle ferie i giorni (fino ad un massimo di 6), utilizzati durante l'a.s. nel periodo di svolgimento delle attività didattiche, ed adempiere all'obbligo di ripresa del servizio alla scadenza delle assenze medesime. g) DIVIETO DI FUMARE E D'USO DEL TELEFONO CELLULARE A SCUOLA È fondamentale che ciascun docente, oltre che astenersi personalmente dal fumare, si adoperi affinché il divieto venga osservato. Si ricorda inoltre ai docenti che l'uso del telefono cellulare a scuola, durante le ore di lezione, è vietato (C.M. 362/98). h) ORE A DISPOSIZIONE (in orario di servizio) E DI RICEVIMENTO PARENTI Durante tali ore, i docenti devono rendersi reperibili in sala insegnanti. i) ABBANDONO DELLA CLASSE Per nessun motivo l'insegnante può abbandonare la classe, se non in caso di estrema necessità e dopo aver affidato la classe ad un Collaboratore Scolastico per la necessaria sorveglianza, o fare uscire gli allievi prima del termine della lezione senza essere preventivamente autorizzato dalla Presidenza. j) ATTIVITÀ IN LABORATORIO Gli insegnanti cureranno il rispetto delle norme di sicurezza nei laboratori. k) VIGILANZA DEGLI STUDENTI È necessario che gli insegnanti esercitino una continua azione educativa volta a far sì che gli allievi assumano in scuola un comportamento civile, in particolare nei momenti di entrata, uscita, intervalli, trasferimenti all’interno della scuola, che devono svolgersi in modo regolare, ordinato e sicuro, con la vigilanza da parte degli insegnanti medesimi, come peraltro previsto dal CCNL. Occorre che l'insegnante non consenta l'uscita degli allievi dall'aula; in caso di reale necessità potrà autorizzare l'uscita ad un allievo per volta, curando che la durata della stessa non sia eccessiva. Durante l'intervallo, la vigilanza degli alunni è affidata al docente che ha svolto la lezione nell'ora che precede l'intervallo stesso salvo diversa disposizione (settima ora di lezione). ! %! STUDENTI DIRITTI Art. 6 FORMAZIONE L’Istituto garantisce a ciascuno studente una formazione culturale e professionale di qualità, nel rispetto e nella valorizzazione degli orientamenti personali e delle identità culturale e religiosa di ciascuno. Art. 7 INFORMAZIONE Ogni studente può visionare il POF o il Regolamento d’Istituto attraverso il sito. Gli studenti nel quadro del Piano dell’Offerta Formativa possono proporre attività aggiuntive in sintonia con i loro interessi. Art. 8 VALUTAZIONE La valutazione è trasparente e tempestiva: lo studente conosce i criteri di valutazione e i conseguenti livelli delle prove individuali: orali, scritte e pratiche e dei crediti formativi. L’alunno ha facoltà di chiedere alla conclusione di ogni prova il giudizio dell’insegnante e l’indicazione di particolari manchevolezze nella preparazione o nel metodo di studio, affinché gli sia consentito superare eventuali lacune. L’alunno ha diritto di prendere visione dei compiti in classe che verranno corretti dagli insegnanti entro breve tempo e comunque sempre prima della prova successiva. DOVERI Art. 9 COMPORTAMENTO Gli Studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti, del Personale della scuola, dei compagni, e di tutti coloro che svolgano attività all’interno dell’Istituto, lo stesso rispetto anche formale che richiedono per se stessi. Ognuno ha il dovere di un comportamento rispettoso, corretto e diligente. È preciso dovere civico rispettare gli ambienti, gli arredi, il materiale didattico e bibliografico e gli spazi verdi esterni, che sono beni dell’intera comunità scolastica. Di eventuali perdite o danneggiamenti sono chiamati a rispondere, salvo maggiori sanzioni penali, coloro che li hanno provocati. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili il risarcimento sarà effettuato da tutti coloro che abbiano utilizzato i materiali e la struttura danneggiati. Si rinvia all’Organo di Garanzia la conciliazione delle conflittualità in merito all’attuazione e all’interpretazione dei principi dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Art.10 DECORO Gli studenti sono tenuti ad un abbigliamento e ad un linguaggio adeguati all’ambiente scolastico. Art.11 FREQUENZA La frequenza regolare alle lezioni e alle esercitazioni è obbligatoria. La mancata frequenza di un quarto del monte ore annuale costituisce motivo di non ammissione (salvo i casi previsti da delibera del CdD. ! &! Art.12 RITARDI Ogni studente deve trovarsi in aula al proprio posto al suono della campanella. In caso contrario per l'ammissione in classe è necessaria l’autorizzazione della vice-presidenza. Non sono ammesse entrate posticipate oltre l’inizio della terza ora, se non in casi eccezionali e debitamente giustificati. Art.13 USCITE ANTICIPATE Nessuno studente può lasciare l’istituto anticipatamente senza autorizzazione. Tuttavia è possibile autorizzare permessi di uscita anticipata, di norma, non prima dell’inizio della quinta ora di lezione. Le richieste motivate vanno presentate per l’autorizzazione in vicepresidenza prima dell’inizio delle lezioni; in alternativa i genitori possono prelevare direttamente i propri figli. Persone estranee possono prelevare gli studenti solo previa delega scritta dei genitori ed esibizione di un valido documento di identità. Se l’uscita anticipata è dovuta ad un malore, lo studente è tenuto a dare avviso della situazione al docente interessato e alla segreteria didattica, alla quale compete in via esclusiva avvisare della situazione la famiglia. Art.14 ABBANDONO DELL'AULA Nel corso della lezione lo studente può lasciare l’aula per un breve tempo con il permesso preventivo dell’insegnante responsabile. I docenti non devono consentire a più di un alunno/a per volta di lasciare l’aula. Lo studente non può sostare nei bagni, nei corridoi,sulle scale e negli atri durante le lezioni. Per la valutazione della responsabilità per i rischi in itinere si fa riferimento a quanto stabilito dal documento valutativo d’istituto. Art.15 ASSENZE Lo studente, che per qualsiasi motivo, è stato assente o in ritardo alle lezioni, ha l’obbligo di giustificare. Le giustificazioni si effettuano esclusivamente mediante l’apposito libretto personale. La giustificazione deve essere firmata da un genitore, con firma depositata in Segreteria, se lo studente non ha compiuto gli anni 18. La giustificazione deve essere presentata all’insegnante della prima ora di lezione. Qualora, per casi eccezionali, fosse sprovvisto della giustificazione l’alunno sarà ammesso in tale giorno con riserva, fermo restante l’obbligo di presentare la giustificazione entro e non oltre il giorno successivo. In caso di successiva mancata giustificazione l’alunno dovrà recarsi in vicepresidenza per essere ammesso alla frequenza alle lezioni. Il Dirigente scolastico o un suo delegato ha facoltà di richiedere agli interessati o ai loro genitori ulteriori chiarimenti e di considerare eventualmente non giustificata l’assenza. Art.16 CONDOTTA Il voto di condotta è attribuito secondo i criteri fissati dal CdD, approvati dal C.I. e pubblicati sul sito della scuola. Le assenze ingiustificate, sia individuali che collettive, le assenze e i ritardi e le uscite numerose e/o metodiche, l'inosservanza del regolamento costituiscono mancanza disciplinare di cui il Consiglio di classe deve tenere conto nell’attribuzione del voto di condotta. La segreteria alunni segnala alle famiglie periodicamente i casi di numerose assenze o di dubbia giustificazione, anche su richiesta del Coordinatore dei Consigli di classe. Costituiranno in ogni caso mancanze disciplinari i comportamenti che promuovano od operino discriminazioni per motivi riguardanti convinzioni religiose, morali e politiche, estrazione sociale, stato di salute, etnia e sesso. Saranno considerati particolarmente gravi gli episodi che comportino violenza fisica o psicologica nei confronti delle persone, indipendentemente dai profili di responsabilità civile o penale che eventualmente ne conseguano. Il mancato rispetto delle norme di sicurezza sarà valutato ai fini dell’attribuzione del voto di condotta. ! '! GENITORI Art.17 DIRITTI I genitori, al fine di partecipare attivamente alla vita dell’Istituto e alla formazione umana e culturale dei ragazzi, hanno il diritto di: 1. Esigere che i ragazzi frequentino con assiduità le lezioni. 2. Essere invitati a partecipare agli incontri programmati con i docenti. 3. Eleggere i propri rappresentanti nel consiglio di classe e d'Istituto tenendo conto della disponibilità dei singoli genitori e considerando che l’incarico stesso richiede una costante presa di coscienza delle esigenze di classe. 4. Fare riferimento ai genitori componenti lo stesso consiglio di classe per problematiche di interesse generale della classe. 5. Essere informati sulle attività extrascolastiche programmate. 6. Esprimere le proprie opinioni sull’andamento generale dell’Istituto attraverso i rappresentanti di classe oppure nelle apposite assemblee richieste al Dirigente Scolastico. 7. Accertarsi che il rapporto con le varie discipline oggetto di studio sia sempre proficuo. 8. Prendere visione del regolamento d’istituto. Art.18 DOVERI 1. Stimolare la frequenza assidua degli alunni e di controllare il libretto delle assenze e i voti, anche per alunni maggiorenni. 2. Partecipare agli incontri programmati con i docenti. 3. Rivolgersi ai genitori componenti il consiglio di classe per avere informazioni inerenti alla classe stessa. 4. Candidarsi per le elezioni dei rappresentanti dei consigli di classe, valutando l’importanza del ruolo e conseguentemente la propria disponibilità. 5. Far partecipare i propri figli alle attività extrascolastiche. 6. Prendere parte attiva nelle assemblee convocate dal capo d’Istituto. 7. Esortare i propri figli a rapportarsi serenamente con gli insegnanti e proficuamente con il lavoro quotidiano. 8. Sottoscrivere, per accettazione, il patto formativo e impegnarsi a rispettarlo. PERSONALE NON DOCENTE Art.19 DIRITTI 1. Essere ricevuto dal Preside qualora ne senta la necessità. 2. Conoscere anticipatamente eventuali impegni, oltre il normale orario di servizio. Conoscere il Piano di servizio adottato. Art.20 DOVERI Essere sempre presenti nel settore di propria competenza con la dovuta discrezione, nel rispetto delle attività didattiche in svolgimento. Lasciare il servizio all’ora prestabilita, previo controllo che il posto di lavoro sia in perfetto ordine per la prosecuzione delle attività; controllare che i locali di propria competenza siano in ordine rispetto alle varie necessità ; tenersi a disposizione delle chiamate del Dirigente scolastico per comunicazioni alle classi. Rispettare il mansionario e le disposizioni di servizio. Utilizzare correttamente i DPI previsti e rispettare le norme di sicurezza. ! (! TITOLO II REGOLAMENTO DISCIPLINARE DEGLI ALUNNI Art.21 La responsabilità disciplinare è personale: nell'attribuzione del voto sul voto di condotta. le sanzioni disciplinari influiscono Art.22 RICHIAMO La segnalazione di comportamenti contrari ai regolamenti d’istituto può provenire da tutte le componenti della comunità scolastica. I richiami seguono una progressione che va dal richiamo orale, la nota sul diario personale, la nota sul registro di classe(con comunicazione obbligatoria alle famiglie), la sanzione disciplinare. Art.23 SANZIONI Le sanzioni disciplinari sono: l’ammonizione, l' allontanamento dalle lezioni per un periodo non superiore ai 15 giorni, l' allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore ai 15 giorni ma entro il termine dell'anno scolastico; l'allontanamento dalle lezioni sino al termine dell'anno scolastico; l'esclusione dagli scrutini e/o dagli esami di Stato. Esse sono attribuite tenendo conto della situazione personale dello studente. Le sanzioni disciplinari sono irrogate sempre per iscritto ad eccezione della sola ammonizione orale; esse sono sempre adeguatamente motivate, e vengono notificate allo studente interessato e alla propria famiglia mediante comunicazione scritta. Art.24 AMMONIZIONE L’ammonizione è il provvedimento disciplinare più lieve, ed è irrogata, previo rapporto del personale dell’Istituto, dal Capo d’istituto, eventualmente sentito il docente coordinatore del consiglio della classe nella quale è inserito lo Studente o il docente. L'’ammonizione è data in forma scritta, previa rapida istruttoria sui fatti oggetto del provvedimento, di essa si tiene conto nell’attribuzione del voto di condotta. Art.25 ALLONTANAMENTO DALLE LEZIONI L'allontanamento dalle lezioni (da qui in poi denominato “sospensione”) si applica in caso di gravi e/o reiterate mancanze disciplinari e varia da un periodo inferiore ai quindici giorni, superiore ai 15 giorni e sino alla fine dell'anno scolastico sino alla fine dell'anno scolastico. L’irrogazione della sospensione è di competenza del Consiglio di classe, previa contestazione d’addebito e convocazione a difesa dell’alunno e dei genitori. Qualora fra le componenti elette vi sia lo studente che ha posto in essere il comportamento che costituisce mancanza disciplinare, o i suoi genitori, questi hanno la facoltà di astenersi dall'incarico. Le sanzioni che comportano un allontanamento superiore ai 15 giorni, ivi compreso l'allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi, sono sempre adottate dal Consiglio di Istituto. Art.26 PROCEDIMENTO Il procedimento di sospensione ha inizio con la richiesta da parte del Coordinatore di classe o del Dirigente scolastico, del Consiglio di classe: tale richiesta di convocazione, accompagnata dall’elenco degli addebiti e dalle contestazioni, va notificata a mezzo raccomandata alla famiglia. L’alunno e la sua famiglia sono convocati durante il Consiglio di classe disciplinare per esporre le proprie ragioni, senza poter assistere alla discussione relativa all’irrogazione della sanzione. ! )! Al termine della discussione la votazione avviene a scrutinio palese: nel verbale viene riportato esclusivamente l’esito della votazione. In caso di parità prevale il voto del Dirigente scolastico. Il Consiglio di classe convocato per esaminare l’eventuale irrogazione di una sospensione, può attribuire un’ammonizione. Art.27 CONVERSIONE DELLA SANZIONE L’organo che commina la sanzione offre sempre la possibilità, a richiesta dell’alunno e della sua famiglia, di convertirla in attività a favore della comunità scolastica in modo proporzionale alla mancanza disciplinare. Queste attività possono consistere, a titolo esemplificativo, in piccola manutenzione, sistemazione di spazi, o pulizie. Del comportamento tenuto e dell’eventuale ravvedimento si terrà conto nell’attribuire il voto di condotta. Art.28 DIRITTO ALLA DIFESA Non può essere irrogata alcuna sanzione disciplinare senza che prima lo studente interessato sia stato invitato ad esporre le proprie ragioni. L’organo competente all’irrogazione della sanzioni può sentire i soggetti coinvolti nei fatti che costituiscono oggetto di accertamento, se necessario anche in contraddittorio. Il consiglio di classe delibera , tuttavia, anche in assenza dei convocati. Art.29 IMPUGNAZIONI Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte dell’alunno e della sua famiglia, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all'organo di garanzia interno alla scuola, che decide nel termine di dieci giorni. Qualora non dovesse decidere entro tale termine, la sanzione dovrà ritenersi confermata. L’avvenuta conversione della sanzione comporta rinunzia all’impugnazione. Avverso la decisione dell'organo di garanzia è ammesso reclamo all'Organo di garanzia regionale che deciderà in via definitiva ai sensi dell'art 2 DPR 235/2007. Il termine per la proposizione del reclamo è di 15 giorni decorrenti dalla comunicazione della decisione dell'organo di garanzia della scuola o dallo spirare del termine di decisione ad esso attribuito. Art.30 PROCEDIMENTO INNANZI ALL'ORGANO DI GARANZIA Per la composizione, nomina e funzionamento dell’Organo di garanzia, si rinvia all’art. 33. Il procedimento innanzi all’organo di garanzia ha inizio con la proposizione di impugnazione avverso l’ammonizione da parte dello studente, che deve essere sentito nella fase istruttoria dell’appello. L’organo di garanzia decide sull’appello in camera di consiglio. Al termine della discussione la votazione avviene a scrutinio segreto: nel verbale viene riportato esclusivamente l’esito della votazione. In caso di parità prevale il voto del presidente. Nel caso in cui lo studente appellante faccia parte dell’organismo di garanzia, nel procedimento che lo interessa verrà sostituito dal membro supplente. L’organo di garanzia è altresì competente a dirimere, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione al presente regolamento. Art.31 COMPOSIZIONE E FUNZIONAMENTO È istituito l’organo di garanzia previsto all’art.5 comma 2 dello Statuto delle studentesse e degli studenti. L’organo di garanzia è così composto: due docenti, un rappresentante dei genitori, un rappresentante degli alunni ed è presieduto dal Dirigente scolastico. I due docenti sono nominati dal Consiglio d'Istituto insieme a due supplenti per il caso di impedimento dei primi. Il rappresentante degli alunni e quello dei genitori sono eletti con la procedura semplificata prevista per l'elezione del Consiglio d'Istituto. Per la componente studenti, possono far parte dell’organo di garanzia esclusivamente gli studenti iscritti alle classi di triennio. In caso di incompatibilità, di dovere di astensione o in tutti i casi di impedimento di un componente elettivo, questi sarà sostituito dal primo dei non eletti. L’Organo di garanzia si riunisce quando necessario, potendo comunque accorpare la trattazione di più ricorsi in una medesima seduta. ! *! In prima convocazione l'Organo di garanzia funziona con la presenza di tutti i suoi membri, in seconda a maggioranza. Art.32 DECADENZA Gli studenti che lasciano l’Istituto decadono dalla carica, così come i docenti e i genitori, se il figlio lascia l’istituto. Studenti, docenti e non docenti cui sia inflitto un provvedimento disciplinare decadono dalla carica. Le surroghe avvengono secondo l’elenco dei supplenti. Art.33 COMPETENZA L’organo di garanzia è competente alla soluzione dei conflitti sull’applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti, conformemente all’art. 5 comma 3 dello statuto stesso. Svolge funzioni d’appello rispetto alle sanzioni irrogate dal Consiglio di classe e dal Consiglio d'Istituto. L’organo di garanzia è altresì competente a risolvere, su richiesta degli studenti e di chiunque vi abbia interesse, i conflitti interpretativi che sorgano in relazione ai regolamenti di istituto. L’organo di garanzia, inoltre, può proporre modifiche ai regolamenti dell’istituto, ad eccezione dei regolamenti degli organismi, presentando tali modifiche alla Commissione Regolamenti. TABELLA A INFRAZIONI DISCIPLINARI NON GRAVI (SANZIONE): NOTA SUL DIARIO, NOTA SUL REGISTRO DI CLASSE, AMMONIZIONE COMPORTAMENTI CHI Che si caratterizzano come infrazione ai doveri Accerta e stabilisce la sanzione DOVERI (art.3 dello Statuto) FREQUENZA REGOLARE E IMPEGNO SCOLASTICO RISPETTO DEGLI ALTRI RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE ! 1. 2. 3. 4. Elevato numero di assenze Assenze e ritardi ingiustificati Assenze "strategiche" Reiterata mancata esecuzione delle specifiche attività in classe 5. Reiterata consegna non puntuale delle verifiche 6. Reiterato mancato svolgimento delle esercitazioni assegnate Il Dirigente scolastico, I docenti Il coordinatore della classe: 1. Interventi di forte disturbo durante le lezioni 2. Non rispetto del materiale altrui 1. Violazione regolamenti laboratorio e spazi attrezzati di 2. Non rispetto del le norme contro il fumo 3. Mancato rispetto della pulizia dei locali 4. Danneggiamento delle attrezzature 1. accoglie le segnalazioni e accerta la veridicità delle infrazioni 2. applica la sanzione delle note scritte sul diario, sul registro (il D.S. delle ammonizioni) APPELLO Al Dirigente scolastico "+! TABELLA B INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI (SANZIONE: SOSPENSIONE SINO A 15 GIORNI) DOVERI COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazione ai doveri 1. Contraffazione di firme di giustificazione RISPETTO DEGLI ALTRI 2. Insulti e termini volgari e/o offensivi 3. Atti o parole che consapevolmente tendano a creare situazioni di emarginazione RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE 1. Danneggiamento volontario di strutture e/o attrezzature (vetri, pannelli, strumenti di laboratorio, attrezzi e suppellettili nelle palestre) 2. Infrazioni non gravi che si ripetono dopo sanzioni già applicate CHI accerta e stabilisce la sanzione Il Consiglio di classe: 1. accoglie le segnalazioni in unione con la presidenza, e accerta la veridicità delle infrazioni 2. applica la sanzione della sospensione 3. offre la possibilità della conversione della sanzione, individuando le attività necessarie alla conversione stessa APPELLO: Organo di garanzia RECLAMO in seconda istanza: Organo di garanzia regionale ! ""! TABELLA C INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI CHE COMPORTINO LA SANZIONE DELLA SOSPENSIONE SUPERIORE AI 15 GIORNI RISPETTO DEGLI ALTRI ! 1. Ricorso alla violenza/atti che mettono in pericolo l’incolumità altrui 2. Utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui 3. Compimento di fatti di reato 4. Violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati, compresi quelli destinati ai non fumatori 5. Introduzione nella scuola di alcolici e/o droghe Il Consiglio d'Istituto 1. accoglie le segnalazioni in unione con la presidenza, e accerta la veridicità delle infrazioni 2. applica la sanzione della sospensione 3. offre la possibilità della conversione della sanzione, individuando le attività necessarie alla conversione stessa APPELLO Organo di garanzia "#! TABELLA D INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI CHE COMPORTINO LA SANZIONE DELLA SOSPENSIONE SINO AL TERMINDE DELL'ANNO SCOLASTICO - L'ESCLUSIONE DAGLI SCRUTINI E/O DAGLI ESAMI DI STATO DOVERI RISPETTO DEGLI ALTRI RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E CHE TUTELANO LA SALUTE RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazione ai doveri CHI accerta e stabilisce la sanzione Recidiva nei comportamenti di cui alla Il Consiglio d' ISTITUTO tabella “C” unitamente al fallimento degli 1. accoglie le interventi di reinserimento. segnalazioni in unione con la presidenza, e accerta la veridicità delle infrazioni Recidiva nei comportamenti di cui alla 2. applica la tabella “C” unitamente alla impossibilità sanzione della di esperire interventi per un sospensione reinserimento responsabile. 3. offre la possibilità della conversione della sanzione, individuando le attività necessarie alla conversione stessa APPELLO Organo di garanzia della scuola RECLAMO in seconda istanza Organo di garanzia regionale ! "$! TITOLO III SALUTE E SICUREZZA Art.34 NORME SICUREZZA IN ITINERE 1. Nel recarsi a scuola e nel fare ritorno a casa, gli studenti faranno attenzione ai pericoli relativi alla circolazione sulle strade e all’uso dei mezzi di trasporto pubblici e privati, così come da procedura diffusa con circolare . 2. L’uso del cortile di pertinenza dell’Istituto- Sede- è adibito a parcheggio ed è riservato al personale in servizio, agli studenti e alle persone espressamente autorizzate dal D.S. . L’Amministrazione è esonerata da ogni responsabilità per qualsiasi danno che si dovesse verificare a cose o persone. Vetture e motocicli dovranno essere guidati a velocità minima e parcheggiati in modo da non ostacolare o impedire il transito o il parcheggio degli altri. Art.35 NORME SICUREZZA NEI LOCALI 1. Le aule ed i laboratori svolgono una fondamentale funzione didattica. All’inizio dell’anno scolastico, su segnalazione del dirigente scolastico, i docenti responsabili di ciascun laboratorio sono tenuti a illustrare ai docenti, mediante Regolamento scritto e sentito l’URSP, le possibilità e le modalità d’utilizzazione dei singoli laboratori. Ogni laboratorio è provvisto di apposito regolamento , redatto a cura dei Responsabili, e affisso in ogni locale adibito a tale funzione . 2. L’utilizzo delle palestre deve avvenire esclusivamente alla presenza del docente curricolare o responsabile dell’attività sportiva. Gli attrezzi vanno utilizzati esclusivamente per l’uso loro proprio e dietro indicazioni del docente. 3. Gli studenti che non si sentano bene durante il corso delle lezioni possono recarsi in Infermeria, previa autorizzazione del docente di classe e solo dopo averlo comunicato alla Vice Presidenza o alla Segreteria Didattica,, che informeranno prontamente la famiglia. Art.36 PROCEDURE DI EMERGENZA 1. Gli studenti dell’Istituto sono equiparati dal vigente D. LGS. 81/08, a lavoratori subordinati: la scuola è quindi per loro il luogo di lavoro che si attua nello studio teorico e pratico. 2. In ciascuna locale è affissa la planimetria recante l’indicazione del percorso di emergenza e a ciascun allievo vengono impartite opportune informazioni, in caso di emergenza. All’inizio dell’anno scolastico sono scelti in ciascuna classe 2 allievi aprifila, 2 allievi serrafila e 2 allievi per l’aiuto a eventuali disabili. In caso di emergenza, ciascun allievo dovrà tenere il comportamento previsto, mantenendo la calma e comportandosi in modo responsabile. 3. È compito degli allievi operare insieme alle altre componenti scolastiche per rendere l’Istituto un luogo sicuro; a tal fine, essi dovranno comunicare tempestivamente a docenti e collaboratori scolastici eventuali situazioni di pericolo che a loro si manifestino. 4. All’Albo viene affisso l’organigramma della Sicurezza, rivisto all’inizio di ogni anno scolastico. E’ possibile fare rifermento alle persone in esso nominate per le necessità relative. 5. Qualora un alunno o un lavoratore riscontrasse anomalie o fonti di pericolo, provvede alla compilazione dell’apposito modulo indirizzato all’attenzione della Presidenza. ! "%! Art.37 DIVIETO DI FUMO 1. E’ vietato fumare in tutti i locali della scuola interni ed esterni. in ottemperanza alle disposizioni dell’art. 51 L.3/03 nonché del D.L. 104/2013. NORME ORGANIZZATIVE E FINALI Art.38 APERTURA AL PUBBLICO L’ITES RUSSELL-MORO” è aperto agli studenti dalle ore 08:00 alle ore 21.00 per la sede e dalle ore 8.00 alle 19.00 per la sede-succursale. Art.39 SCIOPERI E ASSEMBLEE SINDACALI In caso di sciopero o di assemblea sindacale del personale docente ed ATA la scuola declina ogni responsabilità civile e penale qualora gli studenti vengano mandati a casa prima del termine delle lezioni per impossibilità di assicurare almeno la vigilanza. Alle famiglie verrà dato preavviso dello sciopero con almeno un giorno di anticipo tramite comunicazione scritta sul diario. Art.40 ASSENZA DOCENTI In caso di assenza dei docenti, le classi potranno essere dimesse anticipatamente o ammesse posticipatamente. Alle famiglie verrà dato preavviso dell’uscita anticipata e dell'ingresso posticipato con almeno un giorno di anticipo tramite comunicazione scritta sul diario. Art.41 CUSTODIA DEI BENI L'istituto non risponde di beni, preziosi, oggetti personali lasciati incustoditi o dimenticati pur usando adeguata diligenza nella vigilanza istituzionale. Art.42 PUBBLICAZIONE I regolamenti d’Istituto, oltre ad essere pubblicati nelle forme degli atti del Consiglio d’Istituto, vengono pubblicati sul sito della scuola conformemente alle norme di trasparenza e pubblicità degli atti. ! "&!