REGOLAMENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO “G. SOLARI” ALBINO
SUCCURSALE DI ABBAZIA
(Scuola Secondaria di Primo grado)
SEZIONE STACCATA DI DESENZANO
Via Lunga - 24021 ALBINO (BG)
Tel/Fax: 035.77.01.14
Via 4 Novembre - 24021 ALBINO (BG)
Tel/Fax: 035.75.31.71
(Scuola Secondaria di Primo grado)
SEDE CENTRALE DI ALBINO
(Scuola Secondaria di Primo grado -Dirigenza Scolastica e Segreteria)
Via Crespi, 4 - 24021 ALBINO (BG)
Tel: 035.75.14.97 - 75.55.91 Fax: 035.75.18.93
SCUOLA PRIMARIA DI SELVINO
Via Cardellino, 1 - 24020 SELVINO (BG)
Tel/Fax: 035.76.32.87 Fax 035.76.14.85
SUCCURSALE DI SELVINO
(Scuola Secondaria di Primo grado)
Via Cardellino, 1 - 24020 SELVINO (BG)
Tel/Fax: 035.76.32.87 Fax 035.76.14.85
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “GIOELE SOLARI” ALBINO (BG)
www.istitutocomprensivoalbino.it
Sommario
SOMMARIO
Le materie regolate dal presente regolamento sono organizzate come segue:
Premessa: VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
Parte prima: Funzionamento degli organi collegiali
Art. 1
Disposizioni generali sul funzionamento degli organi Collegiali
Art. 2
Regolamento del Consiglio di istituto
Art. 3
Prima convocazione del Consiglio di Istituto
Art. 4
Elezione del Presidente e del vice Presidente del Consiglio di istituto
Art. 4 bis
Elezione della giunta esecutiva
Art.5
Convocazione del Consiglio di istituto e organizzazione delle riunioni
Art.6
Modalità di ammissione degli elettori delle componenti del Consiglio di Istituto alle riunioni dello stesso
Art.7
Modalità di invito a partecipare alle riunioni del consiglio di istituto ad esperti esterni e rappresentanti
degli Enti Locali
Art.8
Relazione finale
Art.9
Svolgimento coordinato delle riunioni degli organi collegiali
Art.10 Elezioni contemporanee di Organi Collegiali di durata annuale
Art.11 Programmazione e coordinamento delle attività del Collegio docenti e delle equipes pedagogiche
Parte seconda: ATTI AMMINISTRATIVI: PROCEDURE
Art 12
Pubblicità degli atti
Art.13 Accesso agli atti
Parte terza: VIGILANZA
Art.14 Compiti di vigilanza
Art.15 Entrata e uscita dalla scuola
Art.16 Cambio dell’ora
Art.17 Ritardi e uscite anticipate
Art.18 Assenze
Art.19 Intervallo
Art.20 Mensa
Art. 21 Infortuni agli alunni
Art. 22 Vigilanza alunni (scuola primaria e secondaria) nel tragitto scuola-casa
Art. 22.1 Dichiarazioni personali genitori, uscita e tragitto scuola-casa. MOD A,B,C
Parte quarta: L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO DI ISTRUZIONE
Art. 23 Formazione delle classi prime e criteri di accoglienza
Art.23.1 Criteri di accoglienza per la formazione delle classi prime di scuola secondaria Albino
Desenzano Abbazia
Art. 24 Assegnazione dei docenti alle classi
Art. 25 Orario delle lezioni
Art. 26 Determinazione dell’orario del personale ATA
2
Sommario
Parte quinta: ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
Art. 27 Uso e mantenimento delle attrezzature, dei sussidi e dei locali scolastici
Art. 27.1 Ricevimento dei genitori degli alunni
Art. 27.2 Avvisi alle famiglie tramite la scuola
Art. 27.3 Accesso agli edifici scolastici
Art. 27.4 Notifiche e comunicazioni
Art. 28 Contratti, acquisti, beni e servizi
Art. 28.1 Contratti per prestazione d’opera con esperti nell’ambito dell’attività scolastica
Art. 28.2 Informazioni per l’iscrizione all’albo dei fornitori
Parte sesta: CONDIVISIONE DEI COMPORTAMENTI SOCIALI E SANZIONI DISCIPLINARI
Art. 29 Insegnanti
Art.29.1 Diritti
Art.29.2 Doveri
Art.30 Personale ATA ( assistenti amministrativi e collaboratori scolastici)
Art.30.1 Diritti
Art.30.2 Doveri
Art.31 Genitori
Art.31.1 Diritti
Art.31.2 Doveri
Art.32 Rapporti scuola famiglia
Art.33 Alunni
Art.33.1 Diritti
Art.33.2 Doveri
Art.34 Patto educativo di corresponsabilità scuola, famiglia, alunno
Art.35 Regolamento disciplinare
Art.35.1 criteri e regole generali
Art.35.2 Comportamenti censurabili
Art.35.3 Procedura da seguire in caso di sospensione
Art.35.4 Organo di garanzia
Art.35.5 Organo di garanzia regionale Conversione della sanzione
Art.35.6 Conversione della sanzione
Art.35.7 Reinserimento dell’alunno sospeso
Parte settima: VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Art.36 Visite e viaggi di istruzione
Art.36.1 Visite di istruzione di una sola giornata
Art.36.2 Viaggi di istruzione in Italia e all’estero
Art.37 Criteri per visite e viaggi di istruzione
Parte ottava: SICUREZZA A SCUOLA
Art.38 Scuola sicura
Parte nona: COMITATO GENITORI
Art.39 Comitato genitori
3
Vita della comunità scolastica
Premessa
VITA DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta
alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei
ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo
delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo
progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo
sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla
valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e
persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e
all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione,
sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel
ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
4
Funzionamento degli organi collegiali
Parte prima
FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Art. 1: DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Le convocazione degli OO.CC. deve essere disposta con un congruo preavviso, di norma non inferiore ai
cinque giorni, rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai
singoli membri e mediante affissione all'albo dell'Istituto e deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta
dell'Organo Collegiale.
Di ogni seduta dell'Organo Collegiale viene redatto processo verbale firmato dal presidente e dal segretario.
Art. 2: REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO
Il regolamento interno del Consiglio d’Istituto è un quadro di riferimento organizzativo che disciplina il suo
funzionamento ed in particolare definisce:
- le procedure che facilitano la discussione e la presa di decisione
- la programmazione dei lavori
- le modalità di progettazione nel triennio
Le procedure:
1. garantire che tutti i membri siano in possesso delle conoscenze e delle informazioni che riguardano i
problemi interni ed esterni alla scuola;
2. programmare gli obiettivi e le attività del CdI secondo criteri di coerenza ed interazione con gli altri
Organi Collegiali;
3. promuovere l'interazione con l'extrascuola creando un sistema informativo consistente in indagini
formali ricorrenti nei confronti delle famiglie degli alunni;
4. sostenere il Collegio dei Docenti nell'attivare un sistema di autovalutazione del servizio di istruzione
erogato;
5. analizzare i nodi problematici emersi e prevedere unitamente al Collegio dei Docenti e alle equipes
pedagogiche azioni e strategie per affrontarli.
La programmazione dei lavori il numero di convocazioni annuali, i termini di preavviso delle riunioni consoni ai
membri, il luogo, il giorno e l’ora delle riunioni, le modalità di votazione e le modalità di stesura dei verbali.
Le modalità di progettazione delle attività:
1. Rilevare l’esistente in rapporto alle materie di competenza;
2. definire gli obiettivi da perseguire nel triennio;
3. sostenere i Piani dell’Offerta Formativa, suggerendo criteri di fattibilità e compatibilità con le risorse
presenti o da reperire in riferimento alle decisioni programmatiche del Collegio dei Docenti e alla
presenza di progetti specifici che comportino costi per la scuola;
Art. 3: PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO
La prima convocazione del Consiglio d'Istituto, è disposta dal Dirigente Scolastico entro venti giorni dalla data
della nomina dei relativi membri, disposta a seguito della proclamazione degli eletti, a seguito dei risultati delle
elezioni.
Art.4: ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO
Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori
membri del Consiglio stesso, il proprio presidente.
L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori del Consiglio. E' considerato eletto il
genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio.
Qualora nella prima votazione non si raggiunga la maggioranza assoluta dei voti vale la maggioranza relativa
dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di
voti è eletto il più anziano di età.
Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vicepresidente, da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio
stesso secondo le stesse modalità previste per l'elezione del presidente.
Art. 4bis: ELEZIONE DELLA GIUNTA ESECUTIVA
Nella prima seduta, il Consiglio effettuata l'elezione del Presidente e del Vicepresidente, procede all'elezione
della Giunta Esecutiva, Organo interno del Consiglio per il regolare e legittimo funzionamento del Consiglio
5
Funzionamento degli organi collegiali
stesso. La G.E. è composta da due genitori, un docente, il Dirigente Scolastico, il Dirigente dei Servizi
amministrativi, un personale ATA. Le modalità di elezione dei componenti la G.E. sono decise in seno al
Consiglio stesso.
Art.5: CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO E ORGANIZZAZIONE DELLE RIUNIONI
Il Consiglio d'Istituto è convocato dal Presidente. Il presidente è tenuto a disporre la convocazione su richiesta
del Presidente della Giunta Esecutiva, ovvero della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso. Nella
seduta di insediamento del Consiglio d'Istituto si decide il calendario, il giorno e l'ora per le riunioni più consone
per i membri del Consiglio stesso. Nella stessa seduta si decidono le modalità per affidare l'incarico di
segretario delle riunioni.
Art. 6: MODALITÀ DI AMMISSIONE DEGLI ELETTORI DELLE COMPONENTI DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO ALLE RIUNIONI
DELLO STESSO
Alle sedute dei Consigli d'Istituto possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel consiglio
stesso. Nei casi in cui all’ordine del giorno ci siano argomenti interessanti persone (singoli o gruppi) la seduta si
chiude in concomitanza della trattazione dell’argomento interessato per una dovuta tutela della privacy.
Art. 7: MODALITÀ DI INVITO A PARTECIPARE ALLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO AD ESPERTI E RAPPRESENTANTI
DEGLI ENTI LOCALI
Il Consiglio stabilisce che, su proposta della Giunta Esecutiva , si possano invitare a partecipare alle proprie
riunioni rappresentanti dell' Ente Locale o degli Enti Locali interessati ed esperti in genere al fine di approfondire
l'esame di problemi, riguardanti il funzionamento dell'Istituto e i Piani dell'Offerta Formativa, che interessino
anche le comunità locali o componenti sociali operanti nelle comunità stesse.
Art. 8: RELAZIONE FINALE
La relazione annuale del Consiglio di Istituto è predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla Giunta
Esecutiva ed è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del Consiglio da convocarsi entro la
prima settimana del mese di ottobre e, comunque, quando si dia luogo al rinnovamento dell'organo, prima
dell'insediamento del nuovo organo.
I docenti e i non docenti ne prendono visione con apposita circolare ed inviano alla presidenza commenti ed
osservazioni, richiedendo, se ne ravvisano l'opportunità, di essere ammessi alla riunione successiva del
Consiglio d'Istituto per aprire un contraddittorio o delegando formalmente la componente che li rappresenta a
formalizzare e discutere le osservazioni sulla relazione annuale, in seno al consiglio stesso.
Art. 9: SVOLGIMENTO COORDINATO DELLE ATTIVITÀ DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Ciascun Organo Collegiale opera secondo criteri di coerenza e di interazione con gli altri Organi che esercitano
competenze parallele ma con rilevanza diversa, in determinate materie.
Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze, in materie definite, di un determinato
Organo quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario ed opportuno per l'esercizio delle
competenze di altro Organo Collegiale.
Ciascuno degli Organi Collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze,
allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando in date prestabilite, in linea
di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare
decisioni, proposte o pareri.
Art.10: ELEZIONI CONTEMPORANEE DI ORGANI DI DURATA ANNUALE
Le elezioni, per gli Organi Collegiali di durata annuale, hanno luogo, possibilmente nello stesso giorno ed entro
il secondo mese dell'anno scolastico.
Art. 11: PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL COLLEGIO DEI DOCENTI E DELLE EQUIPES
PEDAGOGICHE
Le riunioni del Collegio dei Docenti Unitario, di Sezione ( Scuola Secondaria – Scuola Primaria) e di Plesso
(Albino e Desenzano, Abbazia, Selvino) delle equipes pedagogiche e di Interclasse sono programmate
coerentemente alle esigenze di programmazione e attuazione del Piano dell'Offerta Formativa, deliberato dal
Collegio dei Docenti e dal Consiglio d'Istituto, e alle esigenze di comunicazione e partecipazione delle famiglie
all'attività educativa e didattica dell'Istituto. Le riunioni determinano il Piano Annuale delle attività funzionali
all'insegnamento previsto all'art.27 e 28 del CCNL 2002 - 2005 e deliberato annualmente dal Collegio dei
Docenti entro il mese di settembre.
6
Atti amministrativi: procedure
Parte seconda
ATTI AMMINISTRATIVI: PROCEDURE
Art 12: PUBBLICITÀ DEGLI ATTI
La pubblicità degli atti deve avvenire mediante affissione in apposito albo d'Istituto della copia integrale sottoscritta dal segretario e dal presidente del Consiglio d'Istituto- del testo delle deliberazioni adottate.
L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto/dieci giorni dalla relativa seduta del Consiglio. Deve
rimanere esposta per un periodo di dieci giorni. Dell'affissione all'albo del verbale della seduta viene dato avviso
al personale tramite circolare.
Art.13: ACCESSO AGLI ATTI
La legge 241/90 e il successivo DPR 352/92 hanno disciplinato il diritto di accesso ai documenti amministrativi e
le modalità di esercizio del diritto stesso. Considerata la norma, i criteri e le procedure dell'Istituto per la
predisposizione e la conservazione degli atti amministrativi, il Consiglio d'Istituto stabilisce che:
1. il diritto di accesso ai documenti amministrativi è esercitato da chiunque abbia un interesse legittimo,
personale e concreto per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti;
2. l'interesse personale non vada a ledere un interesse collettivo o il diritto alla riservatezza da garantire a
terzi, persone e/o gruppi;
3. la richiesta di accesso sia motivata per iscritto;
4. il responsabile della formazione dell'atto (Dirigente Scolastico, Direttore dei Servizi Amministrativi e
Presidente del Consiglio d'Istituto) accerti la legittimità della richiesta, l'identità del richiedente e i suoi
potere rappresentativi nonché la sussistenza dell'interesse legittimo, personale e concreto;
5. siano osservate le procedure di accoglimento delle richieste e le modalità di accesso disciplinate dal
DPR citato.
7
Vigilanza
Parte terza
VIGILANZA
Art.14: COMPITI DI VIGILANZA
I compiti di vigilanza degli alunni spettano al personale docente e non docente nell’ambito degli obblighi stabiliti
dalla legge.
L’obbligo della vigilanza si esplica nell’ambito dell’orario scolastico, negli spazi di pertinenza della scuola
durante tutte le attività e le iniziative organizzate o autorizzate dalla scuola.
I collaboratori scolastici collaborano con i docenti nel servizio di vigilanza durante l’ingresso, l’uscita e tutto
l’orario scolastico, con particolare attenzione agli spazi comuni, all’utilizzo dei bagni, intervallo, cambio dell’ora,
mensa e dopo mensa.
Devono vigilare inoltre sugli alunni loro affidati in caso di particolare necessità e urgenza: classi scoperte,
infortuni, malessere, alunni diversamente abili.
I cancelli delle scuole devono essere costantemente chiusi salvo nelle fasce orarie di ingresso e uscita degli
alunni. L’apertura e la chiusura dei cancelli è a carico dei collaboratori scolastici, così come l’identificazione
delle persone che si presentano durante l’orario scolastico.
Per situazioni ambientali e organizzative particolari si fa riferimento ai regolamenti contenuti nei rispettivi Piani
dell’Offerta Formativa delle scuole costituenti l’Istituto Comprensivo di Albino
Art. 15: ENTRATA/USCITA DALLA SCUOLA
I docenti hanno l’obbligo di essere presenti a scuola cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni antimeridiane e
pomeridiane, per vigilare e disciplinare l’ingresso in aula degli alunni.
L’accoglienza degli alunni da parte dei docenti può avvenire nell’atrio o nelle classi a seconda delle condizioni
strutturali e organizzative del plesso: in ogni caso deve essere tale da garantire la massima sicurezza.
Tali modalità sono regolamentate da ciascun plesso.
I genitori e i familiari non possono, di norma, accedere all’edificio scolastico al momento dell’entrata e dell’uscita
degli alunni.
Al termine delle lezioni gli alunni escono dall’aula ordinatamente e in fila sotto la sorveglianza del docente con
cui hanno concluso l’ultima ora di lezione:
a) i docenti della scuola primaria incaricati, in base al prospetto predisposto all’inizio dell’a.s.,
accompagnano gli alunni alle varie uscite della scuola: cancello, uscita per il trasporto scolastico.
b) i docenti della scuola secondaria accompagnano gli alunni al cancello e i collaboratori scolastici
garantiscono la sorveglianza.
I docenti hanno altresì l’obbligo di vigilare al termine delle lezioni, sull’uscita degli alunni dai locali scolastici fino
al portone o al cancello, relativamente agli spazi di pertinenza della scuola.
Il personale ausiliario, all’uscita degli alunni da scuola, verifica che nessuno di essi si trattenga e/o rientri
all’interno dell’edificio.
Art.16: CAMBIO DELL’ORA
Al cambio dell’ora i ragazzi sono tenuti a rimanere in classe e preparare il materiale necessario per l’ora
successiva, tenendo un comportamento corretto.
I docenti sono tenuti alla massima puntualità e il cambio dell’ora deve avvenire nel più breve tempo possibile; Di
norma ove ciò non sia possibile, il compito di vigilanza spetta al collaboratore scolastico in servizio sul piano.
Art. 17: RITARDI E USCITE ANTICIPATE
Gli alunni in ritardo sono comunque ammessi alle lezioni scolastiche, con la giustificazione del genitore.
Un ingresso ritardato periodico, oppure ripetute uscite anticipate sono autorizzate dal Dirigente Scolastico in
caso del tutto eccezionale previa domanda scritta, motivata e documentata da parte della famiglia.
Parimenti, in caso di necessità e per validi motivi, gli alunni possono lasciare eccezionalmente la scuola prima
del termine delle lezioni, antimeridiane e pomeridiane, purché affidati personalmente ad un genitore o ad un
familiare maggiorenne conosciuto dal docente e autorizzato dal genitore stesso.
Il familiare apporrà tassativamente la propria firma su apposito registro e dovrà esibire comunicazione scritta e
sottoscritta dai genitori degli alunni contenente l’assunzione di responsabilità.
Gli alunni in ritardo o che si sono assentati, che si presentano a scuola privi di giustificazioni, sono ammessi alle
lezioni in attesa di comunicazione scritta da parte della famiglia il giorno successivo; in caso contrario la scuola
procederà a richiederla per scritto.
8
Vigilanza
Art. 18: ASSENZE
Le assenze degli alunni devono essere registrate giorno per giorno sul registro di classe e devono essere
giustificate dalle famiglie, con comunicazione scritta del genitore.
In caso di assenza per malattia, il genitore dichiarerà nella giustificazione di essersi attenuto alle prescrizioni del
medico.
Gli alunni in ritardo o che si sono assentati, che si presentano a scuola privi di giustificazioni, sono ammessi
alle lezioni in attesa di comunicazione scritta da parte della famiglia il giorno successivo; in caso contrario la
scuola procederà a richiederla per scritto
La presenza degli alunni è obbligatoria per tutte le attività curricolari obbligatorie e facoltative previste nei Piani
dell'Offerta Formativa delle rispettive scuole. Non è consentita la decurtazione del monte ore di lezione annuali
riferite al curricolo obbligatorio dei rispettivi ordini di scuole (n° ore settimanali x 33 settimane). Sono consentite
forme di flessibilità di orario per introdurre attività integrative e di ampliamento dell'offerta formativa secondo
quanto prevede la normativa riguardante l'autonomia delle Istituzioni Scolastiche, il regolamento in materia di
curricoli DPR 275/99, le Indicazioni Nazionali e DPR 59/2004.
Art. 19: INTERVALLO
L’intervallo avviene sotto la stretta vigilanza dei docenti in servizio in tale orario sulle classi, così come definito
nell’organizzazione del plesso.
Durante tale pausa è vietato adottare comportamenti che potrebbero recare pericolo per la propria e l’altrui
incolumità.
Gli alunni usufruiranno della pausa per accedere ai bagni, in modo ordinato e composto, sotto la sorveglianza
del personale ausiliario. Per l’organizzazione specifica delle modalità di svolgimento dell’intervallo si vedano i
regolamenti interni delle cinque sezioni dell’istituto che annualmente vengono aggiornati.
Art. 20: MENSA
L’attività di refezione scolastica e la pausa post-mensa devono essere considerati come momenti educativi e
opportunità formative. Restano valide tutte le regole da rispettare in ambito scolastico. Gli alunni sono affidati
sempre alla vigilanza e alla sorveglianza dei docenti e dei collaboratori scolastici all’uopo incaricati.
Gli alunni iscritti alla mensa che non intendono occasionalmente usufruire del servizio devono produrre
preventiva comunicazione scritta dei genitori.
Gli alunni che non usufruiscono del servizio di refezione scolastica, nella scuola secondaria di primo grado,
devono rientrare in tempo utile per le lezioni pomeridiane.
Art.21: INFORTUNI AGLI ALUNNI
In caso di infortuni subiti dagli alunni della scuola primaria e secondaria, tutto il personale della scuola (docenti,
collaboratori scolastici e personale di segreteria) deve attivarsi secondo le seguenti indicazioni procedurali:
a) primo soccorso
l’insegnante di classe affida il gruppo classe ad un collega per la vigilanza e con la collaborazione del
personale ausiliario, procede ad una prima valutazione della gravità dell’infortunio;
b) informazioni alla famiglia
qualora l’infortunio fosse serio e richiedesse un controllo al pronto soccorso, si telefona alla famiglia per
informarla con cautela e serenità dell’accaduto, suggerendo una visita medica accurata.
c) ospedale
in caso di tempestivo intervento si telefona per richiedere un’ambulanza (118) e l’insegnante
accompagna in ospedale l’alunno infortunato utilizzando lo stesso mezzo.
d) denuncia infortunio
soddisfatte le prime necessità urgenti di intervento e di informazione alla famiglia, l’insegnante segnala
in segreteria l’accaduto, nell’arco della stessa giornata.
Alla segnalazione scritta dovrà essere allegato il certificato medico che la famiglia consegnerà in
segreteria.
e) società assicuratrice
spetta all’Istituto provvedere alla denuncia di infortunio alla società assicuratrice. Qualora la famiglia
sostenga delle spese (ambulanza, visite specialistiche,…) di cui intende chiedere il rimborso, si invitano
i genitori a mettersi in contatto con l’ufficio di segreteria della scuola.
N.B.: si chiede la segnalazione scritta in segreteria di ogni incidente anche se può apparire banale.
f)
modelli assicurativi
I modelli assicurativi INA Regione Lombardia e Assicurazione integrativa devono pervenire in segreteria
controfirmati da un genitore entro 3 giorni dall’infortunio.
9
Vigilanza
Art.22. VIGILANZA ALUNNI (scuola primaria e secondaria) NEL TRAGITTO SCUOLA-CASA
Il Consiglio dell’Istituto “I.C. Solari” di Albino nella seduta del 23 aprile 2009, ha deliberato all’unanimità dei voti
quanto segue:
1. Preso atto della legislazione e della normativa vigente in materia di responsabilità per la vigilanza, la
sorveglianza e l’assistenza nei confronti di soggetti minori, da parte dei Genitori o legali Tutori come da
parte dei Docenti e dei Collaboratori Scolastici
2. Considerato che la giurisprudenza in materia ha evidenziato che il dovere di vigilanza va inteso non in
senso assoluto ma relativo e correlato all’età e al normale grado di maturazione degli alunni
3. Valutata la posizione geografica, la situazione territoriale, la dimensione urbanistica, le condizioni della
viabilità, i livelli di traffico automobilistico, le distanze massime tra edifici scolastici e le singole abitazioni
degli alunni, l’attivazione dei servizi di trasporto scolastico nel Comune di Albino e pubblico nei Comuni
di Selvinoe Algua
4. Considerati gli orari delle attività e delle lezioni scolastiche settimanali, sia antimeridiane che
pomeridiane, nelle scuole Primaria e Secondarie di 1° grado
5. Considerato che la sorveglianza diretta da parte degli insegnanti coincide con l’orario scolastico
DETERMINA E STABILISCE
A. Nella scuola primaria, tutti i genitori o legali tutori, sono tenuti a compilare e consegnare
all’Amministrazione Scolastica, nei tempi e nei modi stabiliti dall’ufficio Sede di Direzione, le
DICHIARAZIONI PERSONALI, di loro competenza, ALLEGATE AL PRESENTE REGOLAMENTO (all.
A, all. B, all. C) a seconda della loro specifica situazione.
B. Nel caso del rientro accompagnato dal genitore o incaricato (all. A), avvenendo l’uscita in un breve
intervallo di tempo durante il quale si vengono a trovare insieme contemporaneamente un notevole
numero di alunni, insegnanti e genitori, rendendo di fatto inattuabile il passaggio diretto tra insegnante e
genitore, anche per la struttura logistica dei locali scolastici e degli spazi antistanti, dovrà essere cura
del genitore o del suo incaricato prelevare l’alunno all’uscita dell’edificio scolastico.
C. Avendo raggiunto gli alunni della secondaria di 1° grado un maggior livello di autonomia e maturazione,
considerando auspicabile lo sviluppo delle suddette condizioni anche in previsione del passaggio alla
scuola superiore, è prevista di norma l’uscita e il ritorno a casa in modo autonomo, salvo condizioni
particolari che vanno segnalate dai genitori tramite compilazione del Modello A allegato o dalla scuola.
D. Qualora il genitore o suo delegato eccezionalmente, per motivi contingenti e indipendenti dalla sua
volontà, sia impossibilitato a ritirare il figlio, è tenuto ad avvisare la scuola che organizzerà la vigilanza
dell’alunno per il tempo strettamente necessario.
10
Vigilanza
Art. 22.1
Mod. A (rientro accompagnato da genitore o incaricato)
AL DIRIGENTE SCOLASTICO
ISTITUTO COMPRENSIVO
ALBINO
Oggetto: DICHIARAZIONI PERSONALI GENITORI – USCITA E TRAGITTO SCUOLA –CASA
I sottoscritti_______________________________________________________________________
Genitori o Tutori Legali dell’alunno/a
Iscritto/a alla classe _____ sez. ____
della Scuola________________________________________________
DICHIARANO
1. DI ESSERE A CONOSCENZA DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO contenente le misure relative ai criteri
e alle modalità in materia di vigilanza sugli alunni all’uscita e durante il tragitto scuola-casa
2. DI ESSERE CONSAPEVOLI CHE FUORI DALL’ORARIO SCOLASTICO LA VIGILANZA DEI MINORI RICADE
SULLE RISPETTIVE FAMIGLIE
3. DI GARANTIRE PERSONALMENTE L’ACCOMPAGNAMENTO del proprio figlio/a nel tragitto quotidiano
scuola/casa, al termine delle lezioni e attività antimeridiane, pomeridiane (compreso lo
strumento e la musica d’insieme), le visite guidate e i viaggi di istruzione che si protraggono
oltre il normale orario scolastico e/o di incaricare persone maggiorenni di propria fiducia:
Luogo e data:______________________________
Firme:
Madre ________________________________ Padre ________________________________
Incaricati/Delegati
COGNOME NOME
GRADO DI PARENTELA
DOCUMENTO INDENTIFICATIVO
11
Vigilanza
Art. 22.1
Mod. B (rientro con trasporto pubblico)
AL DIRIGENTE SCOLASTICO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI
ALBINO
Oggetto: DICHIARAZIONI PERSONALI GENITORI – USCITA E TRAGITTO SCUOLA –CASA
I sottoscritti_______________________________________________________________________
Genitori o Tutori Legali dell’alunno/a
Iscritto/a alla classe _____ sez. ____
della Scuola________________________________________________
DICHIARANO
1. DI ESSERE A CONOSCENZA DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO contenente le misure relative ai criteri
e alle modalità in materia di vigilanza sugli alunni all’uscita e durante il tragitto scuola-casa
2. DI ESSERE CONSAPEVOLI CHE FUORI DALL’ORARIO SCOLASTICO LA VIGILANZA DEI MINORI RICADE
SULLE RISPETTIVE FAMIGLIE
3. CHE IL FIGLIO USUFRUISCE DEL SERVIZIO D TRASPORTO COMUNALE/PUBBLICO al termine delle
lezioni e attività antimeridiane e pomeridiane con esclusione delle lezioni individuali di
strumento musicale e musica d’insieme nonché il rientro da visite guidate e viaggi di istruzione
che si protraggono oltre il normale orario scolastico.
Luogo e data:______________________________
Firme:
Madre ________________________________ Padre ________________________________
12
Vigilanza
Art. 22.1
Mod. C (rientro da solo)
AL DIRIGENTE SCOLASTICO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI
ALBINO
Oggetto: DICHIARAZIONI PERSONALI GENITORI – USCITA E TRAGITTO SCUOLA –CASA
I sottoscritti_______________________________________________________________________
Genitori o Tutori Legali dell’alunno/a
Iscritto/a alla classe _____ sez. ____
della Scuola________________________________________________
DICHIARANO
1. DI ESSERE A CONOSCENZA DEL REGOLAMENTO DI ISTITUTO contenente le misure relative ai criteri
e alle modalità in materia di vigilanza sugli alunni all’uscita e durante il tragitto scuola-casa
2. DI ESSERE CONSAPEVOLI CHE FUORI DALL’ORARIO SCOLASTICO LA VIGILANZA DEI MINORI RICADE
SULLE RISPETTIVE FAMIGLIE
3. DI ESSERE IMPOSSIBILITATI A GARANTIRE ALL’USCITA DA SCUOLA LA PRESENZA di un genitore o
altra persona maggiorenne per il ritiro e l’accompagnamento del/la figlio/a nel tragitto scuolacasa
4. CHE IL TRAGITTO SCUOLA – CASA NON PRESENTA RISCHI PARTICOLARI E SPECIFICI
5. DI AVER VALUTATO IL GRADO DI MATURAZIONE DEL/LA FIGLIO/A E DI AVERLO/A ADEGUATAMENTE
ISTRUITO/A circa il percorso scuola – casa
6. DI AVER DATO CHIARE ISTRUZIONI AFFINCHÉ IL/LA FIGLIO/A RIENTRI DIRETTAMENTE A DOMICILIO,
senza ritardi, divagazioni, cambi di tragitto
7. DI ASSUMERE L’IMPEGNO DI VOLER SEGNALARE ALLA SCUOLA IL CASO IN CUI, durante l’anno
scolastico, LE CONDIZIONI ORDINARIE DI SICUREZZA DEL SUDDETTO TRAGITTO ABBIANO A
MODIFICARSI
ciò premesso, sotto la propria personale responsabilità :
AUTORIZZANO
Il proprio figlio/a a rientrare a casa da solo/a lungo il percorso scuola/casa
Luogo e data:______________________________
Firme:
Madre ________________________________ Padre ________________________________
13
L’organizzazione del servizio di istruzione
Parte quarta
L'ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO D'ISTRUZIONE
Art. 23: FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME
Il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d’Istituto, nella consapevolezza che gli alunni debbano avere le stesse
opportunità formative e un clima d'aula che favorisca l'apprendimento e le relazioni, adottano il criterio della
equieterogeneità per la formazione delle classi prime. Le classi devono essere disomogenee al loro interno
ma omogenee tra di loro, ciò significa che devono essere formate con tutte le tipologie esistenti degli alunni in
ingresso equamente distribuite tra le classi affinché nessuno parta da una situazione iniziale di classe
particolarmente avvantaggiata o svantaggiata.
Procedura per la formazione delle classi prime:
A. Gli alunni sono distribuiti tra le classi prime che si formeranno in ciascuna sede in base alla
appartenenza ai diversi livelli (Alto/Medio Alto/ Medio/ Medio Basso/ Basso) considerate le competenze
acquisite alla scuola elementare e i comportamenti rispetto al compito e agli altri.
Le indicazioni fornite dalla scuola materna ed elementare riguardano:
1. i risultati finali (non per la scuola materna)
2. le capacità di apprendimento
3. l'autonomia e uso del materiale
4. l'autocontrollo e l’attenzione
5. l'impegno e la partecipazione
6. i rapporti con i compagni e gli insegnanti
B. Vengono inoltre distribuiti tenendo conto di:
1. sesso
2. classe
3. paese/frazione/località di provenienza
Per le classi prime della scuola primaria i gruppi formati a giugno vengono osservati con attività didattiche e
ludiche per circa due settimane. Entro il 20 settembre di ciascun anno le classi vengono definite.
C. A gruppi già formati si provvede al controllo della distribuzione numerica di chi non si avvale
dell’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC), con la possibilità di spostamenti tra i gruppi per
consentire la miglior gestione delle risorse scolastiche, fermo restando il criterio della equieterogeneità.
D. Gli alunni con problemi di apprendimento e di comportamento gravi e gli alunni in situazione di handicap
saranno oggetto di attenta considerazione rispetto al loro potenziale di sviluppo e a quello del gruppo
nel quale sono inseriti.
E. Ai gruppi classe formati saranno attribuite le sezioni con il metodo del sorteggio pubblico:
 sezioni A - B - D per Desenzano
 sezioni E - F per Albino
 sezioni G - H per Abbazia
 sezioni A - B per Selvino Scuola Media
 sezioni A - B per Selvino Scuola Elementare
Si lascia facoltà, a sorteggio avvenuto, al Dirigente Scolastico di effettuare modifiche sul singolo alunno in casi
motivati, ferma restando la tutela alla privacy. Di questi spostamenti e/o modifiche il Dirigente Scolastico dovrà
rendere conto al Consiglio d’Istituto.
ART.23.1: CRITERI DI ACCOGLIENZA PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME DI SCUOLA SECONDARIA ALBINO
DESENZANO ABBAZIA
Parte prima
Precedenza assoluta per i residenti (come da modello di iscrizione) nelle aree di confluenza delle singole
scuole: Albino, Desenzano, Abbazia, secondo i bacini di riferimento definiti dal Comune di Albino:
 residenza Albino: Sede Centrale
 residenza Comenduno, Desenzano, Bondo: Succursale di Desenzano
 residenza Abbazia, Vall’Alta, Dossello, Fiobbio, Casale: Sede staccata di Abbazia
14
L’organizzazione del servizio di istruzione
In base alla capienza e alla disponibilità delle strutture edilizie delle sedi, spostamento in altra sede dell’Istituto,
in applicazione del principio di viciniorità di residenza del richiedente alle sedi scolastiche.
Considerata la situazione strutturale pregressa e attuale degli edifici scolastici di Albino e Desenzano, si
rendono necessari spostamenti di alunni dalla sede di Albino a quella di Desenzano.
Ordine di viciniorità’ alla sede di Desenzano da rispettare nei casi di spostamento:
a)
b)
c)
d)
e)
Comenduno
Desenzano
Bondo
Via A.Moro-Quartiere Fiorito
Parte alta Via Milano: da incrocio con via Trieste, Friuli, Firenze, Gorizia, Madonna della Neve, Cerete,
Rio Re (compreso)
Parte alta Via Selvino: da incrocio via Dehon con via Rio Re
Via Trieste e confluenti in queste strade
f) Parte bassa di Via Milano (da via Trieste in giù)
Tutta via Carducci
Parta bassa di Via Selvino (viale Dehon da Rio Re in giù)
g) Oltre Serio
Domicilio dell’alunno in un bacino di competenza territoriale diverso dalla residenza, documentato con
autocertificazione dal Comune di Albino.
Procedura a parità di requisiti
A parità, similarità di requisiti, si procede per sorteggio pubblico
Criteri in deroga alla parte prima
Precedenza per:
a) Situazioni di disabilità debitamente certificate (UONPI)
b) situazioni di disagio socio-familiare attestato dai Servizi Sociali
c) fratelli/sorelle frequentanti la scuola richiesta
Parte seconda
Modalità compensative per spostamenti d’ufficio e volontari da una sede all’altra
1. gratuità dei trasporti (a carico del Comune di Albino)
2. accorpamento nel gruppo classe di attribuzione, in base a:
a) provenienza territoriale
b) provenienza scolastica
Art. 24: ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI
L’assegnazione dei docenti alle classi è disposta dal Dirigente Scolastico sulla base dei criteri generali definiti
dal Consiglio d’Istituto e delle proposte formulate dal Collegio dei Docenti.
Il Consiglio d’Istituto stabilisce i criteri generali considerando i seguenti elementi:
1. la continuità didattica
2. la continuità relazionale, se positiva
3. l’utilizzazione delle competenze (per le classi della scuola elementare)
4. equa distribuzione della risorsa docenti sulle classi al verificarsi:
- della costituzione di nuovi corsi;
- della situazione creatasi a seguito della mobilità dei docenti.
Art. 25: ORARIO DELLE LEZIONI
L’orario delle classi deve avere valenza didattica con un’equa distribuzione delle varie attività nell’arco della
settimana, in modo da evitare concentrazioni improduttive e carichi di lavoro eccessivi per gli alunni. Si
dovranno tenere conto le indicazioni fornite dai docenti su come didatticamente debbano essere distribuiti i loro
insegnamenti.
15
L’organizzazione del servizio di istruzione
Gli orari delle lezioni, stabiliti dal Consiglio d’Istituto, tengono conto di particolari situazioni logistiche e
ambientali delle scuole. Per la scuola di Selvino è necessario procedere ad una riduzione giornaliera secondo
quanto prevede la norma per problemi di trasporto della maggioranza degli alunni. Il tempo scuola degli alunni
è articolato come segue:
Scuola Media di Albino
Scuola Media di Desenzano
Scuola Media di Abbazia
Scuola Media di Selvino
Scuola Primaria di Selvino
8,00 - 13,00
8,10 - 13,10
7,55 - 12,50
8,10 - 13,05
8,10 - 13,00
da lunedì a sabato
da lunedì a sabato
da lunedì a sabato
da lunedì a sabato
da lunedì a sabato
14,15 - 16,15
14,15 - 16,15
14,10 - 16,10
14,15 - 16,45
lunedì e giovedì
lunedì e giovedì
lunedì e giovedì
lunedì
Art. 26: DETERMINAZIONE DELL'ORARIO DI SERVIZIO DEL PERSONALE ATA
L’ufficio di segreteria garantisce orari di apertura al pubblico funzionali alle esigenze delle famiglie. Per garantire
una certa produttività interna, riserva al servizio sportello una fascia oraria antimeridiana e pomeridiana, definita
ogni anno in base alle caratteristiche del servizio complessivo e al personale assegnato all’Istituto.
L’orario dei collaboratori scolastici è strutturato sulla base dei rispettivi piani dell’offerta formativa dell’Istituto e
dell’orario delle classi per garantire il necessario servizio di vigilanza, di pulizia e di supporto all’attività didattica.
16
Organizzazione dei servizi
Parte quinta
ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI
Art. 27: USO E MANTENIMENTO DELLE ATTREZZATURE, DEI SUSSIDI E DEI LOCALI SCOLASTICI
Tutte le attrezzature sono a disposizione quotidianamente degli alunni e degli insegnanti i quali ultimi ne
custodiscono l’integrità e curano la relativa manutenzione e/o sostituzione. I criteri d’uso a cui attenersi sono
quelli di funzionalità, piena utilizzazione e economicità.
Tutti gli ambienti interni ed esterni dell’Istituto sono prioritariamente a disposizione per l’attività didattica.
Negli orari di non attività possono essere utilizzati dai genitori e/o da gruppi culturali e sociali del territorio che
ne fanno richiesta agli Enti Locali quali proprietari degli edifici. Il Consiglio d’Istituto ritiene che sia da
promuovere la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e sportiva, esprime parere
vincolante per l’Ente Locale, e affida al Dirigente Scolastico la tutela ed il controllo dell’uso dei locali ed
eventualmente delle attrezzature dell’Istituto.
Art.27.1: RICEVIMENTO DEI GENITORI DEGLI ALUNNI
I genitori possono conferire con gli insegnanti nei giorni e negli orari fissati da ogni scuola ed inseriti nel
Piano annuale delle attività di non insegnamento.
In orario scolastico, i genitori possono conferire con gli insegnanti nell’orario di ricevimento, se convocati, o
per urgenti comunicazioni.
I criteri per l’incontro periodico dei genitori con gli insegnanti sono stabiliti dal Collegio docenti, tenendo
conto delle esigenze organizzative nell’ambito di ciascuna scuola.
Il giorno, l’ora e l’ordine del giorno degli incontri devono essere comunicati dalla scuola alle famiglie con
congruo anticipo
Durante le riunioni degli OOCC, con i genitori, non è consentita la presenza degli alunni in cortile né
all’interno dell’edificio scolastico, per motivi di sorveglianza e di responsabilità nei confronti degli stessi.
Art.27.2: AVVISI ALLE FAMIGLIE TRAMITE LA SCUOLA
Tutti gli organi collegiali della scuola e gli Enti e le associazioni che collaborano con la scuola : Comitato
genitori, Polisportiva, Società sportive patrocinate dai Comuni, Commissione mensa, Comune, Provincia,
Regione, ASL, Distretto socio-sanitario, Sistema bibliotecario Val Seriana, CONI, possono utilizzare la
scuola per diramare avvisi purchè relativi ad iniziative rivolte agli alunni dai 6 ai 14 anni o a questioni
scolastiche.
Per le modalità da seguire gli organi pubblici dovranno depositare con anticipo presso l’Istituto copia del
comunicato da diramare, dichiarando esplicitamente da quale organo o ente provenga ed essere firmato
da un responsabile.
L’autorizzazione alla distribuzione verrà data dal dirigente scolastico o dai collaboratori da lui delegati.
Una copia degli avvisi distribuiti dovrà essere depositata presso gli uffici della segreteria dell’Istituto
affinché sia a disposizione dei membri del Consiglio di Istituto.
Art.27.3: ACCESSO AGLI EDIFICI DELLA SCUOLA
L’accesso per ragioni didattiche è consentito a persone estranee alla scuola (esperti, operatori sociali e
socio-sanitari, rappresentanti dei genitori, tirocinanti) durante lo svolgimento delle attività didattiche solo
previa autorizzazione del dirigente scolastico o di docente delegato.
Il personale addetto ai servizi di manutenzione o alla consegna di materiale per la scuola, dovrà essere
riconosciuto dal personale ausiliario e motivare la propria presenza; non dovrà comunque in alcun modo
disturbare il normale svolgimento delle lezioni. Diversamente l’accesso dovrà essere autorizzato dal
dirigente scolastico.
Art. 28 CONTRATTI, ACQUISTI, BENI E SERVIZI
Art.28.1 CONTRATTI PER PRESTAZIONE D’OPERA CON ESPERTI NELL’AMBITO DELL’ATTIVITÀ SCOLASTICA
La stipula di cui al presente titolo può essere resa operativa sia come conseguenza di convenzioni in atto
sia come ulteriore supporto all’attività didattica diretta sia come forma di aggiornamento e formazione dei
docenti. I contratti sono stipulati direttamente dal Dirigente Scolastico secondo i termini di Legge (art. 32 33 -40 del D.I. 44/08 e art. 76 L. 244/07)
17
Organizzazione dei servizi
1. Il Dirigente Scolastico, sulla base del Piano dell’Offerta Formativa (POF) e della previsione dei
progetti che saranno deliberati nel programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per
i quali possono essere conferiti incarichi ad esperti esterni. L’informazione viene data con la
pubblicazione all’albo ufficiale dei vari plessi dell’ Istituto Comprensivo di Albino e sul sito web
della scuola.
2. Nell’informativa, dovranno essere indicati modalità e termini per la presentazione delle domande,
i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché l’elenco dei contratti che si
intendono stipulare.
Per ciascun contratto deve essere specificato:
 l’oggetto della prestazione
 la durata del contratto : termini di inizio e conclusione della prestazione
 il corrispettivo per la prestazione
3. I candidati, ai sensi dell’art. 7 comma 6 del D.Lgs n. 165 del 2001, devono essere in possesso di
particolare e comprovata specializzazione universitaria.
4. Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione universitaria, in caso di stipulazione
di contratti d’opera per attività che debbano essere svoltea da professionisti iscritti in ordini o albi
o con soggetti che operano nel campo dell’arte, dello spettacolo o dei mestieri artigianali, fermo
restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore.
5. Ciascun aspirante in posseso dei requisiti, nel termine stabilito dal Dirigente Scolastico, può
presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei contraenti cui conferire il contratto.
6. La valutazione sarà effettuata dal G.O.P. (Gruppo Operativo di Progetto) formato dai componenti
designati dal D.S. in base alle caratteristiche specifiche del progetto, esaminando i seguenti
descrittori:
 titolo di studio
 docenza in corsi universitari
 coerenza del progetto presentato rispetto alle esigenze della scuola
 altri titoli di specializzazione (coerenti con la tematica richiesta)
 attestati di partecipazione a corsi di formazione coerenti con la tematica richiesta
 esperienze professionali di docenza in corsi di formazione coerenti con la tematica richiesta
 esperienze lavorative maturate nelle attività sopra descritte, in ambito scolastico
7. Al termine della valutazione dei requisiti di cui all’art. precedente il G.O.P. individuerà l’esperto
che sarà invitato a stipulare il contratto tramite comunicazione formale pubblicato all’albo dei
plessi dell’I.C. di Albino e sul sito web.
8. I compensi devono essere conformi alla retribuzioni del comparto scuola o concordati con l’E.L. o
privato con cui è stipulato il contratto entro il limite massimo di € 200 per ora di attività.
Art.28.2 INFORMAZIONI PER L’ISCRIZIONE ALL’ALBO DEI FORNITORI
L’Istituto accetterà ed iscriverà all’albo sopramenzionato le ditte appaltatrici di beni e servizi che
produrranno istanza di inclusione come fornitori per le seguenti categorie merceologiche:
1. Carta, cancelleria e stampati
2. Accessori per attività sportivi e ricreative
3. Materiale e strumenti tecnico specialistici
4. Materiale informatico e software
5. Medicinali, materiale sanitario e igienico
6. Contratti di assistenza software e hardware
7. Manutenzione e riparazione macchinari (fotocopiatori, fax etc.)
8. Servizio trasporto per visite di istruzione e attività integrative per n. 1 giorno
9. Organizzazione visite istruzione per più giorni
10. Servizi bancari e assicurativi
11. Altri servizi
L’albo può essere utilizzato per l’affidamento a mezzo procedura negoziata ovvero in economia
mediante cottimo fiduciario secondo le prescrizioni normative previste del D.Lgs.163/2006
L’iscrizione richiesta per una o più categorie merceologiche, dovrà essere effettuata utilizzando il
modello di richiesta allegatola presente avviso e pervenire tramite il seguente indirizzo di posta
elettronica [email protected] o tramite fax n. 035/751893.
AVVERTENZE:
1.
2.
Il presente avviso è riferito ad un Albo Fornitori “aperto”, per cui non vi sono termini di scadenza per
la presentazione delle domande
Mensilmente l’Albo viene aggiornato in base alle richieste pervenute
18
Organizzazione dei servizi
3.
4.
5.
6.
7.
L’inclusione dell’impresa nell’Albo fornitori non costituisce titolo per pretendere l’affidamento di
pubbliche forniture e servizi e l’Amministrazione non è assolutamente vincolata nei confronti della
ditta stessa
l’Amministrazione si riserva la facoltà di verificare le autocertificazioni presentate
Il trattamento dei dati sarà effettuato in conformità al D.Lgs. 196/03
Iscrizione Camera di Commercio per attività attinenti alla categoria merceologica
L’istanza dovrà necessariamente contenere le seguenti dichiarazioni:
 Iscrizione al registro prefettizio senza clausola di esclusione dai pubblici appalti, se cooperativa, o
iscrizione all’albo regionale delle cooperative sociali in attuazione dell’art. 9 della Legge 381/91, se
cooperative sociali;
 Possesso dei requisiti generali di cui all’art. 38 del D.Lgs. 163/2006;
 Inesistenza di cause di interdizione previste dall’art. 10 della Legge 31 maggio 1965 n. 575;
 Applicazione piena ed integrale ai propri addetti dei contenuti economico-normativi della
contrattazione nazionale del settore e dei contratti integrativi vigenti, con particolare riferimento al
rispetto dei salari minimi contrattuali derivanti dalla stessa;
 Di non avere cause ostative di cui alla Legge 575/19650”antimafia;
 Che il candidato non sia incorso in risoluzioni contrattuali o revoche dell’aggiudicazione in
occasioni di forniture o servizi relative alle categorie merceologiche per cui è richiesta l’abilitazione
 Dati e informazione varie sull’impresa
19
Condivisione dei comportamenti sociali nella comunità scolastica
Parte sesta
CONDIVISIONE DEI COMPORTAMENTI SOCIALI
NELLA COMUNITÁ SCOLASTICA
Art. 29: INSEGNANTI
I diritti doveri degli insegnanti sono regolamentati dal Contratto Nazionale del Lavoro.
In particolare si sottolineano:
Art.29.1 DIRITTI





Formazione continua
Informazione
Trasparenza
Autonomia metodologica
Rispetto da parte degli alunni e delle famiglie
Art.29.2 DOVERI
 Rendere consapevoli i propri alunni dei fini e degli obiettivi della scuola
 Collaborare con i genitori, consapevoli delle reciproche competenze, alla formazione di un ambiente
stimolante e sereno ispirato ai valori costituzionali che sancisca il rispetto degli individui, educhi alla
tolleranza culturale, alla solidarietà, ad una civile convivenza democratica.
 Informazione periodica ai genitori (adeguamento della progettazione educativa, metodologia,
strategie didattiche, strumenti di verifica, criteri di valutazione)
 Aggiornamento
 Rispetto nei confronti degli alunni e dei genitori
 Responsabilità nella vigilanza degli alunni
 Collaborare con i genitori
Art. 30 PERSONALE NON DOCENTE (ATA E COLLABORATORI SCOLASTICI)
I diritti doveri del personale non docente sono regolamentati dal mansionario previsto dal contratto nazionale del
lavoro e dal CCDI (Contratto Collettivo Decentrato integrativo).
Art.30.1: DIRITTI



Informazione
Formazione
Rispetto da parte di docenti, alunni, famiglie e soggetti esterni
ART.30.2:DOVERI




Rispetto nei confronti di docenti, alunni, genitori e soggetti esterni
Collaborazione con i docenti
Aggiornamento
Assumere incarichi specifici, necessari per la realizzazione del POF, come descritto nel piano
delle attività.
Art. 31: GENITORI
La scuola vive la partecipazione dei genitori alla gestione dell’attività scolastica come una risorsa; per rendere
reale tale partecipazione chiede ai genitori che, oltre alla consapevolezza dei propri diritti, si rendano
concretamente disponibili all’assunzione dei propri doveri ed alla condivisione delle comuni responsabilità.
Propone ai genitori la definizione di un contratto formativo che consenta, nella diversità e nella specificità dei
ruoli, di collaborare alla realizzazione di un comune progetto educativo.
ART.31.1 DIRITTI



Partecipare alla vita della scuola, secondo le modalità indicate dal testo unico dlgs 297/94
Riunirsi nella scuola in modo autonomo, previo accordo con il Dirigente.
Ricevere informazione dei percorsi e dei processi educativi che riguardano i propri figli in incontri
opportunamente programmati.
20
Condivisione dei comportamenti sociali nella comunità scolastica


Conoscere le valutazioni espresse dagli insegnanti durante l’anno e visionare le verifiche scritte
Usufruire di colloqui individuali con gli insegnanti e con il Dirigente.
ART. 31.2 DOVERI










Collaborare con i docenti, consapevoli delle reciproche competenze, alla formazione di un ambiente
stimolante e sereno ispirato ai valori costituzionali che sancisca il rispetto degli individui, educhi alla
tolleranza culturale, alla solidarietà, ad una civile convivenza democratica.
Collaborare con i docenti, fornendo nel corso dei colloqui indicazioni attendibili e utili alla progettazione
di percorsi educativi rispondenti alle diverse individualità e concordando le opportune linee di condotta.
Verificare l’esecuzione delle consegne assegnate e dei compiti assunti dagli studenti.
Sollecitare e controllare la frequenza regolare e puntuale delle lezioni, evitando assenze e ritardi se
non determinate da effettive e reali esigenze e necessità; giustificare puntualmente le assenze e i ritardi
effettuati.
Controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale e sul diario.
Favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola.
Partecipare ai colloqui con gli insegnanti e alle riunioni degli organi collegiali.
Responsabilizzare l’alunno nell’evitare, all’interno della scuola, comportamenti che possano ostacolare
il conseguimento dei valori sociali ed educativi-formativi che la scuola propone.
Educare al rispetto dei compagni, dei docenti e del personale non docente.
Educare l’alunno al rispetto dell’edificio, delle attrezzature e arredi scolastici, dei vincoli e delle norme
che ne regolano un funzionamento efficace e produttivo dell’istituzione.
Art. 32: RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
L’effettiva partecipazione delle famiglie alla formazione dei propri figli deve avvenire attraverso una
comunicazione efficace delle linee formative definite dal Collegio dei Docenti Unitario
ed in particolare degli obiettivi educativi e didattici da parte delle equipes pedagogiche e da parte dei singoli
docenti. Le riunioni sono finalizzate ad informare, discutere e a sollecitare opinioni sulla programmazione
annuale e ad affrontare problemi di carattere comportamentale e di apprendimento della classe allo scopo di
definire alleanze e strategie comuni di intervento.
I genitori partecipano attraverso assemblee generali di classe (due in un anno), equipe pedagogiche aperte
ai rappresentanti dei genitori (tre in un anno), interclasse (tre per la scuola primaria), colloqui individuali
pomeridiani (tre volte all’anno), colloqui settimanali individuali con gli insegnanti di tutte le materie.
Le convocazioni vengono fatte per iscritto e con almeno cinque giorni di preavviso. Il calendario degli incontri
viene comunicato entro il mese di novembre.
Le modalità di comunicazione alle famiglie avviene per iscritto tramite il diario scolastico/libretto scolastico se
riguardano la quotidiana attività di classe e sono date solitamente dai docenti stessi. Gli avvisi di carattere più
generale, firmati dal Dirigente Scolastico, vengono consegnati in copia a ciascun alunno; quando essi
richiedono una risposta da parte della famiglia, recano in calce o in allegato un apposito talloncino da compilare.
Per comunicazioni urgenti ci si serve del telefono.
Art. 33: ALUNNI
Art.33.1: DIRITTI








Ricevere una formazione culturale qualificata, che valorizzi e potenzi l’identità e le capacità
d’apprendimento personali.
Ricevere valutazioni trasparenti e tempestive, che la/lo rendano consapevole dei risultati
raggiunti.
Ricevere servizi scolastici senza discriminazione riguardanti il sesso, la razza, l’etnia, la religione,
la lingua, le opinioni politiche, le condizioni psicofisiche, sociali ed economiche.
Vivere in un ambiente salubre, sicuro e adeguato (D. Lgs. 626/94).
Avere a disposizione un servizio educativo e didattico che preveda attività di recupero di
situazioni di ritardo e di svantaggio e l’utilizzo di strumenti adeguati, anche tecnologici.
Essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita scolastica.
Scegliere tra le attività opzionali organizzate dalla scuola.
Esporre le sue ragioni prima di essere sottoposto a sanzione disciplinare.
Art.33.2 DOVERI



Prendere coscienza dei fini e degli obiettivi della scuola.
Partecipare alla propria formazione ed alla vita della scuola, attivamente e con impegno.
Frequentare regolarmente le attività scolastiche ed assolvere con puntualità agli impegni di
studio.
21
Condivisione dei comportamenti sociali nella comunità scolastica








Mantenere un comportamento corretto e adeguato al contratto formativo.
Tenere in ordine e pulita la propria persona, presentandosi a scuola con un abbigliamento
rispettoso dell’ambiente scolastico.
Rispettare gli altri, siano essi adulti (capo d'istituto, docenti, personale non docente, esperti) o
coetanei, senza alcuna discriminazione.
Osservare le disposizioni organizzative del Regolamento d’Istituto e le norme di sicurezza della
Scuola.
Avere cura del materiale scolastico, delle attrezzature e degli arredi che sono patrimonio comune
di cui tutti devono sentirsi responsabili.
Tenere in ordine il proprio materiale e non danneggiare quello dei compagni, evitando di portare
a scuola oggetti che possano arrecare disturbo al normale svolgimento delle lezioni o che
possano costituire pericolo per se stessi e per i compagni.
Rispettare le regole dell’istituto ed invitare anche i compagni a farlo.
Collaborare per rendere accogliente l’ambiente scolastico.
Art. 34: PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA - FAMIGLIA - ALUNNO/A
(ai sensi dell’art. 5 bis del D.P.R. 235/2007)
34.1: DEFINIZIONE IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ FRA SCUOLA, FAMIGLIA, ALUNNO/A RENDE
EFFETTIVA LA PIENA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA SCOLASTICA DEL FIGLIO.
Tale patto è finalizzato alla costruzione di un percorso condiviso e di comune responsabilità tra scuola e
famiglia affinché i comportamenti degli studenti possano essere guidati in modo omogeneo e coerente.
34.2: PROCEDURA.
Contestualmente all’iscrizione alla scuola secondaria, genitori e alunni vengono informati e documentati
(POF) sulle finalità e sul contenuto del patto educativo di corresponsabilità. All’inizio di ciascun anno
scolastico, viene illustrato, analizzato e condiviso il patto di corresponsabilità scuola, famiglia e alunno
secondo la seguente modalità operativa: condivisione e consegna ai genitori nelle assemblee di classe
del mese di ottobre, presentazione agli alunni da parte dei genitori in ambito familiare, riconsegna a
scuola del documento firmato da alunno e genitori, sintesi finale da parte del docente coordinatore di
classe.
34.3 REVISIONI
Il Patto educativo di corresponsabilità, nei suoi contenuti, può essere modificato dal Consiglio di Istituto,
sentito il Collegio docenti.
34.3TESTO
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente e di ogni
studentessa, la sua interazione sociale, la sua crescita civile.
L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto
la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni
costanti nel rispetto dei reciproci ruoli.
La scuola intende essere solidale nel perseguire alcuni obiettivi che ritiene fondamentali:
 Il rispetto della persona nella sua integralità
 Il rispetto delle cose come beni di fruizione comune
 L’integrazione nel gruppo come contesto in cui costruire la socialità e la corresponsabilità
 L’attenzione e la valorizzazione delle diversità
 L’educazione alla pace e alla tolleranza
La scuola offre a studenti/studentesse e famiglie:
 Accoglienza: adeguando l’offerta formativa ai bisogni di tutti gli alunni/alunne, soprattutto a
quelli/quelle con maggiori difficoltà o particolari esigenze formative, attuando strategie di
intervento e collaborazione mirate al recupero di qualunque forma di disagio
 Dialogo aperto con le famiglie e il territorio per la ricerca e la realizzazione di strategie educative
comuni
 Condivisione e corresponsabilità nel rapporto educativo ricercando la più ampia collaborazione
con i genitori.
LA SCUOLA PROPONE, A TAL FINE, IL SEGUENTE PATTO EDUCATIVO E NE CHIEDE LA SOTTOSCRIZIONE AI GENITORI,
AGLI STUDENTI E ALLE STUDENTESSE
La Scuola si impegna a:
22
Condivisione dei comportamenti sociali nella comunità scolastica
-
-
-
creare un clima sereno e corretto, favorendo lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze, la
maturazione dei comportamenti e dei valori, il sostegno nelle diverse abilità, l’accompagnamento
nelle situazioni di disagio, la lotta ad ogni forma di pregiudizio e di emarginazione
esplicitare e coordinare la propria offerta formativa, gli obiettivi del curricolo, i carichi di lavoro, le
modalità di verifica e i criteri di valutazione affinché l’alunno sia in grado di affrontare in modo
proficuo anche il lavoro a casa
realizzare i curricoli disciplinari nazionali e le scelte progettuali, metodologiche e pedagogiche
elaborate nel Piano dell’Offerta Formativa, tutelando il diritto ad apprendere
incoraggiare e rassicurare gli alunni/alunne mettendo in rilievo i progressi personali
procedere alle attività di verifica e di valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai
ritmi di apprendimento, chiarendone le modalità e motivando i risultati
tenere sotto controllo le dinamiche relazionali dei ragazzi, intervenendo per affrontare e gestire le
situazioni di conflitto
affrontare i problemi di comportamento e di relazione degli studenti/studentesse nel rispetto della
personalità di ciascun alunno
comunicare costantemente con le famiglie, in merito ad aspetti inerenti il comportamento e la
condotta,ai risultati,ai progressi nelle discipline di studio, alle difficoltà
prestare ascolto, attenzione, assiduità e riservatezza ai problemi degli studenti, così da favorire
l’interazione pedagogica con le famiglie.
La Famiglia si impegna a:
- informarsi e condividere il progetto educativo della scuola e la sua organizzazione, collaborando
alla sua compiuta attuazione
- prendere visione del Regolamento della scuola e a rispettarlo
- instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, rispettando le scelte didattiche e le competenze
educative e valutative della scuola
- valorizzare l’esperienza scolastica del figlio/figlia apprezzandone i risultati e sostenendone la
motivazione e l’impegno
- sostenere il figlio/figlia nei momenti di difficoltà, ricercando il dialogo e la collaborazione con i
docenti
- tenersi aggiornata su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il
- libretto personale, il diario e le comunicazioni scuola-famiglia, firmando eventuali avvisi e
comunicazioni e partecipando con regolarità alle riunioni previste
- assicurare la frequenza regolare, la puntualità dello studente alle lezioni, limitare le uscite
anticipate, giustificare sempre le assenze e i ritardi utilizzando l’apposito libretto
- verificare, attraverso un contatto frequente con i docenti, che lo studente/la studentessa segua gli
impegni di studio e le regole della scuola, prendendo parte attiva e responsabile ad essa
- intervenire, con coscienza e responsabilità, rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a
- carico di persone, arredi, materiale didattico, in violazione dei doveri sanciti dal Regolamento di
Istituto anche con il recupero e il risarcimento del danno.
Lo Studente si impegna a:
- instaurare rapporti di collaborazione e di rispetto con i compagni, gli insegnanti e il personale
della scuola
- rispettare le regole di comportamento stabilite dal Regolamento di Istituto
- frequentare la scuola con regolarità e puntualità
- mantenere comportamenti corretti nei modi, nelle espressioni e nell’abbigliamento
- seguire attentamente le lezioni contribuendovi in maniera attiva
- intervenire nelle discussioni in modo pertinente e nel rispetto delle idee altrui
- portare a scuola tutto il materiale necessario alle lezioni, il libretto scolastico e il diario
- eseguire i lavori assegnati a scuola e a casa
- rispettare gli impegni e le scadenze, far firmare puntualmente comunicazioni, avvisi e verifiche
- avere cura degli spazi, degli arredi, delle attrezzature della scuola e del materiale dei compagni
- osservare le disposizioni per il miglioramento della sicurezza nella scuola.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO -----------------------------------------------×==========================================================================
I sottoscritti ……………………………………., genitori dell’ alunno/a frequentante la classe __sez__
DICHIARANO di aver preso visione del Patto Educativo di Corresponsabilità dell’I.C. di Albino e di condividerlo
Albino, ____________________________
Firma: ___________________________________________________
23
Condivisione dei comportamenti sociali nella comunità scolastica
Art.35 REGOLAMENTO DISCIPLINARE
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al
ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
La responsabilità disciplinare è individuale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere
stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione connessa al comportamento può influire
sulla valutazione del profitto.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionali alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto
possibile,al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente
e della valutazione della singola fattispecie.
ART.35.1 CRITERI E REGOLE GENERALI
Ad integrazione dei principi integrati dal DPR 235 del 21.11.07, dalla Nota Circolare 3602 del 31.07.2008
e fissati dallo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (DPR 24 giugno
1998 n.249), sono adottati i criteri e le procedure seguenti per l’irrogazione delle sanzioni disciplinari
all’interno dell’ Istituto:
a) Le sanzioni disciplinari devono essere irrogate con la massima tempestività
b) Le proposte di sanzioni disciplinari che presuppongono la sospensione devono essere presentate
in forma scritta dai singoli docenti al Dirigente scolastico per l’avvio del procedimento
conseguente.
c) Fermo restando il principio della “responsabilità individuale”, vanno perseguite anche le
manifestazioni di complicità collettive negli atti e nei comportamenti che prevedono l’irrogazione
di sanzioni disciplinari.
d) Nei casi in cui si verifichino danneggiamenti alle strutture e ai beni della scuola o delle persone e
non siano individuabili gli autori, si procede all’attribuzione della responsabilità solidale e quindi
alla rifusione del danno a carico del gruppo o classe coinvolti.
ART.35.2 COMPORTAMENTI CENSURABILI
Sono individuati i seguenti comportamenti soggetti a sanzioni:
a) Negligenza abituale, mancanze ripetute ai doveri scolastici, elevato numero di assenze o
assenze ingiustificate, ritardo abituale, comportamento scorretto durante l’intervallo, l’uscita o
entrata a scuola, ecc.
b) Fatti che turbino il regolare andamento della vita scolastica.
c) Offese al decoro personale, all’appartenenza religiosa, alle istituzioni e alla morale, oltraggio
all’Istituto e al personale docente e non.
d) Casi gravi
24
Condivisione dei comportamenti sociali nella comunità scolastica
TABELLA DELLE MANCANZE, DELLE SANZIONI CORRISPONDENTI E DELL’ORGANO COMPETENTE A EROGARLE
MANCANZE
SANZIONI
ORGANO COMPETENTE
A. Mancanza ai doveri scolastici
A. Negligenza
A. Eccessivo disturbo
A. Uso del cellulare e altri
strumenti
elettronici
atti
a
comunicare, fotografare, filmare
Ammonizione orale
Ammonizione orale
Comunicazione scritta alle famiglie
Docente
Docente
Docente
Ritiro e consegna al genitore
Docente
A. Reiterate mancanze ai doveri
scolastici
A. Falsificazione della firma dei
genitori
B. Ripetuta falsificazione della
firma dei genitori
B. Furto
Ammonimento scritto sul registro
di classe, e contestualmente sul
libretto
scolastico
o
diario
personale
per
opportuna
conoscenza dei genitori.
Nei casi più gravi, ammonizione
scritta o orale del Dirigente
Scolastico
Incontro con i genitori e lo/la
studente/studentessa
Sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
Sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
Restituzione/risarcimento
del
danno
Docente, equipe pedagogica,
Consiglio di Classe, Dirigente
Scolastico
Equipe pedagogica,, Consiglio di
Classe
Equipe pedagogica, Consiglio di
Classe
Equipe pedagogica con il
rappresentante di classe, Consiglio
di Classe con componente genitori
B. Danni volontari all’edificio, alle
suppellettili, alle attrezzature
dell’Istituto e ai beni delle
persone
Sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
Risarcimento del danno
Equipe pedagogica con il
rappresentante di classe, Consiglio
di Classe con componente genitori
B. Danni volontari
compiuti
durante le visite d’istruzione
Sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
Risarcimento del danno
B. Reiterata o grave mancanza di
rispetto
nei
confronti
dei
compagni
Sospensioni dalle lezioni da 1 a 5
giorni
B. Percosse ai compagni
Sospensione dalle lezioni da 1 a 5
giorni
Equipe pedagogica con il
rappresentante di classe, Consiglio
di Classe con componente genitori
Equipe pedagogica con il
rappresentante di classe, Consiglio
di Classe con componente genitori
Equipe pedagogica con il
rappresentante di classe, Consiglio
di Classe con componente genitori
Equipe pedagogica con il
rappresentante di classe, Consiglio
di Classe con componente genitori
Equipe pedagogica con il
rappresentante di classe, Consiglio
di Classe con componente genitori
C. Mancanza di rispetto nei
confronti del personale
dell’Istituto
D. Per casi di maggiore gravità e
per ripetizione delle mancanze
che prevedono la sospensione
D. Reati che violano la dignità e il
rispetto della persona umana o
nel caso vi sia il pericolo per
l’incolumità delle persone
D. Casi di recidiva di atti di
violenza grave o tali da
ingenerare
elevato
allarme
sociale
Sospensione delle lezioni da 1 a 5
giorni
Sospensione dalle lezioni da 2 a
15 giorni
Sospensione
dalle
lezioni
superiore a 15 gg, commisurata
alla gravità del reato o al
permanere della situazione di
pericolo
Allontanamento dalla comunità
scolastica
con
eventuale
esclusione allo scrutinio finale o la
non ammissione all’esame di stato
conclusivo
Consiglio d’Istituto
Consiglio d’Istituto
25
Condivisione dei comportamenti sociali nella comunità scolastica
In caso di sanzioni per mancanze avvenute durante gli esami di Stato l’organo sanzionatore è la commissione
d’esame.
Nel caso di reati che giustifichino l’allontanamento dalla Scuola per periodi superiori ai 15 giorni, si fa riferimento
allo Statuto delle studentesse e degli studenti (DPR 249/98 e DPR 235 del 20/11/07).
Qualora la sospensione avvenga in concomitanza con lo svolgimento di progetti o iniziative culturali e formative
particolarmente significative per la formazione e la crescita dell’ alunno, il provvedimento verrà posticipato,
sempre che la presenza dell’alunno non pregiudichi il regolare svolgimento delle attività programmate.
ART. 35.3 PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPENSIONE
Il docente interessato deve avvisare al più presto il coordinatore di classe che provvederà ad informare la
famiglia dell’alunno e la Dirigenza che convocherà l’equipe pedagogica o un Consiglio di Classe straordinario
con il seguente o.d.g.: “provvedimenti disciplinari a carico dell’alunno”
L’equipe pedagogica o il Consiglio di Classe devono riunirsi al completo.
L’alunno minore, accompagnato dai genitori, ha diritto di essere convocato per esporre le proprie ragioni.
Questo incontro può avvenire anche al di fuori del C.di C.
L’equipe o il C.d.C. in caso di sospensione, devono redigere un apposito verbale.
L’esito va comunicato alla famiglia in forma scritta; l’eventuale ricorso può essere proposto all’organo di
garanzia entro 15 giorni dalla notifica del provvedimento.
In caso di impugnazione, la sanzione disciplinare è comunque operativa
ART.35.4 ORGANO DI GARANZIA
L’organo di garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico e ulteriormente composto da 2 docenti e 2 genitori
eletti dal Consiglio d’Istituto.
Vengono nominati 1 docente e 1 genitore supplenti che subentrano nell’organo nei casi di incompatibilità o di
dovere di astensione.
A tale organo possono ricorrere studenti e/o genitori, a seguito dei provvedimenti presi.
L’organo di garanzia deve risultare “perfetto” in prima convocazione; nella seconda convocazione può essere
rappresentato dalla maggioranza dei membri.
L’eventuale astensione di uno o più membri non inficia il risultato della votazione
L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei 10 giorni successivi alla presentazione dell’istanza
ART.35.5 ORGANO DI GARANZIA REGIONALE
È possibile impugnare la decisione dell’organo di garanzia dell’Istituto presso l’organo di garanzia regionale.
L’impugnazione deve essere presentata entro 15 giorni dalla comunicazione dell’organo di garanzia dell’Istituto.
ART. 35.6 CONVERSIONE IN SANZIONE
Per ogni sanzione disciplinare l’organo competente offre allo studente la possibilità di convertire tale sanzione in
attività a favore della comunità scolastica, come disposto dal comma 5 dell’art.4 dello Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria. La scuola privilegia questa opportunità offerta allo
studente, intervenendo sui genitori, affinché richiedano tale commutazione, che dovrà comunque essere
esplicitata..
ART. 35.7 REINSERIMENTO DELL’ALUNNO SOSPESO
In caso di allontanamento dell’alunno dalle lezioni, il docente coordinatore manterrà, per quanto possibile, un
rapporto con lo studente sospeso e con i suoi genitori, tale da preparare e favorire il reinserimento nella
comunità scolastica.
26
Regolamento visite guidate e viaggi di integrazione culturale
Parte settima
REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI DI INTEGRAZIONE CULTURALE
ART. 36: VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le uscite si distinguono in:
1. Visite d’istruzione di una sola giornata (in orario scolastico o extrascolastico, sul territorio, per attività
sportive).
2. Viaggi d’istruzione di più giorni in Italia o all’estero.
ART.36.1: VISITE D’ISTRUZIONE DI UNA SOLA GIORNATA:
 In orario scolastico a piedi: possono avvenire nell’ambito del comune o dei comuni limitrofi nel
rispetto dei seguenti criteri: siano previste per motivi didattici attinenti la programmazione
educativa e didattica; avvengano in condizioni meteorologiche favorevoli. Per le uscite in orario
scolastico sono necessari: consenso scritto dei genitori all’inizio dell’anno per tutte le uscite e
autorizzazione del Dirigente Scolastico a seguito di richiesta scritta.
 Oltre l’orario scolastico a piedi: il dirigente scolastico è delegato a valutarne la rispondenza ai
criteri previsti al punto precedente e quindi ad autorizzarne l’effettuazione, a seguito di richiesta
scritta presentata almeno 7 giorni prima. E’ necessario specifico consenso scritto da parte dei
genitori.
 Con trasporto in orario scolastico: per iniziative culturali o ambientali o sportive non
programmabili ad inizio anno e che hanno tempi di organizzazione ristretti, in ambito territoriale
compreso tra Bergamo e Clusone, il consiglio d’Istituto delega il dirigente scolastico ad
autorizzarne la partecipazione delle scolaresche (con successiva notifica al consiglio stesso)
volta a volta. E’ necessaria preventiva autorizzazione dei genitori e la delibera del Cdc.
 Partecipazione ad attività sportive : sono da considerarsi a tutti gli effetti orario di lezione, valgono
le norme di cui al punto precedente
 Con trasporto intera giornata : (rientrano nel piano che il Consiglio d’Istituto delibera di anno in
anno, in base ai criteri di ogni Consiglio e nel rispetto della normativa vigente)
ART.36.2. VIAGGI D’ISTRUZIONE IN ITALIA O ALL’ESTERO
Nelle gite di più giorni, fatti salvi i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto, i docenti accompagnatori, d’intesa
con il Dirigente Scolastico, stabiliranno le regole di comportamento, in base a quanto previsto nel codice
di disciplina, da far sottoscrivere ai genitori e agli alunni specificando che le famiglie rispondono di
eventuali danni fatti alle strutture.
Accompagnatori:
 Uscite sul territorio a piedi in orario scolastico, corsi di nuoto/ attività sportive: per le uscite: un
insegnante per classe, con l’eventuale supporto di un collaboratore scolastico per classi
numerose; per attività che comportino la suddivisione in sottogruppi, è necessaria la presenza di
un insegnante per ogni sottogruppo, fino ad un massimo di 28 alunni.
 Uscite intera giornata, a piedi o con trasporto: un docente ogni 15 alunni, con deroga fino a 18.
 Per gli alunni diversamente abili: un docente o un assistente educatore per attività sportive e per
il nuoto; uscite intera giornata: un docente ogni due alunni diversamente abili
 Genitori: massimo uno ogni 5 alunni, regolarmente assicurati.
ART. 37 CRITERI PER VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Il Consiglio d’Istituto prende atto di quanto detta le C.M. 291 del 14/10/1992 e 367/96, esamina le proposte
motivate dei viaggi di integrazione culturale e di visite guidate che presentano le equipe pedagogiche, deliberate
dal Collegio Docenti entro il mese di gennaio definisce ogni anno i criteri che di norma sono i seguenti:
1. Siano sentiti i pareri e le proposte dei Consigli di Classe e del Collegio dei Docenti;
2. La meta debba essere coerente agli obiettivi formativi che l’iniziativa si prefigge e conciliare le esigenze
formative con la tutela alla salute dei partecipanti;
3. Le mete siano preferibilmente unificate, sia per l'utilizzo dei giorni, sia per la riduzione dei costi;
4. Vi sia omogeneità del numero di V.I.C. per le classi dello stesso plesso e dello stesso livello ;
5. Ciascuna classe effettui non più di cinque visite d'istruzione in orario scolastico sul territorio
comunale o limitrofo
6. Le classi seconde e terze possano effettuare viaggi di istruzione fino a un massimo di tre giorni;
27
Regolamento visite guidate e viaggi di integrazione culturale
7. Il periodo di svolgimento delle visite guidate e dei viaggi di istruzione viene deliberato dai Cdc in
collaborazione con il docente responsabile del viaggio, l’ufficio di segreteria, la ditta
autotrasportatrice/agenzia e le guide turistiche;
8. Qualsiasi iniziativa venga programmata previo sondaggio di adesione presso tutte le famiglie;
9. La partecipazione degli alunni debba essere di almeno l'80% della classe;
10. Si prevedano interventi discreti da parte dei rappresentanti dei genitori e del preside per le non
adesioni;
11. I costi siano contenuti e a totale carico delle famiglie;
12. Sia predisposto il programma dettagliato del viaggio almeno cinque giorni prima della partenza;
13. Sia prevista la presenza obbligatoria di almeno un docente della classe ogni 15 alunni salvo
diminuire il rapporto a 12 alunni per ogni docente per mete che presentino rischi;
14. Vi siano due docenti accompagnatori (indipendentemente dal numero degli alunni se la classe è
singola;
15. Gli alunni con handicap siano accompagnati da un docente ogni due alunni;
16. Sia nominato un capogita;
17. Tutti i partecipanti devono essere coperti da Assicurazione Infortuni e R.C.D.;
18. Sia predisposta tutta la documentazione elencata agli artt.8.6, 9.3, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7, 9.8, 9.9
(CM291/92) relativamente alle Agenzie di Viaggio e alle Ditte di Autotrasporti
19. Agli atti dell’Istituto è acquisita tutta la documentazione prevista dalla normativa vigente in materia.
28
Progetto scuola sicura
Parte ottava
PROGETTO SCUOLA SICURA
Art. 38
L’Istituto nell’ambito delle attività di Educazione alla Salute prevede un’azione di formazione e informazione sui
rischi derivanti da situazioni strutturali presenti nei locali delle scuole e da comportamenti non corretti.
In ogni sezione è prevista una procedura per regolare i comportamenti degli alunni in presenza di situazioni
strutturali e di attività comportanti rischi alla salute.
Organizza inoltre per ciascuna scuola il Piano di Emergenza e di Evacuazione le cui indicazioni sono esposte
nei vari atri. Le norme della procedura elaborata devono essere rispettate ,oltre che dagli alunni e da tutto il
personale della scuola, anche dalle persone estranee presenti nei locali dell’Istituto durante le simulazioni o le
emergenze in atto.
Il Dirigente Scolastico coadiuvato dall’ R.S.P.P. e dal R.L.S. provvede a stendere una relazione sui rischi
esistenti e sulle misure di prevenzione e cura la programmazione degli interventi che l’Ente Locale in qualità di
proprietario degli edifici è tenuto ad attuare per la rimozione delle situazione di pericolo di carattere strutturale.
Il presente regolamento è accompagnato dai regolamenti interni delle cinque sezioni dell'Istituto che
annualmente vengono aggiornati.
29
Comitato genitori
Parte nona
COMITATO GENITORI
Art. 39
L’assemblea dei rappresentanti di classe nei plessi di Albino, Desenzano e Abbazia, convocata in data
11/3/2205 presso la sede dell’Istituto Comprensivo G. Solari in via Crespi 4 ad Albino (Bg), ravvisata la
necessità di promuovere:
 una fattiva collaborazione scuola-famiglia mediante tutte le iniziative ritenute utili per migliorare il
funzionamento della Scuola;
 la reciproca informazione tra i rappresentanti di classe in relazione alle esperienze maturate
nell’esercizio del ruolo;
 la più responsabile e qualificata partecipazione dei genitori tutti alla vita scolastica;
 lo studio, l’approfondimento e la ricerca di soluzioni idonee per i problemi strutturali, organizzativi ed
educativi anche in relazione con gli enti istituzionalmente a ciò preposti per una più compiuta
integrazione della scuola nella realtà sociale del territorio;
 l’organizzazione di seminari di formazione/informazione per i genitori su normative scolastiche e su
argomenti di carattere educativo e pedagogico;
DELIBERA
in conformità a quanto previsto dal dlgs n. 297 del 16/04/94 art. 15 comma 2°, di costituire il Comitato dei
Genitori che sarà composto e funzionerà in base alle norme contenute nel Regolamento allegato, approvato in
data odierna dall’assemblea costituente.
REGOLAMENTO
Art. 1 Il Comitato dei Genitori è composto da tutti i rappresentanti di classe regolarmente eletti nell’anno
accademico di riferimento.
Art. 2 Il Comitato si riunisce per la prima volta entro 30 giorni dalle elezioni dei rappresentanti di classe. La
convocazione della prima assemblea dell’anno sarà effettuata dal Presidente uscente o, in carenza, dal
Dirigente Scolastico. In tale seduta si procede all’elezione del Presidente e di un Comitato Direttivo costituito da
due componenti per ciascuno dei tre plessi situati nel comune di Albino che compongono l’istituto comprensivo.
All’interno del Comitato Direttivo, che fungerà da Segreteria esecutiva, viene poi eletto il Vice Presidente su
proposta del presidente. E’ compito del Direttivo verbalizzare le riunioni e dare esecutività alle delibere assunte.
Art. 3 Il Presidente del Comitato viene eletto a maggioranza semplice dei presenti per alzata di mano o a
scrutinio segreto. La forma elettiva da adottare viene determinata dalla maggioranza dell’assemblea.
Art. 4 I componenti del Direttivo, distinti per plesso e nel numero indicato all’art. 2, vengono eletti dai
rappresentanti di classe di ogni singolo plesso in votazioni separate. Sono eleggibili tutti i rappresentanti e
risultano eletti coloro che hanno conseguito il maggior numero di voti. A parità di voti risulta eletto il più anziano.
La graduatoria che si viene a costituire sarà valida per eventuali surroghe di membri dimissionari nell’anno di
valenza.
Art. 5 Vengono previste tre convocazioni ordinarie del Comitato dei genitori rispettivamente entro Dicembre,
Febbraio e Aprile. Eventuale convocazione in via straordinaria può essere indetta dal Presidente su formale
richiesta di almeno un quinto dei componenti. Le convocazioni con il relativo ordine del giorno devono essere
comunicate in forma scritta con almeno cinque giorni di anticipo. Le riunioni si svolgono nella sede dell’Istituto
Comprensivo previa autorizzazione all’uso dei locali da parte del Dirigente Scolastico. Nelle varie assise il
Presidente funge da moderatore.
Art. 6 Le decisioni vengono deliberate a maggioranza semplice dei presenti mediante alzata di mano o,
qualora formalmente richiesto dalla maggioranza dei presenti, a scrutinio segreto.
Art. 7 Le riunioni del Comitato potranno di norma essere aperte a tutti i genitori degli alunni iscritti ai tre plessi,
compresi quelli che si iscriveranno l’anno successivo alla classe prima, con diritto di parola, ma non di voto.
Potranno inoltre essere invitati il Dirigente scolastico, membri del Consiglio di Istituto ed eventuali esperti in
ordine alla trattazione degli argomenti previsti.
Comitato genitori
Art. 8 Di ogni assemblea viene redatto un verbale, la cui copia sarà trasmessa per conoscenza al Dirigente
Scolastico, da trascrivere su apposito registro.
Art. 9 Il Comitato dei Genitori potrà modificare in qualunque momento il presente Regolamento con il
consenso della maggioranza semplice dei membri aventi diritto.
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
aggiornato dal Consiglio di Istituto
nella seduta del 23 aprile 2009 con delibera n° 126
Scarica

REGOLAMENTO ISTITUTO COMPRENSIVO “G. SOLARI” ALBINO