1 PREMESSA II presente documento tipo, viene redatto, in ottemperanza ai disposti di cui all'art. 5 del D.P.R. 05/10/2010 n° 207. Le prime indicazioni e disposizioni per la stesura del Piano di Sicurezza e di Coordinamento (PSC) riguardano principalmente il metodo di redazione del suddetto Piano e gli argomenti da trattare. Sono inoltre riportate le prime indicazioni sulla redazione del Fascicolo dell'opera per la manutenzione delle opere che saranno realizzate. In sede di progettazione definitiva ed esecutiva dovranno essere individuate le figure che avranno compiti in materia di sicurezza. AI sensi dell’art. 10 del D.P.R. 207/2010 il responsabile unico del procedimento assume il ruolo di responsabile dei lavori, ai fini del rispetto delle norme sulla sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Ai sensi dell’art. 90 del D.lgs. 81/2008 e s.m.i., il Committente o il responsabile dei lavori, nella fase di progettazione dell'opera, dovrà attenersi ai principi e alle misure generali per la salute e la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili. Qualora ricorrano le condizioni di cui al comma 3 (cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese, anche non contemporanea, ed entità presunta pari o superiore a 200 uomini-giorno), è fatto obbligo ai soggetti sopra indicati di designare il coordinatore per la progettazione e l'esecuzione dei lavori. Le indicazioni e disposizioni fornite in questa sede dovranno essere approfondite e opportunamente integrate nelle successive fasi progettuali. METODOLOGIA Il piano di Sicurezza e Coordinamento sarà suddiviso in due fasi, come appresso descritte, in ognuna delle quali saranno trattate le tematiche di seguito indicate, in maniera tuttavia non esaustiva: Parte prima: Prescrizioni e principi di carattere generale: Descrizione ed individuazione dei soggetti responsabili Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere Descrizione sintetica dell'opera Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante Organizzazione del cantiere Segnaletica generale prevista nel cantiere Lavorazioni e loro interferenze Sorveglianza sanitaria e visite mediche Formazione del personale Protezione collettiva e dispositivi di protezione personale (DPI) Segnaletica di sicurezza Parte seconda: Elementi costitutivi del PSC per fasi di lavoro Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. 2 Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni Macchine utilizzate nelle lavorazioni Coordinamento per uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva Modalità organizzative della cooperazione e della reciproca informazione tra le imprese/lavoratori autonomi Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori Modalità di attuazione della valutazione del rumore Conclusioni piano Conclusioni generali Nella prima parte saranno trattati argomenti che riguardano le prescrizioni di carattere generale, anche se concretamente legati al progetto che si deve realizzare. Tali prescrizioni dovranno essere adattate di volta in volta alle specifiche esigenze del cantiere durante l'esecuzione. Mediante queste prescrizioni si definiscono i limiti entro i quali l'impresa si deve "muovere" con la propria operatività Le prescrizioni di carattere generale devono essere redatte in modo da: - riferirsi alle condizioni dello specifico cantiere; - tener conto che ogni cantiere edile ha una storia a se e che pertanto non è possibile adattare situazioni di lavorazioni analoghe mediante semplice operazioni di copia-incolla; - evitare, ove possibile, prescrizioni che impongano procedure troppo burocratiche o rigide. E' possibile, infatti, che prescrizioni teoriche valide in linea generale possono rivelarsi poco utili per uno specifico cantiere con la conseguenza di indurre l'impresa ed i lavoratori a una inadeguata applicazione delle misure preventive e protettive con la conseguenza del raggiungimento di standard di sicurezza inferiori a quelli auspicati. Inoltre, imporre continui aggiornamenti di schede e procedure generali richiederebbe un notevole dispendio di risorse umane che è più corretto impiegare per la gestione giornaliera del cantiere finalizzandole ad effettuare azioni di prevenzione, formazione ed informazione continua del personale che costituiscono gli elementi fondamentali della sicurezza sul luogo del lavoro. Nella seconda parte del PSC saranno trattati argomenti che riguardano il piano dettagliato della sicurezza per Fasi lavorative derivanti dal programma di esecuzione dei lavori, che va considerato come un'ipotesi attendibile ma preliminare di come verranno poi eseguiti i lavori dall'Impresa. Al Crono programma ipotizzato saranno collegate delle procedure operative per le fasi più significative e delle Schede di sicurezza collegate alle singole fasi lavorative programmate con l'intento di evidenziare le misure di prevenzione dei rischi simultanei risultanti dall'eventuale presenza di più imprese o ditte e di prevedere l'utilizzazione di impianti comuni, mezzi logistici e di protezione collettiva. 3 Il PSC si concluderà con le indicazioni alle imprese per la corretta redazione del piano operativo per la sicurezza (POS) e la proposta di adottare delle schede di sicurezza per l'impiego di ogni singolo macchinario tipo, che saranno comunque allegate al PSC in forma esemplificativa e non esaustiva. PRESCRIZIONI E PRINCIPI DI CARATTERE GENERALE La prima parte del PSC sarà dedicata alle prescrizioni di carattere generale che saranno sviluppate secondo i seguenti punti: Individuazione dei soggetti responsabili, compiti e responsabilità Indirizzi e Numeri di telefoni utili ai fini della sicurezza, gestione dell’emergenza e pronto soccorso Modalità di presentazione di proposte di integrazione o modifiche, da parte dell'impresa esecutrice, al piano di sicurezza redatto dal Coordinatore per la progettazione Obbligo alle imprese di redigere il piano operativo di sicurezza complementare di dettaglio Modulistica relativa alla Notifica preliminare (da inviare all'organo di vigilanza territorialmente competente – Direzione Provinciale del Lavoro ed ASL, da parte del Committente) Struttura organizzativa tipo richiesta all'impresa esecutrice dei lavori Verifiche richieste dal committente Documentazioni riguardanti il cantiere nel suo complesso (da custodire presso gli uffici del cantiere a cura dell'Impresa) Descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere Descrizione dell'opera da eseguire, con riferimenti alle tecnologie ed ai materiali impiegati Stima dei costi della sicurezza Considerazioni sull'analisi, la valutazione dei rischi e le procedure da seguire per l'esecuzione dei lavori in sicurezza Fattori esterni che comportano rischi per il cantiere Rischi che le lavorazioni di cantiere comportano per l'area circostante Organizzazione logistica del cantiere Segnaletica generale prevista nel cantiere Lavorazioni e loro interferenze Sorveglianza sanitaria e visite mediche Formazione del personale Protezione collettiva e dispositivi di protezione personale (DPI) Segnaletica di sicurezza Coordinamento tra impresa, eventuali subappaltatori e lavorator autonomi Legislazione di riferimento ELEMENTI COSTITUTIVI DEL PSC PER FASI DI LAVORO La seconda parte del PSC dovrà comprendere nel dettaglio prescrizioni, tempistica e modalità di tutte le fasi lavorative ed in particolare dovrà sviluppare i seguenti punti: Cronoprogramma generale di esecuzione dei lavori Attrezzature utilizzate nelle lavorazioni Macchine utilizzate nelle lavorazioni Rischi individuati nelle lavorazioni e relative misure preventive e protettive. Distinzione delle lavorazioni per aree Schede di sicurezza collegate alle singole fasi lavorative programmate, (con riferimenti a: lavoratori previsti, interferenze, possibili rischi, misure di sicurezza, cautele e note, ecc.) 4 Elenco di macchinari ed attrezzature tipo (con caratteristiche simili a quelle da utilizzare) Indicazioni alle imprese per la corretta redazione del Piano Operativo per la Sicurezza (POS) Schede di sicurezza per l'impiego di ogni singolo macchinario tipo, fornite a titolo esemplificativo e non esaustivo (con le procedure da seguire prima, durante e dopo l'uso) Coordinamento per uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva Modalità organizzative della cooperazione e della reciproca informazione tra le imprese/lavoratori autonomi Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori Modalità di attuazione della valutazione del rumore Conclusioni piano CARATTERISTICHE DELL’INTERVENTO L'impianto per il trattamento dei reflui della riviera nord di Messina, (Sistema di Tono), come approvato in linea tecnica dal Comitato Tecnico Amministrativo Regionale, verrà realizzato presso il sito individuato dal Programma di Attuazione della Rete Fognante e dal Piano di Risanamento Regionale. Il terreno circostante l'area del depuratore è collinare con una altezza media di 100 m. s.l.m.m. l’area è libera da interferenze con sottoservizi sia aerei che interrati e s olo marginalmente è interessata dalla fascia di rispetto del metanodotto le opere tuttavia non ricadono all’interno di detta fascia. L'accesso all’area è garantito dalla strada comunale proveniente da Faro Superiore. Nelle adiacenze dell'area insiste l'abitato di Faro Superiore che dista in direzione ovest, circa 1500 metri dal confine dell'impianto di depurazione, vi sono poi alcune abitazioni sparse le più vicine delle quali distano comunque 300 metri circa dalla confine del polo depurativo. L'attività lavorativa della ditta s'identifica nella costruzione degli impianti di depurazione in località Tono e dei collettori di convogliamento della riviera Nord Ionica e Tirrenica, e dei villaggi collinari, l'impianto in oggetto, consta essenzialmente di edifici adibiti a uffici e servizi, edifici frazionati in locali tecnologici e di un impianto di trattamento acque di fognatura e digestione anaerobica dei fanghi. IMPIANTO DI DEPURAZIONE Sicurezza e salubrità' dell'ambiente di lavoro Particolare cura è stata posta nella progettazione e nella scelta del ciclo di trattamento e dei macchinari al fine di garantire la massima sicurezza e salubrità1 dell'ambiente di lavoro ed in particolare: 5 - Adozione di un trattamento biologico a fanghi attivi con trasferimento dell'ossigeno ad aria insufflata che produce una miscelazione soffice del liquame e non provoca formazione di spruzzi ed aerosol contaminanti; - Adozione di sistemi di coibentazione acustica delle soffianti a servizio del dissabbiatore e dell'ossidazione per ridurre al minimo e comunque al di sotto della soglia di rischio (80 dB(A)) la pressione sonora all'interno dell'impianto; - Copertura dell'ispessitore fanghi e del pozzetto di ricircolo fanghi per ridurre il livello sonoro e l'impatto visivo; - Disidratazione dei fanghi con estrattori centrifughi anziché' con nastro presse, con i seguenti vantaggi: - completa salubrità' dell'ambiente di lavoro in quanto la disidratazione dei fanghi avviene completamente al chiuso e non produce formazione di odori ne' impatto visivo all'interno del locale disidratazione. Non c'è' inoltre formazione di aerosol che si producono invece con l'utilizzo delle nastro presse, in quanto, queste ultime, durante il ciclo di disidratazione necessitano di-un lavaggio continuo ad alta pressione delle tele. - completa sicurezza dell'ambiente di lavoro in quanto con le centrifughe durante il ciclo di disidratazione non ci sono organi esterni in movimento. Non sussistono quindi pericoli di incidenti sul lavoro per il personale di gestione, che invece si possono verificare utilizzando come macchine disidratatrici delle nastro presse, con rulli e tele in movimento esterni. - Per garantire all'interno dell'impianto, completamente coperto, un ambiente salubre per gli addetti alla gestione ed eliminare i rischi di emissioni di odori nell'ambiente esterno, viene prevista la realizzazione di un impianto di aspirazione deodorizzazione dell'aria, ad umido, su scrubber a triplo stadio. Come agente ossidante per il lavaggio dell'aria viene previsto l'impiego di biossido di doro. L'impianto di aspirazione garantisce un numero adeguato di ricambi dell'aria interna, differenziato in funzione delle zone dell'impianto e del loro utilizzo. Per minimizzare le emissioni di odori nell'ambiente esterno, l'impianto viene dotato di copertura e di un sistema di deodorizzazione dell'aria che fornisce le massime garanzie per quanto riguarda la completa assenza di emissioni maleodoranti in atmosfera. COLLETTORI DI CONVOGLIAMENTO - Collettori lungo il litorale da Torre Faro a Tono: I collettori da realizzare lungo la Strada statale 113 e nelle aree abitate distribuite nella tratta sopraindicata saranno realizzate in parte a gravità ed in parte in pressione , particolare rilevanza riveste la condotta in pressione che convoglia i reflui dall’impianto di Saline alla condotta a gravità posta in c.da Carbonaro con uno sviluppo di circa 4 400,00 mt consentendo il recapito nel depuratore dei reflui prodotti nei villaggi nord costieri e collinari che vanno dal torrente Guardia alla zona di Mortelle lungo il percorso verranno realizzate ulteriori condotte 6 in pressione della lunghezza di mt 1 000,00 circa per convogliare i reflui recapitati nella stazione di sollevamento n° 3 da realizzarsi in località Casabianca il convogliamento alla stazione di sollevamento n° 1 avverrà attraverso un collettore a gravità della lunghetta di circa 3 800,00 mt La tratta sarà completata con condotte secondarie ad isola che recapiteranno i reflui convogliati in stazioni di sollevamento secondarie nel collettore principale posto nella sovrastante statale. Nella progettazione esecutiva dei convogliamenti secondari si darà per quanto e possibile precedenza agli impianti a gravità. - Collettori lungo il litorale da Spartà a Tono: I collettori di convogliamento dei villaggi collinari e dei villaggi di Sparta ed Acqualadroni saranno per la quasi totalità a gravità visto che la stazione di sollevamento n°1 si trova nella posizione più depressa le condotte avranno uno sviluppo di circa 12 200,00 mt. Particolare cura verrà prestata al convogliamento dei reflui che attualmente si convogliano nel depuratore di Acqualadroni che verranno collegati tramite condotta in pressione della lunghezza di cira 1 800,00 mt dal depuratore alla stazione di sollevamento in località MEZZANA che a sua volta immette i reflui nel collettore da realizzare sulla S.S. 113. Fasi di lavoro previste Per la redazione del P.S.C seguirà un attenta analisi con la redazione del progetto definitivo ove per l’analisi dei rischi del progetto verranno studiate le seguenti fasi : Individuazione area di cantiere lungo gli assi viari; Individuazione delle attività interferenti con la viabilità ordinaria, ed eventuale interdizione al transito veicolare; Prescrizione tecniche di sicurezza durante le fasi di scavo; Posa strutture prefabbricate e condotte; Prescrizioni nella realizzazione delle strutture in elevazione in C.A.; Ripristino sedi stradali esistenti; Opere necessarie alla eliminazione di rischi interferenti. CONDOTTA SOTTOMARINA la realizzazione della condotta marina verrà prevista in acciaio DN 700 che riversa i reflui su fondali di 50 m circa, pertanto si svilupperà dalla linea di costa per 2.800 m. circa. Lo studio ha determinato la fattibilità dell'opera ed il tipo di posa in opera in funzione delle condizioni di sicurezza per gli effetti delle ondazioni. Fasi di lavoro previste: Per la redazione del P.S.C seguirà un attenta analisi con la redazione del progetto definitivo ove per l’analisi dei rischi del progetto verranno studiate le seguenti fasi : Individuazione area di cantiere a terra; 7 Dimensionamento e disposizione bancale di appoggio e collegamento stringhe Dimensionamento e disposizione rulli di scorrimento condotta Progetto testata di tiro Progetto clapet Progetto casse di galleggiamento Posizionamento pontone con calcolo coordinate e dimensionamento verricello di tiro. CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI SICUREZZA Il Piano di sicurezza e coordinamento dell'intervento in progetto dovrà essere redatto in accordo al D.Lgs. 14/08/1996 n. 494 e successive modifiche e integrazioni. In particolare dovranno essere garantiti i contenuti minimi previsti all’art. 2 del D.P.R. 222/2003 come di seguito indicati: a) Identificazione dell'opera: - indirizzo cantiere - descrizione del contesto in cui è collocata l'area del cantiere - descrizione sintetica dell'opera (scelte progettuali, architettoniche, strutturali, tecniche) b) Individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza: - Responsabile Lavori - Coordinatore in fase esecutiva - Nominativo datori di lavoro delle singole imprese (prima dell'inizio dei lavori) a cura del Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE) - Nominativo lavoratori autonomi (prima dell'inizio dei lavori) a cura del CSE c) Individuazione, analisi, valutazione dei rischi concreti in riferimento: - all'area di cantiere - all'organizzazione del cantiere - alle lavorazioni - alle interferenze tra le lavorazioni d) Scelte progettuali e organizzative, procedure, misure preventive e protettive in riferimento: - all'area di cantiere - all'organizzazione del cantiere - alle lavorazioni e) Prescrizioni operative, misure preventive e protettive e DPI in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni f) Misure di coordinamento per gli apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva, in uso a più imprese e lavoratori autonomi g) Modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento fra datori di imprese e fra datori di lavoro e lavoratori autonomi lavoro di diverse h) Organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori con indicazione dei riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio i) Crono-programma costituito da durata prevista delle lavorazioni, fasi di lavoro (o eventuali sottofasi), ed entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno j) Stima dei costi della sicurezza k) Procedure complementari e di dettaglio da esplicitare nel POS (solo dove la particolarità lavorazioni lo richieda) l) delle Almeno una planimetria ed eventuali tavole esplicative di progetto relative alla sicurezza e, dove la particolarità delle lavorazioni lo richieda, un profilo altimetrico 8 SERVIZIO DI PREVENZIONE E ROTEZIONE EI RISCH Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione: Rappresentante della Sicurezza per i lavoratori: Medico aziendale competente: Principale normativa di riferimento • D.P.R. 03/07/2003 n. 222; regolamento sui contenuti minimi dei Piani di Sicurezza nei Cantieri Temporanei e mobili • Decreto Legislativo 09/04/2008 n. 81 e s.m.i. testo unico sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;. 9 PRINCIPALI NORME GENERALI DI IGIENE E SICUREZZA 10 I lavoratori sono tenuti a svolgere i compiti a loro assegnati con la massima attenzione. E' fatto obbligo di osservare scrupolosamente le disposizioni ricevute dai superiori e quanto previsto dal ciclo di lavoro. I lavoratori devono osservare in maniera rigorosa tutte le prescrizioni in materia di igiene e prevenzioni infortuni richiamata dalla segnaletica di sicurezza. Ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata deve essere prontamente segnalata al capo squadra o al capo cantiere. I lavoratori non devono usare sul luogo di lavoro gli indumenti personali o abbigliamenti che in relazione alla natura delle operazioni da compiere, costituiscono pericolo per l'incolumità personale. E1 tassativamente vietato pulire gli indumenti usando sostante infiammabili o nocive oppure impiegando aria compressa. E1 vietato eseguire operazioni o manovre non di propria competenza e di cui non si sia a perfetta conoscenza. In caso di dubbi rivolgersi al capo squadra o al capo cantiere. Devono essere usati soltanto attrezzi, utensili e materiali efficienti ed appropriati alle caratteristiche del lavoro da svolgere. E 1 vietato usare utensili deteriorati o in cattive condizioni (manici scheggiati, malfermi, spezzati, etc). Durante il lavoro su scale o in luoghi sopraelevati, gli utensili, in caso di non utilizzo, devono essere tenuti in apposite guaine in modo da impedirne la caduta. Al termine del lavoro è necessario sistemare gli utensili, gli attrezzi e i mezzi personali di protezione nei luoghi prestabiliti. Gli utensili e gli attrezzi devono essere disposti in modo ordinato, stabile e razionale, lì posto di lavoro deve essere lasciato in ordine e pulito. Si deve evitare lo spargimento di sostanze oleose o grasse sul suolo. Nel caso che ciò avvenisse occorre provvedere a rimuovere dette sostante non impiegando sostanze infiammabili, caustiche o tossiche. E1 vietato fumare in tutti i luoghi in cui esistono pericoli specifici di esplosione o di incendio. Appositi cartelli da collocare ai limiti delle zone pericolose, devono richiamare il suddetto divieto. 11 In caso di incendio su apparecchiature elettriche si deve provvedere a togliere immediatamente tensione all'impianto. Per estinguere incendi su impianti elettrici in tensione non si devono impiegare estintori ad acqua o a schiuma, in quanto possono provocare folgorazione alle persone e danni alle apparecchiature. Tutti i lavoratori devono essere edotti dei rischi connessi all'impiego dei macchinari dei mezzi di cantiere, il cui uso deve essere permesso ai soli autorizzati, i quali devono conoscere bene le disposizioni emanate dai costruttori sul servizio normale, la pulizia, la manutenzione e gli spostamenti, ed indossare razionale abbigliamento di lavoro. Gli addetti alle macchine non devono rimuovere o modificare i dispositivi di sicurezza e le protezioni: solo il capo squadra o il capo cantiere può autorizzare la loro rimozione per necessità urgenti, adottando immediatamente misure adatte a mettere in evidenza il pericolo che ne deriva ed a ridurlo al minimo. Le protezioni e i dispositivi devono essere rimessi a posto, con la primaria efficienza, non appena siano cessate le motivazioni che hanno reso necessaria la temporanea rimozione. L'impiego dei mezzi di cantiere è riservato esclusivamente al pers6nale autorizzato. Non è consentito l'uso improprio dei mezzi stessi. E1 vietato salire e scendere dai mezzi in moto e farsi trasportare all'esterne della cabina di guida. Quando si abbandona una macchina un impianto è necessario porlo fuori servizio, lì conducente è obbligato ad asportare la chiave per la messa in moto. Al termine dei lavori eseguiti si deve provvedere che tutte le zone interessate siano completamente pulite e sgombre dai materiali e da altri impedimenti che possono costituire intralcio e pericolo. Inoltre si dovranno ripristinare le condizioni di sicurezza preesistenti, qualora siano state alterate per ragioni di lavoro. Nell'impiego di prodotti, sostanze, composti chimici pericolosi è necessario attenersi alle indicazioni riportate nelle apposite etichette applicate sui contenitori e nelle schede di sicurezza. I lavoratori devono usare con cura e proprietà le installazioni e gli arredi 12 destinati agli spogliatoi, refettori, docce, latrine e in genere ai servizi di igiene. E' vietata la consumazione di vino, birra o altre sostanze alcoliche sul posto di lavoro. E' consentita la consumazione di modiche quantità di vino e di birra nei locali refettorio durante l'orario dei pasti. I lavoratori sono tenuti a riferire al capo squadra o al capo cantiere, nel più breve tempo possibile ed esattamente, ogni infortunio subito o del quale si sia stati testimoni, anche se lo stesso è di lieve entità. L'accertata inosservanza da parte dei lavoratori delle norme stabilite dalla legge o dal piano di sicurezza comporterà l'adozione, a carico degli stessi dei provvedimenti disciplinari previsti dal contratto nazionale di lavoro in relazione alla gravita della mancanza. 13 NORME GENERALI PER LE IMPRESE SUBAPPALTATRICI O INCARICATE DI PRESTAZIONI A CONTRATTO D'OPERA 14 Le imprese operanti all'interno del presente cantiere si atterranno strettamente alle norme di prevenzioni infortuni stabilite dalle vigenti disposizioni legislative e regolamentari e alle prescrizioni e indicazioni delle attrezzature, impianti e macchinari a uso promiscuo contenute nel piano generale di sicurezza della Ditta e a quelle disposte in determinate particolari eventualità. L'impresa predispone un piano di sicurezza particolareggiato per quanto riguarda le proprie specifiche lavorazioni e indica le prescrizioni e gli accorgimenti che saranno predisposti nell'impiego di proprie attrezzature, impianti e macchinari. Con la presente richiama l'attenzione del responsabile di cantiere e dei preposti su quanto segue: 1. tutti i lavori da compiere a livello di cantiere, su macchine, su impianti, attrezzature, etc. devono essere regolarmente autorizzati di volta in volta dal direttore di cantiere; 2. è vietato di servirsi di macchine, impianti e attrezzature, etc, non di proprietà salvo autorizzazione della Direzione di cantiere; 3. tutte le macchine, i mezzi e le attrezzature dell'impresa: scale a mano, ponteggi, carriole, saldatrici, macchine, mezzi di trasporto, etc. saranno contrassegnati con una targhetta indicante il nome dell'impresa proprietaria; 4. il divieto di fumare e di usare fiamme libere nei locali e nelle zone di pericolo di esplosione o incendio vige anche per il personale dell'impresa; 5. l'uso di tutti i mezzi impiegati dal personale dell'impresa, per l'esecuzione dei lavori o comunque adoperati all'interno del cantiere (macchine, impianti, mezzi di sollevamento, scale, opere provvisionali, impianti, etc.) è a rischio e pericolo dell'impresa stessa; le responsabilità di qualsiasi natura, per eventuali incidenti o danni a persone o cose che possono derivare dall'uso non corretto, anche se mezzi attrezzature impiegate sono di proprietà della Ditta e l'uso di essi sia stato regolarmente autorizzato, sarà a carico dell'impresa; 6. l'impresa provvedere affinchè le macchine, gli impianti e le attrezzature impiegate nei lavori siano mantenuti nelle necessarie condizioni di efficienza, ai fini della sicurezza, mediante periodica manutenzione degli stessi; 7. connessioni e disconessioni alle linee elettriche alimentanti cassette di alimentazione, etc. installati in cantiere possono essere effettuati soltanto dagli elettricisti abilitati a mente dei disposti della Legge 46/90, previa autorizzazione; 8. per lo stoccaggio, deposito e immagazzinamento delle attrezzature, materiali, etc. necessari allo svolgimento dell'attività lavorativa devono essere utilizzati esclusivamente gli spazi e aree individuate dalla Ditta; 15 9. l'impresa, a lavoro ultimato, dovrà lasciare la zona interessata dai lavori di propria competenza completamente sgombra e pulita da materiali di qualsiasi genere. Inoltre dovrà ripristinare le condizioni di sicurezza preesistenti. Particolare cura andrà posta affinchè nulla sia dimenticato sulle opere provvisionali od in luoghi sopraelevati in genere; 10. si dovrà segnalare tempestivamente al direttore di. cantiere e in assenza di questo al capo cantiere ogni infortunio denunciato, con assenza superiore a tre giorni oltre quello dell'evento, accaduto a propri dipendenti all'interno del cantiere; 11. Se l'infortunio è grave, gravissimo o mortale occorre disporre affinchè nulla venga asportato, rimosso o modificato dal luogo in cui esso si è verificato; 12. alla medicazione e al soccorso dell'infortunato si dovrà provvedere con i mezzi predisposti allo scopo, in casi di eccezionale urgenza si potranno usufruire dei mezzi della Ditta; 13. il servizio di sicurezza e di protezione della Ditta i suoi consulenti esterni, e gli assistenti in cantiere della medesima avranno il diritto di esaminare tutte le attrezzature utilizzate nel lavoro, ed effettuare frequenti ispezioni durante lo svolgimento dei lavori intervenendo per la loro regolamentazione quando non si riscontrino le necessarie garanzie di sicurezza. 16 PIANO DELLE MISURE PER LA SICUREZZA FISICA DEI LAVORATORI 17 SCHEDA N° 01 SETTORE LAVORATIVO Gestione impianto di depurazione FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Rabbocco bidone ipoclorito di sodio- movimentazione confezioni di polielettrolita MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Cisterne - Taniche - Manichelle - Guanti di gomma - Visiera - Tuta antiacido Disponibilità in cantiere di doccia - Apparecchiatura di pronto soccorso RISCHI POSSIBILI L'ipoclorito di sodio è una sostanza corrosiva il cui contatto con il personale operativo è dannoso. MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. e CIRCOLARI Usare i mezzi di protezione personale D.P.R. 547/55 art. 382 Presenza di una doccia di sicurezza e lavaocchi nella prossimità del cantiere. NOTE Le migliori difese consistono in: - utilizzare tutti gli strumenti utilizzabili al fine di evitare contatto diretto; - in caso di contatto lavare subito con acqua fredda 18 SCHEDA N° 02 SETTORE LAVORATIVO Servizio con nastropressa fissa all'impianto FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Disidratazione fanghi biologici dell'impianto di depurazione. MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Nastropressa a teli o filtropressa RISCHI POSSIBILI Lesioni alle mani Inalazione di vapori Scoppio di manicotti o gomme in pressione MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE • D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare i mezzi di protezione personale (guanti di gomma, stivali di gomma, tuta, mascherina) D.P.R. 547/55 art. 383-387 Verificare l'adeguato ricambio di aria nell'ambiente di lavoro. NOTE - Verificare prima dell'uso del mezzo, l'integrità dell'attrezzatura, predisporre tutte le operazioni di chiusura automatica e controllare il quadro comandi. 19 SCHEDA N° 03 SETTORE LAVORATIVO Aggottamento acque di falda FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Esaurimento di acque a mezzo di pompe elettriche o motopompe, compreso la fornitura di energia elettrica o carburante MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Motopompa - Elettropompa -Attrezzi di uso comune - Carburante RISCHI POSSIBILI Elettrocuzione Contatto accidentale con varie macchine Inalazione di gas non combustibili Caduta accidentale del personale nel fondo degli scavi o pozzi Vibrazioni e rumori MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Tenere lontano dalla zona delle operazioni le persone non autorizzate (D.P.R. 547/55 art. 11) Eseguire i collegamenti elettrici di terra ove necessitano (D.P.R. 547/55 arti 271272-324-325) E1 fatto divieto di eseguire riparazioni su organi in moto (D.P.R. 547/55 artt. 48- 49) Usare i mezzi di protezione personale (guanti, casco, stivali, auricolari) D.P.R. 547/55 artt. 381-383-384-385 Adottare mezzi idonei ad eliminare o diminuire le vibrazioni ed i rumori (D.P.R. 303/56 art. 24). NOTE Effettuare sistematicamente la manutenzione degli attrezzi fuori orario di lavoro Osservare scrupolosamente le ore di silenzio a seconda della stagione e delle disposizioni locali Controllare, durante le operazioni di aggottamento delle acque di falda la consistenza e la statica dei manufatti limitrofi, con la D.L. Nel caso di consumo di notevole quantità di carburante, effettuare regolare denuncia all'UTIF, per la licenza di carico e scarico di carburante (Legge 474 del 02/07/1957) 20 SCHEDA N° 04 SETTORE LAVORATIVO Formazione di rilevati e rinterri FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Formazione di rilevati con materiale arido e rinterro dei cavi, previa rincalzatura, pistonatura e compattazione con mezzi meccanici MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Compattazione a mano - Paia meccanica - Ruspa - Camion e altri mezzi di normale uso RISCHI POSSIBILI Contatto accidentale con macchine operatrici Caduta accidentale del personale nel fondo degli scavi Pericolo di smottamenti Offese a varie parti del corpo Vibrazioni e rumori Inalazione di polveri Ribaltamento delle macchine operatrici MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Impedire l'avvicinamento, la sosta e l'avvicinamento, di persone non adatte, con segnalazioni e sbarramenti (D.P.R. 547/55 art. 11) Usare i mezzi di protezione personale (scarpe di facile sfilamento, casco, mascherine, auricolari) D.P.R. 547/55 arti. 381-383-384-385 - 387 Predisporre andatoie di attraversamento di lunghezza cm 60 per le persone e di cm 120 per il trasporto di materiale (D.P.R. 164/56 art. 29) Adottare mezzi idonei ad eliminare o diminuire le vibrazioni ed i rumori (D.P.R. 303/56 art. 24). NOTE Osservare scrupolosamente le ore di silenzio a seconda della stagione e delle disposizioni locali. Accertare con la Dir. Dei Lavori, la consistenza e la portanza dei terreni su cui si devono muovere le macchine. 21 SCHEDA N° 05 SETTORE LAVORATIVO Scavi di cunicoli e trincee FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Scavi a sezione obbligata di collettori .di fogne e simili, eseguiti con mezzi meccanici o a mano, compreso il trasporto alle pubbliche discariche MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Escavatore - Gruetta - Pala - Camion - Martello pneumatico - Compressore -Attrezzi di uso normale RISCHI POSSIBILI Contatto accidentale con macchine operatrici Caduta accidentale del personale o di materiale nello scavo Smottamento delle pareti Elettrocuzione Offesa alle varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Impedire l'avvicinamento, la sosta e l'avvicinamento, di persone non adatte, con segnalazioni e sbarramenti (D.P.R. 547/55 art. 12) Usare i mezzi di protezione personale (scarpe di facile sfilamento, casco, mascherine, auricolari) D.P.R. 547/55 artt. 381-383-384-385 - 387 Predisporre andatoie di attraversamento di lunghezza cm 60 per le persone e di cm 120 per il trasporto di materiale (D.P.R. 164/56 art. 29) Sbadacchiare le pareti dello scavo, con profondità maggiore di m 1,50 ed eseguire parapetto sui ciglio h=cm 30 (D.P.R. 164/56 art. 13) Vietare di depositare il materiale sul ciglio (D.P.R. 164/56 art. 14) Predisporre scale a mano con pioli incastrati, con dispositivo antisdrucciolevole alla base (D.P.R. 164/56 art. 8/b) Predisporre scale a mano, con sporgenza almeno di un metro oltre il piano di accesso (D.P.R. 164/56 art. 8/f) Predisporre idonee armature nelle operazioni di sottomurazione (D.P.R. 164/56 art. 13) NOTE Osservare scrupolosamente le ore di silenzio a seconda della stagione e delle disposizioni locali Usare, specie nelle zone residenziali, compressori silenziati Nei lavori di scavo dei pozzi, per fondazioni oltre 3,00 m, disporre di un robusto impalcato, con apertura per il passaggio della benna 22 SCHEDA N° 06 SETTORE LAVORATIVO Servizio autobotte FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Operazione di pulizia condotte di vari diametri con canai-jet MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Autobotte di spurgo RISCHI POSSIBILI Lesioni alle mani Caduta accidentale dell'operatore Inalazione di vapori Scoppio di manicotti o gomme in pressione MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare i mezzi di protezione personale (guanti di gomma, mascherina, cinture di sicurezza, autorespiratore) D.P.R. 547/55 arti. 383-387 NOTE Verificare prima dell'uso l'integrità delle attrezzature Fare particolare attenzione alla rimozione di chiusini e coperchi 23 SCHEDA N° 07 SETTORE LAVORATIVO Servizio autobotte FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Operazione di ispezione e pulizia pozzetti di sollevamento MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Autobotte di spurgo RISCHI POSSIBILI Caduta accidentale dell'operatore Inalazione di vapori MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Impedire l'avvicinamento, la sosta e il transito, di persone non addette ai lavori Predisporre prima e dopo la zona interessata opportuna segnaletica stradale (D.P.R. 547/55 art. 11) NOTE Usare i mezzi di protezione personale (scarpe di facile sfìlamento, casco, mascherine, auricolari) D.P.R. 547/55 artt. 381-383-384-385 - 387 Verifica della rispondenza alle norme delle scale a mano (D.P.R. 164/56 art. 18) Verificare prima dell'uso l'integrità delle attrezzature Verificare il livello dell'acqua nel pozzetto Rispetto della normativa sulla atmosfera confinante 24 SCHEDA N° 08 SETTORE LAVORATIVO Opere provvisionali FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Piazzamento di automezzi in sede stradale MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Camion - Camion con gru - Autobotte di spurgo - Scavatore gommato - Terna RISCHI POSSIBILI Incidenti stradali MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE • D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Impedire l'avvicinamento, la sosta e il transito, di persone non addette ai lavori Predisporre prima e dopo la zona interessata opportuna segnaletica stradale (D.P.R. 547/55 art. 11) NOTE Quando si opera in zone a traffico intenso, predisporre almeno 2 operai per regolare il transito di autovetture Segnalare opportunamente la presenza di mezzo di sosta in carreggiata Dopo lo sgombero accertarsi che la sede stradale sia pulita 25 SCHEDA N° 09 SETTORE LAVORATIVO Scavi di cunicoli e trincee FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Armatura delle pareti dei scavi (sbadacchiatura) a mezza cassa o chiusa, compresi gli oneri relativi al montaggio e smontaggio della carpenteria, anche in presenza di acqua di falda MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Sega circolare - Sega a mano - Motopompa - Elettropompa - Attrezzi di uso corrente Travi uso trieste - Tavole - Chiodi - ecc. RISCHI POSSIBILI Elettrocuzione Cadute accidentali nel fondo scavi o pozzo Contatto accidentale con le parti in movimento della sega circolare Punture, e abrasioni delle mani Inalazioni di gas non combustibili Smottamento delle pareti Offese a varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Impedire l'avvicinamento, la sosta e l'avvicinamento, di persone non adatte, con segnalazioni e sbarramenti (D.P.R. 547/55 art. 11) Usare i mezzi di protezione personale (scarpe di facile sfìlamento, casco, mascherine, auricolari) D.P.R. 547/55 arti. 381-383-384-385-387 Eseguire i collegamenti eìettrici di terra D-.P.R. 547/55 arti. 271-272-324-325 Installare la cuffia registrabile e gli schermi sotto il banco, alla sega circolare D.P.R. 547/55 artt. 109/a-114-109/c Registrare il coltello divisore a mm 3 dalla dentatura del taglio D.P.R. 547/55 artt. 109/b NOTE Controllare periodicamente l'efficienza delle macchine La sega circolare deve rispondere alle norme di legge 109 D.P.R. 547/55 e deve essere munita di cartelli con le norme di sicurezza Controllare durante le operazioni di aggottamento delle acque di falda la consistenza e la statica dei manufatti limitrofi, alla presenza del D.L. 26 SCHEDA N° 10 SETTORE LAVORATIVO Smobilizzo di cantiere FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Smontaggio di ponteggi fissi e mobili, gru, impianto elettrico di cantiere ed altre opere provvisionali MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Autogrù - Martello demolitore - Compressore - Camion e attrezzi di uso normale -Mezzi personali di protezione RISCHI POSSIBILI Offese a varie parti del corpo Cadute accidentali Elettrocuzione Danni causati dal movimento dei pezzi delle strutture Caduta di sovrastrutture Caduta di materiale Sfilamento di materiale per imperfetta imbracatura MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare i mezzi di protezione personale (scarpe di facile sfilamento, casco, mascherine, auricolari) D.P.R. 547/55 artt. 381-383-384-385 - 386 Verifica della valvola dì sicurezza del compressore D.P.R. 547/55 art. 167 Osservare scrupolosamente le ore di silenzio a seconda delle stagioni e delle disposizioni locali D.P.R. 303/56 art. 24 Eseguire i collegamenti elettrici di terra D.P.R. 547/55 artt. 271-272-324-325 Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone non addette ai lavori (D.P.R. 547/55 art. 11) NOTE E' opportuno rimuovere per ultimo l'impianto di terra Verificare durante lo smontaggio di strutture metalliche collegate a terra non venga interrotto l'anello generale di terra Usare, specie nelle zone residenziali, compressori silenziati Porre attenzione alle linee elettriche interrate 27 SCHEDANTI SETTORE LAVORATIVO Lavori stradali FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Manto stradale formato da conglomerato bituminoso Binder, steso a caldo-, di vario spessore e tappetino il tutto steso con vibrofinitrice previa umettatura di bitume MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Camion - Finitrice - Spruzzatrice - Attrezzi di uso corrente - Conglomerato bituminoso - Emulsione bituminosa RISCHI POSSIBILI Offese alle mani e ad altre parti del corpo Contatto accidentale con macchine operatrici Schiacciamento degli arti inferiori Offese agli occhi Inalazione di vapori Scottature MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare i mezzi di protezione personale (scarpe di facile nsfilamento, casco, mascherine, auricolari) D.P.R. 547/55 artt. 381-382-383-384-385-387 Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone non addette ai lavori Predisporre prima e dopo la zona interessata opportuna segnaletica stradale (D.P.R. 547/55 art. 11) NOTE Quando si opera in zone a traffico intenso, predisporre almeno 2 operai per regolare il transito di autovetture Adibire a tali lavori operai idonei ed efficienti 28 SCHEDA N° 12 SETTORE LAVORATIVO Lavori stradali FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Scarnificazione, taglio e rottura di massicciata stradale eseguita.con mezzi meccanici MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Grander - Pala meccanica - Camion - Martello compressore - Attrezzi di uso corrente - Pietrisco di varia grandezza RISCHI POSSIBILI Inalazione di polvere calcarea Contatto accidentale con macchine operatrici Schiacciamento degli arti inferiori Contusioni e abrasioni alle mani Rumore MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare i mezzi di protezione personale (scarpe di facile sfilamento, casco, guanti, mascherine, auricolari) D.P.R. 547/55 artt. 381-382-383-384-385-387 Vietare l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone non addette ai lavori (D.P.R. 547/55 ari 11) Verifica della valvola di sicurezza del compressore D.P.R. 547/55 ari. 167 Fare uso di auricolare (D.P.R. 547/55 artt. 385-377) NOTE Usare compressori silenziati in zone residenziali Osservare !e ore di silenzio a seconda delle stagioni e delle disposizioni locali Selezionare ed adibire personale in funzione della loro efficienza e idoneità ai lavori. 29 SCHEDA N° 13 SETTORE LAVORATIVO Finlture esterne FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Impianti di opere a verde, previa sistemazione del terreno e successiva concimazione e semina MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Motozappa - Erpicatrici - Rullo a mano - Attrezzi di uso normale. Torba - Concimi chimici - Semenze - Piante e cespugli RISCHI POSSIBILI Contatto accidentale con macchine operatrici Offese alle mani ed ai piedi Irritazioni epidermiche alle mani MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare i mezzi di protezione personale (guanti, stvali, grembiule) 30 SCHEDA N° 14 SETTORE LAVORATIVO Finiture (opere da pittore) FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Preparazione di corpi di varia natura da trattare successivamente, mediante raschiatura di vecchie calcine, carteggiatura, sabbiatura, sgrassaggio, sverniciatura con solventi e trattamenti antimuffa. MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Spruzzatore elettrostatico - Spruzzatore ad aria - Smerigliatrice - Disco abrasivo -Raschietto - Spugna - Stecca - Cartavetro - Fosfati organici RISCHI POSSIBILI Caduta accidentale dell'operatore dalla scala a mano o a forbice Caduta di materiali Inalazione di polvere e di vapori di solventi Incendio di solventi o altro materiale infiammabile Irritazione epidermiche MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare occhiali e maschere di protezione D.P.R. 547/55 arti 377 -383-385-387 Mantenere ventilati gli ambienti di lavoro D.P.R. 303/56 art. 9 Osservare una scrupolosa pulizia della persona e in particolare delle mani, prima dei pasti D.P.R. 303/56 art. 36 Verificare la rispondenza alle norme delle scale a mano D.P.R. 547/55 art. 18 N.B.: Per assicurare la stabilità del ponte a torre su ruote è necessario usare gli stabilizzatori, in tal caso, viene a perdere le caratteristiche di "Ponte mobile" per cui deve sottostare agli obblighi dei ponteggi fissi NOTE a) b) e) Per l'uso dei trabatelli si consiglia di verificare: che le ruote siano bloccate saldamente da ambo i lati che il trabatello sia ancorato alla costruzione almeno ogni due piani che il piano di scorrimento delle ruote sia a livello 31 SCHEDA N° 15 SETTORE LAVORATIVO Finlture FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Lavori di verniciatura e dipintura mediante vernici acriliche— Idropitture o viniliche compreso tutta la fase di preparazione dei fondi MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Macchina spruzzatrice con compressore - Castelli a torre (trabatelli) - Attrezzi di uso normale - Scale - Vernici - Solventi RISCHI POSSIBILI Inalazione di vapori Esplosione di gas solventi Inalazione di polveri Irritazioni epidermiche Caduta dell'operatore Versamento di materiale Incendio di materiale infiammabile MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare guanti protettivi, occhiali e maschere respiratorie D.P.R. 547/55 artt. 377382-383-387 Mantenere ventilati gli ambienti di lavoro D.P.R. 303/56 art. 9 Osservare una scrupolosa pulizia della persona e in particolare delle mani, prima dei pasti D.P.R. 303/56 art. 4-5 Verificare la rispondenza alle norme delle scale a mano D.P.R. 547/55 art. 18 Sottoporre gli addetti abiyuali a visite mirate e periodiche D.P.R. 303/56 art. 33 NOTE 1) Le visite mediche obbligatorie e la loro periodicità sono condizionate alla composizione chimica delle vernici 2) Per l'uso dei trabatelli si consiglia di verificare: a) che le ruote siano bloccate saldamente da ambo i lati b) che il trabatello sia ancorato alla costruzione almeno ogni due piani e) che il piano di scorrimento delle ruote sia a livello 3) Verificare l'efficienza degli attrezzi di uso corrente 32 SCHEDA N° 16 SETTORE LAVORATIVO Assistenza muraria agli impianti FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Formazione di tracce o fori passanti, in qualsiasi struttura, eseguiti a mano o a rotazione MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Tralicciatore elettrico - trapano - carotatrice - attrezzi di uso corrente - Malta cementizia .- Cemento RISCHI POSSIBILI Elettrocuzione Caduta dall'alto dell'operatore Inalazione di polvere Offese alle mani e ad altre parti del corpo MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Fare uso di mezzi personali di protezione (casco, guanti, mascherine, scarpe con puntale rinforzato e di facile sfilamento) D.P.R. 547/55 artt. 381-382-383-384-385 Eseguire i collegamenti elettrici di terra D.P.R. 547/55 artt. 271-272-324-325 Allestire impalcati atti a impedire o ridurre l'altezza di possibili cadute D.P.R. 164/56 ari 16 NOTE I materiali e gli impianti elettrici devono essere a norme GEI Legge 186/68 Controllare e verificare, prima del loro uso, gli attrezzi di lavoro Verificare l'integrità dei cavi elettrici e il loro grado di isolamento 33 SCHEDA N° 17 SETTORE LAVORATIVO Impianti idraulici FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Costruzione di impianto idraulico, comprendente la posa di tubazioni di' carico e di scarico in ferro o PVC, compreso apertura e chiusura degli scavi Montaggio di oggetti sanitari MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Saldatrici – Filettatrice elettrica - Saldatrice ossiacetilenica - Smerigliatrici Macchine tracciatrici - Malta cemento - Mastici vari RISCHI POSSIBILI Abrasioni e tagli alle mani Contusione ai piedi Offese agli occhi Inalazione dei fumi delle saldature Esplosione delle bombole MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Fare uso di mezzi personali di protezione (casco, guanti, mascherine, scarpe antinfortunistiche) D.P.R. 547/55 arti. 377-381-382-383-384 Utilizzare le maschere respiratorie D.P.R. 547/55 art. 387 Predisporre linee di alimentazione con utensili portatili con tensione inferiore a 50 Volt verso terra D.P.R. 547/55 art. 313 Conservare le bombole lontane dalle fonti di calore e vincolate in posizione verticale D.P.R. 547/55 art. 254 Le smerigliatrici devono sempre avere la mascherina di protezione totale D.P.R. 547/55 artt. 89-92 NOTE Per i pericoli di un ritorno di fiamma, occorre installare le valvole di sicurezza a monte del cannello oltre che sui riduttori di pressione 34 - SCHEDA N° 18 SETTORE LAVORATIVO Impianti tecnici FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Costruzione di impianto elettrico, comprendente la posa di cassette di derivazione e tubazioni, previa apertura di tracce e successiva chiusura con malta MEZZI -ATTREZZI • MATERIALI Macchine elettriche traccianti - Trapani - Utensili di normale uso - Malta cementizia Gesso RISCHI POSSIBILI Caduta di persone dalle scale a mano Contusione e abrasioni alle mani Offese agli occhi Inalazione di polveri e vapori MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Fare uso di mezzi personali di protezione (casco, guanti, mascherine, scarpe antinfortunistiche) D.P.R. 547/55 arti. 381-382-383-387 Usare scale a norma D.P.R. 547/55 art. 18 Predisporre linee di alimentazione con utensili portatili con tensione inferiore a 50 Volt verso terra D.P.R. 547/55 art. 313 Lavorare senza tensione e facendo uso di mezzi protettivi isolanti D.P.R. 547/55 art. 344 NOTE 1) Verificare prima dell'uso dei cavi elettrici la integrità del loro isolamento 2) Durante il lavoro sulle scale a mano, gli utensili devono essere tenuti entro apposite guaine 35 SCHEDA N° 19 SETTORE LAVORATIVO Montaggio di prefabbricati FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Assemblaggio di elementi prefabbricati, previa imbracatura è sollevamento- al piano di lavoro, mediante l'uso della gru di cantiere e di idonea-autogrù MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Gru di cantiere dotata di riduttori di velocità Autogrù - Brache - Attrezzi di normale uso Saldatrice elettrica - Avvitatore elettrico Elementi prefabbricati di vario tipo e misura RISCHI POSSIBILI Pieghe anomale delle funi di imbraco Sollecitazioni eccessive per l'ampiezza dell'angolo al vertice delle funi Contatto accidentale con mezzi in movimento Spostamento del carico nella messa a tiro Offesa alle mani, ai piedi ed al capo Caduta del materiale durante la fase di sollevamento Abrasioni e contusioni varie Sganciamento del carico Elettrocuzione Guasti meccanici MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE • D.P.R./D.M. E CIRCOLARI - - Tenere lontane le persone ncn addette D.F.R. 547/55 ari 11 Usare i mezzi personali di protezione (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche) D.P.R. 547/55 artt. 381-383-384 Adottare corrette imbracature D.P.R. 547/55 art. 181 Utilizzare ganci con dispositivo di sicurezza D.P.R. 547/55 art. 172 Dare informazioni mediante segnaletica D.P.R. 547/55 art. 172 Usare segnalazioni acustiche D.P.R. 547/55 art. 186/c2 Verificare frequentemente le funi e annotare trimestralmente sul libretto D.P.R. 547/55 art. 179/c2 Verificare l'integrità dei cavi di alimentazione elettrica ed il loro isolamento D.P.R. 547/55 art. 271-272-267 Predisporre linee di alimentazione con utensili portatili con tensione inferiore a 50 Volt verso terra D.P.R. 547/55 art. 313 Le portate utili degli elementi con le puntellazioni devono essere indicate su apposite targhette o sistema equivalente Circ. Min. n. 13/82 (All. III) art. 9 Prima dell'inizio dell'opera devono essere predisposte le procedure da adottare durante le varie fasi del lavoro sottoscritte dalle ditte fornitrici Circ. Min. n. 13/80 (All. III) art. 22 NOTE 36 1) Accertarsi in fase di costruzione dei pannelli, della razionale predisposizione dei ganci incorporati, per il sollevamento 2) Nel caso in cui il montaggio in opera si esegue con la gru di cantiere è necessario che questa sia dotata di riduttori micrometrici di velocità 3) Prima di iniziare il montaggio, disporre del "Piano di sicurezza e di montaggio" firmato dal direttore dei lavori 4) L'imbracatura non va mai eseguita con catene 5) II gancio può essere privo di chiusura di sicurezza, ma solo quando lo stesso ha profilo UNI 6) Qualora non fosse possibile realizzare regolari impalcature o ponteggi, predisporre rete di sicurezza. 37 SCHEDA N° 20 SETTORE LAVORATIVO Approvvigionamento materiali FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Scarico e stoccaggio di elementi prefabbricati in cantiere con l'uso della gru di cantiere o dell'autogrù MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Autotreno - Camion - Gru di cantiere - Autogrù - Brache in acciaio o in nylon -Attrezzi di normale uso RISCHI POSSIBILI Contatto accidentale con macchine operatrici Offesa alle mani, ai piedi ed al capo Possibile tranciatura e sfilacciamento delle funi e delle brache Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro Sganciamento del carico Contusioni a varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Tenere lontane le persone non addette mediante segnalazioni o transenne D.P.R. 547/55 art. 11 Predisporre vie obbligate di corsa e opportune segnalazioni D.P.R. 164/56 art. 4 Applicare barriere e diaframmi D.P.R. 547/55 titolo III e Gire. Min. 103/80 Usare i mezzi personali di protezione (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche) D.P.R. 547/55 artt. 181-171 Utilizzare ganci curi dispositivo dì sicurezza D.P.R. 547/55 ari. 172 Lo stoccaggio dei prefabbricati deve garantire la stabilità al ribaltamento, anche rispetto agli agenti atmosferici o azioni esterne meccaniche Gire. Min. n. 13/82 (All. III) art. 9 NOTE Durante la fasi di stoccaggio fare in modo da evitare il rovesciamento del materiale stoccato Verificare la compattezza del terreno prima di effettuare lo stoccaggio Lasciare tra una fila e l'altra almeno cm 60 di spazio II gancio può essere privo di chiusura di sicurezza, ma solo quando lo stesso ha profilo UNI 38 SCHEDA N° 21 SETTORE LAVORATIVO Sollevamento di materiali FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Utilizzo di gru per tutte le evenienze del cantiere MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Branche, cestoni, ganci RISCHI POSSIBILI Elettrocuzione Sganciamento del carico Danno a cose o persone Guasti meccanici Caduta dell'operatore e del materiale Ribaltamento della gru MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Adottare corrette imbracature D.P.R. 547/55 art. 181 Usare cestoni con pareti non finestrate D.P.R. 164/56 art. 58 c/4 Utilizzare ganci con dispositivo di sicurezza D.P.R. 547/55 art. 172 Dare informazioni mediante segnaletica Utilizzare ganci con dispositivo di sicurezza D.P.R. 547/55 art. 185 Usare segnalazioni acustiche D.P.R. 547/55 art. 186 c/2 Verificare l'efficienza delle funi e annotare trimestralmente sul libretto D.P.R. 547/55 art. 179 c/2 Provvedere ad una costante manutenzione D.P.R. 547/55 arti 374 -375-376 Sbarrare a terra la zona di azione della gru D.P.R. 547/55 art. 186 Assicurare la stabilità della gru con un sicuro ammaraggio D.P.R. 547/55 art. 189 Eseguire il collegamento elettrico di terra D.P.R. 547/55 art. 271-272-324-325 NOTE L'uso della forca per il sollevamento non è ammesso in nessun caso Gli apparecchi di sollevamento con portata superiore a 200 Kg devono essere sottoposti a verifica una volta all'anno La sua segnalazione deve essere segnalata all'USSL La richiesta di 1 A verifica deve essere presentata all'ISPESL (Conservare in cantiere documentazione comprovante quanto sopra) Verificare periodicamente l'efficienza delle macchine, specie le parti elettriche ed il loro collegamento a terra Le macchine e gli apparecchi elettrici devono portare le indicazioni della tensione, del tipo di corrente e delle caratteristiche costruttive 39 SCHEDA N° 22 SETTORE LAVORATIVO Opere provvisionali FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Opere relative alla installazione di gruppo elettrogeno alimentato a gasolio MEZZI • ATTREZZI - MATERIALI Autogrù gommata o cingolata Attrezzi d'uso comune RISCHI POSSIBILI Elettrocuzione Contatto con macchine operatrici Pieghe anomale delle funi di imbracatura Possibile tranciatura e sfilaccia mento delle funi delle brache Sbilanciamento del carico nella messa in tiro Rumore Incendio per fuoriuscita di carburante dovuto a cattivo funzionamento Inalazione scarichi gas non combusti MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE CIRCOLARI D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Tenere lontano le persone non addette all'uso D.P.R. 547/55 art. 11 Effettuare sistematicamente una razionale manutenzione E' vietato su organi in moto compiere riparazioni o registrazioni D.P.R. 547/55 artt. 48-49 Usare mezzi personali di protezione (guanti, scarpe, vari) mani, pied^itre parti del corpo D.P.R. 547/55 artt. 383-384-385 Eseguire il collegamento elettrico di terra D.P.R. 547/55 art. 271-272-324-325 Denuncia della installazione all'UTIF per richiesta di licenza e per carico e scarico carburante (Legge 474 del 2 luglio 1957) Fare uso di mascherine D.P.R. 547/55 art. 387 Adottare provvedimenti idonei a diminuire l'intensità di rumori e vibrazioni D.P.R. 303/56 art. 24 NOTE 1) Effettuare la normale manutenzione fuori orario di lavoro 2) Tenere a disposizione estintori a polvere secca tarati e controllati. 40 SCHEDA N° 23 SETTORE LAVORATIVO Opere provvisionali FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Opere relative alla installazione della recinzione di cantiere, con elementi in legno, paletti in ferro e rete metallica o con pannelli in acciaio e paletti di sostegno, ancorati a plinti di cls. MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Martello demolitore - Compressore - Massa - Piccone - Pala - Pannelli e paletti metallici - Rete - Travi e tavole - Materiale minuto RISCHI POSSIBILI Lesioni e contusioni per l'uso della mazza Punture e lacerazioni alle mani Caduta accidentale dell'operatore Vibrazioni Rumore Sfilamento della mazza Rottura del manico MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare mezzi personali di protezione (guanti, scarpe, casco, maschere mezzi vari, cintura di sicurezza) D.P.R. 547/55 artt. 381-383-384-385-386 Verifica della valvola di sicurezza del compressore D.P.R. 547/55 art. 167 Predisposizione di apposito piano mobile e robusto di lavoro, avente dimensioni di base m 1,00 x 1,00-e h= 1,00 Eseguire i collegamenti elettrici di terra Eseguire il collegamento elettrico di terra D.P.R. 547/55 art. 271-272-324-325 Adottare provvedimenti idonei a diminuire l'intensità di rumori e vibrazioni D.P.R. 303/56 art. 24 NOTE 1) 2) 3) 4) Verificare l'altezza del piano mobile I materiali e gli impianti elettrici devono essere a norma GEI 186/68 Usare comunque compressori silenziati, quando si opera in zone residenziali Osservare le ore di silenzio a seconda delle stagioni e delle disposizioni locali 41 SCHEDA N° 24 SETTORE LAVORATIVO Manutenzione e/o costruzione impianti FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Saldatura elettrica MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Saldatrice elettrica, eventuali elettrodi o materiali di apporto RISCHI POSSIBILI Disturbi alla vista Inalazione di polveri o gas o vapori Incendi o esplosioni, ustioni MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare mezzi personali di protezione (guanti, scarpe, casco, maschere mezzi vari, cintura di sicurezza) D.P.R. 547/55 artt. 381-383-384-385-386 Controllare le spine ed i cavi di alimentazione Non saldare in ambienti chiusi senza ricambi d'aria D.P.R. 547/55 artt. 259 -267283-326-250-387-33 NOTE NORME PRECAUZIONALI - Non fumare e non mangiare durante l'impiego dell'utensile - Evitare di respirare le polveri o i vapori - Evitare il contatto con la pelle e gli occhI - Durante l'impiego usare tute, guanti. Maschere e occhiali protettivi 42 SCHEDA N° 25 SETTORE LAVORATIVO Asporto fanghi liquidi o palabili FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Caricamento e trasporto MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Escavatore - Camion scarrabile - Autobotte - Autotreno RISCHI POSSIBILI Lesioni alle mani Inalazione di vapori Scoppio di manicotti o gomme in pressione MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare mezzi personali di protezione (guanti di gomma, stiovali di gomma, tuta, mascherina) D.P.R. 547/55 artt. 383-387 NOTE Verificare prima dell'uso dell'automezzo l'integrità dell'attrezzatura, predisporre tutte le operazioni di chiusura automatica e controllare il quadro comandi 43 SCHEDA N° 26 SETTORE LAVORATIVO Asporto fanghi centrifugati FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Caricamento e trasporto fanghi centrifugati MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Centrifuga Camion scarrabHe RISCHI POSSIBILI Lesioni alle mani Inalazione di vapori Scoppio di manicotti o gomme in pressione MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare mezzi personali di protezione (guanti di gomma, stiovali di gomma, tuta, mascherina) D.P.R. 547/55 artt. 383-387 NOTE Verifìcare prima dell'uso dell'automezzo l'integrità dell'attrezzatura, predisporre tutte le operazioni di chiusura automatica e controllare il quadro comandi 44 SCHEDA N° 27 SETTORE LAVORATIVO Gestione impianto di depurazione FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Interventi di deratizzazione e disinfestazione MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Stivali - Guanti in gomma - Maschera antigas - Tuta - Occhiali - Disponibilità presso i cantieri di lavoro di acqua calda e fredda - Apparecchiature di pronto soccorso RISCHI POSSIBILI Rischio di intossicazione per inalazione, ingestione o contatto con la pelle delle esche topicide e dei prodotti insetticidi. MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare mezzi personali di protezione (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, mascherine, cinture di sicurezza, autorespiratore, salvagente) D.P.R. 547/55 artt. 381 -382-383-384-385-386 NOTE NORME PRECAUZIONALI - conservare questi prodotti chiusi sotto chiave, in luogo inaccessibile ai bambini e agli animali domestici; - conservare la confezione ben chiusa; - non fumare e non mangiare durante l'impiego dei prodotti; - non contaminare colture, alimenti e bevande o corsi d'acqua; - evitare di respirare i vapori; - non operare contro vento; - evitare il contatto con la pelle e gli occhi; - durante la preparazione e l'impiego usare tute, guanti, maschere e occhiali protettivi; - dopo la manipolazione e in caso di contaminazione lavarsi accuratamente con acqua e sapone; - rendere inutilizzabile dopo l'uso e con i mezzi più idonei le confezioni che contenevano il prodotto. 45 SCHEDA N° 28 SETTORE LAVORATIVO Servizio con impianto mobile e autobotti FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Filtropressaggio fanghi biologici da impianto di depurazione MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Filtropressa a piastre RISCHI POSSIBILI Lesioni alle mani Caduta accidentale dell'operatore inalazione di vapori Scoppio di manicotti o gomme in pressione MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare mezzi personali di protezione (guanti in gomma, stivali in gomma, tuta) D.P.R. 547/55 artt. 383-387 Verificare adeguamento del ricambio d'aria del locale di filtropressa NOTE Verificare prima dell'uso del mezzo, l'integrità dell'attrezzatura, predisporre tutte le operazioni di chiusura automatica e controllare il quadro comandi 46 SCHEDA N° 29 SETTORE LAVORATIVO Gestione impianti di depurazione e pozzetti di sollevamento della fognatura FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Esecuzione dei prelievi per le analisi di laboratorio e per i rilievi per la L.R. 33 Pulizia della griglia e delle elettropompe sommerse MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Guanti di gomma - disponibilità preso i cantieri di lavoro di acqua calda e fredda apparecchiature per il pronto soccorso RISCHI POSSIBILI Le acque di scarico ed i fanghi residui sono potenzialmente dannosi per il personale addetto alia loro manipolazione. I rischi si riferiscono per lo più alla possibilità di contrarre quelle malattie, i cui agenti patogeni siano eventualmente presenti nelle acque: febbre tifoide paratifoide, dissenteria, tetano, ecc. MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare mezzi personali di protezione (casco, guantri, scarpe antinfortunistiche, mascherine, cinture di sicurezza, autorespiratore, salvagente) D.P.R. 547/55 artt. 381-382-383-384-385-386 Verificare delle vaccinazioni di legge del persone NOTE La migliore difesa contro le contaminazioni è quella di seguire una buona igiene personale, per !a quale si deve prevedere di: - Evitare di avvicinare le mani che hanno toccato acque di scarico o fanghi alla bocca, alle orecchie, agli occhi ed al naso; - Utilizzare guanti di gomma specie quando viene eseguita la pulizia delle pompe o quando si eseguono operazioni che potrebbero inevitabilmente portare a contatto con acque di scarico, fanghi, filtrati, sabbie, ecc. - Utilizzare obbligatoriamente i guanti ogni qua! volta la pelle delle mani presenti graffi, abrasioni, screpolature, ustioni, ecc. - Lavarsi le mani con acqua calda e sapone prima di mangiare e fumare o comunque dopo ogni turno di lavoro. Particolare cura deve essere posta nella pulizia delle unghie, che devono essere mantenute corte e lavate con acqua e sapone facendo uso di apposito spazzolino; - Disporre di due stipetti in maniera che i vestiti puliti non siano mai a contatto con il vestiario di lavoro; - Fare una doccia dopo ogni giornata di lavoro; - Fare medicare presso il pronto soccorso qualsiasi taglio o abrasione della pelle avvenuta durante i! lavoro e che abbia avuto la possibilità di venire a contatto con acqua, fanghi, ecc... 47 SCHEDA N° 30 SETTORE LAVORATIVO Apparecchiature elettromeccaniche FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Manutenzione programmata delle apparecchiature elettromeccaniche MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Camion - Gru - utensili di normale uso - olio RISCHI POSSIBILI Elettrocuzione Inalazione di vapori Sganciamento del carico Caduta dell'operatore e del materiale Incidenti stradali Contatto con le macchine operatrici MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Lavorare senza tensione e facendo uso dei mezzi protettivi isolanti D.P.R. 547/55 ari. 344 Usare mezzi personali di protezione (casco, guantrì, scarpe antinfortunistiche, mascherine, cinture di sicurezza, autorespiratore, salvagente) D.P.R. 547/55 artt. 381-382-383-384-385-386 Usare scale a norma D.P.R. 547/55 art. 18 Adottare ganci con dispositivo di sicurezza D.P.R. 547/55 art. 172 Vietare il transito, la sosta e l'avvicinamento di persone non addette ai lavori. Predisporre prima e dopo la zona interessata opportuna seganietica stradale D.P.R. 547/55 art. 11 Predisporre linee di alimentazione per utensili portatili con tensione inferiore a 50 Volt verso terra D.P.R. 547/55 art. 313 NOTE - - Verificare prima dell'uso dei cavi elettrici, l'integrità del loro isolamento Gli apparecchi di sollevamento con portata superiore a 200 Kg devono essere sottoposti a verifiche una volta all'anno Le macchine e gli apparecchi elettrici devono portare le indicazioni della tensione, del tipo di corrente e delle caratteristiche costruttive Fare particolare attenzione alla rimozione di chiusini e coperchi Sottoporsi periodicamente alle visite periodiche Quando si opera in zone a traffico intenso, predisporre almeno due operai per regolare il transito di autovetture Segnalare opportunamente la presenza di mezzo in sosta in carreggiata; dopo il lavoro accertarsi che la sede stradale sia pulita 48 SCHEDA N° 31 SETTORE LAVORATIVO Impianti idraulici FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Manutenzione di impianto idraulico | MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Saldatrice - Filettatrice elettrica - Saldatrice ossiacetilenica - Smerigliatrici Macchine tracciatrici - Malta cemento - Mastici vari RISCHI POSSIBILI Abrasioni e tagli alle mani Contusioni ai piedi Offese agli occhi Inalazione di fumi delle saldature Esplosione delle bombole | MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./P.M. E CIRCOLARI Usare mezzi personali di protezione (casco, guantri, scarpe antinfortunistiche, occhiali) D.P.R. 547/55 arti. 377-381-382-383-384 Utilizzare le maschere respiratorie D.P.R. 547/55 art. 387 Predisporre linee di alimentazione per utensili portatili con tensione inferiore a 50 Volt verso terra D.P.R. 547/55 art. 313 Conservare le bombole lontane dalle fonti di calore e vincolate in posizione verticale D.P.R. 547/55 art. 254 Le smerigliatrici devono sempre avere la mascherina di protezione totale D.P.R. 547/55 art. 89-92 NOTE Per i pericoli di un ritorno di fiamma, occorre installare le valvole di sicurezza a monte del cannello oltre che sui riduttori di pressione 49 SCHEDA N° 32 SETTORE LAVORATIVO Impianti idraulici FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Costruzione di impianto idraulico, comprendente la posa di tubazioni di carico e di scarico in ferro o PVC, compreso apertura e chiusura degli scavi Montaggio di organi di intercettazione MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Saldatrice - Filettatrice elettrica - Saldatrice ossiacetilenica - Smerigliatrici -Macchine tracciatrici - Malta cemento - Mastici vari RISCHI POSSIBILI Abrasioni e tagli alle mani Contusioni ai piedi Offese agli occhi Inalazione di fumi delle saldature Esplosione delle bombole MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare mezzi personali di protezione (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, occhiali) D.P.R. 547/55 artt. 377-381-382-383-384 Utilizzare le maschere respiratorie D.P.R. 547/55 art. 387 Predisporre linee di alimentazione per utensìli portatili con tensione inferiore a 50 Volt verso terra D.P.R. 547/55 art. 313 Conservare le bombole lontane dalle fonti di calore e vincolate in posizione verticale DiP.R. 547/55 art. 254 '' Le smerigliatrici devono sempre avere la mascherina di protezione totale D.P.R. 547/55 art. 89-92 NOTE Per i pericoli di un ritorno di fiamma, occorre installare le valvole di sicurezza a monte del cannello oltre che sui riduttori di pressione 50 SCHEDA N° 33 SETTORE LAVORATIVO Impianti tecnici FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Manutenzione di impianto elettrico MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Macchine elettriche tracciatrici - Trapani - Utensili di normale uso RISCHI POSSIBILI Caduta di personale dalle scale a mano Contusioni e abrasioni alle mani Offese agli occhi Inalazione di polveri e vapori Elettrocuzioni MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare scale a norma D.P.R. 547/55 art. 18 Usare mezzi personali di protezione (casco, guanti, maschere respiratorie) D.P.R. 547/55 artt. 381-382-383-387 Lavorare senza tensione e facendo uso di mezzi protettivi isolanti D.P.R. 547/55 art. 344 Predisporre linee di alimentazione per utensili portatili con tensione inferiore a 50 Volt verso terra D.P.R. 547/55 art. 313 NOTE 1. Verificare prima dell'uso dei cavi elettrici l'integrità del loro isolamento. Verificare inoltre l'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica. 2. Durante il lavoro sulle scale a mano, gli utensili devono essere tenuti entro apposite guaine 51 SCHEDA N° 34 SETTORE LAVORATIVO Impianti tecnici FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Costruzione di impianto elettrico e telefonico compreso la posa di cassette di derivazione e tubazioni, previa realizzazione di cunicoli, cavidotti, apertura di tracce e successiva chiusura MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Macchine elettriche tracciatrici - Trapani - Utensili di normale uso - Malta cementizia Gesso RISCHI POSSIBILI Caduta di personale dalle scale a mano Contusioni e abrasioni alle mani Offese agli occhi Inalazione di polveri e vapori MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Usare scale a norma D.P.R. 547/55 art. 18 Usare mezzi personali di protezione (casco, guanti, maschere respiratorie) D.P.R. 47/55 artt. 381-382-383-387 Lavorare senza tensione e facendo uso di mezzi protettivi isolanti D.P.R. 547/55 art. 344 Predisporre linee di alimentazione per utensili portatili con tensione inferiore a 50 Volt verso terra D.P.R. 547/55 art. 313 NOTE 1) Verificare prima dell'uso dei cavi elettrici l'integrità del loro isolamento. 2) Durante il lavoro sulle scale a mano, gli utensili devono ess ere tenuti entro apposite guaine 52 SCHEDA N° 35 SETTORE LAVORATIVO Sollevamento di materiali FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Utilizzo di gruette installate su automezzo per tutte le evenienze del cantiere MEZZI - ATTREZZI - MATERIALI Branche - cestoni - ganci RISCHI POSSIBILI Elettrocuzione Sganciamento del carico Danno a cose e persone Guasti meccanici Caduta dell'operatore e del materiale Ribaltamento della gru MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Adottare corrette imbracature D.P.R. 547/55 art. 181 Usare cestoni con pareti non finestrate D.P.R. 164/56 art. 58 c/4 Utilizzare ganci con dispositivo di sicurezza D.P.R. 547/55 art. 172 Dare informazioni mediante segnaletica Utilizzare ganci con dispositivo di sicurezza D.P.R. 547/55 art. 185 Usare segnalazioni acustiche D.P.R. 547/55 art. 186 c/2 Verificare l'efficienza delle funi e annotare trimestralmente sul libretto D.P.R. 547/55 art. 179 c/2 Provvedere ad una costante manutenzione D.P.R. 547/55 arti 374-375-376 Sbarrare a terra la zona di azione della gru D.P.R. 547/55 art. 186 Assicurare la stabilità della gru con un sicuro ammaraggio D.P.R. 547/55 art. 189 Eseguire il collegamento elettrico di terra D.P.R. 547/55 art. 271-272-324-325 NOTE L'uso della forca per il sollevamento non è ammesso in nessun caso Gli apparecchi di sollevamento con portata superiore a 200 Kg devono essere sottoposti a verifica una volta all'anno La sua installazione deve essere segnalata all'USSL La richiesta di 1 A verifica deve essere presentata alPISPESL (Conservare in cantiere documentazione comprovante quanto sopra) Verificare periodicamente l'efficienza delle macchine, specie le parti elettriche ed il loro collegamento a terra Le macchine e gli apparecchi elettrici devono portare le indicazioni della tensione, del tipo di corrente e delle caratteristiche costruttive 53 SCHEDA N° 36 SETTORE LAVORATIVO Scavi di cunicoli e trincee FASE LAVORATIVA E DESCRIZIONE DEL LAVORO Scavi a sezione obbligata di collettori di fogne e simili, eseguiti con mezzi meccanici o a mano, compreso il trasporto alle pubbliche discariche MEZZI -ATTREZZI - MATERIALI Escavatore - Gruetta - pala - Camion - Martello pneumatico - Compressore -Attrezzi di uso normale RISCHI POSSIBILI Contatto con le macchine operatrici Caduta di personale dallo scavo Caduta di materiale nello scavo Smottamento delle pareti Elettrocuzione Offesa a varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA - NORME DI LEGGE - D.P.R./D.M. E CIRCOLARI Impedire l'avvicinamento, la sosta e l'avvicinamento, di persone non adatte, con segnalazioni e sbarramenti (D.P.R. 547/55 art. 12) Usare i mezzi di protezione personale (scarpe di facile sfilamento, casco, mascherine, auricolari) D.P.R. 547/55 artt. 381-383-384-385 - 387 Predisporre andatoie di attraversamento di lunghezza cm 60 per le persone e di cm 120 per il trasporto di materiale (D.P.R. 164/56 art. 29) Sbadacchiare ie pareti delio scavo, con profondità maggiore di m 1,50 ed eseguire parapetto sul ciglio h=cm 30 (D.P.R. 164/56 art. 13) Vietare di depositare il materiale sul ciglio (D.P.R. 164/56 art. 14) Predisporre scale a mano con pioli incastrati, con dispositivo antisdrucciolevole alla base (D.P.R. 164/56 art. 8/b) Predisporre scale a mano, con sporgenza almeno di un metro oltre il piano di accesso (D.P.R. 164/56 art. 8/f) Predisporre idonee armature nelle operazioni di sottomurazione (D.P.R. 164/56 art. 13) Nei lavori di scavo dei pozzi, per fondazioni oltre a m 3,00 disporre di un robusto impalcato, con apertura per il passaggio della benna Osservare il silenzio a seconda delle stagioni e delle disposizioni locali Usare, specie in zone residenziali, compressori silenziati 54 CAPITOLO 4 SEGNALETICA DI SICUREZZA Premessa Scopo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l'attenzione su un oggetto e/o situazioni che possono provocare determinati pericoli. E1 da tenere presente che la segnaletica di sicurezza non sostituisce in alcun modo le necessarie misure di protezione, inoltre essa andr à impiegata esclusivamente per quelle indicazioni che hanno rapporto diretto con la sicurezza. Per raggiungere gli obiettivi prefissati necessita tenere presente che la sua efficacia dipende da una estesa e ripetuta informazione di tutti gli operatori per i quali la segnaletica può essere utile. Definizioni Segnaletica di sicurezza: segnaletica riferita a un determinato oggetto o a una determinata situazione, trasmette mediante un colore o un segnale di sicurezza un messaggio di sicurezza; Colore di sicurezza: un colore al quale viene attribuito un determinato significato 55 relativo alla sicurezza; Colore di contrasto: un colore che si distingue da un colore di sicurezza e trasmette così ulteriori informazioni; Segnale di sicurezza: un segnale che con la combinazione di forma geometrica, colore e simbolo trasmette un determinato messaggio di sicurezza; Segnale di divieto: un segnale di sicurezza che vieta un comportamento del quale potrebbe risultare un pericolo; Segnale di avvertimento: un segnale di sicurezza che avverte di un pericolo; Segnale di prescrizione: un segnale di sicurezza che prescrive un determinato comportamento; Segnale di salvataggio: un segnale di sicurezza che indica, in caso di pericolo, l'uscita di sicurezza, il cammino verso il pronto soccorso o l'ubicazione di un dispositivo di salvataggio; Segnale di informazione: un segnale di sicurezza che trasmette messaggi di sicurezza differenti da quelli riportati nelle voci segnale di salvataggio e sicurezza; Segnaletica complementare: un segnale di sicurezza impiegato solo in combinazione con un segnale dì divieto o di salvataggio, che trasmette ulteriori informazioni; Simbolo: un'immagine che rappresenta una determinata situazione e che viene impiegato con un segnale di divieto o di salvataggio. Dimensioni dei segnali Nella definizione delle dimensioni del segnale da applicare si applicherà la seguente formula: L2 A = > ------------------------1/ A dove A rappresenta superficie del segnale espressa in metri e L la distanza misurata in metri, da dove il segnale è riconoscibile. Orientamenti e criteri dì scelta I cartelli riguardanti la segnaletica di sicurezza risultano conformi per dimensioni, colorazioni, segni grafici o pittogrammi a quanto previsto dalla vigente normativa e in armonia con gli accordi internazionali; tuttavia qualora si rendesse necessario un segnale complementare, quest'ultimo sarà realizzato mediante un 56 cartello di forma rettangolare completamente bianco, di dimensioni opportune in funzione della distanza massima alla quale il segnale deve essere recepito, disposto orizzontalmente e immediatamente sotto il segnale principale e contenente soltanto il testo integrativo. I segnali di sicurezza manterranno sempre lo stesso significato in ogni condizione usuale di illuminazione. La vigente normativa richiama all'attenzione la necessità che le aree di lavoro, le vie di comunicazione come i passaggi, i corridoi, le scale devono essere illuminate in modo sufficiente con luce naturale diretta; l’illuminazione artificiale sarà adeguata alla natura del lavoro ed alle esigenze di movimento degli stessi operatori. La scelta del posizionamento dei segnali di sicurezza sarà operata nel rispetto di tale criterio, cioè in modo che il segnale si trovi nel campo interessato dall'illuminazione naturale e/o artificiale e che non risulti nascosto da colonne, accatastamenti di materiali, apparecchiature, etc. In presenza di ambienti scarsamente illuminati i segnali di sicurezza, come quelle delle vie di uscita di sicurezza, andranno illuminati in modo autonomo. Si terrà presente l'evenienza che alcuni segnali di sicurezza andranno visti, in mancanza di illuminazione elettrica, alla luce di lampade portatili; in questi casi si impiegheranno segnali di sicurezza realizzati con materiali fosforescenti-rifrangenti. Nella disposizione della cartellonistica nelle varie aree e ambienti di lavoro, si accerterà che il materiale con cui sono realizzati sia idoneo per il luogo di affissione, inoltre si farà in modo che non risultino in eccesso, evitando particolarmente l'installazione di segnaletica "inutile", ossia di quella riportante prescrizioni che poi non vengono fatte rispettare, onde non ingenerare deleteri "rilassamenti" nel rispetto delle norme di sicurezza. Infine per quanto riguarda lo stato di conservazione e mantenimento nel tempo della loro inalterabilità ed efficacia, i cartelli saranno oggetto di periodici controlli, revisione e manutenzione, nonché1 essere tempestivamente sostituiti quando si renderà necessario, perché deteriorati, obsoleti, non più pertinenti, etc. Contrassegni dei recipienti I serbatoi e gli altri recipienti contenenti prodotti o sostanze pericolose dovranno riportare l'indicazione del contenuto ed i relativi contrassegni di pericolo. Cartelli con istruzioni e norme di sicurezza 57 Relativamente all'obbligo di "rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti" e "portare a loro conoscenza le norme essenziali di prevenzione", si potrà far ricorso, come misura complementare, all'affissione nelle aree operative e ambienti di lavoro interessate, di cartelli contenente avvisi, norme, istruzioni, etc. in materia di lavoro. 58 MEZZI DI PROTEZIONE PERSONALE A DISPOSIZIONE DEL PERSONALE 59 Allegato 1: D.P.I. in funzione dell'attività lavorativa svolta Fase lavorativa Descrizione lavoro Dispositivi individuali di protezione Nel caso in cui i mezzi tecnici di protezione impiegati non siano sufficienti a preservare il lavoratore da infortuni o malattie professionali, a norma dell'ari 377 del D.P.R. 547/1955, devono essere messi a disposizione dei lavoratori mezzi personali di protezione appropriati ai rischi inerenti alle lavorazioni ed operazioni da eseguire. I lavoratori hanno l'obbligo, sancito dall'ari 378 del D.P.R. 547/55, di non usare sul luogo di lavoro indumenti personali o abbigliamenti che, in relazione alla natura delle operazioni da eseguire, costituiscono pericolo per l'incolumità personale. Tenuto presenti !e lavorazioni da eseguire e i rischi presenti nell'ambiente in cui si andrà ad operare devono essere messi a disposizione dei lavoratori i seguenti mezzi di protezione personali. ELMETTI DI PROTEZIONE Nel cantiere pur con l'adozione di tutte le opere provvisionali necessarie è sempre probabile la caduta dall'alto di materiali vari, lì rischio si configura costante per i lavoratori addetti al carico dei materiali, per quelli che operano sotto il raggio dei mezzi di sollevamento, per i lavori di montaggio e di smontaggio di armature, ponteggi, casseri, per i lavori di scavo. Tenuti presenti i pericoli di urto con strutture fisse si rende necessario che tale mezzo di protezione venga impiegato nelle situazioni sopra definite e specificate di seguito. 60 Interventi in cui si prescrive l'utilizzazione: • • • • • • lavori sopra, sotto o in prossimità d'impalcature; montaggio e smontaggio delle armature; lavori di installazione dei ponteggi; lavori in prossimità di apparecchi di sollevamento, gru; attività di demolizione; attività di escavazione con funzioni di assistenza. Le norme igieniche più importanti da osservare sono che il copricapo sia leggero, non sia stato trattato con conce o tinture che si sciolgono a contatto con il sudore, permetta nel caso dei caschi, un buon passaggio dell'aria. E' inoltre da evitare l'uso promiscuo. SCARPE DI SICUREZZA Considerato che rivestono un elevato indice di frequenza gli infortuni collegati alla caduta di pesi o a punture da chiodi o utensili acuminati, si fa divieto di usare mocassini, scarpe leggere, tipo sandali, scarpe da ginnastica, imponendo l'obbligo di impiegare scarpe di sicurezza con le caratteristiche di seguito evidenziate in funzione dei lavori svolti. Scarpe di sicurezza con suola imperforabile: interventi in cui si prescrive l'utilizzazione: » • lavori su impalcature, lavori con calcestruzzo; montaggio e smontaggio delle armature, casseri; • lavori in cantiere edile e nelle relative aree di deposito. Scarpe di sicurezza senza suola imperforabile: interventi in cui si prescrive l'utilizzazione: • movimentazione e stoccaggio materiale. Occhiali di protezione, visiere o maschere di protezione Gli occhiali e/o schemi protettivi da utilizzarsi saranno specifici al tipo di rischio, tutti i dispositivi saranno conformati in modo da realizzare una protezione completa, inoltre risulteranno ventilati e non appannabili. 61 Interventi in cui si prescrive l'utilizzo: • lavorazioni di saldatura, molatura, demolizione con attrezzature portatili; • lavorazioni di scalpellatura; • impiego di pompe a getto per intonaci. Norme igieniche importanti risultano essere: • provvedere al cambio immediato delle lenti dimostratesi inadatte o non più efficienti, in quanto oltre a sovraffaticare l'apparato visivo possono essere causa di infortuni; • provvedere con cura alla pulizia dell'occhiale. Contro l'appannamento frequente nel caso di basse temperature, di rapide variazioni di temperatura, servono bene un foglietto di celluloide trasparente sulla faccia profonda della lente o l'impiego di saponi antiappannanti: ottimi si ottengono con l'installazione di armadietti nelle varie posizioni di lavoro, contenenti liquido detergente ed antiappannante e carta ottica; • controllare che sia l'occhiale che lo schermo siano strettamente individuali, data l'esistenza di forme di congiuntivite a carattere rapidamente epidermico. PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE Maschera per polveri Interventi in cui si prescrive l'utilizzo: • operazioni in cui si ha sviluppo di polveri irritanti per le prime vie respiratorie (polvere di marmo, di gesso, polvere di legno, etc.) Maschera per vapori organici II filtro sarà scelto in base allo specifico composto che si vuole assorbire, ed essendo soggetti a scadenza saranno periodicamente verificati ed eventualmente sostituiti. Per un corretto impiego dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie si prescrive: dotazione personale nel caso delle maschere, istruzioni per l'uso e responsabilità di corretto uso a carico dell'assegnatario; prima di applicare la maschera assicurarsi dell'integrità del facciale, della tenuta dei mezzi di fissazione, della pervietà delle valvole, e, se del caso, dei tubi di 62 raccordo con la sorgente dell'aria; indossare la maschera per "prova" fuori dal luogo in cui andrà usata, ed entrare nell'ambiente ad atmosfera nociva solo se la prova ha fornito esito favorevole; usare sole e sempre la propria maschera; anche in condizioni normali di salute, si può essere portatori di microbi che possono inquinare il facciale, con rischio di infezione per sé e per gli altri; non lasciare la maschera nel luogo di impiego; il facciale potrebbe insudiciarsi sulla sua faccia interna che verrà a contatto con la pelle, e i filtri verrebbero inutilmente consumati; i facciali devono essere periodicamente controllati nella loro integrità; Inoltre occorre pulirli grattandosi di gomma è sufficiente, una volta staccato il facciale dal rimanente della maschera, immergerli in acqua calda con soluzione detergente e disinfettante, risciacquarli in acqua fredda e lasciarli asciugare senza esperii all'aria calda; le valvole debbono venire controllate: è inutile umettarne i margini con un velo di glicerina o di polvere di sapone; i filtri debbono essere ripuliti; per i filtri contro i gas e vapori occorre controllare la durata massima dell'impiego fissata dalla casa costruttrice; comunque è bene porre attenzione al fatto che se i'aria ha attraversato il filtro ha l'odore, per lo più caratteristico, dell'agente tossico, il filtro è da considerarsi esaurito; per i filtri contro le polveri e i fumi è sufficiente la pulizia periodica con aria compressa; è utile controllare la resistenza opposta al passaggio dell'aria dopo qualche tempo che sono stati usati; 1 filtri utilizzati negli autorespiratori a circuito chiuso per il fissaggio dell'anidride carbonica, debbono essere provati scuotendoli prima dell'uso e sostituiti dopo ogni impiego dell'apparecchio; i compressori, i filtri e gli organi di riscaldamento e umidificazione richiedono un controllo periodico; è consigliabile una verifica analitica periodica dei caratteri chimici e organolettici dell'aria erogata; le bombole d'aria e di ossigeno compressi, le valvole, i raccordi, richiedono collaudi periodici. GUANTI In cantiere saranno impiegati diversi tipi di guanti normalizzati a seconda del posto di 63 impiego, si avrà perciò: • • • • quanti in cotone: per protezione da imbrattamenti o da limitata azione abrasiva; quanti in cuoio crosta di tipo normale o rinforzato : per protezione da tagli, punture, abrasioni, etc. In caso di scintille incandescenti è previsto il trattamento di gnifugazione; guanti in gomma, neoprene. P.V.C.: per la protezione da acidi, solventi, refrigeranti, oli, tossici, etc. guanti imbottiti: per lo smorzamento delle vibrazioni trasmesse dalle attrezzature manuali (martelli demolitori ad aria compressa, demolitori elettrici, vibratori, etc.}. Al posto dei guanti si potranno impiegare per la protezione delle mani in talune lavorazioni delle creme isolanti da applicare direttamente sulla cute. Le norme fondamentali per il loro impiego sono: - lavarsi e asciugarsi molto bene le mani e gli avambracci; - spalmarvi su circa 1-2 grammi di crema, con molta cura, in maniera da realizzare uno strato omogeneo; - attendere 2-3 minuti affinché la crema si asciughi prima di iniziare a lavorare (altrimenti è facilmente asportata sin dai primi minuti di lavoro). L'asportazione è facilmente ottenuta mediante una energica lavatura con acqua tiepida e sapone. INDUMENTI DI PROTEZIONE CONTRO LE INTEMPERIE Gli abiti saranno facilmente sfilabili, presenteranno una buona resistenza all'abrasione e alla rottura, permettendo inoltre una efficiente aerazione del corpo. Interventi in cui si prescrive l'utilizzo: - in caso di lavori all'aperto con clima freddo e piovoso. CINTURE DI SICUREZZA E obbligatorio l'uso di cinture di sicurezza in tutte quelle attività che espongono a rischi di caduta dall'alto quando non sia possibile predisporre impalcati di 64 protezione o parapetti. La cintura di sicurezza deve essere prevista di bretelle collegate a fune di trattenuta. La fune di trattenuta deve essere assicurata direttamente o mediante anello scorrevole lungo altra fune appositamente tesa a parte stabile delle opere fisse e provvisionali. Tutti gli elementi costituenti la cintura di sicurezza, compresa la fune di trattenuta e quella tesa, devono presentare resistenza proporzionata allo strappo. La fune di trattenuta deve essere tale da limitare la caduta a non oltre 1.50 m. Sarà indispensabile che ogni cintura di sicurezza, in tutte le sue parti (fascia, cinturini, anelli, bretelle, funi, eie.) presenti resistenza adeguata allo sforzo da sopportare durante la caduta e che sia mantenuta costantemente in perfetto stato di efficienza ed idoneità. L'eventuale rottura di uno degli elementi costituenti la cintura di sicurezza durante la caduta renderebbe del tutto inutile l'uso ditali mezzi di protezione. E' da escludersi l'impiego di cinture di sicurezza costituite da fascia contornate la vita all'altezza della cintola, e da due spezzoni di catena dei quali, uno è provvisto alla estremità di gancio di sicurezza. Tale presidio è impiegabile solo ed esclusivamente quando si necessita mantenere l'operatore nella posizione di lavoro, tipico utilizzo è quello dì operazioni su pali in accoppiata con appositi ramponi fissati ai piedi. Interventi in cui si prescrive l'utilizzo: - tutte quelle attività per le quali non sia possibile predisporre impalcati di protezione, parapetti o opere provvisionali di qualsiasi natura. PROTETTORI ACUSTICI Non essendo possibile ridurre sufficientemente i rumori nocivi e la loro propagazione, per ridurre il loro effetto lesivo sull'udito si impiegheranno mezzi individuali di protezione acustica. I mezzi individuali di protezione si individuano in: • inserti: sono tamponi costituiti da materiale plastico morbido; molto leggeri di forma e 65 dimensioni adatte ad essere introdotte con buona tenuta nel condotto uditivo. Presentano un buon potere di attenuazione e proprietà filtranti selettive; • cuffie: presentano un potere di attenuazione maggiore, in quanto trattengono anche le vibrazioni che potrebbero essere trasmesse per via ossea. La scelta fra i mezzi indicati sarà eseguita sulla base del livello sonoro e dello spettro sonoro del rumore da cui debbono proteggere. Interventi in cui si prevede l'utilizzo: - impiego di vibratore elettrico; - utilizzo martelli elettrici di demolizione e macchine per la demolizione; - pompa getto calcestruzzo solai, spalle, muri di contenimento, etc. Le norme fondamentali per il loro uso saranno: 1. assegnazione personale; 2. applicazione corretta: tutti questi mezzi agiscono solo se ben applicati, in quanto anche una piccola fessura tra sordina e parete del condotto uditivo, riduce di 1215 dB il potere di attuazione; 3. manutenzione: tutti i mezzi elencati saranno in materiale lavabile. I mezzi di protezione saranno utilizzati dal personale che impiega le attrezzature e i mezzi sopra menzionati e per quelli agenti nell'area circostante. Nei criteri di assegnazione dei mezzi personali di protezione sarà seguito il criterio della fornitura personalizzata degli stessi tanto per motivi di igiene quanto per motivi di adattabilità ed abitudine all'uso. Al momento della consegna del mezzo di protezione personale il preposto dovrà illustrare ai lavoratori interessati le modalità d'uso del mezzo stesso, facendo ricorso ad esempi pratici di impiego dei mezzi protettivi, lì preposto deve'accertarsi che i lavoratori abbiano ben compreso la natura dei rischi che con il mezzo personale di protezione si intendono evitare ed il modo corretto di impiego del mezzo stesso. I lavoratori a cui vengono consegnati i mezzi personali di protezione non possono esimersi dall'utilizzarli. In caso di accertata inosservanza dell'obbligo di cui sopra, il preposto deve effettuare la prescritta segnalazione al capo cantiere per l'adozione, a carico del 66 lavoratore inadempiente, dei previsti provvedimenti disciplinari. Per richiamare l'attenzione dei lavoratori, in tutti i luoghi in cui devono essere usati i mezzi personali di protezione si deve procedere all'affissione di appositi cartelli indicanti l'obbligo dell'uso dei mezzi stessi. La scelta e l'assegnazione dei mezzi personali di protezione deve essere effettuata dal preposto, sulla base delle direttive impartite dal capo cantiere, in relazione alla natura dei rischi presenti nelle lavorazioni in atto. Prima dell'inizio del lavoro, il preposto deve verificare il permanere delle condizioni di idoneità del mezzo personale di protezione. Qualora nel corso della lavorazione il mezzo personale dovesse perdere le caratteristiche di idoneità, il lavoratore dovrà segnalare tali anomalie al preposto per la sostituzione del mezzo stesso. Al momento della consegna al lavoratore del mezzo di protezione, il preposto deve farsi rilasciare dall'interessato apposita dichiarazione con la quale lo stesso si impegna ad utilizzare, custodire e conservare in buono stato il mezzo protettivo avuto in dotazione. Il preposto qualora durante il lavoro dovesse constatare il mancato impiego del mezzo personale di protezione da parte del lavoratore, deve far sospendere immediatamente il lavoro in atto ed esigere l'utilizzo da parte dello stesso lavoratore del mezzo personale avuto in consegna. 67 SERVIZI SANITARI - PRESIDI DI PRONTO SOCCORSO 68 La quantità e la qualità del materiale da tenere a disposizione dei lavoratori in ogni singolare area di lavorazione, tiene conto non soltanto della natura dei lavori, ma anche dell'ubicazione dei posti di lavoro in relazione alla vicinanza o meno da centri abitati forniti di pronto soccorso. La necessità di avere sempre a portata di mano un minimo di attrezzatura e di materiale per il pronto soccorso, onde poter prestare i soccorsi, dipende dal fatto che potendo prestare le prime cure certamente si contribuisce a ridurre la gravita delle lesioni oltre ad adempiere a un preciso dovere civico. Presidi (contenuto minimo della cassetta di medicazione): • • • • • • • • • • • • • un tubetto di sapone in polvere; una bottiglia da 500 cc di alcool denaturato; una bottiglia da 100 cc di acqua ossigenata a 12 volumi; un preparato antiustione; due fiale di ammoniaca da 2 cc; un astuccio contenente 15 g di preparato antibiotico sulfamidico stabilizzato in polvere; fialeda2ccdi alcool iodatoa!2%; due rotoli di cerotto adesivo da m. I x cm. 5; quattro bende di garza idrofila m. 5 x cm. 5; due bende di garza idrofila m. 5 x cm. 7; due bende di garza idrofila m. 5 x cm. 12; cinque buste da 25 compresse di garza idrofila sterilizzata; dieci buste da 5 compresse di garza idrofila sterilizzata; • • • • pacchetti di cotone idrofilo da 50 g.; spille di sicurezza; un paio di forbici rette; una pinzetta per mediazioni; • un laccio emostatico di gomma. . Istruzioni per l'uso dei presidi sanitari AVVERTENZA: il materiale di medicazione deve essere adoperato in modo da toccano il meno possibile con le dita. 1. Servirsi di pinze per prendere ed usare la garza nel lavaggio e nelle disinfezioni delle ferite. 2. Servirsi delle forbici per tagliare bende, garze, cerotti, etc.. 69 3. Prima dell'uso disinfettare i suddetti strumenti mediante l'ebollizione, o almeno, in caso di urgenza, ripassandoli accuratamente con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. 4. Lavarsi con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o materiale da medicazione, in mancanza di acqua, pulirsi le mani con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool; 5. Lavare la ferita con acqua pura o sapone, servendosi di garza per allontanare il terriccio, la polvere, le schegge, etc.; in mancanza di acqua lavare la pelle intorno alla ferita con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool; 6. Lasciare uscire dalla ferita alcune gocce di sangue e asciugare con garza; 7. Asciugare la ferita con garza e applicarvi un poco di iodio o di polvere antibioticosulfamidica, coprire con garza, appoggiare sopra la garza uno strato di cotone, fasciare con una benda di garza, da fermare alla fine con uno spillo di sicurezza e con un pezzette di cerotto, in caso di piccola ferita, fissare la medicazione con strisce di cerotto; 8. Se dalla ferita esce molto sangue, chiedere l'intervento del medico e in attesa, comprimere la ferita con garza e cotone idrofilo. 9. Se la ferita di sangue non si arresta e la ferita si trova su un arto, in attesa che l'infortunato riceva le cure del medico, applicare il laccio emostatico, secondo i casi a monte della ferita o a valle, o in ambedue le sedi, fino a conseguire l'arresto dell'emorragia; 10. Nel caso di ferita agli occhi, lavare la lesione soltanto con acqua, coprirla con garza sterile e cotone idrofilo e fissare la medicazione con una benda o con appositi cerotti; 11. In caso di punture di insetti o morsi di animali ritenuti velenosi, spremere la ferita ed applicarvi sopra un poco di ammoniaca, salvo che non si tratti di lesione interessante gli occhi. 12. Se la persona è stata morsa da rettile, o se versa in stato di malessere, richiedere subito l'intervento del medico; 13. In caso di scottature, applicare con delicatezza sulla lesione un poco di preparato antiustione, coprire con garza e fasciare non strettamente. 14. Quando le ustioni siano provocate da sostanze chimiche (acidi, alcali, etc.) lavarsi abbondantemente con acqua, applicare il preparato. 15. Se si tratta di ustioni estese e profonde, limitarsi a coprire con garza sterile e richiedere le cure del medico, provvedendo al sollecito trasporto al pronto soccorso. 16. In caso di fratture, di lussazioni, distorsioni o di grave contusione, chiedere l'intervento del medico e, in attesa, adagiare l'infortunato in modo da far riposare bene la parte offesa, ed evitare bruschi movimenti. 70 17. Qualora sia necessario il trasporto dell'infortunato, immobilizzare la parte lesa mediante bendaggio convenientemente imbottito con cotone idrofilo. 18. In caso di frattura o di sospetta frattura di un arto, immobilizzare questo con stecche convenientemente imbottite con cotone idrofilo e mantenute aderenti mediante fasciatura. Norme comportamentali nell'attività di pronto soccorso Tali norme si rivolgono a chiunque sia chiamato dalla necessità contingente a prestare il proprio soccorso. - Agire sempre con calma e imporre la calma e l'ordine a tutti: è meglio perdere pochi secondi per agire in maniera corretta, che agire subito ma impulsivamente senza un piano preordinato da porre in atto. lì disordine, l'agire in maniera scombinata creano solo perdite di tempo, possono dar luogo a nuovi infortuni e non giovano in alcun modo all'infortunato. - Allontanare l'infortunato dall'agente causale dell'infortunio, questa norma che mira a ridurre la durata del tempo durante il quale l'agente infortunante può continuare la sua azione lesiva, è il primo e spesso più difficile intervento diretto da compiere, lì pericolo maggiore che incombe nella sua realizzazione è ovviamente quello che il soccorritore divenga a sua volta vittima di ciò che ha provocato l'infortunio (gas tossico, corrente elettrica, etc.). Norma da tenere presente è quella di considerare il rischio cui ci si espone prima di agire. - Provvedere all'assistenza e al trasporto al Pronto Soccorso più vicino. In ogni caso occorre verificare se: • l'infortunato è in grado di recarsi da solo; • è necessario che venga accompagnato e sorretto; • possa venire trasportato dai compagni o con altro mezzo (barella, carrello elettrico, stc.J; • sia preferibile attendere l'infermiere e il medico del pronto soccorso. Queste decisioni vanno prese di volta in volta a seconda della gravita del caso, della distanza tra il luogo dell'infortunio e il Pronto Soccorso, del tempo necessario all'arrivo del medico e dell'infermiere. La decisione spetta al capocantiere. Norme di intervento in caso di traumi CONTUSIONI: sono per lo più provocate da colpi o cadute, urti contro oggetti o superfici piana e larga, senza interruzione della continuità della pelle. Dolore della parte al momento dell'urto, più o meno intenso in seguito. Non si vedono alterazioni immediate, ma dopo mezz'ora/un'ora, la zona diviene tumefatta e 71 sempre più dolente. Attenuare il dolore mediante applicazioni fredde sulla parte contusa, che servono anche a evitare o almeno a ridurre il gonfiore successivo. Utile l'applicazione di un bendaggio stretto che comprima. Mantenere la parte colpita a riposo. Recarsi al Pronto Soccorso. DISTORSIONI (storte): si producono allorché un'articolazione compia un movimento più ampio di quello normale. Dolore intenso improvviso. Al momento non si vedono alterazioni della parte, ma l'articolazione diventa gradualmente più dolente. Dopo qualche tempo gonfia ed i movimenti, anche minimi, sono fortemente ostacolati. Le articolazioni che più facilmente vanno incontro a distorsione sono quelle del polso e della caviglia. Al momento in cui si sta producendo la distorsione, cercare se possibile di accompagnare, di seguire, il movimento irregolare, frenandolo ma non opponendovi in maniera brusca. Fare subito impacchi freddi ed eventualmente bendaggio stretto come nel caso di contusioni. Recarsi in Pronto Soccorso dove verrà completato il trattamento. DISTORSIONI MUSCOLARI (strappi): si verificano in conseguenza di brusche contrazioni muscolari. L'infortunato mentre compie il movimento avverte un dolore improvviso e violento nella zona del muscolo leso che spesso lo immobilizza a metà movimento. I più frequenti sono gli strappi a carico dei muscoli lombari allorché si cerca di sollevare un peso. Lasciare il soggetto fermo nell'atteggiamento più comodo, aiutandolo negli eventuali movimenti che debba compiere. Trasporto al Pronto Soccorso. EMORRAGIA: è la fuoriuscita di sangue dai vasi lacerati per lo più a seguito di ferita. Per arrestarla: comprimere la parte con garza o panno asciutto pulito e mantenere la compressione senza continui spostamenti. Se la compressione non è sufficiente e l'emorragia è a carico degli arti, legare strettamente l'arto a monte della ferita. Non far muovere la parte lesa. Trasporto al Pronto Soccorso. EMORRAGIA AL NASO: far piegare la testa indietro, schiacciare la narice contro il 72 setto nasale, applicare del ghiaccio o una pezzuola fredda sulla radice del naso. Trasporto al Pronto Soccorso. . FERITE: interruzioni di continuità d9lla cute e se profonde anche dei tessuti sottostanti, determinati da strumenti a punta, a taglio, contundenti, etc. Arrestare l'emorragia mediante compressione con panno sicuramente pulito. Non muovere ad ogni istante la compressione per "vedere se sanguina", ma tenere fermo. Per l'emorragia cospicua di arti, stringere o legare con un laccio posto tra la ferita e la radice dell'arto. Trasporto al Pronto Soccorso. FOLGORAZIONI: Forme lievi: sensazione di scossa, malessere, disturbi visivi, rumore alle orecchie, pallore, agitazione. Talvolta ustioni da scintilla. Staccare l'infortunato dal conduttore con mezzo isolante, farlo riposare, spruzzargli acqua fresca sul volto, somministrare thè, caffè se depresso. Medicare la scottatura come se fosse una normale scottatura da calore. Trasportare al Pronto Soccorso. Forme gravi: perdita della coscienza, respiro affannoso. Spesso il soggetto colpito compie movimenti violenti disordinati; convulsioni. Attenzione: prima di tutto staccare il soggetto dal conduttore. A questo scopo interrompere la corrente; se non è possibile, non toccare direttamente l'infortunato, ma staccarlo dal conduttore per mezzo di bastoni in legno, sedie in legno, coperte asciutte. Non toccare mai l'infortunato se non si è perfettamente isolati (piedi e scarpe asciutte, eventualmente interponendo paglia, legno, carta sotto le suole). E1 necessario rimanere calmi e imporre ordine e calma ai presenti.. Staccato l'infortunato non conviene denudarlo, ma slacciare gli abiti stretti; non trasportarlo lontano, ma adagiarlo piano a terra per non procurare delle fratture. Attenzione: se l'infortunato non respira, praticare la "respirazione artificiale" al più presto possibile sino a quando compaiono movimenti delle labbra, della lingua o deglutizione, lì cuore può battere 5-6 minuti dopo che il respiro si è interrotto. Non preoccuparsi di fratture, ferite, scottature consistenti: solo le emorragie gravi vanno fermate con urgenza. Non abbandonare la respirazione artificiale prima di 4-5 ore. Se possibile fare inalare contemporaneamente ossigeno. Trasporto al Pronto Soccorso. 73 FRATTURE: avvengono per lo più a seguito di urti, colpi violenti, cadute, schiacciamenti su una parte del corpo. Sono colpiti soprattutto gli arti. Dolore improvviso, violentissimo, qualche volta accompagnato da rumore di scroscio dovuto all'osso che si rompe. Le fratture possono essere totali, cioè l'osso è spezzato in due o più frammenti o parziali, cioè l'osso è incrinato. Qualche volta i monconi ossei sporgono sotto la pelle, o addirittura la perforano. Far compiere il minimo possibile di movimenti sia a tutto il corpo che soprattutto alla parte colpita. Quando è possibile meglio che questa venga eventualmente spostata dall'infortunato che meglio può avvertire irregolarità di manovra. Cercare di immobilizzare la parte fratturata fissandola al tronco o all'arto sano. Se esperti immobilizzare con stecche e lacci. Attenzione: quando l'urto abbia colpito la colonna vertebrale usare la massima precauzione. Non muovere, non scuotere l'infortunato. Pericolo gravissimo anche di vita. Avvertire il Pronto Soccorso, meglio perdere qualche minuto che intervenire da inesperti. Trasporto al Pronto Soccorso. LUSSAZIONE: è una distorsione violenta dove viene lacerata la capsula dei legamenti. Perciò le due ossa formanti l'articolazione si spostano l'uno rispetto all'altra e l'articolazione viene ad assumere un profilo deformato e anormale. Durante l'esecuzione di un movimento compare un dolore violento e improvviso nell'articolazione che aumenta ad ogni movimento. Spesso confrontando con l'articolazione corrispondente dell'altro lato si osserva la deformazione della parte lesa. Non bisogna assolutamente cercare di mettere a posto l'articolazione, ma senza provocare movimenti dell'arto leso, cercare di immobilizzarlo fissandolo al tronco o all'arto sano. Trasporto al Pronto Soccorso. USTIONI: sono le lesioni che il calore elevato provoca su parti più o meno estese del corpo. La gravita varia oltre che con l'intensità dell'ustione anche con la sua estensione sul corpo. Leggera (1° grado): cute rossa, lucida, dolente un po' gonfia. Applicare acqua fredda pulita a lungo. Non usare nessun'altra sostanza. Recarsi al Pronto Soccorso. 74 Più gravi (2° grado): dolore più intenso, pelle colore rosso intenso; applicazione di acqua fredda, muovere la parte il meno possibile. Se già trascorso il tempo e comparse vesciche: non toccare, non muovere, non medicare in nessun modo le parti, coprire con panno pulito. Se la lesione è estesa usare accortezza nel far muovere l'infortunato, coprirlo con coperte se ha freddo. Non somministrare alcolici, piuttosto caffè. Trasporto con autoambulanza al Pronto Soccorso. Molto gravi (3° grado): nelle prime ore dell'infortunio disturbi come nel 2° grado. Se la pelle si presenta integra applicazioni fredde, altrimrnti coprire con panno asciutto e pulito e usare le stesse precauzioni del 2° grado. Provvedere all'immediato trasporto con ambulanza al Pronto Soccorso. Solo nel caso di ustioni da asfalto, asportare subito la miscela di asfalto bagnando l-2 volte con benzina. NORME IN CASO DI INTOSSICAZIONE ACUTA Norme generali valide in ogni caso sono le seguenti: 1. allontanare l'infortunato dall'atmosfera contaminata, raccomandando ai soccorritori la massima prudenza; 2. spogliarlo degli abiti eventualmente impregnati della sostanza tossica; 3. porlo semisdraiato, con il tronco sollevato (se respira) o sdraiato (se non respira, in modo tale da potergli praticare la respirazione artificiale); 4 impedire che il capo resti rovesciato all'indietro, mantenendolo piuttosto piegato da un lato; 5. slacciare, abiti, cravatte, cinture e quanto altro possa impedire la respirazione; 6. evitare rigorosamente la respirazione artificiale quando vi sia il sospetto di fratture alle cestole e nel caso di intossicazione di gas nitrosi. 75 SERVIZI IGIENICO - ASSISTENZIALI 76 Spogliatoi - docce - latrine Nell'area di cantiere risultano a disposizione dei lavoratori appositi locali destinati ad uso spogliatoio, arredato con attaccapanni e panche in numero proporzionato alle forze lavoro occupate per turno. Detti locali risultano illuminati naturalmente e artificialmente e riscalda ti durante la stagione invernale, con dispositivi di irraggiamento elettrico atti a garantire condizioni di benessere fisiologico attraverso idonei parametri climatici. Acqua potabile In cantiere è messa a disposizione dei lavoratori acqua in quantità sufficiente con caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche che la rendono potabile. Per l'approvvigionamento, la conservazione e la distribuzione dell'acqua vengono impiegati recipienti, condutture e attuate misure igieniche tali da evitarne l'inquinamento e impedire la diffusione di malattie. Mensa Per la consumazione del pasto caldo i lavoratori usufruiscono di convenzione con struttura di ristorazione in prossimità del cantiere. 77 ELENCO NUMERI TELEFONICI INDIRIZZO ENTE SERVIZIO Pronto Soccorso ULSS n° Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti Lavoro Servizio Prevenzione Igiene e Dipartimento P.M.P. Sezione Impiantistica Antinfortunistica ULSS n° ENEL segnalazione guasti Metano segnalazione guasti TELECOM segnalazione guasti Acquedotto segnalazione guasti Vigili Urbani Vigili del Fuoco Carabinieri Polizia Stradale 78 Nr. TELEFONICO