LICEO SCIENTIFICO STATALE “GOBETTI – SEGRE’ ” Via Maria Vittoria n. 39/bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57 – 011/839.52.19 - Fax 011/839.58.97 e-mail: [email protected] Succursale Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel. 011/817.23.25 – Fax 011/8177061 Succursale C.so Alberto Picco, 14 – 10131 Torino Tel. 011/8194533 – Fax 011/8196931 Esame di stato DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE VE Anno scolastico 2013-2014 MATERIA INSEGNANTE FIRMA RELIGIONE GIUSEPPE COCCO ITALIANO MARISA BELLO LATINO MARISA BELLO LINGUA STRANIERA INGLESE LINGUA STRANIERA FRANCESE STORIA GABRIELLA ZUCCO GABRIELLA LONGO FILOSOFIA GABRIELLA LONGO MATEMATICA SERAFINO PUCCIO FISICA SCIENZE SERAFINO PUCCIO SACCO VALENTINA dal 21 marzo 2014 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA ROSSANA DI MAIO COSTANTINOGARBARINO 1 1. PROFILO DELL’INDIRIZZO La classe ha attuato la sperimentazione di SCIENZE che prevedendo un approccio integrato tra i diversi campi propri delle Scienze Naturali (Biologia,Chimica e Scienze della Terra) ed i saperi delle discipline umanistiche, consente all’allievo di sviluppare da un lato adeguate competenze per poter interpretare la complessità dei sistemi naturali e parallelamente di acquisire una mentalità aperta e critica. Saper osservare, saper porsi le domande giuste, saper dubitare delle proprie conclusioni in assenza di comprovate verifiche sono modi di confrontarsi con la realtà che vanno oltre il campo delle scienze 2. STORIA DELLA CLASSE La classe 5E, attualmente costituita da 17 allievi (10 femmine e 7 maschi), ha avuto negli anni alcune modifiche di composizione. In prima la classe era composta da 27 allievi, un allievo si è ritirato già nel mese di ottobre, 8 non sono stati ammessi all’anno successivo. La terza è cominciata con l’inserimento di 4 allievi provenienti da altre scuole; di questi nuovi studenti, 2 si sono ritirati nel corso dell’anno. Al termine dell’anno scolastico non sono stati ammessi alla classe quarta 3 studenti. In quarta si è inserita una nuova studentessa e il numero degli allievi è rimasto di 17 anche nel corso della quinta. Questi cambiamenti non hanno influito negativamente sul clima della classe che ha accolto i nuovi ingressi con disponibilità e si sono create le condizioni per una positiva ricaduta sia sul piano delle relazioni quanto su quello dell’attività didattica. Molto significativa è stata la partecipazione alle attività di tutoraggio e di insegnamento cooperativo messe in atto dagli studenti nell’inserimento didattico dei nuovi arrivati o di coloro che per un certo periodo registravano difficoltà o battute d’arresto. Riguardo alla docenza la continuità dell’insegnamento, nel corso del triennio, si è realizzata per la maggior parte delle discipline: Lettere, Storia e Filosofia, Disegno e Storia dell’Arte, Scienze, Religione, Educazione fisica. Per Matematica e Fisica la continuità didattica si è avuta a partire dal quarto anno. Quest’anno scolastico è iniziato con il cambiamento di docenza per Inglese e nel mese di marzo per Scienze. 2 2.1 INSEGNANTI MATERIA RELIGIONE ITALIANO LATINO 3a 4a 5a GIUSEPPE COCCO GIUSEPPE COCCO GIUSEPPE COCCO MARISA BELLO MARISA BELLO MARISA BELLO MARISA BELLO MARISA BELLO MARISA BELLO INGLESE GABRIELLAMARTINY GABRIELLAMARTINY FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE DISEGNO E STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA GABRIELLA ZUCCO dall’ 8 /10/2014 GABRIELLA LONGO GABRIELLA LONGO GABRIELLA LONGO GABRIELLA LONGO GABRIELLA LONGO GABRIELLA LONGO LAURA FENOCCHIO SERAFINO PUCCIO LAURA FENOCCHIO SERAFINO PUCCIO SERAFINO PUCCIO SERAFINO PUCCIO MATTEO STURANI MATTEO STURANI MATTEO STURANI dal 21/03/2014 SACCO VALENTINA ROSSANA DI MAIO ROSSANA DI MAIO ROSSANA DI MAIO COSTANTINO GARBARINO COSTANTINO GARBARINO COSTANTINO GARBARINO 2.2 STUDENTI inizio anno STUDENT I fine anno da classe Ripetent precedente i 3a 17 4a 17 12 TOTALE 17 17 Promossi Senza con sospensione sospensio del giudizio ne del giudizio 12 5 15 2 Non promossi Ritirati 3 0 5a 3 2.3 Pertanto la classe VE risulta formata dai sottoelencati allievi Avanzi Avondo Bassi Biselli Chicco Curtabbi Debernardi Fontana Frascaroli Frigerio Loffreda Longato Mannalà Piazzolla Carlo Elena Chiara Alessandro Carola Giorgia Simona Luca Gabriele Angela Lorenzo Chiara Chiara Andrea Scursatone Vergnano Veronese Sara Cristina Daniele 2.4 ATTIVITÀ DI RECUPERO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO MATERIA MODALITA’ DI RECUPERO 2011-2012 studio individuale Matematica Fisica MATERIA Fisica Matematica Scienze corso di recupero (in gruppo) x x MODALITA’ DI RECUPERO 2012-2013 studio individuale corso di recupero (in gruppo) x x x 4 3.ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE CON LA CLASSE NELL’A.S. 2013/2014 Attività di approfondimento ed extracurricolari: Partecipazione al concorso indetto dalla giunta regionale del Piemonte “Diventiamo cittadini europei”. Nel presente anno scolastico oltre agli elaborati scritti sono stati presentati due video. Nelle due scorse edizioni del concorso sono risultati tra i vincitori alcuni allievi della classe. Alcuni allievi hanno assistito in orario serale ad alcuni spettacoli del cartellone del Teatro Stabile di Torino. Visita del Museo del'900 a Milano Uscita didattica il 15/10/ 2013 al teatro Baretti per assistere al monologo tratto dal testo: Yossl Rakover si rivolge a Dio di Zvi Kolitz ( attrice Marina Bassani ) Incontro il 17/01/2014 con il dott. Giuliano Bono sul tema: Industria e farmaci –intreccio tra scienza e profitto nell’epoca del debito pubblico (Centro di documentazione Antonio Labriola) Le rocce di Torino: passeggiata nel centro storico con osservazione dei materiali litici usati a scopo architettonico e ornamentale Incontro l’11/03/2014 con il dott. Daniele Zambelli (socio di Banca Etica) su: Economia civile Partecipazione il 5/05/2014 alla conferenza di Filosofia sul tema Modelli di verità a confronto Relatori: prof.ssa Franca d’Agostini del Politecnico di Torino e il prof. Gaetano Chiurazzi dell’Università di Torino Incontro il 6/05/2014 con il filosofo Guido Brivio ( Estetica e Filosofia teoretica) sul tema:La bellezza Conferenza : “la fisica delle particelle e il CERN” relatrice Dott.ssa Roberta Arnaldi del INFN di Torino in data 31/3/2014 3.1PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ CULTURALI: Partecipazione al certamen latinum interno del liceo Gobetti. Quest’anno e nelle edizioni passate alcuni allievi si sono qualificati ai primi posti e hanno partecipato a certamina esterni. Tre allievi hanno partecipato alle XXII Olimpiadi di Filosofia sul tema Abitanti del mondo tra identità e differenze Partecipazione di alcuni allievi a tre incontri pomeridiani ( novembre/ febbraio) tenuti dal dott. Giuseppe Bonfratello sul tema: L’Europa tra integrazione e ristrutturazione (Centro di documentazione Antonio Labriola) Otto lezioni pomeridiane in preparazione al test del Politecnico ( 5 studenti ) Gara orienteering ( 3 studenti) Olimpiadi di Matematica (1 studente selezione di Istituto e provinciale) Squadra d’istituto alla Festa della Matematica (1 studente) Gare dei Giochi Sportivi Studenteschi Stage di Fisica a Torgnon– 17- 18-19 marzo 2014 ( 1 studente) Partecipazione di alcuni allievi all'incontro con la dott.ssa Nadia Pastore responsabile dell'esperimento CMS al CERN di Ginevra Progetto Orientamento 30 aprile – Prima Giornata di Studi Piero Gobetti: laboratori al mattino e 2 studenti hanno partecipato al Convegno pomeridiano: prof. Cesare Pianciola ( Centro Studi P.Gobetti) Piero Gobetti e il fascismo; prof.ssa Maria Teresa Silvestrini ( Archivio delle Donne in Piemonte) Ada Gobetti, il ruolo delle donne nella Resistenza; Davide Giani ( studente della scuola) I nuovi fascismi nell’Europa di oggi; prof. Enrico Manera ( Istituto piemontese per la storia della Resistenza) La crisi dell’antifascismo nella Seconda Repubblica. 5 3.2 VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE/SCAMBI (in Italia e/o all’estero): La classe ha partecipato al viaggio di interesse geologico e naturalistico che si è svolto dal 20 al 24 marzo 2014 nell’isola di Marettimo ( Egadi ), Erice, Segesta, saline di Trapani con la guida del prof. Matteo Sturani ( docente di Scienze) e del geologo Giuseppe Ippolito. Docenti accompagnatori: prof. Giuseppe Cocco e prof.ssa Gabriella Longo. 3.3 TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Ore previste fino al Ore effettivamente svolte 15/5/2013 fino al 15/5/2013 RELIGIONE 30 25 ITALIANO 120 113 LATINO 90 80 LINGUA STRANIERA INGLESE 120 98 FILOSOFIA 90 88 STORIA 90 91 MATEMATICA 90 100 FISICA 90 65 SCIENZE 90 85 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 60 54 EDUCAZIONE FISICA 60 56 TOTALE 900 855 *ORE EXTRA PROVENIENTI DALLO SPOSTAMENTO DAL LATINO ALL’ITALIANO (DOCUMENTO DEL DIPARTIMENTO DI MAT. LETT. AUTONOMIA SCOLASTICA) DISCIPLINA 6 4. CREDITO SCOLASTICO DELLA CLASSE TERZA (A.S. 2011/12) E DELLA CLASSE QUARTA (A.S. 2012/13) ALUNNI O N D’ORDINE Avanzi Carlo Avondo Elena Bassi Chiara Biselli Alessandro Chicco Carola Curtabbi Giorgia Debernardi Simona Fontana Luca Frascaroli Gabriele Frigerio Angela Loffreda Lorenzo Longato Chiara Mannalà Chiara Piazzolla Andrea Scursatone Sara Vergnano Cristina Veronese Daniele CREDITO SCOLASTICO III CREDITO SCOLASTICO IV ANNO ANNO 4 4+1 5+1 6+1 4 5+1 4 4+1 5 4+1 7+1 6+1 5+1 5+1 5+1 5+1 5+1 5+1 5+1 5+1 5+1 5+1 6 5+1 5+1 5+1 5 5+1 5 4+1 5+1 5+1 6+1 6+1 7 VALUTAZIONE 5.1 CRITERI ADOTTATI DAL COLLEGIO DOCENTI Premessa voto di profitto Nella scuola secondaria superiore le indicazioni del DM 122/2009 relative al sistema di valutazione del profitto degli studenti e studentesse hanno sostanzialmente confermato il sistema vigente. La valutazione del profitto è espressa con voto in decimi con individuazione del valore insufficiente al di sotto del voto di sei decimi. Il Collegio dei Docenti, sulla base delle norme vigenti, ha deliberato i criteri generali per l’attribuzione del voto di profitto in decimi. Le corrispondenze tra voti numerici e livelli raggiunti nei vari descrittori sono sintetizzati nella seguente griglia di valutazione: 5.2 GRIGLIA VALUTAZIONE PROFITTO Voto 10 – 9 Giudizio ECCELLENTE 8 BUONO 7 DISCRETO 6 SUFFICIENTE 5 INSUFFICIENT E 3-4 GRAVEMENT E INSUFFICIENT E NULLO 1-2 Descrittori – Indicatori Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari, anche con capacità notevoli di rielaborazione critica; buona o completa padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate; ottima o brillante capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici. Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze; comprensione e padronanza della metodologia disciplinare; capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato; chiarezza espositiva e proprietà lessicali; utilizzo preciso e adeguato di linguaggi specifici. Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle conoscenze; buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere semplici problemi; adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici. Conoscenza degli elementi basilari del lessico specifico, padronanza delle conoscenze essenziali, capacità di riconoscere / risolvere problemi fondamentali, sufficiente proprietà espositiva. Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa capacità di individuazione /risoluzione di problemi; incerta capacità espositiva e uso di un linguaggio impreciso. Conoscenza al più frammentaria dei contenuti; incapacità di riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva; assenza di un linguaggio adeguato. Conoscenze ed abilità nulle o non verificabili per ripetuto rifiuto del momento valutativo. 8 5.3 PARAMETRI PER I VOTI DI CONDOTTA Vedi parametri allegati al P.O.F. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO/FORMATIVO Risultati conseguiti Assiduità della frequenza Motivazione e interesse Eventuale credito formativo derivato da certificazioni di attività extrascolastiche (linguistiche, scientifiche, sportive, teatrali, di volontariato, etc.) 5.4 Riferimenti normativi fondamentali CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009, n. 99 TABELLA A attribuzione credito scolastico in punti MEDIA DEI VOTI 3° anno 4° anno 5° anno M=6 3-4 3-4 4 -5 6< M ≤7 4 -5 4 -5 5–6 7< M ≤8 5-6 5-6 6-7 8< M ≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Criteri di attribuzione dei punteggi: istruzioni per l’uso Il Consiglio di classe può incrementare, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione di appartenenza, il punteggio minimo previsto dalla banda in presenza di una o più delle seguenti condizioni: 1. partecipazione con interesse e impegno alle attività didattiche o ad attività integrative dell’Offerta Formativa; 2. presenza di documentate esperienze formative, acquisite al di fuori della scuola di appartenenza (CREDITO FORMATIVO), e da cui derivano competenze coerenti con le finalità didattiche ed educative previste dal POF . 5.5 CREDITO FORMATIVO Riferimenti normativi fondamentali Criteri di valutazione delle esperienze Le esperienze, al fine di una valutazione per il credito formativo, devono contribuire a migliorare la preparazione dell’alunno attraverso l’acquisizione di competenze ritenute coerenti con gli obiettivi del corso di studi seguito in relazione all’omogeneità con i contenuti tematici del corso alle finalità educative della scuola o al loro approfondimento o al loro ampliamento o alla loro concreta attuazione. 9 Perché l’esperienza sia qualificata deve avere carattere di continuità ed essere realizzata presso enti, associazioni, istituzioni, società legalmente costituite e riconosciute, che siano titolate a svolgere quella tipologia di attività. Lo studente deve partecipare all’esperienza con un ruolo attivo e non limitarsi ad assistervi. 10 6.VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE DURANTE L’ANNO Materia N° verifiche scritte RELIGIONE N° verifiche orali 4 Tipologie di prove prevalentemente usate 1 ITALIANO 8 8 1, 2, 3, 7, 8, 9, 18 LATINO 8 6 1, 2, 4, 7, 8, 9, 18 LINGUA STRANIERA INGLESE 3 4 1-18-8-19 Listening FILOSOFIA 2 3 1-8-11-18 STORIA 3 3 1-11-18 MATEMATICA 3 7 1,7,10,12,11,14,15,18 FISICA 2 5 1,7,10,12,11,14,15,18 SCIENZE 2 5 1,2,10,18 DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 2 2 1-2-10-11-18 EDUCAZIONE FISICA 8 2 18-19 pratiche) 1. Interrogazione 2. Interrogazione semistrutturata con obiettivi predefiniti 3. Tema 4. Traduzione da lingua classica/straniera in italiano 5. Traduzione in lingua straniera 6. Dettato 7. Relazione 8. Analisi di testi 9. Saggio breve 10. Quesiti vero/falso 11. Quesiti a scelta multipla 12. Integrazioni/completamenti 13. Corrispondenze 14. Problema 15. Esercizi 16. Analisi di casi 17. Progetto 18. Quesiti a risposta aperta (tipologia B della terza prova) 19. Altro (specificare) 11 7.PROVE SCRITTE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA D’ESAME GIÀ EFFETTUATE ENTRO IL 15. 5. 2013. T o At partire daaun testo l di riferimento e Materia (prove effettuate in singole materie) numero prove RELIGIONE ITALIANO LATINO LING. STR. INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA Trattazione sintetica di argomenti (Tipologia A) Quesiti a risposta singola (Tipologia B) 1 2 x x x 3 4 1 1 1 1 9 0 4 x x 2 Quesiti a scelta multipla (Tipologia C) Problemi a soluzione rapida 3 7.1 PROVE SCRITTE PREVISTE SECONDO LE TIPOLOGIE PER LA TERZA PROVA D’ESAME DOPO IL 15.5.2013. T o At partire daaun testo l di riferimento e Materia (prove effettuate in singole materie) numero prove RELIGIONE ITALIANO LATINO LING. STR. INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA Trattazione sintetica di argomenti (Tipologia A) 1 Quesiti a risposta singola (Tipologia B) Quesiti a scelta multipla (Tipologia C) Problemi a soluzione rapida x 1 1 8. ATTIVITÀ DIDATTICHE DISCIPLINARI 12 Si rimanda agli allegati contenenti la relazione finale e il programma analitico di ogni singola disciplina. 9. PROFILO DELLA CLASSE ( 5° anno, a cura del Consiglio di classe) La classe ha dimostrato, nel corso dell’anno, disponibilità al dialogo e nel complesso un buon livello di partecipazione alle attività di approfondimento dando prova, soprattutto in queste occasioni, di saper rispondere positivamente alle sollecitazioni culturali. Il Consiglio di classe ha lavorato, in questi anni, soprattutto sul metodo di apprendimento e sull’organizzazione autonoma dell’attività di studio conseguendo però risultati non per tutti gli allievi funzionali ad un rendimento soddisfacente; infatti alle diverse richieste dei docenti non tutti hanno risposto in modo adeguato non tanto per difficoltà oggettive nell’apprendimento, quanto per una certa superficialità e mancanza di regolarità che hanno determinato il conseguimento di risultati modesti o non sempre sufficienti specialmente nello scritto di Matematica e nelle prove di Fisica. Alcuni studenti e studentesse si sono distinti, nel corso degli anni,per impegno, serietà nel lavoro, autonomia di organizzazione, capacità di rielaborazione e hanno acquisito un buon livello di competenza nelle diverse discipline 10. Simulazione della Prima prova 7 maggio 2014 durata 6 ore Simulazione della Prima prova 22 maggio 2014 durata 5 ore Simulazioni della Terza prova d’esame (Indicare per esteso le tipologie scelte nell’anno e le motivazione delle scelte stesse ) Per la terza prova, le simulazioni hanno coinvolto quattro discipline diverse che si sono uniformate alla tipologia B (tre quesiti, risposta in 10 righe) / accertamento linguistico (due quesiti). Vista la difficoltà di individuare un nucleo tematico adatto a un autentico approfondimento interdisciplinare i singoli insegnanti hanno deciso di sondare l’acquisizione dei contenuti su specifici argomenti fondanti delle singole discipline al fine di valutare la capacità di utilizzare e riorganizzare le conoscenze e competenze apprese. 9 novembre 2013 tipologia B: quesiti a risposta singola max 10 righe, materie: Storia, Inglese, Scienze, Latino ( durata 3 ore) 31 marzo 2014 tipologia B: quesiti a risposta singola max 10 righe, materie: Arte, Filosofia, fisica, Inglese ( durata 3 ore) 11. TESTI DELLE SIMULAZIONI DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA 11.1 RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA ANALITICO DI OGNI SINGOLA MATERIA 11.2 ESEMPI DI PROVE DISCIPLINARI ASSEGNATE DURANTE L’ANNO 11.3 PROPOSTE DI GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA, SECONDA TERZA PROVA 13 SIMULAZIONE DELLA PRIMA PROVA CLASSI V SIMULAZIONE DELLA PROVA D'ESAME DI ITALIANO (Prima prova scritta) 7/05/2014 TIPOLOGIA A –ANALISI DEL TESTO Luigi Pirandello, Una giornata, 1937, in Novelle per un anno UNA GIORNATA Strappato dal sonno, forse per sbaglio, e buttato fuori dal treno in una stazione di passaggio. Di notte; senza nulla con me. Non riesco a riavermi dallo sbalordimento. Ma ciò che più mi impressiona è che non mi trovo addosso alcun segno della violenza patita; non solo, ma che non ne ho neppure un’immagine, neppur l’ombra confusa d’un ricordo. Mi trovo a terra, solo, nella tenebra d’una stazione deserta; e non so a chi rivolgermi per sapere che m’è accaduto, dove sono. Ho solo intravisto un lanternino cieco, accorso per richiudere lo sportello del treno da cui sono stato espulso. Il treno è subito ripartito. È subito scomparso nell’interno della stazione quel lanternino, col riverbero vagellante del suo lume vano. Nello stordimento, non m’è nemmeno passato per il capo di corrergli dietro per domandare spiegazioni e far reclamo. Ma reclamo di che? Con infinito sgomento m’accorgo di non aver più idea d’essermi messo in viaggio su un treno. Non ricordo più affatto di dove sia partito, dove diretto; e se veramente, partendo, avessi con me qualche cosa. Mi pare nulla. Nel vuoto di questa orribile incertezza, subitamente mi prende il terrore di quello spettrale lanternino cieco che s’è subito ritirato, senza fare alcun caso della mia espulsione dal treno. È dunque forse la cosa più normale che a questa stazione si scenda così? Nel bujo, non riesco a discernerne il nome. La città mi è però certamente ignota. Sotto i primi squallidi barlumi dell’alba, sembra deserta. Nella vasta piazza livida davanti alla stazione c’è un fanale ancora acceso. Mi ci appresso; mi fermo e, non osando alzar gli occhi, atterrito come sono dall’eco che hanno fatto i miei passi nel silenzio, mi guardo le mani, me le osservo per un verso e per l’altro, le chiudo, le riapro, mi tasto con esse, mi cerco addosso, anche per sentire come son fatto, perché non posso più esser certo nemmeno di questo: ch’io realmente esista e che tutto questo sia vero. Poco dopo, inoltrandomi fin nel centro della città, vedo che a ogni passo mi farebbero restare dallo stupore, se uno stupore più forte non mi vincesse nel vedere che tutti gli altri, pur simili a me, ci si muovono in mezzo senza punto badarci, come se per loro siano le cose più naturali e più solite. Mi sento come trascinare, ma anche qui senz’avvertire che mi si faccia violenza. Solo che io, dentro di me, ignaro di tutto, sono quasi da ogni parte ritenuto. Ma considero che, se non so neppur come, né di dove, né perché ci sia venuto, debbo aver torto io certamente e ragione tutti gli altri che, non solo pare lo sappiano, ma sappiano anche tutto quello che fanno sicuri di non sbagliare, senza la minima incertezza, così naturalmente persuasi a fare come 14 fanno, che m’attirerei certo la maraviglia, la riprensione, fors’anche l’indignazione se, o per il loro aspetto o per qualche loro atto o espressione, mi mettessi a ridere o mi mostrassi stupito. Nel desiderio acutissimo di scoprire qualche cosa, senza farmene accorgere, debbo di continuo cancellarmi dagli occhi quella certa permalosità che di sfuggita tante volte nei loro occhi hanno i cani. Il torto è mio, il torto è mio, se non capisco nulla, se non riesco ancora a raccapezzarmi. Bisogna che mi sforzi a far le viste d’esserne anch’io persuaso e che m’ingegni di far come gli altri, per quanto mi manchi ogni criterio e ogni pratica nozione, anche di quelle cose che pajono più comuni e più facili. Non so da che parte rifarmi, che via prendere, che cosa mettermi a fare. Possibile però ch’io sia già tanto cresciuto, rimanendo sempre come un bambino e senz’aver fatto mai nulla? Avrò forse lavorato in sogno, non so come. Ma lavorato ho certo; lavorato sempre, e molto, molto. Pare che tutti lo sappiano, del resto, perché tanti si voltano a guardarmi e più d’uno anche mi saluta, senza ch’io lo conosca. Resto dapprima perplesso, se veramente il saluto sia rivolto a me; mi guardo accanto; mi guardo dietro. Mi avranno salutato per sbaglio? Ma no, salutano proprio me. Combatto, imbarazzato, con una certa vanità che vorrebbe e pur non riesce a illudersi, e vado innanzi come sospeso, senza potermi liberare da uno strano impaccio per una cosa – lo riconosco – veramente meschina: non sono sicuro dell’abito che ho addosso; mi sembra strano che sia mio; e ora mi nasce il dubbio che salutino quest’abito e non me. E io intanto con me, oltre a questo, non ho più altro! Torno a cercarmi addosso. Una sorpresa. Nascosta nella tasca in petto della giacca tasto come una bustina di cuojo. La cavo fuori, quasi certo che non appartenga a me ma a quest’abito non mio. È davvero una vecchia bustina di cuojo, gialla scolorita slavata, quasi caduta nell’acqua di un ruscello o d’un pozzo e ripescata. La apro, o, piuttosto, ne stacco la parte appiccicata, e vi guardo dentro. Tra poche carte ripiegate, illeggibili per le macchie che l’acqua v’ha fatte diluendo l’inchiostro, trovo una piccola immagine sacra, ingiallita, di quelle che nelle chiese si regalano ai bambini e, attaccata ad essa quasi dello stesso formato e anch’essa sbiadita, una fotografia. La spiccico, la osservo. Oh! È la fotografia di una bellissima giovine, in costume da bagno, quasi nuda, con tanto vento nei capelli e le braccia levate vivacemente nell’atto di salutare. Ammirandola, pur con una certa pena, non so, quasi lontana, sento che mi viene da essa l’impressione, se non proprio la certezza, che il saluto di queste braccia, così vivacemente levate nel vento, sia rivolto a me. Ma per quanto mi sforzi, non arrivo a riconoscerla. È mai possibile che una donna così bella mi sia potuta sparire dalla memoria, portata via da tutto quel vento che le scompiglia la testa? Certo, in questa bustina di cuojo caduta un tempo nell’acqua, quest’immagine, accanto all’immagine sacra, ha il posto che si dà a una fidanzata. Torno a cercare nella bustina e, più sconcertato che con piacere, nel dubbio che non m’appartenga, trovo in un ripostiglio segreto un grosso biglietto di banca, chi sa da quanto tempo lì riposto e dimenticato, ripiegato in quattro, tutto logoro e qua e là bucherellato sul dorso delle ripiegature già lise. Sprovvisto come sono di tutto, potrò darmi ajuto con esso? Non so con qual forza di convinzione, l’immagine ritratta in quella piccola fotografia m’assicura che il biglietto è mio. Ma c’è da fidarsi d’una testolina così scompigliata dal vento? Mezzogiorno è già passato; casco dal languore: bisogna che prenda qualcosa, ed entro in una trattoria. Con maraviglia, anche qui mi vedo accolto come un ospite di riguardo, molto gradito. Mi si indica una tavola apparecchiata e si scosta una seggiola per invitarmi a prender posto. Ma io son trattenuto da uno scrupolo. Fo cenno al padrone e, tirandolo con me in disparte, gli mostro il grosso biglietto logorato. Stupito, lui lo mira; pietosamente per lo stato in cui è ridotto, lo esamina; poi mi dice che senza dubbio è di gran valore ma ormai da molto tempo fuori di corso. Però non tema: presentato alla banca da uno come me, sarà certo accettato e cambiato in altra più spicciola moneta corrente. 15 Così dicendo il padrone della trattoria esce con me fuori dell’uscio di strada e m’indica l’edificio della banca lì presso. Ci vado, e tutti anche in quella banca si mostrano lieti di farmi questo favore. Quel mio biglietto – mi dicono – è uno dei pochissimi non rientrati ancora alla banca, la quale da qualche tempo a questa parte non dà più corso se non a biglietti di piccolissimo taglio. Me ne danno tanti e poi tanti, che ne resto imbarazzato e quasi oppresso. Ho con me solo quella naufraga bustina di cuojo. Ma mi esortano a non confondermi. C’è rimedio a tutto. Posso lasciare quel mio danaro in deposito alla banca, in conto corrente. Fingo d’aver compreso; mi metto in tasca qualcuno di quei biglietti e un libretto che mi dànno in sostituzione di tutti gli altri che lascio, e ritorno alla trattoria. Non vi trovo cibi per il mio gusto; temo di non poterli digerire. Ma già si dev’esser sparsa la voce ch’io, se non proprio ricco, non sono certo più povero; e infatti, uscendo dalla trattoria, trovo una automobile che m’aspetta e un autista che si leva con una mano il berretto e apre con l’altra lo sportello per farmi entrare. Io non so dove mi porti. Ma com’ho un’automobile, si vede che, senza saperlo, avrò anche una casa. Ma sì, una bellissima casa, antica, dove certo tanti prima di me hanno abitato e tanti dopo di me abiteranno. Sono proprio miei tutti questi mobili? Mi ci sento estraneo, come un intruso. Come questa mattina all’alba la città, ora anche questa casa mi sembra deserta; ho di nuovo paura dell’eco che i miei passi faranno, movendomi in tanto silenzio. D’inverno, fa sera prestissimo; ho freddo e mi sento stanco. Mi faccio coraggio; mi muovo; apro a caso uno degli usci; resto stupito di trovar la camera illuminata, la camera da letto, e, sul letto, lei, quella giovine del ritratto, viva, ancora con le due braccia nude vivacemente levate, ma questa volta per invitarmi ad accorrere a lei e per accogliermi tra esse, festante. È un sogno? Certo, come in un sogno, lei su quel letto, dopo la notte, la mattina all’alba, non c’è più. Nessuna traccia di lei. E il letto, che fu così caldo nella notte, è ora, a toccarlo, gelato, come una tomba. E c’è in tutta la casa quell’odore che cova nei luoghi che hanno preso la polvere, dove la vita è appassita da tempo, e quel senso d’uggiosa stanchezza che per sostenersi ha bisogno di ben regolate e utili abitudini. Io ne ho avuto sempre orrore. Voglio fuggire. Non è possibile che questa sia la mia casa. Questo è un incubo. Certo ho sognato uno dei sogni più assurdi. Quasi per averne la prova, vado a guardarmi a uno specchio appeso alla parete dirimpetto, e subito ho l’impressione d’annegare, atterrito, in uno smarrimento senza fine. Da quale remota lontananza i miei occhi, quelli che mi par d’avere avuti da bambino, guardano ora, sbarrati dal terrore, senza potersene persuadere, questo viso di vecchio? Io, già vecchio? Così subito? E com’è possibile? Sento picchiare all’uscio. Ho un sussulto. M’annunziano che sono arrivati i miei figli. I miei figli? Mi pare spaventoso che da me siano potuti nascere figli. Ma quando? Li avrò avuti jeri. Jeri ero ancora giovane. È giusto che ora, da vecchio, li conosca. Entrano, reggendo per mano bambini, nati da loro. Subito accorrono a sorreggermi; amorosamente mi rimproverano d’essermi levato di letto; premurosamente mi mettono a sedere, perché l’affanno mi cessi. Io, l’affanno? Ma sì, loro lo sanno bene che non posso più stare in piedi e che sto molto molto male. Seduto, li guardo, li ascolto; e mi sembra che mi stiano facendo in sogno uno scherzo. Già finita la mia vita? E mentre sto a osservarli, così tutti curvi attorno a me, maliziosamente, quasi non dovessi accorgermene, vedo spuntare nelle loro teste, proprio sotto i miei occhi, e crescere, crescere non pochi, non pochi capelli bianchi. – Vedete, se non è uno scherzo? Già anche voi, i capelli bianchi. E guardate, guardate quelli che or ora sono entrati da quell’uscio bambini: ecco, è bastato che si siano appressati alla mia poltrona: si son fatti grandi; e una, quella, è già una giovinetta che 16 si vuol far largo per essere ammirata. Se il padre non la trattiene, mi si butta a sedere sulle ginocchia e mi cinge il collo con un braccio, posandomi sul petto la testina. Mi vien l’impeto di balzare in piedi. Ma debbo riconoscere che veramente non posso più farlo. E con gli stessi occhi che avevano poc’anzi quei bambini, ora già così cresciuti, rimango a guardare finché posso, con tanta tanta compassione, ormai dietro a questi nuovi, i miei vecchi figliuoli. 1. Comprensione del testo Si descriva il genere letterario, la struttura del comportamento e la raccolta a cui appartiene Si riassuna e si spieghi il contenuto del testo (max 15 righe) 2. Analisi del testo i) Si indichino e si spieghino i punti nodali del percorso compiuto dal personaggio ii) Si spieghi il significato dell’evento iniziale”essere buttato fuori dal treno in una stazione di passaggio” iii) Si individuino i opassi significativi per la questione dell’identità e la si spieghi nell’ambito della poetica di Pirandello iv) Si spieghino quali altri aspetti della poetica pirandelliana sono presenti nel testo v) Si spieghino le parole vagellante, riprensione, languore vi) Di cosa parla la metafora il “lanternino cieco” vii) Si indichi e si spieghi una figura retorica a scelta 3. Interpretazione complessiva approfondimenti Si presenti L’autore nel contesto culturale di appartenenza e si illustrino la poetica e gli esiti artistici. Come è presente il metodo dell’umorismo in questo testo? Si spieghino i caratteri della novellistica pirandelliana e i legami con le altre opere dell’autore TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto in forma di "saggio breve" o di“ articolo di giornale” utilizzando i documenti e i dati che lo corredano Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale(rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell' "articolo di giornale" individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo “pezzo”. Da’ all’articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. 17 AMBITO ARTISTICO LETTERARIO ARGOMENTO: L’esperienza della città e della modernità nell’immaginario artistico-letterario (stimoli, inquietudini e reazioni) 1. “L’Impressionismo è l’arte urbana per eccellenza, e non solo perché scopre la città e alla città riporta, dalla campagna, la pittura di paesaggio, ma anche perché vede il mondo con gli occhi del cittadino e reagisce alle impressioni dall’esterno con l’ipertensione nervosa dell’uomo educato alla tecnica moderna. E’ lo stile urbano perché ritrae la mutevolezza, il ritmo nervoso, le impressioni subitanee, una nuova acuita sensibilità, una nuova eccitabilità nervosa e, accanto all’arte gotica e al Romanticismo, rappresenta una fra le più importanti svolte della storia dell’arte occidentale. “ ( A. Hauser, Storia sociale dell’arte, Einaudi, Torino) Lo studioso Arnold Hauser, storico e critico dell’arte inglese, mostra il rapporto fra Impressionismo, vita urbana e dinamismo della civiltà moderna. 2. Riferimenti iconografici (vedi allegati) A) B) A) Claude Monet, La stazione Saint-Lazare (1877) – La rappresentazione di una stazione ferroviaria in quanto soggetto non poetico suscitò scandalo, ma fu un segno della scelta di privilegiare le impressioni reali della vita quotidiana non solo della natura, ma anche della dimensione cittadina. B) Auguste Renoir, Il mulino della “Galette” (1876) – Un tema della vita cittadina che affascina i pittori impressionisti è la folla; qui la folla è rappresentata mentre danza e dà la sensazione vertiginosa del movimento, del rapido mutamento delle sensazioni visive. 3. “Quando maggiore è la parte dello choc nelle singole impressioni; quanto più la coscienza deve essere continuamente all’erta nell’interesse della difesa dagli stimoli; quanto maggiore è il successo con cui essa opera; e tanto meno esse penetrano nell’esperienza, tanto più corrispondono al concetto di esperienza vissuta. La funzione peculiare della difesa dagli chocs si può forse scorgere, in definitiva, nel compito di assegnare all’evento, a spese dell’integrità del suo contenuto, un esatto posto temporale 18 nella coscienza. Sarebbe questo il risultato ultimo e maggiore della riflessioni. Essa farebbe dell’evento un’esperienza vissuta. In caso di mancato funzionamento della riflessione, si determinerebbe lo spavento, lieto o- per lo più - sgradevole, che sancisce secondo Freud, il fallimento della difesa contro gli choc. Questo elemento è stato fissato da Baudelaire in un’immagine cruda. Egli parla di un duello in cui l’artista, prima di soccombere, grida di spavento. Questo duello è il processo stesso della creazione. Baudelaire ha quindi l’esperienza dello choc al centro del suo lavoro artistico. […] (W. Benjamin, Angelus Novus, Saggi e Frammenti, Einaudi, Torino) Walter Benjamin, pensatore tedesco vicino alla scuola sociologica di Francoforte, morto suicida nel 1940, distinse il concetto di esperienza dal concetto di ‘esperienza vissuta’. L’esperienza vissuta permette di rielaborare razionalmente, attraverso la riflessione, gli choc della vita, così da impedirne la penetrazione nel profondo e da difendere la coscienza dal loro assalto. La semplice esperienza è invece quella subita direttamente dallo choc, senza alcuna mediazione. E’ quest’ultimo il caso di Baudelaire, che nella vita cittadine subisce incessantemente l’esperienza degli chocs prodotti dagli urti della folla, dalle luci, dalle novità dei prodotti e dalle situazioni più diverse presenti nella metropoli moderna. 4. “ - Come, Voi qui, mio caro? In un bordello voi, il bevitor di quintessenza, voi, il mangiator d’ambrosia! Veramente c’è di che stupirsi! “ - Mio caro, sapete quanto temo i cavalli e le carrozze. Poco fa nell’attraversare il boulevard, in gran fretta, mentre saltellavo nel fango tra quel caos dove la morte giunge al galoppo da tutte le parti tutt’ in una volta, la mia aureola è scivolata, a causa d’un brusco movimento, giù dal capo nel macadam. Non ebbi coraggio di raccattarla, e mi parve meno spiacevole perder le insegne, che non farmi rompere le ossa. E poi, ho pensato, non tutto il male viene per nuocere. Ora posso passeggiare in incognito, commettere bassezze, buttarmi alla crapula come un semplice mortale. Eccomi qua, proprio simile a voi, come vedete!" “ - Per lo meno dovreste mettere un avviso per chi trova quest’aureola…” “- D’altronde la dignità mi annoia, e inoltre penso con gioia che qualche poetastro la prenderà e se la porrà impudentemente.” (C. Baudelaire, Poemetto in prosa, La perdita dell’aureola, da Poesie e Prose) 5. “D’attorno a me urlava la strada assordante. Alta sottile, in lutto stretto, maestosa nel suo dolore, una donna passò, sollevando con la mano superba il festone e l’orlo della gonna; era così agile e nobile, con la sua gamba statuaria…Io bevevo, teso come un folle, nel suo occhio, cielo livido in cui nasce l’uragano, la dolcezza che incanta e il piacere che uccide. Un lampo…poi la notte! – O fugace bellezza, il cui sguardo mi ha ridato improvvisamente la luce, non ti rivedrò che nell’eternità? […] (A. Baudelaire, A una passante, in Fiori del male, Einaudi) La folla cittadina, verso cui il poeta prova attrazione e ostilità, è diventata il luogo privilegiato della visione e osservazione poetica; la donna viene sottratta dentro un flusso caotico e incessante e l’incontro fugace finisce per rappresentare quell’esperienza dello choc a cui la realtà cittadina assoggetta l’artista. 19 6. “Carissimo Luigi, verrai finalmente? Non credere che sia egoismo d’amico il mio desiderio d’averti qui, o almeno che non sia soltanto ciò. Tu hai bisogno di vivere alla grand’aria, come me, e per noi altri infermieri di mente e nervi* la grand’aria è la vita di una grande città, le continue emozioni, il movimento, le lotte con sé e con gli altri, se vuoi pure così. Tutto quello che senti ribollire dentro di te irromperà improvviso, vigoroso, fecondo appena sarai in mezzo ai combattenti di tutte le passioni e di tutti i partiti. Costà tu ti atrofizzi. Vedi che per essere nella capitale bacologica* seta io me la cavo per ben… Io immagino te, venuto improvvisamente dalla quiete della tranquilla Sicilia, te artista, poeta, matto, impressionabile, nervoso come me, a sentirti penetrare da tutta questa febbre violenta di una vita in tutte le sue più ardenti manifestazioni, l’amore, l’arte, la soddisfazione del cuore, le misteriose ebbrezze del lavoro, pioverti da tutte le parti, dall’attività degli altri, dalla pubblicità qualche volta clamorosa, pettegola, irosa, dagli occhi delle belle donne, dai facili amori, o dalle attrattive pudiche …” (Giovanni Verga, Lettera a Capuana, da Lettere, Le Monnier) Milano si presenta a verga, che vi va ad abitare nel 1873, come l’immagine stessa della frenesia della modernità e, nello stesso tempo, come spinta e prospettiva indispensabile al lavoro artistico che solo in una grande metropoli può trovare alimento e giustificazione. *esperti nella conoscenza dell’uomo; * capitale dei bachi da seta – Milano era il centro dell’industria tessile della seta. 7. a. “[…] Il nonno poi aveva certi singolari argomenti per confortarsi e per confortare gli altri: - Del resto volete che vel dica? Un po’ di soldato gli farà bene a quel ragazzo; ché il suo paio di braccia gli piaceva meglio di portarsele a spasso la domenica, anziché servirsene a buscarsi il pane. Oppure: - Quando avrà provato il pane salato che si mangia altrove, non si lagnerà più della minestra di casa sua. Finalmente arrivò da Napoli la prima lettera di ‘Ntoni, che mise in rivoluzione tutto il vicinato. Diceva che le donne, in quelle parti là, scopavano le strade con le gonnelle di seta, e che sul molo c’era il teatro di pulcinella, e si vendevano le pizze, a due centesimi, di quelle che mangiano i signori, e senza soldi non ci si poteva stare, e non era come a Trezza, dove se non si andava all’osteria della Santuzza non si sapeva come spendere un baiocco. -Mandiamogli dei soldi per comprarsi le pizze, al goloso! Brontolava padron ’Ntoni; già lui non ci ha colpa, è fatto così; è fatto come i merluzzi, che abboccherebbero un chiodo arrugginito. […] 7.b. “[…] Padron ‘Ntoni spalancò tanto d’occhi, e andava ruminando quelle parole, come per poterle mandar giù. – Ricchi! Diceva, ricchi1 e che faremo quando saremo ricchi? ‘Ntoni si grattò il capo e si mise a cercare anche lui che cosa avrebbe fatto. - Faremo quel che fanno gli altri… Non faremo nulla, non faremo!...Andremo a stare in città, a non far nulla, e a mangiare pasta e carne tutti i giorni. - Va, va a starci tu in città. Per me io voglio morire dove son nato; - e pensando alla casa dove era nato, e che non era più sua si lasciò cadere la testa sul petto. […]” (Giovanni Verga, I Malavoglia, Capitoli I e XI) 20 ARTICOLO DI GIORNALE DI AMBITO SOCIO ECONOMICO DOCUMENTO 1 Al giorno d'oggi si definisce economia verde (in inglese green economy), o più propriamente economia ecologica, un modello teorico di sviluppo economico che prende origine da una analisi econometrica del sistema economico dove oltre ai benefici (aumento del Prodotto Interno Lordo) di un certo regime di produzione si prende in considerazione anche l'impatto ambientale cioè i potenziali danni ambientali prodotti dall'intero ciclo di trasformazione delle materie prime a partire dalla loro estrazione, passando per il loro trasporto e trasformazione in energia e prodotti finiti fino ai possibili danni ambientali che produce la loro definitiva eliminazione o smaltimento. Tali danni spesso si ripercuotono, in un meccanismo tipico di retroazione negativa, sul PIL stesso diminuendolo a causa della riduzione di resa di attività economiche che traggono vantaggio da una buona qualità dell'ambiente come agricoltura, pesca, turismo, salute pubblica, soccorsi e ricostruzione in disastri naturali. Questa analisi propone come soluzione misure economiche, legislative, tecnologiche e di educazione pubblica in grado di ridurre il consumo d'energia, di rifiuti, di risorse naturali (acqua, cibo, combustibili, metalli, ecc.) e i danni ambientali promuovendo al contempo un modello di sviluppo sostenibile attraverso l'aumento dell'efficienza energetica e di produzione che produca a sua volta una diminuzione della dipendenza dall'estero, l'abbattimento delle emissioni di gas serra, la riduzione dell'inquinamento locale e globale, compreso quello elettromagnetico, fino all'istituzione di una vera e propria economia sostenibile a scala globale e duratura servendosi prevalentemente di risorse rinnovabili (come le biomasse, l'energia eolica, l'energia solare, l'energia idraulica) e procedendo al più profondo riciclaggio di ogni tipo di scarto domestico o industriale evitando il più possibile sprechi di risorse. Si tratta dunque di un modello fortemente ottimizzato dell'attuale economia di mercato almeno nei suoi intenti originari. (da Wikipedia, s.v. Economia verde) DOCUMENTO 2 Ecco come eco-convertire un’azienda. Parola di green manager Complici la crisi e la crescente domanda di prodotti verdi, aumentano le figure dei professionisti che aiutano le imprese a passare alla produzione sostenibile e a ottenere certificazioni ambientali. Come racconta a Sky.it uno di loro, Paride Raspadori [..] Paride Raspadori, 52 anni di cui 21 passati a lavorare come pubblicitario, ha deciso di diventare green manager nel 2088. “Mi sono licenziato dal’agenzia in cui ero direttore creativo e ha cominciato a studiare da autodidatta – allora non c’erano corsi o master – per capire come indirizzare un’impresa verso una produzione più sostenibile”. Di solito il green manager comincia dalle piccole cose:”Il primo obiettivo è il contenimento dei danni dell’ambientw, la riduzione degli sprechi e dei costi. Per esempio, si convince, o si obbliga, a seconda dei casi, i dipendenti di un’azienda a usare meno carta, meno inchiostro, a stampare su entrambi i lati del foglio o a non stampare del tutto”. Insomma, prima si sponsorizzano le buone pratiche per risparmiare. Poi , si pensa a un progetto più ampio: “In alcuni casi aiuto a ottenere le certificazioni ambientali, che oggi sono un costo per un imprenditore, ma in futuro diventano un investimento. […] 21 (I.Fantigrossi, tg24.sky.it/tg24/eco_style/2011/04/28/green_manager_storia_paride_raspadori.html da DOCUMENTO 3 Roma - Dopo soli sei mesi dalla fine degli studi l'80% di studenti con una laurea in materia ambientale trova un'occupazione, di alto profilo e in buona misura coerente con la formazione realizzata. E' quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Isfol (Progetto Ambiente) relativa alle ricadute sul versante dell’occupazione della formazione ambientale. Circa il 58% degli occupati ha raggiunto l’obiettivo di far coincidere il proprio percorso di studi con le aspirazioni professionali e il lavoro svolto. Il 68% degli occupati ha trovato una collocazione rispondente al livello formativo acquisito: il 31% circa ha un lavoro nell’ambito delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, il 31,7% svolge professioni di tipo tecnico ed il 5,2% è collocato nelle posizioni di legislatore, dirigente, imprenditore. A dare maggiori garanzie di successo per quanto concerne la collocazione lavorativa sono i master ambientali di II livello con l’85% di occupati, seguono i master privati con l’83%. Cresce, inoltre, l’offerta formativa legata all'ambiente: sono più di 2mila i corsi attivati e ci sono oltre 50mila persone in formazione all'anno. I Green Jobs valorizzano il lavoro femminile: cresce infatti la percentuale della componente femminile impiegata nel settore ‘verde’, che dal 12,7% del 1993 passa al 25,5% del 2008. Migliora anche la posizione occupata: il 57,8% delle donne contro il 35,3% degli uomini ricopre posizioni di livello medio-alto di tipo impiegatizio DOCUMENTO 4 Nel nostro paese esistono aziende che usano i fanghi e scarti di lavorazione delle concerie per produrre fertilizzanti organici impiegati in agricoltura. Altr utilizzano plastiche miste, di per sé materiale difficile da recuperare, le lavano e le rafforzano grazie a sistemi innovativi, dopo di che si trasformano in materiali di ampio utilizzo sociale, quali, ad esempio, le panchine. Nel mercato enogastronomico vengono ampiamente utilizzati sacchetti e stoviglie monouso biodegradabili e soggetti a compostaggio in conformità con le norme europee. Si tratat di prodotto che nascono da risorse rinnovabili di origine agricola; grazie al loro uso diminuiscono le emissioni di gas a effetto serra, si riducono il consumo di energia e di risorse non rinnovabili e le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o di compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti. Si diffondono sempre più le imprese edilizie che hanno come obiettivo la sostenibilità ambientale degli edifici. Ciò viene realizzato attraverso la rinuncia o fonti energetiche esterne: gli immobili costruiti devono essere autosufficienti nella produzione di energia pulita attraverso pannelli solari, impianti fotovoltaici e turbine eoliche. Essi inoltre , non devono produrre emissioni nocive e devono risultare riciclabili, nel senso che i materiali utilizzati per la loro costruzione devono essere separabili tra loro, riciclabili e riutilizzabili per costruzioni successive. (M.R. Cattani, Una finestra sul mondo, classe terza, Paravia, MilanoTorino 2012) 22 DOCUMENTO 5 DOCUMENTO 6 Environment Park nasce nel 1996 per iniziativa della Regione Piemonte, della Provincia di Torino, del Comune di Torino e dell’Unione Europea e rappresenta un’esperienza originale nel panorama dei Parchi Scientifici e Tecnologici in Europa per aver saputo coniugare innovazione tecnologica ed ecoefficienza. In un territorio dove sono presenti importanti centri di produzione di conoscenza e un tessuto industriale caratterizzato da molteplici piccole e medie imprese, il ruolo di Environment Park è stimolare e raccogliere la domanda di innovazione promuovendo iniziative progettuali che coinvolgono il mondo accademico piemontese, centri di ricerca, parchi tecnologici e poli di innovazione. Environment Park è articolato in due Business Unit, rispettivamente dedicate alla gestione immobiliare del complesso e all’attività di ricerca e innovazione. La Business Unit dedicata alla ricerca si è storicamente sviluppata intorno al concetto di ecoefficienza, con un approccio tipicamente trasversale alla tematica ambientale. Se è vero che da tale approccio si sono generate attività anche estremamente settorializzate, l’esperienza ha portato con il tempo a selezionare quattro ambiti operativi: - Bioedilizia: dedicato all’attività di supporto alla progettazione a privati e istituzioni nell’ambito dell’architettura eco-compatibile; - Progetti Ambientali Integrati: rivolto ad imprese e istituzioni per offrire soluzioni innovative ed eco-efficienti basate su trasferimento tecnologico, analisi ambientali e territoriali, strumenti innovativi di gestione ambientale; - Energia: finalizzato a offrire un servizio di assistenza a imprese ed a enti pubblici nel campo delle tecnologie energetiche attraverso attività di ricerca di soluzioni gestionali, tecnologiche ed impiantistiche-innovative, studi di fattibilità tecnico-economica e test sui prodotti. Dell’Osservatorio Energia fanno parte HySyLab, centro di eccellenza e supporto alle imprese sulle tecnologie dell’idrogeno e Bioenergy Lab, laboratorio di ricerca sui sistemi di produzione di idrogeno da biomasse; - Plasma: orientato alla ricerca e al trasferimento tecnologico nell’ambito del trattamento delle superfici con nano-tecnologie eco-efficienti basate sul plasma. L’attività è svolta nel laboratorio Clean NT Lab, dotato di tre impianti per processi al plasma La Business Unit dedicata alla gestione immobiliare (property management) è accompagnata da servizi di carattere tecnologico e logistico: - Facilities come assistenza alle imprese fin dalla fase di insediamento - Allacciamento alle infrastrutture di telecomunicazione - Condizionamento e riscaldamento con energie rinnovabili 23 - Manutenzione delle aree verdi - Affitto del Centro Congressi di Environment Park per conferenze, seminari ed esposizioni TIPOLOGIA B - AMBITO STORICO-POLITICO La Resistenza italiana: significati ideologici e morali DOCUMENTI “Il primo significato di libertà che assume la scelta resistenziale è implicito nel suo essere un atto di disobbedienza. Non si trattava tanto di disobbedienza a un governo legale, perché proprio chi detenesse la legalità era in discussione, quanto di disobbedienza a chi aveva la forza di farsi obbedire. Era cioè una rivolta contro il potere dell’uomo sull’uomo, una riaffermazione del principio che il potere non deve averla vinta sulla virtù […]. La scelta dei fascisti per la Repubblica sociale […] non fu avvolta da questa luce della disobbedienza critica. «L’ho fatto perché mi è stato comandato» sarà, come è noto, il principale argomento di difesa dei fascisti e dei nazisti nei processi loro intentati dopo la guerra”. Claudio PAVONE, “La scelta”, in Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della Resistenza, Bollati Boringhieri, Torino, 1991. “Con argomenti che a volte sono paralleli e a volte si elidono reciprocamente, a sinistra e a destra si sostiene la tesi che la Resistenza non ha raggiunto i suoi obiettivi, dunque ha sostanzialmente fallito. Questo atteggiamento discende da una banalizzazione del dato di fatto semplice e forte che grazie alla Resistenza armata (oltre che agli Alleati) si sono poste in Italia le basi di una democrazia che gode di un consenso minimo che si è rivelato, nonostante tutto, consistente nella sua tenuta. Esso ha consentito una competizione politica in cui interessi e identità si confrontano e si scontrano in modo regolato, culminante nella consultazione popolare tramite voto e altre forme di partecipazione. Non è certamente la democrazia ideale ma è una democrazia reale. Sappiamo che per molti resistenti questo risultato è troppo modesto, sproporzionato alle loro aspettative rivoluzionarie e al loro stesso impegno soggettivo. In particolare, gli antifascisti di area azionista, comunista e socialista per lungo tempo non si sono rassegnati all'idea che la Resistenza abbia prodotto soltanto l'instaurazione della democrazia parlamentare «borghese» aggiungevano molti per essere espliciti o «formale» per essere più eleganti sul piano concettuale”. Gian Enrico RUSCONI, Resistenza e postfascismo, Il Mulino, Bologna, 1995. 24 Giugno 1944-43 partigiani catturati durante il grande rastrellamento nel Verbano-Ossola fucilati dai tedeschi a Fondotoce. Nel cartello: "Sono questi i liberatori d'Italia oppure sono i banditi?" “Possa il mio grido di "Viva l'Italia libera" sovrastare e smorzare il crepítio dei moschetti che mi daranno la morte; per il bene e per l'avvenire della nostra Patria e della nostra Bandiera, per le quali muoio felice! “ (Franco Balbis, anni 32 - uffìciale in Servizio Permanente Effettivo – nato a Torino. All’indomani dell’8 settembre 1943 entra nel movimento clandestino di Torino – è designato a far parte del 1° Comitato militare regionale piemontese con compiti organizzativi e di collegamento. Arrestato il 31/III/1944 da elementi della Federazione dei Fasci repubblicani di Torino – processato nei giorni 2-3 aprile [“processo di Torino”], insieme ai membri del Cmrp, dal tribunale per la difesa dello Stato – fucilato il 5/IV/1944 al Poligono nazionale del Martinetto in Torino da plotone di militi GNR) Lettere di condannati a morte della resistenza italiana, http://www.resistenzaitaliana.it/, portale ANPI) "Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione." Pietro Calamandrei, Discorso agli studenti milanesi (1955) “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. (…) L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. (…) Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già 25 pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”. A. Gramsci, Gli Indifferenti , "Il Grido del Popolo", n. 655, 11 febbraio I9I7 pubblicato su Un numero unico dei giovani, e il sommario de "La Città futura". Processato nel 1947 per crimini di Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di innocenti), Albert Kesselring, comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, fu condannato a morte. La condanna fu commutata nel carcere a vita. Ma già nel 1952, in considerazione delle sue "gravissime" condizioni di salute, egli fu messo in libertà. Tornato in patria fu accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi, di cui per altri 8 anni fu attivo sostenitore. Pochi giorni dopo il suo rientro a casa Kesselring ebbe l'impudenza di dichiarare pubblicamente che non aveva proprio nulla da rimproverarsi, ma che - anzi - gli italiani dovevano essergli grati per il suo comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero fatto bene a erigergli... un monumento. A tale affermazione rispose Piero Calamandrei, con una famosa epigrafe, dettata per una lapide "ad ignominia", collocata nell'atrio del Palazzo Comunale di Cuneo in segno di imperitura protesta per l'avvenuta scarcerazione del criminale nazista. L’epigrafe afferma: Lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretendi da noi italiani ma con che pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi Non coi sassi affumicati dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio non colla terra dei cimiteri dove i nostri compagni giovinetti riposano in serenità non colla neve inviolata delle montagne che per due inverni ti sfidarono non colla primavera di queste valli che ti videro fuggire Ma soltanto col silenzio dei torturati più duro d'ogni macigno soltanto con la roccia di questo patto giurato fra uomini liberi. che volontari si adunarono per dignità e non per odio decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo. Su queste strade se vorrai tornare ai nostri posti ci ritroverai morti e vivi collo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre RESISTENZA Tipologia B – Saggio breve o Articolo di giornale ARGOMENTO: SCIENZA NATURA UMANITÀ Documenti 1. E’ storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1939. Poteva averle benissimo prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello 26 che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di “cecità”. La “ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi”, dice. Ed è forse disposto aconsiderarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e Nagasaki. L. Sciascia, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino, 1975 2. E quando, con l’andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall’umanità. Tra voi e l’umanità si scaverà un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka risponderà un grido di dolore universale. B. Brecht, Vita di Galileo, trad. it., Einaudi, Torino, 1963 3. Per dolorosa esperienza abbiamo imparato che il pensiero razionale non è sufficiente a risolvere i problemi della nostra vita sociale. La sottile ricerca e l’attento lavoro scientifico hanno spesso avuto delle conseguenze per l’umanità, poiché hanno, sì, prodotto, da un lato, le invenzioni che hanno liberato l’uomo dalla fatica fisica estenuante, rendendone la vita più facile e più ricca; ma, dall’altra parte, hanno introdotto una grave inquietudine nella sua vita, lo hanno reso schiavo del suo mondo tecnologico e, cosa più catastrofica ancora, hanno creato i mezzi per la sua stessa distruzione in massa. In verità, una tragedia spaventosa! A. Einstein, Pensierideglianni difficili, trad. it. Boringhieri, Milano, 1965 4. Robb Non vorrà negarlo professore. (Oppenheimer ride). Ha fatto la bomba atomica in un lasso di tempo straordinariamente breve, l’ha sperimentata e alla fine l’ha laqnciata in Giappone: è così? Oppenheimer No. Robb No? Oppenheimer Il lancio della bomba atomica su Hiroshima è dipeso da una decisione politica, non mia. Robb Ma lei ha appoggiato ono, il lancio della bomba sul Giappone? Oppenheimer Cosa intende per «appoggiare»? Robb Ha aiutato a scegliere gli obiettivi, non è vero? Oppenheimer Ho fatto il mio lavoro. Abbiamo ricevuto una lista dei possibili obiettivi…[…] Noi abbiamo fatto in qualità di tecnici ciò che ci veniva chiesto. Ma non per questo siamo stati noi a decidere di lanciare la bomba. Robb Lei sapeva naturalmente che il lancio della bomba atomica sull’obbiettivo scelto da lei avrebbe ucciso migliaia di civili. Oppenheimer Non tanti quanti sono stati in realtà. Robb Quanti morti ci sono stati? Oppenheimer Settantamila. Robb In seguito a questo fatto, ha avvertito degli scrupoli di natura morale? Oppenheimer Terribili. Robb Degli scrupoli terribili? Oppenheimer Non conosco nessuno che non abbia avuto dei terribili scrupoli morali dopo il lancio della bomba. Robb Questo non le pare un poco schizofrenico? H. Kipphardt, Sul casodi J. Robert Oppenheimer, trad. it., Einaudi, Torino, 1964 27 5. La questione non è se qualcuno debba dire ai ricercatori che cosa fare o che cosa non fare, ma chi impone tali limiti e impartisce le direttive e secondo quali criteri. Per la maggioranza degli scienziati, i cui istituti di ricerca vengono direttamente o indirettamente finanziati con fondi pubblici, i controllori sono i governi, i quali, per quanto rispettino sinceramente i valori della libera ricerca, non aderiscono certo agli stessi criteri ispiratori di un Planck o di un Rutherford o di un Einstein. E. J. Hobsbawm, Il secolo breve, trad. it., BUR, Milano, 2000 6. Marino Chiunque abbia esperienza di malati che conducono un’esistenza dipendente in tutto da risorse esterne e senza speranza di ripresa, sa bene che la tecnologia utilizzata è spesso fuori dall’ordinario. Nel momento in cui un essere umano perde la capacità di alimentarsi da solo, la tecnologia gli viene in supporto con un tubicino inserito attraverso le narici, oppure chirurgicamenete nello stomaco, per fornire all’organismo le sostanze chimiche sostitutive del nutrimento. Il tutto avviene sotto controllo medico, per cui appare del tutto evidente che stiamo parlando di terapie e, in quanto tali, debbano essere nella disponibilità dell’individuo il quale può decidere se accettarle o rifiutarle. Su questo specifico aspetto le gerarchie della Chiesa cattolica appaiono irremovibili: alimentazione e idratazione non sono nella disponibilità dell’individuo che non può indicare di rifiutarle nel suo testamento biologico. Perché questo atteggiamento? Martini La legge si basa sul principio di indisponibilità della vita, che non è da considerarsi privo di eccezioni. Partendo da questo punto si potrebbe immaginare di ripensare la legge per renderla più aderente alle reali necessità degli ammalati. Ma si deve anche tenere conto delle ragioni dei molti che dubitano sulla possibilità di provvedere a tutti i casi reali che si incontrano nel momento della malattia mediante le regole precise che si scrivono in una legge. In alcuni casi la sofferenza può essere davvero insopportabile. Qui è necessaria la terapia del dolore e molta comprensione per chi, entrato in una esistenza estrema, se ne voglia liberare. C. M. Martini-I. Marino, Credere e conoscere, Einaudi, Torino, 2012 TIPOLOGIA C - TEMA STORICO I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi. TIPOLOGIA D - TEMA di ordine generale L’artista nella società moderna, tra ideale romantico del genio creatore che non deve essere costretto da nessuna legge e la logica di mercato. Chi deve o può essere l’artista di oggi? Un rivoluzionario, un giullare di corte, un cacciatore del bello al di fuori della storia o cos’altro ? In base alle tue personali riflessioni, letture, ascolti e visioni di opere filmiche, pitture, installazioni etc. , prova a riflettere sul ruolo dell’artista e la funzione dell’arte oggi nella società occidentale 28 11 TESTI DELLE SIMULAZIONI DI TERZA PROVA ENGLISH TEST CLASS 5^ E DATE NAME AND SURNAME Dickens often uses situational irony, which sometimes becomes grotesque. Can you think about some examples in Oliver Twist or David Copperfield? And can you mention the reason why he uses it? Write a ten-line paragraph. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ What are the main characteristics of the Victorian novel? Write a ten-line paragraph. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ENGLISH TEST CLASS 5^ E DATE NAME AND SURNAME Discuss Yeats’s attitude towards the Irish cause and explain how this attitude can be traced in his works. Write a paragraph. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 29 ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Write a paragraph to describe the narrator’s attitude towards the different kinds of people introduced in the passage The Chain-gang and say how this reflects Conrad’s attitude towards colonialism. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ TERZA PROVA STORIA DELL’ARTE NOME ……………………COGNOME……………………Classe…………… Analizza l’opera “La lezione di ballo” di Degas, precisando le caratteristiche della sua pittura. 30 1) Il vedutismo è un genere pittorico , che grazie anche all’avvento della camera ottica, ha un grande sviluppo durante tutto il XVIII secolo. Se ne analizzino e se ne chiariscano la scelta dei soggetti e le tecniche realizzative. ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………. Analizza l’opera “Il Bacio. Episodio della giovinezza.Costumi del XIV secolo “ di Francesco Hayez. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………… 31 Terza Prova Storia 09/11/2013 Nome………………………………………………………………………………………………….. Tipologia B: quesiti a risposta singola max10 righe 1) Quali scelte politiche di Giolitti possono rientrare nella pratica del trasformismo? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… 2) Spiega quali furono i fattori che trasformarono l’attentato di Sarajevo in un conflitto di dimensioni mondiali: ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… 3) Spiega quali diversi presupposti sulle trattative di pace contrapponevano il presidente americano Wilson a Inghilterra e Francia: ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 32 ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………… Terza Prova Letteratura latina Rispondi a ogni questione in non più di 8 righe. 1. La prosa tecnica in età giulio-claudia caratteri generali ed esempi 2. Concetto di tempo per Seneca. 33 3. Il Satyricon di Petronio: caratteristiche dell’opera. Terza Prova Scienze 1) Il granito e la riolite hanno composizione mineralogica simile, ma la loro struttura è differente. Quali informazioni ci forniscono queste caratteristiche circa il processo di formazione delle due rocce? 34 2) Come si possono spiegare le differenze in termini di densità, rapporto Si/O , colore dei silicati mafici e felsici? 3) Il processo di diagenesi è più rapido dove la sedimentazione è più intensa, oppure dove procede più lentamente? Spazio per disegni 35 Terza Prova di Filosofia 31/03/2014 Tip.B Quesiti a risposta singola- max10 righe Nome……………………………………………. 1) Chiarisci il diverso modo di intendere l’organizzazione della futura società in Comte e in Spencer: ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………. 2) Perché Nietzsche afferma che le tre categorie di fine, ordine e verità si riferiscono ad un mondo fittizio? Quale conseguenze ne trae? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… 3) Stabilisci un confronto tra l’esteta di Kierkegaard e l’oltreuomo di Nietzsche: ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………… 36 Terza Prova di Fisica Nome Classe VE 31 marzo 2014 1) Considerata una regione dello spazio in cui vi è distribuzione di magneti, definisci il vettore campo magnetico in un punto P. quali sono le caratteristiche comuni a tutti i vettori campo magnetico generati da varie geometrie di fili percorsi da corrente ( filo rettilineo, spira, solenoide)? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… 2) Dopo aver indicato le caratteristiche della forza di Lorentz, descrivi come si muove una particella carica all’interno di un campo magnetico uniforme ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… 3) Dopo aver enunciato la legge di Coulomb, confronta l’interazione gravitazionale con quella elettrica ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………… 37 11.1 RELAZIONE FINALE MATERIA E PROGRAMMA ANALITICO DI OGNI SINGOLA LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2013-14 Classe V E Prof.Giuseppe Cocco RELIGIONE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5E che partecipa all’ora di IRC è formata da allievi disponibili al dialogo fra loro e con l’insegnante. L’impegno è stato costante durante tutto il corso dell’anno a coronamento di un percorso che nei 5 anni di liceo ha visto una partecipazione e un interesse costanti nel tempo. La relazione fiduciaria ha permesso nel corso dell’anno di promuovere un confronto su temi importanti e delicati, anche molto personali, in un clima sereno, stimolante e collaborativo. Il lavoro di approfondimento e di discussione in classe si è rivelato adeguato alle caratteristiche del gruppo classe e stimolante per tutti. La metodologia didattica proposta ha favorito una partecipazione attiva degli studenti e l’approccio interdisciplinare ha permesso di articolare un discorso continuamente aperto al confronto con le discipline umanistiche studiate dai ragazzi. Il gruppo classe, pur essendo composto da 10 studenti su 17, si è sempre dimostrato coeso e unito, esprimendo solidarietà e attenzione alle problematiche della classe e favorire la costruzione di un clima positivo e sereno. Al termine di 5 anni di lavoro insieme, mi pare opportuno segnalare che il profilo della preparazione degli allievi risulta essere molto buono. 38 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2013-14 Classe V E Prof.ssa Marisa Bello ITALIANO - LATINO PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe ha lavorato con interesse e impegno durante l’intero anno scolastico, ha mostrato capacità di interazione, pur con diversi livelli di motivazione, negli approfondimenti e nelle letture di ambito umanistico-letterario. La continuità didattica nel corso del triennio ha consentito di verificare che complessivamente gli studenti sono migliorati sul piano della responsabilità, dell’autonomia e della competenza disciplinare. La classe si presenta costituita da due fasce di livello: un gruppo di allievi, corrispondente a più della metà della classe, è caratterizzato da particolare vivacità intellettuale e da notevole capacità critica, pertanto presenta un livello di profitto buono con alcune punte di eccellenza; il resto della classe ha mostrato netti miglioramenti e un discreto livello di competenza disciplinare, anche se viene registrata maggiore discontinuità di profitto rispetto al primo gruppo, in particolare alcune persone hanno lavorato con superficialità soprattutto all’inizio dell’anno. L’inserimento nel corso del triennio di più allievi provenienti da altre scuole ha consentito occasioni di confronto e stimoli. Molto significativa è stata la partecipazione alle attività di tutoraggio e di insegnamento cooperativo messe in atto dagli studenti nell’inserimento didattico dei nuovi arrivati o di coloro che per un certo periodo registravano difficoltà o battute d’arresto. In generale comunque la partecipazione al dialogo educativo e il senso di responsabilità hanno reso il clima sereno. La pianificazione del lavoro didattico e delle verifiche si è svolta in modo regolare. La classe ha risposto bene anche alle iniziative extracurricolari mettendo in luce capacità di lavoro autonomo, serietà e interesse. Attività extracurricolari : Partecipazione al concorso indetto dalla giunta regionale del Piemonte “Diventiamo cittadini europei”. Nel presente anno scolastico oltre agli elaborati scritti sono stati presentati due video. Nelle due scorse edizioni del concorso sono risultati tra i vincitori alcuni allievi della classe. Partecipazione al certamen latinum interno del liceo Gobetti. Quest’anno e nelle edizioni passate alcuni allievi si sono qualificati ai primi posti e hanno partecipato a certamina esterni. Alcuni allievi hanno assistito in orario serale ad alcuni spettacoli del cartellone del Teatro Stabile di Torino. 39 METODO DIDATTICO Il metodo didattico è consistito in prevalenza nella lezione frontale dialogata, spesso intervallata da relazioni degli allievi. Sono stati svolti lavori di gruppo e lavori individuali di approfondimento sull’analisi e l’interpretazione di testi poetici e letterari che, in forma di relazione alla classe, hanno costituito parte integrante del programma. VERIFICHE Le valutazioni sono state predisposte in maniera regolare prevedendo verifiche in forma orale e scritta come attività di chiusura per ogni unità didattica. Le verifiche scritte sono state spesso predisposte come momento didattico di esercitazione alla sintesi. Le verifiche orali sono state impostate su ampie parti del programma in modo da consentire una visione generale del periodo preso in considerazione; la lettura e l’analisi degli autori è stato considerato il momento più qualificante delle verifiche, mentre relativamente poco spazio è stato dato agli aspetti mnemonico-nozionistici. Torino, 15.5.2014 40 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2013-14 Classe V E Prof.ssa Gabriella Zucco INGLESE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5^E è composta da 17 studenti, di cui solo una piccola parte si è distinta per l’eccellente abilità nella produzione scritta relativa ad argomenti di carattere letterario e nell’esp osizione orale che comprendeva altresì argomenti di carattere generale. Sebbene le lezioni siano cominciate quasi con un mese di ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico, non si sono riscontrate particolari difficoltà di apprendimento ed è stato p ossibile portare a termine il programma didattico. All’inizio la classe aveva dimostrato un’apprezzabile capacità di concentrazione e un’attenzione costante durante le lezioni frontali, due prerogative che, purtroppo, sono andate scemando per un gruppo esi guo di studenti che in più occasioni ha dimostrato una certa insofferenza durante le spiegazioni. Questi ultimi, infatti, non hanno saputo sfruttare a pieno il tempo dedicato al lavoro sull’analisi dei testi. Di conseguenza, il loro rendimento è risultato appena sufficiente dato anche lo scarso impegno nel lavoro assegnato come compito a casa. Altri studenti hanno invece migliorato notevolmente sia l’espressione scritta sia quella orale mantenendo, per quanto possibile, un costante esercizio attraverso un’attiva partecipazione in classe. 41 Metodologia: Le lezioni svolte sono state principalmente lezioni frontali. Durante il primo quadrimestre alcune lezioni sono state tenute in compresenza dal conversatore di lingua inglese Mr. Nicholas Woelfe che ha fatto esercitato gli studenti nell’esposizione orale su argomenti di attualità e cultura generale. Si è fatto dunque un ripasso dei tempi verbali, delle espressioni idiomatiche e dei verbi fraseologici. Per quanto riguarda la letteratura, si è dato molto spazio all’analisi dei testi, in parte letti in classe in parte assegnati a casa, si sono svolti gli esercizi relativi ai brani analizzati e si è discusso molto sulle scelte linguistiche e di contenuto degli autori. Allo stesso tempo ci si è soffermati sempre sulle tematiche storiche e condizioni sociali legate ai periodi in cui gli autori hanno vissuto. 42 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2013-14 Classe V E Prof.ssa Gabriella Longo STORIA FILOSOFIA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da 17 allievi che hanno dimostrato interesse e partecipazione alle lezioni. Sicuramente il numero contenuto ha costituito una condizione favorevole all’instaurarsi di un clima disteso di lavoro anche se permangono, in alcuni allievi, difficoltà ad organizzare in modo serio i tempi dello studio e l’impegno per l’approfondimento dei contenuti risulta essere limitato. Nel quadro generale, alcune studentesse hanno assunto un ruolo più attivo nella partecipazione alle lezioni rispetto allo scorso anno scolastico dimostrando di aver acquisito maggior sicurezza nelle proprie capacità. Le incertezze maggiori sono riscontrate nelle prove scritte anche a causa di imprecisioni espositive e concettuali. Si è distinto un ristretto gruppo di allievi per autonomia di lavoro, piacere per l’acquisizione dei risvolti culturali delle due discipline e capacità di rielaborazione critica dei contenuti appresi. Obiettivi didattici di Storia Conoscenze: a) competenze generali di inquadramento e ricostruzione dei fatti storici, espresse nel linguaggio specifico b) comprensione dei diversi piani dello sviluppo storico c) conoscenza di alcune interpretazioni storiografiche Competenze e capacità: compiere le seguenti operazioni d) Capacità di cogliere e sintetizzare gli aspetti significativi all’interno di un percorso narrativo (manuale, documenti, monografie) e) Acquisizione del linguaggio specifico degli studi storici f) Precisione cronologica negli eventi fondamentali g) Sviluppo del senso storico con il riconoscimento della complessità del reale storico e perciò del necessario pluralismo insito nel discorso storiografico 43 h) Capacità di evidenziare entrambi i poli della cultura: quello spirituale e quello materiale, nella loro specificità e nella loro integrazione i) Comprendere i principi ispiratori del libro di testo j) Autonomia nel ricavare da una lettura informazioni utili k) Capacità di sintesi che implichi un lavoro di raggruppamento di fatti sparsi in capitoli o paragrafi diversi al fine di evitare una passiva narrazione secondo la successione delle pagine del testo l) Si terrà, inoltre, in debita considerazione lo sforzo di perfezionare le proprie conoscenze Criteri di valutazione di Storia E’ stata utilizzata per le verifiche orali la griglia di valutazione esplicitata alle classi. La griglia si è rivelata un efficace strumento di valutazione perché chiara nelle voci indicate ed equilibrata nelle richieste e,inoltre, abitua l’allievo all’autovalutazione. Obiettivi metodologici e relazionali: - Saper dare un apporto costruttivo in ambito di discussione libera o guidata all’ apprendimento Obiettivi didattici di Filosofia Conoscenze: a) possesso del linguaggio idoneo ad esprimere i concetti filosofici b) acquisizione dei contenuti ampia quanto richiesto dalla problematica in oggetto e dal suo posto all’interno del programma Competenze e capacità: compiere le seguenti operazioni c) definire e comprendere termini e concetti d) individuare i problemi centrali affrontati dai filosofi e) ricostruire la strategia argomentativa e rintracciarne gli scopi f) saper valutare la qualità di un’argomentazione sulla base della sua coerenza interna g) saper distinguere le tesi argomentate e documentate da quelle solo enunciate h) saper ricondurre le tesi individuate in un testo o brano al pensiero complessivo dell’autore i) saper operare collegamenti interni alla disciplina e con il contesto storico e culturale j) saper, dati due testi di argomento affine,individuarne analogie e differenze k) saper discutere criticamente e autonomamente di temi e problemi significativi del pensiero filosofico l) Si terrà, inoltre, in debita considerazione l’impegno a perfezionare le proprie conoscenze. 44 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2013-14 Classe V E Prof.Serafino Puccio MATEMATICA E FISICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Insegno matematica e fisica nella classe dallo scorso anno scolastico. La discontinuità didattica nel corso dei cinque anni ha richiesto alla maggior parte degli allievi tempi di adattamento significativi e un impegno notevole per far fronte alle difficoltà derivanti da metodologie diverse. Per quanto riguarda il profitto la classe risulta molto eterogenea. Un primo gruppo è costituito da alcuni studenti che hanno maturato capacità critiche e di rielaborazione personale e, grazie anche ad un impegno costante e ad una partecipazione proficua, hanno ottenuto risultati soddisfacenti. Un secondo gruppo di ragazzi, pur impegnandosi in modo adeguato e dimostrando un discreto interesse per le attività proposte, è riuscito, con uno studio assiduo ma talvolta mnemonico, a superare solo in parte le difficoltà incontrate, soprattutto nella rielaborazione critica degli argomenti proposti, raggiungendo una preparazione complessivamente sufficiente. Infine un certo numero di allievi, presentando una condizione di partenza debole, non supportata da un impegno adeguato, non raggiunge ancora la sufficienza. Da un punto di vista disciplinare, la partecipazione al dialogo educativo non è stata continua e proficua per tutti gli allievi. Un gruppo di studenti ha evidenziato un interesse non costante e difficoltà di concentrazione, dimostrando di non aver raggiunto una adeguata maturità e consapevolezza delle richieste didatticodisciplinari. Il programma è stato svolto regolarmente sia in matematica sia in fisica; si è cercato in momenti diversi dell’anno di ritornare anche su argomenti di matematica affrontati negli anni precedenti, al fine di collegare tra di loro il più possibile le varie parti di programma. Nel corso dell'anno sono stati attivati degli interventi di recupero e di approfondimento pomeridiani, inoltre parte delle ore curricolari di Fisica sono state dedicate a Matematica 45 Per quanto riguarda il programma di fisica, si è curato sia l’aspetto teorico sia l’aspetto applicativo degli argomenti trattati e si è cercato di concretizzare il più possibile il contenuto teorico attraverso l’esecuzione di esperienze di laboratorio. Fra le attività proposte è stata organizzata nel mese di marzo una conferenza sul “Modello standard” e sugli “Acceleratori di particelle” tenuta dalla dott.ssa Roberta Arnaldi dell’INFN. Segnalo in particolare l’allievo Daniele Veronese che, nel corso del triennio, si è sempre distinto alle Olimpiadi di Fisica e Matematica, ricoprendo anche un ruolo determinante nella squadra d'istituto alla Festa della Matematica. 46 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2013-14 Classe V E Prof. Matteo Sturani e Prof.ssa Valentina Sacco SCIENZE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE Frequenza, interesse, impegno. La classe ha mostrato nel corso dell’anno un comportamento sempre corretto, così come, se opportunamente sollecitata, un impegno ed un interesse adeguati al raggiungimento degli obiettivi previsti. Partecipazione al dialogo educativo Sebbene in principio d’anno non siano mancati alcuni momenti di stanchezza generale, posso dire che il gruppo ha sempre collaborato attivamente alla riuscita delle lezioni. Un discorso a parte merita la fase di preparazione e successivamente di attuazione del viaggio scientifico all’isola di Marettimo dove tutti hanno contribuito in modo esemplare alla riuscita del progetto. Andamento/rendimento medio Salvo rare eccezioni, la maggior parte degli allievi ha raggiunto gli obiettivi minimi di apprendimento, previsti dal piano di lavoro, con un livello medio di prestazioni discreto. Alcuni studenti si distinguono per aver raggiunto un livello di eccellenza. CONTENUTI: Si veda il programma allegato . Nello svolgimento del programma ho cercato il più possibile di focalizzare l’attenzione sui processi e sulle modalità di attuazione dei medesimi piuttosto che sui loro prodotti. Sismicità e vulcanesimo, per fare un esempio, sono stati trattati come fenomeni correlati alla dinamica litosferica piuttosto che in modo analitico-descrittivo. La trattazione dei processi litogenetici è stata accompagnata da ampia attività di laboratorio con l’esame de campioni della collezione petrografica dell’istituto col fine specifico di insegnare agli allievi non tanto una sequela di termini ma un modo di “osservare” la natura. Infine lo studio della dinamica litosferica è stato affrontato in chiave storica perché gli allievi potessero, anche in campo geologico, comprendere come la scienza non costruisca verità definitive ma solo modelli interpretativi suscettibili di continue revisioni e miglioramenti . 47 METODOLOGIE DIDATTICHE Esposizione dialogica. Intendo con tale espressione una lezione frontale in cui faccio lezione in piedi rivolgendomi a tutti gli alunni, ed in cui cerco di alternare il più possibile i momenti espositivi con altri in cui invito gli alunni alla costruzione del dialogo educativo, chiedendo loro di fare esempi, invitandoli a fare piccole discussioni che aiutino ad eliminare alcune preconcezioni. Disegno Gli alunni sono invitati a corredare il loro quaderno con i disegni che vengono fatti alla lavagna con gessi a colori, così come di ciò che osservano durante l'attività di laboratorio e di campo. Ciò oltre ad essere strumento fondamentale nell'apprendimento delle scienze della Terra può avere alcuni vantaggi: l'alunno vedendo il proprio quaderno arricchirsi nel tempo di illustrazioni è maggiormente stimolato ad avere cura nel prendere e risistemare gli appunti. Molti disegni corrispondono a modelli interpretativi, eseguirli direttamente stimola a ragionare per modelli (obiettivo didattico disciplinare di tutto il curricolo). Attività pratica in laboratorio e sul campo: 1)Esercitazioni in laboratorio: riconoscimento di campioni di minerali e rocce. 2)Uscita in città : ”L’uso dei materiali litici a scopo architettonico e ornamentale nel centro storico di Torino” 3)Viaggio d’istruzione a Marettimo a carattere scientifico-geologico: Osservando le isole Egadi dalle cime dei rilievi della Sicilia occidentale si nota un certo allineamento tra il Monte Cofano, il monte Erice e le isole di Levanzo e Marettimo. Basterebbe che il livello del mare si abbassasse di un centinaio di metri per riconoscere in un unica catena le isole e i due monti siciliani. Marettimo divenne isola circa 600.000 anni fa mentre Levanzo e Favignana lo divennero molto dopo, nel 6.000 a.C. Marettimo è un'isola calcarea la cui vetta più alta è il Monte Falcone, m686 slm.. E' l'unica delle Egadi ad avere sorgenti. Ospita cinque endemismi botanici, rigogliosa flora rupestre e gariga. Programma : 20 marzo 2014 arrivo all'aeroporto Trapani-Birgi alle ore 14,30 e partenza in pullman riservato per il porto di Trapani. Traversata in aliscafo per Marettimo, ore 16,05 arrivo alle 17,15. Sistemazione in strutture ricettive, cena e pernottamento. 21 marzo Ore 6.00 partenza dal porticciolo di Marettimo con i pescatori e osservazione dlla fauna presa nei tremagli; ore 10 escursione a Monte Falcone, m 680 di dislivello. Flora rupestre, flora endemica, panorama e possibilità di osservare i mufloni. Osservazioni in quota dei fenomeni carsici sulle bancate calcaree. Rientro a Marettimo, cena e pernottamento. 22 marzo Ore 6.00 partenza dal porticciolo di Marettimo con i pescatori e osservazione dlla fauna presa nei tremagl; i ore 10 passeggiata a Punta Troia. Osservazioni geomorfologiche e geologiche sui bellissimi affioramenti che si affacciano sulla baia a ovest della punta. Rientro a Marettimo, cena e pernottamento. 23 marzo ore 8.00 escursione a punta Bassana,.. Rientro a Marettimo per le 17, cena e pernottamento. 48 24 marzo ore 6.30 aliscafo per Trapani, pullman riservato per Erice, visita guidata,quindi trasferimento a Segesta e sua visita guidata. Verso le 16 visita alle saline di Trapani: osservazione della colonia di fenicotteri. Trasferimento all'aeroporto di Trapani-Birgi. Volo per Torino alle ore 18.55. STRUMENTI: lavagna, gessi colorati, lavagna luminosa, laboratorio informatico, campioni di minerali, rocce, fossili , carte geografiche, topografiche, geologiche. VALUTAZIONE TIPO DIAGNOSTICA FORMATIVA SOMMATIVA RECUPERO TEMPI FINALITÀ’ - inizio anno Informazione e indagine su: - prima di ogni -livello della classe modulo -prerequisiti -al termine di ogni Individuazione e controllo di : modulo - misconcetti - meccanismi di errore - acquisizione delle conoscenze - uso corretto del lessico specifico - al termine di ogni Individuazione e controllo di: modulo - conoscenze specifiche - comprensione dei concetti - applicazione e rielaborazione dei concetti - relazione tra i concetti - capacità di organizzare le proprie conoscenze - dopo una assenza idem o una sommativa insufficiente Griglia di valutazione LIVELLO BUONO/ECCELLENTE (8-10) DISCRETO (6.5-7.5) STRUMENTI - brain storming - brevi domande alla classe - brevi domande a tutta la classe - simulazioni di prove sommative - test semistrutturati - interrogazioni orali - - interrogazioni orali COMPETENZE - analizza concetti, teorie, procedure, ricavandone sintesi adeguate; - coglie il significato complessivo (anche implicito) di un testo e le relazioni con il contesto - utilizza un linguaggio ricco ed efficace, selezionando il lessico specifico più adeguato - risolve esercizi applicando le conoscenze acquisite con integrazioni personali; - le conoscenze acquisite vengono applicate anche in situazioni nuove e complesse; - approfondisce e rielabora in modo autonomo le conoscenze - conosce ed analizza i contenuti della disciplina - individua tutti i nuclei concettuali di un testo - si esprime con proprietà e logica. utilizzando efficacemente il lessico specifico - risolve correttamente esercizi e problemi 49 SUFFICIENTE (5.5-6) INSUFFICIENTE (4.5-5) GRAVEMENTE INSUFFICIENTE (4 o meno di 4) - sa esporre i contenuti essenziali della disciplina; - spiega adeguatamente concetti e teorie - si esprime in modo semplice ma corretto - sa risolvere esercizi, pur se guidato o limitatamente a situazioni semplici - tende ad uno studio mnemonico che impedisce una corretta applicazione delle conoscenze - ha conoscenze lacunose e/o superficiali che non consentono di giungere ad una comprensione dei nuclei disciplinari -usa un linguaggio impreciso non organizzato - non è in grado di risolvere esercizi di normale difficoltà- ha conoscenze frammentarie o nulle, non coordinate - si esprime senza logica o in modo approssimato - non è in grado di risolvere esercizi di minima difficoltà, neanche aiutato; - non sa utilizzare gli strumenti offerti Testo adottato : A.Bosellini, "Le Scienze della Terra e l’Universo intorno a noi”, Zanichelli editore. 50 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2013-14 Classe V E Prof.ssa Rossana DiMaio STORIA DELL’ARTE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe formata da 17 allievi di cui 7 maschi e 10 femmine, ha dimostrato di essere globalmente interessata alla studio della storia dell'arte , ma spesso è venuto a mancare uno studio costante da parte di un gruppo di allievi, con relative azioni di disturbo delle lezioni. Con il passare degli anni, queste caratteristiche sono rimaste pressochè invariate, nonostante gli innumerevoli stimoli culturali, quali gite e mostre di arte. Con nuovi inserimenti di studentesse, la situazione è lievemente migliorata, in quanto la componente maschile è diminuita. In quest'ultimo anno, a settembre la situazione sembrava piuttosto seria. Gli studenti non si rendevano conto che l'atteggiamento tenuto non si confaceva ad una classe di allievi maturandi, dimostrando poca maturità, serietà di studio e impegno. In questa parte dell'anno invece, sembrano essersi responsabilizzati, seguono con interesse maggiore e buon profitto. Si sono dimostrati entusiasti e partecipativi durante la visita del Museo del'900 a Milano e vorrebbero ancora visitare luoghi artistici e mostre interessanti. E' stata accettata con interesse la proposta di iscrizione al F.A.I. ,allo scopo di continuare a nutrire attenzione e salvaguardia del patrimonio artistico e paesaggistico culturale italiano. Mi auguro che questo sia un'ulteriore stimolo e intento da perseguire, nel prosieguo dei loro studi universitari. Prof.ssa Di Maio Rossana 51 Metodologia: Le lezioni sono state condotte in modo frontale, alternando spiegazioni da parte del docente e analisi di opere d'arte dei rispettivi autori, o correnti artistiche e movimenti, prese dal libro di testo adottato. Alcune volte ci si è avvalsi dell'aiuto della L.I.M. , per riconoscere opere o vedere altri dipinti , non presenti nel libro di testo ed avere in questo modo una panoramica più completa delle produzioni artistiche. Gli studenti hanno anche risposto a quesiti utilizzando test multimediali. Le verifiche orali sono state programmate con gli studenti, che turnavano a gruppi di 4 o 5 alla volta. Spesso sono state somministrate verifiche scritte con tipologia b di terza prova o con risposte multiple. Prof.ssa Rossana Di Maio 52 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO RELAZIONE FINALE Anno scolastico 2013-14 Classe V E Prof.Costantino Garbarino EDUCAZIONE FISICA PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe quinta E ha partecipato con interesse e impegno alle attività proposte in questo anno e nel triennio in generale, il loro atteggiamento è sempre stato corretto e collaborativo. I ragazzi hanno ottenuto mediamente risultati soddisfacenti nelle attività individuali ma soprattutto nelle attività di squadra dove si è evidenziata la loro capacità di elaborare strategie di gioco efficaci. Alcuni ragazzi hanno raggiunto un livello di eccellenza sia per le doti tecniche che per l'impegno dimostrato. Anche in questo anno parecchi studenti hanno fatto parte delle rappresentative di istituto che hanno partecipato ai Giochi Sportivi Studenteschi. TOTINO 15-5-2014 53 11.1 PROGRAMMA ANALITICO DI OGNI DISCIPLINA LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO Programma di religione della classe V° E Anno scolastico 2013/14 La critica alla religione tra la fine dell’800 ed il 900 (presentazione e analisi di alcuni testi): la critica di Ludwigh Feuerbach, di Karl Marx, di Sigmund Freud, e di Friedrich Nietzsche. La psicologia della religione oggi: nuove prospettive di lavoro e di studio. Il concetto di rappresentazione di Dio. Il pensiero e la riflessione ebraica sulla Shoa: presentazione del testo di Hans Jonas “Dire Dio dopo Auschwitz”. Il pensiero cristiano sui totalitarismi. Presentazione del testo “Resistenza e resa” di Dietrich Bonhoeffer: l’uomo moderno davanti alla religione e di fronte all’ipotesi Dio. Presentazione del testo “Dal nulla al Mistero Assoluto” di Bernhard Welte, un itinerario verso Dio. L’uomo contemporaneo di fronte alla problematica e al mistero del male. Tematiche relative alle religioni contemporanee e al processo di secolarizzazione in Europa: pluralismo religioso, libertà di religione e laicità. Cenni su tematiche relative al sul dialogo euro mediterraneo: culture, immigrazione, diritti umani, democrazia, religioni. Cenni di storia del cristianesimo del 900. Il movimento ecumenico, i rapporti tra la chiesa e lo stato italiano, cenni sul pensiero sociale della chiesa, introduzione al Concilio Ecumenico Vaticano II. Il movimento dei preti operai e la figura di don Milani. Il movimento ecumenico nel ‘900. Teologie contemporanee. La teologia delle religioni e alcuni cenni sulla teologia della liberazione in America Latina, sulla teologia nera africana. Visione del film “Salvador”. I martiri latinoamericani, la Chiesa durante il periodo delle dittature in America Latina. La figura di Monsignor Romero. Libro testo: Bibiani Cocchi “Per il mondo che vogliamo”(cod. 978-88-05-06030-6 SEI) L’insegnante Giuseppe Cocco Torino 8 maggio 2014 Gli studenti 54 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO Anno scolastico 2013-2014 Prof.ssa MARISA BELLO Classe V E ITALIANO Manuali in uso: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, La letteratura, Paravia, 2007, volume 4 L’età napoleonica e il Romanticismo volume 5 La Scapigliatura, il Verismo e il Decadentismo volume 6 Il primo Novecento e il periodo tra le due guerre volume 7 Dal dopoguerra ai giorni nostri. Dante Alighieri, La Divina Commedia, Paradiso, qualunque edizione purché integrale. Modalità di svolgimento del programma Inquadramento storico, caratteri peculiari della corrente letteraria e/o dell’autore, analisi dei testi. È stata prevista una scelta di testi di autori significativi che rientrano nel canone tradizionale; i testi sono stati analizzati sul piano della forma e dei contenuti, cercando di sottolineare le particolarità letterarie specifiche dell’autore e le eventuali continuità e/o discontinuità con eventi culturali e letterari coevi. La biografia degli autori è stata trattata a cenni. Modalità di svolgimento delle verifiche Le verifiche orali sono state svolte partendo dall’analisi del testo, anche in forma di relazione su autori scelti dagli allievi. Le verifiche scritte si sono basate principalmente sulle tipologie previste dall’esame di Stato, ma anche su relazioni di approfondimento. Volume 4 L’età napoleonica e il Romanticismo L’età napoleonica Neoclassicismo e Preromanticismo in Europa e in Italia (p.4-17) Johann Wolfgang Goethe Lettura integrale de I dolori del giovane Werther Ugo Foscolo Cenni biografici, la cultura e le idee (p. 94-98) da Le ultime lettere di Jacopo Ortis T1, T2, T3, T4 (p.99-113) da Sonetti : T7 Alla sera (p.129), T 8 In morte del fratello Giovanni (p.131), T9 A Zacinto (p. 134) Lettura antologica Dei Sepolcri (p.141-156) vv.1-40/ 97-129/ 151-212/ 226-234/ 279-295 55 L’età del Romanticismo Lo scenario: aspetti generali del Romanticismo europeo (p.188-197), Le istituzioni culturali (p.202-204), Gli intellettuali: fisionomia e ruolo sociale (p.204-207), Il pubblico (p.207-209), Lingua letteraria e lingua d’uso comune (p.209-211). Il movimento romantico in Italia: Madame de Stael, Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni, T5 (p.232); Giovanni Berchet, Lettera semiseria, T7 (p.236-8) La poesia in Italia: Giovanni Berchet, Il giuramento di Pontida T5 (p.267) La poesia dialettale: Giuseppe Belli, Er giorno der giudizzio T8 (p.278) Il romanzo nell’età romantica in Europa Il romanzo storico (p.284-5), Il romanzo realistico (p.285-6). Temi: L’eroe romantico (p.326-7), Il lato oscuro della realtà (p.342-3). Cenni alla letteratura straniera in relazione con il programma di inglese: Keats, Shelley, Poe. Alessandro Manzoni Cenni biografici (p.392-6) Dall’Epistolario, La funzione della letteratura T 1 (p.400) Dalla Lettre a M. Chauvet : Il romanzesco e il reale T2 (p.402-4.), Storia e invenzione poetica T3 (p.405-6) Dalla Lettera sul Romanticismo a Cesare D’Azeglio: L’utile, il vero, l’interessante T4 (p.406-408). I Promessi Sposi e il romanzo storico (p.444) ; L’ideale manzoniano di società (p.445); L’intreccio del romanzo e la formazione di Renzo e Lucia (p.446); Il sugo della storia (p.447); La concezione manzoniana della Provvidenza (p.448); Il problema della lingua (p.451) La lettura integrale dell’opera è avvenuta in seconda liceo (programma comune dipartimento); quest’anno gli allievi hanno esaminato le principali tematiche del romanzo relazionando in seguito alla classe (i protagonisti, il sistema dei personaggi, il popolo come personaggio, le figure religiose, la Provvidenza, la peste, la Giustizia, città e campagna). Giacomo Leopardi Cenni biografici (p.510-4) Il pensiero (p.515-7) La poetica del vago e indefinito (p. 517-9) dallo Zibaldone: La teoria del piacere T1a p.519, Il vago e l’indefinito T1b p.521, Indefinito e infinito T1d p.523, Il vero è brutto T1e p.524, Indefinito e poesia T1l p.526, La rimembranza T1o p.527 dai Canti: L’infinito T2 (p.538), A Silvia T6 ( p.555), Il sabato del villaggio T9 (p.571), La ginestra T14 (p.591) lettura antologica vv.1-156 e vv.289-317. dalle Operette Morali: Dialogo della Natura e di un Islandese T15 (p.611-sgg), Dialogo di Plotino e Porfirio (fotocopia). Volume 5 La Scapigliatura, il Verismo e il Decadentismo L’età post-unitaria Lo scenario: storia, società, cultura, idee (p. 4-17) 56 Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano Il Naturalismo francese (p. 60-2) Emile Zola (pagg. 75 e 76), con la Prefazione di Il romanzo sperimentale, T3 (p. 77-9) La condizione femminile nell’età borghese Gustave Flubert, Madame Bovary (lettura integrale e/o visione del film Chabrol) Henrik Ibsen, da Casa di bambola T3 La presa di coscienza di una donna (p.137-sgg) Sibilla Aleramo, da Una donna T4 Il rifiuto del ruolo tradizionale (p.144-sgg) Giovanni Verga Cenni biografici (pagg. 190-2). Poetica e tecnica narrativa del Verga verista (pagg. 196-8). Prefazione al racconto L’amante di Gramigna T3 Impersonalità e regressione (p.199120) Da una lettera a Capuana T4 L’eclisse dell’autore e la regressione nel mondo rappresentato (p.201-204) L’ideologia verghiana (p. 205-6). Il verismo di Verga e il naturalismo zoliano (p. 207-8). Da Vita dei campi T5 Fantasticheria (p. 212-215), T6 Rosso Malpelo (p. 217-25), T7 La lupa (p. 229-231). Il ciclo dei Vinti (pagg. 232-3): caratteri generali del progetto Prefazione da I Malavoglia T8 I vinti e la fiumana del progresso (p.233-234). I Malavoglia lettura integrale dell’opera Dalle Novelle rusticane: T14 La roba (p. 275-8) Il Decadentismo Lo scenario: cultura, idee, origine del termine, linguaggio, temi e miti, ruolo dell’intellettuale, geografia, relazioni con il cinema (p. 312-325). Il simbolismo francese (cenni) (p.369-370) Charles Baudelaire, Lettura di T1 Corrispondenze (p.340), T2 L’albatro (pagg. 342-3). Il romanzo decadente in Europa (p.392-393) Joris-Karl Huysmans, da Controcorrente T1 (p.394-sgg) lettura di alcuni passi del brano Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray, cenni all’opera con rimando al programma di inglese Gabriele D’Annunzio Cenni biografici (p. 426-430) Da Il piacere, T1 (p. 434-35) ; T2 (p.436-438) Dalle Laudi (p. 462-5): T7 La sera fiesolana (pagg. 470-1), T9 La pioggia nel pineto (p.477) Giovanni Pascoli Cenni biografici (p. 510-17) La poetica del fanciullino (p. 516) I temi e i miti della poesia pascoliana (p. 531-33) Le soluzioni formali (p. 534-8) Da Racconti, Il ceppo (fotocopia) Da Myricae: T3 Arano (p.543), T4 X Agosto (p. 544-5) Dai Poemetti: T9 Digitale purpurea (p.562-64) 57 Da I canti di Castelvecchio: T14 Il gelsomino notturno (p. 587-8) Volume 6 Il primo Novecento e il periodo tra le due guerre Il primo Novecento La stagione delle avanguardie I futuristi (pagg. 19-20). Filippo Tommaso Marinetti lettura di: Manifesto del Futurismo T1 (p. 24-5), Manifesto tecnico della letteratura futurista T2 (p.26), Bombardamento T3 (p. 30) La lirica del primo Novecento in Italia Guido Gozzano (p. 70-2) : La signorina Felicita ovvero la felicità T2 [vv. 1-120 / 181-240 / 290fine ] (p. 72-81). Italo Svevo Cenni biografici (p. 118-126) L’inetto e i suoi antagonisti (pagg. 129-130). L’impostazione narrativa (p. 130). La coscienza di Zeno (pagg. 156-61) con i testi : T5, T6, T8, T9 (pagg. 162-192). Luigi Pirandello Cenni biografici (p. 226-36). La visione del mondo (p. 231-235). L’umorismo (p. 235-6) e lettura da L’umorismo, Un’arte che scompone il reale T1 (solo pag. 237). I romanzi: lettura integrale de Il fu Mattia Pascal Il teatro: lettura integrale di Così è se vi pare Tra le due guerre L’Ermetismo (p. 522-5). Salvatore Quasimodo Cenni biografici (p. 525-6). Lettura di: Ed è subito sera T1 (p. 526), Alle fronde dei salici T3 (p. 529-30). Umberto Saba Cenni biografici (p. 542-5). Il Canzoniere: fondamenti della poetica, i temi principali, le caratteristiche formali (pagg. 54752); lettura di: La capra T2 (p. 557), Trieste T3 (p. 559), Città vecchia T4 (pag. 561), Amai T9 (p.568), Ulisse T10 (pag. 570), Tubercolosi, cancro, fascismo T11 (p.576). Giuseppe Ungaretti Cenni biografici (p. 590-3). L’allegria : fondamenti della poetica, i temi principali, le caratteristiche formali (pagg. 594-6); lettura di: In memoria T2 (p. 599-600), Veglia T4 (p. 602-3), I fiumi T5 (p. 604-5), San Martino del Carso T6 (p. 608), Mattina T8 (p. 611), Soldati T10 (p. 613). Da Il dolore e le ultime raccolte lettura di : Non gridate più T16 (p. 631). 58 Eugenio Montale Cenni biografici (p. 640-3). Fondamenti della poetica, i temi principali, le caratteristiche formali (p.644-648). Lettura di : Non chiederci la parola T2 (p. 653), Meriggiare pallido e assorto T3 (p.655), Spesso il male di vivere ho incontrato T4 (p. 657), La casa dei doganieri T12 (p. 679-80), Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale (in fotocopia, da Satura, sezione Xenia II). Volume 7 Dal dopoguerra ai giorni nostri Lo scenario: Il pubblico. I giornali. La televisione. Le tecnologie informatiche. La scuola e l’università (p. 16-24). La lingua dell’uso comune. Italiano standardizzato e italiani regionali (p. 32-35). Beppe Fenoglio (p. 110-111) ; appunti delle lezioni sulla biografia. Lettura integrale dell’opera La malora Primo Levi : cenni biografici (appunti delle lezioni) Lettura integrale di almeno un’opera a scelta fra le seguenti: Se questo è un uomo, Il sistema periodico, I sommersi e i salvati, Storie naturali. Cesare Pavese: Cenni biografici (p. 452-5) Lettura integrale dell’opera Paesi tuoi Pier Paolo Pasolini: cenni biografici (p. 566-8); letture: La libertà stilistica T1 (p.568) / Degradazione e innocenza del popolo T3 (p. 576 e sgg.) Cenni al cinema di Pasolini. (appunti delle lezioni) Italo Calvino: cenni biografici (p. 600-601). Lettura integrale di un’opera a scelta fra le seguenti: Il sentiero dei nidi di ragno, Il barone rampante. Dante Alighieri, Commedia, Paradiso: canto I, III, VI, VIII, XI, XII, XV, XVIII. Torino 15/5/2014 59 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” - TORINO LATINO Anno scolastico 2011/2012 Prof.ssa MARISA BELLO Classe V E Testi in uso: G.Garbarino, Opera, vol. 3 Dalla prima età imperiale ai regni romano-barbarici, Paravia Modalità di svolgimento del programma Il programma di letteratura latina è stato svolto prevedendo una scelta di testi di autori significativi in latino e in italiano; i testi in latino sono stati tradotti e analizzati sul piano della forma e dei contenuti, cercando di sottolineare le particolarità letterarie specifiche dell’autore e le eventuali continuità e/o discontinuità rispetto ad altri autori di letteratura antica e moderna; analogo lavoro è stato svolto con i testi letti in traduzione. L’inquadramento storico e biografico degli autori è sempre stato sommario, nell’ambito di grandi periodizzazioni. Modalità di svolgimento delle verifiche Le verifiche orali sui testi latini sono avvenute sempre con l’ausilio del testo italiano a fronte. Le verifiche scritte sui testi latini sono avvenute sempre con l’ausilio del vocabolario latinoitaliano anche trattando testi già noti. Tipologie di verifica (scritto, sempre con uso di vocabolario): Versione estemporanea Versione di testo noto e autore conosciuto Versione di testo noto e autore conosciuto con richiesta di analisi e commento Domande aperte di storia della letteratura (tipologia B) Tema argomentativo o saggio su testi forniti in originale e traduzione Tipologie di verifica (orale): Analisi di un testo latino noto con traduzione a fronte Domande di storia della letteratura, partendo dall’analisi di un testo (n.b. accanto ad ogni testo ho precisato se è stato letto in italiano o latino; nel caso di lettura in latino gli allievi hanno sempre avuto a disposizione il testo italiano a fronte) Età giulio-claudia vol 3 60 FEDRO Caratteristiche generali della favola (Unità 2.2.1-2-3) p.28-33 Il lupo e l’agnello T1 p.34 (italiano) La volpe e la cicogna T3 p.36 (italiano) La volpe e l’uva T4 p.36 (italiano) In fotocopia Fabula XXIII – Canis Fidelis (latino) Fabula XXIV – Rana Rupta et Bos (latino) Fabula XXV – Canis et Crocodilus (latino) Fabula XXVI – Vulpes et Cicoria (latino Fabula XXVII – Canis et Thesaurus et Vulturius Fabula XXVIII- Vulpes et Aquila Cenni alla produzione manualistica con letture in latino e in traduzione di brani tratti da: Vitruvio, De architectura Celso, De medicina Columella, De re rustica SENECA Cenni ai dati biografici (Unità 4.1) p.61-63 Lo stile della prosa senecana (Unità 4.5) p.73-74 Dialoghi : caratteristiche generali (Unità 4.2.1) p.63-64 E’ davvero breve il tempo della vita? (De brevitate vitae) T 9 p.84 (latino ) Molti usano male il tempo (De brevitate vitae) T 13 p. 94 (italiano) Epistulae morales ad Lucilium : caratteristiche generali (Unità 4.4.1) p.70-72 Come trattare gli schiavi (Epistulae morales ad Lucilium,47) T21 p.115 (latino) Gli umili compiti degli schiavi (Epistulae morales ad Lucilium,47) T22 p.116 (italiano) I “veri schiavi” (Epistulae morales ad Lucilium,47 ) T23 p. 117 (latino) PETRONIO La questione dell’autore del Satyricon (Unità 6.1) p.226-7 Satyricon : contenuto dell’opera (Unità 6.2) p.228 / La questione del genere letterario (Unità 6.3) p.229 L’ingresso di Trimalchione T 36 p.240 (italiano) Presentazione dei padroni di casa T 37 p.242 (italiano) La matrona di Efeso T 41 p.251 (italiano) Età dei Flavi MARZIALE Cenni ai dati biografici (Unità 8.3.1) p.275-6 61 Epigrammata : La poetica (Unità 8.3.2) p.276-7 / I temi: il filone comico- realistico (Unità 8.3.5) p.280-2 Obiettivo primario: piacere al lettore T42 p. 287 (italiano) Libro o libretto T43 p. 287 (italiano) Matrimoni d’interesse T 45 p. 288 (latino) Fabulla T 46 p. 289 (latino) Il console cliente T48 p. 290 (italiano) Il profumo dei tuoi baci T 52 p. 296 (latino) Auguri a un amico T53 p. 298 (italiano) Erotion T 54 p.298 (latino) QUINTILIANO Cenni ai dati biografici (Unità 9.1.1) p.300-1 Institutio oratoria: caratteristiche dell’opera (Unità 9.1.2) p. 301-3 La formazione dell’oratore incomincia dalla culla T 55 p. 311 (italiano) Due modelli a confronto: istruzione individuale e collettiva T 56 p. 313 (latino) I vantaggi dell’insegnamento collettivo T 57 p. 317 (latino) L’osservazione del bambino in classe T 58 p. 321 (latino) L’insegnamento individualizzato T 59 p. 322 (latino) L’intervallo e il gioco T 60 p. 324 (latino) Le punizioni T 61 p.325 (italiano) Il maestro come secondo padre T62 p.326 (latino) L’importanza di un solido legame affettivo T63 p. 331 (latino) PLINIO IL VECCHIO: caratteristiche generali della Naturalis Historia p. 306. L’età dei principati adottivi (Traiano e Adriano) PLINIO IL GIOVANE: l’epistolario (cenni) Una cena mancata T71 p. 384 (italiano) L’eruzione del Vesuvio e la morte di Plinio il Vecchio T 73 p. 390 (italiano) Governatore e imperatore di fronte al problema dei cristiani T76-77 p. 398-407 (italiano) TACITO Cenni ai dati biografici (Unità 12.1) p.412-3 Germania (De origine et situ Germanorum) : caratteristiche dell’opera (Unità 12.3) p. 416-418 Caratteri fisici e morali dei Germani T 82 p.442 (latino) Le divinità dei Germani T 83 p. 442 (latino) Le assemblee e l’amministrazione della giustizia T84 p. 444 (latino) I villaggi, le case, i rifugi T 85 p. 449 (latino) Vizi dei Romani e virtù dei barbari T 86 p. 450 (italiano) Annales : caratteristiche dell’opera (Unità 12.5.2) p.421-423 / La concezione storiografica di Tacito (Unità 12.6) p.423-425 La riflessione dello storico T90 p. 456 (italiano) L’uccisione di Britannico T 91 p.458 (italiano) 62 L’incendio di Roma T 92 p. 460 (italiano) La ricostruzione di Roma e la Domus Aurea T 94 p. 467 (italiano) La persecuzione contro i cristiani T95 p. 471 (italiano) Dall’età antonina alla crisi dell’impero romano del III secolo APULEIO (cenni biografici) p.496-7 Le Metamorfosi : Il titolo e la trama del romanzo (Unità 14.4.1) p.499-501 Caratteristiche e intenti dell’opera (Unità 14.4.3) p.503-504 Il proemio e l’inizio della narrazione T98 p. 513 (italiano) Le funeste conseguenze della magìa T99 p. 515 (italiano) Lucio diventa asino T 100 p. 520 (italiano) Psiche, fanciulla bellissima e fiabesca T101 p. 521 (italiano) Psiche vede lo sposo misterioso T102 p. 525 (italiano) Psiche è salvata da Amore T103 p. 526 (italiano) La preghiera a Iside T 104 p. 528 (italiano) Il significato delle vicende di Lucio T105 p. 530 (italiano) L’età dei regni romano-barbarici AGOSTINO (cenni biografici p. 681-684) Confessiones : caratteristiche dell’opera (Unità 23.3) p.685-688 Avversione per lo studio T 125 p. 702 (italiano) La conversione T 127 p. 708 (italiano) Torino, 15/5/2014 63 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” TORINO Classe 5^ Sezione E Programma Svolto di Lingua e Civiltà inglese Docente: Prof.ssa Gabriella Zucco Anno Sc. 2013/2014 Language Durante il primo quadrimestre alcune lezioni sono state tenute in compresenza dal conversatore di lingua inglese Mr. Nicholas che ha esercitato gli studenti nell’esposizione orale su argomenti di attualità e cultura. Revision of all the tenses, use of idiomatic expressions, phrasal verbs. Literature Marina Spiazzi e Marina Tavella, Only Connect…New Directions (third edition), Zanichelli The Romantic Age: The Romantic Poets of the first generation: William Wordsworth, Daffodils, Composed upon Westminster Bridge: D62, D63, D78, D79,D86,D87 Samuel Coleridge, The Rime of the Ancient Mariner(Complete reading of the poem): D94, D95, D97, D98, D99, D102, D103, D104, D105 The Romantic Poets of the second generation: George Gordon Byron – The introduction on the Byronic hero John Keats, Ode on a Grecian Urn: D126, D127, D128, D129, D130, D131 The Victorian Age: E4, E5, E6, E7, E8, E9, E10, E14, E15, E16,E20, E21 Types of Novels: E22, E23, E24, E25, da E31 a E44 Charles Dickens, Oliver Twist (Oliver wants some more; The enemies of the System), David Copperfield (Shall I ever Forget those lessons) Hard Times (Nothing but facts): E47, E48, E49, E52, E53 Emily Bronte, Wuthering Heights (Wuthering Heights, Catherine’s ghost; Catherine’s resolution): da E57, a E69. Thomas Hardy, Tess of the D’Arberville(Alec and Tess in the Chase; Angel and Tess in the Garden): da E74 a E85 Oscar Wilde, The Importance of Being Earnest (Mother’s Worries), The picture of Dorian Gray (Basil Hallward): da E110 a E113, E115, E116, E117, E124, E125, E126, E127 Robert Louis Stevenson, Dr Jekyll and Mr Hyde (The Carew Murder case; Jekyll’s experiment): da E96 a E104 The Modern Age: The Edwardian Age: F4, F5, F6, F7 The Twenties and the Thirties: da F8 a F13 The U.S.A. between the two wars The Great Depression of the 1930s The age of anxiety: da F14 a F16 64 Modern Poetry: F19, F20, F21, F24 William Butler Yeats: The Lake Isle of Innisfree, Easter 1916, Sailing to Byzantium: da F30 a F38, F40, F41 Thomas Stearns Eliot, The waste land: da F52 a F59 Joseph Conrad, Heart of Darkness (the Chain-gang): da F83 a F91 James Joyce, The Dubliners (complete readings of Eveline,The Dead) Ulysses (I said yes I will sermon –both parts in English and Italian): da F138 a F145, F142, F153, F155, F156 Virginia Woolf, To the Lighthouse(My dear, stand still; Lily Briscoe): da F157, F158, F167, F168, F169, F170, F171, F172, F176, F177. The Contemporary Age: George Orwell, Animal Farm(Old Majot’s speech, The execution): da F189 a F198 The Present Age: da G4 a G10 Samuel Beckett, Waiting for Godot (We’ll come back tomorrow; Waiting): da G100 a G110 The students were asked to answer some questions of the exercises at the end of each reading as homework. 65 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” TORINO Anno scolastico 2013-2014 CLASSE 5 E Docente: Gabriella Longo FILOSOFIA 1. L’idealismo assoluto : Hegel. L’ontologia hegeliana: Infinito e finito. Ragione e realtà. La funzione della filosofia e l’identità di reale e razionale. Le partizioni della filosofia –Idea, Natura e Spirito. La dialettica come legge del reale e metodo conoscitivo per cogliere la realtà superando i limiti dell’intelletto. La Fenomenologia dello spirito: Il posto della Fenomenologia all’interno del sistema, la sua funzione di narrazione del lungo cammino che lo sp irito percorre per fare esperienza di se stesso e divenire cosciente di se stesso. Le figure dell’Autocoscienza individuale: i momenti dialettici della Signoria e servitù, dello Stoicismo e scetticismo, della Coscienza infelice. La filosofia di Hegel come sapere assoluto: la Filosofia dello Spirito – lo Spirito oggettivo – il Diritto astratto, la moralità e i momenti dell’eticità( la famiglia, la società civile, lo Stato). Lo Spirito assoluto e i momenti dialettici dell’ arte, della religione, della filosofia. La concezione hegeliana della storia: gli eroi come uomini cosmico storici e l'astuzia della Ragione. 2. La sinistra hegeliana e Feuerbach : elementi di differenziazione fra sinistra e destra hegeliana; umanismo e materialismo di Feuerbach, religione come alienazione; la critica al rovesciamento hegeliano del rapporto concreto -astratto. 3. Marx: la concezione marxiana della storia; dicotomia struttura / sovrastruttura; concetto di forze produttive e rapporti di produzione. Il concetto di alienazione nei Manoscritti economicofilosofici del ’44. Il Capitale come descrizione della legge di movimento della società moderna; il feticismo della merce, i concetti di forza lavoro, pluslavoro, plusvalore, profitto. La critica della civiltà moderna e del liberalismo: emancipazione politica ed emancipazione umana, la storia come lotta di classi. La religione come “oppio dei popoli”. La rivoluzione e la dittatura del proletariato. Le fasi della futura società comunista. 4. Kierkegaard: l'opposizione a Hegel e il c arattere problematico dell’esistenza; il singolo e la categoria della possibilità; lo stadio estetico, etico e religioso; la fede come superamento della disperazione. L’angoscia come sentimento del possibile e la disperazione come malattia mortale. 66 5. Schopenhauer: presupposti kantiani e suggestioni del pensiero orientale. Il mondo come rappresentazione e il "velo di Maia". Il mondo come volontà di vivere e il radicale pessimismo sociale, storico, cosmico. Le tre vie di liberazione: arte, compassione, asc esi. 6. Nietzsche: La nascita della tragedia e l'antitesi tra lo spirito apollineo e lo spirito dionisiaco. Il prevalere dell’apollineo e la lunga parabola di decadenza dell’Occidente a partire da Socrate e dalla metafisica platonica. Sull’utilità e il danno della storia per la vita e l’eccesso di storia. Spirito libero e atteggiamento scettico. Il Cristianesimo come platonismo per il popolo. L’annuncio della morte di Dio e la fine delle illusioni metafisiche. La fedeltà alla terra e l’uomo come corda tesa tra la bestia e l’oltreuomo; le tre metamorfosi. I temi fondamentali di Così parlò Zarathustra: l’annuncio dell’oltreuomo, la volontà di potenza e l’eterno ritorno .La genealogia dei valori morali e la trasvalutazione dei valori. Il prospettivismo e la critica alla verità oggettiva. Il nichilismo e il suo superamento. 7. Il positivismo: caratteri essenziali e confronto con l’illuminismo. Comte: la legge dei tre stadi; la classificazione delle scienze, la sociologia come fisica sociale e la sociocrazia; il rifiuto della metafisica. John Stuart Mill: l’analisi del metodo induttivo; economia e politica. Spencer: positivismo evoluzionistico ; il concetto di "inconoscibile" e il rapporto tra scienza e religione. L’evoluzionismo sociale ( regime militare e regi me industriale) e l’evoluzionismo etico . 8. Freud e la psicoanalisi: i due modelli di topiche freudiane (conscio, preconscio e inconscio; Es, Io e Super-io). Vie di accesso all’inconscio: l'analisi dei sogni tra contenuto manifesto e contenuto latente, condensazione e spostamento. La teoria della sessualità e il complesso edipico. La civiltà come male minore; la riflessione sulla guerra. 9.Bergson: il tempo della scienza e il tempo della coscienza; il rapporto tra spirito e corpo, materia e memoria. Lo slancio vitale, istinto, intelligenza e intuizione. 10. Un autore nell'ambito del recente dibattito epistemologico: Karl Popper. Il problema della demarcazione tra teorie scientifiche e teorie non scientifiche;l’asimmetria tra verificabilità e falsificabilità; la critica epistemologica al marxismo e alla psicoanalisi; il procedimento per congetture e confutazioni; il rifiuto dell’induzione. Riferimenti al Tractatus logico-philosophicus di Ludwig Wittgenstein. Testo adottato: N. Abbagnano, G. Fornero, Il nuovo protagonisti e testi della filosofia; Paravia, voll. 3A, 3B Torino 2 maggio 2014 La docente I rappresentanti 67 LICEO SCIENTIFICO STATALE “ P. GOBETTI” TORINO Anno scolastico 2013-2014 CLASSE 5 E Docente: Gabriella Longo STORIA 1. L'Italia nel primo decennio del Novecento: il programma liberal- democratico di Giolitti;il riformismo sociale; le convergenze politiche con i socialisti; il grande balzo industriale; il dualismo economico e le spinte al colonialismo; l’impresa libica; la riforma elettorale e il patto Gentiloni; le dimissioni di Giolitti. 2.La prima guerra mondiale: la novità della Grande Guerra( mobilitazione dell’economia, armamenti, morte di massa, coinvolgimento della popolazione civile), cause profonde ( motivi di tensione tra Francia e Germania; tra Italia e Austria; tra Austria e Serbia; tra Inghilterra e Germania; le crisi marocchine;il progressivo delinearsi delle due alleanze contrapposte: Triplice Alleanza e Triplice Intesa; le guerre balcaniche; la cultura del nazionalismo). L’assassinio di Sarajevo; momenti significativi del conflitto dal tentativo di sfondamento tedesco sulla Marna alle battaglie di Verdun e della Somme. Il dibattito fra neutralisti e interventisti in Italia; il fronte italiano: la spedizione punitiva, la sconfitta di Caporetto e la resistenza sul Piave. La guerra sottomarina,l’intervento statunitense e i quattordici punti di Wilson. La sconfitta degli Imperi centrali e il nuovo assetto geo-politico europeo deciso a Versailles. 3. La rivoluzione in Russia: il crollo dello zarismo, la rivoluzione di febbraio, la rivoluzione d’ottobre e la guerra civile. La Russia dal comunismo di guerra alla Nep; i contrasti tra Trotzkij e Stalin; il regime staliniano, la collettivizzazione forzata e i piani quinquennali. La repressione staliniana. Il Comintern. 4. L’Italia dell’immediato dopoguerra e il biennio rosso: la vittoria mutilata e l’impresa di Fiume; la formazione del Ppi e il sistema elettorale proporzionale; Mussolini dal programma del Movimento dei Fasci di Combattimento alla marcia su Roma; l'acquisizione di una base di massa attraverso lo squadrismo. Mussolini al potere: la legge Acerbo, la crisi aventiniana, le leggi "fascistissime". 5.Il regime fascista: la costruzione del consenso e la fascistizzazione della società; il concetto di totalitarismo imperfetto; la politica economica dal liberismo al dirigismo. L’impresa d’Etiopia; le leggi razziali; la Concentrazione antifascista a Parigi . 6. La crisi del '29 negli USA : le cause,il crollo di Wall Street ; brevi cenni al New Deal di Roosevelt. 68 7.La Germania dell’immediato dopoguerra: la Repubblica di Weimar e il problema delle riparazioni di guerra; l’occupazione della Ruhr e la grave inflazione; il governo Stresemann e il piano Dawes; gli accordi di Locarno; la formazione del nazional-socialismo e il putsch di Monaco; la crisi di consenso dei partiti di Weimar; Hitler cancelliere, l'incendio del Reichstag e la messa fuori legge dell'opposizione; l’eliminazione delle S.A, la persecuzione antiebraica. 8.Il regime nazista: la costruzione dello Stato totalitario, dalle leggi di Norimberga ai campi di concentramento e di sterminio; 9.L’ Europa verso la seconda guerra mondiale: la Terza Internazionale- dalla lotta al social fascismo alla politica dei fronti popolari; la vittoria del fronte popolare in Spagna e la guerra civile ; l'espansionismo tedesco in Europa; l’annessione dell’Austria, dei Sudeti e dell’area boema, la distruzione della Cecoslocchia; la politica dell’appeasement di Inghilterra e Francia; il patto d’Acciaio e il patto Ribbentrop-Molotov . 10. La seconda guerra mondiale : l’invasione della Polonia e i successi tedeschi: 1939-41. L’occupazione russa della Polonia e l’episodio di Katyn; l’apertura del fronte occidentale e l’occupazione della Francia. L’Italia dalla non belligeranza all’intervento; L’anno 1941: l’attacco tedesco all’URSS e l’ingresso in guerra degli Stati Uniti. L’Italia dalla “guerra parallela” alla posizione sempre più nettamente subalterna all’alleato nazista. Il 1942 come anno della svolta: le battaglie di Stalingrado,El Alamein e delle isole Midway. La caduta del fascismo in Italia e il governo Badoglio;la Repubblica di Salò e i Comitati di liberazione nazionale; la lotta partigiana in Italia. La sconfitta della Germania e del Giappone. 11.La guerra fredda e il bipolarismo -Argomenti trattati in modo sintetico usando anche la scheda didattica allegata: Il nuovo assetto geo-politico dell'Europa e caratteri generali del bipolarismo. La nascita dell’ONU. La nascita di Israele. I momenti più significativi del confronto Est-Ovest: il piano Marshall, il blocco di Berlino, la guerra di Corea. La conferenza di Bandung e il non allineamento. La coesistenza pacifica: Chruscev e il rapporto sui crimini staliniani nel XX Congresso;la repressione della rivoluzione ungherese; la costruzione del muro di Berlino e la crisi dei missili a Cuba. La distensione: la guerra del Vietnam; la primavera di Praga. La svolta di Gorbacev tra glasnost e perestrojka per la crescente inefficienza dello statalismo sovietico e sua impossibilità di reggere il confronto con lo sviluppo tecnologico occidentale. 12. L'Italia dopo la guerra: il referendum istituzionale, la matrice antifascista della Costituzione, i trattati di pace e la rottura dell’unità antifascista, le elezioni del 1948 e la definitiva scelta atlantica. I problemi della ricostruzione e il divario economico tra nord e sud, la riforma agraria e l’istituzione della Cassa per il Mezzogiorno. 69 13.L’Italia dal boom economico agli anni di piombo: le condizioni del boom economico, i fattori della crescita,l’intervento dello Stato, i costi sociali, l’arretratezza del settore agricolo, gli anni del centrismo, la svolta del centrosinistra negli anni sessanta, le lotte operaie e il movimento di contestazione; la strategia della tensione esaminata attraverso fotocopia allegata. Alla data attuale risultano ancora da svolgere i seguenti punti: 12. 13. Testo adottato: De Bernardi – Guarracino La discussione storica vol 3. ed. B.Mondadori Torino 2 maggio 2014 La docente I rappresentanti 70 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” Anno scolastico 2013/2014 Materia : Matematica Insegnante: prof. Serafino Puccio Classe 5 E Libro di testo: Bergamini, Trifone, Barozzi “Corso base blu di matematica” Zanichelli PROGRAMMA SVOLTO INTRODUZIONE ALL’ANALISI: funzioni reali di variabile reale, classificazione delle funzioni, campo di esistenza di una funzione, i grafici delle funzioni e le trasformazioni geometriche, funzioni crescenti, decrescenti e monotone, funzioni periodiche, funzioni pari e dispari, funzione inversa, funzioni composte. I LIMITI: intervalli ed intorni, concetto di limite, le definizione di limite, funzioni continue, operazioni sui limiti, forme indeterminate e principali strategie di risoluzione, limiti notevoli, infinitesimi, infiniti e il loro confronto, gli asintoti e la loro ricerca, le discontinuità di una funzione. TEOREMI SUI LIMITI E SULLE FUNZIONI CONTINUE : teorema di unicità del limite, teorema della permanenza del segno, teorema del confronto, teorema di esistenza degli zeri, teorema di Bolzano-Weierstrass. LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE : rapporto incrementale, derivata e suo significato geometrico, derivate fondamentali e formule di derivazione, continuità e derivabilità, differenziale di una funzione, retta tangente al grafico di una funzione, applicazioni delle derivate alla fisica. I TEOREMI DEL CALCOLO DIFFERENZIALE : teoremi di Rolle, Lagrange e Cauchy, teorema di De l’Hôpital. I MASSIMI; I MINIMI E I FLESSI : la derivata prima e la crescenza/decrescenza di una funzione, ricerca dei massimi e dei minimi, la derivata seconda e la concavità di una funzione, ricerca dei flessi, i problemi di massimo e di minimo. LO STUDIO DELLE FUNZIONI GLI INTEGRALI : primitive, integrali indefiniti, integrali fondamentali, integrazione per sostituzione e per parti, integrazione di funzioni razionali fratte, integrali definiti, proprietà dell’integrale definito, teorema della media, funzione integrale, teorema fondamentale del calcolo integrale, aree e volumi, integrali impropri. CALCOLO COMBINATORIO : le disposizioni semplici e con ripetizione, le permutazioni, il fattoriale, le combinazioni semplici e con ripetizioni, i coefficienti binomiali. p.p.v. L’insegnante Serafino Puccio 71 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” Anno scolastico 2013/2014 Materia : Fisica Insegnante: prof. Serafino Puccio Classe 5 E Libro di testo: A.Caforio, A. Ferilli “Fisica 3” Le Monnier PROGRAMMA SVOLTO L’ELETTROSTATICA: corpi elettrizzati e loro interazioni, carica elettrica, elettrizzazione per strofinio, per contatto e per induzione, l’elettroforo di Volta, conduttori ed isolanti, polarizzazione nei dielettrici, la legge di Coulomb, la costante dielettrica assoluta e relativa. IL CAMPO ELETTRICO: campo elettrico generato da una carica puntiforme, sovrapposizione di campi elettrici generati da cariche puntiformi, campo elettrico di un dipolo, campo elettrico all’interno di un condensatore piano carico, lavoro del campo elettrico, conservatività del campo elettrico, circuitazione del campo elettrico, energia potenziale elettrica, potenziale elettrico, superfici equipotenziali, flusso e teorema di Gauss del campo elettrico, distribuzione della carica elettrica sulla superficie di un conduttore in equilibrio elettrostatico, campo elettrico e potenziale di un conduttore carico in equilibrio elettrostatico, teorema di Coulomb, potere dispersivo delle punte, generatore Van de Graaff LA CAPACITA’ : capacità di un conduttore, i condensatori, la capacità di un condensatore, effetto di un dielettrico sulla capacità di un condensatore, lavoro di carica ed energia immagazzinata, sistemi di condensatori. LA CORRENTE ELETTRICA: intensità di corrente, tensione, potenza, generatori di tensione, leggi di Ohm, resistenza elettrica, circuiti elettrici in corrente continua, forza elettromotrice e resistenza interna di un generatore, la prima legge di Ohm per un circuito chiuso, bipoli attivi e passivi, resistenze in serie e in parallelo, le leggi di Kirchhoff, strumenti di misura, effetto Joule. IL MAGNETISMO: campi magnetici generati da magneti e da correnti, esperimento di Oersted, definizione del vettore campo magnetico. IL MOTO DI CARICHE ELETTRICHE IN CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI: moto di una carica in un campo elettrico, forza magnetica su di un filo percorso da corrente elettrica, forza di Lorentz, moto di una carica elettrica in un campo magnetico. I CAMPI MAGNETICI GENERATI DA FILI PERCORSI DA CORRENTE: interazione corrente-corrente, unità di misura dell’intensità di corrente, campo magnetico generato da alcuni circuiti percorsi da corrente (filo rettilineo, spira circolare, solenoide), circuitazione del campo magnetico, legge di Ampère sulla circuitazione, flusso del campo magnetico, teorema di Gauss per il campo magnetico, proprietà magnetiche della materia, permeabilità magnetica assoluta e relativa, ipotesi di Ampère sul comportamento delle sostanze ferromagnetiche, ciclo di isteresi magnetica, temperatura di Curie, momento torcente di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente. 72 L’INDUZIONE ELETTROMAGNETICA: esperienze di Faraday e correnti indotte, legge di Faraday-Neumann, Lenz, le correnti parassite, il pendolo di Waltenhofen, autoinduzione, induttanza, extra correnti di chiusura e di apertura, corrente alternata, alternatore e dinamo, circuiti in corrente alternata (valori efficaci), mutua induzione, trasformatori e trasporto dell’energia elettrica. LE EQUAZIONI DI MAXWELL E LE ONDE ELETTROMAGNETICHE: campo elettrico indotto, corrente di spostamento, equazioni di Maxwell, relazione di reciprocità tra un campo elettrico variabile ed un campo magnetico variabile, propagazione delle onde elettromagnetiche, gli esperimenti di Hertz. LA FISICA DELLE PARTICELLE: costituenti ultimi della materia , interazioni fondamentali e quanti mediatori, cenni sul modello standard e il bosone di Higgs, acceleratori di particelle p.p.v. L’insegnante Serafino Puccio 73 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” Anno scolastico “2013-2014” CORSO DI SCIENZE Prof. Matteo Sturani Prof.ssa Valentina Sacco ( dal 21 Marzo 2014) Programma svolto nella classe VE Introduzione Le Scienze della Terra e la Geografia, gli scopi, il metodo - Suddivisione delle discipline e dei campi di studio - Un approccio sistemico allo studio del pianeta - le sfere del pianeta - Il paesaggio quale frutto dell’interazione tra le sfere della Terra Composizione della terra e processi lito e pedogenetici I Minerali - Composizione chimica della crosta terrestre - la struttura cristallina dei minerali - Proprietà fisiche dei minerali - Silicati e principali minerali non silicatici - I minerali nei campioni di roccia I processi litogenetici - Il processo magmatico e l’origine dei magmi - Struttura e composizione mineralogica delle rocce magmatiche - Il processo sedimentario detritico - L’azione degli agenti esogeni sulle rocce - Trasporto di sedimenti e forme di accumulo - Ambienti di sedimentazione (fluviale, lacustre, marino) - Classificazione delle rocce clastiche - Processo sedimentario organogeno - Processo sedimentario chimico (p.carsico, p.evaporitico) - I processi metamorfici - Riconoscimento di campioni di rocce di uso comune - Il ciclo litogenetico Il suolo - Fenomeni di disgregazione fisica ed alterazione chimica delle rocce - La composizione ed il profilo del suolo - La formazione del suolo - complessi di scambio e fertilita’ dei suoli - cicli biogeochimici del carbonio e dell’azoto - ecosistemi ed agrosistemi a confronto - Pratiche agricole per il mantenimento della fertilità’ . - Agricoltura intensiva ed ecologia applicata: fenomeni di erosione, inquinamento del suolo e dell’acqua, bioaccumulo. 74 Struttura interna della terra e dinamica endogena. Alla ricerca di un modello per la struttura interna della Terra - La teoria del rimbalzo elastico - I diversi tipi di onde sismiche . - Sismografi e sismogrammi - Localizzazione dell’epicentro di un terremoto - Riflessione e rifrazione delle onde sismiche - La rifrazione continua delle onde sismiche all’interno della Terra - La zona d’ombra delle onde P - Le discontinuità di Mohorovicic, Gutenberg e Lehman - Modelli strutturali della Terra basati sulla composizione chimica o sugli stati di aggregazione dei dei materiali. - Crosta terrestre ed oceanica a confronto. - Origine del calore interno della terra - Il magnetismo terrestre ed ipotesi sulla sua origine -principio di isostasia La dinamica della Terra solida - Storia del pensiero geologico: ipotesi mobiliste e contrazioniste a confronto. - Wegener e la deriva dei continenti - Le prove della teoria di Wegener (programma svolto al 10 marzo) La Tettonica delle placche -Sismicità e vulcanismo associati al moto delle placche -Il meccanismo orogenetico -Il motore delle placche modelli interpretativi -La Terra si espande: L’ipotesi di Carey Torino 15/5/2014 Il docente I rappresentanti degli studenti 75 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” DISEGNO E STORIA DELL’ARTE PROGRAMMA SVOLTO Anno scolastico 2013-14 CLASSE 5E Dalla rivoluzione industriale alla rivoluzione francese L’Illuminismo: gli utopisti (Boullée e Ledoux) Le teorie neoclassiche Architettura neoclassica in Europa e in Italia Antonio Canova Jacques-Louis David L’Europa della Restaurazione Il Romanticismo Pittura in Germania: Caspar Friedrich Pittura in Inghilterra:William Blake, Constable, Joseph Turner Pittura in Francia: Theodore Géricault, Eugéne Delacroix Pittura in Italia: Francesco Hayez Architettura dei “revivals”: neo-gotico, eclettismo, restauro (Viollet Le-Duc) Il secondo Ottocento Il realismo: Gustave Courbet I Macchiaioli: Giovanni Fattori La nuova architettura in ferro in Europa: le grandi esposizioni universai L’impressionismo: Edouard Manet, Claude Monet, Auguste Renoir, Edgard Degas Tendenze postimpressioniste:Paul Cezanne, Georges Seurat, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh L’Europa tra Ottocento e Novecento il fenomeno Art nouveau: Gustav Klimt e la secessione viennese, Victor Horta, Antonio Gaudì il Liberty in Italia Le avanguardie europee del primo Novecento: i Fauves: Henri Matisse, Maurice De Vlaminck, André Derain il cubismo: Pablo Picasso, Georges Braque L’espressionismo: il Die Brucke, Edvard Munch, Ernst Kirchner, Oskar Kokoschka La stagione italiana del futurismo: Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Antonio Sant’Elia l’astrattismo: Vasilij Kandinsky, Paul Klee, Pete Mondrian 76 Alla data attuale risultano ancora da svolgere i seguenti argomenti: la pittura metafisica: Giorgio De Chirico il “Dada” Marcel Duchamp il surrealismo: René Magritte, Joan Mirò, Salvador Dalì All’ origine dell’ architettura moderna: Auguste Perret e Tony Garnier Adolf Loos Peter Berens Architettura negli Stati Uniti: la scuola di Chicago L’architettura europea nell’epoca del funzionalismo: Walter Gropius ed il “Bauhaus” Le Corbusier L’architettura organica: Frank L. Wright L’architettura in Italia tra le due guerre mondiali Giuseppe Terragni, Marcello Piacentini TESTO IN ADOZIONE: Marco Bona Castellotti- NELLA STORIA DELL'ARTE- vol.4-5 Edizione Electa Scuola Torino, 15 maggio 2014 Prof.ssa Di Maio Rossana Rappresentanti studenti: 77 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P. GOBETTI” CLASSE V E A.S. 2013-14 EDUCAZIONE FISICA PROGRAMMA SVOLTO prof: GARBARINO Esercizi a corpo libero a carico naturale, circuiti, esercizi di stretching e di respirazione. Esercizi a corpo libero di preacrobatica: capovolte tuffate, verticali, ribaltate. Esercizi di varia difficoltà alle parallele, al cavallo e alla cavallina. Atletica leggera: corse di resistenza e di velocità, salto in alto, getto del peso. Fondamentali individuali e di squadra di Pallavolo. Altri sport praticati: Pallapugno, Calcio, Rugby, Ultimate. Approfondimento di conoscenze relative a metodologie di allenamento, processi energetici, alimentazione, guida sicura, benefici dell'attività fisica e norme di primo soccorso. TORINO 15-5-2014 78 11.3 PROPOSTE DI GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA, SECONDA, TERZA PROVA Liceo Scientifico Statale P.Gobetti-G Segrè Torino Esame di Stato Griglia di valutazione con uso di descrittori Attribuzione del punteggio della prima prova scritta-Italiano Fascia Commissione n Valutazione analitica Punteggio /15 Realizzazione linguistica 0 - 5 Correttezza ortografica, morfosintattica e sintattica; coesione testuale; proprietà lessicale, uso del registro e, dove richiesto, di linguaggi settoriali adeguati alla forma testuale, al contesto e allo scopo. Correttezza e adeguatezza alla forma testuale e alla consegna 0 - 5 Capacità di pianificazione: struttura complessiva, articolazione del testo in parti; coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e delle argomentazioni; presenza di modalità discorsive appropriate alla forma testuale e al contenuto ( parafrasi e citazioni nelle prime due tipologie); complessiva aderenza all’insieme delle consegne date. Controllo dei contenuti 0 - 5 Ampiezza, padronanza, ricchezza, uso adeguato dei contenuti in funzione delle diverse tipologie di prove e dell’impiego dei materiali forniti. Per tutte le tipologie: significatività e problematicità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni. Tipologia A: comprensione, interpretazione del testo proposto, coerenza degli elementi di contestualizzazione. Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace. Tipologia C e D : coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso in rapporto al tema dato, complessiva capacità di collocare il tema assegnato nel relativo contesto culturale. 79 LICEO SCIENTIFICO STATALE “GOBETTI – SEGRE’ ” Via Maria Vittoria n. 39/bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57 – 011/839.52.19 - Fax 011/839.58.97 e-mail: [email protected] Succursale Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel. 011/817.23.25 – Fax 011/8177061 Succursale C.so Alberto Picco, 14 – 10131 Torino Tel. 011/8194533 – Fax 011/8196931 Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore – a.s. 2013/2014 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Candidato: ___________________________________________ Conoscenza dell’argomento Sintesi ed organizzazione dell’elaborato Uso del linguaggio specifico Livello Conosce e comprende in modo approfondito i contenuti Valutazione Ottimo Punti 6 Conosce e comprende in modo corretto e adeguato i contenuti. Buono 5 Conosce i contenuti pur con qualche lacuna e imprecisione. Conosce solo parzialmente i contenuti Conosce e comprende solo in minima parte i contenuti richiesti. Si esprime in modo sicuro, coerente ed efficace. Si esprime in modo corretto e complessivamente coerente. Si esprime in modo lineare, pur con qualche imprecisione. Si esprime con errori formali e presenta difficoltà a coordinare i dati in modo coerente. Usa in modo sicuro ed appropriato il linguaggio Pur con qualche imprecisione, usa in modo complessivamente corretto il linguaggio Il linguaggio risulta carente e/o con qualche errore formale. Il linguaggio presenta gravi improprietà terminologiche e formali. Sufficiente 4 Insufficiente 3 Gravemente insufficiente 1/2 Ottimo 5 Buono 4 Sufficiente 3 Insufficiente 1/2 Buono/Ottimo 4 Sufficiente 3 Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 Qualora la prova non presentasse alcuna risposta il punteggio complessivo da attribuire è 1 80 LICEO SCIENTIFICO STATALE “GOBETTI – SEGRE’ ” Via Maria Vittoria n. 39/bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57 – 011/839.52.19 - Fax 011/839.58.97 e-mail: [email protected] Succursale Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel. 011/817.23.25 – Fax 011/8177061 Succursale C.so Alberto Picco, 14 – 10131 Torino Tel. 011/8194533 – Fax 011/8196931 81 82 ESEMPI DI PROVE DISCIPLINARI ASSEGNATE DURANTE L’ANNO Liceo Scientifico Piero Gobetti – Torino – maggio 2014 a.s. 2013-14 classe V E prof.ssa Marisa Bello VERIFICA DI LETTERATURA LATINA TIPOLOGIA TERZA PROVA Rispondi alle domande in 8-10 righe GRUPPO A : 1) Quale ruolo ha la famiglia nell’educazione del figlio secondo Quintiliano? 2) Germania di Tacito: caratteristiche generali dell’opera. 3) Metamorfosi di Apuleio: confronti con il Satyricon di Petronio 4) Agostino: biografia GRUPPO B : 1) 2) 3) 4) Quale idea di scuola esprime Quintiliano? Annales di Tacito: caratteristiche generali dell’opera. Metamorfosi di Apuleio: contenuti / elementi chiave Confessiones di Agostino: caratteristiche generali dell’opera Liceo Scientifico Statale Piero Gobetti Torino – classe V E – 6.2.2014 LATINO – traduzione con uso del vocabolario – 2 h Quintiliano, Institutio oratoria, I, 2 La questione dell’insegnamento collettivo Quintiliano sostiene che la vita solitaria di uno studente gli impedisce di confrontarsi con altri e di verificare la propria capacità, inoltre l’autore sottolinea l’importanza dell’amicizia che, sorta a 83 scuola, accompagna tutta la vita. Aggiunge poi ulteriori motivi per preferire l’insegnamento collettivo. Adde quod domi ea sola discere potest quae ipsi praecipientur, in schola etiam quae aliis. Audiet multa cotidie probari, multa corrigi, proderit alicuius obiurgata desidia, proderit laudata industria, excitabitur laude aemulatio, turpe ducet cedere pari, pulchrum superasse maiores. Accendunt omnia haec animos, et licet ipsa vitium sit ambitio, frequenter tamen causa virtutum est. Quintiliano riferisce l’utile abitudine di un suo maestro di far gareggiare la classe in esercizi di eloquenza. Questo espediente li rende più recettivi all’apprendimento poiché è più semplice emulare un compagno che il maestro. Quintiliano poi illustra questo principio con la metafora del vaso. Nam ut vascula oris angusti superfusam umoris copiam respuunt, sensim autem influentibus vel etiam instillatis complentur, sic animi puerorum quantum excipere possint videndum est: nam maiora intellectu velut parum apertos ad percipiendum animos non subibunt. Utile igitur habere quos imitari primum, mox vincere velis: ita paulatim et superiorum spes erit. Liceo Scientifico Piero Gobetti – Torino a.s.2013-2014 ottobre 2013 classe V E prof.ssa Marisa Bello Verifica di italiano letteratura (Foscolo) PRIMA PARTE per tutti Analisi testo Scegli un gruppo significativo di 20-25 versi dai Sepolcri e analizzali (ricordati di segnalare in chiaro i versi scelti): a) Riassumi in poche parole il contenuto del gruppo di versi che hai scelto b) Individua, sottolinea e illustra le parole-chiave e i temi foscoliani presenti c) Annota qualche osservazione relativa allo stile e/o ai modelli di riferimento d) Estendi l’analisi in modo da prendere in esame, per collegamenti e confronti, altre opere dell’Autore a te note. SECONDA PARTE Scegli due domande dall’elenco del tuo gruppo di appartenenza e rispondi GRUPPO A 84 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) Principali elementi storici relativi a preromanticismo e neoclassicismo Elementi artistici del preromanticismo Il modello del Werther di Goethe: confronti con l’Ortis di Foscolo Biografia di Foscolo teoria di F. relativa al ruolo dell’arte in generale e quello della poesia in particolare rappresentazione di sé in F. le figure femminili tra biografia e letteratura in F. amore per la famiglia in F. ruolo della poesia per F. GRUPPO B 10) elementi di neoclassicismo e preromanticismo nella vita e nell’opera di Foscolo 11) tema dell’esilio in F. 12) amore per la patria in F. 13) confronti tra produzione artistica e biografia in F. 14) l’ossessione della morte in F. 15) la visione della storia in F. (eventuali confronti con altri autori come Machiavelli, Vico e filosofi illuministi e romantici ) 16) le virtù apprezzabili per F. 17) Elementi artistici del classicismo 18) I principali temi del Werther di Goethe e confronti con l’Ortis di Foscolo Liceo Scientifico Piero Gobetti – Torino a.s.2013-2014 classe V E prof.ssa Gabriella Zucco INGLESE ESEMPI DI PROVE DISCIPLINARI ASSEGNATE DURANTE L’ANNO What features distinguish Keats from the other Romantic poets? Why most of his works can be considered as a vision? Explain how Thomas Hardy develops his views of man’s place in the universe also referring to the passages you have read. What kind of structure is The importance of Being Earnest built on? “Ignorance is like a delicate exotic flower: touch it and the bloom is gone” What does this sentence refer to? 85 Verifica scritta di Scienze della Terra Alunna/o...................................................... Classe .................................... Data............................. Liceo “P.Gobetti”” a.s. 2013/2014 1)Completa la tabella evidenziando le corrispondenze fra tipologie di sedimenti ed ambienti di accumulo. (5) A. Detriti misti, a volte classati, ovvero selezionati in base alle dimensioni ed al peso, costituiti da blocchi e da pietrisco. 1. Ambiente alluvionale B. Detriti di natura organica (foglie,semi,rami...) accumulati in un suolo saturo d’acqua che ne impedisce la completa decomposizione. 2. Ambiente di mare poco profondo 3.Ambiente glaciale C. Fanghi carbonatici costituiti prevalentemente da scheletri di organismi planctonici 4. Ambiente pelagico (mare aperto e profondo) D. Sedimenti sabbiosi ricchi di conchiglie di molluschi Bivalvi e Gateropodi E. Sedimenti di tutte le dimensioni, limosi e sabbiosi, frammisti a grossi frammenti, disposti in modo caotico, senz’ordine. 5. Ambiente palustre F. Sedimenti sabbiosi che presentano una stratificazione incrociata 6. Ambiente montano (base delle pareti rocciose) G. Depositi detritici in cui prevale la frazione ghiaiosa. 7. Ambiente deltizio A B C D E F G 2) Prova a descrivere cosa succederebbe se il Mediterraneo e L’Atlantico fossero del tutto separati (se il braccio di mare dello stretto di Gibilterra dovesse chiudersi) (4) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ .......................................................................................................................................................... ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. 5) Il fenomeno del carsismo è dovuto alla dissoluzione chimica della roccia calcarea ad opera dell’acqua piovana in cui è disciolta una certa quantità d’acqua ricca di CO2 . (3) La reazione chimica che si svolge è ........................................................................ 86 Il processo risulta tanto più aggressivo quanto più l’equilibrio è spostato a .................... ; ciò capita in modo particolare quando l’acqua circolante è: (barrare il completamento che si ritiene esatto) calda e ad alta pressione satura di bicarbonato calda e a bassa pressione fredda e ad alta pressione altro 4)Per quali motivi a tuo giudizio i giacimenti petroliferi si rinvengono spesso associati a rocce evaporitiche?. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ ............................................................................. 5) Il massiccio carbonatico delle Dolomiti può essere considerato a tutti gli effetti una struttura fossile. Si avanzino delle ipotesi circa il suo processo genetico e si spieghi il motivo per cui non si sarebbe potuto originare in un ambiente di clima freddo. (3) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ ............................................................................. .......................................................................................................................................................... ............................................................................. 9) Chiarisci a parole e poi con un disegno la differenza tra struttura scistosa e stratificazione sedimentaria. (3) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................................................................................................................... ................................................... ............................................................................. ............................................................................. ...................................................................... 8) Per quale ragione in ambiente alpino risulta particolarmente spinto, in tutti i periodi dell’anno, il fenomeno di disgregazione fisica della roccia in posto. (3) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. 87 6) In cosa sono simili ed in cosa diversi un campione di alabastro ed uno di travertino? (3) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ ............................................................................. .......................................................................................................................................................... 9) Lo gneiss di Luserna si presta molto bene per numerose applicazioni (strutturali, ornamentali…). Fai degli esempi illustrando le ragioni di tanta versatilità. (3) ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. .......................................................................................................................................................... 10) Descrivi i campioni assegnati procedendo per osservazione e deduzioni successive. Cerca ogni volta di illustrare la relazione tra evidenza macroscopica e processo genetico, solo in ultima analisi assegna un nome alla roccia. (8) a ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ ............................................................................. ............................................................................. ............................................................................. ...................................................................................................................................................... b ............................................................................. ............................................................................. ........................................................................ Alunna/o...................................................... Classe ................................... Data............................. Verifica scritta di Scienze della Terra Liceo scientifico P.Gobetti 1) Disegna il profilo di un suolo di una foresta di latifoglie, assegnando ad ogni orizzonte la lettera che lo contraddistingue. Assegna ad ogni descrizione la lettera corrispondente. ATTENZIONE!!! alcune definizioni vanno scartate Presenza di materiali primari disgregati (rocce), in corso di alterazione humus mescolato a frammenti di roccia frammenti organici parzialmente decomposti roccia solida Foglie morte e frammenti organici, in gran parte non decomposti Massimo accumulo di silicati argillosi e componente organica , nonchè di nutrienti ed eventuali ossidi di ferro e alluminio strato di sabbia orizzonte di materiali minerali e organici mescolati, con molta attività biologica 88 2) Suoli diversi possono differire in base alla loro tessitura, Completa i diagrammi a torta Suoli normali suoli asfittici suoli aridi 5) Perché la produttività di un campo dipende strettamente dalla disponibilità di nitrati? Dopo aver risposto al primo quesito illustra a grandi linee il ciclo dell’azoto nel suolo. ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ........................................................................... 4) Quali pratiche colturali possono essere messe in atto per limitare le perdita di suolo utile? Quali fattori limitano l’erosione del suolo in un sistema naturale? ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ........................................................................... 4) Che relazione c’è tra biodiversità di un suolo agricolo e fertilità del medesimo? ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ........................................................................... 89 5) Cosa si intende con col termine di capacità di scambio cationico di un suolo? Quali fattori determinano questo processo? . ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................................ ...................................................................................................................................................... 6) Nei paesi fiamminghi a partire dal ‘500, e soprattutto in Inghilterra dal ‘700 venne adottata una nuova pratica colturale che comportò un grande aumento della produttività tanto che gli storici parlano di rivoluzione agricola. Di cosa si tratta? ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................. 7 ) “ U n a l i m e n t o O . G . M . è i l ma i s B T . I n p a s s a t o q u e s t a p i a n t a e r a a t t a c c a t a d a l l a p i r a m i d e d e l ma i s , un bruco che indeboliva il suo fusto. Inizialmente si è cercato di sconfiggerlo con prodotti chimici. In s e g u i t o s i s c o p r ì c h e c ’ e r a u n b a t t e r i o , i l B a c i l l u s T h u r i n g i e n s i s , c h e u c c i d e v a l a p i r a m i d e d e l ma i s , e si diede inizio ad una lotta biologica, in cui si usava questo batterio contro il bruco. Oggi esiste una l o t t a b i o t e c n o l o g i c a c h e c o n s i s t e n e l l ’ i n s e r i r e n e l D N A d e l ma i s i l g e n e d e l b a t t e r i o c h e c o d i f i c a p e r u n a p r o t e i n a t o s s i c a p e r l a l a r v a d e l l a p i r a mi d e d e l ma i s . q u e s t o t i p o d i ma i s è g i à u s a t o i n m o l t e p a r t i del mondo.” Commenta l’articolo esprimendo un tuo parere in termini di costi/benefici rispetto alle tre modalità citate di lotta contro la peste del Mais. ............................................................................................................................................................................... ...................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................... ........................................................................... ............................................................................................................................................................................... .................................................................... 90 Liceo scientifico P.Gobetti Verifica di Storia dell’Arte Alunna/o...................................................... Classe ................................... Data............................. I Macchiaioli : un movimento artistico che nasce intorno al 1856 a Firenze. Analizza le principali caratteristiche del movimento italiano: ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………… 91