L'Associazione Culturale Carpino Folk Festival
presenta
CARPINO FOLK
FESTIVAL H2O
XVI Edizione del Festival della Musica Popolare e delle sue Contaminazioni
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine
Arrivato alla sedicesima edizione, il festival della musica popolare e delle sue contaminazione, è promosso
dall'Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia - fondi P.O. FESR 2007-2013 con un
progetto unico capofila il Comune di Orsara di Puglia - ed è organizzato dall'Associazione Culturale Carpino
Folk Festival col sostegno della Provincia di Foggia, del Parco Nazionale del Gargano, dell'Azienda di
Promozione della Provincia di Foggia e de L'autenticità e le tipicità immateriali del Gargano - progetto
finanziato nell'ambito del bando “Giovani Energie in Comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani, per migliorare il
“Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali”, con capofila il Comune di
Carpino.
La Rete dei Festival FIVE FESTIVAL SUD SYSTEM è sostenuta dal Progetto Puglia Sounds - P.O. FESR
Puglia 2007-2013 Asse IV.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Presentazione
Carpino Folk Festival, è oramai un vero e proprio punto di riferimento nel
mondo della musica popolare e dei festival musicali. Allo stesso tempo è
unanimemente riconosciuto come il primo grande festival dedicato al
recupero e alla valorizzazione della musica popolare pugliese di maggior
qualità, e tra i più apprezzati a livello nazionale.
Dalla prima edizione nel 1996, dopo 16 anni molto è cambiato, ma non lo
spirito e l’identità che, insieme alla qualità delle proposte artistiche, ne hanno
fatto la fortuna.
A confermare questa attitudine sono i nomi in cartellone per l’edizione che si
svolgerà a Carpino dal 04 al 09 agosto: grandi protagonisti della scena della
World Music come Carlos Nunez e nomi che non hanno bisogno di
presentazioni e che sono in grado di soddisfare i gusti musicali degli
appassionati del genere: ALMAMEGRETTA, CANZONIERE GRECANICO
SALENTINO, ETTORE CASTAGNA con l'amici du Fanarra, Gli AMARIMAI, CALATIA
ENSAMBLE, PINO PONTUALI, LUCA BASSANESE & Piccola Orchestra Popolare,
PATRIZIA LAQUIDARA, ZIBBA e Almalibre, MAU MAU e i CANTORI di CARPINO.
Il repertorio tradizionale per organetto dell'Italia centrale, della Lira dalla
Calabria Greca, dell'Arpa, del violino, della zampogna e della ciaramella di
Viggiano, del mandolino campano dalla posteggia alla tarantella si uniranno
con quello degli strumenti musicali tradizionali pugliesi e con gli strumenti a fiato
celti della Galizia.
Due i progetti speciali: la presentazione del Cd raccolta “Canti e suoni della
tradizione di Carpino” col concerto dimostrazione dei cantori tradizionali di
Carpino e PUGLIA BITE.
Con gli amici di sempre, Enrico Noviello e Pio Gravina, abbiamo prodotto una
vera e propria raccolta delle voci di Carpino degli ultimi 60 anni e il risultato dal
punto di vista documentale e dell'ascolto è eccellente: un doppio cd con
libretto allegato di 80 pagine di testo e foto storiche spettacolari
"PUGLIA BITE" - L'ideale unione della Puglia attraverso le musiche dei suoi
estremi: il Gargano ed il Salento - è uno spettacolo da non perdere. Diretto da
Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico Salentino e assistente di
Ludovico Einaudi alla Notte della Taranta, è prodotto dal Carpino Folk Festival
interessato al coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle specificità
territoriali con l'obiettivo di cementare delle nuove icone della musica
popolare di casa nostra come espressione alta di vitalità culturale.
Importante la serata del 05 agosto con Vincenzo Santoro che ci aprirà la
strada "Verso una legislazione regionale di sostegno alla musica popolare".
Quest'anno con "L'autenticità e le tipicità immateriali del Gargano" abbiamo
portato la nostra presenza a Rodi Garganico, a Peschici e a Serracapriola.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Grazie alla collaborazione con le Ferrovie del Gargano, "Un festival che
coinvolge il territorio" ha interessato il comune di Cagnano Varano.
Il Festival, nato in omaggio ai cantatori di Carpino, è come se avesse aperto
una nuova fase di collaborazioni nel mondo delle musiche di tradizione. Come
se finalmente si stesse creando una rete, promossa e sostenuta dal Carpino Folk
Festival, a cui ciascuno può apportare i proprio contributi.
Che il Carpino Folk Festival sia diventato a tutti gli effetti il festival del Gargano
è conclamato. Alcuni sostengono che il lavoro che stiamo compiendo sul
prezioso patrimonio della tradizione orale del nostro territorio ha rimesso in moto
il turismo giovanile sul Gargano e ha rimesso in movimento un nuovo fermento
artistico e culturale garganico. Lo speriamo seriamente anche se non vi
nascondiamo le difficoltà della crisi economica e la sua strumentalizzazione.
Quello del 2011 è un Festival che conferma il trend intrapreso da alcuni anni:
musica per tutti, ma con un’anima legata indissolubilmente alla tradizione
italiana e alla storia di questa musica straordinaria.
Protagonista principale della rassegna rimane il 96-enne Antonio Piccininno e la
location confermata è quella di Piazza del Popolo a Carpino.
Tutti gli eventi sono rigorosamente ad ingresso libero.
Il tema della XVI edizione è il Patrimonio Culturale dell'Acqua per stimolare una
riflessione sulla continua relazione esistente nella storia tra le forze idrauliche,
l'uomo e l'arte musicale.
"Quando manca l'Acqua, non possiamo lavarcene le mani" per questo il
Carpino Folk Festival H2o non poteva mancare la campagna Amref a favore
dell'Acqua Potabile.
COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO per portare acqua pulita e potabile nei
villaggi rurali del Kenya e della Tanzania, attraverso il pieno coinvolgimento
delle comunità locali nella gestione, manutenzione e controllo delle risorse
idriche disponibili.
Ciò detto, non ci resta che invitare tutti a venire in Puglia, sul Gargano e lo
facciamo con le parole di un carpinese acquisito: venite a Carpino a sentire i
concerti, a ballare il festival, venite finalmente anche a sentire gli altri vecchi,
fonte perenne di tutto quello che a Carpino succede ieri, oggi, domani. Come
diceva Andrea Sacco: «Quando volete venire, io sto qui…».
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Programma Carpino Folk Festival | 2011
SUONI DI PASSI - TERRE, CULTURE E DANZE DELLA CHITARRA BATTENTE
Dal 04 al 07 Agosto
"Gargano e Calabria silana e consentina"
Laboratori di danza e tamburello
CANTAR VIAGGIANDO
Dal 04 al 06 Agosto
"Un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano”
in collaborazione con l’assessorato alla mobilità della Regione Puglia
LA LUNA AGGIRA IL MONDO E VOI DORMITE !
PROGETTO CALA LA SERA
UN FESTIVAL CHE COINVOLGE IL TERRITORIO
Martedì 12 luglio 2011
Ore 21,30 Anteprima del Carpino Folk Festival a Marina di Peschici
ALMAMEGRETTA
"1991-2011: venti anni di dub!"
Domenica 24 luglio 2011
Ore 21,30 Cagnano Varano a cura delle Ferrovie del Gargano
Presentazione progetto PUGLIA BITE
Mercoledì 10 agosto 2011
Ore 21,30 "Il suono della terra” - Prolungamento del Carpino Folk Festival
a Serracapriola
CANZONIERE GRECANICO SALENTINO
“Focu d'amore”
CANTORI di CARPINO
"Stile, storia e musica alla Carpinese"
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Programma Carpino Folk Festival | 2011
TUTTA LA MUSICA TRADIZIONALE DEL SUD ITALIA in SCENA al
CARPINO FOLK FESTIVAL
Giovedì 04 Agosto 2011
Ore 21,00 Largo San Nicola - Carpino
ETTORE CASTAGNA con L'amici du Fanarra
Musica per Lira dalla Calabria Greca
Gli AMARIMAI
Arpa, violino, zampogna e ciaramella di Viggiano
Venerdì 05 Agosto 2011
Ore 21,00 Largo San Nicola - Carpino
Incontro dibattito "Verso una legislazione regionale di sostegno alla
musica popolare"
Presentazione Libro V. Santoro "Memorie della terra". Racconti e canti di
lavoro e di lotta del Salento"
Presentazione del Cd raccolta “Canti e suoni della tradizione di Carpino”
a cura di Pio Gravina ed Enrico Noviello
Concerto Dimostrazione cantatori tradizionali di Carpino
La Notte di Chi Ruba Donne
... a casa dei suonatori si portano le serenate
Sabato 06 Agosto 2011
Ore 21,00 Largo San Nicola - Carpino
I CALATIA ENSEMBLE
Il mandolino nella tradizione Popolare Campana dalla posteggia alla tarantella
PINO PONTUALI & ANDREA DELLE MONACHE
Il repertorio tradizionale per organetto dell'Italia centrale
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Programma Carpino Folk Festival | 2011
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è
principio e fine
Domenica 07 Agosto 2011
Ore 22,00 Piazza del Popolo - Carpino
LUCA BASSANESE & PICCOLA ORCHESTRA POPOLARE
"Il Futuro del Mondo"
PUGLIA BITE
"L'ideale unione della Puglia attraverso le musiche dei suoi estremi"
Lunedì 08 Agosto 2011
Ore 22,00 Piazza del Popolo - Carpino
PATRIZIA LAQUIDARA
"Il Canto dell'Anguana "
CARLOS NÚÑEZ
"Alborada do Brasil"
Martedì 09 Agosto 2011
Ore 21,30 Piazza del Popolo - Carpino
ZIBBA e ALMALIBRE
"Una cura per il Freddo"
MAU MAU
"Mare Nostrum"
ANTONIO PICCININNO e i CANTORI di CARPINO
"Stile, storia e musica alla Carpinese"
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CANTAR VIAGGIANDO
Dal 04 al 06 Agosto
"un viaggio slow a bordo dei vagoni delle Ferrovie del Gargano"
In collaborazione con l'Assessorato ai Trasporti della Regione Puglia
Partenza da San Severo, toccare San Nicandro e Cagnano Varano e poi
dritti su fino ad arrivare al Carpino Folk Festival dove lo sguardo spazia sul
Lago di Varano e sulla lingua di terra che spacca l’azzurro in due,
dividendo lo specchio lacustre da quello marino. Stessa cosa da
Calenella lungo il blu della costa per tuffarsi a San Menaio e a Rodi
garganico, toccare da lontano Ischitella e quindi immergersi nei ritmi
delle tarantelle garganiche accompagnati dai suoni del tamburello, delle
castagnole e delle chitarre battenti.
Si chiama “CANTAR VIAGGIANDO - Un viaggio slow a bordo dei vagoni
delle Ferrovie del Gargano” il nuovo progetto del Carpino Folk Festival in
collaborazione con l'Assessorato alla Mobilità della Regione Puglia e le
Ferrovie del Gargano per riscoprire tesori artistici e paesaggistici, storie e
leggende custodite dalla memoria.
L'idea è quella di stimolare l'utilizzo del servizio treno/bus navetta delle
Ferrovie del Gargano per permettere al pubblico di spostarsi
comodamente evitando la propria autovettura per raggiungere il festival
della musica popolare e delle sue contaminazioni.
Il viaggio nei prossimi giorni e fino al 9 agosto sarà impreziosito dalla
presenza a bordo di microeventi tematici che renderanno piacevole e
originale il tragitto, cantando e raccontando e godendo appieno i
paesaggi che si attraversano nel tramonto di un estate pugliese.
Nei giorni dal 4 al 6 agosto saranno "La Luna aggira il mondo e voi
dormite!" di Nicola Briuolo & Angelo Cavallo e "Le tarantelle del Gargano"
del progetto Cala la Sera ad accompagnarvi lungo la montagna del
Sole, nelle corse in partenza da San Severo alle ore 19,50 e da Calenella
alle ore 19,57.
Il tutto al solo costo di 1 €uro quando il progetto “CANTAR VIAGGIANDO”
si incontra col progetto "Treno-Tram" delle Ferrovie del Gargano.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CANTAR VIAGGIANDO
4 e 6 Agosto
San Severo 19:50
Carpino 20:58
Reading Musicale
LA LUNA AGGIRA IL MONDO
E VOI DORMITE !
tratto da
“Matteo Salvatore la luna aggira il mondo e voi dormite autobiografia
raccontata ad Angelo Cavallo” (ed. Stampa Alternativa)
con
Nicola Briuolo canzoni
Angelo Cavallo voce narrante
Il racconto autentico e struggente di un grande cantastorie che ha incantato
l’Italia e il mondo
Itinerari della cultura Pugliese dai racconti e canzoni di Matteo Salvatore.
L’anima del fanciullo, con l’allegria, la spensieratezza, l’ingenuità, il gioco, la
scuola, i singhiozzi, le grida, la fame e la libertà del mattino. L’anima del
giovane con il desiderio, il sogno, la bugia, il segreto, l’amore, la bellezza, la
natura, la ricchezza e con la speranza del sole alto di mezzogiorno. L’anima
dell’uomo con il lavoro, l’amicizia, l’emigrazione, la sofferenza, la sottomissione,
la divisione, la maturità, la famiglia e con la ribellione stanca del pomeriggio. E
infine l’anima del vecchio con il ricordo, la memoria, il rimpianto, la polvere, la
preghiera, e con il freddo della sera e della morte. Quattro anime che come
diceva Matteo cantando … ” … Fanno lunghe le ore … e fanno acchiappare
le mosche davanti al sole … e se il tempo non vuole passare … Dopo ncappat’
… Falle volare …”
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CANTAR VIAGGIANDO
5 Agosto
Calenella - Peschici 19:57
Carpino 20:32
"PROGETTO CALA LA SERA"
Il "Progetto Cala la Sera” nasce dall'incontro spontaneo di giovani (musicisti
professionisti e non) accomunati dalla passione per la tradizione popolare e
musicale della terra del Gargano. L’esperienza ‘Live’ si alimenta grazie alla
frequentazione delle tante feste che popolano borghi, piazze, contrade e
porta, gradualmente, alla nascita di un vero e proprio progetto di riscoperta
della tradizione di trasmissione orale non solo di canti e suoni ma anche di tutte
le espressioni (dialetto in primis) di un patrimonio (quello del Gargano) ancora
vivo e pulsante. In questo senso, fondamentale è il contatto, emotivo e senza
forzatura alcuna, con i residenti e gli “anziani” del luogo, vera memoria di una
eredità da salvaguardare e custodire. Il particolare rapporto che si instaura
sfocia in una sincera amicizia che spinge, in ultimo, anche a numerose
esibizioni comuni in pubblico attraverso la sua espressione più diretta: la festa di
paese. E’ in questo ambito che il "Progetto Cala la Sera" vede lo stretto legame
che accomuna giovani e … vegliardi: la riscoperta di una precisa identità
culturale porta la musica ed il canto tradizionale a diventare attuali. I canti
sono un susseguirsi di strofette che il gruppo produce in concerto (dette
strapulètte, sunètte e strùsce), arrivano dalle fonti rintracciate a San Giovanni
Rotondo, Carpino, Ischitella, Monte Sant'Angelo, Cagnano e San Nicandro e,
sotto forma di tarantelle e di canti alla stesa, ricostruiscono tutto un passato
fatto di “serenate”. Le esibizioni odierne sono ancora accompagnate, non
subendo contaminanazioni di sorta, da soli strumenti tradizionali prima tra tutti
le chitarre battenti (Borraccino - Cozzola) che hanno una forma diversa dalle
classiche chitarre battenti settecentesche. La prima, suonata a sud della
montagna garganica ha tre fori di risonanza ed una cassa più piccola a fondo
piatto, la seconda, suonata a nord della montagna garganica ha un foro di
risonanza ed una cassa più grande a fondo bombato, a queste si aggiungono
“li tamburedde”, “li castagnole”, “lu bughete – bù” e “lu murtale” di bronzo
(tamburello, castagnette, tamburo a frizione e mortaio di bronzo). L’organetto
(“l’armonneca”) a due e otto bassi è stato introdotto successivamente, portato
sul Gargano dai pastori della transumanza e la tarantella di San Giovanni con
organetto è il risultato di una inevitabile unione tra i repertori abruzzesi e le
tarantelle garganiche che si sono fuse nella (cosiddetta) tarantella
“sangiuvannara”…un pezzo di storia, dunque, torna a … rivivere e suonare.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Il repertorio tradizionale italiano nel luogo simbolo
dell’«altra Musica»
Il Carpino Folk Festival è uno degli eventi musicali più importanti della Puglia e
una delle feste popolari più longeve e più famose in Italia. E 'diventato tale
semplicemente perché è un festival, nel suo genere, di qualità che attrae
migliaia di persone, molti dei quali ritornano anno dopo anno.
Rinomato è il suo eclettico mix di musica e la definizione ampia di quello che
viene considerato popolare. I migliori artisti popolari tradizionali d'Italia sullo
stesso palco con i più famosi gruppi della riproposta, con i cantautori affermati
e con le star della world music, del bluegrass e del jazz.
L'elenco di coloro che si sono esibiti evidenzia senza ombra di dubbi che il
Festival della musica popolare del Gargano è un vero e proprio trampolino di
lancio per molti artisti ormai ben noti.
Ma Carpino prima di ogni altra considerazione è divenuto nel tempo il simbolo
dell’«altra Musica», della musica di tradizione e della cultura di cui è
espressione ed è questa la ragione per la quale la prima parte del festival è
sempre dedicata al repertorio originale della tradizione e agli artisti che hanno
acquisito le tecniche esecutive direttamente dai suonatori e cantatori
tradizionali.
Nell’edizione del 2011 faranno parte di questa prima sezione del festival, oltre al
concerto dimostrazione dei cantatori tradizionali di Carpino, ETTORE
CASTAGNA che con i suoi amici du Fanarra ci farà ascoltare il repertorio
tradizionale della lira in Calabria ossia brani adatti al ballo (sonu a ballu) e
suonate per sola lira senza tempo definite ad aria. Gli AMARIMAI che ci faranno
ascoltare il repertorio di un altro simbolo dell’altra musica, ossia di Viggiano (PZ)
famoso per le sue arpicelle e i suoi artisti di strada che viaggiavano il mondo.
PINO PONTUALI e ANDREA DELLE MONACHE suoneranno le musiche da ballo
popolare, gli stornelli, le serenate e i canti narrativi e canti da osteria del Lazio e
dell'Italia centrale. E infine i CALATIA ENSAMBLE di Luca de Simone porteranno il
repertorio del mandolino della tradizione popolare Campana dalla posteggia
alla tarantella.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è
principio e fine.
Giovedì 04 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola - Carpino
ETTORE CASTAGNA con l'Amici du Fanarra
Musica per Lira dalla Calabria Greca
La lira è uno strumento musicale tradizionale caratteristico di zone della
Calabria, quali l'area della Locride e l'area del Monte Poro. Per le sue
caratteristiche organologiche lo strumento fa pienamente parte di un gruppo
definibile "lira bizantina", una famiglia di cordofoni ad arco, con caratteristiche
ricorrenti e molto simili fra loro, diffusi in tutta l'area dell'ex Impero Bizantino.
Come dato di fondo non bisogna dimenticare che gli strumenti ad arco sono
sconosciuti nell’antichità greco romana. Essi arrivarono dall’oriente fra alto e
basso medioevo. Secondo un'ipotesi, fu attraverso slavi e arabi che l’Europa
medioevale conobbe gli archi in queste versioni che con linguaggio corrente
di oggi diremmo “etniche” e li assimilò sviluppando progressivamente una
propria via. L’Impero Bizantino ne accolse e ne elaborò una versione
chiaramente identificabile con la lira che ancora oggi ne marca il territorio.
Non deve così troppo stupire se uno strumento da molti ritenuto greco sia
anche croato, bulgaro, rumeno, turco e calabrese (italiano). Se lungo la
traccia del grande Rohlfs riconosciamo la Calabria meridionale
linguisticamente come greca sino a pochi secoli fa non ci stupiremo troppo per
la presenza nella Locride di uno strumento greco.
Grazie all'impegno di Ettore Castagna la lira calabrese fara la sua presenza al
Carpino Folk Festival.
La lira si suona stando seduti, lo strumento viene appoggiato fra le ginocchia o
sulla gamba sinistra. Con la mano sinistra si tiene il manico dello strumento e si
tastano le corde lateralmente con le unghie mentre con la destra si sfrega
l'archetto sulle corde.
Il repertorio tradizionale della lira in Calabria comprende sia
l'accompagnamento al canto in varie forme, sia brani adatti al ballo (sonu a
ballu), sia suonate per sola lira senza tempo definite ad aria. La lira, sempre per
tradizione suonava o da sola o in un organico che poteva comprendere
tamburello, chitarra battente e doppio flauto.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è
principio e fine.
Giovedì 04 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino
Gli AMARIMAI
Arpa, violino, zampogna e ciaramella di Viggiano
« Ho l'arpa al collo, son viggianese - tutta la Terra è il mio paese.. »
Gli Amarimai sono un gruppo di giovanissimi che ripropongono i suoni nobili
dell’arpa popolare e del violino, affiancandoli a quelli pastorali della
zampogna e della ciaramella di Viggiano, un piccolo borgo della Basilicata
situato nella Val d'Agri in provincia di Potenza conosciuto dagli etnomusicologi
per la presenza di costruttori e i suonatori tradizionali di arpicella (arpa portativa
popolare).
La storia di questo strumento, della tradizione musicale ad esso legata, dei
musicisti di strada che lo suonavano accompagnandosi con violinisti e cantanti
girando il mondo, è molto particolare, interessante ed a tratti sorprendente e
merita un approfondimento. Qui diremo solo che le arpe dei Viggianesi,
costruite da artigiani locali, erano leggere e di tipo 'portativo', tenute sospese
dal suonatore davanti a se con una imbragatura a spalla. I suonatori erano
fondamentalmente autodidatti e il repertorio inizialmente era composto da
novene, eseguite assieme agli zampognari nel periodo natalizio. In seguito,
sulla scia dei flussi migratori, i gruppi musicali che giravano per l'Europa o che
raggiunsero gli Stati Uniti, arricchirono il repertorio con canzoni napoletane e
brani d'opera.
Dopo un periodo di decadenza, negli ultimi anni la conoscenza e la diffusione
di questo nobile strumento è stata recuperata grazie all'attività di appassionati
come gli Amarimai che nel 2008 fondano la prima scuola di arpa popolare
della Val d’Agri.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
La Notte di Chi Ruba Donne
... a casa dei suonatori si portano le serenate
Sabato 06 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino
I CALATIA ENSEMBLE
Il mandolino nella tradizione Popolare Campana dalla posteggia alla
tarantella
Calatia è il nome di un’antica città, dalla cui distruzione ad opera dei saraceni,
e dalla diaspora dei suoi abitanti, nasceranno i nuclei sociali dell’area tra il
Vesuviano e Terra di Lavoro. Un luogo di indicibili fatiche ma anche di
straordinaria bellezza. In basso, nella zona dei lagni, il lavoro duro della canapa
e del tabacco, il suono violento del ballo sul tamburo, del canto di lavoro
gridato al cielo. Salendo verso le colonie leuciane, il lavoro delle sete, le
serenate cantate dolcemente alle finestre, un luogo dove tutti erano tenuti ad
imparare uno strumento colto. Come suona una terra? Ogni componente dei
Calatia Ensamble è parte di tutto questo, ciascuno porta con se il suono della
sua terra .
Luca De Simone, Tamburo e percussioni
Suonatore di tamburo. Dalla nonna e dalle donne di San Nicola la Strada
apprende “O’ball e l’urs” , una forma peculiare di “ball ngopp o tambur”, e
dalla tecnica tradizionale del luogo d’origine la passione per il tamburo lo
spinge alla ricerca di nuove frontiere dei tamburi a cornice, e a studiare e
collaborare con musicisti provenienti da tutto il mondo (Spagna, Israele,
Turchia, Marocco, Tunisia, Senegal, Cile, Argentina, Irlanda).
Annalisa Messina, Voce
Artista versatile e aperta alle collaborazioni come fonte di interazione,
rinnovamento e ricerca. La sua straordinaria voce la porta a fare esperienze
che vanno dalla musica leggera, all’elettronica, fino al rock, sempre al fianco
di artisti di fama nazionale ed internazionale. Ma la sua grande passione, la
fonte d’ispirazione della sua inconfondibile vocalità, è da sempre la musica
tradizionale della sua terra di cui è straordinaria interprete.
Carmine Scialla, Chitarra battente, chitarra classica, mandola, mandolino
Cresciuto in una famiglia di musicisti, incomincia a studiare la chitarra
prestissimo, con un’attenzione particolare alle corde tradizionali, e non stupisce
che, nonostante la sua giovane età, sia tra i chitarristi più dotati e ricercati del
panorama musicale campano.
Luca Natale, Mandolino, Oud, Chitarra, Liuto, Mandola, Mandoloncello
Riconosciuto virtuoso , figlio d’arte, è un profondo conoscitore del repertorio
del mandolino classico e popolare campano , ma soprattutto un innovatore
delle tecniche e delle sonorità dello strumento.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
La Notte di Chi Ruba Donne
... a casa dei suonatori si portano le serenate
Sabato 06 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino
PINO PONTUALI & ANDREA DELLE MONACHE
Il repertorio tradizionale per organetto dell'Italia centrale
Le musiche da ballo popolare, stornelli, serenate, canti narrativi e canti da
osteria.
Pino Pontuali
Si interessa di musica tradizionale e dal 1980 fa ricerca nelle campagne e nei
paesi più sperduti del Lazio, raccogliendo testimonianze sui canti e sulle
musiche tradizionali. Dai suonatori tradizionali acquisisce una notevole
esperienza di tecnica esecutiva dell’organetto ed un vasto repertorio di
musiche da ballo popolare (saltarelli, tarantelle, gighe, tresche, tresconi,
manfrine, scotis, courente, quadriglie, polche, valzer mazurche, ecc.). Profondo
conoscitore del repertorio per organetto, in particolare del centro Italia, è
molto attivo e richiesto nelle manifestazioni di musica tradizionale, dove la sua
capacità di coinvolgimento è trainante. Ha partecipato, come ospite, a
trasmissioni radiofoniche e televisive. Organizza e tiene seminari sulle tradizioni
musicali del centro Italia, con concerti lezione accompagnati dalla
esposizione, e spiegazione sull’uso, di autentici strumenti musicali rurali.
Attivamente impegnato nella didattica, insegna regolarmente organetto ad
Anguillara Sabazia (dove vive). Fa parte di numerosi gruppi musicali (“Su
Stracasu”, “li Bettolari”, “Cromantica”, “I Forestieri”, “Il Narratore Ambulante”,
“La Piazza”, “IL Carro delle Stelle”, “I Musici Ambulanti”).
Andrea Delle Monache
originario di Guidonia, comincia a suonare l'organetto da piccolo assimilando
dallo zio le musiche tradizionali del teramano e della Sabina. Nel corso degli
anni si perfeziona acquisendo le tecniche esecutive direttamente da numerosi
suonatori tradizionali, anche di altre regioni d'Italia.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Suoni di passi - Terre, culture e danze della chitarra battente
Dal 04 al 07 Agosto
"Gargano e Calabria silana e consentina"
Laboratori di danza e tamburello
Nei paesi del vasto promontorio del Gargano la tarantella si è oggi quasi del
tutto estinta nelle sue forme tradizionali. Come sta succedendo da oltre un
decennio nel Salento e in altre aree dell’Italia, le forme coreutiche della
tradizione vengono sostituite anche sul Gargano con esibizioni di tipo
folkloristico o da modelli standard circolanti negli ambienti della riproposta folk,
tendenti alla contaminazione e alla semplificazione delle diversità locali. Nel
Gargano Carpino è forse l’ultima frontiera nella quale ancora alcuni anziani, in
rare situazioni di vita paesana, sentono l’esigenza di ballare nei linguaggi
corporei tradizionali. Il laboratorio didattico “Suoni di passi” riprende
quest’anno a far conoscere i linguaggi corporei che erano propri del mondo
agro-pastorale.
L’edizione di quest’anno affianca alla cultura garganica quella di un’altra
grande area di uso della chitarra battente in Italia: la Calabria centrale, quella
silana. Stili coreutici diversi, ma acora reperibili in diversi centri della penisola
calabrese.
I laboratori costituiranno una breve ma intensa immersione nella cultura
meridionale, a contatto con la vita quotidiana dei tanti vicoli del bel paese
garganico. E poi le sere saranno allietate dall’incanto dei suoni della memoria
dei cantatori locali e degli interpreti del Carpino Folk Festival.
L’Ass. Taranta, che cura lo stage di danza, svolge ricerche etnocoreutiche ed
etnomusicali sul Gargano dal 1980, producendo documentazione etnografica
di rilevante testimonianza storica.
LABORATORIO DI DANZA POPOLARE
4-6 agosto 2011
Insegnanti: Pino Gala e Linda Gala
***
LABORATORIO DI TAMBURELLO
4-7 agosto 2011
Insegnante: Davide Torrente
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
Venerdì 05 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino
VINCENZO SANTORO
"Verso una legislazione regionale di sostegno alla musica popolare"
La Puglia è una delle regioni italiane più ricche di patrimoni musicali tradizionali,
che negli ultimi anni sono stati oggetto di un imponente lavoro di
valorizzazione, che ha coinvolto un gran numero di musicisti, operatori culturali,
studiosi e appassionati, fino a diventare uno degli elementi di maggiore
caratterizzazione identitaria della Regione e un forte strumento di attrazione di
turismo culturale. Coerentemente con l'importanza di questo settore, riteniamo
che gli strumenti di intervento istituzionale debbano rafforzarsi e maturare,
prevedendo varie forme di sostegno alle realtà di base, anche attraverso la
definizione di una legislazione regionale specifica.
Ne parliamo con Vincenzo Santoro.
"Memorie della terra. Racconti e canti di lavoro e di lotta del Salento"
a cura di Vincenzo Santoro, libro con cd audio, Squilibri editore
Nell'intreccio di musica tradizionale e racconto orale, un viaggio nella memoria
del lavoro nel Salento della prima metà del Novecento, dalla "rivolta di Tricase"
del 15 maggio 1935, con la feroce repressione di una manifestazione di piazza
delle tabacchine dello stabilimento "Acait", all'occupazione del feudo d'Arneo
nel 1949-51, la più eclatante delle azioni intraprese dal movimento sindacale e
contadino.
Attraverso la viva voce dei protagonisti e un ricco apparato di immagini, si
delinea così un vivido spaccato su un'indimenticabile stagione di lotte sociali
che, nel cd allegato, restituisce all'ascolto anche la ruvida materialità di canti e
musiche di straordinaria bellezza ma ricolmi di aneliti di riscatto, di cui si è perso
persino il ricordo nelle levigate operazioni di riproposta dei repertori popolari
salentini.
Nel cd
Vincenzo Santoro, Anna Cinzia Villani: voci narranti
Anna Cinzia Villani: voce, organetto diatonico, tamburello
Daniele Girasoli: voce, tamburelo, cucchiai, cupa-cupa, armonica a bocca
Maria Mazzotta: voce, tamburello
Enrico Noviello: voce, chitarra, chitarra battente, tamburello
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
Venerdì 05 Agosto 2011 dalle ore 21,00 in Largo San Nicola – Carpino
a cura di PIO GRAVINA ed ENRICO NOVIELLO
Presentazione del Cd raccolta “CANTI e SUONI della TRADIZIONE di
CARPINO”
Concerto Dimostrazione cantatori tradizionali di Carpino
Al centro del sistema insediativo distribuito a corona intorno al lago di Varano,
lungo la strada pedecollinare che lambisce l’anfiteatro naturale costituito da
Capoiale, San Nicola di Varano, Cagnano Varano, Ischitella, Vico del Gargano
fino a Rodi Garganico, in posizione rialzata e panoramica sul Poggio
Pastromele si è realizzato un incontro di saperi, di generazioni, di competenze e
di stimoli ideali che ha permesso a Carpino, grazie ai suoi cantori e all’intera
comunità, di divenire una sorta di santuario simbolico dell’“altra Musica”. Il suo
patrimonio è una memoria vivente che rappresenta un esempio di buona
pratica nelle relazioni interpersonali.
Una memoria orale di storie, canti e balli tessuta su tre forme principali di
tarantelle (Viestesana, Montanara, Rodiana) e sulle loro varianti espressive
(Rodianella e Cagnanese), utilizzate indifferentemente per cantare li sunèttë
con l’accompagnamento degli strumenti tipici della tradizione musicale
garganica: la chitarra battente, la chitarra francese, il tamburello e le
castagnole.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Un’ulteriore forma di espressione è costituita dalla canzunë, un canto a distesa
che, accompagnato dalla sola chitarra battente, rappresentava il corpo
centrale e il punto più colto della serenata. Se, infatti, questo patrimonio
musicale, recitato a cappella, era funzionale ai lavori nei campi,
accompagnato dagli strumenti musicali serviva “a portare la serenata”, per
dichiararsi o ufficializzare un rapporto di fidanzamento.
Oggi resta la funzione sociale del cantare, suonare e ballare soprattutto come
forma di divertimento e di socializzazione durante le occasioni festive e
festivaliere.
Per perpetuare la crescita in coscienza della comunità e per ritessere i fili della
propria memoria può essere utile raccogliere in un unico supporto digitale le
voci testimonianti il repertorio ricchissimo di Carpino: Nunzia D’Antuono,
Michele Maich Maccarone, Matteo Scansuso, Carlo Trombetta, Michele Di
Giacomo, Angela Sacco, Maria Di Perna, Maria Vittoria Sacco, Nicola Di Perna,
Andrea Sacco, Rocco Antonio Sacco, Rocco Valente, Antonio Piccininno.
Con questo lavoro l’Associazione Culturale Carpino Folk Festival rende
pubblico l’impegno sia ideale sia di ricerca e di metodo preso oltre 15 anni fa.
Non lo fa con le parole, ma con la realizzazione di questo doppio CD musicale
che, insieme alle pubblicazioni precedenti, testimonia il presente di una
comunità. Un presente in cui un’associazione, partendo dallo studio
sessantennale degli etnomusicologi e dei ricercatori (qui ricordiamo Ettore De
Carolis, Roberto Leydi e Diego Carpitella) e grazie all’apporto di chi si è inserito
in questa comunità in modo partecipativo (Enrico Noviello e Pio Gravina),
tenta di ricostruire il tessuto della memoria comunitaria agendo a quattro livelli:
come figli della comunità che continuano a vivere il territorio insieme alle
precedenti generazioni; come ricercatori che documentano la memoria orale
di storie, canti e balli; come suonatori che promuovono l’aggregazione sociale
nel territorio e come operatori culturali che mediano tra la tutela e la
valorizzazione di questo immenso patrimonio culturale, ancora in grado
fattivamente di provvedere ai bisogni fondamentali della comunità stessa.
Il risultato è sotto i vostri occhi e lo valuterete insieme ai Carpinesi di oggi, ma
soprattutto delle generazioni future.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CARPINO FOLK FESTIVAL H20 presenta:
LUCA BASSANESE & La Piccola Orchestra Popolare
“IL FUTURO DEL MONDO”
V o c e , R e c i t a t i , P i a n o , B a s s o T u b a , T r o m b o n e , S a x , P e r c u s s i o n i , C h i t a r r a, V i o l i n o
Una piattaforma petrolifera avvistata dalle sentinelle del mare a baia Manacore ha fatto
scattare l'allarme
Era in transito?
Il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo: «Non si possono imporre scelte dall’alto.
Abbiamo la normativa più restrittiva d’Europa. La questione delle Tremiti è politica».
Affermazioni ambigue e allo stesso tempo terrificanti. La nave petroliera Prestige in Galizia e il
disastro ambientale della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon nel Golfo del Messico sono
realtà cupe e misteriose. Il Gargano non si fida!
"Mentre riprendevo la mia famiglia sulla spiaggia, all'orizzonte una grossa struttura
modificava la vista del mare a cui ero abituato" – 19 luglio 2011. Giovanni Pio Placentino,
sentinella del mare del Gargano.
In un pianeta lontano, perché è meglio che sia capitato là, c’è una leggenda che pochi raccontano e
che l’uomo non sa.
La racconta l’orso polare al suo piccolo quando è natale, la racconta la foca, il tricheco ad ogni
cucciolo della città.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Non ha squame, è nero sul viso. Nuota a stento e in modo impreciso, ma se gli capiti addosso come una
ameba t’incollerai e poi giù.. giù… giù… in fondo al mare, giù… giù… dove l’uomo non può
arrivare. Tra scheletri di balene, lui ti porterà.
Scienziati di tutto il mondo. Venite! Venite! C’è una specie nuova che vi stupirà. Sembra più morta che
viva, forse è primitiva, nera sul corpo e sul viso, è una rarità.
"La leggenda del pesce Petrolio" tratta con intelligenza un tema di fondamentale importanza per
il nostro pianeta terra: l'inquinamento dei Mari e degli Oceani ad opera dell'uomo e della sua
avidità.
Con questo brano impegnato ed altri, quali "L'acqua in bottiglia" e "Salta per l'indignazione" il
cantautore Luca Bassanese al Carpino Folk Festival per gridare «a tutti gli abitanti del pianeta
terra: cazzo, non si può restare qui sempre a subire».
Arriva il pesce petrolio che liscio come l’olio ti mangerà!
Luca BAssanese accompagnato dalla straordinaria Piccola Orchestra Popolare ci presenterà il
suo nuovo lavoro discografico dal titolo “IL FUTURO DEL MONDO” – terzo album - in uno
Show spettacolare. Da ascoltare, vivere, ballare per un'esibizione unica, dal forte impatto
scenico e musicale. Definito "Personaggio anomalo di questi tempi" Luca Bassanese (già
Vincitore "Premio Recanati - Musicultura" XV ed. per la miglior musica) è attore, scrittore,
musicista e cantastorie, considerato tra i più importanti nuovi esponenti della scena Folk
Popolare Italiana. Andrea Laffranchi - CORRIERE DELLA SERA “Amore, morte e guerra
con Bassanese il “filosofo”...l’orchestra da strada accentua l’atmosfera ..Via la Morte e Santo
Subito, immediate e coinvolgenti”. Enrico Veronese - BLOW UP “Che talento, Bassanese.
Baritono, tenore e contralto in una stessa voce, un innato senso per la melodia e l’attitudine a
variare spavaldamente registro espressivo fino alla vertigine: certe cose non si imparano...”. La
sua tournè "Luca BAssanese - in viaggio" è stata un susseguirsi di date (oltre 70 concerti). Il suo
album "Al Mercato" (Prod. Art. Stefano Florio), con la partecipazione internazionale di "King"
Naat Veliov e della Original Kočani Orkestar di Macedonia, si è classificato ai primi posti
della Indie music like 2007; pubblicato anche in lingua spagnola è presente in terra iberica e
nel mercato latino americano. A Ottobre 2008 l’uscita del suo nuovo album intitolato “La
Società dello Spettacolo”. A Marzo 2009 pubblica per Buenaonda Edizioni il libro dal
titolo: “Soltanto per amore (poesie, lettere e momenti di vita)”. È interprete unico di due
spettacoli originali di teatro canzone dal titolo "A Silva: la storia, la vita…e l’arte di
tramandarla attraverso la musica” (2005) e "L'Italia Dimenticata" (2008). Dicono di lui:
“Luca BAssanese è attore, musicista e cantastorie, attento e poetico narratore del nostro
vivere, lo racconta in maniera cosmopolita e spiazzatamente aperta. Lo dimostra anche il suo
modo di fare musica che unisce tradizione cantautorale, con i ritmi popolari della sua terra
trasportandosi verso lidi balcanici e ritmi caraibici”.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
La terrificante Anguana veneta avvistata nelle
acque del Gargano (Puglia)
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è
principio e fine.
Lunedì 08 Agosto 2011 dalle ore 22,00 in Piazza del Popolo - Carpino
PATRIZIA LAQUIDARA
"Il Canto dell'Anguana
Descritte frequentemente come giovani donne, spesso molto attraenti e
in grado di sedurre gli uomini; altre volte però appaiono invece come
esseri per metà ragazze e per metà rettile o pesce, in grado di lanciare
forti grida (in Veneto esisteva, fino a poco tempo fa, il detto "Sigàr come
n'anguana", gridare come un'anguana). In altre storie sono delle anziane
magre e spettrali, o figure notturne che si dileguano sempre prima che
chi le incontra sia in grado di vederne il volto. Vestite, nelle leggende
friulane, quasi sempre di bianco, altre tradizioni affermano che amassero,
invece, i colori brillanti e accesi, come il rosso e l'arancione (in rari casi
appaiono con stracci logori di colore nero).
Il prossimo 8 agosto la giovane e attraente anguana, Patrizia Laquidara,
sarà in Puglia al Carpino Folk Festival H2o che per la XVI edizione è
completamente dedicato al patrimonio culturale dell'acqua.
E' partito a giungo da Vicenza per approdare in diverse città del nord e
centro Italia, il live tour “Il Canto dell’Anguana” dove Patrizia Laquidara
presenta il suo ultimo progetto discografico, uscito lo scorso gennaio
(prodotto da Giancarlo Trenti per Slang Music).
Patrizia per questo lavoro si è ispirata alla mitologica creatura femminile
della tradizione popolare veneta, rinomata per la sua duplice natura
terrestre e acquatica ossia umana e animale da cui deriva il suo potere di
metamorfosi e i suoi ambigui ambivalenti poteri, benefici e allo stesso
tempo terrificanti.
Il Canto dell'Anguana ha già raccolto il consenso unanime della critica
che l’ha definito: “Uno splendido progetto di canzoni dialettali” (Jam),
“Un disco meraviglioso” (Beat Magazine), “Un disco maturo e riuscito” (il
Manifesto), “Un gioco con il mito e con le forme del desiderio” (Il Giornale
della Musica), “Canzoni di straordinaria efficacia” (Mescalina), “Magico,
arcano, seducente e misterioso come un canto di sirene” (Corriere del
Veneto), “Album bellissimo, fascinoso nell’idea, nell’elaborazione e
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
nell’interpretazione” (L’Arena), “Ballate saporite, intessute di venti
balcanici” (Internazionale), “Capacità sbalorditiva di ammaliare e di
stregare” (Raro), “Arriva dritto al cuore dell’ascoltatore” (Attikmusic), “Di
una bellezza imbarazzante” (Fullsong)...
Uno spettacolo questo portato in tour, dove le atmosfere magiche e
rarefatte della ballata si alternano ai ritmi indiavolati e gioiosi della
taranta e dei balli di paese, di suoni mediterranei dove gli strumenti
acustici del violino e della viola (Maria Vicentini), fisarmonica (Thomas
Sinigaglia), chitarre e mandolino (Giancarlo Bianchetti), batteria (Nelide
Bandello), percussioni (Luca Nardon) e basso (Davide Garattoni) si
fondono con campionamenti e fiati dal sapore balcanico, elettronico.
Suoni d’acqua e versi di pipistrelli incontrano rumori di catene e metalli,
intervallati da brevi aneddoti di storie e leggende riguardarti l’Anguana,
figura mitologica protagonista dell’album, recitate e suonate (Kaoss Pad
e Helicon Voice) da Patrizia Laquidara.
Il palcoscenico si trasforma così in uno specchio d’acqua dove
l’atmosfera densa e principalmente notturna crea paesaggi di luci e
ombre che simulano le fasi lunari, in cui le manifestazioni atmosferiche
s’imbattono, facendo splendere meravigliose eclissi.
Il talento eccentrico della Laquidara fa spaziare questa giovane artista
da una tournee’ in Brasile agli Stati Uniti, dal Giappone al Portogallo, dal
Marocco all’Inghilterra, dal teatro alla produzione artistica di un disco di
musica popolare, da collaborazioni prestigiose che spaziano dalla musica
contemporanea, d’autore, jazz (Arto Lindsay,Ben Perowsky, Smokey
Horlem, Tom Bartlett, Alfonso Santimone, Stefano Bollani, Rita Marcotulli,
Mario Venuti, Andrea Chimenti ecc ) alle colonne sonore (Paolo
Buonvino) alla musica popolare (Ambrogio Sparagna, Elena Ledda,
Mauro Palmas, Ben Mandelson, Nicola Parov, Guo Yue, Rodrigo Leao,
Davide Van des Sfross, Stefano Valla, Sandra Kerr, Wu Fei ecc ) alla
scrittura di canzoni che l’hanno portata in breve tempo a farsi conoscere
in Italia e anche all’estero come cantante, autrice, compositrice e anche
produttrice.
Con i suoi due precedenti album Indirizzo Portoghese, prodotto da
Pasquale Minieri (Rosso di sera-Virgin record) e Funambola prodotto da
Arto Lindsay(Ponderosa music and art), conquista e entusiasma la critica
musicale specializzata. Vince inoltre vari premi (ben tre premi Festival
Premio citta’ di Recanati 2002, Premio della critica Festival di Sanremo
2003, premio cantante di musica popolare IMAIE 2007, il Premio Tenco
nomina il suo album Funambola fra i cinque piu’ belli del 2007, Noite luar,
colonna sonora del Film Manuale d’amore e’ stata nominata al David di
Donatello…) e si fa conoscere al pubblico grazie a un’intensa attività live,
conquistando credibilità di stampa e critica e ottenendo un posto di
rilievo nel panorama musicale italiano.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
E' PUGLIA BITE LO SPETTACOLO PRODOTTO DAL
CARPINO FOLK FESTIVAL
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è
principio e fine.
Domenica 07 Agosto 2011 dalle ore 22,00 in Piazza del Popolo - Carpino
PUGLIA BITE
L'ideale unione della Puglia attraverso le musiche dei suoi estremi: il
Gargano ed il Salento.
diretta da Mauro Durante
I diversi timbri, modi di cantare, dialetti, colori, le diverse danze e le splendide
voci, che hanno facce da giovani ma che sembrano portatrici di un passato
dai contorni mitici, parlano per l'occasione una sola lingua, quella pugliese,
con il chiaro intento di cercare e creare un'identità comune nella modernità.
Un progetto musicale di Mauro Durante, leader del Canzoniere Grecanico
Salentino e assistente di Ludovico Einaudi alla Notte della Taranta, in cui le
pizziche salentine e le tarantelle garganiche si alternano e fluiscono le une nelle
altre senza soluzione di continuità, in una festa di tammorre e tamburelli,
nacchere e pietre, chitarre battenti e mandole, archi e organetti, zampogna e
banda di fiati.
Uno spettacolo da non perdere, che è allo stesso tempo viaggio e incontro,
presente e passato, musica e magia.
Lo spettacolo è prodotto dal Carpino Folk Festival interessato al coinvolgimento
dei giovani nella valorizzazione delle specificità territoriali con l'obiettivo di
cementare delle nuove icone della musica popolare di casa nostra come
espressione alta di vitalità culturale.
Ispirandosi ai valori, alla poetica e alle capacità dei suonatori e dai cantatori
della tradizione, "PUGLIA BITE" vuole presentare al grande pubblico, prima
pugliese e poi nazionale e internazionale, brani ritenuti godibili solo da
specialisti e musicologi.
La prima nazionale avverrà nel corso della XVI edizione del Carpino Folk
Festival che si svolgerà il 4, 5, 6, 7, 8 e 9 agosto 2011, la presentazione
domenica 24 luglio a Cagnano Varano e poi spettacoli verranno promossi nelle
principali piazze e teatri della Puglia con l’auspicato coinvolgimento del Teatro
Pubblico Pugliese e della sua filiera di produzioni. Non verrà trascurato il
mercato Estero di modo da promuovere l’immagine della Puglia come location
di eventi e di produzione culturali di particolare qualità.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Gli artisti coinvolti:
Mauro Durante: violino, tamburi a cornice, voce, direzione musicale
Silvia Perrone: danza
Luca Tarantino: chitarra classica, battente, basso, cori
Maria Mazzotta: voce, nacchere, tamburello
Massimiliano Morabito: organetto
Giulio Bianco: zampogna, flauti, armonica a bocca
Giancarlo Paglialunga: voce, tamburello
Vito de Lorenzi: batteria, percussioni, tamburello
Roberta Mazzotta: violino
Antonello Cavallo: violoncello, cori
Igor Legari: contrabbasso
Peppe Grassi: mandolino, mandoloncello
Pio Gravina: voce, chitarra battente
Antonio Manzo: tammorra
Antonio Pizzarelli : clarinetto,clarinetto basso
Raffaele Gentile: clarinetto
Antonio Antonacci: sax alto
Pasquale Manobianco: sax tenore
Giovanni Palmieri: corno
Domenico Marino: tromba
Marcello Cruciano: basso tuba
Guglielmo Dimidri: sound engineer
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Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Il nuovo Re dei Celti, CARLOS
NÚÑEZ, sbarca in Puglia il
prossimo Agosto
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è
principio e fine.
Lunedì 08 Agosto 2011 dalle ore 22,00 in Piazza del Popolo - Carpino
CARLOS NÚÑEZ
"Alborada do Brasil"
Carlos Núñez è conosciuto in tutto il mondo per il suo carisma e i suoi spettacoli
travolgenti, poiché, come spiega lui stesso: ‘‘In Galizia suoniamo musica
Celtica esattamente come gli Irlandesi, gli Scozzesi e i Bretoni, ma in più
aggiungiamo la passione e il temperamento Spagnoli, che sono il nostro
marchio di fabbrica‘‘.
Ma il suo arrivo al Carpino Folk Festival non può prescindere dal profondo
legame con le sue origini culturali. La Galizia è un enclave Celtica all’estremo
nord della Penisola Iberica, in cui il rapporto col mare assume un ruolo
fondamentale, che si riflette nella stessa musica tradizionale.
Musica che attraverso le rotte marittime si contamina d’influenze da tutto il
mondo, dall‘ Irlanda al Portogallo, dalla Bretagna al Nord Africa, fino a Cuba e
all‘ Argentina.
Per Carlos il vero significato del suo progetto musicale è il viaggio sulle orme dei
suoi predecessori che lasciarono la Galizia molti anni prima, per riscoprirle e
restituirgli nuova vita nella musica folk Galiziana.
Carlos Núñez ha avuto il merito di consolidare una ‘‘fratellanza celtica“, tramite
collaborazioni con artisti quali The Chieftains, Alan Stivell, Altan, Dan Ar Braz,
Donal Lunny, Sharon Shannon, Liam O’Flynn, Mike Scott dei Waterboys o Liam
O’Maonlai dei Hothouse Flowers, tanto da guadagnarsi l’appellativo
attribuitogli dal quotidiano spagnolo ‘‘El Pais“ di ‘‘nuovo Re dei Celti‘‘.
Ma non sono mancate collaborazioni con artisti più eterogenei, tra cui Jackson
Browne o Ry Cooder, Montserrat Caballé o Jordi Savall, Roger Hodgson dei
Supertramp, Noa, Dulce Pontes, Teresa Salgueiro dei Madredeus, un Coro
Marocchino Sufi, chitarristi e cantanti di flamenco, una fanfara gitana dalla
Romania.. ma sempre rimanendo fedele alle sue origini Galiziane.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è
principio e fine
Martedì 09 Agosto 2011 dalle ore 21,30 in Piazza del Popolo - Carpino
ZIBBA e ALMALIBRE
"Una cura per il Freddo"
Zibba. Una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano. In bilico
tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori.
Classe 1978, il cantautore inizia da giovanissimo a suonare il pianoforte e
cantare in diverse band liguri fino a fondare nel 1998, insieme al batterista
Andrea Balestrieri, la band Zibba e Almalibre. Con la prima formazione
pubblica il disco "L'ultimo Giorno" nel 2003. La band si arricchisce di un nuovo
componente al violino, Fabio Biale, e nel 2006 pubblicano il disco "Senza
Smettere di Far Rumore". Dopo il successo di quest'ultimo, che porta la band in
giro per l'Italia e nel cuore di molte persone, esce nell’aprile 2010 il disco “UNA
CURA PER IL FREDDO” (Volume!/Universal/Cramps), un groviglio di poesia
anima e sudore ricco di contaminazioni, fusioni di stile e collaborazioni.
Un lavoro importante, quindici canzoni, Quindici storie. Vissute e raccontate
come solo chi vive per la musica riesce a fare e arricchite dalla bravura dei
musicisti, dalla ricerca dei suoni e delle atmosfere capaci di catapultare la
nostra mente dove spesso solo i sogni riescono ad arrivare. Al disco prendono
parte ospiti eccezionali come Rigo Righetti (storico bassista di Liguabue con il
quale la band effettua un tour nel 2009), Francesco Forni, Pippo Matino, Paolo
Bonfanti, Bill Abel e molti altri. Mixato da Sandro Franchin e masterizzato negli
studi Nautilus da Antonio Baglio, "UNA CURA PER IL FREDDO" è pronto per il
grande pubblico e le soddisfazioni non tardano ad arrivare. La band viene
infatti invitata al prestigioso Premio Tenco 2010.
Negli anni Zibba e Almalibre calcano palchi importanti, da quello del Primo
Maggio di Roma fino ai live come supporter di artisti quali Goran Bregovic, Hot
Tuna, Robben Ford, Vinicio Capossela, Jack Bruce, Tonino Carotone, Africa
Unite, Bandabardò, Modena City Ramblers e Davide Van De Sfroos superando
i mille live in dieci anni, e arrivano alle radio di tutta la penisola grazie ai singoli,
come ad esempio "Margherita" cantata in coppia con Tonino Carotone nel
2009, che diventano colonna sonora delle giornate di molti.
A rafforzare l’idea degli addetti ai lavori, ovvero il pensiero che Zibba è pronto
per il grande pubblico, arrivano altre grandi soddisfazioni: nascono in italia due
cover band che rifanno le canzoni del cantautore e numerosi fans club sparsi
in tutto il paese. Scelti come band del dopofestival di Sanremo 2010, Zibba e
Almalibre da anni si fanno notare anche nel piccolo schermo.
Alcune canzoni vengono scelte per i servizi del programma Mi Manda Rai Tre, e
partecipano a trasmissioni come Top Of The Pops, CdLive e Talent1.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Nel novembre 2010 la band prende parte con un brano scritto appositamente
per l'evento al doppio disco "la leva cantautorale degli anni zero" progetto di
Club Tenco e Mei che raduna alcuni tra i migliori cantautori italiani.
Nelle festività natalizie del 2010 la band firma la sigletta natalizia di molte radio
con un breve singolo arricchito dalla voce di Maurizio Lastrico, comico di Zelig.
Nel febbraio 2011 Zibba e Almalibre sono ospiti di Serena Dandini come band
del programma Parla con me su Rai3. Sempre nel febbraio Zibba e Almalibre
registrano una nuova versione di "una parola, illumina" con la partecipazione di
Bunna, leader degli Africa Unite, per il quale viene girato un video curato da
Stefano Poletti.
Contemporaneamente all'attività con gli Almalibre il cantautore inizia a
collaborare con altri artisti e a partecipare ad altri progetti, come il trio Double
Trouble Feat Bunna, un tributo a Bob Marley che vede al suo fianco il cantante
Raphael e Bunna. Nel febbraio 2011 debutta il primo spettacolo teatrale con le
musiche di Zibba, "comedian blues" interpretato dal gruppo comico dei
Turbolenti (Colorado) e scritto da Lazzaro Calcagno e Matteo Monforte.
La vera forza di questo cantautore e della sua band sta nel Live: Un viaggio
intimo, in un mondo fatto di parole calde. Vita di tutti i giorni, sesso, amicizia.
Vene pulp e bukowskiane accostate a messaggi diritti alla pancia e all'anima.
Finestre sull’umanità e sulle sue infinite sfaccettature. Rock di strada. Odore di
osteria. Una calda coperta sdraiata sull'ascoltatore. Un romantico bastardo
gentiluomo con una grande voglia di arrivare al cuore della gente.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è
principio e fine
Martedì 09 Agosto 2011 dalle ore 21,30 in Piazza del Popolo - Carpino
MAU MAU
"Mare Nostrum"
MARE NOSTRUM - Un’interpretazione trasversale e felliniana della grande vasca
da bagno in cui sta sguazzando l’Italietta dell’arrabatto e delle feste esclusive
Nel 2011 l’Italia celebra i suoi primi 150 anni e i Mau Mau ne compiono 20.
Negli anni ’50 in Kenya il movimento Mau-Mau contribui’ alla sconfitta degli
inglesi che occupavano il paese.
In seguito a quei fatti a Torino chiamarono mau mau i meridionali o qualsiasi
scuro di pelle che arrivava in cerca di lavoro.
Nel ’91 abbiamo iniziato noi, tamburo, fisarmonica e chitarra.
Abbiamo cantato il sud a nord e il nord a sud, abbiamo suonato con musicisti
di ogni latitudine.
Abbiamo battuto strade polverose e viali alberati.
Abbiamo dormito per terra e nei grandi alberghi.
Abbiamo pensato che questo paese, l’Italia, non si merita gli italiani, ma poi ci
siamo accorti che quegli italiani siamo tutti noi.
Cosi’ ci siamo ubriacati di vino e di sole.
Ci hanno copiato le idee e ne abbiamo copiate anche noi, digerendo la
lezione, imparando dalla strada e dalle persone.
Crediamo nella poesia, anche se non fa share e piuttosto che stare a guardare
i talent show preferiamo andare di la’, a fare all’amore.
Ci piacciono la bagna cauda e il kebab, il barbaresco e il the’ alla menta.
Camminiamo con le infradito e gli scarponi, non sognamo piu’ la rivoluzione
ma lottiamo per un’evoluzione.
Amiamo l’Italia perché é bastarda e nei secoli si e’ sparsa per il mondo. Infatti
gli italiani, da sempre miscuglio di popoli, si sono mescolati ancora di piu’.
Per questo crediamo nella purezza dell’anima e non nella purezza della razza.
Stiamo lavorando per tradurre le nostre idee in musica, come sempre.
Perché la musica e’ un pensiero che fa rumore.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
CARPINO FOLK FESTIVAL H20
... è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è
principio e fine
Martedì 09 Agosto 2011 dalle ore 21,30 in Piazza del Popolo - Carpino
Antonio Piccininno e i Cantori di Carpino
"Stile, storia e musica alla Carpinese"
Semplicemente straordinari, gli unici grandi maestri della tarantella. Grazie alla
loro memoria non si sono perse nel tempo quelle tradizioni che hanno reso
Carpino il punto di riferimento della musica Folk italiana. Le fortunate
collaborazioni con Eugenio Bennato, Teresa de Sio, Giovanni Lindo Ferretti e
altri hanno portato loro, e soprattutto la loro musica, alla ribalta, riscoprendone
e valorizzandone le portentose caratteristiche. Sicuramente i decani della
musica italiana: i "Buena vista social club" Garganici, capaci, ultraottantenni, di
portare le loro note, la loro arte, la loro inventiva, fatta di ritmi trascinanti e
melodie struggenti, in giro per la nostra penisola, di concerto in concerto. Mille
anni di musica che risuonano sulle corde della chitarra battente. Chi ha la
fortuna di ascoltare i “Cantori di Carpino”, entra in un circuito magico,
primordiale. Si sente proiettato in un mondo scomparso, ma che sente rivivere
dentro se stesso, in una sorta di metempsicosi che vi fa ritornare quelli che forse
un tempo, in un’altra vita, si è stati.
Scomparsi Andrea Sacco e Antonio Maccarone, è oggi Antonio Piccininno il
riconosciuto guardiano della tradizione. Non solo perché l’ha custodita e
trasmessa cantando, ma anche perché si è accollato un compito difficile e di
straordinario valore: mettere per iscritto questa sapienza orale. Prima che fosse
troppo tardi.
Antonio Piccininno indubbiamente incarna la figura tipica del cantore
tradizionale. Nato nel 1916, dopo appena un anno rimane orfano di entrambi i
genitori. Inizia a lavorare come pastore e in seguito come contadino
bracciante, per poi spostarsi in paese per prendere moglie. Attualmente è
bisnonno. Antonio Piccininno come i "mistici pastori" descritti dal Tancredi in
"Folklore Garganico", ispira un innato senso di rispetto verso la saggezza antica
del suo popolo, come gli antichi aedi dell’Iliade e dell’Odissea."
Allo spettacolo collaborano sette giovani musicisti carpinesi, che tutt’ora
accompagnano il loro “nonno” in giro per il mondo.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Nel ristare s’adatta al terreno, nel volere s’adatta all’abisso, nel donare s’adatta alla carità,
nel dire s’adatta alla sincerità, nel correggere s’adatta all’ordine, nel servire s’adatta alla
capacità, nel muoversi s’adatta alle stagioni.
L'acqua, elemento base dell'universo e «principio di tutte le cose» già per Talete: l'arché,
appunto, entità primordiale all'origine del pensiero scientifico e filosofico occidentale. Ed
è proprio l'acqua il tema - tanto semplice in apparenza, quanto complesso da «declinare»
nei fatti - della XVI edizione del Carpino Folk Festival.
In numerosi riti, miti e leggende che si sono tramandati nei millenni in tutte le culture,
l’acqua costituisce il principio essenziale della creazione.
Per l’uomo primitivo che viveva a stretto contatto con la natura, le cose veramente
importanti erano poche e riconducibili ai quattro elementi: il fuoco, la terra, l’aria,
l’acqua, considerati dunque “divini”.
Anche con il passare del tempo, mentre l’uomo si avvicinava alla civiltà e si allontanava
dalla natura, questi elementi hanno sempre avuto un posto importante, trasformandosi in
un simbolo, qualcosa di magico e sacro. L’acqua, tra i quattro, è il più presente nella
speculazione simbolica, perché esso, più di ogni altro, si carica di significazioni legate
all’origine della vita e rappresenta per eccellenza il principio vitale che penetra le cose
della natura. Essa è perciò presente nelle pratiche religiose di molte culture, si lega alla
storia dell’uomo e sta al confine tra la vita e la morte, tra la Creazione e il nulla.
Presso i popoli che si affacciano sul Mediterraneo, dai rispettivi paesi prevalentemente
aridi, le acque dolci, indispensabili e benefiche, generarono sempre stupore, miracolo e
poesia. Le più belle espressioni tramandate nel tempo, sono legate al verdeggiare della
natura attorno alle sorgenti o alla sacralità dei pozzi, assi del mondo, microcosmi che
legano il cielo agli inferi.
Al contrario, presso i popoli del Nord Europa l’acqua, caratterizzando il paesaggio nelle
sue valenze lacustri e paludose, legandosi al freddo e al grigio pluviale del clima,
assumendo toni cupi e misteriosi, appare associata soprattutto ai temi della disgregazione
della materia, dell’inganno, del mondo infero grigio e umido. Anche nel Mediterraneo
tuttavia, esiste una valenza di morte legata all’acqua: nelle profondità marine si
nascondono esseri mostruosi. La misteriosità del mare lega l’acqua al tema della morte.
Psiche sarà condotta nelle sue prove iniziatiche, in un gorgo pauroso dell’Oceano da cui
nascono le acque dello Stige, nefaste anche agli Dei Olimpici se spergiuri. Ma all’acqua,
nella sua doppia valenza di morte e rigenerazione, quindi vita, è legato il mito dei Paradisi
terrestri.
Testi e materiali per la comunicazione
Antonio Basile
Alessandro Sinigagliese
Ufficio Stampa Associazione Culturale
Carpino Folk Festival
Via Mazzini, 88
71010 Carpino (FG)
[email protected]
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SPONSOR UFFICIALE CARPINO FOLK FESTIVAL H2O
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"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Hey FOLKS, vi state organizzando per venire in Puglia al
Carpino Folk Festival?
Il primo grande festival pugliese sulla musica popolare e le sue
contaminazioni
Non ancora?
Che aspettate!?
La Rete dei Festival FIVE FESTIVAL SUD SYSTEM è sostenuta dal
Progetto Puglia Sounds - P.O. FESR Puglia 2007-2013 Asse IV.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
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MEDIAPARTNER CARPINO FOLK FESTIVAL H2O
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"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
L'autenticità e le tipicità immateriali del Gargano
Giovani Protagonisti x Piccoli Comuni = Grandi Idee
I piccoli comuni del Gargano in partenariato con l’Associazione Culturale Carpino
Folk Festival per rendere i giovani protagonisti nella valorizzazione delle
espressioni dei saperi, degli usi e costumi, e delle pratiche tradizionali che
caratterizzano la quotidiana esistenza delle comunità e del nostro Territorio.
Una operazione finanziata nell'ambito del bando “Giovani Energie in
Comune”, promosso dal Dipartimento della Gioventù - Presidenza del
Consiglio dei Ministri e dall’Anci - Associazione Nazionale Comuni Italiani,
per migliorare il “Coinvolgimento dei giovani nella valorizzazione delle
specificità territoriali”.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO per portare acqua pulita in Africa
www.amref.it
"Quando manca l'Acqua, non possiamo lavarcene le mani" per questo il
Carpino Folk Festival H2o non poteva mancare la campagna
Amref a favore dell'Acqua Potabile.
COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO per portare acqua pulita e
potabile nei villaggi rurali del Kenya e della Tanzania.
L'Associazione Culturale Carpino Folk Festival a sostegno della campagna di
AMREF
"ACQUA - Quando manca l'Acqua, non possiamo lavarcene le mani"
Il 29 luglio 2010, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto
l’accesso all’acqua come uno dei diritti fondamentali dell’uomo: un “diritto
umano”. Oggi, oltre 884 milioni di persone nel mondo non hanno accesso
all’acqua potabile e 2,6 miliardi vivono in condizioni igienico-sanitarie
insufficienti.
Un torneo di calcetto, una mostra di pittura, un’asta o un concerto, possono
diventare occasioni importanti per portare AMREF in giro per l’Italia, parlare di
Africa e raccogliere fondi per i suoi progetti.
La XVI edizione del Carpino Folk Festival vuole essere un'occasione per parlare
di questo tema e sensibilizzare il proprio pubblico alla problematica
dell’accesso all’acqua.
A pochi giorni dall'inizio del Carpino Folk Festival H2o, che ha come tema il
patrimonio culturale dell'acqua, parte la campagna di sensibilizzazione
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
"COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO" per portare acqua pulita e potabile nei
villaggi rurali del Kenya e della Tanzania.
Più di un miliardo di persone in tutto il mondo sono costrette a utilizzare acqua
contaminata, il veicolo principale di malattie come tifo, colera, dissenteria,
gastroenterite e diarrea: l'accesso ad acqua pulita può ridurre i tassi di
mortalità infantile di oltre il 20%. I progetti idrici di AMREF in Africa prevedono da
una parte la costruzione e riabilitazione di pozzi e sorgenti di acqua pulita, con
il coinvolgimento attivo e diretto delle comunità che ne beneficiano, dall'altra
attività di sensibilizzazione, formazione ed educazione igienico-sanitaria
all'interno delle comunità e nelle scuole. Il ruolo dell'istruzione è fondamentale: i
bambini sono, infatti, le principali vittime di condizioni igieniche precarie, ma
anche potenziali agenti di cambiamento.
Dal 04 al 09 agosto 2011 (ma anche prima e dopo) sostieni anche tu con il
Carpino Folk Festival la campagna "COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO" per
portare acqua pulita in Africa.
Puoi farlo con una donazione una tantum o scegliere di unirti a Amref
diventando sostenitore regolare Afr I Can.
C/C POSTALE 350 23 001 - BONIFICO IBAN IT19 H01030 03202 000001007932
DONAZIONE ONLINE www.Amref.it : carte di credito Circuito VISA e Mastercard
- Paypal.
La campagna "COSTRUIAMOLO INSIEME UN POZZO" conferma la vocazione del
Carpino Folk Festival a diventare strumento di sensibilizzazione e mobilitazione
rispetto a grandi temi sociali.
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
"Cattura l'Intangible Cultural Heritage!"
Un grazie a
UNIONE EUROPEA
MINISTERO DELLA GIOVENTU’
REGIONE PUGLIA – ASSESSORATO AL TURISMO, CULTURA E MEDITERRANEO
REGIONE PUGLIA – ASSESSORATO ALLA MOBILITA’
PUGLIA SOUNDS e TEATRO PUBBLICO CIVILE
ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI
PROVINCIA di FOGGIA
PARCO NAZIONALE DEL GARGANO
AZIENDA DI PROMOZIONE TURISTICA DI FOGGIA
COMUNE di ORSARA DI PUGLIA
COMUNE di CARPINO, PESCHICI, RODI GARGANICO, POGGIO IMPERIALE,
SERRACAPRIOLA E di CAGNANO VARANO
FERROVIE DEL GARGANO
GRUPPO NORBA
AMREF
CONSORZIO FIVE FESTIVAL SUD SYSTEM
CANTORI di CARPINO & ANTONIO PICCININNO
IV Edizione del Concorso Fotografico - Premio Rocco Draicchio
Dal 04 al 09 Agosto
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