PARTE V Gestire la rete di fornitori • Orientamenti gestionali verso i fornitori • Varietà delle relazioni e segmentazione dei fornitori • Il vendor rating Quale approccio verso i fornitori? Si possono distinguere tre orientamenti verso la gestione dei fornitori: 1) l’orientamento all’acquisto 2) l’orientamento all’approvvigionamento 3) l’orientamento supply management o co-makership 2 Orientamento all’acquisto Obiettivo: minimizzare i costi di acquisto Prodotto: commodity Parco fornitori: ampio Strategia: multiple sourcing Relazione: Adversarial Periodo: anni ’70 3 Orientamento all’approvvigionamento Obiettivo: massimizzare la qualità e la soddisfazione del cliente in termini di total quality management Prodotto: elementi materiali più immateriali; adattamenti Parco fornitori: selezionato Strategia: cooperativa Periodo: anni ’80; toyotismo; just in time; lean production 4 Co-makership Obiettivo: soddisfazione congiunta del cliente finale Prodotto: soluzione Parco fornitori: estremamente selezionato Strategia: parallel o dual sourcing; talvolta single sourcing Relazione: integrazione tecnico-operativa; integrazione strategica Periodo: anni ’90-oggi 5 Co-makership (continua ….) 1. Crescente out-sourcing 2. La riduzione del numero dei fornitori 3. La tendenza alla partnership I fornitori come fabbrica estesa I casi SUN e HP 6 La gestione dei fornitori - i principi alla base della co-makership La cooperazione nel business La condivisione del rischio Oggetto dello scambio = insieme di competenze attuali e potenziali Da: - trattative annuali - centralità prezzo - contratti di breve termine - multiple sourcing - minaccia di acquisto fornitori - acquisti tattici A: - continua interazione - centralità qualità e competenze - relazioni lungo termine - dual o single sourcing - outsourcing e co-makership - gestione strategica acquisti 7 Le problematiche di attuazione Formazione e coinvolgimento del management Coinvolgimento del personale di R&S, finance, legale, qualità e produzione Sensibilizzazione del management del fornitore Modifiche organizzative del cliente e del fornitore (strutture, meccanismi operativi) Progettazione congiunta di modalità operative e di coordinamento Progetto pilota e progetto globale 8 Barriere al cambiamento nel cliente nel fornitore resistenze del management resistenze del management coinvolgimento personale acquisti adeguamento nelle piccole imprese difficoltà personale R&S mancanza professionalità carenza competenze adeguate sfiducia verso cliente difficoltà a superare sfiducia verso fornitore OCCORRE PROCEDERE NELLA SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE CONGIUNTA 9 A – Bureaucracy, Product-out • • Strategia • Forniture solo per materiali non critici • % di acquisto limitata • Miglior prezzo • Rapporti di forza contrattuale Logiche operative • Sfruttamento fornitori • No legami • Acquisti per ordini singoli • “Concorrenza” ad ogni ordine • Aspetti qualitativi • Specifiche unilaterali • Controllo in accettazione/penali • Ruolo approvvigionatore • - B – Marketing, Product-in • • Strategia • Decentrare il più possibile • % acquisto elevata • Numero elevato fornitori alternativi • Alimentare la concorrenza Logiche operative • Acquisti per ordini singoli • nessuna garanzia al fornitore per il futuro • Rapporti di breve termine • Aspetti qualitativi • Specifiche di prodotto • Rating qualitativo sulle forniture • Accettazione • Ruolo approvvigionatore • Ottimizzazione budget annuale • Predisporre ampio parco fornitore • Attivare concorrenza • Gestire con vendor rating le prestazioni del fornitore C – Involvement, Process Improvement • Strategia • Decentrare • Creare un indotto “proprio” • Numero limitato di fornitori • Economie sul lungo termine • Comakership operativa • Logiche operative • Rapporti di lungo termine • Supporto ai fornitori • Integrazione operativa • Responsabilità globali dei fornitori • Ordini aperti/JIT • Aspetti qualitativi • Enfasi sulla process capability dei fornitori • Free pass • Gestione a costi totali della qualità • Programmi di miglioramento congiunti • Ruolo approvvigionatore • Gestire e far crescere i fornitori • Integrarli nel sistema aziendale • Ottimizzare a costi totali D – Venture, Market-in • Strategia • Catene fornitori-clienti • Reti logistiche integrate • Partnership sul business/strategie insieme • Pochi fornitori affidabili sulle forniture strategiche • Logiche operative • Rapporti di lungo termine • Aziende aperte lungo la catena vendor/vendee • Ordini aperti/forniture sincronizzate • Network informativo comune • Aspetti qualitativi • Qualità • Coinvolgimento fornitori nelle valutazioni dei feed-back del mercato • Codesign • Quality Function Deployment • Programmi comuni di miglioramento • Ruolo approvvigionatore • Marketing d’acquisto • Integrare i fornitori nell’azienda • Make or Buy “globali” Supply chain strategies oltre il 2010 Continuo out-sourcing con analisi del risk management con i key suppliers Crescente supply chain integration e collaborazione con fornitori strategici Ricerca di information sharing e trasparenza Crescnte integrazione delle strategie di approvvigionamento con altre funzioni strategiche, tra cui il marketing Attenzione e cura del I livello di fornitura Richieste multiple ai fornitori: velocità di consegna qualità e controllo dei costi. Paperless purchasing: ossia uso crescnte di supporti informatici per eliminare il cartaceo Acquisti centralizzati laddove si possano realizzare volumi e economie di scala e decentramento laddove risiede il valore e la necessità di interazione La segmentazione dei fornitori esiste una varietà di relazioni le diverse relazioni comportano diversi costi e benefici si distinguono diversi gradi di interdipendenza 17 Si possono segmentare i fornitori: a) Secondo una logica incentrata sul prodotto (Kralijc) b) Secondo una logica basata sulla relazione o continuità e coinvolgimento o potere-dipendenza c) Secondo una logica intermedia (Ellram-Olsen) 18 Kraljic matrix - Segmentazione basata sul prodotto IMPORTANZA DELL’ACQUISTO nel processo produttivo volumi di acquisto importanza del materiale ACCESSO ALL’OFFERTA numero dei fornitori potenziali potere contrattuale degli acquirenti struttura del mercato di offerta L’OBIETTIVO E’ MINIMIZZARE IL RISCHIO LEGATO AGLI ACQUISTI 19 b Leverage products high IMPORTANCE d Strategic products low a c Noncritical purchases Bottleneck products high low SUPPLY ACCESS 20 a) Acquisti non critici Si ricerca efficienza operativa Contano i volumi e la standardizzazione Si cerca di controllare il prezzo domina un approccio competitivo b) Acquisti leva C’è forte conoscenza dei fornitori politica di mantenimento 21 c) Colli di bottiglia si cercano relazioni di lungo termine Si cerca di attivare procedure standard e di creare scorte d) Strategici Relazioni di lungo termine massima integrazione 22 Continuità-coinvolgimento - Segmentazione in base alla relazione Vantaggi legati ad un basso coinvolgimento pluralità delle fonti maggiore flessibilità e minori vincoli opportunità dalla competizione (bassi prezzi) Svantaggi legati ad un basso coinvolgimento scarsa interazione ed apprendimento dal fornitore opportunismo 23 Vantaggi dell’elevato coinvolgimento minori costi di processo apprendimento Svantaggi dell’elevato coinvolgimento costi e incertezza perdita di controllo esclusività accettare altre relazioni bassa flessibilità 24 Segmentazione per continuità e coinvolgimento ALTO CONTINUITA’ BASSO RELAZIONI SEMPLICI. LA CONTINUITA’ GENERA ROUTINES. BASSO COINVOLGIMENTO. SI CAMBIA FACILMENTE IL FORNITORE RELAZIONI COMPLESSE. MUTUO ADATTAMENTO. BENEFICI DI COSTO E DI VALORE TRANSAZIONE DI MERCATO. PRESSIONE SUL PREZZO SITUAZIONI D’ACQUISTO COMPLESSE. SISTEMI COMPLESSI E ACQUISTATI AD INTERVALLI IRREGOLARI BASSO ALTO COINVOLGIMENTO 25 Segmentazione per rapporti di potere e dipendenza ALTO GRADO DI DIPENDENZA DELL’ACQUIRENTE DALLA RELAZIONE BASSO L’acquirente vuole l’esclusività della relazione ma non il fornitore. Tale squilibrio si riflette sui prezzi e sui limitati servizi. Transazione di mercato Piani e congiunti investimenti Il fornitore cerca di adattarsi all’acquirente per accrescere la sua fiducia. L’acquirente può essere sfuggevole. BASSO ALTO GRADO DI DIPENDENZA DEL FORNITORE DALLA RELAZIONE Source: Gattorna (1997), adattato 26 La dipendenza dell’acquirente dipende da: % business rischi di fallimento del fornitore costi di sostituzione del fornitore esistenza di fornitori alternativi importanza strategica del fornitore rapporto costi/benefici 27 La dipendenza del fornitore dipende da: % business importanza strategica dell’acquirente concorrenza sull’acquirente livello di differenziazione del prodotto vantaggi di prezzo 28 Ellram-Olsen Step 1 – Analisi degli acquisti dell’impresa IMPORTANZA STRATEGICA • competenze • elementi economici • elementi di immagine DIFFICOLTA’ A GESTIRE LA RELAZIONE D’ACQUISTO • caratteritiche del prodotto • caratteristiche del mercato di fornitura • caratterstiche del mercato 29 high Strategici Non critici Leva low Difficoltà di gestione Colli di bottiglia Importanza 30 Step 2: Analizzare la relazione ATTRATTIVITà RELATIVA DEL FORNITORE • Fattori economico-finanziari • Performance • Fattori tecnologici • Fattori strategici, culturali, oragnizzativi • Other factors INTENSITA’ DELLA RELAZIONE • fattori economici • caratteristiche dello scambio • cooperazione 31 1 2 3 Relative supplier attractiveness high 5 4 7 6 9 8 low Low m Strength of relationships high 32 Step 3: Sviluppare piani d’azione Celle 1, 2, 4 Se il fornitore trasmette un acquistostrategico e se la relazione d’acquisto è difficile da gestire : rafforzare la relazione Se l’acquisto è non critico o “leva”: rafforzare la relazione senza investire tante risorse Celle 3,5, 6: Riallocare le risorse tra diverse attività al fine di mantenere relazioni forti. Celle 7,8, 9 Prima di cambiare il fornitore valutare le ripercussioni per la rete; Se l’acquisto è un collo di bottiglia o strategico: assicurare un sostituto 33 Il vendor rating INSIEME DI CRITERI, TECNICHE E PARAMETRI DI VALUTAZIONE UTILIZZATI SIA IN FASE PREVENTIVA (SELEZIONE) CHE SUCCESSIVA (CONTROLLO) “Politiche” Vendor list Vendor rating Classificazione Abilitato Non abilitato Ricerca alternative Vendor Survey NO OK Nell’ottica dello sviluppo di rapporti evoluti di fornitura l’oggetto della valutazione tende a spostarsi DAL CONTENUTO TECNICO della fornitura ALLE CARATTERISTICHE DEL FORNITORE in termini attuali e potenziali 1° LIVELLO VENDOR RATING BASATO SULL’OUTPUT Fornitore NORMALE 2° LIVELLO VENDOR RATING BASATO SULLE CAPACITÀ INTERNE/PROCESSI Fornitore INTEGRATO 3° LIVELLO VENDOR RATING BASATO SULL’ADEGUATEZZA E IL POTENZIALE DI OGNI RAPPORTO FORNITORE CLIENTE Fornitore PARTNER 1° LIVELLO VENDOR RATING BASATO SULL’OUTPUT Fornitore NORMALE Primo livello: Vendor rating basato sull’output del fornitore Finalizzato alla fase di negoziazione: si comparano I fornitori nel rapporto prezzo-qualità del prodotto Finalizzato alla fase di certificazione: entra nel livello qualitativo delle prestazioni Finalizzato alla offerta JIT: analisi dei tempi di consegna e della flessibilità FORNITORE NORMALE: VALUTAZIONE TECNICA DEI PREZZI, DELLA QUALITA’ DEL PRODOTTO, DEI TEMPI DI CONSEGNA, DELL’AFFIDABILITA’ DELLA CONSEGNA 38 2° LIVELLO VENDOR RATING BASATO SULLE CAPACITÀ INTERNE/PROCESSI Fornitore INTEGRATO Secondo livello: Vendor rating basato sulle competenze interne del fornitore (come esso garantisce una miglior performance dei nostri prodotti grazie alle sue capacità?) Finalizzato all’integrazione operativa: analisi delle competenze di processo del fornitore; capacità di gestire un magazzino, di gestire più parti etc. Finalizzato all’integrazione di prodotto e di processo con I fornitori: analisi delle competenze tecnologiche, delle risorse umane, della flessibilità e elasticità FORNITORE INTEGRATO: ANALISI DELLE CAPACITA’ DI PROCESSO, DELLA QUALITA’ DEL PROCESSO, DEL LIVELLO TECNOLOGICO, DELLE RISORSE UMANE 39 3° LIVELLO VENDOR RATING BASATO SULL’ADEGUATEZZA E IL POTENZIALE DI OGNI RAPPORTO FORNITORE CLIENTE Fornitore PARTNER Terzo livello: Vendor rating basato su come il fornitore può promuovere il business del cliente Finalizzato a partnership di business con i fornitori: analisi di quanto la tecnologia e la strategia di business del fornitore è coerente con quella del cliente IL FORNITORE COME PARTNER: CAPACITA’ DI SVILUPPO TECNOLOGICO; COERENZA DI STRATEGIA CON QUELLA DEL CLIENTE, CAPACITA’ DI BUSINESS 40 Qualità Logistica Sviluppo nuovi prodotti Sistema di valutazione III classe: Normale • Fornitore responsabile del rispetto delle specifiche • Controllo di accettazione • Necessità di scorte di sicurezza • Ordini singoli con scadenze di consegna prefissate • Specifiche tecniche del prodotto e dei componenti • Controllo 1°campionatura • Performance qualitative (consegna) • Performance logistiche (consegna) • Ispezioni sul sistema di controllo qualità del fornitore (certificazione) II classe: Integrato • Piena responsab. del fornitore (certificazione) alla qualità • Miglioramento continuo del prodotto • Contratti annuali o poliannuali • Consegne JIT / sincronizzate dirett. ai reparti • Programmi comuni per la riduzione di scorte e lead time • Fornitore interpellato a monte • Specifiche tecniche dei componenti definite con il fornitore • Valutazione a costi totali •Controllo di processo I classe: Partner • Responsab. del fornitore sulla soddisf. del cliente finale • Miglioramento continuo • Co-design delle specifiche qualitative • Piena integrazione del fornitore nei flussi produttivi del cliente • Utilizzo network informativi / Programmazione integrata • Fornitore inserito nella progettazione fin dalla fase di definizione • Fornitore integrato nel processo di programmazione • Valutazioni globali su qualità logistica, processi e sistemi manageriali • Valutazione delle strategie del fornitore