7 A Porte Aperte - Periodico trimestrale - Tassa pagata - Invii senza indirizzo - Autorizzazione n. DCO/DC/BO/ISI/1586/2002 del 22/03/2002 - Anno XXIV - n. 7 Dicembre 2008 Natale 2008 Auguri per un anno sereno Quando si avvicina la fine di ogni anno ed è tempo di festività, è inevitabilmente anche il momento di fare alcune considerazioni sull’anno che sta per concludersi. Questo è vero, per me, a maggior ragione quest’anno, che segna l’avvicinarsi della fine del mio mandato di sindaco: mi è quindi ancora più gradita l’occasione per fare i migliori auguri a tutti i crespellanesi ed è ancora più importante e urgente tirare le somme. Sono stati davvero dieci anni intensi e straordinari, il paese si è notevolmente trasformato. Forti investimenti con risorse pubbliche e private hanno permesso di realizzare opere di vitale importanza per il bene dei cittadini, aumentando lo stare bene e la qualità della vita. Altre importanti opere sono in fase di realizzazione e altre ancora sono già progettate e partiranno nei prossimi mesi. Stiamo per superare i diecimila abitanti. Sono sempre più numerosi i temi e le problematiche che riguardano un territorio più vasto di quello di un singolo comune. Per affrontarli e per gestirli nel modo migliore, quindi, è fondamentale operare e progettare soluzioni in una dimensione più vasta, anche alla luce del nuovo assetto istituzionale, che vede il superamento delle Comunità Montane e la conferma delle Unioni di Comuni. Dobbiamo tuttavia guardare anche al di là dei confini della nostra zona: non possiamo non pensare alla situazione internazionale, purtroppo ancora difficile. Ancora e sempre “Pace” in tutti i focolai di guerra del mondo: questo è l’unico auspicio per il nuovo anno che ha davvero un senso per tutti. L’impegno per la pace ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella vita del nostro paese. Per questo hanno assunto un significato tanto importante per noi due momenti: la mostra dedicata all’Afghanistan, intitolata alla memoria di Lorenzo D’Auria, originario di Calcara, agente del Sismi in servizio appunto in Afghanistan e morto l’anno scorso; e la visita (in occasione della celebrazione a Crespellano della ricorrenza della Virgo Fidelis alla fine di ottobre) della madre di Otello Stefanini, carabiniere che con altri due compagni ha pagato con la vita la sua dedizione e il suo impegno cadendo giovanissimo al Pilastro per mano dei criminali della Uno Bianca (vedi foto). Troppe volte sono gli estremismi ad avere il sopravvento ed è il loro messaggio di violenza che si impone, nelle guerre che costantemente sono sotto i riflettori dei media come in quelle dimenticate, ma anche vicino a noi. Nel nostro paese sono tanti i volontari e le persone che lavorano per la pace e la cooperazione: è anche nostro compito far sì che violenza e prevaricazione non prevalgano. Sentiamo molto vicino a noi, in questo compito, gli insegnanti, le parrocchie di Crespellano e Calcara nelle persone di don Alessandro e don Giuseppe, i carabinieri con il maresciallo Corvino, la polizia municipale. Avere un obiettivo comune e lavorare insieme è già una prima garanzia di un buon risultato. Concludo augurando ai nostri concittadini, a nome di tutta l’amministrazione comunale, un anno sereno, entro i nostri confini e più lontano, dove la voglia di pace e serenità si avverte ogni giorno più grande. Grazie ed Auguri! Il Sindaco Gianni Gamberini Auguri di Buone feste I componenti dei Gruppi consiliari e dei Comitati di frazione del Comune di Crespellano augurano a tutti i cittadini Buone feste e un felice anno nuovo. La Pro Loco insieme ai Centri sociali Raimondi e Pedrini e alle associazioni di volontariato augura a tutti i crespellanesi Buon Natale e un sereno Anno Nuovo. Un grazie speciale ai tanti volontari che collaborano con impegno per la riuscita delle tante manifestazioni e occasioni di aggregazione, e ai cittadini per la sempre entusiastica partecipazione. Approfittiamo dell’occasione degli auguri natalizi per spiegare ai cittadini le ragioni di una scelta: quest’anno non tutto il paese è illuminato a festa, le luminarie decorano solo alcuni punti del paese. Certo le vie illuminate rendono il paese più bello che in ogni altro periodo dell’anno; tuttavia, in un momento di difficoltà a livello mondiale, la Pro Loco ha deciso di dare un segnale di sobrietà e di risparmio, sia economico che energetico. Ancora auguri! La Pro Loco di Crespellano Festa Fiera 2008 Si è svolta l’ultimo weekend di settembre, come di consueto, la Festa Fiera, che quest’anno ha toccato il traguardo del 25 anni. Come sempre, spettacoli, mostre, bancarelle e gastronomia hanno animato le vie e piazze del paese. Per chi, sabato 27, ha partecipato al gioco “indovina il peso”: la porchetta in palio pesava esattamente 11,535 grammi. Il vincitore, che aveva indicato un peso di 11,530 g, ha donato la porchetta alla Pro Loco. Appuntamento allora alla Fiera 2009 ma non solo: nei prossimi mesi saranno numerose le iniziative sociali e culturali. Sul retro di copertina, il programma delle manifestazioni natalizie. Nella foto, un momento dell’inaugurazione della fiera, con la premiazione dei giovani pattinatori Jessica Ponzoni, Michele Nuti (in copertina), Nicole Bonvicini e Nicola Merlani, vincitori delle medaglie d’oro e di bronzo ai campionati europei di pattinaggio nella categoria Cadetti. Servizi Sociali Scacco all’infelicità... “Impariamo a costruire la felicità possibile - Impressioni, considerazioni, riflessioni su un corso di enorme successo” Il 6 novembre scorso si è concluso il corso sulla “felicità possibile” che abbiamo organizzato in collaborazione con l’Università “Primo Levi” e tenuto dalla Dott.ssa Antonella Gualandi. Il corso ha previsto anche, durante il quinto incontro, la visione e la discussione del film “La ricerca della felicità” di Gabriele Muccino. La collaborazione con la docente Antonella Gualandi vive già da qualche anno con reciproca soddisfazione ed, in particolare, ha tenuto corsi nell’ambito della prevenzione, della cura di Sé, del benessere psico-fisico ed emotivo della persona, che rappresenta uno dei cardini fondamentali delle finalità del progetto socio-culturale del nostro Comune denominato “AttivaMente”, operativo dal 2006. Mi riferisco ad esempio al corso sulla memoria e il metodo autobiografico (2006), al corso sulla gestione dello stress (anno 2006), al corso sulla comunicazione, al ciclo di conferenze riguardanti l’apprendimento lungo l’intero arco della vita, l’empowerment, l’autostima, l’intelligenza emotiva, l’ottimismo … (anno 2007). In particolare, desidero porre l’attenzione su alcuni dati di questo riuscito corso sulla “felicità possibile”: le adesioni totali sono state 59, il numero di partecipanti ad ogni incontro oscillava dalle 45 alle 55 persone, la partecipazione attiva e l’interesse erano palpabili. Sulla scia di questi numeri, che testimoniano in modo eloquente il raggiungimento dell’obiettivo educativo, l’elevato livello di successo, di gradimento e di partecipazione all’iniziativa da parte del pubblico, si conferma e si rafforza la necessità di proseguire in questa direzione di sviluppo del benessere personale e sociale e, tout-court, di promuovere un’auspicata qualità della vita. Alla luce dell’apprezzamento condiviso e dell’eccellente risultato di quest’iniziativa promossa nell’ambito di “AttivaMente”, ho raccolto, a testimonianza, qualche commento e riflessione diretta fornita gentilmente da alcuni partecipanti al corso, come quella di Isabella Fabbri che scrive: “Cosa dire del corso sulla felicità, innanzi tutto che la docente è di un livello superiore, preparatissima, simpatica e soprattutto in grado di catturare l’attenzione di un pubblico a dir poco disomogeneo e in un orario così difficile tra stanchezza accumulata nella giornata e digestione in corso! Abbiamo ricevuto nozioni attente, puntuali e chiare che ognuno di noi potrà mettere in pratica o elaborare come meglio crede. I termini scientifici sono stati spiegati e sintetizzati per renderli comprensibili anche a chi li sentiva per la prima volta. I continui rimandi a libri e film (non ho mai conosciuto una persona che ne ha visti così tanti...) permetteranno a chi ne avrà la voglia e il tempo di approfondire l’argomento che serve da trampolino in quanto dietro di sè di argomenti e di spunti di riflessione se ne porta tantissimi. Un punto per me fondamentale: non possiamo cambiare gli altri ma se cambiamo noi il mondo intorno poi si adegua e soprattutto se siamo stati capaci di provare l’esperienza della felicità allora possiamo ancora riprovarla. Quindi .....sono convinta che ognuno diventa il sè che decide, io mi sto impegnando molto e momenti di riflessione come questo sono per me preziosi”. Particolarmente importanti anche le parole di Angela Melotti che afferma: “La nostra quotidianità si basa su di una società di consumi in cui identifichiamo la felicità con il possedere tutto ciò che ci piace generando un circuito di soddisfazioni/insoddisfazioni illusorie che ci portano a sentirci inadeguati. A tale proposito questo corso mi ha fatto riflettere e ho preso coscienza che la felicità è apprezzare quello che si ha , esserne consapevoli. La felicità non dipende dagli avvenimenti ma dal modo in cui noi li affrontiamo. E’ fatta di piccole elemosine, di un bacio, di uno sguardo gentile. Occorre un allenamento quotidiano, comincio con il sorridere di più… con il pensare positivo..” Ed infine le parole sintetiche di Claudia Bonfiglioli: “Il corso sulla felicità mi è piaciuto moltissimo, ottima relatrice, argomento interessante, ottima organizzazione..unico neo le poltroncine, bisognerebbe avere un piano su cui scrivere. Ma non importa meglio puntare sulla qualità dei corsi e dei docenti” …. Questo “viaggio” sulla possibilità di costruire la felicità di una vita intera, che va oltre “l’attimo immenso” e che, attraverso l’intreccio di esperienze, incontri, relazioni, successi, insuccessi, gioie, dolori, desideri, progetti, memoria …, prende forma, si colora, evolve sino a “lievitare” nell’ars vivendi … riguarda tutti noi e ci coinvolge in un impegno quotidiano per imparare a riconoscere la felicità nell’infelicità e l’infelicità nella felicità in ogni momento che la vita ci regala. Da questa “felice” esperienza, non può che scaturire un sincero ringraziamento alla docente Antonella Gualandi, che è diventata ormai “un’amica” del nostro Comune, e la volontà di proseguire con serietà ed impegno in questa direzione educativa di sviluppo e sostegno alla cittadinanza per un benessere personale e sociale diffuso e per un condiviso “piacere di esistere”. “Felicità è realizzare se stessi in armonia con il mondo circostante” (Cesare Musatti). Margherita Franchini, “l’isola che non c’è”, olio su tela, 2008 A cura di Nadia Masetti Tutor del progetto “AttivaMente” 2-3 Servizi Sociali Grazie ai protagonisti di AttivaMente Non abbiamo bisogno di più soldi, più fama o più successo, in qualsiasi momento della vita, compreso quello presente, abbiamo una mente, l’unico strumento indispensabile al conseguimento della vera felicità. (Dalai Lama) Sulla scia delle suggestioni di questa splendida frase del Dalai Lama, perfettamente in sintonia con le finalità perseguite da “AttivaMente”, desideriamo ringraziare tutte le persone, docenti e non, che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto. Tale progetto, che rientra tra le attività dell’Assessorato comunale ai Servizi Sociali e Sanità e si ripete a cadenza annuale a partire dal 2006, è costruito e realizzato con la collaborazione di vari enti, istituzioni e professionisti. L’obiettivo cardine, in linea con le direttive regionali, è il miglioramento del benessere globale della persona, sia fisico sia psicologico e, tout court, un’auspicata qualità della vita per tutti. Cominciamo ringraziando gli operatori dell’Azienda Unità Sanitaria Locale di Bologna che con grande professionalità e disponibilità hanno tenuto le conferenze di “Obiettivo Salute”, un insieme di progetti di educazione alla salute. In particolare, ringraziamo Silvana Trebbi e Giulia Medici, presidenti rispettivamente dei centri socio-cultuali “B. Pedrini” di Crespellano e “L. Raimondi” di Ponte Samoggia, per aver ospitato le conferenze di obiettivo salute dandoci così la possibilità di valorizzare l’intero territorio comunale. Un ringraziamento particolarmente sentito va all’equipe delle ostetriche dell’Ospedale di Bazzano, specialmente a Monica Bazzani, per l’ottimo lavoro condotto nella realizzazione dei frequentatissimi corsi di preparazione al parto. Speriamo di non far torto a nessuno nell’affermare il legame speciale che ci lega all’Università per la terza età “Primo Levi”, istituzione di grande valore che da anni si occupa dell’educazione permanente degli adulti e della promozione sociale e culturale della terza età, che prende l’avvio qualche anno fa con la conoscenza del Prof. Stefano Benassi, Direttore TecnicoScientifico della “Primo Levi”, recentemente scomparso. Al Prof. Stefano Benassi, uomo di grande scienza e cultura, dobbiamo la massima riconoscenza e gratitudine per la disponibilità, la gentilezza e la grande professionalità dimostrata in ogni occasione, che ci hanno consentito di creare una collaborazione di qualità, ricca di eccellenti risultati, con un alto gradimento da parte dell’utenza. Ci preme inoltre ringraziare il Prof. Andrea Grillini, attuale Direttore Tecnico-Scientifico, per la grande cordialità e partecipazione che ha da subito evidenziato nella volontà di proseguire questa proficua esperienza. Un ringraziamento “in cornice” va alle stimatissime docenti della “Primo Levi”: ad Antonella Gualandi, professionista di grande temperamento e carissima amica, che ha saputo sempre coinvolgere l’attenzione dei cittadini grazie all’entusiasmo e all’ottimo lavoro condotto in questi anni. Un grazie anche per la collaborazione e i consigli preziosi, che ci sono stati di grande aiuto nella comprensione e divulgazione di argomenti a noi nuovi; ad Annalisa Milanesi con la quale da subito si è instaurato un rapporto di reciproca simpatia e stima, per la professionalità, competenza e serietà con la quale ha condotto il suo corso; ad Antonella Ferrari, alla sua grande professionalità ed umanità e, per usare un termine per lei molto familiare, l’empatia e per la capacità di catalizzare l’interesse di tutti. Un particolare riconoscimento a Marco Raspanti ed Antonella Todeschini, docenti del felice ciclo di conferenze mu- sicali, meglio conosciute con il nome di “Torniamo all’Opera”, “Classicamente” e “Il Pentagramma a Colori”. Una lunga avventura partita nel 2004 con Marco Raspanti, dalle cui idee e professionalità è scaturita un’iniziativa che ha coinvolto tantissime persone e che, nel tempo si è sempre arricchita di nuove idee e nuovi percorsi. Un ringraziamento speciale ad Antonella Todeschini, che dal 2007 affianca Marco Raspanti nella conduzione delle conferenze, per essere sempre stata oltre che una valida docente anche un punto di riferimento fondamentale nelle questioni organizzative e logistiche e per averci affiancato nei pomeriggi milanesi nell’accompagnamento dei corsisti al “Teatro alla Scala” di Milano. Infine, un abbraccio caloroso a tutte le cittadine e i cittadini coinvolti nelle iniziative di “AttivaMente”, per l’incoraggiamento e la grande stima dimostrataci nel corso della realizzazione di quest’esperienza, che ha valorizzato il nostro impegno professionale e ci ha arricchito come persone. Un augurio a tutti di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo. Per l’Ufficio Servizi Sociali Nadia Masetti Concerto lezione All’interno del ciclo di conferenze “Torniamo all’opera”, “Classicamente” e “Il pentagramma a colori” si terrà una lezione concerto con il prof. Davide Piersimoni. lunedì 22 dicembre ore 21.00 palazzo Garagnani Il tema di quest’anno del Pentagramma a colori è il viaggio. Un viaggio geografico, culturale, sociale, ma soprattutto musicale. Alla scoperta degli strumenti, delle usanze, dei riti che caratterizzano alcuni luoghi tra i più belli e affascinanti al mondo. Attraverso suoni, immagini e resoconti di popoli che sembrano a noi tanto lontani ma che in realtà tanto ci sono vicini negli usi e nei costumi: l’importante è appropriarsi della chiave d’interpretazione giusta. Ed è proprio questo lo scopo del nostro viaggiare. Capire, attraverso la musica, l’altro, magari di un paese in cui forse non siamo mai stati, ma anche l’altro di casa nostra, delle tradizioni e delle abitudini perse ormai nella memoria popolare e collettiva italiana. Con questo continuo confronto tra ciò che ci appartiene e ciò che appartiene ad altri popoli vogliamo ora proseguire. Il 22 dicembre prossimo, presso la Sala Conferenze del Centro Culturale “L. Calanca” (Palazzo Garagnani), assisteremo ad una lezione-concerto in cui anche chi non si è mai avvicinato alla musica potrà capirne meglio l’essenza e la forza espressiva, “tra il sapere e l’intuizione”, come recita esplicitamente il titolo della serata. Senza svelare ulteriormente gli argomenti di questo evento speciale in cui ci accompagnerà il prof. Davide Piersimoni, promettiamo comunque un incontro in cui la gioia della scoperta scaturirà senz’altro dai tasti del pianoforte, in un modo inedito ed estremamente interessante. Invitiamo, quindi, tutti a porsi all’ascolto e a riscoprirsi “esploratori” della nostra cultura musicale, augurandoci di viaggiare ancora a lungo in questo meraviglioso mondo delle note. Vi aspettiamo! Dott.ssa Antonella Todeschini Servizi Sociali Al Teatro alla Scala di Milano 26 ottobre 2008: una giornata perfetta al “Teatro alla Scala” di Milano L’esperienza, per l’anno 2008, al “Teatro alla Scala” di Milano si è conclusa il 26 ottobre scorso con un capolavoro scaturito dalla penna di uno dei più grandi compositori della storia: “Le nozze di Figaro” di W. A. Mozart. Quest’opera fa parte della trilogia italiana con libretto di L. Da Ponte, che Mozart scelse tra i tanti soggetti dell’epoca per il carattere nuovo e in parte sovversivo, ma anche per l’atmosfera giocosa e per gli intrecci amorosi, che gli hanno permesso di creare arie di una bellezza intramontabile quali, ad esempio, quella del paggio Cherubino, ruolo en travesti (una mezzosoprano che veste panni maschili) tanto apprezzato da chi ha assistito alla rappresentazione a Milano. Non poteva essere altrimenti, vista la bravura dei cantanti, l’esecuzione eccellente del direttore e dell’orchestra del Teatro alla Scala e lo splendido allestimento classico di Giorgio Strehler, di qualche anno fa. Dopo il meraviglioso concerto sinfonico del 16 gennaio e l’incantevole balletto “Il lago dei cigni” del 22 aprile, non poteva dunque concludersi meglio il ciclo di spettacoli che stavano all’interno del progetto di collaborazione, per il 2008, tra il nostro Comune e una Fondazione tanto importante come il Teatro alla Scala. L’accoglienza di questa iniziativa da parte A Porte Aperte Periodico trimestrale a cura dell’Amministrazione comunale di Crespellano (Bo) Anno XXIV n. 7 Dicembre 2008 Aut. Tribunale di Bologna n. 5349 del 12/3/1985 Diffusione gratuita Direttore responsabile: Vincenzo Giovanni Perriello Redazione: Piazza Berozzi, 3 Municipio di Crespellano Foto: Archivio Comunale e Tipart Copie: 3600 Chiuso in tipografia: 5/12/2008 Progetto grafico e stampa: TIPART Industrie Grafiche srl Via Primo Levi, 46/66, Vignola (Mo) Tel. 059.772.653 www.tipart.com - [email protected] dei residenti del nostro e di altri comuni è stata numerosa ed entusiasta, tanto che la richiesta è stata superiore alla disponibilità concessaci dalla biglietteria a Milano. Nel pullman che, come le scorse volte, ci ha puntualmente condotto nel centro del capoluogo lombardo si è creata un’atmosfera di condivisione, di amicizia e di scambi d’opinione e di impressioni. Un evento musicale come questo ha quindi contribuito maggiormente a ricreare l’aspetto socializzante di quest’arte, che troppo spesso viene dimenticato. E’ stata, insomma, l’ulteriore iniziativa volta a migliorare la qualità della vita, permettendoci di continuare l’intento del ciclo di conferenze: far conoscere ed apprezzare il patrimonio culturale per cui l’Italia è famosa in tutto il mondo e per cui tanti stranieri vengono nel nostro Paese ad assistere a uno spettacolo lirico, nei teatri dove questo è nato ormai quattro secoli fa. L’organizzazione e la collaborazione di chi ha partecipato a questo grande evento hanno portato a una meravigliosa giornata in cui i sentimenti e le emozioni dei presenti sono state indimenticabili. La risposta del Teatro alla Scala è inoltre stata, durante i contatti per organizzare la visione di questi tre spettacoli, sempre più attenta e disponibile. Questo non può che renderci orgogliosi, vista la numerosa richiesta da parte di tanti altri enti pubblici e privati che chiedevano di entrare in questo luogo tanto importante per la storia della lirica. Dott.ssa Antonella Todeschini Volontariato I signori Monteguti Amleto e Mariagrazia sono una presenza ormai fissa e preziosa alla Festa Fiera di Crespellano. Un appuntamento fondamentale per la vita sociale della comunità crespellanese in occasione della quale i signori Monteguti partecipano attivamente con un banchetto in cui vendono, a scopi benefici, oggetti e manufatti da loro stessi prodotti durante il corso dell’anno. Con queste righe rivolgiamo loro un sentito ringraziamento per il tempo e l’iniziativa messi a disposizione della creazione dei manufatti ma soprattutto perché il ricavato proveniente dalla vendita degli stessi è stato interamente devoluto in beneficenza, in modo particolare alle associazioni che si occupano di iniziative per i bambini dei paesi africani. Copie dei bollettini comprovanti i versamenti a favore delle varie associazioni sono conservate presso l’Ufficio dei Servizi Sociali. L’ammontare dell’intero ricavato pari a Euro 1.036,00 è stato destinato nel modo seguente: Euro 70,00 Associazione per i bambini di tutto il mondo- Onlus Euro 50,00 CBM Italia Missioni Cristiane per i ciechi nel mondo- Onlus Euro 150,00 Medici senza frontiere - Onlus Euro 100,00 Save the children- Onlus Euro 50,00 Associazione Villaggi SOS Italia - Onlus Euro 100,00 Unicef Comitato Italiano Euro 100,00 Cesvi Onlus Emeregenza Euro 150,00 Medici con L’Africa Cuamm Euro 60,00 Ant Italia Euro 206,00 suddivisi tra Orfanotrofio Antoniano Villaggio del Fanciullo, Associa- zione Italiana Ricerca sul Cancro, LIPU e S.p.a.m. L’Assessorato ai Servizi Sociali e Sanità 4-5 Cultura Per la Pace e contro il razzismo Crespellano per la pace contro il razzismo. Discutere di antirazzismo oggi ha una profonda valenza: preparare concettualmente l’individuo alla riflessione su una componente dell’animo umano radicata, a vario titolo, in ciascuno di noi. Come è doveroso che accada, però, all’analisi devono seguire i fatti. In questo contesto sociale così difficile si è inserita la progettualità che quest’anno il Comune di Crespellano, il Centro Giovanile “Baita Multietnica” (Arciragazzi Bologna), l’equipe di Educativa di Strada (cooperativa c.s.a.p.s.a.) in collaborazione con Progetto Ultra, Uisp, rete FARE, Ausl-distretto di Casalecchio di Reno hanno realizzato in occasione della 4° edizione del Festival della Pace e del Action Week 2008 (dal 16 al 28 ottobre), la settimana di iniziative contro la xenofobia e omofobia organizzate in tutta Europa. Insieme abbiamo cercato di coinvolgere le istituzioni e i giovani per promuovere un nuovo modo di “fare” cultura della pace e dell’uguaglianza, attraverso queste molteplici iniziative culminate, con ottimi risultati di affluenza e partecipazione, nella giornata di domenica 26 ottobre: - I giovani della Baita Multietnica hanno provveduto a realizzare lo spot pubblicitario e la locandina dell’evento (in tale occasione è emerso che alcuni ragazzi magrebini di seconda generazione non sono a conoscenza di alcune parole, come “pace” e “razzismo”, nella loro lingua); nella settimana dedicata all’organizzazione dell’evento Action Week gli stessi ragazzi sono stati intervistati da due radio, in qualità di protagonisti dell’evento. - Unitamente alla scuola media di Crespellano è stato progettato e organizzato un incontro con un referente del Progetto Ultrà rivolto ai preadolescenti per parlare e confrontarsi sul tifo positivo all’interno degli stadi: è stata una buona occasione per mettere a confronto il tifo xenofobo e il vero tifo, poiché quest’ultimo è funzionale per il supporto di una squadra. - Grazie anche alla collaborazione con la Polisportiva Crespellano che ha fornito le porte e segnato il campo, domenica 26 ottobre nel cortile delle scuole di via Togliatti sono stati organizzati due tornei di calcetto, distinti per età. Il torneo è proseguito per tutto il pomeriggio con grande entusiasmo dei partecipanti -Gli adolescenti della Scuola media “F.Malaguti” di Crespellano hanno presentato gli striscioni e le coreografie realizzati durante i laboratori, partiti dall’incontro/confronto sul significato e la valenza del tifo all’interno dello sport, condotto da un esperto del Progetto Ultrà. - I ragazzi e le ragazze che durante l’anno svolgono l’attività di djing sia all’interno del centro giovanile che durante gli eventi estivi, si sono invece occupati della parte musicale:il rap e la musica gabber sono state la colonna sonora della manifestazione sportiva - I colori li hanno aggiunti i writers, che hanno realizzato opere grafico-pittoriche mediante la tecnica “aerosol”, esprimendo in modo creativo contenuti antirazzisti e di pace di fronte ai cittadini. i giovani presenti. Le foto sono state scattate dagli stessi ragazzi durante la manifestazione. La ADSL alle scuole di Calcara Dall’inizio del nuovo anno scolastico le scuole di Calcara possono navigare in Internet più velocemente! Nell’ambito di un progetto di copertura ADSL del territorio di Calcara messo a punto da Comune di Crespellano e Comunità Montana - Unione di Comuni Valle del Samoggia, le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado di Calcara sono tutte dotate di connettività a banda larga grazie all’installazione del sistema ADSL AIRNAW . Si ringrazia in particolare l’Ing. Marco Notari di Eliopower, ditta che ha curato la parte operativa delle installazioni, per aver messo a disposizione gratuitamente la manodopera necessaria per la realizzazione dell’intervento. Cultura Afghanistan, un mondo svelato Lo scorso 18 ottobre è stata inaugurata la mostra Afghanistan - Un mondo svelato sull’arte, la cultura e la storia dell’Afghanistan che l’Amministrazione Comunale ha voluto dedicare alla memoria del Maresciallo Lorenzo D’Auria, il militare del SISMI ucciso in uno scontro a fuoco nell’ottobre dello scorso anno. Questa iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di Crespellano in collaborazione con C.R.E.A - il Centro Ricerche EtnograficheAmbientali di Firenze, è stata un’importante occasione per presentare una pregevole selezione del materiale raccolto nell’ambito di un lungo lavoro di ricerca del C.R.E.A., che costituisce una straordinaria collezione che spazia nei secoli per offrire al visitatore uno sguardo d’insieme sulle più importanti espressioni artistiche, storiche e culturali dell’Afghanistan. Il ricco corredo fotografico e didascalico che accompagna i materiali esposti sottolinea l’intento divulgativo di un progetto che si completa nel ricco catalogo, corredato da un esauriente testo storico curato dal Prof. Antonio Barletti, profondo conoscitore di quel paese. La mostra, allestita a Palazzo Garaganani fino al 2 novembre scorso, ha suscitato un grande interesse sia nei singoli visitatori sia da parte delle scuole del territorio, per le quali sono state organizzate visite guidate condotte dal Prof. Paolo Mancini del C.R.E.A, con momenti di approfondimento storico e culturale e di sensibilizzazione. L’Accademia delle Belle Arti a Crespellano Secondo appuntamento con la rassegna di mostre a Palazzo Garagnani, in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Bologna “Documentare la giovane creatività - l’Incisione” La mostra rimarrà aperta fino al 18 gennaio 2009 6-7 Cultura Dall’esclusione all’inclusione 28 ottobre 2008 Crespellano “Dall’esclusione all’inclusione”: una Mostra per ricordare e migliorare e un seminario regionale sul deficit della sordità per imparare a collaborare. Il 28 ottobre, al Centro Sociale Pedrini, (che voglio ringraziare per l’ottima collaborazione), ha avuto luogo un incontro importante per chi si occupa di educazione e per tutta la cittadinanza: è stata inaugurata una Mostra, organizzata dai Centri di Documentazione dell’Emilia Romagna per l’Integrazione delle persone disabili, che ripercorre le tappe di un percorso iniziato in Italia più di trent’anni fa volto a garantire il pieno godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali a tutte le persone che sono in condizione di handicap e non solo a loro. La Mostra, che è stata poi esposta al pubblico all’interno del Municipio, è composta da tre sezioni identificate dal colore dei pannelli: il verde accompagna la ricostruzione storica con immagini che si riferiscono ai luoghi di esclusione più antichi del nostro territorio (come l’Istituto “San Lazzaro” di Reggio Emilia, le Scuole Speciali e le classi differenziali); l’azzurro riguarda la parte legislativa nei suoi nuclei principali a partire dal documento finale della Commissione Falcucci del 1975 per arrivare alla legge 104 e agli Accordi di Programma; il giallo accompagna il discorso delle innovazioni tecnologiche e delle nuove sfide da affrontare nella società di oggi sempre più complessa e problematica. Come ricorda un genitore intervistato “ nel percorso di integrazione nulla va mai dato per scontato, ma occorre essere vigili e presenti in ogni momento”. Contemporaneamente alla presentazione della Mostra si è svolto il Seminario regionale dedicato al deficit della “sordità” di cui si occupa il CDI dei comuni della Valle del Samoggia, che ha sede a Crespellano all’interno di Palazzo Garagnani. (informazioni dedicate si possono trovare sul sito www.cdila.it ). L’incontro ha visto la partecipazione di una sessantina di persone ( insegnanti, educatori e genitori) provenienti da tutta la Regione che hanno interagito vivacemente con i relatori per presentare le problematiche sia sanitarie che educative e discutere sulle strategie da adottare. Nella mattinata i relatori (Nadia Bonora comune di Crespellano, Maria Luisa Zaghi - CDI, Elisabetta Frèjaville - Regione Emilia-Romagna, Cristina Bergonzoni - Policlinico S. Orsola Malpighi di Bolo- gna, Josè Chade - Università di Bologna, hanno affrontato la tematica da un punto di vista più strettamente istituzionale e sanitario mentre nel pomeriggio si è dato spazio alla presentazione di esperienze concrete avvenute sul nostro territorio (con Paola Campadelli e Marina Falzone per la scuola elementare di Calcara), presso la Fondazione Gualandi di Bologna (con Valentina Paoli) e presso l’Università di Bologna (con Sara Beltrammi e Nicola Gencarelli). Gli atti del seminario saranno presenti sul sito del Centro nei prossimi giorni. Concludo con alcune parole di un protagonista del processo di integrazione, che ci ha lasciato alcuni anni fa, Sergio Neri di Modena: “ho avuto occasione di visitare alcune scuole speciali belghe. Vi ho ritrovato i bambini di sempre: quelli che anche da noi si trovavano nelle scuole speciali e che oggi trovi il più delle volte proficuamente integrati nelle classi di tutti. Ho provato una sorda tristezza. Ogni alunno è definitivamente destinato a seguire un percorso separato, costretto a viversi come differente, ignorato, idoneo a vivere in un mondo distinto, segregato. E ho provato rabbia, indignazione. Perché intanto altri paesi- e questa volta mi sono sentito fiero del mio paese- hanno tentato di rompere il cerchio chiuso, di rifiutare la gabbia dorata, di consentire a tutti di affrontare il mare aperto, aiutando ciascuno a nuotare con lo stile, la forza, i movimenti che gli sono propri…. Si è capito che la diversità non può diventare di per sé un motivo e un alibi per l’esclusione. E mi sono detto che è valsa la pena in quel lontano 1971, iniziare quel percorso di umanizzazione e civilizzazione per tutti quanti, anche coloro che non sono in situazione di handicap.” La coordinatrice del CDI Maria Luisa Zaghi Rassegna Cinematografica 2009 II edizione “dopo la caduta di Berlino” - 15 gennaio - 7 maggio 2009 La rassegna, cominciata alla fine del 2007 con una selezione di film italiani, con la seconda edizione si spinge ad esplorare l’Europa (considerata ormai come uno spazio unico e non più diviso da invalicabili barriere culturali e politiche) nel periodo successivo alla caduta del muro di Berlino, evento simbolo della fine di un’epoca. L’obiettivo è quello di proporre, nelle biblioteche dei vari comuni, film noti, ma che per motivi distributivi difficilmente trovano spazio nei cinema; quest’anno poi la rassegna raccoglierà le produzioni video dei comuni partecipanti, che verranno raccolte nelle biblioteche di riferimento e selezionate per poi introdurre il film di ciascuna serata. Le tre migliori produzioni verranno proiettate nell’ultima serata, il 7 maggio ’09 a Bazzano; i video-maker potranno presentare i loro lavori, di una durata massima di 15 minuti, presso la biblioteca comunale entro il 10 gennaio 2009. A breve sarà disponibile il programma dettagliato. Ogni proiezione sarà introdotta da Enrico Masi. Progetto a cura di Enrico Masi e Luciana Valente. Mediateca Intercomunale di Bazzano. Fondazione Rocca dei Bentivoglio. Progetto grafico: Caucaso Basement - Bologna. Tributi ICI: termini per il saldo 2008 Si ricorda ai contribuenti che il 16 dicembre scade il termine per il pagamento del saldo ICI. Le aliquote sono le seguenti: • ordinaria: 6,8 per mille • abitazione principale: 5,30 Si ricorda che l’articolo 1, del D.L. 93/2008 ha introdotto “a decorrere dall’anno 2008…” l’esenzione dall’ICI per “l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo.” Per unità immobiliare adibita ad abitazione principale del soggetto passivo s’intende: 1) quella stabilita dall’articolo 8, comma 2 del D.Lgs 504/92 e cioè “l’abitazione nella quale, salvo prova contraria, il soggetto passivo ha la residenza anagrafica”; 2) quelle assimilate dal comune con regolamento (cui si rimanda) Non sono esenti le abitazioni appartenenti alle categorie catastali A1, A8 e A9 per le quali continua ad applicarsi la detrazione per abitazione principale e l’aliquota ordinaria deliberata annualmente dal comune. Per questi casi la detrazione per abitazione principale deliberata è di euro 107,00. - alloggi non locati: 7,00 per mille - immobili ad uso abitativo e relative pertinenze locate ai sensi dell’articolo 2 comma 3 e 4 della Legge 431/98: 0,00 Il pagamento si effettua mediante bollettino di Conto Corrente Postale n. 88663265 intestato a Equitalia Polis spa - Crespellano - Bo - ICI I bollettini per i versamenti ICI sono disponibili presso l’ufficio tributi e l’ufficio informazioni del Comune di Crespellano, presso la filiale CARISBO di Crespellano, nonché presso le Associazioni di categoria, ufficio postale... I versamenti possono essere effettuati: • Presso gli sportelli di EQUITALIA POLIS SPA (ex Gest Line) della provincia di riferimento; • Presso gli sportelli postali; • Tramite il sito internet www.gestline. it con carta di credito o con modalità Bank Pass; • Presso gli Istituti di Credito convenzionati con l’Agente della Riscossione TARSU Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani Si ricorda che occorre presentare la denuncia per tutte le occupazioni che si sono verificate nel corso dell’anno 2008 entro la data del 20 gennaio 2009, anche quando si tratta di un semplice cambio di residenza all’interno del Comune o quando la superficie occupata si modifica a seguito di lavori interni. Si precisa infatti che la tassa si paga in relazione alla superficie occupata, e pertanto qualsiasi variazione deve essere segnalata entro la data sopra indicata. L’ufficio tributi è a disposizione per eventuali chiarimenti Mercoledì e sabato dalle 8,30 alle 12,30; giovedì dalle 16,00 alle 18,30 Tel 051 / 672 30 11 Gli obiettivi del 2008 Uno raggiunto, uno consolidato, due in dirittura d’arrivo Quando si chiude un anno è sempre occasione per analizzare i risultati e farne un bilancio. Il 2008 che va a concludersi ha portato a compimento un progetto importante sul quale abbiamo investito energie e risorse: Internet veloce a Calcara. Mi preme sottolineare il successo di questo progetto perché è un classico esempio di cosa voglia dire sussidiarietà: c’era un problema grave, apparentemente senza soluzione, che coinvolgeva la frazione di Calcara; né le richieste del Comune, né una petizione con oltre 200 firme aveva convinto Telecom a portare la linea ADSL. Abbiamo fatto “da soli”. Il Comune e l’Unione dei Comuni hanno messo a punto un progetto che oggi rende possibile questo collegamento, grazie anche alla collaborazione dei cittadini e di imprese locali, per oltre 60 fra famiglie e imprese e il problema è ormai alle spalle. Un altro progetto definitivamente decollato quest’anno è quello dei gemellaggi: ho sempre pensato che essi hanno senso se è la comunità civile a farli propri, altrimenti restano un pallino di questo sindaco o quell’assessore e sono destinati a sfiorire. Così non è per Crespellano: nel 2008 infatti oltre 70 persone sono partite da Crespellano alla volta di Veselì nad Moravou o Kalkara e quasi 100 sono arrivati qui a Crespellano animando la Festa Fiera o partecipando ad eventi particolari come il 50° del Crespellano Calcio. I costi per il Comune, grazie alla mobilitazione della società civile e degli sponsor, sono stati minimi e in compenso tanti giovani hanno potuto fare un’esperienza all’estero conoscendo altri giovani, altre realtà, altre culture. Se questi scambi, come sembra, diventeranno una consuetudine, potremo dire di aver contribuito, con il nostro piccolo tassello, alla costruzione di una vera cittadinanza europea e soprattutto di aver creato delle opportunità di crescita culturale per i nostri giovani: l’estate prossima, infatti, dovrebbe essere quella in cui finalmente partiranno i soggiorni di studio della lingua inglese e le vacanze per gli anziani a Malta. Il terzo obiettivo è la partenza del nuovo SUAP, lo Sportello Unico per le Attività Produttive. Abbiamo lavorato intensamente per costruire una struttura che facesse tesoro dell’esperienza svolta finora, correggendone gli aspetti negativi e valorizzando quelli positivi. Entro l’anno il progetto e le convenzioni fra Comuni e Unione Comunale saranno approvati definitivamente e nel gennaio 2009 esso decollerà. La novità più tangibile per noi è che sarà trasferito da Castello di Serravalle a Crespellano, dove risiede un grande numero di imprese, quindi più comodo e facilmente raggiungibile; inoltre concentrerà nuovi servizi, decongestionerà alcuni uffici comunali e non costerà di più di quanto i comuni già spendono, anzi, farà qualcosa in più realizzando un piccolo risparmio di spesa. Infine l’altra grande opera alla quale abbiamo lavorato per un anno: il nuovo centro sportivo. Non siamo ancora riusciti a comporre tutte le tessere del puzzle, perché un investimento che ha l’obiettivo di dotare Crespellano di impianti raddoppiati più un centro natatorio che aspira ad un bacino d’utenza sovracomunale diventando uno dei più importanti impianti della Provincia non è semplice e non si può rischiare, per voler chiudere a tappe forzate, di pregiudicare l’equilibrio di un progetto. Siamo però in dirittura e contiamo di chiudere il mandato amministrativo ponendo già le basi perché questa realizzazione sia completata dalla nuova amministrazione in tempi brevi: si tratta di un’opera di grande respiro, condivisa, nelle linee generali e negli obiettivi, con il mondo dello sport crespellanese, che arricchirà il nostro paese, creerà posti di lavoro e sarà destinata a durare per decenni: quindi pensiamo valga la pena aspettare qualche mese in più a partire, ma partire con il piede giusto, le idee chiare in tema di gestione e sostenibilità economica e ambientale e soprattutto con la definizione corretta del percorso amministrativo per “portare a casa” un’opera che è sicuramente ambiziosa, certo, ma per la quale siamo sicuri valga la pena spendersi. Gli ultimi mesi del mandato saranno quindi intensi e, per quel che mi riguarda, quasi interamente dedicati a questo obiettivo, augurandomi che l’anno nuovo lo porti in dono a Crespellano e ai suoi cittadini. Fabio Federici Vicesindaco - Assessore allo sport, gemellaggi, servizi informatici e attività produttive 8-9 Società Il monumento ai Caduti E’ stato inaugurato sabato 4 Ottobre 2008 il monumento sulla Via Provinciale, nel tratto che da Crespellano conduce alla Muffa, dedicato a Salvatore Bignami, Pietro Gandolfi, Fausto Pallotti e Guido Romagnoli, quattro ragazzi che furono fucilati dai fascisti nella mattina del 28 agosto 1944 alla giovane età di appena vent’anni. Il Comune di Crespellano e l’A.N.P.I. hanno voluto ricordare con una celebrazione pubblica l’atrocità di quell’evento con il contributo di Anselmo Drusiani, presidente dell’A.N.P.I. di Crespellano, Ermenegildo Bugni in rappresentanza dell’A.N.P.I. provinciale, del Sindaco Gianni Gamberini e del vicepresidente della Provincia Giacomo Venturi. E’ stata veramente una bella giornata, caratterizzata da una grande partecipazione di gente, proveniente non solo da Crespellano ma anche dagli altri Comuni della zona Bazzanese, oltre alla presenza di alcuni parenti delle vittime. Si tratta di un fatto molto importante, perché significa che in questa nostra zona la gente ha ancora ben presente le atrocità e i massacri compiuti dai nazi-fascisti, i sacrifici fatti da tante persone di quel periodo storico, i valori che esse rappresentavano, e per questo non dimentica. Questi quattro ragazzi, come tanti altri, vennero uccisi perché si erano schierati con chi voleva liberare l’Italia dal nazi-fascismo, riconquistare nel nostro Paese e in Europa la libertà, la pace, la democrazia; in sostanza si erano schierati dalla parte giusta, come poi la storia ha dimostrato. In questa zona i partigiani combatterono contro i nazi-fascisti per la libertà di tutti gli italiani. Purtroppo in questo momento nel nostro Paese (ma non solo) tira una brutta aria: sono cronaca recente le dichiarazioni di un Ministro e del Sindaco della Capitale che alcuni giorni fa hanno dichiarato che il fascismo non è stato il male peggiore, gli attacchi della destra italiana alla Resistenza e alla Costituzione, i pericolosi fenomeni di razzismo che, insieme al revisionismo, si ripetono con drammatica e inquietante sequenza. Un altro fatto particolarmente grave si è verificato giovedì 9 ottobre quando la Lega Nord, partito di Governo, ha abbandonato l’aula di Montecitorio mentre si stava discutendo un ordine del giorno al decreto Gelmini sulla scuola che prevedeva la distribuzione a tutti gli studenti italiani, a cominciare da quelli del Nord, di una copia della Costituzione; la Lega non voleva che il Governo la regalasse agli studenti e si opponeva a tale iniziativa. L’ordine del giorno è stato poi approvato ugualmente con 441 sì, 14 astenuti e 2 no. Di fronte a questi fatti occorre non distrarsi mai e tenere gli occhi ben aperti; sono atteggiamenti pericolosi che vanno isolati e nello stesso tempo affrontati nel rispetto delle regole democratiche previste dalla Costituzione. Ecco quindi l’importanza di chiamare al massimo impegno le Isti- tuzioni, col contributo dei partiti politici che debbono fare anch’essi la loro parte, affinché questi focolai vengano spenti sul nascere. Sarebbe veramente troppo bello se iniziative di questo tipo si verificassero in ogni Comune della nostra Provincia. A.N.P.I. Crespellano Perché realizzare il monumento Prima di spiegare quali sono stati i motivi che mi hanno spinto alla realizzazione del monumento di via provinciale mi sembra doveroso ringraziare coloro i quali hanno dato il loro contributo collaborando gratuitamente all’iniziativa: Angelo e Giorgio Dardi per le movimentazioni terra, Gildo e Roberto Balocchi per la fornitura e la lavorazione del ferro, Sergio Mazzoni per la fornitura del calcestruzzo, la B.M.T. per le opere da fabbro ed il progettista Alessandro Zanardi. In realtà il pensiero che il vecchio cippo dovesse essere sistemato era nella mia mente da parecchio tempo e confesso che ogni volta che passavo di fronte al manufatto danneggiato provavo un forte senso di disagio pensando che avvenimenti come quello avevano segnato così pesantemente un importantissimo e sciagurato periodo storico della nostra società ed erano abbandonati, in quello stato, nell’indifferenza generale. Sono convinto che il popolo italiano abbia un enorme debito di riconoscenza nei confronti di quella generazione che in quel periodo si è sacrificata per riconquistare libertà e dignità; alcuni hanno sacrificato persino la vita, come i quattro ragazzi a cui il monumento è intitolato, altri, come mio padre, che all’epoca aveva la stessa età e che ha condiviso gli stessi sacrifici, sono stati più fortunati ed hanno potuto contribuire alla ricostruzione dopo la guerra; pertanto, costruendo un nuovo monumento, più grande, più robusto, più bello e mi auguro longevo, ho pensato di pagare, almeno in piccola parte, il mio debito. Mi auguro che le giovani generazioni e quelle future possano ricordare, anche grazie a questo monumento, che beni come libertà e dignità sono beni preziosi, che sono costati enormi sacrifici, beni che vanno difesi e custoditi affinché non vengano meno come in quel periodo. Ringrazio tutti coloro i quali sono intervenuti il giorno dell’inaugurazione, testimoniando l’importanza di certi valori al di là di ogni retorica, e concludo rivolgendo il ringraziamento più importante a te Babbo. Mauro Bondi Il monumento è stato realizzato e donato da BONDI COSTRUZIONI su progetto dell’architetto Alessandro Zanardi con la collaborazione dell’ing. Davide Bondi. Hanno collaborato alla realizzazione le ditte Gruppo Mazzoni - divisione calcestruzzi, Balocchi srl - lavorazione ferro, F.lli Dardi - movimentazione terra, B.M.T. officina meccanica Ricerca Chi cerca trova... negli USA Da Calcara al North Carolina per studiare i meccanismi alla base dei tumori e delle malattie cronico-degenerative Talvolta alcuni li conosciamo quando vengono premiati durante la Festa Fiera, più spesso invece ne incontriamo altri frequentando gli studi professionali e di consulenza, gli uffici commerciali, i laboratori di ricerca, le scuole, gli uffici tecnici, del personale o quelli finanziari del nostro territorio. Sono i nostri giovani laureati, alle prese con la loro attività lavorativa e coi problemi ad essa connessi. Per incontrare al lavoro Donatella Canistro, 33 anni, calcarese, dal 2006 Ricercatrice nel campo della Farmacologia presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Bologna, bisogna andare negli USA, precisamente in North Carolina al NIH/NIHES (National Institute of Health/National Institute of Environmental Health Sciences), l’equivalente dell’Istituto Superiore di Sanità in Italia. Claudio Cavallieri l’ha raggiunta via internet, chiedendole dei motivi, dei problemi e delle soddisfazioni di questo suo lavoro. Innanzi tutto, come mai questa scelta? La frustrazione con cui io ed i miei colleghi ricercatori conviviamo mi ha portato a prendere in considerazione l’idea di svolgere un periodo lavorativo all’estero. I fondi stanziati in questo settore vengono tagliati di anno in anno e fare ricerca, da noi, sta diventando sempre più difficoltoso. Ma il confronto con gli altri Paesi è proprio così umiliante per l’Italia? L’Italia dedica alla Ricerca, rispetto alla media europea, meno di un terzo degli investimenti e questa percentuale sta diminuendo anno dopo anno. Senza il sostegno economico necessario non si producono risultati e diventa anche impossibile competere per l’assegnazione di altri finanziamenti, quelli dell’Unione Europea, ad esempio. Le ovvie conseguenze sono l’abbandono di un numero sempre maggiore di progetti e la rinuncia di molti ricercatori. Se si pensa che il programma di Obama prevede di raddoppiare in dieci anni gli investimenti federali nella ricerca di base, di aumentare le borse di studio per i giovani ricercatori, di incentivare le collaborazioni tra enti pubblici e privati e di concentrare l’attenzione sull’istruzione, il confronto è un po’ umiliante. Che paragone puoi fare tra l’ambiente del NIH/NIHES del North Carolina e la nostra situazione? L’ottimizzazione delle risorse umane è vitale per fare funzionare tutti gli ingranaggi della macchina e qua, anzitutto, c’è una migliore organizzazione del personale. Troppo spesso in Italia il ricercatore si deve reinventare segretario, tecnico, informatico, bidello, facchino, inserviente. Ora, invece, posso dedicarmi interamente al mio progetto di ricerca. Toccare poi con mano la notevole disponibilità di mezzi è una esperienza esaltante, come serio è anche il modo in cui i fondi sono distribuiti. Ogni Dipartimento dell’Istituto viene sottoposto ogni 3 anni a una severa revisione da parte di un Comitato governativo che, in termini meritocratici, decide sullo stanziamento dei finanziamenti. Dall’ottimizzazione delle risorse umane unita ai considerevoli investimenti non può che derivare una migliore produttività. Tu di cosa ti occupi e perché lì si investe così tanto nella Ricerca? Lo scopo del mio lavoro è cercare di capire i meccanismi alla base di patologie quali i tumori e le malattie cronico-degenerative. Mi sembra superfluo commentare l’immediato ritorno dei benefici che i successi nel settore potrebbero avere e il progresso a cui potrebbero portare. Per tutto ciò, oltre che conoscenza, la ricerca è anche sviluppo: indagare nuove strade, perseguire quelle efficaci, cercare collaborazioni per ottimizzarle, richiede la cooperazione di competenze in settori diversi e questo si traduce nella messa in moto della macchina economica. I soldi per la ricerca, quindi, non sono spese ma investimenti per il futuro: un Paese moderno non può perdere l’opportunità di essere competitivo nei settori avanzati, perché vorrebbe dire isolarsi o ridursi a posizioni marginali, cioè impoverirsi, in tutti i sensi. E la ricerca pubblica, imparziale per definizione, è l’unica in grado di garantire il progresso in campi e strategici per il futuro di un Paese. Come è lavorare in North Carolina fianco a fianco con persone nuove e magari di tutte le parti del mondo? All’interno dell’Istituto i dipartimenti sono assolutamente multietnici ed abituati ad esserlo da sempre. Nel mio gruppo conto 3 americani, 1 brasiliano, 1 belga, 1 ungherese, 2 bulgare, 2 indiani, 1 cinese ed 1 giapponese. L’atmosfera è stimolante, non solo da un punto di vista scientifico, ma anche culturale. Si percepiscono l’amore per questo mestiere, l’importanza di arrivare ad un risulta- to, perché no, per il prestigio personale, ma soprattutto perché il progresso viene ancora ritenuto fondamentale. Ciò che mi rincuora è che il metodo scientifico da me acquisito in questi anni mi sta permettendo di lavorare bene, anche in quella che è considerata la culla della ricerca. Ciò vuol dire che il nostro percorso formativo è ancora uno tra i più validi. Tu cosa desidereresti per il futuro della Ricerca? Vorrei che aumentasse la consapevolezza dell’importanza dell’istruzione, la risorsa che rende l’Italia e gli Italiani ancora competitivi nel mondo, e che sparissero le carenze dei nostri Enti e Università: lentezza e macchinosità delle procedure, scarsità e dispersione degli investimenti. Mi piacerebbe finisse la fuga di cervelli all’estero, che è il frutto della debolezza delle politiche nazionali nel settore e, infine, vorrei che tutti coloro che se ne occupano facessero ricerca amandola davvero e capendone nella sua interezza l’importanza al servizio degli altri. Sarebbe un ottimo primo passo. 10-11 Gruppo Uniti nel Centrosinistra per Crespellano La politica economica del Governo Belusconi La politica economico/finanziaria del Governo trascura sempre più le esigenze dei Comuni ... Si fa un gran parlare di federalismo, di maggiore autonomia degli Enti Locali, di una fiscalità più vicina al territorio ma il Governo, nei fatti, si muove nella direzione opposta. Crescono le competenze in carico ai Comuni e le risposte che questi devono giustamente dare ai propri cittadini, ma diminuiscono le risorse ed i trasferimenti dallo Stato ai Comuni. Qualche esempio: • Viene posto in capo ai Comuni un obiettivo di partecipazione al risanamento dei conti pubblici pari ad 1 miliardo e 340 milioni di euro; • Il mancato gettito dell’ICI sulla prima casa viene coperto con una somma che è inferiore di circa 700 milioni di euro rispetto a quella precedentemente incassata dai Comuni: per il Comune di Crespellano questo incide per 190.000 euro, non ancora trasferiti da parte dello Stato, creando pesanti disagi per le casse del Comune. Inoltre si calcola che nella migliore delle ipotesi non ci sarà, da parte del Governo, la totale copertura del gettito complessivo ma del 5 - 10 % in meno, che per il nostro Comune vuol dire 15.000 euro in meno sull’anno 2008; • Viene ridotto il fondo ordinario di 200 milioni di euro e questo incide per il nostro Comune per un’entrata inferiore di €. 14.000; • Vengono fortemente ridotti vari fondi destinati anche ai Comuni, come quelli per l’edilizia scolastica, il trasporto pubblico, le politiche giovanili, le politiche sociali. alcuni casi lievi adeguamenti per il recupero parziale del tasso di inflazione ISTAT; Diminuisce l’autonomia impositiva e decisionale dei Comuni: Per fare ciò, alla luce delle politiche a livello nazionale, sarà però necessario: • I vincoli del Patto di stabilità costituiscono un forte freno agli investimenti, anche per i Comuni che hanno risorse proprie da poter spendere; negli ultimi 4 anni ciò si è tradotto in un calo di investimenti da parte dei Comuni pari a 4 miliardi e 500 milioni di euro; • L’abolizione dell’ICI sulla prima casa toglie ai Comuni risorse importanti, oltre ad essere una scelta poco lungimirante dal punto di vista della redistribuzione del reddito e del sostegno delle fasce più deboli (a difesa di queste ultime era già intervenuto il Governo Prodi); • Il blocco delle leve tributarie locali (ad eccezione della TARSU) riduce le possibilità di scelta delle amministrazioni e si traduce nella necessità, per molti, di tagliare le spese riducendo i servizi. … ma Crespellano, non senza difficoltà, garantirà la qualità dei propri servizi ai cittadini senza aumentare le tasse La Giunta ha elaborato una proposta di Bilancio 2009 che, pur nel rispetto del Patto di stabilità, rappresenta un aiuto concreto per le famiglie in un momento di difficoltà come quello che la nostra economia sta attraversando: • Verrà salvaguardata e potenziata la qualità dei servizi erogati; • Le tasse rimarranno invariate rispetto al 2008, così come i costi per i servizi a domanda individuale; questi ultimi presenteranno in • Destinare una percentuale maggiore di oneri di urbanizzazione al finanziamento della spesa corrente e della spesa per manutenzioni, anziché destinarli agli investimenti; • Vendere un appartamento di proprietà comunale per finanziare spese di investimento; Auguriamoci, oltre ad un sereno Natale da passare con le persone alle quali vogliamo bene, che il 2009 veda un cambio di rotta da parte del Governo ed una maggiore attenzione verso le istanze dei Comuni, che non sono solamente entità amministrative ma rappresentano la somma delle istanze e delle esigenze dei cittadini. Questo perché crediamo che, in un momento così difficile, la qualità della vita ed il reddito delle famiglie vadano difesi in primo luogo con servizi efficienti ed inclusivi, quali quelli che il nostro Comune ha sempre offerto e, soprattutto, vuole continuare ad offrire. Federico Cavallieri Capogruppo Gruppo consiliare La tua Crespellano U.D.C. - A.N. Parliamo di Sanità Che fine faranno i nostri Medici di famiglia? E a che serve la Casa della Salute? Care amiche e cari amici, desidero con questo articolo contribuire a chiarire, con l’aiuto di un serio professionista, cosa ci accadrà, nel breve, in riferimento al rapporto paziente / medico di famiglia. A breve verrà inaugurata in Piazza della Pace (scommetto verso Marzo 2009….) una nuova struttura destinata ad ospitare la “Casa della Salute”. Cos’è? A cosa servirà? Perché è stata fortissimamente voluta dalla Amministrazione Comunale anche se il costo (1.400.000 euro) appare esagerato per la nostra realtà? Ci spiegarono Sindaco e futuro Sindaco che era per il nostro bene! Cerchiamo di capire, ora, qualcosa di più, su questo delicato argomento, che interessa così tanto la nostra salute e la nostra futura qualità della vita. Ringrazio il Dott. Francesco Biavati che, con le sottoscritte note, ci rende più chiaro quale sarà il nuovo ruolo del Medico di base nell’ambito del servizio Casa della Salute”. Mauro Sorbi Il contratto di lavoro dei Medici di Famiglia, che dovrebbe diventare operativo con il nuovo anno, prevede delle importanti novità per gli assistiti. Pensando di ridurre gli accessi impropri ai pronto soccorso ospedalieri, la parte pubblica ha ideato le UMG: Unità di Medicina Generale. Le singole regioni potranno autonomamente realizzare tali unità operative. In Lombardia, si pensa di creare delle strutture, in prossimità dei pronto soccorso, nelle quali 24 ore al giorno dovrebbero lavorare, in equipe, medici di Guardia Medica, ora chiamati per occuparsi dei cosiddetti Codici Bianchi (situazioni di lieve gravità e delle urgenze domiciliari (qualora, per le più svariate cause, il Medico di Famiglia non possa recarsi al domicilio del paziente). Tale progetto, ideato dal sindacato medico SNAMI, pur garantendo un’ottima assistenza a tutte le ore di tutti i giorni non snatura affatto il lavoro del singolo Medico di famiglia, limitandosi ad affiancarlo nelle ore in cui il medico non sia in ambulatorio. Nella nostra Regione, invece, si pensa ancora di ridurre gli accessi impropri al Pronto Soccorso, grazie alle cosiddette “Case della salute”, strutture nelle quali dovrebbero lavorare a turno 10-15 medici, con una rotazione simile a quella dei turni di lavoro dei medici ospedalieri. All’interno del gruppone, vi sarà un medico con funzioni dirigenziali, una specie di “primarietto” con compiti ancora non ben chiari come non chiari sono ancora i criteri di sua nomina. Tali (ormai ex) Medici di Famiglia, saranno coadiuvati da alcuni medici di Continiutà Assistenziale e da alcuni medici specialisti (ai quali specialisti poi i pazienti dovrebbero rivolgersi anche al di fuori delle urgenze, limitando così anche la possibilità di scelta dell’importante figura dello specialista per tutti gli assistiti del gruppo). Tali strutture dovrebbero operare 24 ore al giorno per tutto l’anno. In una prima fase attuativa del progetto “Case della salute”, si è cercato di convincere i Medici ad aderire a questi grupponi grazie ad incentivi economici ed agevolazioni varie (struttura a basso costo, infermiera rimborsata…) e si e’ cercato di fare credere ai pazienti che il “gruppone” avrebbe loro garantito di mantenere il proprio medico, avendo poi il vantaggio di potersi rivolgere AD UN MEDICO QUALUNQUE DEL GRUPPO per qualunque necessità essendo i medici collegati tra loro da una rete di computer. In realtà, se i medici saranno costretti a turni di lavoro per coprire le 24 ore tutto l’anno, i pazienti finiranno per rivolgersi al medico di turno del momento, esattamente come avviene recandosi in qualunque pronto soccorso ospedaliero. Bisogna capire che il cittadino non necessita sempre di un pronto soccorso. Per fare diagnosi, cura e prevenzione c’è bisogno del medico di famiglia ancora oggi. Non a caso la figura del medico di famiglia emerge ogni volta come la figura più gradita dai cittadini nell’intero SSN. Nessuno dice che quando il cittadino cercherà il proprio medico di famiglia all’interno delle case della salute si accorgerà di averlo perduto per sempre. Solo politici che ignorano la realtà delle cose possono pensare che un computer possa fornire ad un altro medico la profonda conoscenza che il Medico di Famiglia ha del proprio paziente! Il primo risultato di questa organizzazione del lavoro medico, sarà il moltiplicarsi di esami e di ricoveri che il medico di turno richiederà per sopperire alla scarsa o nulla conoscenza diretta del paziente. Come non capire che perdendo il proprio medico di riferimento il paziente rischia di divenire un numero, una serie di aridi dati scritti su uno schermo? Come giustificare la totale perdita di privacy degli assistiti! (i dati dei pazienti sono a disposizione di tutto il gruppo). Ciò rappresenta VOLUTAMENTE ed esclusivamente per motivi ideologici, la definitiva ed irrevocabile scomparsa del rapporto fiduciario Medico/Paziente, cardine insostituibile d’ogni terapia medica fin dai tempi lontani di Ippocrate. Dott. Francesco Biavati Piange il telefono ... Cittadini, siamo in bolletta, dovremo tagliare i Servizi ... Quante volte abbiamo sentito questo ritornello da Sindaco e Assessori, ma come è possibile allora, che in un piccolo Comune come il nostro, abbiamo pagato (noi cittadini naturalmente) una bolletta per i telefonini del Sindaco, Assessori e Dipendenti per il 2007 ben 15.500 Euro. Spesa consolidata anche per il 2008. Infatti, anche per l’anno in corso il costo delle utenze degli stessi cellulari conferma il medesimo trend di spesa, è così che a fine Agosto, la spesa ammonta a quasi 10.000 Euro. Abbiamo quindi pagato, SOLO per i loro telefonini, più di 25 mila euro(50 milioni di vecchie lire)in un anno e mezzo! A queste bollette poi si devono aggiungere naturalmente anche le spese per i telefoni a rete fissa dei loro Uffici Comunali. Maah, che dire, meglio prenderla bene, pensiamo che se una telefonata allunga la vita, i nostri Amministratori diventeranno tutti centenari… Tanti auguri di Buone Feste, cari cittadini, e state su col morale, siamo (e saremo) in buone mani! 12-13 Gruppo consiliare Forza Italia Riduzione dei telefonini e delle consulenze per tagliare gli sprechi negli enti pubblici Telefonini centellinati e meno consulenze. Riduzione delle spese della politica, come quelle per gli organi collegiali, e taglio del 20% del dirigenti più alti in grado. Ma anche il dimezzamento delle spese della carta impiegata per relazioni e pubblicazioni, un uso più deciso delle e-mail per ridurre le spese postali, un turnover pari al solo 10% per il personale in uscita (che sale al 20% per le università) nonché il contenimento delle spese per l’approvvigionamento di combustibile per riscaldamento e per le bollette dell’energia elettrica. Scatta il piano del ministro dell’Economia Giulio Tremonti per contenere nel 2009 la spesa pubblica, attuando quanto previsto dalla manovra approvata in estate. Con una corposa circolare, firmata di suo pugno e diffusa dalla Ragioneria dello Stato, il ministro invita così le amministrazioni a tener conto delle novità - alcune introdotte nel passato ma con impatto dal 2009 - nel predisporre i bilanci di previsione per il prossimo anno. Ecco le principali voci ricordate da Tremonti nella circolare. • Verifica cellulari. Nei piani triennali che le amministrazioni devono predisporre per razionalizzare l’utilizzo di beni devono essere “indicate le misure dirette a circoscrivere l’assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario” Dovranno essere individuate “nel rispetto della normativa sulla tutela della privacy, forme di verifica anche a campione, circa il corretto utilizzo delle relative utenze”. • Consulenze e sponsorizzazioni. Parte dal prossimo anno il taglio del 30% rispetto al 2004 della spesa sostenuta per le consulenze a soggetti esterni alla pubblica amministrazione (ma università e ricerca sono esclusi da questi limiti). Diventa operativa anche la riduzione del 30%, rispetto al 2007, delle spese per sponsorizzazioni, anche per le società pubbliche controllate • Spese politica. Scattano limitazioni per l’istituzione di “organismi collegiali”, per i quali va valutata la reale utilità. In ogni caso la spesa dovrà essere il 30% di quella sostenuta nel 2007. Taglio del 50% anche per il compenso ai dipendenti dovuti all’attività di componente o di segretario di collegi arbitrali. • Taglia-carta. Le amministrazioni pubbliche dovranno ridurre del 50% la spesa rispetto al 2007 per la stampa delle relazioni e di ogni altra pubblicazione che viene distribuita gratuitamente o inviata ad altre amministrazioni. Addio poi alla Gazzetta Ufficiale su carta: l’abbonamento dovrà essere telematico. • Meno dirigenti. Scatta la tagliola per i dirigenti: quelli di fascia alta vanno ridotti del 20%, gli altri del 15%. Va rideterminata così anche la pianta organica. C’è poi il taglio del 10% per il personale con compiti logisticostrumentali. Tetto 3% a manutenzione sedi. La spesa per manutenzione ordinaria e straordinaria non potrà eccedere il 3% del valore dell’immobile e scende all’1% per la sola manutenzione ordinaria e per le sedi prese in affitto. • Ora posta on line. Il ministro ricorda che saranno effettuati controlli a campione dal Cnipa sull’utilizzo delle e-mail al posto delle vecchie lettere. Nel caso non si rispettino i parametri fissati dal 2007, “verrà applicata una riduzione del 30% delle risorse stanziate per l’invio di corrispondenza cartacea” • Turn over contingentato. Ogni dieci dipendenti che escono dalla Pubblica amministrazione ne potrà essere assunto solo uno. E anche la spesa dei neo-assunti non potrà superare il 10% di quella del personale andato via. Il limite è però un po’ più alto per le università (il 20%). • Aumenti al 3,2%. Nel redigere il bilancio 2009 le amministrazioni dovranno apportare una somma pari al 3,2% del monte salari da corrispondere come aumenti retributivi per i rinnovi contrattuali Daniela Pascucci Luciano Passuti “PDL: MA LO SPIRITO DI FORZA ITALIA NON MUORE” Il PDL è un passo avanti nella storia di un nuovo grande partito, ma lo spirito di Forza Italia continuerà ad esistere. Con la nascita del PDL si rilancia finalmente il bipartitismo. Stiamo entrando in un nuovo futuro e questa scelta, frutto ancora una volta della intuizione del nostro Presidente, voluta e premiata dagli elettori. Il PDL un nuovo partito che si unisce combinando assieme passione e ragione che e’ il filo che ha caratterizzato Forza Italia in questi anni. Un punto di partenza di una nuova storia che completerà quella di Forza Italia. LUCIANO PASSUTI - DANIELA PASCUCCI Coordinamento Comunale FI - PDL Crespellano Gruppo consiliare Il Ponte No alla parola d’ordine... Espandersi Chiunque percorra le strade di Crespellano può constatare come negli ultimi anni gli edifici di nuova costruzione siano aumentati in maniera significativa. Il nostro territorio si sta espandendo in modo esponenziale. Ciò è il risultato del piano regolatore approvato circa 10 anni fa, che prevede un ampliamento sostanziale del paese e che non è ancora giunto a completamento; sono infatti ancora molte le aree che hanno capacità edificatoria che non sono ancora state realizzate, sia per ciò che riguarda le abitazioni civili che per gli impianti industriali. Purtroppo però quel piano regolatore non ha costituito un limite, peraltro molto ampio, all’espansione edilizia del territorio. Nel corso di questa legislatura la maggioranza che governa il nostro Comune ha ulteriormente aumentato le aree edificabili: • 300.000 mq di nuovi capannoni in località Chiesaccia • nuova edificabilità nella zona tra Pragatto e la zona ex Solplant • nuova edificabilità in zona collinare a Pragatto • nuova edificabilità in località Muffa Le scelte di nuova edificabilità sono state legate al reperimento di risorse finanziarie per la realizzazione di opere pubbliche. Non abbiamo condiviso queste ultime scelte approvate dalla maggioranza. Siamo consapevoli che negli ultimi anni la gestione finanziaria del Comune è stata resa più complessa e difficoltosa da una diminuzione delle risorse, ma è mancato secondo noi un lavoro di recupero degli sprechi che avrebbe potuto evitare, almeno in parte, queste nuove concessioni edilizie. Gli oneri di urbanizzazione sono finiti a coprire la spesa corrente e non sono più stati disponibili per la realizzazione delle opere pubbliche. In particolare non abbiamo condiviso la scelta di finanziare la pista ciclabile Muffa-Crespellano con una nuova edificabilità. Le risorse necessarie alla realizzazione di questa opera erano già a bilancio da tempo e queste nuove costruzioni potevano essere risparmiate al nostro territorio. Così come non abbiamo condiviso la scelta di finanziare il nuovo asilo nido di Crespellano con una ulteriore urbanizzazione nella zona collinare di Pragatto. Questa ultima area era stata esclusa a suo tempo dal piano regolatore su indicazione della Provincia, perché l’edificabilità prevista era già più che sufficiente e per tutelare le zone collinari. Detto e non fatto! Il Comune decide diversamente. Evviva la pianificazione territoriale fatta a livello sovracomunale: ognuno pensi per sé! È assolutamente necessario trovare altre vie per rispondere alle esigenze finanziarie del nostro Comune, che superino questa logica del costruire “per forza”. Attraverso questo meccanismo si crea un circolo vizioso, del quale stiamo facendo le spese anche ora, per cui servono soldi per ampliare i servizi, quindi si costruiscono case per nuove famiglie che richiederanno ampliamenti dei servizi, e tutto ricomincia. Per una lista che governi Crespellano Dieci azioni di buon governo La DEMOCRAZIA nella costruzione delle scelte è la carta d’identità di una amministrazione che vuole governare un territorio, senza “prescindere” dai cittadini. Rinnovare la POLITICA partendo dagli uomini e dalle donne chiamati a governare perché gli eletti debbono rispondere agli elettori, perché i costi debbono diminuire, perché bisogna arrivare al superamento dei “doppi enti” e della burocrazia. Rispettare e riqualificare il TERRITORIO perché molto è già compromesso, perché le costruzioni civili ed industriali hanno già invaso troppo. Valorizzare il territorio e il naturale AMBIENTE in cui viviamo vuol dire sviluppare energie alternative, meno rifiuti comunque differenziati, rispetto della natura, costruire zone abitative vivibili. Le risorse non sono illimitate, bisogna fare delle scelte con la priorità ai SERVIZI PUBBLICI e ai SERVIZI ALLE PERSONE con tutela delle fasce più deboli. La MOBILITA’ delle persone: Prima di tutto il treno …ecologico, pulito, frequente, poi una buona rete di piste ciclo-pedonali, collegamenti tra le località e accordi territoriali con le imprese per incentivare trasporti casalavoro collettivi. I GIOVANI: una risorsa. Definire e condividere con loro iniziative e spazi per dare un senso al legame con il proprio territorio ma soprattutto uno stimolo alla loro creatività e alle loro idealità. La SICUREZZA si fa con delle politiche di inclusione rivolta alle fasce più emarginate e costruendo un progetto di coesione sociale per dare un senso di appartenenza al proprio territorio. L’ISTRUZIONE pubblica va difesa e sostenuta, gli INTERVENTI CULTURALI e la PRATICA SPORTIVA libera o associata costituiscono elementi caratterizzanti la qualità della vita di una comunità. RIMOTIVARE e dare giusto valore a chi lavora nell’Ente Pubblico perché il lavoro “tecnico” deve supportare le responsabilità politiche nella distinzione di ruoli e compiti. 14-15