AMICA Periodico semestrale Chiese Evangeliche Italiane del Nord Europa 36 Buddha superstar ! La lunga ricerca della verità Vita coniugale: sapere ascoltare Perchè Dio permette il male? Buddha superstar! Dimagrire – una cosa impossibile ? www.cristiani-in-azione.ch Ascoltate Voce Amica, un breve messaggio di conforto Per la Svizzera In tedesco: 044 272 01 83 In italiano: 044 272 01 84 Ginevra 022 320 05 20 Schwanden/Glarus 055 640 18 88 Per la Germania: 0621 40 65 65 Ludwigshafen Mannheim 0621 40 65 65 Pforzheim 0621 40 65 65 Buddha superstar ! S. Farinato - su sando un abbigliamento religioso orientale o addirittura portando con se il guru personale. Un psicologo confermava che questa tendenza non è il fenomeno che colpisce solo le persone ingenue, ma è il risultato della ricerca di qualcosa che colmi il vuoto del cuore e che dia un senso diverso alla vita, qualcosa di duraturo. Una ricerca che trascina nel suo vortice le persone semplici e i direttori di azienda e che non risparmia neppure i bambini. Questo è quanto affermava recentemente un quotidiano, nello spazio riservato alla pubblicità. Non si trattava di una pubblicità religiosa, bensì della promozione di vendita di gelati, formaggio, elettrodomestici, automobili, ecc. E per mettere in rilievo il tutto, c’era in primo piano la foto di alcuni monaci buddisti, con le teste rasate e il loro solito abbigliamento color zafferano. Dopo avere demonizzato le religioni del lontano oriente durante il secolo scorso, oggi la nostra società conferisce loro una grande forza di attrazione, che va dai poteri magici alle dimensioni terapeutiche. Ma in ambedue i casi, possiamo dire che si è molto lontani dal senso della loro origine e del loro vero insegnamento. Nel ventunesimo secolo queste tendenze religiose sono diventate di moda. Ed è veramente strano vedere l’abuso che le agenzie pubblicitarie fanno di queste religioni. Attraverso di esse cercano di incrementare le vendite di prodotti che dovrebbero migliorare il nostro benessere, mentre tanti popoli del lontano oriente sono presi nella morsa della povertà. Una grande Babilonia… Da secoli le nazioni orientali vivono un’inondazione di tendenze religiose che vanno dal soprannaturale alla magia e dall’occultismo alla ciarlataneria. Gli innumerevoli dei e demoni che signoreggiano sulla vita di miliardi di persone, la loro influenza, lo spiritismo assoluto, le misteriose arti divinatorie e gli strani guaritori che per ogni rimedio 2 prescrivono uno o più bicchierini di orina di mucche sacre, confondono la mente della gente anche nelle nostre nazioni cristiane. Si tratta di una piaga che colpisce tutti gli strati della nostra società, tutti sono alla ricerca di qualcosa... ricchi e poveri! Stando a recenti statistiche, il numero delle persone colpite da un esaurimento di nervi cresce rapidamente, non si è più disposti a rinunciare alle tendenze egoiste e di conseguenza è in crescita anche il numero dei divorzi. La gente è disorientata e cerca la sicurezza in ogni corrente passeggera. I valori morali non sono più rispettati e attraverso le più svariate tendenze religiose e occulte, si cerca di vivere una vita molto permissiva, che lascia nei cuori e nella mente un grande vuoto, una grande insoddisfazione. Chi è il tuo guru? Potrebbe sembrare ridicolo e incredibile, ma in realtà, ancora oggi numerose persone cadono nella rete dei guru di ogni specie. In alcune nazioni è di moda abbellirsi con ciondoli e portafortuna orientali di origine dubbiosa. Ci si reca a particolari party, portando al collo un medaglione con il guru di voga, indos- Tempo fa è stato ricoverato in ospedale un giovane adolescente che si era precipitato dalla finestra dell’appartamento; un salto di circa 10 metri. Nonostante la giovane età era venuto in contatto con tendenze religiose orientali, esoterismo e occultismo. Non aveva più pace ed era tormentato dalla paura. Voleva farla finita… Cosa si nasconde dietro a tutto ciò? Chi ha le redini della tua vita nelle mani? Chi e cosa guida i tuoi pensieri, i tuoi desideri e forma le tendenze della nostra società? Non lasciarti trascinare da tendenze religiose oppure occulte, che non potranno mai colmare l’insoddisfazione del tuo cuore, e che come uccelli rapaci devastano la vita. Siamo noi che decidiamo a chi affidare le cose più preziose che abbiamo: la nostra vita e la nostra anima. La Bibbia ci dice che Dio è il nostro Creatore e che conosce molto bene le ambivalenze del nostro cuore, le nostre crisi e i nostri problemi. Egli ci ama e vuole prendersi cura di noi, sì vuole aiutarci a superare tutte le tempeste della vita. Ma Dio è un gentiluomo e ci rispetta per quel che siamo. Ci offre il suo aiuto, ma non ci obbliga a prenderlo, anzi attende con amorevole pazienza una risposta deliberata da noi. Quali sono le tue incertezze, i tuoi problemi e le tue insoddisfazioni? Portale a Dio oggi, dagli il tuo cuore ed egli ti aiuterà a cominciare una vita nuova, una vita sotto la sua guida e sotto la sua protezione. Se non sai come rivolgerti a Dio o desideri sapere di più su questo tema, scrivici o telefonaci, ti spediremo volentieri gratuitamente un libretto che ti aiuterà a fare questo passo. La lunga ricerca della verità “Dai, spara! Uccidimi!” gridò Klaus al bandito che gli puntava l’arma alla tempia. Persi nelle montagne della Colombia, Klaus Kenneth e gli altri occupanti dell’autobus erano stati attaccati e presi in ostaggio. Dentro di sé Klaus pensava: “Ma spara pure! Tanto finora la mia vita è stata solo sofferenza…” Klaus Kenneth nacque poco prima della fine della seconda guerra mondiale, in quella che è poi diventata l’attuale Cecenia. Suo padre abbandonò la famiglia e sua madre, sprofondata nell’occultismo lasciò i tre figli in balia di loro stessi. Più tardi Klaus fu preso a carico da un prete che per sette anni abusò sessualmente di lui. Qualche anno dopo, durante i suoi studi ad Amburgo, decise di mettere al bando due cose della sua esistenza: il cristianesimo e il razionalismo, perché freddi e privi d’amore. Fu l’inizio della sua lunga ricerca di speranza e di soddisfazione. La religione di ferro Nel Marocco, in Tunisia, Iran, Afghanistan, Bangladesh e Indonesia si accostò all’Islam. Tuttavia, gli dispiaceva che né Allah, né il suo profeta Maometto, sembravano capaci di pietà e di perdono. Il Corano esigeva la frusta per una disobbedienza alla legge, un ladro rischiava di farsi tagliare la mano, e il blasfemo la lingua. Klaus ricercava la libertà, ma la strada del Profeta era macchiata dalla sete di potere, dalla collera e dai massacri. Maometto stesso aveva avuto tredici donne e almeno quaranta concubine. E alla fine dei suoi giorni arrivò alla con- Redazione: Collaboratori: Cassa: Grafica: Indirizzo: IMPRESSUM Salvatore Farinato Cristian Bertoli Antonio e Gioela Bosco Massimo Autiero Raffaele Ceretti Cristiani in azione Voce Amica Josefstrasse 206 CH-8005 Zürich Klaus Kenneth clusione che sulla terra non esiste niente di più repellente delle donne. Ecco come Klaus conobbe le donne musulmane: senza diritti, senza professione, velate ed escluse dalla vita pubblica. Insoddisfatto dell’Islam, continuò la sua ricerca esistenziale esplorando il mondo soprannaturale. La droga gli aprì le porte di quest’universo, ma presto si rese conto che si stava anche distruggendo. Ricercò allora un altro mezzo per accedere a questa nuova dimensione. L’uomo dal dolce sorriso Un giorno, incontrò un uomo dai lunghi capelli scuri, con una grande barba e un dolce sorriso. Si chiamava Maharishi Mahesh Yogi, il “grande veggente” e fondatore della meditazione trascendentale. Egli gli promise la libertà interiore sviluppando “la conoscenza di sé”. Gli assicurò che la meditazione trascendentale non era una religione, ma una semplice tecnica. In una sala oscura Klaus assistette alla presa di contatto del professore di MT con un defunto maestro, il guru Dev. La foto di quest’ultimo troneggiava su un tavolo che fungeva da altare. Poi dovette restare assolutamente silenzioso, mentre il suo padrone gli sussurrava il suo mantra all’orecchio: “shiring”. Gli spiegò che questo mantra era un aiuto alla meditazione, ma non gli disse che in effetti, si trattava dell’invocazione a una divinità indù. Klaus non s’accorse di nulla e si mise a meditare due volte al giorno. I messaggi che riceveva l’incitavano a Perché vivere? www.cristiani-in-azione.ch seguire altri corsi con Maharishi, il quale offriva un’ampia gamma di corsi di perfezionamento: imparare a volare nello spazio, attraversare muri, corsi di veggenza… Tutto ciò a prezzi astronomici, fino a 40'000 franchi svizzeri. La libertà era a caro prezzo! Klaus volle allora conoscere la vera sorgente di questi insegnamenti. Ciò lo condusse in India. Durante sette anni, percorse 30’000 km, visitando un guru dopo l’altro. Conobbe oltre nuove forme di meditazione. Poco a poco, si rese conto che i suoi insegnanti parlavano senza tregua di libertà, ma loro stessi non sembravano viverla. Erano avidi di denaro, di sesso, ma soprattutto di potere. Disorientato e irritato, riprese il suo pellegrinaggio alla ricerca di un guru che conosceva la vera libertà. Il tempio di Kali Con il passare degli anni diventò anche lui un guru. Le persone venivano a chiedergli consiglio su questioni religiose. Riusciva persino a percepire la voce degli spiriti e a vederli. Gli apparivano sotto forma di un vapore verde che passava attraverso i muri della sua camera. Queste visite producevano in lui delle angosce mortali, talvolta anche delle malattie. Ma aveva bisogno dei suoi spiriti per influenzare le altre persone. Imparò a sorridere come Buddha e a non lasciare trasparire le sue angosce. Spesso Klaus meditava nel tempio di Kali, guardava scendere il sangue degli animali sacrificati e si ritrovava in trance. Per uscire dal karma, il cerchio concontinua a pagina 6 3 Vita coniugale: sapere ascoltare Oggi viviamo in un'epoca di febbrilità, tutto viene terminato al minuto, ovunque si corre e nessuno ha tempo da dedicare al prossimo. E cosa ancora più sconcertante, pochi o nessuno ha tempo da dedicare alla propria (al proprio) coniuge. Potrebbe sembrare strano, ma oggi più si parla e più diminuisce il numero di coloro che sono disposti ad ascoltare. Giornalmente ricevo molte lettere, le più lunghe raggiungono le 12 pagine e sono scritte generalmente da donne. Le più brevi, al massimo mezza pagina, sono scritte da uomini, che in poche parole si limitano a chiedere la possibile soluzione al loro problema. Le lettere di molte donne terminano quasi sempre cosi: “Grazie per avermi pazientemente ascoltata. Adesso mi sento molto meglio”. Ciò mi fa capire che le donne hanno una maniera diversa dagli uomini di vedere le cose. Mentre l'uomo ha la tendenza a formulare un qualcosa su cui ha ben riflettuto, la donna parla spontaneamente. Così vista, la situazione ci mostra il perché molti uomini giudicano illogico il parlare della propria moglie e non sono pronti ad ascoltarla. Alcuni di questi mariti, cercano di convincermi, mi dicono di riuscire a leggere il giornale e contemporaneamente ad ascoltare attentamente ciò che dice la moglie. Altri invece, più sinceri, ammettono che non appena la moglie apre bocca, essi automaticamente chiudono le orecchie. Come ascoltiamo Spesso ci aspettiamo che il partner pensi come noi, senta in cuor suo come noi e rimaniamo molto delusi, quando si comporta in modo molto diverso da come ci aspettavamo. Il nostro modo di pensare, infatti, è personale, mentre invece la realtà ci presenta tutt'altri risultati. Tra l'altro, noi non ascoltiamo soltanto con le nostre orecchie. Esse rappresentano solo il 7% della nostra percezione totale. Il 38% è rappresentato dal tono della voce ed il 55% dal linguaggio del 4 corpo. Se quindi vogliamo percepire e Ruth Heil capire ciò che l'altro vuole dirci, dobbiamo osservare attentamente il linguaggio del suo corpo. Se nostro figlio torna da scuola col capo chino, lo sguardo triste e le spalle curve, non dobbiamo certamente intrattenerci sul suo modo di camminare trasandato, bensì prenderlo innanzitutto tra le braccia e confortarlo. Quindi anche nel matrimonio il linguaggio del corpo svolge un ruolo di rilevante importanza. Inoltre abbiamo fatto l'esperienza che colui che grida è generalmente infelice. Il / la coniuge è importante… Il dono di essere dei buoni ascoltatori, ci è raramente dato nella culla. Essere dei buoni ascoltatori o ascoltatrici, è una cosa che bisogna pazientemente imparare, un giorno dopo l'altro. E non bisogna negare che si tratta di un'esperienza faticosa. Più impariamo ad ascoltare, più troveremo le parole e le risposte giuste. Ricordiamoci che la premessa per una buona risposta è proprio il saper ascoltare. Non si deve guardare dall'alto in basso colui che parla, bensì rispettarlo/la. Cercare di capire ciò che sente e cerca di formulare in parole. Ciò che dice è talmente importante, che se necessario bisogna trascurare il pranzo o la cena. La persona che parla deve diventare il centro del mio pensiero. Non ha importanza se io so tutto meglio di lui o di lei, devo riempirmi dei suoi sentimenti, delle sue paure. Non sminuire i suoi timori e accettare la persona cosi com'è. Gesù Cristo stesso ci ha mostrato questo modo di vivere, attraverso il suo comportamento. Egli vedeva bene le debolezze della persona che gli stava davanti, però non cercava mai di cambiare il cuore contro la volontà della persona stessa. Egli si limitava ad ascoltare amorevolmente e a offrire l’aiuto, ma non costringeva mai nessuno. Gesù era l'ascoltatore dei bisogni e delle necessità più profonde. Purtroppo siamo esseri umani, quindi più conosciamo una persona, più abbiamo la tendenza a non apprezzarla ed a distanziarci da essa. Invece di lasciare l'altro “essere sé stesso", con il suo modo di essere, affrontiamo le situazioni, spinti da sete di confronto. Il marito contro la moglie, i genitori contro i figli, il capo contro l'operaio... Chiediamoci in queste situazioni: “Ho veramente cercato di capire il suo linguaggio? Ho veramente ascoltato? Per essere dei buoni ascoltatori non abbiamo bisogno di capire tutto. Vi sono periodi e campi della vita, nei quali l'altro ha bisogno solo della nostra espressione di fiducia. Immedesimarsi… Tempo fa un uomo mi diceva: “Mi trovo nella situazione di dover asciugare tre paia di occhi, non è solo mia moglie a piangere, ma anche le nostre due figlie.” Gli chiesi quali erano suoi sentimenti in quella situazione, e con mia delusione mi disse: “Ma sì, per essere sincero, non riesco a capire come si possa piangere per ogni piccolezza”. A questa risposta rimasi stupita. È possibile fare un gesto del genere e non accompagnarlo col cuore? Non commettiamo questo grave errore! Se il tuo coniuge (o la tua coniuge) ti mostra i suoi profondi sentimenti e ti esprime addirittura i suoi bisogni, è come se ti dicesse: “Ho fiducia in te”. Se attraverso il nostro silenzio priviamo il partner di noi stessi, ci rendiamo colpevoli, poiché il tacere può essere più micidiale delle parole. Più una persona realizza di non riuscire a spiegarsi bene, più cercherà di parlare. Io ho la sensazione che il linguaggio della vita coniugale rappresenti la lingua straniera più difficile del mondo. Noi tutti sappiamo che una lingua può essere appresa ascoltandola e praticandola. Se prendiamo come esempio la Germania, notiamo che la conversazione quotidiana nel matrimonio non supera la media degli otto minuti. Compresi in questi otto minuti, troviamo: il saluto, le spiegazioni delle mansioni da svolgere ed il bacio della buona notte. Se il linguaggio di ogni singola persona è una lingua particolare, come si può imparare a comprenderla se non la si ascolta? Sentirsi accettati e compresi Io stessa mi sento molto amata ed accettata, quando mio marito mi dice: "Vieni e raccontami ciò che bolle nella tua testa da topolino”. Allora io so che posso parlare liberamente, con sponta- I cinque linguaggi dell’amore Chapman Gary Un libro per chi vuole scoprire quali sono i gesti e gli atteggiamenti che fanno sentire il coniuge amato; per chi vuole conoscere in se stesso che cosa lo fa sentire amato. CHF 15.– / Euro 10.– neità, saltando da un tema all’altro senza essere interrotta. E posso fare ciò avendo un ascoltatore amorevole e interessato. Spero che molti uomini leggano questo articolo. Ad essi consiglio di non esitare a mettere ciò alla prova, ma siate preparati, poiché ciò potrebbe costarvi molto tempo, oppure pochi minuti (se non avete mai dato questa possibilità a vostra moglie). Nel matrimonio e nella vita in generale, dobbiamo dedicarci più tempo reciprocamente. Così facendo possiamo segnalare alla persona che ci sta davanti: “Tu sei molto importante per me”. Inoltre vi ricordo che abbiamo due orecchie ma solo una bocca. Ad una persona che piange, non cerco di fare comprendere che le lacrime non servono a nulla. Spesso, esse sono una possibilità di assimilare ed elaborare i sentimenti. Durante la conversazione, il giornale non deve essere soltanto abbassato, ma addirittura chiuso. Dobbiamo tornare allo sguardo amorevole e mostrare attraverso il nostro ascoltare: “Io sono qui per te, guardo le cose dalla tua prospettiva. Ti vengo incontro dove sei e Siamo di nuovo felici www.cristiani-in-azione.ch riconosco le tue paure ed i tuoi timori. Non ti giudico, non lo farò neanche quando tu avrai la sensazione di aver fallito”. Ascoltare attraverso il filtro dell'amore di Dio vuol dire: non lasciarsi ferire dal comportamento dell'altro, anzi cercare di guardare e capire le cose con i suoi sentimenti. Ricordatevi che una persona si comporta in modo scortese, solo perché è sotto pressione psichica. Quindi non lasciamoci trascinare dal suo cattivo umore. Migliorare è possibile Mentre la persona che ci sta davanti parla, mentre ascoltiamo l'espressione dei suoi sentimenti, preghiamo: “Signore, guarisci le sue ferite. Aiutaci ad uscire da queste problematiche”. Nei nostri giorni abbiamo bisogno di poche persone dotate di eloquenza. Ciò che necessitiamo sono persone disposte ad ascoltare. Ascoltare la voce di Dio, ascoltare i bisogni degli altri. La Bibbia ci raccomanda: “Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore... ama il prossimo tuo come te stesso..." Colui che ama ha sempre tempo da dedicare. Colui che ama ascolta. Sapere ascoltare è una cosa che si può imparare, e che ci rende capaci di uscire dal cerchio egoista del proprio “io", per trovare la via che porta al pros5 simo, al “tu ". La lunga ricerca della verità continuazione da pagina 3 tinuo di nascita e di morte, doveva imparare a vincere la morte. E proprio a Calcutta si trovavano gli ospizi per moribondi di Madre Teresa che più tardi visitò. Si era immaginato le sofferenze dei moribondi, invece, arrivato in questo luogo, fu afferrato innanzitutto dalla pace che vi regnava. L’iniziazione al buddismo Klaus raggiunse un monastero buddista dell’Himalaia. Aveva sete di meditazione, d’avventura e di rivelazioni soprannaturali. E ne aveva abbastanza dell’induismo, questa caotica religione con i suoi milioni di dei e di demoni. Si rese conto che da 5000 anni gli indù provavano a raggiungere un karma migliore. L’India sarebbe dunque dovuta essere da molto un paese libero e pieno di persone felici! Ma in realtà, paura, malattia e un sistema di caste e povertà facevano da padroni. Perciò Klaus si ritirò per otto mesi in questo monastero. Là, sentì parlare di Achan Chah, un monaco buddista del tempio Wat Bung Wai, maestro tailandese che regnava su diversi monasteri e centinaia di monaci, uno degli asceti e maestri spirituali più severi dell’Asia. L’ordine monastico di Achan Chah era estremamente rigido. Chi si addormentava durante la meditazione doveva continuare con una brocca d’acqua sul cranio rasato. Se questa cadeva, doveva allora sedersi sul bordo di un pozzo 6 Morte di un Guru Rabindranath Rabin Maharaj Rabin discende da una lunga stirpe di sacerdoti e di guru bramni e fu educato allo scopo di divenire uno yoghi. Nel suo libro descrive, tra l'altro, la sua vita passata da indù e la lotta che dovette sostenere per poter passare dall'induismo al cristianesimo. profondo 24 metri. Era il prezzo da pagare per ottenere la redenzione. Con sorpresa dei monaci, Klaus divenne il discepolo favorito di Achan Chah e fu privilegiato di avere dei corsi privati. Meditava quasi 24 ore su 24. Un giorno, durante la sua meditazione, un giglio bianco crebbe nella sua mano. Fu anche capace di vedere distintamente i demoni ai quali faceva appello. Ma spesso era anche ammalato. Più solo che mai, si convinse che gli restava ancora un’unica possibilità di trovare la libertà e l’amore: il Sud America con il suo spiritismo. Salvato dagli indiani o da Dio? “Spara! Dai!” gridò Klaus. Ma i banditi colombiani non spararono. In quel momento udì una voce interiore parlargli: “Klaus, prima di morire è necessario aver vissuto”. Si ricordò le parole udite nella sua infanzia: “Dio è vita”. Proprio in quell’istante una banda di indiani uscì dall’oscurità. I banditi spararono nella loro direzione, ma la metà degli indiani sfuggì alle pallottole. Presi dal panico, i rapitori fuggirono abbandonando i loro ostaggi. Di ritorno in Svizzera, Klaus incontrò una donna cristiana che aveva conosciuto prima, e le raccontò la sua storia. Per questa donna era ovvio che Dio stesso aveva agito, e l’aveva salvato dalle grinfie dei banditi. “Abbiamo pregato per te durante tutto il tuo viaggio in Colombia“, gli disse la donna. Poi aggiunse: “Klaus, puoi essere un guru e puoi odiare tutti gli esseri umani, ma c’è un uomo più potente di te: è il pastore Maurice Ray.” Klaus le rispose: “Accetto volentieri di sfidarlo e gli mostrerò chi è il più forte.” L’uomo che era più forte Nell’autunno del 1981, Klaus fece un appuntamento con Maurice Ray davanti alla cattedrale di Losanna. Arrivò con due ore di ritardo, per provare la sua reazione. Ma sul volto del pastore brillava un amore paterno, e Maurice Ray l’ascoltò raccontare la sua vita. Quanto ebbe finito, gli disse: “Klaus, queste sono cattive notizie. Ma per te è arrivata l’ora di ascoltare la buona notizia dell’Evangelo. Tu sei pos- CHF 12.– / Euro 8.– Dove stai andando? www.cristiani-in-azione.ch seduto da demoni. Hai bisogno di esserne liberato. Io non posso farlo, ma Gesù può, io sono solamente il suo servitore. “No” disse Klaus, “…non lo voglio fare. Non voglio diventare un cristiano.” Maurice Ray continuò: “La liberazione non farà di te automaticamente un cristiano, ma ricupererai la libertà che ti permetterà di decidere ciò che vuoi veramente. Pronuncia la parola “Gesù” ad alta voce.” Klaus non riuscì a emettere alcun suono udibile. Qualche tempo dopo, su invito di una conoscente, Klaus si recò a un culto. Quella mattina, una persona prese la parola e disse: “Rallegratevi sempre nel Signore!” Klaus non si era mai veramente rallegrato. La persona continuò: “Depositate le vostre preoccupazioni davanti a Dio… e la pace di Dio che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori”. Alla fine del culto, Klaus si avvicinò all’oratore e gli disse: “È a me che ha parlato poco fa?” Maurice Ray, che aveva sentito la loro conversazione, gli disse: “Sai Klaus, questo è scritto nella Bibbia.” Ma Klaus non volle crederci. La lotta di Klaus durò ancora settimane. Un giorno tornato di nuovo alla riunione di quei cristiani, sentì la presenza di Dio invadere tutto il suo essere come non era mai avvenuto. Nel suo cuore sentì una profonda pace, quella che aveva ricercato per decenni, il suo volto s’inondò di gioia e di luce e il suo sorriso divenne un’espressione naturale. Finalmente era giunto alla tanto desiderata meta, finalmente aveva incontrato Dio! Gli chiese perdono di tutti i suoi peccati e gli affidò la sua vita. Con l’aiuto di care persone, Klaus si staccò da tutte le pratiche occulte e religiose che avevano caratterizzato la sua vita di tormento e cominciò a vivere una vita nuova. Dio era diventato il suo migliore amico, un amico fedele, come dice lui, che ancora oggi gli sta vicino, lo guida e lo aiuta. Perchè Dio permette il male? W. Busch Nel mondo avvengono giornalmente cose terribili! Attraverso i media ci troviamo confrontati con fatti che fanno rabbrividire. Ecco per esempio alcuni titoli di giornale: "Catastrofe aerea: 315 passeggeri sono deceduti "; "Nono terremoto: almeno 12’000 i morti e 6000 i feriti"; "Un pazzo aggredisce una scolaresca con il lanciafiamme, dieci bambini morti, molti altri ricoverati con gravi ustioni". Ogni volta che apprendiamo tali notizie dai media, sorge la domanda “E Dio? Dov'è? Perché tace? Perché permette tutto ciò senza intervenire? " Nel mondo succedono cose orribili. Processi giudiziari interminabili hanno rivelato gli orrori di campi di sterminio. Le sofferenze dei bambini sono particolarmente rivoltanti, bambini torturati, violentati o assassinati. Perché Dio permette tutto ciò? Questa domanda è spesso posta senza riflettere, da persone superficiali, che vogliono trovare un pretesto per non occuparsi più di Dio. Persone che raccontano la loro storia aggiungendo alla fine la consueta domanda: "E Dio? Perché non interviene?". Cari amici, se Dio veramente non ci fosse, sarebbe una cosa terribile: gli uomini sarebbero come animali, abbandonati a loro stessi. Saremmo come dei bambini smarriti, che non trovano più la strada per tornare a casa. Per l'uomo nulla è più terribile dell'uomo, vero? Un proverbio latino dice: “Homo homini lupus", che significa: "Un uomo è un lupo per un altro uomo", espressione tanto vera quanto spaventosa! Nella Bibbia leggiamo: “I miei pensieri non sono i vostri pensieri e le mie vie non sono le vostre vie”. Questo è molto significativo. Di Dio posso farmi un'idea, ma il vero Dio non lo potrò comprendere del tutto, altrimenti non sarebbe Dio. Una speranza che sorregge www.cristiani-in-azione.ch Giudice oppure accusato? Se prendiamo la domanda nel senso con cui viene posta, dovremo dire che essa non è tanto una domanda, quanto un'accusa! L'uomo quindi prende il posto di giudice e fa sedere Dio sul banco degli imputati. Ma vi sembra che un Dio che si lasci giudicare dagli uomini sia veramente Dio? Un giorno, quando appariremo davanti al suo trono, sarà lui il nostro giudice. Sarà lui a chiederci: “Perché non mi hai rispettato? Perché non mi hai invocato ed accettato come Dio? Perché mentre gli altri pativano la fame tu ti sei abbandonato alla gozzoviglia? Perché mentre gli altri facevano la guerra tu non ti sei schierato per la pace? Perché hai odiato? Perché hai litigato? Perché hai...” Ci farà queste domande e allora non avremo più il coraggio di aprire bocca. E' vero, Dio tace spesso e il suo silenzio è la più terribile condanna nei nostri riguardi. Ponendoci la domanda, non dobbiamo scaricare la responsabilità delle nostre cattive azioni su Lui. Non possiamo fare di Lui un Dio che nascondiamo in tasca, del quale ci vergogniamo, per poi accusarlo quando siamo confrontati con la morte dei nostri cari o con una catastrofe aerea. Dio ci ha creati e messi nella piena libertà di azione, se così non fosse, Egli non sarebbe Dio ma un tiranno. Siamo noi che decidiamo sul bene e sul male del prossimo e talvolta anche del mondo intero. Ma sull'esercizio di questa libertà dovremo un giorno renderne conto a Lui. La Bibbia ci dice che ciò che l'uomo semina, quello raccoglierà. Se quindi l'uomo semina deliberatamente violenza, corruzione e morte, non gli servirà a nulla accusare Dio del male che lui stesso commette. Il tacere di Dio, dovrebbe piuttosto ricordarci le nostre responsabilità e condurci ad agire per il bene del prossimo. Se cerchiamo Dio, possiamo conoscerlo meglio, possiamo capirlo meglio e possiamo di conseguenza agire meglio! Ma se non lo conosciamo, con quale diritto lo accusiamo del male che noi stessi commettiamo? Se desideri saperne di più su Dio, richiedi gratuitamente il libro di W. Busch “Gesù nostro destino”, citato nel tagliando qui a lato. S ATI R G Gesù nostro destino Attraverso questo libro, l’autore, il noto pastore Wilhelm Busch, rende partecipi i lettori delle sue esperienze. Fatti questi che hanno aiutato migliaia di persone a superare i loro problemi ed a dare un senso alla loro vita. Attraverso l’originalità dell’autore, il libro presenta le diverse fasi della vita, anche nei suoi lati umoristici. Vorrei ricevere gratuitamente e senza alcun impegno da parte mia il libro “Gesù nostro destino” Desidero conoscere meglio la Bibbia e vorrei frequentare un corso biblico nelle mie vicinanze Speditemi il seguente libro: “Morte di un guru” al prezzo di CHF. 12.– Euro 8.– “Cinque linguaggi dell'amore” al prezzo di CHF. 15.– Euro 10.– Desidero ricevere regolarmente il vostro semestrale "Voce Amica" Desidero di fare parte degli amici di "Voce Amica / Cristiani in Azione" Vi prego di consigliarmi sul seguente argomento: Cognome Nome Via/No. Cap/Città Ritagliare, compilare ed inviare a: Cristiani in Azione Voce Amica Josefstrasse 206 CH-8005 Zürich 7 LA PAGINA DELLA SALUTE miglior metodo per dimagrire è diminuiDimagrire – una re la quantità di calorie, fare più movicosa impossibile? mento e scegliere un’alimentazione più Quasi ogni mese ci imbattiamo in articoli e notizie che decantano la qualità di una cura dimagrante, che sembrerebbe essere priva di effetti negativi e molto più efficace di quelle fino ad ora conosciute. Queste diete miracolose presentano però un grande svantaggio: il loro successo è breve. La scienza dell’alimentazione si occupa da anni di questo problema e mette in guardia da un comportamento troppo fiducioso nei confronti di una certa dieta, poiché ciò potrebbe danneggiare la volontà personale di voler dimagrire. Le diete troppo estreme vanno sconsigliate e chi vuole riuscire nel suo intento dovrà dapprima cambiare le sue abitudini di vita. Modificare le abitudini della vita Quante volte sentiamo dire che basta mangiare solo la metà di quello che siamo abituati a ingerire. In merito a questo apprezzamento che non può certamente essere considerato la base per una cura estrema, si devono fare alcune considerazioni. Se la quantità abituale di nutrimento, di vitamine e di sostanze minerali, indispensabili al corpo, non è in eccedenza, dimezzando l’alimentazione anche l’apporto di queste sostanze subirà un calo che può essere particolarmente pericoloso per l’interessato. Di conseguenza, dimagrire mangiando solo la metà di quello che si è abituati a mangiare, comporta un dimezzamento del complesso di vitamine e di sostanze minerali. La decisione quindi, non dovrebbe essere quella di mangiare la metà, ma piuttosto quella di rinunciare a mangiare per golosità, ossia mangiare più di quanto sia necessario per saziare la fame! Il 8 equilibrata con una quantità sufficiente di vitamine e sostanze minerali. Siccome i piaceri della tavola rappresentano sempre una grande tentazione, è particolarmente difficile modificare le abitudini di vita. Ecco perché le cure dimagranti di molte riviste, giocando sul fattore golosità, propongono ogni volta molte variazioni nei programmi dietetici e trovano così un grande successo anche tra i lettori più ingenui. Le cure dimagranti rigorose vanno seguite solo su consiglio medico In una sua pubblicazione, uno dei padri della dieta proteica, il francese M. Apfelbaum, internista e professore di medicina, rende attenti i lettori sul fatto che le cure dimagranti troppo rigorose vanno seguite solo dalle persone che sono state sottoposte ad accurati controlli medici. Sostiene inoltre che la dieta non dovrà in nessun caso superare le tre settimane. Dopo questo lasso di tempo la riduzione di peso sarà da 6 a 7,5 chilogrammi. Secondo la più parte degli specialisti, le cure dimagranti rigorose e soprattutto le cure del digiuno devono assolutamente essere prescritte, tenendo soprattutto conto dell’età e dello stato di salute del paziente. Infatti, sono proprio tali cure ad avere un risultato limitato nel tempo. Spesso si producono dei processi metabolici, che soprattutto nelle persone in là con gli anni, possono essere all’origine di effetti negativi. Siate conseguenti nel mangiare Quali sono le conclusioni che possiamo trarre da queste affermazioni per le persone che tendono a ingrassare? In primo luogo è necessario mettere in chiaro che il continuo variare del peso corporeo, seguendo dapprima cure estreme per poi mangiare di nuovo in modo errato o superfluo e ritornare così al peso iniziale, danneggia l’organismo. L’esperienza ha mostrato che il modo migliore per perdere i chili superflui è diminuire lentamente e in modo conseguente la quantità dell’alimentazione, mantenendo, per anni e forse per tutta la vita, questa quantità. In questo modo è possibile dimagrire senza compromettere lo stato di salute. Ascoltate Voce Amica Cos’è Voce Amica: Voce Amica è un breve messaggio di ca. 2 minuti, inciso su una centralina telefonica. Parole d’incoraggiamento e di conforto che aiutano nei momenti critici della vita. Dopo il breve messaggio avrete la possibilità di richiedere gratuitamente e senza alcun impegno da parte vostra, un libretto trattante il tema ascoltato. 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