MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE “Gaetano Filangieri” Formia Piano dell’Offerta Formativa A.S. 2015-2016 Gaetano Filangieri fu uno dei massimi giuristi e pensatori italiani (Napoli 1752-1788). La sua opera, La Scienza della Legislazione, per forza innovatrice illuministica e consistenza giuridica, fu universalmente apprezzata. I padri costituenti degli Stati Uniti d’America la presero a riferimento per la Costituzione americana ed uno di essi, Benjamin Franklin, si avvalse più volte del suo parere. La Scienza della Legislazione fu pubblicata dal 1780 in sette volumi ed ispirata al principio secondo il quale una buona legislazione deve avere per fondamento la Ragione e deve corrispondere alla realtà socio-economica in cui nasce. 1 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Indirizzi: Amministrazione, Finanza e Marketing - Turismo Articolazioni: Sistemi informativi aziendali e Relazioni internazionali per il marketing 04023 FORMIA (LT) - Via Della Conca, 37 - (0771) 268425 Fax 770618 C.F. 81004430591 Codice Istituto LTTD01000R Distretto Scolastico LT 49 pec: [email protected] e-mail istituzionale: [email protected] - web: www.itcfilangieriformia.gov.it Indirizzi : - AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Con articolazioni: Sistemi informativi aziendali Relazioni internazionali per il marketing - TURISMO DIRIGENTE SCOLASTICO prof.ssa Rossella Monti COLLABORATORE VICARIO: prof. Costantino Forcina DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI: Maurizio Micillo Approvato dal Collegio dei Docenti il Data Pubblicazione Revisione Redatto da Dirigente scolastico prof.ssa Paola Panagrosso prof.ssa Rossella Monti 2 I NDICE 1. 1.1 1.2 1.3 CHI SIAMO L'ISTITUTO, IL TERRITORIO, L'UTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . PRINCIPI E FINALITA’ EDUCATIVE: PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . LE RISORSE UMANE …………………………………………………………. pag. 4 pag. 5 pag. 6 2. PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL'OFFERTA FORMATIVA 2.1 INDIRIZZI DI STUDIO: PROFILI FORMATIVI IN USCITA . . . . . . . . . . . . . . pag. 12 2.2 QUADRI ORARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14 2.3 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 15 2.4 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 18 2.5 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PER L’A.S. 2015/16. . . . . . . . . . . . . . pag. 19 2.5.1 La comunicazione efficace con l’utenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 19 2.6 MATERIA ALTERNATIVA ALL’I.R.C. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20 2.7 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI C.D.C. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21 2.8 CONTINUITÀ DIDATTICA E ORIENTAMENTO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 30 2.9 GLI INTERVENTI DIDATTICI DI SOSTEGNO E RECUPERO . . . . . . . . . . . . . pag. 31 2.11 LE MODALITA’ DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 35 2.12 LA CONDOTTA E LA FREQUENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 37 2.13 CRITERI DI VALUTAZIONE PER GLI SCRUTINI FINALI . . . . . . . . . . . . . . . pag. 39 2.14 L'ESAME DI STATO E I CREDITI . .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 40 3. ATTIVITA' PROGETTUALI 3.1 L’EQUIPE PSICO-PEDAGOGICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 43 3.2 PIANO ANNUALE’ PER L’INCLUSIVITA’ (P.A.I.) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 43 3.3 I PROGETTI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 44 3.3.1 Didattica C.L.I.L. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 46 3.3.2 Alternanza Scuola-lavoro ……………………………………………………… pag. 48 3.4.1 Visite e Viaggi e di istruzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 50 3.6 LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE DEL PERSONALE . .. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 51 4. 4.1 VALUTAZIONE DEL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL POF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 52 3 1. CHI SIAMO 1.1. L’ISTITUTO, L’UTENZA, IL TERRITORIO Il nostro Istituto nasce nel 1956 come sezione distaccata dell’I.T.C. “V. Veneto” di Latina, istituito con D.P.R. n. 1441 del 21.7.1959, ed autorizzato a funzionare dall’1.10.59 con due corsi completi, uno commerciale e uno per geometri. Per anni l’Istituto “G. Filangieri” ha corrisposto alle esigenze di un vasto bacino d’utenza esteso da Terracina al Garigliano, poiché era l’unico a formare i futuri ragionieri e geometri del comprensorio, con sedi distaccate a Ponza e Gaeta. Con delibera regionale del Lazio n. 5654 del 30/11/99, in applicazione dell’art. 21 legge 59/97 e dell’art. 4 del D.P.R. n. 233/98, il Provveditore agli Studi di Latina, con proprio atto( prot. n. 5781/7 del 03.03.2000), ha decretato l’autonomia dell’Istituto Tecnico “G. Filangieri” di Formia . Con il riordino del secondo ciclo dell’istruzione, contenuto nel D.P.R. 88/2010, dall’a.s. 2010-2011 l’ITC “Filangieri” si trasforma in Istituto Tecnico Economico, con l’indirizzo “AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING”; l’anno successivo viene autorizzato l’indirizzo TURISMO, quest’anno attivo con una classe prima, due seconde e una terza. L'ITE "G. Filangieri", ubicato nel comune di Formia, accoglie studenti provenienti dall'area meridionale della provincia di Latina, ma una parte, seppure esigua, della popolazione scolastica proviene anche dalla provincia di Frosinone (Ausonia, Coreno) e dai centri limitrofi della Campania (Cellole). Entrambe queste zone, come pure le aree periferiche dei Comuni di Minturno e Itri, sono caratterizzate da un assetto economico prevalentemente agricolo e artigianale. I centri urbani di Formia, Scauri, Gaeta, da cui proviene la maggior parte della popolazione scolastica del "Filangieri", risultano più avanzati sul piano economico e sociale. Dominano le attività afferenti al settore terziario, in primis quella commerciale - che caratterizza il territorio formiano fin dai primi anni del secondo dopoguerra – e, connesse a questa, le attività bancarie, finanziarie, immobiliari e turistiche. Manca la grande industria e anche le imprese di medie dimensioni stentano a resistere all'attuale fase di ristagno economico. In compenso è in atto uno sforzo per ottimizzare la ricezione turistica e la collocazione strategica - stradale, portuale, ferroviaria - lungo l'asse Napoli-Roma. A questo sintetico profilo del territorio occorre far riferimento quando si voglia individuare interessi, vocazioni, motivazioni dei giovani che scelgono di iscriversi all'ITE "G. Filangieri" di Formia e anche quando si voglia definire i possibili sbocchi dei diplomati, nel settore lavorativo o nel proseguimento degli studi. La politica scolastica dell’ I.T.E. “ Filangieri” parte, quindi, dall’analisi del contesto in cui opera, per offrire all’utenza un valido strumento di affrancamento con risposte educative adeguate. 4 1.2. PRINCIPI E FINALITA’ EDUCATIVE: PROFILO EDUCATIVO CULTURALE E PROFESSIONALE Fine primario dell’Istituto è la formazione umana e civile dello studente, mirata a fornire risposte educative efficaci ed adeguate alle esigenze dei tempi e della realtà ambientale in cui vive ed opera in sintonia con le altre istituzioni che cooperano alla promozione culturale, civile e umana dei giovani. L’attività didattico-educativa dell’I.T.E. “G. Filangieri” di Formia si fonda sui seguenti principi : uguaglianza nel rispetto della persona, con garanzia di pari opportunità di tutti gli studenti e con impegno di educare alla convivenza democratica; accoglienza con sensibilità umana e attenzione rispettosa verso esigenze e particolari difficoltà degli alunni dovute a condizioni esistenziali o caratteriali; attivazione di strumenti idonei a prevenire il disagio giovanile ed a favorire il successo e l’orientamento scolastico e professionale Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente (PECUP) sostenuto dal nostro istituto si basa sull’acquisizione delle seguenti capacità e competenze: a) nell'ambito cognitivo: - capacità di comunicazione orale e scritta , logico-analitiche e di pensiero creativo e critico; - capacità di produrre un testo scritto efficace dal punto di vista della comunicazione; - capacità di decodificare la realtà per una chiara percezione della natura e dell'ambiente; - competenza nella risoluzione dei problemi; - acquisizione di competenze professionali di base; - capacità di elaborare dati ed informazioni; - consapevolezza della propria psico-motricità; b) nell’ambito formativo e comportamentale: spirito di collaborazione nell’esecuzione di un compito; accettazione del punto di vista altrui; capacità di valutazione e di autovalutazione, anche nei rapporti sociali; consapevole assunzione delle responsabilità civiche; attenzione ai valori di etica professionale e consapevolezza democratica; - rispetto di sé, degli altri, delle strutture e degli arredi scolastici, intesi come “bene comune; - una formazione culturale approfondita nelle sue varie componenti in rapporto alla specificità degli indirizzi di studio prescelti; - un’interiorizzazione del metodo scientifico come attitudine all’osservazione, all’analisi, all’individuazione di ipotesi interpretative, alla disponibilità al vaglio critico e alla modifica delle proprie posizioni, alla capacità di sintesi e di comunicazione; - la conoscenza e la responsabilità verso il proprio territorio e il più vasto contesto nazionale, europeo ed internazionale; - una comunicazione reciproca chiara con una capacità di ascolto attento e privo di pregiudizi, la fiducia nel dialogo come mezzo di composizione delle diverse posizioni e di elaborazione dei conflitti; - la capacità di auto-orientarsi e valutarsi, cioè conoscere se stesso, le proprie inclinazioni, attitudini e il desiderio di realizzare compiutamente la propria persona. 5 1.3. LE RISORSE UMANE 1.3.1. IL COLLEGIO DEI DOCENTI Cura la programmazione dell’azione educativa definendone le linee generali d’intervento, le norme ed i criteri di tipo metodologico-didattico. Al suo interno è elaborato e approvato il Piano dell’Offerta Formativa e il Piano delle Attività come momento di sintesi del lavoro di progettazione complessivo predisposto nelle sedi di studio e ricerca, quali i Dipartimenti disciplinari e la Commissione POF; valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica in rapporto agli obiettivi programmati; verifica gli esiti e l’andamento del P.O.F. al fine di procedere a correzioni, integrazioni, innovazioni su proposta dell’apposita commissione. 1.3.2. L’UFFICIO DI PRESIDENZA Costituito dal Dirigente scolastico e dai collaboratori, sovrintende alla direzione e gestione della vita dell’Istituto nelle sue varie articolazioni, fatte salve le singole ed esclusive competenze di legge, e ripartisce al suo interno responsabilità e funzioni organizzative sui grandi settori di intervento. Il Preside è il Dirigente scolastico responsabile a livello generale e di sintesi ed esplica la funzione dirigenziale come previsto dall’art. 19 del C.C.N.L./99, del D.Lgs 150/09 e dell’art.25 del D.L. n. 165/2001. Per lo svolgimento della sua funzione il Dirigente si avvale del suo staff : Prof.: Costantino Forcina collaboratore vicario Sostituzione del D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi con delega alla firma degli atti; Collocazione funzionale delle ore a disposizione per il recupero della riduzione oraria e delle ore di disponibilità per effettuare supplenze retribuite; Sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità; Controllo del rispetto del regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc); Comunicazioni interne con i Docenti e gli Alunni; contatti con le famiglie; Partecipazione alle riunioni mensili di staff; Partecipazione Commissione POF Delega a redigere circolari docenti – alunni su argomenti specifici Supporto al lavoro del D.S. Adattamento dell’orario delle lezioni Controllo delle verbalizzazioni delle riunioni dei consigli di classe; Delega a presiedere il GLHI in caso di assenza o impedimento del D.S. Prof. Emilio Petti: collaboratore del Dirigente Collocazione funzionale delle ore a disposizione per il recupero della riduzione oraria e delle ore di disponibilità per effettuare supplenze retribuite; Verbalizzazioni delle riunioni del Collegio docenti e controllo firme docenti alle attività collegiali programmate Sostituzione dei docenti assenti su apposito registro con criteri di efficienza ed equità; Controllo del rispetto del Regolamento d’Istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate, ecc); Comunicazioni interne con i Docenti e gli Alunni; contatti con le famiglie; Partecipazione alle riunioni mensili di staff; Partecipazione Commissione POF 6 Delega a redigere circolari docenti – alunni su argomenti specifici Supporto al lavoro del D.S. Adattamento dell’orario delle lezioni Controllo delle verbalizzazioni delle riunioni dei consigli di classe; Delega a presiedere il GLHI in caso di assenza o impedimento del D.S. 1.3.3. FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F. e RESPONSABILI DI ATTIVITA’ Area 1: COORDINAMENTO P.O.F- PROMOZIONE ATTIVITA’ DOCENTI Tale funzione promuove e coordina l’attività progettuale della scuola attraverso uno stretto rapporto con la dirigenza, le altre FF. SS e gli organi collegiali. Convoca e coordina i lavori della commissione POF e cura l’elaborazione e la revisione del piano attraverso: -Analisi del contesto per la rilevazione dei bisogni formativi e la definizione delle scelte educative della Istituzione Scolastica. -Monitoraggio e valutazione delle attività progettuali (verifica della congruenza con gli obiettivi del Piano, piano di fattibilità, fasi di sviluppo, ricerca valutativa) -Comunicazione interna per la diffusione dell’informazione; condivisione delle migliori pratiche e dei materiali didattici. -Accoglienza dei nuovi docenti e il coordinamento delle attività di tutoring. -Diffusione e utilizzo delle nuove tecnologie nella prassi didattica e comunicativa. -Rilevazione dei bisogni formativi del personale docente, promozione e coordinamento della realizzazione dei progetti curriculari ed extracurricolari per la formazione continua e l’aggiornamento dei docenti. Area 2: PROGETTI PROFESSIONALIZZANTI, ALTERNANZA, TURISMO Responsabili: prof.sse Di Trento Lucia Paola, Fracaro Sandra In collegamento con la F.S. dell’area 1 tale funzione cura: - Partecipazione a progetti comunitari e regionali -Coordinamento e promozione di attività per le eccellenze - Coordinamento dei progetti professionalizzanti - Coordinamento degli stage e delle visite aziendali -Coordinamento percorsi scuola-lavoro in collaborazione con il con il CTS Area 3: ORIENTAMENTO Responsabili: prof. Mazzola Ezio(orientamento in ingresso), prof. Lupia Tommaso (orientamento in uscita), prof.ssa Franciosa Maria ( orientamento formativo ) In collegamento con le altre FF.SS. tale funzione partecipa al coordinamento delle attività progettuali della scuola con particolare riferimento alle iniziative ed ai progetti di Orientamento, in particolare: 7 -Promuove progetti ed iniziative di accoglienza e continuità per gli studenti provenienti dalla Scuola secondaria di primo grado - Orientamento formativo interno per il biennio - Creazione di un sistema di reti con le scuole secondarie di primo grado - Ri-orientamento degli studenti interni Orientamento degli studenti in uscita attraverso contatti e collaborazioni con l’Università -Collegamento per l’orientamento con enti pubblici e privati del territorio Inoltre, sono state designate le seguenti figure per lo svolgimento di determinate attività: RESPONSABILI DI ATTIVITA’E LABORATORI SITO WEB PROF. PETTI EMILIO LABORATORI PROF. ZOTTOLA MARCO PALESTRA PROF. MACERA LUIGIA BIBLIOTECA PROF. LUPIA TOMMASO ORG. DI GARANZIA PROF. BARBONI STEFANIA - PROF. PANAGROSSO PAOLA(sup.) LAMENTO. IST. INT. REGOLAMENTO (sup.) PROF. BARBONI STEFANIA COORD.GLHI PROF.SSA BRONCO ORIETTA REF.PLICO TELEM. PROF. INVALSI PROF.SSA SAMPERI VENERA-PROF. BOVERO MICHELE ZOTTOLA MARCO VISITE ISTR/ STAGE L. PROF.SSA IONTA GABRIELLA SPORTELLI PROF.SSA SAMPERI VENERA DIDATTICI/RECUPERO ANIMAT.DIGITALE PROF.SSA SAMPERI VENERA PROMOZ.TURISTICO PROF.SSA PANAGROSSO PAOLA ORG. VALUTAZIONE CAMPOGIANI, CAROLLO, DE SANTIS DOCENTI COMMISSIONE ELETT. BARBONI STEFANIA, FRACARO SANDRA(docenti), COMM. TECNICA NUCLEO DI PROF. CAROLLO ANDREA , PROF. FORCINA COSTANTINO D.S, FORCINA, PETTI,PANAGROSSO VALUTAZIONE 8 1.3.4. IL DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: armonizza la programmazione disciplinare per anni di corso in maniera da consentire una progressione lineare e, quanto più possibile, omogenea tra le diverse sezioni dell’Istituto; provvede alla verifica periodica della programmazione e al monitoraggio intermedio degli apprendimenti attraverso specifici test concordati ; formula proposte per il miglioramento e l’innovazione delle metodologie di insegnamento, per la definizione delle griglie di valutazione, per l’attivazione di percorsi e di attività complementari ed extracurricolari; procede all’armonizzazione delle scelte relative all’adozione dei libri di testo. I REFERENTI DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI: Coordinano le attività dipartimentali e, in particolare: raccolgono e verbalizzano nelle riunioni le informazioni e proposte circa la programmazione didattica comune, le attività di recupero, le griglie, i criteri di valutazione, le attività progettuali e complementari attinenti alla disciplina e ne verificano la conformità alle linee di indirizzo generali del POF; organizzano le attività di recupero, i test e le relative griglie per il monitoraggio degli apprendimenti in anni di corso paralleli; in seguito alla correzione – effettuata da ciascun docente per la propria classe – sintetizzano i risultati complessivi del test in un quadro sinottico e/o attraverso una relazione scritta e ne riferiscono al Dirigente scolastico, al coordinatore della Commissione POF ed, eventualmente, al Collegio dei Docenti; raccolgono i bisogni formativi e propongono soluzioni per il miglior utilizzo dei laboratori e delle aule speciali; partecipano ai lavori della Commissione POF portando nel Piano il contributo di ciascuna disciplina in ordine alla progettazione curricolare ed extracurricolare 1.3.5. LA COMMISSIONE POF: La Commissione POF è composta dai referenti dei Dipartimenti Disciplinari, dal Dirigente e dalle figure di sistema. E' presieduta dalla Funzione strumentale di AREA 1 che ne organizza e verbalizza gli incontri. Elabora il Piano dell' Offerta formativa con particolare riferimento alla progettazione curricolare, la valutazione degli apprendimenti, la progettazione extracurricolare. Ne stabilisce le modalità per il monitoraggio e la valutazione intermedia e finale. Formula proposte al Collegio Docenti. COORDINAMENTO COMMISSIONE POF - F.S. Area 1 LETTERE LUPIA TOMMASO LINGUE GIANNELLI CARMELA MATEMATICA SAMPERI VENERA GEOGRAFIA/ SCIENZE ORGERA ANTONIO DISC.TECN.COMM. AZIENDALI DE SANTIS GIUSEPPE DISCIPLINE GIURIDICHE BARBONI STEFANIA EDUCAZIONE FISICA MACERA LUIGIA RELIGIONE FRANCIOSA MARIA INFORMATICA DE CRISTOFARO VINCENZO FF.SS. 9 1.3.6. ORGANO DI GARANZIA (Organo di garanzia art. 5 comma 3 Dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti). E’ istituito l’Organo di garanzia degli studenti a norma dell’art. 5 dello Statuto ministeriale e successive modifiche. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, affidatari, studenti). L’organo, di durata annuale, è composto da quattro membri effettivi: il Dirigente scolastico che lo presiede, un docente individuato dal Collegio dei docenti e designato dal Consiglio di Istituto , uno studente designato dal comitato studentesco, un rappresentante dei genitori individuato nel Consiglio d’Istituto; vengono designati inoltre uno studente, un rappresentante dei genitori e un docente supplenti in caso di incompatibilità o di dovere di astensione. Le funzioni di segretario sono svolte dal docente che provvede a raccogliere i ricorsi, a convocare le riunioni, a dare attuazione alle delibere. In caso di assenza del presidente ne assume le funzioni. 1.3.7 I CONSIGLI DI CLASSE E I COORDINATORI Il Consiglio di classe attua e gestisce, secondo le linee generali deliberate dal Collegio e presenti nel P.O.F., l’azione educativa e didattica della classe ed agevola, estendono e rendono coerenti e corretti i rapporti reciproci tra docenti, alunni e genitori. In seduta plenaria informa, scambia opinioni ed esperienze, discute delle esigenze e delle iniziative da intraprendere per migliorare la qualità della vita di classe. La componente docente del Consiglio controlla e verifica l’efficacia dell’intervento educativo e ne valuta gli esiti, assume iniziative per il recupero ed il sostegno; vigila sul comportamento della classe con preventiva azione basata su atteggiamenti coerenti su concetti di reciproca responsabilità. Il Coordinamento delle classi è composto dai singoli COORDINATORI delegati dal D.S. a presiedere, in sua assenza, il consiglio di classe. Per la verifica dell'andamento generale dei processi didattici i coordinatori sono convocati dal Preside periodicamente e comunque prima dei consigli di classe per le valutazioni infraquadrimestrali e quadrimestrali, tenendo conto degli indicatori di risultato previsti. Il Coordinatore di classe: - presiede il Consiglio di classe al posto del Preside, in caso di assenza o d'impedimento di quest'ultimo. Egli funge anche da segretario verbalizzante delle sedute, salvo nei casi in cui presiede il consiglio; - coordina la programmazione didattica ed educativa della classe; - coordina il monitoraggio degli apprendimenti, la rilevazione dei DD.FF. e delle insufficienze, coordina la tenuta e la compilazione delle comunicazioni alla famiglia e degli strumenti docimologici(registri,pagelle,griglie,etc.); - coordina i rapporti con le famiglie e tiene aggiornato il computo di assenze e ritardi e lo aggiorna per il Consiglio di classe, ai fini della valutazione della condotta; - interviene direttamente sugli alunni per le sanzioni disciplinari non gravi; - mantiene un costante collegamento con la Presidenza, con i coordinatori disciplinari e con gli incaricati dei servizi speciali per i problemi di natura didattica, disciplinare e logistica; - cura i rapporti con la segreteria alunni; - riceve le richieste di convocazione del Consiglio di classe da parte dei docenti, degli studenti e dei genitori per le quali provvede direttamente agli atti formali esecutivi; - giustifica le assenze degli studenti nelle sole ore in cui si trova in classe e nei casi di assenze ripetute o tali da essere verificate, convoca i genitori; 10 - - convoca, su segnalazione del Consiglio, i genitori per informarli adeguatamente, sulla scorta delle indicazioni fornite dai docenti della classe, sul comportamento complessivo degli studenti e per lo scambio di opinioni, notizie, proposte; è responsabile della tenuta dei registri degli atti verbali del Consiglio di classe; il coordinatore individua, nella classe, il numero degli alunni interessati al servizio di informazione attraverso il sito WEB dell'Istituto. L'intero consiglio di classe sarà informato sui nominativi degli alunni della classe che hanno richiesto il servizio. Tutti i docenti, ciascuno per la propria disciplina, provvederanno ad aggiornare il sito WEB una volta al mese. 1.3.8. IL CONSIGLIO DI ISTITUTO Istituito con DPR 416/74 è l’organo collegiale di indirizzo, adotta il P.O.F. e, in conformità, assume le iniziative di competenza per la sua attuazione, collaborando con il D.S. per la trasparente gestione delle risorse finanziarie della scuola. 1.3.9. LA GIUNTA ESECUTIVA Eletta tra i membri del Consiglio di istituto in rappresentanza di ciascuna componente, ha come membri di diritto il Dirigente scolastico che la presiede e il DSGA che svolge anche compiti di segretario; non ha potere deliberante, prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle relative delibere. Ad essa il Dirigente propone il programma annuale prima dell’approvazione del Consiglio. 1.3.10. IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Il CTS è organismo di consulenza e propositivo dell’Istituto; esso è costituito in base a quanto previsto dall’art. 5, comma 3 del “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici” ai sensi dell’ art. 64, comma 4, del d.l. 25 giugno 2008 convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”. Il Comitato Tecnico Scientifico (d’ora in avanti CTS) esprime pareri obbligatori e non vincolanti in merito a quanto indicato dall’art. 3. Esso agisce in stretta collaborazione con gli altri organismi dell’Istituto ( Collegio Docenti e Consiglio di Istituto) ed opera secondo le regole della Pubblica Amministrazione; esercita una funzione consultiva e propositiva generale in ordine all’attività di programmazione e innovazione dell’Offerta Formativa dell’Istituto e consolida i rapporti della scuola con il mondo del lavoro, delle professioni e dell’ Università. In particolare: - svolge compiti di ricerca e analisi per la definizione dei bisogni formativi del territorio in rapporto al mercato del lavoro; - formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti in ordine alle attività e ai programmi in riferimento alla quota di flessibilità , alle innovazioni e al curricolo; - svolge funzioni di proposta, sostegno e promozione per molteplici attività scolastiche quali visite aziendali e stages, tirocini formativi e alternanza scuola - lavoro, orientamento, fabbisogni professionali del territorio; - affianca il Dirigente nella organizzazione di convegni, concorsi, premi, borse di studio - monitora e valuta le predette attività. Il CTS è composto da docenti rappresentativi (membri interni), da membri rappresentativi (membri esterni) e da membri di diritto. 11 Sono membri esterni rappresentativi: -Un rappresentante di Confindustria; - Un rappresentante dell’Università; - Un rappresentante dell’ Ordine dei professionale dei Commercialisti; - Un rappresentante dell’Agenzia delle entrate - Un rappresentante dell’Ente locale (Comune e Provincia) - I rappresentanti delle Associazioni dei commercianti del territorio (Ascom) I rappresentanti esterni vengono, di norma, designati dall’ Ente o dall’ Associazione di appartenenza e formalmente nominati dal DS. Sono membri di diritto: - Il Dirigente Scolastico; - Il Presidente del Consiglio di Istituto; - I Collaboratori del Dirigente; - Le Funzioni Strumentali del POF. La nomina dei docenti rappresentativi degli indirizzi/articolazioni è di competenza del DS su indicazione del Collegio dei docenti. 1.3.11 IL PERSONALE A.T.A. L’Istituto si avvale della collaborazione di personale A.T.A. stabile e qualificato, coordinato dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. Il Servizio è così organizzato: 2. PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2.1 GLI INDIRIZZI DI STUDIO: PROFILI FORMATIVI IN USCITA Dal 1° settembre 2010 l’Istituto si è trasformato in Istituto Tecnico Economico, con l’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” e, dall’anno scolastico 2012/2013 , è stato autorizzato ad istituire anche l’indirizzo “Turismo”. Presentazione sintetica degli indirizzi e delle articolazioni Gli indirizzi del settore economico fanno riferimento a comparti in costante crescita sul piano occupazionale e interessati a forti innovazioni sul piano tecnologico ed organizzativo, soprattutto in riferimento alle potenzialità delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Information Communication Technologies –ICT): • l’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” persegue lo sviluppo di competenze relative alla gestione aziendale nel suo insieme e all’interpretazione dei risultati economici, con le specificità relative alle funzioni in cui si articola il sistema azienda (amministrazione, pianificazione, controllo, finanza, commerciale, sistema informativo, gestioni speciali). Esso presenta due articolazioni specifiche: - “Relazioni internazionali per il Marketing”, forma le competenze richieste per approfondire gli aspetti relativi alla gestione delle relazioni commerciali internazionali riguardanti differenti realtà 12 geo-politiche e settoriali e per assicurare le competenze necessarie a livello culturale, linguistico e tecnico; il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi. - “Sistemi informativi aziendali”, sviluppa competenze relative alla gestione del sistema informativo aziendale, alla valutazione, alla scelta e all’adattamento di software applicativi, alla realizzazione di procedure innovative , con particolare riguardo al sistema di archiviazione, della comunicazione in rete e della sicurezza informatica; • l’indirizzo “Turismo” integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche, per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire all’innovazione e al miglioramento dell’impresa turistica. . Gli studenti, a conclusione del percorso di studio: - gestiscono servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio; - collaborano a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio; - promuovono il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale; - intervengono nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali; - individuano e accedono alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico; - gestiscono il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le aziende del settore turistico; - analizzano l’immagine del territorio per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale; - progettano, documentano e presentano servizi o prodotti turistici anche con l’utilizzo di lingue straniere; - individuano le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborano alla gestione del personale dell’impresa turistica. 2.2 QUADRI ORARI Il quadro orario del biennio è comune a tutti gli indirizzi; l’orario settimanale è per tutte le classi di 32 ore, riportato nelle seguenti tabelle: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING MATERIE 1° 2° 3° 4° 5° Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4 Storia 2 2 2 2 2 Prima Lingua straniera Inglese/Francese/Spagnolo/ 3 3 3 3 3 Seconda Lingua straniera Francese/ Inglese/Spagnolo/ 3 3 3 3 3 13 Diritto(ed economia per il biennio) 2 2 3 3 3 Economia Politica = = 3 2 3 Geografia 3 3 = = = Scienze della terra e biologia 2 2 = = = Scienza integrate((Fisica/Chimica) 2 2 = = = Matematica 4 4 3 3 3 Economia Aziendale 2 2 6 7 8 Informatica 2 2 2 2 = Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 ARTICOLAZIONE “RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING MATERIE 3° 4° 5° Religione 1 1 1 Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 Storia 2 2 2 Prima Lingua straniera Inglese 3 3 3 Seconda lingua comunitaria 3 3 3 Terza lingua straniera 3 3 3 Matematica 3 3 3 Economia Aziendale e geo-politica 5 5 6 Tecnologia della comunicazione 2 2 = Diritto 2 2 2 Relazioni internazionali 2 2 3 Educazione Fisica 2 2 2 ARTICOLAZIONE “SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI” MATERIE 3° 4° 5° Religione 1 1 1 Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 Storia 2 2 2 Prima Lingua straniera Inglese 3 3 3 Seconda lingua comunitaria 3 = = Matematica 3 3 3 Economia Aziendale* 4 7 7 14 Informatica* 4 5 5 Diritto 3 3 2 Economia politica 3 2 3 Educazione Fisica 2 2 2 *Sono previste 9 ore settimanale di compresenza in laboratorio INDIRIZZO TURISMO MATERIE DI INDIRIZZO 3° 4° 5° 3 3 3 Terza lingua straniera 3 3 3 Discipline turistiche ed aziendali 4 4 4 Geografia turistica 2 2 2 Diritto e legislazione turistica 3 3 3 Arte e territorio 2 2 2 Scienza integrate(Fisica) 1° 2° 2 Scienza integrate(Chimica) 2 Geografia 3 3 Informatica 2 2 Economia Aziendale 2 2 Seconda Lingua comunitaria 3 3 2.3 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ Il Patto Educativo di Corresponsabilità del nostro Istituto (ai sensi dell’art.3 del DPR N. 235/07) nasce dall’esigenza di rinnovare la collaborazione educativa tra scuola, studenti e famiglia. Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento su cui la scuola sostiene l’impegno formativo e l’ecologia entro la quale si realizza il contratto educativo. ( vedi allegato) Alla promozione ed allo sviluppo di questo rapporto genitori, studenti ed operatori dedicano impegno particolare i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono: NELL’AMBITO DELL’OFFERTA FORMATIVA LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: LA SCUOLA SI IMPEGNA A: prendere visione del Piano dell’Offerta Formativa e del Regolamento d’Istituto, condividerne i principi ispiratori con i propri figli, assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto. garantire un Piano dell’Offerta Formativa basato su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere, il talento ed il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale. 15 LO STUDENTE SI IMPEGNA A: condividere con gli insegnanti e la famiglia la lettura del Piano dell’Offerta Formativa, analizzando con loro ogni singolo aspetto di responsabilità anche connesso al Regolamento d’Istituto. NELL’AMBITO DELLA RELAZIONALITA’ LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: condividere con gli insegnanti le linee educativo-formative stabilite dal Consiglio di Classe, consentendo alla scuola di dare continuità alla propria azione educativa. LA SCUOLA SI IMPEGNA A: creare un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l’integrazione, l’accoglienza, il rispetto di sé ,dell’altro e delle regole; promuovere i comportamenti ispirati alla partecipazione solidale ed al senso di cittadinanza. LO STUDENTE SI IMPEGNA A: mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l’ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni. NELL’AMBITO DELLA PARTECIPAZIONE LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: collaborare attivamente per mezzo degli organismi e degli strumenti messi a disposizione dall’istituzione scolastica, informandosi costantemente del percorso didattico-educativo dei propri figli. LA SCUOLA SI IMPEGNA A: ascoltare e coinvolgere gli studenti e le famiglie, predisponendo momenti di dialogo per monitorare il processo formativo di ogni singolo studente. LO STUDENTE SI IMPEGNA A: frequentare regolarmente le lezioni ed assolvere assiduamente agli impegni scolastici; favorire in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica e formativa, garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe. NELL’AMBITO EDUCATIVO LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola, discutendo con i figli eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto, di criticità e di crescita personale. 16 LA SCUOLA SI IMPEGNA A: garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, anche attraverso le tecnologie informatiche e della comunicazione; far rispettare le norme di comportamento, i regolamenti ed i divieti, come stabilito nel Regolamento d’Istituto; prendere adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni. LO STUDENTE SI IMPEGNA A: riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti; favorire il rapporto ed il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà. IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA ’ (in allegato al modulo di iscrizione) 1 - IL RAPPORTO SCUOLA-ALUNNO-FAMIGLIA Il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce il fondamento su cui la scuola sostiene l’impegno formativo e l’ecologia entro la quale si realizza la transazione educativa. Alla promozione ed allo sviluppo di questo rapporto genitori, studenti ed operatori dedicano impegno particolare i cui tratti essenziali sono richiamati nei punti che seguono. 2 - REGIME DI RECIPROCITA’ NEI DIRITTI E DOVERI Le carte fondamentali d’istituto (Carta dei servizi, Regolamento d’istituto, Piano dell’Offerta Formativa, Programmazioni, ecc.) contengono una o più sezioni nelle quali sono esplicitati i diritti e doveri dei genitori/affidatari, diritti e doveri degli alunni e diritti e doveri degli operatori scolastici. Le carte fondamentali d’istituto sono pubblicate sul sito della Scuola e a disposizione di chiunque ne abbia interesse. 3 - IMPEGNI DI CORRESPONSABILITA’ Il genitore, sottoscrivendo l’istanza d’iscrizione, assume impegno: a) ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nelle carte qui richiamate; b) a sollecitarne l’osservanza da parte dell’alunno/studente. Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’istituzione scolastica e responsabile gestionale, assume impegno affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti. 4 - DISCIPLINA Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il patto educativo è consapevole che: a) le infrazioni disciplinari da parte dell’alunno/studente possono dar luogo a sanzioni disciplinari; b) nell’eventualità di danneggiamenti o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007); c) il Regolamento d’istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione. 17 5 - PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE, AVVISI E RECLAMI In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel patto si attua la procedura di composizione obbligatoria che comprende: a) segnalazione di inadempienza, tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola, “reclamo” se prodotta dallo studente o dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma orale che scritta; b) accertamento; una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le circostanze segnalate; c) ripristino; sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze; d) informazione; il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate. 2.4 CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE Il Collegio dei docenti ha confermato i criteri sotto riportati relativi alla progettazione dell’attività didattica. Essa si realizza attraverso diversi strumenti, quali la progettazione curriculare, extracurriculare e organizzativa. PROGETTAZIONE CURRICULARE: A) I tempi di insegnamento e di svolgimento dei programmi curriculari dovranno essere adeguati ai ritmi di apprendimento degli studenti, privilegiando una loro articolazione modulare con prove di verifica al termine del modulo ed eventuali tempi di recupero. B) Poiché la normativa prevede che ciascuna scuola possa, nella sua autonomia, decidere sul 20% del monte ore del curricolo obbligatorio nazionale, nel caso in cui il Collegio Docenti si riservasse la programmazione autonoma di tale percentuale, si ritiene opportuno che tale monte ore sia impegnato per le attività di recupero e per potenziare, nel biennio, l’italiano e la matematica; nel triennio le materie caratterizzanti il corso di studi (Lingue straniere, Economia Aziendale e Diritto). C) Dovrà essere garantita l'attivazione di percorsi didattici individualizzati per gli alunni diversamente abili e il recupero delle carenze sia nelle ore curriculari sia nelle ore extracurriculari, sulla base delle risorse disponibili. All'inizio di ogni nuovo anno scolastico, sarà assicurato un periodo di attività di accoglienza per rafforzare le conoscenze acquisite nel corso di studi precedente. Sono fissati dal Collegio dei docenti i criteri di valutazione degli alunni e le modalità di informazione periodica alle famiglie per un loro maggiore coinvolgimento nell'attività educativa della scuola. D) I dipartimenti si riuniscono anche per ambiti disciplinari( Linguistico, Tecnico, Scientifico) per favorire la progettazione di attività comuni e l’acquisizione delle competenze delle quattro assi. PROGETTAZIONE EXTRACURRICULARE: Le attività extracurriculari, opportunamente selezionate e programmate sulla base dei finanziamenti disponibili, dovranno essere finalizzate alla prevenzione del disagio, al rafforzamento dell’area tecnico-professionale, all’alfabetizzazione informatica, a forme alternative di comunicazione (teatro, cinema, musica), alle attività sportive, agli scambi culturali, visite e stage 18 aziendali, all’ orientamento scolastico, agli incontri con esperti e, ove possibile, alla definizione di accordi e convenzioni con altri enti e scuole per attività a favore dei giovani. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA: Essa può prevedere adattamenti del calendario scolastico, senza che ciò comporti né riduzioni delle prestazioni didattiche né degli obblighi lavorativi del personale. Relativamente ai servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari, sulla base dei criteri generali del Dirigente scolastico e delle proposte operative del Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, l’orario di servizio deve garantire il normale svolgimento delle attività didattiche, il servizio all'utenza con l'apertura al pubblico in orario antimeridiano (dalle 10:30 alle 12:00) e pomeridiano (dalle ore 15.00 alle ore 17.15) con cadenza bisettimanale. L'attività di gestione e di amministrazione deve rispettare i principi di semplificazione, trasparenza e buon andamento, fermo restando la tutela delle persone e delle norme relative al trattamento dei dati personali, uniformandosi altresì a criteri di efficienza, efficacia ed economicità. 2.5 ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ PER L’ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Per quanto riguarda la suddivisione dell’anno scolastico 2015-2016, il Collegio Docenti ha deliberato la seguente suddivisione dell’anno scolastico in due periodi valutativi: I quadrimestre (termine al 31 gennaio 2016) II quadrimestre (termine al 8 giugno 2016) 2.5.1 LA COMUNICAZIONE EFFICACE CON L’UTENZA Nel rispetto della normativa e nell’ottica di una comunicazione efficace con gli studenti e le famiglie, il Collegio docenti ha previsto: - 2 colloqui plenari annuali da tenersi a DICEMBRE ed APRILE per un numero complessivo di 6 ore. - 2 colloqui con i coordinatori di classe: seconda settimana di febbraio con la convocazione delle famiglie di alunni con profitto insufficiente e comunicazione relativa alle attività di recupero; terza settimana di giugno per il ricevimento delle famiglie degli alunni non ammessi e con debiti formativi, per un numero complessivo di 3 ore. - Ricevimenti mensili individuali : i docenti ricevono i genitori la prima settimana del mese in orario prefissato e in una seconda ora mensile, su appuntamento. - Informazione e Comunicazione tramite sito WEB della scuola: all’indirizzo www.itcfilangieriformia.gov.it le famiglie potranno accedere all’area pubblica dove possono consultare le news ed ogni informazione relativa alle attività ed al servizio. Dal sito si potrà accedere tramite password personalizzata alla piattaforma riservata SISSIWEB, dove sono settimanalmente aggiornati i voti e le assenze degli studenti . La comunicazione tramite sito WEB ha sostituito le comunicazioni valutative infra-periodali (c.d. “pagellini”) ed è stata introdotta la pagella on line, in ottemperanza al D.lgs. 82/2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale) e del D.L 6 luglio 2012, n.95 (c.d. “spending review) convertito nella L. 135/2012, fermo restando il diritto delle famiglie a richiederne copia cartacea gratuita. - Servizio SMS: Le assenze e i ritardi degli alunni sono comunicati direttamente alle famiglie nel corso della giornata mediante servizio s.m.s. 19 ORARIO DELLE LEZIONI: viene confermato l’orario delle lezioni con unità oraria di 60’ con ingresso alle ore 8.10 e uscita alle ore 13.10 e 14.10 rispettivamente per la 5^ e 6^ ora di lezione (il martedì ed il venerdì). Per documentate esigenze di trasporto il Dirigente valuta l’eventuale possibilità di deroghe all’orario di ingresso e di uscita. L’art. 43 del Regolamento d’Istituto prevede una tolleranza di 15 minuti di ritardo all’inizio delle lezioni per gli studenti pendolari; oltre tale orario o in caso di ingiustificati e reiterati ritardi, gli alunni saranno ammessi in classe alla seconda ora, con obbligo di giustifica. Le variazioni d’orario collegate ad esigenze organizzative potranno comportare, entrate posticipate e uscite anticipate delle classi. Dette variazioni saranno preventivamente e tempestivamente comunicate, tramite gli studenti stessi, alle famiglie, con annotazione sul registro di classe . Il giorno della variazione gli alunni dovranno esibire al docente incaricato, sul libretto delle giustificazioni, l’avvenuta firma per presa visione dei genitori / esercenti la potestà. In mancanza di quest’ultima non potrà essere autorizzata l’uscita anticipata e gli alunni saranno trattenuti a scuola, in altra classe parallela o in Aula magna con sorveglianza del Dirigente Scolastico. Tali variazioni d’orario, comunque, potranno essere effettuate solo per le classi terze, quarte e quinte, in ragione del maggior grado di maturità e autodisciplina, data l’eccezionalità del provvedimento e il sussistente obbligo di vigilanza degli alunni, soprattutto minori, a carico dell’istituzione. Al fine di ridurre al minimo il ricorso all’uscita anticipata degli alunni minorenni, in caso di assenza del docente e di impossibilità di sostituzione, potrà essere necessario lo smistamento degli alunni in classe parallele in piccoli gruppi, secondo uno schema predisposto. 2.6 MATERIA ALTERNATIVA ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA L’alunno che non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica può optare, come ribadito ultimamente nelle Circolari Ministeriali sulle Iscrizioni degli alunni n. 4 del 15 gennaio 2010 e n. 17 del 18 febbraio 2010 per: A) Attività didattiche e formative organizzate dalla scuola; B) Studio individuale assistito; C) Studio individuale non assistito; D) Non presenza nei locali scolastici. Le attività didattiche alternative, nei casi in cui vi siano richieste, devono essere obbligatoriamente presentate prima dell’inizio delle lezioni e organizzate dal Collegio dei docenti (C.M. n.368/1985).Le attività alternative contribuiscono, come l’IRC, alla valutazione del credito scolastico dell’alunno. La conferma delle attività alternative richieste è successiva alla pubblicazione dell’orario delle lezioni. La scuola comunque assicura la vigilanza degli alunni che optano per la permanenza nei locali della scuola senza modalità di studio assistito. La non presenza nei locali della scuola per gli alunni minorenni deve essere richiesta ed autorizzata dai genitori dell’alunno (C.M. n. 9 del 18/01/1991). La scelta, in relazione ad una sola delle quattro possibilità offerte, va operata all'inizio dell'anno scolastico. La scelta ha valore per l’intero corso di studi e comunque in tutti i casi in cui è prevista l'iscrizione d'ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo, entro il termine fissato per le iscrizioni. 20 2.7 LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEI C.D.C Il piano dell'offerta formativa, che definisce l'identità culturale dell'istituto "G. Filangieri" di Formia, si realizza nel piano di lavoro annuale dei docenti per gli aspetti legati alle scelte didattiche. Partendo dall'analisi dei livelli d'ingresso (attraverso test diagnostici) e delle potenzialità degli alunni, ciascun docente definisce gli obiettivi formativi e specifici, i contenuti disciplinari, le metodologie, gli strumenti, i tempi, le modalità delle verifiche e i criteri di valutazione di cui gli alunni saranno informati preventivamente. In presenza di situazioni particolari di classe, di gruppi o di singoli studenti, ciascun docente elaborerà un progetto mirato e motivato. Per gli alunni disabili esso è definito e previsto dalla normativa e sostenuto dal contributo di docenti di sostegno e da educatori e figure specialistiche di supporto previste da specifico Progetto finanziato dall’Amministrazione Provinciale. Il piano di lavoro di ciascuna disciplina, organizzato in maniera modulare, contiene l'indicazione degli standard minimi relativi alle conoscenze, abilità e competenze che è necessario acquisire per la promozione alla classe successiva ed integra quanto concordato in sede di consiglio di classe per una programmazione quanto più omogenea ed unitaria. I termini operativi dei percorsi da compiere sono concordati con gli alunni, seguendo la strategia del contratto formativo che vede vincolato il docente e l'alunno a reciproci impegni e responsabilità, al rispetto del ruolo del docente, ma anche dello studente come persona in formazione. Esso, dunque, deve contenere indicazioni in merito a: Obiettivi formativi della disciplina Profilo della classe e livelli di ingresso Metodologia didattica Modalità di verifica/criteri di valutazione Obiettivi cognitivi-operativi della disciplina Scansione temporale dei contenuti e delle attività Modalità degli interventi di recupero Eventuali proposte di valorizzazione delle eccellenze Le metodologie sono rapportate alla realtà media della classe espressa nei ritmi di apprendimento, nei livelli cognitivi e nelle competenze raggiunte, sono coerenti con gli obiettivi generali e con quelli specifici disciplinari. Le tecniche utilizzate nell'insegnamento devono essere molteplici ed intenzionali, sia di tipo tradizionale che innovativo (lezione dialogata, lavoro per gruppi, didattica laboratoriale ,con l'uso di strumenti multimediali, in compresenza o con esperti ecc.); le riunioni di coordinamento disciplinare ed i consigli di classe vanno utilizzati come opportuno strumento di scambio di informazioni e di esperienze di questo settore. Per le classi del biennio, terminali dell’obbligo scolastico, è stata introdotta la programmazione modulare per competenze. Il passaggio dalla programmazione per obiettivi cognitivi alla programmazione per competenze comporta, per i docenti, l’impegno a riorganizzare la propria attività didattica, indirizzata all’acquisizione da parte degli allievi di comprovate conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni autentiche di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. 21 Per il biennio dell’obbligo si individuano quattro assi culturali: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale. Essi costituiscono la base per lo sviluppo di competenze trasversali. I quattro assi culturali rappresentano perciò la base (interdisciplinare e pluridisciplinare) in termini di conoscenza e abilità/capacità per il raggiungimento delle competenze chiave di cittadinanza europea. E’, perciò, necessaria l’individuazione chiara delle conoscenze e abilità fondamentali che le varie competenze implicano e del livello di profondità e padronanza da raggiungere e, dall’altra, l’effettuazione di un bilancio delle conoscenze, delle abilità già acquisite ed evidenziate da parte dello studente. Dal confronto tra questi due riferimenti è possibile elaborare un progetto formativo coerente. 2.7.1 COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA, ASSI CULTURALI E PROGRAMMAZIONE BIENNIO Vedi schema allegato Gli obiettivi prioritari per gli studenti del biennio, in particolare, si coniugare con l’elevamento dell’obbligo di istruzione per dieci anni, perseguendo il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Le competenze chiave di cittadinanza diventano, dunque, i pilastri fondamentali dell’azione educativa alla cui acquisizione ciascun docente si deve adoperare, all’interno dei quattro assi culturali rispetto a quali è prevista una certificazione alla fine del biennio. • Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. • Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. • Comunicare - comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) - rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). • Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. • Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. 22 • Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. • Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. • Acquisire ed interpretare l’informazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. L’Asse dei linguaggi L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza. Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro. La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa. L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo. Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione • Padronanza della lingua italiana: - padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti - leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo - produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi • Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi •Utilizzare e produrre testi multimediali Competenze Abilità/capacità Conoscenze Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale • Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale • Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati •Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale • Principali strutture grammaticali della lingua italiana • Elementi di base della funzioni della lingua •Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali • Contesto, scopo e destinatario della comunicazione •Codici fondamentali della comunicazione 23 vari contesti Competenze Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Competenze Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Competenze Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Competenze Utilizzare e produrre • Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista • Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed informali orale, verbale e non verbale • Principi di organizzazione del discorso descrittivo,narrativo,espositivo,argomentativo Abilità/capacità Conoscenze -Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi • Applicare strategie diverse di lettura • Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo • Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario • Strutture essenziali dei testi narrativi, espositivi, argomentativi e poetici • Principali connettivi logici • Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi • Tecniche di lettura espressiva • Denotazione e connotazione • Principali generi letterari, con particolare riferimento alla tradizione italiana • Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere Abilità/capacità Conoscenze • Ricercare, acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo • Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni • Rielaborare in forma chiara le informazioni • Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative • Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso • Uso dei dizionari • Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc. • Fasi della produzione scritta: pianificazione, stesura e revisione Abilità/capacità Conoscenze • Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale • Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale,quotidiano,sociale,professionale • Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale • Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali • Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale • Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale • Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio • Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali • Lessico di base su argomenti di vita quotidiana , sociale e professionale Abilità/capacità • Comprendere • Uso del dizionario bilingue • Regole grammaticali fondamentali • Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune • Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, lettera informale • Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la lingua Conoscenze i prodotti della • Principali componenti strutturali ed 24 testi multimediali comunicazione audiovisiva • Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni, ecc.), anche con tecnologie digitali espressive di un prodotto audiovisivo • Uso essenziale della comunicazione telematica L’Asse matematico L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. Competenze di base a conclusione dell’obbligo dell’istruzione Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Confrontare ed analizzare figure geometriche Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Competenze Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Abilità/capacità Conoscenze • Risolvere brevi espressioni in diversi insiemi numerici: utilizzare le diverse notazioni e convertire da frazione a decimale, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni; -Tradurre la soluzione di un problema con una espressione e calcolarne il valore anche utilizzando strumenti automatici di calcolo; - Comprendere il significato logicooperativo di rapporto. -Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche; risolvere sequenze di operazioni sostituendo alle variabili letterali i valori numerici. -Saper operare con monomi, polinomi e frazioni algebriche. -Risolvere equazioni e disequazioni di primo grado e verificare la correttezza dei • Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; • Le operazioni numerici nei diversi insiemi • Le proporzioni e le Espressioni algebriche; operazioni percentuali principali • Equazioni e disequazioni di primo grado • Sistemi di primo grado. Equazioni di secondo grado. Sistemi di secondo grado. 25 risultati. - Risolvere sistemi di primo grado. - Risolvere equazioni di secondo grado e verificare la correttezza dei risultati. -Risolvere sistemi di secondo grado. Competenze Confrontare ed analizzare figure geometriche Competenze Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Competenze Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico Abilità/capacità Conoscenze • Riconoscere i principali enti, figure e luoghi geometrici. -Individuare le proprietà essenziali delle figure e le riconosce in situazioni concrete. -Applicare le principali formule relative alla retta e alle figure geometriche sul piano cartesiano. • Il metodo delle coordinate:il piano cartesiano. -Interpretazione geometrica dei sistemi di equazioni. Abilità/capacità Conoscenze • Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe • Formalizzare il percorso di soluzione di un problema attraverso modelli algebrici e grafici • Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni • Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa • Le tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, percentuali, formule geometriche e modelli lineari e non lineari. Abilità/capacità Conoscenze • Leggere ed interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenze fra elementi di due insiemi. -Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta, inversa o quadratica e la formalizza attraverso una funzione matematica. -Rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una funzione. Raccoglie, organizza e rappresenta un insieme di dati. -Calcolare i valori medi e alcune misure di variabilità. • Il piano cartesiano e il concetto di funzione. -Funzioni di proporzionalità diretta e relativi grafici, funzione lineare. -Funzioni di proporzionalità inversa, quadratica e relativi grafici. -Dati, loro organizzazione e rappresentazione. -Distribuzioni delle frequenze a seconda del tipo di carattere e principali rappresentazioni grafiche. -Valori medi e misure di variabilità L’asse scientifico-tecnologico L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo. 26 L’adozione di strategie d’indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche. L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche, biologiche. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica; obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate. Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione • Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità • Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Competenze Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Abilità/capacità Conoscenze • Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, geologici ecc..) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media • Organizzare e rappresentare i dati raccolti • Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli • Presentare i risultati dell’analisi •Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento • Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema. • Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema • Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori • Analizzare un oggetto o un sistema naturale o artificiale in termini di funzioni o di architettura • Concetto di misura e sua approssimazione • Errore sulla misura • Principali Strumenti e tecniche di misurazione • Sequenza delle operazioni da effettuare • Fondamentali meccanismi di catalogazione • Utilizzo dei principali programmi software • Concetto di sistema e di complessità • Schemi, tabelle e grafici • Principali Software dedicati • Semplici schemi per presentare correlazioni tra le variabili di un fenomeno appartenente all’ambito scientifico caratteristico del percorso formativo. •Impatto ambientale limiti di tolleranza • Concetto di sviluppo sostenibile • Schemi a blocchi • Concetto di input-output di un sistema artificiale • Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati La dinamica terrestre Competenze Abilità/capacità L’uomo Conoscenze 27 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza • Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia in rapporto alle leggi che le governano • Concetto di calore e di temperatura Trasformazioni della materia energia Competenze Abilità/capacità Conoscenze Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società • Saper cogliere le interazioni tra esigenze di vita e processi tecnologici • Adottare semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici • Saper spiegare il principio di funzionamento e la struttura dei principali dispositivi fisici e software • Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete Strutture concettuali di base del sapere tecnologico • Fasi di un processo tecnologico (sequenza delle operazioni: dall’ “idea” al “prodotto”) • Il metodo della progettazione • Architettura del computer • Struttura di Internet • Struttura generale e operazioni comuni ai diversi pacchetti applicativi (Tipologia di menù, operazioni di edizione, creazione e conservazione di documenti ecc.) • Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni ed L’Asse storico - sociale L’asse storico - sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia. Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. La partecipazione responsabile alla vita sociale permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa dell’identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione • Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente. • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. Competenze Abilità/capacità Conoscenze Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il • Riconoscere le dimensioni del tempo e dello spazio attraverso l’osservazione di eventi storici e di aree geografiche • Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio- • Le periodizzazioni fondamentali della storia mondiale • I principali fenomeni storici e le coordinate spazio-tempo che li determinano 28 confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. tempo • Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi • Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale • Leggere, anche in modalità multimediale, le differenti fonti letterarie, iconografiche, documentarie, cartografiche ricavandone informazioni su eventi storici di diverse epoche e differenti aree geografiche • Individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione tecnico-scientifica nel corso della storia • I principali fenomeni sociali, economici che caratterizzano il mondo contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture • Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea • I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio • Le diverse tipologie di fonti Competenze Abilità/capacità Conoscenze Comprendere le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana • Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprenderle a partire dalle proprie esperienze e dal contesto scolastico • Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona-famiglia-società-Stato • Riconoscere le funzioni di base dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi da essi erogati • Identificare il ruolo delle istituzioni europee e riconoscere le opportunità offerte alla persona, alla scuola e agli ambiti territoriali di appartenenza • Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali • Costituzione italiana • Organi dello Stato e loro funzioni principali • Conoscenze di base sul concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti • Principali problematiche relative all’integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità • Organi e funzioni di Regione, Provincia e Comune • Principali tappe di sviluppo dell’Unione Europea Competenze Abilità/capacità Conoscenze Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. • Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio • Riconoscere i principali settori in cui sono organizzate le attività economiche del proprio territorio • Regole che governano l’economia e concetti fondamentali del mercato del lavoro • Regole per la costruzione di un curriculum vitae • Strumenti essenziali per leggere il tessuto produttivo del proprio territorio • Principali soggetti del sistema economico del proprio territorio Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente Ciascun Consiglio di classe del biennio adotta tale schema di progettazione a cui ciascun docente dovrà fare riferimento nella propria programmazione individuale suddivisa per: 1. Finalità della disciplina 2. Analisi della situazione di partenza 29 3. Obiettivi di competenza della propria disciplina e articolazione delle abilità e conoscenze, conformi a quanto stabilito in dipartimento e riportato nella programmazione globale della classe 4. Contenuti del programma, organizzati per Unità di apprendimento, con indicazione dei tempi di realizzazione e degli eventuali recuperi in itinere. 5. Metodologie adottate con specifico riferimento alle modalità di rilevazione delle competenze assegnate 6. Mezzi didattici 7. Modalità di valutazione e di recupero 8. Competenze trasversali di cittadinanza, con indicazione dello specifico contributo della propria disciplina (in particolare tutti i docenti rileveranno competenze dell’uso degli strumenti espressivi scritti, orali, informatici e in lingua inglese; competenze relative alla risoluzione dei problemi; rispetto delle regole). Le programmazioni didattiche individuali sono prodotte esclusivamente in formato digitale . 2.8 CONTINUITA' DIDATTICA E ORIENTAMENTO Al fine di sostenere la scelta educativa delle famiglie e l’orientamento degli alunni nelle criticità del passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione, nelle classi iniziali sono attivate iniziative di accoglienza, di motivazione allo studio, di riorientamento e di sostegno per favorire il successo scolastico e contrastare i fenomeni di dispersione e abbandono degli studi. Preliminare è l'interesse posto, nel raccordo tra scuola secondaria di primo e secondo grado, soprattutto sulle materie fondanti del corso di studio (materie letterarie, lingue straniere, matematica, diritto) per le quali, nel primo periodo di lezione, si attuano prove di ingresso finalizzate all’efficace modulazione degli interventi didattici di tipo compensativo o di consolidamento. In seguito il Consiglio di Classe dimensiona i piani di lavoro coerentemente con i risultati rilevati ed analizzati, calibrandoli opportunamente. Il lavoro dei docenti in classe, basato sulla conoscenza reale degli studenti (conoscenza rilevata attraverso prove oggettive d'ingresso, schede della scuola media, scambi informativi e osservazioni nella fase di accoglienza) , è finalizzato ad operare il graduale inserimento dei discenti in una realtà nuova in cui mutano metodologie, valutazioni, aspettative . A tale scopo, oltre a realizzare attività didattiche specifiche di continuità che coinvolgano studenti del “Filangieri" e alunni delle scuole medie del territorio disponibili a tali iniziative, l’Istituto si impegna comunque a comunicare, a fini orientativi, alle stesse scuole medie che hanno inviato iscritti all'istituto, i risultati finali conseguiti dagli alunni per consentire alle scuole di provenienza di trarne le opportune valutazioni. A fronte di bisogni rilevati nell'arco del Biennio sarà effettuato un recupero sui livelli di preparazione di base e, in particolare, delle abilità linguistico-espressive, per fornire agli studenti le competenze indispensabili ad affrontare le discipline curriculari professionalizzanti ed ad acquisire i rispettivi linguaggi specialistici. La Funzione strumentale preposta si preoccupa anche di offrire agli allievi delle classi seconde il necessario supporto alla scelta che dovranno effettuare entro fine gennaio tra i percorsi di studio previsti per il triennio ( A.F.M., R.I.M., S.I.A.). L’orientamento alla scelta avverrà attraverso la distribuzione di materiale illustrativo, incontri di carattere informativo con i docenti delle discipline caratterizzanti l’indirizzo generale e le due articolazioni ( Economia aziendale, Lingue e 30 Informatica), rilevazione degli orientamenti post-diploma degli allievi, incontri individuali di riorientamento, apertura di uno sportello informativo, questionari di orientamento. Nel Triennio prosegue il processo formativo nella continuità dell'azione didattica praticata nel Biennio, affrontando con i necessari approfondimenti, anche interdisciplinari, la conoscenza di saperi disciplinari con una specifica valenza professionalizzante. Nello stesso tempo devono essere acquisite opportune metodologie di lavoro e di ricerca in una dimensione sistemica del sapere propedeutica al futuro inserimento nel lavoro o nei percorsi universitari. Un attività permanente del nostro Istituto è, dunque, quello dell’orientamento informativo, formativo e culturale, inteso come quel complesso di azioni posti in essere dalla funzione strumentale, ma anche dai singoli docenti, per orientare lo studente a capire quali sono i suoi punti di forza e di debolezza, supportarlo nelle strategie di apprendimento, renderlo consapevole delle proprie attitudini e capacità metacognitive, guidarlo nell’inserimento nel mondo dello lavoro o degli studi. In particolare, gli interventi della figura strumentale preposta a tale attività, prevedono, come già detto, una serie di iniziative riguardanti sia l’orientamento in entrata, con incontri informativi con gli studenti di tutte le scuole medie del territorio e progetti didattici integrati su materie che caratterizzano i corsi di studi del nostro Istituto( lezioni di diritto e di economia concordati con i docenti delle terze medie, attività laboratoriali di scienze, di informatica o di lingue), sia l’orientamento in uscita. A tal fine vengono organizzati incontri con il personale delle Forze Armate, partecipazioni a campus universitari, progetti di orientamento in rete e la collaborazione con “ALMADIPLOMA”/ ALMAORIENTATI. Quest’ultima è un’Associazione che gestisce , a livello nazionale, una banca dati, inseriti dagli stessi alunni delle classi quinte mediante un questionario on line e successivamente aggiornabili, dei diplomati delle scuole superiori e che consente alle aziende di accedere per la consultazione e l’eventuale inserimento nel mondo del lavoro. Tutti i dati forniti all’Associazione, inoltre, permettono alla nostra scuola di effettuare analisi di efficacia interna, tramite indagini sulle caratteristiche dei nostri diplomati e il loro giudizio sull’esperienza scolastica nel nostro Istituto, e di efficacia esterna, attraverso un confronto tra i profili professionali forniti e le richieste provenienti dal mondo del lavoro. 2.9 GLI INTERVENTI DIDATTICI DI SOSTEGNO E RECUPERO Nelle attività di recupero rientrano gli interventi di sostegno che hanno lo scopo fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano, pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico, a cominciare dalle fasi iniziali. Esse sono tendenzialmente finalizzate alla progressiva riduzione del bisogno di recupero dei debiti e si concentrano sulle discipline o sulle aree disciplinari per le quali si registrano nella scuola un più elevato numero di valutazioni insufficienti. La scuola promuove e favorisce la partecipazione attiva degli studenti alle iniziative di sostegno programmate, dandone altresì periodicamente notizia alle famiglie. Le attività di recupero, realizzate per gli studenti che riportano voti di insufficienza nel primo scrutinio e per coloro per i quali i consigli di classe deliberino di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva negli scrutini finali, sono finalizzate al tempestivo recupero delle carenze rilevate per tali studenti negli scrutini suddetti. L’istituzione scolastica ha l’obbligo di attivare gli interventi di recupero e, nell’ambito della propria autonomia, individua le discipline e/o le aree disciplinari che necessitano degli interventi. Essa determina altresì le modalità di organizzazione e realizzazione precisandone tempi, durata, modelli didattico-metodologici, forme di 31 verifica dei risultati conseguiti dagli studenti, criteri di valutazione, nonché modalità di comunicazione alle famiglie. Nella organizzazione delle attività di sostegno e di recupero può essere adottata una articolazione diversa da quella per classe, che tenga conto degli obiettivi formativi che devono essere raggiunti dagli studenti. Possono essere determinati calendari delle lezioni che prevedano soluzioni flessibili e differenziate nella composizione di gruppi per far fronte sia alle necessità di sostegno e recupero che a quelle di valorizzazione ed incremento delle eccellenze. Possono essere previsti interventi per gruppi di studenti, omogenei per le carenze dimostrate nelle stesse discipline, provenienti da classi parallele. Il docente incaricato di svolgere attività di recupero nei confronti di alunni provenienti da classi diverse e con carenze non omogenee si raccorda con i docenti della disciplina degli alunni del gruppo affidatogli al fine di orientare contenuti e metodi dell’attività di recupero agli specifici bisogni formativi di ciascun alunno. Nel caso in cui gli interventi didattici siano realizzati nell’ambito della utilizzazione della quota del 20% prevista dal D.M. n. 47 del 13 giugno 2006, l’istituzione scolastica è tenuta ad organizzare azioni specifiche commisurate anche ai fabbisogni formativi degli studenti che non hanno necessità di interventi finalizzati al recupero e di quelli che, sempre nell’ambito della medesima attività ordinaria, attraverso approfondimenti specifici possono raggiungere traguardi di eccellenza. Ulteriori modalità di supporto potranno essere realizzate assegnando ad uno o più docenti, individuati dal Consiglio di classe e/o dai Dipartimenti, compiti di consulenza e assistenza agli alunni nella promozione dello studio individuale (c.d.”sportello”). I docenti incaricati effettueranno la prestazione, in orario pomeridiano, secondo le modalità individuate dal Collegio dei docenti, che verranno comunicate alle famiglie. La scuola, nel rispetto delle specifiche competenze degli organi collegiali, può individuare anche modalità diverse ed innovative di attività di recupero , ma sempre attraverso la utilizzazione prioritaria dei docenti della scuola, ai sensi della vigente disciplina contrattuale (nota del MIUR Lazio n. 15879 del 28.06.2010). I docenti dell’Istituto, nella stesura della programmazione didattica prevedono, comunque, un numero di ore di insegnamento mattutino da dedicare specificamente al recupero degli studenti che non hanno conseguito gli obiettivi previsti. In tal modo si intende agevolare soprattutto i numerosi alunni pendolari che avrebbero difficoltà a frequentare i corsi in orario pomeridiano extracurriculare. Le aree disciplinari sulle quali si concentreranno gli interventi di recupero sono quelle tradizionalmente considerate fondamentali nell’offerta formativa dell’Istituto, quelle cioè considerate determinanti e imprescindibili ai fini della configurazione dei profili formativi in uscita. Esse sono: l’area linguistico-letteraria, matematico-scientifica, giuridico-economica. Modalità di organizzazione e realizzazione: nell’ambito del Consiglio di classe vengono rilevate le carenze cognitive degli alunni, distinguendo coloro i quali sono considerati potenzialmente in grado di effettuare il recupero in autonomia, mediante lo studio personale, da quelli che necessitano di un percorso guidato da un docente; nei confronti degli alunni appartenenti a questa seconda tipologia, coerentemente con le aree individuate in sede collegiale, verranno predisposti moduli di recupero affidati prioritariamente a docenti dell’Istituto. Modelli didattico-metodologici: il docente del corso di sostegno/recupero adotta il modello didattico più idoneo al raggiungimento degli obiettivi minimi previsti nel piano di lavoro 32 individuale e nella programmazione di Classe. Oltre la lezione frontale, è auspicabile che vengano attivati percorsi metodologici basati sull’attività laboratoriale, sul lavoro di gruppo (peer tutoring) e comunque tesi non tanto all’acquisizione capillare e completa dei contenuti, quanto al conseguimento delle conoscenze essenziali, dei nuclei fondanti della disciplina, delle competenzechiave, delle abilità di base con verifiche conseguenti. Modalità di comunicazione alle famiglie: ferme restando le ordinarie modalità di comunicazione tra la scuola e le famiglie ( tracciamento dei voti sul sito web dell’Istituto, colloqui con i docenti, pagelle on line del primo quadrimestre) le famiglie degli alunni che riportano insufficienze negli scrutini intermedi e finali sono tempestivamente informate dalla scuola tramite comunicazione scritta. Detta comunicazione indica la natura delle carenze rilevate, le attività di recupero previste e le modalità di accertamento. Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino delle valutazioni insufficienti, il Consiglio di classe valuta se l’alunno è in grado di raggiungere gli obiettivi entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale o attraverso la frequenza di corsi di recupero. Qualora la famiglia non intenda avvalersi dei corsi di recupero è tenuta a darne comunicazione all’Istituto; in ogni caso lo studente è tenuto a sottoporsi alle prove di verifica predisposte dalla scuola per accertare se le carenze riscontrate siano state superate. Tutte le attività di sostegno e recupero: Sono deliberate in seno al Consiglio di Classe su proposta del docente e/o dei rappresentanti degli alunni/famiglie Solo le attività di recupero post-scrutinio sono obbligatorie per l’alunno Sono determinate nell’estensione (durata) dal dirigente scolastico, nell’ambito delle risorse disponibili e delle possibilità logistico- organizzative. Lo sportello didattico è tenuto preferibilmente dal docente della classe o, se indisponibile, da altro docente individuato dal Dipartimento disciplinare. In alternativa o in mancanza il docente della classe dovrà provvedere con interventi curricolari. Il corso di recupero deve prevedere la frequenza di almeno 6-8 alunni ma potrà anche essere organizzato per classi parallele o gruppi misti purché : il numero degli alunni non sia superiore a 15 i livelli di insufficienza ed i programmi siano compatibili Nel caso di gruppi misti il docente conduttore è quello del gruppo- alunni maggioritario o altrimenti indicato dal dipartimento disciplinare. Gli alunni e le famiglie saranno avvertiti che, in caso di frequenza gravemente irregolare, il corso verrà interrotto. In caso di corso obbligatorio, constatata la mancata frequenza, il conduttore dovrà far avvertire le famiglie dalla segreteria alunni. Al termine del corso di recupero obbligatorio il docente della classe che prepara e corregge le prove di accertamento, avrà cura di rilevare la frequenza dei propri alunni per i dati da riportare per le valutazioni in Consiglio di classe. Il docente della classe di appartenenza che non conduce il corso deve collaborare con i coordinatori di classe e il docente incaricato per la programmazione dell’intervento, indicando le modalità di recupero richieste sull’apposita scheda, concordando poi con il conduttore del corso gli obiettivi del recupero da far confluire in selezione nelle verifiche obbligatorie. Il docente indisponibile per motivi personali al corso di recupero non è esonerato dal dovere di programmare le attività di recupero per le proprie classi; invierà allo sportello o al corso solo i 33 ragazzi con insufficienze gravi e curerà con forme di intervento curricolare le necessità di recupero più lievi delle proprie classi. Nel caso in cui le insufficienze siano diffuse alla maggior parte degli alunni sarà opportuno ricorrere, almeno in una fase iniziale, a forme di recupero curricolare, con pause didattiche programmate. In ogni caso nelle programmazioni sarà utile prevedere, a fine modulo, tempi congrui per le attività di recupero /consolidamento, prima di procedere alle prove sommative (verifiche formative per il feed-back) A termine dell’anno scolastico tutti i docenti che hanno svolto attività di recupero extracurricolari presenteranno al Dirigente una scheda di autoanalisi (su modello predisposto), da discutere a settembre nei dipartimenti disciplinari per la riprogrammazione del percorso, evidenziando il numero di ore per intervento, la composizione dei gruppi, i dati di frequenza, le difficoltà emerse, i punti di forza, i risultati conseguiti, le proposte di miglioramento. L’accertamento delle insufficienze si svolgerà a termine degli interventi di recupero e comunque entro l’ultima decade di maggio per consentire la più ampia definizione delle situazioni incerte. 2.9.1 ATTIVAZIONE DEGLI INTERVENTI PER L’ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Il Collegio Docenti ha deliberato la seguente organizzazione delle attività di sostegno e di recupero, con l’Obiettivo di ridurre le ore di recupero extracurricolare per: • Ridurre il disagio degli alunni pendolari • Ridurre la spesa da FIS/riorientare la risorsa • Aumentare i dati di frequenza /efficacia • Attività di laboratorio didattico/uscite sul territorio • Sportello didattico in 6° ora periodo dicembre-gennaio (4 settimane/4 giorni a settimana); periodo marzo-aprile (4 settimane/4 giorni a settimana) per italiano – matematica –economia aziendale • Eventuali altre discipline . Utilizzo docenti organico di potenziamento • Una settimana in flessibilità – Novembre 2015-Febbraio 2016 (dopo scrutini). Recupero per classi parallele e approfondimento • Interventi curricolari/pausa didattica di classe • Giugno/luglio 2016 – corsi di recupero • Settembre 2016- corsi di sostegno • Classi prime- corsi di accoglienza classi I 2.10 LE MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Le verifiche e le modalità di valutazione sono un momento fondamentale della programmazione perché sono strettamente correlate al processo di insegnamento/apprendimento e ai processi di autoregolazione e controllo degli apprendimenti. Occorre ricordare a tal proposito quanto ribadito dalla C. M. 89 del 18/10/2012, dai Regolamenti di riordino e dal D.M.19/2007 , per cui “la valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente e che le istituzioni scolastiche potranno adottare, nella loro autonomia e nell’ambito delle prove previste per ciascun insegnamento(scritte, orali, pratiche e grafiche), modalità e forme di verifica che ritengano funzionali all’accertamento dei risultati di apprendimento[….]. Le istituzioni scolastiche avranno cura di esplicitare, nei rispettivi piani dell’offerta formativa, le tipologie delle 34 verifiche adottate, al fine di rendere l’intero processo valutativo trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di apprendimento.” Il voto deve essere “espressione di sintesi valutativa e pertanto deve fondarsi su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico-didattiche adottate dai docenti. Sarà cura quindi del collegio dei docenti e dei dipartimenti fissare preventivamente le tipologie di verifica nel rispetto dei principi definiti dai decreti istitutivi dei nuovi ordinamenti. Le verifiche, dunque, al fine di dare la più ampia opportunità di rilevazione dei processi di apprendimento e degli esiti, sono state deliberate dal Collegio docenti in base alle seguenti modalità: a) costanti: numero congruo (almeno tre/quattro prove di varia tipologia) per quadrimestre. Diffuso l’uso di test strutturati/semi-strutturati che integrino e completino la valutazione orale. La misurazione/valutazione delle prove scritte, perché possa rispondere a criteri di trasparenza e di oggettività, sarà effettuata in base a griglie appositamente elaborate e predisposte all'interno dei dipartimenti disciplinari, con indicatori e descrittori resi noti agli allievi; i singoli docenti si riservano la facoltà di annotare sull'elaborato ulteriori considerazioni valutative. Per assicurare e incrementare l'efficacia formativa delle prove, i risultati (le valutazioni) saranno comunicati agli alunni il più presto possibile: contestualmente e tempestivamente nel caso delle verifiche orali; non oltre il decimo giorno dall'effettuazione per le verifiche scritte. Le verifiche scritte settimanali non devono superare, di norma, il numero di quattro, salvo il verificarsi di situazioni non prevedibili che saranno, al momento, esaminate dai consigli di classe. Nella stessa giornata gli alunni non devono essere, di norma, sottoposti a più di una verifica scritta, salvo situazioni eccezionali; b) in itinere: all’inizio, per rilevare i livelli di partenza; nel corso del processo educativo, per verificarne l’andamento; alla fine, per controllare i risultati del livello di competenza raggiunto al termine del modulo; c) variate: tema scritto, traduzione, esercizi, interrogazioni, prove oggettive, questionari, relazioni, prove di competenza, rilevazione del grado di attenzione e partecipazione prestate nel corso della lezione. 2.11 LA VALUTAZIONE I momenti e le funzioni della valutazione, sono essenzialmente tre: 1. valutazione diagnostica: all’inizio del percorso formativo, per rilevare i bisogni formativi ed adeguare la programmazione alle esigenze del gruppo classe; 2. valutazione formativa: durante il percorso formativo, per adeguare gli interventi alle esigenze dei singoli (azione di feedback, dimensioni di autovalutazione e confronto tra prestazione e obiettivi prefissati); 3. valutazione sommativa: alla fine del percorso formativo, per classificare i singoli rispetto alle esigenze del curricolo e del programma. La valutazione non può limitarsi al semplice accertamento del profitto, ma deve determinare elementi tali da regolare le dinamiche del processo di apprendimento. In quest’ottica l’alunno deve essere a conoscenza dei criteri che misurano e valutano la sua prestazione; inoltre, egli ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva e ciò non solo in forza di una normativa specifica (Legge 241/90), ma anche perché deve poter attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento scolastico. 35 Sulla base di quanto previsto dalla normativa vigente, i docenti sono impegnati in una organizzazione del curricolo e delle modalità di valutazione per competenze. Occorre ricordare che le conoscenze, per poter essere valorizzate nello sviluppo di una competenza, devono manifestare tre caratteristiche: significatività, stabilità e fruibilità. Una competenza si manifesta quando uno studente è in grado di affrontare un compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse personali; ma è necessario costruire un complesso di strumenti e metodologie di valutazione, che tengano conto di una pluralità di fonti informative e di strumenti rilevativi. Il giudizio di competenza, dunque, può essere espresso facendo riferimento a tre ambiti: quello relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella realizzazione del prodotto; quello relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati; quello relativo alla percezione che lo studente ha del suo lavoro. Gli elementi che verranno presi in considerazione per la valutazione della produzione orale e scritta si riferiranno al grado di conoscenza degli argomenti, alla comprensione effettiva degli stessi, al corretto uso del linguaggio specifico, alla capacità di elaborazione ed applicazione, in base ai parametri indicati nelle griglie di valutazione approvate in sede dipartimentale ed integrate da quella appresso indicata. Inoltre si terrà conto dell’impegno, della frequenza, del grado di responsabilità e del livello di partecipazione. Il giudizio globale finale sarà elaborato sulla base delle valutazioni espresse per ciascuno degli elementi indicati. In merito alla valutazione finale, dunque, per ciascun alunno saranno considerati i criteri di tipo: comparativo: in base al quale il rendimento è valutato all’interno della dinamica di classe; di performance: in forza del quale i risultati sono attesi in rapporto agli obiettivi programmati; individualizzato: considerato il livello di partenza, si evidenzia un reale e significativo progresso nel processo di apprendimento in base alle potenzialità di recupero dell’allievo. Sulla base delle proposte e del lavoro espletato sia dallo specifico gruppo di lavoro che dai consigli di classe e dalle riunioni dei Dipartimenti disciplinari, si sono individuati dei punti di generale concordanza che specificano gli elementi comuni a tutte le discipline, da tenere presenti nella valutazione degli studenti. Essi sono indicati in apposite griglie che riportano gli indicatori sulla base dei quali misurare e valutare le prove fornite dagli studenti. Il grave ostacolo all’univocità valutativa deriva dall’uso di un linguaggio non uniforme e disomogeneo; è fondamentale quindi standardizzare la terminologia sia nel significante sia nel significato. E’ stata adottata, dunque, una scala di valutazione che contempla i livelli di conoscenze, abilità e competenze e anche i livelli di apprendimento, così come previsti ai fini della certificazione delle competenze per il biennio, a cui corrispondono giudizi sintetici e relativi voti decimali: TABELLA DI CORRISPONDENZA FRA VOTI DECIMALI E LIVELLI TASSONOMICI ESPRESSI IN TERMINI DI CONOSCENZE, ABILITA’ E COMPETENZE DA UTILIZZARE NELLA VALUTAZIONE GLOBALE DI FINE QUADRIMESTRE E DI FINE ANNO SCOLASTICO PER OGNI DISCIPLINA Voto Conoscenze Abilità Competenze sa affrontare 9-10* Evidenzia una conoscenza Esprime i contenuti con fluidità e Svolge compiti e completa, organica ed sicurezza, utilizzando la terminologia problemi complessi in situazioni 36 8 articolata dei contenuti specifica in modo appropriato. anche con riferimenti Effettua opportuni collegamenti tra le culturali interdisciplinari. conoscenze acquisite e le organizza in modo autonomo, con rielaborazioni critiche motivate. Evidenzia una conoscenza Esprime i contenuti in modo completa e articolata degli coerente ed appropriato nelle argomenti, sviluppando terminologie. Compie analisi e opportuni collegamenti. sintesi complete, utilizzando i collegamenti in modo efficace e pertinente, con spunti di originalità 7 Evidenzia una conoscenza sicura degli argomenti, collega e utilizza le informazioni in modo coerente Esprime in modo corretto i contenuti, li argomenta con precisione utilizzando il lessico specifico. Sviluppa analisi e sintesi in modo adeguato alla richiesta. 6 Evidenzia una sufficiente conoscenza degli argomenti e utilizza le informazioni in modo essenziale. Esprime i contenuti con linearità e con limitato uso della terminologia specifica; sa effettuare sintesi ed analisi semplici. 5 Evidenzia conoscenze Esprime i contenuti in modo superficiali e utilizza le elementare o incerto. Coglie solo le informazioni in modo informazioni più esplicite, con incerto. argomentazioni superficiali. conoscenze 2-3-4 Evidenzia insufficienti e frammentarie, le utilizza in modo confuso o del tutto inefficace. Esprime i contenuti in modo molto confuso, utilizzando un lessico inappropriato; evidenzia difficoltà nel collegamento delle informazioni che utilizza in modo inefficace e frammentario. anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli Svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostra di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite; è capace di applicare correttamente e autonomamente le conoscenze e le procedure nella soluzione dei problemi. Svolge compiti ed organizza le informazioni in modo efficace; è capace di approfondimenti e applica adeguatamente le conoscenze e le procedure nella soluzione dei problemi in situazioni note con adeguati livelli di consapevolezza. Svolge compiti non complessi e in contesti noti rielaborando le informazioni acquisite; sa applicare regole e procedure fondamentali nella soluzione di problemi con sufficiente consapevolezza Svolge compiti semplici in situazioni note solo se guidato; utilizza in maniera incerta le conoscenze e le procedure nella soluzione dei problemi. Non riesce a svolgere compiti semplici anche in situazioni note, non sa ricercare o utilizzare le conoscenze ed abilità essenziali per la risoluzione dei problemi. *I parametri già assunti per il voto nove vengono estesi, a fronte di spiccata originalità, al voto dieci, anche in relazione alla continuità, agli atteggiamenti meta- cognitivi e al livello di responsabilità dimostrati nel corso dell’anno. La valutazione periodica degli apprendimenti negli scrutini intermedi, sulla base della C.M. del MIUR n.89 del 18 ottobre 2012 e previa delibera del Collegio docenti,consente l’uso del voto unico, come nello scrutinio finale. 2.12 LA CONDOTTA E LA FREQUENZA Nessuna infrazione disciplinare, connessa al comportamento, deve influire sulla valutazione del profitto della singola disciplina, ma l’eventuale valutazione di insufficienza alla condotta, indicata 37 con voto 5, nello scrutinio finale, comporta la non promozione all’anno successivo o la non ammissione agli esami di Stato. Ai sensi della legge 30 ottobre 2008 n.169, art.2 le finalità della valutazione del comportamento dello studente sono: - l’accertamento dei livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; - la verifica delle capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; - diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti; - dare significato e valenza formativa al voto di condotta Il comportamento degli allievi è valutato dal Consiglio di classe con voto numerico espresso in decimi: il voto di condotta, espresso fin dalla prima valutazione periodica, è riferito al comportamento degli allievi durante l’intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo realizzate al di fuori di essa. La valutazione scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente e, in tale contesto, vanno collocati anche singoli episodi che abbiano dato luogo a sanzioni disciplinari, come rappresentate nel Regolamento d’Istituto (a cui si rinvia per le opportune specificazioni) e in coerenza con il Patto educativo di corresponsabilità. La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle singole discipline, alla complessiva valutazione dello studente, alla media dei voti e, quindi, al computo del credito scolastico. La valutazione del comportamento – espressa (se necessario anche a maggioranza) in sede di scrutinio finale dal Consiglio di classe – corrispondente ad un voto inferiore a sei/decimi, comporta l’automatica non ammissione all’anno successivo o all’esame conclusivo del ciclo. La votazione insufficiente, nella valutazione intermedia o finale, può essere attribuita dal Consiglio di classe solo in presenza di comportamenti di particolare ed oggettiva gravità posti in essere nel corso dell’anno e riconducibili, secondo lo Statuto delle Studentesse e degli studenti, alle fattispecie per le quali è prevista l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino allontanamento dalla comunità scolastica per periodi inferiori o superiori a 15 giorni (art.4, c. 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto). I fattori che concorrono alla valutazione del comportamento verranno osservati in modo sistematico dai docenti componenti dei Consigli di classe, raccolti e riportati in sede di Consiglio dal Coordinatore della classe. Il voto di condotta viene attribuito collegialmente da tutti i membri del Consiglio di classe. Il COLLEGIO DEI DOCENTI ha individuato i seguenti: INDICATORI per la rilevazione della CONDOTTA A Comportamento: Rispetto del Regolamento d’Istituto Autocontrollo e buona educazione nelle relazioni interpersonali Rispetto e responsabilità nel comportamento verso i compagni, verso i docenti e il personale ATA, verso il patrimonio della scuola e di terzi; 38 Correttezza dei comportamenti durante le verifiche Corretto utilizzo delle strutture,degli strumenti e dei materiali nel rispetto delle norme di sicurezza Partecipazione alle lezioni con il materiale richiesto dai docenti per le attività B Frequenza: Regolarità nella frequenza Numero di assenze e ritardi non occasionati da giustificati motivi Assenze/ritardi in occasione di verifiche e valutazioni Numero di uscite anticipate non occasionate da giustificati motivi Ritardi o omissione nelle dovute giustifiche C Atteggiamenti metacognitivi: Responsabilità e collaborazione nelle attività didattiche Motivazione, attenzione, partecipazione al dialogo educativo Impegno e costanza nello studio a casa, rispetto delle consegne Capacità di autoregolazione e autonoma volontà di recupero VALORE DEI VOTI Sono considerate valutazioni positive i voti 10, 9, 8, relativamente ad una scala discendente che rappresenta diversi livelli di correttezza in rapporto agli indicatori prescritti. I voti 7 e 6 invece denotano, pur all’interno di una soglia di accettabilità, situazioni problematiche rilevate sulla frequenza o da richiami verbali, note scritte o sanzioni disciplinari per infrazioni del Regolamento di Istituto o carente impegno di studio e attenzione. L’eventuale valutazione di insufficienza, indicata con voto 5, rappresenta condotte gravemente scorrette. Detta valutazione, nello scrutinio finale, comporta la non promozione all’anno successivo o la non ammissione agli esami di stato. Per la gravità del provvedimento, l’insufficienza sarà sempre adeguatamente motivata e verbalizzata dal Consiglio di classe che, nel determinarla, farà riferimento alla normativa vigente. Contro le deliberazioni del Consiglio, relative alla condotta, l’alunno/famiglia può opporre motivato ricorso all’Organo di Garanzia. Griglia di corrispondenza tra il voto assegnato e i descrittori del comportamento A 10 Comportamento esemplare; nessuna infrazione al Regolamento 9 Comportamento sempre corretto; nessuna infrazione al Regolamento 8 Comportamento adeguato ma vivacità a volte di disturbo B C Frequenza costante e Atteggiamenti di studio collaborativi e regolare propositivi Frequenza regolare Atteggiamenti di studio caratterizzati da apprezzabile responsabilità e impegno Frequenza abbastanza Atteggiamenti di studio positivi e regolare; qualche generalmente adeguati alle richieste ritardo nelle 39 7 6 5 nessuna infrazione al giustifiche Regolamento, qualche richiamo verbale Comportamento non sempre Frequenza non Atteggiamenti di studio caratterizzati da corretto; richiami e note sempre regolare, superficialità, impegno occasionale o scritte ritardi e assenze non strategico Infrazioni non gravi sempre regolarmente sanzionate come da giustificati Regolamento ma senza allontanamento dalle lezioni Comportamento spesso Frequenza irregolare Atteggiamenti di studio caratterizzati scorretto; per assenze, ritardi, da disinteresse, passività o impegno di ripetute infrazioni al ripetute omissioni e studio diffusamente carente. Regolamento con note e/o mancanze nelle sanzioni e/o allontanamento dovute giustifiche dalle lezioni inferiori a 15 gg. VALUTAZIONE INSUFFICIENTE Comportamenti gravemente Mancata progressione, cambiamenti o miglioramenti nel scorretti che hanno comportamento e nel percorso di crescita e maturazione a determinato sanzioni con seguito delle sanzioni di natura educativa irrogate. allontanamento dalla Reiterazione della mancanza ascritta. comunità scolastica per un periodo anche inferiore a 15 L’attribuzione del voto di condotta 5 comporta la non gg. Con riferimento agli promozione all’anno successivo/non ammissione agli esami articoli dal 28 al 29 del R.I. di stato. CapoIIISanzioni disciplinari Nella valutazione della condotta, basata su osservazioni sistematiche, il Consiglio determinerà il voto nell’area della sufficienza (10 – 6), di norma, in presenza di almeno due indicatori su tre nella corrispondente fascia. In caso diverso, se ne darà motivazione a verbale. Resta comunque salva la facoltà del Consiglio di classe di valutare i diversi casi con la discrezionalità che gli compete, vista la difficoltà di conformare la verifica della condotta a standard oggettivi che rappresentino in modo misurabile tutta la gamma possibile dei comportamenti dello studente, senza i riferimenti ai contesti diversi in cui essi si manifestano. LA FREQUENZA. Riguardo alla frequenza, in particolare, ai sensi dell’art.14, comma 7 del DPR 122/2009,: “.. ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.” La norma parla di “frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato” - vale a dire che, per la validità dell’anno scolastico, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del 40 monte-ore annuale, comprensivo di tutte le attività didattiche, anche opzionali che rientrano nel curricolo individuale di ciascun alunno. La tabella appresso riportata indica il limite massimo delle assenze, riferito alle varie classi dell’Istituto, corrispondente al suddetto limite. Classi/sezioni TUTTE Orario annuale Max assenze consentite (25%) 32 ore x 33 264 ore settimane= 1056 ore Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe deliberate dal Collegio dei docenti , pubblicate all’albo/sito web dell’Istituto e di seguito riportate, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo. a) b) c) d) e) f) g) h) i) 2.13 CRITERI DI DEROGA OBBLIGO DI FREQUENZA assenze continuative (non meno di cinque giorni) per motivi di salute, giustificate con certificato medico; visite specialistiche ospedaliere e day-hospital certificati (anche riferiti ad un solo giorno); gravi motivi personali e/o di famiglia debitamente documentati (provvedimenti dell’autorità giudiziaria, attivazione di separazione dei genitori in coincidenza con l’assenza, gravi patologie e lutti dei componenti il nucleo familiare , rientri nel paese d’origine per motivi legali, trasferimento della famiglia); assenze o uscite anticipate per attività sportiva, debitamente richieste dai genitori e certificate dall’associazione sportiva d’appartenenza; provvedimento disciplinare di sospensione dalle lezioni senza obbligo di frequenza, ; motivi religiosi debitamente documentati; ingressi posticipati e uscite anticipate autorizzati dalla Scuola per documentati motivi di salute o di famiglia. Assenze/ritardi/uscite degli alunni determinate da cause imputabili ai mezzi di trasporto pubblico locale (guasti ai mezzi, scioperi)o altre cause di forza maggiore. motivi di studio (partecipazione a concorsi, test di ammissione alle carriere militari, test universitari, di orientamento etc.). CRITERI DI VALUTAZIONE PER GLI SCRUTINI FINALI- CREDITI Al fine di assicurare una sempre maggiore trasparenza dell’operato dell’istituto e di offrire agli studenti e alle famiglie piena consapevolezza delle modalità con cui saranno valutati a fine anno scolastico, il Collegio dei Docenti ha stabilito che sarà dichiarato ammesso alla classe successiva l’alunno che presenti sufficienze in tutte le materie, compresa la condotta (D.P.R. 122/09), per aver raggiunto gli obiettivi minimi in termini di conoscenze, competenze e abilità fissati dal C.d.C. Per gli alunni portatori di handicap di natura psichica e/o sensoriale, per i quali sarà applicata la valutazione differenziata, è ammessa la frequenza alla classe successiva anche se non siano stati raggiunti pienamente gli obiettivi del P.E.I. purché siano rilevabili significativi progressi d'integrazione nella classe per cui un’eventuale ripetenza potrebbe interrompere tale processo. Sarà dichiarato non ammesso alla classe successiva: 41 1. l’alunno che presenti un quadro gravemente insufficiente in tutte le materie, avendo evidenziato nel corso dell'anno uno scarso impegno ed una partecipazione discontinua alle attività didattiche curriculari ed extracurriculari e/o che, non avendo maturato un metodo di studio adeguato, non abbia acquisito i contenuti disciplinari e gli obiettivi formativi fondamentali per proseguire gli studi; 2. l’alunno che presenti un quadro globale di insufficienze anche non gravi, ma generalizzate nella maggior parte delle discipline, conseguenti ad una partecipazione e ad un impegno discontinui che non hanno prodotto progressi significativi nell'apprendimento e/o che abbia manifestato capacità inadeguate ad organizzare il proprio lavoro in modo autonomo per affrontare il successivo anno scolastico; 3. l’alunno che, pur presentando delle sufficienze, abbia però un quadro globalmente negativo, con insufficienze gravi nelle materie fondamentali o caratterizzanti il corso di studi e che abbia evidenziato durante l'anno una partecipazione ed un impegno discontinui ed un metodo di studio inefficace per l'acquisizione degli obiettivi minimi disciplinari richiesti per il proseguimento degli studi; 4. l’alunno che ha riportato una valutazione della condotta inferiore a 6/10 (legge n°169/2008 e DPR 122/2009). Sospensione del giudizio. Per gli studenti che in sede di scrutinio finale presentino valutazioni insufficienti, il Consiglio di classe - dopo aver valutato la possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, mediante lo studio personale svolto autonomamente e/o attraverso la frequenza di appositi interventi di recupero sospende e rinvia la formulazione del giudizio di ammissione o non ammissione alla classe successiva. Integrazione dello scrutinio finale. Gli studenti nei confronti dei quali il Consiglio di classe abbia deliberato la sospensione del giudizio sono tenuti a frequentare le attività di recupero indicate dal Consiglio di Classe e a sottoporsi alle prove di verifica entro la data stabilita dal Collegio docenti . Alla luce delle verifiche effettuate e tenendo conto dei risultati conseguiti dallo studente non soltanto in sede di accertamento finale, ma anche nelle varie fasi dell’intero percorso scolastico, il Consiglio di classe delibera l’ammissione alla frequenza della classe successiva, qualora tutte le carenze siano state colmate e, comunque, non risultino ostative al proficuo proseguimento nella classe successiva. CREDITO SCOLASTICO E CREDITO FORMATIVO Il credito si attribuisce agli alunni frequentanti il III, IV e V anno. Il Collegio fissa i criteri generali di attribuzione del credito formativo ai sensi del decreto n.49 del 24/02/2000 e del credito scolastico ai sensi della legge 425/97 e del DPR 323/98. Per tutte le classi è prevista la tabella di attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. n. 99 del 16/12/2009. Media voti Credito scolastico candidati interni - Punti I anno II anno III anno 42 M=6 3-4 3-4 4-5 6 < M <7 4-5 4-5 5-6 7 < M <8 5-6 5-6 6-7 8 < M <9 6-7 6-7 7-8 9 < M <10 7-8 7-8 8-9 Per quanto riguarda il credito formativo il Collegio dei docenti all’unanimità ha deliberato quanto segue: 1) non saranno presi in considerazione crediti formativi pervenuti oltre la data del 15 maggio, come stabilito dal D.M. n.49; 2) saranno valutate dai Consigli di Classe tutte le attività coerenti con gli obiettivi educativi e formativi del corso di studi, in considerazione anche della durata e della qualità dell'esperienza che deve essere documentata in modo esplicito in funzione della ricaduta positiva sulla crescita umana, culturale e professionale dello studente e delle effettive competenze acquisite, spendibili sia nella prosecuzione degli studi che nel mondo del lavoro. In particolare, la partecipazione agli stages, di tipo linguistico o lavorativo, è un’attività individuale ed è certificata da un ente esterno, la sua attestazione verrà presa in considerazione dal Consiglio di classe e valutata come credito formativo esterno certificato e coerente con l’indirizzo di studi. Al fine di offrire a tutti gli alunni pari opportunità per l’accesso al credito, il POF prevede altre attività (stage aziendali e tirocini, partecipazione alle attività per le eccellenze, concorsi, patente informatica e certificazioni linguistiche etc.) che saranno valutati come credito di pari valore. 3) il superamento di almeno quattro moduli per il conseguimento della Patente Europea del Computer dà diritto al credito formativo. Per quanto riguarda il credito scolastico il Collegio all’unanimità ha deliberato che in fase di attribuzione del credito, il Consiglio di Classe terrà conto della media dei voti riportati in sede di scrutinio finale, ma anche: 1. dell’interesse e dell’impegno costante nel dialogo educativo in tutte le discipline, compresa la religione e la materia alternativa; 2. della partecipazione attiva ad iniziative didattiche complementari e/o integrative; 3. dell’assiduità nella frequenza scolastica. Il punteggio minimo della fascia di appartenenza sarà aumentato in misura corrispondente al valore ponderale dei criteri sottoelencati: 1. la media dei voti di profitto è più vicina al limite superiore della fascia di appartenenza (> 0,50); 2. un credito formativo esterno certificato e coerente con l’indirizzo di studi valutato dal C.d.c. (0,40): 3. l’alunno ha mostrato interesse, impegno costante nel dialogo educativo, partecipazione attiva in tutte le materie (compresa religione o attività alternativa), frequenza assidua (con assenze non superiori ad 1/10 del monte ore) (0,30); 43 4. l’alunno ha partecipato proficuamente ad attività complementari ed integrative rivolte a singoli studenti (0,30);(es. Olimpiadi di matematica, Progetto webEditing, Agenzia delle entrate, Conoscere la Borsa, Attività sportive, ecc.) 5. l’alunno che ha partecipato al Progetto di alternanza scuola- lavoro otterrà il credito massimo della fascia di appartenenza( per gli alunni delle classi IV e V) 2.14 L’ESAME DI STATO AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO In seguito alle modifiche normative introdotte dalla legge n° 1 dell’11 gennaio 2007 relativa all’Esame di Stato, il Collegio dei docenti, ha adottato i seguenti criteri, ribaditi nel corrente anno scolastico: Sarà ammesso all’esame di Stato, l’alunno che: a) ha raggiunto gli obiettivi minimi di conoscenze, competenze e abilità fissati dal C.d.C., riportando la sufficienza in tutte le materie, compresa la condotta (legge n°169/2008 e DPR 122/09); Nel giudizio di ammissione saranno presi in considerazione anche: a) la partecipazione attiva e responsabile alle attività curriculari ed extracurriculari, quali stages aziendali, corsi di ampliamento dell’offerta formativa coerenti con l’indirizzo di studi e che permettono di acquisire crediti formativi e di realizzare significativi progressi nell’apprendimento rispetto alla situazione di partenza; b) l’interesse mostrato e la frequenza regolare del corso di studi; c) la correttezza del comportamento nei rapporti con i docenti e con i compagni nel rispetto delle regole della comunità scolastica. d) la progressione realizzata verso il raggiungimento degli obiettivi prefissati e la volontà di recupero evidenziata nelle attività proposte. I criteri su esposti terranno conto della peculiarità di ciascun alunno e saranno calati nel contesto della classe di appartenenza. Non si ammette all’esame di Stato, l’alunno che: 1. presenti un quadro complessivo insufficiente in tutte le materie, con particolare riferimento alle materie fondamentali caratterizzanti il corso di studi 2. ha evidenziato nel corso degli studi uno scarso impegno ed una partecipazione discontinua alle attività didattiche curriculari ed extracurriculari non producendo progressi significativi nell’apprendimento, manifestando capacità inadeguate ad organizzare il proprio lavoro in modo autonomo; 3. non ha seguito/oppure ha seguito infruttuosamente attività di recupero in orario curriculare o pomeridiane organizzate dalla scuola per colmare le carenze rilevate; 4. non ha maturato un metodo di studio adeguato, anche a causa della frequenza non assidua, e pertanto non è riuscito ad acquisire i contenuti disciplinari e gli obiettivi formativi minimi per affrontare gli esami di Stato. 5. l’alunno che ha riportato una valutazione della condotta inferiore a 6/10 (legge n°169/2008 e D.P.R. 122 /2009. 44 L’esame è pluridisciplinare e accerta le conoscenze, le capacità e le competenze del candidato. Riguarda le materie curriculari dell’ultimo anno scolastico. Le prove scritte sono tre: Italiano, Materia d’Indirizzo, Terza prova (predisposta dalla Commissione d’esame su 4/5 materie). Il colloquio verte sulle discipline studiate l’ultimo anno. Il punteggio è attribuito in centesimi (45 p. per le prove scritte, 30 punti per il colloquio, 25 p. per il credito). Contribuiscono al voto finale i crediti scolastici e formativi attribuiti nell’ultimo triennio dai consigli di classe. Il Consiglio di Classe predispone entro il 15 maggio il Documento da presentare alla Commissione d’esame che illustra e sintetizza il percorso formativo della classe. Con gli Esami di Stato del 2015 vanno a regime le Linee guida e le Indicazioni nazionali per cui, in attesa di definitive indicazioni normative, si ricorda che l’esame di Stato dovrà essere incentrato sulla certificazione delle competenze sulle quali si è sviluppata la programmazione didattica curriculare del Consiglio di Classe, in considerazione degli aspetti peculiari dei profili educativi culturali e professionali in uscita. 3. LE ATTIVITA’ PROGETTUALI CURRICULARI ED EXTRACURRICOLARI 3.1 L’EQUIPE PSICO-PEDAGOGICA Dal 2007, grazie al fattivo sostegno dell’Amministrazione Provinciale, è attivo presso il nostro Istituto il Progetto “ Disabilità e Qualità della Vita”,condotto quest’anno dall’equipe psicopedagogica dell’Associazione “Spazio Incontro” di Formia. Un team esperto e dedicato di specialisti, in sinergia con i docenti, affianca gli alunni in difficoltà con interventi mirati, individuali o di classe, nell’ambito della prevenzione del disagio scolastico e come supporto nelle situazioni di svantaggio e per gli alunni con bisogni educativi speciali. L’equipe opera attraverso: 1) uno sportello di ascolto con tutoraggio psicologico aperto a tutti gli alunni e alle famiglie che ne facciano specifica richiesta; 2) Interventi di classe/di gruppo nell’ambito dell’integrazione e della prevenzione con il progetto 3) ” Disabilità e Qualità della Vita” 4) In Collaborazione con i coordinatori ed i Consigli di classe ed i GLHO. 3.2 IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’(P.A.I) L’Istituto “G.Filangieri” aderisce ai principi pedagogici e didattici dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. Questi possono emergere in caso di: disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); 45 disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale A tal fine si intende creare un ambiente accogliente che sostenga: l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola; l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento; l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno; l’acquisizione e la diffusione di competenze collaborative; la cultura e le pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante. Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. La Direttiva M. 27/12/2012 e la CM n° 8 del 6/3/2013 hanno sancito l’obbligo per le istituzioni scolastiche di realizzare un P.A.I volto all’inclusione nei percorsi didattici curriculari di alunni con bisogni educativi speciali. Tale Piano, approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione e deliberato dal Collegio dei Docenti , viene allegato al presente POF(Allegato n.3) 3.3 I PROGETTI Premesso che i progetti proposti di anno in anno per l’ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa sono coerenti con le indicazioni contenute nel P.O.F., essi si pongono l’obiettivo del più ampio coinvolgimento degli studenti per integrare la loro formazione . Il Collegio dei Docenti ha stabilito, per la Commissione POF, criteri guida, elaborati secondo una scala di priorità, da adottare per la selezione e l'approvazione dei progetti: Progetti a costo zero coerenti con finalità del Piano Progetti ministeriali/USR Lazio /europei con finanziamenti esterni; Progetti Istituzionali( qualità, salute, legalità, orientamento etc) Progetti a più ampia ricaduta didattica Progetti coerenti con obiettivi di indirizzo(aree professionalizzanti/lingue) Progetti compatibili con impegni del recupero Progetti in rete Progetti integrati con Enti Locali/organizzazioni esterne, associazioni etc Progetti rivolti al territorio Progetti di approfondimento /arricchimento disciplinare Tali criteri vanno intesi e applicati non rigidamente e comunque di norma ogni progetto può rispondere a più di uno di questi criteri. L’elenco evidenzia un certo ordine di priorità e comunque i requisiti di pertinenza devono essere utilizzati tenuto conto delle risorse economiche disponibili. Tutti i progetti sono sottoposti a monitoraggio periodico per una valutazione dell’efficacia e della partecipazione, prevedendo la loro eventuale sospensione quando la partecipazione degli alunni si riduce al disotto del 50% degli iscritti. Ogni docente coordinatore del progetto dovrà presentare al Dirigente scolastico un elenco nominativo di adesione degli alunni e una scheda di monitoraggio e valutazione dell’attività. I PROGETTI e ATTIVITA’ PER L’ANNO SCOLASTICO 2015/2016 1. Alternanza scuola lavoro- stages e IFS- visite aziendali 46 2. Progetto Orientamento e Continuità, 3. Orientamento in uscita –Almadiploma, Almaorientati: la mia scelta) 4. Progetto flessibilità organizzativa e didattica 5. Progetto recupero e sportello 6. Progetto INVALSI 7. Progetto orientamento formativo, revisione sistema di verifica e valutazione degli apprendimenti, monitoraggio, prove per classi parallele, misurazione del valore formativo aggiunto) 8. Progetto Turismo -Progetto territorio (conoscenza territorio, collaborazioni con il Comune su eventi , stages) 9. ECDL 10. Piano annuale Inclusività – Progetto Assistenza Specialistica 11. Laboratorio musicale-teatrale e di animazione 12. Progetto Centro Sportivo (maratona telethon, stages sci, stage velico, attività sportive ) 13. Progetto viaggi istruzione , stages, visite.. 14. Educazione alla cittadinanza attiva (incontri legalità, solidarietà, convegni, conferenze, eventi..) -Progetto cineforum – collaborazione CESV e Protezione civile 15. Alternanza scuola lavoro- stages e IFS- visite aziendali 16. Progetto Orientamento e Continuità, 17. Orientamento in uscita –Almadiploma, Almaorientati: la mia scelta) 18. Progetto flessibilità organizzativa e didattica 19. Progetto recupero e sportello 20. Progetto INVALSI 21. Progetto orientamento formativo, revisione sistema di verifica e valutazione degli apprendimenti, monitoraggio, prove per classi parallele, misurazione del valore formativo aggiunto) 22. Progetto Turismo -Progetto territorio (conoscenza territorio, collaborazioni con il Comune su eventi , stages) 23. ECDL 24. Piano annuale Inclusività – Progetto Assistenza Specialistica 25. Laboratorio musicale-teatrale e di animazione 26. Progetto Centro Sportivo (maratona telethon, stages sci, stage velico, attività sportive ) 27. Progetto viaggi istruzione , stages, visite.. 47 28. Educazione alla cittadinanza attiva (incontri legalità, solidarietà, convegni, conferenze, eventi..) -Progetto cineforum – collaborazione CESV e Protezione civile 29. Progetti L.107/2015: Partecipazione studentesca, Progetto scuole accoglienti,Progetto orientamento in rete; 30. PON : progetto aule aumentate + Progetto Fondazione Roma 3.3.1 DIDATTICA CLIL Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è un approccio didattico che punta alla costruzione di competenze linguistiche e abilità comunicative in lingua straniera insieme allo sviluppo e all’acquisizione di conoscenze disciplinari. Sono diventate operative le norme inserite nei Regolamenti di riordino (DPR 88 e 89/2010) che prevedono l'obbligo, nel quinto anno, di insegnare una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL. Considerato che la Nota MIUR del 25/07/2014 prevede un’introduzione graduale dell'insegnamento della DNL in lingua straniera e che “un obiettivo verso cui tendere è quello di insegnare con modalità CLIL orientativamente il 50% del monte ore della DNL veicolata in lingua straniera;che forme modulari, programmazioni pluriennali, laboratori, momenti intensivi, organizzazioni flessibili sono elementi che possono orientare le scelte didattiche.; che possono essere previsti i team CLIL (docente di DNL, docente di lingua straniera, eventuale conversatore di lingua straniera o assistente linguistico), finalizzati allo scambio e al rafforzamento delle reciproche competenze”; vista la deliberazione del Collegio Docenti che ha individuato come DNL le discipline giuridiche economiche per le classi AFM e RIM e Informatica per le classi SIA, in quanto materie di indirizzo e valutabili attraverso la terza prova nell’esame di Stato; i docenti della Disciplina Non Linguistica coinvolti nella programmazione della didattica con metodologia CLIL, avranno cura di evidenziare contenuti, tempi, obiettivi di competenza, modalità di verifica e valutazione con i docenti del Team CLIL, così come deliberato dal Collegio docenti. Lo svolgimento del modulo( a cui si rimanda nelle singole programmazioni dei Consigli di classe) avverrà attraverso una serie di metodologie e strumenti scelti in funzione dei contenuti e degli obiettivi, quali “step by step” parole-chiave, lezione attive, ricerche individuali, sussidi audio-video, internet,materiali e documenti originali. Circa la modalità di verifica, le prove, predisposte di comune accordo dal team in funzione degli obiettivi disciplinari e linguistici, consisteranno in quesiti a risposta aperta, risposta multipla, completamento. Si procederà ad una verifica intermedia e finale. Le ore previste per lo svolgimento del modulo corrispondono al 20% circa del monte-ore curriculare della disciplina DIRITTO/Informatica nelle rispettive classi quinte. Il TEAM ha ritenuto di sviluppare, in questa fase iniziale, un solo modulo di tale disciplina, secondo il principio di gradualità. L’Attività verrà svolta prevalentemente dal docente di diritto/Informatica che si avvarrà della collaborazione del docente di lingua per la ricerca dei materiali, per la predisposizione di test di verifica e loro correzione, per la parte dei contenuti già presenti nel programma curriculare di inglese del quinto anno. 3.3.2 L’ALTERNANZA SCUOLA –LAVORO L’ALTERNANZA scuola-lavoro è parte integrante del percorso formativo e del profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Le attività previste possono essere diverse quali: • Visite guidate in aziende del settore • Incontri con esperti 48 • • • • • Studio di casi, ricerche e project work Partecipazione a conferenze, fiere, concorsi, gare professionali Impresa formativa simulata Percorsi didattici formativi e motivazionali Esperienza in azienda (stage) In particolare, in quest’anno scolastico i percorsi di alternanza si sono differenziati per le classi quarte e quinte e per le terze. Infatti,ai sensi dell’art.1 co.33 della L.107 del 13 luglio 2015, si fa assumere al percorso di A.S.L. un carattere ordinamentale, rivolto a tutti gli studenti e da svilupparsi nel corso del triennio. Dunque, per le classi quarte e quinte si ripropone il progetto di alternanza “Un Ponte tra Scuola e Lavoro” per un totale di 60 ore da attuarsi in orario curriculare (4 giorni) ed extracurriculare, presso studi professionali, anche proposti da singoli allievi. Per le classi terze, invece, per l’a.s. 2015/2016 si propone l’attuazione del percorso di Alternanza scuola lavoro con il sistema dell’Impresa Formativa Simulata. Tale sistema costituirà la parte prevalente del percorso complessivo di alternanza scuola lavoro dello studente nel triennio, ma verrà affiancato ovvero integrato da altre tipologie di esperienza di lavoro negli anni successivi al terzo. La scelta dell’IFS è stata adottata come ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa, nel rispetto del tessuto imprenditoriale locale, caratterizzato da un ridotto numero di imprese, per lo più di piccole o piccolissime dimensioni, storicamente operanti nel settore terziario (turisticocommerciale) le quali, vivendo l’attuale crisi economica, hanno difficoltà a ospitare studenti in numero elevato e per lunghi periodi. Il progetto ( vedi allegato n.4) prevede una fase iniziale in cui si dovrà inquadrare le attività del mercato locale e successivamente elaborare la business idea e formalizzare il “ business plan”. 3.4.1 VISITE E VIAGGI D’ISTRUZIONE Rappresentano a tutti gli effetti momenti di lavoro scolastico integrativo, per cui ne è attuata una attenta programmazione ed gestione da parte dei consigli di classe, come previsto dallo specifico Regolamento , già pubblicato su sito web e qui riportato.. ART.1 - FINALITA’ 1.1 I viaggi di istruzione, le visite guidate, gli stage linguistici e sportivi sono parte integrante e qualificante dell’offerta formativa, momento di conoscenza, comunicazione, socializzazione e pertanto richiedono una preventiva fase progettuale all’inizio dell’anno scolastico, un attento monitoraggio e una valutazione finale. ART. 2 - PROGRAMMAZIONE 2.1 Il luogo della programmazione e della progettazione dei viaggi di istruzione, degli stage e delle visite guidate è il Consiglio di Classe, in tutte le sue componenti, che ne verifica la coerenza con quanto previsto dal POF e dalla programmazione collegiale. 2.2 Contestualmente viene indicata la disponibilità dei docenti del Consiglio (due per ogni classe, di cui uno supplente) ad accompagnare gli alunni. Per i viaggi all’estero è obbligatoria la partecipazione di almeno un insegnante che parli la lingua del paese da visitare o la lingua inglese. 2.3 Tutti i viaggi di istruzione, le visite guidate, gli stage si devono svolgere entro il mese di aprile, salvo motivate eccezioni. ART. 3 - PARTECIPAZIONE E DURATA 3.1 La partecipazione e la durata delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione segue il seguente schema: 49 classi del biennio - visite guidate di un giorno (massimo 5 visite nell’anno scolastico); stage linguistico o stage sportivo. classi del triennio - visite guidate di un giorno (massimo tre visite) nell’anno scolastico e viaggio di più giorni (massimo quattro pernottamenti) in Italia o all’estero (solo per le classi V, con eventuale estensione a più pernottamenti se indispensabile per motivi logistici). 3.2 Partecipazione e durata stage linguistici: alunni dell’intero quinquennio appartenenti anche a classi diverse – soggiorno di una settimana. Lo stage linguistico è organizzato per un numero minimo di 15 alunni. 3.3 Partecipazione e durata stage sportivi: alunni dell’intero quinquennio appartenenti anche a classi diverse – soggiorno di più giorni, in base a quanto previsto dal progetto didattico specifico. 3.4 Per quanto riguarda gli stage, linguistici e sportivi, si potrà prevedere l’aggregazione con altri Istituti del territorio, limitatamente al trasporto per la destinazione da raggiungere, facendo salva l’autonomia del contratto, solo al fine di contenere i costi del viaggio. E’ pertanto anche possibile il trasporto via ferrovia. 3.5 La partecipazione degli alunni alle iniziative formative di più giorni (stage/viaggi) sarà limitata ad una sola opzione, al fine di evitare un numero eccessivo di assenze dall’attività curriculare. ART. 4 - CONDIZIONI PER LO SVOLGIMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI 4.1 Il limite numerico di partecipazione ai viaggi di più giorni è di almeno il 70% della classe. Se nella classe sono presenti alunni che hanno scelto di partecipare ad altre attività (stage) il quorum per il viaggio d’istruzione del 70% va calcolato sul numero residuale degli alunni (la stessa procedura va effettuata per gli alunni esclusi per motivi disciplinari o di salute). Per la partecipazione alle attività di un giorno è richiesta la quasi totalità del gruppo classe. ART. 5 - ORGANIZZAZIONE 5.1 Le proposte di visite e viaggi d’istruzione verranno predisposte dalla commissione “viaggi d’istruzione” composta da docenti dell’istituto, anche sulla base delle richieste dei docenti e delle esperienze significative compiute negli anni passati. Per quest’anno referente di tale commissione è la prof.ssa Ionta Gabriella. 5.2 Le proposte di stage saranno presentate dai referenti dei progetti linguistici e sportivi. Sarà cura dei referenti delle attività in oggetto rivolgersi esclusivamente ai Tour Operator specializzati nel settore e, possibilmente, accreditati dal MIUR per le attività formative. 5.3 La referente della Commissione presenterà il programma completo delle proposte ai coordinatori di classe nei giorni precedenti il primo Consiglio di classe dell’anno scolastico. 5.4 Le proposte, illustrate poi agli alunni, dovranno contenere gli itinerari di massima e il costo orientativo. 5.5 Sulla base delle adesioni acquisite il coordinatore di classe comunicherà, entro i primi giorni di novembre, alla Referente il numero dei partecipanti alla proposta scelta. 5.6 La Referente affiancherà il coordinatore nelle procedure organizzative. 5.7 Le gare d’appalto tra le agenzie specializzate verranno indette solo dopo aver raccolto dagli alunni partecipanti le autorizzazioni firmate dai genitori ed un acconto pari almeno al 30% della quota del viaggio. 5.8 Gli alunni o le classi, che nel corso dell’anno scolastico abbiano comportamenti non corretti, a giudizio del Consiglio di classe, possono essere esclusi dalle visite e/o dai viaggi. 5.9 Gli alunni che non partecipano all’attività sono tenuti alla regolare frequenza. 5.10 La reiterazione ingiustificata delle assenze e/o di ingiustificati ritardi può comportare, a giudizio del Consiglio di Classe, l’esclusione dell’alunno dalle attività. 5.11 Le delibere del Consiglio di Classe vengono approvate nell’aspetto didattico dal Collegio dei Docenti e autorizzate dal Consiglio d’Istituto nel POF. Successivamente il Dirigente, ai sensi dell’art. 32 del Decreto 1/2/2001 n. 44, e del D.lgs. 163/06 provvede ad indire le gare d’appalto tra le agenzie specializzate in turismo scolastico, privilegiando quelle presenti sul territorio, tenendo conto altresì delle relazioni dei viaggi effettuati negli anni precedenti. 50 Per ogni meta saranno richiesti almeno tre preventivi. 5.12 Tutte le attività non previste nelle delibere del Collegio Docenti e dei Consigli di Classe ad inizio d’anno dovranno comunque essere presentate nei previsti Consigli di classe per l’approvazione. ART. 6 - COMPITI DEI DOCENTI PROPONENTI O ACCOMPAGNATORI 6.1 Ogni docente coordinatore o accompagnatore, con la collaborazione della commissione, curerà la preparazione didattica della visita, del viaggio, dello stage. E’ necessario che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto dell’attività, al fine di promuovere una vera e propria esperienza di apprendimento. L’indispensabile “preparazione preliminare”, finalizzata a trasmettere le necessarie informazioni, può richiedere la predisposizione di materiale didattico adeguato e va integrata con la opportuna programmazione di momenti di rielaborazione e verifica delle esperienze vissute. 6.2 Al rientro dalla visita, dal viaggio, dallo stage i docenti accompagnatori relazioneranno sullo svolgimento degli stessi, sull’acquisizione degli obiettivi prefissati, sull’interesse e comportamento degli studenti e sull’aspetto organizzativo. 6.3 Ogni docente coordinatore o accompagnatore coopererà alla gestione delle varie fasi di pratica organizzazione della visita o del viaggio (richiesta di autorizzazione al Dirigente da parte del referente viaggio, distribuzione autorizzazioni per la partecipazione e bollettini per il versamento della quota, raccolta delle ricevute attestanti il versamento quote degli alunni esclusivamente sul c/c p dell’Istituto o di Ente/ Associazione proponente l’attività, firma per accettazione della disposizione di servizio, ritiro elenchi partecipanti). ART. 7 - AZIONE EDUCATIVA E REGOLE DI COMPORTAMENTO 7.1 Nell’organizzazione e nell’effettuazione delle visite e dei viaggi, particolare cura deve essere posta per garantire, in ogni fase, l’efficacia dell’azione educativa, la sicurezza degli alunni e, in generale, la buona riuscita dell’iniziativa. 7.2 Gli alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal programma, sotto la direzione e la sorveglianza dei docenti, senza assumere iniziative autonome, non espressamente previste o autorizzate. Devono, inoltre, mantenere un comportamento sempre corretto nei confronti dei loro compagni, degli insegnanti, del personale addetto ai servizi turistici ed anche rispettoso delle attrezzature alberghiere, dei mezzi di trasporto messi a loro disposizione, dell’ambiente, del patrimonio storico-artistico. 7.3 Gli alunni partecipanti, ove avessero comportamenti scorretti durante le visite e i viaggi, oltre alle eventuali responsabilità civili e penali individuali di competenza di altri organi, saranno sanzionati disciplinarmente al loro ritorno a scuola, su relazione del docente coordinatore del viaggio o della visita. 7.4 I docenti accompagnatori assumono la responsabilità per la vigilanza e la sicurezza degli alunni. Allo scopo non permetteranno iniziative autonome e non previste dal programma, verificheranno la sicurezza e la rispondenza dei requisiti di qualità del servizio contrattualmente previsti dalle strutture ospitanti. In caso di rilevanti criticità avvertiranno tempestivamente la scuola per le misure di competenza. 7.5 L’Istituzione scolastica non prevede rimborsi spese ai docenti accompagnatori per quanto non espressamente previsto dal programma di viaggio. ART. 8 - MODALITA’ DELLE RICHIESTE E RACCOLTA DEI VERSAMENTI 8.1 La richiesta di visita o di partecipazione ad attività culturale e professionale deve essere formulata al Dirigente almeno 15 giorni prima dell’uscita, per dar modo di espletare tutti gli adempimenti organizzativi, utilizzando l’apposito modello di richiesta. 8.2 Qualora, eccezionalmente, si offrisse l’opportunità di una visita guidata in occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali o professionali con scadenza non prevedibile, s’impone comunque di presentare tutta la documentazione necessaria non oltre il 7° giorno precedente la prevista attività. Gli alunni dovranno versare l’eventuale quota entro e non oltre il 5° giorno prima dell’uscita. 51 8.3 Per i viaggi di più giorni gli allievi sono tenuti a consegnare le autorizzazioni firmate dai genitori e a versare un acconto pari al 30% della spesa pro capite entro e non oltre il mese di dicembre secondo le istruzioni che verranno indicate dalla scuola. La restante parte sarà versata 15 gg. prima della partenza. 8.4 Nel caso in cui gli allievi ritirino, successivamente al versamento della quota iniziale e/o finale, l’adesione al viaggio, salvo giustificati e documentati gravi motivi previsti dalla polizza assicurativa per i rimborsi, l’acconto o l’intera quota saranno trattenute per la penale richiesta dall’agenzia di viaggio, nella misura prevista dal contratto di viaggio. 3.6 LE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE DEL PERSONALE L’aggiornamento e la formazione in servizio costituiscono un diritto/ dovere per il personale della scuola in quanto funzionali alla promozione dell’efficacia del sistema scolastico ed al miglioramento della qualità dell’offerta formativa. • Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale. • Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell’offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al D.P.R 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria. • Per l’attuazione del Piano nazionale di formazione e per la realizzazione delle attività formative di cui ai commi da 121 a 124 è autorizzata la spesa di euro 40 milioni annui a decorrere dall’anno 2016. Le iniziative di aggiornamento e formazione previste avranno ad oggetto: • Didattica Inclusiva • Didattica modulare e dell’orientamento • Innovazione didattica • Animatore digitale • Coding • Corsi di lingua inglese Oltre alle iniziative progettate e finanziate dall’Istituto, i singoli docenti partecipano a titolo personale ad ulteriori corsi di formazione. 4. VALUTAZIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 4.1 MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL POF La Direttiva MIUR n.11 del 18 settembre 2014 ha definito le priorità strategiche del Sistema di Valutazione Nazionale per il prossimo triennio, per cui tutte le istituzioni scolastiche hanno elaborato , attraverso un modello online, il Rapporto di autovalutazione. La compilazione del RAV ha coinvolto tutti i protagonisti della scuola guidati dal Nucleo di Autovalutazione,che ha raccolto ed elaborato dati in relazione al contesto, agli esiti e ai processi, con l’individuazione di priorità 52 strategiche e dei relativi obiettivi di miglioramento. Da qui la necessità di un monitoraggio di tutti i progetti, che preveda per tutti gli obiettivi di processo individuati una precisa pianificazione delle azioni da mettere in atto per raggiungerli, definendo le risorse umane e finanziare che verranno impegnate per ogni obiettivo, con i dettagli delle azioni previste e dei tempi di attuazione, con indicazione dei risultati attesi e gli indicatori attraverso i quali sia possibile alla scuola valutare lo stato di avanzamento e/o il raggiungimento dei risultati previsti. L’ITE “Filangieri” è stato , comunque, sempre tradizionalmente attento all’obiettivo della “qualità”, attuando il monitoraggio di tutte le attività proposte nell’offerta formativa del nostro Istituto . Esso si inserisce nello sforzo di perseguire, con la massima efficacia ed efficienza possibile, le finalità individuate, sviluppando coerentemente i programmi di azione e traducendoli in risultati identificabili e valutabili. Questo comporta la definizione, il controllo e il miglioramento di tutti i processi scolastici, dell’organizzazione, della gestione, della comunicazione con particolare riferimento ai processi di insegnamento-apprendimento. Ciò presuppone la partecipazione di tutti i soggetti implicati nel processo di costruzione del progetto educativo della scuola e la revisione sistematica dello stesso, attraverso vari strumenti di rilevazione. La realizzazione di tale progetto implica l’utilizzo di risorse materiali ed umane che danno luogo ad una struttura organizzativa che deve essere capace di raggiungere i risultati previsi. Gli obiettivi che si intendono perseguire con tale attività riguardano: il controllo della conformità alle norme legislative applicabili l’interpretazione e la soddisfazione delle esigenze dell’utenza e delle parti interessate la soddisfazione e la motivazione del personale il controllo dei processi e dei risultati e la ricerca del miglioramento continuo Le fasi di monitoraggio sull’andamento complessivo del P.O.F. possono essere così sintetizzate: 1. monitoraggio continuo: di ciascun docente rispetto al proprio lavoro, attraverso le risultanze delle verifiche compiute in classe, il confronto con i colleghi, il dialogo con gli studenti e le famiglie; 2. monitoraggio in itinere: da parte del Dirigente scolastico ( verifica dei registri, controllo del registro elettronico, colloqui con docenti, studenti e genitori, partecipazione all’attività collegiale); monitoraggio POF in fase intermedia (febbraio) da parte dei coordinatori dei Dipartimenti disciplinari, nelle riunioni i prefissate; da parte dei consigli di classe, nelle periodiche riunioni; 3. monitoraggio in fase finale: da parte del Collegio, sulla base delle relazioni finali dei singoli consigli di classe che elaboreranno per l’opportuna valutazione i questionari per la verifica del raggiungimento o meno degli obiettivi prefissati nel POF; da parte delle FF.SS. sulla realizzazione del Piano. 53 Dati valutativi desumibili da partecipazione della scuola ad ALMADIPLOMA e ALMAORIENTATI e alle attività di orientamento interpretazione dei dati restituiti dall’INVALSI . Il nucleo di autovalutazione d’Istituto avrà cura di predisporre i questionari per l’analisi del funzionamento educativo della scuola per la rilevazione, elaborazione e sintesi dei risultati sia in itinere che alla fine dell’anno scolastico. A tal fine saranno approntate delle schede relative a: 1) monitoraggio progetti 2) monitoraggio esiti corsi di recupero 3) Scheda rilevazione qualità dei servizi per alunni e genitori 4) monitoraggio sviluppo dei percorsi formativi per docenti, Consiglio di classe, Dipartimento 5) Monitoraggio delle attività del P.A.I ( a cura del G.L.I) 54