PIALLA A FILO
INDICE
1.
SCOPO
2.
DEFINIZIONI
(
3.
CAMPO DI APPLICAZIONE
4.
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
4.1.
Piano d'entrata e pi,ano d'uscita
4.2.
Spigoli dei piani
4.3.
Dispositivo di guida del pezzo da lavorare
4.4.
Utensile e albero portautensile
4.5.
Protezione dal contatto con l'utensile
4.6.
Organi di comando
4.7.
Equipaggiamento elèttrico
4.8.
Aspirazione
4.9.
Rumore
5.
TARGA.DI IDENTIFICAZIONE
6.
ISTRUZIONI D'USO
7.
FORNITURA
1. SCOPO
1.1.
La presente specifica tecnica vuole dettare i criteri di sicurezza particolari per le pialle a
filo volti a regolamentarne la costruzione nel rispetto della normativa generale per le
macchine.
1.2.
La presente specifica tecnica non contiene le modalità d'uso delle pialle a filo, ma si limita
a dettare le istruzioni nonché tutti i dati relativi alle macchine che il costruttore deve
necessariamente fornire in relazione ai pericoli particolari che tali macchine presentano.
2. DEFINIZIONI
fig. 1
Pialla a filo - macchina per piallare con albero portacoltelli girevole attorno ad un asse orizzontale ed
inserito tra il piano dì carico ed il piano di scarico.
Larghezza utile della macchina - larghezza massima utilizzabile dei piani di lavoro.
Lunghezza utile della macchina - distanza massima orizzontale tra i bordi di ingresso e di uscita del
piano complessivo di lavoro.
Dal disegno schematizzato della pialla a filo di fig. 1 si individuano gli elementi di cui alla seguente
nomenclatura:
1.1 Basamento
3.1
Piano di entrata
3.2
Piano di uscita
3.3
Spigoli delle tavole
3.4
Guida inclinabile
4.1
Coltelli
4.2
Lardoni conici bloccaggio coltelli
4.3
Albero porta coltelli
5.1
Supporto dei cuscinetti
6.1
Interruttore
6.2
Comando della registrazione verticale del piano d'entrata
6.3
Comando della regolazione verticale del piano d'uscita
6.4
Comando dell'inclinazione della guida
6.5
Comando del bloccaggio dell'inclinazione della guida
6.6
Comando del bloccaggio dello spostamento della guida
6.7
Regolazione micrometrica della guida
7.1
Protezione albero partacoltelli
7.2
Protezione posteriore dell'albero portacoltelli
8.1
Presa per impianto aspirazione trucioli
8.2
Sportelli d'ispezione degli organi meccanici.
3. CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente specifica tecnica si applica alle pialle a filo per la lavorazione su un lato del leqno,
del sughero e di altri materiali similari, mossi da motore proprio, usate in postazione fissa ed
in normali ambienti di lavoro.
4. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE
4. 1. Piano d'entrata e piano d'uscita
4.1.1. I piani devono essere concepiti e costruiti in maniera da non ci-stacciare lo
scostamento dei pezzi da lavorare ed in modo da assicurarne la stabilità nel corso della
lavorazione. Affinché il pezzo in lavorazione possa appoggiare ed essere qui dato con
sicurezza le dimensioni dei piani d'entrata e d'uscita devono essere calcolate come segue:
Larghezza utile della macchina
Lunghezza utile della macchina
Lunghezza del pino di entrata
(Lu)
(L)
(Le)
Lu<= 600 mm
L>= 4 Lu
L/2<=Le<=3L/4
Lu> 600 mm
Per le macchine con larghezza utile superiore a mm. 600 vale quanto sopra eccetto che per
macchine concepite per particolari lavorazioni.
4.1.2. Ogni piano deve essere regalabile in altezza ed avere un sistema di bloccaggio per
assicurarne l'immobilizzazione a posizione raggiunta. In ogni caso la regolabilità dei piani
deve sempre soddisfare a quanto disposto al punto 4.2.2.
Solamente le pialle a filo con larghezza utile inferiore a mm 150 possono avere il piano
d'uscita fisso ma coincidente con il piano di tangenza del cilindro di taglio.
4.2. Spigoli dei piani
4.2.1. I piani devono avere per tutta la loro larghezza, nella parte che guarda l'albero corta
utensile e parallelamente ad esso, dei bordi (spigoli dei piani) realizzati in acciaio oppure in
altro materiale che non possa subire deformazioni e deterioramenti (particolarmente dovuti a
scheggiatura) nel corso della lavorazione.
4.2.2. La distanza fra la circonferenza dell'albero porta utensile e gli spigoli della tavola non
deve superare 6 mm.
4.2.3. Gli spigoli dei piani devono essere continui, ma sono ammesse scanalature e/o fori per
diminuire il rumore. In questo caso la ampiezza delle scanalature ed il diametro dei fori non
devono superare rispettivamente 6 e 8 mm. (fig. 2 )
Per ragioni di sicurezza solamente il costruttore può eseguire tali fori o fenditure negli spigoli
dei piani.
In ogni caso queste discontinuità non devono diminuire la resistenza dei piani stessi oltre i
limiti dettati dall'art. 4.2.1. della presente norma.
fig. 2
4.3. Dispositivo di guida del pezzo da lavorare
4.3.1. Le macchine devono essere provviste di un dispositivo atto a guidare in modo sicuro il
pezzo durante la lavorazione. Detto dispositivo deve far parte integrante della macchina e
poter essere bloccato in modo rigido durante la lavorazione stessa.
4.3.2. Il dispositivo guida pezzi deve soddisfare ai seguenti requisiti :
a - deve essere di costruzione robusta
b - deve essere regolabile trasversalmente, a meno che la larghezza utile della macchina
non sia inferiore a 150 mm.
c - l'operazione di sostituzione delle lame non deve necessitare il suo smontaggio
d - non deve sporgere pericolosamente dal corpo macchina
e - le sue dimensioni devono essere sufficienti a guidare con sicurezza il pezzo da lavorare e
proporzionate quindi alla larghezza utile della macchina. È consigliata un altezza pari ad
almeno 140 mm., riducibile solamente per larghezze utili della macchina inferiori a 315 mm.
f - i suoi sistemi di regolazione (la leva e le maniglie) devono essere collocati in modo tale da
non ostacolare l'utente della guida del pezzo da lavorare.
4.3.3. Le macchine dotate di un trascinatore, od in cui è espressamente previsto
l'equipaggiamento di un trascinatore amovibile dei pezzi da piallare, devono essere munite di
un sistema realizzato in modo che l'arresto della macchina provochi automaticamente
l'arresto del trascinatore. Il trascinatore deve essere provvisto di un organo che permetta di
interrompere in ogni istante il trascinamento del pezzo da piallare.
4.4 Utensile e albero porta utensile
4.4.1. L'albero porta utensile deve essere di forma cilindrica.
La sua sezione trasversale deve essere circolare per tutta la ampiezza di taglio.
4.4.2. L'albero porta utensile deve essere realizzato in acciaio avente una resistenza minima
alla trazione di 580 N/mm oppure in un materiale avente analoghe caratteristiche
meccaniche.
4.4.3. Nelle macchine con larghezza utile uguale o superiore a 400 mm. Il diametro
dell'albero porta utensile non deve essere inferiore a 100 mm.
4.4.4. Il fissaggio dei coltelli deve essere realizzato in modo che la loro espulsione sia resa
impossibile attraverso dei cunei di bloccaggio monoblocco la cui forma geometrica si
opponga all'ai lentamente, od attraverso dispositivi che offrano delle condizioni equivalenti di
sicurezza.
4.4.5. Per qualsiasi tipo di fissaggio dei coltelli, per ridurre la parte non cilindrica dell'albero
porta utensile al minino indispensabile, l'eventuale fessura necessaria per l'azionamento
dell'attrezzo di bloccaggio delle viti non deve 'essere superiore a 7 mm., l'altezza della testa
delle viti di bloccaggio non deve essere inferiore a 5 mm., l'interasse massimo fra le viti non
più di 100 mm., il numero minimo delle viti non inferiore a due. ( fig. 3 ).
4.4.6. L'albero porta utensile in corrispondenza di ogni lama, ed a stretto contatto con essa,
deve essere provvisto di una scanalatura di forma curva atta all'eliminazione dei trucioli (gola
di scarica dei trucioli).
4.4.7. La gola di scarico dei trucioli deve soddisfare ai seguenti requisiti:
a - deve avere una profondità massima di 4 mm. misurata radialmente rispetto alla
circonferenza dell'albero porta utensile
b - deve avere una larghezza massima di 12 mm misurata dal labbro di appoggio sulla lama
4.4.8. Ove il fissaggio delle lame avvengo per mezzo di cunei di bloccaggio monoblocco le
gole di scarico dei trucioli possono essere alloggiate nella parte superiore dei cunei stessi e le
dimensioni previste per le gole devono riferirsi esclusivamente alla scanalatura realizzata per
l'eliminazione dei trucioli misurata dal labbro di appoggio sulla lama al punto ove la
scanalatura stessa raggiunge nuovamente la circonferenza di sezione dell'albero porta
utensile.
L'albero porta utensile, con o senza i suoi accessori, deve essere equilibrato dinamicamente
in modo tale da non poter generare vibrazioni pericolose.
Ove il fissaggio dei coltelli avvenga tramite elementi il cui scambio può alterare l'equilibratura
dell'albero, detti elementi, nonché le sedi corrispondenti, devono riportare un segno
riconoscimento.
di
fig.3
ca: circonferenza albero porta utensile
ct: circonferenza di taglio
V
4. 5 Protezione da contatto con l’utensile
4.5.1. Le pialle a filo devono essere provviste di dispositivi di protezione che impediscano di
venire in contatto con gli utensili in movimento, compatibilmente con i diversi processi di
lavorazione.
Una protezione deve impedire il contatto accidentale con l'utensile nelle parti in cui esso non è
interessato alla lavorazione, sia anteriormente che posteriormente al dispositivo di guida del
pezzo.
4.5.2. La protezione realizzata per l'utensile davanti al dispositivo di guida del pezzo deve
essere concepita costruita e disposta in modo tale da soddisfare le seguenti condizioni:
a - deve poter essere utilizzata qualunque sia la natura delle lavorazioni che possono essere
effettuate sulla macchina
b - la sua forma e le sue dimensioni devono essere tali da non ostacolare sensibilmente
l'operatore durante la lavorazione
e - deve essere di costruzione robusta e concepita in modo da non venire in contatto con
l'utensile
d - deve essere realizzata con un materiale sufficientemente resistente ed atto ad evitare il
rischio di scheggiatura nel caso di un contatto accidentale con l'utensile
e - deve potersi spostare per permettere l'agevole sostituzione o regolazione delle lame
senza che ne sia necessario lo smontaggio
f - se registrabile deve poter essere registrata senza l’impiego di un utensile.
Esempi dei più usati dispositivi di sicurezza che proteggono l’utensile davanti al dispositivo di
guida del pezzo sono:
-
una copertura mobile solo su un piano parallelo al piano di lavoro (protezione oscillante)
(fig. 4 )
-
una copertura regolabile lateralmente e verticalmente, adatta a poter essere posizionata
anche sopra il pezzo in lavorazione (fig. 5 )
-
una copertura a segmenti uniti da cerniere (fig. 6 )
-
in questo tipo di protezione la lunghezza di ogni segmento deve essere almeno pari a 1,2
volte il diametro del cilindro di taglio dell'utensile, l'ampiezza massima di ogni segmento
50 mm., lo spessore massimo non superiore a 15 mm.
4.5.3. La protezione realizzata per l'utensile dietro al dispositivo di guida del pezzo deve
seguire detto dispositivo in ogni suo spostamento.
Tale protezione deve essere concepita e disposta in modo tale da non poter entrare in
contatto con l'utensile e da proteggere completamente da contatti accidentali per tutte le
possibili posizioni raggiungibili dal dispositivo di guida del pezzo. Il dispositivo di guida del
pezzo può essere realizzato in modo da proteggere esso stesso l'utensile come prescritto nel
presente articolo.
fio 4
fig.
5
fig.
6
4.6. Organo di comando
4.6.1. Gli organi di comando devono essere disposti in modo da poter essere raggiunti
facilmente dall'operatore situato nella sua normale posizione di lavoro. Il loro azionamento non
deve comportare per l'operatore disagio o fatica eccessiva, nonché l'avvicinamento a zone
pericolose della macchina.
4.6.2. Gli organi di comando devono risultare chiaramente visibili ed identificabili. La funzione
degli organi di comando deve essere evidenziata mediante una simbologia facilmente
intelligibile ed opportune scritte. La disposizione delle scritte e dei simboli deve risultare
inequivocabilmente associata a ciascun comando e visibile dal posto di manovra.
4.6.3 Gli organi di comando devono essere realizzati e disposti in modo da impedire il loro
azionamento accidentale. Devono essere adottate le adeguate misure e cautele affinché la
macchina non possa essere messa in moto da altri all'insaputa dell'operatore o dell'addetto alla
riparazione e manutenzione quando questi, per dette operazioni, può entrare in contatto con
organi in movimento che possono arrecargli danno.
4.6.4. L'utensile si deve fermare rapidamente dopo l'azionamento del comando di arresto.
4.7. Equipaggiamento elettrico
L'equipaggiamento elettrico deve essere progettato, realizzato ed assemblato in modo da
non causare situazioni di pericolo per destinazione ed uso conformi a quanto previsto dal
costruttore e riportato sul libretto di istruzioni. In particolare adeguate misure di carattere
tecnico devono essere prese per prevenire pericoli derivanti da:
- contatti diretti e indiretti
- corti circuiti, archi elettrici
- difetti di isolamento
- sovraccarichi prevedibili
sollecitazioni meccaniche e chimiche derivanti da cause
Particolare attenzione nella progettazione dell'impianto elettrico merita la salutazione del
pericola di incendio e di scoppio che può presentare l'ambiente ove dovrà essere inserita la
macchina.
Apposite misure di sicurezza devono essere prese per le macchine il cui uso è previsto in questi
ambienti.
4.8. Aspirazione
Lo scarico dei residui della lavorazione non deve causare danno ai lavoratori.
Le macchine devono essere dotate di un sistema di .aspirazione e di raccolta delle polveri o, in
ogni caso, di una bocca di scarico collegabile con un impianto di aspirazione. Non deve essere
possibile raggiungere, con qualsiasi parte del corpo, punti pericolosi attraverso detta apertura.
4.9. Rumore
II livello equivalente di pressione acustica a cui viene esposta l'operatore nell'ambiente di lavoro
ove è inserita la macchina, non deve essere superiore al valore limite di 90 dB. A tal fine il
costruttore, in fase di progetto e di costruzione, deve tener conto di ogni criterio
ragionevolmente adottabile alla luce delle conoscenze tecniche del momento, per ridurre al
minimo la rumorosità della macchina. Il costruttore deve altresì indicare tutti gli accorgimenti da
adottare, sia in fase di installazione che di lavoro della macchina, per ridurre al minimo il rumore
emesso. Sulle istruzioni d'uso, fra i dati tecnici necessari per una corretta installazione della
macchina nell'ambiente di lavoro, deve essere indicato il livello di potenza acustica emessa sia
in fase di lavoro che a 'vuoto (vedi allegato A). In ogni caso il livello di pressione acustica
misurato alla altezza dell'orecchio dell'operatore (vedi allegato A) non deve superare 90 dB.
Qualora i livelli di rumorosità a cui si fa riferimento fossero stati rilevati utilizzando utensili
particolari, occorre indicarlo chiaramente nelle istruzioni d'uso.
5. TARGA DI IDENTIFICAZIONE
Deve essere applicata alla macchina in modo stabile ed in posizione facilmente individuabile
una targa di identificazione non deteriorabile. In essa devono essere riportati, con caratteri
facilmente leggibili, i seguenti dati:
- ditta costruttrice od importatrice
- tipo e modello della macchina
- numero di fabbricazione
- anno di costruzione
- dati dell'equipaggiamento elettrico
- peso totale
6. ISTRUZIONI D'USO
Ogni macchina deve essere accompagnata da un libretto di istruzioni.
In esso devono essere riportati tutti i dati necessari per il montaggio, lo smontaggio, il trasporto,
l'installazione nello ambiente previsto, l'impiego e la messa a punto, la manutenzione e la
riparazione.
Devono essere indicate tutte le precauzioni da prendere per un uso sicuro ed una
manutenzione sicura della macchina, indicando le specifiche cause di pericolo connesse con le
lavorazioni e con le operazioni di intervento necessarie.
Devono essere indicati i sistemi da adottare e le attrezzature da utilizzare per lavori particolari
(ad es. per la piallatura di pezzi di piccole dimensioni) come portapezzi, spingitoi e simili.
Deve essere fatta una elencazione dei prevedibili difetti di esercizio con i provvedimenti suggeriti,
nonché una elencazione delle prove da effettuare per accertare l'idoneità all'usa della macchina.
Deve essere riportato un elenco dei componenti soggetti a sostituzione ed elementi utili alla loro
reperibilità. Devono essere riportato le caratteristiche costruttive della macchina accompagnate
da disegni schematici d'insieme e dei vari particolari connessi al funzionamento ed alla sicurezza,
nonché uno schema del circuito elettrico e delle sue protezioni.
7. FORNITURA
Nella fornitura delle pialle a filo devono essere compresi:
- istruzioni d'uso
- dispositivo di guida pezzi sul banco
- protezioni anteriori e posteriori dell'utensile
- attrezzo per il cambio dei coltelli.
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PIALLA A FILO Equipaggiamento elèttrico 1.1. La presente specifica