Pietro Greco
Milano, 21 maggio 2009
Robert Gallo
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Robert Gallo è il direttore dell’Institute of Human Virology presso la University
of Maryland School of Medicine di Baltimora, negli Stati Uniti. È considerato
tra i massimi esperti al mondo di Aids e del virus che lo causa, l’Hiv. Tra il
1983 e il 1984 è stato il primo a dimostrare che la causa di una nuova
malattia, l’Aids appunto, doveva essere attribuita a un retrovirus, poi chiamato
Hiv.
Per alcuni anni c’è stata una disputa sulla priorità della scoperta, rivendicata
anche dal francese Luc Montagnier. Oggi tutti riconoscono che Gallo e
Montagnier hanno realizzato entrambi la scoperta, l’uno indipendentemente
dall’altro.
Inoltre Robert Gallo, in quegli stessi mesi d’inizio anni ‘80, mise a punto con il
suo gruppo un test per l’identificazione del virus Hiv nel sangue umano,
divenuto decisivo per la diagnosi dell’infezione.
Lo scorso mese di ottobre Luc Montagnier, insieme a Francoise Barrè Sinoussi,
è stato insignito del premio Nobel per la scoperta del virus Hiv. Il premio, non
senza qualche sorpresa, non è stato assegnato a Robert Gallo.
Domande
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Robert Gallo, l’isolamento 25 anni fa da parte sua del virus Hiv e la scoperta che
è la causa principale della Sindrome da immunodeficienza acquisita, l’Aids, ci
aveva indotto a sperare che presto avremmo avuto un vaccino in grado di
prevenire la nuova malattia. È passato un quarto di secolo e questa speranza
non si è realizzata. Perché?
Lei pensa che l’estrema capacità di mutazione del virus Hiv sia il principale
ostacolo allo sviluppo di un vaccino?
Lei prima ha accennato al fatto che, per la prima volta, abbiamo delle terapie
efficaci contro il virus. Lei pensa che in questo settore potremo avere degli
ulteriori progressi?
Domande
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Questo è uno dei grandi temi alla frontiera tra scienza medica e società. Le terapie sono molto
costose e la loro somministrazione richiede una certa organizzazione. Nei paesi poveri – penso
in primo luogo all’Africa sub-sahariana – non ci sono né le risorse né le strutture per rendere le
terapie davvero accessibili a tutti. Questo spiega perché nell’Africa sub-sahariana ci sono di
gran lunga sia il maggior numero di persone infette da Hiv sia il maggior numero di morti per
Aids. Professor Gallo come superare gli ostacoli che impediscono a milioni di persone di
accedere alle terapie che voi ricercatori avete messo a punto?
A proposito di gestione complessa del problema Aids. Lei sarà certamente al corrente del
recente intervento del Papa, secondo cui la prevenzione mediante il preservativo non funziona
o, almeno, non funziona come si vuol far credere. Molti medici hanno reagito con una certa
durezza a queste dichiarazioni. Sostengono che il metodo funziona e non è responsabile
metterlo in discussione. Lei cosa ne pensa?
Professor Gallo, viviamo in un anno darwiniano. Sono duecento anni dalla nascita di Charles
Darwin e centocinquanta dalla pubblicazione dell’Origine delle specie. Lei stesso ha parlato
della straordinaria capacità di mutazione e di adattamento del virus Hiv. Si sta realizzando
quel principio che gli evoluzionisti chiamano «corsa della regina Rossa» tra uomini e virus,
tutti corrono sempre più forte per non perdere terreno. Pensa che la medicina evolutiva – col
suo approccio darwiniano – possa essere utile nella lotta al virus Hiv e più in generale
contrastare il cosiddetto ritorno delle malattie infettive?
Domande
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Professor Gallo, lei è stato – ed è riconosciuto – come uno dei grandi protagonisti di tutta la
storia della scoperta e del contrasto dell’Aids. Eppure quando nei mesi scorsi questa azione di
studio e di contrasto è stata giudicata degna del premio Nobel, a Stoccolma hanno premiato
altri – compreso Luc Montagnier – ma non lei. Lo stesso Luc Montagnier – con cui pure in
passato c’erano state discussioni in merito alla priorità dell’isolamento del virus Hiv – ha
definito ingiustificata la sua esclusione. Lei ha dichiarato di non essere rimasto
particolarmente amareggiato nell’apprendere la notizia. Ma come si spiega questa esclusione?
Punti critici
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La crisi dei media.
Esiste una gap notevole tra la qualità della
comunicazione pubblica di cui ha bisogno
la società e la qualità della comunicazione
pubblica offerta dai mass media.
Evoluzione
del sistema dei media
Innovazione
tecnologica
Mercificazione
della notizia
Abbassamento
della soglia
critica
Innovazione tecnologica:
Mister Gate
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Dal mare infinito dei
fatti che accadono
ogni giorno nel
mondo
Mister Gate tira fuori
un numero finito di
notizie
Mister Gate
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C’è un mister Gate
lavora nelle agenzie
E un mister Gate
che lavora nei
giornali
L’etica di mister Gate
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Selezionare la notizia
più rilevante
Sulla base di regole
empiriche e di vincoli
culturali
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Notizia vera
Originale
Interessante
Strana
1) Innovazione tecnologica
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A) la rivoluzione del
computer
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+ notizie
- critica
Mister Gate “in tilt”
2) Mercificazione della notizia
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Da Mr. Gate
a Mr. Marketing
L’evoluzione dei media
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L’arrivo di mister
Marketing
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+ mercato
- critica
Mister Gate nell’angolo
Mister Marketing in
direzione
L’etica di mister Marketing
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A) La notizia che si
vende di più
B) La notizia che
piace di più allo
sponsor
La convivenza tra mister Gate
e Mister Marketing
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A) Compresenza di:
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Notizie rilevanti
Notizie vendibili
Notizie spot
B) Nuova
organizzazione del
giornale
Evoluzione dei media
Prima

Direzione

Struttura intermedia

Redazione
Oggi

Direzione

Struttura intermedia

Redazione
Aggiornamenti
Mercificazione
della notizia
Monopolio
dei mezzi
di comunicazione
Autoritarismo
politico
Innovazione
tecnologica
Abbassamento
della soglia
critica
Intervista su LHC

LHC e buchi neri
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Robert Gallo - Scuola di dottorato di Scienze