MALATTIE RARE Le prospettive future per le malattie rare: dalla rete alle linee guida Domenica Taruscio, Paolo Salerno Centro Nazionale Malattie Rare Istituto Superiore Sanità La Rete e la Normativa In Italia i Piani Sanitari Nazionali (PSN) 1998-2000, 2003-2005, 2006-2008 hanno indicato fra le priorità la tutela dei soggetti colpiti da malattie rare In particolare il PSN 1998-2000 indicava fra le priorità la "tutela dei soggetti affetti da malattie rare" e tra gli interventi prioritari la realizzazione di una rete nazionale delle malattie rare. Il D.M.279/2001 Regolamento di istituzione della rete nazionale delle malattie rare e di esenzione dalla partecipazione al costo delle relative prestazioni sanitarie, ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124 (GU n. 160 del 12-72001- Suppl. Ordinario n.180/L) . Centri di diagnosi e cura Il D.M.279/2001 prevede l'istituzione di una Rete nazionale per le Malattie Rare, una rete clinicoepidemiologica costituita da Centri di diagnosi e cura (definiti presidi) accreditati, appositamente individuati dalle regioni per la prevenzione, la sorveglianza, la diagnosi e il trattamento delle malattie rare. Centri interregionali Nell’ambito di tali centri sono stati quindi individuati dei Centri interregionali, su proposta della regione interessata, d’intesa con la Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Prevenzione What is the “primary” prevention of congenital anomalies? The Lancet, Volume 374, Issue 9687, Page 378, 1 August 2009 “There are many measures on a population and individual level that could now, or after more research, reduce the risk of congenital anomalies arising in the first place ... These interventions involve nutrition (eg, folic acid supplementation or fortification); prevention of maternal infection and disease …controlling of chemical exposures from occupational and environmental sources…” “Prenatal screening can be classed as secondary prevention (ie, where early detection results in less severe disease) only where its purpose is to lead to more successful surgical or other treatment, in utero or postnatally.” Helen Dolk, on behalf of the EUROCAT Project Management Committee [email protected] Faculty of Life & Health Sciences, University of Ulster At Jordanstown, Newtownabbey BT37 0QB, UK NETWORK ITALIANO PROMOZIONE ACIDO FOLICO Aziende Ospedaliere Aziende Sanitarie Locali – ASL Istituto Superiore di Sanità Ministero della Salute, AIFA Istituzioni Regionali Università IRCCS Registri di patologia Registri Regionali Malformazioni Congenite Società Scientifiche Istituti di Ricerca nazionali e internazionali Aziende e Industrie private Associazioni Fam./ Pazienti Giornalisti Uno degli obbiettivi più importanti raggiunti dal NETWORK … 2005 - la formulazione farmaceutica nel dosaggio da 0,4 mg è stata inserita in fascia A (a carico del SSN) per le donne che programmano la gravidanza proprio con l’indicazione di prevenzione dei DTN Fascia A 28 cp 4,62 € / 28 gg Elaborazione di articoli divulgativi rivolti a professionisti sanitari Specialisti in Ginecologia ed Ostetricia Medico Specialista Ambulatoriale “Conoscere per Crescere” Rivista dei Pediatri italiani dedicata alle famiglie, alle Associazioni e alla scuola Pediatri A cura di Pietro Carbone, Domenica Taruscio* Ricercatore, Centro Nazionale Malattie Rare, Istituto Superiore di Sanità, Roma *Direttore, Centro Nazionale Malattie Rare, Istituto Superiore di Sanità, Roma sorveglianza Registro Nazionale Malattie Rare Il D.M.279/2001 organizza l’attività di sorveglianza tramite l’istituzione del Registro Nazionale Malattie Rare presso l'Istituto Superiore di Sanità, al fine di ottenere a livello nazionale un quadro complessivo della diffusione delle malattie rare e della loro distribuzione sul territorio e migliorare la conoscenza riguardo a cause e fattori di rischio ad esse associati. Gli Accordi Stato - Regione 1. 11 luglio 2002, costituzione di un gruppo tecnico interregionale permanente per il coordinamento e il monitoraggio delle attività assistenziali per le MR. L’obiettivo è ottimizzare le reti regionali e tutelare l’equità dell’assistenza sul territorio per tutti i cittadini. 2. 10 maggio 2007, riguardante soprattutto l’attività di sorveglianza epidemiologica e l’attribuzione di funzioni ai Centri di coordinamento regionali e ai registri regionali delle malattie rare, in coordinamento con il Registro Nazionale. 2008 15.006 2009 102.661 2010 119.729 2012 132.429 *aggiornati al 20/02 /2012 Tutte le Regioni hanno attivato i loro Registri Regionali/interregionali FLUSSO EPIDEMIOLOGICO III° RNMR I° livello PRESIDI/CENTRI II° livello REGISTRI REGIONALI E INTERREGIONALI DATA SET (OGNI 6 MESI) diagnosi I presidi e i centri accreditati dalle regioni svolgono la fase assistenziale della diagnosi Linee guida per l’assistenza alle persone con emiplegia alternante e loro familiari: “Raccomandazioni di sanità Pubblica” Si raccomanda di identificare i centri sanitari di riferimento per la diagnosi; il centro di riferimento deve fornire la diagnosi con la maggiore specificità possibile” trattamento • Orphan drug act (1980) • Regolamento CE n. 141/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio d’Europa COMP-EMEA Designazione - Prevalenza - Razionale scientifico - potenzialità COMMISSIONE EU AUTORIZZAZIONE Incentivi di carattere economico sulle procedure organizzative Esclusività di mercato per 10 anni Linee guida Miglioramento della qualità dell’assistenza • Produrre informazioni utili a indirizzare le decisioni degli operatori • Renderle facilmente accessibili • Seguirne l’adozione esaminando le condizioni ottimali per l’introduzione nella pratica • Valutarne l’impatto organizzativo e il risultato Perché linee guida per le malattie rare? • Incertezza sul lato clinico e sociosanitario Diagnosi e trattamento Sanità pubblica, scuola luoghi di lavoro Persone con malattia rara e loro familiari, Medici, operatori di diversi settori dell’assistenza…poca letteratura E le evidenze ? Non ci rassegnamo a bassi livelli di evidenza….. Linee guida per l’assistenza alle persone con emiplegia alternante e loro familiari Livelli di prova V e VI 1 trial clinico trattamento e non ci sono trial clinici per l’assistenza socio-sanitaria Rete orizzontale e Verticale R.O.: Nodi ospedali, cliniche universitarie, IRCCS, ecc R.V. : Nodi ASL, Distretti, MMG, PLS, Scuola, lavoro Raccordo….….AISEA e ISS tecnico organizzativo In mancanza di evidenze non è accettabile il non fare