Ca]p)(Q) lavo1fTI dlTI ]p) cerf cez TI (Q) n in scalal/8 ce .. POCHER: UNA PRESENZA MONDIALE 2 La passione per l'automobile e per quanto essa esprime come potenza, eleganza ed alta tecnologia, è universale, e in tutto il mondo un numero sempre crescente di modellisti, molto particolari, pone tra le sue massime aspirazioni quella di poter possedere una mitica Bugatti o un'aerodinamica Ferrari. Non è il desiderio di folli corse o il possente rombo dei motori che li attrae, ma il piacere ineffabile di ricostruire con le proprie mani, pezzo per pezzo, la macchina dei propri sogni. E' per questo motivo che i modelli Pocher, diffusi in tutti i principali Paesi, costituiscono un profondo legame tra tutti coloro che amano la perfezione del dettaglio e la perfetta meccanica che solo la scala 1/8 può dare. [ I MODELLI IN SCALA 1/8 DIPOCHER:DEICAPOLAVORI DI PERFEZIONE Il sogno di ogni modellista è di costruire un modello in perfetta scala in ogni particolare, ma le difficoltà tecniche insite nella fabbricazione delle innumerevoli parti che compongono un'automobile sembrerebbero impedirne la realizzazione. Pocher ha raccolto questa sfida, progettando e costruendo kit di montaggio con i più incredibili particolari, variabili secondo le caratteristiche dei modelli: porte e cofani apribili, vetri scorrevoli, sterzo e freni funzionanti, vere sospensioni, dettagliato interno del motore, sedili in pelle, fanali illuminabili;e .una miriade di altri elementi (fino ad un massimo di quasi 3.000) con un realismo ed una fedeltà al prototipo reale da sbalordire le stesse Case automobilistiche. 3 COME VENGONO PROGETTATI I MODELLI POCHER C i si può innamorare di un'automobile? Alla Pocher ritengono di sì, ed è infatti la passione per un determinato prototipo che fa decidere i tecnici motoristici dell'azienda a realizzarne il modello in scala. Da quel momento inizia il faticoso lavoro di raccolta della esaustiva documentazione, che costituisce la base fondamentale per la progettazione di ogni kit. E' un'impresa ardua, irta di difficoltà e di imprevisti, che a volte porta i ricercatori in Paesi lontani alla caccia degli ultimi esemplari esistenti di marche gloriose, o in polverosi 4 scantinati dove si conservano ancora, fortunosamente, i progetti originali. Naturalmente, questo aspetto è molto facilitato per le vetture contemporanee, grazie alla disponibilità ed alla collaborazione delle Case costruttrici. Segue quindi la fase di studio della vettura reale, per comprenderne a fondo l'intima essenza, per condividere l'entusiasmo creativo di chi l'ha progettata ed analizzare tutte quelle soluzioni tecniche che la caratterizzano. Dopo essere stato minuziosamente esaminato, il prototipo viene fotografato in ogni dettaglio, per poi confrontare [e immagini con i piani costruttivi originati e trarne gli elementi per un primo campione in scala 1/8 realizzato interamente a mano. Questo prototipo serve soprattutto ad un controllo visivo sulle linee esterne e sulle proporzioni; costituisce quindi, una volta approvato dai diversi specialisti dello staff, una preziosa guida per [a progettazione vera e propria di tutto i[ modello. Si giunge infine a[ momento del['intervento dell'Ufficio Progettazione, che ha ['oneroso compito di realizzare [e diverse centinaia di disegni tecnici che occorrono per [a produzione delle parti meccaniche del modello. Ogni particolare, per quanto piccolo sia, necessita infatti di un preciso disegno che tenga conto dei materiali usati, della [oro resistenza, degli sforzi ai quali i[ pezzo sarà assoggettato e del[a necessità di un assemb[aggio prevalenternente con viti e quindi alla por- tata anche di chi non abbia una precedente esperienza rnodellistica. Dai disegni tecnici si ricavano successivamente le attrezzature necessarie (stampi, tustelle, dime, ecc.) per [a produzione dei diversi componenti meccanici. La carrozzeria, e in genere tutta [a parte esterna del veicolo, segue una strada differente, con l'intervento della considerevole esperienza degli stilisti, che ne elaborano l'aspetto in modo che sia perfettamente identico all'oriqinale reale. Si allestisce innanzitutto una serie di prototipi in legno, sia dell'insieme che dei diversi particolari, analizzandoli, ritoccandoli e modificandoli più volte sino alla versione definitiva che servirà da modello, utilizzando macchine copiatrici di alta tecnologia, per la realizzazione degli stampi. Una nota particolare merita il colore del veicolo che, nei modelli con car- rozzeria metallica verniciata in elettroforesi, in alcuni casi è lo stesso utilizzato dalle Case produttrici delle automobili reali. Ultimati gli stampi ed eseguiti i primi pezzi di prova, si procede al montaggio del prototipo, per collaudarne gli indispensabili requisiti di facilità di assemblaggio e di funzionamento delle parti mobili. Infine, dopo aver subito altri severi esami e gli ultimi controlli con la documentazione del veicolo reale, il model[o riceve ['autorizzazione alla produzione. Il lavoro dei tecnici Pocher naturalrnente non si esaurisce con questa fase; occorre infatti realizzare gli imballi, che devono garantire l'incolumità del modello durante il trasporto, ed i libretti di istruzione, indispensabili dato il notevole numero di componenti, che sono illustrati con dettagliati disegni per ogni fase di montaggio 5 •• I COME VENGONO COSTRUITI I MODELLI POCHER Come avviene nell'industria automobilistica, ogni elemento dei modelli Pocher richiede un tipo di fabbricazione particolare. e parti metalliche di piccole dimensioni in acciaio, ottone, rame e alluminio, vengono tranciate, tornite e imbutite, mentre altre, come le carrozzerie della serie Prestige, sono pressofuse con apparecchiature di altissima precisione. I componenti in plastica e gli elementi delle carrozzerie della serie Classic, non realizzabili in metallo, sono stampati ad iniezione. Le stoffe e le pelli dell'arredamento interno sono fustellate e bordate, ripetendo in ogni particolare le sagome e le cuciture originali Particolare cura viene dedicata alla verniciatura a forno dei componenti metallici, che viene eseguita come nella realtà, con una mano di fondo e successivi passaggi di vernici sino ad ottenere una finitura a prova di polish. Altri numerosi materiali entrano nella composizione dei componenti, come le gomme, gli acetati, i metacrilati, le resineABS, ecc, sempre con loscopo di costruire un modello con caratteristiche il più possibile simili alla vettura reale. Nei diversi processi di fabbricazione, una funzione fondamentale è quella del Controllo Qualità, continuamente presente in tutte le loro fasi, per accertare che vengano scrupolosamente rispettate le severe tolleranze imposte dall'esigenza di un successivo montaggio facile e sicuro. Infine, e questo è un punto molto importante per gli appassionati, per ogni modello prodotto vengono accantonati in grande quantità tutti i pezzi che lo compongono, in modo da garantire una completa disponibilità delle parti di ricambio per un tempo indefinito. L 6 Foto 1 e 2: i reparti dove vengono assemblati i kit per la spedizione in tutto il mondo. Foto 3: una fase dell'accurato Controllo Qualità, al quale vengono sottoposte tutte le confezioni. Foto 4: il fomitissimo Reparto Ricambi; dove sono disponibili tutte le parti di n'cambio di ogni modello Pocher. • PARTICOLARI COSTRUTTIVI E SCELTA DEI MATERIALI uando si apre lo sportelli no del portaoggetti e si trova un bel paio di guanti in pelle, in rigorosa scala 1/8, è lecito chiedersi sino a che punto si sia spinta la tecnologia Pocher nel realizzare i suoi modelli, In effetti la precisione, spinta sino ai limiti estremi della realizzabilità, è stata una chiara scelta dell'Azienda sin dai suoi inizi, che risalgono al 1952, Il superdettaglio non si limita certo a questi particolari (come il bollo di circolazione, le chiavi funzionanti per il cruscotto e le porte, la trousse degli attrezzi, il libretto di istruzioni rilegato in pelle, ecc.) di tipo estetico, ma si estende alla completa meccanica del modello, motore compreso, Asportando la testata, infatti, si possono vedere, nei modelli della serie Classic, i pistoni perfettamente riprodotti e muniti di bielle che girano sull'albero a gomiti; il tutto è movibile con estremo realismo e nella giusta fase. Le altre parti mobili dei modelli Pocher sono anch'esse riprodotte con un realismo sbalorditivo: dallo sterzo a cremagliera dove la rotazione del volante necessaria per curvare è esattamente identica a quella della vettura reale, Q tantissimi altri particolari che lasciamo alla scoperta dei lettori, Per realizzare questa miriade di particolari,la Pocher impiega in ogni modello decine di materiali diversi, come l'acciaio speciale per le sospensioni, l'acciaio inox per le calandre dei radiatori, il rame e l'alluminio per i condotti, i cavi trecciati come nella realtà, l'ottone nichelato per i particolari più elaborati a simulazione dell'acciaio, e così via, A questi materiali cosiddetti "duri", si 8 ~.:--; all'impianto frenante che funziona realmente (premendo il pedale le ganasce bloccano i tamburi), alle possibili regolazioni della convergenza delle ruote e dell'assetto di guida e a ~------- affiancano poi quelli flessibili e morbidi, come le speciali mescole di gomma per i pneumatici, che riportano la stessa scolpitura di quelli originali, le vere pelli e le similpelli dell'arredamento interno, la gomma sintetica tenera dei manicotti dei radiatori, quella elastica delle cinghie di trasmissione, i cavi flessibili dell'impianto elettrico ed il vastissimo mondo delle plastiche che, come nella realtà, presentano caratteristiche diverse e quindi utilizzi differenti secondo i particolari che riproducono. Le finiture, che completano con un ulteriore tocco di estrema raffinatezza i modelli, vanno dalle apposite decal di millimetrica precisione, all'utilizzo della fotoincisione per quei dettagli microscopici che sono riprodotti alla perfezione. Se però può sorprendere la cura nella scelta dei materiali, risulta ancor più incredibile l'abilità dei tecnici Pocher che hanno saputo rendere assembla- bili con facilità le migliaia di pezzi che compongono i modelli, semplicemente con l'uso di viti e di qualche punto di colla, consentendo così il montaggio anche ai non esperti. 9 IN SCALA 1/8 Passato e presente sono rappresentati da questi splendidi modelli in scala 1/8, che sono raggruppati in tre serie dalle differenti caratteristiche: SERIE CLASSIC Questa linea comprende la riproduzione di famose vetture degli anni '30, ed è caratterizzata dall'elevato numero di componenti (sino a 2.900) e dagli elementi funzionanti riprodotti realisticamente nei minimi particolari. SERIE PRESTIGE Le più aweniristiche macchine sportive contemporanee sono rappresentate in questa serie, con dettagliati modelli dotati di carrozzeria completamente in metallo pressofuso e con un montaggio particolarmente facilitato grazie all'assemblaggio interamente con viti. Lo sterzo funzionante, le portiere apribili con le relative chiavi, i fari a scomparsa, la meccanica periettamente riprodotta, contraddistinguono questi insuperabili modelli. SERIE TRUCK Un dettagliatissimo modello, lungo quasi 70 cm, è il capostipite di questa serie eccezionalmente realistica.Cabina arredata sganciabile e ribaltabile, sterzo funzionante con trasmissione a giunti cardanici, portiere apri bili con le relative maniglie e meccanica superdettagliata sono solo alcune delle caratteristiche salienti di queste riproduzioni. 1 - Rolls-Royce "Ambassador" 1933 2 - Rolls-Royce Torpedo Phantom Il Convertible 1934 3 - Rolls-Royce Phantom Il Convertible 1932 4 - Bugatti Coupé de Ville 1932 5 - Bugatti 50T 1933 6 - Bugatti 50T Surprofilé 1932 7 - Mercedes Benz 500KlAK Cabriolet 1935 8 - Mercedes Benz 540K Cabrio Special1936 9 - Mercedes Benz 540K "Classic Roadster" 1936 1O- Alfa Romeo Spider Touring Gran Sport 1932 11 - Alfa Romeo 8C 2600 Mille Miglia Scuderia Ferrari 1930 12 - Alfa Romeo 8C 2300 Monza "Muletto" 1931 13 - Ferrari F40 "Yellow" 14 - Ferrari Testarossa 16 - Ferrari Testarossa "Sportster" 17 - Ferrari Testarossa "Black Star" 18 - Ferrari Testarossa Spider 19 - Volvo F16 Globetrotter COSTRUIAMO: 1 Il modello assemblato e gli oltre 50 l 2 lA FERRARI F40 pezzi che compongono la Ferrari F40. l 3 RICEVIMENTO DEL KIT vete compiuto il gran passo! Ora la lussuosa confezione di quello che diverrà l'argomento principale di conversazione con i vostri amici, il modello della F40, è in casa vostra, in bella vista sul tavolo da pranzo. Dedicate ancora qualche minuto alla sua contemplazione, senza aprirla, pregustando il momento in cui potrete iniziare il montaggio. Attenzionel Questo non è un modello comune, con pochi pezzi da montare in mezza giornata ma, e questo è il suo incredibile fascino, un insieme di oltre 500 pezzi, alcuni dei quali estremamente minuti, che va assemblato con precisione e seguendo una procedura prestabilita. Avrete perciò bisogno di uno spazio appositamente dedicato, inaccessibile ai curiosi, dove poter disporre in bell'ordine i diversi gruppi di pezzi da montare. Oltre ad una buona illuminazione, un cutter affilato o un A tronchesino per separare i diversi pezzi in plastica dai telai degli stampi (sprue) e qualche attrezzo molto comune, come un cacciavite a stella, una pinzetta ed un piccolo martello, non vi occorrerà molto altro per montare agevolmente il vostro modello. E' tutto pronto? Benel Sollevate il coperchio della confezione e.. preparatevi ad entrare nel magico mondo Pocherl ESAME DEL CONTENUTO L a prima cosa che stupisce, aprendo la confezione della F40, è la cura con la quale i pezzi che la compongono sono stati imballati; questo è un aspetto molto importante, perché garantisce l'incolumità dei componenti anche con un trasporto un po' ...rude. Estraete la vaschetta in espanso che protegge le parti della carrozzeria in metallo pressofuso e, dopo esservi soffermati ad ammirare lo splendore della vernice (in tutto e per tutto identica all'originale), procedete a prelevare, con la massima attenzione, gli altri elementi contenuti nella confezione, tutti protetti da sacchetti di plastica trasparente. Dopo aver disposto in ordine tutti i gruppi di pezzi sul tavolo di lavoro, passate alla lettura del manuale di montaggio, che si presenta come un fascicolo di grandi dimensioni e di ben 16 facciate. Attenzione: In questa fase non staccate alcun pezzo dai telai di stampaggio (sprue), né mischiate gli elementi dei diversi sacchetti. Una prima scorsa del manuale vi dimostra l'accuratezza con la quale è stato realizzato: tutte le fasi di montaggio sono rappresentate con chiarissimi disegni che presentano sia l'esploso che l'insieme montato di ogni gruppo. Nella prima pagina del manuale, oltre ad alcune importanti precisazioni che vanno accuratamente lette (come il fatto che tutti i pezzi sono numerati), trovate una tabella con l'elencazione dei chiari simboli che accompagnano tutte le fasi dell'assemblaggio, dato che gli schemi sono essenzialmente pittorici. Tutte le sequenze sono numerate e la progressione di montaggio è elencata sotto il simbolo di sequenza (un triangolo nero pieno). Terminata questa prima fase, che potremo definire "di presa visione" di tutto il materiale del kit, si potrà passare al montaggio vero e proprio, che riportiamo nelle sequenze più significative nelle pagine che seguono. I 5 MONTAGGIO DELLA FERRARI F40 OpOuna rilettura più approfondita del manuale, cercando soprattutto di memorizzare i simboli utilizzati in tutte le sequenze di" montaggio, è opportuno effettuare una prima verifica generale del contenuto della scatola, per controllare l'integrità e la presenza nel kit dei vari pezzi del modello, in base ai disegni riportati sul manuale. Questo controllo D 1 16 2 dovrà essere ripetuto sui pezzi previsti per ogni singola fase, per consentire un perfetto assemblaggio. Naturalmente la Pocher, tramite i suoi rivenditori, provvede a sostituire gratuitamente i pezzi eventualmente difettosi o mancanti, anche se questi sono eventi estremamente rari, data l'accuratezza con la quale vengono confezionate le scatole dei modelli. Dopo aver suddiviso i tubetti di gomma (forniti in due diametri), come indi- cato nella fase N°1 del manuale, si procede al montaggio iniziando dalla parte anteriore. In questa fase, come nelle successive, anche se i pezzi sono chiaramente riconoscibili dai dettagliati disegni che accompagnano tutte le sequenze, è opportuno disporli su un foglietto che riporti il numero impresso sullo sprue, man mano che li si separa da quest'ultimo, per evitare qualsiasi confusione. Innanzitutto si assemblano gli ammortizzatori ed i freni a disco sui triangoli delle sospensioni anteriori (fig. 1 e 2), curando che i vari elementi si accoppino senza forzature. Per questa sequenza, particolarmente delicata, il manuale rappresenta, in appositi disegni contrassegnati da un cerchietto vuoto, la corretta conformazione dei vari elementi. I due insiemi così ottenuti vanno quindi assemblati al telaio anteriore (fig. 3), fissandoli con l'apposita piastrina e completando le sospensioni con i triangoli superiori ed i relativi snodi. Si procede quindi all'assemblaggio del cannotto dello sterzo e del volante, che vanno forzati con leggeri colpi di un piccolo martello, applicando, per ultima, la minuscola decal che affianca le leve dei comandi di segnalazione. Una volta terminato il gruppo piantone-sterzo, lo si monta sul telaio unitamente al rinvio a cremagliera (fig. 4). E' buona norma, ogni volta che si completa una fase, controllarne la funzionalità, specialmente per quegli insiemi che prevedono parti mobili. Si affronta ora quello che è il possente "cuore" della F40: il motore di quasi 3.000 cc dotato di 8 cilindri a V. Per la parte motoristica vera e propria sono previste nove fasi, che riassumiamo in tre immagini dei momenti più salienti (fig. 5-6-7). Si inizia distaccando, con cautela, i vari elementi dallo sprue mediante un tronchesino, asportando quindi con 3 una limetta piatta i segmenti di collegamento che si dipartono dai pezzi; successivamente si assemblano al telaio centrale la scatola del cambio, il differenziale, il blocco motore ed i due coperchi delle punterie dal caratteristico colore rosso fiamma (fig. 5). Si procede quindi al montaggio dei condotti di scarico, delle pulegge e delle cinghie di trasmissione, oltre ai cavi di collegamento delle candele ed al sostegno della marmitta (fig. 6). Si termina l'insieme del motore con l'assemblaggio della marmitta, dei condotti di aspirazione, delle turbine e degli scambiatori (fig. 7) Le sospensioni posteriori (fig. 8) richiedono, come per quelle anteriori, il premontaggio di alcuni elementi (facilmente identificabili da simboli costituiti da una stella a cinque o otto punte) che sono elencati accanto al simbolo 5 6 7 l 7 8 l 8 di sequenza (un triangolo nero pieno). La fase successiva prevede il montaggio del paraurti al telaio posteriore; occorre però prima applicare gli appositi adesivi neri negli scassi del paraurti stesso (fig. 9). Si capovolge quindi il paraurti e lo si applica al telaio dopo aver montato la struttura di supporto (fig. 10). Si inserisce quindi il gruppo motore (fig. 11) e la struttura delle sospensioni (fig. 12). I due semitelai vanno quindi uniti (fig. 13), curando che l'insieme coincida perfettamente. La fase successiva riguarda i sedili (fig. 14), che si assemblano fissando la scocca rossa sul telaio nero e mantenendo le due parti assieme con l'inserimento del poggiareni a pressione. Le cinture di sicurezza si ricavano unendo due strisce di finissimo tessuto in nylon autoadesivo che riporta, a .• conferma dell'accuratezza con la quale è stato realizzato il kit, un'etichetta con il marchio del fabbricante e le sigle di omologazione (I) L'abitacolo viene quindi rivestito con del panno in vellutino grigio autoadesivo (fig. 15), per la cui applicazione viene fornito un chiaro schema numerato. Si inseriscono poi i sedili nelle loro sedi, montando le cinture dopo aver inserito le apposite fibbie ed aver fissato gli attacchi sul pianale, e applicando anche il tunnel del cambio con la relativa leva. Nella parte superiore dell'abitacolo occorre ripassare con una lima i quattro fori nei quali si inseriranno il rollbar e gli attacchi superiori delle cinture di sicurezza, le cui estremità si applicano a scatto nei relativi attacchi. Una piastra poggiapiedi, situata anteriormente dal lato passeggero, conclude questa sequenza. Una serie di particolari, come i serbatoi trasparenti del liquido lavavetri e dei freni (con relativo tappino azzurro!), il radiatore anteriore con le ventole, i due scambiatori posteriori ed alcune decal all'interno del vano anteriore (fig. 16), consentono di completare le linee essenziali della struttura interna e quindi di apprezzare le considerevoli dimensioni (55,4 cm) e l'eccezionale numero di dettagli di questo meravi- 13 lo stesso. Segue l'approntamento del cruscotto, un capolavoro nel capolavoro, che riporta fedelmente tutti gli strumenti montati sull'originale ed è dotato (questo addirittura è incredibile!) persino della chiave di avviamento con il relativo portachiavi decorato col cavallino rarnpante (fig. 18). La struttura portante dell'abitacolo, anch'essa in metallo pressofuso come le altre parti della carrozzeria, serve da 16 glioso modello. Si procede ora all'assemblaggio delle diverse parti che costituiscono la carrozzeria che, una volta terminata, sarà assemblata al telaio. Si inizia dalle portiere (fig. 17). In questa fase occorre fare molta attenzione nel montare i vari elementi, soprattutto per la presenza di una minuscola molla che richiede una pinzetta per il suo posizionamento. Una nota di particolare raffinatezza è infine data dalle decal da applicare sui cristalli, che riportano il nome del costruttore e le caratteristiche del cristal- 19 sostegno per montare il cruscotto, le portiere, i bocchettoni della benzina, il parabrezza e il lunotto posteriore interno, di dimensioni molto più contenute di quello esterno, che è munito di feritoie per il raffreddamento (fig. 19). Dopo aver completato la struttura con una serie di decal che contribuiscono in modo notevole al realismo del modello, si procede al montaggio dei passaruota del cofano posteriore, composti da due pezzi ciascuno, che vanno previamente rivestiti conun materiale autoadesivo (fig. 20). Si montano quindi lo spoiler, il lunotto posteriore esterno e il complesso della fanaleria posteriore che, con i suoi 24 pezzi oltre alla griglia nella quale sono incassati, ripete alla perfezione quanto esistente sul modello reale (fig 21). Una serie di decal di precisione microscopica e la caratteristica targhetta della Ferrari completano la parte posteriore del veicolo, che va quindi fissata alla struttura centrale mediante due giunti a cerniera. Il cofano anteriore (fig. 22) è costituito da un insieme di parti che comprende il movimento dei fari a scomparsa, i fari fissi ed i passaruota anteriori, che in questa fase vanno applicati lasciando le viti allentate per inserire successivamente il telaio Dopo aver completato il cofano anteriore con le relative decal del cavallino rampante, lo si accosta agli altri due elementi della carrozzeria senza fissarlo (fig. 23), per verificare l'insieme, che risulta estremamente impressivo e che esprime, con il suo rutilante colore, tutto il fascino di questa formi- 20 19 22 dabile automobile. Si capovolge quindi il settore posteriore della carrozzeria e vi si applica il telaio, comprensivo del paraurti posteriore, fissando il tutto con le apposite viti (fig. 24). Per fissare la parte anteriore del telaio al cofano, si inserisce quest'ultimo (sempre tenendo capovolto il veicolo) curando che i due perni estremi del telaio poggino nelle relative sedi (fig. 25). Si stringono quindi le viti di fissaggio dei passaruota (lasciate lente precedentemente) per bloccare l'insieme. Per il montaggio dei pneumatici occorre seguire attentamente gli schemi 23 riportati sul manuale, facendo attenzione al posizionamento della scolpitura, che presenta un disegno diverso per l'interno rispetto alla parte esterna (fig. 26). Si procede quindi al fissaggio dei filtri d'aspirazione, agendo dalla parte esterna del cofano posteriore (fig. 27); si montano quindi i due fianchetti laterali, che completano la struttura della carrozzeria e, per ultimo, il lunotto posteriore rifinito con la sottile decal della 2l guarnizione. L'applicazione del tergicristallo, degli specchietti retrovisori e delle ultime decal di profilatura del cofano completa il modello che, infine, 22 con le ruote montate e la carrozzeria accuratamente lucidata con un panno morbido, è pronto a stupire con i suoi tecnologici segreti visitatori e cono- scenti, premiando così il giustamente orgoglioso modellista che tanto ha realizzato (fig. 28). 28 PUNTI DI VENDITA POCHER IN ITALIA LIGURIA Genova Genova San Remo PIEMONTE Alba Asti Biella Chivasso Cossato Cuneo Ivrea Novara Piossasco Savigliano Torino Torino Torino Torino Torino Torino LOMBARDIA Asola Bergamo Bergamo Brescia Brescia Brescia Brescia Como Como Cremona Cusano Milanino Gallarate Lecco Legnano Luino Milano Milano Milano Milano Milano Milano Milano Monza Pavia Seregno Varese Voghera TRE VENEZIE Bassano del Grappa Bassano del Grappa Malcesine Merano Nogara Rovereto Torri di Quartesolo Trento Treviso Udine Verona Verona LA BEFANA - Via Assarotti, 2/9 r - Tel. 010/83.91.661 RIVIERMODEL - Corso Europa, 474/A - Tel. 010/38.07.58 HOBBY MODELS - Via Carli, 12 - Tel. 0184/53.15.81 HOBBY CENTRO - Via P. Ferrero, 15/B - Tel. 0173/350.14 LA MODELLISTICA - Via Roero, 13 - Tel. 0141/5.68.76 SERENO GALANTINO - Piazza 1° Maggio, 1 - Tel. 015/23.285 NORISBERGHEN - Via Roma, 127/G - Tel. 011/91.16.864 IL MAGGIOLINO - Viale Paietta, 9 - Tel. 015/92.27.09 WALTER - Via Roma, 44 - Tel. 0171/69.22.14 FRECCETRICOLORI - Via Palestro, 51 - Tel. 0125/42.46.34 ALLEVI- Corso Torino, 30 - Tel. 0321/29.151 MODELLISMO DRIVE-IN - Strada Torino, 113/115 Tel. 011/90.41.580 IL CERCHIO BLU - Corso Roma, 19 - Tel. 0172/71.61.22 AMAR - Via Carlo Alberto, 44 - Tel. 011/54.51.93 AMATI- Via Madama Cristina, 118 - Tel. 011/63.46.29 MICROSPRINT - Via Mazzini, 40 - Tel. 011/812.29.36 POLO MODELLISMO - Via Asinari di Bernezzo, 82 Tel. 011/71.53.29 RODRIGUEZ - Corso Vitto Emanuele Il, 74 - Tel. 011/55.75.186 SUPERGIOCHI BERTANA - Via Borgaro, 52 - Tel. 011/22.17.658 ASOLA MODEL - Via Mazzini, 80 - Tel. 0376172.06.12 AMBOMODEL - Via Pascoli, 1/B - Tel. 035/21.31.43 MODELLISMO GAMBA - Via Garibaldi, 4 AlB - Tel. 035/21.01.27 ALBERT MODEL - Via XX Settembre, 4 - Tel. 030/29.64.16 MODEL GIOCHI- Via Corfù, 60 - Tel. 030/22.07.84 OFFICINA BRUNERI MODELLISMO - Via Gualla, 42 Tel. 030/30.23.22 TRENO HOBBY - Piazza Loggia 8/B - Tel. 030/44.232 MANTOVANI MODELLISMO - Via Plinio, 11 - Tel. 031/30.23.25 PUNTO DUE - Via Vitto Emanuele, 74 - Tel. 031/26.84.58 NUOVO HOBBY - Corso Mazzini, 79 - Tel. 0372/33.990 MEG MODELLISMO - Viale Matteotti, 35 - Tel. 02/61.96.854 VERGANI LlVERANI - Via Manzoni, 9 - Tel. 0331/79.34.92 GIULIO MODELLISMO - Piazza P. Cristoforo, 4 - Tel. 0341/36.14.79 LA MODELLISTICA DEL CARROCCIO - Via S. Ambrogio, 4 Tel. 0331/54.76.32 BABY SHOP - Via Vitto Veneto, int. 16 - Tel. 0332/53.42.97 AL TRENINO - Corso Porta Romana, 100 - Tel. 02/58.30.66.14 FOCHI MODEL - Via Durini, 5 - Tel. 02/78.22.39 MILAN HOBBY - Via Kramer, 20 - Tel. 02/29.52.28.10 MOVO - Piazza Principessa Clotilde, 8 - Tel. 02/65.54.836 SCIENTIFIC GIOCHI MODELLISMO - Via Rembrandt, 43 Tel. 02/40.49.081 STEPHENSON'S IL TRENO - Viale A. Doria, 17 - Tel. 02/66.98.54.86 ZEPPELIN Sas - Viale Premuda, 10 - Tel. 02/5.40.04.13 IL TIMONE - Via De Gradi, 3 - Tel. 039/38.39.03 MORO MODELLISMO - Piazza Vittoria, 11 - Tel. 0382/24.776 BONSAGLIO - Viale della Repubblica, 200 - Tel. 0362/22.10.81 FANTASIA - Via Speroni, 5 - Tel. 0332/240.398 COLORIFICIO ARTE COLOR - Via Garibaldi, 103 - Tel. 0383/49.307 IL NIDO - Via Matteotti, 21 - Tel. 0424/26.112 IL NIDO - Via Capitelvecchio, 40 - Tel. 0424/21.21.98 LORENZI M. PIA - Via Casella, 30/34 - Tel. 045/74.00.636 BIMBO - Corso Libertà, 174 - Tel. 0473/36.325 FRANCO MODELLISMO - Via degli Alpini, 2 - Tel. 0442/50.465 GIOCHERIA ROVER CENTER - Viale del Lavoro, 18 Tel. 0464/42.34.52 NEGOZI DEM - Centro Commerciale Le Piramidi Tel. 0444/26.71.31 PUNTO MODEL - Vicolo del Va', 58 - Tel. 0461/98.46.80 IL PARADISO DEI BAMBINI - Via Manin, 32 - Tel. 0422/54.83.88 TROMBY MODELLISMO - Via Piave, 13 - Tel. 0432/29.54.81 CUOGHI GIOC. MODELLISMO - Corso Porta Borsari, 53 Tel. 045/800.65.93 GIOCARE - Galleria Pellicciai, 3 - Tel. 045/810.09.43 EMILIA ROMAGNA Bologna Bologna Ferrara Forli Modena Modena Parma Reggio Emilia Repubblica S. Marino S. Lazzaro di Savena TOSCANA Arezzo Firenze Firenze Grosseto Prato PLAYRAMA - Via Castiglione, 51 - Tel. 051/23.19.46 TA-BOOI GIOCATIOLI - Via S. 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