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in scalal/8
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..
POCHER:
UNA PRESENZA
MONDIALE
2
La passione per l'automobile e per quanto essa esprime
come potenza, eleganza ed alta tecnologia, è universale, e in tutto
il mondo un numero sempre crescente di modellisti, molto particolari,
pone tra le sue massime aspirazioni quella di poter possedere una mitica
Bugatti o un'aerodinamica Ferrari. Non è il desiderio di folli corse o il possente
rombo dei motori che li attrae, ma il piacere ineffabile di ricostruire con le proprie
mani, pezzo per pezzo, la macchina dei propri sogni. E' per questo motivo
che i modelli Pocher, diffusi in tutti i principali Paesi, costituiscono
un profondo legame tra tutti coloro che amano la perfezione
del dettaglio e la perfetta meccanica che
solo la scala 1/8 può dare.
[
I MODELLI IN SCALA 1/8
DIPOCHER:DEICAPOLAVORI
DI PERFEZIONE
Il sogno di ogni modellista è di costruire un modello in perfetta
scala in ogni particolare, ma le difficoltà tecniche insite nella fabbricazione
delle innumerevoli parti che compongono un'automobile sembrerebbero impedirne
la realizzazione. Pocher ha raccolto questa sfida, progettando e costruendo kit
di montaggio con i più incredibili particolari, variabili secondo le caratteristiche
dei modelli: porte e cofani apribili, vetri scorrevoli, sterzo e freni funzionanti,
vere sospensioni, dettagliato interno del motore, sedili in pelle, fanali
illuminabili;e .una miriade di altri elementi (fino ad un massimo
di quasi 3.000) con un realismo ed una fedeltà al prototipo reale
da sbalordire le stesse Case automobilistiche.
3
COME VENGONO
PROGETTATI I MODELLI
POCHER
C
i si può innamorare di un'automobile? Alla Pocher ritengono
di sì, ed è infatti la passione per
un determinato prototipo che fa decidere i tecnici motoristici dell'azienda a
realizzarne il modello in scala.
Da quel momento inizia il faticoso
lavoro di raccolta della esaustiva documentazione, che costituisce la base
fondamentale per la progettazione di
ogni kit. E' un'impresa ardua, irta di
difficoltà e di imprevisti, che a volte
porta i ricercatori in Paesi lontani alla
caccia degli ultimi esemplari esistenti
di marche gloriose, o in polverosi
4
scantinati dove si conservano ancora,
fortunosamente, i progetti originali.
Naturalmente, questo aspetto è molto facilitato per le vetture contemporanee, grazie alla disponibilità ed alla
collaborazione delle Case costruttrici.
Segue quindi la fase di studio della
vettura reale, per comprenderne
a
fondo l'intima essenza, per condividere l'entusiasmo creativo di chi l'ha progettata ed analizzare tutte quelle soluzioni tecniche che la caratterizzano.
Dopo essere stato minuziosamente
esaminato, il prototipo viene fotografato in ogni dettaglio, per poi confrontare
[e immagini con i piani costruttivi originati e trarne gli elementi per un primo
campione in scala 1/8 realizzato interamente a mano.
Questo prototipo serve soprattutto
ad un controllo visivo sulle linee esterne e sulle proporzioni; costituisce
quindi, una volta approvato dai diversi
specialisti dello staff, una preziosa
guida per [a progettazione vera e propria di tutto i[ modello.
Si giunge infine a[ momento del['intervento dell'Ufficio Progettazione,
che ha ['oneroso compito di realizzare
[e diverse centinaia di disegni tecnici
che occorrono per [a produzione delle
parti meccaniche del modello. Ogni
particolare, per quanto piccolo sia,
necessita infatti di un preciso disegno
che tenga conto dei materiali usati,
della [oro resistenza, degli sforzi ai
quali i[ pezzo sarà assoggettato e del[a necessità di un assemb[aggio prevalenternente con viti e quindi alla por-
tata anche di chi non abbia una precedente esperienza rnodellistica.
Dai disegni tecnici si ricavano successivamente
le attrezzature
necessarie (stampi, tustelle, dime, ecc.)
per [a produzione dei diversi componenti meccanici.
La carrozzeria, e in genere tutta [a
parte esterna del veicolo, segue una
strada differente, con l'intervento della
considerevole esperienza degli stilisti,
che ne elaborano l'aspetto in modo
che sia perfettamente identico all'oriqinale reale.
Si allestisce innanzitutto una serie di
prototipi in legno, sia dell'insieme che
dei diversi particolari, analizzandoli,
ritoccandoli e modificandoli più volte
sino alla versione definitiva che servirà
da modello, utilizzando macchine copiatrici di alta tecnologia, per la realizzazione degli stampi.
Una nota particolare merita il colore
del veicolo che, nei modelli con car-
rozzeria metallica verniciata in elettroforesi, in alcuni casi è lo stesso utilizzato dalle Case produttrici delle automobili reali.
Ultimati gli stampi ed eseguiti i primi
pezzi di prova, si procede al montaggio del prototipo, per collaudarne
gli indispensabili requisiti di facilità di
assemblaggio e di funzionamento delle parti mobili.
Infine, dopo aver subito altri severi
esami e gli ultimi controlli con la documentazione del veicolo reale, il model[o riceve ['autorizzazione alla produzione.
Il lavoro dei tecnici Pocher naturalrnente non si esaurisce con questa fase; occorre infatti realizzare gli
imballi, che devono garantire l'incolumità del modello durante il trasporto,
ed i libretti di istruzione, indispensabili
dato il notevole numero di componenti, che sono illustrati con dettagliati
disegni per ogni fase di montaggio
5
••
I
COME VENGONO COSTRUITI
I MODELLI POCHER
Come avviene nell'industria automobilistica, ogni elemento dei modelli Pocher
richiede un tipo di fabbricazione particolare.
e parti metalliche di piccole dimensioni in acciaio, ottone, rame e alluminio, vengono tranciate, tornite e imbutite, mentre altre,
come le carrozzerie
della serie
Prestige, sono pressofuse con apparecchiature di altissima precisione.
I componenti in plastica e gli elementi delle carrozzerie della serie
Classic, non realizzabili in metallo, sono stampati ad iniezione.
Le stoffe e le pelli dell'arredamento
interno sono fustellate e bordate, ripetendo in ogni particolare le sagome e
le cuciture originali
Particolare cura viene dedicata alla
verniciatura a forno dei componenti
metallici, che viene eseguita come nella
realtà, con una mano di fondo e successivi passaggi di vernici sino ad
ottenere una finitura a prova di polish.
Altri numerosi materiali entrano nella
composizione dei componenti, come
le gomme, gli acetati, i metacrilati, le
resineABS, ecc, sempre con loscopo
di costruire un modello con caratteristiche il più possibile simili alla vettura
reale.
Nei diversi processi di fabbricazione,
una funzione fondamentale è quella
del Controllo Qualità, continuamente
presente in tutte le loro fasi, per accertare che vengano scrupolosamente
rispettate le severe tolleranze imposte
dall'esigenza di un successivo montaggio facile e sicuro.
Infine, e questo è un punto molto
importante per gli appassionati, per
ogni modello prodotto vengono accantonati in grande quantità tutti i pezzi che lo compongono, in modo da
garantire una completa disponibilità
delle parti di ricambio per un tempo
indefinito.
L
6
Foto 1 e 2: i reparti dove vengono assemblati i kit per la spedizione in tutto il mondo.
Foto 3: una fase dell'accurato Controllo Qualità, al quale vengono sottoposte tutte
le confezioni.
Foto 4: il fomitissimo Reparto Ricambi; dove sono disponibili tutte le parti di n'cambio
di ogni modello Pocher.
•
PARTICOLARI COSTRUTTIVI
E SCELTA DEI MATERIALI
uando si apre lo sportelli no del
portaoggetti e si trova un bel
paio di guanti in pelle, in rigorosa scala 1/8, è lecito chiedersi sino a
che punto si sia spinta la tecnologia
Pocher nel realizzare i suoi modelli,
In effetti la precisione, spinta sino ai
limiti estremi della realizzabilità, è stata una chiara scelta dell'Azienda sin
dai suoi inizi, che risalgono al 1952,
Il superdettaglio non si limita certo a
questi particolari (come il bollo di circolazione, le chiavi funzionanti per il
cruscotto e le porte, la trousse degli
attrezzi, il libretto di istruzioni rilegato
in pelle, ecc.) di tipo estetico, ma si
estende alla completa meccanica del
modello, motore compreso,
Asportando la testata, infatti, si possono vedere, nei modelli della serie
Classic, i pistoni perfettamente riprodotti e muniti di bielle che girano sull'albero a gomiti; il tutto è movibile con
estremo realismo e nella giusta fase.
Le altre parti mobili dei modelli Pocher
sono anch'esse riprodotte con un realismo sbalorditivo: dallo sterzo a cremagliera dove la rotazione del volante
necessaria per curvare è esattamente
identica a quella della vettura reale,
Q
tantissimi altri particolari che lasciamo
alla scoperta dei lettori, Per realizzare
questa miriade di particolari,la Pocher
impiega in ogni modello decine di materiali diversi, come l'acciaio speciale
per le sospensioni, l'acciaio inox per le
calandre dei radiatori, il rame e l'alluminio per i condotti, i cavi trecciati
come nella realtà, l'ottone nichelato
per i particolari più elaborati a simulazione dell'acciaio, e così via,
A questi materiali cosiddetti "duri", si
8
~.:--;
all'impianto frenante che funziona
realmente (premendo il pedale le ganasce bloccano i tamburi), alle possibili regolazioni della convergenza delle ruote e dell'assetto di guida e a
~-------
affiancano poi quelli flessibili e morbidi, come le speciali mescole di gomma per i pneumatici, che riportano la
stessa scolpitura di quelli originali, le
vere pelli e le similpelli dell'arredamento interno, la gomma sintetica tenera dei manicotti dei radiatori, quella
elastica delle cinghie di trasmissione,
i cavi flessibili dell'impianto elettrico
ed il vastissimo mondo delle plastiche
che, come nella realtà, presentano caratteristiche diverse e quindi utilizzi
differenti secondo i particolari che riproducono.
Le finiture, che completano con un
ulteriore tocco di estrema raffinatezza
i modelli, vanno dalle apposite decal
di millimetrica precisione, all'utilizzo
della fotoincisione per quei dettagli
microscopici che sono riprodotti alla
perfezione.
Se però può sorprendere la cura nella scelta dei materiali, risulta ancor più
incredibile l'abilità dei tecnici Pocher
che hanno saputo rendere assembla-
bili con facilità le migliaia di pezzi che
compongono i modelli, semplicemente con l'uso di viti e di qualche punto di
colla, consentendo così il montaggio
anche ai non esperti.
9
IN SCALA 1/8
Passato e presente sono rappresentati da questi splendidi modelli in scala 1/8,
che sono raggruppati in tre serie dalle differenti caratteristiche:
SERIE CLASSIC
Questa linea comprende la riproduzione di famose vetture degli anni '30,
ed è caratterizzata dall'elevato numero di componenti (sino a 2.900)
e dagli elementi funzionanti riprodotti realisticamente nei minimi particolari.
SERIE PRESTIGE
Le più aweniristiche macchine sportive contemporanee sono rappresentate
in questa serie, con dettagliati modelli dotati di carrozzeria completamente
in metallo pressofuso e con un montaggio particolarmente facilitato grazie
all'assemblaggio interamente con viti. Lo sterzo funzionante, le portiere apribili
con le relative chiavi, i fari a scomparsa, la meccanica periettamente riprodotta,
contraddistinguono questi insuperabili modelli.
SERIE TRUCK
Un dettagliatissimo modello, lungo quasi 70 cm, è il capostipite di questa serie
eccezionalmente realistica.Cabina arredata sganciabile e ribaltabile, sterzo
funzionante con trasmissione a giunti cardanici, portiere apri bili con le relative
maniglie e meccanica superdettagliata sono solo alcune delle caratteristiche
salienti di queste riproduzioni.
1 - Rolls-Royce
"Ambassador" 1933
2 - Rolls-Royce
Torpedo Phantom Il
Convertible 1934
3 - Rolls-Royce
Phantom Il
Convertible 1932
4 - Bugatti
Coupé de Ville 1932
5 - Bugatti
50T 1933
6 - Bugatti
50T Surprofilé 1932
7 - Mercedes Benz
500KlAK Cabriolet
1935
8 - Mercedes Benz 540K
Cabrio Special1936
9 - Mercedes Benz
540K "Classic
Roadster" 1936
1O- Alfa Romeo
Spider Touring
Gran Sport 1932
11 - Alfa Romeo
8C 2600 Mille Miglia
Scuderia Ferrari
1930
12 - Alfa Romeo 8C 2300
Monza "Muletto"
1931
13 - Ferrari F40 "Yellow"
14 - Ferrari Testarossa
16 - Ferrari Testarossa
"Sportster"
17 - Ferrari Testarossa
"Black Star"
18 - Ferrari Testarossa
Spider
19 - Volvo F16
Globetrotter
COSTRUIAMO:
1
Il modello assemblato e gli oltre 50
l 2
lA FERRARI F40
pezzi che compongono la Ferrari F40.
l 3
RICEVIMENTO DEL KIT
vete compiuto il gran passo!
Ora la lussuosa confezione di
quello che diverrà l'argomento
principale di conversazione con i vostri amici, il modello della F40, è in
casa vostra, in bella vista sul tavolo da
pranzo. Dedicate ancora qualche minuto alla sua contemplazione, senza
aprirla, pregustando il momento in cui
potrete iniziare il montaggio. Attenzionel Questo non è un modello comune,
con pochi pezzi da montare in mezza
giornata ma, e questo è il suo incredibile fascino, un insieme di oltre 500
pezzi, alcuni dei quali estremamente
minuti, che va assemblato con precisione e seguendo una procedura prestabilita. Avrete perciò bisogno di uno
spazio appositamente dedicato, inaccessibile ai curiosi, dove poter disporre in bell'ordine i diversi gruppi di
pezzi da montare. Oltre ad una buona
illuminazione, un cutter affilato o un
A
tronchesino per separare i diversi pezzi in plastica dai telai degli stampi
(sprue) e qualche attrezzo molto comune, come un cacciavite a stella, una
pinzetta ed un piccolo martello, non vi
occorrerà molto altro per montare agevolmente il vostro modello. E' tutto
pronto? Benel Sollevate il coperchio
della confezione e.. preparatevi ad
entrare nel magico mondo Pocherl
ESAME DEL CONTENUTO
L
a prima cosa che stupisce, aprendo la confezione della F40,
è la cura con la quale i pezzi che
la compongono sono stati imballati;
questo è un aspetto molto importante,
perché garantisce l'incolumità dei
componenti anche con un trasporto
un po' ...rude. Estraete la vaschetta in
espanso che protegge le parti della
carrozzeria in metallo pressofuso e,
dopo esservi soffermati ad ammirare
lo splendore della vernice (in tutto e
per tutto identica all'originale), procedete a prelevare, con la massima
attenzione, gli altri elementi contenuti
nella confezione, tutti protetti da sacchetti di plastica trasparente.
Dopo aver disposto in ordine tutti i
gruppi di pezzi sul tavolo di lavoro,
passate alla lettura del manuale di
montaggio, che si presenta come un
fascicolo di grandi dimensioni e di ben
16 facciate. Attenzione: In questa fase
non staccate alcun pezzo dai telai di
stampaggio (sprue), né mischiate gli
elementi dei diversi sacchetti.
Una prima scorsa del manuale vi
dimostra l'accuratezza con la quale è
stato realizzato: tutte le fasi di montaggio sono rappresentate con chiarissimi disegni che presentano sia l'esploso che l'insieme montato di ogni
gruppo. Nella prima pagina del manuale, oltre ad alcune importanti precisazioni che vanno accuratamente lette (come il fatto che tutti i pezzi sono
numerati), trovate una tabella con l'elencazione dei chiari simboli che accompagnano tutte le fasi dell'assemblaggio, dato che gli schemi sono essenzialmente pittorici. Tutte le sequenze sono numerate e la progressione di montaggio è elencata sotto il
simbolo di sequenza (un triangolo nero pieno). Terminata questa prima fase, che potremo definire "di presa visione" di tutto il materiale del kit, si
potrà passare al montaggio vero e
proprio, che riportiamo nelle sequenze più significative nelle pagine che
seguono.
I 5
MONTAGGIO DELLA FERRARI F40
OpOuna rilettura più approfondita del manuale, cercando
soprattutto di memorizzare i
simboli utilizzati in tutte le sequenze di"
montaggio, è opportuno effettuare una prima verifica generale del contenuto della scatola, per controllare l'integrità e la presenza nel kit dei vari
pezzi del modello, in base ai disegni
riportati sul manuale. Questo controllo
D
1
16
2
dovrà essere ripetuto sui pezzi previsti
per ogni singola fase, per consentire
un perfetto assemblaggio.
Naturalmente la Pocher, tramite i suoi
rivenditori, provvede a sostituire gratuitamente i pezzi eventualmente difettosi o mancanti, anche se questi
sono eventi estremamente rari, data
l'accuratezza con la quale vengono
confezionate le scatole dei modelli.
Dopo aver suddiviso i tubetti di gomma (forniti in due diametri), come indi-
cato nella fase N°1 del manuale, si
procede al montaggio iniziando dalla
parte anteriore.
In questa fase, come nelle successive, anche se i pezzi sono chiaramente riconoscibili dai dettagliati disegni che accompagnano tutte le sequenze, è opportuno disporli su un
foglietto che riporti il numero impresso
sullo sprue, man mano che li si separa
da quest'ultimo, per evitare qualsiasi
confusione.
Innanzitutto si assemblano gli ammortizzatori ed i freni a disco sui triangoli delle sospensioni anteriori (fig. 1 e
2), curando che i vari elementi si accoppino senza forzature.
Per questa sequenza, particolarmente delicata, il manuale rappresenta, in appositi disegni contrassegnati da un cerchietto vuoto, la corretta conformazione dei vari elementi.
I due insiemi così ottenuti vanno quindi assemblati al telaio anteriore (fig. 3),
fissandoli con l'apposita piastrina e
completando
le sospensioni con i
triangoli superiori ed i relativi snodi.
Si procede quindi all'assemblaggio
del cannotto dello sterzo e del volante, che vanno forzati con leggeri
colpi di un piccolo martello, applicando, per ultima, la minuscola decal
che affianca le leve dei comandi di
segnalazione. Una volta terminato il
gruppo piantone-sterzo, lo si monta
sul telaio unitamente al rinvio a cremagliera (fig. 4).
E' buona norma, ogni volta che si
completa
una fase, controllarne la
funzionalità, specialmente per quegli
insiemi che prevedono parti mobili.
Si affronta ora quello che è il possente "cuore" della F40: il motore di
quasi 3.000 cc dotato di 8 cilindri a V.
Per la parte motoristica vera e propria sono previste nove fasi, che riassumiamo in tre immagini dei momenti
più salienti (fig. 5-6-7).
Si inizia distaccando, con cautela, i
vari elementi dallo sprue mediante un
tronchesino, asportando quindi con
3
una limetta piatta i segmenti di collegamento che si dipartono dai pezzi;
successivamente si assemblano al telaio centrale la scatola del cambio, il
differenziale, il blocco motore ed i due
coperchi delle punterie dal caratteristico colore rosso fiamma (fig. 5).
Si procede quindi al montaggio dei
condotti di scarico, delle pulegge e
delle cinghie di trasmissione, oltre ai
cavi di collegamento delle candele ed
al sostegno della marmitta (fig. 6).
Si termina l'insieme del motore con
l'assemblaggio
della marmitta, dei
condotti di aspirazione, delle turbine e
degli scambiatori (fig. 7)
Le sospensioni posteriori (fig. 8) richiedono, come per quelle anteriori, il
premontaggio di alcuni elementi (facilmente identificabili da simboli costituiti da una stella a cinque o otto punte)
che sono elencati accanto al simbolo
5
6
7
l 7
8
l 8
di sequenza (un triangolo nero pieno).
La fase successiva prevede il montaggio del paraurti al telaio posteriore;
occorre però prima applicare gli appositi adesivi neri negli scassi del paraurti stesso (fig. 9).
Si capovolge quindi il paraurti e lo si
applica al telaio dopo aver montato la
struttura di supporto (fig. 10).
Si inserisce quindi il gruppo motore
(fig. 11) e la struttura delle sospensioni (fig. 12).
I due semitelai vanno quindi uniti (fig.
13), curando che l'insieme coincida
perfettamente.
La fase successiva riguarda i sedili
(fig. 14), che si assemblano fissando
la scocca rossa sul telaio nero e mantenendo le due parti assieme con l'inserimento del poggiareni a pressione.
Le cinture di sicurezza si ricavano
unendo due strisce di finissimo tessuto in nylon autoadesivo che riporta, a
.•
conferma dell'accuratezza con la quale è stato realizzato il kit, un'etichetta
con il marchio del fabbricante e le
sigle di omologazione (I)
L'abitacolo viene quindi rivestito con
del panno in vellutino grigio autoadesivo (fig. 15), per la cui applicazione
viene fornito un chiaro schema numerato. Si inseriscono poi i sedili nelle
loro sedi, montando le cinture dopo
aver inserito le apposite fibbie ed aver
fissato gli attacchi sul pianale, e applicando anche il tunnel del cambio con
la relativa leva.
Nella parte superiore dell'abitacolo
occorre ripassare con una lima i quattro fori nei quali si inseriranno il rollbar
e gli attacchi superiori delle cinture di
sicurezza, le cui estremità si applicano a scatto nei relativi attacchi.
Una piastra poggiapiedi, situata anteriormente dal lato passeggero, conclude questa sequenza.
Una serie di particolari, come i serbatoi trasparenti del liquido lavavetri e
dei freni (con relativo tappino azzurro!), il radiatore anteriore con le ventole, i due scambiatori posteriori ed alcune decal all'interno del vano anteriore
(fig. 16), consentono di completare le
linee essenziali della struttura interna
e quindi di apprezzare le considerevoli dimensioni (55,4 cm) e l'eccezionale
numero di dettagli di questo meravi-
13
lo stesso. Segue l'approntamento del
cruscotto, un capolavoro nel capolavoro, che riporta fedelmente tutti gli
strumenti montati sull'originale ed è
dotato (questo addirittura è incredibile!) persino della chiave di avviamento
con il relativo portachiavi decorato col
cavallino rarnpante (fig. 18).
La struttura portante dell'abitacolo,
anch'essa in metallo pressofuso come
le altre parti della carrozzeria, serve da
16
glioso modello. Si procede ora all'assemblaggio delle diverse parti che costituiscono la carrozzeria che, una volta terminata, sarà assemblata al telaio.
Si inizia dalle portiere (fig. 17).
In questa fase occorre fare molta
attenzione nel montare i vari elementi,
soprattutto per la presenza di una minuscola molla che richiede una pinzetta per il suo posizionamento.
Una nota di particolare raffinatezza è
infine data dalle decal da applicare sui
cristalli, che riportano il nome del costruttore e le caratteristiche del cristal-
19
sostegno per montare il cruscotto, le
portiere, i bocchettoni della benzina, il
parabrezza e il lunotto posteriore interno, di dimensioni molto più contenute
di quello esterno, che è munito di feritoie per il raffreddamento (fig. 19).
Dopo aver completato la struttura
con una serie di decal che contribuiscono in modo notevole al realismo
del modello, si procede al montaggio
dei passaruota del cofano posteriore,
composti da due pezzi ciascuno, che
vanno previamente rivestiti conun materiale autoadesivo (fig. 20).
Si montano quindi lo spoiler, il lunotto posteriore esterno e il complesso
della fanaleria posteriore che, con i
suoi 24 pezzi oltre alla griglia nella
quale sono incassati, ripete alla perfezione quanto esistente sul modello
reale (fig 21).
Una serie di decal di precisione microscopica e la caratteristica targhetta della Ferrari completano la parte
posteriore del veicolo, che va quindi
fissata alla struttura centrale mediante
due giunti a cerniera.
Il cofano anteriore (fig. 22) è costituito
da un insieme di parti che comprende
il movimento dei fari a scomparsa, i
fari fissi ed i passaruota anteriori, che
in questa fase vanno applicati lasciando le viti allentate per inserire successivamente il telaio
Dopo aver completato il cofano anteriore con le relative decal del cavallino
rampante, lo si accosta agli altri due
elementi della carrozzeria senza fissarlo (fig. 23), per verificare l'insieme,
che risulta estremamente impressivo
e che esprime, con il suo rutilante
colore, tutto il fascino di questa formi-
20
19
22
dabile automobile.
Si capovolge quindi il settore posteriore della carrozzeria e vi si applica il telaio, comprensivo del paraurti posteriore, fissando il tutto con le
apposite viti (fig. 24).
Per fissare la parte anteriore del telaio al cofano, si inserisce quest'ultimo
(sempre tenendo capovolto il veicolo)
curando che i due perni estremi del
telaio poggino nelle relative sedi (fig.
25).
Si stringono quindi le viti di fissaggio
dei passaruota (lasciate lente precedentemente) per bloccare l'insieme.
Per il montaggio dei pneumatici occorre seguire attentamente gli schemi
23
riportati sul manuale, facendo attenzione al posizionamento della scolpitura, che presenta un disegno diverso
per l'interno rispetto alla parte esterna
(fig. 26).
Si procede quindi al fissaggio dei filtri
d'aspirazione, agendo dalla parte esterna del cofano posteriore (fig. 27);
si montano quindi i due fianchetti laterali, che completano la struttura della
carrozzeria e, per ultimo, il lunotto posteriore rifinito con la sottile decal della
2l
guarnizione. L'applicazione del tergicristallo, degli specchietti retrovisori e
delle ultime decal di profilatura del
cofano completa il modello che, infine,
22
con le ruote montate e la carrozzeria
accuratamente lucidata con un panno
morbido, è pronto a stupire con i suoi
tecnologici segreti visitatori e cono-
scenti, premiando così il giustamente
orgoglioso modellista che tanto ha
realizzato (fig. 28).
28
PUNTI DI VENDITA POCHER
IN ITALIA
LIGURIA
Genova
Genova
San Remo
PIEMONTE
Alba
Asti
Biella
Chivasso
Cossato
Cuneo
Ivrea
Novara
Piossasco
Savigliano
Torino
Torino
Torino
Torino
Torino
Torino
LOMBARDIA
Asola
Bergamo
Bergamo
Brescia
Brescia
Brescia
Brescia
Como
Como
Cremona
Cusano Milanino
Gallarate
Lecco
Legnano
Luino
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
Milano
Monza
Pavia
Seregno
Varese
Voghera
TRE VENEZIE
Bassano del Grappa
Bassano del Grappa
Malcesine
Merano
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Verona
LA BEFANA - Via Assarotti, 2/9 r - Tel. 010/83.91.661
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Tel. 011/90.41.580
IL CERCHIO BLU - Corso Roma, 19 - Tel. 0172/71.61.22
AMAR - Via Carlo Alberto, 44 - Tel. 011/54.51.93
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Tel. 030/30.23.22
TRENO HOBBY - Piazza Loggia 8/B - Tel. 030/44.232
MANTOVANI MODELLISMO - Via Plinio, 11 - Tel. 031/30.23.25
PUNTO DUE - Via Vitto Emanuele, 74 - Tel. 031/26.84.58
NUOVO HOBBY - Corso Mazzini, 79 - Tel. 0372/33.990
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MORO MODELLISMO - Piazza Vittoria, 11 - Tel. 0382/24.776
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FANTASIA - Via Speroni, 5 - Tel. 0332/240.398
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LORENZI M. PIA - Via Casella, 30/34 - Tel. 045/74.00.636
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FRANCO MODELLISMO - Via degli Alpini, 2 - Tel. 0442/50.465
GIOCHERIA ROVER CENTER - Viale del Lavoro, 18
Tel. 0464/42.34.52
NEGOZI DEM - Centro Commerciale Le Piramidi
Tel. 0444/26.71.31
PUNTO MODEL - Vicolo del Va', 58 - Tel. 0461/98.46.80
IL PARADISO DEI BAMBINI - Via Manin, 32 - Tel. 0422/54.83.88
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GIOCARE - Galleria Pellicciai, 3 - Tel. 045/810.09.43
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PLAYRAMA - Via Castiglione, 51 - Tel. 051/23.19.46
TA-BOOI GIOCATIOLI - Via S. Felice, 24/A - Tel. 051/26.19.70
MODELLISMO PERENCIN - Via Ripagrande, 82/A
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CORRADO MODELLISMO - Via Antignoli, 4 - Tel. 0522/48.52.96
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ROSSO CORSA - Via Gordigiani, 4/R - Tel. 055/3305.34
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EMPORIO 45 - Corso Vitto Emanuele, 6 - Tel. 075/85.55.921
DI PALMA - Piazzale Frank, 8 - Tel. 075/36.605
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MINIMONDO - Via Anguillarese, 16 - Tel. 06/99.96.623
MODELLISMO GIANNI- Viale Kennedy, 53 - Tel. 06/79.15.678
AL.SI MODELLISMO - Via Terme Diocleziano, 31
Tel. 06/47.43.537
BAZAR MODELLISMO - Via Pineta Sacchetti, 486
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CARTOLERIA ROITI - Via A. Roiti, 63 - Tel. 06/55.82.696
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(prenderà il W 06/39.37.62.54)
GIORNI MODELLISMO - Via dei Gracchi, 31/33 - Tel. 06/31.12.13
MODELLISMO MASTROCINQUE - Via Gela, 33 - Tel. 06/701.69.77
TRE ELLE MODELLISMO - Via Baldo degli Ubaldi, 81
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TRE ELLE MODELLISMO - Circonv. Appia, 52/B
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Napoli
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