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caieina
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PUROATIVO (OM (ACAO
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INDICADO EM TODA! Al IDADE/
E AO ALCANCE DE TODO/
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1
SETTIMANALE UMOBISTÍCO-MONDÀNO ¦ ILLUSTBATO
ESCE OGNI SABATO
200 reis
XXXI -
Anno
-__F ^--M
N. 1.392 - S. Paolo, 6 Marzo, 1937
il camenere pígliamgiro
¦ .
- Uffici: Rua Joté Bonifácio, 110 - 2/Solw^oja
3
Disegno dl Vicente Cocozza - Parole delPespla, natico Migliori - Musica dei rotisseriaco Ferraris
^^*_r^»
I
H-****-
\
V.
'
»'
A
- Dtte zabáioni per i signori molto sbafuti; mezzo ütro di vino al signore secco
flei
una "pescada" alia signora in bianco eon la stessa salsa di quel baccaia
s;gnore vicinoooo!
A:\
ii CHIN ATO
GINZ ANO
é un ricostituente - un prodotto
indispensabile per la vostra famiglia
•1
x ^«tàk
mi
mlÊk
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Ia pag í n a pi às cem a
speechi...
deirarte
vittima
spiritosi
3LITAM 1;
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WWil fJfffi/
— Ohe suecede, Battista? Avete visto gU spiHti?.
. —- E' il celebre barítono Tonahti; ha cantato quattrola vita*...
tento volte il "Rigoletto", e rimarrá cosi per tutta
i grandi
cômodo
quando il dovere diventa
¦.*
IL SERGENTE DI POLIZIA. — Spiacente, signorlne,
ma debbo perquisirvi! GH ordini sono ordini!
•
rcusfezoTTi
'cu.
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¦
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cTinici
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Dottore, sento una grande stanchezza e provo moita
tática a cainniinare; che cosa mi consiglia di prendere?
Ebbene, prenda... un tassi!
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consigli mediei graiuüi
immmmmmmmwmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmwmmmmmmmmmmmummmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm^^m»
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sâo«uoo)Í^^/ RST^ePH^NIA,i67
• -
|tapete/É vil
NM
|decoraçõe/|
«vostro, dove sapienti giardiChissá quante volte vi sadargli quella
rá accaduto di seníire come n.ieri potessero
le anime
educa
che
una specie di Ieggero prurito bellezza al bello e al buono,
noi giovanili
(rosicarus come diciamo
andarvene inun giardinet-a
dotti) nelle parti posteriori che
sareste i primi
tra l'una e l'altra partís inol- to pubbico,
dico
trovare giusto quanto vi molti,
lus o, come piú pittoricamenE cambiare vestiti,
te si esprime il popolo, natica. belli, comodi, eleganti: la vaNon é niente di grave e nón rietá é utile. Noi non siamo
dovete nreoccuparvi affatto, solo fatti di carne, ma anche
non dovete trálasciare di por- fli spirito; tutto é fuso in noi
re la massima cura nel non ei -piacei-i dei cor,po e dello
mangiare funghi avvelenati. spirito hanno un único onen;
cibi infetti e oezzi di vetro; tamento: farvi migio:e e piu
cosi nocivi allMntestino.
amabile 1'esistenza.
L'intéstino! Ecco un'a'itr,a
parte dei nostro miracoloso
corpo mai abbastanza conosciuta: chi pnó dire infatti ni
áver viS'0 per una. volta so<a
il próprio intestino, questoa "U^-J
^^**Bg_^MisaM |*P^*f***iCT**v**'H*B*M
lungo 'ubo cosi necessário
sono
pochi,
non
tutti lauelli, e
che mangiano e bevono?
Perché -abbiamo 1'intestmo?
Come funzionâ?
E' presto iâet.to. c-ari amici.é
La funzione der'intestino,fornuella sopratutto di dare
dei
za e vi-ta a quee*li or<?ani at1 oua.h
nostro corro con
• ,niú umili'nui
alle
tendiàmo
tonto imoortanti oceuazioni.
non
Se non aveste Tin^estino
1»«*™
oot-este per esemoio
,a vostra amata. Perche? Ma
•s semnlicissimo. H vasettmi di
la voKlifc che sparsi su tutta
forstra epidemia* nrendonoresnicbe
7.a e vita d,al1'a*ia
rata. dai cosidett.i pohnon*
dei
na^sa attraverso ii buco mo*lãvrl. sono in definitiva ch*
ci dal c-alorifico ^eciíico
stess^ e
fornisce 1'intestino
ouindié perci6chel«vostre
e av
]a,bbra possono muoversi vero.'
vprtire 51 tatto. Strano
iPer conseguenza, non race -*
la, sc.ienza che sa vedere
comanderó mai abbastanza a
pire!
certi impiegati che si logoraE allora: moto, avia libera: no la vita negli uffici, di fate
nerché invece idi andarvene in qualche bella' gita lunga, i'i
ufficio e a1 lavoro non ve ne comodi treni, in eleganti piandate in montaçna o in cam- loscafi;. abbellire la própria
naena? Perché invece di abi- casa con qualche quadro di
tare in una n» aluno ue stan- autore e qualche stoffa rara,
zetta non vi fate coistrui ¦•<*>• un che
economizzare
sapendo
bel nalaz-zo con amni saloni sullo süpendio ognuno puó
jriardini d-Tnverno, (cosi co- andave a vedere al cinematomodi per passarvi ore di ri- grafo.
poso) sale da fumo e parchi
Allora ci siamo intesi, e rii
per giuochi?
prossimamente suliSapestç fiuanto sarebbe me- torneremo
rargomento.
•dio ner i vostri fifçliuoii díDott. Esculapio
vertirsi in un parco privato,
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- MONDANO - ILLUSTBATO
Oggi le solite
SETTIMANALÊ VMOBISTICO
_^
donne evolute,
ESCE OGNI SABATO
che non transigono
UFPIOI:
ABBONAMENTI 8. PAOIX)
con la salute
Proprietário
BONIFÁCIO, UO
J08E'
R.
30$
onno..
APPKTIT060,
ORIOTALDl
OAETANO
né con 1'estética,
Ridi sempre, pen3.» BOBRELOJA
LtXBSORIOBO, onno.. 50$
Reaponaoblle
non hanno in niente
2-6525
al Comitato dei
sando
TEL.
tono... 100$
j SATIRIACO,
ANTÔNIMO CARBONAR©
che la ginnastica,
Non-Intervento?
NUMERO:
la permanente,
Macché! Penso al
8. Paolo.. 200 réU
macchina,
la
scí,
1937
XXXI
ANNO
gli
controllo navale delle
S. Paolo, 6 Marzo,
Altri lUU. SOO rtü
Lulú, Fofo,
1.392
coste spagnuole!
NUMERO
le "prime" al cinema,
ma i f igli.. * ohibó !
Perché la clássica
grazia feminea
sfiorisce— dicono —,
perde la linea:
coi seni turgidi,
la pancia grossa,
com'é possibile
non
un particolare che non sia ripugnante. II signore non
far piú la mossa ?
miei pendei
somministrazionc
costante
la
intelhgente,
non
Con
"Pasquino", fatta da qualgiovane, non bello, non aitante,
E lc perseguita
si mise a fresamenti ai lettori dei
ãapprima
distinto,
ma
rispettabile,
superdi
l'articolo
traverso
terrorc,
a
che tempo in qüa
questo
assiâuamente il negozio al quale Marianna
— quasi
quentare
ebdomadano
comprendére
senza.
ficie dei simpatieissimo:
na ãava il pregio ãella sua opera e ãel suo piacevoche in lor signore
auasi mi son conquistata una fama di grafomaie
aspetto, poi, quanão ormai la sua casa era piena
che accondininno2o, quando io, in veritá, non faccio
cervello ed anima
ãi statuette, portacenere, soprammobili, vasi,
dei
suppliche
irrecusabih
e
e
reiterate
acquxsii
alle
agli
rinunció
scêndere
sono deformi..
li, e non ce ne stavano piú,
scansafátiche.
trattative
a
pnredattoio
Viva le femmine
d mise a frequentare la ragazza
in
con pance enonni '.
Una dimostrazione di questa veritá 1'offvo
vaie, senza piú il áisturbo ãi passare ogni giorno
sentiLe donne eclettiche
dinanzi al registratore ãi cassa. Di fronte ai
pubblicando una collaborazione
questo numero,
Lazzati
Mamenti paterni ãelVassiãuo e. probo ammiratore,
han la passione
che il mio caro amico di stanipo antico senvere e
rianna si scoprí improvvisamente nn inattaccatylÇ
Ludovico s'é data la pena di—pensare,
per 1'automobile,
trauna
non
'aviazione;....
pel
gia
cuore filiale. Questo lc permise ãi installarsi m
rimettere al mio indirizzo,
per 1
traa
ãivarti
ma
fatto,
soffici
in
magnífica villa,. sempre sãraiata
inite redattoriale, come andava
nel freddo talamo,
assolulavoro
m piedi), di
un
espleto
ov'io
Brasital,
verso la
(lei che stava, prima, tutto il giorno ãi comperarsi
di quando in quando,
med
avere una bella macchina alia porta,
lamente inconfondibile con il settimanal
dicono al coniuge.:
collaboraziomsta.
degli abiii magnifici, ãi trasformare il suo nome ãi
"Mi raccomando !*...".
nocente passatempo.
sbrodolatura
Marianna, il quale sapeva ãi cucina e faceva pensare
Pubblicando questa ludovichiana
E partoriscono
ineqma una âonna esperta nelle rammenãature, m quello \
nella rubrica a me affidata, io dimostro
Tutto questo
solo romanzi,
assai piú romântico ãi Anna Maria.
di non avere pretese esclusiviste
vocabilmente
l'incub<>
conãmãere
di
sono
ãisturbo
che
che
per il solo corrispettivo ãel
settimanali brodacchie, cosa questa
mie
sulle
loro
dei
ganzi:
col genitore ã'aãozione il belVapparlamento. Ma si
e lá affibiaqua
l'ipotetica,grafomania
csclude
il suo
che dolce lirica !
é mai vista una brava figliola che abbanãoni
tami.
*
*
!.
voli
che arditi
papá ?
e anViva le femmine
Ogni tanto quei babbo affezionato usciva,
bugiarãa
che fan figlioíi
bnontemla
dei
piú
dava a trovare i suoi amici che erano
Fra tutte le frasi fatie ãeWamore,
agli
"II tuo passato non mi interessa ..be ei
ei propri coniugi
Un giorno, uno ãi essi volle mostrare
é questa:
voni.
ãella
a
"films"
Ia cronaca
passo
che, per quanto
rendon felici,
ospiti ãegli allegri
fosse bisogno di una confema,
ma
loro
A
nella
«torta
la
vicenãe
arriechiscono
Mete
se
riferenão
"Fanfulla"
âelle
ce la offre,
pur
riãotto, riproãiicevano
ncole levatrici !
interezza. In uno ãi essi quei paãre in ritarão attegiellsa commessa ãi negozio ãi ^Oa.ComempeU
ogni
sono
m
rea?ioni
acquisto,
e le loro
Vi son le femmine
"econttoi
nóbbe la sua figliuola di recente
"retrate,
le comesse ãi negozio,
1'avvenenza, ne
«*:»•«
-*
siti,
certi
che in
giamenti che, se ne confermavand
sollaz^
o
mettevano in dubbio la virtú. Einuncioauna parte
dove fan sciopero
oãalla cronaca allegra, aã ammonimento
Súbito
Figlia mia,
economiche
emozioni
ãi
dello spettacolo e tomo súbito a casa.
mogli e mariti,
dei letfore in cerca
U ãattilografe.
- disse aã Anna Maria, - ü tuo passato non wi
dopo le commesse ãi negozio, vengono
fan la política,
dopo ,*j."ma
v*"^"
quello che ho sapato non. posso
ifvvw
interessa,
DOOU)
í/fH-CÍ
In terzo posto, le coriste.
fanno la guerra,
Va , cara
notola cm effimera
«iií ospitarti nella mia casa intemerata.
sicché quei popoli
da
Questa commessa ãi Praga,
delle'maechine
«£
*«^
ràààíza', e unfaltra volta diffida
son próprio a terra,
rielá é Umüata al casalingo nome *
rdornare
a
che alle bam
presa" Anna Maria fu cosi costretta
va trovato nn paãre aãottivo. E' noto
per cui combinano
le
gente
Ora vive in trepiãazione, pensando con
parti:
ãa tutte
Marianna.
spuntano
binei
fiaschi...
protettori
su
se un altro
fiaschi
alia quale {°^}al
raccapriccio a che cosa aceaãrebbc th ler
insospettabile,
e
intemerata
esòrcito
un
Viva
anche se
uomo le ãiscese un giorno con Varia ãi ginstmere
suoi qusti) le ragazze brutte non piacciono
"11 tuo passato non mi interessa,
di figli maschi !
implacabile:
femmina
la
senso
Viva
: ti
mãÍnZomma,
vntenzioni, s'vntenáe, il bello per ü beW
che e
com'é in Brasile
imbattibüe
in tutte le storie a paãre putalivo, vaaquelVartefice
applicato
ãelVarie
!
Viva 1'ostetrica
riano lc sfumature, ma la sostanza é sempre quella.
Marianna aveva trovato «g*.
Anche
tali™.
!
ile
Ia balia c il c...
distinto. Distinto
«. Ludovico ãi Stampo Antico
aãottixo: un signore anziano, ma
a
lo
NINO CANTARIDE
W™£*°>
offre,
piai
si
per
E. G. DIO BIANCHI
é 1'aggettivo chc
scopnre
é
possibile
non
próprio
agli iZommi nei quali
¦
*
¦'.'-.
'
•;¦•
'
t
mio
il tuo passato, amor
'>¦•:..
:TUTT1
DEVONO
TEÍULRE
IN
CASA
U^
FLACONCINO
DI
ema
cario
Calcinata
MM nesia
II purgante migliore
AL MONDO
UNICO
—idekle
11 Lassàtivo
digerenfce.
EfficacU.imo rinfrescante deU'appa«»to
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OGGI
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1
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p
a
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a p p r o r 111 a t e
d ei 1' o c c a s i o ne
¦
»
t
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¦
¦
¦
Era la vigília di Natale deil'annol9... Neirampio refettorio dei Penitenziario di
una
regnava
Klahgkurt
grande animazione. Nessii-'
no sguardo truce negli oechi
dei galeotti accalcati sulle
strettissime panche davanti
ai rozzi taivoli, ma una strana luce in tutti. II raneio
serale fu consumato vèlocissumamente e senza borbottii quàntunoue fosse piú
cattivo lei solito e semplicemente un mandarino rappreisentasse la • celebrazione
delia festivitá. Ma in tutti
c'era un'ansia, un'attesa..
Gli inservieriti portarono via
i piatti di latta e mísero davanti ad ognuno una cartella tella tombola con un
pugnetto di fagiuoli per segnàre i punti. Tutti si misero á guardar© le cartelle
Der vederé se c?era il numero corrispondente a quello
loro. Poi non noterono piú
frenarsi. Tutti insieme, battendo cadenzatamente piedi
e mani, urlavano "Tom-ibola, tom-bo-la....".
guardiani dovettero spiana.Tiè i fucili. Finalmente
entro il Direttore dei penitenziario con il cartellone e
con il saccbfitto dei numeri.
Si fece un silenzio di tomba,
©edette al suo tavolo e Testrazione cominció.
¦ — Ventotto! — bisbiglm
,il Direttore guardando il
numero che aveva pescato e
mettendolo nella corrisnondente casella dei cartellone.
II numero fu rinetuto ad .«'jta você da un secendino
perché tutti s.entiss ero.
— Io, io. sono io — urló
una você dal 15.° banco Un
vecchio galeotto dalla barba lunghissima si agitava
na^esr-umente mostrando a.
tutti il numero che aveva
sul petto e ou°llo che era
sulla cartella "28".
Due secondini
Apolausi.
gli levarono le catene ai
piedi e alie mani. lo baciaaverrooo in fronte e dopo "Va
-oorta
—
gli indicai» la
dissero — sei libero".
II galeotto N.° 27 mormoró
con gli oechi pieni di pianto.
"iPoteva uscire il 27 il mio
numero io sono ancora giovane quello lá ci poteva
oramai morire in galera".
II silenzio fu ristabiUto.
La tombola continuo. Ad
ogni numero estratto un
ürlo di gioia un altero galeotto liberato. Quando uscí il
numero settantadue 1'estrazione dovette essere an-r
nullata in quanto il 72 era
evaso la notte prima.,
Una scena selvággia che
poteva finir male avvenne
quando fu estratto il N.° 6
Si era in dubbio se fosse il
N.° 6 o il numero 9 come
spesso accade.
due candidati alia liberazione volevano dimostrare
con argomenti metafistei
che si trattava^del 6 piuttosto che dei 9 o viceversa.
n numero 9 si mise a fare
Finalmente
la verticale...
si vide trattarsi dei 6 per
una impercettibile lineetta
sotto il numero. Proteste.
Gioco vecchio. fiisogna compararne uno nuovo ecc. La
tombola continuo. I rimasti,
con le orecchie tese segnavano i numero delle cartelle
in attesa di coprire con un
fagliolino anche quello corrisponderite al loro.
Altra lite suecesse airestrazione dei numero 66. II
Direttore avendolo guardato al rovescio annuncio il
numero 99. II numero 120,
vista 1'occasione propizia,
baró. Coprendosi con una
mano il numero che .aveva
sul petto gridó: "Io, io, sono
io".
E giá i secondini stavano
per liber arlo quando il D.irettore si accorse delTerrore
inquantoché il gioco delia,
Tombola non va al di lá dei
numero 90.
II bairo ebbe tre dozzine
di frustate.
La tombola continuava.
Si divertivano come bambini. Ogni tanto qualcuno timoroso di non aver sentito
bene domandava.
F uscito questo, é uscii.0
ouesfaltro!?" e il Direttore
buono, naziente, a guardare e a dire si o no.
Finalmente il secondino
gridó "^Tombola". Era la
fine dei giuoco. Fino a che
egli non avesse fatto tombola restraziokie 'continuava;.,
A dire la veritá aveva
fatto tombola giá da mezz.ora ma le laute maneie io
a.vevano convinto a protrarre 1'urlo delia vittoria. Era il
suo mestiere.
L'ultimo estratto se ne
ando felice frá il pianto di
tutti, a mezzanotte precisa.
Suonavano tutte le camnane
e. come un sol uomo, i rimasti corsero alie sbarre per
vedere il fortunato ;andar
via saltando e scom.parire
fra i turbini di neve.
— Sara per un àltr*anno
figlioli miei — d*sse il Direttore rimetí-endo i numeri
nel cassetto e prendendo
sotto braccio il cartellone —
Buon Natale.
L'incanto era finito, tornarono tutti alie loro celle
tra gli sguardi feroci dei
secondini e le solite inevitaWli pedate.
Martino Frontini
?
p
á
i
4
u
í
é
o
I
o
n
i
i
a
àizionario
sintético
RIFLETTORE — II solleone
dei cantariti.
PIROTÉCNICA — La mitraglitrice riotturna dei colori.
MERIDIANÍ — Le feritoie
dei globo.
STRUZZO — Un ventaglio sui
trampoli.
SCANDALO — La nitroglicelina deli'illecito.
LONGEVITA' — II dindarolo degli anni.
SEDUZIONE — La forza
«entripeta delle donne.
GARGARISMO — L'onomatopea di una rana. .
CASSAFORTE — II parallelepipedo delia felicita.
ECCETERA — La ricètta di
chi non sa cosa dire.
CAOS — II Direttore Generale delia confusione.
PRESENTAZIONE — La perifería delle conoscenze.
STIVALE — Una scarpa con
Ia torre.
CARNEFIÇE — Un cânnibale senza appetito.
POSATE — II tallone d'Achille dei pranzi.
tf
Z§f0&
ABBIAMO RICEVÜTO
Tessoti Fin i
) t^J,
novitá per
Camicie, Pigiami ecc.
Ultime
CRIGINALITA^DISTINZIONE
Un ablle Capo-Surto
SOLO
*¦
CALZATURE
NAPOLI
'
BRINDISI — La conferenza
di un bicchiere.
BAMBOLA — Una statua per
asilo infantile.
PREAMBOLO—- II bigliettò
da visita di un ragionamento.
DAMIGIANA — La Tercsina
dei fiasçhi.
— Gli appartaARTICOLI
menti dei giornali.
MATRONA — Una donna
con carrozzeria.
BRISCOLA — II "bridge"
che si é tolto lo smocking.
GIQVE — II preside degli
dei.
ETERE — II sonno liquido.
AURIGA — L'autista prima
delia cura.
TELÉGRAFO — Le parole
funambole.
— L'amore dl
SIMPATIA
cartapesta.
FORTEZZA ;'¦ —- Un castello
che mostra i denti.
NOTAIO — II bidello dei testamenti.
PARNASO — H Club delle
Muse.
SCULACCIATO — Uno schiaffo in cantina.
SCARABOCCHIO — La birichinata di una penna.
OVATTA ---La neve in clinica.
'''>¦¦
VATE — H- poeta salito al.
piano di sopra. —
II sonoro di
STARNUTO
una corrente d'ária.
PARODIA :— Un'imitazione
con il solletico.
dirige le nostre grandi
e ben montate officine
proprie di
*
BIANCHERIA SU MISURA
¦
I ^^[
^1
I a^a^amm
Domandiamo a tutti i signori distinti Ia gentilezza di una visita
affinché possiamo mostrare loro
i fini lavori dei nostro eccellente
professionista, come purê i nuovi e moderni tessuti arrivatici
da poço tempo, espressione assoluta di qualitá e buon gusto per
confezioni su misura.
tfcãedêid, &Utl & ô.
¦.-sss
a^at
^f
STHPPA •— I chilometri
quadrati che bevono la.vodka.
NILO — La tinòzza dei coecodrilli.
SOLLETICO — L'one-step
dei riso.
NOVELLA — Un romanzo
per gli uomini d'affari.
'900 — Un rebus
QUADRO
in cornice.
PREJSENTIMENTO — La
lettera anônima delia coscienza.
'
flua TXtetía, 16-11
STIPENiDIO — II carburaute dei mesi.
SOIMITARRA — Una spada con Ia spina doraale rotta.
VIÍLLEGGIIATURA — La
caldaia delPozio.
'CANE — II quartiere indigeno delle pulei.
iSINTASSI — L'Universitá
delia scrittura.
REGALO — Lo scandaglio
di una donna.
,9PERONI — Le stelle degli stivali.
II nostromo delia
HUIO
paura.
- I monsoni
90HIAFF.I
delPira.
AOETO — p vino in pensione.
TRAMQNTO — Lo sbadiglio dei cielo.
«SARTA — La-dinamite dei
matrimônio.
FUOCÓ — Un'ustione che
danza.
Treccagne
i
u
a
Per il nostro Signor Divo*toro (che Iddio conservi alia
Colônia sano forte ricco, etei*
namente — ed il bene con ia
pala!) per il nostro Signor Dj. rettore, dicevamo, cosVituisce
un vero supplizio essere invitato a colazione o a pranzo
presso le famiglie borghesi,
chft lo invitano non per nna
particolarè simpatia, ma perché egli costituisce una decorativa "attrazione".
Una famiglia di arricchiti lo
s>üpipiicó una sera di festeggiare una certa solenni.á con loro.
Ed.egli fu cosi martirizzato
dalle loro preghiere e dalla
loro insistenza, j che finí con
1'accéttare, giurando
peró a se
"oro
una lezioné.
stesso di dár
Oominció coi giungere in ritardo di un'ora. Una ventina
di invitati, attratti dalla sua
presenza, era giá a tavola.
Mentre la padrona di casa si
precipitava verso di lui, il
nostro iSignor Direttore (eccetera eccetera con la pala!) si
sou só in questi ter mini:
Sono rimasto un^ra davanti ala vostra porta, 'domandandomí se dovevo salire.
Ftguratevi che ho incontrato
nn cinese, un satânico cinese,
ün cinese che getta iimalócthio, un malocchio preciso, terHbile, inévitabile. Ogni volta
che lo incontro, quando vado
a pranzo a casa 'di amici, ce
li'é uno che muore durante la
siettiman.a".
iLa festicciuola finí piultosto gelidamente.
* *
Silvio Monti é un amabilissimo signore oltre che un predeciso ragioniere, <?. qualche "scadi
o.ennio fa ebbe faina
pigliato". Niente di piú natuale che eli si attribuisca questo anel doto:
Ad una festa, chiamato improvvisamente da una signora,
nella premura di correre incontro aUa dama pestó lo strascico di una fruttivendola iu
abito scollato e gioielli costosi.
Siete una bestia! — gridó la fruttivendolra indignata.
Giannino, ossequioso, compito, galante, inchinandosi:
Eppure la coda 1'avete
voi, signora!
?
* •¦-*¦
h
*
g
sciocchezzaio
c o lon ia I e
intitolato:
simo pamphlet,
"L'elefante non esisVe".
# * *
Pinoni dopo ii "successo*'
d lia sua ultima "confeitaria",
ha potuto cpmperarsi una magnifica .automobile. Non basta:
ha affidato la macchina a uno
chauffeur e lo ha scelto caeciatore perché -— come tul ti
õanno — Pinoni é imbattibile
non solo al "balcão", ma anche sulla. pedana dei tiro a
volo. Quando non partecipa a
nessuna gara, si oecupa degli
uccelli randagi c* va a caccia.
Lo chauffeur lo accompagna
in macchina e poi entrambi
vanno per i boschi. Durante*
1'u.ltima gita, Pinoni tira a una
lepre e per la prima volta in
vita sua, dopo due col.pl, la le-
arricchito in quei giorni di un
superbo eleíante indiano. II
bianco pachiderma fece tale
impressione sug i scienai^ti
(un francese, un tedesco, un
americano, un russo e un polacco), che appena rientrati in
casa scrissero ciascuno una
memória, che idestinarono a
differenti riviste scientifichc.
II francese scrisse': "L'elGfante e i suoi amori".
II tedesco: "L'elefante e i
dialetti morti deiralta va le
dei Gange".
II polacco: "L'elefante e il
corriidoio di Danzica".
L'americano.: "L'elefante e
ii método Taylor nella fatobricazione delle palie da biliardo".
II russo scrisse un violentis-
tfMMMhHMft
un notaio che se ne intende
____________ ______¦ >ií^Ji.VÍí' *&$ffii$%mmmmW^
1
*
Questa ce Hia fornita l'Ing.
Luigi Giobbi:
Alcuni studiosi che si erano
t.rovati a un congresso scientie ,1'alfico a Parigi, fra 1'una. "GiarIra seduta andarono al
d ino delle piante", che si era
— In conclusione, caro notaio, rida madre non mi ha
lasciato niente di che poter vivere...
Io credo di si, signorina. Ma non sta scritto sul te«tamento.
^/^^^W^^^&à^&^ííS^l€^S^mm^ZiSSS!Z
^Q^^^^^^^l/S?^^
"
¦
•'
j
*
impaupre si allontana un pó
ma salva.
rita,
'Pinoni,
stupito, e-sclama:
_ credo di aver tirato trop;
.
po a idestra!
E lo chauffeur, compitissimo:
Non credo. II signore ha
tirato anche questa volta con
la consueta maestria e precisione; é la lepre che é andata
un pó a sinistra!
(Pinoni gli ha aumentato
V"ordenado" di ben 10 marnschi al mese).
,..,., * * *
Bei padre, prima delia gueira, era cameriere di ün piecolo caffé dove vi era anche
un ragazzotto che faceva da
becondo cameriere. Le rare
mance dei clienti, é inutile dir.
lo, se le beccava tutte Matteo,
ma una volta 1'altro protesto
che anche lui aveva diritto
alie prebende.
Beh, d'ora innanzi faremo cosi — disse allora il caicivendolo Bei padre: — piil
gliamo la moneta che lascla
ária.
cliente e la buttiamo in
he viene testa me la prendo io,
se viene croce itiü la dai a me.
Se la moneta resta a terra in
.piedi, di taglio, allora é tua
e non te la leva nessuno!
k * * *
Le favo/.ette moderne dei
Dott. Tali Ani:
II gatto ladro. — Un bravMiomo che aveva un gatto laclro matricolato, pei" disperazione gli spalancó un giorno
la dispensa:
"Sciala a piacer tuo".
II gatto 'o guardo a lungo
sospettoso, ma convintosi infi
ne che diceva da senno, scosse
la testa e si allon.anó con passc dignitoso mormoranido:
"Che razza di sistemi vengono di moda? Questo significa togliere poesia alia vita!"
* * *
La
barzeletta
por tenha
(nuovo stock Ugliengo):
"Un banquero britânico, miiy
enamorado de una artista, había resuelo contraer matrimonio con ella. Deseoso, sin embargo, de informarse sobre su
pasado, se dirigió a una agencia de idatos confidenciales, ia
cual le pasó ei siguiente informe: "Esta joven goza de excelente reputación y solo tenla
hasta hace poço relaciones di»tinguidas. Sin embargo, desde
hace algunas semanias, se la
ve con un banquero de reputación dudosa".
^jjflM^a<__ffi-S______i____-_____________K,
CASA BANCARL^ ALBERTO BONF1GL10II í CO
^S«iWiÕBS59BSW^W5õS5ie^y>i
MATRIZ: Roa Bôa Vist», 5 - S|l©Ja — SUO PAULO.
t'.'-....ii..,.iy
"i. ¦¦
¦C^SJ
FIUAL: FfftÇ» de RepubUca» 50 — SANTOS
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ti
alle scuolc elementari
IL SIGNOR MAESTRO —
Questfoggi, miei eari ragazzi, vlnterrogheró sulla poesia. Verduchi, che cosa é la
poesia?
VERDTJOHI — La poesia é
quella che ci devo recitare a
papá e a mamma alia fine
delPanno, signor maestro,
che poi mi règalano due mil
reis a peruno.
IL SIGNOR MAESTRO —
La poesia é Parte di esprimere i nostri sentimenti in
versi, somarone. Ed ora, parUamo dei canto. Che eos'é
il canto, Baperozzi?
PAPEROZZI — II canto é
quello ©he lo studia mia sorella Assunta che fa tutto il
giorno i vocalizzi che tutti
quelli dei vicinato dicono
sempre che é uno strazio.
IjL SIGNOR MAESTRO —
11 canto, ignorantone, é per
il poema ció che il capitolo
rappresenta per il romianzo.
Panzarasa, ma tu non stavi
attento: di che cosa stavo
parlando?
PANZARASA — Gel canto,
signor maestro.
ÍL SÍGNÔR MASTRO Bravo! E che cos'é?
PANZARASA — E* il posto dove ci hanno messo lia.
nonna, signor maestro.
IL SIGNOR MAESTRO —
Non capisco.
PANZARASA — Si, signor
si lamenta
maestro, nonna "Prima
per
sempre e dice:
casa facevo tutto io e non
si muoveyk penna che io
non volessi. Adesso, invece,
mi hanno messo in un canto".
IL SIGNOR MAESTRO —
Basta, basta... mettiti a sedere. Pappàcena, che cosa
sono i versi?
PAPPÀCENA — Sono quei•A che non bisogna.fare alle
vecchie. si;°mor maestro. —
IL SIGNOR MAESTRO
Come sarebbe a dire?
PAPPÀCENA — Si, signor
maestro. Ieri io, in tram facevo le pernaechie a una signona. vecchia e allora mamma mi ha strillato e mi ha
detto che non sta bene fare
versi con la bocea alia gente
che non si conosce.
]£ SIGNOR MAESTRO —
E' cosi che hai studiato, eh?
Siedi Pappàcena. Alzati in
piedi. Perotto: che cos'é il
metro?
„
.
PEROTTO ^- E' quello che
I
la mercantinia, quella che
sta alPangolo di casa mia ci
dá sempre sulie dita a mio
fratello Torquato. quando
ché ci va con la scusa di
comprare i bottoni dei colletto e ci dice: giu' con queste mani, giovanotto.
IL SIGNOR MAESTRO —
Perotto, Perotto, sei sempre
lo stesso. Saro costretto a
non ammetterti nemmeno
agli esami, Perotto. Siedi.
Parliamo delle' rime, ora.
Ieri vi ho spisgato che le rime possono essere alternate, incatenate o baciate...
Si dice che si baciano...
Bartoletti!
BARTOLETTI — Dica, signor maestro.
IL SIGNOR MAESTRO —
Di che cosa stavo parlando
BARTOLETTI — Di queilè che si baciano, signor
maestro.
EL SIGNOR MAESTRO —
Ebbene, di che si tratta?
BARTOLETTI - Di mia
eognata Betta e di mia cufeina camilk...
|L SIGNOR MAESTRO Cosa c'entrano queste due
signore?
BARTOLETTI — Si, quaniáo che sMncontrano si baciano sempre.
IL SIGNOR MAESTRO —
Ho capito, non stavi attento. La terzina, almeno, lo
sai che cosa vuol dire?
BARTOLETTI — Si, signor
maestro.
IL SIGNOR MAESTRO —
E allora dillo.
BARTOLEJTTI — Sono
quelle che difendono la porta nelle squadre di cálcio
femminili, signor maestro.
HL SIGNOR MAESTRO —
Ti meriteresti di essere cacciato fuori dalla classe. Mettiti a sedere. Un*ultima domanda. Ieri vi ho parlato
dei sonetto e dei sonetto con
la coda. Che cos'é la coda,
Colaceci?
COLACECI — E' quella
che il nonno ci vuol fare alla serva, signor maestro.
IL SIGNOR MAESTRO —
Non capisco.
OOLALECI — SI, signor
maestro. Piho inteso io che
ci diceva alia serva: Se tu,
stanotte, mi lasci la porta
delia camera tua aperta, ti
compro un bel vestito con la
coda.
Massin:no Rossi
IL MIOLIOR PASTIFICIO
MIGLIORI GEN BRI ALIMENTAR!
I MIGLIORI PREZZI
"Ai Tre Abruzzí"
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Eleganza... e Comoditá!
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11
II
Camicie Mappin
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tessuti lievi
per i giorni di calore!
CAMICE "iSport" di itessuto celluloso,
bianco, mezza manica
CAMICE idi crespo, colori di pastello,
colletto americano
OAMICB di tessuto "Tropical" straniero, a colori, senza manica
OAMICE di fino tessuto "Artex" bianco
e a colori, mezza manica
CAMIGE di "Jersey" di seta svizzera,
mezza manica, a colori uniformi .. .
24$
32$
'35$
45$
46$
I
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PIGIAMI di "popeline" superioré, disegnati a liste
AQéí
TO,P
PIGIAMI di crespo, a colori ,tipo pastello, taglio cômodo
CCd»
JJw
ai
Cravatte — Fine assortimeiito
Mappin Stores
Successori di Francesco Lanei
RUA AMA0ONAS N.I 10-1» TELEFONO: 4-3115
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II gran segreto
si
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ciarlatanerie
Signori e signore, il tempo
é moneta, come diceva Muzio
Scevola, i'uomo piü grande dei
suoi giorni, nato da un altro
uomo, ancor piü grande di lui,
che fiu il famoso Scevolone preso dalla sua rispettabile genitrice, ad uso onestamente coniugale.
Signori e signore, il tempo é
moneta, e io non ho tempo da
perdere nel portafoglio.
iLa piccola partita di mercê
che vado adesso a presentarvi
é una vera meraviglia di perfezione, che ha giá mandato in
visibilio mezzo mondo.
Attenti con gli occhi e vi
'U1 VXi *—* fl^ ^>>< J
frego con le mani.
Sapete, voi, o signori quai'é
lenza che, invece di prende,
ia
Come avrá fatto a divenire cosi
il pesce, prende il pescatore
snella
re?
e flessuosa?
La lenza che invece di prenSemplice: avrá cominciato anch'essa
dere il pesce. .. ragazzino, laad sciami lavorare... prende il
*
"Lassative
usare le
pescatore, é la sonno-lenza
Dallari".
E lo sapete, voi, o signori,
quale é la lenza che, se vi si
pone sopra il piede, fa morire
Si tratta sempre dei rinomato "Lassativo Dallari", n ,pur~ migliaia di persone?
La lenza che, se vi si pone
gante senza dieta, il miglior regolatòre dellMntestino.
sopra il piede, fa morire midi persone, é la pesti_gliaia
* lenza.
Sapete voi, o signori, perché,
mentre é lecito elencare la
quántitá dei prodotti pescati da
un determinato individuo, non
sta bene rivelare il nome dei
mèdesimo individuo?
Perché, o signori.. . ragazzino, iasciami lavorare.. . perché, o signori, lo afferma anche il provérbio: sí dice il pescato, ma non il pescatore...
-
í
'
gira,
Sapete voi, o signori, quali
sieuo le due piú grandi avversioni vegetali dei merluzzo e
delia volpe?
E' presto (detto, o signori...
ragazzino, iasciami lavorare...
il merluzzo
é presto detto:
odia la pesca, e la volpe odia
1'acacia.
E lo sapete, finalmente, o
signori, qual'é il colmo per un
pescatore alia lenza?
II colmo per un pescatore alla lenza, o signori, é esser povero in canna.
Signori, questo é l'articoló:
si prega di comparare, di notare, di appuntare. Compárino
i compári, notino o notai, appúntino gli appuntati.Se andate a prenderlo in negozio vi
tocca idi pagarlo alPatto delia
consegna: da me, invece, o signori, lo pagate all'ato delPacquisto^ Se vi lasciate soaippare
questa occasione, é próprio segno che non sapete impiegare
il vostro denaro. E che io possa essére fatto a pezzt dai pazzi, e gettato nei pozzi... ragazzino, tu puzzi... se non ci
rimetto. II primo che parla, il
primo che alza la mano,' se ío
porta via. Non piü a quindici,
né a dodici, né a 'dieci. . . E
non piü ad otto, ma a sette. A
sette mil réis, signori, e non
piü ad otto.. .
non piü adotto qnei sistemi
che in commercio han poço ef[fetto...
rimetto,
ci
vero
quantfé
ci rimetto, per mia fé.
IL) CANTASTOiRÜE.
per
bacco!....
IL REGISTA. — Su, dunque, sorridete! Stiamo recitando, non é mica una cosa vera!...
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Costumi
di lino
da 1899800 per
119$800
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Camice ;
Costumi
DI LINO
da 239$800 pr
DI SETA
da 598800 per
29$800
139$800
Tmpermeabili
DIGOMMA
103$800
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Pigiami
DI TRICOLINE
da 69*800 pci-
DI POPELINE
da 278800 pèí
39$800
19$800
Cràvatte
DI SETA
FIN DA
10T?SJ] i ESI
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Pigiami
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Camice
DI TRICOLINE
da 428800 per
19$800
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L* educazione sanitária
delia madri
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|;í.
¦•¦-'.
Nelle scuole moderne é giá
in uso il lodevole sistema di
insegnare ai bambini lè nozioni generali delPigiene. Le
bambine piú grandeíte apprendono, in corsi apeciali, nozioni igieniche relative ai:.a
famiglia, e sopraíutto, alia
puericultura acciocché a loro
tempo riescano iflelle ottime,
madri. Purê trà noi comincia
a prendere piedo questo Iodevo'e sistema. Molte madri indirizzano intelligentemente' i
figlioli, perché ricevettero nelle .scvole que-síe importantissime istruzioni.
Grazie alia huona educazione igienica del"e madri, agli
sforzi dell'assistenza pubblica
ed airinestimabile ' appoggio
delia classe medica, "a situazione dellMnfanzia ha migliorato in tutto il paese. L'edncazione sanita-ia de'le madri
ideve, frattanto,
diffondersi
nel'e classi meno abbienti, per
mezzo di pubblioazioni b^n
chiare e comprensibili. e di
discorsi tenuti da informiere
visitatrici. .
u
fy@Bl speraoo
AL "MUNICIPALE"
prossimamente debutterá la
Compagnia Drammatica Italiana
Ricci-Adami, magistralmente diretta
da quell'infaticabile animatore dei "Teatro degli Indipendenti" che é Antônio Giulio Bragaglia.
La Compagnia — che é stata
contrattata dali 'Imjh-esa Teatrale "N. Viggiani" per 10 recite • in abbonamento —'¦ presenterá dei lavori di sommi autori,
quali: Shakspeare, Goldoni, Berstein, Pirandello.
Eappresenterá inoltre
due
nuovi lavori di Alessandro De
Stefani: "Ad anni bianche" e
"Un'awentura di Casanova".
La Compagnia Che ha primi
artisti Renzo Ricci e Laura Adami, otterrá in S. Paulo dei veri
trionf i.
e
n
1
Specialitá Italiane
trionf o delia riuscitissima • marla grande
ca delia "Sabrati",
Fabbrica che vede cosi' adeguatamente ricambiati i suoi sforzi
per gradire il pubblico, confezionando sempre prodotti ehe
per la loro qualitá hanno ormai
conquistata una fama veramente onorevole.
PUBBLICAZIONI
RICEVUTE
il n. 57 di "Universal", splendida pubblicazione mensile, egrediretta
dal distinto
giamente
' collega
Arij Carvalho.
* *
il n. 196 di "O Malho", ben
di
nota ed apprezzata, Rivista
Rio de Janeiro, diretta da Antonio A. de Sonsa e Silva.
* *
il n. 78 di "Augusta", Rivista mensile italo-brasiliana di
cultura, letteratura, arte e mondanitá,
sapientemente
diretta
dalla simpática e coita collega
Lina Tersi.
Mercadinho Duque de
Caxias, 207
ÍL CAV. ÂNGELO
CALABRESE
nostro simpático e arguto redattore sportivo, il 1.° dei corr.
mese ha íesteggiato il suo genetliaco.
E per la lieta ricorrenza, tutti suoi amici — che sono legione
— furono presi come dal bailo
di S. Vito.
Chi si mosse (f acendo la mossa) per inviargli dei fiori frechi affidó
schi (bei mazzi !);
i suoi
temere)
da
(c'era poco
telegrafico;
filo
al
voti auguráli
chi volle assolutamente trovarlo
esternargli
personalmente
per
solide e poargomentazioni
(con
sitive) tutto il giubilo dei suo
cuore per la fatidica data; chi,
infine, preferi tramutare la sua
contentezza in un bel "presente"
ali 'amico, per renderc cosi tangibile la prova dei suo animo
ilare.
"Pasquino"
II
prese posto
(manco a dirlo) in quest'ultimo
reggimento e consegnó al suo
un
valente e illustre redattore
bellissimo solitário (da non confondere col verme omonimo).
Al dovizioso "presente" non
disgiunse le piú appropriate e
affettuose espressioni di felicitazione.
II íesteggiato commosso (ma
senza lagrime) per tanta spontanea affettuositá ringrazia (a
nostro mezzo) fin dalle sue piú
intime latebre, coito ed inclita e
prega gli amici, per Panno venturo, di sapersi contenere.
SIGARETTE "CORSÁRIO"
Ha ottenuto un lusinghierò
successo la nuova marca di Si"Corsário", lanciata regarette
* *
centemente nel mercato
dalla
"Guia
Fiscal", la
il n. 111 di
Grande Fabbrica di Tabacchi
"Sabrati".
piú antica Rivista mensile di diritto fiscale dei Brasile, diretta
La marca "Corsário", prepacon mano maestra
dali'illustre
rata con speciale tabacco e conLa pvopagánda sulla miVampré.
dott.
Spencer
prof.
* *
fezionata convenientemente in
glior maniera di alimentare i
elegantissimi pacchetti, ha conbambini giá ba raggiunto Un
il n. 419 de "il Ficcanaso",
in
uno
madri,
soprapochi
numero
di
giorni
quistato
gran
quindicinale illustrato semi-sescelto pubblico di fumatori, che
tutto, fra ouelle che vivono
rio, diretto dal brillante collega
ne hanno trovato il prezzo
nel"e caoitali e cittá di granAdriano Possi.
* *
relativade popolazione. E' indispensa- . (1$000 al pacchetto)
mente
ne
mercato,
se
se
a buon
büe prosegvire in questa c"0il n. 273 di "La Fiamma",
ciata tecendo in modo che considera 1'eccellente qualitá.
settimanale cattplico italo-brasi•
madri
liano,
apprendano
rápida
ac!
tu+te le
affermazione
piacevole perché ben fatto
Questa
evitare le diarree, causa dei
un
lascia prevedere
e sapientemente redatto.
completo
magerior numero di morti di.
bambini lattanti, come purê
che non trascuvino di ricorrere a un medico specialista,
appena si manifesta tale didelia Cia* Souza Cruz
sturbo. In generaie g'i specialisti prescrivono oltre al regim<=.< alimen'are, i caseinati di
<&f)5mV*ymWRÊR''''^
*r^
^T -w\u
^*m%.
Bfc^W BHJiil&íii^fcftsB w>>-:'<:^i-::l::::::$3WBi
mm\mmmW$&&áLmmm?
2§K
x ^^^ HBgK^^A?:«'X-:-!TOMBra^M
cálcio e l'Eldoformio delia
- -:
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'^J^hHB^*-''''
'•'&UBÊliÍÉÊÈÈÈÈÉÈA^W
¦'¦'.:¦:
v^j3pl|jftBy*
-^íiBfc^E'
-'
¦'^i^Jítl' fiE'iv-3 S-i^CvvS^E-*-'•*¦'
yqjUÉB&ttFjk &¦
Casa Bayer. Qi'est'u'timo media-rea
dicina1e comba+te la
dei bambini e degli adulti, con
il vantaggio di favorire la rapida ricostituzione delia mucosa intestinale.
Inaugurazione di una nuova e moderna ri vendita
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••£•¦'¦ ''-"ali ^Rfá^-^SmiL**
CASPEE LIBERO
?•;¦:¦
í&X-y.
:.
Martedí scórso, giorno 2, ha
festejei ato il suo compleanno
Peerregio e distinto collega, dott.
Gàsper Libero, direttore-proprie"A Gatario dei quotidiano:
zeta".
Al valoroso e infaticabile giornalista, migliaia di persone vollero manifestare il loro vivo senso di ammirazione ' per la sua
opera altamente onorevole svolta attraverso la stampa, e moitissimi furono
gli auguri che
ginnsero ali'illustre collega.
Ai quali auguri il "Pasquino
Coloniale" intende calorosamente
unire la sua você, che vuol'essere
quella d'un entusiasta ammiratore.
fc.':'''v''M
B^'"-:^i
Viikfl
K^;' -
':^*r- ^mBoB
Kg s g» ^m wSÊÊ ^B^B
Aspotto ddPinangurazione — Fra i presenti notiamo il sig. Arthur Walker e il sig.
Johnee c al centro il sig. João Sarmento Pimentel, alto funzionario delia Compagnia
La Cia. Souza Cruz ha
inaugurato sabato p. p. una
nuova e moderna fivendita
nella Rua José Bonifácio,
308. A 1'atto inaugurale sono
comparsi numerosissimi invi-
tati nonché una scelta rappresentanza delia stampa, ai
iquali fu servito un ricco ed
assortito trattamento di dolci
e bibite.
iFurono
varii
pronunciati
discorsi a nome delia Cia.
Souza Cruz fra cui é da notare quello dei sig. João Sarmento
Pimentel,
ispettore
delia Compagnia.
WM''-'
*."'*
¦
Ventresco di Tonno
Mercadinho Duque de
Caxias, 207
rvV.;
CULLE
Donna Amélia Ainbrosio
Ray-
mundo, sposa dei Signor João
Raymundo, ha dato alia luce
giovedí, 4 corrente, un amore di
bimbo, ál quale. é stato imposto
il nome di Antonio Carlos.
Ai coniugi Raymundo, che da
questo lieto evento vedono tanto
rallegrata la loro unione, le no;
stre piú vive felicitazioni.
* * *
Durante* la settimana scorsa
sono nati in S. Paoulo:
Ronaldo Lorenzi di Raul —
Antonio Devitis di Giuseppe —
Marilia Ventura dei dott. Luigi.
COMPLEANNI
Durante la settimana scorsa,
hanno festeggiato il loro compleanno in questa Capitale, i seguenti connazionali:
Güido Fioravanti di Domemco — Fulvia Santini — Teresa
di
Véftmesi— Lili, Seripieri
—
Rosina Armênio fu Bia*
Vito
—
Gorradi — AdeAntônio
gio
lina Gallucci di Pasquale — Romilda Geronimo di Nicola —Maria Teresa Scayone di Felicio — Enrico Rossi — Silvia
Lombardi di Giuseppe — Nicola
Carratú — Filippo Marchesano.
DECESSI
Durante la settimana scorsa,
si sono spenti in questa Capitale, i seguenti connazionali:
Enrico
Rizzo — Luigi Adi—
Paoliha Pérsico, — Rosa
nolfi
Prioli Cabral — Maria Chieffi
Sola — Giuseppe Cipullo — Giovanni Frattini — Filippo Rinaldi.
LSJIUXI
ti
q
a
no
1
1
STINCHI
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GIORDANO
1
a
15
1
CHIARI...
PATTI
jockey club
Con un attraente programma
fará
il veterano Jockey Clube
realizzare domani nel Prado da
magnífica riuMoóca un-altra
hione turfistica settimanale.
Figura nel programma la disputa dei grande Prêmio "Concon la dotazione** di
sagração"
15 contos al vincitore e su un
Fará
percorso di 3.000 metri.
la sua reentrée il valoroso
"crack" Funny Boy avendo come avversari Brigh Star e Premiado. Certamente Funny Boy,
manterrá il titolo d'invitto j|erció difenderá il nostro
prohostico.
Assai equilibrati sono i premi Emulação e Exeísior.
Certamente piccolo sara il
prado di rua Bresser per contenere la grande folia che ivi si
rècherá per assistere a questa
magnífica riunione turfistica.
La prima corsa avrá inizio
alle ore 13,30 precise e con qualunqua tempo.
Ai lettori dei "Pasquino'- diamo i nostri. palpites:
Festa • Mandy
l.a ctrsa:
23
Onina
*
Na'
Rigueira
2.a corsa:
13
babo • Litoral
Fumy Boy
3.a corsa:
Premiado • BrighStar . 12
Ubay ! - Ma4.acorrida:
1?
. rechal - Perigosa
5.a corsa: Ojiba - Zer-nat
13
Delfim
Elynor
6.a corsa: Taster
23
Dime
.-.'
7.a corsa: Tana - Keny 24
Zanaga
8.a corsa: Arbolito - Pino14
cha - Cow Boy
Arauto9.a corsa: Suassú
Flexa
23
II
•— Ci sposeremo ma cõl patto che tu ini prometta fin da ora clie farai le tue compre solo
"ESQUINA DO BAalia "A INCENDIARIA",
RULHO".
la lega delle nazioni riapre i battenti, tocca ferro!
iiiiiiiiuiiu
& GIA.
BANCHIERI
Largo do Thesouro n. 1
S. PAULO
Fanno qualsiasi operazione bancaria, alle piú vantaggiose condizioni delia piazza.
¦'.-¦ 'sm^maawlrj^âaa\
P*
m 91
i*^h jK^^^^^^^^Sm^m^mwr-^ym^^^.^^-^Mmm''^..
v™^\
'
W
liBjiS
TRA GLI ELBMENTI INDISPENÍ3ABILI ALLA VITA,
CE» L*ACQUA. TRA LE ACQUE. QUELLA INDISPENSABILE AD UNA OTTIMA DIGESTIONE E'
Agua Fontalis
La PIU* PURA DI TUTTE LE ACQUE NATURAL!, B
CHE POSSIBDE ALTE QUAIflTA- DIURETICHE.
¦^ w IN "GARRAFaES" E MEZZI LITRI o—
TELEF. 2-5949
t-A'-
w
lavori...
Che cosa potrei fare per voi, buon uomo?
Ecco: la Società delle Nazioni sta per riprendere i suoi
Ebbene??
Io vorrei fare uno scongiuro di rito... ma non ho le
mani... Se lei, signora, voiesse essere cosí buona...
14
**.
á
DonY forget that propaganda in this
newspaper is efficient, because il Pasquino
Coloniale:
1. Circulates very widely amohgst a great
reading public represented by two million
Italians resident in this State.
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text itself. .
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6. It offers exceptional advantages for yearly
and half-yearly contracts.
For greater efficiency advertise in II Pasquino Coloniale!
DR.
PAOLO
PAOANO
'Grosseto —
Chirurgo
Ex-Assistente deirOflpedale di
del;ro»pedale Umberto I.°
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Residenza: Rua Augusta, 2098 — Telefono: 7-6802
Consultório: Rua Benjamin Constant, 7-A • Dalle 2 alle 4
I •( B-VÍB
¦L
-^
.A*ar^»0**
I
VENDONSI
Ricette nuove per vini
nazionali cho posaono gareggiare con vini stranieri,
utilizz&ndo le vinacce per
vino fino da pasto. — Per
dimlnuire il gueto e Todore
di íragola.
Fare Tenocianina: (Coiorante naturale dei vino).
- Vini bianchi finissimi. Vini di canna e frutta.
Birra fina che non lascia
fondo nelle bottiglie, Liquori di ogni qualitá. Bibir
te spumanti senza álcool.
Aceto, Citrato di magnesia,
Saponi, profumi, miglioramento rápido dei tabacco «
nuove industrie lucrose.
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costano ipochi réis il litro.
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28. S. Paolo.
N. B.—.SI rendono buoni
i vini nazionali, stranieri,
acidi, con muififa, ecc.
1
a
-n
1
•>
-
e
luculio
a portata di mano
Indichiamo qui appresso alcune pietanzè aã hoc per servire
in tavola a scopo di banchetto
conclusivo:
'- di un CONGRESSO DI
COSTRUTTORI: Broão a cuechiare; Bollito ãi ala ãi fdbbricato; üova ãi cálcestruzzo;
PieãrittO alio spieão; Volticelle
ãi ricotta; Buãino ãi cemento
armato; Dolce, frutta, for maggio e altri laterizi.
II - di un CONGRESSO DI
OROLOGIAI: Consommé ãi remontoirs alia clessiãra; Lanceite ãi vitello montato in oro; Arrosto ãi cilinãri con contorno ãi
molle spirali salãate al burro;
Calotta ãi quadrante in gelatina d'argento ossiãato; Scappamento alia parmigiano; Frutta,
ingranaggi e vini delia chiaveita.
III ¦ di un CONGRESSO DI
MINERALOLOGI s Filoni cah
car ei ãi pane; Lapilli in brodo;
Silicato ã*agnello con tar-tnfi;
Bue quaternário in salsa ã'antí
monio; TJn quarzo dí pollo; Cr o-
sivni con marm-ellata di piriti;
Perossião buco.
Infine, per coloro che soffrissero di obesitá, indichiamo le
di magro
seguenti "portate"
stretto: TJn cuechiaino ãi broão
consnmatissinio; Lingíia ãi passero alio spieão; símbolo ãi
tuorlo d'novo ãi formica con
oãore ãi tarlufi; Timballo ã'ossa ãi pollo "màchées"; Animellc
ã'alici in salsa evanescente;
Sternnti al forno; Filctto ãi vougolealVessenza ãi limonç; Lcntiechie infareite con contorno di
fiori rettorici ãi cavplo; Speszatino ãi sbaãigli; Crema ideale;
mezza noce e 1|4 ãi spiecio ãi
manãarino; Vini asciuitissimi e
finissimi; Estratto di caffé (un
acino a persona); Pane: un
mezzo grissino.
Con un "menu" di questo genere, sfidiamo ü piu' panciuto
indivíduo dei mondo a non di*
ventare talmente allampanato da
ali -ospedatt?
essei-e tf aspoftâto
e giudicato guafibiltí ín 3 poisrioni dí fisotto cott físerva I
11 culinário perfeito
economízzí denaro nella
ríparazione della sua radio
Consultório Radiotecnico - Üei 2-4542
p os t ume
recriminazioni
Oh, Arturo, penso che abbiamo fatto male...
Pazienza, la prossima volta cercheremo di far meglio...
**fei .'...'(.• -vn-.--.-v.,"-
.yfi'iHtrg-
i
z>
i
p
a
á
^Tonophyl^
di Vita)
P13 ECO
(Elisir
Tônico fosforato. altamente vitore di «tuiti i cittadini. Per
attivo. ed esente da tossici, sti- *questò egli e pagato con i danari di tutti.
molante dei metabolismo e po«COLONIALE — >j.!1 "Corriederoso , f ortif icante generale. La
re degü Italiani" é un equivosua formula riunisce i migliori
co
político e gioinanstico. E'
clementi terapeutici destinati a
tonificara il sangue, i muscoli notório che questo periódico si
tiene in biüco su üue fa«.cori:
ed il cervello come:
.a
sovvenzione conso.are ed il
Glicerofosfato di sódio, Mariposo
festivo deüa stampa.
rapuana, Ferro, Damiana, CanDue
equivoci.
nella, Guaraná, ecc, per mezzo
forse, avreobe
dei gustoso Elisir üe (jarus. Qui > Quaicuno,
'0
interesse neiPepotuto avere "Corriere',
c un f ortif icante completo per
sistenza
üei
quanle
aneniie, arriccliire
combattere
"Fanfulia"
Poci
ui
ao
e.a
il
il sangue c rialzare ie forzè dei
ioun
in
mancava
e
co.onia
convaiescenti e 1'energia dei aeg.io che riíiettesse u pensiepressi.
Uonviene sempre preferire il ro uinciaie. Ma poi avvt;iine
"Tonophyl",
ia compra dei •'Fanfulia''. Da
un
quando occorre
'esauritônico per comoattere i
giorno, Pesistenza üei
quei
"Corriere"
é divenuta non solmento nervoso e ia pêrclíía di
fosfato ed evitare il racmtisino.
tanto supérflua, ma oánuosa.
"TONüPHXL"
sarebbe
supérflua
signiUsare il
So-.tanto
stata qualora quei giornale
fica salvaguardar st dalle mole?
stie e goaere di una salute per- avesse potuto vive.e >di mezzi propri, senza Pingiustificafetta.
¦Mie,
dannosa'e immorale' sovDep.: Drogarias Brasileiras
—. Andradas, al — Rio.
dalla
venzione
proveniente
•In S. Paulo:
Drg. Morse,
Lista Única.
Rua José Bonifácio, 129.
iNó questo sforzo puó essere
giustiticato come temporaneo,
necessário soltanto nel perio-VUn do transitório per U raggiunCONNAZIONALE
ünei gimentQ delPindipendenza
vedere
deve
connazionale
—
'Console
perdei giornale
il rappresentante dei- nanziaria"Corriere"
una
pubé
ia própria Pátria. Comp. tale ché il
Basato
morta.
nata
gli deve considerazione e ri- biicazione festivo delia stamspetto. Deve faci.ita.gii Pope- sul riposo
"Corriere" puó dare i'üra e cercare di procurargii pa, il
di essere un giornale
quan,ti meno grattacapi é pos- lusione
una qualunsibile, perché una gaffe, un fin quando, per non si lamenatteggiamfinto sbagliato di un que circostanza
Ia mancanza di una
Console, non riflettono Ia sua terá piu dei lunedí dei "Fanedizione
persona, ma Ia nazione che fulla".
"quotidiasimboleggia e Ia collettivitá
com'é, il
cosi
Né
che rappresenta.
no dei lunedí", — come ama;
Commestibili italiani
Mercadinho Dnqne de
Caxias, 207 /
Se da un lato ció é indiscutibile, dall'altro peró bisogna
considerare che un Consoie
non é né il giudice né il padre dei propri concittadini.
Egli é pagato con i fondi deiIa Nazione — cioé con i danari di tutti — ed é pagato
faccia
perché
esattamente
inleressi
gli
scrupolosamente
«delia própria «Nazione e difenda i connazionali sempre, ovunque, in ogni caso, senza Ia
minima distinzione e senza a
piú lieve esitazione. Un Console é il difensore d'ufficio di
ogni suo connazionale, dal piú
importante al piú umile, e,
nelle divergenze .tra connazionali, eg'.i ha l'obbligo delia
Inpiú rigida imparzialitá.
il
ed
somma, tra un cittadino
citsuo Console, come tra un
tadino e qualsiasi funzionario
pubblico, diritti e doveri hanno un carattere di bilateralitá, non di unilateralitá. Un
cittadino é il servitore dei suo
Console, un Console é il ser-
is
ô
POSÍld
no chiamarlo i suoi diversi directori —-- rappresenta qualcosa. Fatto di tagli maltagiiati
e di sgi ammatícature e dn^tl0, — con interesse o dismteresse, secondo ie opportuniiá, ¦— da un brasiliano e da
un africano, non é riuscito au
essere queL monumento di ita«ianitá che si vorrebbe lar
credere. Altra faccenda é Pitalianitá, che non quella di
Oapodagiio e Putêri. II quaie
Capodaglio puo essere, e prohabilmente e, un oitimo speaker ed un bravíssimo fig.ioio, ,
ma un giornaie é per lui qualcosa come 1'obbiigo di eseguire al pianoforie ia Nona Sinfonia o tare in "Oiiüca
pubblico una
dela
delia
esegesi
Ragion. Pura'. Eil quale Putt-ri, puó essere un avvocato
piu grande di tutti gã avvocati che siano apparsi sulla
cr osta terrestre, da Cicerone
a De Giovanni, ma di polilica
estera e nazionale, ne sa quanto, ad esempio, Argame Fannucchi ne puó sapere del-a
teoria degli oamoni.
L'unico vantaggio che ai ha
in Colônia con Ia peraiatenza
nella sovvenzione a questo
inutilissimo foglio, é Ia couservazione di una fonte inesauribile ,di intrighi, che dovrá necessariamente portare,un giorno o 1'akro, «alio scandalo.
fare un
Perché, tanto per"Pasquino"
esempio, noi dei
ammiriamo i nemici dichiarati, «dalla posizione netta
. ma detestiamo le visoide anguille. E Ia subdola campagnae
di calunnie, che Capodaglio
Ia dattilografa perde il pelo ma non il vizio
=P*!»
mmmm
-•' ¦¦Jr
S'accomodi, signorina!
Dopo di lei, commendatore, dopo di lei»
Putêri conducono contro di
noi da un pezzo, con assoluta
mancanza di intelligenza e ,'
buon gusto, ma con una perseveranza degna di miglior
causa, ha finito col romperci... gli osmoni.
Talché, é giunta Porá di
scoprire le carte.
JVIARTUSCELLI — 500.
CIBCJOLINO — La ista á
quasi pronta. «Nome piú, nome
meno abbiamo sentito parlare
seguenti
connazionali:
dei
Marchese Nicastro Guidiccioni, Françesco Matarazzo Nipote, dott. Marcelio Bifano,
Emidio Falchi, Donato Plasíino, iSerafino Fileppo, Ing. EvaTisto Rossi, Prof. Manlio
Nello Benedetti, .dott. A'.cide
Dalé, Ctonte Adriano Crespi,
Comm. Gaetano La Villa, Rag.
Alberto Bonfiglioli, Ten. Ferdinando Martini, Silvio Carli- •
ni, Vincenzo Langoi«e, Rag.
Raffaele Mayer, dott. Anionio
Grisi, Lisimaco Grechi, Comm.
Attilio Venturi, Rag. Giovanni Fattori, Ing. Luigi Girardi,
Rag. Felice Fincato. Evideutemente, non sono tutti nomi
certi. Quaicuno sará cambia-
to, quaicuno non accetterá.
ma Ia maggior parte di questi
noml entrerá certamente nei
llstone.
Una novitá che ha prova-il
cato molte delusioni é che
Marchese Nicastro ha manrfestato chiaramente il desidenO
di hon essere eletio Presidertte. Ma pare che ove il Cônsiglio, una volta eletto, voléssé
accontentarlo, ci sarebbe giá
pronto un nome degno di suecedere all'esemplare gentiiuomo che tanta ammiraziore e
cosi larghi consensi ha saputo suscitare durante gli anni
delia sua presidenza.
SUBDOLO — "¦Molti nemici, molto onore". M«a i nemici
nostri, poi, non sono molti.
Que* ch'é certo é che non ci
sfuggiranno, perché noi, uno
ad uno, li individueremo tutti.
IMMIGRATO — L'Esposizione per il Cinquantenario
delPEmigrazione Ufficiale sta
assumendo sempre piú un aspetto di grandiositá.
iSi prevede che 1'iniziativa
avrá un suecesso senza precedenti, e noi siamo contehtissimi di congratularcene con
gli organizzatori, e particolarmente con Françesco Pettinati, perché i loro sacrifici, P loro grande lavoro, Ia passione
che hanno dimostrato durante il periodo organizzativo,
meritano Ia ricompensa dei
piú vasto suecesso.
CACCIATORE — Benissimo.
VENETO — Molte persone
ci starino raccontando dei particolari cosi languidi sul'a vita di quei noto imbroglione,
che, quando li narreremo, ci
sará da divertirsi un mondo.
VIAGGATORE — Per dirvi ia veritá, noi siamo contentissimi dei completo trionfo
dei nostro egrégio connazionale Antonio Venturi.
*'' . ***y
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n
Sia prudente nelFallraversare
le strade!
spogl
NelFuscire nella atraída si
ricordi che si trova esposto a
molti
imprevisti pericoiosi.
Non si distragga nelPattiaver.
sare le vie, anche quelle peco
movimentate. In quaisiasi momento puó sopraggiunger© un
veicolo in ve.ocitá.
I pedoni confidano troppo
nella perizia dei conduttorL
Questi, frattaniLo, non sempre
possono manovrare il veicoio
per deviarlo dal passante, che
si ostina a non lasciare libera
la via. Oitre a questi esiatono
ancora molti pedoni distratü,
che. .aittraversano la via come
se stessero attraversando la
loro stanza da letto. II risuitato si é che spesso sono investiti dalle ruote o, per io
meno, dai parafanghi dei veicoli.
'Chi esce nella strada deve
saper muoversi, non impedire
il transito, e non esporsi a investimenti. Se é distrai to per
per dita di fosfato o perché
soffre di insonnia deve cercare un medico e curarsi. Trá i
migliori medicinal! ihdicati
per questi casi, é notissimo ii
Tonoío&fan delia Casa Bayer.
Dopo due o itre iniezioni i pazienti si sentono rinati, rinvigoriti, piú attivi, —- riuscendo ad andare per la via senza
investire e senz'essere investiti!
Baile cinque alle sette di tutti i giorni, meno la domenica in
cui restano chiusi, i Grandi Magazzini "La Torre di Babele"
giustificano pienamente il loro
nome biblico e fantasioso. Dodici piani, centodieci reparti,
ottocento commesse in grembiale e coecarda, cinquanta cassiere, cinquanta fattorini, tíentasei portieri. Dalla spilla all'automobile, dal nastro alia casa
smontabile per villeggiatura é
possibile trovare a "La Torre
di Babele" tutto, assolutamente
tutto ció che mente e necessita
umana puó immaginare e desiderare. Quei che accade lá dentro dalle cinque alie sette dei
pomeriggio é indescrivibile; bisogna pensare -a un alveare di
proporzioni smisurate, alto quasi cento metri, largo duecento,
nel quale molte migliaia di persone si muovono, contrattano,
acquistano, pagano, entrano ed
escono. Tre quarti delia metropoli si riforniscono a "La Torre
di Babele".
Dimenticavo di aggiungere i
dodici ispettori, uno per piano.
Silenziosi, attentissimi, essi si
aggirano nei vari reparti;
ma
spesso
si
nascondono
piu'
per
sorvegliare meglio. Sono correttamente vestiti, e a loro non
sfugge assolutamente nulla di
ció che accade nel loro piano.
Al quinto piano vigila 1'ispet-
%rC/^» A#ã § ti0 V.
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mmmZm^mmlJ^^^9^^^~~^^W
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tore Jean Grammont, forse il
piú abile di tutti.* Dev'essere
cosi' perché gli é stata assegna-,
ta la zona piu' pericolosa: queila dei gioielli e deli 'abbigliamento. f emminile. I f urti che
avvengono agli altri piani non
hanno che una relativa importanza e uno scarso valore; nella
giurisdizione di Grammont invece la sottrazione di un'inezia
puó rappresentare il valore di
alcune diecine e diecine di contos. Ecco perché, nascosto dietro una delle colonne, da venti
minuti segue con particolare attenzione le evoluzioni che una
elegantíssima
signora
compie
tra le innumerevoli vetrine dei
reparto di gioielleria. II suo fiuto esercitatissimo lo ha súbito
messo in guardiã; c'é qualcosa
in quella donna, nel modo di
muoversi, nella rapiditá con cui
gestisce, che lo mette in sospetto.
Quella signora indugia troppo,
parla troppo forte colle commesse, fa aprire troppi astueci.
Dal momento che é entrata,
Grammont non
Pha
perduta
d'occhio neppure per un attimo.
Altre signore, altri gentiluoiníni sono fermi, si muovono,
passâno e ripassano davanti aile bacheche splendenti;
ma
Grammont si disinteressa di loro, non ha oechi che per la signora in pellicciá ái visone. Adesso le volta le spalle, la spia
col .giuoco combináto di tre
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spcechi; é 1'ispettore piu' distratto di questo mondo. Infatti, la signora, nel chiudere Pastuecio di un anello con solitario, con una perfetta manovra
di prestidigitazione infila Panello nel mignolo e colla stessa
mano, sorridendo incantevolmente, porge alia commessa 1'astuccio chiuso e vuoto. La commessa, distratta da quell 'accecante
sorriso, non ha notato la manovra fulminea, ha riposto nella
piceola vetrina 1'astuccio.
Dal suo osservatorio ha visto
Pispettore
invece
benissimo
Grammont. Poiché la direzione
non vuole scandali né rumori,
nón batte ciglio, non si' muove;
aspetta ehe la signora, dopo
qualche minuto, si awii per useire; e allora le taglia il passo, si
inchina, apre una porta e la
invíta a entrare.
— La signora vuole favorire
qui un momento ?
Si tratta di ün minuscolo salotto, caldo e chiuso come una
scatola, nel quale Grammont
entrando accende la luce, una
luce rossa come la tapezzeria. La
scatola non ha che una porta
d'entrata, é priva di finestre,.sa
un po' d'alcova e un po' di priGrammont entra dietro
gione.
la donna, richiude, fa due.passi,
si ferma, fa un gesto qualsiasi.
La signora é in piedi, appoggiata a un mobile; aspetta con un
viso sdegnoso, con un falso sorriso che 1'altro par li. In quei*
1 'atteggiamento,
colla pellicciá
rovesciata sulle spalle, cogli oc-
i signora!
#1 , | i.i 'Ml 1 f\ V \[
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r ir- r% em m *^r**X f S p^^jjgf^>i«w/faji^ >X \ J
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No,
chi
fermi e splendenti,
colla
vi prego, fermatevi,
bocca chiusa e cattiva, é davforse vi chiedo troppo, forse ho
vero bellissima.
Cé in quella
La vostra stessa
sbagliato...
donna, in quella posa, un po' di
sicurezza... Vi credo, signora;
cinematografo, un po' di splencertamente vi ho calunniata. Vi
dida irrealtá, un po' di grande
credo, ma anche voi dovete creartificio.
dermi, se vi dico.... si', se vi diSignora, io sono 1'ispettore
co che siete incantevole, che mi
Michele Grammont.
piacete follemente, che vi amo...
Lo so, non m'importa che
La donna é li' a pochi centivi chiamate Grammont, so che
metri dal suo desiderio, dalle
siete uno degli ispettori dei Masue mani, dalla sua bocca; non
s'é mossa, s'é appena voltata a
gazzini.
Ah, lo sapete? E dunque».
guardarlo negli occhi. E' scalE dunque mi spiegherete
tra, dif fida; ma bisogna tuttavia assecondarlo nel giuoco, acsúbito,
signor ispettore, la racettare la strana battaglia.
gione di questo seqüestro di perSi', vi credo anch'io. Ecsona.
covi.
E' il solito linguaggio di tutti i grandi ladri: c 'era da aspetHa risposto con un filo di votarselo.. Grammont, a due passi
ce, porgendogli
la bocca e il
da lei, sorride, le guarda ostitorso.
natamente le mani che stringono
Le mani di Grammont afla borsetta di pelle,. mette una
ferrano la preda, la chiudono in
breve pausa, e poi dice lentauna stretta affannosa, annaspamente,
no, frugano su quelle tiepide
quasi sillabando le parole: — Dovreste giá averla incarni, cercano, cercano. II batesa, signora. La direzione non
cio, lunghissimo, muore nel predesidera scandalf, e non vi sara
ciso momento in cui Grammont,
torto un capello se Voi mi restitra le pieghe dei corsetto, ha
tuirete 1'anello che poço fa, inavtrovato 1'anello. La grande comvertitamente, vi é rhnaato tra le
media é f inita; adesso due passi
mani.
separano di nuovo la signora da-1
1'ispettore. Sono entrambi leg
Non
si
essére
potrebbe
piu'
^
gentili di cosi'; e infatti la sigermente. ansanti, leggermente
gnora immediatamente abbandopallidi e scomposti. La donna,
na 1'atteggiamento ostile, e lacon un gesto rapidíssimo che l'iscia cadere nell'ária ferma dei
spettore appena intravede, racsalotto un piceolo riso armoniocoglie la pelliecia e vi si ravvolso.
ge dentro.
Ora, signor ispettore,
Ah, ah... siete compito,
potete
lasciarmi andare.
signpr ispettore.
Ora intendo:
Certamente, ma a una convoi credefe di avermi visto, voi
dizione, se permettete.
supponete... Ah, ah. Prendete,
Ancora ¥
frugate
come meglio vi piace.
Vi
siete dimenticata che io
E, sempre ridendo, gli lancia
vi amo.
contro la borsetta, che 1'ispetAh, é vero. Volete il mio
tore af ferra al volo e, senza
indirizzo ?
neppure guardaria, posa su un
Naturalmente. Vi dispiace
tavolino.
Adesso é a un passo
dirmi ?...
dalla signora, alie sue spalle.
Scrivete: Magda
Mi dispiace, ma se insistete
O' Silver, Avenue de la Paix, 164.
a negare sono costretto a rivol— Vi ringrazio. Ci.rivedremo,
gervi la preghiera di spogliarvi. ,
Come volete, signor ispetsignora.
—
Grammont le bacia una mano,
tore!
e non ha ancora finito
1'accompagna
alia porta, la ladi dire le poche parole che la
scia
un
c,on
inchino.
Accende
visone
di
é
caduta
pelliecia
giá
una sigaretta, soddisfatto;
con
a terra.
un gesto teatrale alza un bracGrammont, per nulla turbato
cio, lo lascia ricádere,
intanto
davanti alia
magnificenza
di
che dalla manica gli scivola giú
quello splendido fiore di carne
nella mano il prezioso anello. Risboeciato fuori dalla rieca guaina, ha un pensiero diabólico,
torna al suo reparto, si fa poristyionico,
degnò
deli 'attore
gere dalla commessa Jacqueline
drammatico
Servant l'astuccio vuoto, vi riche
fino
era
a
E
qualche anno addietro.
pone 1'anello con solitário.
E' lo zuechero che ha
giá conquisíato la pre*íerenza e l'ammirázione
dele nostve ottime m-asrsaie.
Fabbricato con la piú
scelta qualitá di maleria
"crystal" deiprima —
le migliori provenieuze
— con metodi perfettis-,
simi e scrupolosi, di a&soluta igieiíe, ne la piú
-\**W*mW^atmW*M
moderna raffineria, que- **r ^mW £" mW
^^fl
~ *m^Sa\mWm\w¥M *fLm\m\\\
1 ^^
-'Ã^tm.
-'^sm.*m\%my,
sto nuovo ma giá vil tov^B
'tí23^W/2TALlH
iioso zuechero offre tut- i.;
te le garanzie per una V" ;^^^Ztmii!m\m^mmm\m\m\\
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infinita di usi in cui lo
zuechero
é Telemento
principale!
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RUA 25 DE JANEIRO N.° 200 (LUZ)
Telefono: 4-0513 — S. PAOLO
WI *^5|
ffl
^í^^f^^^^v
immediatamente stende un dettagliato rapporto delia sua abilissima operazione alia direzione dei Grandi Magazzini.
* « *
Ma un'ora dopo, allorché si
1'ispettore
uscire,
veste
per
nella
invano
Grammont cerca
di
tasca interna dellá giaeca
Per
servizio il suo portafogli.
caso, esso conteneva l'esatta ci-
5
fra che costituiva il valore dei1'anello: settemila franchi tondi."
In Avenue de la Paix Í64,
dove súbito si precipita, inyecé
dell'appartamento di una sconosciuta Magda O' Silver, trova
dei prefetto di polizia
quello
Grénal.
ÂNGELO CIBELLA
femminilitá
10
t\fí
N^_
^
^~"^
W PMRICOLOSO ANDARE
A TENTONI
¦pedalmente te si tratta
d«lla própria salute!
Fats to roatrs comper»
nella
"PHARMACIA
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a/psrta fino alia metialotte. Prezii di Drorheria.
Direcione dei Farmacista
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— Lo vedi con la tua timidezza?! Cera vacante nella tua
banca il posto di direttore e non sei riuscito a farti nominarc.
Tu sei di quelli che restano uscieri tutta la vita.
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no tabuleiro da bahtana tem..
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Alfredo Monteiro
Direttore-Professore
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CORSO GENERAíLE
mercoledí e venerdí. Dalle 20
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giovedí e sabato. Dalle 20 ali© 24.
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vüleggiare sulla spiaggia,
vola'..'.yfuggi... parti... viaggia,
eol pensiero, in un paese.
dov'é il maré: senza spese
U diverti c fai dei bagni...
Cara mia, di che ti lagni ?
Pronto !...
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'-—
-A. Pronto -mia,
Tecla
tu mi fai ãelVironia...
No; figura li ehe Nella
per aver la t-inUirc-llà
dá tre ore su in terra:za...
Come vedi é una ragazza'
rhc la pensa molto bene;
::ai... risparmia... Lc eonviene...
Nella?! Oh, via ehe sf.u-í
[ ciaia
Disse che sarebbe andai a
a Rio Janeiro od a Santo»...
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— Ti stupisei ? C'é di peg gio:
quello seioeco dei francese
sai ãov'é ?
—- Per qualche mese
al "Guarujá"...
Lo credi...
Me lo disse...
Giá, ma vedi,
lui non é mica partito...
Come
,
Appunto, ha preferito
risparmiare... Non s'affanna
sceglie Villa Marianna,
ií respira Varia fina...
Pronto... Senti, Caterina,
a propósito, sai, Vera
é partita... Sta in crociera...
Non dar retta! Son per[suasa
ehe sta próprio chiusa in casa !
il cronista telefônico
DOGANALI
¦„-.-. ¦¦•*!*7..- ,
/•___=- ¦^^/^^rni^j-^jyyjA^À^zP^SS^SSdS:.,. ,v-
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Matrice: 8. PAOLO Filiale: SANTOS
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i
telef o n ei d e
Pronto !...
Pronto ! Caterina...
FAROFA...
Sono Tecla... Stamattina
FAROFA...
Alio veãuta da lontano...
Come t
FAROFA...
Certo... E' molto. strano...
credevo
Vi
giá
"Pão ãe Assucar-' in veritàDa "II Corriere degli Italiani", — settimanale che si pubnl
"dei
Principale, in S. Paolo.' Giorni fa mi salntasti...
blica, anch'esso "sotto gli auspici"
— riceviamo con preghiera di pubb'icaziónePronto !... Mi telef onasti.
"Vado
%¦)
:^i«i=%pi-j
fuori per due mesi".
Mi ricordo che ti chicsi:
tli Corriere degli Italiani" che ha oltre sei anni di "Quando,
"Questa .srm.."
vita integra (vita integra?, ruminava tra sé Don Ab- nii ãicesti.parti?"
SU sincera,
bondio, il grammatico...) e onesta e che ha saputo man- Caterina, non mentivi,
tenere, senza mai vacillare, il suo programma <fó difesa tu,• nel dirmi che part ivi .-*
rimandare...
mtegrale, assoluta e, qualche volta, anche pericolosa, . Sai,— S'é dovuto
papá ci ha qualche. affc.re
dei principio di italianitá, e dei Regime, ció che lo ha non ancora
sislc-matti...
teso sempre piú bene accetto alia collettivitá italiana di Ció, capisci, Vha obbligato.
San Paolo, ha diffusione larghissima anche nelVinterno con profonão in sacrifício
ufficio
a restarsene
dello Stato.
qualche giorno...
Pronto ! Guarda,
DI
GRAN
SUPERA
cambiali
delle
sue
Latiratura
iu sei próprio una bugiarda...
LUNGA QUELLA DI TUTTI GLI ALTRI PERIODICI
Come ?
PUBBLICASI
CHE
Certo, ed hò paura
ITALIANA,
QUI
DI LINGUA
che la tua villeggiatura
NO, MESSI INSIEME.
é niínV'altro che invenzione...
Pronto !...
Per conseguenza, la PUBBLICITÁ1 fatta a mezzo
'immaginazione
—L
efficace.
ed
utile
é
dei CORRIERE DEGLI ITALIANI
t'ha portata a vüleggiare
E' un vero peccato che nessuno lo voglia intendere.
sopra i monti... Ma mi pare
Gli interessati possono controllare- a (meglio si di- che il sistema, in fondo in fondo,
rebbe in) qualsiasi momento la tiratura delle surriferite può portarei iii tutto il mondo...
Ma che dici !
cambialette.
Basterá
Dinostro
—
il
verbigrazia,
come,
volontá:
buona
delia
I disinteressati
e
rm
!
che delizia
Quanti svaghi
rettore Capodaglio — possono fare altrettanto:
puoi trovare sopra i laghi !
tutto tempo verso.
IL
Credi tu che oceorra andarei ?
CORRIERE
Basterá solo pensarei...
Ami, forse, la montagna ?
Preferisci la campagna ?
Non oceorre che ci vai,
pensa solo che ci stai;
non avrai nessun bisogno
di cercare quel che in sogno
tutti possono goãere...
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Ma se poi ti fa piacere
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u
n
1
rr •[• i-
n i
1$
mm\3m.^
due commediole ftotfaceto
Personaggi:
UNA SIGNORA
, ,
UN SIGNORE
(La scena rappresenta una
stanza ãa pranzo modestamente
arredata. AWalzarsi dei sipario
UNA SIGNORA sta apparecchiando la tavola).
— Ancora
UNA SIGNORA
non si vede...
(Va ad affàcciar si alia finestra) — Macché!
Non si vede ancora! Questo benedett 'uomo mi fa stare in pensiero.
ad apparec(Continua
chiare la tavola).
UN SIGNORE (entrando) —
Buona será, cara.
UNA SIGNORA (andando incontro ad UN SIGNORE) —
Oh, finalmente!
abbrac(Lo
cia). Mi hai fatto stare in pensierò.
'¦_
•>
¦
ÓTICA
!
DC PRECISÃO
OCutOS
P'NC6NE2
LOQGNONS
O? J.VIGNOL1
«/****• ne 6*asu
RUA U&BHMUQ65
S.PAULO
UN SIGNORE — Mi dispiace, ma ho avuto da fare. (Posa
nn grosso pacco su una seãia).
UNA SIGNORA — Che c'é
in quel pacco ?
IL SIGNORE — Una pezza
di cotone: Tho rubata nel negoziò che sta qui di fronte.
— Rubata
UNA SIGNORA
nel negozio che sta qui di fronte ? ! Sciagurato, che hai fatto!
UN SIGNORE — Ma ascoltami, cara...
UNA SIGNORA — Non voglio sentire niente ! Via queíla
pezza di cotone! Portala via da
questa casa !
UN SIGNORE — Ma sü ragionevole. Ho fatto male a ru-
bare, ma ormai quel ch'é fatto
é fatto...
(
UNA SIGNORA — Vattene!
(Si scaglia contro UN SIGNORE e lo colpisce con pugni e
schiaffi). — Brutto rimbambito ! Sicuro che hai fatto male
a rubare una pezza di cotone !
Pensare che nel negozio di fronte ci sono delle stoffe bellissime,
di gran valore, e tu sei stato
cosi cretino da rubare solo una
(Ha una
pezza di cotone!...
crisi di pianto).
.CALA LA TELA
Personaggi:
LA SIGNORINA
IL GIOVANOTTO
IL VECCHIO SIGNORE
(La scena si svolge in un parco cittadino; le prime ombre
delia será scendono sul parco;
alValzarsi dei sipario IL GIOVANOTTO e LA SIGNORINA
siedono su una panchina e
stanno vicinissimi, con le mani
in mano).
LA SIGNORINA — Caro...
IL GIOVANOTTO — Cara...
LA SIGNORINA (bacia IL
GIOVANOTTO).
IL
GIOVANOTTO
(bacia
LA SIGNORINA).
LA SIGNORINA (bacia
IL
GIOVANOTTO).
IL GIOVANOTTO (passa, un
braccio intorno alia vita delia
SIGNORINA).
LA SIGNORINA (si stringe
di piú al GIOVANOTTO).
IL GIOVANOTTO (abbraccia
con trasporto e bacia ripetutamente LA SIGNORINA).
. LA SIGNORINA
(si fa ahbracciare còn trasporto e si fa
baciare ripetutamente dal GIOVANOTTÒ).
IL
VECCHIO
SÍGNORE
a
dalla
metri
(passando
pochi
occupata
dal
GIOVApanchina
NOTTO e dalla SIGNORINA)
— Ma che porcheria é
questa !
Si deve vedere la gente che si
abbraccia
nei giardini pubblici...
IL GIOVANOTTO (si allontana ün po' dalla SIGNORINA,
che appare confusa).
IL VECCHIO SIGNORE —
Bella roba! Bella roba, bisogna
vedere ! Ma almeno, siete f idanzati ?
IL GIOVANOTTO — Io si';
la signorina non lo so.
CALA LA TELA
Luigi Bertoldo
AGUA
La Fortuna é donna. Non aspetti che
sia lei a batterle alia porta!
La 'Lotteria Paulista rende possibile a tutti il conseguimento delia fortuna. Compri un biglietto delia
nostra lotteria divenendo cosi un candidato ai suoi pian4
vantaggiosi, che giuocano con un minor numero di biglietti ed un maggior numero di premi, aumentando cosi
le probabilitá delia vincita.
La Lottei-ia Paulista é la lotteria dei giuocatore razionale. Chi le presta fiducia, arricchisce.
TUTTI I MARTEDI* TUTTI I VENERDÍ'
200 CONTOS
100 CONTOS
LOTTERIA
PAULISTA
incontri
al
maré
Come mi trovi, caro?
Núda!
P R
A T V
RACCOMANDATA DALLE CELEBRITA' MEDICHE
COME LA MIGLIORE.
20
i
i
1
U
P
em
esporte
O esforço de reportagem por nós expendido domingo
ultimo mereceu da critica de todo o paiz òs mais lisonjeiros encomiós. E não era pára menos. Quem inventa modas e as põè em circulação é porque é taco no tutano e não
tem medo de caretas. Nossos 50 repórteres puzeram-se em
campo e do grands jogo Palestra x Corinthians nada escapou aos olhos de lyrice desses argutos lidadòres a anonymos
ida imprensa, esportiva de S. Paulo, que honram nova gcração regenerada dos jornalistas do século XX. E tanto é
verdade que nada escapou á visão attenta dos nossos anachorietas esportivos queJ tiveram elles qus dar, informações
detalhadas aos Pimenta, Netto, Thomaz Mazzone, Eduardo
das Rosas, Pedro Thomé, Licinio Motta e outros
Jardim
"phocas" que abarrotavam de carona o reservado do Paléstra. E não contentes; ainda os celeberrimos caronistas
de amolar a nossa santa paciência e distrahir a nossa pre-.
ciosa attenção, não trepidaram, logo na ssgunda-feira, em
appbr o seu jiamegão sob a chronica alheia, quando a ethica profissional indicava o nosso obscuro nome e a fonte de
onde a reportagem procedia!
Não faz'mal, jacaré,, a lagoa ha de seccar!
• «•
*
Os escribas não têm * mãos a medir quando se trata ds
Os nossos emprehendimentos. os
filar o esforço alheio.
iniciativas, só serviram
rutilantes
nossos gastos, as nossas
para beneficiar esses bocea de espera da. nossa talentosa
turma de repórteres... ,
Isto nâo è brincadeira que se faça. Ou bem «semos» sórios, comó^diz o eaplrituoio (?!) Nagê ou bem somos chot>ins do "IfÊâsquáno", que em matéria dè esportes não teme concorrência áos jornaes eminentemente engraçados.
Oh! imprenaa côr dè rosa!..,
*
*
m
Palestra tambsm esteve
A "torcida" no reservado do"penetras",
amigos do esda penna da perua. Os
í»rá lá "torceram"
"torcer"
de graça
a valer, mesmo porque
porte,
é gostoso prá xuxú...
— Vamos toma banho na repreza, de Santo Amaro. Car-,
mellito?
*
*
*
auxiliarés dirão
Sobre o grande jogo os nossos atilados
"ali right",
"copright",
mais adiante, em chronica especial,
patati-patatá. Os leitoras verão que é um tnabalho em que
50 cérebros se conjugaram para fazer coisa perfeita. E perfçita iella è; apesar da roubalheira que soff remos no nosso
serviço especial, a?atanhamento que perdoamos porque somos camaradas até ali...
,
*
*
*
*
Nesse jogo nada houve!
Ninguém perdeu... ninguém
[ganhou!
E' melhor comer talo de cou> Lve
.Porque do fim de festa
Nada sobrou!...
Nem um fiozinho... de mi[neisitra.
*
*
*
UM JOGO FRA' LA» BE
RUIM!...
'
Quando os campeões se
, mettem a fazer das suas não
sáe, positivamente, coisa que
preste. Um jogo como aquelle dispensaria, perfeitamente, o nosso exercito de comipetentes repórteres.
j» Os escribinhas que occupajn todos os annos os rçseryádos dos nossos clubecos dariam sufficientemnete
conta do recado, náu
acham?
O empate, afinal, coroou
a fundura de ambos os dois.
Tanto um como o outro
não valeram uma pitada de
pó de traque. Não vialeram,
*
*
ainda, os "cincão" com que
o pobre publico morreu na
entrada. Nós que somos te-.
clínicos de verdade estamos
bastante arrependidos de
termos realizado o grande
"tour de force", inédito na
imprensa paulista.
Que os lambeu!...
. * «*
*
Jurandyr, Carnera, Tunga
e Luizinho ainda deram no
couro. O resto uma espiga,
fora Mathias, que foi um
"conto do vigário" pebolistico. Do outro lado, Jahu',
Brandão e Carlito, salvaram
a pátria.
O resto bom pro fogo, fóra Teleco, o segundo "conto
do vigário" da tarde cinzenta...
Arrivederci...,
.
* *
o ,1.
e
ti
*
O GARBANÇÜO VENCEU!
Em Santos, uma surpresa
Portugal è.
da pá virada.
Hespanha "grudaram-se" ás
âs 5.
2 horas, e quando foi"esmaó primeiro estava
gado".
o
.a
i
»
''
•
pilulas
Uma surra de tal kilate, ouro 18, só serve para demonstrar que cada um é valente'
em sua casa... ás bszes...
O Maneie da benda, do
largo do Rosário, quando
soube do acontecimento, puxoü os longos bigodes e exclamou:
. — Raios t' parta á Portugueza e mais ao Pim, qu' já
stá fazendo falta...
* *
AMANHÃ TEM MARMELLADA..
''¦-'
'¦
'
A
Amanhã Palestra e Corinthians estarão novamente no
campo da luta... inglória.
O primeiro' vae sentir o peso
do S. P. R. e pretende não
embarcar nesse trem... O
segundo vae á casa do Juventus experimentar o tuteno dos "grenats".
O 8. Paulo vae a Santos
vêr á Portugueza de perto...
Vae haver marmellada,
nâo, paiàço?...
* i
Preferiu ficar ás margens.
Só quem embarcou, foi"bri-o
Feitiço, que garantiu a
os
ihante" victoria contrao esbohemios. Desse geito vae
quadrão internacional
Lear rio...¦'.'. Pacifico.
pacificação é o de que
precisamos...
*
* *
O SOMNO DA INNOCENCIA
Depois que a Portugueza
apanhou duas vezes do
Apea
Athletico uineiro, a"louros"
os
dorme sobre
conquistados. Nós, que vive-,
mos em boas relações com
a entidade paulista, pois moramos no mesmo prédio, onde o Ennio pontifica e manda um pedaço (na Apea)
exigimos a volta da sua actividade immediata.
Ora pro nobis!.,.
PARA TERMINAR...
Phrases celebres: Ta*an.não
tino. "Fora do Palestra "Viha salvação" — E-inioi
Dula e Brito, Brito è Dula
vi com a Apea; com a Apea'
Pularam como;.. cabrito
meus ossos" —
enterrarei- "Esperia/atòda
Nesse lance hão insisto
e
Paolilo:
"Sem
Prefiro largar o apito!
—
Lapetiva:
sempre"
£>ar sopapos... não resisto
?Tim. tudo dá
com
ou
Tim
Futebol já é um mytho
— P^hirio
Elevado á funçção 4e mito... em —tim-tim"
"Ao
S. Paulòástão
eu assisto!.... Paz
Quanta besteira
reservados"Ograndes destinos".* *.«
Estudantes é o
Godoy:
OS "MENINOS" TAMBEM
—
braço-forte da Liga"
SABEM BRIGAR...
"Para
a
Thomaz Mazzone:
—
tudo!"
Costuma-se dizer que o policia argentina "Entre
a
(Pimenta Netto:
exemplo vem de cima. Com
assim é. Os juvenis, Apea e a Liga não ha diffev eífeitonunca
mereceram, nias rença" _ Américo Calabreque
columnas esportivas do "II sè: — "A Portugueza (ila
Pasquino" uma nota... de Apea.) é um monumento dy100, porque são verdadeiros namico de affirmações ju"abacaxis", agora merecem venalescas" — Eduardo Jar~
um lugárzinho de honra, dim: "Eu sou o homem do
"Dia" — Salathiel de Camque lhes damos com muito
honra tao mérito! pos: "O jogador negro é
prazer:
elles mais resistente que o branNo Parque Antarctica "bãò"
—
são
co. Viva a Abyssinia!". "O
demonstraram que
—
Pimentel:
.de facto... nos cunhos e nos Fernando
"Correio
Paulistano"
é o
serAssim
é
que
ponta-pés.
"primus"
os
entre
docunão
é
ve. Tamanho
pares...
"Com
mento, nãò acha "seu" Cam- de calos';... — Bilu': "EstuNovo ou sem Novo, o
bon?
dantes", é sempre... velho...
Licinio Motta: "jPataça a
PAiCIFICANBO
mé; a te pataca: a me pataO ATLANTA..
ca: pataca a mé"...
não
No próximo numero haO Vasco desta vez
o
Atlântico.
mais.
atravessar
quiz
BEN ED ET TI
S. PAOLO
FIRENZE
AiNTICHITA» — QUADRI — OGGETTI DI ARTE
Perizie e restauri di quadri antichi e moderni
108 — BARÃO DE ITAPETININGA — 198
Telef. 4-8895 — Cassetta postale 8295
¦>
>
a:
il signore sordo in
convers-Zime col
próprio alfaiate
—¦. Oli. caro signor Zaccaria. finalmente si vede!...
' — Finalmente di verde?
Ah. parla dei mio ve&tito? Eli
giá dopo undici anni é diventato un po' verde,
Ma lei é sempre elegante...
Come?
Elegante.
Elefante, poi! Colpa vosti a signor sarto che non sapete farmi i vestiti.
-- Mafla sua figura é tut_'altro cíie goffa.
Che stoffa e stoffa'... E'
voi che siete un pecione!
Lei é il primo che me o
dice.
Eli? Io collimo con un'alice? Má se peso ottanta chiü
«enza il bastone!
Si vede che lei si
serva bene m salute!
Si,! *i, la serva sta
In sa ute.
'La serva? Ah!...
gusto. Mâ'.V no! lo non lo
&C0..
n
ti
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«um m. ¦
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i.i
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i: ¦ "
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i ¦|.Jlr___________i _______ _____¦___¦ __¦¦_____
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ACQUAdi COLÔNIA
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conbene
PASTA DENTIFRICIA
CIPRIA í
SAPONE LIQUIDO
SAPONE
TALCO
ci ho
cono-
-,'
Ohi?
Augusto;
Neanche io.
— La serva vuol bene ad
Augusto? Chi ve l'ha detto?
Che ne so! Chi volete
che me lo dica?
Ve l'ha detto un'amica?
Ah. mascalzona, quando torno
a. casa mi sentirá. Olielo dó io
Augusto...
Ma é un equivoco!
Benone! E' purê un tipo equivoco? Ah, sciagurata...
E io che-faccio tanti sacrifici
ho
per ei... Io che con lei
sempre diviso tutto: il mangiare, quello che guadagno,
la magnesia purgativa alia sera e sarei capace di divídere
perfino il letto... Farabutta,
questa é la riconoscenza di
una serva!...
Signor Zaccaria, lei si
sbaglia.
Lo credo: un giorno o
l»altro si squaglia, e con l'equtvoco Augusto!,
Ma stla attento, é una
cantonata!
Io la chiudo a chiave
nella credenza.
Chi. la serva?
No, la marníeliata. Non
mi avete detto di stare attento alia marmellata? B io la
chiudo.
Ma é innocente.
Giusto, avete detto la
incosciente!
vera
parola:
casa
a
gli factorno
quando
manganello!
il
do assaggiare
•Bah, adesso penslamo a noi:
avrei bisogno di .un bel vestito.
Nero?
,S1, si, é vero: voglio
farmi un vestito nuovo.
21
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ORA NADO
Andiamo verso ,1'inverno... Ci vorrá una stoffa grossa... •
Hossa? Alia mia ètá mi
vesto di rosso! Andiamo, non
scherzate.
Ho detto: un .tessuto
pesante?
Se ho conosciuto Dante? Ma che &tu.piidaggini di-
UN
te!... Dante si poteva vestire
di rosso, io no. Farei ridere
tutti! Voglio iun vestito nero.
Lo vuol fare súbito?
Se lo voglio pagare subito? Ma che, non vi fidate?
Con chi credete di aver a che
fare? Screanzato, mercante,
ignobile. Ho giá le fresche per
via delia serva, volete insui-
CÁLICE
tarmi perché mi sfoghi con
voi? Io ci metto poço a fracassarvi il peritoneo, sapete?
E andate all'infemo voi i vostri vestiti e la serva. Me ne
vado.
— Ma non é giusto!
r^r Sí, e se c'é iposto anche
Augusto!...
Vincenzo Natale
Dl LEGITTIMO
___________________r _____________ ^BE_L
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ECCITA l'/mUlTC'\WJ\ l\ DICE/riCNE
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con la fede si yince
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DE LIMÃO
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BRAVO
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E BROMOFORMIO
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in salotio
'—'—"WST^^-iJ wír
\ \\
Oh, le pulei ammaestrate, di- attonita il mio milione di pulei
rei quasi!
Quale importante ammaestmite.
'Quello deile pulei era 11 nuspeculazione rammaestramento di questi ditteri d'intelli- mero intorno al quale s'impergenza prodigiosamente sviknp- niavano gli spettacoli, per lo
svolgimento dei quali avevo
pata!
jMi si pròpose 1'aequisto di preso in affitto il piú grande
una grossa partita idi pulei am- teatro dei mondp.L'aspettativa
maestrate: un milione di pulei, neila cittá era enorme; giá alperfeitamente addestrate 'tarai cuni giorni prima dei debutto
delia mia compagnia il grande
piu difficili esercizi. Non
era completamente venteatro
dai a scorgere in tale offerta
'
*di
il grande giorno,
duto.
Venne
tutti gli elementi
una foranzi,
ia grande se.
midabile speculazione. Pu cosi direi quasi;
che io, direi quasi, conelusi ra. Fru in mezzo al piú profonLa
l'affaret Un milione di pulei ' do silenzio, che io aprii
le
enorme
contenente
cassa
ammaestrate a 250 reis cada-;
la
aperto
Avevo
appena
un.a, é un vero regalo. Da piú pulei.
parti mi si sconsiglió. Si rise cassa, quando una nuvola di
di me. Si rise con quella in- pulei ne usei. Le pulei scappaconfondibile caratteristica dei- rono in tutte le idirezioni; solo
la gente prilva di fede. Ma io allora mi accorsi di essere stanon mi smontai, e seguii anzi to truffato: le puci non erano
il vecchio provérbio arabo che ammaestrate. Si delineava netrovina?
la , mia
suona: "Le pulei acquista e tamente "'dissi,
"Puah! ".
"Puah!
Dissi:
corri in pista". Somma saggez.
za dei proverbi.! Fu io, a mia E risi con quella fede che talvolta, che íiduciosamente risi volta é in me mista ad un'edi chi di me aveva riso. E sem- spressione di disprezzo per le
pre ridendo con formidabile • banali tr.aversie delia vita. Ad
fede, accomjpagnai mia moglie un tratto, mentre tutti gli spetalia stazione il giorno in cui tfltori ifuggivano disor.dinalacila, .preveidendo un mio tota- mente per sotbrarsi alie pulei,
le tracolio finanziario, fuggi un signore grasso, elegante"Siate
con uno sconosciuto. Donna di mente vestito, gridó:
grandi virtú, direi >qaiasi, ma benedetto, signore delle pulnon illuminata dalla fiaccola ci! !•'¦_ Egli era un uomo dalla
dellã fede! Tutto organizzai forte pressione san&uigna e,
con quella larghezza di vedute in piena crisi, sarebbe certache é própria di tutta la mia mente morto se migliaia e mimultiforme attivitá commer- gliaia delle mie pulei non lo
çiale. Scrittur.ai ama grande avessero assalito per sucehiarcompagnia di nani, ballerine, gli avidamente il sangue. II
'dalle pulei,
pagliacci e belve varie. Feci signore, salvato
e volmilionário
una vasta ed efficace propa- era piú volte
contos,
mila
gan-da: il debutta delle mie le regalarmi dieci
Onde:
di
in
segno
gratitudine.
ormai
pulei ammaestrate era
"Viva
.non
se
anche
le
pulei,
imminente. posso dire che non
con
ammaestrate!",
gridaí
badai a spese per 1'organizzazione idegli spettacoli nei .quali fede.
CÂNDIDO
avrei presentato ad una cittâ
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ÁM
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Ma come hai potuto capitolare in cosi pochi
giorni?
Non c'era appuntamento in cui non mi portasse
cioccolattini, caramélle ed altre delizie PAN. . . Come
aviei potuto resistere a tanta squisitezza?
/f/ ^^ -n~
— Bisogna airvertire la moglie, ma un po' alia volta per
non impressionaria. Andrai tu che sei balbuziente, cosi ti ci
vorrá mezz'ora prima di àverglielo detto.
!
•':':. i-
-:.'::¦
-
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'* '" .
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IsIpY
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n
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o r 1 i c a p i a
Le "orticarie" o "spigolature" o "curiositá" che rivistc e
giornali ammanniscono d» an=
ni per la barba dei loro lettori
sono, in genere, fattarelli e
notizie inventati di sana pianta e disposte in una forma che
dia loro parvenza di veritá documentata. Per questa nostra
rubrica il lavoro diventa piú
diffieile, perché| ci| dobbiamo
feforzarè di scrivere delle cose
spiritose. Non sempre ci riusciamo. Ma anche gli altri,
qualche volta, non sapendo inventare delle "orticarie" possibili, ne raccontano qualcuna
vera ed autentica
*
*
Noyes, uno scrittore americano, fa un Tibro sulla Simpson, sua eugina: piú che col
senno, oprando con la mano,
lui la conobbe giá fin da bambina, tanto ch",esclama lei,
nelPimbarazzo:
M'ha dato
sempre Noyes quei ragazzo!...
*
*
Un tale incontra un amico
che porta sotto il braccio un
gallo.
dei libri si e levato un intenso
chiarore. I membri delia giuria hanno chiesto ad un eminente scienziato la spiegazione
de) fenômeno. L'illustre fisico
si é súbito pronunziato dicendo che lo splendore che emanava dai volumi era dovuto
airingegno degli autori che
brillava per la sua assenza.
— D'ora in avanti, bisogna
riguardare la "Física" come
una Scienza infaUibile.
*
*
I-V^-aWlvItlTlSlFI Lm.
*
Lei — Mi sono sposato con
te, ma non ho trovato quello
che cercavo.
Lui —• E io in cambio, noi»
cercavo quello che ho trovato.
*
Dove vai con quelPani-
Lo porto dairorologiaio
registrare.
a
Prima mi canta=
va sempre alie cinque e adesso
mi canta alie sei e mezzo. .
E' lógico: urge prowedere.
*
Quel che accade a Hollywood
é inaudito: una brava signora
ha divorziato, perché, la notte,
il povero marito tirava le coperte dal suo lato. Le ha forse
Alprocurato un raffreddore? Patro che storie!! Raffreddo
more.
*
Ám
*
Un tedesco ha scoperto ultimamente — che gPinsetti con»
versano fra loro: — dev'essere una cosa di vertente •**•¦
sentir la pulce, réduce dal Foro, — descriver le dolcezze assaporate —- fra quelle antichitá cosi lodate. . .
ÈLmVà
*
bilimenti balneari per combat- stemi per dimagrire. Le contere i raffreddori cronici con sigliano certe acque in un cerbagni di vino caldo. Figüratevi to paese. La signora ci va.
la gioia dei bevitori locali!
Dopo venti giorni il marito
riceve una lettera.
Saranno tutti raffreddati:
Ed entrando nel bagno
. "In tre settimane sqn dimaciascun dirá al compagno:
grita delia meta. Che debbo
— Sfottimi per piacere,
fare?".
dam mi un botta in testa e famRisposta telegrafica dei ma,
bere.
[mi
.rito:
"Resta
* * *
per altre tre settiUna signora prova tutti i si- mane1
Un globe trotter polacco ho
percorso 23 mila ohilometri íi
piedi trainando un carretto.
C'é tanta gente che per tutta la vita tira la carretta <nessuno ne parla sul giornale.-
*
male?
23
*
A €uba il presidente dei Senato, nelPAlta Corte, ha estrato
to una pistola e 1'ha puntata
contro un deputato, dicendogli: "Le tolgo la parola!".
Altro che. campanello!! 1
presidenti, li, san trovar dei
solidi argomenti.
*
1
*
Durante Pesame dei volumi
concorrenti a un prêmio letterario si é manifestato uiio
strano fenômeno. Dal cumulo
Dott. Guido Pannain
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Ogni volta che la Societá.
delle Nazioni deve affrontarc
?a questione delia própria riforma, si aggiorna.
E la situazione, si annotta.
*
*
Un tale, modestamente vestito, si reca da un awocato
per affidargli la sua difesa In
uh processo.
Avete da pagarmi? — domanda il legale.
_ Danaro ne ho póco!. . .
Giá, giá.. . ma a casa,
so,
avrete qualche cosa...
non
Òh, sí. A casa ho dieci
galline, tre conigli e una bicicletta.. .
Ah, allora va bene. Potremo metterci d'accordo. Ora
ditemi di' che cosa siete imputato?
Di aver rubato dieci galUne, tre conigli e una bicicleta.
*
*
*
A Nuova York, in segno di
vendetta, degpignoti rapiscono un'attrice, che per ott'ore
poi viene costretta a sen tire i 4 gorda: Seró possível .. ?
suoi dischi; Pinfelice é adesso % magra: Ç* sim); Mas só é
oossivel com fÓX m) no tanque»
"™
¦u*»toafia'
alpospedale,
ove
confessa:
"Chi é causa dei suo mal pian'
ga se stessar
.£?*. ° maravilhoso P? que se tende em todos os empórios
COnteudo' «parròmado» no tanque,
Califórnia fa rima con sbor. ™
dd Si^tedS
n°m?S^ ?™«ü
*"£'gj™'TotnZVi*?™
nia. Infatti in quella parte dei m° e de tresCura '"^mparavel e
-' d«,Xando"° **#3
T
sem
o
menor
risco de estragoI
nord America e piú precisa^
mente a Smallfort, che é un
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iSembra che non siano molti
gli aneddoti che si raccontano su Anna d'Austria, nata
nel 1601 e morta nel 1666,
figlia di Filippo III e madre
di Luigi XÍV.
,L'aneddoto che vi voglio
raccontar© é uno dei pochissimi che valga la pena di conoscere.
Un giorno Bellegarde domando alia regina Anna d'Austria, che cosa avrebbe fatto
all'uomo tanto audace che le
avesso chiésto il suo amore.
Lo ucciderei! — rispose
la regina.
Allora — disse galantemente Bellegarde, — io sono
uii iuomo morto.
iL'aneddoto non é brutto,
come si vede. Ma, al solito,
esso ha súbito una trasf ormazione cosi sostanziale, che gü
stessi protagonisti deirapisodio, leggendo Tanedidoto stesso, nón vi si riconoscerebbero
,pi*ú. In realtá le cose andarono non come Paneiddoto cerca di farei credere, ma cosi:
BePegarrde domando alia regina che cosa avrebbe fatto alruomo tanto audace che le avesse chiesto il suo amore, ma
guardo bene dal
Ia regina si "Lo
lUCcideTei!".
rispondere:
regina Anla
Al contrario,
na, a tale domanida,, fece l'occhietto a Bellegarde e con un
prome-ttente sorriso gli chiese:
Bellegarde, mio caro
Bellegarde, perché me lo chiedete?
.Cosi... — rispose BeVegarde. — Per semplice curió-
sita.
Per semplice curiositá?
chiese la regina un po'
'
contrariata. — E' per semplice curiositá che voi mi «domandate che cosa farei ali'uomo tanto audace che mi chiedesse il mio amore?
Certo — confermó Bel
legarde; -^- per semplice euriositá.
IE dopo iun attimo di silen*
zio, aggiunse:
Ma, ora che ci penso,
non credete mica che io voamoglia chiedervi il vostro
re, spero. Io non ci penso
nemmeno, Maestá.
_ E allora pe"ché mi ave-te fatto quella domanda?
— Mio
gli chiese la regina.
caro Bellegatfde, siete tanto
ad
cattivo, poiché vi divertite una
accendere nel mio cuore
speranza...
Maestá, non fate la gnorri, perché con me non attac—
cá — rispose Bellegarde.
Insomma, risppndete alia mia
domanlda: che cosa fareste al-*
1-uomo tanto audace che vi
chiedesse il vostro amore?baMe lo mangerei di
_
esclamó la regina fisci»
sando Bellegarde con sguardo
appassionato.
Ora ho capito quello che
fareste — disse lui.
E dopo essersi inchinato
per prendere
galantemente
aggiunse:
^
commiato,
©ei resto, che mi frega
di quello che fareste?
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25
mmmmil
il professore fa ali'amore
II professore àspettava al
solito angolo, tenenido una pesante borsa di cuoio in una
mano e carezzandosi la piccola barba bionda con 1'altra.
Ad un tratto vide Palmira
e !e ando incontro.
Palmira! — esclamó festosamente,
Palmira era la sua fidanzata.
-..— Mio diletto — disse lei.
II professore la fissó per
un istante.
Dilectus, dilecta, diectum— mormoró..
Lei sorrise.
—- Dammi il bvaccio —
disse.
Certo '¦— fece lui —
braccio o brachium, dicevano
i latini.
H.
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Non importa — disse
Palmira con spensieratezza.
Vedi, Palmira? — chiese poi il professore — Quesfangolo...
-Caro! — lo interruppe
lei — Quanti ricordi, quesfangolo!
Sí, ma vedi, questo é un
angolo retto. Pensa, Palmira:
90 graidi. E' un angolo di 90
gradi, Non ti sembra degno di
qualche rilievo?
A Palmira non sembrava
rilievo.
degno' di qualche
Strinse forte il braccio dei
.professore.
Non sono arrivata tanto
tardi disse, tanto per cambiare discorso.
Lui guardo 1'orologio,
Eh. — fece — Sono le
tre e nn quarto. Anzi, anzi:
le 3,14.; Ciiiarda: 3,14. Pensa,
Palmira: potrei moltiplicare
questo numero per il raggio
ed ottenere...
•— Non lo fare -^- io prego
lei.
Come vuoi — si rassegnó il professore.
iE aggiunse:
Hai gradito i miei Dianthus caryophyllus?
Vuoi dire — fece Paimira i garofani che m'hai
mandato oggi?
II professore ammise che
intendeva parlare dei garofani.
Belli; tanto beMi — disse lei.
Ei pensa, Palmira, —
disse il professore con ária di
trionfo — che essi rappresentano solo unia delle trentf*ette specie di garofani, o Dianthuis caryophyllus. iSfido che
erano be*li! Essi hanno fusti
nodosi, ramosi, articolati, con
foglie glaucescenti oppos-te o
scanalate, con fiori solitari
terminali. Che vuoi di piú?
II professore si rabbuió improvvisamente.
Dimmi la veritá, Palmira; non c'erano mica i pidocchi, per caso?
Nei garofani?! — si stupi lei.
Si. Non me lo nascondere, Palmira. Cerano i pidocchi? E' triste, vedi, ma talvolta il pidocchio, o peduculup. alberga nei fiori, anche
nei
' piú soavi.
Palmira sembrava .un po'
seccata. II professore lo noto.
i òhe hai? Non m'ami
piú? Palmira, pensi itu forse
ad un altro o alter dei latini?
Pensi tu forse ad un x? nn
qualsiasi x? Oh, Palmira! Ne
morrei, perché poi
2y (a + fo + c)_¦»
(a-fb)T .
suecede?
che
e allora
Ma no! — protesto Paimira. I tuoi idubbi mi fanno
piangere...
Piangere... mormoró lui
— piangere... In latino, lugcre...
,Che ti venga un colpo
secco; gridó Palmira allontanandosi.
íl professore si carezzó la
piccola barba, bionda.
Prof. Francesco Isoldi
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daUalbum dí manon lado
Quandq ancora credevo alia Befana
con relativo sacco e befanino,
attaccavo alia eappa dei camino
tutti gli anni la mia calza di lana.
Ma che peccato! Non c'entrava niente
in quella mia minuscola calzetta,
cosi proporzionata alia gambetta
di giovane gazzella adolescente...
Avrei voluto diventare grande,
da un'ora alValtra per incantamento
e dovere aliar gare sul momento
la camicia, la maglia, le mutande...
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'•'•¦¦
¦'¦
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•#
... è le calze! Cosi, lieta pbramosa,
m'accostavo agli specchi d'ogni stanza
agitata dalVintima speranza
che mi stesse .crescendo qualche cosa.
Non ci dormivo quasi piü la notte,
ragionando di calze ad occhi chiusi;
pronunciavo vocaboli confusi,
in sogno: calze sane... calze rotte....
Mammá si alzava per calmarmi. Poi
la mattina seguente, mi chmmava
e) piena d'ansietà mi domandava:
— Manon, si puó saper che calze vuoi?
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Amici ãi farmacisti, ãei quali prescrivevano,
senza convinzione, le specialitá; complici ãi
..equivoche matrone, ehe a ogni inasprimento
ãelle leggi contro l 'aborto, reagivano, non col
ãiraãare le pratiche illecite, ma con 1'aumentarne il prezzo; incoscienti che piuttosto ãi
qmmettere il próprio sbaglio, trovavano pin
comoão insistere neWerrore, e, chiamati a eonmito, invece ãi smascherare lo sbaglio ãel collega, ritenevano piú pulito, per solidarietá
professionale, approvarne Ia ãiagnosi e Ia
oura; chirurghi atricchiti in operazioni inniili, evitabili, nocive; speeialisti in rappezzatnre ãi mammelle veneranãe, in rifornimenti
ãi giovinezza e massaggi estetici; tutta gente
clie anãava. per tentativi, mascheranão con
parole ãall'etimologia greca Ia propria ignoranza. I cinque o sei granai clinici ãel Granãucato, i soli che avrebbero avuto il diritto ãi
parlare in nome ãella scienza e ãeWnmanitá,
si erano rifiutati alia sinistra menzogna ãella
testimonianza.
II Pubblico Ministero continuava:
•— Noi non viviamo ali'época in cui gli
Egiziani guarivano Ia tosse facenão bere per
tre giorni saliva ãi\ cavallo, né ali 'época in cui
sí aumentava il latte ãelle giovani maãri somministrando loro ãel vetro pesto; oggi non si
meãieano piú le piaghe col rosso ã'ovo, né
si cura Ia sifiliãe ungenão il viso ãei pazienti
con unguenti fatti ãi larãò fuso e ãi nerofuino. Noi viviamó ali'época ãel caucciú e ãel1'alluminio, non ali'época ãeWaãipe ãi impicçato. Ma con 1'aãipe ãi impiccato,Teoâorõ
Ztveifel ha guarito o non ha guarito i malati . Li avrá forse guariti. 11 ãolo, in questa
matéria si esaurisce nella violazione ãella
norma. Non occorre il ãanno per perfezionare
il reato, anzi, il reato sussiste, anche se ãáll'atto abusivo il privato abbia riportato un
ntile. Io voglio creãere che Zweifel non abbia
compromesso Ia salute ãi nessuno; ' un bicchier ã'acqua ãi maré, un.sorso ãi vino, una
pillola ãi mollica. ãi pane non. possono aver
peggiorato le conãizioni fisiche ãei clienti.
Tutfal piú il ãanno si é rièolto in una perâita ãi tempo e ãi ãenaro per parte ãelVingenuo^ che con maggior profitto avrebbe potuto. impegnare Ia propria ãiligenza nel seguire le prescrizioni ãi un vero meãieo, anziché quelle ãi un falso ãottore. Sapeva lo
Zweifel ãi compiere abusivamente quegli atti?
La cosa mi pare pacifica. II ãolo...
Zweifel seguiva, sul próprio poiso, lo spostarsi ãelle láncette ãélVorologió.
Egli non
era un giurista, ma gli pareva che Voratore
ãella legge non avesse iãee molto chiare. Dapprima aveva parlato ãi violazione ãella legge
sanitária.
II ãolo, aveva detto, si esaurisce
nella contravvenzione. E ora parlava ãi consapevolezza, ãi volontá... Zweifel sapeva benissimo' che il massimo ãella pena non poteva
oltrepassare il mese ãi ãetenzione, mille scelUni ãi multa, qualche ànno ãi interãizione ãi
soggiorno. Per quanti argomenti il Pubblico
Ministero ãistillasse, non gli. averbbero ãato
di piú. Ai ãue anni ãi reclusione ãi cui si
favoleggiava nella cittá non si sarebbe potuto arrivare se non accumulanão altri capi ãi
imputazione: truffa, lesioni... Ma ãi questo
non si er,a fatto cenno. Per bollare 1'attivitá
di Zweifel bastava una piceola conãanna. Per
segnare una nuova éra nella politica ãel
Granãúcato, per creare un preceãente nella
lotta contro Ia ciarlataneriq, bastavano quinãici giorni ãi cárcere.
La fotografia ãi Giselãa, dietro lo seanno
dei Procuratore Generale, sembrava sorriãere'.
II taglio arcuato delia bocea rammentava Ia
blanãa ironia ãella Gioconãa. Zweifel volse lo
sguarão altrove, verso il pubblico; riconobbe
qualcuno: il portiere ãeWalbergo, il veechio
zio scocciatore, 1'antiquario Pietro Saint-Silvain. In prima fila, appoggiata alia bálaustra, una giovane ãonna,- vestita con semplicitá come una stuãentessa o una ãattilografa,
âagli inimitábili oechi bln, perãuti ãietro un
paio ãi lenti cerchiate ãi tartaruga.
Giselãa !
Nessuno . I 'aveva riconosciuta. Nemmeno
Teodoro Zweifel. Teodoro Zweifel l'aveva
¦"sentita".
Giselãa !
La prima volta che. egli era stato a Glottenburg, Giudi gli aveva parlato ãi Giselãa
come ãi una sovrana amica ãel popqlo, che
per sapere ció che i suããiti ãicevanó sul conto suo, freqüentava le aule universitarie, il
mercato i caffé, vestita moãestamente e truccata con tanta ábilitá che Ia Polizia stentava a riconoseerla. Infatti gli stessi genãarmi
che mantenevano 1'orãine nello spazio riservoto al pubblico non s'erano accorti ãi lei.
Che cosa faceva Giselãa in queWaula ? Era
vènuta per assistere alia conãanna ãi Zweifel,
che equiváleva alia sua sálvezza . O, avenão
ãato istruzioni al Ministro ãella Giustizia, era
vennta a sentire Ia requisitoria per renãersi
conto se erano state seguite ?
Le incertezze ãélVoratore ãella Legge ãavano a pensare. Non c 'era Ia sinceritá nelle sue
'era Ia convinzione hell 'invettiparole, non , c
va. La questione giuriãica, ãi una linearitá
âa ãisegno infantile, attraverso i suoi macchinosi perioãi era stata male esposta; i fatti
erano stati commentati ãisorãinatamente, il
sarcasmo era apparso inopportuno, 1'aceenno
aWopinione pubblica, incauto.
Stavano uscenão le eãizioni ãella será.
Qualche copia fu portata nell 'aula e corse ,snl
banehi ãegli avvocaii e ãei cronisti giuãiziari.
II quotidiano socialista e il foglio repubblicano ãeâicavano al processo tutta una pagina;
il suo avvocato segnó con nn tratto ãi lápis
un corsivo intitolato "Ammonimento ai giuãici", che poneva nettamente Ia questione in
questi termini: "Se nonostante le sue malefalte, Zweifel, protetto âalla Granãuchessa,
fosse stato assolto, Ia popolazione, in nome
ãella civiltá, avrebbe ãovuto reagire alio scan-
tra
amiche
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¦ '•[WJ/»^» •» HjVL.V .yiiltili/
Non capisco quando Gigi si deciderá
a (lichiararsi. Sono quasi sei mesi che mi
sta appresso.
Allora dovrai aspettarne altri sei.
Con me non si dichiaró che dopo. un anno.
a
27
ãalo". E allora — penso Zweifel, guarãanãó
il Pubblico Ministero che stringeva con frasi
malãestre i bulloni delia propria faticosa retorica — e allora che cosa aspetta per richieâere una conãanna esemplare ?
Attraverso
una granãe finestra che ãava
nel giarãino ãel Pálazzo di Giustizia, si vér
deva una pianta ãalle foglie giovani, che quasi si appoggiava ai vetri. L'oratore
stava
concluãenão. II sole entrava obliquamente nel
Ia sala. Si accesero le lampaãe ãál parálume
verãe. II Procuratore Generale chiese ií minimo ãella pena.
La parola é alia áifesa — ãisse ü Presidente. II ãifensore raccolse le proprie carie
e gonfió il toràce.
L'appunto che voi muovete a Teoáoro
Zweifel — comincia — é ãi essere un empirico. Ma é un empírico, il Withering, ehe seoperse hei 1785 Vazione. ãella digitale contro
1'iãropisia
ãei carãiopatici; é un monaco,
Rnggero Bacone, che scoperse Ia polvere dá
sparo; é un veterinário ãi Tours che scoperse
Vazione astringente ãel carão mariano; Pasteur non era meãieo. II cammino ãellà Scien^
za non é lastricato ãi ãiplomi. E se é vero
che 1'evoluzione morale glottenburghese non
ha bisogno ãi empirici, come Ia Rivoluzioné
Francece non aveva bisogno ãi scienziati, vi
prego ãi ricorãare, illustre Procuratore Gene-'
rale, ció che Lagrange ãieeva ãopo Ia morte
ãi Lavoisier, il fonãatoré ãella chimica mo-'
ãerna, che voi eon tanto acume avete evoca-,
to, ãieeva: a essi non é oceorso che un momento per far caãere quella testa, e' cento ahi
ni non basteranno a proãurne una consimile.
Teoãoro Zweifel si torse le mani. Con quale gioia avrebbe ãato un pugno sui ãenti ãi
quel suo "ãifensore", che per il piacere ãi
parlare ãieeva parole ãi nessuna presa sui!
giuãici ! Anzi... Ció ehe non ottiene 1'effetto voluto non merita ãi essere ãetto; e ció che
non merita ãi essere ãetto ha un 'azione inãisponente. Non c'é oratore che riesca a trattenere Vattenzione ãeWuãitorio oltre il âecimo minuto; sprecare i primi ãieci minuti per
entrare in argomento o decorare il próprio,
ãiscorso ãi alcuni quadri storici, é una grave
colpa, Eppure tutti gli avwocati si reggono
acrobaticamente per Ia. coda ágli argomenti
deli 'avversario, come le scimie si ãonãolano
dai1 grossi rami ãegli alberi per il solo gnsto
áell 'acrobazia.
L'avvocato
levo le braccia per liberarle
ãaWimpaceio ãella toga, e riprese:
Fino al secolo ãecimottavo Ia meãicina
é stata un'arte. Col. secolo ãecimonoho é ãivenuta una scienza. L'invenzione ãel microscopio, ãelVaiiscultazione, ãell'anestesia, ãel1'asepsi, dei raggi X; i lavori e le scoperte di
Laennec, ãi Clauáe Bernarã ãi Kir.chow, ãi
Li.ster, ãi CrooTces, ãi D'Arsonval..;
II Presiáeiite lo interrnppe:
Vi- pregherei, avvocato, ãi risparmiarci
Ia storia ãella meãicina.
In quel momento rientró nell'aula Mim. II
.movimento ãi curiositá provocato ãaWapparizione, per Ia seconãa volta, ãella sorella ãell 'imputato, aumento il ãisagio ãel ãifensore.
Fra il pubblico corse un mormorio, che il Presiãènte arresto con qualche colpo ãi lápis sul
leggio. Mim fece un grazioso inçhino che significàva al tempo stesso chieãere permesso e
chièãerè scusa, s 'avvicinó a Zweifel, gli parlo
sottovoce con granãe ahimazione,. rispose illuminaãosi alie sue ãomahãe, gli appoggio una
mano sulla spalla e gli consegnó una piceola
cosa che Zweifel prese ãelicatamente fra il
pollicé e 1'inãice. E usei.
Zweifel contemplo Ia piceola cosa quasi impálpabile e si senti staccato ãa tutto: parole,
toghe, parrueche, genãarmi. Sulla pianta, oi-.
tre Ia finestra, si spegnevano le ultime macchie ãi sole. Gli parve che un passero saltasse
su un ramo. Porto alie labbra Ia piceola cosa
ã'oro: era una cioeca ãi capelli bionãi, ãella
sua bimba nata ãa meno ãi un'ora.
(Cont. al prossimo numero)
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177:3913600 Correspondentes no Paiz
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268:5173400
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2.915:0003000
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10.876:13-33700
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37:852$400
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Em diversos Bancos . • ¦
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1.445:135(400
S. Paulo
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(a) R. MAYER, Superintendente
S. E. on O.
São Paulo, 2 de Março de 1937
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G. BRIOCOLO - A. LIMA, Gerentes
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