Istituto di Istruzione Superiore “V. RONCALLI” C.F. 85004620184 Sede legale via Matteotti, 18 - 27029 VIGEVANO (PV) con sez. associate: I.P.S.I.A “V. RONCALLI” via Matteotti, 18 Tel. 0381/83.391-88.327 Fax 0381/690.204 I.P.S.S.C.T. “F. CASTOLDI” via Cairoli, 27 Tel. 0381/84.138 Fax 0381/79.134 sito: www.ipsiaroncalli-castoldi.it e-mail: [email protected] PEC: [email protected] PIANO dell’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2013-2014 INDICE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 PRESENTAZIONE PROFILO STORICO CONTESTO SOCIOECONOMICO 3.1 Caratteristiche del territorio 3.2 Caratteristiche della scuola OPPORTUNITA’ FORMATIVE CORSI DI STUDIO RIORDINO ISTITUTI PROFESSIONALI 4.1 Indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica 4.2 Indirizzo Servizi Commerciali CORSI DI STUDIO VECCHIO ORDINAMENTO 4.3 Diplomi di Post-qualifica 4.4 Quadri orario 4.4.1 Tecnico delle industrie elettroniche 4.4.2 Tecnico dei sistemi energetici 4.4.3 Tecnico della gestione aziendale 4.4.4 Tecnico dei servizi turistici 4.5 Corso serale- quadri orario CORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROF. REGIONALE 4.6 Caratteristiche generali dei corsi IFP 4.6.1 Quadri orario PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 5.1 Criteri per l’arricchimento dell’offerta formativa 5.2 Progetto Alternanza Scuola - Lavoro 5.3 Attività recupero debiti 5.4 Protocollo Accoglienza Alunni stranieri 5.5 Progetto Fixo Scuola-Lavoro VINCOLI E RISORSE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA 6.1 Vincoli 6.2 Risorse 6.3 Soluzioni organizzative MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE 7.1 Valutazione dell’apprendimento 7.2 Valutazione delle funzioni strumentali 7.3 Valutazione dei comportamenti ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA CTRH FIGURE DI FUNZIONAMENTO REGOLAMENTO Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 3 4 5 5 5 Pag. 7 Pag. 9 Pag. 11 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 12 12 13 13 14 Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. 15 17 19 19 20 21 22 22 24 24 24 24 26 26 27 27 29 31 32 35 2 1 . PRESENTAZIONE Questo documento descrive il Piano dell’Offerta Formativa (POF) dell’Istituzione Scolastica “V. Roncalli”. E’ questa la presentazione dell’identità culturale e progettuale dell’Istituto, in cui si presenta la programmazione curricolare, extra-curricolare, educativa nell’ambito dell’autonomia della scuola. Si portano a conoscenza i vari aspetti della realtà scolastica, dai contenuti ai metodi, ai principi organizzativi delle varie attività; il POF sarà oggetto d’integrazione nel corso dell’anno scolastico con le proposte del personale della scuola, al fine di migliorare continuamente la qualità del servizio. Il POF descrive l’organizzazione dell’Istituto per l’anno in corso, è approvato dal Collegio Docenti e viene proposto a tutti gli utenti della scuola che possono richiederne una copia in segreteria. L’istituzione scolastica “V. Roncalli” comprende due tipologie di istituti (aggregate dal 1997): l ‘Istituto Professionale Statale Industria e Artigianato (I.P.S.I.A. Roncalli) l' Istituto Professionale Statale Servizi Commercio e Turismo (I.P.S.S.C.T. Castoldi) L’Istituto Roncalli, dove hanno sede la Presidenza e gli uffici di Segreteria, è ubicato in via Matteotti mentre l’Istituto Castoldi rimane alloggiato nell’antico edificio palazzo “Saporiti “con problemi di funzionalità degli spazi e di qualità degli ambienti. 3 2. PROFILO STORICO Istituto Roncalli L'Istituto Professionale "V.Roncalli" ha origine dalla precedente Scuola di Arti e Mestieri voluta dal senatore V. Roncalli, che ad essa lasciò in donazione il palazzo di sua proprietà nella centrale via del Popolo (seconda metà dell'800). Molti dei più importanti nomi dell’industria vigevanese frequentarono questa scuola e ne misero in pratica l'insegnamento. Inizialmente l'Istituto offrì solo l'uscita dopo tre anni di qualifica fortemente orientati all'addestramento e diversificati nei molti indirizzi, che erano proliferati in risposta alle mutevoli richieste del mercato del lavoro. Poi, negli anni '70, fu aggiunto il biennio post-qualifica per l'accesso ad un diploma di maturità equipollente a quello delle altre scuole medie superiori. Sono invece della fine degli anni '80, col "Progetto '92", poi passato in ordinamento, la realizzazione di una forma di preparazione professionale di base con drastica riduzione del numero di qualifiche, la ricerca di una dimensione culturale più elevata e, nel biennio post-qualifica, il forte intreccio tra formazione scolastica ed esperienze ricavabili direttamente dal mondo del lavoro. In anni più recenti l'istituto è andato incontro alle nuove problematiche poste da un accesso generalizzato dei giovani alla formazione media superiore con progetti specifici: per gli alunni portatori di handicap ed il loro inserimento nel mondo del lavoro; per il contenimento della dispersione e per la promozione del successo formativo. Istituto Castoldi La storia dell'Istituto Professionale "F. Castoldi" è legata allo sviluppo di una realtà socioculturale segnata dalla preminenza del settore industriale. La vocazione dell'istituto è fin dalle origini tradizionalmente aziendalista, per supportare la domanda di personale impiegatizio della industria vigevanese. In anni più recenti, però, non si è potuto fare a meno di tenere nel debito conto l'importanza strategica del settore commerciale per un'industria orientata prevalentemente all'esportazione. E siamo ai giorni nostri, caratterizzati da nuovi cambiamenti nelle condizioni socio - economiche: maggior ricchezza, importanza del tempo libero, facilità di spostamenti che rendono interessante il settore del turismo, verso il quale l'istituto "Castoldi" apre un nuovo indirizzo. 4 3. CONTESTO SOCIOECONOMICO 3.1 Caratteristiche del territorio L'area di Vigevano ha avuto un recente passato di floridezza basata sull’industria calzaturiera e il relativo indotto. In questa fase la città è stata un polo di attrazione per l’emigrazione dalle campagne e da altre regioni di manodopera assorbita dai calzaturifici. Altre regioni con uno sviluppo più dinamico ed altre nazioni con un costo della manodopera decisamente più basso hanno poi sottratto a Vigevano buona parte del mercato della scarpa. A trascinare l’economia locale è subentrata allora l’industria meccanica, sviluppatasi all’ombra del settore calzaturiero e specializzata soprattutto in macchine automatiche per quella e altre produzioni. Anche l’industria meccanica, dopo gli anni fortunati della svalutazione della lira rispetto alle altre monete europee, con il rientro in un sistema rigido di cambi vive la stagnazione dell’economia europea. Queste vicende recenti hanno fatto di Vigevano una città con una certa ricchezza ed un certo gusto, circondata da una periferia più disagiata che sente maggiormente il peso della crisi; caratteristica questa che accomuna alla città anche i paesi circostanti, dai quali proviene una buona parte degli iscritti al nostro Istituto. La deindustrializzazione ha comportato infine la crescita del terziario commerciale e l’aumento del pendolarismo verso l’area milanese, dove le occasioni di lavoro si trovano con più facilità. 3.2 Caratteristiche della scuola L’istituzione IPSIA “Roncalli” e IPSCT “Castoldi” comprende tutta l’offerta statale di formazione professionale in Vigevano. Gli Istituti Professionali Statali dall'anno scolastico 2010-2011 hanno corsi di durata quinquennale e sono suddivisi in due bienni e in un quinto anno finale. Al termine di quest'ultimo gli studenti sostengono l'esame di Stato per il conseguimento del Diploma di istruzione professionale, utile ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria, oltre che nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS e ITS). Sono previsti in tutto sei indirizzi, raggruppati in due settori, Servizi e Industria e artigianato. La nostra scuola attiva: Manutenzione e assistenza tecnica per l’IPSIA “Roncalli” Servizi commerciali per l’IPSCT “Castoldi”. Permangono quattro distinte aree: meccanica dei sistemi energetici, elettronica, nella sezione “Roncalli”; aziendale e turistica nella sezione “Castoldi” per quanto riguarda le classi quarte quinte che seguono il vecchio ordinamento fino ad esaurimento del corso. Dall’ anno scolastico 2011/2012 sono stati attivati tre corsi di Istruzione e Formazione Professionale Regionale secondo l’Intesa siglata dalla Regione Lombardia con il MIUR il 16 marzo 2009: Installatore e manutentore di impianti solari e fotovoltaici per l’IPSIA “Roncalli” Installatore termoidraulico per l’IPSIA “Roncalli” Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza per l’IPSCT “Castoldi”. La popolazione scolastica è nettamente caratterizzata dall’elemento femminile al “Castoldi” ed è solo maschile al “Roncalli”. Va registrato un progressivo aumento delle richieste di esami di idoneità e di diploma da parte di privatisti che possono essere sia nostri ex-studenti in recupero di anni persi sia personale adulto già occupato o in mobilità. Dall’anno scolastico 2003-2004 presso l’Istituto Castoldi è stata istituita una sezione serale, che nel corrente anno scolastico prevede solo la classe quarta, per rispondere alle esigenze di un’utenza nuova e in crescita. La dispersione scolastica, cioè gli abbandoni dovuti a scarsa motivazione o agli insuccessi scolastici, ha favorito l’avviamento di questa sezione, che risponde principalmente alle esigenze di un’utenza di Studenti lavoratori 5 Studenti del diurno che abbiano eventualmente abbandonato gli studi Studenti stranieri provvisti di titolo di studio nei loro paesi di origine non riconosciuto nel nostro paese Il corso serale prevede agevolazioni economiche ed agevolazioni sui programmi; per quanto riguarda le discipline del corso, sia nell’area comune che in quella d’indirizzo, ci si può rifare al quadro generale delle discipline del corso diurno dal momento che esiste una perfetta equivalenza tra i contenuti e quindi di profilo professionale raggiungibile. I requisiti necessari sono minimi, il diploma di licenza media ed avere compiuto il diciottesimo anno di età. 6 4. OPPORTUNITA’ FORMATIVE – CORSI DI STUDIO CORSI DI STUDIO NUOVO ORDINAMENTO 4.1 INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA Profilo professionale INDIRIZZO Manutenzione e assistenza tecnica. Confluiscono in questo nuovo indirizzo i precedenti: Tecnico delle industrie elettriche Tecnico delle industrie elettroniche Tecnico dei sistemi energetici Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere dei settori produttivi generali (elettronica, elettrotecnica, meccanica, termotecnica ed altri) e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Manutenzione e assistenza tecnica consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze. Profilo professionale Comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti . Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione . Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. Le competenze dell’indirizzo Manutenzione e assistenza tecnica sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. È infatti possibile un'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo a partire dalla terza classe, utilizzando la quota di flessibilità del 35% del secondo biennio e del 40% del quinto anno, aggiuntivi alla quota già prevista del 20% di autonomia, al fine di avere, ad esempio, figure di tecnici e manutentori specializzati nei diversi settori produttivi (elettrico, meccanico, …) e quindi collegarsi efficacemente con i sistemi produttivi del nostro territorio. 7 Quadro orario settimanale secondo la normativa del Riordino 1° biennio 1 2 2° biennio 3 4 Quinto anno 5 4 3 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 4 5(2) 3 5(2) 3 3 5(2) 4(2) 3 3(2) 5(2) 8 32 32 32 Attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Diritto ed economia Scienze della terra e Biologia Ed. fisica Religione o attività alternative 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 4 2 2 2 1 3 2(1) 2(1) 2 3 3 2(1) 2(1) 2 3 Attività e insegnamenti nell’area di indirizzo Tecnologie tecniche di rappresentazione grafica Fisica Chimica Tic Laboratori tecnologici ed esercitazioni Tecnologie meccaniche ed applicazioni Tecnologie elettriche ed elettroniche ed applicazioni Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione Totale ore settimanali 32 32 8 4.2 INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI Profilo professionale INDIRIZZO Servizi commerciali. Confluiscono in questo nuovo indirizzo i precedenti: Tecnico della gestione aziendale Tecnico dei servizi turistici Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo Servizi commerciali ha le competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione alle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari. Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato in Servizi Commerciali consegue i risultati di apprendimento di seguito descritti in termini di competenze. Profilo professionale Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali ed internazionali. Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali. Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore. Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente. Interagire nell’area della logistica e della gestione di magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità . Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction. Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari. Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi. Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati. Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici. Le competenze dell’indirizzo Servizi commerciali sono sviluppate e integrate in coerenza con la filiera produttiva di riferimento e con le esigenze del territorio. È infatti possibile un'ulteriore articolazione delle aree di indirizzo a partire dalla terza classe, utilizzando la quota di flessibilità del 35% del secondo biennio e del 40% del quinto anno, aggiuntivi alla quota già prevista del 20% di autonomia. 9 Quadro orario settimanale secondo la normativa del Riordino 1° biennio 1 2 2° biennio 3 4 Quinto anno 5 Attività e insegnamenti comuni a tutti gli indirizzi Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia, cittadinanza e costituzione Matematica Diritto ed economia Scienze della terra e Biologia Ed. fisica Religione o attività alternative 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 4 2 2 2 1 4 3 2 3 4 3 2 3 4 3 2 3 2 1 2 1 2 1 5(2) 2 5(2) 8 8 8 3 2 4 3 2 4 3 2 4 32 32 32 Attività e insegnamenti nell’area di indirizzo Tecniche professionali dei servizi commerciali Fisica Chimica Tic Seconda lingua straniera (spagnolo) Tecniche di comunicazione Diritto ed economia Totale ore settimanali 2 3 2 2 3 32 32 10 CORSI DI STUDIO VECCHIO ORDINAMENTO 4.3 Diploma di Post-qualifica L’Istituzione Roncalli-Castoldi attiva al proprio interno i seguenti corsi di studio: BIENNIO POST-QUALIFICA Diploma Professionale di Tecnico delle Industrie Elettroniche (solo classe quinta) Diploma Professionale di Tecnico dei Sistemi Energetici (solo classe quinta) Diploma Professionale di Tecnico della Gestione Aziendale (solo classe quinta) Diploma Professionale di Tecnico dei Servizi Turistici (solo classe quinta) Al termine di questo Biennio si accede all’Esame di Stato, conseguito il quale si può accedere al mondo del lavoro o proseguire gli studi nelle facoltà universitarie; anche il Biennio Post-qualifica è suddiviso in due aree di insegnamento: Area comune - Area di indirizzo che comprende attività di stages aziendali e approfondimenti su particolari argomenti delle materie tecniche. 11 4.4 Quadri orario Riportiamo di seguito i quadri orari di tutti gli indirizzi: 4.4.1 TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE CLASSE V MATERIE DI STUDIO AREA COMUNE Italiano Storia Matematica 4 2 3 Lingua straniera 3 Educazione fisica 2 Religione cattolica / Attività alternativa AREA D' INDIRIZZO 1 Sistemi, automazione ed organizzazione della produzione Elettronica, telecomunicazioni ed applicazioni Totale 6(3) 9(3) 30 4.4.2 TECNICO DEI SISTEMI ENERGETICI CLASSE MATERIE DI STUDIO V AREA COMUNE Italiano 4 Storia Matematica e informatica 2 3 Lingua straniera Educazione fisica 3 2 Religione cattolica / Attività alternativa AREA D' INDIRIZZO 1 Meccanica, macchine, disegno Impianti Elettrotecnica - elettronica Totale 4(3) 8(3) 3 30 12 4.4.3 TECNICO DELLA GESTIONE AZIENDALE MATERIE DI STUDIO AREA COMUNE Italiano Storia Matematica ed informatica Prima lingua straniera Educazione fisica Religione cattolica / Attività alternativa AREA D' INDIRIZZO Economia aziendale Geografia delle risorse Seconda lingua straniera Diritto ed economia Totale 4.4.3 TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI MATERIE DI STUDIO Classi AREA COMUNE Italiano Storia Matematica ed informatica Prima lingua straniera Educazione fisica Religione cattolica / Attività alternativa AREA D' INDIRIZZO Economia e tecnica dell'azienda turistica Lingua francese Geografia turistica Storia dell'arte e dei beni culturali Tecniche delle comunicazioni e relazioni Totale Classi V 4 2 3 3 2 1 8(3) 3 4 30 V 4 2 3 3 2 1 6(2) 3 2 2 2(1) 30 13 4.5 CORSO SERALE SERVIZI COMMERCIALI - E’ presente solo la classe quarta che segue il nuovo ordinamento MATERIE DI STUDIO AREA COMUNE Italiano Storia cittadinanza e costituzione Lingua straniera (Inglese) Diritto ed economia Matematica ed informatica Scienze della terra e biologia AREA D’INDIRIZZO Tecniche professionali dei servizi commerciali Lingua inglese Informatica e laboratorio Diritto ed Economia Laboratorio Tecniche di comunicazione Totale Classi IV 3 2 3 3 8(2) 2 2 (2) 2 28 14 4.6 CORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE Caratteristiche generali dei corsi IFP La situazione attuale della scuola italiana di ogni ordine e grado è caratterizzata da processi di trasformazione profonda, in modo particolare gli Istituti professionali; nella nostra regione si ha un’opportunità aggiuntiva per migliorare l’offerta formativa in virtù della legge regionale e dell’accordo Regione Lombardia – Ministero che prevede la piena realizzazione dell’autonomia delle Regione nel campo dell’Istruzione e Formazione professionale. In questo quadro, con l’a.s. 2011-12, la nostra scuola è in grado di offrire, parallelamente ai corsi quinquennali ad ordinamento Statale, anche Corsi triennali e quadriennali, ad ordinamento Regionale. Nel rispetto dei vincoli ministeriali e regionali (in particolare quelli relativi al numero complessivo di ore di lezione annuali), la struttura generale dell’ orario scolastico per le classi prime IFP (Istruzione Formazione Professionale) sarà organizzata secondo un quadro orario settimanale di 32 ore. ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE In Regione Lombardia, in seguito all’Intesa siglata con il MIUR il 16 Marzo 2009, è stata adottata la sperimentazione di un nuovo modello organizzativo che prevede: Diploma di Qualifica di III livello europeo al terzo anno; Diploma professionale di Tecnico (certificazione di IV livello europeo) al quarto anno; Attivazione di un quinto anno finalizzato a sostenere l’esame di Stato, valido anche per l’ammissione all’Università. Tale sistema consente agli studenti: l’assolvimento dell’obbligo di istruzione l’assolvimento del diritto/dovere di istruzione e formazione Nota importante è la possibilità di passaggio dai corsi ad ordinamento Regionale a quelli ad ordinamento Statale, attraverso “passerelle” che consentono di integrare le parti di curricolo mancante. Il nostro Istituto ha avviato i seguenti percorsi: per l’IPSIA “Roncalli” Operatore elettrico : Installatore e manutentore di impianti solari e fotovoltaici Operatore di impianti termoidraulici : Installatore termoidraulico per l’IPSSCT “Castoldi” Operatore ai servizi di promozione ed accoglienza I corsi di Istruzione e Formazione professionale hanno una durata di tre o quattro anni, con il rilascio di titoli di studio che hanno comunque validità legale in tutto il territorio italiano. Le materie di studio sono racchiuse in tre Aree: l'area dei linguaggi - 12 ore di lezione settimanali per le classi prime e seconde, l'area scientifica tecnologica -10 ore di lezione settimanali nelle classi prime e seconde; l'area professionale con 7 ore di lezione settimanali nelle classi prime e seconde; a queste si aggiungono l'ora di Religione e 2 ore di Ed. fisica. 15 STANDARD DELLE FIGURE NAZIONALI (Rif. ATECO 2007 / ISTAT, Reg, Lombardia) Denominazione della figura Indirizzo della figura Professioni correlate Descrizione sintetica della figura Processo di lavoro caratterizzante la figura Denominazione della figura Indirizzo della figura Professioni correlate Descrizione sintetica della figura Processo di lavoro caratterizzante la figura Denominazione della figura Indirizzo della figura Professioni correlate Descrizione sintetica della figura OPERATORE ELETTRICO Installatore / manutentore di impianti fotovoltaici Elettricista nelle costruzioni civili ed assimilati Fornitura di nergia elettrica, gas, vapore e aria condizionata Trasmissione di energia elettrica Distribuzione di energia elettrica Installazione di impianti elettrici L’operatore elettrico interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione delle metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell’impianto. REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO ELETTRICO - pianificazione e organizzazione del proprio lavoro - installazione di impianti elettrici - verifica di funzionamento di impianti elettrici - manutenzione ordinaria e straordinaria OPERATORE DI IMPIANTI TERMO-IDRAULICI Installatore termoidraulico meccanici e montatori di apparecchi termici, idraulici e di condizionamento installazione di impianti idraulici, elettrici ed altri lavori di costruzione e installazione installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e di condizionamento dell’aria L’operatore di impianti termo-idraulici interviene, a livello esecutivo, nel processo di impiantistica termo-idraulica con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione/utilizzo delle metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alla posa in opera di impianti termici, idraulici, di condizionamento e di apparecchiature idro-sanitarie, con competenze nell’installazione, nel collaudo, manutenzione e riparazione degli impianti stessi. REALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO TERMO-IDRAULICO - pianificazione e organizzazione del prorrio lavoro - installazione di impianti termici / idraulici - verifica e collaudo - manutenzione ordinaria e straordinaria OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA Strutture ricettive Servizi del turismo professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi addetti all’accoglimento, portieri di albergo ed assimilati attività nei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione ed attività connesse L’operatore interviene, a livello esecutivo, nel processo di erogazione dei servizi di promozione ed accoglienza con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione ed utilizzo di metodologie di base, di strumenti ed informazioni gli consentono di svolgere, a seconda dell’indirizzo, attività relative all’accoglienza, informazione e promozione in rapporto alle esigenze del cliente, con competenze nella prenotazione ed assistenza, e nell’evasione delle relative pratiche amministrativo-contabili. 16 4.6.1 QUADRI ORARIO - INSTALLATORE E MANUTENTORE DI IMPIANTI SOLARI E FOTOVOLTAICI INSTALLATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI La struttura del quadro orario è simile per i due corsi; si differenziano le due discipline di Tecnica Professionale: per l’Installatore / Manutentore di impianti solari e fotovoltaici la materia professionalizzante è elettrotecnica ed impianti; per l’Installatore termoidraulico, la materia professionalizzante sarà meccanica e macchine termiche. Installatore / Manutentore Impianti solari e fotovoltaici e Installatore Termoidraulico Ore settimanali Classe 1 Classe 2 Classe 3 Italiano 4 4 4 Storia 2 2 2 Inglese 3 3 3 Matematica 4 4 3 Diritto 2 2 Scienze 2 2 Educazione fisica 2 2 2 Religione cattolica /Att. alternative 1 1 1 Fisica 2 2 Chimica 2 Tecnologie informazione /comunicazione 2 2 Esercitazioni pratiche 3 5 8 Tecnica Professionale 3 3 9 Ore totali 32 32 32 Area di istruzione generale Area di indirizzo 17 - OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE ED ACCOGLIENZA TURISTICA Operatore ai servizi di accoglienza turistica Ore settimanali Classe 1 Classe 2 Classe 3 Italiano 3 3 3 Storia 1 1 1 Inglese 3 3 3 Matematica 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 2 Informatica e laboratorio 2 2 2 Scienze 2 2 Educazione fisica 2 2 2 Religione cattolica /Att. alternative 1 1 1 6(2) 6(2) 9(2) Spagnolo 3 3 4 Geografia 2 2 Storia dell’arte 2 2 Ore totali 32 Area di istruzione generale Area di indirizzo Tecnica Turistica 32 2 32 NOTA: Tra parentesi sono indicate le ore di compresenza e/o laboratorio 18 5. PROGETTAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 5.1 Criteri per l’arricchimento dell’offerta formativa L’arricchimento dell’offerta formativa, ad integrazione dell'impianto curricolare tradizionale, risponde ad esigenze differenziate per anno e per curricolo e passa sia attraverso la riorganizzazione della didattica curricolare e dell’area di approfondimento sia tramite opzioni formative integrative fruibili anche oltre l’orario curricolare. Al 1° anno, anche nel quadro del Riordino degli Istituti Professionali, si opera inizialmente per avere soprattutto un intervento di recupero delle lacune nell’apprendimento e di sostegno allo studio, che sia adeguato ai diversi livelli di capacità e competenza degli allievi. Questo lo si può ottenere con l’organizzazione di interventi di recupero anche per gruppi non più di classe, ma composti in base ai bisogni e agli obiettivi da raggiungere (consolidamento predisciplinare). In secondo luogo, tenendo conto delle diverse realtà scolastiche e sociali da cui provengono gli iscritti a questa scuola media superiore, si intende compiere uno sforzo nella direzione della socializzazione e dell’equilibrio tra individuo e gruppo, con l’offerta di iniziative come quelle nell’ambito della pratica sportiva o altre attività di gruppo, dove si possa liberare l’espressione delle personalità e insieme abituare alle sinergie di gruppo. Al 2° anno si tiene conto del fatto che gli studenti cominciano a confrontare le esperienze offerte dalla scuola con le aspettative che avevano al momento della scelta e con i propri interessi e curiosità personali. E’ il momento in cui bisogna operare per consolidare la motivazione dei ragazzi ad affrontare l’impegno scolastico e permettere loro di cogliere la scuola come esperienza interessante e coinvolgente per i tipi di attività che vi si conducono. Di conseguenza l’offerta formativa comprende proposte di approfondimento anche nelle materie di indirizzo, ma soprattutto possibilità di lavoro nel campo delle nuove tecnologie e sul fronte delle attività pratiche. L’integrazione dell’offerta formativa al “Roncalli” tenderà al recupero di abilità manuali e al soddisfacimento delle aspettative degli allievi di lavorare su qualcosa di concreto, sia in campo meccanico (saldatura, motoristica) sia in campo elettrico-elettronico (disegno di circuiti, uso di pacchetti funzionali per le pratiche di officina e laboratorio),avvalendosi anche nel corrente anno scolastico dell’orientamento in classe che rientra nel progetto di Alternanza Scuola-Lavoro. Nell’ambito del suddetto progetto, si prevede anche per le classi seconde uno stage aziendale di due settimane. Al “Castoldi”, invece, l’integrazione dell’offerta formativa punterà sul miglioramento delle capacità di utilizzo del computer, soprattutto per compiti connessi con la comunicazione (grafica computerizzata, desktop publishing, gestione archivi) e sull’opportunità di approfondire le lingue straniere. Al 3° anno, il primo del secondo biennio, occorre tener conto del fatto che gli studenti cominciano a sentire il problema della validità e spendibilità di quanto hanno studiato e sperimentato a scuola, rispetto alle richieste che possono essere loro fatte nel mondo del lavoro. Quindi completeranno i corsi complementari e i gruppi di lavoro iniziati al secondo anno con brevi esperienze in azienda (apprendimento in azienda secondo il progetto Scuola-Lavoro) con compiti di osservazione ed analisi dei processi e dei ruoli e la possibilità di qualche prova pratica valutabili ai fini dell’attribuzione del credito scolastico. Al 4° anno gli studenti, già qualificati secondo il vecchio ordinamento ma che continuano lo studio per raggiungere il diploma hanno ancora più bisogno di collaudare sul campo le proprie capacità per continuare a credere nella scuola, sono preparati e maturi per un confronto proficuo con esperti e docenti esterni, vogliono sentirsi protagonisti dentro la scuola. Per questo prosegue anche nelle classi quarte l’alternanza scuola-lavoro, secondo le direttive dell’anno precedente. In parallelo gli studenti devono poter ragionare sulla loro esperienza e sentirsi protagonisti ed organizzatori del loro studio. Le iniziative studiate a questo scopo sono quelle dell’organizzazione di stand fieristici, del lavoro su piccoli progetti o tesine, da portare avanti anche al 5° anno in vista dell’esame di stato. Al 5° anno l’area professionalizzate è costituita dal prolungamento dell’Alternanza ScuolaLavoro, per rendere sempre più stretto il legame con il mondo del lavoro. In base all’art. 8, comma 3, del D.P.R. n. 87/2010 si prevede un monte ore variabile tra un minimo di 66 ore e un massimo di 132 ore annuali finalizzate all’alternanza. 19 Il miglioramento dell'offerta formativa ha bisogno comunque di essere opportunamente alimentato dalla ricerca nella direzione della modularità didattica e della certificabilità delle competenze, quindi, a fianco dei predetti criteri informatori dell’offerta formativa standard, è fondamentale prevedere un’attività d’istituto di ricerca e sperimentazione sull’organizzazione didattica più adeguata al tipo di alunni che frequentano l’istituto. 5.2 Progetto di alternanza scuola-lavoro I contesti e l’analisi dei bisogni Il nostro istituto, facendo propria la normativa sull’autonomia delle istituzioni scolastiche (D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275) e l’art. 4 della legge 28 marzo 2003 n. 53 e seguenti modifiche, sull’alternanza scuola-lavoro, al fine di integrare l’offerta formativa con l’apprendimento non formale nelle aule scolastiche, ha rafforzato il rapporto con il mondo del lavoro attraverso la stipulazione di vari protocolli con le associazioni di categorie e la Camera di Commercio di Pavia. I nostri allievi già da diversi anni hanno partecipato a stages, visite guidate e workshop orientativi sul mondo del lavoro e sul rapporto tra il mondo dell’istruzione e quello della produzione e la collaborazione con le aziende è diventata sempre più significativa. Si sta consolidando la formazione integrata, attraverso l’offerta di nuove modalità di apprendimento e soprattutto attraverso la certificazione di competenze stabilite a priori come esiti formativi, sia da parte dell’azienda che da parte della scuola. Attualmente il nostro Istituto collabora con - Camera di Commercio di Pavia - Associazione degli Industriali di Pavia e Vigevano - Confartigianato Lomellina - ASCOM - USR Lombardia Le finalità La base del progetto sta nel raggiungimento di: 1. costruire un sistema stabile di rapporti tra scuola e mondo del lavoro 2. creare modalità didattiche innovative che, attraverso esperienze lavorative, permettano di conseguire obiettivi formativi prima solo di competenza del mondo dell’istruzione 3. identificare unità formative condivise tra scuola e azienda e quindi le competenze acquisibili attraverso esperienze di lavoro 4. avvicinare comunque i giovani alla cultura del lavoro 5. facilitare l’orientamento e le scelte dei giovani. L’orientamento è la base e la finalità ultima del progetto; dovrà accompagnare lo studente attraverso tutto il percorso formativo e deve sviluppare la capacità auto-orientativa, attraverso le singole discipline e il supporto di figure aggiuntive che chiariscano aspetti come la conoscenza di sé e del mondo del lavoro, aspettative dello studente, rimotivazione allo studio e orientamento per le scelte successive. Unità Formative Le unità formative sono concordate a livello di obiettivi e contenuti dalla scuola e dall’azienda e personalizzate sullo studente; hanno come esito l’acquisizione di competenze certificabili e riconoscibili sia nei percorsi formali sia nei percorsi non formali dell’apprendimento. Il progetto di alternanza è distinto in tre fasi, ognuna delle quali si compone di proposta dei contenuti (unità formative), monitoraggio e verifica del percorso: - I fase destinata agli studenti del secondo anno: ha una connotazione prevalentemente orientativa per cui le unità formative sono costituite da: o La conoscenza di sé o L’offerta formativa dell’Istituto o I settori e le competenze lavorative o Visita ad aziende del settore o Rimotivazione allo studio e scelta consapevole 20 Pertanto nella classe seconda statale si avrà una maggiore attività a scuola per un totale di 20 ore di cui 10 in aula e 10 di visite aziendali. Diversa la situazione delle classi seconde IeFP, in cui già al secondo anno si intraprende l’esperienza dello stage aziendale di due settimane. Lo stage sarà oggetto di valutazione per le materie tecniche. - II fase destinata ali studenti del terzo anno: ha una connotazione più professionalizzante e si compone di due parti: o Formazione a scuola di circa 10 ore con incontri con imprenditori del territorio o Formazione in azienda di 80 ore, cioè due settimane lavorative in periodi stabiliti anno per anno - III fase destinata agli studenti del IV anno e del V anno: ha una connotazione più professionalizzante e si compone di due parti: o Formazione a scuola di circa 10 ore con incontri con imprenditori del territorio o Formazione in azienda di 120 ore, cioè tre settimane lavorative in periodi stabiliti anno per anno Si prevede una prova finale che concorre alla valutazione delle materie interessate che viene concordata nel Consiglio di Classe con ricaduta nella votazione delle materie interessate e quindi sul credito scolastico; tale prova sarà concordata anche con le rispettive aziende al fine di certificare le competenze raggiunte dallo studente al termine del percorso di alternanza relativo ad ogni anno del corso di studi. 5.3 Attività recupero debiti Per quanto riguarda le attività di recupero dei debiti, l’Istituto fa riferimento all’Ordinanza Ministeriale n. 92 del 6 Novembre 2007, in base alla quale si prevedono interventi di recupero di cui si riportano di seguito in sintesi i punti principali: Attività di recupero: sono parte integrante del lavoro scolastico e vengono programmate dei consigli di classe Tempi e modalità: le attività si realizzano durante tutto l’anno e le scuole hanno l’obbligo di attivare corsi di recupero, individuando le materie in cui gli studenti sono più carenti. Gli studenti sono tenuti alla frequenza a meno che le famiglie intendano non avvalersene e in questo caso dovranno comunicarlo formalmente e per iscritto alla scuola. Sia che ci si avvalga o meno dei corsi, gli studenti hanno l’obbligo di sottoporsi alle verifiche organizzate dal consiglio di classe che mantiene comunque la titolarità del processo valutativo: individuare carenze, obiettivi di recupero e certificazione del superamento. Al termine delle attività si effettueranno le verifiche e le famiglie verranno avvisate dei risultati. Qualora il CdC o la famiglia dello stesso alunno volesse optare per lo “studio individuale” si può prevedere l’apertura di uno “sportello” di consulenza ed assistenza (anche per un solo allievo) che verrà affidato a uno o più docenti; è compito del consiglio di classe individuare gli insegnanti e le modalità. Le scuole potranno scegliere per il recupero anche modalità diverse e più innovative, utilizzando docente della scuola o soggetti esterni esclusi gli “enti profit”. Scrutinio finale: per chi, anche allo scrutinio finale, riportasse insufficienze, il consiglio di classe valuterà la possibilità di un ultimo appello e nell’albo dell’istituto verrà riportata l’indicazione “sospensione del giudizio”. Si predisporranno altri corsi e attività da realizzare nel corso dell’estate. Le verifiche finali, che si dovranno svolgere entro l’inizio dell’anno scolastico successivo, dovranno tener conto dei risultati conseguiti anche nelle altre fasi del percorso di recupero. Il consiglio di classe delibera quindi l’integrazione dello scrutinio finale, sulla base di una valutazione complessiva dello studente, che si risolverà in ammissione o non ammissione alla classe successiva. 21 5.4 Protocollo di accoglienza alunni stranieri della Rete Città di Vigevano Patto educativo per promuovere l’accoglienza e l'integrazione degli alunni non italofoni di recente immigrazione Normativa di riferimento Art. 15 legge 241/1990: “...Le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune”; Art. 21 legge 59/1997: attribuzione di autonomia funzionale e personalità giuridica alle istituzioni scolastiche; Art. 38 D.Lgs. 286/1998: Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero; Art. 7 D.P.R. 275/1999: promozione di accordi di rete fra scuole, con particolare riguardo ai commi 1,4,5,6, 8; Art. 45 D.P.R. 394/1999: Regolamento recante norme di attuazione del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell’art.1, comma 6 del D. Lgs. 286/1998; Circ.min. 24/2006: “Linee-guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”; Documento ministeriale “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri” – Ottobre 2007; Circ.min. 2/2010: Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana. Per promuovere la piena integrazione degli alunni stranieri nel contesto sociale e per realizzare il progetto educativo nel rispetto delle pari opportunità, la scuola deve facilitare iniziative in rete tra scuole e associazioni no profit, iniziative ed interventi per agevolare l'inserimento nel tessuto sociale e territoriale non solo degli alunni ma anche delle loro famiglie. L'idea nasce per dare unitarietà alle attività che già si svolgono nel territorio e per mettere in rete e potenziare le risorse esistenti. Nel corrente anno scolastico l’iniziativa è affidata ad un’insegnante di materie umanistiche che dedica otto ore settimanali all’apprendimento della lingua italiana a studenti stranieri di recente immigrazione, compresi nella fascia di età tra gli 14 e i 19 anni per i corsi diurni e a partire dai 16 anni per i corsi serali, che necessitano di interventi mirati e finalizzati all'accoglienza, alfabetizzazione, integrazione scolastica, orientamento e riorientamento. 5.5 Progetto Fixo Scuola-Lavoro Il nostro Istituto ha aderito al progetto FIxO (Programma Formazione e Innovazione per l’Occupazione FIxO Scuola & Università) in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia e con l’Assistenza Tecnica di Italia Lavoro S.p.A. che si occupa della qualificazione dei servizi di orientamento e placement e promozione di misure e dispositivi di politica nel sistema scolastico. Questo per aiutare le scuole secondarie superiori a realizzare e migliorare i servizi di placement per diplomati e studenti delle classi quinte, per ridurne i tempi di ingresso nel mercato del lavoro ed aumentarne le possibilità di trovare un’occupazione in linea con gli studi effettuati. E’ questo l’obiettivo principale di FIxO “Scuola & Università”, il programma finanziato dal Ministero del Lavoro e realizzato da Italia Lavoro con lo scopo di incidere sul contenimento dei fenomeni di job mismatch. Il progetto supporta le scuole superiori – in forma singola o associata – nella strutturazione e qualificazione dei servizi di orientamento e di intermediazione, con le seguenti finalità: · raggiungere un bacino potenziale di 55 mila giovani tra studenti, diplomandi e diplomati; · sviluppare reti e raccordi tra le scuole, il sistema delle imprese e gli operatori pubblici/privati del mercato del lavoro presenti sul territorio regionale; · promuovere dispositivi e misure di politica attiva del lavoro, come tirocini di formazione e orientamento e contratti di apprendistato. Al fine di garantire – pur nel rispetto delle diverse realtà organizzative e gestionali delle scuole 22 partecipanti all’iniziativa – un’offerta di servizi di placement qualitativamente omogenea e diffusa sul territorio nazionale, il programma propone un modello di servizio di placement al quale gli istituti scolastici dovranno attenersi nella realizzazione delle attività. In tal senso, il servizio di placement deve: · favorire l’incontro tra diplomati/diplomandi e il mondo del lavoro avendo cura di gestire e attivare i rapporti con le aziende del territorio; · governare le relazioni all’interno della rete territoriale per attivare i servizi più idonei a raggiungere gli obiettivi di placement; · sviluppare servizi coerenti con le esigenze del target di riferimento. Il nostro Istituto partecipa a una rete di scuole costituita da Istituto Pollini di Mortara (capofila), ITIS Caramuel di Vigevano, ITC Casale di Vigevano. I finanziamenti permetteranno di svolgere una serie di azioni, che consisteranno in un percorso personalizzato di orientamento e placement della durata di 7 ore. Le fasi principali del servizio offerto a 150 studenti (per il nostro Istituto 27 alunni, di cui 15 frequentanti la szione “Roncalli” e 12 frequentanti la sezione “Castoldi”) sono: 1) Accoglienza e accesso ai servizi. 2) Colloquio di orientamento. 3) Definizione del Piano di Intervento Personalizzato. 4) Tutoring e counselling orientativo. 5) Scouting aziendale e ricerca attiva del lavoro. I percorsi dovranno concludersi entro e non oltre il 31 dicembre 2014. 23 6. VINCOLI E RISORSE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA 6.1 Vincoli Caratteristiche dell’utenza Il fenomeno dell’insuccesso scolastico ha una dimensione sostenuta e accomuna i due Istituti, anche se con un’incidenza maggiore al “Roncalli”. Però, mentre in quest’ultimo istituto si accompagna ad esso il fenomeno conseguente dell’abbandono, al “Castoldi” le ragazze sono più perseveranti. Nella programmazione dell'offerta formativa non si può quindi prescindere dal vincolo di prevedere attenzioni specifiche ed azioni mirate per il recupero della motivazione allo studio e per il consolidamento preventivo ed in itinere della preparazione di base a livello anche predisciplinare. Nasce quindi subito anche il problema di lavorare su gruppi di “eccellenza” per non appiattire le classi e frustrare i ragazzi più partecipi e dotati. Oltre al problema didattico di riprendere l’insegnamento da livelli di base esiste nelle classi iniziali anche il problema della disciplina per il sommarsi di situazioni di disagio, di comportamenti caratteriali, di scarsa consapevolezza delle regole e dei vincoli del lavoro e della convivenza in gruppi organizzati razionalmente. Richieste del mondo del lavoro All'estremo opposto si pongono le richieste del mondo del lavoro o, più precisamente, del mondo dell'impresa, che, almeno a livello locale, chiede spesso tecnici con una preparazione completa su uno stretto spettro di procedimenti e di macchine. Altri vincoli Rappresentano ancora dei limiti di cui tener conto nell'articolazione dell'offerta formativa sia la scarsità degli spazi funzionali per articolare il lavoro degli studenti secondo raggruppamenti diversi da quello per classi (gruppi di livello, gruppi di progetto, ecc.) sia il carico orario degli insegnanti, che spesso è superiore all'orario di cattedra e riduce la loro utilizzabilità nella realizzazione di ore di approfondimento e di interventi didattici educativi integrativi a supporto di un piano dell'offerta formativa più allargato. 6.2 Risorse Punti di forza degli studenti In riferimento al primo vincolo evidenziato, bisogna annoverare tra le risorse, da tener presenti per lo sviluppo dell'offerta formativa, la propensione per le attività pratiche degli allievi che scelgono l’Istituto professionale. Solo attraverso il coinvolgimento in esperienze concrete, in produzioni di risultati tangibili, è possibile recuperare motivazioni e far interiorizzare che la scuola è un'esperienza significativa per la propria crescita culturale. In effetti ragazze e ragazzi a volte svogliati o al minimo dell’impegno, rispetto ai compiti di scuola, si rivelano lavoratori instancabili e curiosi di imparare quando effettuano stages aziendali. La risorsa docenti La risorsa più preziosa rimane comunque quella rappresentata dal bagaglio di esperienze degli insegnanti disponibili ad attivare, per gli allievi più interessati, brevi interventi di arricchimento dell'offerta formativa nella direzione del recupero di abilità pratiche e della certificazione di competenze spendibili sul lavoro, o a sperimentare modelli organizzativi (accoglienza, tutoring, articolazione del gruppo classe per livelli, compresenze, gestione del contratto formativo) finalizzati al miglioramento della produttività ed incisività dell’offerta formativa e dell’azione didattica. 24 6.3 Soluzioni organizzative Dal presente anno scolastico, in seguito all’applicazione della normativa e dell’approvazione del Collegio Docenti, è stata adottata la scansione oraria di 60 minuti; l’orario scolastico va dalle 7.55 alle 13.55, ovviamente osservando il monte ore settimanale delle singole classi. L’attuazione del nuovo orario è stata resa possibile anche dalla disponibilità delle aziende di trasporti dell’hinterland vigevanese che ha adattato gli orari delle autolinee alle nuove esigenze. Accoglienza e tutoring L’avvio dell’anno scolastico per le classi prime incomincia con un periodo di una o più settimane dedicate all’accoglienza, al censimento dei punti di forza degli allievi, alla loro integrazione nel gruppo classe. Il lavoro è gestito dai coordinatori dei consigli di classe con la consulenza della commissione preposta alla stesura del progetto. 25 7. MODALITA’ E STRUMENTI DI VALUTAZIONE 7.1 Valutazione dell’apprendimento La valutazione degli allievi durante l'anno è tendenzialmente formativa, per motivare e guidare il percorso di apprendimento degli allievi; diventa sommativa alla fine dei quadrimestri, a conclusione di eventuali moduli terminali o di passaggio e dei corsi di arricchimento dell'offerta formativa, per certificare le competenze e i crediti formativi acquisiti. Si riporta di seguito la tabella che rappresenta la griglia di valutazione approvata dal Collegio Docenti ed a cui si attengono i docenti delle varie discipline. Comprensione Applicazione Sintesi Voto Nulla Conoscenza Non riesce a seguire i ragionamenti più semplici; non sa eseguire alcun compito anche elementare Non riesce ad applicare le minime conoscenze in suo possesso ai problemi più semplici; non sa orientarsi anche se guidato Non identifica i concetti principali, non riesce a scoprire le cause e gli effetti, non deduce modelli anche banali Analisi Non sa scrivere composizioni, non sa riassumere scritti banali, non formula ipotesi 1-2 Scarsa Riesce a seguire molto poco e con difficoltà; commette gravi errori anche in compiti molto semplici Commette errori frequenti e gravissimi anche in problemi semplici; anche la guida dell’insegnante non gli dà una sufficiente capacità di orientamento Non analizza in alcun modo le forme o le tecniche più comuni, non separa gli aspetti del fenomeno osservato Non sa costruire piani, creare progetti e seguire metodi, anche con l’aiuto del docente 3 Superficiale e molto lacunosa Riesce a seguire poco, commette errori gravi in compiti appena più elementari Commette gravi errori, ma guidato dall’insegnante è in grado di evitarli almeno in parte e di correggere quelli commessi Identifica l e teorie in modo superficiale ma con una guida esterna riesce almeno in parte a correggersi Non produce autonomamente lavori, non progetta soluzioni, ma se guidato riesce in parte a correggersi 4 Superficiale con qualche lacuna Riesce a seguire con difficoltà, presenta incertezze e talvolta commette errori anche gravi in compiti di media difficoltà Sa applicare in modo autonomo le conoscenze, anche se commette errori e incorre in frequenti imprecisioni Analizza le relazioni e riesce in una qual misura a scoprire gli errori, distingue le particolarità del discorso Riesce anche se in modo scarno a riferire sui lavori, a formulare piani e progetti 5 Sufficientemente completa anche se non molto approfondita Riesce a svolgere semplici compiti e sa orientarsi in quelli di media difficoltà Sa svolgere compiti semplici; fa talvolta degli errori o delle imprecisioni in quelli appena più complessi Individua le caratteristiche, analizza le funzioni ma non riesce ancora a dedurre modelli anche superficiali Riesce a creare lavori non particolareggiati, ma corretti; progetta semplici procedimenti 6 Sufficientemente completa e abbastanza approfondita Riesce a seguire con disinvoltura; svolge compiti anche di media difficoltà con qualche imprecisione Pur con delle imprecisioni, riesce a svolgere problemi di difficoltà medioalta Deduce modelli, identifica le pertinenze e discrimina le ipotesi fatte Formula correttamente criteri, elabora tecniche e scrive lavori in modo esauriente 7 26 Completa e approfondita Segu attivamente; svolge con sicurezza qualsiasi compito, anche complesso Commette delle imprecisioni ma non errori in qualunque problema anche di buna difficoltà Con disinvoltura analizza cause ed effetti, identifica le relazioni e scopre gli errori Produce schemi e relazioni, combina modelli, pianifica progetti Completa, ordinata, ampliata Segue attivamente ed è in grado di svolgere in modo sicuro compiti complessi Sa applicare con proprietà tutte le procedure e le metodologie apprese Analizza elementi, li relaziona e organizza la sua analisi dando un apporto personale alla soluzione finale Elabora teorie, leggi, modelli; riesce ad astrarre concetti e ad elaborare la loro fattibilità 8 9 - 10 7.2 Valutazione delle Funzioni Strumentali La valutazione delle Funzioni Strumentali al P.O.F. avviene tramite le relazioni che devono produrre annualmente ad uso del Collegio, in riferimento al loro piano di lavoro di funzione. 7.3 Valutazione dei comportamenti E’ stata compilata una griglia per la valutazione dei comportamenti, in seguito alla revisione del Regolamento d’Istituto. 27 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEI COMPORTAMENTI Indicatori Non sufficiente < 6 Sufficiente 6 Discreto 7 Rispetto dei doveri formali: Puntualità Frequenza regolare Rispetto delle consegne Giustificazione delle assenze Cura del libretto personale Rispetto delle attrezzature della scuola Comportamento e linguaggio adeguati Interesse, attenzione, partecipazione alle attività didattiche ed educative Il voto insufficiente è attribuito solo se esiste una sanzione disciplinare che abbia comportato l’allontanamento delle lezioni per più di 15 giorni e se non ci sia stato un cambiamento di comportamento a seguito di un sincero ravvedimento Sono presenti sanzioni disciplinari per responsabilità gravi Permane la necessità di sollecitare il rispetto dei doveri. Sono presenti note disciplinari e/o una sanzione disciplinare non superiore a 2 gg di sospensione Generalmente li rispetta, se sono presenti note disciplinari, si è trattato di episodi circoscritti Li rispetta in modo autonomo, senza differenza fra le varie discipline e i diversi docenti Mantiene in tutte le discipline un comportamento diligente e collaborativo Disturba ripetutamente le lezioni E’ spesso distratto, a volte disturba il lavoro della classe con interventi inappropriati. Dimostra interesse e partecipazione discontinui Non disturba il lavoro in classe, partecipa ma in modo non attivo alle attività proposte E’ attento ed interessato alle attività didattiche anche se in modo non sempre attivo Partecipa attivamente, intervenendo in modo costruttivo Non svolge il lavoro assegnato Svolge con superficialità il lavoro assegnato Generalmente esegue i lavori assegnati, anche se non sempre in modo autonomo e/o accurato Esegue il lavoro assegnato dai docenti con costanza e sufficiente autonomia E’ diligente ed accurato in questo lavoro che svolge correttamente ed arricchisce con contributi personali Cura per il lavoro didattico personale: Svolge i compiti assegnati, ne segue la correzione in classe Buono 8 Ottimo 9 Eccellente 10 28 8. ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L'offerta formativa costituita dai corsi curricolari viene arricchita da diverse iniziative che integrano la programmazione educativa e approfondiscono alcuni aspetti della didattica disciplinare utilizzando i criteri generali già delineati. 8.1 Viaggi di istruzione La socializzazione dei gruppi classe, la visione di persona dei capolavori nel campo di diverse espressioni artistiche e provenienti da diverse epoche o lo studio di caratteristici ambienti naturali trovano una realizzazione sempre apprezzata nell'organizzazione di viaggi d'istruzione. In questa attività trovano poi terreno di esercitazione le classi dell'indirizzo turistico. L'attività si collega alla programmazione dei Consigli di Classe attraverso momenti informativi preparatori, compiti strutturati da svolgere durante le visite, verifiche e rielaborazioni al ritorno. socializzazione consolidamento di apprendimenti storico-scientifici OBIETTIVI esercitazione di competenze organizzative per alunne dell'indirizzo turistico DESTINATARI tutte le classi Roncalli e Castoldi contributo alunni e capitolo spese missione per gli RISORSE accompagnatori Previde Luigi COORDINATORI Buratti Gina 8.2 Incontri con i giornalisti L’iniziativa è promossa dall’Osservatorio Permanente Giovani Editori ed è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri OBIETTIVI capacità di leggere un articolo, cogliendo le diverse sfumature DESTINATARI quarte classi Roncalli RISORSE spese di funzionamento per il materiale con Fondo Progetti COORDINATORI Schiara Roberta 8.3 Alternanza Scuola-Lavoro Il progetto comprende l’organizzazione di incontri con gli enti esterni, incontri con i tutors aziendali, organizzazione degli stages in azienda e il monitoraggio degli stages stessi stimolare l’impegno in una formazione professionale, partendo dalle tecniche offerte dalla scuola OBIETTIVI agevolare la transizione degli alunni tra scuola e mondo del lavoro DESTINATARI RISORSE COORDINATORI classi seconde, terze, quarte, quinte Roncalli e Castoldi Fondi Specifici USR e CSA Galante Paola Zoppi Lorenza 8.4 Accoglienza alunni classi prime Il progetto nasce dalla necessità di vagliare sin dai primi giorni di scuola motivazione allo studio e competenze in ingresso. mettere a confronto i dati acquisiti nei vari anni per operare una migliore valutazione di come l'offerta formativa sia atta a OBIETTIVI sviluppare motivazione allo studio ed ampliare le caratteristiche individuali DESTINATARI classi prime RISORSE Fondo dell’Istituzione Scolastica con Fondo Progetti COORDINATORI Coordinatori classi prime 29 8.5 Centro di informazione e consulenza Il progetto si prefigge di contenere i casi di abbandono scolastico, affrontare i casi di disagio giovanile ed offrire un aiuto psicologico OBIETTIVI offrire un aiuto valido ai casi di disagio giovanile DESTINATARI tutti gli alunni Roncalli e Castoldi RISORSE Fondo dell’Istituzione scolastica COORDINATORI Porzio Elena 8.7 Progetto alunni immigrati – insegnamento italiano L2 Il progetto è volto a favorire l’integrazione degli studenti stranieri grazie all’apprendimento linguistico ed a soddisfare il bisogno di esprimersi, studiare, apprendere ascoltare ed apprendere la lingua italiana soddisfare il bisogno di esprimersi, capire, essere capiti OBIETTIVI dotarsi di un ulteriore strumento per studiare ed apprendere arricchire lo sviluppo cognitivo DESTINATARI studenti stranieri classi prime, seconde e terze Roncalli RISORSE Fondo dell’Istituzione scolastica COORDINATORI Schiara Roberta 8.8 Educazione alla salute Sono progetti che rientrano in un quadro più generale di Educazione alla salute ed al benessere, svolti in collaborazione con Centri di formazione, Centri Sociali, C.R.I. ed Agenzie per il lavoro; tutti quesdti progetti sono gratuiti e coordinati dalle Proff. Di Giunta e Porzio Nel dettaglio: Terra Terra Roncalli Schiara Roberta Scuola – Volontariato Porzio Elena – Associazioni di volontariato - Caritas Orientamento Lavoro e Negri Renata Post-diploma 8.9 Gruppo sportivo La scuola organizza attività di torneo di calcetto, squadra di pallavolo d’istituto e torneo di pallavolo. capacità di coordinamento personale e in squadra OBIETTIVI approfondimento delle tecniche DESTINATARI tutte le classi Roncalli e Castoldi RISORSE Fondi specifici COORDINATORI Tessarin Sandra 8.10 Progetto Fixo La scuola aderisce al progetto patrocinato dal Ministero del Lavoro. OBIETTIVI Favorire l’inserimento nel mondo del lavoro DESTINATARI Classi quinte Roncalli e Castoldi RISORSE Fondi specifici COORDINATORI Zoppi Lorenza 8.11 Formazione sicurezza La scuola organizza un corso di 4 ore sulla Formazione generale obbligatoria sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in ottemperanza al T.U. 81/2008. OBIETTIVI formazione generale obbligatoria per obbligo di legge DESTINATARI tutte le classi Roncalli e Castoldi RISORSE Gratuito – Esperti ASL Pavia COORDINATORI Rota Lorenzo 30 9. CTRH Presso il nostro Istituto è stato allocato il Centro Territoriale Risorse Handicap Vigevano e Lomellina(C.T.R.H.), uno dei tre centri Territoriali della provincia di Pavia, istituiti con decreto del Dirigente del C.S.A. (1 dicembre 2002), per l’integrazione degli alunni in situazione di handicap, di svantaggio e di disagio. Il progetto Il centro si propone come un punto di riferimento costante per gli operatori della scuola, delle A.O./A.S.L., degli Enti Locali, delle associazioni di volontariato e per le famiglie. L’obiettivo primario è di accompagnare gli alunni in difficoltà lungo tutto il percorso didattico dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore, fino ad un eventuale inserimento nel mondo del lavoro. Il Centro si occuperà dei vari aspetti dell’integrazione scolastica, dalla documentazione, alla formazione, al monitoraggio delle risorse territoriali, all’attività di consulenza, nell’intento anche di proporre percorsi formativi sulla diversità e su una nuova cultura dell’handicap al mondo della scuola e del lavoro. Le attività Corsi di formazione di base per insegnanti non specializzati con nomina sul sostegno e per educatori con mansioni di assistenza all’handicap Corsi di formazione per collaboratori scolastici sull’integrazione degli alunni diversamente abili Corsi di aggiornamento per docenti sulle problematiche dell’handicap, svantaggio e disagio Sportello di informazione e cosulenza indirizzato a dirigenti, insegnanti, genitori ed operatori sociali in merito a percorsi di integrazione scolastica, sociale e lavorativa, di orientamento e riorientamento Servizio di consultazione e/o prestito dei testi e CD-ROM di didattica, pedagogia speciale e psicologia scolastica presenti nella biblioteca del Centro Rapporti con gli Enti Locali, L’ASL/AO, le altre agenzie formative, le associazioni di volontariato, le aziende. Contatti Responsabili del Centro: Prof.ssa Grazioli Roberta – presso Istituto “Roncalli” (tel. 0381/88391 – 88327) Prof. Bignazzi Riccardo – presso Istituto “Castoldi” (tel. 0381/84138) Fax: 0381/690204 E-mail: [email protected] Web: www.ctrh-vigevano.it www.diversamenteabili.it 31 10. FIGURE DI FUNZIONAMENTO Collaboratori del Dirigente Scolastico rispetto dell'orario delle lezioni da parte degli alunni (assenze, ritardi, giustificazioni, ecc.) vigilanza affinché la classi non restino incustodite collaborazione, nelle sostituzioni dei Docenti legittimamente assenti iniziative varie di supporto al Dirigente scolastico, finalizzate al buon andamento della scuola sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza Responsabile dell’Ufficio Tecnico elabora e coordina il Piano Acquisti supporta il Dirigente scolastico nel settore della normativa di sicurezza controlla lo stato di manutenzione degli edifici scolastico del rispetto delle norme di sicurezza supporto tecnico ai docenti nelle attività connesse con l'utilizzo di strumentazione audiovisiva e multimediale Docenti addetti alla formulazione dell’orario attività di collaborazione con il Dirigente scolastico Coordinatori di materia su delega del Dirigente scolastico presiedono le riunioni dei gruppi di materia Coordinatori dell’area di sostegno ai PDH cura i rapporti con l'ASL e con l'Ufficio scolastico provinciale di Pavia Integrazione alunni H Progettazione e coordinamento delle attività di integrazione dei pdh Raccordo con le scuole medie e con gli enti esterni interessati per l’integrazione degli alunni pdh Cura della documentazione dei pdh Sostegno delle attività dei CDC Docenti incaricati di raccordo con le scuole del territorio cura dei rapporti con altre scuole del territorio Coordinatori attività sportive coordinamento attività sportive Docenti responsabili di viaggi di istruzione e visite guidate compiti certificati dalla nomina del Dirigente scolastico Docenti addetti alla sicurezza attività previste dal piano di evacuazione e dalla normativa di cui al T.U. D L.81/2008 32 Docenti incaricati di Funzioni Strumentali coordina e attiva i corsi di Istruzione / Formazione FUNZIONE STRUMENTALE 1 Professionale cura i rapporti con la Regione Lombardia coordina e cura le attività di accoglienza e integrazione FUNZIONE STRUMENTALE 2 degli studenti stranieri partecipa alle riunioni presso il USP progetta e coordina i percorsi educativi e formativi degli alunni diversamente abili; nello specifico si occupa della continuità informativa e didattica con la scuola media dei criteri di formazione delle classi dell’accoglienza e formazione degli insegnanti di FUNZIONE STRUMENTALE 3 sostegno e degli educatori assegnati all’istituto della consulenza ai consigli di classe del coordinamento del G.L.H. d’Istituto delle sperimentazioni metodologiche-didattiche dell’orientamento scolastico, sociale e lavorativo dei rapporti con C.S.A., Provincia, Comuni, Azienda Ospedaliera,servizi di inserimento lavorativo, volontariato ed altre agenzie formative FUNZIONE STRUMENTALE 4 coordina le attività della commissione che cura Roncalli l’orientamento in ingresso, l’orientamento in itinere, l’orientamento in uscita FUNZIONE STRUMENTALE 5 coordina le attività della commissione che cura Castoldi l’orientamento in ingresso, l’orientamento in itinere, l’orientamento in uscita FUNZIONE STRUMENTALE 6 aggiorna il POF e coordina i progetti aggiorna il sito WEB della scuola cura i progetti Educazione alla salute (gestione di rapporti FUNZIONE STRUMENTALE 7 con esperti esterni, promozione del coinvolgimento dei Roncalli / Castoldi Consigli di classe e predisposizione del calendario delle attività) 33 Responsabili dei laboratori cura dei rispettivi laboratori Coordinatori dei Consigli di Classe su delega del Dirigente scolastico presiede le riunioni dei consigli di Classe e cura la raccolta dei piani di lavoro dei docenti predispone il tabellone dei voti per il Consiglio di Classe e cura i rapporti con le famiglie cura la realizzazione del Progetto Accoglienza Classi prime cura la raccolta delle segnalazioni dei docenti sul comportamento e dei dati su: assenze - ritardi - colloqui con i genitori cura il raccordo con il Dirigente scolastico in merito ai provvedimenti disciplinari e predispone le comunicazioni dei provvedimenti adottati su delega del Dirigente scolastico presiede le riunioni dei consigli di Classe e cura la raccolta dei piani di lavoro dei docenti Classi quinte predispone il tabellone dei voti per il Consiglio di Classe e cura i rapporti con le famiglie coordina il lavoro per la preparazione dell'Esame di Stato e cura la stesura del Documento del Consiglio di Classe su delega del Dirigente scolastico presiede le riunioni dei Consigli di Classe e cura la raccolta dei piani di lavoro dei Classi seconde, terze, quarte docenti predispone il tabellone dei voti per il Consiglio di Classe e cura i rapporti con le famiglie 34 11. REGOLAMENTO DI ISTITUTO Si conclude il Piano dell’Offerta Formativa dell’I.I.S. “V. Roncalli” con il Regolamento d’Istituto revisionato nel corrente anno scolastico. Premessa La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. L’Istituto, attraverso la collaborazione e l’interazione delle diverse componenti operanti nella scuola, svolge un’azione diretta a promuovere negli studenti una coscienza civica, preparandoli ad affrontare le problematiche sociali e a consolidare il loro sviluppo intellettuale, morale, professionale o culturale in una prospettiva di effettiva libertà. CAPO I – INTEGRAZIONE TRA REGOLAMENTO E STATUTO DEGLI STUDENTESSE STUDENTI E DELLE art. 1. GENERALITA’ Gli studenti devono contribuire ad instaurare rapporti di rispetto, correttezza e collaborazione nei confronti del personale della scuola e dei loro compagni. Gli studenti, inoltre devono aver cura dei luoghi e delle attrezzature scolastiche della cui conservazione sono corresponsabili. Essi saranno chiamati a rispondere in solido degli eventuali danni provocati a cose o persone. Gli studenti hanno diritto ad essere informati all’inizio dell’anno scolastico sul programma didattico che il Consiglio di Classe intende svolgere. A fine anno i rappresentanti di classe dovranno controfirmare i programmi effettivamente svolti. E’ diritto degli studenti essere valutati con trasparenza di criteri, con modalità tendenti a far crescere le capacità di autovalutazione, con tempestività rispetto alle verifiche eseguite. CAPO II – FREQUENZA art. 2. ORARIO DELLE LEZIONI E FREQUENZA L’orario di inizio e termine delle lezioni è deliberato per ogni anno scolastico dal Consiglio di Istituto, sentiti i pareri delle componenti scolastiche e sarà conseguentemente pubblicato all’albo. Gli studenti sono tenuti al rispetto dell’orario delle lezioni e devono trovarsi in aula entro il suono della campanella. L’impegno di frequenza richiesto allo studente non si limita alla sola attività in aula, ma va esteso a tutte le iniziative che vengono svolte ad integrazione dell’attività scolastica (visite guidate, stages, ecc.), fatta eccezione per quelle opzionali. Durante le lezioni, compatibilmente con l’attività in corso, può essere concesso dall’insegnante a non più di un alunno per volta il permesso di assentarsi dall’aula per giustificati motivi e per un tempo limitato. Al cambio dell’ora il permesso di assentarsi temporaneamente dall’aula potrà essere concesso solo dal docente in entrata. Gli studenti possono uscire dall’aula per lasciare l’Istituto solo dopo il segnale della fine dell’ultima ora di lezione salvo i casi di uscita fuori orario. Gli studenti possono circolare nelle classi con permesso del Preside o di un suo collaboratore, per comunicazioni inerenti alla vita scolastica o ad iniziative culturali. Gli alunni che dopo il cambio dell’ora o dopo l’intervallo tornino in classe con un sensibile ritardo saranno segnalati sul registro di classe. art. 3. ASSENZE Le assenze degli studenti devono essere motivate dai genitori, sull’apposito libretto delle giustificazioni, al Preside o ai suoi delegati al rientro a scuola. La firma deve corrispondere a quella precedentemente 35 depositata in segreteria all’atto di ritiro del libretto; esso viene fornito gratuitamente e solo in caso di smarrimento o esaurimento dello stesso, il secondo libretto verrà consegnato previo pagamento di € 5,00. Il libretto delle giustificazioni deve essere ritirato entro la data comunicata annualmente dalla Segreteria. Oltre tale data le assenze non saranno più accettate sul diario. Le assenze non consecutive devono essere giustificate separatamente. I docenti annoteranno sul registro di classe sia i nominativi degli alunni che hanno presentato la giustificazione, sia di quelli che non l’hanno presentata; in caso di reiterate dimenticanze, l’alunno sarà ammesso solo dopo che la famiglia, anche telefonicamente, avrà contattato la scuola. Dopo sei giorni consecutivi di assenza il coordinatore di classe informa la famiglia dell’alunno. Qualora si verifichino assenze ripetute o abitudinarie, il coordinatore del consiglio di classe convocherà i familiari, anche di alunni maggiorenni. Gli alunni maggiorenni possono firmare personalmente le motivazioni di assenza, oltre agli atti dovuti nei rapporti con la scuola, compresi i permessi di entrata o uscita fuori orario. La scuola si riserva la facoltà di verificare che le famiglie ne siano a conoscenza. art. 4 RITARDI È compito del docente in classe ammettere l’alunno in ritardo annotandone l’ora d’ingresso e l’eventuale giustificazione sul registro di classe. Rimane comunque inderogabile il limite di ingresso entro le ore 9.50. Qualora si verifichino ritardi ripetuti o abitudinari, il coordinatore del consiglio di classe convocherà i familiari, anche di alunni maggiorenni art. 5 PERMESSI DI ENTRATA E USCITA FUORI ORARIO Non è consentito agli alunni entrare in Istituto dopo l’inizio della terza ora di lezione, né uscire prima delle due ultime ore della mattinata. Gli alunni/e possono uscire da scuola anticipatamente solo in coincidenza con il cambio dell’ora, autorizzati/e dal Dirigente Scolastico o dai suoi Collaboratori. Al sabato non sono concessi permessi di uscita anticipata permanenti. Eventuali permessi occasionali saranno concessi solo in casi eccezionali. È comunque necessaria la richiesta scritta del genitore o degli alunni maggiorenni. Il Dirigente Scolastico ed i suoi collaboratori hanno la facoltà di verificare telefonicamente l’autenticità della richiesta. Se dovessero essere attivate delle lezioni pomeridiane, non sono concessi permessi di entrata posticipata. Nel caso di malore dell’alunno, anche se maggiorenne, sarà possibile uscire in qualsiasi ora, ma solo accompagnati da un genitore. Permessi permanenti di entrata o di uscita fuori orario sono concessi dal Dirigente Scolastico agli alunni che presenteranno una richiesta opportunamente documentata e motivata. CAPO III – COMPORTAMENTO E NORME IGIENICO SANITARIE art. 6. NORME COMPORTAMENTALI Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere al meglio gli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola il rispetto dovuto per la funzione svolta da questi e, nei confronti dei loro compagni, lo stesso rispetto che chiedono per se stessi. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti d’Istituto. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Durante le lezioni non è consentito l’uso del telefono cellulare (vedi normativa vigente Norma Ministeriale 30 del 15 marzo 2007). 36 art. 7. SPOSTAMENTI ESTERNI Qualsiasi spostamento tra diversi luoghi adibiti ad attività scolastica deve avvenire per classi intere, con l’accompagnamento di personale in servizio. La scuola mette a disposizione appositi spazi per collocare biciclette e motorini, ma non può in alcun modo assicurare la vigilanza sugli stessi, né risponde di eventuali furti o danneggiamenti, che saranno comunque denunciati all’autorità di polizia. I mezzi stessi devono essere trasportati a mano sino all’esterno delle aree a ciò destinate. Gli allievi/e che hanno lezione in palestra alle prime due ore e successivamente debbano trasferirsi in sede, devono portare preventivamente gli eventuali mezzi personali di locomozione rispettivamente nel cortile di via Matteotti o di via Cairoli e da lì recarsi in palestra. Il ritardo ammissibile per questa operazione è di 15 minuti sull’inizio delle lezioni. I trasferimenti da/per le palestre nelle ore centrali della mattinata debbono avvenire esclusivamente a piedi o con il mezzo di trasporto messo a disposizione dalla scuola. art. 8. INGRESSO DI ESTRANEI Le persone che non fanno parte della comunità scolastica per entrare in Istituto devono ottenere l’autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo collaboratore. art. 9. DIVIETO DI FUMARE La tutela dello stato di salute altrui, nel rispetto di elementari norme di igiene pubblica, esige che nei locali dell’Istituto non sia consentito di fumare in conformità alla Legge 11.11.1975 n. 584 modificata in Legge n. 3 – Art. 51 del 16.01.2003. art. 10. GENERI DI CONFORTO E’ a disposizione nell’Istituto la distribuzione di generi di conforto mediante distributori automatici. La Giunta Esecutiva vigilerà sul servizio, sui prezzi e sulla qualità dei generi distribuiti. L’uso di tale servizio è affidato al senso di responsabilità e di educazione civica degli utenti. Carta, sacchetti, bottiglie, bicchierini, ecc., devono essere deposti nei contenitori appositamente predisposti. art. 11. INFORTUNI E NORME DI PRONTO SOCCORSO In caso di incidenti agli studenti il docente in servizio provvederà ad informare immediatamente la Segreteria per la chiamata di una unità di pronto intervento e per avvertire tempestivamente la famiglia. Il docente stesso provvederà, in seguito, alla stesura della relazione sull’apposito registro dei verbali di infortunio per i conseguenti atti d’ufficio. Nel caso in cui gli studenti dovessero ricorrere a controlli medici fuori dall’orario delle lezioni, a seguito di lievi incidenti occorsi a scuola, alla segreteria dovrà essere consegnata , nel più breve tempo possibile, la documentazione rilasciata dal Pronto Soccorso. In caso di malore sarà immediatamente avvertita la famiglia che dovrà intervenire al più presto. CAPO IV – DIRITTO DI ESPRESSIONE E ASSOCIAZIONE art. 12. DIRITTO DI ESPRESSIONE Singole persone appartenenti all’Istituto, gruppi e associazioni hanno diritto di pubblicare: notiziari, avvisi e comunicazioni all’albo dell’Istituto, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico. Il responsabile è il firmatario del testo. Non è consentita l’esposizione di testi non firmati e senza data. Nei locali dell’Istituto sono predisposti spazi per l’affissione. art. 13. DIRITTO DI ASSOCIAZIONE Tutte le componenti scolastiche (alunni, docenti, genitori, non docenti) possono chiedere di riunirsi nei locali dell’Istituto, al di fuori dell’orario di lezione, costituendo gruppi di studio e di lavoro che abbiano come fine la discussione e il confronto su argomenti riguardanti la vita scolastica o attinenza con la crescita civile e sociale degli individui. Nella richiesta dovrà essere indicato l’argomento dell’attività o del dibattito. 37 Nel caso in cui la riunione sia di soli alunni, è facoltà del Preside prevedere un docente per la sorveglianza. Sarà facoltà del Dirigente Scolastico accertare la rispondenza degli argomenti in discussione con le finalità educative dell’Istituto e dovrà indicare per iscritto i motivi di un eventuale rifiuto. art. 14. DIRITTO DI ASSEMBLEA Il diritto di assemblea è regolato dagli articoli 42, 43, 44, 45 D.P.R. 31/5/74 n. 416 e D.L. n. 297 del 16.04.1994 che fanno parte integrante del presente regolamento. La richiesta di convocazione dell’Assemblea di classe o di Istituto degli studenti deve essere inoltrata al Preside almeno cinque giorni prima della data stabilita e corredata dal relativo ordine del giorno; sono consentite al più 2 ore mensili di assemblea di classe, da concordarsi con i docenti. Durante l’assemblea di classe l’insegnante che ha concesso l’ora deve svolgere una discreta sorveglianza. L’assemblea di Istituto degli studenti deve redigere un regolamento per il proprio funzionamento. Non potrà essere consentita la presenza di persone esterne senza l’autorizzazione del Dirigente Scolastico. E’ obbligo del Dirigente Scolastico rispondere entro due giorni dalla data di ricevimento della richiesta. Di ogni assemblea di classe o di Istituto sarà redatto un verbale a cura dei richiedenti senza la consegna del quale non è concedibile la successiva assemblea. CAPO V – USO DELLE RISORSE art. 15. GENERALITA’ Per l’utilizzo delle strutture particolari (biblioteca, laboratori, aule speciali, officine, sala video) vengono indicate alcune norme generali di comportamento. Dovranno comunque essere osservate le norme dei regolamenti specifici di reparto che fanno parte integrante del presente regolamento. Esse dovranno essere portate alla conoscenza degli interessati ed affisse in modo ben visibile nei locali. art. 16. UTILIZZO DI AULE SPECIALI E LABORATORI Le aule speciali, i laboratori e le officine sono affidate alla responsabilità di un docente incaricato dal Collegio dei Docenti che si avvale della collaborazione degli altri docenti che utilizzano le attrezzature e degli aiutanti tecnici addetti al reparto. Il docente incaricato curerà in particolare in collaborazione con il responsabile del magazzino, la tenuta del registro di inventario del materiale. Gli studenti, per attività di recupero o approfondimento, possono accedere ai laboratori o aule speciali in orari diversi da quelli di lezione solo se accompagnati da un insegnante. In ogni caso l’insegnante che accede ad un laboratorio, che non prevede la presenza dell’A.T., compila il registro di presenza. art. 17. UTILIZZO OFFICINE Durante le esercitazioni deve essere garantito il rispetto delle norme di sicurezza e di igiene. L’Ufficio Tecnico, in particolare, in collaborazione con gli insegnanti tecnico-pratici, i docenti preposti ai laboratori e gli aiutanti tecnici, deve provvedere con tempestività ai periodici controlli dei reparti e delle attrezzature, anche attraverso gli organi ispettivi competenti, affinché siano costantemente soddisfatte le vigenti norme C.E.I, A.N.C.C., E.N.P.I.. art. 18. UTILIZZO DELLA BIBLIOTECA E DELLA SALA VIDEO Il servizio di consultazione e prestito dei libri della biblioteca è aperto a tutti i membri delle varie componenti scolastiche. Le classi possono accedere alla sala video per assistere alla proiezione dei materiali individuati solo se accompagnati e sorvegliati da un docente. art. 19. CENTRO DI INFORMAZIONE E CONSULENZA (C.I.C.) Per accedere al servizio di ascolto, informazione e consulenza attivato presso il C.I.C. gli studenti singoli o in gruppo devono essere muniti di un’autorizzazione scritta rilasciata dal responsabile del C.I.C.. L’autorizzazione sarà controfirmata dall’insegnante in servizio. 38 CAPO VI – SANZIONI art. 20. MANCANZE DISCIPLINARI Sono da considerarsi mancanze disciplinari: 1. l’allontanamento ingiustificato dall’aula 2. l’allontanamento ingiustificato dall’edificio scolastico 3. le assenze ingiustificate, i ritardi ingiustificati, i ritardi all’inizio delle lezioni, non occasionali anche se giustificati; i ritardi non occasionali ai cambi dell’ora o a fine intervalli 4. un comportamento di disturbo tale da impedire un sereno e proficuo svolgimento dell’attività didattica 5. turpiloquio o bestemmia 6. un comportamento irriguardoso nei confronti dei compagni e di tutto il personale della scuola 7. l’inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal presente regolamento 8. l’utilizzo volutamente scorretto delle attrezzature scolastiche nonché dei danni arrecati al patrimonio della scuola 9. fumare all’interno dell’edificio scolastico; in caso di trasgressione, si applica quanto stabilito dall’art. 51 Legge 16/01/2003 n. 3 10. l’uso del cellulare o di altri dispositivi multimediali nelle aule durante l’attività scolastica 11. la falsificazione della firma di genitori e insegnanti 12. la falsificazione di voti su elaborati o di documenti ufficiali (in caso di discordanza fa fede il voto riportato sul registro del docente) 13. sono sanzionabili inoltre tutti i reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o rechino pericolo all’incolumità delle persone come stabilito dall’art. 1 D.P.R. 235 del 21/11/2007. art. 21. PROCEDIMENTI DISCIPLINARI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Prima di comminare una sanzione il Dirigente Scolastico inviterà lo studente ad esporre le proprie ragioni. Le sanzioni che comportano conseguenze gravi, come l’allontanamento dalla scuola,sono sempre decise dall’Organo Collegiale (Consiglio di Classe o Consiglio di Istituto) individuato come competente e dopo aver avviato un procedimento disciplinare così regolamentato: 1. chiunque rilevi l’infrazione, la comunica tempestivamente al Dirigente Scolastico o a un suo delegato 2. il D.S. acquisisce tutte le informazioni necessarie, convoca lo studente coinvolto, dà notizia alla famiglia. Qualora ritenga insufficienti gli elementi a favore dello studente, procede alla convocazione tempestiva del Consiglio di Classe allargato alla componente genitori e studenti e ne dà comunicazione scritta alla famiglia 3. il Consiglio di Classe si riunisce entro 5 giorni dalla convocazione ed entro tale data lo studente può produrre ulteriori elementi a suo favore 4. il Consiglio di classe, preso atto di tutti gli elementi a sua conoscenza, definisce e delibera la sanzione disciplinare 39 5. in caso di infrazioni particolarmente gravi, il Consiglio di Classe può rimettere al Consiglio di Istituto la comminazione della sanzione; in tal caso il Consiglio di Istituto, alla presenza di un docente del Consiglio di Classe quale testimone dei fatti, formula la proposta di sanzione e la vota 6. il provvedimento disciplinare adottato viene notificato per iscritto alla studente e alla famiglia 7. le sanzioni comminate vengono riportate nel fascicolo personale dello studente. art. 22. SANZIONI DISCIPLINARI I tipi di provvedimenti disciplinari, in relazione alle mancanze esposte nel precedente articolo, sono: Organo a cui compete irrogarle Docente Sanzioni disciplinari Mancanze disciplinari 1. Ammonizione sul registro di classe, riportata anche sul libretto L’allontanamento ingiustificato dall’aula. Le assenze ingiustificate, i ritardi ingiustificati, i ritardi all’inizio delle lezioni, non occasionali anche se giustificati; i ritardi non occasionali ai cambi dell’ora o a fine intervalli. Un comportamento di disturbo tale da impedire un sereno e proficuo svolgimento dell’attività didattica. L’uso del cellulare o di altri dispositivi multimediali nelle aule durante l’attività scolastica. Il dispositivo sarà ritirato dal docente presente, consegnato in presidenza e ritirato dal genitore. 2. Ammonizione del Dirigente Scolastico o di un suo collaboratore sul registro di classe e sul libretto Mancanze reiterate dei punti precedenti. L’inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal presente regolamento. Dirigente Scolastico o suo collaboratore su segnalazione del docente 3. Attività pomeridiana a favore della comunità scolastica mirata, per quanto possibile, al ripristino della situazione precedente al danno L’utilizzo volutamente scorretto delle attrezzature scolastiche nonché dei danni arrecati al patrimonio della scuola. Delibera del Consiglio di Classe 4. Allontanamento dalle lezioni per un periodo non superiore a 15 giorni Mancanze disciplinari di cui ai punti precedenti già sanzionate e reiterate. Una volta raggiunti i 10 ritardi all’inizio delle lezioni, di cui all’art. 20 punto 3, il Consiglio di Classe adotterà il Delibera del Consiglio di Classe 40 provvedimento disciplinare. L’allontanamento ingiustificato dall’edificio scolastico. Turpiloquio o bestemmia. Un comportamento irriguardoso nei confronti dei compagni e di tutto il personale della scuola La falsificazione della firma di genitori e insegnanti La falsificazione di voti su elaborati o di documenti ufficiali. 5. Allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore a 15 giorni Sono sanzionabili inoltre tutti ii reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana e che rechino pericolo all’incolumità delle persone, come stabilito dall’art.1 del D.P.R. 235 del 21/11/2007. Delibera del Consiglio di Istituto 6. Non ammissione allo scrutinio finale Violazione delle norme del Codice Civile e Penale. Delibera del Consiglio di Istituto 7. Non ammissione all’Esame di Stato conclusivo del corso di studi Violazione delle norme del Codice Civile e Penale. Delibera del Consiglio di Istituto art. 23. RICORSI Contro le sanzioni disciplinari che prevedono l’allontanamento dalla comunità scolastica, , entro quindici giorni dalla comunicazione della sanzione, è ammesso ricorso all’organo interno di garanzia che decide nel termine di dieci giorni. L’organo di garanzia è composto da: Il Dirigente Scolastico, che lo presiede due insegnanti nominati dal Collegio dei Docenti, (due docenti della sezione “Roncalli”, due docenti della sezione “Castoldi”); un rappresentante degli studenti scelto fra i rappresentanti di classe degli studenti e nominato in un’apposita assemblea per la sezione “Roncalli”; un rappresentante degli studenti scelto fra i rappresentanti di classe degli studenti e nominato in un’apposita assemblea per la sezione “Castoldii”; un rappresentante dei genitori, scelto tra i rappresentanti dei genitori facenti parte del Consiglio di Istituto per la sezione “Roncalli”; un rappresentante dei genitori, scelto tra i rappresentanti dei genitori facenti parte del Consiglio di Istituto per la sezione “Castoldi”. Qualora lo studente nominato per ognuna delle due sezioni “Roncalli” e Castoldi” fosse oggetto della sanzione, sarà sostituito dal rappresentante degli studenti dell’altra sezione. 41 CAPO VII – NORME RIGUARDANTI I GENITORI art. 24. GENERALITA’ I genitori hanno il diritto di avere informazioni personali sul comportamento dei propri figli direttamente dagli insegnanti. A tal fine deve essere predisposto dopo l’entrata in vigore dell’orario definitivo, un orario per i colloqui con i docenti. Tra il Consiglio di Classe ed i genitori deve intercorrere un reciproco, tempestivo scambio di informazioni riguardanti particolari situazioni degli alunni. Il libretto scolastico e il diario dello studente saranno considerati gli strumenti principali per lo scambio di informazioni tra scuola e famiglie. CAPO VIII – CORSO SERALE art. 25. ISCRIZIONI L’iscrizione al corso serale è ammessa per coloro che: 1. sono in possesso di diploma di licenza media (per gli stranieri è possibile conseguire la licenza anche durante il corso di studi); 2. hanno compiuto i 18 anni e si trovano in una delle seguenti condizioni: Lavoratori con contratto a tempo indeterminato, determinato o a progetto; Inoccupato, disoccupato che ha interrotto gli studi da 1 o più anni. CAPO IX – NORME FINALI art. 26. RIFERIMENTI DI LEGGE Per tutto ciò che non è espressamente menzionato nel presente regolamento si fa riferimento alle vigenti norme di legge. art. 27. VALIDITA’ DEL REGOLAMENTO Tutto quanto contemplato negli articoli precedenti, non esaurisce ogni problema presente e futuro. Sono possibili ed auspicabili aggiornamenti grazie anche alla flessibilità con cui il Regolamento è stato concepito. Il presente regolamento è stato approvato dagli organi collegiali competenti. Vigevano, dicembre 2013 42 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ L’ISTITUTO “RONCALLI” SI IMPEGNA nei confronti di STUDENTI E GENITORI a divulgare e far conoscere il POF ed il Regolamento di Istituto realizzare i curricoli disciplinari e le scelte progettuali, metodologiche elaborate nel POF rispettare e far rispettare le norme previste dal Regolamento di istituto procedere all’attività di verifica e valutazione in modo coerente rispetto ai programmi ed ai criteri stabiliti dal Collegio Docenti creare un clima di rispetto reciproco tra le componenti scolastiche stabilire un clima di costruttiva collaborazione utilizzare il libretto personale per comunicare efficacemente con la famiglia LO STUDENTE SI IMPEGNA Nei confronti dell’ISTITUTO “RONCALLI” a conoscere e rispettare le norme del Regolamento di istituto adottare comportamenti civili e responsabili, rispettando i compagni, il personale della scuola, l’ambiente scolastico essere puntuale alle lezioni e frequentare con regolarità avere sempre a disposizione il libretto personale lasciare l’aula solo se autorizzato, uno alla volta e solo in caso di necessità non usare in classe il telefono cellulare o altri dispositivi elettronici o audiovisivi non consumare cibi o bevande in classe e nei laboratori I GENITORI SI IMPEGNANO Nei confronti dell’ISTITUTO “RONCALLI” a conoscere il POF e le norme del Regolamento di Istituto instaurare un dialogo costruttivo con i docenti collaborare con la scuola nel responsabilizzare lo studente rispetto alla necessità d adottare comportamenti civili e responsabili, nel rispetto dei compagni, del personale della scuola, dell’ambiente scolastico risarcire economicamente gli eventuali danni a carico di persone e/o cose provocati dal figlio, anche se maggiorenne controllare periodicamente il libretto personale far rispettare l’orario d’ingresso a scuola, vigilare sulla frequenza, giustificare le assenze, contattare la scuola per accertamenti DATA ________________________ Firma del Dirigente Scolastico ____________________________________ Firma dello Studente __________________________________ Firma del GENITORE _________________________________ 43