ITALO SVEVO
Ho eliminato dalla mia vita
quella ridicola e dannosa cosa
che si chiama letteratura
Pagg. 604-616; 620-625; 641-646
Confronto
D’annunzio
Svevo
1863
1861
arte come vita
arte come spettacolo
letteratura per esibizionismo
letteratura come artificio
vita tutta dentro
svolgimento interiore
letteratura per scrittura
letteratura come terapia
sublime
umoristico
registro alto
registro comico
un vate con l’aureola
un romanziere sovversivo
Biografia
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1861-1928 , Trieste: nato da agiata famiglia ebrea e studi commerciali
1880: crisi economica della azienda paterna e occupazione in banca
1892-98: pubblicazione prima opera Una vita e Senilità
1905: amicizia con Joyce e prima conoscenza pensiero di Freud
1923: pubblicazione La coscienza di Zeno
1928: muore per un incidente d’auto
IS, pseudonimo di Aron Hector Schmitz, in ricordo della ebrea italiana e del
padre ebreo austriaco
Trieste (austriaca fino al 1919), città di origine multietnica perla
compresenza etnie (italiana, austriaca, slava) e di conseguenza
multiculturale
Area geografica intensamente connessa all’Europa
Introspezione interiore capace di percepire la crisi della borghesia
Freud e la psicoanalisi
Inconscio
L’Inconscio costituisce la realtà abissale primaria
di cui il conscio è
PRECONSCIO: ricordi che, pur essendo
solo la manifestazione visibile.
momentaneamente inconsci, possono divenire
consci, in virtù di uno sforzo dell’attenzione
RIMOSSO: elementi psichici stabilmente inconsci
che sono mantenuti tali da una forza specificala rimozione- che può venir superata solo in virtù
di tecniche apposite. - ipnosi
- libere associazioni
- transfert
LE TRE ISTANZE DELLA PSICHE
Es: polo pulsionale della personalità
Super-Io: l’insieme delle proibizioni che sono instillate all’uomo
nei primi anni di vita e che poi lo accompagnano sempre
Io: parte organizzata della personalità che si trova a dover equilibrare
le pressioni e le esigenze dell’Es, del Super-io e del mondo esterno
NORMALITA’
Conoscenza dell’inconscio
NEVROSI
I sogni come appagamento camuffato
di un desiderio rimosso
Lapsus, errori, dimenticanze quotidiane
L’inettitudine
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Rappresentazione di personaggi capaci di riflettere con realismo, la mentalità, i vizi,
le virtù e le nevrosi della borghesia di quel tempo
Figura dell’inetto del non-atto, colui che non agisce in assenza di capacità e volontà
L’insoddisfazione perenne della propria vita
La realtà come buffa commedia, indecifrabile caos, felicità e salute irrealizzabili
Tramonto definitivo del mito positivo romantico e borghese , affermazione uomo
privo di qualità
Inettitudine e insuccesso sullo sfondo del male di vivere
Ruolo dell’antieroe dietro protagonisti dei tre romanzi: gli inetti
Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno: Alfonso Nitti, Emilio Brentani, Zeno Cosini
Senso sconfitta, amarezza per fallimento, ambiguità rapporti società oppressiva,
alienante, corrotta, priva di ideali, valori e significati utili per la vita dell’uomo
Il capolavoro
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Pubblicazione a distanza di 25 da Senilità
Motivi dell’improduttività: reazioni negative di critica e
pubblico, lavoro in banca, letterato non professionista
Caratteri molto innovativi della prosa sveviana, gusto
pubblico non in linea con tale produzione
Amicizia con Joyce spinta a notorietà autore
Coscienza morale e consapevolezza (acquisita o quasi)
Romanzo psicoanalitico: Z. non racconta la propria vita (fatti
esterni in ordine cronologico) ma la propria malattia (fatti
interiori raggruppati per tematiche)
Nel romanzo si parla spesso di sogni, lapsus, atti mancati,
sensi di colpa
Zeno Cosini, antieroe e inetto, triestino, borghese, giovinezza
dagli studi universitari inconcludenti
Rapporto conflittuale con il padre: il vizio del fumo
Alla morte del padre, nuova figura paterna: Giovanni Malfenti
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Proposta fidanzamento ad Ada Malfenti : primo fallimento
Seconda proposta alla sorella Alberta: rifiuto e nozze con la sgraziata Augusta
Relazione extra-coniugale Carla, che lo abbandonerà per un altro uomo
Attività lavorativa: società con Speier, marito di Ada
Fallimento società: suicidio di Guido e inizio percorso psicologico per Zeno
La terapia ai sensi di colpa e dolori psicosomatici: la scrittura di memoriale
Fallimento cura, disturbi acuiti e abbandono dottor S. (vendicativa pubblicazione memorie)
Autoconvincimento di Zeno della propria guarigione: la riflessione sull’uomo
Rapporto ambivalente fra Zeno e il padre: odio-amore reciproca mancanza di fiducia
Svalutazione di Zeno da parte del padre: affidamento patrimonio famigliare a Olivi
Vizio fumo, strategia per adottare la impositiva forza virile del padre da cui si discosta
Schiaffo del padre in punto di morte a Zeno: evento tragico e ricordo doloroso continuo
Matrimonio con Augusta Malfenti: scelta inconscia (figura madre Zeno dietro Augusta)
Fragilità sistema di idee dell’universo di Zeno
Giudizio impietoso su Augusta: ottusa, sempliciotta e ignorante
Affetto sincero anche durante la relazione extraconiugale
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Ambiguità rapporto padre-amante: ruolo pater familias e amante di Carla
Relazione fisica e passionale, nonostante gli scripoli verso Augusta
Le autogiustificazioni di Z. e la fine del rapporto extraconiugale
Rapporto difficolto con Guido: il nuovo rapporto di amicizia con Ada
Il segreto piacere nell’assistere alla sua rovina e al tradimento della moglie
Dopo il suicidio di Guido, miglioramento economico di Zeno: la rivalsa
La critica impietosa psicanalisi e il transfert freudiano
La psicoanalisi come fonte di ispirazione per la letteratura
Innovativo impianto narrativo: abbandono narrazione in terza persona
Romanzo come memoriale del protagonista stesso, dietro input psicologo
Narrazione in 1° persona, scritta dal protagonista stesso (narrazione autodiegetico)
Largo uso di flashback e base umoristica
Doppio tempo narrativo (Zeno narratore – Zeno personaggio)
Stile non elegante e antiletterario (Svevo ebbe sempre difficoltà con la lingua
italiana), ricco di espressioni in dialetto triestino e di tedeschismi
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Inaffidabilità testimonianza Zeno in quanto colpito da nevrosi
Autobiografia caratterizzata da tentativi di autogiustificazione del protagonista
Menzogne dalla radice inconscia: autoinganni per tacitare il senso di colpa
Tempo storia: misto, impostazione soggettiva, continuo mescolarsi ricordi protagonista
Memorie divise per temi associati alle porzioni di vita di Zeno in intreccio con altre
Narrazione tra analessi e prolessi
Inettitudine di Zeno non del tutto negativa: straniamento dal mondo
Intenzionalità di sfuggire alla società del tempo, vera patologica
Malattia di Zeno, modalità di reazione alla cristallizzazione e alla necrosi spirituale
Funzione positiva dell’inettitudine, non come marchio di inferiorità
La coscienza di Zeno, capolavoro della letteratura - romanzo psicanalitico
Racconto narrato in prima persona (assenza del narratore oggettivo)
Uso del monologo interiore (il protagonista analizza se stesso)
Struttura aperta: vicende ad orientamento tematico, non cronologico
Ambiguità dei contenuti: la verità dissimulata
Complessità del rapporto fra sanità e malattia
Nuova considerazione dell’inetto
Una vita (1892)
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Narrazione oggettiva capace di descrivere il grigiore della vita impiegatizia
Elemento di novità: analisi psicologica
Inettitudine come categoria dell’esistenza, caratterizzata da inadeguatezza, malattia,
rinuncia alla volontà (noluntas)
Autobiografismo e intreccio con gli altri romanzi
Alfonso fratello di Emilio e di Zeno
Gli uomini sani: vittoriosi ma inconsapevoli dell’unica vincitrice, la Natura
Gli uomini malati: perdenti ma privilegiati dalla coscienza dotati di libertà morale
(fino al suicidio) e capacità di sogno, voli pindarici, ironia
Senilità (1898)
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Protagonista, il triestino Emilio Brentani (35 anni), impiegato vile dalle velleità letterarie
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Figura materna rappresentata dalla sorella Amalia
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Importante figura di Stefano Balli, amico scultore
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Angiolina: figura di popolana, spregiudicata e vitale, disinvolta
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Morte di Amalia e il distacco da Angiolina
Senilità come condizione psicologica
Emilio come Alfonso è un inetto, diviso tra l’aspettativa del successo mondano e letterario
Incapacità di scegliere tra due donne antagoniste e investimenti nelle costruzioni mentali
L’autoinganno: la teoria per i malati e la salute per i sani
Focalizzazione interna fissa
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I protagonisti dei romanzi
 Sono vinti da uno status psicologico che li rende incapaci di vivere
 Sentono il disagio nel rapporto con gli uomini e con la società
 Non oppongono valori ideali o alternative, se non la passività, l’estraneità, l’inganno
a se stessi e agli altri
 Capovolgimento del rapporto tra sanità e malattia
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